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[[File:Internet addiction.jpg|thumb|upright=1.2|Dipendenza da internet]]
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La '''dipendenza da Internet''' o '''Internet dipendenza''', meglio conosciuta nella letteratura [[psichiatria|psichiatrica]] con il nome originale [[Lingua inglese|inglese]] di '''''Internet addiction disorder''''' ('''IAD'''), è un [[disturbo da discontrollo degli impulsi]].
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Il termine è stato coniato da [[Ivan Goldberg]], M.D., nel [[1995]]. È comparabile al [[gioco d'azzardo patologico]] come [[diagnosi|diagnosticato]] dal ''[[DSM-IV]]''. Nel 2013 è stata inserita nella Session III del ''[[DSM-V]]''<ref name="T. Cantelmi, M. Talli 2009, pg 339">Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders - Fifth Edition (DSM-5), American Psychiatric Association 2013</ref> la proposta di diagnosi di "Internet Gaming Disorder"; si tratta di una diagnosi sperimentale che necessita quindi di ulteriori studi e che non può essere utilizzata a fini legali o assicurativi. Diversi studiosi affermano tuttavia che la dipendenza da Internet non può essere considerata uno specifico disturbo psichiatrico, ma piuttosto un sintomo [[psicologia|psicologico]] che può connettersi a differenti quadri diagnostici e clinici.
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Anche in [[Italia]] la discussione e lo studio sulla dipendenza da Internet sono ampiamente avviati, e, dal primo lavoro pubblicato in Italia dallo psichiatra Tonino Cantelmi nel 1998<ref>T.Cantelmi, M. Talli, "I.A.D. Internet Addiction Disorder, Psicologia Contemporanea, 150, 1998</ref> sono stati pubblicati numerosi studi, senza però arrivare ad una definizione che sia univoca e accettata da tutti.
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Da novembre 2009 all'[[Policlinico Gemelli|Ospedale Policlinico Il Gemelli]] è stato aperto il primo ambulatorio ospedaliero italiano specializzato nella dipendenza da Internet.<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=Wji3u_UucJw&feature=related Documentario sulla dipendenza da Internet]</ref>
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 8 |voce = Eric Oelschlägel |turno = |tipo = semplificata |data = 2018 ottobre 4 |multipla = |argomenti = calcio |temperatura = 0 }}
 
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Nel marzo 2014 c'è stato a Milano il "First International Congress on Internet Addiction Disorders" organizzato dal centro ESC<ref>{{Cita web |url = http://www.escteam.net|titolo = ESC - Center for Internet Use Disorders }}</ref>.
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== Tipi di dipendenza ==
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La dipendenza da [[Internet]] o ''Internet addiction'' è in realtà un termine piuttosto vasto che copre un'ampia varietà di [[comportamento|comportamenti]], ai quali sottostanno da un punto di vista psicologico problemi nel controllo degli impulsi<ref>T.Cantelmi, M.Talli, "Anatomia di un problema, una review sui fenomeni psicopatologici Internet-correlati, in Psicotech, n.2, 2007, pg. 9-10</ref> e difficoltà nel regolare gli stati emotivi dolorosi<ref>A.Schimmenti, V.Caretti, "Psychic retreats or psychic pits? Unbearable states of mind and technological addiction, in Psychoanalytic Psychology, Spring 2010, Volume 27, Issue 2, pg. 115-132</ref>. Inoltre la dipendenza da Internet e la dipendenza dal [[computer]] sono ormai inscindibilmente legate e a volte si usano i termini ''dipendenza online'' o ''dipendenza tecnologica'' per indicare il fenomeno nel suo complesso.
 
