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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Piemonte
|Nome ufficiale = Regione Piemonte
|Panorama = Sacra.jpg
|Didascalia = La [[Sacra di San Michele]], monumento simbolo del Piemonte<ref>Legge regionale n. 68 del 21 dicembre 1994</ref><ref>Recentemente il complesso monumentale è stato individuato «quale monumento simbolo del Piemonte, per la sua storia secolare, per le testimonianze di spiritualità, di ardimento, d'arte, di cultura e l'ammirevole sintesi delle più peculiari caratteristiche che può offrire il Piemonte, nonché per la sua eccezionale collocazione e visibilità», da [http://www.agriturbook.com/Scopri_l_Italia/Piemonte/Itinerari_della_Regione_Piemonte/Itinerari_Religiosi_della_Regione_Piemonte.aspx Itinerari religiosi della Regione Piemonte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131012201129/http://www.agriturbook.com/Scopri_l_Italia/Piemonte/Itinerari_della_Regione_Piemonte/Itinerari_Religiosi_della_Regione_Piemonte.aspx |data=12 ottobre 2013 }}</ref>
|Bandiera = Piemonte Bandiera.png
|Voce bandiera = Simboli del Piemonte#Bandiera
|Stemma = Regione-Piemonte-Stemma.svg
|Voce stemma = Simboli del Piemonte
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 1
|Tipo = [[Regione (Italia)|regione a statuto ordinario]]
|Capoluogo = {{simbolo|Turin coat of arms.svg}} [[Torino]]
|Amministratore locale = [[Sergio Chiamparino]]
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 9-6-2014
|Lingue ufficiali = [[Lingua italiana|Italiano]]
|Data istituzione = 1º gennaio [[1948]]<ref>Operativa dal [[1970]].</ref>
|Latitudine gradi = 45
|Latitudine minuti = 4
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 7
|Longitudine minuti = 42
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 421<ref>[http://it.db-city.com/Italia/Piemonte db-city.com]</ref>
|Superficie = 25387.07
|Abitanti = 4367559
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2018
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2018
|Sottodivisioni = [[Piemonte#Suddivisione amministrativa|7 + 1 città metropolitana]]
|Sottosottodivisioni = [[:Categoria:Comuni del Piemonte|{{formatnum:1197}}]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/variazioni-amministrative/nuovi-comuni-2018/|titolo=I nuovi comuni dopo le fusioni del 2018|accesso=20 giugno 2018}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Emilia-Romagna]], [[Liguria]], [[Lombardia]], [[Valle d'Aosta]], [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]] ({{FRA}}), [[Alvernia-Rodano-Alpi]] ({{FRA}}), [[Canton Ticino|Ticino]] ({{CHE}}), [[Canton Vallese]] ({{CHE}})
|Lingue = [[Lingua piemontese|Piemontese]], [[Lingua occitana|Occitano]], [[Lingua francoprovenzale|Francoprovenzale]], [[Lingua francese|Francese]], [[Lingua walser|Walser]]
|Codice ISO = [[ISO 3166-2:IT|IT-21]]
|Nome abitanti = piemontesi
|Patrono = san [[Francesco di Sales]], sant'[[Eusebio di Vercelli]]
|PIL =
|PIL PPA = 114.000 [[Milione|mln]] [[Euro|€]]<ref name=economia2010>[http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 Dettaglio scheda<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722040037/http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 |data=22 luglio 2011 }}</ref>
|PIL procapite =
|PIL procapite PPA = 26.436 [[Euro|€]]<ref>http://impresalavoro.org/pil-pro-capite-regione-regione-la-crisi-aumenta-divario-nord-sud/</ref> (2014)
|Parlamentari = 45 [[Camera dei deputati|deputati]]<br />22 [[Senato della Repubblica|senatori]]
|Immagine localizzazione = Piedmont in Italy.svg
|Mappa = Map of region of Piedmont, Italy, with provinces-it.svg
|Didascalia mappa = Il Piemonte e le sue province e città metropolitana
}}
{{Politica in Piemonte}}
Il '''Piemonte''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/pje'monte/}}<ref>{{DOP|id=27370|lemma=Piemonte}}</ref>; ''Piemont'' {{IPA|[pje'munt]}} in [[Lingua piemontese|piemontese]], in [[lingua occitana|occitano]] e in [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]]; ''Piemont'' {{IPA|['pjemont]}} in [[lingua walser|walser]]; ''Piémont'' [[Alfabeto fonetico internazionale|[pje.mɔ̃]]] in [[Lingua francese|francese]]) è una [[Regioni d'Italia|regione a statuto ordinario]] di {{formatnum:4375865}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> dell'[[Italia nord-occidentale]], con capoluogo amministrativo - nonché capitale storica - la città di [[Torino]]. Confina ad ovest con la [[Francia]] ([[regioni della Francia|regioni]] [[Alvernia-Rodano-Alpi]] e [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]]), a nord-ovest con la [[Valle d'Aosta]], a nord con la [[Svizzera]] ([[Cantoni della Svizzera|cantoni]] [[Canton Vallese|Vallese]] e [[Canton Ticino|Ticino]]), ad est con la [[Lombardia]], a sud-est con l'[[Emilia-Romagna]] (per poco meno di 8 km) e a sud con la [[Liguria]].
Il Piemonte è la seconda regione italiana per superficie (la prima della [[penisola italiana|penisola]]), la sesta per numero di abitanti, la seconda per maggior numero di [[Comuni del Piemonte|comuni]], la più [[ovest|occidentale]] d'[[Italia]] e fa parte dell'[[Euroregione Alpi-Mediterraneo]] e della [[Macroregione alpina]]. È inoltre la quarta regione per [[esportazione|esportazioni]], con una quota del 10% sul totale nazionale<ref>[http://www.mincomes.it/opuscolo/aggiornamento_parteI/ultimoagg/regioni_export.pdf Export per regioni - Commercio internazionale] e Conti regionali ISTAT 2008</ref>, e quinta per valore del [[prodotto interno lordo]] (PIL), con circa 143 miliardi di [[euro]] totali. Il [[reddito pro capite]] è superiore alla media italiana.<ref name=economia2010/><ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/1-18022010-AP/EN/1-18022010-AP-EN.PDF ESTAT-2002-05354-00-00-EN-TRA-00 (FR)<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141109234659/http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/1-18022010-AP/EN/1-18022010-AP-EN.PDF |data=9 novembre 2014 }}</ref>
== Etimologia ==
Inizialmente il termine ''Piemonte'', che a partire dalla fine del XII secolo apparve scritto nelle cartine [[topografia|topografiche]] nella versione latina ''Pedemontium'' o ''Pedemontis'' (che significa "al piede del monte"), identificava i possedimenti dei [[Casa Savoia|Savoia]], limitati ai tratti compresi in prossimità del [[Sangone]], della [[Dora Riparia]] e del [[Po]]. Successivamente il termine si estese ad indicare una parte sempre più ampia della pianura al di qua delle [[Alpi]], elevata nel [[1418]] a [[Principe di Piemonte|Principato]], in concomitanza con le conquiste sabaude. Il legame con il paesaggio alpino è evidente nella storia. In [[Valle di Susa]] nella zona di [[Novalesa]], posta alla base del [[Colle del Moncenisio]], che presenta un ripido dislivello tra passo e fondovalle circondato da alte cime, un edificio ecclesiastico posto lungo la frequentata [[Via Francigena]] veniva già indicato tra XII e XIII secolo come ''S. Maria ad Pedem Montis Cenisii'', o ''S. Maria de Pedemontio''<ref>Patria Luca, ''All'insegna della Croce Bianca: il borgo medievale di Novalesa e il suo valico'' in Ruffino Michele (a cura di), ''Le Alpi ospitali. Viaggio nella cultura storica ed artistica di Novalesa medievale'', Clut, Torino 2014, pagg. 7-10 e [[Giuseppe Sergi (storico)|Giuseppe Sergi]], ''L'aristocrazia della preghiera'', Roma, Donzelli, 1994, pag. 146</ref>.
== Geografia fisica ==
[[File:Altimetria Piemonte.svg|thumb|Altimetria del Piemonte]]
{{vedi anche|Geografia del Piemonte|Zone Altimetriche d'Italia}}
{{Citazione|Su le dentate scintillanti vette, / salta il camoscio, tuona la valanga / da' ghiacci immani<br />rotolando per le / selve scroscianti; / ma da i silenzi de l'effuso azzurro / esce nel sole l'aquila,<br />e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo solenne. / Salve, Piemonte! ...|[[Giosuè Carducci]], ''[[Rime e ritmi]], [[:s:Rime e ritmi/Piemonte|Piemonte]]'', 1890}}
Il [[territorio]] della regione è suddivisibile in tre fasce concentriche, di cui la prevalente e più esterna è quella [[alpi]]na ed [[appennini]]ca (ben il 43% del territorio regionale). Al suo interno vi è la zona collinare (31% del territorio), la quale racchiude la zona pianeggiante (26% del territorio).<br />
Nella regione scorrono moltissimi [[fiume|fiumi]] e [[torrenti]], tutti [[affluente|affluenti]] del fiume [[Po]] che nasce al [[Pian del Re]] ai piedi del [[Monviso]].
=== Orografia ===
Le principali [[catene montuose]] sono le [[Alpi Occidentali]], che circondano la regione ad ovest e nord, e gli [[Appennino ligure|Appennini liguri]], situati al confine con [[Liguria]] ed [[Emilia-Romagna]], costituendo così un confine naturale su tre lati.
La montagna piemontese ha un aspetto imponente ed aspro: le sommità al di sopra dei tremila metri scendono rapidamente verso la pianura, caratterizzando la zona occidentale della regione che, a differenza di tutte le altre regioni alpine, è priva delle [[Prealpi]]. Questo fenomeno è particolarmente evidente in [[Valle di Susa]], dove ad esempio a [[Susa (Italia)|Susa]] il fondovalle si trova a una quota di soli 503 metri [[s.l.m.]], mentre le cime che circondano l'abitato superano i 3000 metri e raggiungono i 3538 metri [[s.l.m.]] con il [[Rocciamelone]]. Al di sotto delle rocce e dei pascoli ci sono ampie estensioni di boschi di [[conifere]], tra le quali gli [[Abies alba|abeti]] sono meno diffusi che in altre sezioni delle Alpi; scendendo di quota esse lasciano presto il posto a [[faggeta|faggeti]] e [[Castanea sativa|castagneti]]. In questa fascia sono presenti le più alte cime della regione, che superano i 4000 m: la [[Punta Nordend]] (4.609 m), massima elevazione regionale nonché seconda cima più alta del massiccio del [[Monte Rosa]], ed il [[Gran Paradiso]] (4.061 m); vi sono poi numerose cime che superano i 3000 m, tra cui il [[Monviso]], l'[[Uia di Ciamarella]], il [[Rocciamelone]] e l'[[Monte Argentera|Argentera]].
Nelle valli sono evidenti le impronte umane, rappresentate da importanti vie di comunicazione internazionali stradali e ferroviarie. Nelle valli minori si trovano [[diga|dighe]], [[Centrale idroelettrica|impianti idroelettrici]] e centri turistici.
Le principali zone collinari sono il [[Canavese]] a nord-ovest, le [[Langhe]] e il [[Roero (territorio)|Roero]] a sud, il [[Monferrato]] al centro ed i [[colli Tortonesi]] a sud-est.
Le colline meridionali delle Langhe e del Monferrato sono formate da antichi [[sedimento|sedimenti marini]] e sono poco resistenti all'acqua, che vi scava un labirinto di solchi e di valli. I versanti bene esposti sono coltivati a [[Vitis vinifera|vite]], [[cereali]] e [[foraggi]] ma anche a [[frutteto|frutteti]] e [[Corylus avellana|noccioleti]], mentre l'[[allevamento]], un tempo molto diffuso, è ora concentrato nelle pianure meridionali.
Tra queste colline e le Alpi, un [[altopiano]] ricco di acqua arriva fino a Cuneo, ad oltre cinquecento metri di altezza: qui i campi sono coltivati soprattutto a [[foraggi]] e [[cereali]]. Proprio nella regione ha inizio la [[Pianura Padana]], che, soprattutto nelle province di [[Provincia di Vercelli|Vercelli]] e [[Provincia di Novara|Novara]], è ampiamente coltivata a [[risaia|risaie]], grazie anche alla grande quantità d'acqua disponibile, sia per le [[risorgiva|risorgive]] che, soprattutto, per i canali artificiali, il più importante dei quali è sicuramente il [[Canale Cavour]].
