Dipartimento dell'Alto Adige e Angelo Targhini e Leonida Montanari: differenze tra le pagine

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{{Bio
[[File:Dep-fr-it.jpg|thumb|right|250px|L'Italia durante l'egemonia napoleonica. Nella carta francese compare la denominazione ''Haut-Adige'']]
|Nome = Angelo '''(o''' Angiolo''')'''
|Cognome = Targhini
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
|Sesso = M
|LuogoNascita = Brescia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1799
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|AnnoMorte = 1825
|Epoca = 1800
|Attività = patriota
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit =e 
|Punto = no
|Immagine = Campo Marzio - piazza del Popolo - caserma Acqua - memoria Tarchini e Montanari 00487.JPG
|Didascalia = Lapide commemorativa dei carbonari Targhini e Montanari, giustiziati nel [[1825]], a [[piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]].
}}
{{Bio
|Nome = Leonida
|Cognome = Montanari
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cesena
|GiornoMeseNascita = 26 aprile
|AnnoNascita = 1800
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|AnnoMorte = 1825
|Attività = chirurgo
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = sono stati due [[carboneria|carbonari]] [[italia]]ni<ref>[http://www.carboneria.it/montanari.htm Breve biografia di Leonida Montanari]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.cesena.fc.it/sezione%20monumenti/cronologia.pdf Secondo la cronologia della storia di Cesena Angelo Targhini sarebbe di Madre cesenate] |date=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf La sentenza riportata sul manifesto di condanna:] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090711050720/http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf |data=11 luglio 2009 }} {{Citazione|SENTENZA.<br/> Lunedì 21 novembre 1825... Angelo Targhini, Leonida Montanari, Pompeo Garofolini, Luigi Spadoni, Ludovico Gasperoni, Sebastiano Ricci... [[Lesa maestà|Delitto di lesa Maestà]], e di ferimento con prodizione... La Commissione Speciale condanna Angelo, Targhini di Brescia e Leonida Montanari di Cesena alla Pena di Morte, Luigi Spadoni di Forlì e Pompeo Garofolini Romano alla Galera a Vita e gli altri alla Galera per dieci anni... (proscritte Società Segrete... Setta Carbonica).<br/> Roma, Poggioli, 1825. Cm.39x49.}}</ref><ref>Secondo Salvatore Carbone, ne ''[http://books.google.it/books?id=hEfRAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=6 Fonti per la storia del Risorgimento italiano negli Archivi nazionali di Parigi: i rifugiati italiani 1815-1830]''. Roma Istituto per la storia del Risorgimento italiano 1962; Angelo Targhini, fu detenuto a [[Castel Sant'Angelo]] per aver ucciso tal Angelo Corsi nel 1819, [[grazia (diritto)|grazia]]to per volontà di [[Pio VII]]</ref><ref name=Cittadino1>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-20.pdf Si veda la biografia del Montanari a p.2 del ''Cittadino'' di Cesena del 20 aprile 1890, a. II, n.16 (prima parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref><ref name=Cittadino2>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-27.pdf ''Il cittadino'', del 27 aprile 1890, a. II, n.17 (seconda parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dove si dice che Targhini era di madre cesenate e di padre bresciano cuoco di [[papa Pio VII]] e anche qui si riferisce della condanna per omicidio avvenuto per rissa.</ref> membri di una delle cosiddette "vendite" (riunioni segrete carbonare), scoperti per aver tentato di uccidere un infiltrato. Furono [[pena capitale|condannati a morte]] per "[[lesa maestà]]" e giustiziati per [[decapitazione]]
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
}}
 
