Matrimonio e Washington Open 1999: differenze tra le pagine

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{{TennisEventInfo|1999|Legg Mason Tennis Classic|
<noinclude>{{Avvisobloccoparziale scad|200906272133}}</noinclude>
| data=16 agosto – 22 agosto
| edizione=30a
| località={{bandiera|USA}} [[Washington]], [[Stati Uniti]]
| champs={{bandiera|USA}} [[Andre Agassi]]
| champd={{bandiera|USA}} [[Justin Gimelstob]] / {{bandiera|CAN}} [[Sébastien Lareau]]
| superficie=[[Campo da tennis#Cemento|Cemento]]
}}
 
Il '''Legg Mason Tennis Classic 1999''' è stato un torneo di [[tennis]] giocato sul [[Campo da tennis#Cemento|cemento]]. È stata la 30ª edizione del [[Legg Mason Tennis Classic]], che fa parte della categoria [[ATP International Series Gold|International Series Gold]] nell'ambito dell'[[ATP Tour 1999]]. Si è giocato a [[Washington]] negli [[Stati Uniti]], dal 16 al 22 agosto 1999.
{{nota disambigua|significati specifici del termine "matrimonio"|[[Matrimonio (disambigua)]]}}
 
== Campioni ==
[[Immagine:Sposalizio Vergine.jpg|thumb|250px|''Sposalizio della Vergine'', [[Raffaello]] ([[1504]]).]]
=== Singolare ===
{{Vedi anche|Legg Mason Tennis Classic 1999 - Singolare}}
{{bandiera|USA}} '''[[Andre Agassi]]''' ha battuto in finale {{bandiera|RUS}} [[Evgenij Kafel'nikov]] 7-6(3), 6-1
 
=== Doppio ===
Con il termine '''matrimonio''' si intende un legame fra due persone finalizzato alla formazione di una [[famiglia (società)|famiglia]]. In alcune culture e paesi è considerato lecito contrarre matrimonio con più di una persona ([[poligamia]], termine generalmente riferito all'unione di un uomo con più mogli); tale pratica è invece perseguita come reato nella maggior parte del mondo.
{{Vedi anche|Legg Mason Tennis Classic 1999 - Doppio}}
{{bandiera|USA}} '''[[Justin Gimelstob]] / {{bandiera|CAN}} [[Sébastien Lareau]]''' hanno battuto in finale {{bandiera|ZAF}} [[David Adams]] / {{bandiera|ZAF}} [[John-Laffnie de Jager]] 7-5, 6-7(2), 6-3
 
==Collegamenti esterni==
Nell'accezione più comune, parlando di matrimonio si presuppone che le persone coinvolte abbiano [[Sesso (biologia)|sesso]] opposto; fino a qualche tempo fa in effetti, questa era l'unica forma ufficialmente riconosciuta, in tutti i paesi del mondo. Tuttavia di recente, in alcuni Stati tra quelli a economia più avanzata, la possibilità di contrarre matrimonio è stata estesa a coppie dello stesso sesso (il cosiddetto [[Matrimonio omosessuale|matrimonio omosessuale]]).
[http://www.leggmasontennisclassic.com/default.aspx Sito ufficiale]
 
{{Legg Mason Tennis Classic}}
L'articolo 16 della [[Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo]] afferma:
{{TennisATPTour1999}}
{{Portale|Stati Uniti d'America|tennis}}
 
[[Categoria:Legg Mason Tennis Classic 1999| ]]
# ''Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di [[razza]], [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] o [[religione]]. Essi hanno eguali [[Diritto|diritti]] riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.''
[[Categoria:ATP Tour 1999]]
# ''Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.''
 
In [[Italia]] è ancora aperto il dibattito circa il riconoscimento giuridico e la tutela di unioni simili al matrimonio, già presenti in alcuni tra i paesi occidentali. La concessione dei diritti e le agevolazioni previste per le coppie eterosessuali e sposate viene con queste formule allargata anche ai conviventi, in modo pressoché identico ed in generale, spesso indipendentemente dal sesso di ciascuno di essi.
 
== Etimologia ==
 
{{citazione necessaria|La parola "matrimonio", secondo una visione diffusa, deriva dal [[lingua latina|latino]] ''matris munus'', "compito della [[madre]]", ovvero anche ''matrem munere'', "proteggere la madre". L'[[etimologia]] indicherebbe una relazione diretta tra l'alleanza d'[[amore]] dei due (uomo e donna nel contesto originario) e il compito della [[maternità]]/[[paternità]] che da essa scaturisce.}}
 
In ogni caso, l'utilizzo del termine con riferimento all'unione nuziale si sviluppò con il [[diritto romano]] nel quale si diede riconoscimento e corpo al complesso delle situazioni socio-patrimoniali legate al ''matrimonium''.
 
== Definizione, motivazioni e funzione ==
=== Definizione di matrimonio ===
 
La definizione del matrimonio è strettamente connessa alla cultura cui si riferisce, e al periodo storico. In molti casi essa passa per la legittimazione giuridica, [[Società (sociologia)|sociale]] o religiosa di una relazione fra due individui che potrebbero anche già aver contratto di fatto questo genere di legame. Le motivazioni che portano all'ufficializzazione formale di una relazione sono di vario genere e solitamente non sono uniche: motivazioni sentimentali o [[Sessualità|sessuali]] che necessitano di un'approvazione sociale o religiosa, motivazioni [[Economia|economiche]], patrimoniali o politiche che invece richiedono una legittimazione giuridica e quant'altro.
 
===Forme ed effetti del matrimonio===
Il matrimonio ha effetti sull'[[economia]] dei soggetti interessati (che presso la maggior parte delle società, con esso, costituiscono un "nucleo familiare"), sulla condizione giuridica e sociale dei figli e dei coniugi.
In Italia sono previste due forme di matrimonio, quello civile e quello religioso con effetti civili. I matrimoni religiosi i cui effetti sono riconosciuti civilmente dallo stato italiano sono quello celebrati davanti a un ministro di culto della confessione religiosa che ha stipulato una intesa con lo stato italiano. Il matrimonio cattolico valido solo ai fini religiosi viene definito matrimonio canonico. Attualmente sono riconosciuti i matrimoni celebrati davanti a ministri di culto delle seguenti confessioni religiose:
* [[Chiesa cattolica]] (matrimonio concordatario);
* [[Tavola valdese]];
* [[Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno]];
* [[Unione delle Comunità ebraiche italiane]];
* [[Assemblee di Dio in Italia]] (ADI);
* [[Unione Battista]];
* [[Chiesa Evangelica Luterana in Italia]].
 
Il 4 aprile 2007 la [[Repubblica Italiana]] ha stipulato intese con alcune organizzazioni religiose che prevedono, tra l'altro, il riconoscimento degli effetti civili dei matrimoni religiosi celebrati davanti ai ministri di culto delle rispettive organizzazioni religiose. Tuttavia queste intese non sono state ancora sottoposte al [[Consiglio dei Ministri]] per la successiva trasmissione al [[Parlamento]] per la conseguente ratifica. Le intese riguardano i rapporti tra la Repubblica Italiana e le seguenti organizzazioni religiose:
*[[Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale]] (cristiani ortodossi che si riconoscono nel [[Patriarcato di Costantinopoli]]);
*[[Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova]];
*[[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[mormoni]]);
*[[Unione Induista Italiana, Sanatana Dharma Samgha]].
 
Nessuna intesa è stata ancora raggiunta tra le organizzazioni islamiche in Italia e Repubblica Italiana per attribuire effetti civili ai matrimoni islamici. Le difficoltà nascono dalla mancanza di una organizzazione unitaria degli islamici in Italia, dall'assenza di un ministro di culto tra gli islamici e da resistenze politiche.
 
===Il matrimonio e la famiglia ===
{{vedi anche|famiglia (società)}}
Il concetto di matrimonio è legato a quello di famiglia: i due coniugi formano un nucleo familiare che spesso in seguito si espande con i figli.
 
Il matrimonio è stato tradizionalmente un prerequisito per creare una famiglia, che solitamente costituisce un mattone costruttivo di una [[comunità]] o società. Perciò, il matrimonio non solo serve gli interessi di due individui, ma anche gli interessi dei loro figli e della società di cui fanno parte.
 
Nell'occidente la famiglia nucleare, intesa come comunità in cui vivono i due sposi con i loro figli, è sempre stata la forma più comune, riconosciuta già nel [[diritto romano]].
 
La maggior parte delle società non occidentali ha una definizione più ampia di famiglia, che comprende una rete familiare estesa e comprendente persone di diverso genere. In alternativa i coniugi possono essere senza figli per [[infertilità]] o per scelta.
 
===Diritti e doveri===
Il matrimonio conferisce diritti e doveri circa la nascita di bambini, le [[proprietà (diritto)|proprietà]], i legami di [[parentela]], l'appartenenza [[Tribù|tribale]], le relazioni con la società, l'[[eredità]], e anche in relazioni più private quali il comportamento [[sessualità|sessuale]], l'[[intimità]] e l'[[amore]].
 
Il matrimonio talvolta: stabilisce il padre legale del figlio di una donna; stabilisce la madre legale di un uomo; dà il controllo al marito o alla sua famiglia della sessualità, lavoro e/o proprietà della moglie; dà il controllo alla moglie o alla sua famiglia della sessualità, lavoro e/o proprietà del marito; stabilisce proprietà comuni a favore dei figli; stabilisce una relazione tra le famiglie del marito e della moglie. Nessuna società fa tutte queste cose contemporaneamente; nessuna di queste è universale (vedi l'articolo di Edmund Leach in "Marriage, Family, and Residence," edito da Paul Bohannan e John Middleton).
 
