Africa e Discussione:Tribunale Straordinario della Dalmazia: differenze tra le pagine

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{{Progetti interessati
{{Nota disambigua}}
|progetto =Venezia Giulia e Dalmazia
{{F|Africa|giugno 2012}}
|progetto2 = storia
{{Regione geografica
|accuratezza = b
|nomeTerritorio = Africa
|scrittura = a
|altriStati = [[:Categoria:Stati dell'Africa|54]]
|fonti = b
|superficie = 30221532
|immagini = a
|abitanti = 1.1 miliardi<ref name="DatiPopolazione">{{en}} [http://www.prb.org/pdf13/2013-WPDS-infographic_MED.pdf]</ref>
|annonote = 2013
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|data = novembre 2018
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|fusi = da [[UTC-1]] a [[UTC+4]]
|nomeAbitanti = africani
|linkMappa = Africa (orthographic projection).svg
|noteMappa = Posizione dell'Africa nel mondo
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Africa''' è un [[continente]] della [[Terra]] separato dall'[[Asia]] a [[nord]]-[[est]], dall'artificiale [[Canale di Suez]] e circondato dall'[[Oceano Atlantico]], dall'[[Oceano Indiano]] e dal [[Mar Mediterraneo]], che lo separa dall'[[Europa]]. Terzo continente per estensione dopo [[Asia]] e [[America]], assieme all'[[Eurasia]] forma il cosiddetto "[[Continente Antico]]". Attraversato dall'[[equatore]] e dai tropici del [[tropico del Cancro|Cancro]] e del [[tropico del Capricorno|Capricorno]], è caratterizzata da una grande varietà di [[clima|climi]] e ambienti, come [[deserto|deserti]], [[savana|savane]] e [[foresta pluviale|foreste pluviali]].
 
== Fonti secondarie ==
[[File:Africa and Europe from a Million Miles Away.png|thumb|l'Africa vista dallo spazio]]
Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Dalle note apparirebbe una prevalenza di fonti primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 13:16, 15 lug 2018 (CEST)
:Buona sera {{ping|Nemo_bis}} e grazie per essere intervenuto per primo in questa pagina di discussione. Apprezzo che tu abbia fatto un'analisi delle note. Mi potresti per cortesia dire quali sono - secondo te - le note non adeguate, le fonti primarie utilizzate impropriamente o eccessivamente e (soprattutto) le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? Vorrei verificare insieme a te se effettivamente è così, sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia. Se poi eventualmente hai un elenco delle "monografie rilevanti nel dibattito storiografico", sempre sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia, mi piacerebbe me lo consigliassi. Così eventualmente, dopo la verifica, sostituiamo le seconde monografie alle prime.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:30, 15 lug 2018 (CEST)
::una piccola osservazione. La parte relativa alle premesse mi sembra sproporzionata rispetto all'insieme della voce che così appare (imho) piuttosto dispersiva (forse ci si poteva limitare a poche note rinviando alle relative voci)--[[Utente:Zibibbo Antonio|Zibibbo Antonio]] ([[Discussioni utente:Zibibbo Antonio|msg]]) 14:33, 17 lug 2018 (CEST)
:::Ho molto riflettuto sulla struttura della voce, nei lunghi mesi in cui l'ho scritta (con moltissima fatica e molto lentamente). La questione è che la storia jugoslava in quegli anni è talmente intricata che mi pareva impossibile che qualcuno comprendesse qualcosa senza avere un minimo inquadramento. Il Tribunale Straordinario della Dalmazia non è nato perché improvvisamente un giorno Bastianini si svegliò di malumore, ma in un contesto che colse lui stesso - come del resto pure le truppe di occupazione italiane - totalmente impreparato, nonché imbevuto di tutti i classici stereotipi della propaganda fascista verso quelle terre. Gli italiani non avevano quasi nessuna idea di quel che covava da decenni in Jugoslavia. E reagirono con un misto di brutalità, ottusità e strambo candore (non so come definire in altro modo - leggendo alcune memorie - la sensazione che certi protagonisti del tempo cadessero dal pero), che furono la madre, il padre e il fratello del Tribunale stesso. Io ho cercato di raccontare brevemente tutto ciò. Si può asciugare? Forse sì, anche se mi piacerebbe che chi legge questo articolo ne possa uscire avendo compreso bene cosa accadde. Compreso il lungo strascico della difesa a spada tratta dei criminali di guerra che operarono nel contesto jugoslavo-balcanico.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 17 lug 2018 (CEST)
