Coppa del Mondo di rugby femminile e Discussione:Tribunale Straordinario della Dalmazia: differenze tra le pagine

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{{Progetti interessati
{{Competizione sportiva
|progetto =Venezia Giulia e Dalmazia
| nome = Coppa del Mondo di rugby femminile
|progetto2 = storia
| logo = Women's RWC logo.png
|accuratezza = b
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}}
La '''Coppa del Mondo di rugby femminile''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''Women’s Rugby World Cup'') è la massima competizione internazionale di [[rugby a 15]] per squadre nazionali femminili.
Istituita nel 1991 e organizzata dal 1998 da [[World Rugby]], assegna a cadenza quadriennale il titolo di campione del mondo ed è giunta nel 2017 alla sua ottava edizione.
 
== Fonti secondarie ==
La sua prima edizione si svolse in [[Galles]] in maniera non ufficiale nel 1991 su iniziativa di un comitato di governo del rugby femminile in [[Gran Bretagna]]; nel 1994 l’[[World Rugby|International Rugby Football Union]] (oggi World Rugby) dapprima ventilò poi negò il proprio supporto a una seconda edizione della manifestazione, che quindi vide la luce in [[Scozia]] sempre per mano dello stesso comitato organizzatore di tre anni prima.
Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Dalle note apparirebbe una prevalenza di fonti primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 13:16, 15 lug 2018 (CEST)
Solo nel 1998 la federazione internazionale garantì l’ufficialità alla competizione e ne organizzò nei [[Paesi Bassi]] la prima edizione sotto la sua diretta egida; anni dopo, tuttavia, in un comunicato stampa del 2009 ufficializzò a posteriori anche le prime due edizioni definendole ''Coppa del Mondo''<ref name="ufficializzazione">{{Cita web | lingua = en | sito = irb.com | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131202230504/http://www.irb.com/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid%3D2033145.html | editore = [[World Rugby]] | titolo = Race on to host 2014 Women’s Rugby World Cup | data = 27 agosto 2009 | accesso = 22 settembre 2018 | url = http://www.irb.com/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid%3D2033145.html }}</ref> (laddove in precedenza le aveva sempre definite ''Women’s Rugby World Tournament'', ''Torneo mondiale di rugby femminile''<ref>{{Cita web | lingua = en | formato = PDF | url = http://www.rwcwomens.com/NR/rdonlyres/EF5F784B-3B0A-469D-8748-575A2A31B62C/0/050505SLWRWCprevresults.pdf | titolo = Previous Women’s Rugby World Cup Results | accesso = 24 giugno 2009 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070927104359/http://www.rwcwomens.com/NR/rdonlyres/EF5F784B-3B0A-469D-8748-575A2A31B62C/0/050505SLWRWCprevresults.pdf | sito = rwcwomens.com | editore = [[World Rugby]] }}</ref>) e inserendole a pieno titolo nel palmarès del torneo.
:Buona sera {{ping|Nemo_bis}} e grazie per essere intervenuto per primo in questa pagina di discussione. Apprezzo che tu abbia fatto un'analisi delle note. Mi potresti per cortesia dire quali sono - secondo te - le note non adeguate, le fonti primarie utilizzate impropriamente o eccessivamente e (soprattutto) le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? Vorrei verificare insieme a te se effettivamente è così, sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia. Se poi eventualmente hai un elenco delle "monografie rilevanti nel dibattito storiografico", sempre sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia, mi piacerebbe me lo consigliassi. Così eventualmente, dopo la verifica, sostituiamo le seconde monografie alle prime.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:30, 15 lug 2018 (CEST)
::una piccola osservazione. La parte relativa alle premesse mi sembra sproporzionata rispetto all'insieme della voce che così appare (imho) piuttosto dispersiva (forse ci si poteva limitare a poche note rinviando alle relative voci)--[[Utente:Zibibbo Antonio|Zibibbo Antonio]] ([[Discussioni utente:Zibibbo Antonio|msg]]) 14:33, 17 lug 2018 (CEST)
:::Ho molto riflettuto sulla struttura della voce, nei lunghi mesi in cui l'ho scritta (con moltissima fatica e molto lentamente). La questione è che la storia jugoslava in quegli anni è talmente intricata che mi pareva impossibile che qualcuno comprendesse qualcosa senza avere un minimo inquadramento. Il Tribunale Straordinario della Dalmazia non è nato perché improvvisamente un giorno Bastianini si svegliò di malumore, ma in un contesto che colse lui stesso - come del resto pure le truppe di occupazione italiane - totalmente impreparato, nonché imbevuto di tutti i classici stereotipi della propaganda fascista verso quelle terre. Gli italiani non avevano quasi nessuna idea di quel che covava da decenni in Jugoslavia. E reagirono con un misto di brutalità, ottusità e strambo candore (non so come definire in altro modo - leggendo alcune memorie - la sensazione che certi protagonisti del tempo cadessero dal pero), che furono la madre, il padre e il fratello del Tribunale stesso. Io ho cercato di raccontare brevemente tutto ciò. Si può asciugare? Forse sì, anche se mi piacerebbe che chi legge questo articolo ne possa uscire avendo compreso bene cosa accadde. Compreso il lungo strascico della difesa a spada tratta dei criminali di guerra che operarono nel contesto jugoslavo-balcanico.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 17 lug 2018 (CEST)
::Visto che mi solleciti: questa tua "risposta" non risponde alla mia domanda. Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Le fonti vanno portate da chi crea una voce o aggiunge un testo, non da chi lo commenta. Ricordo i [[Wikipedia:5 pilastri|pilastri]]. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 11:49, 21 lug 2018 (CEST)
:::Scusa, pensavo che tu sapessi che le fonti di una voce sono indicate nella relativa bibliografia in calce. Eccone [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#Bibliografia qua] l'elenco. Le [[Fonte primaria|fonti primarie]] in questo elenco sono le prime tre, elencate nel sottoparagrafo intitolato '''Regi decreti''', più la prima del sottoparagrafo intitolato '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''' (io l'avevo messa fra i collegamenti esterni, poi un altro utente l'ha spostata qui). Le [[Fonte secondaria|fonti secondarie]] invece sono tutte le altre: la seconda del sottoparagrafo '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''', quella del sottoparagrafo intitolato '''Articoli giornalistici''' e le trentaquattro elencate nel sottoparagrafo '''Studi a stampa'''. Ricapitolando: quattro fonti primarie (i Regi Decreti Legge, fra l'altro usati praticamente mai nella voce e qui elencati per dare la possibilità a chi legge di andarseli a vedere cliccando il link, e la relazione jugoslava), trentasei fonti secondarie. Oltre a queste, noterai che nelle note sono state inserite altre fonti, per sustanziare questo o quel passaggio. Sono in tutto ventiquattro, e tutte secondarie. Ecco quindi il totalone complessivo: quattro fonti primarie, sessanta fonti secondarie, delle quali trentasei sono state utilizzate in modo prevalente per scrivere la voce. Ma tu hai qualificato le fonti da me utilizzate. Le hai chiamate così: "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Il che significa che le conosci, conosci il dibattito storiografico che c'è sul tema e conosci anche la loro rilevanza in questo dibattito storiografico. Quindi ripeto la domanda che t'ho già fatto: quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che tu hai individuato? Tu hai scritto che le fonti da me utilizzate sono "in prevalenza (...) primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Visto il conteggio che ho fatto, dovresti quindi indicarmi le almeno diciotto fonti "di dubbia rilevanza" del sottoparagrafo intitolato '''Studi a stampa'''. Magari segnalandomi quali invece sono quelle "di sicura rilevanza" su questo tema specifico, nel dibattito storiografico. Così sostituiremo quelle di maggior rilevanza a quelle di minor rilevanza. Grazie in anticipo per la risposta.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:16, 21 lug 2018 (CEST)
::::Una commissione d'inchiesta di norma si limita a raccogliere documentazione, quindi le relazioni sono esse stesse fonti primarie. I giornali sono anch'essi fonti primarie per una sezione sugli articoli di stampa medesimi. Quasi tutti quelli che hai elencato sotto "studi a stampa" sono citati per fatti tangenziali, cosa che non ho negato. La mia domanda, su quali siano le fonti storiografiche attendibili su cui si basa il complesso della voce, resta senza risposta. Forse sono quei due volumi citati nel complesso 30 volte? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:53, 31 lug 2018 (CEST)
::::::Prima di fare delle affermazioni generiche, io credo sarebbe il caso di conoscere ciò di cui si parla, almeno in senso generale. Tanto più se si ha la possibilità di cliccare direttamente sul link fornito. Mi riferisco in particolare alla commissione di inchiesta, il cui testo è leggibile da tutti quelli che hanno la voglia di verificare coi propri occhi. Alla domanda da te posta è stato risposto due volte. Dopo di che, io direi che bisogna aver la voglia di ''comprendere'' le risposte, in modo aperto e collaborativo. Continueremo questo interessante discorso quando avrai cliccato e letto, quindi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST) <small>Aggiungo però una citazione: "Nella contiguità fra mondo politico e la giurisdizione militare si ritenne di rintracciare, nella relazione di minoranza, la chiave di lettura dell'intera vicenda, facendo proprie a sostegno della conclusione sui si era pervenuti, le argomentazioni offerte sul tema dalla migliore scienza storiografica". Marco De Paolis, ''La punizione dei crimini di guerra in Italia'', in AA.VV., ''La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni preliminari'', Torino, Giappichelli 2012, p. 114. Quindi c'è qualcuno che ritiene che i lavori della Commissione siano in linea con la "migliore scienza storiografica". Ciò dovrebbe far capire cosa fu questa commissione, la natura dei suoi lavori e il contenuto delle relazioni che vennero prodotte.</small>
::::::::A proposito. Qui sopra tu scrivi che "i giornali sono anch'essi fonti primarie". Pensa che uno che ha il tuo stesso nome wikipediano, esattamente ''sei minuti'' dopo aver scritto questa cosina qua, è andato nella talk di un'altra voce e ha scritto: [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussione%3AStrage_di_Costa_d%27Oneglia&type=revision&diff=98866870&oldid=98828983 "Un articolo di giornale non è in generale una fonte primaria, a meno che sia un'intervista"]. Ti consiglio quindi di prender contatto con questo tuo omonimo per chiedergli spiegazioni. Quando vi siete messi d'accordo, tornate a scrivere qui o nell'altra voce com'è 'sta cosa?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:10, 31 lug 2018 (CEST)
Sto leggendo la voce e l'ampia inquadratura iniziale mi sembra tutt'altro che superflua. Non avendo personalmente una conoscenza approfondita (e neanche superficiale se vogliamo) del periodo 1935/41 della Jugoslavia, non sarei riuscito altrimenti a comprendere la vicenda. Ah, Presbite, ma quelli che vengono chiamati "Domobrani" li ho sempre sentiti nominare "Domobranci" o "Domobranzi", che mi sembra una traslitterazione più fedele. Immagino che invece ci sia una ragione per la tua forma; ovviamente è un dettaglio marginale nell'economia della voce, ma ero curioso. --[[Utente:Pigr8|Pigr8]] [[Discussioni_utente:Pigr8|<span style="color:#purple;"><sup>La Buca della Memoria</sup></span>]] 13:23, 22 lug 2018 (CEST)
:Grazie Pigr8 per aver dato un'occhiata alla voce. In effetti, l'idea mia era proprio quella di spiegare per sommi capi una storia intricatissima, all'interno del cui contesto operò il Tribunale Straordinario della Dalmazia. La definizione corretta in croato è "Domobrani". Sono [https://hr.wikipedia.org/wiki/Hrvatsko_domobranstvo_(NDH) questi qui] (voce nella hrWiki) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Croatian_Home_Guard_(World_War_II) (voce nella enWiki, ma la hrWiki è molto più esaustiva)]. I "Domobranci" (Domobranzi) sono invece sloveni. [https://sl.wikipedia.org/wiki/Slovensko_domobranstvo Questi qui] (voce nella wiki slovena) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Slovene_Home_Guard (voce nella enWiki)]. Ciao!--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:52, 22 lug 2018 (CEST)
::Concordo che è necessaria un'introduzione in qualsiasi voce. Per questo motivo è necessario che ci siano delle fonti storiografiche attendibili da cui trarla, senza doversela inventare. Se invece non ci fossero tali fonti, bisognerebbe cancellare la voce. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:44, 31 lug 2018 (CEST)
:::Sono d'accordo con te. Infatti l'introduzione è piena di fonti storiografiche. Bisogna però leggere le note cliccando sui numerini delle stesse. E poi - magari - farsi aiutare da Google Books. Ma io direi di tagliare la testa al toro, senza girarci tanto intorno. Se tu ritieni che la voce sia da cancellare, apri la procedura per la cancellazione e facciamo parlare la comunità. Te l'ho già consigliato una prima volta. Questa è la seconda.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST)
::::Preferisco prima capire di che cosa stiamo parlando. Io non vedo nessuna fonte nella sezione iniziale (primi tre paragrafi).
::::Intendi forse la sezione "Inquadramento storico", che per definizione presumo non riassuma l'argomento della voce? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 15:52, 31 lug 2018 (CEST)
:::::Facciamo che si risponde uno per volta, anche perché io spiego e rispiego, e poi tu continui a chiedere e richiedere sempre le stesse cose. Per cui mi pare un gioco a somma zero. Ci sono tre questioni che aspettano risposte. Una di esse da lunga pezza. Una volta risolte queste, andremo avanti nella chiacchierata.
:::::'''Prima questione''': quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che hai rilevato? Nome dell'autore e rilevanza da te individuata.
:::::'''Seconda questione''': alla luce di quanto t'ho spiegato prima, come consideri adesso la relazione della Commissione?
:::::'''Terza questione''': come sono da considerarsi gli articoli di giornale? Come "fonti primarie" (versione di Nemo Bis 1) o come "fonti secondarie qualora non siano interviste" (versione di Nemo Bis 2)?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:06, 31 lug 2018 (CEST)
 
