Impresa rigenerata e Provincia di Biella: differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
Imprese nate da cooperative di dipendenti che rilevano l’azienda nella quale lavoravano destinate alla chiusura. Una forma di politica attiva del lavoro disciplinata in Italia dalla '''legge Marcora''' '''(legge n. 49/1985)'''.
|Nome=Provincia di Biella
|Nome ufficiale=
|Panorama= Sede della provincia di Biella - ex-ospizio di carità.png
|Didascalia= Sede amministrativa (ex-ospizio di carità).
|Bandiera=Provincia di Biella-Gonfalone.png
|Stemma=Provincia di Biella-Stemma.svg
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=2
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Capoluogo=[[Biella]]
|Amministratore locale=Emanuele Ramella Pralungo
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione=14-10-2014
|Data istituzione=
<!-- Coordinate di: Biella -->
|Altitudine=
|Superficie=913.28
|Note superficie=
|Abitanti=177574
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|Sottodivisioni=[[provincia di Biella#Comuni|78 comuni]]
|Divisioni confinanti = [[Valle d'Aosta]], [[provincia di Vercelli|Vercelli]], [[Città metropolitana di Torino|Torino]]
|Lingue=
|Codice postale=13900 Biella, 13811-13899 provincia
|Prefisso=[[015 (prefisso)|015]], [[0161]], [[0163]]
|Codice catastale=
|Immagine localizzazione=Biella in Italy.svg
|Mappa = Biella mappa.png
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Provincia -->
{{Politica in Piemonte}}
La '''provincia di Biella''' (''provincia ëd Bièla'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è una [[province d'Italia|provincia italiana]] del [[Piemonte]] di {{formatnum:177574}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />.
 
Situata nel nord della regione, confina a ovest con la [[Valle d'Aosta]], mentre sugli altri versanti è racchiusa tra la [[città metropolitana di Torino]] e la [[provincia di Vercelli]].
 
== Storia ==
La provincia di Biella nacque il 18 febbraio 1622, quando il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]] divise i propri possedimenti ad est della [[catena alpina]] in 12 province. Tale suddivisione amministrativa era di natura principalmente fiscale, ovvero funzionale alla necessità legate alla riscossione delle [[imposte]]. Il territorio che dipendeva amministrativamente da Biella era però piuttosto diverso da quello che viene oggi considerato il Biellese. Rientravano nell'antica provincia comuni del [[Canavese]] e del Vercellese, mentre altri comuni oggi considerati biellesi ne risultavano esclusi, come ad esempio [[Occhieppo Inferiore]], che apparteneva alla Provincia di Vercelli.
La prima esperienza di impresa rigenerata in Italia risale al 1978, quando i giornalisti e i tipografi dello storico quotidiano di Livorno “Il Telegrafo” (oggi “[[Il Tirreno]]”), dopo un lungo braccio di ferro con la proprietà e con il fondamentale contributo dell’allora sindaco di Livorno Alì Nannipieri, acquisirono il giornale.
 
Nel 1859 la provincia di Biella fu abolita, e venne sostituita da un [[circondario di Biella|circondario]] incluso nella [[Provincia di Novara]]; tale comprensorio nel 1927 passò poi alla neo-istituita [[Provincia di Vercelli]].
Dalla vicenda prese spunto, nel 1981, Giovanni [[Giovanni Marcora|Marcora]] per risolvere la crisi degli stabilimenti di produzione e lavorazione della ceramica di Laveno (VA) e di Livorno della [[Richard-Ginori|Richard Ginori]]. Azienda che stava attraversando un periodo molto intricato nell’assetto proprietario.
 
Il 2 novembre del 1968 il biellese orientale fu colpito da forti piogge, che provocarono una grave alluvione, ed estese frane. Si contarono 58 persone morte, molte decedute mentre dormivano, più di 100 feriti, distruzione di case (coinvolgendo circa 34000 biellesi), strade e infrastrutture alla circolazione e distruzione di 130 aziende tessili; i comuni maggiormente colpiti furono: [[Valle Mosso]], [[Veglio]], [[Strona]] e [[Mosso Santa Maria]] <ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/11/01/ansa-box-lalluvione-dimenticata-biellese-ricorda-disastro_123db880-319a-4be1-89b1-1260b3aede82.html L'alluvione dimenticata, nel Biellese si ricorda il disastro]</ref>.
Giovanni Marcora, all’epoca Ministro dell’Industria del Governo Spadolini e sindaco di Inveruno (cittadina poco distante da Laveno), sollecitato dagli amministratori locali lombardi a trovare una soluzione alla grave crisi occupazionale e sociale, conseguente alla chiusura delle fabbriche di ceramiche, favorì la nascita di cooperative di lavoratori che rilevarono gli stabilimenti della Richard Ginori.
 
