Franchi e Washington Open 1999: differenze tra le pagine

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{{TennisEventInfo|1999|Legg Mason Tennis Classic|
{{Nd}}
| data=16 agosto – 22 agosto
[[File:Frankish Empire 481 to 814-it.svg|thumb|upright=1.8|Il [[Regno dei Franchi]] dal 418 alla morte di [[Carlo Magno]]]]
| edizione=30a
| località={{bandiera|USA}} [[Washington]], [[Stati Uniti]]
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| champd={{bandiera|USA}} [[Justin Gimelstob]] / {{bandiera|CAN}} [[Sébastien Lareau]]
| superficie=[[Campo da tennis#Cemento|Cemento]]
}}
 
Il '''Legg Mason Tennis Classic 1999''' è stato un torneo di [[tennis]] giocato sul [[Campo da tennis#Cemento|cemento]]. È stata la 30ª edizione del [[Legg Mason Tennis Classic]], che fa parte della categoria [[ATP International Series Gold|International Series Gold]] nell'ambito dell'[[ATP Tour 1999]]. Si è giocato a [[Washington]] negli [[Stati Uniti]], dal 16 al 22 agosto 1999.
I '''Franchi''' furono uno dei numerosi [[popoli germanici occidentali]] che entrarono nel tardo [[Impero romano]] come ''[[Socii e Foederati|federati]]'' e stabilirono un [[monarchia|reame]] duraturo, in un'area che copre l'odierna [[Francia]] e parte della [[Germania]].
 
== Campioni ==
Il regno dei Franchi fu sottoposto a varie partizioni e ripartizioni, in quanto essi dividevano le loro proprietà tra i propri figli e, senza un ampio concetto di ''[[res publica]]'', concepivano il regno come una forma estesa della proprietà privata. Questa pratica spiega, in parte, le difficoltà nel descrivere con precisione le date, i confini fisici dei diversi regni franchi e chi ne governava le varie parti. La contrazione nell'[[alfabetizzazione]] durante il dominio dei Franchi pone inoltre un altro problema: essi produssero pochi documenti scritti. Il noto critico d'arte austriaco [[Julius von Schlosser]] riteneva tuttavia che i Franchi fossero «...il popolo di origine germanica più intellettualmente dotato...»<ref>Julius von Schlosser, ''L'arte nel medioevo'', Torino, Einaudi Editore, 1961 e 1989 (tit. originale: ''Die Kunst des Mittelalters'' trad. di [[Carlo Sgorlon]]), p. 32, ISBN 88-06-11540-5</ref>.
=== Singolare ===
{{Vedi anche|Legg Mason Tennis Classic 1999 - Singolare}}
{{bandiera|USA}} '''[[Andre Agassi]]''' ha battuto in finale {{bandiera|RUS}} [[Evgenij Kafel'nikov]] 7-6(3), 6-1
 
=== Doppio ===
Due dinastie regnanti si succedettero alla guida dello Stato franco, i [[Merovingi]] e i [[Carolingi]].
{{Vedi anche|Legg Mason Tennis Classic 1999 - Doppio}}
{{bandiera|USA}} '''[[Justin Gimelstob]] / {{bandiera|CAN}} [[Sébastien Lareau]]''' hanno battuto in finale {{bandiera|ZAF}} [[David Adams]] / {{bandiera|ZAF}} [[John-Laffnie de Jager]] 7-5, 6-7(2), 6-3
 
