Episodi de L'onore e il rispetto (prima stagione) e Provincia di Biella: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
__NOTOC__{{torna a|L'onore e il rispetto}}
|Nome=Provincia di Biella
La '''prima stagione de ''L'onore e il rispetto''''' è andata in onda dal 5 settembre al 2 ottobre [[2006]] su [[Canale 5]].
|Nome ufficiale=
|Panorama= Sede della provincia di Biella - ex-ospizio di carità.png
|Didascalia= Sede amministrativa (ex-ospizio di carità).
|Bandiera=Provincia di Biella-Gonfalone.png
|Stemma=Provincia di Biella-Stemma.svg
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=2
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Capoluogo=[[Biella]]
|Amministratore locale=Emanuele Ramella Pralungo
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione=14-10-2014
|Data istituzione=
<!-- Coordinate di: Biella -->
|Altitudine=
|Superficie=913.28
|Note superficie=
|Abitanti=177574
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|Sottodivisioni=[[provincia di Biella#Comuni|78 comuni]]
|Divisioni confinanti = [[Valle d'Aosta]], [[provincia di Vercelli|Vercelli]], [[Città metropolitana di Torino|Torino]]
|Lingue=
|Codice postale=13900 Biella, 13811-13899 provincia
|Prefisso=[[015 (prefisso)|015]], [[0161]], [[0163]]
|Codice catastale=
|Immagine localizzazione=Biella in Italy.svg
|Mappa = Biella mappa.png
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Provincia -->
{{Politica in Piemonte}}
La '''provincia di Biella''' (''provincia ëd Bièla'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è una [[province d'Italia|provincia italiana]] del [[Piemonte]] di {{formatnum:177574}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />.
 
Situata nel nord della regione, confina a ovest con la [[Valle d'Aosta]], mentre sugli altri versanti è racchiusa tra la [[città metropolitana di Torino]] e la [[provincia di Vercelli]].
{| class="wikitable"
! Puntata!! Messa in onda!! Telespettatori!! Share
|-
| 1 || 5 settembre 2006 || 5.256.000 || 26,71%
|-
| 2 || 13 settembre 2006 || 5.857.000 || 24,90%
|-
| 3 || 20 settembre 2006 || 5.721.000 || 22,53%
|-
| 4 || 21 settembre 2006 || 5.578.000 || 22,98%
|-
| 5 || 25 settembre 2006 || 5.656.000 || 22,74%
|-
| 6 || 2 ottobre 2006 || 6.448.000 || 24,47%
|-
|bgcolor="lightblue"| ||bgcolor="lightblue"| '''Media ''' ||bgcolor="lightblue"| 5.753.000 ||bgcolor="lightblue"| 24,06%
|}
 
==Prima puntataStoria ==
La provincia di Biella nacque il 18 febbraio 1622, quando il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]] divise i propri possedimenti ad est della [[catena alpina]] in 12 province. Tale suddivisione amministrativa era di natura principalmente fiscale, ovvero funzionale alla necessità legate alla riscossione delle [[imposte]]. Il territorio che dipendeva amministrativamente da Biella era però piuttosto diverso da quello che viene oggi considerato il Biellese. Rientravano nell'antica provincia comuni del [[Canavese]] e del Vercellese, mentre altri comuni oggi considerati biellesi ne risultavano esclusi, come ad esempio [[Occhieppo Inferiore]], che apparteneva alla Provincia di Vercelli.
[[1956]]. A [[Mascalucia]], in [[Sicilia]], i Fortebracci sono riuniti attorno all'anziano e autoritario capofamiglia Rocco Fortebracci.
 
Nel 1859 la provincia di Biella fu abolita, e venne sostituita da un [[circondario di Biella|circondario]] incluso nella [[Provincia di Novara]]; tale comprensorio nel 1927 passò poi alla neo-istituita [[Provincia di Vercelli]].
Pasquale Fortebracci ([[Gerardo Amato]]), uomo perbene e di sani principi, cerca di convincere la moglie Ersilia ([[Virna Lisi]]), una donna sognatrice e progressista, ad andare al compleanno del padre Rocco, con il quale non è in buoni rapporti perché è un uomo all'antica. Ma proprio mentre Ersilia balla malvolentieri con Rocco, egli muore d'[[infarto]].
 
Il 2 novembre del 1968 il biellese orientale fu colpito da forti piogge, che provocarono una grave alluvione, ed estese frane. Si contarono 58 persone morte, molte decedute mentre dormivano, più di 100 feriti, distruzione di case (coinvolgendo circa 34000 biellesi), strade e infrastrutture alla circolazione e distruzione di 130 aziende tessili; i comuni maggiormente colpiti furono: [[Valle Mosso]], [[Veglio]], [[Strona]] e [[Mosso Santa Maria]] <ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/11/01/ansa-box-lalluvione-dimenticata-biellese-ricorda-disastro_123db880-319a-4be1-89b1-1260b3aede82.html L'alluvione dimenticata, nel Biellese si ricorda il disastro]</ref>.
Ersilia convince Pasquale a vendere i terreni del defunto padre e, con il ricavato, partire per [[Torino]], dove cominceranno una nuova vita. Viene organizzato il trasloco di tutta la famiglia a [[Torino]], aiutati dal cugino di lei Nino Vitale ([[Antonio Giuliani]]), che li presenta subito a Pippo o' calabrese ([[Giancarlo Giannini]]), ambiguo proprietario dell'[[emporio]] del nuovo quartiere.
 