Secondo la pioniera di queste ricerche [[Kimberly Young]], che ha fondato il ''Center for Online Addiction'' [[Stati Uniti d'America|statunitense]], sono stati infatti riconosciuti 5 tipi specifici di dipendenza online:
# ''Dipendenza [[cibersesso|cibersessuale]]'' (o dal [[sesso virtuale]]): gli individui che ne soffrono sono di solito dediti allo scaricamento, all'utilizzo e al commercio di materiale [[pornografia|pornografico]] online, o sono coinvolti in [[chat]]-room per soli adulti. La stessa può accompagnarsi a [[masturbazione compulsiva]]<ref>Umberto Galimberti. ''Lemma "Psichismo da difesa"'', in ''Dizionario di psicologia''. Torino, UTET, 1992. p. 709. ISBN 88-02-04613-1.</ref><ref name=mayo>[http://www.mayoclinic.com/health/compulsive-sexual-behavior/DS00144 Mayo Clinic Website]</ref>, vedi anche la più generale [[dipendenza sessuale]].
# ''Dipendenza ciber-relazionale'' (o dalle relazioni virtuali): gli individui che ne sono affetti diventano troppo coinvolti in relazioni online o possono intraprendere un [[adulterio]] virtuale. Gli amici online diventano rapidamente più importanti per l'individuo, spesso a scapito dei rapporti nella realtà con la [[famiglia]] e gli amici reali. In molti casi questo conduce all'instabilità coniugale o della famiglia.
# ''Net Gaming'': la dipendenza dai giochi in rete comprende una vasta categoria di comportamenti, compreso il [[gioco d'azzardo patologico]], i [[videogioco|videogame]], lo [[shopping compulsivo]] e il commercio online compulsivo. In particolare, gli individui utilizzeranno i [[Casinò online|casinò virtuali]], i giochi interattivi, i siti delle case d'[[asta]] o le [[scommessa|scommesse]] su Internet, soltanto per perdere importi eccessivi di denaro, arrivando perfino ad interrompere altri doveri relativi all'impiego o rapporti significativi.
# ''[[Sovraccarico cognitivo]]'': la ricchezza dei dati disponibili sul [[World Wide Web]] ha creato un nuovo tipo di comportamento compulsivo per quanto riguarda la navigazione e l'utilizzo dei [[database]] sul Web. Gli individui trascorreranno sempre maggiori quantità di tempo nella ricerca e nell'organizzazione di dati dal Web. A questo comportamento sono tipicamente associate le tendenze compulsive-ossessive ed una riduzione del rendimento lavorativo.
# ''Gioco al computer'': negli [[anni 1980|anni ottanta]] giochi quali il ''[[Solitario (videogioco)|Solitario]]'' e il ''[[campo minato (videogioco)|campo minato]]'' furono programmati nei calcolatori ed i ricercatori scoprirono che il gioco ossessivo sul computer era diventato un problema nelle strutture organizzate, dato che gli impiegati trascorrevano la maggior parte del giorno a giocare piuttosto che a lavorare. Questi giochi non prevedono l'interazione di più giocatori e non sono giocati in rete.
 
Al fine di valutare specificatamente il grado di rischio psicopatologico connesso all'uso di Internet, la Young ha sviluppato un questionario, lo IAT (''Internet Addiction Test''), composto da 20 item diversi.<ref>{{ cita | Young}}</ref> Più nel dettaglio, le domande mirano a identificare coloro che fanno di Internet un uso prolungato (anche 40-50 ore a settimana) sino a trascurare gli affetti familiari, il lavoro, lo studio. le relazioni sociale e la propria persona (notti insonni, [[ansia]], agitazione psicomotoria, [[disturbo depressivo|depressione]] legata al fatto di essere off-line, sogni e fantasie riguardanti Internet).
Alle domande si risponde scegliendo tra 5 modalità differenti: 1) rare volte; 2) occasionalmente; 3) piuttosto spesso; 4) spesso; 5) sempre.
A seconda del punteggio ottenuto rispondendo a tutte le domande, il soggetto può autovalutare il suo livello di dipendenza da Internet identificandosi in uno dei tre profili che corrispondono a tre range di risultati possibili: a) massimo controllo dell'uso di Internet; b) si evidenziano problemi relativi all'impatto che l'uso della Rete ha sulla vita del soggetto; c) la Rete causa importanti problemi di dipendenza.
 
Più recentemente, in Italia è stata sviluppata una scala per la rilevazione delle variabili psicologiche e psicopatologiche correlate all’uso/abuso di Internet. Tale scala, denominata UADI (Uso, Abuso e Dipendenza da Internet) è composta da 80 domande che riguardano l’uso di Internet, con particolare attenzione al vissuto emotivo del soggetto durante e dopo il collegamento. In tal modo è possibile effettuare una diagnosi più accurata dell'utilizzo della Rete da parte dell'utente.
 