===Regolazione dei rapporti sessuali===
Nel mondo [[Ebraismo|ebraico]], [[Islam|musulmano]] o [[Cristianesimo|cristiano]] cattolico, ma anche in altre società con diverse matrici culturali e religiose, il matrimonio è per tradizione un prerequisito per i [[rapporto sessuale|rapporti sessuali]], finalizzate comunque alla legittimazione di una prole in grado di ereditare il patrimonio familiare: si suppone che persone non sposate non debbano avere pratiche sessuali (in tal caso definite [[fornicazione]]) al di fuori del matrimonio e tale pratica è socialmente scoraggiata o addirittura criminalizzata. In alcuni casi vengono prese misure precauzionali estreme, soprattutto nei confronti delle donne, come l'[[infibulazione]].
 
Nella maggior parte degli Stati occidentali buona parte della popolazione accetta da tempi relativamente recenti praticare sesso o formare famiglie al di fuori del matrimonio. È anche considerato normale accettare il matrimonio religioso in caso di [[gravidanza]] della donna.
 
Il sesso con una persona sposata diversa dal proprio coniuge, detto [[adulterio]], è nella maggior parte delle società meno accettabile e rimane in molti casi comportamento biasimato e talora criminalizzato.
 
=== Restrizioni al matrimonio ===
Molte società nel mondo hanno tradizionalmente posto restrizioni al matrimonio tra consanguinei (endogamia), al matrimonio con piu' persone (poligamia), e a matrimoni fra persone dello stesso sesso (matrimoni omosessuali).
 
==Il riconoscimento del matrimonio==
Lungi dal limitarsi a questione privata fra i coniugi, il matrimonio è storicamente sempre registrato come atto pubblico, momento di formalizzazione pubblica verso i terzi e verso le istituzioni dell'unione coniugale. Diverso è ovviamente il tipo di riconoscimento, di registrazione, di presa d'atto dagli ordinamenti giuridici e dalle comunità religiose, originandosi in questa differenza una sostanziale diversità di considerazione.
 
Le coppie solitamente cercano il riconoscimento sociale del loro matrimonio, e molte società richiedono l'approvazione ufficiale da parte di un ente religioso o civile. I sociologi distinguono così tra una ''cerimonia di matrimonio'' condotta in base ad una [[religione]] e a ''matrimonio civile'', sancito dallo stato.
 
Il matrimonio, nella maggioranza delle società, è un [[istituto giuridico]] e può assumere rilevanza anche nella religione: in alcuni culti ha anche valore di [[sacramento]], e comunque in genere rappresenta un momento di notevole importanza per i fedeli interessati e per la comunità religiosa di riferimento. Si parla pertanto di matrimonio civile in relazione al [[rito]] celebrato ai soli fini giuridici, e di matrimonio religioso o confessionale quando il rito sia celebrato da un ministro del culto. In alcuni ordinamenti giuridici è previsto il riconoscimento (talvolta meramente ricettizio) del rito religioso, cui possono attribuirsi effetti civili (spesso a condizione che sia richiesto).
 
Il modo in cui un matrimonio viene sancito è cambiato nel tempo, così come l'istituzione stessa del matrimonio.
 
In molte giurisdizioni la cerimonia del matrimonio civile può aver luogo durante la cerimonia del matrimonio religioso, sebbene si tratti di due entità distinte. Nella maggior parte degli stati occidentali il matrimonio può essere celebrato da un [[sacerdote]], ministro o autorità religiosa; in tal caso l'autorità religiosa agisce simultaneamente come autorità religiosa e come ufficiale dello stato. È quanto avviene anche in [[Italia]] con l'istituto del matrimonio [[Patti lateranensi|concordatario]], per cui la semplice celebrazione cattolica può avere anche gli effetti civili (attraverso la sua trascrizione). In alcuni paesi come la [[Francia]], la [[Germania]] e la [[Russia]], è necessario essere sposati dallo stato prima di avere una cerimonia religiosa.
 
Alcuni stati ammettono matrimoni civili che non sono ammessi in molte religioni, come i [[matrimonio omosessuale|matrimoni omosessuali]] o le [[unione civile|unioni civili]] e il matrimonio può essere anche non formalmente celebrato ma sancito per legge come nei matrimoni di fatto (''common-law marriage'') o matrimoni informali, un istituto storicamente presente in molte culture che prevede un riconoscimento formale degli effetti del matrimonio per coppie che vivono insieme anche senza la celebrazione effettiva del rito. Vi sono viceversa esempi di persone che celebrano un rito religioso che non è civilmente riconosciuto. Tali esempi comprendono le [[vedovanza|vedove]] che perderebbero il diritto alla [[pensione]] nel caso si risposino e scelgono un rito solo religioso, coppie omosessuali, alcuni gruppi di [[Mormonismo|Mormoni]] che ammettono la [[poligamia]], coppie in pensione che perderebbero i benefici se legalmente sposate, uomini musulmani che desiderano praticare la poligamia che è ammessa sotto alcune condizioni nell'[[Islam]] e immigrati che non vogliono far sapere alle autorità che si sposano o per la sposa che lasciano in patria o per la complessità delle leggi dell'immigrazione che possono rendere difficile la visita delle spose con un visto turistico.
 
Di pari passo con le diverse concezioni sociali di matrimonio, vanno i suoi diversi riconoscimenti legali nei vari paesi per effetto dell'assunzione negli ordinamenti dei canoni sociali. Nei tempi moderni, il termine ''matrimonio'' viene generalmente riservato a un'unione approvata dallo stato.
La locuzione ''legalmente coniugato/a'' può essere usata per enfatizzare questo aspetto.
 
==Scioglimento del matrimonio ==
Alcune società contemplano che il legame matrimoniale possa giungere ad una conclusione anche in casi diversi dalla [[morte]] di almeno uno dei coniugi, e ammettono l'istituto del [[divorzio]].
 
Col divorzio il matrimonio resta celebrato (in senso civile), ma i suoi effetti vengono terminati per effetto di una decisione solitamente demandata ad un giudice.
 
Vi sono inoltre paesi (tra cui l'Italia) e religioni (ad esempio quella [[Chiesa cattolica|cattolica]]) che consentono l'annullamento, col quale il matrimonio risulta come mai celebrato a causa di talune condizioni che ne avrebbero viziato la correttezza originaria.
 
 
 
==Il matrimonio nella legge italiana==
{{vedi anche|matrimonio (diritto)|diritto di famiglia}}
Nell'ordinamento giuridico italiano la materia è regolata dal cosiddetto "[[Diritto di famiglia]]".
 
La [[Costituzione italiana]] dedica alla famiglia tre articoli (collocati all'interno del Titolo II intitolato "Rapporti etico-sociali").
 
L'art. 29 stabilisce che
:"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
:Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
 
L'art. 30 stabilisce che
:"È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
:Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
:La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
:La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità".
 
L'art. 31 stabilisce che
:"La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
:Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo".
 
 
 
== Il matrimonio nelle varie culture ==
 
===Matrimonio tra consanguinei (esogamia ed endogamia) ===
La società ha sempre posto restrizioni al matrimonio tra parenti, sebbene il grado delle relazioni proibite vari notevolmente. Gli [[Antropologia|antropologi]] si riferiscono a questo genere di restrizioni con il termine di [[esogamia]]. Tali restrizioni sono relative al [[tabù]] dell'[[incesto]]. Gli antropologi hanno segnalato che il tabù dell'incesto può servire per promuovere la solidarietà sociale.
In quasi tutte le società il matrimonio tra fratelli e sorelle è vietato, con rare eccezioni quali l'Antico Egitto, la società [[Hawaii]]ana, e gli Inca.
In molte società il matrimonio tra cugini di primo grado è preferito, mentre all'estremo opposto, la [[chiesa cattolica]] [[Medioevo|medievale]] proibiva il matrimonio tra cugini lontani. La chiesa cattolica odierna mantiene tuttora uno standard di distanza richiesta (sia in consanguineità che in affinità) per il matrimonio.
Nella comunità [[induismo|induista]], specialmente nella casta dei [[Brahmini]], è vietato sposare persone dello stesso [[Gothra]], visto che persone dello stesso Gothra sono dette avere la stessa discendenza patriarcale. Nell'antica India quando era valido il [[Gurukul]], lo shishyas (il pupillo) era sconsigliato dallo sposare i figli del [[Guru]] siccome lo shishyas era considerato figlio del Guru e sarebbe stato un matrimonio tra fratelli (sebbene ci fossero eccezioni come [[Abhimanyu]], il figlio di [[Arjuna]], sposando Uttara, l'apprendista ballerina di Arjuna nel poema epico [[Mahabharata|Mahābhārata]]).
Molte società hanno adottato anche altre restrizioni su chi può sposarsi, come il divieto di sposare persone con lo stesso cognome o persone con lo stesso animale sacro.
 
Inversamente, alcune società richiedono che il matrimonio avvenga all'interno di un certo gruppo. Gli antropologi si riferiscono a queste restrizioni con il termine di '''[[endogamia]]'''. Nell'Antico Egitto, il matrimonio tra fratelli e sorelle era ammesso solo nella famiglia reale; questo privilegio era negato al popolo comune e potrebbe essere servito per concentrare salute e potere in una famiglia. Un esempio di endogamia potrebbe essere la necessità di sposare un appartenente alla stessa tribù.
Le leggi [[Razzismo|razziali]] adottate da alcune società nel passato, come la [[Germania Nazista]], il [[Sudafrica]] dell'[[apartheid]] e gran parte degli stati meridionali degli [[Stati Uniti d'America|USA]] prima del [[1967]], che proibivano il matrimonio tra persone di diversa razza ([[miscegenazione]]) potrebbero anch'esse essere considerate esempi di endogamia.
 
===Matrimonio combinato===
 
Un matrimonio di convenienza (o 'combinato') è un'unione facilitata da procedure formali da parte di famiglie o gruppi politici. Un'autorità responsabile stabilisce o incoraggia le nozze. L'autorità potrebbe essere costituita dai genitori, dalla famiglia, una figura religiosa o il consenso generale. Le prime due spesso iniziano il processo con la pressione informale e sociale mentre le ultime due cominciano spesso con un sistema od una dichiarazione formale. In entrambi i casi, l'autorità ha un veto vincolante sul matrimonio, e questo sistema è socialmente supportato dal resto della comunità, così che negarlo comporta conseguenze drastiche ed estreme. Una volta dichiarato, un impegno è implicito, che diviene esplicito con una seguente [[cerimonia]] formale. Coloro i quali appoggiano le nozze combinate affermano frequentemente che è una [[tradizione]], che si basa sulla [[morale]] sociale e che è un bene per le famiglie coinvolte.
 
