Vita scritta da esso e La vita sessuale delle gemelle siamesi: differenze tra le pagine

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{{libroLibro
|titolo = VitaLa scrittavita dasessuale essodelle gemelle siamesi
|titoloalfa = Vita sessuale delle gemelle siamesi, La
|annoorig = 1806
|titoloorig = The Sex Lives of Siamese Twins
|genere = [[autobiografia]]
|linguaannoorig = it2014
|genere = [[Romanzo]]
|immagine = Vita Alfieri.jpg
|lingua = en
|didascalia = Frontespizio di una edizione del 1818
}}
'''''La vita sessuale delle gemelle siamesi''''' è un romanzo di [[Irvine Welsh]], uscito nel 2014.
[[File:VAlfieriFabre.jpg|200px|border|right]]
 
In questo libro l'autore si allontana da [[Edimburgo]] e dalla Scozia scegliendo come ___location [[Miami]] e le spiagge della [[Florida]]; un'altra evidente discontinuità con i suoi precedenti romanzi è rappresentata dalla scelta di due protagoniste femminili.
La '''''Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso''''' è l'[[autobiografia]] di [[Vittorio Alfieri]], pubblicata postuma nel [[1806]] (con la falsa data del 1804).<ref name="Alfieri2013" />
In comune con le altre opere di [[Irvine Welsh|Welsh]] vi è invece il tema portante delle dipendenze: ne ''La vita sessuale delle gemelle siamesi'' non si tratta però di [[alcolismo|alcol]] o [[tossicodipendenza|droghe]] bensì della schiavitù che può essere generata dal cibo, dal culto della forma fisica e dalle relazioni personali. Il testo mostra anche un'evidente vena [[satira|satirica]] nei confronti dei [[mass media]].
 
==Significato del titolo==
== Storia editoriale ==
Il titolo ha una doppia chiave di lettura: in primo luogo si riferisce al caso, quotidianamente sfruttato dai [[mass media]] e discusso dai vari personaggi del romanzo, di due [[gemelli siamesi|gemelle siamesi]] adolescenti nate da una famiglia fondamentalista cristiana dell'[[Arkansas]]:il fidanzamento di una delle due le mette di fronte al dilemma se affrontare o meno un rischioso intervento chirurgico di separazione che permetterebbe alla gemella prevalente di vivere una vita normale ma avrebbe il 60% di possibilità di costare la vita all'altra.
Scritta a [[Parigi]] tra il 3 aprile del [[1790]], [[Sabato Santo]], e il 27 maggio, fino al capitolo XIX dell'Epoca Quarta, venne risistemata a partire dal 4 marzo [[1798]].
In secondo luogo, gemelle siamesi sono anche le due protagoniste, Lucy Brennan e Lena Sorenson, apparentemente opposte (tonica e [[salutismo|ipersalutista]] la prima, [[bulimia|bulimica]] e [[obesità|obesa]] la seconda) ma fatalmente destinate a intrecciare le loro vite.
Ricopiata nel [[1803]] fino al 2 maggio, il 4 maggio il poeta ne riprese la narrazione, portandola fino al 14 maggio 1803. Il poeta morì pochi mesi dopo, l'8 ottobre dello stesso anno. L'opera rimase incompiuta e venne pubblicata postuma nel [[1806]], con una datazione falsa ("[[Londra]], [[1804]]").<ref name="Alfieri2013">{{Cita libro|autore=Vittorio Alfieri|titolo=Della tirannide: Del principe e delle lettere - La virtù sconosciuta|url=http://books.google.com/books?id=vQMEAAAAQBAJ&pg=PT40|data=2013-07-10T16:59:45+02:00|editore=Bureau|isbn=978-88-586-4963-3|p=40}}</ref>
 