Rilevo che non c'è ancora risposta alla mia semplicissima domanda (quali sono le [[Wikipedia:Fonti_attendibili#Quali_fonti_hanno_la_precedenza?|fonti secondarie]] su cui si fonda la voce, secondo l'autore della stessa). Purtroppo una voce non può esistere in Wikipedia senza risposta a tale domanda. Intanto ho aggiunto un avviso conformemente alla discussione, ma è opportuno che la situazione non persista per ulteriori mesi. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 22:14, 15 ott 2018 (CEST)
Delle otto edizioni disputate, la nazionale femminile della {{RUW|NZL}} ne ha vinte cinque; a seguire l’{{RUW|ENG}}, due volte vincitrice del torneo e altre cinque volte finalista; l’unica altra squadra ad avere vinto la Coppa è quella degli {{RUW|USA}} che si aggiudicò la prima edizione di torneo.
:Linko [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Storia#Inserimento_TAG_C_e_cn_su_Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia qua] come s'è sviluppata poi la discussione sul tema sollevato, all'interno del progetto storia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 20:31, 17 ott 2018 (CEST)
Complessivamente solo quattro squadre hanno raggiunto la finale: le tre citate più il {{RUW|CAN}}, finalista sconfitta nel 2014.
::Dove è stata ribadita la bibliografia, ma manca tutt'ora l'indicazione delle fonti secondarie principali su cui si basa l'impostazione generale, tanto che resta priva di fonti secondarie l'introduzione. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 14:57, 2 nov 2018 (CET)
:::Buona sera. Sono in ferie fino a domenica, lontano da dove vivo e dai miei libri. Per cui mi sono accorto con un po' di ritardo di questo intervento in talk. L'indicazione delle fonti su cui si basa l'impostazione generale della voce è stata spiegata qui sopra, ma sono sempre disponibile a rispiegare dove e come sono state usate le fonti, nonché la loro qualifica. In linea di principio, invito comunque a leggere il testo dall'inizio alla fine, cliccando sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo ogni tanto, a fianco di una parola. Se cliccherai, ti accorgerai che automaticamente ti rimandano in basso, ad una sezione della voce chiamata "Note". Ci sono due tipi di note in questa voce. Alcune sono "esplicative e di approfondimento", altre invece sono "bibliografiche". Sia nelle prime che nelle seconde noterai che sono indicati o delle opere complete (e quindi significa che la frase o il passaggio sono fondati su quella fonte) o dei cognomi e degli anni, in colore azzurrino anch'essi. Clicca lì sopra: verrai rimandato in un'altra sezione, ancora più in basso nella voce. Si chiama "Bibliografia". Ebbene: quando cliccando su un nome e su un anno vieni rimandato ad un testo, quella è la quadratura del cerchio, perché significa che quella frase o quel passaggio o quel paragrafo sono fondati sul testo indicato. Facciamo un esempio. Se clicchi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#L'occupazione_della_Jugoslavia qui] ti troverai all'inizio del paragrafo intitolato "L'occupazione della Jugoslavia". Vedi ad un certo punto che c'è un piccolo numerino azzurro, per la precisione il numero 4? Quella è la nota numero 4. Cliccaci sopra: arriverai [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#cite_note-Talpo_2-4 qui]. La nota 4 rimanda a "Talpo 1985". Clicca sopra quel nome e quella data e arrivi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#CITEREFTalpo_1985 esattamente qui]: c'è l'intero riferimento bibliografico di un saggio di questo signor Oddone Talpo. E' da lì che ho tratto quanto è scritto in quella parte della voce. Per la precisione (c'è scritto nella nota), si fa riferimento alla pag. 146 di quel libro del signor Oddone Talpo. Ciò significa che se vai a leggere quel libro alla pagina 146, troverai - ovviamente in forma più estesa e completa - quanto è stato scritto nella voce. Il numero di pagina, il nome dell'autore e le indicazioni bibliografiche sono necessarie, perché così chiunque può ''verificare'' da sé se è stato tutto quanto riportato correttamente nel testo del lemma enciclopedico. Adesso io non pretendo che tu ti prenda tutti i libri per fare questa verifica minuziosa nota per nota, ma io dico che la voce è fondata sulle fonti indicate in nota e poi in bibliografia. La ''qualificazione'' di quelle fonti è già stata fatta. Dove? L'ho già scritto varie volte, come all'inizio di questo mio intervento. La qualificazione di quelle fonti è stata fatta qua sopra. Li vedi i miei interventi del 21 luglio 2018 (ore 15:16), del 31 luglio 2018 (ore 11:11) e ancora del 31 luglio 2018 (ore 12:10)? Bene: lì è spiegato tutto. Spero finalmente di essere stato abbastanza chiaro. Ma se non sono stato sufficientemente chiaro, basta che tu me lo chieda nuovamente e te lo spiegherò ancora una volta, cercando magari di approfondire ulteriormente. Ti chiedo poi una cosa che forse ho capito solo ora: con la parola "introduzione" tu intendi l'incipit della voce, cioè le prime righe da "Il '''Tribunale straordinario della Dalmazia'''" fino a "fatti contestatigli dagli jugoslavi"? Perché illo tempore mi si disse che l'incipit doveva essere in qualche modo il riassunto di ciò che si trovava nella voce, e che quindi era preferibile non inserire le note in questa primissima parte della voce. Ma se è questo il punto che ti cruccia, cioè se tu vuoi che ci siano le note anche in queste righe iniziali, allora fammi un fischio, così inserisco un po' di note. Così tutto dovrebbe andare a posto. Ho una seconda richiesta da farti. Ed è questa: potresti almeno una volta cortesemente rispondere anche tu alle mie domande? Quando tu affermi di aver individuato "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico", a che ti riferisci? Quali sarebbero queste "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? E ancora: un articolo di giornale secondo te è una fonte primaria o secondaria? Infine, un'altra piccola richiesta, di metodo. Siccome tu rispondi con tempi assai lunghi (questa volta addirittura dopo diciassette giorni dal mio precedente intervento), potresti cortesemente essere un po' più veloce? Te lo chiedo perché la prossima settimana - risolta questa questione - vorrei dedicarmi a un paio di voci che mi aspettano da un po'. Ti pingo {{ping|Nemo_bis}}, così spero che tu ti accorga di questo mio intervento. Grazie e ciao.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 00:14, 3 nov 2018 (CET)
 
==Cerchiamo di risolvere i problemi evidenziati==
L’edizione più recente della Coppa del Mondo è quella del [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]] tenutasi in [[Irlanda (isola)|Irlanda]] e vinta dalla {{RUW|NZL}} che è quindi campione in carica; la nona edizione è prevista per il [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2021|2021]] in luogo da stabilirsi.
Salve,<br/>
mio malgrado (e sottolineo "mio malgrado") mi sono trovato invischiato in questa diatriba. Purtroppo me ne sono fatto una ragione e quindi ora vediamo di risolvere i punti controversi, senza per questo dover fare per forza il sysop-cattivo-che-bonifica-tutto-con-il-napalm.
 
Innanzitutto, quello che salta subito agli occhi da questa talk e che c'è un ''difetto di comunicazione'' tra due utenti esperti e stimabili di Wikipedia, quali Nemo_bis e Presbite. Ebbene, ora il mio unico scopo in questa discussione è di ''far sì che questi due utenti riescano a comunicare efficacemente tra loro e a '''trovare piacere dallo scrivere insieme, in maniera collaborativa, su Wikipedia.'''''
 
Non ridete, grazie. ''Questo è il [[WP:PILASTRI|quarto pilastro di Wikipedia]]''. Va rispettato e fatto proprio esattamente come tutti gli altri, grazie. Gli unici che possono derogare sono i sysop, con quelli che derogano al pilastro suddetto. ;-) <small>(e con le vostre remore generalmente ci incartano il pesce)</small>
== Storia ==
=== Le origini ===
Alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] il rugby internazionale femminile aveva una storia breve alle sue spalle, perché il primo ''test match'' assoluto risale al 1982 (tra {{RUW|NLD}} e {{RUW|FRA}}); a seguire avevano esordito {{RUW|SWE}} (1984), {{RUW|ITA}} (1985), {{RUW|BEL}} e {{RUW|GBR sport}} (1986), {{RUW|CAN}}, {{RUW|WAL}} e {{RUW|ENG}} (1987)<ref name="ENG-WAL">{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180813221628/https://www.englandrugby.com/news/features/wales-women-england-year-anniversary/ | url = https://www.englandrugby.com/news/features/wales-women-england-year-anniversary/ | data = 10 febbraio 2017 | accesso = 14 agosto 2018 | sito = englandrugby.com | editore = Rugby Football Union | titolo = Wales Women v England: 30-year anniversary | lingua = en}}</ref>.
 
OK, finita la premessa (che ammetto era la parte più divertente), veniamo al dunque.
Benché arrivate dopo altre squadre del continente, le dirigenti del rugby femminile britannico ebbero l’intuizione che il miglior veicolo di promozione della disciplina sarebbe stata una grande manifestazione mondiale<ref name="Women RFU">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.cambridgeindependent.co.uk/sport/cambridge-university-sport/how-a-game-for-a-laugh-led-to-deborah-griffin-blazing-a-trail-to-develop-women-s-rugby-1-5428951 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180813154825/http://www.cambridgeindependent.co.uk/sport/cambridge-university-sport/how-a-game-for-a-laugh-led-to-deborah-griffin-blazing-a-trail-to-develop-women-s-rugby-1-5428951 | titolo = How a game for a laugh led to Deborah Griffin blazing a trail to develop women’s rugby | data = 11 marzo 2018 | pubblicazione = The Cambridge Independent | accesso = 13 agosto 2018 | autore = Mark Taylor }}</ref><ref name="England Rugby Griffin">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171226130420/https://www.englandrugby.com/news/women-rugby-pioneer-excited-future-the-sport/ | titolo = Women’s rugby pioneer excited by future of the sport | data = 19 giugno 2017 | url = https://www.englandrugby.com/news/women-rugby-pioneer-excited-future-the-sport/ | accesso = 13 agosto 2018 | sito = englandrugby.com | editore = [[federazione di rugby a 15 dell'Inghilterra|Rugby Football Union]] }}</ref>.
La spinta definitiva provenne dal successo del ''World Rugby Festival for Women'' o ''RugbyFest''<ref name="Rugby Fest BBC">{{Cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/rugby_union/international/1960497.stm | data = 13 maggio 2002 | accesso = 24 giugno 2009 | titolo = Women’s World Cup history | pubblicazione = [[BBC]] }}</ref><ref name="Black Ferns">{{Cita pubblicazione | lingua = en | rivista = The International Journal of the History of Sport | volume = 33 | anno = 2016 | numero = 17 | titolo = Before the Black Ferns: Tracing the Beginnings of Women’s Rugby in New Zealand | autore = Jennifer Curtin | pagine = 2071-85 | accesso = 15 agosto 2018 | doi = 10.1080/09523367.2017.1329201 | editore = Taylor & Francis | città = [[Abingdon-on-Thames]] | issn = 0952-3367 }}</ref>, una ''kermesse'' organizzata a [[Christchurch]] nell’agosto 1990 dalle rugbiste neozelandesi che vide invitate a confrontarsi con le ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'' le nazionali di {{RUW|NLD}}, {{RUW|USA}} e {{RUW|SUN}} in un torneo quadrangolare.
 
Cominciamo col dire che fino ad ora state sbagliando entrambi. Sbagli tu, Nemo, quando dici ''genericamente'' che mancano fonti secondarie (da utente esperto dovresti invece indicare con precisione ''i punti'' dove ravvedi mancanze, dato che invece di fonti secondarie, "genericamente", ce ne sono parecchie), e sbagli tu, Presbite, sia quando continui a ripetere che di fonti secondarie ce ne sono molte (noi non siamo "presbiti", le vediamo da soli...), sia quando dici di " cliccare sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo", manco facessi finta di non sapere che l'interlocutore è un utente esperto quanto te.
A farsi promotrici della istituenda competizione furono quattro dirigenti della Women’s Rugby Football Union, federazione che all’epoca gestiva la nazionale della {{RUW|GBR sport}} e più in generale governava su tutto il rugby femminile britannico: Deborah Griffin, fondatrice e presidente, Sue Dorrington, Alice Cooper e Mary Forsyth.
Ciascuna di esse, in base alle proprie capacità e interessi professionali, curò i vari aspetti organizzativi e finanziari come tenere i contatti con le federazioni che schieravano squadre femminili, ricercare gli sponsor, trovare sistemazioni a buon mercato per le atlete; in tutto questo sforzo le organizzatrici non trovarono alcun sostegno né dalla [[federazione di rugby a 15 dell'Inghilterra|Rugby Football Union]] né dall’[[World Rugby|International Rugby Football Board]]; ciononostante alcuni club [[galles]]i offrirono ospitalità e campi e il torneo fu messo in programma per la primavera del 1991<ref name="Coppa del Mondo 1">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170803035047/https://www.englandrugby.com/news/features/the-1991-women-rugby-world-cup-trailblazers/ | titolo = The 1991 Women’s Rugby World Cup Trailblazers | url = https://www.englandrugby.com/news/features/the-1991-women-rugby-world-cup-trailblazers/ | data = 1º agosto 2017 | accesso = 14 agosto 2018 | sito = englandrugby.com | editore = Rugby Football Union }}</ref>.
 