==Collegamenti esterni==
== Etnonimo ==
[http://www.leggmasontennisclassic.com/default.aspx Sito ufficiale]
Si possono formulare due ipotesi sulla parola ''franchi'', che deriverebbe da un aggettivo altogermanico: ''wrang'' ("errante") o ''frakkr'' ("coraggioso").<ref>Renato Bordone; Giuseppe Sergi, ''Dieci secoli di medioevo'', Torino, Einaudi, 2009, p. 28</ref> In seguito, la definizione di Franchi venne ricondotta al germanico ''frank'' ("libero").<ref>Bordone; Sergi, p. 34</ref> La libertà non si applicava alle donne o alla popolazione di schiavi che si spostava assieme ai Franchi liberi. Inizialmente, all'interno dei Franchi, esistevano due suddivisioni principali:<br />- [[Franchi Sali]] (così chiamati perché abitavano la regione prossima alla riva del fiume Isala, oggi [[IJssel]], che attraversa i Paesi Bassi; molto più probabilmente il nome deriva da ''sal'', mare salato, in quanto originariamente i Franchi erano stanziati sulle rive del [[mare del Nord]]) stanziati tra il basso [[Reno (Germania)|Reno]] ed il [[mare del Nord]] e<br />- [[Franchi Ripuari]] ("del fiume") stanziati lungo il corso del [[Reno (Germania)|Reno]], grosso modo tra le città di [[Treviri]] e [[Colonia (Germania)|Colonia]].<br />Nel [[IX secolo]], se non prima, questa divisione era divenuta in pratica inesistente, ma continuò per un certo tempo ad avere implicazioni per il sistema legale in base al quale una persona poteva essere giudicata.
 
{{Legg Mason Tennis Classic}}
== Storia ==
{{TennisATPTour1999}}
=== Le origini: la formazione della federazione etnica ===
{{Portale|Stati Uniti d'America|tennis}}
Il primo periodo della storia dei Franchi rimane abbastanza oscuro. Parte dell'insieme definito dalla ''[[De Origine et situ Germanorum|Germania]]'' di [[Tacito]] come ''[[Istaevones]]'', uno dei tre gruppi nei quali lo storico romano ripartisce i [[Germani]] occidentali, i Franchi - inizialmente una piccola tribù stanziata nell'area del [[Reno (Germania)|Reno]]-[[Weser]] - divennero presto una confederazione di tribù. L'elemento "franco" originario si fuse con apporti di diversa origine, anche se principalmente sempre a partire dai Germani occidentali stanziati in quell'area; tra i popoli che entrarono a far parte della confederazione dei Franchi ci furono sia ''[[Ingaevones]]'', come nuclei di [[Sassoni]], sia ''[[Herminones]]'', come contingenti di [[Bavari]], sia altri ''Istaevones'', come [[Catti]], [[Cauci]], [[Bructeri]], [[Camavi]] o [[Sigambri]]<ref>Francisco Villar, ''Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa'', Il Mulino, Bologna 1997, p. 440</ref>.<br />Secondo il cronista del VII secolo, [[Fredegario]] i Franchi discendevano dai troiani<ref>Dopo Priamo ebbero un re di nome Friga. Molto dopo si divisero, una parte emigrò e prese il nome di Macedoni, mentre l'altra parte, che era rimasta in Frigia, ne venne cacciata e vagò a lungo, sino a che si scelsero un capo di nome Francione, da cui il nome di Franchi. Francione dall'Asia passò in Europa dove si stabilì tra il [[Reno]], il [[Danubio]] e il [[mare del Nord]].</ref>
La sede originaria della tribù germanica dei Franchi fu [[regione baltica|l'area Baltica]], in seguito si stabilirono nei territori del Reno-Weser.
 
[[Categoria:Legg Mason Tennis Classic 1999| ]]
=== La federazione dei Franchi nel III secolo ===
[[Categoria:ATP Tour 1999]]
[[File:Frankischetalen.png|thumb|upright=1.4|La popolazione dei [[Franchi Sali]] in verde, quella dei [[Franchi Ripuari]] in arancione.]]
{{Vedi anche|Franchi Sali| Franchi Ripuari}}
Sappiamo che questa federazione compare per la prima volta nella Storia dopo la metà del [[III secolo]], quando venne menzionata per prima nella ''[[Historia Augusta]]''. Si divisero in due sotto-federazioni: i [[Franchi Sali]] posizionati lungo la costa degli attuali [[Paesi Bassi]] a nord del [[Reno (Germania)|Reno]] ed i [[Franchi Ripuari]], più a sud ad est del grande fiume che divideva il ''[[Germania Magna|Barbaricum]]'' dall'[[Impero romano]].
 