In molte zone del mondo, quando una donna non ha ancora raggiunto la [[pubertà]] il padre organizza un matrimonio per lei in cambio di una "offerta di matrimonio", anche ad un uomo del doppio della età di lei. La donna aveva poco o niente da dire nelle trattative per il matrimonio, le quali potevano occorrere anche senza che ne venisse a conoscenza.
 
Coloro che credono nel matrimonio romantico criticheranno spesso le nozze combinate, considerandole come opprimenti, disumane o immorali. I difensori di questi matrimoni dissentono, riferendosi spesso a culture nelle quali il tasso di successo di queste forme è alto e sostenendo che quasi tutti le coppie imparano ad amarsi e prendersi cura l'uno dell'altro molto profondamente.
 
Coloro che credono nel matrimonio di convenienza formulano anche delle critiche verso il matrimonio romantico, dicendo che è a breve termine, eccessivamente basato sulla [[lussuria]] o immorale. I sostenitori ribattono che è meglio possedere un legame sentimentale prima di prendere un impegno vitalizio.
 
Le culture che aspirano a creare relazioni dopo che le coppie si sono sposate sono quelle con pratiche istituzionalizzate di matrimoni combinati. Le culture le quali giungono a pensare che le nozze dovrebbero essere provate solamente dopo che una compatibilità di breve termine è stata provata adottano i matrimoni romantici. È opinabile quale dei due metodi sia più corretto o quale idee sul matrimonio siano più giuste: le assunzioni sottostanti sono differenti. Molte critiche dell' "altra" forma di matrimonio sono basate su malintese ipotesi a proposito del matrimonio, fatte da differenti punti di vista culturali e in base a ciò che differenti gruppi di persone ritengono debba essere il matrimonio.
 
=== Matrimonio forzato ===
 
Per matrimonio forzato si intende un matrimonio in cui una o entrambe le persone coinvolte, bambini o adulti, vengono fatte sposare contro la propria volontà.
Alcune culture tradizionali praticano ancora il matrimonio per rapimento, una forma di matrimonio forzato in cui una donna che è rapita e [[stupro|stuprata]] da un uomo è poi considerata sua moglie. {{citazione necessaria|Questa pratica è limitata ad alcune culture tradizionali in un piccolo numero di paesi}}, ed è generalmente considerata ripugnante da altre culture. Ci sono diversi esempi nella [[mitologia]] greca e romana. In [[Grecia]], il rapimento di [[Persefone]] da parte di [[Ade]], di [[Dafne]] e [[Leucotoe]] da parte di [[Apollo]], di [[Cassandra]] da parte di [[Aiace di Locride]], di [[Auge]] da parte di [[Eracle]], di [[Andromaca (mitologia)|Andromaca]] da parte di [[Ettore]] e [[Neottolemo (mitologia)|Neottolemo]], e di [[Polissena]] sempre da parte di [[Neottolemo (mitologia)|Neottolemo]], di [[Climene]] da parte di [[Acamante]]. A Roma, il [[ratto delle sabine]].
{{Vedi anche|matrimonio forzato}}
La "[[fuitina]]" ("piccola fuga" in dialetto siciliano) è un esempio di matrimonio per rapimento, ma in questo caso si presume che rapitore e rapita siano complici per sfuggire all'opposizione della famiglia di lei all'unione in matrimonio. Essa consiste nella fuga dei futuri sposi per avere rapporti sessuali come tra marito e moglie: essendo in questo modo la donna "compromessa", la sua famiglia "dovrà" accettare il matrimonio come "riparatore". {{citazione necessaria|Tipico esempio sono le canzoni popolari messicane del [[XIX secolo]]}}.
Tale fuga prematrimoniale, in uso fino a tempi recenti specialmente nelle regioni del sud Italia, veniva compiuta talvolta in accordo con una o entrambe le famiglie dei transfughi le quali, in tale frangente, sono giustificate alla celebrazione di immediate nozze riparatrici, prive dei rituali e costosi ricevimenti.
<ref>Il film [http://www.imdb.com/title/tt0058564/ Sedotta e abbandonata] di [[Pietro Germi]], uscito in Italia nel [[1964]], mette in scena, in forma di commedia, la logica della "fuitina" e del "matrimonio riparatore". Nel film, Agnese, una ragazza siciliana di 15 anni, viene messa incinta dal fidanzato della sorella, Peppino. Per evitare lo scandalo, Don Vincenzo, padre di Agnese, costringe Peppino a sposare Agnese anziché la sorella, e si concorda un finto rapimento.</ref>
{{vedi anche|Fuitina}}
 
===Matrimonio nullo se sterile===
 
Alcune tradizioni ammettevano che una donna che avesse fallito nel dare un figlio potesse essere restituita al padre. Ciò rifletteva l'importanza di avere figli e di estendere la famiglia per protrarre le [[generazione|generazioni]]. <ref>E' passato alla storia il caso di [[Soraya Esfandiary Bakhtiari]], seconda moglie di Mohammad Reza Pahlavi, l'ultimo Shāh di Persia, ripudiata a causa della sua sterilità.</ref>
 
=== Matrimonio omosessuale ===
 
{{vedi anche|matrimonio omosessuale}}
I matrimoni legalmente sanciti sono generalmente condotti fra coppie eterosessuali. Di conseguenza alla maggior accettazione dell'[[omosessualità]] nelle culture Occidentali, sempre più Paesi (al momento Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Massachusetts, Norvegia) permettono anche ai gay di scegliere se contrarre matrimonio o meno col proprio partner. Ciò ha per contro generato qualche contraccolpo generale, soprattutto negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], nazione tendenzialmente conservatrice, dove molti stati hanno specificamente messo fuori legge [[matrimonio gay|matrimoni gay]] attraverso referendum popolari. A livello nazionale, in USA è in vigore dal '96 il [[Defense of Marriage Act]] che ha creato una definizione federale del matrimonio come istituto tra un uomo e una donna, oltre a permettere ad ogni Stato di non riconoscere i matrimonio di persone dello stesso sesso celebrati altrove. Sono state mosse argomentazioni per cui questo provvedimento sarebbe in conflitto con la stessa Costituzione statunitense, e potrebbe essere rovesciato su questa base; per tentare di evitare ciò, alcuni, compreso il Presidente [[George W. Bush]], hanno appoggiato un emendamento della Costituzione federale per proibire i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma questo emendamento è stato respinto dal Congresso. Al momento, un solo Stato U.S.A. riconosce ai gay la possibilità di contrarre matrimonio col proprio partner: il [[Massachusetts]], e sfide legali alle restrizioni al matrimonio potrebbero presto espandere il riconoscimento dei matrimoni di persone dello stesso sesso a Washington, New York, e in molti altri Stati nonché a livello federale. I sondaggi di opinione, che naturalmente variano molto a seconda delle nazioni e delle zone interne in cui ci si trova, indicano un crescente appoggio della lotta per permettere anche ai gay di contrarre matrimonio e un molto più vasto appoggio verso misure volte a tutelare maggiormente e anche riconoscere giuridicamente formazioni sociali al di fuori del matrimonio, siano esse a carattere omosessuale che eterosessuale.
Nel mondo, il matrimonio viene sempre più spesso aperto alle coppie dello stesso sesso. Allo stato attuale, le coppie dello stesso sesso possono contrarre matrimonio in [[Paesi Bassi]], [[Belgio]], [[Spagna]], [[Canada]], [[Sudafrica]], [[Uruguay]], [[Norvegia]] e nello Stato USA del [[Massachusetts]].
 
In [[Italia]] l'accesso al matrimonio è consentito solo alle coppie di sesso diverso.
 
=== Matrimonio precoce ===
 
Per matrimonio precoce s'intende un matrimonio in cui uno o entrambi gli sposi sono minorenni. In particolare, si parla di matrimonio precoce quando la sposa non ha ancora avuto il [[menarca]]. La diffusione dei matrimoni precoci oggi sembra essere una caratteristica dei paesi piu' poveri e/o in guerra, come frutto di necessita' economica <ref>[http://www.unicef-irc.org/publications/pdf/digest7i.pdf Unicef Digest 2001, Rapporto sui matrimoni precoci]</ref>
 
=== Matrimonio riparatore ===
 
Nella '''[[Bibbia]]''' ([[Deuteronomio]], 22,23-29) <ref>''La Sacra Bibbia'', Edizione CEI, ([1974] 2003), http://www.vatican.va</ref> si legge:
{{Quote|(23)Se una fanciulla vergine e' fidanzata, e un uomo trovandola nella citta', si sara' giaciuto con lei, (24) siano condotti ambedue fuori della porta della citta' e siano lapidati, finché muoiano: la fanciulla perché, pur trovandosi in citta', non ha gridato, e l'uomo, perché ha violato la donna del suo prossimo. Togli così il male di mezzo a te. (25) Invece se un uomo trova una giovane fidanzata per i campi, e facendole violenza, si giace con lei, muoia soltanto l'uomo che e' giaciuto con quella; (26) ma non far nulla alla giovane, essa non ha commesso colpa degna di morte; e' come il caso di uno che assale il suo prossimo e lo uccide. (27) Infatti, egli ha trovato quella giovane fidanzata per i campi, ella puo' aver gridato, ma nessuno e' venuto in suo aiuto. (28) Se uno trova una fanciulla vergine, non fidanzata, l'afferra e si giace con lei, e verranno scoperti, (29) l'uomo che si sara' giaciuto con la fanciulla deve pagare al padre di lei cinquanta sicli d'argento ed ella sia sua moglie, perché egli l'ha disonorata, né la potra' mai rimandar via per tutta la sua vita}}
Il versetto (29) e' una delle prime attestazioni del costume del '''"[[matrimonio riparatore]]"''': era concepito come una forma di risarcimento e di tutela per la donna, che avendo perduto l'[[onore]], non sarebbe piu' potuta essere presa in moglie da nessun altro uomo; invece, come si puo' notare, la legge protegge la donna anche dall'eventualità di un [[ripudio]] successivo.<br/>
 
Il costume del matrimonio riparatore sopravvisse nella cultura occidentale fino a tempi molto recenti: in [[Italia]] fino al [[1981]], allorché un uomo commetteva, nei confronti di una donna nubile ed illibata, stupro o violenza carnale punibile con la pena prevista dall'art. 519 e segg. del codice penale, onde evitare il processo o al fine di far cessare la pena detentiva inflitta, poteva offrire alla ragazza il matrimonio riparatore facendo così cessare ogni effetto penale e sociale del suo delitto (art. 544 cod. pen., ora abrogato).
 