Dunque, ora cercherò per prima cosa di fare quello che si doveva fare fin dall'inizio: comincerò <small>(pian piano... ho una vita anch'io)</small> a mettere tante pecette rosa in ogni punto dove *a mio parere* c'è necessità di una fonte secondaria o anche soltanto di una fonte aggiuntiva. Ovviamente io non sono Nemo e non so lui cosa aveva ravvisato, ma cercherò comunque di scendere ventimila leghe sotto i mari. Se non piace, invito altri ad aiutarmi.
=== L’esordio della competizione ===
La durata della neonata Coppa del Mondo, per risparmiare sui costi di soggiorno e sussistenza, fu fissata in otto giorni, tra il 6 e il 14 aprile.
Diverse città gallesi ospitarono il torneo, del quale una testata autorevole come il ''[[The Times|Times]]'' di [[Londra]] diede notizia<ref name="Ramsay Times">{{Cita news | pubblicazione = The Times | autore = Alix Ramsay | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1991/04/world-cup-tournament-begins.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180823161559/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1991/04/world-cup-tournament-begins.html | data = 6 aprile 1991 | accesso = 23 agosto 2018 | titolo = World Cup: The tournament begins }}</ref>, non mancando di sottolineare che, sebbene la federazione non fosse ufficialmente coinvolta, un giocatore della nazionale inglese maschile, [[Brian Moore]]<ref name="Ramsay Times" />, si era prestato per la circostanza a fornire consulenza tecnica e curare le rifiniture nelle sessioni d’allenamento alle sue connazionali<ref name="Ramsay Times" />.
 
Ultima cosa: modificherò anche la motivazione del template C, eliminando qualsiasi riferimento alle "intenzioni primarie dell'autore", delle quali ovviamente non frega niente a nessuno e quindi non possono far parte di una motivazione di template: qui dobbiamo limitarci solo a leggere il testo. Per quanto mi riguarda, l'autore poteva aver scritto tutto per finire intervistato da Paolo Mieli oppure per fare colpo sulla fidanzata: ciò non conta e se vogliamo essere NPOV non possiamo considerarlo. In parole più semplici: chi-se-ne-frega.
In [[Italia]] il rugby femminile era da pochissimo entrato sotto la giurisdizione della [[Federazione Italiana Rugby|F.I.R.]]: il 19 gennaio 1991, infatti, la Federazione aveva preso in carico la disciplina, gestita nel decennio precedente dall’[[Unione Italiana Sport Per tutti|UISP]]<ref name="Paolo Rosi">{{Cita news | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,35/articleid,0863_01_1991_0069_0032_11975336/ | titolo = Cade il mito del rugby, sport per soli uomini | pubblicazione = [[La Stampa]] | data = 5 aprile 1991 | autore = [[Paolo Rosi]] | pagina = 35 | accesso = 21 agosto 2018 }}</ref> e, benché pochissimi fossero a conoscenza di attività rugbistica femminile nel Paese, alla vigilia del torneo il notissimo giornalista televisivo [[Paolo Rosi]], in gioventù giocatore internazionale nel ruolo di [[tre quarti centro]], sulla ''[[La Stampa|Stampa]]'' di [[Torino]] esortò a coltivare il giovane movimento e garantirgli «pieno diritto di cittadinanza»<ref name="Paolo Rosi" />.
 
Non pingo nessuno perché tanto avete tutti questa pagina tra gli OS. Saluti. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 11:54, 5 nov 2018 (CET) <small>PS1 - Il mio intervento su questa voce è a tempo, ad un certo punto andrò via. PS2 - Non leggerò interventi "generici" sullo stato della voce, non leggerò interventi che riguardo utenti e non testo, non leggerò interventi superiori alle 7-8 righe su un normale schermo di computer, grazie</small>
La prima partita di sempre della storia del torneo mondiale è {{RUW|ENG}} — {{RUW|ESP}}, che si tenne a [[Swansea]] e vide una netta vittoria delle britanniche per 12-0.
Più in generale, le squadre supposte favorite (la stessa Inghilterra, gli {{RUW|USA}}, la {{RUW|FRA}} e la {{RUW|NZL}}) rispettarono i pronostici e vinsero tutti i loro incontri nella fase a gironi.
Il torneo fu ricordato anche per alcuni episodi legati alla sua natura pionieristica e, fondamentalmente, artigianale, nonostante lo sforzo organizzativo profuso nel superare ostacoli di natura logistica e soprattutto far parzialmente fronte a quelli di natura finanziaria: la nazionale dell’{{RUW|SUN}}, unica formazione rugbistica di tale Paese ad avere preso parte a una rassegna mondiale dopo il declino dell’offerta di quella maschile nel [[coppa del Mondo di rugby 1987|1987]] per ragioni politiche<ref>{{cita news | lingua = en | url = http://www.telegraph.co.uk/sport/rugbyunion/rugby-world-cup/8760555/Rugby-World-Cup-2011-Russia-hope-superpower-struggle-with-US-will-act-as-a-springboard-for-union-back-home.html | titolo = Russia hope superpower struggle with US will act as a springboard for union back home | autore = Brendan Gallagher | data = 13 settembre 2011 | accesso = 29 maggio 2014 | pubblicazione = [[The Daily Telegraph]]}}</ref>, giunse in [[Gran Bretagna]] a soli due giorni dall’inizio del torneo e si presentò con fondi scarsissimi: la federazione aveva infatti garantito solo il pagamento del viaggio<ref name="URSS">{{Cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171130015757/https://www.irishexaminer.com/sport/rugby/how-the-russians-endeared-themselves-to-their-welsh-hosts-at-inaugural-womens-world-cup-456605.html | url = https://www.irishexaminer.com/sport/rugby/how-the-russians-endeared-themselves-to-their-welsh-hosts-at-inaugural-womens-world-cup-456605.html | titolo = How the Russians endeared themselves to their Welsh hosts at inaugural Women’s World Cup | data = 9 agosto 2017 | autore = Peter Jackson | pubblicazione = Irish Examiner | accesso = 21 agosto 2018 }}</ref>; le atlete sovietiche si autosostentarono con la vendita per le vie di Cardiff dei ''souvenir'' russi nonché della [[vodka]] e del [[caviale]] passato di contrabbando all’[[Aeroporto di Londra-Heathrow|aeroporto di Heathrow]]<ref name="URSS" /><ref name="Messaggero Sardo">{{Cita news | titolo = Due atlete sarde in maglia azzurra ai mondiali di rugby | autore = Liliana Fornasier | url = http://www.regione.sardegna.it/messaggero/1991_aprile_30.pdf | pagina = 30 | data = 30 aprile 1991 | formato = PDF | pubblicazione = [[il Messaggero Sardo]] | accesso = 21 agosto 2018 }}</ref>.
 
:Ho iniziato. Ci metterò tempo. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:52, 5 nov 2018 (CET)
Scoperte le loro difficoltà, le altre atlete tentarono di provvedere in parte alla sussistenza delle loro colleghe sovietiche<ref name="Messaggero Sardo" />, che ricevettero vitto anche da un’industria dolciaria e un ristoratore gallese, mentre un anonimo donatore contribuì con {{formatnum:1200}} [[sterlina britannica|sterline]]; persino la madre di una delle giocatrici gallesi al torneo aiutò con ulteriori 100 sterline<ref name="Williams Guardian">{{Cita news | lingua = en | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-soviet-union-team-penniless.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180823170023/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-soviet-union-team-penniless.html | data = 9 aprile 1991 | titolo = World Cup: Soviet Union team penniless | autore = Martyn Williams | titolo = Women’s World Cup: Vodka salesgirls have shorts, will travel | pubblicazione = [[The Guardian]] | accesso = 23 agosto 2018 }}</ref>.
::Ok, Retaggio. Nessun problema. Aspetto che tu finisca e poi riprendo le fonti in mano per ampliare. Per scrivere questa voce ci ho messo tre anni: posso tranquillamente aggiungerne un altro paio :-).--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:27, 5 nov 2018 (CET)
:::Ho concluso lettura e ri-lettura <small>(e ci ho messo meno di un anno...)</small>. Probabilmente c'è altro ancora, ma possiamo ripartire da qui, se non si fa avanti nessun altro. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 13:32, 7 nov 2018 (CET)
 
== Ripasso della voce ==
Per quanto riguarda l’aspetto sportivo, in semifinale gli {{RUW|USA}} batterono la {{RUW|NZL}} 7-0, mentre l’Inghilterra non ebbe problemi contro la {{RU|FRA}}; la finale si tenne all’[[Cardiff Arms Park|Arms Park]] di [[Cardiff]] tra inglesi e statunitensi, che prevalsero per 19-6 e portarono la Coppa in Nordamerica<ref name="Coppa del Mondo 1" /><ref name="Hands, Times">{{Cita news | data = 16 aprile 1991 | titolo = World Cup: review | autore = David Hands | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180822154235/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1991/04/world-cup-review.html | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1991/04/world-cup-review.html | accesso = 22 agosto 2018 | pubblicazione = [[The Times]] | lingua = en }}</ref>.
Ringrazio {{ping|Retaggio}} per la lettura della voce. Con calma provvederò ad approfondire ogni punto indicato, andando poi ad eliminare la relativa "rosificazione". [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103 Questo] è il mio primo intervento.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:19, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860419&oldid=100860331 Secondo intervento].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:23, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860539&oldid=100860419 Terzo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:28, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100875463 Quarto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:45, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875560&oldid=100875532 Quinto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:47, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875607&oldid=100875560 Sesto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:49, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875683&oldid=100875607 Settimo e ottavo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:55, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711 Nono].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:00, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875976&oldid=100875775 Decimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:10, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876069&oldid=100876034 Undicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:14, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876134&oldid=100876069 Dodicesimo]. Prego cortesemente di leggere con attenzione il commento all'edit, in questo caso.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:19, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876343&oldid=100876134 Tredicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:29, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100876343 Quattordicesimo]. Anche qui, prego di leggere con attenzione il commento all'edit.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:30, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Quindicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:33, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Sedicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:35, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876545&oldid=100876492 Diciassettesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876573&oldid=100876545 Diciottesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:39, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876639&oldid=100876573 Diciannovesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:42, 8 nov 2018 (CET)
 
Ok. Ho fatto le diciannove modifiche riportate qui sopra, tutte relativamente più facili (imho). Ne mancano ancora dodici, un po' più complesse perché necessitano di riprendere in mano alcune fonti comparandole fra di esse. Prossimamente, su questi schermi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:45, 8 nov 2018 (CET)
La manifestazione fu considerata un successo dal punto di vista sportivo e pubblicitario ({{formatnum:3000}} spettatori circa assistettero alla finale di Cardiff<ref name="Hands, Times" />), ma non da quello economico, perché il passivo fu di circa {{formatnum:30000}} sterline<ref name="Coppa del Mondo 1" />, comprensivo delle spese staordinarie per sostenere la squadra sovietica.
Deborah Griffin si rivolse a Dudley Wood, l’allora segretario della [[federazione di rugby a 15 dell'Inghilterra|Rugby Football Union]], usando come punto di forza per ottenerne la collaborazione la diligenza impiegata nell’avere contenuto i costi del torneo<ref name="Coppa del Mondo 1" />.
Wood convinse un fornitore noto alla RFU a non fatturare il credito vantato, che costituiva la voce di passivo maggiore per le organizzatrici<ref name="Coppa del Mondo 1" />, e ripagò a nome della federazione gli altri debiti<ref name="Coppa del Mondo 1" />.
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880562&oldid=100876721 Ventesimo]. Il commento all'edit spiega efficacemente il passaggio. Fortunatamente il libro di Becherelli è in parte (piccola) anche visibile [https://books.google.it/books?id=Ym3dzlSfZUUC&pg=PA134&dq=lika+italiani+ustascia+1941&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjlp-24rcXeAhWFliwKHbaBAqsQ6AEIKDAA#v=onepage&q=lika%20italiani%20ustascia%201941&f=false qui]. Quindi chiunque può verificare coi suoi occhi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:53, 8 nov 2018 (CET)
=== La seconda edizione in Scozia ===
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562 Ventunesimo]. Ho riformulato, ampliato e citato quasi ''verbatim'' la parte del testo derivante da un'altra fonte, peraltro già presente in bibliografia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:18, 8 nov 2018 (CET)
Il buon riscontro di pubblico del torneo inaugurale alimentò nelle dirigenti del comitato organizzatore la speranza che l’[[World Rugby|IRFB]] assumesse la diretta gestione di una seconda edizione, finalmente ufficiale.
Vi erano stati, in effetti, contatti tra la federazione internazionale e quella [[federazione di rugby a 15 dei Paesi Bassi|olandese]] per un possibile patrocinio di una manifestazione mondiale da ospitare nei [[Paesi Bassi]], basata su 16 squadre come la versione maschile<ref name="Raeburn Place">{{Cita web | lingua = en | titolo = 1994 - Women’s Rugby World Cup final held at Raeburn Place | url = https://www.raeburnplacefoundation.org/rugby-beginnings/interactive-timeline/women-s-rugby-world-cup-final-held-at-raeburn-place | editore = Raeburn Place Foundation | città = [[Edimburgo]] | sito = raeburnplace.org | accesso = 27 agosto 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180827140111/https://www.raeburnplacefoundation.org/rugby-beginnings/interactive-timeline/women-s-rugby-world-cup-final-held-at-raeburn-place }}</ref>; tuttavia a ottobre 1992 l’IRFB comunicò il diniego a tenere un torneo sotto la sua egida e gli olandesi si ritirarono sia dall’organizzazione che dalla partecipazione insieme ad altre squadre che avevano figurato nella coppa precedente, tra le quali {{RUW|ESP}} e {{RUW|ITA}}<ref name="Raeburn Place" /><ref name="Sally Jones">{{Cita news | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-preview_10.html | data = 10 aprile 1994 | titolo = Women in Sport: Props of a new world order. Shoestring sisters united in the cause of crossing rugby’s gain line | autore = Sally Jones | pubblicazione = [[The Observer]] | accesso = 26 agosto 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180826171549/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-preview_10.html }}</ref>; alle giocatrici neozelandesi fu proibito dalla loro [[Federazione di rugby a 15 della Nuova Zelanda|federazione]] di prender parte al torneo<ref name="Rugby Fest BBC" />, benché nel 1991 avessero ignorato tale imposizione<ref name="Rugby Fest BBC" /> sia pure al costo di lasciare in patria le loro migliori compagne di squadra<ref name="Rugby Fest BBC" />.
 