L'attuale provincia di Biella venne istituita nel 1992, con il [[dlgs]] 248 del 6 marzo 1992. per scorporo dalla [[provincia di Vercelli]]; le prime elezioni amministrative si svolsero nel maggio 1995.
Pasquale ha una piccola somma da investire e si fida dei consigli di Nino: con l'aiuto di don Pippo aprirà un negozio di [[Elettrodomestico|elettrodomestici]]. I soldi, però, non sono sufficienti: per questo si fa prestare denaro dallo stesso Pippo, tenendo il resto della famiglia all'oscuro di tutto.
<ref name=prov_sto>{{cita web
| titolo = La storia della Provincia
| editore = Provincia di Biella
| url = http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Dovesiamo/LastoriadellaProvincia.html
| accesso= 29 maggio 2014
}}</ref> Il territorio provinciale corrisponde quasi esattamente a quello dell'antico [[circondario di Biella]]; è costituita da 78 comuni tra i quali, dopo quello di [[Biella]], il secondo della provincia per numero di abitanti è [[Cossato]].
 
In seguito alle riforme volute dalla "[[spending review]]" del [[Governo Monti]], il 3 ottobre [[2012]] il CAL ([[Consiglio delle autonomie locali|Consiglio Autonomie Locali]]) del Piemonte aveva inizialmente approvato l'aggregazione della Provincia di Biella con quella in una grande [[Provincia di Novara]] (strategicamente fatta passare sotto il nome di "Quadrante") che avrebbe assorbito i territori di Biella, [[Provincia di Vercelli|Vercelli]] e [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VCO]], definendo come capoluogo la città di Novara. La [[Regione Piemonte]] nella seduta del 23 ottobre formalizzò invece un nuovo assetto biellese-vercellese, inviando questa proposta di riordino ufficiale al [[Governo]]. Il [[decreto]], approvato il 31 ottobre 2012 dal [[Consiglio dei Ministri]], non è stato però convertito in legge senza quindi comportare alcuna modifica all'assetto provinciale.
Nel frattempo, Ersilia è felice della nuova sistemazione e ha in mente grandi cose per i suoi figli. Antonio, detto Tonio ([[Gabriel Garko]]), il primogenito donnaiolo dei Fortebracci e normale con lo studio, fa amicizia con i bulli Michele Rapace, detto per il suo mestiere "''Micky il candela''" ([[Renato Marotta]]), e Riccardo Zito, detto per il suo mestiere "''Ricky il cantante''" ([[Cristiano Pasca]]), mentre il fratello di Tonio, Santi ([[Giuseppe Zeno]]), più timido e più studioso, si getta sui libri per prendere il [[diploma]]. Entrambi subiscono il fascino di Olga ([[Serena Autieri]]), la bionda e altezzosa vicina di casa che lavora come indossatrice in un negozio del centro, la quale, però, sembra preferire Santi.
 
In data 30 novembre 2013 è stata deliberata la dichiarazione di dissesto finanziario della Provincia di Biella<ref>{{cita web|url=http://albopretorio.provincia.biella.it:8081/albopretorio/pratiche/dett_registri.php?id=7212|titolo=Provincia di Biella, Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 23 del 30/11/2013|accesso=5 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620030945/http://albopretorio.provincia.biella.it:8081/albopretorio/pratiche/dett_registri.php?id=7212|dataarchivio=20 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilbiellese.it/article.php?id=11767|titolo=La Provincia è fallita, ''Il Biellese'', 29/11/2013|accesso=5 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
Nel quartiere vive anche la bella, dolce e sensibile Melina ([[Cosima Coppola]]), unica figlia di don Pippo, e la sua migliore amica Nella ([[Manuela Arcuri]]), una giovane bella ed emancipata originaria di [[Roma]], in conflitto con la madre e il patrigno.
 
== Geografia fisica ==
Il negozio dei Fortebracci è pronto all'inaugurazione quando, nella notte, dei ladri sconosciuti trafugano la merce che Pasquale non aveva ancora assicurato. Pippo o' calabrese si rifiuta di dilazionare i pagamenti a lui dovuti e la famiglia Fortebracci è sul lastrico. Disperato per la leggerezza commessa e per aver privato i figli di ogni futuro, Pasquale si impicca dopo aver bruciato le [[cambiale|cambiali]] firmate a don Pippo. A trovarne il corpo è Ersilia, che, sotto [[choc]], impazzisce.
=== Territorio ===
La provincia è racchiusa a ovest e a nord dalla catena montuosa delle [[Alpi Biellesi]] che, dominate dal [[monte Mars]] e dal [[Monte Bo|Bo]], si affacciano sul vicino [[Monte Rosa]] e garantiscono al territorio sottostante notevoli [[acqua|risorse idriche]] e la presenza di numerose fonti sorgive. A sud-ovest la catena collinare di origine morenica denominata [[Serra Morenica di Ivrea|la Serra di Ivrea]] separa il Biellese dal [[Canavese]]; a est ed a sud si trovano invece pianure coltivate prevalentemente a [[oryza sativa|riso]] e [[mais|granturco]].
 
