Faro di Flamborough e Angelo Targhini e Leonida Montanari: differenze tra le pagine

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{{FaroBio
|Nome = Angelo '''(o''' Angiolo''')'''
|nome = Flamborough Lighthouse
|Cognome = Targhini
|immagine = Flamborough Head Lighthouse (Close).jpg
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
|descrizione_immagine = Il faro di Flamborough
|Sesso = M
|didascalia = Il faro di Flamborough
|LuogoNascita = Brescia
|nazione =GBR
|GiornoMeseNascita =
|localita = Flamborough
|AnnoNascita = 1799
|latitudine = 54.116333
|LuogoMorte = Roma
|longitudine = -0.082667
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|costruzione = 1669
|AnnoMorte = 1825
|ricostruzione = 1806
|attivazioneEpoca = 1800
|Attività = patriota
|altezza = 26,5
|Nazionalità = italiano
|elevazione = 65
|FineIncipit =e 
|portata = 24
|Punto = no
|ottica = rotante, [[Lente di Fresnel|1º ordine]]
|Immagine = Campo Marzio - piazza del Popolo - caserma Acqua - memoria Tarchini e Montanari 00487.JPG
|elenco = ALL: '''A2582'''<ref>{{cita libro|titolo=Admiralty List of Lights & Fog Signals (ALL)|editore=[[Ammiragliato (Regno Unito)|British Admiralty]]}}volume A</ref></br>
|Didascalia = Lapide commemorativa dei carbonari Targhini e Montanari, giustiziati nel [[1825]], a [[piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]].
NGA: '''1964'''<ref name=NGA>{{cita libro|titolo=Publication 114|editore=[[National-Geospatial Intelligence Agency]]}}</ref>
}}
|visitabile = visite guidate da marzo a ottobre
{{Bio
|automatizzato = da maggio [[1996]]
|Nome = Leonida
|segnale = [[Faro#Caratteristica della luce|scintillante]]: 4 lampi bianchi, periodo 15[[Secondo|s]]
|Cognome = Montanari
|luce1 =
|eclisse1Sesso = M
|LuogoNascita = Cesena
|luce2 =
|GiornoMeseNascita = 26 aprile
|eclisse2 =
|luce3AnnoNascita = 1800
|eclisse3LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|AnnoMorte = 1825
|Attività = chirurgo
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = sono stati due [[carboneria|carbonari]] [[italia]]ni<ref>[http://www.carboneria.it/montanari.htm Breve biografia di Leonida Montanari]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.cesena.fc.it/sezione%20monumenti/cronologia.pdf Secondo la cronologia della storia di Cesena Angelo Targhini sarebbe di Madre cesenate] |date=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf La sentenza riportata sul manifesto di condanna:] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090711050720/http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf |data=11 luglio 2009 }} {{Citazione|SENTENZA.<br/> Lunedì 21 novembre 1825... Angelo Targhini, Leonida Montanari, Pompeo Garofolini, Luigi Spadoni, Ludovico Gasperoni, Sebastiano Ricci... [[Lesa maestà|Delitto di lesa Maestà]], e di ferimento con prodizione... La Commissione Speciale condanna Angelo, Targhini di Brescia e Leonida Montanari di Cesena alla Pena di Morte, Luigi Spadoni di Forlì e Pompeo Garofolini Romano alla Galera a Vita e gli altri alla Galera per dieci anni... (proscritte Società Segrete... Setta Carbonica).<br/> Roma, Poggioli, 1825. Cm.39x49.}}</ref><ref>Secondo Salvatore Carbone, ne ''[http://books.google.it/books?id=hEfRAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=6 Fonti per la storia del Risorgimento italiano negli Archivi nazionali di Parigi: i rifugiati italiani 1815-1830]''. Roma Istituto per la storia del Risorgimento italiano 1962; Angelo Targhini, fu detenuto a [[Castel Sant'Angelo]] per aver ucciso tal Angelo Corsi nel 1819, [[grazia (diritto)|grazia]]to per volontà di [[Pio VII]]</ref><ref name=Cittadino1>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-20.pdf Si veda la biografia del Montanari a p.2 del ''Cittadino'' di Cesena del 20 aprile 1890, a. II, n.16 (prima parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref><ref name=Cittadino2>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-27.pdf ''Il cittadino'', del 27 aprile 1890, a. II, n.17 (seconda parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dove si dice che Targhini era di madre cesenate e di padre bresciano cuoco di [[papa Pio VII]] e anche qui si riferisce della condanna per omicidio avvenuto per rissa.</ref> membri di una delle cosiddette "vendite" (riunioni segrete carbonare), scoperti per aver tentato di uccidere un infiltrato. Furono [[pena capitale|condannati a morte]] per "[[lesa maestà]]" e giustiziati per [[decapitazione]]
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
}}
Il '''faro di Flamborough''' (''Flamborough Lighthouse'', in [[lingua inglese|inglese]]) si trova sul [[promontorio]] di Flamborough Head che dalla costa dello [[Yorkshire]], in [[Inghilterra]], si protende sul [[Mare del Nord]].
 