L'attuale provincia di Biella venne istituita nel 1992, con il [[dlgs]] 248 del 6 marzo 1992. per scorporo dalla [[provincia di Vercelli]]; le prime elezioni amministrative si svolsero nel maggio 1995.
Nello stesso periodo elaborò un progetto di legge, con l’intento di promuovere e regolare questo genere di imprese.
<ref name=prov_sto>{{cita web
| titolo = La storia della Provincia
| editore = Provincia di Biella
| url = http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Dovesiamo/LastoriadellaProvincia.html
| accesso= 29 maggio 2014
}}</ref> Il territorio provinciale corrisponde quasi esattamente a quello dell'antico [[circondario di Biella]]; è costituita da 78 comuni tra i quali, dopo quello di [[Biella]], il secondo della provincia per numero di abitanti è [[Cossato]].
 
In seguito alle riforme volute dalla "[[spending review]]" del [[Governo Monti]], il 3 ottobre [[2012]] il CAL ([[Consiglio delle autonomie locali|Consiglio Autonomie Locali]]) del Piemonte aveva inizialmente approvato l'aggregazione della Provincia di Biella con quella in una grande [[Provincia di Novara]] (strategicamente fatta passare sotto il nome di "Quadrante") che avrebbe assorbito i territori di Biella, [[Provincia di Vercelli|Vercelli]] e [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VCO]], definendo come capoluogo la città di Novara. La [[Regione Piemonte]] nella seduta del 23 ottobre formalizzò invece un nuovo assetto biellese-vercellese, inviando questa proposta di riordino ufficiale al [[Governo]]. Il [[decreto]], approvato il 31 ottobre 2012 dal [[Consiglio dei Ministri]], non è stato però convertito in legge senza quindi comportare alcuna modifica all'assetto provinciale.
Progetto di legge che fu annunciato pubblicamente nel novembre 1981 ma che si arenò a causa della caduta del Governo Spadolini, della travagliata stagione politica e della malattia di Marcora che lo avrebbe portato alla morte il 5 febbraio del 1983.
 
In data 30 novembre 2013 è stata deliberata la dichiarazione di dissesto finanziario della Provincia di Biella<ref>{{cita web|url=http://albopretorio.provincia.biella.it:8081/albopretorio/pratiche/dett_registri.php?id=7212|titolo=Provincia di Biella, Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 23 del 30/11/2013|accesso=5 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150620030945/http://albopretorio.provincia.biella.it:8081/albopretorio/pratiche/dett_registri.php?id=7212|dataarchivio=20 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilbiellese.it/article.php?id=11767|titolo=La Provincia è fallita, ''Il Biellese'', 29/11/2013|accesso=5 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
La legge, approvata dal Parlamento successivo nel febbraio del 1985, fu chiamata '''Legge Marcora''' in suo onore.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La provincia è racchiusa a ovest e a nord dalla catena montuosa delle [[Alpi Biellesi]] che, dominate dal [[monte Mars]] e dal [[Monte Bo|Bo]], si affacciano sul vicino [[Monte Rosa]] e garantiscono al territorio sottostante notevoli [[acqua|risorse idriche]] e la presenza di numerose fonti sorgive. A sud-ovest la catena collinare di origine morenica denominata [[Serra Morenica di Ivrea|la Serra di Ivrea]] separa il Biellese dal [[Canavese]]; a est ed a sud si trovano invece pianure coltivate prevalentemente a [[oryza sativa|riso]] e [[mais|granturco]].
 
L'altitudine massima del territorio provinciale è il [[Monte Mars]] (2600&nbsp;m); l'altitudine minima, invece, è rappresentata dal comune di [[Gifflenga]] (187&nbsp;m [[s.l.m.]]).
 