Nell'area attorno alle grandi città, in particolare a [[Torino]] e [[Novara]], il paesaggio tipico è quello dello sviluppo antropico seppure meno accentuato rispetto al resto della pianura padana, mentre nel resto della pianura il [[Oryza sativa|riso]] si avvicenda ad altri cereali e foraggi e le [[piantagione|piantagioni]] di [[pioppi]] si intercalano ai campi.
=== Idrografia ===
==== Fiumi ====
Il territorio piemontese è ricco di corsi d'acqua, tutti [[Affluente|tributari]] del fiume [[Po]], che attraversa interamente la regione da ovest a est. Da citare, oltre allo stesso Po, sono:
* [[Tanaro]], il principale [[affluente]] di destra, lungo 276 [[Chilometro|km]] con i suoi ''sub-affluenti'' principali, la [[Bormida (fiume)|Bormida]] e la [[Stura di Demonte]];
* [[Maira (torrente)|Maira]], affluente di destra, lungo circa 111,1 km, percorre con il suo ''affluente'' [[Grana - Mellea]] le valli omonime, la pianura Cuneese e il Saviglianese, per gettarsi poi nel [[Po]] a [[Lombriasco]];
* [[Varaita]], primo affluente di destra, lungo 75 km, nasce nell'omonima valle presso [[Bellino (Italia)|Bellino]], passa tra il [[Saluzzo|Saluzzese]] e il [[Savigliano|Saviglianese]] e sfocia nel Po nel territorio comunale di [[Casalgrasso]];
* [[Pellice]], primo affluente di sinistra, lungo 60 km, col suo principale ''sub-affluente'' [[Chisone]] percorre le Valli del [[Pinerolo|Pinerolese]] e sfocia presso il comune di [[Villafranca Piemonte]];
* [[Sangone]], affluente di sinistra, lungo 47 km, percorre l'omonima [[Val Sangone|valle]], sfociando tra [[Moncalieri]] e Torino;
* [[Dora Riparia]], affluente di sinistra, lunga 125 km, percorre interamente la [[Val di Susa]];
* [[Stura di Lanzo]], affluente di sinistra, lunga 65 km, coi suoi 3 rami percorre le [[Valli di Lanzo]];
* [[Orco (torrente)|Orco]], affluente di sinistra, lungo circa 100 km, origina dal Lago Rosset (nel [[Parco nazionale del Gran Paradiso]]), percorre la valle omonima e il [[Canavese]] da nord a sud, gettandosi nel Po nei pressi di [[Chivasso]];
* [[Dora Baltea]], affluente di sinistra, lunga 160 km, dopo aver attraversato interamente la [[Valle d'Aosta]] bagna [[Ivrea]] e attraversa la parte orientale del [[Canavese]], gettandosi nel Po nei pressi di [[Crescentino]];
* [[Sesia]], affluente di sinistra, lunga 141 km, attraversa il vercellese ed è uno dei più importanti fiumi del Piemonte orientale;
* [[Cervo (torrente)|Cervo]], affluente di sinistra, lungo 65 km, dopo avere raccolto le acque dell'[[Elvo]] confluisce nella [[Sesia]] non lontano da Vercelli;
* [[Agogna]], affluente di sinistra, lungo 140 km, nasce dal monte [[Mottarone]] e sfocia nel [[Po]] in Lombardia. Presso [[Novara]] il fiume dà origine alla <nowiki>''Piana dell'Agogna''</nowiki>;
* [[Ticino (fiume)|Ticino]], affluente di sinistra, lungo 248 km, è il secondo fiume italiano per portata d'acqua, [[immissario]] ed [[emissario]] del [[Lago Maggiore]], scorre interamente in Piemonte ([[provincia di Novara]]) solo per pochi km e nel restante percorso segna il confine con la [[Lombardia]];
* [[Toce]], lungo 83 km, il più importante [[immissario]] del [[Lago Maggiore]] dopo il Ticino nel quale confluisce, scorre interamente nella [[provincia del Verbano-Cusio-Ossola]];
* [[Belbo]], affluente di destra, lungo 86 km, il maggiore corso d'acqua che attraversa le [[Langhe]] per poi confluire nel [[Tanaro]];
* [[Scrivia]], affluente di destra, lungo 88 km, scorre quasi completamente in Piemonte per poi confluire nel Po in Lombardia;
* [[Curone]], affluente di destra, lungo 50 km.
==== Laghi ====
{{Immagine grande|LagoMaggiore_panoramica.jpg|1200px|Panorama del Lago Maggiore, il secondo lago per superficie in Italia, visto dalla sponda [[lombardia|lombarda]].}}
[[File:Torino-mole11.jpg|thumb|Il [[Po]] a [[Torino]]]]
[[File:Cannero-Riviera-Lungolago.jpg|thumb|[[Cannero Riviera]] sul [[Lago Maggiore]]]]
[[File:LagodOrta0002.jpg|thumb|[[Orta San Giulio]] - [[Lago d'Orta]]]]
Numerosi sono i [[lago alpino|laghi alpini]] di origine [[glaciale]] e [[Morena|morenica]] presenti nella regione. Il [[lago Maggiore]], che segna il confine a est con la [[Lombardia]], insieme al suo [[emissario]], il fiume Ticino, è uno dei laghi più grandi d'[[Italia]], mentre altri, naturali o artificiali, non superano i 2 [[km²]].
Tra tutti i laghi presenti si ricordano in particolare:
* [[Lago Maggiore]], il più vasto lago della regione, posto al confine con la [[Lombardia]] e la [[Svizzera]], tra le province di [[Provincia di Novara|Novara]] e del [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]], ha una superficie di 212 [[km²]] ed una profondità massima di 372 m;
* [[Lago d'Orta]], il secondo lago della regione per estensione, tra le province di [[Provincia di Novara|Novara]] e del [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]], ha una superficie di 18,2 [[km²]] ed una profondità massima di 143 m. La sua peculiarità è di avere al centro l'[[Isola di San Giulio]];
* [[Lago di Viverone]], il terzo lago per estensione, tra le province di [[Provincia di Torino|Torino]] e di [[Provincia di Biella|Biella]], ha una superficie di 6 [[km²]] ed una profondità massima di 70 m;
Tra i laghi naturali di dimensioni decisamente più ridotte si citano il [[Lago di Mergozzo]] (1,85 [[km²]]), il [[Lago Sirio]] (0,3 [[km²]]), il [[Lago di Candia]] (1,52 [[km²]]) ed i [[Laghi di Avigliana]] (0,9 e 0,61 [[km²]]).
=== Clima ===
Il Piemonte ha un [[clima]] tipicamente [[clima temperato|temperato]] a carattere continentale, che sulle [[Alpi]] diventa progressivamente temperato-freddo e freddo salendo in quota. Nelle zone situate a bassa quota gli inverni sono relativamente freddi ma poco piovosi e spesso soleggiati, con possibilità di nevicate, talvolta abbondanti, specialmente nel Cuneese, nelle zone lungo il Po, sulle zone collinari come le Langhe e il Monferrato e nelle aree pedemontane. Precipitazioni nevose sono invece meno frequenti e occasionali nelle zone di nord-est. Le estati invece sono calde ed afose con locali possibilità di forti temporali, specialmente nelle zone a nord del Po, mentre nelle zone a sud del Po le precipitazioni estive rappresentano il minimo pluviometrico assieme a quello invernale (le precipitazioni minori in estate sono dovute al fatto che sono meno esposte alle perturbazioni atlantiche, portatrici di piogge e temporali).
Le piogge cadono prevalentemente in primavera ed autunno sulla maggior parte del territorio, in estate nelle zone alpine più elevate ed interne: le quantità annue sono notevoli sui versanti montani e pedemontani del nord della regione, mentre sono più scarse sulle pianure a sud del Po, specialmente in [[provincia di Alessandria]].
[[File:Costigliole.jpg|upright=0.7|left|thumb|Colline del [[Monferrato]] - [[Costigliole d'Asti]].]]
Sulla [[piovosità]] ha molta influenza la direzione di provenienza delle masse d'aria. Se esse sono umide e provengono da sud, sud-est o est, la catena alpina sbarra loro la strada (si tratta del fenomeno detto ''[[stau]]''): in tal caso le precipitazioni possono anche essere molto abbondanti, specialmente sui primi versanti montani, talvolta provocando [[alluvioni]]. Nel caso invece le correnti d'aria provengano da nord, nord-ovest oppure ovest, l'umidità si scarica sul versante occidentale delle Alpi e pertanto l'aria che raggiunge la regione è asciutta, potendo provocare l'assenza di precipitazioni anche per settimane. Inoltre, sulle zone montane e pedemontane, specialmente in provincia di Torino, diventano frequenti i fenomeni di [[favonio]] (vedi [[Ondata di caldo del gennaio 2007]]). La neve d'inverno è una meteora relativamente frequente, stante l'effetto catino delle Alpi e dell'Appennino, maggiore a sud-ovest, che rende difficile il ricambio d'aria e d'inverno favorisce l'accumulo di un cuscinetto di aria fredda al suolo.<ref>{{cita web|cognome=Rosa|nome=Diego|url=http://www.nimbus.it/liguria/rlm16/didattica/neve/stampa_neve.pdf|titolo=DIDATTICA - La neve|accesso=3 settembre 2009|formato=PDF|editore=Società Meteorologica Italiana - Sezione Ligura|sito=Rivista Ligure di Meteorologia|pagine=3|anno=2005|mese=aprile}}</ref>
Sulle rive del Lago Maggiore è presente un [[microclima]] particolare, con inverni più miti che nel resto della regione ed estati più fresche e temporalesche. Anche nelle valli e sulle colline esposte a sud si riscontrano climi più miti e soleggiati.
=== Geologia ===
{{Vedi anche|Geologia del Piemonte}}
[[File:Monviso dalla Testa di Garitta Nuova.JPG|thumb|left| il [[Monviso]], la montagna più alta delle Alpi Cozie]]
Dal punto di vista Geologico il Piemonte è una regione in cui sono presenti importanti catene montuose, estese aree collinari e un'ampia pianura.
Nel [[Triassico]] (256 milioni di anni fa), mentre ad occidente dell'Europa attuale si andava formando l'oceano Atlantico, alla latitudine dell'Italia era presente un grande golfo: era ciò che rimaneva dell'antico oceano, denominato [[Tetide]]: La Tetide nel tempo cominciò a prosciugarsi e la sua superficie cominciò ad inarcarsi e risalire a causa di un fenomeno di [[subduzione]], la superficie si riscaldò anche a causa del calore prodotto dalla risalita del magma proveniente dal centro della terra ed estese coltri rocciose che costituivano parte del mantello, della crosta oceanica e di quella continentale vennero spinte in superficie accavallandosi le une sulle altre.
[[File:2007-10 Monte Rosa.jpg|upright=2.3|thumb| il [[Monte Rosa]], il massiccio più esteso delle Alpi]]
20 milioni di anni fa la catena alpina era oramai costituita; nell'area mediterranea si produsse una nuova risalita di calore dal mantello terrestre che determinò l'inarcamento e la rottura della crosta europea dalla quale si distaccò il blocco sardo - corso. Questa micro-zolla fece perno sul golfo ligure eseguendo una rotazione antioraria di 50° e formando il mar ligure. Il mare ricopriva la Collina di [[Torino]], le [[Langhe]], il [[Roero (territorio)|Roero]], il [[Monferrato]] e la [[Pianura Padana]].
[[File:Ceresole Reale (5829736123).jpg|left|thumb|Scorcio di Ceresole Reale, [[Parco nazionale del Gran Paradiso]].]]
L'aumento della temperatura delle acque trasformò il mar Mediterraneo in un basso lago salato con molte zone prosciugate, condizione che durò diverse centinaia di migliaia di anni e fece depositare sedimenti di tipo salino: le evaporiti. Successivamente il Mediterraneo ritornò in comunicazione con le acque oceaniche e l'acqua riprese a circolare, formando un golfo triangolare tra la catena alpina e quella appenninica; a seguito dei continui sollevamenti della catena alpina ed appenninica il mare si ritirò dal golfo e l'accumulo di sedimenti portati dai fiumi diede origine ad una pianura alluvionale che corrisponde all'attuale pianura Padana. I depositi marini di questo periodo sono visibili nell'attuale area astigiana del Piemonte, ma sono presenti anche nel Biellese ed allo sbocco della [[Valsesia]] e [[Valsessera]] a testimoniare che il mare arrivava fin quasi sotto alla catena alpina. Alcune isole emergevano dal mare che ricopriva il Piemonte, l'attuale Collina torinese e del Basso Monferrato. Dai resti fossili sappiamo che il clima di quel periodo era di tipo subtropicale, e quindi più caldo ed umido di quello attuale. I corsi d'acqua portavano i loro detriti formando {{chiarire|delle foci a delta}} sui quali pascolavano branchi di rinoceronti, elefanti, cervi e cavalli. I corsi d'acqua con la loro forza erosiva asportarono i sedimenti del periodo precedente, spessi anche centinaia di metri, ricoprendo il bacino con depositi fluviali megaconoidi. Un milione di anni fa il clima subì un ulteriore cambiamento: aumentarono le piogge e le temperature si fecero più fredde. Questo portò alla nascita dei ghiacciai alpini. Le lingue glaciali correvano lungo le valli, approfondendole ed allargandole talvolta arrivando fino alla pianura. Il materiale dendritico che proveniva dai monti costruì imponenti anfiteatri morenici, ben evidenti allo sbocco delle valli della [[Dora Riparia]] e della [[Dora Baltea]] e nelle zone intorno ai Laghi Maggiore e d'Orta.
