Bellinzona e Angelo Targhini e Leonida Montanari: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome = BellinzonaAngelo '''(o''' Angiolo''')'''
|Cognome = Targhini
|Nome ufficiale =
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
|Panorama = Tre Castelli.jpg
|DidascaliaSesso = M
|LuogoNascita = Brescia
|Bandiera =
|GiornoMeseNascita =
|Voce bandiera =
|AnnoNascita = 1799
|Stemma = Snake-coat of arms.svg
|Voce stemmaLuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|Stato = CHE
|Note statoAnnoMorte = 1825
|Epoca = 1800
|Grado amministrativo = 3
|Attività = patriota
|Tipo =
|Nazionalità = italiano
|Divisione amm grado 1 = Canton Ticino
|FineIncipit =e 
|Voce divisione amm grado 1 = Canton Ticino
|Punto = no
|Stemma divisione amm grado 1 = Wappen Tessin matt.svg
|Immagine = Campo Marzio - piazza del Popolo - caserma Acqua - memoria Tarchini e Montanari 00487.JPG
|Divisione amm grado 2 = Bellinzonese
|Didascalia = Lapide commemorativa dei carbonari Targhini e Montanari, giustiziati nel [[1825]], a [[piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]].
|Voce divisione amm grado 2 = Distretto di Bellinzona
|Stemma divisione amm grado 2 = Snake-coat of arms.svg
|Amministratore locale = Mario Branda
|Partito = [[Partito Socialista Svizzero|PSS]]
|Data elezione = 1º aprile 2012
|Lingue = [[lingua italiana|italiano]], [[dialetto ticinese|ticinese]]<ref>Il dialetto ticinese della lingua lombarda, parlato nell'intero cantone non è riconosciuto ufficialmente.</ref>
|Data istituzione =
|Latitudine decimale = 46.2
|Longitudine decimale = 9.016667
|Altitudine = 238
|Superficie = 19.15
|Note superficie = [http://www3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/index.php?fuseaction=dati.regioni&tema=34&id2=102&id3=111&c1=02&c2=02&c3=04 USTAT - Distribuzione geografica della popolazione 2011]
|Abitanti = 18305
|Note abitanti = {{Cita web | titolo = Sito ufficiale della città di Bellinzona | data = 31 dicembre 2013 | url = http://bellinzona.ch/downdoc.php?id_doc=17089&lng=1&rif=2ef328e0d5}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2013
|Sottodivisioni = Daro, [[Carasso (Bellinzona)|Carasso]], Galbisio, [[Ravecchia]], Artore
|Sottosottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Arbedo-Castione]], [[Giubiasco]], [[Gorduno]], [[Monte Carasso]], [[Pianezzo]], [[Sant'Antonio (Svizzera)|Sant'Antonio]]
|Codice postale = 6500
|Prefisso = 091
|Fuso orario = +1
|Codice statistico = 5002
|Codice catastale =
|Targa = TI
|Zona sismica =
|Gradi giorno =
|Diffusività =
|Nome abitanti = bellinzonesi
|Patrono = S.Pietro Apostolo
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|Immagine localizzazione =
|Mappa = Karte Gemeinde Bellinzona 2010.png
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.bellinzona.ch
|Incipit =
|Categoria =
}}
{{UNESCOBio
|Nome = Leonida
|tipoBene = patrimonio
|Cognome = Montanari
|nome = I tre castelli e la cinta muraria di Bellinzona
|Sesso = M
|nomeInglese = Three Castles, Defensive Wall and Ramparts of the Market-Town of Bellinzone
|LuogoNascita = Cesena
|immagine = Castelli.JPG
|GiornoMeseNascita = 26 aprile
|anno = 2000
|AnnoNascita = 1800
|tipologia = Culturali
|LuogoMorte = Roma
|pericolo=
|GiornoMeseMorte = 23 novembre
|criterio = (iv)
|linkAnnoMorte = 8841825
|Attività = chirurgo
|Epoca = 1800
|Nazionalità = italiano
|FineIncipit = sono stati due [[carboneria|carbonari]] [[italia]]ni<ref>[http://www.carboneria.it/montanari.htm Breve biografia di Leonida Montanari]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.cesena.fc.it/sezione%20monumenti/cronologia.pdf Secondo la cronologia della storia di Cesena Angelo Targhini sarebbe di Madre cesenate] |date=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf La sentenza riportata sul manifesto di condanna:] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090711050720/http://www.libreriaquondam.it/Quondam%202-2008.pdf |data=11 luglio 2009 }} {{Citazione|SENTENZA.<br/> Lunedì 21 novembre 1825... Angelo Targhini, Leonida Montanari, Pompeo Garofolini, Luigi Spadoni, Ludovico Gasperoni, Sebastiano Ricci... [[Lesa maestà|Delitto di lesa Maestà]], e di ferimento con prodizione... La Commissione Speciale condanna Angelo, Targhini di Brescia e Leonida Montanari di Cesena alla Pena di Morte, Luigi Spadoni di Forlì e Pompeo Garofolini Romano alla Galera a Vita e gli altri alla Galera per dieci anni... (proscritte Società Segrete... Setta Carbonica).<br/> Roma, Poggioli, 1825. Cm.39x49.}}</ref><ref>Secondo Salvatore Carbone, ne ''[http://books.google.it/books?id=hEfRAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=6 Fonti per la storia del Risorgimento italiano negli Archivi nazionali di Parigi: i rifugiati italiani 1815-1830]''. Roma Istituto per la storia del Risorgimento italiano 1962; Angelo Targhini, fu detenuto a [[Castel Sant'Angelo]] per aver ucciso tal Angelo Corsi nel 1819, [[grazia (diritto)|grazia]]to per volontà di [[Pio VII]]</ref><ref name=Cittadino1>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-20.pdf Si veda la biografia del Montanari a p.2 del ''Cittadino'' di Cesena del 20 aprile 1890, a. II, n.16 (prima parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}.</ref><ref name=Cittadino2>{{collegamento interrotto|1=[http://www.miniereromagna.it/ilsavio/IlCittadino/1890/IlCittadino1890-04-27.pdf ''Il cittadino'', del 27 aprile 1890, a. II, n.17 (seconda parte)] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} dove si dice che Targhini era di madre cesenate e di padre bresciano cuoco di [[papa Pio VII]] e anche qui si riferisce della condanna per omicidio avvenuto per rissa.</ref> membri di una delle cosiddette "vendite" (riunioni segrete carbonare), scoperti per aver tentato di uccidere un infiltrato. Furono [[pena capitale|condannati a morte]] per "[[lesa maestà]]" e giustiziati per [[decapitazione]]
|ForzaOrdinamento = Targhini e Montanari
}}
'''Bellinzona''' (''Belinzòna'' in [[lingua lombarda]], [[dialetto ticinese|variante ticinese]], ''Bellenz'' in [[lingua tedesca|tedesco]] desueto, ''Bellinzone'' in [[lingua francese|francese]]) è un [[Comuni della Svizzera|comune svizzero]] del [[Canton Ticino]]. È la città [[Capitale (città)|capitale]] del [[Canton Ticino]] e [[capoluogo]] del [[Distretto di Bellinzona|distretto omonimo]]; conta 18.305 [[abitante|abitanti]], mentre l'agglomerato e distretto conta oltre 50.000 [[abitante|abitanti]]. La città è attraversata da nord e in direzione ovest, marginalmente rispetto al centro cittadino, dal fiume [[Ticino (fiume)|Ticino]].
 