Gli studiosi moderni del periodo delle migrazioni hanno suggerito che le genti franche emersero dall'unificazione di diversi piccoli gruppi germanici precedenti, che abitavano la valle del Reno e le terre immediatamente ad est: uno sviluppo sociale, forse legato al crescente disordine e alle sollevazioni che avvennero nell'area come risultato della guerra tra [[Impero Romano|Roma]] ed i [[Marcomanni]], che iniziò nel [[166]], ed i successivi conflitti della fine del [[II secolo|II]] e del [[III secolo]]. Da parte sua, Gregorio sostiene che i Franchi vivevano originariamente in [[Pannonia]] ma più tardi si stabilirono sulle sponde del Reno. In una regione a nordest dei moderni Paesi Bassi - ovvero a nord del confine romano - che porta il nome di [[Salland]], e potrebbe averlo ricevuto dai Franchi Sali.
 
I Franchi sono menzionati per la prima volta nel [[254]] quando furono fermati, insieme agli [[Alemanni]], nel corso di un loro tentativo di sfondamento del [[limes romano]], dal giovane [[Cesare (titolo)|cesare]] [[Gallieno]], il quale si meritò per questi successi l'appellativo di ''restitutor [[Gallia]]rum'' e di ''[[Germani|Germanicus maximus]]''.<ref>{{AE|1930|42}}; {{CIL|8|766}}; {{CIL|8|1018}}; {{CIL|8|2381}}; {{CIL|8|1430}}; {{CIL|2|2200}}; MiliariHispanico 562.</ref>
 
Una nuova invasione da parte loro avvenne nel [[257]] quando sfondarono il fronte renano della [[Germania inferiore]], e penetrarono fino a [[Mogontiacum]], dove furono fermati dall'accorrente [[legio VI Gallicana]], di cui era [[tribuno militare]] il futuro imperatore, [[Aureliano]].<ref>''Historia Augusta '' - ''Aureliano'', 7.1-2; Julio Rodriguez Gonzalez, ''Historia de las legiones Romanas'', Madrid 2003, vol. II, pp. 485-486.</ref> Lo stesso Gallieno, lasciato l'[[Illiricum|Illirico]] a marce forzate accorse in Occidente, riuscendo a battere le orde franche, probabilmente nei pressi di [[Colonia (Germania)|Colonia]] e comunque dopo aver ripulito l'intera sponda sinistra del Reno dalle orde dei barbari.<ref>Southern, p.216; Watson, p.33.</ref>
 
Ancora i Franchi nel [[258]], compirono una nuova incursione, incuneandosi nei territori imperiali di fronte a [[Colonia (Germania)|Colonia]], per poi spingersi fino in [[Spagna romana|Spagna]] (saccheggiando [[Tarragona]]<ref>[[Eutropio]], ''Breviarium ab urbe condita'', 9, 8.</ref>), fino a [[Gibilterra]]<ref>Watson, p.34.</ref> e raggiungere le coste della [[Mauretania (provincia romana)|Mauretania romana]].<ref>Aurelio Vittore, ''De Caesaribus'', 33.3; Mazzarino, p. 526; Watson, p.34 parla di Tarragona e Gibilterra.</ref>
 
Una nuova invasione avvenne nel [[260]] quando alcune sue orde riuscirono ad impadronirsi della fortezza legionaria di [[Castra Vetera]], assediarono Colonia, risparmiando invece [[Augusta Treverorum]]. Altri si riversarono lungo le coste della [[Gallia]] fino a devastarne alcuni villaggi fino alle foci dei fiumi [[Senna]] e [[Somme (fiume)|Somme]].<ref>Southern, p.217.</ref>
 