In letteratura, comunque, sono state individuate 4 categorie di elementi che contribuiscono all’insorgere di psicopatologie legate all’uso di Internet:
# le psicopatologie preesistenti. In più del 50% dei casi la IAD può essere indotta da alcuni tipi di [[disturbo psichico|disturbi psichici]] preesistenti. I fattori di rischio includono una storia di [[dipendenza]] multipla, condizioni [[psicopatologia|psicopatologiche]] come disturbo depressivo, [[disturbo ossessivo-compulsivo]], [[disturbo bipolare]], [[compulsione sessuale]], [[gioco d'azzardo patologico]], o fattori situazionali, come [[Sindrome da burnout|sindrome da ''burnout'']], contrasto coniugale o [[abuso infantile]].
# le condotte a rischio (“eccessivo consumo”, riduzione delle esperienze di vita e di relazione “reali”, ecc);
# eventi di vita sfavorevoli (problemi lavorativi, familiari, ecc: “internet come valvola di sfogo”);
# le potenzialità psicopatologiche proprie della rete ([[anonimato]] e sentimenti di [[onnipotenza]] che possono degenerare in: [[pedofilia]], sesso virtuale, creazione di false identità, gioco d’azzardo, ecc).
 
{{Citazione necessaria|Nel [[2004]] l'[[Esercito]] [[Finlandia|finlandese]] ha rivelato che permette ad alcuni coscritti di posporre per tre anni lo svolgimento del [[servizio militare]] a causa della loro dipendenza dai giochi per computer e da Internet.}}
 
== Epidemiologia ==
Diverse ricerche scientifiche e studi internazionali hanno cercato di valutare l'impatto epidemiologico della dipendenza da internet.<ref name="urlHome - PubMed - NCBI">{{cite web | url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed | title = Internet addiction disorder epidemiology | author =A.A. V.V. | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = Home - PubMed - NCBI| pages = | language = en | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}</ref>
Dopo il lavoro iniziale di Kimberly Young sul Internet addiction (IA)<ref name="pmid15006175">{{cite journal | author = Young KS, Case CJ | title = Internet abuse in the workplace: new trends in risk management | language = en | journal = Cyberpsychol Behav | volume = 7 | issue = 1 | pages = 105–11 | year = 2004 | id = PMID 15006175 | doi = 10.1089/109493104322820174 | url = | issn = }}</ref><ref name="pmid12216700">{{cite journal | author = Case CJ, Young KS | title = Employee Internet management: current business practices and outcomes | language = en | journal = Cyberpsychol Behav | volume = 5 | issue = 4 | pages = 355–61 | year = 2002 | id = PMID 12216700 | doi = | url = | issn = }}</ref> molti altri hanno svolto attività di ricerca nel settore, ma questo tema dell'internet addiction è però caratterizzato da pochissima ricerca europea.<ref name="pmid26562678">{{cite journal | author = Griffiths MD, Kuss DJ, Billieux J, Pontes HM | title = The evolution of Internet addiction: A global perspective | journal = Addict Behav | volume = 53 | issue = | pages = 193–195 | year = 2015 | id = PMID 26562678 | doi = 10.1016/j.addbeh.2015.11.001 | url = | issn = }}</ref>
 
== Rischi correlati alle fasi di approccio a internet ==
Le ricerche effettuate (Lavenia G. & Marcucci M. 2006) hanno evidenziato due fasi di sviluppo comuni a tutti gli utenti telematici. Ogni fase dello sviluppo telematico (il percorso evolutivo che il neofita di internet segue per inserirsi in questa nuova realtà) comporta specifici rischi.
 
=== Fase di osservazione e ricerca ===
Nella prima fase il soggetto scopre e utilizza giornali, riviste e informazioni on line, [[Casinò online|casinò virtuali]], [[trading online]], [[e-commerce|negozi virtuali]], siti [[pornografia|pornografici]].
 
'''Rischi''':
* [[Sovraccarico cognitivo]]
* [[Gioco d'azzardo patologico]] online
* [[Trading patologico online]]
* [[Shopping compulsivo]] online
* [[Porno dipendenza]]
 
I rischi maggiormente correlati a questa fase sono di tipo [[compulsione|compulsivo]]. Il soggetto che inizia a navigare nella rete scopre le sue infinite offerte e inizia ad attivarsi nelle modalità che gli sono più congeniali. Alcune sono a maggior rischio di divenire vere e proprie compulsioni: lo shopping, il giocare in borsa, il gioco d’azzardo, la visione di materiale pornografico. Non sono attività che si trovano solo su Internet, con i rischi connessi, ma in rete sono facilitate dall’[[anonimato]] e dalla semplicità con cui è possibile praticarle in qualunque momento senza dover uscire di casa ed esporsi al giudizio altrui. In questo caso Internet non pone alcun limite all'impulso, che può facilmente tramutarsi in compulsione quando sfugge al controllo del soggetto e diviene il centro della sua esistenza.
 