=== Ambiente ===
{{vedi anche|Siti di interesse comunitario del Piemonte|Aree naturali protette del Piemonte}}
Nella regione ci sono numerose aree protette, estese per più di 193.000 ettari, pari a circa il 10% della superficie regionale; tra queste troviamo due parchi nazionali, il [[Parco Nazionale del Gran Paradiso|Gran Paradiso]] e la [[Parco nazionale della Val Grande|Val Grande]], 56 tra parchi e riserve regionali e numerose aree protette provinciali.
In base ai risultati scaturiti dalla XXI edizione di ''Ecosistema urbano'' di [[Legambiente]] (2014) e (2015), il Piemonte riesce a piazzare al primo posto della graduatoria virtuosa in campo ambientale e dell'[[ecosistema]] la città di [[Verbania]]. In buona posizione sono anche [[Novara]] (18º posto), [[Cuneo]] (13°), [[Asti]] (40º), [[Biella]] (17º). Più distanti [[Vercelli]] (64º), [[Alessandria]] (77º) e [[Torino]] (84º).<ref name=Ansa>[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_2015_xxiiedizione.pdf Legambiente: XXI Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia]</ref>
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Piemonte}}
[[File:TannerMapKingdomSardinia1839.jpg|upright=1.2|thumb|left|Mappa del [[Regno di Sardegna]] del 1839]]
Abitato fin dal [[paleolitico]]<ref name=fen>Sito web del [[Parco naturale del Monte Fenera]] [http://www.parks.it/parco.monte.fenera/par.php www.parks.it/parco.monte.fenera] (consultato nel dicembre 2010)</ref>, dopo lo scioglimento dei ghiacci in alta [[val Padana]], nel [[I millennio a.C.]] fu occupato da popolazioni [[celti]]che e [[liguri]], tra cui i [[Taurini]] e i [[Salassi]], successivamente sottomesse dai [[Roma (città antica)|Romani]], che fondarono colonie come Augusta Taurinorum (l'odierna [[Torino]]) ed Eporedia ([[Ivrea]]). Dopo la crisi della parte occidentale dell'impero la regione divenne sede di incursioni, scontri e conquiste da parte di [[Odoacre]], dei [[burgundi]], dei [[goti]] (V secolo d.C.), dei [[bizantini]], dei [[longobardi]] (VI secolo), dei [[franchi]] (773), conservando però una certa autonomia. Nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]] subì le nuove incursioni degli [[Magiari|ungari]] e dei [[saraceni]] che distrussero, fra l'altro, l'[[Abbazia di Novalesa]] in [[Val di Susa]]. Amministrativamente divisa in contee e marche, fu in parte unificata nell'XI secolo da [[Olderico Manfredi II]], che ottenne le due importanti [[marca di Torino|marche di Torino]] e [[marca di Ivrea|Ivrea]] e le lasciò in eredità al genero [[Oddone di Savoia]], figlio di [[Umberto I Biancamano]]. Il processo di unificazione del Piemonte sotto i Savoia richiese diversi secoli, dapprima per la formazione di comuni autonomi, come [[Asti]], [[Alessandria]] e [[Savigliano]] (XII secolo), e forti marchesati, come quelli di [[marchesato di Saluzzo|Saluzzo]] (XI secolo) e del [[marchesato del Monferrato|Monferrato]] (XII secolo); poi per l'intervento di potenti signori esterni, come i [[Visconti]] (XIV secolo); infine per il coinvolgimento della regione nelle lotte fra gli [[Asburgo]] e i [[Valois]] per l'egemonia in [[Italia]] e in [[Europa]] (XVI secolo). Solo dopo la [[pace di Cateau-Cambrésis]] ([[1559]]) [[Emanuele Filiberto di Savoia|Emanuele Filiberto]] e i suoi successori poterono avviare il processo di definitiva unificazione, ultimato nel 1748 con il [[Trattato di Aquisgrana (1748)|trattato di Aquisgrana]].
[[File:Cavour-Vercelli.JPG|thumb|upright|Statua di [[Camillo Benso, conte di Cavour]] a [[Vercelli]].]]
Dopo la parentesi della dominazione napoleonica (1798-1814), il Piemonte seguì i destini del [[Regno di Sardegna]] ed ebbe un ruolo centrale nel [[Risorgimento italiano]] e nella costruzione del nuovo Stato unitario ([[1861]]), che ne derivò la struttura giuridica e politica ([[Statuto Albertino]] del [[1848]]) e il personale amministrativo, in quel processo che fu definito di "piemontesizzazione" dello Stato. Nei momenti più critici o di transizione della storia nazionale, il Piemonte diede importanti contributi come "laboratorio" politico e sociale, con gli scioperi operai nelle guerre mondiali (nel 1917 e nel 1943), le esperienze torinesi di [[Gramsci]] e [[Piero Gobetti]] ([[anni 1920|anni venti]]), l'intensa partecipazione alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] ([[1943]]-1945), l'industrialismo innovativo di [[Adriano Olivetti]] ([[anni 1950|anni cinquanta]]), la stagione di lotte dell'[[autunno caldo]] ([[1969]]). Imponente fu l'industrializzazione della regione, che dalla struttura agraria tradizionale del regno sabaudo, fondata sull'egemonia dei ceti burocratici e militari e dell'aristocrazia fondiaria, seppe avviare, a partire dall'età cavouriana (1852-1861), un rapido processo di modernizzazione fino a diventare, all'inizio del Novecento, un'area rilevante del [[triangolo industriale]] che trainò il decollo economico italiano. Non mancarono, nel rapido sviluppo, gli squilibri soprattutto territoriali tra l'area del Torinese, sede principale dell'industrializzazione, e l'economia ancora prevalentemente rurale del resto della ''Patria Cita'' (così come l'autore torinese Armando Mottura definì il Piemonte nella celebre e omonima poesia del [[1959]])<ref>[http://www.gioventurapiemonteisa.net/armand-motura-la-patria-cita/ Armand Motura. «La Patria Cita»]</ref>. Il tessuto economico, in cui ebbe un posto preponderante la [[FIAT]], attrasse negli anni cinquanta e sessanta un grande flusso migratorio dal Veneto a dal meridione, che provocò profonde trasformazioni sociali e culturali.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = ProtezioneEcc1.png
| nome_onorificenza = Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile
| collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
| motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
| luogo = D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
}}
[[File:Piemonte-Gonfalone.png|thumb|upright=0.7|Gonfalone]]
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = Le comunità dell'attuale Regione Piemonte, nella loro profonda fede in un'Italia libera e democratica, sconvolte dalle feroci rappresaglie dell'oppressione nazi-fascista, con indomito spirito patriottico contribuirono, offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana, alle vicende che, in particolare dopo l'8 settembre 1943, portarono alla liberazione e alla ricostruzione di quel territorio. Fulgido esempio di lotta comune, orientata alla conquista della libertà e della democrazia. 1943 - 1945 Regione Piemonte<ref>[http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2016/420-settembre-2016/5866-medaglia-d-oro-al-gonfalone-della-regione Medaglia d’oro al gonfalone regionale]</ref>
|data = 19 agosto 2016
}}
== Politica ==
=== Stemma e simboli della regione ===
{{Vedi anche|Simboli del Piemonte}}
[[File:Regione-Piemonte-Stemma.svg|thumb|upright=0.5|left|Lo stemma]]
[[File:Flag of Piedmont.svg|thumb|upright=0.7|Il tradizionale ''drapò'' (privo della frangia oro)]]
Lo ''Stemma'' della Regione Piemonte ha una forma quadrata, con una [[Croce di San Giovanni Battista|croce d'argento in campo rosso]] spezzata da [[lambello]] azzurro a tre gocce. Di fatto è stato ripreso l'antico stemma subalpino, risalente al [[1424]].
Il ''Gonfalone'' si presenta [[interzato in palo]]: nel primo di rosso, nel secondo di blu, nel terzo d'arancio, colori della [[Repubblica di Alba]], proclamata il 25 aprile 1796, su tutto lo stemma del Piemonte.
Il ''Drapò'' ("bandiera" in [[Lingua piemontese|piemontese]], coniato dal [[Lingua francese|francese]] drapeau e dell'italiano drappo) è la bandiera ufficiale della Regione Piemonte. È simile allo Stemma, però si distingue per la forma rettangolare e per la presenza della frangia oro e della bordura azzurra.
=== Suddivisione amministrativa ===
Dal 1º gennaio [[1948]], secondo l'art. 131 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], il Piemonte è una [[regione amministrativa|regione]] [[italia]]na a [[Regione italiana a statuto ordinario|statuto ordinario]], ma solo con la [[Legge 16 maggio 1970, n. 281|legge 281 del 1970]] sono state operativizzate le sue funzioni.
Attualmente è suddiviso nelle sottoelencate province e città metropolitana:
<div align=center style="overflow: auto">
{| class="wikitable sortable" border="0" cellpadding="5" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em" width="90%"
|+ Abitanti ed estensione territoriale delle province del Piemonte e della città metropolitana di Torino (30/04/2012)
|-
!Stemma
!Sigla
! Provincia o città metropolitana
! Mappa
!Comuni (numero)
!Superficie (km²)
!Popolazione (ab.)
!Densità (ab./km²)
! Sito istituzionale
|-
|[[File:Provincia di Alessandria-Stemma.png|90px]]
|AL
|[[Provincia di Alessandria]]
|[[File:Alessandria map.png|160px]]
|align="center"|190
|align="center"|3.559
|align="center"|440.481
|align="center"|123
|align="center"|[http://www.provincia.alessandria.it/ Alessandria]
|-
|[[File:Provincia di Asti-Stemma.png|90px]]
|AT
|[[Provincia di Asti]]
|[[File:Asti mappa.png|160px]]
|align="center"|118
|align="center"|1.515
|align="center"|221.871
|align="center"|146
|align="center"|[http://www.provincia.asti.it/ Asti]
|-
|[[File:Provincia di Biella-Stemma.png|90px]]
|BI
|[[Provincia di Biella]]
|[[File:Biella mappa.png|160px]]
|align="center"|79
|align="center"|914
|align="center"|185.701
|align="center"|203
|align="center"|[http://www.provincia.biella.it/ Biella]
|-
|[[File:Provincia di Cuneo-Stemma.png|90px]]
|CN
|[[Provincia di Cuneo]]
|[[File:Cuneo map.png|160px]]
|align="center"|250
|align="center"|6.902
|align="center"|592.782
|align="center"|85
|align="center"|[http://www.provincia.cuneo.gov.it/ Cuneo]
|-
|[[File:Provincia di Novara-Stemma.png|90px]]
|NO
|[[Provincia di Novara]]
|[[File:Novara map.png|160px]]
|align="center"|88
|align="center"|1.339
|align="center"|372.109
|align="center"|277
|align="center"|[http://www.provincia.novara.it/ Novara]
|-
|[[File:Città metropolitana di Torino - Stemma.png|90px]]
|TO
|[[Città metropolitana di Torino]]
|[[File:Torino mappa.png|160px]]
|align="center"|316
|align="center"|6.829
|align="center"|2.306.881
|align="center"|337
|align="center"|[http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/index.php Torino Metropoli]
|-
|[[File:Provincia del Verbano-Cusio-Ossola-Stemma.png|90px]]
|VB
|[[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola]]<ref>[http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=8&LEGGEANNO=2015 Provincia montana].</ref>
|[[File:Verbano-Cusio-Ossola map.png|160px]]
|align="center"|76
|align="center"|2.256
|align="center"|163.123
|align="center"|72
|align="center"|[http://www.provincia.verbano-cusio-ossola.it/ VCO]
|-
|[[File:Provincia di Vercelli-Stemma.png|90px]]
|VC
|[[Provincia di Vercelli]]
|[[File:Vercelli map.png|160px]]
|align="center"|85
|align="center"|2.088
|align="center"|179.484
|align="center"|86
|align="center"|[http://www.provincia.vercelli.it/ Vercelli]
|}
{{clear}}
</div>
=== Amministrazione ===
==== La Giunta regionale ====
[[File:532TorinoRegionePiemonte.JPG|thumb|L'attuale sede sede della Giunta Regionale, in [[Piazza Castello (Torino)|Piazza Castello]] a [[Torino]].]]
