Phnom Bakheng e Alfredo Gargiulo: differenze tra le pagine

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{{S|scrittori italiani}}
{{Sito archeologico
{{Bio
|Nome = Phnom Bakheng
|Nome = Alfredo
|Nome_altro =
|Cognome = Gargiulo
|Immagine =
|Sesso = M
|LarghezzaImmagine =
|LuogoNascita = Napoli
|Didascalia =
|GiornoMeseNascita = 2 maggio
|Civiltà =
|UtilizzoAnnoNascita = 1876
|StileLuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 11 maggio
|Epoca =
|AnnoMorte = 1949
<!-- Localizzazione -->
|StatoEpoca = KHM1900
|Attività = critico letterario
|Suddivisione1 =
|Attività2 = scrittore
|Suddivisione2 =
|Attività3 = traduttore
|Suddivisione3 =
|Nazionalità = italiano
|Altitudine =
<!-- Dimensioni -->
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<!-- Scavi -->
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{{F|siti archeologici della Cambogia|gennaio 2012}}
{{Avvisounicode}}
{{Coord|13|25|27|N|103|51|22|E|region:KH_type:landmark|display=title}}
 
==Biografia==
[[File:Angkor Phnom Bakheng.jpg|thumb|upright=1.4|Visione frontale]]
'''Phnom Bakheng''' è uno dei [[Mandir|templi]] del sito archeologico di [[Angkor]], in [[Cambogia]].<ref name=Coedes>{{cita libro |cognome= Coedès|nome= George|titolo= The Indianized States of Southeast Asia|anno= 1968|editore= University of Hawaii Press|isbn= 978-0-8248-0368-1}}</ref> È dedicato al culto del dio [[Induismo|induista]] [[Shiva]] e assume la forma architettonica di [[Architettura della Cambogia#Il tempio-montagna|tempio-montagna]].<ref name=nick>{{cita libro | nome=Nick | cognome=Ray | titolo=Cambodia |pp=208 | anno=2002 | editore=Lonely Planet |lingua=en| città=Australia |ISBN =1-74059-111-9}}</ref> Il tempio venne edificato durante il IX secolo dal sovrano [[Impero Khmer|Khmer]] [[Yasovarman I]] (889-910 d.C.).<ref name=nick/> Il tempio giace sulla cima di una collina e questo lo rende una meta turistica molto interessante ai giorni nostri per diversi motivi, per esempio da quella postazione si può ammirare un tramonto particolarmente suggestivo, e anche perché consente di avere una visuale eccezionale del leggendario tempio di [[Angkor Wat]] (distante circa un kilometro e mezzo), per questi motivi è uno dei templi più visitati e apprezzati dell'intero sito archeologico.<ref name=nick/>
 
Nato in una famiglia di condizioni modeste, da Antonio e Maria Banchieri, si diplomò in scienze matematiche presso l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], quindi si arruolò come allievo ufficiale, tornando a Napoli nel [[1900]]. Si dedicò quindi agli studi umanistici, per lo più da autodidatta, frequentando assiduamente le biblioteche e studiando le lingue e le letterature a lui contemporanee. Divenne amico di [[Salvatore Di Giacomo]] e si dedicò anche alla scrittura poetica e teatrale. Partecipò quindi alla rivista "[[La Critica]]" diretta da [[Benedetto Croce]] (fino al [[1910]]), soprattutto con [[recensione|recensioni letterarie]] e [[Saggio|saggi]].
Al momento della sua costruzione il tempio era senza dubbio il principale edificio di [[Angkor]], infatti il sovrano che lo fece edificare aveva intenzione (e in seguito lo fece) di trasferire la sua capitale da ''[[Hariharalaya]]'' alla città appena fondata ''[[Yasodharapura]]'', in cui Phnom Bakheng era il centro religioso e architettonico. L'egemonia architettonica di Phnom Bakheng durò due secoli circa, perché nella prima metà del XII secolo il sovrano [[Suryavarman II]] edificò il mastodontico tempio di [[Angkor Wat]], che scavalcò Phnom Bakheng per grandezza e bellezza. Gli scavi seguenti al ritrovamento hanno evidenziato la presenza di un fossato largo 200 metri di circa 4 kilometri quadri, questo fossato segnava probabilmente il confine della città prima dell'espansione.
Questo tempio così come tutti gli altri templi-montagna sono strutturati in onore del [[Monte Meru (mitologia)|Monte Meru]], che secondo la cultura induista era una immensa montagna sacra al centro dell'universo in cui si rifugiavano gli dei e in cui risiedevano.
Con uno di questi vinse nel [[1905]] un concorso dell'[[Accademia Pontaniana]] e tradusse la ''[[Critica del Giudizio]]'' di [[Immanuel Kant]] (opera stampata da [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] [[1907]]). Altri suoi articoli uscirono su "[[La Cultura (rivista)|La Cultura]]" di [[Ruggero Bonghi]], dove recensì invece opere di [[filosofia]] e d'arte. Nel [[1908]] scrisse una monografia su [[Gabriele D'Annunzio]], ma ne rimandò la pubblicazione (uscì nel [[1912]]) per poi trasferirsi a [[Roma]], dove lavorò come [[bibliotecario]] presso l'Istituto internazionale di agricoltura, dove rimase fino al pensionamento (nel [[1942]]).
La base del tempio ha un lato di 76 metri, ed era strutturata a forma di piramide composta da 7 livelli,<ref name=nick/> originariamente il tempio aveva anche diverse piccole torri (108 circa) attorno alla struttura principale al piano terra, e altre torri sui piani successivi, ai nostri giorni però tutte queste torri sono crollate.<ref name=nick/>
 