=== Fase relazionale-comunicativa ===
Nella seconda fase il soggetto scopre e utilizza [[chat]], [[Multi user dungeon|MUD]] e altri [[Gioco di ruolo online|giochi di ruolo online]].
 
'''Rischi''':
* Incontri al buio pericolosi
* Isolamento sociale
* [[Dipendenza sessuale|Dipendenza da sesso virtuale]] (''CyberSex Addiction(s)'')
* Perdita dei contatti reali
* Sentimenti di [[onnipotenza]].
 
In questa seconda fase si manifestano le cosiddette net-dipendenze, per le quali le persone maggiormente a rischio sono quelle con difficoltà comunicative-relazionali. In questi casi la dipendenza costituisce un comportamento di evitamento attraverso cui il soggetto si rifugia nella rete per sfuggire alle sue problematiche esistenziali.
 
== Terapie ==
Le terapie ritenute più efficaci per curare la Internet dipendenza sono sostanzialmente le stesse impiegate per gli altri tipi di dipendenza: tra esse la psicoterapia psicoanalitica, la [[terapia cognitivo comportamentale]], la [[psicoterapia psicodinamica|terapia psicodinamica]] interpersonale (IPT), la [[terapia familiare|terapia sistemico relazionale]] e il tradizionale [[gruppo di sostegno]] "dei 12 passi" e la terapia coniugale o familiare, a seconda dei casi.
 
Negli Stati Uniti viene utilizzata anche la [[psicoterapia]] online, o per meglio dire il ''[[Counseling]] online''. Tale pratica in [[Italia]] è sempre più utilizzata e in fase di studio da parte degli [[psicologo|psicologi]] che la utilizzano e che devono rispettare le linee guida dell'Ordine Nazionale degli Psicologi.<ref>{{Cita web|autore = Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi|url = http://www.psy.it/allegati/raccomandazioni-prestazioni-on-line.pdf|titolo = RACCOMANDAZIONI DEL CNOP SULLE PRESTAZIONI PSICOLOGICHE ATTRAVERSO TECNOLOGIE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA|accesso = |editore = |data = 2013}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
=== Testi ===
* {{cita libro | autore = K. S. Young | titolo = Presi nella Rete, Intossicazione e dipendenza | editore = Calderini | città = Bologna | anno = 2000 | cid = Young }}
* T.Cantelmi, M. Talli, C. Del Miglio, A. D'Andrea, ''La mente in Internet. Psicopatologia delle condotte on-line'', Piccin, Padova 2000
* V. Caretti, D. La Barbera (a cura di), ''Psicopatologia delle realtà virtuali''. Masson, Milano 2000
* C. Del Miglio, A. Gamba, T. Cantelmi. "Costruzione e validazione preliminare di uno strumento (UADI) per la rilevazione delle variabili psicologiche e psicopatologiche correlate all’uso di Internet", ''Giornale Italiano di Psicopatologia'' 2001 n. 3, pp.&nbsp;293–306.
* G. Lavenia, “Internet: the third millennium trap” in Technology and Health Care, Volume 10 Issue 6, IOS Press, Amsterdam 2002
* [[Giorgio Nardone]], Federica Cagnoni, "Perversioni in rete. Le psicopatologie da Internet e il loro trattamento", Ponte alle Grazie 2002 ISBN 978-88-7928-600-8
* Lee Siegel, ''Homo Interneticus - Restare umani nell'era dell'ossessione digitale'', prefazione di [[Luca De Biase]], Edizioni Piano B, Prato 2011 ISBN 978-88-96665-31-2
* G.Lavenia, "Internet e le sue dipendenze", Franco Angeli Editore, Milano 2012 ISBN 978-88-568-4809-0
* E. Grassani, ''L'assuefazione tecnologica. Metamorfosi del sistema uomo-macchina,''<nowiki> Editoriale Delfino, Milano 2014 ISBN 978-88-97323-03-7</nowiki>
 