::Ti ringrazio per quanto fatto fino ad ora e quanto ti appresti a fare ancora, nonché per la pazienza e per l'ordine che sei riuscito a mantenere nelle risposte. Ti segnalo solo due cose che non mi convincono appieno (probabilmente anche perché sono stato io troppo ermetico nel porre il dubbio):
Nel frattempo, in [[Gran Bretagna]], era sorto l’organismo di gestione del rugby femminile in [[Scozia]]: fu proprio la neonata Scottish Women’s Rugby Union a farsi avanti per ospitare una seconda edizione della competizione<ref name="Sally Jones" /> avvalendosi della collaborazione organizzativa della Women’s Rugby Football Union e della cooperazione di sette club di sei città.
::*[https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103], precisato da [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875463&oldid=100871305] (e ci metto, con dubbio, anche [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711]). Per carità... ciò che hai scritto è corretto sia come forma che come sostanza, ma a me sembra che presenti una visione "parziale" e troppo formale: manca un chiaro riferimento che la creazione del tribunale avvenne non solo per "giudicare una serie di reati" (manco non ci fossero gli strumenti) e "perché il RDL lo permetteva", ma anche a scopo chiaramente intimidatorio, repressivo o quanto meno per far fronte ad una situazione diciamo... sfuggita di mano. Sappiamo insomma bene che lo strumento "straordinario" fu creato non solo per rispondere a un vuoto normativo e perché si poteva farlo, ma anche per mandare un chiaro segnale alla popolazione in una situazione straordinaria. Questo andrebbe IMHO ricordato chiaramente sia nell'incipit, sia nel punto della voce in cui si parla della creazione del tribunale.
A guidare il tutto fu una giocatrice e dirigente scozzese, Sue Brodie<ref name="Hands, Preview">{{Cita news | lingua = en | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-final-preview_23.html | titolo = Scotland reaps reward for women’s game | pubblicazione = [[The Times]] | data = 23 aprile 1994 | autore = David Hands | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180827141154/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-final-preview_23.html | accesso = 27 agosto 2018 }}</ref>.
::* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562] anche questo, formalmente correttissimo, ma IMHO parziale: si sorvola sul fatto che il ritiro dalla seconda zona era "ritardato" anche per velleità annessionistiche da parte di Roma, quanto meno per evitare di lasciar troppo spazio ai tedeschi. E' vero che le motivazioni attualmente presenti sono maggiormente "in topic" rispetto all'oggetto della voce, ma non si può IMHO sottacere completamente sul resto.
A causa delle defezioni le squadre rimaste erano 11, e per arrivare almeno a 12 si decise quindi di invitare una formazione giovanile locale cui fu dato il nome di ''Scottish Students''<ref name="Raeburn Place" />.
::Saluti e grazie ancora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 10:30, 9 nov 2018 (CET)
Grazie all’iniziativa del marito di una delle giocatrici della squadra di casa, bancario di professione a [[Edimburgo]] e tesoriere del comitato organizzatore per l’occasione, fu possibile trovare accordi di sponsorizzazione e perfino un finanziamento di {{formatnum:2500}} sterline per la nazionale di casa erogato dal consiglio scozzese per lo Sport<ref name="Hands, Preview" />.
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100890472&oldid=100890040 Ventiduesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 10:35, 9 nov 2018 (CET)
 
Rispondo a Retaggio, rispetto a quanto scritto sopra.
Il torneo, di per sé, rispettò sostanzialmente i pronostici, che vedevano in Inghilterra e Stati Uniti, le due finaliste della prima edizione, le maggiori favorite<ref name="Reid">{{Cita news | lingua = en | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-preview.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180827173128/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-preview.html | data = 10 aprile 1994 | autore = Alasdair Reid | titolo = Deborah shows true colours | pubblicazione = The Sunday Times | accesso = 27 agosto 2018 }}</ref>.
* Il testo della legge è quello. Provo a fare un riassunto della questione. Dopo il Trattato di Roma, dal punto di vista formale il Governatorato della Dalmazia era diventato parte del territorio metropolitano italiano. E quindi ai civili si dovevano applicare le norme esistenti per il territorio metropolitano italiano: codice penale, codice di procedura penale ecc. In altre parole: la competenza in materia penale non era più demandata integralmente ai tribunali militari per le zone di guerra, bensì - ad un mix fra militari e civili, con notevolissime baruffe fra i primi e i secondi per decidere chi aveva il diritto (e il potere) di decidere. Senza contare poi le ingerenze dell'apparato del partito, che voleva mettere il becco su tutto, ingarbugliando ancor più la cosa. Perché allora il Tribunale straordinario? Perché in Dalmazia non c'era il tempo per creare una sezione del [[Tribunale Speciale per la Sicurezza dello Stato]]. Perché Bastianini voleva cercare di trovare una "quadra" fra poteri civili e militari e di partito, di conseguenza il tribunale fu una creatura del potere politico (lui), ma formato da militari e uomini della Milizia.
Tali due squadre vinsero i loro gironi e furono raggiunte in semifinale da {{RUW|FRA}} e {{RUW|WAL}}.
* Sul ritiro dalla seconda zona. Non è corretto quel che scrivi: non ho trovato nessuna fonte che parla di ulteriori volontà annessionistiche italiane nei confronti della Lika o della Dalmazia interna. Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse. Parte della Croazia definita dall'accordo italo-tedesco che aveva indicato la cosiddetta "terza zona" con la sua "linea di demarcazione". L'idea italiana iniziale era quella di avere in Pavelic un alleato fedele, i tedeschi fuori dalle scatole e la Croazia pacificata dagli ustascia. Invece si trovarono Pavelic e in generale tutti i croati infuriati per la cessione della Dalmazia, che flirtavano coi tedeschi continuamente e una guerra continua in tutto il territorio croato (che comprendeva la Bosnia-Erzegovina), che trabordava continuamente nel territorio italiano. Di conseguenza, decisero in pochi mesi di non ritirarsi più. Ricordo poi una cosa: secondo l'accordo italo/croato, nella seconda zona gli italiani avrebbero dovuto cedere il potere civile ai croati, ma tutta l'area era aperta ai movimenti di truppa italiani, che ne disponevano a propria scelta per le esigenze di guerra. Secondo la fonte "Becherelli" successe anche un fatto particolare, e cioè i domobrani chiesero sempre più di diventare dei reparti collaborazionisti del Regio Esercito. Sul fatto che poi gli italiani volessero mantenere fuori i tedeschi, diciamo che le fonti mettono in risalto come i tedeschi fossero via via più seccati di dover intervenire in Croazia per tener sotto controllo la guerriglia partigiana. Anch'essi in realtà speravano di non dover distrarre le truppe da altri teatri bellici. Ma tutto ciò non ha moltissimo a che fare con la storia del Tribunale Straordinario della Dalmazia, che non conobbe praticamente nessuna di queste dinamiche, essendo cessata la sua storia a ottobre del 1941.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:21, 9 nov 2018 (CET)
Come tre anni prima le inglesi batterono le francesi mentre le americane ebbero la meglio di un ancora giovane e inesperto {{RUW|WAL}}<ref name="Hands, Semifinale">{{Cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180827200752/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-final-preview.html | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1994/04/world-cup-final-preview.html | pubblicazione = The Times | titolo = Crawford shines as Eagles fly high | data = 21 aprile 1994 | accesso = 27 agosto 2018 | autore = David Hands }}</ref>.
Dimenticavo un particolare di contorno. L'appartenenza al Partito Comunista era considerato un reato, secondo il decreto istitutivo del Tribunale Straordinario. In realtà, l'appartenenza al partito e l'esistenza stessa di tale organizzazione era vietata in Jugoslavia addirittura da ''prima'' del divieto imposto dal regime fascista. Il governo jugoslavo aveva infatti promulgato un decreto in tal senso (chiamato ''Obznana'') nella notte fra il 29 e il 30 dicembre 1920. Il partito reagì creando un'organizzazione terroristica chiamata ''Crvena Pravda'' (Giustizia rossa), che mise in opera una serie di attentati di vario tipo, fra cui il tentativo di assassinio del principe reggente Alessandro (che fu poi [[Alessandro I di Jugoslavia|re di Jugoslavia]]). Ciò portò ad un inasprimento della normativa anticomunista. Negli anni successivi, circa 70.000 comunisti jugoslavi furono arrestati. Quando Alessandro divenne "dittatore" della Jugoslavia sospendendo la costituzione (1929), i comunisti proclamarono la rivolta armata, e la repressione aumentò a tutti i livelli. Questo per dire che in qualche modo gli jugoslavi erano ''abituati'' (non trovo altro termine, abbi pazienza) a pensare ai comunisti come a dei "fuorilegge". All'interno di uno stato che era una dittatura con forti tendenze repressive. Il che spiega anche in parte come mai il collaborazionismo in Jugoslavia fu un fenomeno di massa, e come mai dopo la guerra Tito e i suoi ammazzarono svariate decine di migliaia di jugoslavi. Gli infoibati vanno inseriti in tutto questo contesto. Ma siamo già in altre voci...--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:38, 9 nov 2018 (CET)
La finale tra {{RUW|ENG}} e {{RUW|USA}}, diretta da [[Jim Fleming]], già arbitro della finale tra {{RU|NZL}} e {{RU|FRA}} nella prima edizione della Coppa maschile nel [[coppa del Mondo di rugby 1987|1987]], si tenne in un gremito Raeburn Place a [[Edimburgo]]: circa {{formatnum:7000}} spettatori<ref name="finale 1994">{{Cita news | lingua = en | url = https://www.independent.co.uk/sport/rugby-union-england-win-unpopular-vote-1372435.html | titolo = Rugby Union: England win unpopular vote | autore = Bill Leith | data = 25 aprile 1994 | accesso = 27 agosto 2018 | pubblicazione = [[The Independent]] }}</ref> assistettero alla vittoria per 38 a 23 delle britanniche, che così vendicarono la sconfitta della prima edizione<ref name="finale 1994" />.
:Perdonami, ti rispondo brevemente, per il poco tempo; eventualmente ragioniamoci meglio.
:*Punto 1: ripeto: formalmente corretto, ma le ''modalità'' operative, la rapidità, la severità, la "sommarietà" dei giudizi (permetti il termine), rendono lampante che le motivazioni non fossero solo di "vuoto normativo" o di "voler trovare una quadra".
:*Punto 2: non ho capito... mi rispondi "no" e poi mi dici "sì"? :-D Scusa ma la frase "Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse", non ci dice che appunto gli il motivo del mancato ritiro non era da ascriversi ''soltanto'' alle violenze tra croati e serbi? Attenzione poi... io non ho parlato di volontà, ma di velleità... probabilmente gli italiani non sapevano bene neanche loro cosa farci con quella zona (almeno inizialmente), ma l'unica cosa certa è che non avevano tanto fretta di andarsene, "violenze" o meno. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:06, 9 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892055&oldid=100891649 Ventitreesimo edit]. Qui ho inserito - come da richiesta - un accenno all'attività successiva del Tribunale Speciale della Dalmazia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:18, 9 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100892055 Ventiquattresimo]. In conseguenza del ventitreesimo edit, ho anche corretto parzialmente un altro edit fatto prima, inserendo una nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:20, 9 nov 2018 (CET)
 