L'altitudine massima del territorio provinciale è il [[Monte Mars]] (2600&nbsp;m); l'altitudine minima, invece, è rappresentata dal comune di [[Gifflenga]] (187&nbsp;m [[s.l.m.]]).
Affranto, Tonio decide di vendicare la morte del padre. Scopre in breve una truffa, ordita da don Pippo stesso con la complicità di Nino Vitale e rivela a Ricky e Micky il suo piano: privare Pippo o' calabrese dell'[[onore]] e del rispetto, le cose che gli sono più care, attraverso la figlia Melina. Tonio decide intanto di andare a conoscere un boss, Don Rosario Liberati, alleato con uno più potente, Don Calogero Rocca.
 
I principali torrenti sono l'[[Oropa (torrente)|Oropa]], il [[Cervo (torrente)|Cervo]], l'[[Elvo]], lo [[Strona di Mosso]] e il [[Sessera]].
==Seconda puntata==
Tonio seduce Melina, illudendola affinché lei gli si conceda fino a rimanere incinta. Ottenuto lo scopo, l'abbandona a sé stessa vendicando il padre Pasquale, mentre don Pippo viene abbandonato da tutti perché la figlia è stata disonorata, anche se ha fatto volentieri l'amore con Tonio.
 
{{Vedi anche|Idrografia del Biellese}}
Nel frattempo, Tonio, per togliersi dal maledetto lastrico ed avere un po' di soldi, purtroppo non può fare altro che scalare velocemente i gradini della carriera criminale, rapinando insieme a Micky e Ricky i camionisti e, per le loro azioni, saranno ribattezzati dalla polizia "''la banda dei [[Trasporto internazionale su gomma|Tir]]''". Infatti i tre decidono di consegnare parte della loro refurtiva a don Rosario ([[Luigi Maria Burruano]]), il boss siciliano in contatti con il potente Don Calogero, che fa diventare Tonio suo braccio destro al posto di Pippo o' calabrese, il quale era dunque corrotto in segreto.
 
Il Biellese è stato al centro di diversi fenomeni alluvionali ([[1968]], [[Valle Mosso]]; [[2002]], [[Valle Cervo]]). Ricco di corsi d'acqua, un tempo indispensabili alle numerose fabbriche della zona (alcune di esse, ormai dismesse, costituiscono una vera e propria memoria archeologico-industriale), condivide con la [[città metropolitana di Torino]] il [[lago di Viverone]].
Santi, invece, è partito per il [[servizio militare]], durante il quale continua a studiare [[giurisprudenza]] e intrattiene un'affettuosa corrispondenza con Olga. Il ragazzo ne è sinceramente e genuinamente innamorato ed è ricambiato, e sogna di costruire una famiglia al suo ritorno. Olga però subisce le pressioni della madre, che vuole che la figlia sposi un uomo ricco e finisce così col cedere alla corte di Edoardo Sala ([[Attilio Fontana (attore)|Attilio Fontana]]), viziato rampollo del più ricco imprenditore di [[Torino]]. Edoardo promette ad Olga che la sposerà e lei lascia Santi, che reagisce con rabbia.
 
Una parte del territorio provinciale è tutelata da tre aree protette regionali:
Santi si consola con lo studio del diritto e con l'amicizia di Cesare Politi ([[Giovanni Scifoni]]), figlio di un importante avvocato, che però non ha tanta voglia di studiare.
* [[Riserva naturale speciale del Parco Burcina - Felice Piacenza|Parco della Burcina]]
* [[Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa]]
* [[Riserva naturale orientata delle Baragge|Riserva naturale regionale Baragge - Bessa - Area attrezzata Brich Zumaglia - Mont Prève]].
 
Gli svincoli autostradali prossimi al capoluogo sono, sulla [[Autostrada A26 (Italia)|Autostrada A26]], quello di [[Romagnano Sesia]], quelli di [[Santhià]] e [[Albiano d'Ivrea]] sull'[[autostrada A5 (Italia)|autostrada A5]] e quelli di [[Carisio]] e [[Balocco (Italia)|Balocco]] sull'[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]].
Ersilia non è più in grado di badare a sé stessa e Tonio la fa ricoverare in una prestigiosa clinica privata, ma è disperato nel rendersi conto che la madre non lo riconosce più.
 
