General Dynamics F-16 VISTA

aereo sperimentale General Dynamics

Il General Dynamics F-16 VISTA (Variable stability In-flight Simulator Test Aircraft) è stato un aereo sperimentale, noto anche come X-62, costruito in un solo esemplare derivato dall'F-16D Fighting Falcon, e con il quale l'USAF ha condotto, dal 1988 al 1997, una serie di programmi di sviluppo. Dal 2021 l'aeroplano è stato recuperato e ridenominato X-62A, venendo assegnato alla sperimentazione del pilotaggio autonomo da parte dell'intelligenza artificiale, nell'ambito del progetto Skyborg.

General Dynamics F-16
VISTA / MATV / NF-16D / X-62
Dal basso verso l'alto: F-16 VISTA, X-31 ed F-18 HARV in volo presso la Edwards AFB; California, 15 marzo 1994.
Descrizione
Tipoaereo sperimentale
Equipaggio2 piloti
CostruttoreStati Uniti (bandiera) General Dynamics
Data entrata in servizio1988
Data ritiro dal servizio1997
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) USAF
Esemplari1
Sviluppato dalF-16C/D Fighting Falcon
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza15,06 m (49 ft 5 in)
Apertura alare9,96 m (32 ft 8 in)
Altezza4,88 m (16 ft)
Superficie alare27,87 (300 ft²)
Peso a vuoto8 570 kg (18 900 lb)
Peso carico12 000 kg (26 500 lb)
Peso max al decollo19 200 kg (42 300 lb)
Propulsione
Motore1 turboventola
Pratt & Whitney
F110-GE-100
con spinta direzionale
e postbruciatore
Spintada 76 a 127 kN
Prestazioni
Velocità max2 Mach
(2,410 km/h in quota)
Velocità di salita254 m/s
Autonomia4 220 km
Raggio di azione550 km
Tangenza18 000 m
Notedati relativi alla versione:
F-16 VISTA

i dati sono tratti da:
AerospaceWeb[1]

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Programma

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L'F-16 VISTA, quale banco di prova, integrava uno dei primi sistemi di spinta vettoriale, denominato MATV (Multi-Axis Thrust Vectoring), il quale modificava l'inclinazione dell'ugello di scarico incrementando la manovrabilità del velivolo e garantendo la sua ripresa anche durante gli attimi successivi allo stallo aerodinamico. Il risultato fu un velivolo capace di supermanovrabilità e in grado di mantenere il controllo in imbardata e in beccheggio anche ad angoli d'attacco oltre i quali le tradizionali superfici mobili risultano inefficaci.

 
L'Axisymmetric Vectoring Exhaust Nozzle, ugello di scarico direzionale prodotto dalla General Electric e utilizzato sull'F-16 VISTA/MATV.

Il programma VISTA venne concluso con successo, anche se il MATV non venne mai applicato sulle versioni in servizio del Falcon. Maggior successo ebbe, invece, con il successivo F-35, la cui versione STOVL usufruisce di questo sistema durante la transizione dal volo livellato a quello verticale e viceversa.[2]
Sempre sull'F-35 trovano posto anche il Direct Voice Input e il Virtual HUD, i quali furono sviluppati simultaneamente nel corso dei test previsti dal programma VISTA.

 
F-16 VISTA sulla pista di rullaggio.

Dal 14 giugno 2021 questo aeroplano è stato ridesignato X-62A e impiegato per la sperimentazione del SACS (System for Autonomous Control of Simulation) che permette il pilotaggio da parte di un computer dotato di intelligenza artificiale, ciò nell'ambito del progetto Skyborg. Il 13 febbraio 2023 è stato effettuato un test con l'aereo sperimentale X-62A, che ha volato nei pressi della base di Edwards per 17 ore ininterrotte, guidato esclusivamente dall'intelligenza artificiale.

Sperimentazione dell'IA

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Il più grande successo è arrivato inaspettatamente appunto nell'utilizzo di questo aereo sperimentale come banco di prova dell'intelligenza artificiale. Infatti, dal 14 giugno 2021, l'X-62A è stato assegnato alla sperimentazione del SACS (System for Autonomous Control of Simulation) nell'ambito del progetto Skyborg.

 
L'aereo sperimentale X-62A è stato impiegato per testare l'intelligenza artificiale.

Il pilotaggio autonomo da parte dell'intelligenza artificiale ha fornito risultati davvero eccellenti. Il 13 febbraio 2023 è stato effettuato un test durante il quale X-62A ha volato nei pressi della base di Edwards per 17 ore ininterrotte, guidato esclusivamente dall'intelligenza artificiale. Infine. il 18 aprile 2024 l'USAF e la DARPA annunciarono che l'X-62A era stato impegnato in un combattimento contro un caccia F-16 pilotato da un essere umano.[3] I risultati furono così buoni da convincere l'USAF a investire in questa tecnologia, e pianificare la costruzione di aerei da caccia pilotati dall'intelligenza artificiale.

Bibliografia

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  • Erik Simonsen, A Complete History of U.S. Combat Aircraft Fly-Off Competitions, Forest Lake (Minnesota), Specialty Press, 2016, ISBN 978-1-58007-227-4.

Voci correlate

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Altri progetti

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