Christopher Ostorodt e Banditismo sardo: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
 
Storia: correzione
 
Riga 1:
Il '''banditismo sardo''' è stato ed è un fenomeno criminale, sociale e politico della [[Storia della Sardegna]] la cui origine si perde nella notte dei tempi e che ebbe la sua maggiore visibilità negli anni '60 e '70 del secolo scorso.
{{Bio
 
|Nome = Christopher
==Caratteristiche==
|Cognome = Ostorodt
 
|Sesso = M
Le attività criminali dei banditi in Sardegna sono state: il furto di bestiame ([[abigeato]]), il sequestro di persona,
|LuogoNascita = Goslar
la rapina e l’omicidio anche su commissione. La loro vicenda è spesso legata, per contesto e formazione, a quella dei pastori che
|GiornoMeseNascita =
sono ancora oggi parte determinante della cultura e dell’economia dell’isola. Il loro destino è stato invece legato alla latitanza ed è proprio da questo che trae origine il significato del termine bandito.<br>
|AnnoNascita = [[1560]] circa
 
|LuogoMorte = Danzica
Il banditismo sardo si distingue da altri fenomeni simili per l’assenza di un capo e di una gerarchia all’interno dell’organizzazione criminale<ref>
|GiornoMeseMorte = 8 agosto
{{YouTube
|AnnoMorte = 1611
|autore = Carlo Lucarelli
|Attività = teologo
|id = ZWTaq4048CA
|Nazionalità = tedesco
|titolo = Sardegna - Perché banditi 1/4
|n =
|ora =
|minuto = 31
|secondo = 15
|produttore = Blu notte, Misteri Italiani
|lingua = Ita
|data = 26 lug 2012
|citazione = Mauro Mura "Io penso che ci sia al fondo un problema di gerarchia"
|cid =
|accesso = 30 Ott 2018
}}
</ref>.
Le bande nascono e si sciolgono secondo necessità e i banditi osservano un codice morale e comportamentale personale che prende spunto da quello tramandato verbalmente: il [[Codice barbaricino]]
 
==Storia==
 
La storia del banditismo in Sardegna e dei tentativi di repressione da parte delle autorità statali al fine di risolvere il problema, è lunga e complessa e le fonti, come i documenti ufficiali sul tema si concentrano per la gran parte in quell’arco di tempo che va dall’unità d’Italia ad oggi. <br>
 
Sappiamo però che i regnanti hanno visto da sempre questo fenomeno come un problema molto serio e in epoca sabauda hanno risposto in modo straordinariamente forte attraverso il Marchese Carlo San Martino di Rivarolo, [[Francesco Emanuele Valguarnera]] e [[Giovanni Battista Lorenzo Bogino]].
 
La prima Commissione parlamentare d'inchiesta che si occupò del fenomeno si tenne dal 1868 al 1870<ref>{{Cita web |url=https://storia.camera.it/organi/commissione-d-inchiesta-parlamentare-sopra-condizioni-morali-economiche-e-finanziarie-della-sardegna-10 |titolo=Commissione d'inchiesta parlamentare sopra le condizioni morali, economiche e finanziarie della Sardegna |sito=Parlamento Italiano |data=22 giugno 1868 - 14 agosto 1869|accesso=30 Ottobre 2018}}</ref>, fu presieduta da [[Agostino Depretis]] e non giunse a conclusioni. La seconda commissione fu quella presieduta da [[Francesco Pais Serra ]] che venne pubblicata nel 1896 dalla Camera dei Deputati con il titolo di ''Relazione dell'inchiesta sulle condizioni economiche e della sicurezza pubblica in Sardegna''.
 
La terza Commissione parlamentare d'inchiesta si riunì quindi 100 anni dopo la prima, nel 1968<ref>{{Cita web |url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/906944.pdf |titolo=Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni di criminalità in Sardegna |sito=Senato.it |data=29 marzo 1972|accesso=30 Ottobre 2018}}</ref> per iniziativa fra gli altri di due politici nuoresi: Carta (Dc) e Pirastru (Pci) <ref>.
{{YouTube
|autore = Peppino Fiori
|id = DrJ-J01MheA
|titolo = Banditismo Sardo - Commissione parlamentare d'inchiesta 1968
|n =
|ora =
|minuto =
|secondo =
|produttore = Rai: Sette giorni al Parlamento
|lingua = Ita
|data = 27 set 2012
|citazione =
|cid =
|accesso = 30 Ott 2018
}}
</ref>.
Nel 2° capitolo della relazione conclusiva pubblicata nel 1972 dichiara: ''Il banditismo sardo è un fenomeno che dura da secoli. Storicamente nasce dal conflitto tra una società pastorale, che vuole imporre regole tradizionali, e uno Stato di conquistatori che vuole imporre le sue leggi. L'ostilità della società pastorale alle leggi dello Stato unitario è facilmente comprensibile.''
 