[[File:Invasioni occidente 258-260 png.png|thumb|upright=1.4|left|Invasioni in Occidente di Franchi, [[Alemanni|Alamanni]], [[Marcomanni]], [[Quadi]] e [[Iazigi]] degli anni [[258]]-[[260]].]]
L'anno seguente una nuova loro incursione fu fermata dalle armate di [[Postumo]].<ref>Grant, p. 235.</ref> Per questi successi, egli assunse l'appellativo di ''Restitutor Galliarum'', ovvero di restauratore della Gallia, decidendo, inoltre, di assoldare tra le file del suo esercito, bande di soldati Franchi appena sconfitti, per combattere contro i loro stessi "fratelli", come testimonierebbe lo stesso [[Aurelio Vittore]].<ref>Aurelio Vittore, ''De Caesaribus'', 33.8.</ref>
 
Con la morte di [[Aureliano]] una nuova ed imponente invasione di Franchi ed [[Alemanni]] devastò l'intera Gallia nel [[275]]-[[276]]. Si racconta che i barbari, percorrendo la valle del fiume [[Mosella]], dilagarono nella zona dell'attuale [[Alsazia]]. Oltre settanta città caddero nelle loro mani. E solo quelle poche dotate di mura, come [[Treviri]], [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Tolosa]], scamparono alla devastazione ed al saccheggio.<ref>''Historia Augusta'', ''Probo'', 13.5.</ref> Fu solo grazie all'intervento dell'[[imperatore romano]] [[Marco Aurelio Probo]] che l'intera Gallia fu ripulita dalle orde di barbari che per quasi tre anni avevano messo in difficoltà una delle regioni imperiali più ricche.<ref>[[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', I, 68.1.</ref> Si racconta che attorno al [[278]] un gruppo di Franchi, che erano stati stanziati nel [[Ponto]] come prigionieri di guerre, si ribellarono e impadronitisi di alcune navi, compirono incursioni e devastazioni in [[Acaia (provincia romana)|Acaia]], [[Asia Minore]], [[Africa settentrionale]] fino alla città di [[Siracusa]], che occuparono, per poi fare ritorno in patria incolumi.<ref>Zosimo, I, 71.2; Mazzarino, pp. 584-585.</ref>
 
Nel [[286]] l'allora prefetto della flotta del canale del [[La Manica]], il futuro usurpatore [[Carausio]], che aveva come sede principale della [[Flotta romana|flotta]] la città di ''[[Boulogne-sur-Mer|Gesoriacum]]'', riuscì a respingere gli attacchi dei pirati Franchi e [[Sassoni]] lungo le coste della [[Britannia (provincia romana)|Britannia]] e della [[Gallia Belgica]],<ref>Eutropio, ''Breviarium ab urbe condita'', 9, 21; Grant, p. 279.</ref>
 
Un nuovo successo sulle tribù germaniche è confermato dalla IV (quarta) acclamazione ricevuta da [[Diocleziano]] di ''[[Germanicus maximus]]'',<ref>{{CIL|3|22}}; {{CIL|3|13578}}; Scarre, p. 197.</ref> per i successi ottenuti da [[Massimiano]] sui Franchi nel [[288]]. Quest'ultimo era riuscito a catturarne il re dei Franchi Sali, un certo [[Gennobaude]], ed a ottenere la restituzione di tutti i prigionieri romani. Egli ne aveva, infine, stanziati alcuni nei territori circostanti [[Treveri]] e [[Bavai]].<ref>[[Gregorio di Tours]], ''Storia dei Franchi'', libro II [http://remacle.org/bloodwolf/historiens/gregoire/francs2.htm Grégoire de Tour : Histoire des Francs : livre II)]; Southern, p. 218.</ref>
 
Nel [[297]] [[Costanzo Cloro]] ripopolò il territorio, una volta dei [[Batavi]] (l'attuale [[Schelda]]) con la popolazione dei [[Franchi Sali]] provenienti dalla [[Frisia (regione storica)|Frisia]], tanto da permettere a loro di interferire nelle vie di comunicazione acquatiche con le isole britanniche.<ref>Grant, p. 284.</ref>
 