Lo stupratore, affinché potesse fruire del beneficio di legge, doveva offrire il matrimonio alla ragazza addossandosi altresì tutte le spese della cerimonia e senza poter pretendere alcuna dote. Se la ragazza rifiutava la riparazione offerta subiva il disprezzo sociale, e presumibilmente non si sarebbe più sposata. Tale usanza è stata legalmente abolita attraverso la modifica dell'art. 544 del codice penale (art. 1 L. 5/8/1981 n°442).
 
La prima donna italiana a ribellarsi al matrimonio riparatore è stata la siciliana [[Franca Viola]] nel 1966, rifiutandosi di sposare il suo rapitore e stupratore.
 
=== Matrimonio spirituale con animali, piante o divinità ===
 
Vi sono testimonianze diffuse dall’India all’Irlanda per cui fra i popoli [[Indoeuropei]] vi era l'usanza di incoronare il re della tribù facendolo sposare con l'animale-totem.</br>
Alcuni Indiani in [[India]] seguono un costume in cui lo sposo deve sposare una pianta augurale chiamata Tulsi prima di un secondo matrimonio per contrastare le predizioni malauguranti sulla salute del marito. Comunque, la relazione non viene consumata e non influenza la loro abilità di risposarsi in seguito. Si dovrebbe notare che questa norma non si trova in tutta l'India. </br>
Il [[monachesimo]] cristiano ([[cattolico]] e [[ortodosso]]) contempla il matrimonio fra un essere umano e [[Dio]]. </br>
Altre variazioni comprendono il matrimonio fra un essere umano vivente e uno spirito ([[Taiwan]]), fra due o più persone morte ([[Mormonismo]]), {{citazione necessaria|fra un essere umano vivente e un essere umano appena deceduto tra i quali c'era un legame sentimentale ([[Francia]])}}. </br>
Questi matrimoni, solitamente, non hanno il significato sociale del matrimonio ordinario e appartengono piuttosto al dominio della religione o (nel caso di cerimonie nuziali tra cani) al puro spettacolo.
 
=== "Matrimonio virtuale" on-line ===
 
Con l'avvento di Internet, si sta diffondendo non solo l'abitudine di filmare la cerimonia e di trasmettere il filmato via web <ref>[http://www.comune.bologna.it/matrimoni/index.php Comune di Bologna, matrimonio in diretta online]</ref>, ma è di moda anche il "matrimonio virtuale" online<ref>[http://www.matrimonionline.com/qw/help.jsp Esempio di sito web che permette di celebrare matrimoni virtuali online]</ref>, che non ha valore né religioso né civile.
 
===Monogamia e poligamia===
 
La [[monogamia]] (dal greco mònos, unico, e gàmos, nozze) è l'unione matrimoniale di due soli coniugi. La [[poligamia]] (dal greco poly, molto, e gàmos, nozze) è il rapporto stabilito tra un individuo di un sesso e due o più individui della stessa specie dell'altro sesso.
{{vedi anche|poligamia}}
In alcuni paesi, molti dei quali [[africa]]ni o del mondo arabo, si pratica il matrimonio di un uomo con più donne ([[poliginia]]), mentre più raramente, ad esempio in alcuni paesi [[asia]]tici, si pratica il matrimonio di una donna con più uomini ([[poliandria]]). Ancora più raro è un [[matrimonio collettivo]], che somma le caratteristiche della poliginia e poliandria ([[famiglia punalua]]). Le società che permettono i [[matrimonio di gruppo|matrimoni di gruppo]] sono estremamente rare, ma sono esistite nelle società [[utopia|utopiche]] come la [[Comunità Oneida]].
 
====Monogamia "seriale"====
 
Nella cultura Occidentale del XXI secolo, mentre la bigamia è illegale e le relazioni extra-matrimoniali sono generalmente malviste, il [[divorzio]] e successivo nuovo matrimonio sono relativamente facili da conseguire. Ciò ha condotto ad una pratica chiamata "monogamia seriale". La monogamia seriale di solito si riferisce a ciò che accade quando un marito divorzia da una moglie più vecchia sostituendola con una più giovane. La moglie più giovane è volgarmente definita come la "moglie trofeo" da chi disprezza tale costume. La pratica della monogamia seriale è simile alle pratiche osservate nelle società poligame.
 
==== Matrimonio temporaneo ====
 
Alcune comunità musulmane praticano il "'''Nikah mut‘ah'''", o "'''sigheh'''", ovvero un matrimonio a tempo determinato. Vi e' un acceso dibattito interno sulla legittimità e l'opportunità di tale pratica.
 
===Unioni civili===
{{vedi anche|unioni civili}}
In aggiunta al matrimonio in alcuni stati sono state introdotte le [[unione civile|unioni civili]], per coppie di qualunque sesso o - a volte - solo per coppie dello stesso sesso. Le unioni civili sono riconosciute in [[Danimarca]], [[Norvegia]], [[Svezia]], [[Finlandia]], [[Groenlandia]], [[Islanda]], [[Paesi Bassi]], [[Belgio]], [[Germania]], [[Francia]], [[Regno Unito]], [[Nuova Zelanda]], [[Lussemburgo]], [[Andorra]], negli stati USA del [[Vermont]] e del [[Connecticut]] e nello stato australiano della [[Tasmania]]; un crescente numero di stati e località negli USA, come il [[Maine]], riconoscono i partenariati domestici, che offrono gli stessi diritti coniugali del matrimonio, a diversi gradi.
 
== Matrimonio e religione ==
{{vedi anche|matrimonio (religione)}}
Molte religioni hanno numerosi insegnamenti riguardanti il matrimonio.
 
La maggior parte delle [[Cristianità|chiese cristiane]] danno una qualche forma di [[benedizione]] al matrimonio; la cerimonia di nozze tipicamente include una qualche forma di impegno da parte della [[comunità]] o della [[società umana|società]] in appoggio alla relazione della coppia. Nella [[Chiesa cattolica]] e nelle Chiese ortodosse il "[[matrimonio (sacramento)|santo matrimonio]]" è considerato uno dei sette [[sacramento|sacramenti]].
 
Nell'[[Ebraismo]] il matrimonio è visto come l'unione di due famiglie, prolungando pertanto la religione e l'eredità culturale del popolo ebraico.
Anche l'[[Islam]] raccomanda caldamente il matrimonio; tra le altre cose (legittimo reciproca soddisfazione sessuale dei coniugi e procreazione), esso aiuta nel perseguimento della perfezione spirituale.
L'[[Induismo]] vede il matrimonio come un sacro dovere che comporta obblighi religiosi e sociali.
Per contro il [[Buddismo]] non incoraggia né scoraggia il matrimonio, sebbene insegni che una persona deve vivere una vita matrimoniale felice.
 
In generale, le religioni credono che i legami matrimoniali si esauriscano dopo la [[morte]]. Nel [[Mormonismo]] i fedeli anelano al [[Matrimonio eterno]], una forma di matrimonio che permette di perpetrate i vincoli familiari anche dopo questa vita.
 
== Matrimonio ed economia ==
L'aspetto economico del matrimonio è cambiato nel tempo. Storicamente, in molte culture la famiglia della sposa doveva provvedere a pagare una [[dote]] all'uomo per far sposare la propria figlia. Nelle altre culture, la famiglia dell'uomo doveva pagare un' "offerta di matrimonio" chiamata [[prezzo della sposa]] alla famiglia della donna per il diritto di sposarla. In alcune culture, doti e "offerte di matrimonio" sono ancora oggi richieste. In entrambi i casi, la transazione finanziaria ha luogo tra l'uomo (o la sua famiglia) e la famiglia della sposa; la sposa non prende parte alla transazione e spesso non ha scelta nel partecipare o meno al matrimonio.
 
In molti sistemi legali moderni, due persone che si sposano hanno la scelta tra separazione e comunione dei beni. Nell'ultimo caso, chiamato [[proprietà comune]], quando il matrimonio finisce con il [[divorzio]] ognuno detiene la metà dei beni; se un partner muore, il partner sopravvivente detiene la metà dei beni e per l'altra metà dell'[[eredità]] si applicano le leggi relative.
 
I rispettivi obblighi di mantenimento, durante ed eventualmente dopo un matrimonio, sono regolati nella maggior parte delle [[giurisdizioni]]; vedi [[Alimenti (diritto)|alimenti]].
 
È possibile analizzare l'istituzione del matrimonio usando la teoria economica; vedi [http://www.best.com/~ddfr/Academic/Price_Theory/PThy_Chapter_21/PThy_Chap_21.html David Friedman, Teoria dei Prezzi: Capitolo 21: The Economics of Love and Marriage].
 
 
 
== Storia del matrimonio in Europa==
===Il matrimonio nella Roma antica===
Il [[diritto romano]] obbligava alla [[monogamia]], mentre ammetteva la [[prostituzione]], il [[concubinato]], il sesso extraconiugale, il sesso omosessuale e il sesso con gli schiavi. <!-- tradizione culturale germanica -->
 
All'origine il matrimonio non era basato su alcun rito, era sufficiente la [[convivenza]] '''cum affectione''' a sancire legalmente l'unione.
 