{{vedi anche|Presidenti del Piemonte|Giunta regionale del Piemonte}}
L'organo esecutivo della Regione è la [[Giunta regionale]], composta dal [[Presidente della giunta regionale|Presidente]] e dagli [[Assessore (Italia)|assessori]]. Il Presidente della Giunta, ex art. 121 della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], rappresenta la Regione, dirige la politica della Giunta e ne è responsabile. L'attuale Presidente è l'esponente del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] [[Sergio Chiamparino]].<ref>[http://www.regione.piemonte.it/governo/presidente/curricul.htm Sito ufficiale della Regione Piemonte<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Il Palazzo della Regione Piemonte, sede della Giunta, è sito in [[Piazza Castello (Torino)|piazza Castello]] a [[Torino]]; in zona [[Nizza Millefonti]] è attualmente in costruzione un [[Grattacielo della Regione Piemonte|grattacielo di 41 piani]] che, a lavori ultimati, sarà adibito a sede unica degli uffici regionali.<ref>[http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/la_sede_unica.php Regione Piemonte - Sede Unica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
==== Il Consiglio regionale ====
{{vedi anche|Consiglio regionale del Piemonte}}
Il [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio regionale]] è l'assemblea legislativa del Piemonte. Approva le leggi regionali e i regolamenti di competenza dell'organo. Ha il compito di adottare e modificare lo Statuto regionale, votare il bilancio della Regione e proporre iniziative di legge statale al [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento]]. Ha sede a [[Torino]] presso il [[Palazzo Lascaris]] di via Alfieri, tra [[piazza San Carlo]] e [[Piazza Solferino (Torino)|piazza Solferino]]<ref>[http://www.cr.piemonte.it/cms/palazzo-lascaris.html Palazzo Lascaris] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141113102256/http://www.cr.piemonte.it/cms/palazzo-lascaris.html |data=13 novembre 2014 }}</ref>; l'attuale [[Presidente del Consiglio regionale|presidente]] è Mauro Laus.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Il Piemonte ha registrato dagli anni settanta una perdita di popolazione dovuta ad un calo della natalità non più compensato, come negli anni cinquanta-sessanta, da immigrazioni dal resto d'Italia ed in particolare dal Sud e dal Veneto. Tuttavia negli ultimi anni si è registrata una ripresa demografica, dovuta soprattutto alla nuova immigrazione dall'Europa centro-orientale. Le densità di insediamento più elevate si registrano nelle aree urbane industrializzate dell'alta pianura, specialmente nella provincia di Torino (52% della popolazione regionale, con una densità doppia rispetto a quella media).
Nel 2008 i nati sono stati 39.551, i morti 49.310, con un incremento naturale di -9.759 unità rispetto al 2007<ref>[http://demo.istat.it/bil2008/index04.html Statistiche demografiche ISTAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Le famiglie contano in media 2,2 componenti<ref>http://www.piemonteimmigrazione.it/PDF/dimonaco2008/Scheda%201.1.pdf</ref>.
Il 70,4% è cattolico, il 12,1% è agnostico, il 9,8% è ateo, il 7,7% appartiene ad altre religioni.
=== Comuni principali ===
Di seguito sono riportati i primi dieci comuni piemontesi ordinati per numero di abitanti (in grassetto i capoluoghi di provincia o città metropolitana):
{| class="wikitable" style="text-align:center;" class="wikitable sortable"
!style="background:#CCCCFF"|Posizione
!style="background:#CCCCFF"|Stemma
!style="background:#CCCCFF"|Comune di
!style="background:#CCCCFF"|Popolazione<br />(ab)
!style="background:#CCCCFF"|Superficie<br />([[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Densità<br />(ab/[[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Altitudine<br />([[Livello del mare|m s.l.m.]])
!style="background:#CCCCFF"|Provincia o<br />Città metropolitana
|-
|'''1º'''
|{{simbolo|Torino-Stemma.png|30}}
|'''[[Torino]]'''
|890.529
|130,17
|6.841
|239
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''2º'''
|{{simbolo|Novara-Stemma.png|30}}
|'''[[Novara]]'''
|104.384
|103,05
|1.012
|162
|[[Provincia di Novara|NO]]
|-
|'''3º'''
|{{simbolo|Alessandria-Stemma.png|30}}
|'''[[Alessandria]]'''
|93.861
|203,97
|460
|95
|[[Provincia di Alessandria|AL]]
|-
|'''4º'''
|{{simbolo|Asti-Stemma.png|30}}
|'''[[Asti]]'''
|76.173
|151,82
|501
|123
|[[Provincia di Asti|AT]]
|-
|'''5º'''
|{{simbolo|Moncalieri-Stemma.png|30}}
|[[Moncalieri]]
|57.402
|47,63
|1.205
|260
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''6º'''
|{{simbolo|Cuneo-Stemma.png|30}}
|'''[[Cuneo]]'''
|56.051
|119,88
|467
|534
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''7º'''
|{{simbolo|Collegno-Stemma.png|30}}
|[[Collegno]]
|49.832
|18,12
|2.738
|302
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''8º'''
|{{simbolo|Rivoli-Stemma.png|30}}
|[[Rivoli]]
|49.591
|29,52
|1.679
|390
|[[città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''9º'''
|{{simbolo|Nichelino-Stemma.png|30}}
|[[Nichelino]]
|48.121
|20,64
|2.331
|229
|[[città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''10º'''
|{{simbolo|Settimo Torinese-Stemma.png|30}}
|[[Settimo Torinese]]
|47.669
|32,37
|1.472
|207
|[[città metropolitana di Torino|TO]]
|}
Altri comuni del Piemonte con più di 20.000 abitanti ordinati per popolazione:
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%;" class="wikitable sortable"
!style="background:#CCCCFF"|Posizione
!style="background:#CCCCFF"|Stemma
!style="background:#CCCCFF"|Comune di
!style="background:#CCCCFF"|Popolazione<br />(ab)
!style="background:#CCCCFF"|Superficie<br />([[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Densità<br />(ab/[[Chilometro quadro|km²]])
!style="background:#CCCCFF"|Altitudine<br />(m [[s.l.m.]])
!style="background:#CCCCFF"|Provincia o<br />Città metropolitana
|-
|'''11º'''
|{{simbolo|Vercelli-Stemma.png|30}}
|'''[[Vercelli]]'''
|46.618
|79,85
|586
|130
|[[Provincia di Vercelli|VC]]
|-
|'''12º'''
|{{simbolo|Biella-Stemma.png|30}}
|'''[[Biella]]'''
|44.599
|46,68
|961
|417
|[[Provincia di Biella|BI]]
|-
|'''13º'''
|{{simbolo|Grugliasco-Stemma.png|30}}
|[[Grugliasco]]
|38.008
|13,12
|2.889
|293
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''14º'''
|{{simbolo|Chieri-Stemma.png|30}}
|[[Chieri]]
|36.593
|54,30
|677
|305
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''15º'''
|{{simbolo|Pinerolo-Stemma.png|30}}
|[[Pinerolo]]
|35 944
|50,28
|711
|376
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''16º'''
|{{simbolo|Venaria Reale-Stemma.png|30}}
|[[Venaria Reale]]
|34.241
|20,29
|1.687
|262
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''17°'''
|{{simbolo|Casale Monferrato-Stemma.png|30}}
|[[Casale Monferrato]]
|34.026
|86,32
|400
|116
|[[Provincia di Alessandria|AL]]
|-
|'''18º'''
|{{simbolo|Alba (Italia)-Stemma.png|30}}
|[[Alba (Italia)|Alba]]
|31.443
|54,01
|581
|172
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''19º'''
|{{simbolo|Verbania-Stemma.png|30}}
|'''[[Verbania]]'''
|30.914
|36,62
|844
|197
|[[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VB]]
|-
|'''20º'''
|{{simbolo|Bra-Stemma.png|30}}
|[[Bra]]
|30.224
|59,61
|498
|285
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''21º'''
|{{simbolo|Carmagnola-Stemma.png|30}}
|[[Carmagnola]]
|29.115
|96,38
|301
|240
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''22º'''
|{{simbolo|Novi Ligure-Stemma.png|30}}
|[[Novi Ligure]]
|28.298
|54,22
|521
|199
|[[Provincia di Alessandria|AL]]
|-
|'''23º'''
|{{simbolo|Tortona-Stemma.png|31}}
|[[Tortona]]
|27.437
|99,29
|278
|122
|[[Provincia di Alessandria|AL]]
|-
|'''24º'''
|{{simbolo|Chivasso-Stemma.png|30}}
|[[Chivasso]]
|26.728
|51,31
|520
|183
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''25º'''
|{{simbolo|Fossano-Stemma.png|30}}
|[[Fossano]]
|24.739
|130,72
|189
|375
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''26º'''
|{{simbolo|Ivrea-Stemma.png|30}}
|[[Ivrea]]
|23.749
|30,19
|781
|253
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''27º'''
|{{simbolo|Orbassano-Stemma.png|30}}
|[[Orbassano]]
|23.254
|22,05
|1.053
|273
|[[Città metropolitana di Torino|TO]]
|-
|'''28º'''
|{{simbolo|Mondovì-Stemma.png|30}}
|[[Mondovì]]
|22.748
|87,25
|258
|395
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''29º'''
|{{simbolo|Borgomanero-Stemma.png|30}}
|[[Borgomanero]]
|21.717
|32,36
|670
|307
|[[Provincia di Novara|NO]]
|-
|'''30º'''
|{{simbolo|Savigliano-Stemma.png|30}}
|[[Savigliano]]
|21.424
|110,73
|192
|321
|[[Provincia di Cuneo|CN]]
|-
|'''31º'''
|{{simbolo|Trecate-Stemma.png|30}}
|[[Trecate]]
|20.347
|38,38
|529
|136
|[[Provincia di Novara|NO]]
|}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri regolarmente residenti nella regione erano 398.910 con un incremento di oltre 22.000 unità rispetto all'anno precedente<ref>[http://www.comuni-italiani.it/01/statistiche/stranieri.html Cittadini Stranieri in Piemonte<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
I gruppi etnici più numerosi (oltre 5.000 unità) sono:
{| class="wikitable"
|-
! Paese || Abitanti 2010 || Abitanti 2009 || Abitanti 2008<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2008/|titolo=Dati demografici ISTAT|accesso=18 ottobre 2010}}</ref>
|-
| {{ROU}} || {{formatnum:137077}} || {{formatnum:130272}} || {{formatnum:121150}}
|-
| {{MAR}} || {{formatnum:64219}} || {{formatnum:62366}} || {{formatnum:58811}}
|-
| {{ALB}} || {{formatnum:45758}} || {{formatnum:44292}} || {{formatnum:42321}}
|-
| {{CHN}} || {{formatnum:14131}} || {{formatnum:12542}} || {{formatnum:11422}}
|-
| {{PER}} || {{formatnum:13285}} || {{formatnum:12199}} || {{formatnum:10443}}
|-
| {{MDA}} || {{formatnum:9969}} || {{formatnum:8415}} || {{formatnum:7112}}
|-
| {{UKR}} || {{formatnum:9010}} || {{formatnum:7705}} || {{formatnum:6795}}
|-
| {{MKD}} || {{formatnum:7722}} || {{formatnum:7715}} || {{formatnum:7169}}
|-
| {{SEN}} || {{formatnum:5925}} || {{formatnum:5410}} || {{formatnum:5071}}
|-
| {{TUN}} || {{formatnum:5674}} || {{formatnum:5600}} || {{formatnum:5435}}
|-
|}
== Economia ==
=== Le attività ===
La maggior parte della popolazione vive in [[pianura]] in particolare a [[Torino]] e nei paesi limitrofi, dove si concentra l'attività industriale.
Nelle province di [[Vercelli]] e di [[Novara]], l'economia è basata sulla coltivazione del [[Oryza sativa|riso]] di cui la regione è il primo produttore italiano<ref name="autogenerato1">senza fonte</ref>. Altri prodotti dell'[[agricoltura]] praticata con tecniche macchinari moderni sono:
cereali, patate, ortaggi, frutta e [[foraggio]].