È un punto di passaggio importante, infatti da qui si diramano le principali arterie stradali e autostradali sull'asse nord-sud verso i [[Valico alpino|passi alpini]] del [[Passo del San Gottardo|San Gottardo]] (o la galleria autostradale) del [[Passo del Lucomagno|Lucomagno]], del [[Passo del San Bernardino|San Bernardino]] e della [[Passo della Novena|Novena]].
 
Il nome ''Bellinzona'' deriva dal nome latino ''Bilitiō'' (accusativo ''Bilitiōnem''). L'[[etimologia]] del nome è incerta e l'idea errata che il nome derivi dalla locuzione "zona bellica" è un esempio di [[etimologia popolare]]. Le ipotesi più accreditate sono due: la prima si richiama alla posizione geografica dell'insediamento bellinzonese originale, collocato sullo sperone di roccia di Castelgrande, e fa derivare il nome dal celtico «briga», col significato di monte o altura. L'altra ipotesi, invece, collega Bellinzona al nome personale latino Belitius o Bellitio al quale sarebbe stato aggiunto il suffisso –one, di probabile origine celtica. Il nome della Turrita significherebbe, perciò, «podere o possedimento di Bellitio».
 
La posizione della città, all'ingresso di valli che conducono ai valichi alpini di [[Passo del San Gottardo|San Gottardo]], [[Lucomagno]] e [[Passo del San Bernardino|San Bernardino]], e le sue imponenti fortificazioni fecero di Bellinzona lo sbarramento ideale tra [[Nord]] e [[Sud]]. Ci regala infatti una delle più significative testimonianze in fatto di architettura difensiva dell'area alpina. Conquistata nel XIV sec. dai [[Visconti]] di [[Milano]] per controllare l'importante [[Passo del San Gottardo]], entusiasma gli ospiti moderni con [[castello|castelli]], [[merlo (architettura)|merli]] e [[Mura (fortificazione)|mura]] accuratamente restaurati e integrati nel suo nucleo storico.
 
== Clima ==
La regione gode di un buon soleggiamento con un numero moderato di precipitazioni annue<ref>[http://www.meteoswiss.admin.ch/web/de/klima/klima_schweiz/tabellen.Par.0012.DownloadFile.ext.tmp/tagemitniederschlag.pdf Clima: precipitazioni]</ref>, ma con diversi giorni di vento.
 