==== Banditi e personaggi di spicco ====
 
 
* [[XVII secolo]]: Giovanni Galluresu <ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=IdJ6AQAAQBAJ&pg=PT16&lpg=PT16&dq=giovanni+galluresu&source=bl&ots=1W_2OyS74N&sig=-Q0z_ipEYOi0VvyxA766Cb_M6lE&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiVpZvN5K7eAhVQzYUKHbM4DQQQ6AEwA3oECAYQAQ#v=onepage&q=giovanni%20galluresu&f=false|titolo=Giovanni Tolu. Storia di un bandito sardo narrata da se medesimo|sito=Google Book|accesso=30 Ottobre 2018}}</ref> <ref>{{Cita web |url=http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2013/11/07/news/oggi-strinna-in-biblioteca-con-il-suo-galluresu-1.8072279 |titolo=Oggi Strinna in biblioteca con il suo Galluresu |sito=La Nuova Sardegna .it |data=07 novembre 2013|accesso=30 Ottobre 2018}}</ref>
== Biografia ==
* [[XIX secolo]]: [[Giovanni Tolu]], Sebastiano (Bastiano) Tansu [[Il muto di Gallura]], [[Francesco Derosas]]
Nacque a Goslar, figlio del pastore luterano Henning Ostorodt e di Caterina, figlia di un pastore. Fece i primi studi a Goslar e frequentò dal [[1581]] l'Università di [[Königsberg]]. Conclusi gli studì, si trasferì a [[Sluchow]], in [[Pomerania]], dove lavorò come precettore; ebbe contatti con dei [[Fausto Socini|sociniani]], attivi nella vicina [[Polonia]], che lo accolsero tra i [[Fratelli Polacchi]], così che Ostorod prese parte al loro Sinodo, tenuto nel settembre del [[1585]] a [[Chmielnik]], dove fu ribattezzato.
* [[XX secolo]]: [[Giuseppino Càmpana]], [[Annino Mele]], [[Attilio Cubeddu]], [[Giovanni Farina]], [[Graziano Mesina]], [[Matteo Boe]], [[Luigi Lombardini]]
* [[XXI secolo]]: [[Raffaele Arzu]]
 
==== I sequestri di persona ====
A causa della propaganda sociniana da lui fatta a [[Sluchow]], perse il lavoro e fu costretto a trasferirsi prima a [[Danzica]] e poi a ritornare a Goslar, dove continuò la sua attività di proselitismo e convertì anche la madre Caterina, che intanto era rimasta vedova, le quattro sorelle e il fratello Johann. Le autorità cittadine non tollerarono una dottrina condannata per [[eresia]], e, dato che Christopher aveva fatto in tempo a fuggire, arrestarono la madre, la quale fece pubblica [[abiura]] pur mantenendo intimamente le sue convinzioni unitariane. La madre e le sorelle poterono lasciare Goslar per essere accolte a [[Lublino]] dal sociniano [[Johann Balcerovicius]], mentre Christopher e il fratello Johann si stabilirono dall’altro sociniano [[Andrew Lubieniecius]], a [[Rakow]]. Poco dopo, nel [[1587]], Christopher fu nominato maestro nella scuola di Chmielnik, succedendo a [[Pierre Statorius]] (Piotr Stoiński).
 
L'[[Anonima sequestri]] o [[Anonima sarda]], detta a volte ''Anonima gallurese'' o anche ''Super anonima'' ha compiuto alcuni sequestri di persona divenuti famosi. Fra questi il [[Sequestro di Fabrizio De André e Dori Ghezzi]], il [[Sequestro di Farouk Kassam]], il [[Sequestro Soffiantini]] e il [[Sequestro di Silvia Melis]].
Dopo un breve trasferimento a [[Smigel]], ottenne un incarico pastorale nella chiesa dei Fratelli Polacchi di [[Buskow]], vicino Danzica. Nel luglio del [[1598]], Ostorodt e l’amico [[Andrew Voidovius|Wojdowski]] si recarono in [[Olanda]] per diffondervi le dottrine unitariane presso i numerosi polacchi che studiavano nell’[[Università di Leiden]]. Qui conobbero lo studente [[Ernst Soner]], futuro noto professore di medicina ad [[Altdorf bei Nürnberg|Altdorf]], e lo convertirono. La loro attività non passò però inosservata: il [[3 settembre]] [[1598]] le autorità della città decretarono l’espulsione dei due unitariani e il [[rogo di libri|rogo dei loro libri]]. Essi non lasciarono subito l’Olanda e fecero stampare una loro difesa contro il provvedimento di espulsione e i motivi che lo aveva determinato.
 