Sulle colline sono diffusi i vigneti che producono numerosi vini a [[Denominazione di origine controllata|DOC]] e a [[Denominazione di origine controllata e garantita|DOCG]].
Nelle zone meno fertili si allevano i [[Bovinicoltura|bovini]]. L'abbondante presenza di acqua permette la produzione di [[energia elettrica]]. È sede di molte industrie: la principale è la [[FIAT]] che fabbrica autoveicoli e aerei e ha permesso lo sviluppo di alcune tra le maggiori industrie tessili e meccaniche.<ref name="autogenerato1" />
In Piemonte, come in altre regioni d'Italia, a cavallo della fine del XIX e inizi del XX secolo ebbe impulso la meccanizzazione dell'attività molitoria. Si trovano citati i seguenti 19 molini nel catalogo del [[1908]] della [[Società Anonima Meccanica Lombarda]] di [[Monza]].
* [[Torino]] Micheletta G.B
* [[Torino]] Molini Dura
* [[Settimo Torinese]] Roggeri & Porporati
* [[Venasca]] Bogetti & Ghisolfi
* [[Alessandria]] Calligaris F.
* [[Felizzano]] Molini di Collegno e Felizzano
* [[Novara]] Signorelli Pietro
* [[Vercelli]] Raynero Fratelli
* [[Verzuolo]] Fissore e Sandri
* [[Villafranca Piemonte|Villafranca]] Bottero G.B
* [[Abbadia di Stura]] [[Torino]] Valente A.
* [[Bra]] Tarditi e Traversi
* [[Borgone Susa]] Furbatto Fratelli
* [[Pallanza]] Tacchini & Grignaschi
* [[Intra]] Scavini Antonio
* [[Novara]] Fratelli Gabbani
* [[Luserna San Giovanni]] Ing. Goss
* [[Asti]] Gariglio G.
* [[Piedimulera|Piedimolera]] Manozza Serafino
=== Dati economici ===
Di seguito la tabella che riporta il [[Prodotto interno lordo|PIL]] ed il PIL pro capite<ref name="Dati Istat - Tavole regionali">[http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00 Dati Istat - Tavole regionali]</ref> prodotto nel Piemonte dal [[2000]] al [[2010]]:
<div align=center style="overflow: auto">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
! || [[2000]] || [[2001]] || [[2002]] || [[2003]] || [[2004]] || [[2005]] || [[2006]] || [[2007]] || [[2008]] || [[2009]] || [[2010]]
|-
| align=left |'''Prodotto Interno Lordo'''<br />(Milioni di Euro)|| 98.634,4 || 102.179,7 || 105.206,1 || 108.715,1 || 113.270,7 || 114.993,2 || 118.753,5 || 125.022 || 126.856 || 119.879 || 125.070
|-
| align=left | '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 23.360,9 || 24.233,9 || 24.916,8 || 25.575,2 || 26.340,8 || 26.520,6 || 27.316,6 || 28.209,6 || 28.619,1 || 26.894,8 || 28.600
|-
|}
</div>
Di seguito la tabella che riporta il [[Prodotto interno lordo|PIL]]<ref name="Dati Istat - Tavole regionali"/>, prodotto in Piemonte ai prezzi correnti di mercato nel [[2006]], espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
| align=left | '''Macro-attività economica''' || '''PIL prodotto''' || '''% settore su PIL regionale''' || '''% settore su PIL italiano'''
|-
| align=left |Agricoltura, silvicoltura, pesca|| € 1.608,0 || 1,35% || 1,84%
|-
| align=left |Industria in senso stretto|| € 25.921,7 || 21,83% || 18,30%
|-
| align=left |Costruzioni|| € 5.405,1 || 4,55% || 5,41%
|-
| align=left |Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni|| € 24.084,8 || 20,28% || 20,54%
|-
| align=left |Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali|| € 29.735,6 || 25,04% || 24,17%
|-
| align=left |Altre attività di servizi|| € 19.355,6 || 16,30% || 18,97%
|-
| align=left |Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni|| € 12.642,7 || 10,65% || 10,76%
|-
| align=left |'''PIL Piemonte ai prezzi di mercato'''|| '''€ 118.753,57''' || ||
|-
|}</div>
I prodotti agricoli coltivati sono [[cereali]], [[patate]], ortaggi, [[barbabietole da zucchero]], [[frutta]], [[pioppo|pioppi]] e foraggio; nelle zone collinari è molto accentuata la [[viticoltura]]. L'allevamento è concentrato su [[bovini]] e [[suini]].
Molto sviluppate sono anche le industrie, soprattutto quella automobilistica con il gruppo [[FIAT]] e le aziende collegate. Di rilievo sono anche i settori chimico, alimentare (la regione è la prima d'Italia per produzione di [[cioccolato]]), tessile e dell'abbigliamento. Tra le regioni italiane, il Piemonte è quella che più investe nell'industria [[elettronica]], storicamente legata alla [[Olivetti]] di [[Ivrea]]. Nel settore terziario, assumono importanza le attività bancarie ed assicurative, il commercio, l'editoria e il [[turismo]] alpino e lacustre.
[[File:Fiat Lingotto veduta-1928.jpg|thumb|[[FIAT]] - Vista aerea del [[Lingotto (comprensorio)|Lingotto]] nel 1928]]
In Piemonte più della metà della popolazione vive nella provincia di Torino, città che sorge alla confluenza nel Po della Dora Riparia. È stata proprio la disponibilità di acqua a favorire la nascita in passato delle prime industrie: infatti i mulini, le ferriere e le piccole officine artigiane funzionavano grazie all'[[acqua]].
Lo sviluppo di Torino è stato molto rapido dal [[1945]] in poi grazie alla presenza della FIAT che, nata sul finire dell'Ottocento, ha compiuto i maggiori progressi durante gli anni cinquanta quando entrarono in commercio le prime utilitarie. Torino non è famosa solo per il settore automobilistico e le altre attività collegate all'automobile (stabilimenti di pneumatici, industrie chimiche di vernici e di materie plastiche) ma anche per l'industria alimentare (sono molto conosciuti i Gianduiotti).
La concentrazione di tante attività industriali ha determinato il verificarsi di una notevole congestione urbana, considerato anche il fatto che le colline arrivano fino ai margini della città e le aziende sono quindi concentrate in uno spazio ristretto.
[[File:1966 Fiat Nuova 500F and 2008 Fiat 500.jpg|thumb|left|La Fiat 500 nella [[Fiat Nuova 500|versione del 1957]] e [[Fiat 500 (2007)|del 2007]]]]
A partire dal [[1974]] (anno in cui [[Torino]] toccò l'apice della sua ascesa demografica con 1.199.197 abitanti) l'area torinese è andata via via decongestionandosi anche grazie al decentramento industriale. La decongestione del comune di Torino, ha favorito i comuni dell'area urbana, la cui popolazione raggiunge oggi 2 milioni di abitanti circa.
Da allora, però, l'intero Piemonte è andato incontro ad una crisi economica, in parte contenuta grazie al rilancio ottenuto dai [[XX Giochi olimpici invernali]], che hanno dato a Torino uno slancio internazionale ed hanno aumentato i flussi turistici in città. L'immagine di Torino in Italia e nel mondo, in precedenza legata allo sviluppo industriale e in particolare al settore automotive, è ora maggiormente connotata dal settore terziario con investimenti anche per cultura e turismo<ref>[http://travel.nytimes.com/2008/10/19/travel/19next.html?scp=1&sq=turin&st=cse Gisela Williams, [[New York Times]], 19/10/2008]</ref>.
Negli ultimi anni sono stati in crescita il livello di internazionalizzazione dell'economia e della società piemontese. Il Piemonte ha indici superiori alla media italiana per quanto riguarda il commercio internazionale, l'attrattività degli [[Investimento diretto all'Estero|IDE]], il numero di impiegati stranieri, la popolazione straniera e la formazione su tematiche internazionali; solo il turismo internazionale si colloca per ora poco sotto la media italiana, mentre appare in forte crescita il numero di studenti stranieri negli atenei piemontesi.<ref>[http://www.e-periscope.eu/Page/t01/view_html?idp=262 E-periscope, numero 7, anno 2009, ottobre-dicembre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111112104029/http://www.e-periscope.eu/Page/t01/view_html?idp=262 |data=12 novembre 2011 }}</ref> Dal 2007 la Regione Piemonte, in accordo con Unioncamere Piemonte e con le rappresentanze delle categorie economiche, ha unificato gli organismi che si occupano di internazionalizzazione dell'economia piemontese nel [[Centro estero per l'internazionalizzazione]].<ref>[http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=13&LEGGEANNO=2006 La legge costitutiva di Ceipiemonte]</ref>
{{senza fonte|A confermare il rilancio dell'economia piemontese vi è anche l'andamento del PIL regionale.
La popolazione attiva è il 64,3% della popolazione totale.}}
=== Zone economiche ===
[[File:Piemonterisaie.jpg|thumb|[[Risaie]] tra [[Novara]] e [[Vercelli]]]]
[[File:RisaieVercellesi Panorama2.jpg|thumb|Panorama sul Po e le risaie vercellesi dal Monferrato]]
L'economia a nord del [[Po]] è più prospera di quella del Piemonte meridionale: [[Biella]] è un importante centro italiano dell'industria laniera; [[Ivrea]], con l'[[Olivetti]], è stata una città importantissima per il settore tecnologico con la produzione di [[macchine da scrivere]] prima e ''[[personal computer]]'' in seguito; [[Vercelli]] è sede del mercato europeo del riso insieme a [[Novara]], città che con le sue industrie alimentari, tessili, meccaniche e grafiche risente molto della vicinanza di Milano, da cui in effetti dista meno di 50 chilometri.
Altre città importanti sono [[Chivasso]], situata fra le [[collina di Torino|colline di Torino]] e quelle del [[Monferrato]], che viene considerata la "pompa" delle risaie di Vercelli, di Novara e della [[Lomellina]] poiché un impianto devia continuamente acqua dal Po nel [[canale Cavour]]; [[Stresa]], celebre centro turistico sulla riva piemontese del Lago Maggiore; [[Pinerolo]], città della cavalleria e sede della prima [[Società di Mutuo Soccorso]] d'[[Italia]].
Nel Piemonte meridionale troviamo [[Cuneo]], sul fiume [[Stura di Demonte|Stura]], che si trova al centro di importanti valli alpine; [[Asti]], sul fiume [[Tanaro]], è favorita dalla sua posizione poiché si trova sulla strada che collega Genova a Torino. La città è conosciuta in tutto il mondo per la produzione di rinomati vini (quali, ad esempio, il vino DOCG [[Asti spumante]], conosciuto in tutto il mondo, {{citazione necessaria|essendo il vino italiano più esportato}} o al [[Moscato d'Asti]]) e per essere al centro della regione geografica del [[Monferrato]], per l'appunto uno dei più importanti distretti vitivinicoli ed enogastronomici del mondo.
Mentre la parte occidentale della provincia di Cuneo ha un'economia che gravita molto attorno alla vicina Francia, la parte sud-orientale della stessa provincia ha strette relazioni economiche con l'area ligure, dove esporta soprattutto prodotti zootecnici, e con quella savonese in particolare, avendo la stessa la forte attrattiva del porto turistico e mercantile.
A 27 km da Asti, sorge per gran parte sulla riva destra del fiume [[Tanaro]], la città di [[Alba (Italia)|Alba]], sita al centro delle [[Langhe]], rinomata per i suoi [[Tuber (genere)|tartufi]] ma anche per l'industria alberghiera e per essere un importante centro enogastronomico piemontese. Alba si distingue inoltre per essere la sede dell'importante industria dolciaria [[Ferrero (azienda)|Ferrero]], conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti dolciari, in particolare la [[Nutella]].
Mentre Asti sente molto l'attrazione di [[Torino]], considerata la modesta distanza che la separa dal capoluogo regionale, Alessandria invece gravita maggiormente verso l'area genovese e milanese; anche qui prevale il commercio agricolo ma vi sono inoltre delle industrie, alcune delle quali molto caratteristiche come quelle di profumi e di cappelli.
Un altro capitolo importante per l'economia piemontese è il [[cioccolato]]. Nella regione sono prodotte 80.000 tonnellate per un valore di 800 milioni di euro impiegando 5.000 addetti. Le aree più significative per la produzione di cioccolato sono quella di [[Novi Ligure]] dove hanno sede la [[Novi (azienda)|Novi]] e la [[Pernigotti]] e quella cuneese dove si trovano la già citata [[Ferrero (azienda)|Ferrero]] e [[Venchi]].