Rispondo ancora velocemente a Retaggio.
Benché i costi a giocatrice su un torneo che durò 14 giorni, dall’11 al 24 aprile 1994, furono di circa 800-{{formatnum:1000}} sterline, l’organizzazione riuscì a conseguire un buon risultato economico, calibrando i prezzi su una media di 50 spettatori a gara<ref name="Hands, Preview" />.
* In realtà, le fonti mi dicono che fu proprio così. Nelle zone di guerra i tribunali militari facevano già più o meno carne di porco. Ma la questione era che la Dalmazia annessa '''non''' era più zona di guerra. Per meglio dire: i militari la volevano ancora "gestire", ma i civili no. E quindi se uno veniva arrestato dove lo si portava per un processo? I tribunali ordinari (tribunale civile, corte d'assise, corti d'appello ecc.) non c'erano ancora, Bastianini non voleva che i militari si mettessero in mezzo, e quindi creò questo tribunale qui. Che proprio per il suo essere un ibrido non definito e non definibile, venne sostituito a fine ottobre. Perché venne sostituito? Se andava così bene e macinava fucilazioni a go-go, non poteva continuare ancora ad andar bene così? In realtà potrà apparire strano, ma questa cosa non era coerente con nessun ordinamento, e quindi la creazione del Tribunale Speciale colmò un vuoto che era stato precedentemente "coperto" da questo strano ibrido di Tribunale Straordinario. Francamente non ho capito bene cosa vorresti che fosse detto, visto che le fonti ''questo'' mi dicono. Vorresti che fosse calcata maggiormente la brutalità del tribunale?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:28, 9 nov 2018 (CET)
Questo significò che i circa {{formatnum:4000}} spettatori che a [[Edimburgo]] assistettero all’incontro della fase a gironi tra {{RUW|SCO}} e {{RUW|ENG}} garantirono la riuscita economica del torneo<ref name="Hands, Preview" />, ulteriormente rafforzata dalle citate {{formatnum:7000}} presenze in finale.
* Seconda questione: il ritiro dalla seconda zona. Come c'è scritto nella voce, erano state create ''tre zone''. La prima fu quella che poi venne annessa all'Italia. Nella seconda gli italiani avevano il diritto di tenervi le proprie truppe in attesa che Pavelic facesse il suo. La terza invece derivava da un accordo coi tedeschi: da qua in su ci siamo noi (tedeschi), da qua in giù ci siete voi (italiani). Nel senso che queste sono le nostre rispettive zone di influenza. Perché gli italiani decisero poi di rimanere nella seconda zona? Per volontà annessionistica? Non risulta da nessuna fonte che gli italiani volessero annettersi ancora la Lika e la Dalmazia interna. Perché allora? Le fonti (e non io) dicono che ciò accadde perché nella seconda zona c'era un macello, perché le popolazioni locali varie volte chiesero agli italiani di rimanere, perché sulla scorta di ciò lo chiesero gli stessi comandanti militari italiani sul terreno, perché gli italiani vedevano che dalla seconda zona si irradiavano operazioni di guerriglia nella prima zona, perché infine non si fidavano del governo ustascia, iniziando a flirtare coi cetnici e pure con aliquote di domobrani. E quindi qui cosa dovremmo scrivere di alternativo, secondo te? Ma soprattutto: tratto da quale fonte?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:34, 9 nov 2018 (CET)
 
::Presbite, quello che ho capito è che... non ci siamo proprio capiti. Sicuramente problema mio. Personalmente rimando la questione a quando avrò più tempo per spiegarmi bene. Nulla da dire, se non ringraziamenti, sul resto fatto fino ad ora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:50, 9 nov 2018 (CET)
La squadra scozzese poté restituire anzitempo il prestito di {{formatnum:2500}} sterline<ref name="Hands, Preview" /> e la generale buona riuscita dell’organizzazione convinse l’allora segretario dell’[[World Rugby|International Rugby Football Board]] Keith Rowlands, presente sugli spalti alla gara di finale, a prendere in considerazione l’organizzazione in prima persona della successiva Coppa del Mondo<ref name="Hands, Bilancio">{{Cita news | lingua = en | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-semi-final-preview.html | autore = David Hands | titolo = Women strive for recognition | data = 20 aprile 1994 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180827212607/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-semi-final-preview.html | pubblicazione = The Times | accesso = 28 agosto 2018 }}</ref>, cosa che avvenne quattro anni più tardi sollevando i comitati e le federazioni locali dalla presa in carico di qualsiasi costo di gestione del torneo.
Nel frattempo, la Women’s Rugby Football Union, seminale nella storia della competizione, cessò di esistere come organismo di gestione del rugby femminile in Gran Bretagna e, con il cambio di nome in Rugby Football Union for Women (RFUW) divenne la federazione inglese di rugby a 15 femminile fino al suo inglobamento nella [[Federazione di rugby a 15 dell'Inghilterra|RFU]] nel 2010<ref name="Hands, Bilancio" />; Galles e Irlanda seguirono e crearono le proprie federazioni.
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892788&oldid=100892585 Venticinquesimo edit]. Nel commento è riportato il passo testuale del testo citato in nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:01, 9 nov 2018 (CET)
=== L’avallo dell’International Rugby Board ===
Il 1º maggio 1998 si inaugurò ad [[Amsterdam]], nei [[Paesi Bassi]], quella che per il decennio a seguire fu considerata come la prima edizione assoluta della Coppa del Mondo, sotto la diretta gestione della — nel frattempo così rinominata — [[world Rugby|International Rugby Board]]<ref name="Hands, Presentazione">{{Cita news | lingua = en | autore = David Hands | titolo = England outlook blackened by rivals | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-home-nations-prepare.html | data = 1º maggio 1998 | pubblicazione = [[The Times]] | accesso = 29 agosto 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180829094516/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/2009/12/world-cup-home-nations-prepare.html }}</ref>.
A posteriori nota come la terza dopo l’ufficializzazione del palmarès delle prime due edizioni avvenuta nel 2009<ref name="IRB ufficializzazione">{{Cita web | lingua = en | url = https://www.englandrugby.com/news/features/the-history-the-women-rugby-world-cup/ | titolo = The History of the Women’s Rugby World Cup | sito = englandrugby.com | editore = Rugby Football Union | accesso = 14 agosto 2018 | data = 21 luglio 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180814175912/https://www.englandrugby.com/news/features/the-history-the-women-rugby-world-cup/ }}</ref>, fu la più lunga edizione fino ad allora organizzata, con una durata di 16 giorni, e si tenne tra 16 squadre visto il ritorno di compagini quali per esempio {{RUW|ITA}}, {{RUW|ESP}} e {{RUW|NZL}} che avevano defezionato nel 1994.
La presenza dell’IRB, che garantì la copertura delle spese di organizzazione, attirò anche finanziamenti e sponsorizzazioni<ref name="Hands, Presentazione" />: la squadra inglese, per esempio, usufruì di un contributo di {{formatnum:146000}} [[sterlina britannica|sterline]] provenienti dalla quota di fondo delle lotterie di Stato destinato agli aiuti allo sport<ref name="Hands, Presentazione" /><ref name="WRWC Independent">{{Cita news | lingua = en | url = https://www.independent.co.uk/news/education/education-news/womens-rugby-union-burns-sets-tone-as-a-corinthian-with-attitude-1162040.html | titolo = Women’s Rugby Union: Burns sets tone as a Corinthian with attitude | autore = Chris Hewett | data = 2 maggio 1998 | pubblicazione = [[The Independent]] | accesso = 29 agosto 2018 }}</ref> e portò sulle maglie dietro compenso il marchio della compagnia di assicurazioni Swiss Life<ref name="Hands, Presentazione" />; le irlandesi godettero di un contributo federale di {{formatnum:20000}} sterline<ref name="Hands, Presentazione" /> e più in generale i costi individuali si ridussero anche per quelle giocatrici costrette a prendere permessi non retribuiti dal datore di lavoro<ref name="Hands, Presentazione" />.
 
Sotto l’aspetto sportivo il torneo fornì alcune indicazioni tecniche che caratterizzarono gli anni a venire.
Da un lato segnarono il passaggio del ruolo di ''leader'' del rugby extraeuropeo dagli {{RUW|USA}} — alla sua ultima finale e, al 2018, al suo più recente arrivo nelle prime tre del torneo — alla {{RUW|NZL}}, che si avviava a dominare la competizione per tutto il decennio a seguire, e dall’altro della conferma dell’{{RUW|ENG}} come avversaria principale delle ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'': in effetti, dall’edizione successiva, le britanniche in divisa bianca non mancarono più una presenza in finale.
Nell’edizione 1998 inglesi e neozelandesi si incontrarono tuttavia in semifinale, e furono le oceaniane a prevalere per 44-11<ref name="semifinale">{{Cita news | lingua = en | url = http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1998/05/world-cup-england-v-new-zealand-report.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180829184513/http://womensrugbyhistory.blogspot.com/1998/05/world-cup-england-v-new-zealand-report.html | autore = John Wales | pubblicazione = [[The Guardian]] | data = 13 maggio 1998 | accesso = 29 agosto 2018 | titolo = Rugby Union: Other All Blacks end defence }}</ref> e successivamente a battere in finale gli {{RUW|USA}}: fu il primo di quattro titoli consecutivi delle rugbiste in maglia nera.
A raccogliere il testimone del rugby nordamericano fu invece il {{RUW|CAN}}, che disputò la prima di tre semifinali consecutive e fu l’unica altra rappresentante del continente a giungere in finale sedici anni più tardi.
 
Il torneo del [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]] si tenne lungo 13 giorni, dal 13 al 25 maggio, sostanzialmente in [[Catalogna]]: l’unica città della [[Spagna]] fuori da tale provincia a ospitare gare fu [[Saragozza]].
Fu la prima edizione in cui, fermo restando la natura ancora essenzialmente a inviti della manifestazione, ci si affidò a uno spareggio preliminare tra {{RUW|HKG}} e {{RUW|JPN}} (vinto da quest’ultimo) per stabilire la squadra asiatica da ammettere al torneo insieme al {{RUW|KAZ}}; fatta salva tale ''new entry'' e {{RUW|WSM}}, le altre 14 squadre furono le stesse di quattro anni prima.
La Coppa del Mondo del 1998 aveva sortito positivi effetti dal punto di vista dell’adesione femminile alla disciplina: la {{FedXV|della |Nuova Zelanda}} dichiarava un incremento del 30% di nuove praticanti solo nel 2001<ref name="Cifre">{{Cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20021006015836/http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/press_releases/090502/preview.htm | url = http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/press_releases/090502/preview.htm | data = 9 maggio 2002 | titolo = World Cup Preview | accesso = 3 settembre 2018 | sito = irb.com | editore = International Rugby Board }}</ref>, l’{{FedXV|dell'|Inghilterra}} 400 nuovi club nati nel periodo tra le due Coppe<ref name="Cifre" />, il {{FedXV|del |Canada}} un record di {{formatnum:20000}} praticanti<ref name="Cifre" />; anche {{FedXV|dell'|Irlanda}} e {{FedXV|della |Spagna}} dichiaravano significativi incrementi di società e nuove praticanti<ref name="Cifre" />.
 
L’{{RUW|ENG}} si era proposta come sfidante delle campionesse uscenti neozelandesi già da quando, pochi mesi prima della competizione, le aveva battute in un ''test match'' per la prima volta, per giunta infliggendo loro la prima sconfitta in dieci anni<ref name="Cifre" /><ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/tv_and_radio/rugby_special/1935571.stm | data = 17 aprile 2002 | titolo = England’s women keen to impress | accesso = 3 settembre 2018 | pubblicazione = [[BBC]] }}</ref>.
In effetti le due contendenti giunsero in semifinale accompagnate dal Canada e dalla Francia, unica variante rispetto alla ''final four'' di quattro anni prima: le transalpine persero 0-30 contro le ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'', mentre le inglesi regolarono per 53-10 le nordamericane<ref>{{cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/rugby_union/international/2000369.stm | data = 21 maggio 2002 | pubblicazione = BBC | accesso = 3 settembre 2018 | titolo = England women into final }}</ref>.
Nella finale di [[Barcellona]] la Nuova Zelanda mise a segno due sole mete, bastanti tuttavia ad avere la meglio sulle inglesi e vincere 19-9 confermandosi campione<ref>{{Cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/rugby_union/international/2008425.stm | titolo = Black Ferns too strong for England | data = 25 maggio 2002 | accesso = 12 febbraio 2018 }}</ref><ref name="Finale IRB">{{Cita web | lingua = en | sito = irb.com | editore = International Rugby Board| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20021005221433/http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/news/250502/eng_nz_result.htm | url = http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/news/250502/eng_nz_result.htm | titolo = New Zealand are World Champions | data = 25 maggio 2002 | accesso = 3 settembre 2018 }}</ref>.
 
Il [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]] vide la prima edizione [[America settentrionale|nordamericana]] e, più in generale, extraeuropea, della competizione, insieme allo spostamento stagionale dalla primavera alla tarda estate: fu infatti organizzata a [[Edmonton]], in [[Canada]], su 18 giorni dal 31 agosto al 17 settembre e vide la finale disputata in un impianto di {{formatnum:60000}} posti, lo [[Commonwealth Stadium|Stadio del Commonwealth]].
Anche per tale edizione di torneo l’International Rugby Board procedette alla selezione per inviti: l’unico criterio di merito sul campo fu un quadrangolare a eliminazione diretta tenutosi a dicembre 2005 tra {{RUW|JPN}}, {{RUW|THA}}, {{RUW|HKG}} e {{RUW|KAZ}} (alla fine risultato vincitore) per stabilire la squadra asiatica da chiamare a disputare la Coppa del Mondo<ref name="Koroiwa">{{Cita|Koroiwa}}</ref>; per le altre squadre l’IRB si basò sui risultati del quadriennio precedente e delle posizioni alla [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|Coppa del 2002]]<ref name="Regole 2006">{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070206221925/http://www.rwcwomens.com:80/EN/Tournament+rules/060402+dk+u19+tourn+rules.htm | url = http://www.rwcwomens.com:80/EN/Tournament+rules/060402+dk+u19+tourn+rules.htm | titolo = Tournament structure | accesso = 6 settembre 2018 | editore = [[World Rugby|International Rugby Board]] | sito = rwcwomens.com | lingua = en }}</ref>; questo comportò che Paesi come l’{{RUW|ITA}}, che non partecipava all’epoca a tornei di vertice ricorrenti come il [[Sei Nazioni femminile|Sei Nazioni]], o il {{RUW|WAL}}, che in tale torneo, e negli altri ''test match'', ebbe risultati scarsi, rimasero fuori dagli inviti.
 