::Visto che mi solleciti: questa tua "risposta" non risponde alla mia domanda. Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Le fonti vanno portate da chi crea una voce o aggiunge un testo, non da chi lo commenta. Ricordo i [[Wikipedia:5 pilastri|pilastri]]. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 11:49, 21 lug 2018 (CEST)
:::Scusa, pensavo che tu sapessi che le fonti di una voce sono indicate nella relativa bibliografia in calce. Eccone [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#Bibliografia qua] l'elenco. Le [[Fonte primaria|fonti primarie]] in questo elenco sono le prime tre, elencate nel sottoparagrafo intitolato '''Regi decreti''', più la prima del sottoparagrafo intitolato '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''' (io l'avevo messa fra i collegamenti esterni, poi un altro utente l'ha spostata qui). Le [[Fonte secondaria|fonti secondarie]] invece sono tutte le altre: la seconda del sottoparagrafo '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''', quella del sottoparagrafo intitolato '''Articoli giornalistici''' e le trentaquattro elencate nel sottoparagrafo '''Studi a stampa'''. Ricapitolando: quattro fonti primarie (i Regi Decreti Legge, fra l'altro usati praticamente mai nella voce e qui elencati per dare la possibilità a chi legge di andarseli a vedere cliccando il link, e la relazione jugoslava), trentasei fonti secondarie. Oltre a queste, noterai che nelle note sono state inserite altre fonti, per sustanziare questo o quel passaggio. Sono in tutto ventiquattro, e tutte secondarie. Ecco quindi il totalone complessivo: quattro fonti primarie, sessanta fonti secondarie, delle quali trentasei sono state utilizzate in modo prevalente per scrivere la voce. Ma tu hai qualificato le fonti da me utilizzate. Le hai chiamate così: "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Il che significa che le conosci, conosci il dibattito storiografico che c'è sul tema e conosci anche la loro rilevanza in questo dibattito storiografico. Quindi ripeto la domanda che t'ho già fatto: quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che tu hai individuato? Tu hai scritto che le fonti da me utilizzate sono "in prevalenza (...) primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Visto il conteggio che ho fatto, dovresti quindi indicarmi le almeno diciotto fonti "di dubbia rilevanza" del sottoparagrafo intitolato '''Studi a stampa'''. Magari segnalandomi quali invece sono quelle "di sicura rilevanza" su questo tema specifico, nel dibattito storiografico. Così sostituiremo quelle di maggior rilevanza a quelle di minor rilevanza. Grazie in anticipo per la risposta.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:16, 21 lug 2018 (CEST)
::::Una commissione d'inchiesta di norma si limita a raccogliere documentazione, quindi le relazioni sono esse stesse fonti primarie. I giornali sono anch'essi fonti primarie per una sezione sugli articoli di stampa medesimi. Quasi tutti quelli che hai elencato sotto "studi a stampa" sono citati per fatti tangenziali, cosa che non ho negato. La mia domanda, su quali siano le fonti storiografiche attendibili su cui si basa il complesso della voce, resta senza risposta. Forse sono quei due volumi citati nel complesso 30 volte? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:53, 31 lug 2018 (CEST)