Le [[centrali idroelettriche]] sono presenti nei pressi di [[Saluzzo]], [[Borgo San Dalmazzo]], [[Susa (Italia)|Susa]] e [[Cuorgnè]]. L'[[energia termoelettrica]] viene invece prodotta vicino a [[Moncalieri]], [[Orbassano]], [[Alessandria]], [[Trino]] e [[Chivasso]]. A [[Trecate|Trecate,]] nel Novarese, si estrae [[petrolio]] e [[gas naturale]]: nel comune sono presenti raffinerie e impianti petrolchimici.
L'[[industria siderurgica]] e metallurgica prevale a [[Novi Ligure]], [[Fossano]] e [[Torino]], quella meccanica a [[Villadossola]], [[Omegna]], [[Gozzano]], [[Biella]], [[Ivrea]], [[Novara]], [[Verrone]], [[Vercelli]], [[Casale Monferrato]], [[Chivasso]], [[Torino]], [[Pinerolo]], [[Asti]], [[Savigliano]], [[Fossano]], [[Mondovì]], [[Cuneo]] e nei pressi del [[Rocciamelone]].
== Infrastrutture e trasporti ==
{{vedi anche|Trasporti in Piemonte}}
Il sistema [[infrastruttura]]le dei trasporti del Piemonte consiste in linee [[ferrovia]]rie, [[aeroporto|aeroportuali]], [[autostrada]]li, [[strada]]li e [[lago|lacustri]].
== Cultura ==
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Lingua piemontese|lingua occitana|lingua francoprovenzale}}
[[File:Piemontèis.jpg|thumb|Mappa linguistica approssimativa del Piemonte]]
Il Piemonte vanta una ricchezza linguistica invidiabile ma spesso non conosciuta. A parte l'[[lingua italiana|italiano]], che è la lingua ufficiale oltre che la più diffusa tra la popolazione dalla seconda metà del Novecento, nel territorio sono riconosciute dalla regione con la legge regionale del 9 aprile [[1990]] ben cinque lingue storiche del Piemonte: il [[lingua piemontese|piemontese]], costituito da una varietà occidentale e una orientale molto simili tra loro, l'[[lingua occitana|occitano]] parlato nelle [[valli occitane|vallate occitane di Cuneo, Val Pellice, Val Chisone e Germanasca e Alta Val Susa]], il [[francoprovenzale]] parlato a [[Coazze]], intorno alla città di [[Susa (Italia)|Susa]], nelle valli di Lanzo, nella [[Locana|valle del Piantonetto]], nell'alta valle Orco e in tutta la valle Soana; il [[lingua francese|francese]], che non è una lingua autoctona, ma ha un valore storico presso la comunità valdese, e in ultimo il [[lingua walser|walser]], che resiste nei comuni di [[Macugnaga]], [[Rimella]], [[Alagna Valsesia]] e [[Formazza]], ed era la lingua germanica dei coloni [[alemanni]] provenienti dal [[Canton Vallese]].
Secondo i linguisti mancano all'appello delle lingue riconosciute dalla Regione Piemonte altre due lingue: il [[lingua ligure|ligure]] parlato nell'estremo sud-est del Piemonte, in [[Val Borbera]] e nei dintorni di [[Novi Ligure]] e [[Ovada]], oltre che il ligure alpino dell'[[Tanaro|Alta Val-Tanaro]] (da Pievetta di [[Priola]] compresa<ref>[https://www.academia.edu/5755976/Alta_Val_Tanaro Nicola Duberti, ''Alta Val Tanaro'']</ref>) e di [[Briga Alta]], e il [[dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]], al cui tipo linguistico appartengono quasi tutte le varietà gallo-italiche della [[Provincia di Novara]] (eccetto alcuni comuni sulla riva della Sesia) e tutte le varietà romanze del [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VCO]]. Il [[Dialetto tortonese|tortonese]] è un dialetto di transizione che a metà Ottocento è stato assegnato dallo studioso [[Bernardino Biondelli]]<ref>[http://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up "Saggio sui dialetti Gallo-italici" di B. Biondelli]</ref> all'[[Lingua emiliana|emiliano]], di cui costituirebbe l'estremità più occidentale; in anni più recenti è stata oggetto di dibattito la posizione di questo dialetto rispetto al lombardo, con il quale condivide pure molti tratti; in ogni caso non è considerato parte della lingua piemontese, nonostante la sua collocazione nel Piemonte amministrativo.
Queste lingue, dopo anni di scarso interesse (se non di ostacolamento) proveniente dal mondo politico e culturale (a cui ha corrisposto un simmetrico ed ulteriore rafforzamento dell'italiano), sono dagli [[anni 1990|anni novanta]] destinatarie di alcuni progetti di valorizzazione su iniziativa di enti pubblici, associazioni e gruppi folcloristici.<ref>[http://www.regione.piemonte.it/cultura/cms/minoranze-linguistiche.html Sito ufficiale della regione Piemonte: ''[...] Dopo anni di dibattiti, questo vuoto legislativo è stato colmato con la Legge 15 dicembre 1999, n. 482“Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” che ha riconosciuto, per la nostra Regione, l'occitano, il francese, il francoprovenzale e il walser (escludendo il piemontese), rappresentando un forte segnale del rinnovato interesse per le lingue minoritarie, sia a livello nazionale che europeo.'']</ref>
Occitano, francoprovenzale, francese e [[walser]] sono riconosciute come ''minoranze linguistiche'' e tutelate dalla legge statale n. 482/1999.<ref>[http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-12-20&atto.codiceRedazionale=099G0557¤tPage=1 Legge statale 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche)]</ref>
Il piemontese, così come il ligure, il lombardo e l'emiliano, sono stati finora arbitrariamente esclusi da ogni forma di tutela da parte della legge 482/99. Tale legge, escludendo dette lingue dalle misure di protezione e servendosi delle autodichiarazioni delle giunte comunali per identificare le minoranze linguistiche, ha fatto sì che molti comuni piemontofoni [[Valli Occitane|delle basse valli cuneesi e pinerolesi]] si siano dichiarati occitani senza esserlo (nessuna prova precedente alla legge del 1999). Analogamente alcuni comuni della [[Valsusa]], della [[Val Sangone]], del [[Canavese]] e perfino il comune di pianura di [[Castagnole Piemonte]] si sono dichiarati parte delle [[Valli arpitane piemontesi]], di [[lingua franco-provenzale]], e un caso analogo vale per molti comuni dichiaratisi [[walser]] nelle province di Vercelli e VCO. Numerosi linguisti hanno sollevato il caso, tra tutti [[Tullio Telmon]], [[Fiorenzo Toso]] e Riccardo Regis. Fiorenzo Toso in particolare ha sottolineato che se non ci fossero state esclusioni clamorose dalle misure di tutela, e se fosse stato scelto un procedimento diverso per l'individuazione delle minoranze, basato sui numerosi studi compiuti già prima della legge, non si sarebbe creata tale controversia<ref>{{cita web |url=http://www.intemelion.it/toso-bri.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=26 dicembre 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722040040/http://www.intemelion.it/toso-bri.pdf |dataarchivio=22 luglio 2011 }}</ref>.
A causa dell'insediamento di coloni piemontesi in epoca medievale, è stato determinante il ruolo della lingua piemontese nella nascita dei [[dialetti gallo-italici di Basilicata]] (ancora oggi parlati a [[Potenza (Italia)|Potenza]], [[Picerno]], [[Tito (Italia)|Tito]], ecc.), e dei [[dialetti gallo-italici di Sicilia|dialetti gallo-italici della Sicilia]] (parlati ad [[Aidone]], [[Piazza Armerina]], [[Nicosia (Italia)|Nicosia]], [[San Fratello]] e altri piccoli centri della Sicilia centro-orientale).<ref>Fiorenzo Toso, ''Le minoranze linguistiche in Italia'', Il Mulino, Bologna 2008, p. 137.</ref>
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina piemontese}}
Il [[Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali|ministero delle Politiche agricole e alimentari]], in collaborazione con la regione Piemonte, ha riconosciuto 341 prodotti piemontesi come "tradizionali". Il Piemonte è quinta regione d'Italia per numero di prodotti dietro a Toscana, Campania, Lazio ed Emilia-Romagna.<ref>[http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3276 Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali - Quattordicesima revisione dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali]</ref>
Inoltre è terra di numerose specialità culinarie per le quali si può effettivamente parlare di [[cucina piemontese]].
=== Vini tipici ===
{{vedi anche|Vini del Piemonte}}
[[Barolo (vino)|Barolo]], [[Barbaresco (vino)|Barbaresco]], [[Barbera]], [[Asti spumante]], [[Grignolino]], [[Dolcetto]], [[Erbaluce di Caluso]], [[Gattinara (vino)|Gattinara]] sono tra i più noti, ormai presenti nelle maggiori aste internazionali. Nella regione si contano 45 marchi [[Denominazione di origine controllata|DOC]] e 9 [[DOCG]]. Accanto a questa produzione di fama mondiale, la Regione presenta inoltre una quantità di vitigni particolari legati alle specificità geoclimatiche del territorio come, a solo titolo di esempio i vini di montagna prodotti nell'[[Eporediese]] e in [[Val di Susa]].
== Turismo ==
[[File:Turin2006 Olympic Village.jpg|thumb|left|[[Sestriere]] - [[Villaggio olimpico]]]]
Il Piemonte - unica località della [[Italia (regione geografica)|penisola]] - è stato incluso da ''[[Lonely Planet]]'' tra le dieci migliori destinazioni [[Europa|europee]] del [[2015]].<ref>[http://www.lonelyplanet.com/travel-tips-and-articles/lonely-planets-best-places-in-europe-2015?utm_source=facebook&utm_medium=social-paid&utm_campaign=article Lonely Planet's best places in Europe 2015]</ref><ref>[http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/best-in-europa-2015-le-migliori-destinazioni Best in Europe 2015: le migliori destinazioni]</ref>
A partire dal 2000, l'andamento del turismo in Piemonte ha fatto registrare incrementi positivi costanti, con un'accelerazione maggiore a partire dal 2005, anno pre-olimpico<ref>[http://www.piemonte-turismo.it Osservatorio Turistico Regione Piemonte - Sviluppo Piemonte Turismo in 'Impatto economico, ricadute e redditività del turismo in Piemonte', Conti ed., 2012, pag. 33]</ref>. L'offerta ricettiva è aumentata di ben l'89,07% in 11 anni (2000-2011) e del 3,14% soltanto nell'ultimo anno (2011 vs 2010); ciò si traduce in 5.292 esercizi ricettivi e in 185.754 posti letto complessivi. Gli arrivi totali in Piemonte - italiani e stranieri - superano nel 2011 quota 4 milioni e 200 mila (+67,7% sul 2000, +3,92 sul 2010), mentre le presenze (pernottamenti) sfiorano i 13 milioni (+58,7% sul 2000, +3,88% sul 2010). Arrivi e presenze confermano quindi il 'prodotto Piemonte', che registra incrementi per quasi tutti i mesi dell'anno, ma in particolare in giugno e settembre, segnale di una crescente destagionalizzazione dei flussi<ref>Elaborazione Sviluppo Piemonte Turismo su base dati TURF della Regione Piemonte</ref>. La ripartizione delle presenze fra mercato Italia ed Estero nel 2011 rimane invariata: 66% mercato domestico (soprattutto da Lombardia, Liguria, Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna), 34% mercato estero (al primo posto la Germania, seguita da BeNeLux, Francia e Svizzera).<ref>[http://www.piemonte-turismo.it/documenti/market-research-statistics/rapporto-dati-2011 La conferenza stampa di Sviluppo Piemonte Turismo con la presentazione dei dati relativi al 2011]</ref>
===Paesaggi e patrimonio artistico-culturale===
Il Piemonte offre svariate possibilità di intrattenimenti, essendo le sue terre ricche di risorse naturali e paesaggistiche.