Fu con gli ordinamenti dell'antica [[Roma]] che, almeno fra le culture mediterranee, ebbe diffusione un criterio distintivo della famiglia "legalizzata" dal rito pubblico, originandosi una sperequazione, non disgiunta da una qualche riprovazione sociale, nei confronti dei "figli naturali" e di quelle che con espressione dei nostri giorni si potrebbero chiamare "unioni di fatto". Col diritto romano la coppia di coniugi veniva distinta, attraverso il rito di pubblica valenza, come una famiglia, centro di imputazione di una raggiera di diritti e di obblighi, tanto fra i coniugi che fra questi ed il mondo esterno, la posizione dei figli situandosi in dipendenza di quella dei ''legittimi'' genitori. L'individuazione a fini sociali della famiglia rifletteva tanto l'esigenza di ordinare la materia, quanto il retaggio delle molte variegate formule già in uso presso culture o religioni precedenti l'era romana.
 
La formula matrimoniale latina, nella sua estrema concisione, "''[[Ubi tu Gaius, ego Gaia]]''", sintetizza la condizione della donna che la pronunziava e che con questa dichiarazione si sottometteva alla ''[[patria potestà|potestas]]'' del marito, contestualmente lasciando quella del ''[[pater familias]]'', venendone ascritta al complesso dei beni disponibili.
 
È ben nota la definizione del [[giuristi romani|giurista romano]] [[Modestino]], secondo cui ''nuptiae sunt coniunctio maris et feminae et consortium omnis vitae, divini et humani iuris communicatio'' ("le nozze sono l'unione tra uomo e donna implicante un consorzio di tutta la vita, retta dal diritto divino e umano").
 
Il matrimonio romano era organizzato dai padri dei futuri sposi, che facevano conoscenza solo al momento del loro [[fidanzamento]] (in occasione del quale il giovane promesso sposo offriva del pane). Il matrimonio faceva parte dei doveri del cittadino romano.
 
La data della cerimonia e il suo svolgimento erano soggetti ai [[Presagio|presagi]] degli [[Augure|auguri]], come lo erano tutte le azioni della vita di un Romano.
 
La sposa era vestita di [[bianco]], coperta dal ''velarium flammeum'', velo di colore [[arancione|arancio]], e incoronata di una corona di fiori.
 
Le ''justae nuptiae'' (giuste nozze) erano tuttavia riservate ai soli cittadini romani; era questo l'unico matrimonio riconosciuto dal diritto.
In tutti gli altri casi, (un cittadino e una non-cittadina, o una schiava) il matrimonio non era riconosciuto, e i bambini nati da tali unioni erano illegittimi. Gli sposi dipendevano allora dalla giurisdizione del loro paese d'origine.
Nel caso degli schiavi, il loro padrone poteva accordargli il ''contubernium'', unione senza valore giuridico, così come poteva romperlo.
 
===Il matrimonio nell'alto medioevo ===
[[Immagine:Sposalizio Vergine (medioevo).jpg|thumb|250px|Una scena del matrimonio della Vergine in un affresco medievale.]]
 
La [[Evangelizzazione|cristianizzazione]] dell'impero romano e le successive [[invasioni barbariche]] modificarono tali pratiche.
 
Il modello "un uomo-una donna" per il matrimonio cristiano fu difeso da [[Agostino di Ippona|Sant'Agostino]] ([[354]]-[[439]]) con la sua lettera ''Il buono del matrimonio''. Per scoraggiare la poligamia, egli scrisse "era permesso tra padri antichi: se è permesso anche ora, io non vorrei pronunciarmi frettolosamente. Perché non c'è ora necessità di generare figli, come c'era allora, quando, anche se le mogli portavano figli, era permesso, al fine di avere una posterità più numerosa, sposare altre mogli, cose che ora certamente non è legale" (capitolo 15, paragrafo 17). I sermoni dalle lettere di S. Agostino furono popolari ed influenti. Nel [[534]] l'imperatore romano [[Giustiniano]] condannò il sesso al di fuori di quello dei confini matrimoniali tra uomo e donna. Il Codice Giustiniano fu la base della giurisprudenza europea per un millennio.
 
Il matrimonio divenne una cerimonia privata, che si svolgeva al domicilio della futura sposa, e dava luogo a dei ricongiungimenti familiari. Talvolta era impartita una [[benedizione]], ma senza che essa avesse valore ufficiale. Il matrimonio era un mutuo [[contratto]], scritto e firmato. Veniva sancito dalla reciproca promessa verbale della coppia che sarebbero stati sposati l'un l'altra; la presenza di un sacerdote o di altri testimoni non era richiesta se le circostanze la impedivano. Questa promessa era conosciuta come il "verbum".
 
In seguito, con il declino dell'[[impero romano]], l'abitudine di firmare uno scritto scomparve progressivamente, lasciando il posto a numerosi abusi: solo dei testimoni (della cerimonia, o della vita coniugale), ormai, potevano giustificare l'esistenza dell'unione.
 
Allo stesso modo, i matrimoni «segreti», i «ratti» (senza il consenso dei genitori della ragazza) e i [[divorzio|divorzi]] divennero frequenti. Si conosce, ad esempio, il caso del rapimento di Matilde da parte di [[Guglielmo il Conquistatore]], e le 5 spose e la mezza dozzina di concubine di [[Carlo Magno]].
 
===Il matrimonio nel basso medioevo===
Con il [[concilio Lateranense IV]] nel [[1215]], la [[Chiesa cattolica]] regolamentò ufficialmente il matrimonio per la prima volta:
* impose l'uso delle pubblicazioni (per evitare i matrimoni clandestini)
* fu istituito il matrimonio come [[sacramento]]
* per evitare i divorzi, il matrimonio fu legalmente reso indissolubile, salvo per morte di uno dei due coniugi
* fu richiesto il consenso libero e pubblico degli sposi, da dichiarare a viva voce in un luogo aperto (contro i ratti e le unioni combinate)
* fu imposta un'età minima per gli sposi (per evitare il matrimonio di bambini, e in particolare di ragazze molto giovani),
* fu regolamentato l'annullamento del matrimonio in caso di violenze sulla persona, [[rapimento]], non consumazione, matrimonio clandestino ecc.
* fu necessario il [[battesimo]], affinché il matrimonio fosse stato considerato "validum"
Tale concilio fissò delle regole largamente riprese in seguito nel matrimonio civile, istituito in [[Francia]] nel [[1791]] durante la [[rivoluzione francese]].
 
===Il matrimonio nell'era moderna===
Con la [[riforma protestante]] negli stati in cui il [[sovrano]], secondo il principio del ''[[cuius regio eius religio]]'', aveva scelto la confessione cristiana riformata, il compito della registrazione dei matrimoni e della loro regolamentazione passò allo stato. Dal [[XVII secolo|Seicento]] molti dei paesi europei [[protestanti]] videro una pesante presenza dello stato nel matrimonio.
 
Negli stati cattolici furono invece riconosciuti i pronunciamenti del [[Concilio di Trento]], che rinforzò la regolamentazione del [[matrimonio (sacramento)|sacramento del matrimonio]]: celebrazione davanti ad un [[parroco]] e a dei testimoni, obbligo per gli sposi di registrare la propria unione in un registro conservato nella parrocchia, divieto di coabitazione al di fuori del matrimonio (per evitare il concubinato e i figli illegittimi).
 
===Il matrimonio nell'era contemporanea===
In [[Europa]] erano di solito gli uffici ecclesiastici a rendere ufficiali i matrimoni con la loro registrazione agli effetti civili. Avvenne perciò un passo significativo verso una chiara [[separazione tra chiesa e stato]] e un indebolimento del ruolo delle [[Cristianesimo|chiese cristiane]] in [[Germania]], quando il Cancelliere [[Otto von Bismarck]] introdusse lo ''Zivilehe'' ([[matrimonio civile]]) nel [[1875]]. Questa legge rese la dichiarazione del matrimonio davanti ad un ufficiale dell'amministrazione civile (affermando entrambi gli sposi la volontà di sposarsi) la procedura per rendere un matrimonio legalmente valido e ridusse il matrimonio religioso ad una mera cerimonia privata.
 
=== Il matrimonio ai nostri giorni ===
Molte delle assunzioni della società riguardo la natura e lo scopo del matrimonio e della famiglia sono cambiate e stanno ancora cambiando. A differenza di quanto avveniva in passato il matrimonio non è più una tappa obbligata nella vita dell'individuo. L'istituto legale del [[divorzio]] permette di sciogliere il vincolo matrimoniale. I gruppi di sostegno dei diritti degli omosessuali, infine, appoggiano l'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
 
Dalla [[seconda guerra mondiale]] l'occidente ha visto forti crescite del numero di divorzi, del numero delle convivenze senza matrimonio, del numero di persone non sposate, del numero di bambini nati fuori dal matrimonio e pure una crescita nel numero di adulteri. È di fatto emerso un sistema che può essere chiamato di ''[[#Monogamia "seriale"|monogamia seriale]]''.
Il matrimonio è evoluto da un patto a vita che può essere rotto solamente per colpa o morte, a un contratto che può essere rotto da ogni parte su richiesta.
Tra le altre variazioni avvenute nel matrimonio occidentale dalla [[prima guerra mondiale]] vi sono:
# Diversamente dal [[XIX secolo]], la donna, non l'uomo, ottiene l'affidamento dei figli in oltre l'80% dei casi di divorzio.
# Entrambi i coniugi hanno il dovere formale di sostegno al coniuge (non più solo il marito).
# I figli nati fuori dal matrimonio hanno gli stessi diritti di sostegno dei figli nati all'interno del matrimonio.
# Nella maggior parte degli stati lo [[stupro]] all'interno del matrimonio viene punito legalmente.
# Il marito non può più punire fisicamente la propria moglie.
# Le proprietà acquisite dopo il matrimonio non appartengono al solo titolare. Queste proprietà sono considerate coniugali e devono essere condivise dai coniugi secondo la legge della comproprietà o un'equa distribuzione giudiziale.
 