== Storia ==
Angelo Targhini, di madre cesenate e di padre [[brescia]]no<ref>Tuttavia c'è chi ipotizza che il padre di Targhini fosse anch'egli cesenate: [http://books.google.it/books?id=hnYfAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=5]</ref>, era cuoco di [[Pio VII]],<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> mentre Leonida Montanari, originario di Cesena, era un chirurgo<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> che abitava a [[Rocca di Papa]]<ref>La città gli ha dedicato l'istituto comprensivo.</ref>. La vendetta carbonara che Targhini e Montanari avevano organizzato aveva subìto delle defezioni e, probabilmente per timore di tradimenti attivi, pare{{citazione necessaria}} che Targhini avesse deciso di "dare una lezione" a qualcuno dei transfughi. Ne nacquero vere delazioni a cui seguirono una decina di arresti e condanne (tra cui quelle di altri tre romagnoli) e la loro condanna a morte. Regnava [[papa Leone XII]].
In epoca medievale la costa era segnalata da numerosi fuochi mantenuti da istituzioni religiose locali.
Si ritenne <ref name=TH>{{cita|Trinity House||TH}}</ref> che il nome stesso del promontorio, Flamborough, derivasse dalla presenza dei fuochi o di un faro: "''flame''" (fiamma, in [[Lingua inglese|inglese]]) unito al suffisso [[Borough|-borough]] ricorrente in alcuni toponimi dell'Inghilterra starebbe a significare il "luogo della fiamma". In realtà già sul [[Domesday Book]] redatto alla fine del [[XI secolo]] il promontorio era citato come "''Flaneberg''", il che fa supporre che l'origine sia da ricercare nella parola [[Antico inglese|sassone]] "''Flaen''" che significa "freccia" e farebbe riferimento alla forma appuntita del promontorio piuttosto che alla presenza di fuochi.
Durante i primi venti anni della restaurazione inglese, iniziata con il ritorno su trono di Carlo II d'Inghilterra nel 1660, vennero avviate molte petizioni per la costruzione di fari in diversi punti della costa inglese. Sir John Clayton propose la costruzione di almeno quattro fari: sul promontorio di Flamborough Head, alle [[Faro di Farne|isole Farne]] al largo del [[Northumberland]], a [[Faro di Cromer|Cromer]] ed infine a [[Corton]], vicino a [[Lowestoft]].
Nel [[1669]] Sir Clayton costruì il primo faro, una torre di gesso a pianta ottagonale alta 24 metri, che però non fu mai acceso. Tuttavia venne utilizzato come [[punto notevole (nautica)|punto notevole diurno]] dai naviganti per oltre un secolo. Il faro, detto ''Chalk Tower'' ("torre di gesso", in inglese) è tuttora esistente ed è di proprietà di ''[http://www.eastriding.gov.uk/ East Riding of Yorkshire Council]'', un [[ente pubblico]] locale.
 