=== Clima ===
Pippo o' calabrese, desideroso di vendetta perché deriso ormai da tutto il quartiere, spara a Tonio durante l'inaugurazione del [[supermercato]], aperto dal giovane Fortebracci in società con don Rosario, che ha preso il posto del suo [[emporio]].
Il clima biellese è continentale, ma ha comunque una diversificata climatologia a causa della presenza della montagna e della pianura. Presenta inverni freddi e umidi, con precipitazioni nevose e presenza di nebbia nelle zone di pianura. In inverno può verificarsi il fenomeno del [[favonio]], tipico delle aree alpine.
[[File:Lessona-paesaggio.JPG|thumb|Il panorama delle [[Alpi biellesi]] fra [[Lessona]] e [[Cossato]]]]
La primavera e l'autunno sono le stagioni più piovose, soprattutto i mesi di maggio, ottobre e novembre. L'estate è calda e sovente afosa, soprattutto in pianura, più ventilata nelle aree collinari e montane. In questa stagione sono molto frequenti i temporali.
{| align=center
| [[File:Biella-Trecciolino 71105-22-bis.jpg|thumb|Panorama di [[Biella]] dalle alture]]
| [[File:Biella-Sala Biellese-laghetto ghiacciato.jpg|thumb|Un laghetto ghiacciato nei pressi di [[Sala Biellese]]]]
| [[File:Biella-Panoramica Zegna-Bielmonte.jpg|thumb|[[Bocchetta di Margosio]], nei pressi della località sciistica di [[Bielmonte]] nell'''Oasi Zegna'' ]]
|}
 
==Terza puntataComuni ==
Appartengono alla provincia di Biella i seguenti 78 comuni:
Tonio viene portato in ospedale per via delle ferite da [[arma da fuoco]] e si salva mentre la vendetta di don Rosario si abbatte sull'ormai isolato Pippo o' calabrese, che viene picchiato da due [[gangster]] ed impiccato ad un albero in campagna.
{{Div col|cols=3}}
* [[Ailoche]]
* [[Andorno Micca]]
* [[Benna (Italia)|Benna]]
* [[Biella]]
* [[Bioglio]]
* [[Borriana]]
* [[Brusnengo]]
* [[Callabiana]]
* [[Camandona]]
* [[Camburzano]]
* [[Campiglia Cervo]]
* [[Candelo]]
* [[Caprile]]
* [[Casapinta]]
* [[Castelletto Cervo]]
* [[Cavaglià]]
* [[Cerreto Castello]]
* [[Cerrione]]
* [[Coggiola]]
* [[Cossato]]
* [[Crevacuore]]
* [[Curino]]
* [[Donato (Italia)|Donato]]
* [[Dorzano]]
* [[Gaglianico]]
* [[Gifflenga]]
* [[Graglia]]
* [[Lessona]]
* [[Magnano (Italia)|Magnano]]
* [[Massazza]]
* [[Masserano]]
* [[Mezzana Mortigliengo]]
* [[Miagliano]]
* [[Mongrando]]
* [[Mosso (Italia)|Mosso]]
* [[Mottalciata]]
* [[Muzzano (Italia)|Muzzano]]
* [[Netro]]
* [[Occhieppo Inferiore]]
* [[Occhieppo Superiore]]
* [[Pettinengo]]
* [[Piatto (Italia)|Piatto]]
* [[Piedicavallo]]
* [[Pollone (Italia)|Pollone]]
* [[Ponderano]]
* [[Portula]]
* [[Pralungo]]
* [[Pray (Italia)|Pray]]
* [[Quaregna]]
* [[Ronco Biellese]]
* [[Roppolo]]
* [[Rosazza]]
* [[Sagliano Micca]]
* [[Sala Biellese]]
* [[Salussola]]
* [[Sandigliano]]
* [[Soprana]]
* [[Sordevolo]]
* [[Sostegno (Italia)|Sostegno]]
* [[Strona (Italia)|Strona]]
* [[Tavigliano]]
* [[Ternengo]]
* [[Tollegno]]
* [[Torrazzo]]
* [[Trivero]]
* [[Valdengo]]
* [[Vallanzengo]]
* [[Valle Mosso]]
* [[Valle San Nicolao]]
* [[Veglio]]
* [[Verrone]]
* [[Vigliano Biellese]]
* [[Villa del Bosco]]
* [[Villanova Biellese]]
* [[Viverone]]
* [[Zimone]]
* [[Zubiena]]
* [[Zumaglia]]
{{Div col end}}
 
=== Comuni più popolosi ===
Melina non ha perso la speranza che Tonio possa diventare un padre per sua figlia appena nata e per questo porta al suo capezzale la piccola Antonia con l'aiuto di Santi. Tonio reagisce malissimo e la scaccia e ora Melina è sola e disprezzata da tutti. Santi litiga violentemente col fratello e si offre di prendersi cura di lei dal momento che l'avvocato Politi, padre del suo amico Cesare, lo ha preso come praticante nel suo studio, ma la ragazza rifiuta.
<div style="font-size:100%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Posizione
! Stemma città
! Comune
! Popolazione<br />
|-
| align=center|'''1º'''
| align=center|[[File:Biella-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Biella]]'''
| align=center|'''45.325'''
|-
| align=center|'''2º'''
| align=center|[[File:Cossato-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Cossato]]'''
| align="center" |'''15.115'''
|-
| align=center|'''3º'''
| align=center|[[File:Vigliano Biellese-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Vigliano Biellese]]'''
| align="center" |'''7.994'''
|-
| align=center|'''4º'''
| align=center|
| align=center|'''[[Candelo]]'''
| align="center" |'''7.862'''
|-
| align=center|'''5º'''
| align=center|[[File:Trivero-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Trivero]]'''
| align=center|'''6.000'''
|}
</div>
 
== Cultura ==
Intanto, Nella viene [[Stupro|violentata]] dal patrigno [[alcolismo|alcolista]] e, dopo la violenza, lo ferisce con un coltello: viene arrestata e al processo viene tradita dalla madre, che conferma la falsa testimonianza del marito stupratore. Nella viene condannata per tentato omicidio e in carcere scopre di essere incinta, cosa che la getta in una profonda [[depressione (malattia)|depressione]], rifiutando ogni contatto anche con Melina.
Meta antichissima di pellegrinaggi spirituali, la provincia biellese è terra di santuari; oltre a quello di [[santuario di Oropa|Oropa]], degni di rilievo sono il [[santuario di Graglia]] e il [[santuario di San Giovanni d'Andorno]]. Nel 2003 il [[Sacro Monte di Oropa]] è entrato a far parte del [[Patrimonio Mondiale dell'UNESCO]].
 