In Europa e negli USA nel [[XXI secolo]] i soli matrimoni legalmente sanciti sono quelli monogamici (sebbene alcune sacche di società sanciscano socialmente la poligamia, seppure non legalmente) e il [[divorzio]] (la cessazione del matrimonio) è relativamente semplice e socialmente sancito. Nell'Occidente, la visione prevalente verso il matrimonio oggi è che sia basato sull'attaccamento emotivo fra i partner e intrapreso volontariamente, mentre sono banditi i matrimoni combinati.
 
Un fenomeno economico fiorente è fare ricorso a [[agenzia matrimoniale|agenzie matrimoniali]] per trovare la persona da sposare.
 
=== Il mondo orientale ===
Alcune società permettono la poligamia, nella quale un uomo può avere più mogli; tuttavia perfino in tali società la maggior parte degli uomini ha una sola moglie. In queste società avere più mogli è generalmente considerato un segno di ricchezza e di potere.
 
Lo status delle mogli plurime varia da una società all'altra.
Nel mondo [[Musulmani|musulmano]], il matrimonio viene sancito fra un uomo e una donna, ma ci sono versetti nella ''[[sura]]'' (capitolo) 4 del [[Corano]] (la ''sura'' "delle donne") che affermano che in certe condizioni di estrema equanimità ad un uomo è consentito avere fino a quattro mogli.
In [[Indonesia]], il più grande stato a maggioranza musulmana, è consentito il matrimonio fra un uomo e una donna che professano la stessa fede, mentre agli atei non è consentito sposarsi.
 
Nella [[Impero cinese|Cina imperiale]], il matrimonio formale veniva sancito solo fra un uomo e una donna, sebbene fra le classi superiori si potessero avere in aggiunta più concubine. La moglie primaria era scelta dalle famiglie e la cerimonia nuziale era molto elaborata, mentre le concubine potevano essere prese in seguito con una cerimonia molto semplice.
Solamente i figli dell'unione ufficiale erano considerati legittimi.
Per controllare meglio la crescita della popolazione, a partire dall'ascesa dello [[stato comunista]] sono permesse solamente le relazioni coniugali strettamente monogame, sebbene il divorzio sia un atto relativamente semplice.
 
 
 
 
==Tradizioni legate al matrimonio==
 
=== Bouquet ===
Alla fine della cerimonia, la sposa lancia il suo ''bouquet'' di fiori verso un gruppo di donne nubili, che competono per afferrarlo; secondo la tradizione la donna che prende il bouquet avrà la fortuna di essere la prossima a sposarsi.
 
=== Dote ===
La sposa tradizionalmente portava con sé una "[[dote]]", cioe' un insieme di beni che la [[famiglia]] di una [[moglie|sposa]] conferisce allo sposo con il [[matrimonio]]. Era tradizione che le famiglie lavorassero per anni per costituire la dote di una ragazza, ad esempio ricamando lenzuola e biancheria che sarebbero andate nella casa degli sposi.
 
=== La sposa varca la soglia in braccio allo sposo ===
Una tradizione molto comune è quella dell'uomo che porta in braccio la sposa oltre la soglia della loro casa. Investigando l'origine di questa tradizione attorno al [[100]] d.C, [[Plutarco]] formulò tre diverse ipotesi. Nella prima sosteneva che l'atto di prendere in braccio la sposa era una messa in scena simbolica del [[Ratto delle Sabine]]. In un'altra riteneva simboleggiasse la riluttanza della sposa a perdere la sua verginità, che avrebbe fatto solo sotto costrizione. Nell'ultima suggeriva la fedeltà coniugale - essendo stata portata in casa da suo marito - l'avrebbe lasciata solo nello stesso modo. Questo certamente era inquadrato nel contesto di una cultura patriarcale, nella quale si supponeva che una donna avrebbe potuto lasciare la sua casa solamente quando fosse stata così vecchia che le persone si sarebbero chieste non di chi fosse moglie, ma di chi fosse madre. È anche stato ipotizzato che questa tradizione avesse origine da una credenza romana che fosse di cattivo auspicio per una moglie inciampare entrando nella nuova casa.
 
=== Pioggia ===
In Italia si dice "Sposa bagnata, sposa fortunata", mentre in Nord Europa e negli Stati Uniti, la pioggia durante la celebrazione di un matrimonio porta sfortuna.
 
=== Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio...===
Secondo alcune tradizioni, per avere fortuna la sposa il giorno delle nozze deve indossare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di imprestato, qualcosa di azzurro.
 
=== Scambio delle fedi ===
Nei paesi di cultura cristiana, gli sposi si scambiano la '''fede''' (o ''vera''), che è un [[anello (gioiello)|anello]] che viene indossato generalmente sulla [[mano]] sinistra al [[dito]] anulare.
{{vedi anche|fede nuziale}}
[[Immagine:WikiWed.jpg‎|thumb|right|Le ''fedi'', simbolo del matrimonio]]
 
===Sottomissione della sposa al padre===
Alcune antiche tradizioni matrimoniali ancora sopravvivono in qualche forma nelle cerimonie di oggi. Le donne possono ancora essere simbolicamente "date via". Tale è la tradizione secondo la quale il padre della sposa accompagna la sposa all'altare, dove l'attende lo sposo. Se la sposa è orfana, il ruolo del padre viene assunto dal maschio più anziano della sua famiglia.
 
===Sottomissione della sposa allo sposo===
Alcune spose ancora [[giuramento|giurano]] di "obbedire" ai loro mariti, ed alcuni sposi giurano di "prendersi cura" delle loro mogli. Questi atti non producono effetti giuridici in Occidente. In Russia vi era la tradizione che il padre della sposa donasse al genero una verga, con ciò dandole l'autorizzazione a picchiarla se non fosse stata obbediente <ref>[http://www.homolaicus.com/storia/medioevo/est_europa/matrimonio-russo.htm IL MATRIMONIO NEL MIR RUSSO DEL MEDIOEVO]</ref>. Nel nord dell'Albania, il giorno delle nozze il padre della sposa regala al genero una pallottola, da usare in caso d'infedelta' da parte della futura moglie <ref>[http://it.peacereporter.net/articolo/3682/Una+suora+coraggiosa Peace reporter, "Una suora coraggiosa"</ref>. Un marito potrebbe rimuove la [[giarrettiera]] della moglie, un simbolo della sua verginità, come segno della propria rivendicazione sessuale su di lei.
 
===Verginità===
In Occidente, in passato spesso era richiesto che i futuri sposi, in special modo la donna, fossero [[Verginità|vergini]] prima del matrimonio. Una tradizione longobarda, che e' continuata nel bresciano fino al XIII sec. e nei paesi di lingua tedesca almeno fino al XIX secolo, e' quella del [[morgengabio]], o ""morgengabe", cioe' "il dono del mattino" che il marito faceva alla moglie il giorno dopo la prima notte di nozze, dono che sanciva l'unione; l'espressione latina "praetium virginitatis" stava a significare che il dono veniva concepito anche come una forma di 'risarcimento' alla donna della verginita' perduta.
 
Una vecchia tradizione in Europa, che sopravvisse nel [[XX secolo|ventesimo secolo]] nelle zone rurali del meridione, richiedeva che la verginita' della sposa fosse provata esponendo le lenzuola del letto matrimoniale (sporche di sangue) dopo la prima notte di nozze <ref> Nel film per la televisione [http://www.imdb.com/title/tt0090502/ Pietro il Grande] del [[1986]], si mostra lo zar Pietro il Grande mentre prende le lenzuola del proprio letto di nozze sporche di sangue e le mostra agli invitati al pranzo di nozze.</ref>.
 
L'abito nuziale bianco della sposa sta a indicare la condizione di verginità. Infatti, le donne vedove che si risposano normalmente non hanno l'abito bianco, in quanto si presuppone che non siano più vergini.
Oggi la tradizione dell'abito bianco continua e viene spesso applicata anche nei casi in cui è ben noto che la sposa non è vergine.
 
In alcuni Paesi , il fatto che la sposa non sia vergine il giorno delle nozze e' causa sufficiente perche' la sposa possa essere ripudiata dal marito <ref>[http://www.uaar.it/news/2008/04/19/treviso-ripudiata-perche-non-piu-vergine-denuncia-marito-per-diffamazione/ Treviso: ripudiata perché non più vergine, denuncia il marito per diffamazione]</ref>. Questa e' una delle cause dell'aumento di richieste di ricostruzione chirurgica dell'imene, anche in Europa <ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo387792.shtml]</ref>
 
== Critiche ==
===Eliminazione del riconoscimento legale del matrimonio===
Sotto il principio della separazione tra stato e chiesa, i progressisti criticano la regolazione governativa e il coinvolgimento dello stato nel matrimonio, perché molti ora considerano il matrimonio un'istituzione religiosa. La visione progressista è che se un governo deve riconoscere completamente un matrimonio, esso deve essere trattato come un [[contratto]] qualsiasi tra due parti liberamente consenzienti, il che ridurrebbe essenzialmente il [[diritto di famiglia]] ad un sottoinsieme dei contratti legale. Gli aspetti religiosi dovrebbero restare sotto la giurisdizione delle rispettive organizzazioni religiose e dei relativi tribunali ecclesiastici (ovviamente se esistono). Sviluppi legali relativamente nuovi come gli alimenti passati da ex-conviventi hanno già condotto certi governi verso questa direzione.
 
===Matrimonio svantaggioso per le donne===
Altri opinionisti hanno argomentato contro il matrimonio, talvolta condannando pratiche locali individuali e talaltre l'intera istituzione del matrimonio. Una buona parte di queste critiche provengono da personalità [[femminismo|femministe]], le quali sostengono che in molte culture il matrimonio è particolarmente svantaggioso per le donne.
 