I principali torrenti sono l'[[Oropa (torrente)|Oropa]], il [[Cervo (torrente)|Cervo]], l'[[Elvo]], lo [[Strona di Mosso]] e il [[Sessera]].
 
{{Vedi anche|Idrografia del Biellese}}
 
Il Biellese è stato al centro di diversi fenomeni alluvionali ([[1968]], [[Valle Mosso]]; [[2002]], [[Valle Cervo]]). Ricco di corsi d'acqua, un tempo indispensabili alle numerose fabbriche della zona (alcune di esse, ormai dismesse, costituiscono una vera e propria memoria archeologico-industriale), condivide con la [[città metropolitana di Torino]] il [[lago di Viverone]].
 
Una parte del territorio provinciale è tutelata da tre aree protette regionali:
* [[Riserva naturale speciale del Parco Burcina - Felice Piacenza|Parco della Burcina]]
* [[Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Oropa]]
* [[Riserva naturale orientata delle Baragge|Riserva naturale regionale Baragge - Bessa - Area attrezzata Brich Zumaglia - Mont Prève]].
 
Gli svincoli autostradali prossimi al capoluogo sono, sulla [[Autostrada A26 (Italia)|Autostrada A26]], quello di [[Romagnano Sesia]], quelli di [[Santhià]] e [[Albiano d'Ivrea]] sull'[[autostrada A5 (Italia)|autostrada A5]] e quelli di [[Carisio]] e [[Balocco (Italia)|Balocco]] sull'[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]].
 
=== Clima ===
Il clima biellese è continentale, ma ha comunque una diversificata climatologia a causa della presenza della montagna e della pianura. Presenta inverni freddi e umidi, con precipitazioni nevose e presenza di nebbia nelle zone di pianura. In inverno può verificarsi il fenomeno del [[favonio]], tipico delle aree alpine.
[[File:Lessona-paesaggio.JPG|thumb|Il panorama delle [[Alpi biellesi]] fra [[Lessona]] e [[Cossato]]]]
La primavera e l'autunno sono le stagioni più piovose, soprattutto i mesi di maggio, ottobre e novembre. L'estate è calda e sovente afosa, soprattutto in pianura, più ventilata nelle aree collinari e montane. In questa stagione sono molto frequenti i temporali.
{| align=center
| [[File:Biella-Trecciolino 71105-22-bis.jpg|thumb|Panorama di [[Biella]] dalle alture]]
| [[File:Biella-Sala Biellese-laghetto ghiacciato.jpg|thumb|Un laghetto ghiacciato nei pressi di [[Sala Biellese]]]]
| [[File:Biella-Panoramica Zegna-Bielmonte.jpg|thumb|[[Bocchetta di Margosio]], nei pressi della località sciistica di [[Bielmonte]] nell'''Oasi Zegna'' ]]
|}
 
== Comuni ==
Appartengono alla provincia di Biella i seguenti 78 comuni:
{{Div col|cols=3}}
* [[Ailoche]]
* [[Andorno Micca]]
* [[Benna (Italia)|Benna]]
* [[Biella]]
* [[Bioglio]]
* [[Borriana]]
* [[Brusnengo]]
* [[Callabiana]]
* [[Camandona]]
* [[Camburzano]]
* [[Campiglia Cervo]]
* [[Candelo]]
* [[Caprile]]
* [[Casapinta]]
* [[Castelletto Cervo]]
* [[Cavaglià]]
* [[Cerreto Castello]]
* [[Cerrione]]
* [[Coggiola]]
* [[Cossato]]
* [[Crevacuore]]
* [[Curino]]
* [[Donato (Italia)|Donato]]
* [[Dorzano]]
* [[Gaglianico]]
* [[Gifflenga]]
* [[Graglia]]
* [[Lessona]]
* [[Magnano (Italia)|Magnano]]
* [[Massazza]]
* [[Masserano]]
* [[Mezzana Mortigliengo]]
* [[Miagliano]]
* [[Mongrando]]
* [[Mosso (Italia)|Mosso]]
* [[Mottalciata]]
* [[Muzzano (Italia)|Muzzano]]
* [[Netro]]
* [[Occhieppo Inferiore]]
* [[Occhieppo Superiore]]
* [[Pettinengo]]
* [[Piatto (Italia)|Piatto]]
* [[Piedicavallo]]
* [[Pollone (Italia)|Pollone]]
* [[Ponderano]]
* [[Portula]]
* [[Pralungo]]
* [[Pray (Italia)|Pray]]
* [[Quaregna]]
* [[Ronco Biellese]]
* [[Roppolo]]
* [[Rosazza]]
* [[Sagliano Micca]]
* [[Sala Biellese]]
* [[Salussola]]
* [[Sandigliano]]
* [[Soprana]]
* [[Sordevolo]]
* [[Sostegno (Italia)|Sostegno]]
* [[Strona (Italia)|Strona]]
* [[Tavigliano]]
* [[Ternengo]]
* [[Tollegno]]
* [[Torrazzo]]
* [[Trivero]]
* [[Valdengo]]
* [[Vallanzengo]]
* [[Valle Mosso]]
* [[Valle San Nicolao]]
* [[Veglio]]
* [[Verrone]]
* [[Vigliano Biellese]]
* [[Villa del Bosco]]
* [[Villanova Biellese]]
* [[Viverone]]
* [[Zimone]]
* [[Zubiena]]
* [[Zumaglia]]
{{Div col end}}
 