== Storia ==
Il '''Dipartimento dell'Alto Adige''' (denominazione ufficiale in italiano, in [[lingua francese|francese]] ''Départment du Haut-Adige'', tradotto in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Departement Oberetsch'') è stato un [[Dipartimenti italiani|dipartimento]] del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]] dal [[1810]] al [[1814]].<ref>Reinhard Stauber, ''Der Zentralstaat an seinen Grenzen. Administrative Integration, Herrschaftswechsel und politische Kultur im südlichen Alpenraum 1750-1820'', Göttingen 2001, pp. 317ss.</ref> Il suo nome, coniato alla maniera dei [[dipartimenti francesi]], si riferiva all'alto corso del fiume [[Adige]].
Angelo Targhini, di madre cesenate e di padre [[brescia]]no<ref>Tuttavia c'è chi ipotizza che il padre di Targhini fosse anch'egli cesenate: [http://books.google.it/books?id=hnYfAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=5]</ref>, era cuoco di [[Pio VII]],<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> mentre Leonida Montanari, originario di Cesena, era un chirurgo<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> che abitava a [[Rocca di Papa]]<ref>La città gli ha dedicato l'istituto comprensivo.</ref>. La vendetta carbonara che Targhini e Montanari avevano organizzato aveva subìto delle defezioni e, probabilmente per timore di tradimenti attivi, pare{{citazione necessaria}} che Targhini avesse deciso di "dare una lezione" a qualcuno dei transfughi. Ne nacquero vere delazioni a cui seguirono una decina di arresti e condanne (tra cui quelle di altri tre romagnoli) e la loro condanna a morte. Regnava [[papa Leone XII]].
 
L'esecuzione fu opera di [[Mastro Titta]], boia dello [[Stato Pontificio]] dal [[1806]] al [[1864]]. Nel testo anonimo del XIX secolo ''Mastro Titta, il boia di Roma: Memorie di un carnefice scritte da lui stesso'' così vengono narrati i fatti:
Il dipartimento aveva come capoluogo [[Trento]] e la sua lingua amministrativa era l'[[Lingua italiana|italiano]], ma nelle aree germanofone fu temporaneamente adottato il [[bilinguismo]] nei pubblici avvisi e l'uso del [[Lingua tedesca|tedesco]] nell'amministrazione comunale.
 
{{Citazione|... decapitai al Popolo ''[si intende: Piazza del Popolo]'' Leonida Montanari e Angiolo Targhini, due cospiratori contro il governo di Sua Santità, appartenenti alla setta dei Carbonari, i quali avevano gravemente ferito un loro compagno, tale Spontini, sospettando che li avesse traditi e denunziati all'autorità.
== Storia ==
Il dipartimento dell'Alto Adige fu creato il 9 giugno [[1810]] unendo parti della Contea del Tirolo (Principati Vescovili di [[vescovo di Bressanone|Bressanone]] e [[vescovo di Trento|Trento]]) in precedenza assegnate al [[Regno di Baviera]] ([[Pace di Presburgo]], 1805) con qualche comune staccato dal [[Dipartimento del Piave]].
 
Di questa esecuzione si fecero di molti discorsi in Roma, perché la tenebrosa associazione alla quale appartenevano incuteva spavento alla popolazione di Roma, onesta, timorata e fedele al Papa. Ma benché si sussurrasse di tumulti ed insurrezioni preparate dai loro confratelli, per sottrarli al patibolo, la tranquillità, grazie alle saggie ed energiche disposizioni adottate dal governo, non fu menomamente turbata. Ecco come si svolsero i fatti.
L'Alto Adige comprendeva [[Bolzano]], l'[[Oltradige-Bassa Atesina]], una parte rilevante del [[Salto-Sciliar]], una piccola parte del [[Burgraviato]] (in particolare l'[[Alta Val di Non|Alta Val di Non tedesca]]),<ref>Provincia autonoma di Trento, trentinocultura, [http://www.trentinocultura.net/doc/catalogo/cat_fondi_arch/divulgazione/IV-napoleonico.pdf IL TIROLO NEL PERIODO NAPOLEONICO]</ref><ref>Erich Egg, Meinrad Pizzinini, Beiträge zur Geschichte Tirols: Festgabe des Landes Tirol zum 11. Österr. Historikertag in Innsbruck vom 5. bis 8. Okt. 1971, Land Tirol, Kulturabt. im Amt d. Tiroler Landesregierung, 1971, pag. 148: ''Lana, Sarnthein und Waidbruck waren schon bayerisch, dagegen Buchenstein, Ampezzo und Toblach beim Königreich Italien.'' = Lana, Sarentino e Ponte Gardena erano già bavaresi, invece Livinallongo, Ampezzo e Dobbiaco presso il Regno d'Italia.</ref> larga parte dell'odierno [[Trentino]], i comuni di [[Valvestino]] e [[Magasa]] in provincia di Brescia, [[Pedemonte|Casotto e Pedemonte]] in provincia di Vicenza. I confini furono tracciati d'accordo con i commissari tedeschi secondo il seguente principio: "da appartenersi al Regno d'Italia perché paese italiano".<ref>[http://books.google.it/books?id=VI9IAAAAYAAJ&pg=PA429&dq=alto+adige&hl=it&ei=L_2NTtygINDUsgadrsX9Dw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CE8Q6AEwBTgK#v=onepage&q=alto%20adige&f=false Nuova antologia di scienze, lettere ed arti, Volume 2, 1866, pag. 431]</ref>
 
