Scamandro (divinità)
Scamandro (in greco antico: Σκάμανδρος?, Skámandros) o Xanto (in greco antico: Ξάνθος?, Xánthos) è un personaggio della mitologia greca. Omero scrive che gli umani lo chiamavano Scamandro mentre sull'Olimpo il suo nome era Xanto.[1]
Scamandro | |
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Nome orig. | Σκάμανδρος |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Potamoi |
Sesso | maschio |
Genealogia
modificaFiglio di Oceano e Teti,[2] o di Zeus,[3] sposò la ninfa Idea[4] che lo rese padre dei figli Teucro,[4] Calliroe[5] e Strimo.[6]
Fu anche il padre di Melus (in greco antico: Μήλος?, Mḗlos),[7] e Glaucia (in greco antico: Γλαυκία?, Glaukíā), [8] chiamata anche Menippe (in greco antico: Μενίππη?, Menippê) e di Euritemiste (una ninfa naiade.[9])
Glaucia ebbe da Dimaco (uno degli amici di Eracle) un figlio a cui fu dato lo stesso nome del nonno (Scamandro).[8]
Mitologia
modificaSuo padre gli diede l'onore di festeggiare le giovani donne che in seguito al matrimonio andavano a bagnarsi nelle sue acque ed appena uscite dall'acqua, Scamandro usciva dal suo letto e le accompagnava nel suo palazzo.
Durante la guerra di Troia, quando Patroclo viene ucciso da una lancia scagliata da Ettore, Achille, furioso, fa strage dei troiani e dei loro alleati; non essendo riuscito ad uccidere Ettore si rivolge contro i nemici superstiti che cercano di rifugiarsi sulla sponda opposta del fiume Scamandro. Achille si getta nel fiume inseguendo e falciando i fuggiaschi, riempiendo l'acqua di cadaveri, armi e scudi.
Il dio Scamandro, sdegnato per la carneficina, scaglia le sue acque contro di lui ed Achille, appesantito dall'armatura, rischia di annegare e viene salvato dall'intervento di Efesto che prosciuga le acque del fiume con una tremenda pioggia di fuoco.
Note
modifica- ^ (EN) Omero, 'Iliade' 20.54, su theoi.com. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ (EN) Esiodo, 'Teogonia' 345, su theoi.com. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ (EN) Omero, 'Iliade' 14.433, su theoi.com. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.1, su theoi.com. URL consultato il 10 giugno 2019.
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.2, su theoi.com. URL consultato l'8 giugno 2019.
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.3, su theoi.com. URL consultato il 10 giugno 2019.
- ^ Tolomeo Efestione 6.17, come epitomato da Fozio di Costantinopoli 190
- ^ a b Plutarco, Moralia 41
- ^ Scoli ad Euripide, Oreste 11
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Omero, Iliade
- Plutarco, Quaestiones Graecae
- Pseudo-Apollodoro, Libro III
- Strabone, Libro XIII
- Fonti secondarie
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scamandro
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Scamandro, su Theoi Project.