L'esecuzione fu opera di [[Mastro Titta]], boia dello [[Stato Pontificio]] dal [[1806]] al [[1864]]. Nel testo anonimo del XIX secolo ''Mastro Titta, il boia di Roma: Memorie di un carnefice scritte da lui stesso'' così vengono narrati i fatti:
==Il faro attuale==
L'attuale edificio venne eretto nel [[1806]] dal costruttore John Matson di [[Bridlington]] su progetto dell'[[ingegnere]] ed [[architetto]] inglese [[Samuel Wyatt]], già progettista del [[Faro di Dungeness#La torre di Wyatt del 1792|faro di Dungeness]] e della [[Trinity House#Trinity House|sede di Trinity House]] a [[Londra]]. Si tratta di una torre [[Tronco di cono|tronco-conica]] in mattoni alta 27 metri, a pianta circolare e interamente dipinta di bianco, costruita in aderenza all'edificio a due piani che ospitava i guardiani.
Il segnale luminoso originale fu progettato da George Robinson e consisteva in un telaio triangolare rotante su un albero verticale, su ogni lato del quale erano montati sette riflettori [[Parabola (geometria)|parabolici]] per un totale di ventuno. La sorgente luminosa era costituita da [[Lampada|bruciatori ad olio]], con una potenza equivalente a 13,860 [[Candela (unità di misura)|candele]]. Uno dei tre lati del telaio era coperto con un vetro rosso, dando così al segnale l'innovativa [[Faro#Caratteristica della luce|caratteristica]] di due lampi bianchi ed uno rosso: era la prima volta che la sequenza di un faro includeva lampi di colore diverso, e la soluzione venne rapidamente adottata su altri fari. Nel [[1940]] il faro fu stato elettrificato e nel [[1947]] vennero apportate altre modifiche minori. Nel [[1975]] il [[Faro#Il segnale da nebbia|corno da nebbia]] fu sostituito con un segnale acustico di tipo elettrico.
Nel [[1996]] il faro fu automatizzato e aggiornato mediante sostituzione dell'ottica, del cambialampade automatico e l'installazione di sensore per l'attivazione automatica del segnale da nebbia.
Ora il faro è controllato e monitorato a distanza dal centro operativo di Trinity House ad [[Harwich]]. Nel [[2010]] il faro è stato ridipinto di nuovo.
 
{{Citazione|... decapitai al Popolo ''[si intende: Piazza del Popolo]'' Leonida Montanari e Angiolo Targhini, due cospiratori contro il governo di Sua Santità, appartenenti alla setta dei Carbonari, i quali avevano gravemente ferito un loro compagno, tale Spontini, sospettando che li avesse traditi e denunziati all'autorità.
==Ottica e segnale==
 
L'ottica attuale è rotante a [[lente di Fresnel]] di 1º ordine, con una lampada da 1 [[kilowatt]]. Il segnale è scintillante, con 4 lampi bianchi dell'intensità di 650&nbsp;000 [[Candela (unità di misura)|candele]] in un periodo di 15 secondi. Il corno da nebbia emette due suoni ogni 90 secondi.
Di questa esecuzione si fecero di molti discorsi in Roma, perché la tenebrosa associazione alla quale appartenevano incuteva spavento alla popolazione di Roma, onesta, timorata e fedele al Papa. Ma benché si sussurrasse di tumulti ed insurrezioni preparate dai loro confratelli, per sottrarli al patibolo, la tranquillità, grazie alle saggie ed energiche disposizioni adottate dal governo, non fu menomamente turbata. Ecco come si svolsero i fatti.
 
Un affigliato, certo Angiolo Targhini, romano, fu incaricato dell'operazione. Era un popolano d'animo deliberato e di braccio sicuro.
 
Una sera Targhini passa dalla farmacia Peretti e vedendo lo Spontini sulla porta, l'invita a seguirlo, dicendo dovergli parlare di cosa grave. Spontini accondiscende e lo segue.
 
Svoltano per il vicolo di Sant'Andrea buio e deserto: Targhini si guarda attorno un momento e, non vedendo nessuno, trae un pugnale dalla tasca in petto dell'abito e lo infigge in seno allo Spontini dalla parte del cuore. Spontini cade e Targhini si allontana con rapido passo con un altro che l'attendeva. Spontini non era morto.
 
Chiama aiuto; accorrono verso di lui due carabinieri pontifici che pattugliavano in quei pressi e lo trovarono seduto per terra, col capo appoggiato alla colonnetta, che stava sotto la cappelletta della Madonna, illuminata dalla lampada, sull'angolo del palazzo. Esaminatolo lo trovano ferito e vanno alla farmacia Peretti a chiedere se c'era qualche medico, per aiutare il malcapitato e giudicare se era trasportabile. Esce fuori il chirurgo Leonida Montanari di Cesena e s'avviano verso il ferito, sempre al medesimo posto. Montanari tira fuori la busta chirurgica, vi prende uno specillo, si mette a specillare la ferita e non la trova mortale. Ma uno dei carabinieri che osservava attentamente il Montanari, si accorge che collo specillo tentava di approfondire la ferita. Non gliene lascia il tempo; gli toglie lo specillo e gli lega i polsi con un buon paio di manette. Poi, chiamata man forte, condussero il Leonida Montanari alle carceri; Spontini alla Consolazione, ove lo guarirono della sua ferita. Fu eretto il processo contro il Targhini, del quale il ferito declinò il nome, accusandolo del fatto, e che venne tosto arrestato e contro il Montanari, che aveva tentato di compir l'opera, e, quantunque opponessero i più sfrontati dinieghi, furono condannati dalla Sacra Consulta alla decapitazione.
 