== L'opera Trama==
Lucy Patty Brennan è una [[personal trainer]] poco più che trentenne: originaria di [[Boston]], si è trasferita dopo l'adolescenza a [[Miami]], pratica [[arti marziali]], ed è una fanatica delle diete e della forma fisica. E' [[bisessualità|bisessuale]] ma predilige decisamente le partner femminili con cui esercitare il ruolo di [[dominatrice]], prova una certa ansia per l'avanzare della sua età, che si avvicina sempre di più a quella delle sue clienti, e una conseguente invidia verso le colleghe più giovani come la attraente ma vacua Mona.
{{Citazione|... quanto poi allo stile, io penso di lasciar fare alla penna, e di pochissimo lasciarlo scostarsi da quella triviale e spontanea naturalezza, con cui ho scritto questa opera, dettata dal cuore e non dall'ingegno; e che sola può convenire a così umile tema|dalla ''"Vita scritta da Esso"'', Introduzione}}
 
Lena Sorenson è una giovane artista cresciuta nelle campagne del [[Minnesota]] e laureatasi a [[Chicago]], ha creato opere e installazioni di grande successo ma è caduta in [[disturbo depressivo|depressione]] dopo una delusione amorosa ed è affetta da bulimia ed obesità; si è trasferita a [[Miami]] per ritrovare la sua ispirazione che però è ancora in piena crisi.
Il racconto venne suddiviso dallo stesso Alfieri in quattro "epoche": puerizia, [[adolescenza]], [[giovinezza]] e maturità e può essere considerato un vero e proprio [[romanzo]], pieno di riferimenti storici, di passioni, di tentati suicidi e di ideali e sdegno nei confronti di ogni tipo di meschinità.
L'incontro tra le due protagoniste avviene nel corso di una notte allorché Lucy, al volante della propria auto lungo una superstrada, è testimone di un tentato [[omicidio]]: la ragazza si ferma e, grazie alla sua forza fisica e all'abilità nelle arti marziali, riesce a disarmare l'aggressore che impugnava una pistola e immobilizzarlo fino all'arrivo della [[polizia]], permettendo all'inseguito di fuggire.
Lena, fermatasi a sua volta ma incapace di intervenire, filma l'intera scena con il suo [[telefono cellulare]], trasformando Lucy in un'eroina mediatica inseguita dai giornalisti, lodata dai politici locali e corteggiata da una [[rete televisiva]], che le offre un ruolo da protagonista in un [[reality show]] incentrato sul dimagrimento e l'allenamento ginnico.
 
Gli eventi prendono però ben presto una piega inaspettata: le indagini rivelano come l'aggressore fosse un uomo che da bambino era stato vittima di [[pedofilia|abusi sessuali]] e l'inseguito un vagabondo più volte incriminato per reati connessi alla pedofilia.
C'è poi il riscatto morale dell'Alfieri che, dopo anni dissipati, si riabilita con una ferrea applicazione agli studi.
Lucy diventa così oggetto delle critiche dei politici che prima la lodavano e il network televisivo congela il progetto del suo reality, in conseguenza a ciò la protagonista minaccia e insulta pesantemente al telefono una dirigente della rete TV, pregiudicando qualsiasi possibile collaborazione futura con essa.
 
Lena, che resta una fedele ammiratrice di Lucy, si presenta alla palestra in cui lavora perché intenzionata a perdere peso e rimettersi in forma.
=== Parte Prima ===
La tenacia e la disciplina militaresca di Lucy nell'imporre esercizi e diete alla giovane artista si scontrano però con la disperata forza della dipendenza di Lena dai cibi più ingrassanti.
{{citazione|Il parlare, e molto più lo scrivere di sé stesso, nasce senza alcun dubbio dal molto amor di sé stesso. Io dunque non voglio a questa mia Vita far precedere né deboli scuse, né false o illusorie
ragioni, le quali non mi verrebbero a ogni modo punto credute da altri; e della mia futura veracità in questo mio scritto assai mal saggio darebbero. Io perciò ingenuamente confesso, che allo stendere la mia propria vita inducevami, misto forse ad alcune altre ragioni, ma vie più gagliardo d'ogni altra, l'amore di me medesimo...|dalla ''"Vita scritta da esso"'', Introduzione}}
 
