Operazione Demetrius

Operation Demetrius fu un’operazione di sicurezza condotta dall’esercito britannico e dal Royal Ulster Constabulary (RUC) nell’Irlanda del Nord a partire dal 9 agosto 1971, durante i primi anni del conflitto noto come The Troubles.

Operazione Demetrius
parte The Troubles
Data9 agosto 1971 – dicembre 1975
LuogoIrlanda del Nord
EsitoFallimento politico e militare; aumento del sostegno all’IRA
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L’operazione ebbe come obiettivo l’arresto e l’internamento senza processo (*internment without trial*) di centinaia di presunti membri dell’IRA, con l’intento di indebolire la campagna armata repubblicana.

L’operazione non raggiunse gli scopi prefissati e contribuì ad aumentare la radicalizzazione del conflitto. Le sue conseguenze furono direttamente collegate agli eventi del Bloody Sunday del 30 gennaio 1972, quando 14 civili vennero uccisi dall’esercito britannico durante una manifestazione di protesta a Derry.

Contesto storico

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Alla fine degli anni Sessanta, l’Irlanda del Nord era attraversata da gravi tensioni tra la comunità cattolica-nazionalista, che chiedeva riforme civili e l’unificazione con la Repubblica d’Irlanda, e la comunità protestante-unionista, favorevole alla permanenza nel Regno Unito.

Il governo unionista guidato da Brian Faulkner e le autorità britanniche ritennero che l’attività dell’IRA Provvisoria stesse diventando una minaccia crescente alla sicurezza interna. Per questo, nel 1971 fu reintrodotto lo strumento dell’internamento senza processo, già usato in Irlanda del Nord durante gli anni Quaranta e Cinquanta.

Pianificazione e obiettivi

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Il piano, denominato in codice Demetrius, prevedeva l’arresto simultaneo di centinaia di sospetti repubblicani in tutta l’Irlanda del Nord, soprattutto nelle città di Belfast e Derry e in alcune contee rurali.

Gli obiettivi principali erano:

  • smantellare la rete dell’IRA Provvisoria attraverso l’arresto dei suoi quadri;
  • interrompere la campagna di attentati e attacchi contro le forze britanniche;
  • ristabilire un controllo militare e politico nelle aree a maggioranza cattolica.

Svolgimento

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Il 9 agosto 1971, truppe britanniche e polizia del RUC effettuarono raid nelle abitazioni e nei quartieri nazionalisti. Furono arrestate circa 342 persone nella prima giornata. Tuttavia, molti dei soggetti catturati non avevano alcun legame con l’IRA, mentre diversi militanti di rilievo riuscirono a sfuggire.

L’operazione venne percepita come discriminatoria, in quanto nelle prime fasi colpì quasi esclusivamente la comunità cattolica, mentre i paramilitari lealisti non furono inizialmente presi di mira.

Tecniche d’interrogatorio

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Durante la detenzione, alcuni prigionieri furono sottoposti alle cosiddette cinque tecniche di interrogatorio:

  1. privazione del sonno,
  2. obbligo di stare in piedi contro il muro per lunghi periodi,
  3. incappucciamento,
  4. esposizione a forti rumori continui,
  5. privazione di cibo e acqua.

Queste pratiche suscitarono critiche internazionali e furono successivamente condannate dal Tribunale europeo dei diritti dell’uomo nel caso Irlanda contro Regno Unito (1978), che le definì trattamenti inumani e degradanti.

Reazioni e proteste

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L’internamento senza processo generò immediata rabbia nella comunità cattolica. Migliaia di persone parteciparono a cortei e manifestazioni, spesso represse con la forza dall’esercito. Le proteste si estesero a Derry, Belfast e in altre aree.

L’IRA riuscì a sfruttare politicamente la situazione, presentandosi come difensore della popolazione nazionalista e ottenendo un aumento significativo di consensi e nuove reclute.

Bloody Sunday

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Il culmine delle tensioni provocate dall’Operation Demetrius si ebbe il 30 gennaio 1972 a Derry, quando il movimento per i diritti civili organizzò una marcia pacifica contro l’internamento. L’esercito britannico, in particolare il 1st Battalion, Parachute Regiment, aprì il fuoco sui manifestanti, uccidendo 14 civili disarmati.

L’episodio, noto come Bloody Sunday, segnò un punto di non ritorno nel conflitto nordirlandese: aumentò l’ostilità verso la presenza britannica, attirò condanne internazionali e rafforzò l’IRA.

Conseguenze

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  • L’operazione non indebolì l’IRA, che anzi aumentò la propria capacità operativa.
  • L’internamento rimase in vigore fino al dicembre 1975, coinvolgendo in totale oltre 2.000 persone.
  • Il provvedimento contribuì ad accrescere la radicalizzazione della comunità cattolica e ad isolare le autorità britanniche.
  • Le accuse di torture e violazioni dei diritti umani hanno lasciato un segno duraturo nella memoria storica del conflitto.

Eredità

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Oggi l’Operation Demetrius è considerata una delle iniziative più controverse dei primi anni dei Troubles. Storici e osservatori concordano sul fatto che la misura dell’internamento ebbe un impatto controproducente, poiché minò la fiducia della popolazione nelle istituzioni britanniche e accelerò l’escalation del conflitto armato.


Bibliografia

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  • Tim Pat Coogan, The Troubles: Ireland’s Ordeal 1966–1996 and the Search for Peace, London, Hutchinson, 1996.
  • David McKittrick e David McVea, Making Sense of the Troubles, Penguin, 2002.
  • Corte europea dei diritti dell’uomo, Irlanda c. Regno Unito, 1978.

Voci correlate

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