Dopo la [[prima guerra mondiale]] si accostò a [[Emilio Cecchi]] e altri letterati de "[[La Ronda]]" ([[1919]]-[[1923]]), dove cominciò a scrivere, tra varie recensioni, anche articoli di [[teoria della letteratura]], proponendo per esempi odi sostituire al concetto di "[[stile]]" quello filosofico e idealistico di "forma". Un volume di saggi già pubblicati uscì con il titolo di ''Letteratura italiana del Novecento'' ([[1940]] e [[1958]]). In questa fase sosteneva che l'[[estetica]] fosse essenzialmente un'attività, e che l'arte fosse "agire" e la critica "militanza" (andando contro il suo antico "maestro" Croce, per esempio, con ''Crisi di un'estetica'', articolo su "[[Nuova Antologia]]" di maggio [[1936]]). Prediligeva quindi autori come [[Riccardo Bacchelli]], [[Antonio Baldini]], [[Federigo Tozzi]], [[Alfredo Panzini]] o [[Giuseppe Ungaretti]].
Lo stesso sovrano edificò altri due templi in cima a colline, [[Phnom Krom]] e [[Phnom Bok]] (quest'ultimo vicino al [[Baray orientale]]).<ref>Nick Ray -''Cambodia'' - pagina 220.</ref>
 
Una grave malattia impedì gradualmente che continuasse a svolgere il suo lavoro dal [[1938]] al [[1949]], quando morì.
== Note ==
<references />
 
Alcuni inediti furono pubblicati su iniziativa dalla vedova, Olga Fabrello.
== Voci correlate ==
*[[Architettura della Cambogia]]
 
== Altri progettiOpere ==
*trad. di [[Immanuel Kant|Emmanuele Kant]], ''Critica del giudizio'', Bari: Laterza, 1907
{{interprogetto|commons=Category:Phnom Bakheng}}
*''Gabriele D'Annunzio. Studio critico'', Napoli: Perrella, 1912
*introduzione a [[Eugenio Montale]], ''[[Ossi di seppia]]'', Torino: F.lli Ribet, 1928
*introduzione a [[Giuseppe Ungaretti]], ''[[Sentimento del Tempo]]'', Firenze: Vallecchi, 1933
*''Letteratura italiana del Novecento'', Firenze: Le Monnier, 1940, 1958<sup>2</sup> (ampliata)
*''Gabriele D'Annunzio con l'aggiunta di nuovi studi'', Firenze: Sansoni, 1941
*''Scritti di estetica'', a cura di [[Manlio Castiglioni]], Firenze: Le Monnier, 1952
*''Tempo di ricordi'', prefazione di [[Emilio Cecchi]], Brescia: Morcelliana, 1955
 
== Bibliografia ==
{{Siti angkoriani}}
* [[Eurialo De Michelis]], ''Omaggio a Gargiulo. Osservazioni a Luigi Russo'', Roma-Fiume, Stamp. romana per la riv. "Termini", 1937.
{{portale|Archeologia|Architettura|Asia|Cambogia}}
* [[Emilio Cecchi]], in «Nuova Antologia», 16 maggio 1940.
* [[Gianfranco Contini]], in ''Un anno di letteratura'', Firenze, Le Monnier, 1942.
* [[Luigi Russo]], ''La critica letteraria contemporanea'', volume terzo, Bari, Laterza, 1943.
* [[Benedetto Croce]], in ''Pagine sparse'', volume primo, Napoli, Ricciardi, 1943.
* Adriano Seroni, in ''Ragioni critiche'', Firenze, Vallecchi, 1944.
* [[Giacomo Debenedetti]], in ''Saggi critici'', volume secondo, Roma, O.E.T., 1945.
* [[Enrico Falqui (scrittore)|Enrico Falqui]], in ''Pietà per i vivi'', Catania, Camene, 1950.
* [[Claudio Varese]], in ''Cultura letteraria contemporanea'', Pisa, Nistri Lischi, 1953.
* Luciano Anceschi, in ''Poetica americana e altri studi contemporanei di poetica'', Pisa, Nistri Lischi.
* Emilio Cecchi, in ''Di giorno in giorno'', Milano, Garzanti, 1954.
* [[Aldo Borlenghi]], in ''Fra Ottocento e Novecento'', Pisa, Nistri Lischi, 1955.
* Benedetto Croce, in ''Terze pagine sparse'', volume secondo, Bari, Laterza, 1955.
* Enrico Falqui, ''Alfredo Gargiulo e «La Ronda»'', in ''Novecento letterario'', Firenze, Vallecchi, 1957.
* [[Giuseppe De Robertis]], in ''Altro Novecento'', Firenze, Le Monnier, 1962
* Gennaro Savarese, ''Alfredo Gargiulo'', in ''Letteratura italiana - I Critici'', volume terzo, Milano, Marzorati, 1970.
 
*Carlo Pacini, ''Esteticità e formalismo. L'analisi letteraria di Alfredo Gargiulo'', Pisa: Giardini, 1982 ISBN 8842706663
[[Categoria:Siti archeologici della Cambogia]]
 
[[Categoria:Templi induisti]]
==Collegamenti esterni==
[[Categoria:Siti archeologici angkoriani]]
*{{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/alfredo-gargiulo_(Dizionario-Biografico)/|Dizionario biografico Treccani}}
*[http://www.campanadino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=187:alfredo-gargiulo-dino-campana&catid=40:studi&Itemid=60 Articolo di Gargiulo] su [[Dino Campana]]
 
{{Controllo di autorità}}
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