Un posto di rilievo è occupato dal patrimonio artistico-culturale condiviso da città e paesi ricchi di testimonianze di differenti periodi storici: dal [[Arte romanica|romanico]], al [[gotico]], al [[neoclassico]] fino al [[barocco]] e all'arte contemporanea. Un paesaggio che si caratterizza per i palazzi [[Barocco|barocchi]], le [[Residenze sabaude in Piemonte|Residenze Reali]], le [[chiesa (architettura)|chiese]], i [[castello|castelli]], le [[Stazione termale|città termali]] ([[Vinadio]], [[Acqui Terme]], [[Lurisia]] o [[Agliano Terme]] per citarne alcune) e mete del turismo religioso (tra cui spicca il [[Santuario di Oropa]]) che sono parte di una molteplicità di itinerari di carattere storico e ambientale, tra paesaggi collinari, montani e di pianura. Di particolare interesse il paesaggio coltivato a vigneto di Langhe, Roero e Monferrato. Il Piemonte è considerato la regione alpina per eccellenza, del resto il suo stesso nome, "ai piedi del monte", richiama immagini suggestive di cime perennemente innevate e massicci tra i più alti d'Europa come il [[Monte Rosa]], già citato da [[Leonardo da Vinci]], ed il [[Monviso]] da cui sgorgano le acque del fiume [[Po]].
[[File:Palio asti sbandieratori.jpg|thumb|[[Folclore]] Piemontese - [[Sbandieratore|Sbandieratori]] dell'Asta]]
===Agriturismi, enoteche, carni e formaggi===
In merito all'offerta turistica relativa al settore [[agroalimentare]], il Piemonte si distingue tra le regioni italiane in quanto diffusissimi sono gli [[agriturismo]] e le strutture che offrono specialità casalinghe della tradizione piemontese, nonché rinomati vini caratterizzati dai marchi [[Denominazione di origine controllata|DOC]] (45) e [[DOCG]] (9), che presentano un forte legame con le terre di produzione. I [[vino|vini]] piemontesi si possono degustare direttamente dai produttori (nelle 13 Enoteche Regionali, nelle oltre 30 Botteghe e Cantine del Vino), nelle [[Cantina|cantine]] o nelle [[vinerie]] e “wine bar” disseminati su tutto il territorio. Di particolare rilevanza sono inoltre le [[Cattedrali sotterranee]], veri e propri esempi di ingegneria enologica. Nell'offerta turistica sono inoltre compresi i prodotti [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|PAT]], [[Denominazione di origine protetta|DOP]] e [[Indicazione geografica protetta|IGP]] delle campagne: dalle verdure alla frutta, passando attraverso alcune fra le carni più ricercate e pregiate al mondo, come la [[razza bovina piemontese]], autoctona e di antica formazione, contribuendo a scrivere la storia della società contadina in Piemonte.<ref>[http://www.anaborapi.it/razza.htm - La razza Piemontese] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090428141024/http://www.anaborapi.it/razza.htm |data=28 aprile 2009 }}</ref> Di notevole interesse sono anche i formaggi, che si fregiano di ben 9 DOP (tra cui [[Robiola di Roccaverano]], [[Castelmagno]] e [[Raschera]], per citarne alcuni tra i più conosciuti), i salumi, gli insaccati ed i risi. Immancabile nel menù turistico, il famoso [[Tuber (genere)#Il bianco tartufo piemontese di Asti e Alba|Tartufo d'Alba]], oggetto dell'annuale Fiera e Asta Mondiale tra ottobre e novembre.
[[File:Gabiano castello.jpg|thumb|left|Castello di [[Gabiano]]]]
===Scuola di Cucina e Università del Gusto===
Inoltre la regione vanta due tra le più conosciute istituzioni italiane in campo alimentare, la Scuola di Cucina ICIF<ref>[http://www.icif.com/ - ICIF]</ref> - Istituto Culinario Italiano per Stranieri che nel 1997 ha inaugurato la propria sede nel Castello medievale di [[Costigliole d'Asti]], e L'[[Università degli Studi di Scienze Gastronomiche]] meglio nota come "Università del Gusto" a [[Pollenzo]], fondata da [[Slow Food]], la cui filosofia è basata sulla tutela e sulla diffusione dei prodotti di alta qualità. È frequentata da studenti di diverse nazionalità che ambiscono a divenire [[chef]] e attrae turisti da tutto il mondo. La fama di questo [[istituto]] si è accresciuta a livello internazionale<ref>[http://www.corriere.it/economia/italie/piemonte/notizie/fumagalli-slow-food_8a6dc108-cdea-11de-9a32-00144f02aabc.shtml Corriere - Slow food diventa "enogastronomica"]</ref> negli ultimi anni grazie anche alla promozione e al successo ottenuto in iniziative come il [[Salone internazionale del gusto]] di [[Torino]] o la rassegna internazionale dei formaggi “Cheese” a [[Bra]].
[[File:Spadonaro di Venaus durante la danza delle spade.jpg|thumb|Uno dei quattro [[spadonari]] di [[Venaus]] in [[Valle di Susa]] durante la danza delle spade]]
===Manifestazioni popolari===
Il Piemonte ha un'importante tradizione per quanto riguarda il folklore popolare: feste paesane, [[sagre]], [[palio|palii]], manifestazioni enogastronomiche e [[rievocazioni storiche]], le [[danze occitane]], vari tipi di [[danza popolare]] come gli [[Spadonari]] di [[Venaus]] e [[Giaglione]] in [[Val di Susa]] o il [[Bal do sabre]] di [[Bagnasco]] e [[Fenestrelle]] sono solo alcuni aspetti della variegata gamma di eventi nelle [[province]] piemontesi.
Talvolta trattasi di veri intrecci enogastronomici e culturali, come, per citarne alcuni, il [[Carnevale di Ivrea]], il [[Palio di Asti]], il [[Festival delle sagre astigiane]], la Sagra dell'Uva di [[Caluso]], l'[[Assedio di Canelli]] e tanti altri della medesima rilevanza a livello nazionale ed internazionale.
[[File:Macugnaga.JPG|thumb|[[Macugnaga]]]]
===Sci e turismo alpino===
Dal punto di vista del turismo alpino, la Regione Piemonte si distingue per grandi numeri: 53 stazioni sciistiche, 14 snowpark, 300 impianti di risalita, per un totale di oltre 1.300 km di piste, conosciute a livello internazionale, dove è possibile praticare non solo [[sci alpino]], ma anche [[sci di fondo]], [[snowboard|tavola]] e [[slittino]]. Tra le località rese celebri dai [[XX Giochi olimpici invernali]] di Torino 2006, spiccano la [[Valle di Susa]] con [[Sestriere]] (dove dal 1967 si svolgono le gare di Coppa del Mondo di sci alpino e che nel 1997 è stata sede dei mondiali di sci alpino), [[Sauze d'Oulx]] e [[Bardonecchia]], prediletta dagli amanti dello snowboard. Accanto ad esse, [[Limone Piemonte]] e, sempre nel cuneese, il comprensorio Mondolè Ski ([[Artesina]], [[Prato Nevoso]], [[Frabosa Soprana]]). Tra i laghi del nord Piemonte si scia a [[Macugnaga]], sui pendii del [[Monte Rosa]] e del [[Mottarone]], caratterizzati da piste panoramiche sui grandi laghi prealpini ([[Lago Maggiore]], [[Lago d'Orta]]), in [[Valsesia]] ad [[Alagna Valsesia|Alagna]] e sull'Alpe di Mera. Ultimamente la tendenza è quella di unire alla vacanza sciistica il benessere e la rigenerazione di corpo e mente, in strutture d'atmosfera collocate in zone ad elevata valenza naturalistica e paesaggistica.
===Turismo sui laghi===
Ultimo, ma non meno diffuso, è il turismo incentrato sulla valorizzazione dei [[:Categoria:Laghi del Piemonte|laghi piemontesi]], primo fra tutti il [[Lago Maggiore]], destinazione ambita per la ricca vegetazione dei giardini botanici, per i tesori artistici e naturali delle montagne circostanti e per un vero gioiello naturale costituito dalle [[Isole Borromee]], visitate annualmente da migliaia di turisti. Da non dimenticare anche il [[lago d'Orta]] con l'[[isola di San Giulio]], il [[lago di Mergozzo]] e i [[laghi di Avigliana]], per chi è in cerca di luoghi insoliti e affascinanti.
== Luoghi di interesse storico e culturale ==
Il Piemonte offre uno straordinario patrimonio di storia, cultura, arte, leggenda e tradizioni, diffuso in città, paesi, abbazie, castelli, [[Ricetto|ricetti]] e fortificazioni secolari. Gli innumerevoli beni architettonici, testimoni dell'epoca romana, romanica, barocca, liberty, art nouveau e contemporanea, si alternano a oltre 150 musei di rilevanza spesso internazionale.
===Torino===
[[Torino]] presenta un'offerta culturale in continua crescita e basata su musei di rilevanza internazionale: [[Museo Egizio di Torino]], [[Museo Nazionale del Cinema]], [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]], [[Museo dell'automobile di Torino|Museo nazionale dell'automobile]], il Polo Reale (comprendente [[Palazzo Reale di Torino]], [[Armeria Reale]], [[Biblioteca Reale (Torino)|Biblioteca Reale]], [[Galleria Sabauda]], [[Museo di antichità]]), [[Museo civico d'arte antica]], [[Museo delle arti decorative - Fondazione Pietro Accorsi]], [[Museo nazionale del Risorgimento italiano]] e molti altri.<ref>http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/UfficioStudi/documents/1257860017100_Piemonte_-_pp._1-44.pdf</ref>. Se Torino è riconosciuta come la [[Liberty torinese|capitale del Liberty]]<ref>[[Rossana Bossaglia]], ''Il Liberty in Italia'', ed. Charta, Milano, 1997, p. 14.</ref>, molto apprezzata dai turisti è anche la sua veste architettonica barocca, punto di congiunzione tra l'architettura italiana e quella francese.
=== Siti del patrimonio mondiale UNESCO ===
{{vedi anche|Residenze sabaude in Piemonte|Sacro Monte|Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato}}
In Piemonte si trovano cinque siti iscritti dall'[[UNESCO]] nella [[Patrimonio dell'umanità|Lista del Patrimonio dell'Umanità]]. Si tratta delle [[Residenze sabaude in Piemonte|Residenze Sabaude]], inserite nel 1997, dei [[Sacro Monte|Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia]], inseriti nel 2003, dei [[Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi]] (sito transfrontaliero compreso in diversi paesi europei e presente in Piemonte con le località di [[Azeglio]] e [[Mercurago]]), inseriti nel 2011, delle zone vitivinicole di [[Langhe]]-[[Roero (territorio)|Roero]] e [[Monferrato]], iscritte nel 2014, e di [[Ivrea|Ivrea - Città industriale del XX secolo]], entrata a far parte della lista nel 2018.
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File:PalazzoRealeNotteTorino.jpg|[[Palazzo Reale di Torino]]
File:Torino-Palazzo Carignano-jpg.jpg|[[Palazzo Carignano]]
File:Valentino castle.jpg|[[Castello del Valentino]]
File:Stupinigi.jpg|[[Palazzina di caccia di Stupinigi]]
File:Reggia Venaria Reale-IMG 1882.JPG|[[Reggia di Venaria Reale]]
File:PalazzoMadamaNotte.jpg|[[Palazzo Madama di Torino|Palazzo Madama]]
File:Torino, Villa della regina - fronte.jpg|[[Villa della Regina]]
File:Castelloracconigifacciata.jpg|[[Castello di Racconigi]]
File:PollenzoGastronomiche.jpg|[[Castello di Pollenzo]]
File:Langhe.jpg|[[Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato]]
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===La "Corona di Delizie" delle Residenze Reali e i Borghi storici===
Meritevoli di nota gli itinerari delle quindici [[Residenze sabaude in Piemonte|Residenze Sabaude]] del Piemonte, denominati "Corona di Delizie", con [[Palazzo Reale di Torino|Palazzo Reale]], [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja|Palazzo Madama]], [[Palazzo Carignano]], [[Castello del Valentino]], [[Villa della Regina]], [[Reggia di Venaria Reale]], [[Borgo Castello nel parco de La Mandria]], [[Castello di Rivoli]], [[Palazzina di caccia di Stupinigi]], [[Castello di Moncalieri]], [[Castello Reale di Racconigi]], [[Castello di Pollenzo]], [[Castello ducale di Agliè]], [[Castello di Govone]], [[Reggia di Valcasotto]].
Altri itinerari caratteristici sono i tredici Borghi Storici del Piemonte ([[Bergolo]], [[Candelo]], [[Pontechianale|Chianale]], [[Cortemilia]], [[Garessio]], [[Levice (Italia)|Levice]], [[Macugnaga]], [[Mombaldone]], [[Neive]], [[Orta San Giulio]], [[Ostana]], [[Saluzzo]], [[Usseaux]]).