== Storia ==
Angelo Targhini, di madre cesenate e di padre [[brescia]]no<ref>Tuttavia c'è chi ipotizza che il padre di Targhini fosse anch'egli cesenate: [http://books.google.it/books?id=hnYfAAAAMAAJ&q=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&dq=Angelo+Targhini+nato+a+Brescia&ei=XdtdS7IlmMTOBP3GzKsO&cd=5]</ref>, era cuoco di [[Pio VII]],<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> mentre Leonida Montanari, originario di Cesena, era un chirurgo<ref name=Cittadino1 /><ref name=Cittadino2 /> che abitava a [[Rocca di Papa]]<ref>La città gli ha dedicato l'istituto comprensivo.</ref>. La vendetta carbonara che Targhini e Montanari avevano organizzato aveva subìto delle defezioni e, probabilmente per timore di tradimenti attivi, pare{{citazione necessaria}} che Targhini avesse deciso di "dare una lezione" a qualcuno dei transfughi. Ne nacquero vere delazioni a cui seguirono una decina di arresti e condanne (tra cui quelle di altri tre romagnoli) e la loro condanna a morte. Regnava [[papa Leone XII]].
La città viene nominata, per la prima volta, in un noto passo di [[Gregorio di Tours]] che descrive la calata, nel [[590]] d. C., dei [[franchi]] in discesa dal [[Lucomagno]] in guerra contro i [[longobardi]] asserragliati nella [[fortezza]] di Bellinzona. Gregorio precisamente, dopo avere nominato [[Milano]], nel descrivere il luogo dove fu ucciso il combattente franco [[Olone]] scrisse:
 
L'esecuzione fu opera di [[Mastro Titta]], boia dello [[Stato Pontificio]] dal [[1806]] al [[1864]]. Nel testo anonimo del XIX secolo ''Mastro Titta, il boia di Roma: Memorie di un carnefice scritte da lui stesso'' così vengono narrati i fatti:
{{Citazione|''Olo autem dux ad Bilitionem huius urbis castrum, in campis situm Caninis, inportunae accedens, iaculo sub papilla sauciatus, cecidit et mortuus est''}}
Gregorio qualificava quindi Bellinzona come una [[fortezza]] appartenente alla città di [[Sant'Ambrogio]].
 
{{Citazione|... decapitai al Popolo ''[si intende: Piazza del Popolo]'' Leonida Montanari e Angiolo Targhini, due cospiratori contro il governo di Sua Santità, appartenenti alla setta dei Carbonari, i quali avevano gravemente ferito un loro compagno, tale Spontini, sospettando che li avesse traditi e denunziati all'autorità.
Durante il [[Medioevo]] Bellinzona viene a lungo contesa tra [[Como]] e [[Milano]], per poi entrare stabilmente nell'orbita milanese a partire dal [[XV secolo]]. Risalgono a quest'epoca i tre stupendi [[castello|castelli]], simbolo stesso della città. Nel [[1500]], in seguito alle complesse vicende politico-militari del [[Ducato di Milano]], Bellinzona cade in mano agli [[Svizzera|svizzeri]].
 
Di questa esecuzione si fecero di molti discorsi in Roma, perché la tenebrosa associazione alla quale appartenevano incuteva spavento alla popolazione di Roma, onesta, timorata e fedele al Papa. Ma benché si sussurrasse di tumulti ed insurrezioni preparate dai loro confratelli, per sottrarli al patibolo, la tranquillità, grazie alle saggie ed energiche disposizioni adottate dal governo, non fu menomamente turbata. Ecco come si svolsero i fatti.
La città rimarrà controllata come [[baliaggio]] (una specie di [[colonia (territorio)|colonia]]) fino alla fine del [[Settecento|'700]], quando l'intervento di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e una serie di rivolgimenti interni portano alla nascita del [[Cantone di Bellinzona]] prima ([[1798]]) e, poi, nel [[1803]] dell'unico [[Cantone Ticino]], di cui Bellinzona è capitale. Dopo il [[1815]] tale ruolo sarà attribuito invece a turno anche a [[Locarno]] e [[Lugano]]. Soltanto nel [[1878]] Bellinzona diventa definitivamente sede del governo cantonale ticinese.
 
Un affigliato, certo Angiolo Targhini, romano, fu incaricato dell'operazione. Era un popolano d'animo deliberato e di braccio sicuro.
Attualmente è in discussione la possibilità di [[fusione (enti locali)|fusione]] coi Comuni limitrofi del distretto, allo scopo di ottenere una realtà urbana di maggiore peso a livello nazionale e cantonale, così da poter ottenere maggiori risorse e finanziamenti per lo sviluppo di una regione in crisi economica e di idee.
 