Un affigliato, certo Angiolo Targhini, romano, fu incaricato dell'operazione. Era un popolano d'animo deliberato e di braccio sicuro.
La restante parte settentrionale dell'antica [[Contea del Tirolo]] rimase invece al [[Regno di Baviera]] facente parte della [[Confederazione del Reno]] (e che oltre a [[Innsbruck]] e la valle dell'Inn incluse [[Merano]], [[Vipiteno]], [[Bressanone]], Chiusa, [[Brunico]], la valle settentrionale dell'Isarco, la Val Venosta e la val Pusteria occidentale fino a [[Monguelfo]]), mentre altre parti del Tirolo passarono alle [[Province Illiriche]] (che oltre a [[Lienz]] e al Tirolo Orientale comprendeva la val Pusteria orientale) e al [[Dipartimento del Piave]] (che includeva [[Livinallongo]] e l'[[Ampezzo]]).
 
Una sera Targhini passa dalla farmacia Peretti e vedendo lo Spontini sulla porta, l'invita a seguirlo, dicendo dovergli parlare di cosa grave. Spontini accondiscende e lo segue.
== Il nome ==
All'epoca della [[Repubblica Cisalpina]] era esistito un ''distretto'' dell'Alto Adige a sud-est di Verona, parte del [[Dipartimento del Benaco]]. Il distretto non corrispondeva nemmeno in parte con l'odierno [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]].<ref>[http://books.google.com/books?id=Gy5FAAAAYAAJ&pg=PA201#v=onepage&q=Alto%20Adige&f=false Repubblica Cisalpina 1797]</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=1RDgAAAAMAAJ&pg=PA184&dq=%22alto+adige%22+benaco+-torri+-trentino&hl=en&ei=s2AkTqjzNMLg0QGP3PmmAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CEsQ6AEwBg#v=onepage&q=%22alto%20adige%22%20benaco%20-torri%20-trentino&f=false Repubblica Cisalpina 1798]</ref>
 
Svoltano per il vicolo di Sant'Andrea buio e deserto: Targhini si guarda attorno un momento e, non vedendo nessuno, trae un pugnale dalla tasca in petto dell'abito e lo infigge in seno allo Spontini dalla parte del cuore. Spontini cade e Targhini si allontana con rapido passo con un altro che l'attendeva. Spontini non era morto.
Il ''dipartimento'' dell'Alto Adige istituito durante il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] prese il suo nome dal fiume Adige, che diede anche il nome al [[Dipartimento dell'Adige]] (la provincia di Verona odierna).
 
Chiama aiuto; accorrono verso di lui due carabinieri pontifici che pattugliavano in quei pressi e lo trovarono seduto per terra, col capo appoggiato alla colonnetta, che stava sotto la cappelletta della Madonna, illuminata dalla lampada, sull'angolo del palazzo. Esaminatolo lo trovano ferito e vanno alla farmacia Peretti a chiedere se c'era qualche medico, per aiutare il malcapitato e giudicare se era trasportabile. Esce fuori il chirurgo Leonida Montanari di Cesena e s'avviano verso il ferito, sempre al medesimo posto. Montanari tira fuori la busta chirurgica, vi prende uno specillo, si mette a specillare la ferita e non la trova mortale. Ma uno dei carabinieri che osservava attentamente il Montanari, si accorge che collo specillo tentava di approfondire la ferita. Non gliene lascia il tempo; gli toglie lo specillo e gli lega i polsi con un buon paio di manette. Poi, chiamata man forte, condussero il Leonida Montanari alle carceri; Spontini alla Consolazione, ove lo guarirono della sua ferita. Fu eretto il processo contro il Targhini, del quale il ferito declinò il nome, accusandolo del fatto, e che venne tosto arrestato e contro il Montanari, che aveva tentato di compir l'opera, e, quantunque opponessero i più sfrontati dinieghi, furono condannati dalla Sacra Consulta alla decapitazione.
Il nome del dipartimento fu riutilizzato, allargandone il significato geografico originario verso settentrione, da [[Ettore Tolomei]] nella sua campagna di [[Italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] della provincia di Bolzano annessa all'Italia nel [[1919]] al posto di altri nomi proposti quali ''Tirolo Italiano'', ''Tirolo trentino'' o ''Alto Trentino'', e venne ufficializzato dal [[regime fascista]] nel [[1923]].
 