Nel capoluogo, oltre al Museo del Territorio al chiostro di San Sebastiano e a [[Villa Schneider]], sede di un museo della memoria sulla [[Resistenza italiana|Resistenza]], di rilievo è il centro culturale operativo a [[Palazzo Boglietti]], futuribile architettura edificata a inizio degli anni 2000.
Don Rosario regala un'[[cabrio|automobile cabrio]] a Tonio e, nel bagagliaio, gli fa trovare Nino Vitale legato e, mentre l'uomo viene ucciso impiccato, rivela che anche don Rosario era d'accordo nella truffa contro Pasquale Fortebracci e che aveva la sua parte di guadagno. Don Rosario promette di rimediare in modo da fargli conoscere don Calogero, finalmente.
 
Nella [[Valle Elvo]] è attivo l'[[Ecomuseo Valle Elvo e Serra]], con numerose cellule ecomuseali tra cui il [[Museo dell'Oro e della Bessa]] a [[Zubiena]].
Don Rosario coinvolge Tonio, desideroso di vendetta contro di lui, nelle sue attività affidandogli la gestione di un [[night club]]. Una sera lì arriva anche Olga, il cui rapporto con Edoardo è al capolinea perché il promesso matrimonio sembra non voler arrivare mai. Tonio le fa capire che è ancora interessato a lei, ma Olga lo rifiuta.
 
{| align=center
Santi sposa Melina, generando il piccolo Salvatore, e si laurea, mentre Ersilia fugge dalla clinica e muore per incidente, investita da un [[camion]] mentre attraversava la strada.
| [[File:Sacro Monte di Oropa. Cappelle.JPG|thumb|[[Sacro Monte di Oropa]] - Salita alle Cappelle]]
 
| [[File:Sacro Monte di Oropa. Fig.1.JPG|thumb|[[Sacro Monte di Oropa]] - La Concezione di Maria]]
==Quarta puntata==
|-
I due fratelli Fortebracci si ritrovano sulla tomba di Ersilia e Santi presenta Melina a Tonio come sua moglie.
| [[File:Biella-Palazzo Boglietti.jpg|thumb|[[Palazzo Boglietti]], sede di mostre]]
 
| [[File:Villa Schneider-Biella-IMG 7797.jpg|thumb|[[Villa Schneider]], luogo della memoria]]
Nella intanto partorisce in carcere e dà subito il bambino in adozione.
|}
 
Don Rosario conduce Tonio in [[Sicilia]], al cospetto del potente don Calogero ([[Pino Caruso]]), e l'anziano boss è conquistato dalla mentalità rampante del giovane Tonio. Insieme decidono di investire nel mercato immobiliare, suscitando le ire di don Rosario, che non è d'accordo e si sente messo in cattiva luce.
 
Tonio cerca di corrompere il [[banchiere]] Cipriani, ma lui si rifiuta di fare affari con un [[terrone]]. Così Tonio lo ricatta con foto scandalistiche e lo convince ad aiutarlo nel mercato immobiliare.
L'avvocato Politi affida una causa di [[bancarotta fraudolenta]] a Santi e lui la vince agevolmente, ricavandone soddisfazione personale e professionale, ma qualcosa non va: il testimone-chiave è corrotto, Politi ne era al corrente e il processo era una farsa; Santi è furioso, minaccia denunce e abbandona tutto, tornando da Melina che approva la sua decisione e gli comunica di essere di nuovo incinta.
 
Nella s'innamora della sua compagna di cella Maria ([[Silvia De Santis]]), una ladra [[Napoli|napoletana]], con cui fa progetti per il futuro: lei esce prima, ma promette a Nella che l'aspetterà per realizzare i loro sogni.
 
Olga affronta il padre di Edoardo, Saverio Sala ([[Stefano Davanzati]]), sulla questione del matrimonio. L'imprenditore, al termine di una cena, è talmente conquistato dal fascino di Olga da proporle di sposarlo e lei, naturalmente, accetta. Tonio viene a sapere dalla [[televisione]] del matrimonio dell'anno e prova una grande rabbia.
 
Nella esce di prigione e ritrova Maria, con la quale inizia una nuova vita di piccoli furti ed espedienti sulla [[riviera romagnola]], derubando ingenui turisti. Qualche tempo dopo Maria scappa con un bagnino, portando con sé il denaro fin lì accumulato.
 