Una sera Targhini passa dalla farmacia Peretti e vedendo lo Spontini sulla porta, l'invita a seguirlo, dicendo dovergli parlare di cosa grave. Spontini accondiscende e lo segue.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architettura religiosa ===
[[File:Collegiata dei ss pietro e stefano bellinzona switzerland.jpg|thumb|La collegiata dei Santi Pietro e Stefano]]
[[File:Picswiss TI-21-02.jpg|thumb|upright|La chiesa evangelica]]
==== Il centro storico ====
* [[Chiesa collegiata dei Santi Pietro e Stefano]]
* [[oratorio (architettura)|Oratorio]] di [[Marta di Betania|Santa Marta]]<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A218 Oratorio di Santa Marta - Inventario dei beni culturali]</ref>, del [[XVII secolo]]
* [[chiesa di San Rocco (Bellinzona)|Chiesa di San Rocco]]<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A221 Chiesa di San Rocco - Inventario dei beni culturali]</ref>, fondata nel [[1330]]
* Chiesa evangelica<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A238 Chiesa evangelica - Inventario dei beni culturali]</ref> e l'annessa casa parrocchiale, erette nel [[1899]] su progetto di [[Paul Reber]]
 
Svoltano per il vicolo di Sant'Andrea buio e deserto: Targhini si guarda attorno un momento e, non vedendo nessuno, trae un pugnale dalla tasca in petto dell'abito e lo infigge in seno allo Spontini dalla parte del cuore. Spontini cade e Targhini si allontana con rapido passo con un altro che l'attendeva. Spontini non era morto.
==== Il quartiere sud ====
* [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Bellinzona)|Chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie]]
* [[Convento di San Francesco d'Assisi (Bellinzona)|Convento di San Francesco d'Assisi]]
 
Chiama aiuto; accorrono verso di lui due carabinieri pontifici che pattugliavano in quei pressi e lo trovarono seduto per terra, col capo appoggiato alla colonnetta, che stava sotto la cappelletta della Madonna, illuminata dalla lampada, sull'angolo del palazzo. Esaminatolo lo trovano ferito e vanno alla farmacia Peretti a chiedere se c'era qualche medico, per aiutare il malcapitato e giudicare se era trasportabile. Esce fuori il chirurgo Leonida Montanari di Cesena e s'avviano verso il ferito, sempre al medesimo posto. Montanari tira fuori la busta chirurgica, vi prende uno specillo, si mette a specillare la ferita e non la trova mortale. Ma uno dei carabinieri che osservava attentamente il Montanari, si accorge che collo specillo tentava di approfondire la ferita. Non gliene lascia il tempo; gli toglie lo specillo e gli lega i polsi con un buon paio di manette. Poi, chiamata man forte, condussero il Leonida Montanari alle carceri; Spontini alla Consolazione, ove lo guarirono della sua ferita. Fu eretto il processo contro il Targhini, del quale il ferito declinò il nome, accusandolo del fatto, e che venne tosto arrestato e contro il Montanari, che aveva tentato di compir l'opera, e, quantunque opponessero i più sfrontati dinieghi, furono condannati dalla Sacra Consulta alla decapitazione.
==== Ravecchia ====
{{Vedi anche|Ravecchia}}
* [[Chiesa di San Biagio (Ravecchia)|Chiesa parrocchiale di San Biagio]], documentata nel [[1237]]
 
Si temeva che per l'esecuzione, gli altri settari volessero tentare qualche colpo audace, e furono prese tutte le disposizioni opportune. Quanto a me, sebbene avessi ricevuto una quantità di lettere anonime, che mi minacciavano di morte se avessi fatta l'esecuzione, ho compiuto il mio dovere senza esitanza.
==== Il quartiere di San Giovanni ====
* [[Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista]], edificata nel [[1762]] su progetto di [[Gaetano Matteo Pisoni]]
 
Era uno spettacolo imponente. Piazza del Popolo era gremita di gente, come non la vidi mai. Quando vi arrivammo colla carretta i soldati stentarono ad aprirci il varco. Giunti sotto il palco, che avevo eretto durante la notte, col concorso del mio aiutante, Targhini prima e Montanari poi scesero colla maggior franchezza di questo mondo, e ne salirono i gradini circondati dai confortatori, saltellando quasi. Tutti i tentativi per indurli al pentimento ed alla confessione riuscirono vani. — Non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza — rispondevano invariabilmente.
==== Quartiere di Bellinzona nord ====
* [[Chiesa del Sacro Cuore (Bellinzona)|Chiesa conventuale del Sacro Cuore]]<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A222 Chiesa del Sacro Cuore - Inventario dei beni culturali]</ref>
 
Avevo avuto ordine da Monsignor Fiscale di far presto e i confortatori, a quanto credo, lo stesso. Quindi non si perdette altro tempo. Li legai solidamente ai polsi, perché avevano rifiutato di lasciarsi bendare, poi spinsi innanzi Angelo Targhini, che porse il capo sorridendo alla ghigliottina e in un secondo fu spedito. Leonida Montanari mi salutò beffardamente dicendomi: «Addio collega.» e fece poi come il Targhini e come il Targhini lo spedii al Creatore.
==== Carasso ====
* [[Chiesa di Sant'Andrea (Carasso)|Chiesa di Sant'Andrea]], del [[XVI secolo]]
 
Ci fu un subitaneo movimento nella folla; pareva volesse scoppiare un applauso. Ma la vista della forza armata la contenne e non si ebbe a deplorare il benché menomo incidente.}}
==== Daro ====
* [[Chiesa dei Santi Pietro martire e Quirico|Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro martire, Quirico e Giulitta]], menzionata già nel [[1173]]
 
Morendo, sia Targhini che Montanari si dichiararono "innocenti, carbonari e non credenti,"{{senza fonte}} in sintonia con la relazione di Mastro Titta, più sopra: "non abbiamo conto da rendere a nessuno: il nostro Dio sta in fondo alla nostra coscienza".
==== Artore ====
* [[Chiesa di San Sebastiano (Artore)|Chiesa di San Sebastiano]], d'origine romanica
Furono sepolti entrambi al [[Muro Torto]], nella terra sconsacrata dove finivano i suicidi, i ladri, i vagabondi e le prostitute.
 