=== Comuni più popolosi ===
<div style="font-size:100%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:left">
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Posizione
! Stemma città
! Comune
! Popolazione<br />
|-
| align=center|'''1º'''
| align=center|[[File:Biella-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Biella]]'''
| align=center|'''45.325'''
|-
| align=center|'''2º'''
| align=center|[[File:Cossato-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Cossato]]'''
| align="center" |'''15.115'''
|-
| align=center|'''3º'''
| align=center|[[File:Vigliano Biellese-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Vigliano Biellese]]'''
| align="center" |'''7.994'''
|-
| align=center|'''4º'''
| align=center|
| align=center|'''[[Candelo]]'''
| align="center" |'''7.862'''
|-
| align=center|'''5º'''
| align=center|[[File:Trivero-Stemma.png|50px]]
| align=center|'''[[Trivero]]'''
| align=center|'''6.000'''
|}
</div>
 
== Cultura ==
Meta antichissima di pellegrinaggi spirituali, la provincia biellese è terra di santuari; oltre a quello di [[santuario di Oropa|Oropa]], degni di rilievo sono il [[santuario di Graglia]] e il [[santuario di San Giovanni d'Andorno]]. Nel 2003 il [[Sacro Monte di Oropa]] è entrato a far parte del [[Patrimonio Mondiale dell'UNESCO]].
 
Nel capoluogo, oltre al Museo del Territorio al chiostro di San Sebastiano e a [[Villa Schneider]], sede di un museo della memoria sulla [[Resistenza italiana|Resistenza]], di rilievo è il centro culturale operativo a [[Palazzo Boglietti]], futuribile architettura edificata a inizio degli anni 2000.
 
Nella [[Valle Elvo]] è attivo l'[[Ecomuseo Valle Elvo e Serra]], con numerose cellule ecomuseali tra cui il [[Museo dell'Oro e della Bessa]] a [[Zubiena]].
 
{| align=center
| [[File:Sacro Monte di Oropa. Cappelle.JPG|thumb|[[Sacro Monte di Oropa]] - Salita alle Cappelle]]
| [[File:Sacro Monte di Oropa. Fig.1.JPG|thumb|[[Sacro Monte di Oropa]] - La Concezione di Maria]]
|-
| [[File:Biella-Palazzo Boglietti.jpg|thumb|[[Palazzo Boglietti]], sede di mostre]]
| [[File:Villa Schneider-Biella-IMG 7797.jpg|thumb|[[Villa Schneider]], luogo della memoria]]
|}
 
== Economia ==
=== "Manchester" d'Italia ===
La provincia di Biella non è conosciuta soltanto per le sue bellezze paesaggistiche ma anche per il ruolo di rilievo svolto nella [[storia dell'industria italiana|storia dell'industria]] in [[Piemonte]].<br />
Importante è infatti il passato industriale del biellese, che in parte si perpetua ancora, valso a fare definire il suo capoluogo – [[Biella]] – la "[[Manchester]] d'Italia"<ref>''Biella, Manchester d'Italia. Storia dello sviluppo commerciale e artigianale del Biellese'', M. Gariazzo (a cura di); rivista tecnica internazionale, numero unico, Biella, 1953, pag. 16</ref>, in virtù dei numerosi [[opifici]] edificati a partire dalla metà del [[secolo XIX]]; il territorio conta tuttora numerose fabbriche per la [[filatura]] e la [[tessitura]] della [[lana]].
 