Più il flusso della trama avanza, più ci si rende conto che Lucy, inizialmente ritratta come l'elemento sano della relazione, abbia a sua volta gravi turbe psicologiche dovute a una [[gang bang]] subita, quando era adolescente, in un parco di [[Boston]]: la ragazzina non era riuscita a reagire all'aggressione messa in atto da un gruppo di compagni di scuola e quando la violenza viene interrotta dall'arrivo di Tom Brennan, il padre di Lucy, che lavorava come poliziotto, la protagonista si rende contro che il genitore, non avendo assistito alla dinamica iniziale degli eventi, la considera quantomeno corresponsabile dell'increscioso episodio a causa di qualche suo comportamento troppo “leggero” nei confronti dei maschi.
==== Epoca Prima - Puerizia ====
Da quel momento i rapporti della ragazza con Tom, di cui era la figlia prediletta, sono piuttosto freddi e fondati su un'incomunicabilità non facilitata dalla distanza, dal momento che, dopo la separazione dalla moglie, il padre rimane a [[Boston]] e, malgrado un non troppo onorevole congedo dalla polizia, diviene uno [[scrittore]] di romanzi [[Giallo (genere)|gialli]] di successo.
Tratta dei primi nove anni vissuti nella casa della madre ed è suddiviso in cinque capitoli.
Non è del resto migliore la relazione di Lucy con la madre, che vive come lei a [[Miami]], lavora come [[agente immobiliare]] e si è risposata con un facoltoso manager [[ebreo]] ed è praticamente nullo il suo rapporto con la sorella, [[cooperazione internazionale|cooperante internazionale]] in [[Darfur]].
 
Lucy, frustrata dai continui insuccessi con Lena, che non riesce a perdere peso, dopo averla a lungo spiata sequestra la giovane artista e la segrega in un appartamento sfitto gestito dalla madre, obbligandola a una dieta strettissima e a pesanti esercizi fisici.
==== Epoca Seconda - Adolescenza ====
Durante la prigionia si scopre che anche Lena ha un difficile rapporto con i genitori: il padre, titolare di una [[ferramenta]], è un uomo serio e onesto ma [[anaffettività|anaffettivo]], la madre, a lungo depressa per ciò, è a sua volta bulimica e obesa ed è stata la causa prima del malsano rapporto di Lena con il cibo,vissuto come sostituto delle mancanti soddisfazioni sentimentali e lavorative.
Tratta degli otto anni "d'ineducazione", ozio e il suo primo viaggio.
Nello stesso periodo, Jerry, l'ex fidanzato di Lena, artista molto meno dotato della compagna ma più scaltro negli affari e abile nelle [[pubbliche relazioni]] si presenta a [[Miami]].
Lucy, che ha sequestrato il telefono cellulare di Lena e odia profondamente Jerry perché i suoi tradimenti e il successivo abbandono hanno scatenato la depressione della sua cliente, lo intercetta e, al termine di una colluttazione, lo uccide, nascondendo poi i resti tra i manufatti artistici di Lena, che utilizzava parti anatomiche di animali per le sue [[scultura|sculture]].
 
Più la folle segregazione avanza, più le due ragazze mutano arrivando quasi a scambiarsi i ruoli: Lena, di fronte al cambiamento del suo fisico, ora di nuovo snello e attraente, si convince della necessità di un'alimentazione più sana e diventa sempre più esigente in questo senso, Lucy, per parte sua, trasgredisce sempre più spesso alla sua dieta concedendosi piatti grassi e bevande alcoliche.
È suddiviso in dieci capitoli.
Quando Lucy decide di liberare Lena, quest'ultima, dopo aver acconsentito a un furioso rapporto sessuale con la sua carceriera, riesce a stordirla e immobilizzarla ribaltando così la propria funzione da vittima a carnefice: Lena obbligherà infatti Lucy a nutrirsi solo di cibi ipercalorici e vedere il suo corpo trasformarsi rapidamente.
 