Ancora oggi a sinistra di [[Porta del Popolo]], sul fianco della caserma dei [[carabinieri]], si può leggere la lapide in memoria dell'esecuzione dei due carbonari apposta nel [[1909]].
==== Prada ====
* Oratorio di [[San Girolamo]], d'origine medievale e rimaneggiato nei secoli XV-XVI
 
==Note==
=== Architettura civile ===
[[File:PiazzaCollegiata.JPG|thumb|Vista invernale della Collegiata dei Santi Pietro e Stefano e del centro storico dall'alto del Castelgrande]]
[[File:Picswiss TI-21-34.jpg|thumb|La Piazza del Sole]]
<gallery>
File:Bellinzona - Antica casa dell'arciprete Chicherio - Ariosto.jpg|Casa Chicherio, busto dell'Ariosto
File:Bellinzona Piazza del Sole.jpg|Il "pettine" di Vacchini
File:Bagno Pubblico (Bellinzona) II.jpg|Il bagno pubblico
</gallery>
==== Il centro storico ====
* Antica casa dell'[[arciprete]] Chicherio, eretta negli anni [[1722]] - [[1725]]
* Casa Bruni, edificio del [[XVIII secolo]]
* Palazzo della Società Bancaria Ticinese, costruito nel 1960 da [[Augusto Jäggli]]
* Casa Gabuzzi, di epoca [[Settecento|settecentesca]]
* Villa Stoffel (ex Curti)<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A242 Villa Stoffel (ex Curti) - Inventario dei beni culturali]</ref>, residenza signorile neorinascimentale
* Monumento a [[Rinaldo Simen]], in piazza Rinaldo Simen, realizzato da [[Giuseppe Foglia]]
* Bagno Pubblico, un'infrastruttura sportiva edificata negli anni 1967-1970 da [[Aurelio Galfetti]], [[Flora Ruchat Roncati]] e [[Ivo Trümpy]]
* Monumento ai ferrovieri periti nello scontro ferroviario avvenuto nella sottostazione di San Paolo ad Arbedo nel 1924
* [[Villa dei Cedri|Villa e Parco dei Cedri]]; la Galleria cittadina si trova nelle vicinanze delle [[chiese romaniche]] di [[San Biagio]] e [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Bellinzona)|Santa Maria delle Grazie]].
* [[Teatro Sociale (Bellinzona)|Teatro Sociale]], edificio neoclassico, unico nel suo genere in Svizzera, ha ritrovato il proprio splendore dopo 150 anni di storia.
 
=== Architettura militare ===
<gallery>
File:Castelgrande (Bellinzona) I.jpg|Castelgrande visto dalla Piazza del sole
File:Bellinzona 066.jpg|Il Castelgrande visto da sud
File:Castelgrande (Bellinzona) VIO.jpg|La Torre Nera di Castelgrande
File:Bellinzona Torre Bianca.JPG|La Torre Bianca
File:Bellinzona Castelgrande Torre Bianca oben.jpg|Torre Bianca: interno
File:Castelgrande (Bellinzona) VII.jpg|Il cortile di Castelgrande
File:Castelgrande (Bellinzona) IV.jpg|Il castelgrande visto da sud
File:Castelgrande (Bellinzona) III.jpg|Il castelgrande
File:Site of World Heritage.jpg|La murata
File:Torre del Castello Montebello.jpg|Torre del castello di Montebello
File:Bellinzona Castello di Sasso Corbaro.jpg|Castello di Sasso Corbaro
</gallery>
* I castelli e le le mura cittadine<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A20083 Le mura cittadine - Inventario dei beni culturali]</ref> e l'imponente ''murata''<ref>[http://www.ti.ch/dt/dstm/SST/UffPMS/Temi/Ibc/consultazione/Scheda.asp?TUT_KEY_DENOGGETTO=A19254 La murata - Inventario dei beni culturali]</ref>, [[patrimonio mondiale]] dell'[[UNESCO]]
* Il "[[Castello di Montebello]]", di epoca medievale (ora Museo archeologico)
* Il "[[Castello di Sasso Corbaro]]"
* [[Castelgrande (castello)]]
I musei dei tre [[castello|Castelli]] ospitano storia locale, [[arte]], [[archeologia]] e varie esposizioni temporanee.
 