===Luoghi della Spiritualità: Via Francigena, Sacri Monti e romanico===
Di grande fascino i Luoghi della Spiritualità, come l'[[Abbazia di Vezzolano]] o la [[Via Francigena]] che percorre la [[Val di Susa]] (lungo la quale si collocano numerosi [[Castelli in val di Susa|castelli]] e [[Architetture religiose della val di Susa|monumenti di arte sacra]] come la [[Sacra di San Michele]] - monumento simbolo della Regione Piemonte-, le Abbazie della [[Abbazia di Novalesa|Novalesa]], di [[Cattedrale di San Giusto (Susa)|San Giusto di Susa]], di [[Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso|Sant'Antonio di Ranverso]], le antiche certose come [[Certosa di Montebenedetto|Montebenedetto]] e un patrimonio diffuso di cappelle affrescate) o ancora i sette [[Sacro Monte|Sacri Monti]] piemontesi, patrimonio dell'umanità [[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]]: [[Sacro Monte di Belmonte|Belmonte]], [[Sacro Monte di Crea|Crea]], [[Sacro Monte Calvario di Domodossola|Domodossola]], [[Sacro Monte di Ghiffa|Ghiffa]], [[Sacro Monte di Oropa|Oropa]] con il suo maestoso [[Santuario di Oropa|santuario]], [[Sacro Monte di Orta|Orta]] e [[Sacro Monte di Varallo|Varallo]]). L'esteso territorio collinare dell'alto e basso [[Monferrato]] è punteggiato da castelli medievali che si ergono tra i vigneti, mentre le [[Langhe]], tra vini pregiati e specialità eno-gastronomiche, richiamano i grandi scrittori del Novecento ([[Cesare Pavese]] a [[Santo Stefano Belbo]], [[Beppe Fenoglio]] tra [[Alba (Italia)|Alba]], [[Murazzano]] e [[Bossolasco]], [[Giovanni Arpino]] a [[Bra]]). Un itinerario romanico non può prescindere da una visita alle abbazie di [[Abbazia di Santa Maria di Staffarda|Staffarda]], di [[Sezzadio#Abbazia di Santa Giustina|Santa Giustina]], dei [[Abbazia dei Santi Nazario e Celso|Santi Nazario e Celso]] e alla [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|basilica di Sant'Andrea]]<ref>[http://www.piemonteitalia.eu/it/vedere.html Sito turistico ufficiale della Regione Piemonte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120821132929/http://www.piemonteitalia.eu/it/vedere.html |data=21 agosto 2012 }}</ref>.
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File:Sacra di San Michele07.jpg|La [[Sacra di San Michele]] ([[Val di Susa]]), monumento simbolo del Piemonte
File:Novalesa_Sant_Eldrado-2.jpg|Vita di Sant'Eldrado affrescata presso l'[[Abbazia di Novalesa]]
File:Santuario di Oropa-chiesa nuova-complesso1.jpg|[[Santuario di Oropa]]
File:Vicoforte1.JPG|[[Santuario di Vicoforte]]
File:Casale Monferrato-duomo-facciata4.jpg|[[Duomo di Casale Monferrato]]
File:Sacro Monte di Crea. Cappella4.JPG|[[Sacro Monte di Crea]]
File:Sacro Monte di Varallo Fig1.JPG|[[Sacro Monte di Varallo]]<br />Cappella XXXIII. Giovanni d'Enrico, Ecce Homo, 1608-9
File:Sacro Monte Ghiffa Panorama Lago.JPG|[[Sacro Monte di Ghiffa]]
File:Castello Fossano.jpg|[[Castello dei Principi d'Acaja]]
File:Vercelli-Santandrea.jpg|[[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Basilica di Sant'Andrea]] di [[Vercelli]]
File:Exillesforte.JPG|[[Forte di Exilles]]
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== Sport ==
{{Vedi anche|Sport in Piemonte}}
Lo [[sport]] in Piemonte, fatta eccezione per il calcio, si è sviluppato a un certo livello solo dal [[secondo dopoguerra]] in poi. A livello sportivo le società piemontesi si sono distinte in tempi recenti nel calcio, soprattutto con la {{Calcio Juventus|N}} e il {{Calcio Torino|N}}, nonché con altre squadre minori come il [[Novara Calcio|Novara]], l'[[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]], il [[Casale Calcio|Casale]], la {{Calcio Pro Vercelli|N}} e il {{Calcio Cuneo|N}}; nella [[pallavolo]] con la [[Piemonte Volley|squadra di Cuneo]] (maschile) e di [[Asystel Volley|Novara]] (femminile); nella [[pallacanestro]] con l'Auxilium Torino, la [[Pallacanestro Biella]] e la [[Junior Libertas Pallacanestro|Junior Casale]]; nell'[[hockey su ghiaccio]] con l'[[Hockey Club Torino Bulls 2011]] e l'[[Hockey Club Valpellice|Valpe]]; nel [[rugby]] con l'[[Alessandria Rugby]].
Nel [[Coppa delle Regioni UEFA 2003|2003]] la selezione calcistica piemontese vinse la [[Coppa delle Regioni UEFA|UEFA Regions' Cup]].
Diffuso è lo [[sci alpino]] su tutte le Alpi Piemontesi, dalle [[Alpi Marittime]], alle [[Alpi Cozie]], alle [[Alpi Pennine]] con importanti [[stazione sciistica|stazioni sciistiche]] come [[Limone Piemonte]], [[Prato Nevoso]], [[Argentera]], [[Crissolo]], [[Sestriere]], [[Bardonecchia]], [[Alagna Valsesia]], [[Macugnaga]], [[Alpe Devero]], [[Val Formazza]]. Sestiere e Torino sono state sedi dei [[XX Giochi olimpici invernali]] nel 2006.
Tra gli atleti di successo si ricordano i ciclisti [[Fausto Coppi]] e [[Costante Girardengo]], la fondista [[Stefania Belmondo]], lo sciatore [[Piero Gros]], i calciatori [[Gianni Rivera]] e [[Sandro Mazzola]], ecc.
== Festa del Piemonte ==
{{Vedi anche|Battaglia dell'Assietta}}
Ormai dal lontano [[1967]], ogni terza domenica di luglio, si celebra la [[Festa del Piemonte]], facendola coincidere con la commemorazione della storica [[Battaglia dell'Assietta]]. In questo giorno, migliaia di persone, oltre ai sindaci di [[Val di Susa]] e [[Val Chisone]], salgono fino ai 2566 metri del [[Testa dell'Assietta|colle dell'Assietta]], dandosi appuntamento per celebrare la '''"Festa dël Piemont"'''.
La Festa solitamente si svolge con due giorni di rievocazione storica, della quale sono parte essenziale i figuranti del [[Gruppo storico Pietro Micca]] di [[Torino]]<ref>Il ''Gruppo Storico Pietro Micca'' , è stato costituito nel 1974, sotto l'egida dello storico generale [[Guido Amoretti]], con la finalità di ricostruire storicamente ed in modo dinamico la realtà di alcuni Corpi militari del [[Ducato di Savoia]]. Esso si contraddistingue per la ricostruzione minuta, particolareggiata e fedele delle uniformi, delle armi, dell'equipaggiamento degli antichi Reggimenti sabaudi, e per gli esercizi militari con comandi in antica lingua francese, il caricamento dei fucili a pietra focaia e la scarica di fucileria, il passo di carica, il lancio delle granate a mano ed il fuoco di artiglieria. Ogni manovra o movimento rispetta rigorosamente quelli riportati sugli antichi manuali d'addestramento del secolo XVIII.</ref> con le loro divise di soldati sabaudi del [[XVIII secolo]].
La rievocazione inizia il sabato sera con la distribuzione del rancio serale e la fiaccolata successiva, accompagnata da musiche, danze e canti popolari. Alla domenica mattina, la giornata inizia con l'alzabandiera e la [[Messa]] al campo (celebrata in [[Lingua piemontese|piemontese]]).<ref>Dal 1967 e per una quarantina d'anni, la Messa al campo in piemontese venne officiata da don Rinaldo Trappo (1907 – 2010), leggendaria figura di cappellano militare degli Alpini della Seconda Guerra Mondiale. Partecipò alla guerra in Albania nel 1940 col battaglione “Ceva” del I Reggimento Alpini, seguendolo poi in Russia: e qui, nella tragica ritirata, si trovò nel gennaio 1943 a comandare il battaglione, essendo il più elevato in grado tra gli ufficiali superstiti. Tornò in patria nel maggio 1943, col battaglione ridotto a 47 uomini e all'armistizio dell'8 settembre 1943 fu catturato e deportato in Germania, passando per 7 diversi campi di prigionia. Dopo la guerra, fu colpito da tumore e ne guarì, attribuendo il fatto alla miracolosa protezione di un artigliere alpino di Russia, suo compagno d'arme, diventato poi infermiere del Cottolengo: fratel Luigi Bordino, di cui è in corso la causa di beatificazione.</ref> Successivamente, verso le undici del mattino, avviene la rappresentazione della battaglia, con il rullare di tamburi, il tiro dei cannoni, e gli ordini secchi impartiti per entrambi gli eserciti in [[Lingua francese|francese]]. I figuranti, con le divise militari sia francesi che piemontesi dell'epoca, avanzano in due schiere contrapposte, rievocando il momento in cui, alle 10 del mattino del 19 luglio 1747, con un impeto imprevisto, i francesi iniziarono l'avanzata.<ref>Dario Gariglio, ''Battaglie alpine del Piemonte sabaudo. Tre secoli di guerre sulle Alpi occidentali'', Roberto Chiaramonte Editore, Collegno 1999.</ref>
A presidiare la zona [[Carlo Emanuele III]] aveva disposto 13 battaglioni formati da truppe sabaude e austriache al comando del generale [[Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio]] e le trincee erano state costruite in modo da permettere una difesa a 360 gradi.<ref>I trinceramenti del Colle dell'Assietta, dopo oltre due secoli e mezzo, sono tuttora visibili, e costituiscono un unicum nel grande quadro dell'architettura militare dei secoli XVII e XVIII, anche per l'estrema povertà del materiale utilizzato, oltreché per l'artigianalità tipica della struttura. Il trinceramento in pietra e terra era l'unico possibile a quelle quote, ma si dimostrò altrettanto efficiente rispetto alle ben più costose fortificazioni a valle.</ref> In appoggio all'esercito piemontese vi erano anche gruppi organizzati di combattenti [[valdesi]], abituati già a compiere con successo atti di guerriglia nelle valli che conoscevano molto bene. I piemontesi lasciarono avvicinare il nemico e appena gli avversari furono a tiro, aprirono contro di loro un violento fuoco di sbarramento. In quei quattrocento metri di distanza da percorrere per raggiungere la vetta, sul campo morirono quasi cinquemila soldati francesi e duecento austro-piemontesi.<ref>Michele Ruggiero, ''Storia della Valle di Susa'', Alzani Editore, Pinerolo, 1996.</ref>
Finita la rappresentazione della battaglia, vi è la distribuzione della polenta per tutti, cotta nelle cucine da campo degli Alpini. La festa prosegue sino al tramonto, con nuove musiche, danze e canti, sia piemontesi che occitani.
== Galleria dei capoluoghi ==
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File:Alessandria piazzaduomo.jpg|[[Alessandria]]
File:Asti0002.jpg|[[Asti]]
File:Biella veduta.jpg|[[Biella]]
File:Cuneo - Collage.jpg|[[Cuneo]]
File:Novara panoramica08.jpg|[[Novara]]
File:Turin piazza costello.JPG|[[Torino]]
File:Verbania_panorama.jpg|[[Verbania]]
File:Vercelli_PiazzaCavour.jpg|[[Vercelli]]
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Lingua piemontese]]
* [[Musei del Piemonte]]
* [[Presidenti del Piemonte]]
* [[Euroregione Alpi-Mediterraneo]]
* [[Macroregione alpina]]
* [[Repubblica Piemontese]]
* [[Repubblica Subalpina]]
* [[Bogia nen]]
* [[Giornata piemontese]]
* [[Basso Piemonte]]
* [[Monferrato]]
* [[Langhe]]
* [[Roero (territorio)]]
* [[Canavese]]
* [[Alluvione in Piemonte del 1948]]
* [[Alluvione del Tanaro del 1994]]
* [[Terremoti nel Piemonte]]
* [[Televisioni locali italiane (Piemonte)]]
* [[Referendum piemontese sulla caccia]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|q_preposizione=sul|wikt=Piemonte|voy|n}}
{{InterWiki|codice=pms|lingua=lingua piemontese}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.regione.piemonte.it|Sito ufficiale della Regione Piemonte}}
{{Suddivisioni dell'Italia}}
{{Sacri Monti Unesco}}
{{Edifici sabaudi del Piemonte}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|geografia|Piemonte}}
[[Categoria:Piemonte| ]]
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