In alcune tradizioni il matrimonio potrebbe essere un traumatico, spiacevole avvenimento per una ragazza. "[[La sorte delle donne]]" scritto ad [[Atene]] alla metà del [[V secolo a.C.]] lamenta questa situazione:
:''Le giovani donne, secondo me, hanno la più dolce delle esistenze conosciute ai mortali nelle case dei loro padri, perché la loro innocenza mantiene sempre i bambini felici e al sicuro. Ma quando raggiungiamo la [[pubertà]] e possiamo capire, siamo spinti via e venduti dai nostri [[dei ancestrali]] e dai nostri genitori. Alcune vanno in case di uomini sconosciuti, altre a stranieri, alcune in case senza gioia, alcune in luoghi ostili. E oltre tutto questo una volta che la prima notte ci vincola ai nostri mariti noi siamo forzati a lodarli e dire che va tutto bene.''
 
D'altro canto, il matrimonio è spesso servito ad assicurare alla donna il supporto continuativo del marito e le ha permesso di concentrarsi meglio sull'allevamento dei figli. Tale sicurezza è stata tipicamente più grande quando e dove il divorzio è stato più difficile da ottenere.
 
===Critiche delle associazioni maschili===
 
[http://www.cdc.gov/nchs/fastats/divorce.htm 1 matrimonio su 4 in Italia finisce con il divorzio]
 
[http://www.census.gov/prod/2003pubs/p60-225.pdf Al 15% degli uomini viene dato l'affidamento, il dato è invariato dal 1994]
 
[http://www.census.gov/Press-Release/www/releases/archives/income_wealth/004012.html Gli assegni familiari annuali ammontano a $40 miliardi di dollari negli USA, pagati da 7.8 milioni di genitori separati di cui 6.6 milioni sono padri.]
 
Uno studio della Social Health of Marriage negli [[Stati Uniti]] riporta ''La continua diminuzione del tasso di matrimonio, accompagnata da un aumento delle coppie conviventi; un piccolo incremento della percentuale di bambini che vivono in famiglie problematiche e che sono nati fuori dal matrimonio; un sensibile aumento dell'apertura verso l'avere figli fuori dal matrimonio da parte di giovani ragazzi e, tra le ragazze, un aumento della disponibilità a vivere insieme prima di sposarsi''. Tuttavia, non spiega l'atteggiamento nei confronti del divorzio.
 
[http://www.eleventhdistrictcourt.state.nm.us/stats/mckinley/dvcumulative.pdf L'85% degli ordini di protezione vengono dati alle donne, il 7% delle richieste vengono respinte]. Molti uomini lamentano il fatto che ordini di protezione vengano emessi con troppa facilità in seguito a richieste non necessarie. A causa di un ordine di protezione, l'ex-marito viene fisicamente allontanato dalla casa e dai figli.
 
Inoltre molte associazioni lamentano che le leggi sul patrimonio comune e sull'affidamento della casa al coniuge più debole (quasi sempre la donna) siano ingiuste perché di fatto spogliano i mariti dei loro beni a vantaggio delle mogli che spesso non hanno mai lavorato.
 
=== Alcune statistiche sul matrimonio in Italia ===
I matrimoni celebrati in Italia nel 2007 sono stati poco più di 250.360, contro i circa 419.000 del 1972.
Questo è un primo dato che indica la crisi del matrimonio in Italia (fenomeno comune ad altri paesi occidentali).
Un altro dato significativo di questo fenomeno è rappresentato dall'età media in cui si contrae matrimonio, che nel 2007 è stata di 32,64 anni per gli uomini celibi e 29,93 per le donne nubili. Per i divorziati l'età sale a 47,87 nni per gli uomini e 48,93 anni per le donne. Per i vedovi l'età media è di 61,49 anni per gli uomini e 48,93 anni per le donne.
A titolo di confronto per tutti gli anni '70 del XX secolo l'età media è stata di circa 27 anni per gli uomini e inferiore ai 24 per le donne.
Solo il 70% dei 35enni del 2005 è sposato, a fronte dell'85% di 15 anni prima.
I dati però sono disomogenei tra le diverse aree geografiche d'Italia. Mentre il tasso di nuzialità nel centrosud è 4,9 matrimoni ogni mille abitanti, questo indicatore scende a 3,8 nel Nord.
 
=== La crisi del matrimonio religioso e la crescente diffusione dei matrimoni civili in Italia ===
Altra novità degli ultimi anni è il forte aumento percentuale dei matrimoni civili, che nel 2007 hanno rappresentato il 34,61% dei matrimoni <ref>[http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/04_aprile/21/istat_aumentano_matrimoni_in_2007_oltre_un_quarto_con_rito_civile,18858422.html]</ref>, contro il 20,29% del 1996 .
Anche in questo caso esistono notevoli differenze tra le diverse aree del paese.
Dai dati ISTAT del 2007, gli ultimi disponibili, si evince che tutte le regioni a nord dell'Umbria hanno registrato percentuali superiori al 40%, con punte superiori al 50% in Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Liguria. In Emilia-Romagna i matrimoni civili superano il 50% in 8 capoluoghi di provincia su 9, in Liguria in 3 su 4.
Il matrimonio religioso mantiene invece una quota alta in quasi tutte le regioni del Sud Italia, rappresentando oltre il 75% in quasi tutte le regioni meridionali, ad eccezione dell'Abruzzo e delle province di Napoli, Catania e Siracusa, con punte dell'87,5% in Basilicata.
Dai dati ISTAT del 2007 la provincia con la più alta percentuale di matrimoni civili è Bolzano col 59,56%, la più bassa è Vibo Valentia con l'10,21%. Il comune di Siena ha il primato in Italia dei matrimoni civili, con l'83,29%. Nel 2008 nella provincia di Bolzano i matrimoni civili sono stati il 60,3% del totale <ref>[http://209.85.129.132/search?q=cache:T1FP_O98qKYJ:www.provincia.bz.it/land/landesverwaltung/service/publikationen.asp%3Fredas%3Dyes%26somepubl_action%3D300%26somepubl_image_id%3D142421+matrimoni+rito+2008&cd=31&hl=it&ct=clnk&gl=it]</ref>.
Altro fenomeno significativo è rappresentato dal fatto che i matrimoni civili hanno percentuali molto più elevate nei centri urbani, rispetto che a quelli rurali.
A testimonianza, che nel centro sud e nei piccoli paesi le tradizioni sono maggiormente consolidate.
L'aumento dei matrimoni civili è dovuto ad una serie di fattori.
* Nel 2007 il 7,18% delle spose e il 7,84% degli sposi erano divorziati, per i quali non è ammesso il matrimonio religioso cattolico <ref>[http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2007/tav1_2.pdf]</ref>.
* Nel 2007 il 13,80% dei matrimoni era con almeno uno straniero <ref>[http://www.dire.it/DIRE-WELFARE/matrimonio_allitaliana.php?c=20351&m=10&l=it]</ref>. Spesso, ma non sempre, gli stranieri praticano culti per i quali lo stato italiano non riconosce la validità civile del matrimonio religioso. Quando uno solo degli sposi è straniero la ragione del matrimonio civile è anche la disparità di culto.
* La progressiva disaffezione nella religione cattolica e, più in generale, verso il sentimento religioso. I matrimoni religiosi sono scesi dai 257.555 del 1991 <ref>[http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=14703]</ref> ai 214.255 del 2000 <ref>[http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/tavole/tav1_2.pdf]</ref>, fino a calare a 163.721 del 2007 <ref>[http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2006/tav1_2.pdf]</ref>. Infatti, come si evince dai dati, l'incidenza dei matrimoni con divorziati e con stranieri non può spiegare da sola il 34,61% dei matrimoni civili nel 2007.
 
Occorre infine precisare che la percentuale dei matrimoni religiosi può essere leggermente sottostimata; nelle statistiche Istat infatti vengono considerati solo i matrimoni concordatari e civili. Non sono invece inclusi i matrimoni religiosi; in diversi casi gli sposi scelgono di effettuare separatamente il matrimonio civile e quello religioso (non concordatario), per svariate ragioni, tra le quali il desiderio di una unione religiosa successiva a quella civile, l'esistenza di impedimenti giuridici di natura civile ma non ecclesiastica, il differimento tra i due matrimoni per conseguire più rapidamente gli effetti civilistici e successivamente sancire l'unione col rito religioso. Nelle statistiche questi casi sono classificati come solo civili o non vengono conteggiati perché celebrati solo con rito religioso. La Chiesa cattolica non fornisce statistiche su questi matrimoni.
 
[[Immagine:Grafico_matrimoni.png|center|500px]]
 
{| class="wikitable" {{prettytable|text-align=center|align=center}}
|colspan=14|<center>'''Percentuale matrimoni religiosi e civili dal 1991'''</center>
|-
! Anno
! 1991
! 1994
! 1995
! 1996
! 1997
! 1998
! 1999
! 2000
! 2001
! 2002
! 2003
! 2004
! 2005
! 2006
! 2007
|-
|| Civili || 17.47% || 19.07% || 19.98% || 20.29% || 20.66% || 21.59% || 23.04% || 24.67% || 27.07% || 28.89% || 29.39% || 31.86% || 32.82% || 34.00% || 34.61%
|-
|| Relig. || 82.53% || 80.93% || 80.02% || 79.71% || 79.34% || 78.41% || 76.96% || 75.33% || 72.92% || 71.11% || 70.61% || 68.14% || 67.18% || 66.00% || 65.39%
|}
 
{| class="wikitable" {{prettytable|text-align=center|align=center}}
|colspan=14|<center>'''Matrimoni religiosi dal 1991'''</center>
|-
! Anno
! 1991
! 1994
! 1995
! 1996
! 1997
! 1998
! 1999
! 2000
! 2001
! 2002
! 2003
! 2004
! 2005
! 2006
! 2007
|-
|| Matr. || 257555 || 235990 || 232065 || 222086 || 220351 || 219581 || 215743 || 214255 || 192558 || 192006 || 186489 || 169637 || 166431 || 162364 || 163721
|}
 