Si temeva che per l'esecuzione, gli altri settari volessero tentare qualche colpo audace, e furono prese tutte le disposizioni opportune. Quanto a me, sebbene avessi ricevuto una quantità di lettere anonime, che mi minacciavano di morte se avessi fatta l'esecuzione, ho compiuto il mio dovere senza esitanza.
== Note ==
 
Era uno spettacolo imponente. Piazza del Popolo era gremita di gente, come non la vidi mai. Quando vi arrivammo colla carretta i soldati stentarono ad aprirci il varco. Giunti sotto il palco, che avevo eretto durante la notte, col concorso del mio aiutante, Targhini prima e Montanari poi scesero colla maggior franchezza di questo mondo, e ne salirono i gradini circondati dai confortatori, saltellando quasi. Tutti i tentativi per indurli al pentimento ed alla confessione riuscirono vani. — Non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza — rispondevano invariabilmente.
 
Avevo avuto ordine da Monsignor Fiscale di far presto e i confortatori, a quanto credo, lo stesso. Quindi non si perdette altro tempo. Li legai solidamente ai polsi, perché avevano rifiutato di lasciarsi bendare, poi spinsi innanzi Angelo Targhini, che porse il capo sorridendo alla ghigliottina e in un secondo fu spedito. Leonida Montanari mi salutò beffardamente dicendomi: «Addio collega.» e fece poi come il Targhini e come il Targhini lo spedii al Creatore.
 
Ci fu un subitaneo movimento nella folla; pareva volesse scoppiare un applauso. Ma la vista della forza armata la contenne e non si ebbe a deplorare il benché menomo incidente.}}
 
Morendo, sia Targhini che Montanari si dichiararono "innocenti, carbonari e non credenti,"{{senza fonte}} in sintonia con la relazione di Mastro Titta, più sopra: "non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza".
Furono sepolti entrambi al [[Muro Torto]], nella terra sconsacrata dove finivano i suicidi, i ladri, i vagabondi e le prostitute.
 
Ancora oggi a sinistra di [[Porta del Popolo]], sul fianco della caserma dei [[carabinieri]], si può leggere la lapide in memoria dell'esecuzione dei due carbonari apposta nel [[1909]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Romano Bracalini; ''L'Italia prima dell'unità (1815 - 1860)''; Milano, BUR, 2001.
* {{de}} Reinhard Stauber, ''Der Zentralstaat an seinen Grenzen. Administrative Integration, Herrschaftswechsel und politische Kultur im südlichen Alpenraum 1750-1820'' (Schriftenreihe der Historischen Kommission der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, 64), Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 2001. ISBN 978-3-525-36057-6
* Nazzareno Trovanelli; ''La decapitazione di Leonida Montanari e di Angelo Targhini''. Cesena, Tipografia ditta Biasini di P. Tonti, 1890.
* Costanzo Premuti, Leonida Montanari, Angelo Targhini; ''In memoria di Angelo Targhini e Leonida Montanari, decapitati nel MDCCCXXV per ordine di papa Annibale della Genga''. 1909
 
== Filmografia ==
La storia è stata portata al cinema dal regista [[Luigi Magni]], nel film ''[[Nell'anno del Signore]]'' ([[1969]]), con protagonista [[Nino Manfredi]] e, nei ruoli dei due rivoluzionari, [[Robert Hossein]] (Montanari) e [[Renaud Verley]] (Targhini).
 
== Voci correlate ==
*[[Risorgimento italiano]]
*[[Potere temporale dei papi]]
*[[Stato Pontificio]]
*[[Carboneria]]
 
== ArgomentiAltri correlatiprogetti ==
{{interprogetto}}
* [[Provincia autonoma di Bolzano]]
* [[Provincia autonoma di Trento]]
* [[Storia del Trentino]]
* [[Storia dell'Alto Adige]]
 
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{{Dipartimenti del Regno d'Italia}}
 
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