La ''final four'' fu la stessa del 2002, e anche gli accoppiamenti (oltre che l’esito): l’{{RUW|ENG}} superò per 20-14 le canadesi<ref name="semi">{{Cita news | lingua = en | url = http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/rugby_union/5334008.stm | titolo = England Women 20-14 Canada | pubblicazione = BBC | data = 13 settembre 2006 | accesso = 7 settembre 2018 }}</ref>, punteggio che testimoniò i progressi della squadra nordamericana<ref name="semi" />, mentre la {{RUW|NZL}} batté la {{RUW|FRA}} 40-10 nell’altra semifinale.
A [[Edmonton]] si ripropose la ripetizione della finale già disputata a [[Barcellona]], e ancora le ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'' ebbero la meglio, anche se l’{{RUW|ENG}}, pur indietro nel punteggio, riuscì a controbattere e a portarsi nei minuti finali sotto di tre punti 17-20: solo una meta neozelandese nel finale diede alla squadra la certezza del titolo e il 25-17 finale.
 
=== Il consolidamento e l’adozione delle qualificazioni ===
L’edizione [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]] della Coppa del Mondo costituì un salto di qualità nell’organizzazione del rugby femminile internazionale: per la prima volta furono istituiti criteri di qualificazione basati su graduatorie ottenute sul campo e su tornei [[Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|appositamente destinati]] a designare le squadre partecipanti; inoltre diverse federazioni iniziarono a concorrere per ospitare il torneo, ormai giunto a maturità.
Diverse furono le candidature per ospitare la sesta Coppa del Mondo, tra le quali le più solide quelle di [[Sudafrica]] e [[Germania]]<ref name="Candidature Guardian">{{cita news | url = http://www.guardian.co.uk/sport/blog/2008/nov/12/rugbyunion1 | titolo = Women’s rugby looking to sidestep the doubters | pubblicazione = [[The Guardian]] | data = 12 novembre 2008 | autore = Penny Woods | accesso = 24 giugno 2009}}</ref>, anche se pure quella del [[Kazakistan]] fu presa in considerazione<ref name="Candidature Guardian" />; tuttavia, il 23 dicembre 2008, il comitato esecutivo dell’[[World Rugby|International Rugby Board]] accolse la candidatura [[inghilterra|inglese]]<ref name="Candidature">{{Cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090819002932/http://www.irb.com/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid%3D2026944.html | url = http://www.irb.com/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid%3D2026944.html | titolo = England to host Women’s RWC 2010 | data = 23 settembre 2008 | sito = irb.com | accesso = 16 settembre 2018 | editore = International Rugby Board }}</ref>, che propose lo stadio [[Londra|londinese]] di [[Twickenham Stoop Stadium|Twickenham Stoop]] (sede degli {{Rugby Harlequins|N}}) per gli incontri di semifinale e finale<ref>{{Cita web | lingua = en | url = http://www.rwcwomens.com:80/destinationengland/venues/venue=4/index.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100226132406/http://www.rwcwomens.com:80/destinationengland/venues/venue=4/index.html | sito = rwcwomens.com | editore = International Rugby Board | titolo = Twickenham Stoop Stadium | accesso = 16 settembre 2018 }}</ref>.
Le qualificazioni, che dovevano portare al torneo quattro squadre dall’[[Europa]] e una ciascuna da [[Asia]] e [[Oceania]], inaugurarono l’usanza di usare tornei regionali preesistenti, come il [[Sei Nazioni femminile|Sei Nazioni]], il [[Campionato femminile Rugby Europe|campionato europeo]], quello asiatico e, a seguire nelle edizioni successive anche quello oceaniano, per selezionare le squadre dalle varie zone del mondo che avrebbero affiancato quelle che di volta in volta, in base ai piazzamenti nell’edizione immediatamente precedente della Coppa, avrebbero guadagnato la qualificazione di diritto<ref name="Qualificazione 2010">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090420161937/http://www.irb.com:80/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid=2030541.html#womens+rwc+qualifying+process+confirmed | url = http://www.irb.com:80/newsmedia/mediazone/pressrelease/newsid=2030541.html#womens+rwc+qualifying+process+confirmed | urlmorto = sì | titolo = Women’s RWC qualifying process confirmed | data = 6 aprile 2009 | editore = [[World Rugby|International Rugby Board]] | sito = irb.com | accesso = 14 settembre 2018 }}</ref>.
Per quanto riguarda il 2010, le prime tre classificate del 2006, {{RUW|NZL}}, {{RUW|ENG}} e {{RUW|FRA}}, più tre concorrenti uniche per i loro continenti, {{RUW|CAN}}, {{RUW|USA}} e {{RUW|ZAF}}<ref name="Qualificazione 2010" />, furono ammesse di diritto, e le altre sei squadre uscirono dalle qualificazioni, nell’ordine {{RUW|WAL}}, {{RUW|IRL}}, {{RUW|SCO}}, {{RUW|SWE}}, {{RUW|AUS}} e {{RUW|KAZ}}.
 
[[File:2014 Women's Rugby World Cup - England 26.jpg|Foto di gruppo dell’{{RUW|ENG}} campione del mondo 2014 in [[Francia]]|left|thumb|upright=1.2]]
Invece, nel torneo vero e proprio, che si tenne tra il 20 agosto e il 5 settembre 2010, la novità fu l’{{RUW|AUS}} che per la prima volta giunse in semifinale togliendo il posto proprio al {{RUW|CAN}}; le ''Wallaroos'' persero contro le inglesi mentre invece per la terza volta consecutiva la Nuova Zelanda batté la Francia relegandola alla finale per il terzo posto.
Nella finale le ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'' vinsero il loro quarto titolo consecutivo battendo le inglesi per 13 a 10<ref name="finale 2010">{{Cita web | lingua = en | url = http://www.rwcwomens.com/home/news/newsid=2040283.html#final+new+zealand+crowned+world+champions|titolo=New Zealand crowned world champions | accesso = 27 dicembre 2012 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101210104811/http://www.rwcwomens.com/home/news/newsid%3D2040283.html#final+new+zealand+crowned+world+champions |dataarchivio = 10 dicembre 2010}}</ref>: per tutto il primo decennio il titolo era stato, di fatto, una questione privata tra le due grandi rivali dei due emisferi.
 
Con tre anni d’anticipo sull’inizio della manifestazione del [[coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]], il nome del Paese organizzatore della settima Coppa del Mondo fu annunciato dall’[[World Rugby|IRB]] il 30 giugno 2011<ref name="Organizzazione 2014">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130217201253/http://www.rwcwomens.com/mediazone/mediarelease/newsid=2044311.html#france+awarded+womens+rugby+world+cup+2014 | url = http://www.rwcwomens.com/mediazone/mediarelease/newsid=2044311.html#france+awarded+womens+rugby+world+cup+2014 | titolo = France awarded Women’s Rugby World Cup 2014 | data = 30 giugno 2011 | sito = rwcwomens.com | editore = World Rugby | accesso = 22 settembre 2018 }}</ref>: fu la [[Francia]], unica candidata di rilievo, a vedersi assegnata la fase finale del torneo le cui [[Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|modalità di qualificazione]], annunciate a inizio 2012<ref name="Qualificazioni 2014">{{Cita web | lingua = en | sito = rwcwomens.com | editore = [[World Rugby]] | accesso = 21 settembre 2018 | data = 24 gennaio 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130217201618/http://www.rwcwomens.com/mediazone/mediarelease/newsid=2061007.html#road+womens+rwc+2014+kick | url = http://www.rwcwomens.com/mediazone/mediarelease/newsid=2061007.html#road+womens+rwc+2014+kick | titolo = Road to Women’s RWC 2014 set for kick off }}</ref>, durarono fino a settembre 2013 e inclusero per la prima volta la zona africana, per la quale fu utilizzata l’edizione 2013 della [[Elgon Cup]] femminile come preliminare per determinare la sfidante del {{RUW|ZAF}} per la conquista dello ''slot'' continentale<ref name="Qualificazioni 2014" />.
 
[[File:Kendra Cocksedge and Stacey Waaka re-enacting celebrating the WRWC win.jpg|Le rugbiste neozelandesi festeggiano la vittoria della Coppa del Mondo 2017|right|thumb|upright=1.2]]
La sorpresa del torneo fu la sconfitta delle campionesse uscenti della {{RUW|NZL}} a opera dell’{{RUW|IRL}} nella fase a gironi<ref name="Independent">{{cita news | lingua = en | url = https://www.independent.co.uk/sport/rugby/rugby-union/womens-rugby-world-cup-2014-all-blacks-exit-gives-england-reason-to-focus-on-ireland-semi-final-9664951.html | pubblicazione = [[The Independent]] | titolo = Women’s Rugby World Cup 2014: All Blacks exit gives England reason to focus on Ireland semi-final | autore = Tom Peck | data = 12 agosto 2014 | accesso = 22 settembre 2018 }}</ref>; tale risultato, unito al pareggio tra {{RUW|ENG}} e {{RUW|CAN}}<ref name="Eng Can">{{Cita news | lingua = en | url = https://www.bbc.com/sport/rugby-union/28725501 | titolo = Women’s Rugby World Cup: England 13-13 Canada | data = 9 agosto 2014 | accesso = 22 settembre 2018 | pubblicazione = BBC }}</ref>, fece sì che le ''[[Nazionale di rugby a 15 femminile della Nuova Zelanda|Black Ferns]]'' venissero estromesse dalla ''final four'' proprio dalle nordamericane e fossero impossibilitate a difendere il proprio titolo<ref name="Eng Can" />.
Questo lasciò l’{{RUW|ENG}} come la più credibile aspirante alla vittoria finale<ref name="Independent" />.
 
L’{{RUW|IRL}}, alla sua prima semifinale di sempre, fu nettamente sconfitta dall’{{RUW|ENG}}<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.bbc.com/sport/rugby-union/28757369 | titolo = Women’s Rugby World Cup 2014: Ireland 7-40 England | autore = James Standley | data = 13 agosto 2014 | accesso = 22 settembre 2018 | pubblicazione = BBC }}</ref>, mentre invece il {{RUW|CAN}} batté a sorpresa le padrone di casa francesi per 18-16<ref>{{Cita news | lingua = fr | url = https://www.rugbyrama.fr/rugby/coupe-du-monde/2014/coupe-du-monde-feminines-france-canada-16-18-le-reve-mondial-s-est-envole-pour-les-bleues._sto4358190/story.shtml | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140816051228/https://www.rugbyrama.fr/rugby/coupe-du-monde/2014/coupe-du-monde-feminines-france-canada-16-18-le-reve-mondial-s-est-envole-pour-les-bleues._sto4358190/story.shtml | titolo = Coupe du monde Féminines - France-Canada (16-18) — Le rêve mondial s’est envolé pour les Bleues… | autore = Thomas Perotto | data = 13 agosto 2014 | pubblicazione = RugbyRama | editore = [[Eurosport 1|Eurosport]] }}</ref> relegandole per l’ennesima volta (la quarta consecutiva e la sesta assoluta) alla finale per il terzo posto.
Nella finale di Parigi le britanniche fecero pesare la loro maggiore esperienza e dopo avere chiuso il primo tempo 11-0<ref name="vitt eng">{{cita news | lingua = en | url = https://www.bbc.com/sport/rugby-union/28829205 | titolo = Women’s Rugby World Cup: England beat Canada to win final | data = 17 agosto 2014 | pubblicazione = [[BBC]] | accesso = 22 settembre 2018 }}</ref> gestirono il risultato nel secondo concedendo solo tre calci piazzati al Canada e chiudendo alfine con una seconda meta nei minuti finali che portò il risultato a 21-9<ref name="vitt eng" /> e significò il secondo titolo mondiale a vent’anni dal primo conquistato contro l’altra rappresentante del Nordamerica, gli {{RUW|USA}}.
Tale edizione del torneo assegnò anche il premio di [[Miglior giocatore World Rugby dell'anno|miglior giocatrice dell’anno]], che fu conferito durante la cerimonia di premiazione finale alla canadese [[Magali Harvey]]<ref>{{Cita web | lingua = en | url = https://olympic.ca/2014/08/17/magali-harvey-named-irb-womens-player-of-the-year/ | titolo = Magali Harvey named IRB Women’s Player of the Year | autore = Asif Hossain | data = 17 agosto 2014 | sito = olympic.ca | editore = Comitato olimpico canadese | accesso = 7 agosto 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140824231619/https://olympic.ca/2014/08/17/magali-harvey-named-irb-womens-player-of-the-year/ }}</ref>, autrice di una spettacolare meta contro la {{RUW|FRA}} che aveva contribuito a far guadagnare alla squadra il diritto a disputare la finale.
 
Due mesi dopo la fine del torneo l’International Rugby Board cambiò nome in [[World Rugby]]; in un quadro di generale riorganizzazione dell’attività sportiva e dei calendari, la Coppa femminile fu spostata negli anni dispari post-olimpici e sfalsata di due anni rispetto a [[coppa del Mondo di rugby|quella maschile]]<ref name="Irlanda 2017">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150513183840/https://www.worldrugby.org/news/70650 | url = https://www.worldrugby.org/news/70650 | titolo = Ireland to host Women’s Rugby World Cup 2017 | data = 13 maggio 2015 | accesso = 2 agosto 2018 | sito = worldrugby.org | editore = [[World Rugby]] }}</ref>, mentre gli annni pari non olimpici furono destinati alle competizioni di [[rugby a 7]].
Per effetto di tale ristrutturazione, l’ottava edizione fu anticipata al [[coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]] e da tale data riprese la cadenza quadriennale<ref name="Irlanda 2017" />.
Il nome della federazione organizzatrice fu reso noto a maggio 2015: la scelta cadde sull’{{FedXV|dell'|Irlanda}}<ref name="Irlanda 2017" /> mentre le [[Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|qualificazioni]] erano già iniziate da tre mesi<ref name="Qualificazioni 2017">{{cita web | lingua = en | url = https://www.world.rugby/news/49281 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181003164136/https://www.world.rugby/news/49281 | titolo = Qualification process confirmed for Women's Rugby World Cup 2017 | data = 21 dicembre 2014 | editore = [[World Rugby]] | accesso = 22 marzo 2015 | sito = world.rugby }}</ref>.
 