La vicenda ha poi un balzo temporale: il capitolo finale vede le protagoniste conviventi e genitrici di un bambino avuto da Lucy con la [[fecondazione eterologa]], anche i genitori di Lena, pur profondamente cristiani e conservatori, hanno accettato l'omosessualità della figlia mentre Lucy riesce ad avere un rapporto migliore anche con il padre, malgrado Tom Brennan abbia sposato l'odiata ex collega Mona e avuto un bambino da lei.
{| class="wikitable" width="340" align="right"
L'unica nube che minaccia l<nowiki>'</nowiki>''happy end'' è la polizia di [[Miami]] che, periodicamente, riprende le sue indagini sulla misteriosa scomparsa di Jerry.
|+ Prospetto cronologico della "Vita"<ref>Il prospetto è un manoscritto che risale al [[1790]], utilizzato da canovaccio per l'Alfieri nella stesura della "Vita". Tratto da: Autori Vari, ''I classici del pensiero italiano'', biblioteca Treccani [[2006]] Trebaseleghe ([[Padova]])</ref>
|-
! width="110" | Anno
! width="220" | Descrizione
|-
| [[1749]]
| A' 17 gennaio nacqui per mia disgrazia
|-
| [[1750]]<br />[[1751]]<br />[[1752]]<br />[[1753]]<br />[[1754]]<br />[[1755]]<br />[[1756]]<br />[[1757]]
| In questi anni stetti colla madre mia rimaritata<ref>La madre,''Monica Maillard de Tournon'' (già vedova del marchese ''Alessandro Cacherano Crivelli''), si risposò nel 1754 con il cavaliere ''Carlo Giacinto Alfieri'' di [[Magliano Alfieri|Magliano]].</ref> da cui m'ebbi come si suole purtroppo in Italia una pessima educazione: cioè pessima di negligenza.
|-
| [[1758]]
| Nell'Agosto di quest'anno fui messo dallo zio in [[Accademia Reale di Torino|Accademia]].<ref>Lo zio è ''Pellegrino Alfieri'', governatore di [[Cuneo]] e dal 1762 viceré di Sardegna.</ref>
|-
| [[1759]] Grammatica<br />[[1760]] Umanità<br />[[1761]] Retorica<br />[[1762]] Filosofia<br />[[1763]] Fisica<br />[[1764]] Legge<br />[[1765]]
| In tutti questi anni stetti tra il terzo e secondo appartamento, dove fui quasi sempre malato e non imparai nulla. Nel [[1764]] entrai nel primo appartamento per la morte dello zio ed abbandonato a me stesso, corsi a piena carriera lo stradone dei vizi.
|-
| [[1766]]
| Nel Maggio del '66 entrai per mia disgrazia nella truppa: nell'Ottobre dell'istesso anno partii per [[Roma]] e [[Napoli]].
|-
| [[1767]]<br />[[1768]]<br />[[1769]]<br />[[1770]]<br />[[1771]]<br />[[1772]]
| Nel '67 e '68 viaggiai in [[Francia]], [[Inghilterra]], [[Paesi Bassi]], e [[Svizzera]] e tornai a' 15 d'Ottobre.<br />Nel '69 a 22 di Maggio ripartii per la [[Germania]].<br />Viaggi in Danimarca, [[Svezia]] e [[Russia]].<br />Viaggi in [[Inghilterra]], [[Paesi Bassi]], [[Francia]], [[Spagna]] e [[Portogallo]].A' Maggio ripatriai.
|-
| [[1773]]
| A' primi di Gennaio misi casa con lusso bestiale
|-
| [[1774]]
| Amori sciocchi e vili, A' primi di Gennaio malattia grave. Febbraio lasciai la truppa: A mezzo Maggio viaggetto in [[Toscana]].
|-
| [[1775]]
| Amori sciocchi e vili rotti a'20 febbraio. Amor di lettura. Cominciato a Luglio viaggio a' monti. In Giugno recita di [[Antonio e Cleopatra (Alfieri)|Cleopatra]].
|-
| [[1776]]
| Amor per lettere in Aprile viaggio di sei mesi in [[Toscana]].
|-
| [[1777]]
| Idem amor, viaggio in Toscana a' 4 di Maggio. Al Novembre nuovo amor di donna ma degno.
|-
| [[1778]]
| Idem amor, donna e libri. Nel Marzo donazion de' beni; rinunzia alla patria; vendita della casa; risoluzione di non ripatriarmi se non cangia - Nell'83 ne rispondo che non cangierà: o ch'io non merito d'essere libero.
|-
| [[1779]]<ref>mancanza nel manoscritto</ref>
|
|-
| [[1780]]
| Idem amore, forza di studio di lingua, e forti speranze di gloria.
|-
| [[1781]]
| Viaggio a [[Roma]] e [[Napoli]] poi stabilito a [[Roma]].
|-
| [[1782]]
| Finite le 14 tragedie.
|-
| [[1783]]
| Stampate 10 tragedie; viaggi e infelicità.
|-
| [[1784]]
| E così l'85. Comprati in Inghilterra 14 cavalli, divezzatomi allo studio, e caduto in un mare di piccolezze, e avvilito, e guarito affatto dall'ozio, e dalle cure servili.
|-
| [[1785]]<br />[[1786]]
| In fine confinatomi in villa ho trovato il mio animo di prima,e lettere e la gotta.
|-
| [[1787]]
| Gran malattia in [[Alsazia]].
|-
| [[1787]]<br />[[1788]]<br />[[1789]]
| Lavorato come un asino alle diverse stampe; e principio del disinganno.<ref>disinganno riferito alle vicende politiche della [[rivoluzione francese]], che in un primo tempo erano state appoggiate dall'Alfieri.</ref>
|-
|}
 