Nella si ritrova sola e disperata e fa ritorno a [[Torino]], iniziando a [[Prostituzione|prostituirsi]] per sopravvivere. Proprio per strada incontra Tonio che le offre di aiutarlo nei suoi loschi affari, dietro lauto compenso; le propone infatti di diventare tenutaria di una lussuosa villa a [[Desenzano del Garda]] in cui recluterà [[Prostituta|prostitute]] per intrattenere politici e uomini d'affari, filmando gli incontri ed usandoli per ricatti ed estorsioni. Nella accetta il lavoro.
 
== Economia ==
Tonio va sulla tomba di Ersilia e lì incontra Santi, che gli annuncia che è diventato un magistrato e che combatterà i criminali come lui.
=== "Manchester" d'Italia ===
La provincia di Biella non è conosciuta soltanto per le sue bellezze paesaggistiche ma anche per il ruolo di rilievo svolto nella [[storia dell'industria italiana|storia dell'industria]] in [[Piemonte]].<br />
Importante è infatti il passato industriale del biellese, che in parte si perpetua ancora, valso a fare definire il suo capoluogo – [[Biella]] – la "[[Manchester]] d'Italia"<ref>''Biella, Manchester d'Italia. Storia dello sviluppo commerciale e artigianale del Biellese'', M. Gariazzo (a cura di); rivista tecnica internazionale, numero unico, Biella, 1953, pag. 16</ref>, in virtù dei numerosi [[opifici]] edificati a partire dalla metà del [[secolo XIX]]; il territorio conta tuttora numerose fabbriche per la [[filatura]] e la [[tessitura]] della [[lana]].
 
Molto conosciuta è, sotto questo aspetto, la cosiddetta "''via della lana''" che, lungo la strada panoramica intitolata all'industriale laniero [[Ermenegildo Zegna]], ed attraverso le località di [[Pray (Italia)|Pray]] e [[Trivero]] (dove sorge l'antica ''fabbrica della ruota'', stabilimento dismesso ora adibito a ecomuseo industriale), si spinge fino alla vicina [[Valsesia]].<br />
==Quinta puntata==
Famosi sono anche i [[cappellifici]] situati in [[Valle Cervo]], specialmente nel comune di [[Sagliano Micca]], che producono cappelli esportati in tutto il mondo. [[Mulino ad acqua]] nel comune di [[Netro]].
Nella usa il denaro guadagnato per pagare un [[detective]] privato affinché rintracci il bambino partorito da lei in carcere.
 
=== Prodotti tipici locali ===
Gli anni passano.
La conformazione prevalentemente montuosa del territorio favorisce l'allevamento di bestiame (è possibile assistere ancor oggi nei periodi di primavera-autunno alla ''[[transumanza]]''); notevole perciò la produzione di latticini (Toma e formaggio tipico ''[[Macagn]]'') e insaccati (''[[paletta biellese]]'', originaria di [[Coggiola]], ''[[salame di patate]]'', ''[[moccetta]]'' ..).
 
Altri prodotti tipici sono il vino bianco DOC ''Erbaluce di Caluso'' (prodotto nella zona di [[Viverone]] e [[Roppolo]]), ed i rossi DOC ''Coste del Sesia'' (prodotto con varie uve autoctone come il nebbiolo, la vespolina e la croatina, in vari comuni orientali della Provincia), il pregiato ''[[Bramaterra]]'' (unico vino prodotto dall'assemblaggio del nobile nebbiolo con un massimo del 30% di croatina, nei comuni biellesi di [[Masserano]], [[Brusnengo]], [[Villa del Bosco]], [[Sostegno (Italia)|Sostegno]] e [[Curino]]), e il blasonato ''[[Lessona (vino)|Lessona]]'', uno dei più grandi e antichi vini d'Italia, caduto in oblio per molto tempo ed oggi in ripresa costante, prodotto nel comune omonimo dal vitigno nebbiolo pressoché in purezza.
Santi intanto compie una retata all'interno del [[night club]] di don Rosario e scopre una [[Bisca (gioco)|bisca]] clandestina. Guardato con sospetto dai colleghi subito dopo quest'azione, Santi accetta la proposta del procuratore Giulio Donelli di entrare a far parte del [[pool antimafia]] da poco costituitosi per scoprire i legami tra le banche del [[Italia settentrionale|nord Italia]] e la [[mafia siciliana]].
Sono inoltre degni di menzione il ''[[Ratafià]]'', liquore di ciliegie nere tipico di [[Andorno Micca]] e ora presente con altre varianti aromatiche, ed i [[canestrelli]] nella variante biellese, vagamente simili a ''wafer'', e di [[Crevacuore]], in Valsessera, croccanti cialde di cioccolato pressate. Tra i piatti locali, il ''ris en cagnon'', il dolce ''palpitòn'' di [[Mongrando]], la ''polenta concia'' (condita con burro fuso e formaggio) e la ''supa mitunà''.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Tonio invece ottiene l'[[appalto]] per la costruzione di un ospedale dopo aver ricattato il senatore Galimberti, assiduo frequentatore della casa di appuntamenti gestita da Nella. La cosa fa andare su tutte le furie don Rosario mentre don Calogero ne rimane compiaciuto, ma dice a Tonio di non fare altri passi del genere senza avvertirli.
=== Strade ===
[[File:Gaglianico ss 143 vercellese.jpg|thumb|upright=0.7|[[Strada statale 143 Vercellese|Ex SS 143]]: l'attraversamento di [[Gaglianico]]]]
[[File:Funivia oropa sfondo santuario.jpg|thumb|upright=0.7|La funivia Oropa-[[lago del Mucrone]]]]
Il sistema stradale del Biellese è legato al proprio capoluogo, da cui dipartono le principali direttrici viarie che lo collegano al resto del territorio provinciale nonché al [[Torino|capoluogo regionale]], al [[Canavese]] e alla vicina [[provincia di Vercelli]]. La numerazione delle strade provinciali è stata impostata su 5 grossi blocchi, centrati sul [[Biella|capoluogo]] e disposti in senso orario; ognuno di essi è aperto da una strada di una certa importanza che ha il numero più basso del blocco (es. la SP 100 della [[Valle Cervo]], o la SP 300 Biella-Cossato).
{{vedi anche|Strade provinciali della provincia di Biella}}
 