=== Il Regno franco ===
[[File:Frankish_Foederatus.png|upright=1.4|thumb|L'impero romano ed i Franchi foederati.]]
{{vedi anche|Regno franco}}
 
==== La fondazione del regno ====
{{Vedi anche|Invasioni barbariche del IV secolo|Invasioni barbariche del V secolo|Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale}}
 
Nel [[IV secolo]] la federazione dei Franchi fu protagonista di diverse incursioni in territorio [[Gallia|gallico]], condotte a partire dalla loro area d'insediamento presso il [[Reno]]. L'imperatore [[Costanzo II]] e [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]] (allora ancora ''Cesare''), nel [[358]], li respinsero a fatica e [[Ammiano Marcellino]], per la prima volta li menziona come [[Franchi Sali]]i (''Petit primum omnium francos, eos videlicet quos consuetudo salios appellavit''); i Franchi avevano occupato la [[Toxandria]], la regione tra la [[Mosa (fiume)|Mosa]] e la [[Schelda]]. Giuliano li sconfisse, lasciandoli però in possesso di quel territorio assegnandogli quella parte di [[Gallia Belgica]] in qualità di ''foederati'' dell'Impero romano, incaricati di difendere la frontiera del Reno, con l'impegno di fornire anche uomini all'esercito romano. Da questo territorio i Franchi si estesero gradualmente in gran parte della Gallia romana, continuando a contribuire alla difesa dei confini dell'Impero, ma soprattutto i Salii della Toxandria, all'inizio del [[V secolo]] cominciarono ad affermare la propria indipendenza.
 
==== I Merovingi ====
{{vedi anche|Merovingi}}
[[File:01 Pharamond.jpg|thumb|Faramondo]]
I regni dei primi capi franchi, [[Faramondo]] e [[Clodione]] (prima metà del [[V secolo]]), sono attribuiti più al mito che alla realtà e la loro relazione con la linea merovingia è incerta. In quel periodo, comunque, i Franchi germanici divennero i governanti di un numero crescente di entità gallo-romane, anche se probabilmente non tutte le tribù della confederazione seguivano univocamente le decisioni centrali, portando alla formazione di diversi piccoli regni.<br />Comunque Clodione avanzò verso sud, verso la strada romana che congiungeva [[Arras]] con [[Colonia (Germania)|Colonia]], ma prima di poterla raggiungere, verso il [[431]], fu affrontato e sconfitto da [[Flavio Ezio]], che aveva il comando militare della Gallia.<br />Non molto tempo dopo Clodione occupò [[Cambrai]], prendendo il controllo della grande via di comunicazione romana. Proprio in quel periodo, la città di [[Tournai]], sulla Schelda, divenne la capitale dei Franchi Salii.
 
Nel [[451]] Ezio chiamò i suoi alleati germanici per aiutarlo contro gli [[Unni]]: i Franchi Sali risposero alla chiamata, mentre [[Meroveo]] era il loro re. In seguito [[Clodoveo I]] consolidò i domini franchi in Gallia e in [[Renania]] e, sconfiggendo [[Siagrio]] nel [[486]], pose termine al controllo romano sulla regione di [[Parigi]]; più tardi sconfisse anche i [[Visigoti]], espandendo il suo reame verso sudovest fino ai [[Pirenei]]. La conversione di Clodoveo al [[cattolicesimo]] mise in luce la sua posizione agli occhi del [[papa]] e facilitò l'accettazione del dominio franco da parte della popolazione e del clero locale.
 
I Merovingi dividevano le terre tra i propri figli, e le frequenti divisioni, riunificazioni e ri-divisioni del territorio risultavano spesso in assassinii e guerre tra le famiglie principali, generando una strutturale debolezza del potere centrale e favorendo l'ascesa, tra [[V secolo|V]] e [[VI secolo]], dell'aristocrazia.
 