Molto conosciuta è, sotto questo aspetto, la cosiddetta "''via della lana''" che, lungo la strada panoramica intitolata all'industriale laniero [[Ermenegildo Zegna]], ed attraverso le località di [[Pray (Italia)|Pray]] e [[Trivero]] (dove sorge l'antica ''fabbrica della ruota'', stabilimento dismesso ora adibito a ecomuseo industriale), si spinge fino alla vicina [[Valsesia]].<br />
Famosi sono anche i [[cappellifici]] situati in [[Valle Cervo]], specialmente nel comune di [[Sagliano Micca]], che producono cappelli esportati in tutto il mondo. [[Mulino ad acqua]] nel comune di [[Netro]].
 
=== Prodotti tipici locali ===
La conformazione prevalentemente montuosa del territorio favorisce l'allevamento di bestiame (è possibile assistere ancor oggi nei periodi di primavera-autunno alla ''[[transumanza]]''); notevole perciò la produzione di latticini (Toma e formaggio tipico ''[[Macagn]]'') e insaccati (''[[paletta biellese]]'', originaria di [[Coggiola]], ''[[salame di patate]]'', ''[[moccetta]]'' ..).
 
Altri prodotti tipici sono il vino bianco DOC ''Erbaluce di Caluso'' (prodotto nella zona di [[Viverone]] e [[Roppolo]]), ed i rossi DOC ''Coste del Sesia'' (prodotto con varie uve autoctone come il nebbiolo, la vespolina e la croatina, in vari comuni orientali della Provincia), il pregiato ''[[Bramaterra]]'' (unico vino prodotto dall'assemblaggio del nobile nebbiolo con un massimo del 30% di croatina, nei comuni biellesi di [[Masserano]], [[Brusnengo]], [[Villa del Bosco]], [[Sostegno (Italia)|Sostegno]] e [[Curino]]), e il blasonato ''[[Lessona (vino)|Lessona]]'', uno dei più grandi e antichi vini d'Italia, caduto in oblio per molto tempo ed oggi in ripresa costante, prodotto nel comune omonimo dal vitigno nebbiolo pressoché in purezza.
Sono inoltre degni di menzione il ''[[Ratafià]]'', liquore di ciliegie nere tipico di [[Andorno Micca]] e ora presente con altre varianti aromatiche, ed i [[canestrelli]] nella variante biellese, vagamente simili a ''wafer'', e di [[Crevacuore]], in Valsessera, croccanti cialde di cioccolato pressate. Tra i piatti locali, il ''ris en cagnon'', il dolce ''palpitòn'' di [[Mongrando]], la ''polenta concia'' (condita con burro fuso e formaggio) e la ''supa mitunà''.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Gaglianico ss 143 vercellese.jpg|thumb|upright=0.7|[[Strada statale 143 Vercellese|Ex SS 143]]: l'attraversamento di [[Gaglianico]]]]
[[File:Funivia oropa sfondo santuario.jpg|thumb|upright=0.7|La funivia Oropa-[[lago del Mucrone]]]]
Il sistema stradale del Biellese è legato al proprio capoluogo, da cui dipartono le principali direttrici viarie che lo collegano al resto del territorio provinciale nonché al [[Torino|capoluogo regionale]], al [[Canavese]] e alla vicina [[provincia di Vercelli]]. La numerazione delle strade provinciali è stata impostata su 5 grossi blocchi, centrati sul [[Biella|capoluogo]] e disposti in senso orario; ognuno di essi è aperto da una strada di una certa importanza che ha il numero più basso del blocco (es. la SP 100 della [[Valle Cervo]], o la SP 300 Biella-Cossato).
{{vedi anche|Strade provinciali della provincia di Biella}}
 
=== Ferrovie ===
* [[Ferrovia Biella-Novara]]: collega il capoluogo con [[Novara]] attraversando l'area risicola e [[baraggia|baraggiva]] dell'alta pianura.
* [[Ferrovia Santhià-Biella]]: esce dalla città e si dirige verso [[Santhià]] con un percorso spesso parallelo alla [[Strada statale 143 Vercellese|ex statale 143]].
 