=== Ferrovie ===
Saverio Sala ed Olga organizzano un ricevimento, in cui è presente tutta la [[Torino]] che conta ed anche Ippolito Squisito, il direttore del Banco di [[Milano]] che coinvolge Sala in affari poco legali. È presente anche il senatore Galimberti, accompagnato da Tonio, con imbarazzo e fastidio di Olga.
* [[Ferrovia Biella-Novara]]: collega il capoluogo con [[Novara]] attraversando l'area risicola e [[baraggia|baraggiva]] dell'alta pianura.
* [[Ferrovia Santhià-Biella]]: esce dalla città e si dirige verso [[Santhià]] con un percorso spesso parallelo alla [[Strada statale 143 Vercellese|ex statale 143]].
Nella ritrova il suo bambino, che è stato adottato da una ricca famiglia di [[Torino]], e progetta la fuga: ruba dalla [[cassaforte]] della villa di [[Desenzano del Garda]] il prezioso filmino erotico che riguarda il senatore Galimberti e lo nasconde in una cassetta di sicurezza, affidandone la chiave a Melina, che non vede da anni, senza darle spiegazioni; Nella infatti vuole incastrare Tonio con la complicità di Micky, passato alle "dipendenze" di don Rosario e don Calogero, per poi fare rapire il suo bambino dal [[detective]] ed espatriare. Ma Nella decide di non consegnare il filmino a Micky e lui la investe con la sua auto, uccidendola. Al suo funerale, Melina ascolta, non vista, un dialogo tra Tonio e Micky sul filmino scomparso e capisce di avere in mano qualcosa di scottante.
 
=== Trasporto aereo ===
Le indagini di Santi coinvolgono Saverio Sala, che viene arrestato perché ha accettato i soldi della [[mafia]] per rimettere in piedi la sua industria, sull'orlo del fallimento. Olga cerca di ottenere la scarcerazione del marito facendo leva sull'antico sentimento tra lei e Santi, ma lui ormai è un uomo di legge e non può prometterle nulla, se non convincere Sala a collaborare con la giustizia e in cambio ricevere protezione. Poco prima dell'interrogatorio cruciale, però, Saverio Sala viene aggredito e ucciso in carcere da Saruzzo, il killer di don Rosario e, in segreto, di don Calogero.
* [[Aeroporto di Biella-Cerrione]]: inaugurato nel 1968, dispone di una pista di 1320 metri.
 
=== Altre forme di trasporto pubblico ===
Tonio, intanto, sa che Olga è rimasta sola e che i gangster l'hanno presa di mira, a causa delle attività del marito. Per proteggerla, annuncia a don Calogero che Olga diventerà sua moglie ed entrerà a far parte della famiglia mafiosa.
* [[Funivie di Oropa]]: storico complesso di trasporto a fune nell'aera turistico/religiosa del [[Santuario di Oropa]].
* [[Funicolare di Biella]]: collega i due nuclei storici della città di Biella, [[Centro (Biella)|Biella Piano]] e [[Piazzo (Biella)|Biella Piazzo]].
* Linea di navigazione del [[lago di Viverone]]: unisce i [[porto|porti]] di Lido, Masseria, Comuna ed [[Anzasco]].
 
Il principale ente gestore del [[trasporto pubblico locale]] nella provincia è [[ATAP (Biella e Vercelli)|ATAP]], acronimo di ''Azienda Trasporti Automobilistici Pubblici''.
==Sesta puntata==
Olga è infelice per via del matrimonio forzato e diventa [[alcolismo|alcolista]], umiliando pubblicamente Tonio nel [[night club]] di don Rosario.
 