==== I Carolingi ====
{{vedi anche|Carolingi|Carlo Magno}}
Fra [[VII secolo|VII]] e [[VIII secolo]] gli ultimi re [[merovingi]] (detti "re fannulloni") avevano ormai perduto ogni potere e il regno era governato di fatto dai potenti [[Maggiordomo di palazzo|maestri di palazzo]]. Nel [[687]], [[Pipino di Herstal]], maestro di palazzo d'[[Austrasia]], riunificò le regioni franche; nel [[732]] suo figlio [[Carlo Martello]] fermò gli [[Arabi]] a [[Battaglia di Poitiers (732)|Poitiers]]. Il figlio di Carlo Martello, [[Pipino il Breve]], ottenne dal papa Zaccaria nel 750 il riconoscimento come re dei Franchi, avviando un'alleanza con la Chiesa di Roma. L'incoronazione fu fatta poi da papa Stefano II, indicando che il re derivava la sua autorità da Dio.
 
Alla sua morte ([[768]]), il regno venne di nuovo diviso tra i suoi figli, ma presto [[Carlo Magno]] restò unico sovrano; sconfisse i [[Sassoni]] e incorporò il loro reame, per poi volgersi contro il [[Regno longobardo]]. Vinta la resistenza dei [[Longobardi]] nel [[774]], assunse il titolo di ''Rex Francorum et Langobardorum'' e incluse la [[Langobardia maior]] nella sua sfera d'influenza. Sedate le ribellioni di [[Baschi (popolo)|Baschi]] ([[Roncisvalle]], [[778]]) e [[Bavari]], Carlo creò un reame che si estendeva dai [[Pirenei]] a quasi tutta la [[Francia]] odierna e a gran parte della [[Germania]], dell'[[Italia]] e dell'[[Austria]]. Nell'[[800]] Carlo fu incoronato [[Imperatore]] da [[Papa Leone III]] a Roma, in una cerimonia che riconosceva formalmente l'Impero franco come il successore dell'[[Impero Romano d'Occidente]]. Alla morte, nell'[[814]] ad [[Aquisgrana]], Carlo fu sepolto nella sua [[Cattedrale di Aquisgrana|Cappella Palatina]].
 
=== L'Impero carolingio ===
{{vedi anche|Impero carolingio}}
[[File:Western Empire-Europe870.JPG|frame|right|L'Europa Occidentale attorno all'[[870]]]]
Carlo ebbe diversi figli, ma solo uno gli sopravvisse. Questo figlio, [[Ludovico il Pio]], seguì le orme del padre come governante di un impero unito. L'essere erede unico fu una questione del caso più che della volontà. Ludovico stesso, con la ''Ordinatio Imperi'' dell'[[817]] proseguì nel costume franco della divisione ereditaria dei suoi territori. La nascita di [[Carlo il Calvo]], fece nascere un conflitto fra Ludovico e gli altri figli che modificò più volte i territori che sarebbero stati assegnati in eredità. Con la morte dell'Imperatore, dopo un periodo di guerra civile fra i tre figli sopravvissuti, si giunse ad un accordo con il [[Trattato di Verdun]] dell'[[843]]:
 
# Il figlio più vecchio di Ludovico, [[Lotario I|Lotario]] ricevette il titolo Imperatore e governò il cosiddetto Regno Franco Centrale che comprendeva i territori dell'Italia (settentrionale), della Provenza, della Borgogna e di quella che in seguito divenne nota come [[Lotaringia]] (comprendente le città di [[Metz]] e la città imperiale di [[Aquisgrana]]). Questo regno venne a sua volta diviso tra i suoi tre figli in [[Lotaringia]], [[Borgogna]] (o Provenza) e [[Italia]]. Escludendo l'effimera riunificazione dell'Impero sotto [[Carlo il Grosso]], queste aree in seguito non furono più riunificate sotto un unico re.
# Il secondo figlio di Ludovico, [[Ludovico il Germanico]], divenne re dei Franchi orientali. Quest'area è il nucleo del successivo [[Sacro Romano Impero]], che si sarebbe evoluto nella moderna Germania. Per una lista dei successori, si veda [[Lista di re e imperatori tedeschi]].
# Il terzo figlio, [[Carlo il Calvo]], divenne re dei Franchi occidentali: l'area su cui venne fondata in seguito la Francia. Per i suoi successori, si veda [[Elenco di monarchi francesi]].
 