 
{| class="wikitable" {{prettytable|text-align=center|align=center}}
|colspan=11|<center>'''Matrimoni civili per regioni e province autonome'''</center>
|-
! Regione
! 2007
|-
|| Basilicata || 12.5%
|-
|| Calabria || 13.9%
|-
|| Puglia || 16.2%
|-
|| Molise || 20.4%
|-
|| Sicilia || 20.7%
|-
|| Campania || 21.5%
|-
|| Abruzzo || 25.8%
|-
|| Marche || 32.2%
|-
|| Sardegna || 34.0%
|-
|| Umbria || 34.0%
|-
|| Lazio || 37.7%
|-
|| Veneto || 42.4%
|-
|| Piemonte || 44.1%
|-
|| V. Aosta || 44.9%
|-
|| Lombardia || 45.3%
|-
|| Prov. Trento|| 47.1%
|-
|| Toscana || 49.1%
|-
|| Emilia R. || 49.9%
|-
|| Friuli V.G. || 50.7%
|-
|| Liguria || 51.3%
|-
||Prov. Bolzano|| 59.6%
|}
 
{| class="wikitable" {{prettytable|text-align=center|align=center}}
|colspan=11|<center>'''Matrimoni civili per province'''</center>
|-
! Provincia
! 2007
|-
|| Vibo Valentia || 10.2%
|-
|| Trapani || 11.1%
|-
|| Agrigento || 12.0%
|-
|| Potenza || 12.4%
|-
|| Matera || 12.6%
|-
|| Crotone || 12.6%
|-
|| Reggio Cal. || 12.6%
|-
|| Avellino || 13.4%
|-
|| Foggia || 14.3%
|-
|| Cosenza || 14.5%
|-
|| Benevento || 14.7%
|-
|| Caserta || 15.5%
|-
|| Bari || 15.7%
|-
|| Caltanissetta || 15.9%
|-
|| Lecce || 16.4%
|-
||Ragusa || 17.1%
|-
|| Taranto || 17.6%
|-
|| Enna || 17.7%
|-
|| Catanzaro || 17.9%
|-
||Salerno || 18.6%
|-
|| Brindisi || 18.6%
|-
||Nuoro || 20.1%
|-
|| Isernia || 20.2%
|-
||Campobasso || 20.5%
|-
||Messina || 20.6%
|-
||Frosinone || 21.8%
|-
||Palermo || 22.9%
|-
||Chieti || 23.7%
|-
||Napoli || 25.2%
|-
||Ascoli P. || 25.6%
|-
||L'Aquila || 25.6%
|-
||Catania || 26.1%
|-
||Teramo || 26.4%
|-
||Latina || 26.5%
|-
||Siracusa || 26.6%
|-
||Macerata || 26.8%
|-
||Pescara || 27.9%
|-
||Rieti || 28.5%
|-
||Medio Campidano || 28.8%
|-
||Carbonia - Igl. || 29.9%
|-
||Sondrio || 32.0%
|-
||Perugia || 32.4%
|-
||Oristano || 33.1%
|-
||Lecco || 33.5%
|-
||Sassari || 34.3%
|-
||Cuneo || 34.4%
|-
||Ancona || 36.0%
|-
||Vicenza || 36.0%
|-
||Padova || 36.1%
|-
||Cagliari || 37.1%
|-
||Viterbo || 37.2%
|-
||Treviso || 38.0%
|-
||Terni || 39.1%
|-
||Pesaro - Urbino || 39.4%
|-
||Pisa || 39.4%
|-
||Bergamo || 39.9%
|-
||Ogliastra || 40.0%
|-
||Arezzo || 40.0%
|-
||Rovigo || 40.9%
|-
||Olbia || 41.0%
|-
||Piacenza || 41.4%
|-
||Como || 41.4%
|-
||Roma || 41.6%
|-
||Forlì || 41.7%
|-
||Cremona || 41.8%
|-
||Belluno || 41.8%
|-
||Brescia || 41.8%
|-
||Asti || 43.2%
|-
||Varese || 43.4%
|-
||Verbania || 44.0%
|-
||Aosta || 44.9%
|-
||Vercelli || 45.0%
|-
||Torino || 45.0%
|-
||Massa - Carrara || 45.1%
|-
||Verona || 46.7%
|-
||Lucca || 46.8%
|-
||Pistoia || 46.8%
|-
||Trento || 47.1%
|-
||Novara || 47.2%
|-
||Rimini || 47.2%
|-
||Mantova || 47.5%
|-
||Biella || 47.8%
|-
||Prato || 47.9%
|-
||Udine || 47.9%
|-
||Pavia || 48.0%
|-
||Pordenone || 48.3%
|-
||Parma || 48.3%
|-
||Modena || 48.6%
|-
||Alessandria || 49.1%
|-
||Grosseto || 49.7%
|-
||Lodi || 50.0%
|-
||Imperia || 50.1%
|-
||La Spezia || 50.2%
|-
||Reggio Emilia || 50.4%
|-
||Milano || 50.5%
|-
||Ravenna || 51.4%
|-
||Genova || 51.5%
|-
||Savona || 52.3%
|-
||Venezia || 52.9%
|-
||Gorizia || 53.4%
|-
||Firenze || 53.5%
|-
||Siena || 54.3%
|-
||Ferrara || 54.3%
|-
||Bologna || 55.8%
|-
||Trieste || 58.4%
|-
||Livorno || 58.5%
|-
||Bolzano || 59.6%
|}
 
==Riferimenti e note==
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;"><references/></div>
 
== Citazioni e proverbi sul matrimonio ==
{{trasferimento|q|par}}
* Andando infinite anime di quelli miseri mortali, che nella disgrazia di Dio morivano, all'inferno, tutte o la maggior parte si dolevano non per altro che per aver preso moglie essersi a tanta infelicità condotte. ([[Niccolò Machiavelli]], ''Belfagor arcidiavolo'')
* Comunità composta di un padrone, d'una padrona e di due schiavi, il che fa in tutto due persone. ([[Ambrose Bierce]], ''Il dizionario del diavolo'')
* I matrimoni sono, non come si fanno, ma come riescono.
* Il dolore della morte delle moglie è come le percosse del gomito; che, benché elle dolgano forte, passano via spacciatamente. ([[Anton Francesco Grazzini]] detto il [[Lasca]], ''Le cene'')
* Il matrimonio è come una fortezza assediata: quelli che sono fuori desiderano entrarvi, quelli che sono dentro vogliono poterne uscire.
* Il matrimonio è la tomba dell'amore.
* Il matrimonio è quell'istituto che trasforma l'ex marito nell'[[INPS]]. ([[Daniele Luttazzi]])
* Il matrimonio è stato spesso paragonato a quelle feste [...] dove chi è fuori vorrebbe entrare, e chi è dentro sarebbe tanto contento di uscire. ([[John Davies]], ''Disputa tra una moglie, una vedova e una ragazza'')
* Il matrimonio è una bara e ogni figlio è un chiodo in più. ([[Homer Simpson]])
* Il matrimonio è una scienza. ([[Honoré de Balzac|Balzac]], ''La fisiologia del matrimonio'')
* L'amore è cieco, il matrimonio gli rende la vista.
* La donna piange prima del matrimonio, l'uomo piange dopo.
* La morte stessa non è, per chi vi rifletta, cosa così seria come il matrimonio. ([[Hugo von Hofmannsthal|Hofmannsthal]], ''Il libro degli amici'')
* La prima causa di divorzio è il matrimonio.
* La ragione per cui sono così pochi i matrimoni felici, è che le ragazze spendono il loro tempo a fare reti, non a fare gabbie. ([[Jonathan Swift]], ''Pensieri su vari argomenti'')
* Mai un marito sarà così ben vendicato come dall'amante di sua moglie ([[Honoré de Balzac|Balzac]], ''La fisiologia del matrimonio'')
* Non dico che una donna non possa avere un capriccio per suo marito, perché, in fondo, anche lui è un uomo. ([[Gérard de Nerval]], ''Frammenti'')
* Possedere in esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi ([[Donatien Alphonse François de Sade|Marchese de Sade]], ''La philosophie dans le boudoir'')
* Se Laura fosse stata la moglie del Petrarca, pensate / che lui avrebbe scritto sonetti tutta la vita? ([[George Gordon Byron]], ''Don Juan'')
* Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela. ([[Sacha Guitry]], ''Elles et toi'')
* Si ar monno nun ce fosse er matrimonio, / ma sai si quanta gente sposerebbe! ([[Cesare Pascarella]], ''La scoperta dell'America'', XXXVIII)
* Sposa bagnata, sposa fortunata.
* Tutte le donne dovrebbero sposarsi, e nessun uomo dovrebbe farlo ([[Benjamin Disraeli]], ''Lotario'')
 
== Voci correlate ==
*[[Adulterio]]
*[[Coppia cameratesca]]
*[[DICO]]
*[[Divorzio]]
*[[Famiglia]]
*[[Matrimonio morganatico]]
*[[Matrimonio omosessuale]]
*[[Nozze]]
*[[Parentela]]
*[[Poliamore]]
*[[Poligamia]]
*[[Rito di passaggio]]
*[[Unione civile]]
*[[Unione civile in Italia]]
*[[Vedovanza]]
*[[Verginità]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=sul|etichetta=matrimonio|commons=Category:Marriage}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.uaar.it/laicita/matrimonio_civile/ Il matrimonio civile in Italia (Unione Atei)]
* [http://www.storiaproibita.it/blog/?p=13 Il caso Bellandi, primo matrimonio civile in Italia]
* {{en}} [http://www.in-mind.org/issue-4/forever-and-a-day-or-just-one-night.html "Forever and a Day" or 'Just One Night'?] On Adaptive Functions of Long-Term and Short-Term Romantic Relationships
* {{en}} [http://www.acfc.org/ La Coalizione Americana per Padri e Figli (ACFC)]
* {{en}} [http://www.freedomtomarry.org/ La Coalizione Libertà di sposarsi]
* {{en}} [http://marriage.rutgers.edu/publicat.htm The National Marriage Project]
 
{{Portale|religioni|antropologia}}
 
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[[wuu:婚姻]]
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[[zh:婚姻]]
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