==Edizioni==
==== Epoca Terza - Giovinezza ====
*{{Cita libro
Tratta dei dieci anni di viaggi e dissolutezze e della conoscenza del suo fido servo Elia, che gli salverà la vita.<ref>''"Fingendomi ammalato perché l'amico mi lasciasse, feci chiamare il chirurgo perché mi cavasse sangue, venne, e me lo cavai. Uscito appena il chirurgo, io finsi di voler dormire, e chiusomi fra le cortine del letto io stava qualche minuti fra me ruminando a quello ch'io stava per fare, poi principiai a sfasciare la sanguigna avendo fermo in me di così dissanguarmi e perire. Ma quel non meno sagace che fido Elia, che mi vedea in tale violento stato, e che anche dall'amico era stato addottrinato prima di lasciarmi, simulando che io lo avessi chiamato mi tornò alla sponda del letto rialzando la cortina ad un tratto; onde io sorpreso e vergognoso ad un tempo, forse anche pentito o mal fermo nel mio giovenile proposto, gli dissi che la fasciatura mi s'era disfatta; egli finse di crederlo, e me la rifasciò, né più mi volle perder di vista un momento..."'' dalla Vita scritto da Esso,Epoca terza, [[1768]], capitolo VI.</ref>
|autore= [[Irvine Welsh]]
 
|traduttore= Massimo Bocchiola
Suddiviso in quindici capitoli.
|titolo= La vita sessuale delle gemelle siamesi
 
|anno= 2014
{{citazione|... La mattina del dì 4 ottobre [[1766]], con mio indicibile trasporto, dopo aver tutta notte farneticato in pazzi pensieri senza mai chiuder occhio, partii per quel tanto sospirato viaggio. Eramo una carrozzata dei quattro padroni, ch'io individuai, un calesse con due servitori, du' altri a cassetta della nostra carrozza, ed il mio cameriere a cavallo da corriere. Ma questi non era già quel vecchiotto datomi a guisa di aio tre anni prima, ché quello lo lasciai a [[Torino]]. Era questo mio nuovo cameriere, un Francesco Elia, stato già quasi vent'anni col mio zio, e dopo la di lui morte in Sardegna, passato con me...|''Capitolo X, [[1766]]''}}
|editore= [[Guanda]]
 