Sulla mappa a destra, l'area evidenziata in verde era controllata da Lotario I, l'area in giallo da Ludovico II (detto il Germanico) e la porzione in viola da Carlo (detto il Calvo).
 
== Eredità ==
Per quanto incidente storico, l'unificazione di quella che ora è gran parte dell'Europa occidentale e centrale sotto un solo capo, fornì un terreno fertile per la continuazione di quello che è conosciuto come [[Rinascimento Carolingio]]. Nonostante le costanti lotte interne, l'Impero Carolingio resistette, l'estensione del dominio franco e della Cristianità Romana su un'area così vasta assicurò un'unità fondamentale a tutto l'Impero. Ogni parte dell'Impero Carolingio si sviluppò differentemente; il governo e la cultura franca erano estremamente dipendenti dal singolo governante e dai suoi obiettivi, i quali cambiavano facilmente, come facilmente cambiavano le alleanze politiche tra le famiglie dominanti dei Franchi. Comunque, queste famiglie, Carolingi inclusi, condividevano tutte le stesse convinzioni di base e idee di governo. Queste idee e convinzioni erano radicate in un retroterra che incorporava parti sia della tradizione romana sia di quella germanica, una tradizione che iniziò prima dell'ascesa dei Carolingi e continuò, per certi aspetti, anche dopo la morte di Luigi il Pio e dei suoi figli.
 
Quando gli storici moderni (dalla fine del [[XVIII secolo]] in poi) guardano all'indietro alla ricerca di un esempio di un'Europa unita, si rivolgono all'Impero Carolingio, non a quello Romano. Se l'Impero Carolingio sia durato (o, si potrebbe arguire, sia mai esistito, come Impero ''per sé'') in un senso geografico o politico è irrilevante. Il modello di diversi regni individuali (o ''regna'', per dar loro il nome corretto) sotto un unico governo ha una chiara risonanza al giorno d'oggi. Si può arguire se le divisioni di Verdun forniscano ancora i confini generali di Germania, Francia e Italia, ma sarebbe mal posto supporre che essi fornirono una chiara divisione culturale. Non poterono dividere l'eredità germanica e romano-cristiana che iniziò con i [[Carolingi]].
 