=== Trasporto aereo ===
* [[Aeroporto di Biella-Cerrione]]: inaugurato nel 1968, dispone di una pista di 1320 metri.
 
=== Altre forme di trasporto pubblico ===
* [[Funivie di Oropa]]: storico complesso di trasporto a fune nell'aera turistico/religiosa del [[Santuario di Oropa]].
* [[Funicolare di Biella]]: collega i due nuclei storici della città di Biella, [[Centro (Biella)|Biella Piano]] e [[Piazzo (Biella)|Biella Piazzo]].
* Linea di navigazione del [[lago di Viverone]]: unisce i [[porto|porti]] di Lido, Masseria, Comuna ed [[Anzasco]].
 
Il principale ente gestore del [[trasporto pubblico locale]] nella provincia è [[ATAP (Biella e Vercelli)|ATAP]], acronimo di ''Azienda Trasporti Automobilistici Pubblici''.
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Prefetti della provincia di Biella}}
{{Vedi anche|Presidenti della Provincia di Biella}}
Nell'ottobre dal [[2014]] il sindaco di [[Occhieppo Superiore]], Emanuele Ramella Pralungo, ha vinto le elezioni svoltesi a [[suffragio ristretto]] per la presidenza della provincia.<ref>''Elezioni Provinciali 12 ottobre 2014 - Risultati Presidente''; pagina sul sito istituzionale [http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Amministrazione/ElezioniProvinciali2014/RisultatiElezioni2014/articolo7427.html www.provincia.biella.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141111102256/http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Amministrazione/ElezioniProvinciali2014/RisultatiElezioni2014/articolo7427.html |data=11 novembre 2014 }} (consultato nel novembre 2014)</ref>
 
=== Gemellaggi ===
* [[Brigata alpina "Taurinense"]]
 
== Note ==
<references/>
 
== I dati a marzo 2017 ==
Negli anni lo strumento delle imprese rigenerate ha permesso di salvare in, in modo virtuoso, migliaia di posti di lavoro. Secondo il CFI (Cooperazione Finanza Impresa), l’investitore istituzionale partecipato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il numero di lavoratori impegnati in questo genere di imprese è di 7.627, l’investimento medio per addetto è stato di 13.480 euro e ha generato un ritorno economico per lo Stato pari a 6,8 volte il capitale impegnato.
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Paola De Micheli|||autore2=Stefano Imbruglia|autore3=Antonio Misiani|Se chiudi ti compro|url=https://guerini.it/index.php/se-chiudi-ti-compro.html|2017|Guerini e Associati|Milano|p=}}
== Voci correlate ==
* [[Armoriale dei comuni della Provincia di Biella]]
* [[Workers buyout]]
* [[Comunità Collinare tra Baraggia e Bramaterra]]
* [[Riso di Baraggia Biellese e Vercellese]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Suddivisioni dell'Italia}}
==Collegamenti esterni==
{{Controllo di autorità}}
* https://www.vanityfair.it/mybusiness/news-mybusiness/2018/01/02/se-sono-dipendenti-salvare-le-aziende-comprandole
{{Portale|Piemonte}}
* http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/7/12/LETTURE-Quei-gregari-che-salveranno-il-capitalismo/773404/
* https://www.huffingtonpost.it/antonio-misiani/dai-tempi-della-legge-marcora-emerge-unitalia-che-non-si-rasseg_a_22494484/
* http://www.linkiesta.it/it/article/2017/06/24/limpresa-chiude-i-lavoratori-se-la-comprano-e-salvano-14mila-posti-di-/34694/
* http://www.cfi.it/public/impresa-del-mese/se-chiudi-ti-compro-prefazione-di-romano-prodi/
* https://guerini.it/index.php/se-chiudi-ti-compro.html
{{Portale|Aziende}}
 
[[Categoria:FinanzaProvincia di Biella| aziendale]]
[[Categoria:Operazioni finanziarie]]
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