Si temeva che per l'esecuzione, gli altri settari volessero tentare qualche colpo audace, e furono prese tutte le disposizioni opportune. Quanto a me, sebbene avessi ricevuto una quantità di lettere anonime, che mi minacciavano di morte se avessi fatta l'esecuzione, ho compiuto il mio dovere senza esitanza.
 
Era uno spettacolo imponente. Piazza del Popolo era gremita di gente, come non la vidi mai. Quando vi arrivammo colla carretta i soldati stentarono ad aprirci il varco. Giunti sotto il palco, che avevo eretto durante la notte, col concorso del mio aiutante, Targhini prima e Montanari poi scesero colla maggior franchezza di questo mondo, e ne salirono i gradini circondati dai confortatori, saltellando quasi. Tutti i tentativi per indurli al pentimento ed alla confessione riuscirono vani. — Non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza — rispondevano invariabilmente.
 
Avevo avuto ordine da Monsignor Fiscale di far presto e i confortatori, a quanto credo, lo stesso. Quindi non si perdette altro tempo. Li legai solidamente ai polsi, perché avevano rifiutato di lasciarsi bendare, poi spinsi innanzi Angelo Targhini, che porse il capo sorridendo alla ghigliottina e in un secondo fu spedito. Leonida Montanari mi salutò beffardamente dicendomi: «Addio collega.» e fece poi come il Targhini e come il Targhini lo spedii al Creatore.
 
Ci fu un subitaneo movimento nella folla; pareva volesse scoppiare un applauso. Ma la vista della forza armata la contenne e non si ebbe a deplorare il benché menomo incidente.}}
 
Morendo, sia Targhini che Montanari si dichiararono "innocenti, carbonari e non credenti,"{{senza fonte}} in sintonia con la relazione di Mastro Titta, più sopra: "non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza".
Furono sepolti entrambi al [[Muro Torto]], nella terra sconsacrata dove finivano i suicidi, i ladri, i vagabondi e le prostitute.
 
Ancora oggi a sinistra di [[Porta del Popolo]], sul fianco della caserma dei [[carabinieri]], si può leggere la lapide in memoria dell'esecuzione dei due carbonari apposta nel [[1909]].
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Romano Bracalini; ''L'Italia prima dell'unità (1815 - 1860)''; Milano, BUR, 2001.
* Nazzareno Trovanelli; ''La decapitazione di Leonida Montanari e di Angelo Targhini''. Cesena, Tipografia ditta Biasini di P. Tonti, 1890.
* Costanzo Premuti, Leonida Montanari, Angelo Targhini; ''In memoria di Angelo Targhini e Leonida Montanari, decapitati nel MDCCCXXV per ordine di papa Annibale della Genga''. 1909
 
== Filmografia ==
La storia è stata portata al cinema dal regista [[Luigi Magni]], nel film ''[[Nell'anno del Signore]]'' ([[1969]]), con protagonista [[Nino Manfredi]] e, nei ruoli dei due rivoluzionari, [[Robert Hossein]] (Montanari) e [[Renaud Verley]] (Targhini).
 
== Voci correlate ==
*[[Risorgimento italiano]]
*[[Potere temporale dei papi]]
*[[Stato Pontificio]]
*[[Carboneria]]
 
==Voci correlateAltri progetti ==
{{interprogetto}}
*[[Faro]]
*[[Trinity House]]
 
{{Portale|Biografie|Cesena|Risorgimento|Stato Pontificio}}
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.trinityhouse.co.uk/lighthouses/lighthouse_list/flamborough.html|titolo=Flamborough Lighthouse|accesso=27 luglio 2011|lingua=en|sito=Trinity House official site|cid=TH}}
*{{cita web|nome=Russ|cognome=Rowlett|url=http://www.unc.edu/~rowlett/lighthouse/enge.htm|titolo=Lighthouses of Northeastern England|accesso=24 giugno 2010|lingua=en|sito=[http://www.unc.edu/~rowlett/lighthouse/ The Lighthouse Directory]|editore=University of North Carolina at Chapel Hill}}
 
[[Categoria:FariCoppie deldi Regno Unito|Flamboroughpersone]]
[[Categoria:Personalità del Risorgimento]]
[[Categoria:Persone giustiziate per decapitazione]]
[[Categoria:Storia dello Stato Pontificio]]