=== In oriente ===
Nel Medio Oriente, in particolare in [[Terra Santa]], ma anche in [[Grecia]], dopo la [[Prima crociata]] tutti gli occidentali venivano indicati come "Franchi" (''Franji''), indipendentemente dalla nazione d'origine, per via del massiccio numero e dell'importanza dei capi francesi (come [[Raimondo IV di Tolosa|Raimondo di Tolosa]], [[Stefano di Blois]] e [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino]]) che vi parteciparono.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
* [[Ammiano Marcellino]], ''Res Gestae''.
* [[Aurelio Vittore]], ''Epitome de Caesaribus'' e ''De Vita et Moribus Imperatorum Romanorum''.
* [[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', libro 9.
* [[Historia Augusta]], da ''Caracalla'' a ''Diocleziano''.
* [[Paolo Orosio|Orosio]], ''Historiarum adversus paganos libri septem'', libro 7.
* [[Zosimo (storico)|Zosimo]], ''Storia nuova'', libro 1.
* [[Gregorio di Tours]],"Storia dei Franchi"
;Fonti secondarie
* {{cita libro| cognome=Autori Vari | nome= | titolo=Roma e i Barbari, la nascita di un nuovo mondo | editore=catalogo della mostra di Palazzo Grassi a Venezia, a cura di Jean-Jacques Aillagon | città=Milano |anno=2008 | isbn=978-88-6130-647-9}}
* {{cita libro | cognome=Cameron | nome=Averil | titolo=Il tardo impero romano | città=Milano | anno=1995 | lingua=inglese | isbn=88-15-04887-1 }}
* {{cita libro | cognome=Corradi | nome=Giuseppe | titolo=Gli imperatori romani | città=Torino | anno=1994 | isbn=88-7819-224-4 }}
* {{cita libro | cognome=Crees | nome=James | titolo=The Reign of the Emperor Probus | città=Londra | anno=2005 | lingua=inglese | isbn=1-4021-9698-9 }}
* {{cita libro | cognome=Gonzalez | nome=Julio Rodriguez | titolo=Historia de las legiones Romanas | città=Madrid | anno=2003 | lingua=es}}
* {{cita libro | cognome=Grant |nome=Michel | titolo=Gli imperatori romani, storia e segreti | città=Roma | anno=1984 | lingua=inglese | isbn=88-541-0202-4 }}
* {{cita libro | cognome=Jones | nome=Arnold Hugh Martin | titolo=The Later Roman Empire: 284-602 | città=Baltimora | anno=1986 | lingua=inglese | isbn=0-8018-3285-3 }}
* {{cita libro| cognome=Magie | nome=David | titolo=Roman Rule in Asia Minor to the End of the Third Century After Christ | città=Princeton | anno=1950 | lingua=inglese | isbn=0-405-07098-5 }}
* {{cita libro | cognome=Mazzarino | nome=Santo | titolo=L'impero romano | città=Bari | anno=1973 | isbn=88-420-2377-9 }}
* {{cita libro | cognome=Rémondon | nome=Roger | titolo=La crisi dell’impero romano, da Marco Aurelio ad Anastasio | città=Milano | anno=1975 }}
* {{cita libro | cognome=Scarre | nome=Chris | titolo=Chronicle of the roman emperors | città=New York | anno=1999 | lingua=inglese | isbn=0-500-05077-5 }}
* {{cita libro | cognome=Southern | nome=Pat | titolo=The Roman Empire: from Severus to Constantine | città=Londra & New York | anno=2001 | lingua=inglese | isbn=0-415-23944-3 }}
* {{cita libro | cognome=Watson | nome=Alaric | titolo=Aurelian and the Third Century | città=Londra & New York | anno=1999 | lingua=inglese | isbn=0-415-30187-4 }}
* {{cita libro | cognome=Williams | nome=Stephen | titolo=Diocleziano. Un autocrate riformatore | città=Genova | anno=1995 | isbn=88-7545-659-3 }}
* {{cita libro | cognome=Schmidt | nome=Ludwig |capitolo="I regni germanici in Gallia" |titolo=Cambridge University Press - Storia del mondo medievale |volume=vol. I |pp=275-300 |città= |editore=Garzanti |anno=1999 |sbn=IT\ICCU\FER\0034528}}
 
;Romanzi storici sulle invasioni del III secolo
* {{cita libro | cognome=Cervo | nome=Guido |titolo=Il legato romano | città=Casale Monferrato | anno=2002 | isbn=88-384-7061-8 }} (la [[Gallia]] ai tempi dell'imperatore [[Marco Aurelio Probo]] dal 275 in poi).
* {{cita libro | cognome=Cervo | nome=Guido | titolo=La legione invincibile | città=Casale Monferrato | anno=2003 | ISBN=88-384-7063-4 }}
* {{cita libro | cognome=Cervo | nome=Guido | titolo=L'onore di Roma | città=Casale Monferrato | anno=2004 | isbn=88-384-8183-0 }}
 
== Voci correlate ==
* [[Invasioni barbariche del III secolo]]
* [[Franchi Sali]] e [[Franchi Ripuari]]
* [[Invasioni barbariche del IV secolo]]
* [[Invasioni barbariche del V e VI secolo]]
* [[Sovrani franchi]]
* [[Elenco di monarchi francesi]]
* [[Sovrani di Germania]]
* [[Storia della Francia]]
* [[Storia della Gallia tardo-antica e altomedievale]]
* [[Storia della Germania]]
* [[Sacro Romano Impero]]
* [[Regni latino-germanici]]
* [[Conti dei Marsi]]
* [[Antico franco]]
 
== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
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