Già in fase di qualificazione il torneo vide la defezione del {{RUW|ZAF}}, che lasciò di conseguenza il continente senza rappresentanti<ref name="Sudafrica">{{Cita news | lingua = en | url = http://www.sarugbymag.co.za/bok-women-arent-world-cup/ | titolo = Why Bok Women aren’t at World Cup | data = 8 agosto 2017 | autore = Mariette Adams | pubblicazione = SA Rugby Magazine | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180515131845/http://www.sarugbymag.co.za/bok-women-arent-world-cup/ | dataarchivio = 15 maggio 2018 | accesso = 15 maggio 2018 }}</ref>; quindi, con sette squadre automaticamente qualificate, l’Europa espresse altre tre squadre, mentre Asia e Oceania due complessivamente su tre candidate (la federazione del {{FedXV|del |Kazakistan}} aveva ritirato tutte le selezioni a [[rugby a 15|XV]] per destinare i fondi all’avventura olimpica nel [[rugby a 7|VII]]<ref name="Kazakistan">{{Cita news | lingua = en | url = https://sport360.com/article/rugby/international-rugby/178036/kazakhstan-woes-improve-uae-promotion-chances-in-asia-rugby-championship | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160604042538/https://sport360.com/article/rugby/international-rugby/178036/kazakhstan-woes-improve-uae-promotion-chances-in-asia-rugby-championship | titolo = Kazakhstan woes improve UAE promotion chances in Asia Rugby Championship | autore = Matt Jones | data = 10 maggio 2016 | pubblicazione = Sport 360 | accesso = 3 ottobre 2018 }}</ref>).
Ai nastri di partenza della competizione si presentò un’esordiente assoluta, {{RUW|HKG}}, e due ritorni dopo 15 anni d’assenza, l’{{RUW|ITA}} (addirittura prima europea avendo vinto la propria zona di qualificazione contro {{RUW|SCO}} e {{RUW|WAL}}<ref>{{Cita news | url = http://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/28-02-2016/rugby-sei-nazioni-donne-italia-batte-scozia-va-mondiale-140827225641.shtml | titolo = Rugby, Sei Nazioni donne, l’Italia batte la Scozia e va al Mondiale | data = 28 febbraio 2016 | accesso = 16 febbraio 2018 | pubblicazione = [[la Gazzetta dello Sport]] }}</ref>) e il {{RUW|JPN}}<ref name="Giappone primo">{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170816221659/https://www.worldrugby.org/news/213635 | lingua = en | titolo = Japan head to World Cup as Asia’s top seeds | data = 17 dicembre 2016 | url = https://www.world.rugby/news/213635 | sito = world.rugby | accesso = 3 ottobre 2018 | editore = [[World Rugby]] }}</ref>: entrambe mancavano dalla Coppa dal 2002.
 
Un altro ritorno, questa volta concretizzatosi durante il torneo, fu quello degli {{RUW|USA}} nei primi 4, posizione da cui mancavano da 19 anni: le altre tre squadre furono, come da pronostico, l’{{RUW|ENG}} campione uscente, la {{RUW|NZL}} e la {{RUW|FRA}}, alla sua quinta semifinale consecutiva.
L’ultimo atto, al [[Ravenhill Stadium|Ravenhill]] di [[Belfast]], vide per la quarta volta di fronte inglesi e neozelandesi.
Nonostante l’ennesima sconfitta delle britanniche, che persero 32 a 41<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.bbc.com/sport/rugby-union/41049719 | titolo = Women’s Rugby World Cup: England lose 41-32 as New Zealand win fifth title | autore = James Standley | data = 26 agosto 2017 | accesso = 6 ottobre 2018 | pubblicazione = [[BBC]] }}</ref>, la finale fu giudicata tra le più spettacolari della storia della competizione: le due squadre marcarono in totale 11 mete (7 delle quali le vincitrici), ovvero una in più di quelle che avevano realizzato nelle tre precedenti finali che le avevano viste entrambe contrapposte<ref name="Numeri 2017">{{Cita web | lingua = en | sito = rwcwomens.com | editore = World Rugby | accesso = 3 agosto 2018 | url = https://www.rwcwomens.com/news/276877?lang=en | titolo = Women’s Rugby World Cup 2017: By the numbers | data = 29 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170908153937/https://www.rwcwomens.com/news/276877?lang=en }}</ref>.
L’edizione 2017 fu anche quella più partecipata dal punto di vista sia del pubblico sugli spalti ({{formatnum:17115}} paganti alla finale<ref name="Record 2017">{{Cita web | lingua = en | sito = rwcwomens.com | editore = World Rugby | url = https://www.rwcwomens.com/news/276857 | titolo = Rugby the winner as WRWC 2017 breaks new ground | data = 29 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170929153244/https://www.rwcwomens.com/news/276857 | accesso = 3 agosto 2018 }}</ref> e più di {{formatnum:45000}} in tutta la competizione<ref name="Record 2017" />) che dagli schermi televisivi, con cifre di assoluto rilievo superiori ai tre milioni di spettatori per le semifinali e ai due milioni e mezzo per la finale<ref name="Record 2017" />.
 
L’annuncio del Paese organizzatore della [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2021|Coppa del Mondo 2021]] è previsto per il 14 novembre 2018<ref name="candidature 2021">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181006090643/https://www.world.rugby/news/344008 | url = https://www.world.rugby/news/344008 | titolo = Record hosting interest for Women’s Rugby World Cup 2021 | data = 13 giugno 2018 | accesso = 6 ottobre 2018 | editore = World Rugby | sito = world.rugby }}</ref>; a giugno di tale anno sono giunte a [[World Rugby]] le candidature di [[Australia]], [[Francia]], [[Galles]], [[Inghilterra]], [[Nuova Zelanda]] e [[Portogallo]]<ref name="candidature 2021" />.
 
== Formato ==
Il formato della competizione, dall’edizione 2021 in avanti, è quello annunciato il 10 maggio 2018 da [[World Rugby]]<ref name="Fomato 2021">{{Cita news | lingua = en | url = https://www.bbc.com/sport/rugby-union/44062807 | titolo = Women’s Rugby World Cup: Format changes announced for 2021 tournament | pubblicazione = BBC | autore = Sara Orchard | accesso = 6 ottobre 2018 }}</ref><ref name="formato 2021">{{Cita web | lingua = en | url = https://www.rwcwomens.com/news/333304 | sito = rwcwomens.com | editore = World Rugby | titolo = Exciting format change for Women’s Rugby World Cup 2021 as host selection process begins | data = 10 maggio 2018 | accesso = 6 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181006100632/https://www.rwcwomens.com/news/333304 }}</ref>:
* al torneo sono ammesse 12 squadre nazionali;
* alla fine della fase a gironi si disputano i quarti di finali riservati alle 8 migliori squadre;
* le squadre eliminate al primo turno abbandonano il torneo; lo stesso dicasi per quelle eliminate ai quarti di finale. Non si disputano ''play-off'' per i posti dal quinto a scendere;
* la durata del torneo è aumentata a 35 giorni per permettere i recuperi fisici; in particolare, nella fase a gironi l’intervallo tra le partite è di almeno 4 giorni, e nelle fasi a ''play-off'' almeno 6<ref name="formato 2021" />;
* il numero massimo di giocatrici per ogni squadra è elevato a 30;
* tutti i punteggi della fase a gironi sono calcolati con il sistema dell’Emisfero Sud (4 punti a vittoria, 2 a pareggio, 0 a sconfitta più il bonus sconfitta di un punto per scarti in gara inferiori o uguali a 7 punti, e altro eventuale bonus di un punto per la squadra che realizzi 4 o più mete in un incontro).
 
=== Precedenti formati ===
Il formato di competizione adottato tra il 2006 e il 2017 prevedeva la ripartizione delle 12 squadre in [[girone all'italiana|gironi all’italiana]]; al termine della fase a gironi ognuna di tali squadre otteneva un ''seeding'' determinato dalla posizione in classifica nel proprio girone (le tre prime classificate e la migliore delle seconde nel ''seeding'' 1-4, le ultime tre e la peggior penultima nel ''seeding'' 9-12 e le altre nel ''seeding'' 5-8) e a seconda di tale posizione accedeva ai relativi ''play-off''<ref name="Formula 2006-17">{{Cita web | lingua = en | sito = rwcwomens.com | titolo = Women’s Rugby World Cup 2017 tournament rules | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170808234411/https://www.rwcwomens.com/rules | accesso = 2 agosto 2018 | editore = World Rugby}}</ref>; a competere per il titolo mondiale erano le squadre classificate nei primi quattro posti del ''seeding''<ref name="Formula 2006-17" />.
Più in particolare, le edizioni 2006 e 2010 consistettero di 4 gironi di 3 squadre ciascuna e fu stabilito che, a gruppi di due gironi, le squadre di uno di essi giocasse contro tutti quelli dell’altro; quelle 2014 e 2017 invece consistettero di 3 gironi di 4 squadre.
In entrambe le configurazioni, ciascuna squadra disputava 3 incontri nella fase a gironi.
 
Per quanto riguarda altresì le prime edizioni ufficialmente organizzate dall’International Rugby Board del 1998 e 2002, le squadre partecipanti furono 16 ripartite in quattro gironi, e ogni squadra disputò due partite nel girone: la prima per sorteggio, la seconda in base ai risultati della prima partita (le squadre vincitrici si incontrarono nel turno successivo, così quelle sconfitte)<ref name="Regolamento 2002">{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20021005232443/http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/tournament_info/tournament_info_homepage.htm | url = http://www.irb.org:80/picture_images/wrwc2002/tournament_info/tournament_info_homepage.htm | titolo = Tournament format | accesso = 3 settembre 2018 | sito = irb.com | editore = [[World Rugby|International Rugby Board]] }}</ref>.
Il ''seeding'' per i ''play-off'' fu determinato secondo l’ordine d’arrivo nel girone: i primi quattro posti furono contesi da tutte le vincitrici di girone, i posti dal quinto all’ottavo dalle seconde arrivate, e così via fino agli ultimi quattro posti<ref name="Regolamento 2002" />.
 
Fatta salva per la prima del 1991, in cui non furono disputate né la finale per il terzo posto né quelle per tutti i posti dopo il quinto, tutte le edizioni fino al 2017 ebbero in programma le finali per l’assegnazione dei posti di ordine dispari dal primo all’undicesimo (per le edizioni a 12 squadre) o al quindicesimo (per quelle a 16 squadre).
 
== Il trofeo ==
Il trofeo è una coppa di color argento che fu messo in palio per la prima volta nell’edizione 1998, quando l’International Rugby Board assunse la gestione diretta della manifestazione.
La versione attuale della coppa reca serigrafato in maiuscolo ''RUGBY WORLD CUP WOMEN’S'' sotto il [[pittografia|pittogramma]] di [[World Rugby]]<ref name="Coppa">{{Cita web | lingua = en | url = https://www.thomaslyte.com/restorers-of-the-women-s-rugby-world-cup/p | titolo = https://web.archive.org/web/20181007161504/https://www.thomaslyte.com/restorers-of-the-women-s-rugby-world-cup/p | titolo = Restorers of The Women’s Rugby World Cup | accesso = 7 ottobre 2018 | editore = Thomas Lyte | sito = thomaslyte.com }}</ref>.
La coppa è fissata a un piedistallo cilindrico nero sulla cui circonferenza è applicata una targa metallica che riporta incisi i nomi della nazionale vincitrice di ogni edizione.
 
La manutenzione della coppa è affidata alla casa di artigiani [[londra|londinesi]] Thomas Lyte<ref name="Coppa" />, specializzata in produzione di trofei, tra i quali per esempio quello del [[Sei Nazioni femminile]] o, nel calcio, la [[FA Women's Cup|Coppa d’Inghilterra femminile]].
 
== Copertura televisiva ==
La prima copertura mediatica, sia pur parziale, si ebbe nel corso dell’edizione 2006 a [[Edmonton]], quando alcune partite della competizione furono trasmesse da 10 emittenti in 75 territori<ref name="Voxy">{{cita news | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101230222521/http://www.voxy.co.nz/sport/record-broadcast-coverage-showcase-women039s-rugby-world-cup-2010/5/59664 | url = http://www.voxy.co.nz/sport/record-broadcast-coverage-showcase-women039s-rugby-world-cup-2010/5/59664 | data = 21 agosto 2010 | titolo = Record Broadcast Coverage To Showcase Women’s Rugby World Cup 2010 | pubblicazione = Voxy | accesso = 8 ottobre 2018 }}</ref>; la scarsa presenza in televisione era vista come un fattore limitante della diffusione della disciplina<ref name="Candidature Guardian" /> e nel 2010, per coprire l’evento che si svolgeva in [[Inghilterra]], la [[regno Unito|britannica]] [[Sky (televisione)|Sky]] trasmise 13 incontri, tra cui tutti quelli della squadra di casa nella fase ai gironi e le due semifinali, la finale per il terzo posto e quella per il titolo<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.skysports.com/story/0,19528,12328_6284813,00.html | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100819044317/https://www.skysports.com/story/0,19528,12328_6284813,00.html | titolo = WRWC live on Sky! | data = 4 agosto 2010 | pubblicazione = [[Sky (televisione)|Sky]] | accesso = 7 ottobre 2018 }}</ref>; più in generale l’''audience'' dell’evento fu allargata a 127 territori e l’[[World Rugby|International Rugby Board]] produsse in proprio e trasmise via streaming web 13 incontri<ref name="Voxy" />.
 