=== Riviste scientifiche ===
*{{cite journal | author = Young KS | title = The evolution of Internet addiction | language = en | journal = Addict Behav | volume = | issue = | pages = | year = 2015 | id = PMID 26059165 | doi = 10.1016/j.addbeh.2015.05.016 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Brand M, Laier C, Young KS | title = Internet addiction: coping styles, expectancies, and treatment implications | language = en | journal = Front Psychol | volume = 5 | issue = | pages = 1256 | year = 2014 | id = PMID 25426088 | pmc = 4227484 | doi = 10.3389/fpsyg.2014.01256 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Young K | title = Internet addiction over the decade: a personal look back | language = en | journal = World Psychiatry | volume = 9 | issue = 2 | pages = 91 | year = 2010 | id = PMID 20671891 | pmc = 2911082 | doi = | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Young KS | title = Cognitive behavior therapy with Internet addicts: treatment outcomes and implications | language = en | journal = Cyberpsychol Behav | volume = 10 | issue = 5 | pages = 671–9 | year = 2007 | id = PMID 17927535 | doi = 10.1089/cpb.2007.9971 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Nakayama H, Higuchi S | title = [Internet addiction] | language = jp| journal = Nippon Rinsho | volume = 73 | issue = 9 | pages = 1559–66 | year = 2015 | id = PMID 26394521 | doi = | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Osaki Y, Kinjo A | title = [Epidemiology of addictive disorders and behaviors in Japan] | language = jp | journal = Nippon Rinsho | volume = 73 | issue = 9 | pages = 1459–64 | year = 2015 | id = PMID 26394504 | doi = | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Love T, Laier C, Brand M, Hatch L, Hajela R | title = Neuroscience of Internet Pornography Addiction: A Review and Update | language = en | journal = Behav Sci (Basel) | volume = 5 | issue = 3 | pages = 388–433 | year = 2015 | id = PMID26393658 | pmc = 4600144 | doi = 10.3390/bs5030388 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Wartberg L, Aden A, Thomsen M, Thomasius R | title = [Relationships between family interactions and pathological internet use in adolescents: an review] | language = de | journal = Z Kinder Jugendpsychiatr Psychother | volume = 43 | issue = 1 | pages = 9–17; quiz 18–9 | year = 2015 | id = PMID 25536892 | doi = 10.1024/1422-4917/a000328 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = King DL, Delfabbro PH | title = The cognitive psychology of Internet gaming disorder | language = en | journal = Clin Psychol Rev | volume = 34 | issue = 4 | pages = 298–308 | year = 2014 | id = PMID 24786896 | doi = 10.1016/j.cpr.2014.03.006 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Dong G, Potenza MN | title = A cognitive-behavioral model of Internet gaming disorder: theoretical underpinnings and clinical implications | language = en | journal = J Psychiatr Res | volume = 58 | issue = | pages = 7–11 | year = 2014 | id = PMID 25062755 | pmc = 4448942 | doi = 10.1016/j.jpsychires.2014.07.005 | url = | issn = }}
*{{cite journal | author = Lam LT | title = Risk factors of Internet addiction and the health effect of internet addiction on adolescents: a systematic review of longitudinal and prospective studies | language = en | journal = Curr Psychiatry Rep | volume = 16 | issue = 11 | pages = 508 | year = 2014 | id = PMID 25212714 | doi = 10.1007/s11920-014-0508-2 | url = | issn = }}
 
== Voci correlate ==
* [[Dipendenza]]
* [[Dipendenza sessuale]]
* [[Dipendenza dalla pornografia]]
* [[Hikikomori]]
* [[Masturbazione compulsiva]]
* [[Patrick Carnes]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.dipendenze.com/dipendenze/internet.html Articolo Dipendenza da internet in italiano]
* [http://www.dedalusbologna.it/sintomi/dipendenza-da-internet.php Approfondimento sulla Dipendenza da Internet]
* [http://www.pol-it.org/ital/youngit.htm Intervista alla specialista Kimberly Young]
* {{en}} [http://netaddiction.com/ Net Addiction]: the center for Internet Addiction
* [http://www.pornodipendenza.it/articles.asp?id=3 Test] sulla dipendenza da Internet
 
{{Portale|internet|medicina}}
 
[[Categoria:Cultura di Internet]]
[[Categoria:Dipendenze]]
[[Categoria:Sindromi culturali]]