== Amministrazione ==
Tonio decide di punire Olga per l'offesa ma scopre che è incinta di lui. Ora è felicissimo e promette alla moglie che andranno a vivere in [[Svizzera]] sotto falso nome, in cambio che lei si disintossichi dall'alcool.
{{vedi anche|Prefetti della provincia di Biella}}
{{Vedi anche|Presidenti della Provincia di Biella}}
Nell'ottobre dal [[2014]] il sindaco di [[Occhieppo Superiore]], Emanuele Ramella Pralungo, ha vinto le elezioni svoltesi a [[suffragio ristretto]] per la presidenza della provincia.<ref>''Elezioni Provinciali 12 ottobre 2014 - Risultati Presidente''; pagina sul sito istituzionale [http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Amministrazione/ElezioniProvinciali2014/RisultatiElezioni2014/articolo7427.html www.provincia.biella.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141111102256/http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Amministrazione/ElezioniProvinciali2014/RisultatiElezioni2014/articolo7427.html |data=11 novembre 2014 }} (consultato nel novembre 2014)</ref>
 
=== Gemellaggi ===
Melina è costretta a vivere sola e sotto copertura in una villa di Perla, un [[borgo (geografia)|borgo]] sul [[lago di Garda]], con i figli che crescono lontani da Santi, che intanto ha fatto arrestare il [[banchiere]] Ippolito Squisito che, deciso a collaborare, si è salvato miracolosamente ad un attentato compiuto da un gruppo di gangster mentre veniva scortato al palazzo di giustizia.
* [[Brigata alpina "Taurinense"]]
 
== Note ==
Tonio scopre casualmente con un accendino che Micky ha ucciso Nella ed è complice di don Rosario per tradirlo. Furente, lo uccide. Quando torna a casa, Olga capisce tutto e fugge dalla loro villa. Il giorno dopo torna per prendere le sue cose e annuncia a Tonio di volerlo lasciare e che ha [[Aborto|abortito]], per non mettere al mondo un altro gangster. Tonio non se la sente di fermarla.
<references/>
 
== Voci correlate ==
Intanto Melina, in gita coi suoi figli, scopre che le cassette di sicurezza dell'[[ufficio postale]] di [[Desenzano del Garda]] hanno una chiave identica a quella che gli ha consegnato Nella in segreto. Scopre così il filmino pornografico riguardante il senatore Galimberti, divenuto di recente [[Ministero di Grazia e Giustizia|ministro di grazia e giustizia]].
* [[Armoriale dei comuni della Provincia di Biella]]
* [[Comunità Collinare tra Baraggia e Bramaterra]]
* [[Riso di Baraggia Biellese e Vercellese]]
 
== Altri progetti ==
Don Rosario invece si ritrova in auto il cadavere di Micky e, terrorizzato, chiama don Calogero, minacciando di collaborare con la giustizia se non uccideranno Tonio.
{{interprogetto}}
 
{{Suddivisioni dell'Italia}}
La [[cupola mafiosa]] convoca Tonio in [[Sicilia]]: l'ordine è di fermare il giudice Santi Fortebracci, che sta dando troppi problemi all'organizzazione.
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
Don Rosario intanto viene giusto in tempo arrestato da Santi nella sua villa, mentre tentava la fuga su un'auto, che è esplosa appena uno dei suoi uomini era salito: è chiaro che don Calogero voleva morto il boss perché si era messo contro Tonio, ma era riuscito ad uccidere solo uno dei suoi uomini.
Don Calogero fa rapire la piccola Antonia Fortebracci per costringere il giudice a consegnarsi a loro e Melina, disperata, consegna a Santi il filmino del ministro Galimberti perché lo scambi con la vita della figlia. Il giudice, sotto consiglio di Melina, incontra dopo tanti anni il fratello Tonio ed insieme partono per la [[Sicilia]]. L'incontro con don Calogero ed i suoi uomini avviene in una [[cava (miniera)|cava]] abbandonata di Sirenuse, una località siciliana, sotto la pioggia. Il boss rivela a Tonio che è stato lui a piazzare la bomba sotto l'auto di don Rosario e che quel filmino non ha più valore perché Galimberti si è dimesso per via delle pressioni del procuratore Donelli, che aveva ricevuto da Santi alcuni pezzi della pellicola pornografica. Poi manda Saruzzo avanti per prendere Santi. Sentendo, però, le urla della piccola Antonia nell'auto e le paure di Santi, il buon Tonio sceglie la sua vera famiglia al posto di don Calogero. Infatti spara alla testa ed uccide Saruzzo, prende in ostaggio don Calogero alla gola costringendo i suoi sgherri a non sparare e manda Santi a prendere la bambina. Ma Calogero colpisce Tonio con un coltello nascosto nella giacca, così il giovane viene sparato ripetutamente dai picciotti e cade a terra. Tuttavia, riesce comunque a sparare ed uccidere don Calogero ed alcuni sgherri, che cadono dal muro della cava e muoiono come il loro boss sotto una raffica di proiettili. Santi, portata Antonia al sicuro grazie a Tonio, afferra la pistola del fratello morente e lo vendica uccidendo, per autodifesa, gli ultimi picciotti rimasti. Ora non gli resta che dire a Tonio di volerlo bene e piangere per lui, mentre Melina riabbraccia Antonia, piangente di gioia per lei, ma di dolore per il cognato.
Olga apprende della morte di Tonio Fortebracci da un [[giornale]], mentre torna a fare il suo lavoro ed ammira un [[Montagna|panorama montano]] da una [[terrazza]], accarezzandosi il ventre: è chiaro che non ha [[Aborto|abortito]].
 
[[Categoria:Provincia di Biella| ]]
{{StagioniTV|L'onore e il rispetto}}{{Portale|televisione}}