|edizione= collana Narratori della Fenice
==== Epoca Quarta - Virilità ====
|pagine= 426 pagine
Tratta dei trenta e più anni di composizioni, traduzioni, e studi diversi.
|isbn=9788850242436
La prima parte è suddivisa in diciannove capitoli.
}}
L'autore smette di scrivere la biografia mentre era in [[Francia]], a [[Parigi]], all'inizio dei tumulti francesi.
 
{{citazione|... Il non aver dunque per ora altro che fare; l'aver molti tristi presentimenti; e il credermi (lo confesserò ingenuamente) di avere pur fatto qualche cosa in questi quattordici anni; mi hanno determinato di scrivere questa mia vita, alla quale per ora fo punto in Parigi, dove l'ho stesa in età di quarantuno e mesi, e ne termino il presente squarcio, che sarà certo il maggiore, il dí 27 maggio dell'anno [[1790]].}}
 
=== Parte Seconda ===
==== Proemietto ====
{{citazione|Avendo riletto circa tredici anni dopo, trovandomi fisso in [[Firenze]], tutto quello ch'io aveva scritto in [[Parigi]] concernente la mia vita sino all'età di anni quarantuno, a poco a poco lo andai ricopiando, e un pocolino ripulendo, perché riuscisse chiaro e pianissimo lo stile. Dopo averlo ricopiato, giacché mi trovava ingolfato nel parlar di me, pensai di continuare a descrivere questi tredici anni, nei quali mi pare anche di aver fatto pur qualche cosa che meriti d'essere saputa. E siccome gli anni crescono, le forze fisiche e morali scemano, e verisimilmente oramai ho finito di fare, mi lusingo che questa seconda parte, che sarà assai più breve della prima, sarà anche l'ultima; poiché entrato nella vecchiaia, di cui i miei cinquantacinque anni vicini mi hanno già introdotto nel limitare, e atteso il gran logoro che ho fatto di corpo e di spirito, ancorché io viva dell'altro, nulla oramai facendo, pochissimo mi si presterà da dire.}}
 
E prosegue con la seconda parte che arriva fino al trentunesimo capitolo. L'Alfieri continua il racconto dei suoi viaggi, l'arrivo in [[Firenze]], l'inizio del recitare...
 
{{citazione|...Questo mi fece entrare in un nuovo perditempo, quello del recitare...}}
 
...l'avvicinamento alle grandi letture latine e gli studi di [[Omero]], [[Pindaro]], lo studio autodidatta del greco e di [[Orazio]].
 
E conclude con il capitolo Tregesimoprimo.
{{citazione|A rivederci, o lettore, se pur ci rivedremo, quando io barbogio, sragionerò anche meglio, che fatto non ho in questo capitolo ultimo della mia agonizzante virilità. A dì 14 maggio [[1803]], [[Firenze]].}}
 
Per volontà dell'Alfieri, il manoscritto fu eredità della contessa d'Albany. A lei diede il potere di farlo pubblicare o farlo "ardere" - Documento del Museo Le Fabre, [[Montpellier]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*''I classici del pensiero italiano'', Biblioteca Treccani, Trebaseleghe (Padova), 2006.
*''Vita'', Vittorio Alfieri, Einaudi, 1967.
 
== Voci correlate ==
* [[Agostino Tana]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.classicitaliani.it/index094.htm Testo originale] su Classicitaliani.it
 
{{Portale|Letteratura}}
 
{{Portale|Scozia}}
[[Categoria:Opere di Vittorio Alfieri]]
[[Categoria:AutobiografieRomanzi di Irvine Welsh]]