== [[Demografia]] ==
{{Ripartizione linguistica
|fonte = http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/regionen/regionalportraets/gemeindesuche.html Ritratti comunali dell'Ufficio federale di statistica 2000
|it =87,4
|de =3,6
|sh =2,5
}}
{{Demografia
|titolo= Abitanti censiti
|dimx= 500
|dimy= 200
|popmax= 18200
|passo1= 3000
|passo2= 500
|a1= 2000
|a2= 2001
|a3= 2002
|a4= 2003
|a5= 2004
|a6= 2005
|a7= 2006
|a8= 2007
|a9= 2008
|a10=2009
|a11=2010
|a12=2011
|a13=2012
|p1= 16756
|p2= 16797
|p3= 16862
|p4= 16693
|p5= 16796
|p6= 16880
|p7= 16983
|p8= 17111
|p9= 17286
|p10=17323
|p11=17800
|p12=18008
|p13=18143
|fonte= Ufficio cantonale di statistica Bellinzona
}}
 
== Cultura e informazione ==
[[File:Villa dei Cedri-Bellinzona.jpg|thumb|left|upright|Villa dei Cedri]]
[[File:Castelgrande Bellinzona.JPG|thumb|''Castelgrande'' a Bellinzona]]
 
I suoi tre castelli, le sue fortificazioni e la sua cinta muraria sono stati iscritti nel 2000 nella lista dei [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] stilata dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]]. I tre castelli sono [[Castelgrande (castello)|Castelgrande]], il Castello di [[Montebello (castello)|Montebello]] e il Castello di [[Sasso Corbaro]].
 
La città possiede un [[Teatro Sociale (Bellinzona)|Teatro]], posto in piazza Governo, edificato nel biennio 1846-1847 su disegno dell'architetto milanese [[Giacomo Moraglia]], uno dei maggiori architetti [[neoclassico|neoclassici]] lombardi della prima metà del XIX secolo, e recentemente [[restauro|restaurato]].
[[File:Teatro Sociale Bellinzona.jpg|thumb|Teatro Sociale (Bellinzona)|Teatro Sociale]]
 
Presso la [[Villa dei Cedri, in piazza San Biagio nel [[quartiere]] di Ravecchia, è presente un ''Museo di arte moderna'' con un ampio [[Giardino|parco]].
 
Bellinzona è anche rinomata per il suo carnevale, vecchio di 150 anni, chiamato [[Rabadan]]. Esso attira ogni anno migliaia di persone da tutto il cantone, dalla Svizzera interna e da oltre confine; la città resta nelle mani del Re per ben sei giorni di festa. La tradizione indica nel 1862 la nascita del carnevale bellinzonese, ma il termine [[Rabadan]] (dal piemontese "baccano, fracasso", ma anche "uomo mal ridotto") è comparso solo nel 1874. Sempre a Bellinzona, nel 1958, è stata fondata la prima [[Guggenmusik]] ticinese: i Ciod Stonaa. Una Guggen è una banda musicale che si esibisce durante il carnevale e i cui musicisti (spesso improvvisati) sono in maschera. Si tratta di una tradizione ripresa dal sud della [[Germania]] e dalla Svizzera di lingua tedesca.
 
A Bellinzona hanno sede alcune scuole superiori quali:
* la Scuola Specializzata Superiore di Tecnica (SSST),
* la Scuola Superiore di Informatica di Gestione [http://www.ssig.ch] (SSIG),
* la Scuola Superiore Alberghiera e del Turismo [http://www.ssat.ch] (SSAT),
* il [[Istruzione in Svizzera#Scuola di Maturità o Liceo|liceo]] cantonale [http://www.liceobellinzona.ch],
* la [[SCC Bellinzona|Scuola cantonale di commercio]].
 
In città si stampa il quotidiano ''[[laRegione Ticino]]'', secondo per diffusione nel Canton Ticino solo al ''[[Corriere del Ticino]]''.
 
=== Istituzioni ===
* Il Corpo civici [[pompieri]] del comune di Bellinzona è il più longevo del Cantone Ticino; è stato fondato nel 1829.
* La Civica filarmonica di Bellinzona [http://civicabellinzona.altervista.org], fondata nel lontano 1785, è uno dei complessi bandistici più antichi della Svizzera.
 
== Persone legate a Bellinzona ==
{{Vedi anche|:Categoria:Persone legate a Bellinzona}}
* [[Romano Broggini]], docente, storico e filologo, che insegnò alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona
* [[Giorgio Orelli]], scrittore, poeta e traduttore, che insegnò alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona
* [[Giuseppe Rensi]], filosofo e avvocato
* [[Remo Rossi]], scultore, attivo a Bellinzona
 
== Amministrazione ==
 
=== [[Patriziato (Svizzera)|Patriziato]] ===
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto [[comune patriziale]] ed ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.<ref>[http://www4.ti.ch/fileadmin/CAN/SegCdS/annuario/Annuario4.pdf Annuario del Canton Ticino]</ref>
 
Ufficio patriziale:
* Presidente: Bruna Borsa
* Vicepresidente: Luisetta Bon­zanigo
* Membri: Barbara Tatti-Bellotti, Franco Ghiringhelli e Graziano Lavizzari
* Supplenti: Silvano Tognacca, Riccardo Schlee
* Segretario contabile: Carlo Chicherio
 
=== Patriziato di Ravecchia ===
La frazione comunale è sede del locale patriziato.
 