L’edizione 2014 vide un aumento della copertura e, in certi casi, anche degli indici d’ascolto, talora insperati persino dagli stessi programmisti: su [[France 4]], canale di [[France Télévisions]] che aveva l’esclusiva nel Paese per il torneo, gli incontri della {{RUW|FRA}} nella fase a gironi videro un crescendo da {{formatnum:1031000}} spettatori contro il {{RUW|WAL}} a {{formatnum:1473000}} contro il {{RUW|ZAF}} e infine {{formatnum:1827000}} contro l’{{RUW|AUS}}<ref name="Francia 2014">{{Cita news | lingua = fr | url = https://www.programme-tv.net/news/sport/rugby/55632-coupe-du-monde-de-rugby-feminin-pourquoi-l-equipe-de-france-seduit-elle-autant/ | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170814180057/https://www.programme-tv.net/news/sport/rugby/55632-coupe-du-monde-de-rugby-feminin-pourquoi-l-equipe-de-france-seduit-elle-autant/ | titolo = Coupe du monde de rugby féminin : Pourquoi l’équipe de France séduit-elle autant? | pubblicazione = Télé Loisirs | editore = Prisma Media | città = Gennevilliers | accesso = 8 ottobre 2018 | data = 13 agosto 2014 }}</ref>; anche l’[[Irlanda]] coprì l’evento con [[TG4 (rete televisiva)|TG4]] anche se solo per 7 incontri (le tre partite della propria nazionale più la ''final four'')<ref>{{Cita web | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150510040058/http://www.tg4.ie/en/corporate/news-releases/2014/170714.html | url = http://www.tg4.ie/en/corporate/news-releases/2014/170714.html | titolo = Women’s Rugby World Cup to be broadcast LIVE on TG4 | data = 17 luglio 2014 | pubblicazione = [[TG4 (rete televisiva)|TG4]] | accesso = 8 ottobre 2018 }}</ref>.
 
Per la Coppa del 2017 in Irlanda si mosse, a livello interno, l’emittente di Stato [[RTÉ]] con copertura completa di tutti gli incontri<ref>{{Cita news | lingua = en | url = https://www.rte.ie/about/en/press-office/press-releases/2017/0209/851313-rte-to-broadcast-all-of-irelands-womens-rugby-world-cup-games-a/ | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170421053906/https://www.rte.ie/about/en/press-office/press-releases/2017/0209/851313-rte-to-broadcast-all-of-irelands-womens-rugby-world-cup-games-a/ | titolo = RTÉ & Ireland’s Women’s Rugby World Cup Games | pubblicazione = [[RTÉ]] | data = 9 gennaio 2017 | accesso = 8 ottobre 2018 }}</ref>.
Nel resto del [[Regno Unito]] gli incontri furono trasmessi da [[ITV (rete televisiva)|ITV]] e in Francia ancora da France Télévisions: {{formatnum:3200000}} spettatori assistettero su [[France 2]] alla semifinale tra {{RUW|FRA}} e {{RUW|ENG}}<ref name="Record 2017" /> e altri {{formatnum:2650000}} (circa la metà di quelli che videro due anni prima la finale maschile del [[coppa del Mondo di rugby 2015|2015]] tra {{RU|NZL}} e {{RU|AUS}}) seguirono su ITV la finale tra {{RUW|ENG}} e {{RUW|NZL}}<ref name="Record 2017" />.
 
== Albo d’oro ==
{| class="wikitable" style="font-size:85%; width:50%; text-align:center;"
|-
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Edizione
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Paese organizzatore
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Vincitore
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Finalista
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Terzo classificato
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]
| align="left" | {{WAL}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|USA|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}<br />{{Naz|R15|NZL|F}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]]
| align="left" | {{SCO}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|ENG|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|USA|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
| align="left" | {{NLD}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|USA|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]]
| align="left" | {{ESP}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]]
| align="left" | {{CAN}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]
| align="left" | {{ENG}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|AUS|F}}
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]
| align="left" | {{FRA}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|ENG|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|CAN|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
| align="left" | {{IRL rugby}}
| align="left" style="background:#fff4b9" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align="left" | {{Naz|R15|ENG|F}}
| align="left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
|}
 
=== Finali ===
{| class="wikitable" style="font-size:85%; width:50%; text-align:center;"
|-
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Edizione
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Incontro
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Risultato
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Sede
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]
| '''{{RUW|USA}}''' — {{RUW|ENG}}
| '''19-6'''
| align="left" | [[Cardiff]]
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]]
| '''{{RUW|ENG}}''' — {{RUW|USA}}
| '''38-23'''
| align="left" | [[Edimburgo]]
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
| '''{{RUW|NZL}}''' — {{RUW|USA}}
| '''44-12'''
| align="left" | [[Amsterdam]]
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]]
| '''{{RUW|NZL}}''' — {{RUW|ENG}}
| '''19-9'''
| align="left" | [[Barcellona]]
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]]
| '''{{RUW|NZL}}''' — {{RUW|ENG}}
| '''25-17'''
| align="left" | [[Edmonton]]
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]
| '''{{RUW|NZL}}''' — {{RUW|ENG}}
| '''13-10'''
| align="left" | [[Londra]]
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]
| '''{{RUW|ENG}}''' — {{RUW|CAN}}
| '''21-9'''
| align="left" | [[Parigi]]
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
| '''{{RUW|NZL}}''' — {{RUW|ENG}}
| '''41-32'''
| align="left" | [[Belfast]]
|}
 
=== Medagliere ===
{| class="wikitable" style="font-size:85%; width:auto; text-align:center;"
|-
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Squadra
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | {{Simbolo|Gold medal icon.svg|20}}
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | {{Simbolo|Silver medal icon.svg|20}}
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | {{Simbolo|Bronze medal icon.svg|20}}
|- style="background:#ffffff;"
| align = "left" | '''{{Naz|R15|NZL|F}}'''
| align = "left" | '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]''' · '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]]''' · '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]]''' · '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]''' · '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]'''
| align = "center" | —
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]
|-
| align = "left" | '''{{Naz|R15|ENG|F}}'''
| align = "left" | '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]]''' · '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]'''
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
|- style="background:#ffffff;"
| align = "left" | '''{{Naz|R15|USA|F}}'''
| align = "left" | '''[[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]'''
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
| align = "center" | —
|-
| align = "left" | {{Naz|R15|CAN|F}}
| align = "center" | —
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]
| align = "center" | —
|- style="background:#ffffff;"
| align = "left" | {{Naz|R15|FRA|F}}
| align = "center" | —
| align = "center" | —
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]] · [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
|-
| align = "left" | {{Naz|R15|AUS|F}}
| align = "center" | —
| align = "center" | —
| align = "left" | [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]
|}
 
== Statistiche ==
=== Prestazioni di squadra ===
{| class="wikitable sortable" style="font-size:85%; width:auto;"
|-
! Squadra
! Presenze
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
! [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2021|2021]]
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|AUS|F}} || 6 || — || — || 5 || 5 || 7 || 3 || 7 || 6 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|CAN|F}} || 8 || 5 || 6 || 4 || 4 || 4 || 6 || 2 || 5 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|FRA|F}} || 8 || 3 || 3 || 8 || 3 || 3 || 4 || 3 || 3 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|WAL|F}} || 7 || 9 || 4 || 11 || 10 || — || 9 || 8 || 7 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|DEU|F}} || 2 || — || — || 14 || 16 || — || — || — || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|JPN|F}} || 4 || 9 || 8 || — || 13 || — || — || — || 11 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|HKG|F}} || 1 || — || — || — || — || — || — || — || 12 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|ENG|F}} || 8 || 2 || 1 || 3 || 2 || 2 || 2 || 1 || 2 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|IRL|F}} || 7 || — || 7 || 10 || 14 || 8 || 7 || 4 || 8 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|ITA|F}} || 4 || 7 || — || 12 || 12 || — || — || — || 9 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|KAZ|F}} || 6 || — || 9 || 9 || 11 || 11 || 11 || 12 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|NZL|F}} || 7 || 3 || — || 1 || 1 || 1 || 1 || 5 || 1 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|NLD|F}} || 3 || 7 || — || 13 || 15 || — || — || — || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|RUS|F}} || 2 || — || 11 || 16 || — || — || || || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|WSM|F}} || 3 || — || — || — || 9 || 10 || — || 11 || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|SCO|F}} || 5 || — || 5 || 6 || 6 || 6 || 8 || — || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|ESP|F}} || 6 || 6 || — || 6 || 8 || 9 || — || 9 || 10 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|USA|F}} || 8 || 1 || 2 || 2 || 7 || 5 || 5 || 6 || 4 || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|ZAF|F}} || 3 || — || — || — || — || 12 || 10 || 10 || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|SWE|F}} || 4 || 9 || 10 || 15 || — || — || 12 || — || — || —
|- align=center
| align=left | {{Naz|R15|SUN|F}} || 1 || 9 || — || — || — || — || — || — || — || —
|}
 
=== Punteggi individuali ===
{| class="wikitable" style="font-size:85%; width:50%; text-align:center;"
|-
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Edizione
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Miglior realizzatrice di punti
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Miglior realizzatrice di mete
|- style="background:#DFDFDF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1991|1991]]
| align="center" colspan="2" | n/a
|- style="background:#DFDFDF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1994|1994]]
| align="center" colspan="2" | n/a
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 1998|1998]]
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Annaleah Rush]] (73)}}
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NLD}} [[Minke Docter]] (9)}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2002|2002]]
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Tammi Wilson]] (73)}}
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|ENG}} [[Sue Day]] (9)}}
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2006|2006]]
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|CAN}} [[Heather Moyse]] (35)}}
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|CAN}} [[Heather Moyse]] (7)}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2010|2010]]
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Kelly Brazier]] (48)}}
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Carla Hohepa]]<br />{{Bandiera|CAN}} [[Heather Moyse]] (7)}}
|- style="background:#FFFFFF;"
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2014|2014]]
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|ENG}} [[Emily Scarratt]] (70)}}
| align="left" | {{Tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Shakira Baker]]<br />{{Bandiera|NZL}} [[Selica Winiata]] (6)}}
|-
| [[Coppa del Mondo di rugby femminile 2017|2017]]
| align="left" | {{tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Portia Woodman]] (65) }}
| align="left" | {{tutto attaccato|{{Bandiera|NZL}} [[Portia Woodman]] (13) }}
|}
 
=== Plurivincitrici ===
{| class="wikitable" style="font-size:85%; width:40%;"
|-
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Vittorie
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Giocatrice
! style="background:#30A03C;color:#FFFFFF" | Edizioni
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 4 || {{Bandiera|NZL}} [[Monalisa Codling]] || 1998, 2002, 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 4 || {{Bandiera|NZL}} [[Anna Richards]] || 1998, 2002, 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 4 || {{Bandiera|NZL}} [[Fiao'o Fa'amausili|Fiao’o Fa’amausili]] || 2002, 2006, 2010, 2017
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Victoria Heighway]] || 2002, 2006, 2010
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Emma Jensen]] || 2002, 2006, 2010
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Rochelle Martin]] || 1998, 2002, 2006
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Farah Palmer]] || 1998, 2002, 2006
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Casey Robertson]] || 2002, 2006, 2010
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Amiria Rule]] || 2002, 2006, 2010
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Exia Shelford|Exia Shelford-Edwards]] || 1998, 2002, 2006
|-
| align="center" | 3 || {{Bandiera|NZL}} [[Linda Itunu]] || 2006, 2010, 2017
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Vanessa Cootes]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Monique Hirovanaa]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Dianne Kahura]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Fiona King]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Melodie Robinson]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Annaleah Rush]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Regina Sheck]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Suzy Shortland]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Cheryl Moana Waaka]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Tammy Wilson]] || 1998, 2002
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Hannah Porter]] || 2002, 2006
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Helen Va'aga|Helen Va’aga]] || 2002, 2006
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Melodie Bosman]] || 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Victoria Grant]] || 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Rebecca Hull|Rebecca Hull-Mahoney]] || 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Huriana Manuel]] || 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Melissa Ruscoe]] || 2006, 2010
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Kelly Brazier]] || 2010,2017
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Kendra Cocksedge]] || 2010,2017
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Carla Hohepa]] || 2010,2017
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Aroha Savage]] || 2010,2017
|- style="background:#ffffff"
| align="center" | 2 || {{Bandiera|NZL}} [[Renée Wickcliffe]] || 2010,2017
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro | url = https://books.google.it/books?id=wfv0_PiqGGcC&pg=PA203&lpg=PA203&dq=kazakhstan+67-+thailand++women+rugby&source=bl&ots=INhKNfAEK1&sig=vd8hWQ-UOywgnLBS3KhaZgW6e3Y&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjV4LGojKHdAhXCalAKHYTEDPkQ6AEwCHoECAMQAQ#v=onepage&q=kazakhstan%2067-%20thailand%20%20women%20rugby&f=false | lingua = inglese | autore = Jun Koroiwa ''[[et al.]]'' | pagina = 202-03 | capitolo = Game Characteristics of Asian Women’s Rugby | titolo = Science and Football VI: The Proceedings of the Sixth World Congress on Science and Football | curatore = Thomas Reilly | curatore2 = Feza Korkusuz | editore = [[Routledge]] | città = [[Londra|London]] | anno = 2008 | isbn = 1134109172 | cid = Koroiwa}}
 
== Voci correlate ==
*[[World Rugby]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
 
{{Coppa del Mondo di rugby femminile}}
{{Competizioni internazionali ufficiali di rugby a 15}}
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