== Filmografia ==
Osterodt tornò a Buskow, pastore della locale chiesa unitariana. Si sa che era sposato e aveva almeno un figlio che portava il suo stesso nome; si dice anche che fosse irritabile e piuttosto rigido nell’interpretazione dottrinale, così da entrare più volte in conflitto con altri confratelli: è nota la sua opposizione alla dottrina secondo la quale i precetti di Cristo e degli apostoli non fossero tutti necessari per la salvezza, ma un Sinodo, appositamente convocato a Lublino, il [[12 ottobre]] [[1610]] gli diede torto. Offeso della decisione, pensò per un momento di lasciare la comunità ma poi si scusò, sottomettendosi alla decisione dell’Assemblea.
 
* [[Banditi a Orgosolo]], regia di [[Vittorio De Seta]] (1961)
== Scritti ==
* [[Padre padrone (film)]], regia di [[Paolo e Vittorio Taviani]] (1977)
*Confessione sull'unico Dio Padre, sul figlio nostro Signore Gesù Cristo e sullo Spirito Santo, con note e commenti sulla confessione di Gesù Cristo di Caspar Schwenckfeld, ca 1589
*Discussione con Gerolamo Powodowski sul solo Dio, su Cristo Signore, figlio di Dio, e sul battesimo degli adulti, 1592
*Discussione con Georg Tradeln sulla divinità di Cristo e lo Spirito Santo, ca 1598
*Apologia contro il decreto del 3 settembre 1598 dell’Assemblea delle Province Unite dei Paesi Bassi, 1599 (con Andrew Voidovius)
*Compendio della dottrina cristiana (con Andrew Voidovius)
*Fondamenti della religione cristiana, 1604
*Note sulle Scritture
*Il beneficio di Cristo
*Controversie sulla filosofia come parte della teologia
*Metafisica
*Lettera ai Fratelli di Altdorf
*Contro gli Hutteriti
*L'obbedienza del cristiano
 
== Collegamenti esterniNote ==
<references/>
*{{fr}} [http://site.voila.fr/unitariens/accueil.html Sito dei Fratelli cristiani unitariani]
 
== Bibliografia ==
{{Portale|biografie|cristianesimo}}
 
* {{cita libro| Enrico | Costa | Il muto di gallura | 1912 | Tipografia Editrice Ditta G. Tortu | Tempio Pausania}}<br>
[[Categoria:Riformatori radicali]]
* {{cita libro| Enrico | Costa | Giovanni Tolu. Storia di un bandito narrata da lui medesimo | 1897 | Giuseppe Dessì Editore | Sassari}}<br>
* {{cita libro| Antonio | Pigliaru | Il banditismo in Sardegna. Il codice della vendetta barbaricina | 1975 | Giuffré Edizioni | Milano}}<br>
* {{cita libro| Gavino | Ledda | Padre padrone | 1975 | Feltrinelli | }}<br>
* {{cita libro| Ugo | Dessy | Quali banditi? 1977 – 1983 | 1977 | Bertani editore | Verona }}<br>
* {{cita libro| Giovanni Francesco | Ricci | Banditi: storia dell'ammutinamento della Gallura, dei più famosi fuorilegge e delle principali faide della Gallura sabauda, 1720-1848 | 2000 | Solinas | }}<br>
* {{cita libro| Alberto | Ledda | La civiltà fuorilegge. Storia del banditismo sardo | 2009 | Mursia | }}<br>
* {{cita libro| Gianpaolo | Cassitta | La zona grigia | 2010 | Condaghes | Cagliari }}<br>
* {{cita libro| Antonio | Strinna | L'eroe maledetto| 2013 | Arkadia | }}<br>
 
[[Categoria:Banditismo]]
[[en:Krzysztof Ostorodt]]
[[Categoria:Storia della Sardegna]]
[[fr:Christophe Ostorod]]
[[nl:Christopher Ostorodt]]