=== Patriziato di Daro ===
La frazione comunale è sede del locale patriziato<ref>[http://www.patriziato-di-daro.ch/ Patriziato di Daro]</ref>.
 
Ufficio patriziale 2013-2017:
* Presidente: Felice Zanetti
* Vicepresidente: Franco Ferrari
* Membri: Carlo Ponzio, Tiziano Innocenti, Ivano Beltraminelli
* Supplenti: Renato Muggiasca, Athos Pedrazzoli
* Segretario: Ian Rossi-Pedruzzi<ref>[http://blog.patriziato-di-daro.ch Blog Patriziato di Daro]</ref>.
 
==== Proprietà ====
Il patriziato è padrone del [[rifugio Visnago]], raggiungibile da [[Arbedo-Castione|Arbedo]], posto a 1180&nbsp;m [[s.l.m.]] con 6 posti letto<ref>[http://alpi-ticinesi.ch/ticino/capanne/capanne_show.php?id=166 Rifugio Visnago]</ref>.
 
== Sport ==
* La squadra di [[pallavolo]] femminile milita nella 1.lega nazionale
* La squadra di Calcio - l'[[AC Bellinzona]] - milita nel campionato regionale di 2.lega.
* La squadra di Rugby, [http://www.rugbyclubticino.ch Rugby Club Ticino]
* La squadra di Ciclismo, il [http://www.vcbellinzona.ch Velo Club Bellinzona]
* La Società di Nuoto, [http://www.snbellinzona.ch www.snbellinzona.ch]
* La società di Ginnastica Federale [http://www.sfgbellinzona.ch/]
* Il Gruppo Atletico Bellinzona [http://www.gab-bellinzona.ch/]
* La società di Hockey su ghiaccio milita nella 1.Lega Svizzera (Serie C) [http://www.hockeygdt.ch/home.htm]
* La società di Pallacanestro femminile milita nel campionato di serie B nazionale [http://www.bellinzonabasket.ch]
* La società di Tiro con l'Arco (ARBE, ARcieri del BEllinzonese) [http://www.arcieri-bellinzonese.ch]
* La società di Tennis, il Tennis Club Bellinzona (www.tcbellinzona.ch)
* La società di Unihockey, [[Ticino unihockey]] ([http://www.ticinounihockey.ch Sito internet])
 
== Galleria di immagini ==
<gallery>
File:Bellinzona - Fontana 2.jpg|Monumento ai caduti delle due guerre mondiali
File:Picswiss TI-21-33.jpg|[[Aurelio Galfetti]]: ristrutturazione di Castelgrande
File:Bellinzona Burg Castelgrande.JPG|Via d'accesso interna
File:Bellinzona Murata.jpg|la Torre Nera, la corte e la murata
File:Bellinzona Stadtmauer.JPG|Beccatelli in pietra sostengono il [[cammino di ronda]] sulla murata della città
File:Bellinzona Castello di Sasso Corbaro aussen.jpg|Castello di Sasso Corbaro (esterno)
File:Bellinzona Castello di Sasso Corbaro Turm.jpg|Una torre del castello di Sasso Corbaro
File:Bellinzona Castello Hof.jpg|La chiesetta di Santa Barbara
File:Ramparts Bellinzona.jpg|La murata
File:Bellinzona - Torre.jpg|Torre della murata
File:L'entrata del Castello Montebello.jpg|[[Montebello (castello)]] l'entrata
File:Castello Montebello - Interno.jpg|[[Montebello (castello)]] Cortile
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Romano Bracalini; ''L'Italia prima dell'unità (1815 - 1860)''; Milano, BUR, 2001.
* Johann Rudolf Rahn, ''I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino'', Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, Bellinzona 1894, 16-58.
* Nazzareno Trovanelli; ''La decapitazione di Leonida Montanari e di Angelo Targhini''. Cesena, Tipografia ditta Biasini di P. Tonti, 1890.
* Siro Borrani, ''Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone'', Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
* Costanzo Premuti, Leonida Montanari, Angelo Targhini; ''In memoria di Angelo Targhini e Leonida Montanari, decapitati nel MDCCCXXV per ordine di papa Annibale della Genga''. 1909
* Giovanni Sarinelli, ''La Diocesi di Lugano. Guida del clero'', La Buona Stampa, Lugano 1931, 222-223.
 
* [[Virgilio Gilardoni]], ''Inventario delle cose d'arte e di antichità'', Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955.
== Filmografia ==
* Virgilio Gilardoni, ''Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina'', Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 17, 19, 20, 26, 28-29, 36, 200, 204-205, 207, 259, 266, 368, 370, 372, 375, 396, 471, 474, 494, 512, 576, 578.
La storia è stata portata al cinema dal regista [[Luigi Magni]], nel film ''[[Nell'anno del Signore]]'' ([[1969]]), con protagonista [[Nino Manfredi]] e, nei ruoli dei due rivoluzionari, [[Robert Hossein]] (Montanari) e [[Renaud Verley]] (Targhini).
* Adolfo Caldelari, ''Guida di Bellinzona'', Edizioni Casagrande, Locarno-Bellinzona 1971; Idem, ''Arte e Storia nel Ticino'', ETT, Locarno 1975.
* Bernhard Anderes, ''Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 3-22, 26-28, 33-34, 48, 83, 107, 118, 129, 149, 254, 259.
* Plinio Grossi, ''Un'altra città. Bellinzona com'era'', Armando Dadò Editore, Locarno 1990.
* [[Emilio Motta]], ''[[Effemeridi]] ticinesi'', ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
* Franco Chiesa, ''La zecca di Bellinzona'', Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1991.
* Plinio Grossi, ''Ali fra le torri'', Fontana Editrice, Pregassona 1995.
* Flavio Maggi, ''Patriziati e patrizi ticinesi'', Pramo Edizioni, Viganello 1997.
* Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, ''Terre del Ticino. Diocesi di Lugano'', Editrice La Scuola, Brescia 2003.
* Plinio Grossi, ''Saluti da Bellinzona. Le storie di un'epoca nelle cartoline illustrate'', Edizioni Casagrande, Bellinzona 2005.
* AA.VV., ''Guida d'arte della Svizzera italiana'', Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 11, 12, 14, 17, 18, 19-39, 41, 42, 43, 52, 54, 55, 58, 59, 72, 65, 66, 82, 87, 134, 144, 152, 178, 184, 274, 295, 300, 302, 384, 491, carta 20.
* AA.VV., ''Giù le mani dalle Officine'', Fontana Print, Pregassona-Salvioni, Bellinzona, 2008.
* Gabriele Rossi, ''Giù le mani dall'Officina!. Traces de grève à Bellinzone'', in Vues d'archives, "Cahiers d'histoire du mouvement ouvrier", n° 24, Association pour l'étude de l'histoire du mouvement ouvrier (AEHMO) e Éditions d'en bas, Lausanne 2008.
* Anna Lisa Galizia, Lucia Pedrini-Stanga, Noemi Angehrn, ''Sculture nello spazio pubblico a Bellinzona'' (Guide storico-artistiche della Svizzera), Società di storia dell'arte in Svizzera, Berna 2009.
* Simona Martinoli, Cristina Palma, Lucia Pedrini-Stanga, ''Il cimitero di Bellinzona'', (Guide storico-artistiche della Svizzera), Società di storia dell'arte in Svizzera, Berna 2009.
* Giuseppe Chiesi, ''Copista e miniatore della cancelleria del ducato di Milano'', in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di) Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, Officina Libraria, Milano 2010.
* Plinio Grossi, ''Bellinzona e i suoi aneddoti'', Salvioni, Bellinzona 2010.
* Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, ''Pittori lombardi. Chimera; Luccio; Blasone della famiglia Muggiasca; Uomo ricurvo in atto di sorreggere con la schiena; Cinghiale; Giovane in atto di sorreggere con le braccia, Vespasiano imperatore; Animale fantastico con guinzaglio (?); Imbarcazione con due figure, Due caproni; Due cani; Due Beccacce'', in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.
* Paolo Ostinelli, ''Copista e miniatore della cancelleria del ducato di Milano. Luigi XII, re di Francia, concede privilegi a Bellinzona e Claro'', in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.
* Laura Pedrioli, ''Un inglese a Bellinzona. Le vedute della città di Bellinzona realizzate da [[William Turner]]'', in «Kunst + Architektur in der Schweiz», anno 62, n. 2, SSAS, Berna, 2011, 52-57.
 
== Voci correlate ==
*[[Risorgimento italiano]]
 
*[[Potere temporale dei papi]]
* [[Stazione di Bellinzona]]
*[[Stato Pontificio]]
* [[Comuni dell'Italia geografica non in Italia]]
*[[Carboneria]]
* [[Distretto di Bellinzona]]
* [[Cantone di Bellinzona]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Bellinzona}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{DSS|I2031|Bellinzona|autore=Martin Peter Schindler, Giuseppe Chiesi, Pablo Crivelli, Chiara Orelli|data=12 novembre 2007}}
* [http://www3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/index.php?fuseaction=dati.dettaglio&id=102 Ufficio di statistica del Canton Ticino: Bellinzona]
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Svizzera/Ticino/Bellinzonese/Località/Bellinzona/}}
 
{{Bellinzona}}
{{Patrimoni Unesco|Svizzera}}
{{Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (Ticino)}}
{{Portale|patrimoni dell'umanità|Ticino}}
 
{{Portale|Biografie|Cesena|Risorgimento|Stato Pontificio}}
[[Categoria:Bellinzona| ]]
[[Categoria:Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere]]
 
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[[Categoria:Personalità del Risorgimento]]
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[[Categoria:Storia dello Stato Pontificio]]