::::::Prima di fare delle affermazioni generiche, io credo sarebbe il caso di conoscere ciò di cui si parla, almeno in senso generale. Tanto più se si ha la possibilità di cliccare direttamente sul link fornito. Mi riferisco in particolare alla commissione di inchiesta, il cui testo è leggibile da tutti quelli che hanno la voglia di verificare coi propri occhi. Alla domanda da te posta è stato risposto due volte. Dopo di che, io direi che bisogna aver la voglia di ''comprendere'' le risposte, in modo aperto e collaborativo. Continueremo questo interessante discorso quando avrai cliccato e letto, quindi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST) <small>Aggiungo però una citazione: "Nella contiguità fra mondo politico e la giurisdizione militare si ritenne di rintracciare, nella relazione di minoranza, la chiave di lettura dell'intera vicenda, facendo proprie a sostegno della conclusione sui si era pervenuti, le argomentazioni offerte sul tema dalla migliore scienza storiografica". Marco De Paolis, ''La punizione dei crimini di guerra in Italia'', in AA.VV., ''La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni preliminari'', Torino, Giappichelli 2012, p. 114. Quindi c'è qualcuno che ritiene che i lavori della Commissione siano in linea con la "migliore scienza storiografica". Ciò dovrebbe far capire cosa fu questa commissione, la natura dei suoi lavori e il contenuto delle relazioni che vennero prodotte.</small>
::::::::A proposito. Qui sopra tu scrivi che "i giornali sono anch'essi fonti primarie". Pensa che uno che ha il tuo stesso nome wikipediano, esattamente ''sei minuti'' dopo aver scritto questa cosina qua, è andato nella talk di un'altra voce e ha scritto: [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussione%3AStrage_di_Costa_d%27Oneglia&type=revision&diff=98866870&oldid=98828983 "Un articolo di giornale non è in generale una fonte primaria, a meno che sia un'intervista"]. Ti consiglio quindi di prender contatto con questo tuo omonimo per chiedergli spiegazioni. Quando vi siete messi d'accordo, tornate a scrivere qui o nell'altra voce com'è 'sta cosa?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:10, 31 lug 2018 (CEST)
Sto leggendo la voce e l'ampia inquadratura iniziale mi sembra tutt'altro che superflua. Non avendo personalmente una conoscenza approfondita (e neanche superficiale se vogliamo) del periodo 1935/41 della Jugoslavia, non sarei riuscito altrimenti a comprendere la vicenda. Ah, Presbite, ma quelli che vengono chiamati "Domobrani" li ho sempre sentiti nominare "Domobranci" o "Domobranzi", che mi sembra una traslitterazione più fedele. Immagino che invece ci sia una ragione per la tua forma; ovviamente è un dettaglio marginale nell'economia della voce, ma ero curioso. --[[Utente:Pigr8|Pigr8]] [[Discussioni_utente:Pigr8|<span style="color:#purple;"><sup>La Buca della Memoria</sup></span>]] 13:23, 22 lug 2018 (CEST)
:Grazie Pigr8 per aver dato un'occhiata alla voce. In effetti, l'idea mia era proprio quella di spiegare per sommi capi una storia intricatissima, all'interno del cui contesto operò il Tribunale Straordinario della Dalmazia. La definizione corretta in croato è "Domobrani". Sono [https://hr.wikipedia.org/wiki/Hrvatsko_domobranstvo_(NDH) questi qui] (voce nella hrWiki) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Croatian_Home_Guard_(World_War_II) (voce nella enWiki, ma la hrWiki è molto più esaustiva)]. I "Domobranci" (Domobranzi) sono invece sloveni. [https://sl.wikipedia.org/wiki/Slovensko_domobranstvo Questi qui] (voce nella wiki slovena) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Slovene_Home_Guard (voce nella enWiki)]. Ciao!--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:52, 22 lug 2018 (CEST)
::Concordo che è necessaria un'introduzione in qualsiasi voce. Per questo motivo è necessario che ci siano delle fonti storiografiche attendibili da cui trarla, senza doversela inventare. Se invece non ci fossero tali fonti, bisognerebbe cancellare la voce. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:44, 31 lug 2018 (CEST)
:::Sono d'accordo con te. Infatti l'introduzione è piena di fonti storiografiche. Bisogna però leggere le note cliccando sui numerini delle stesse. E poi - magari - farsi aiutare da Google Books. Ma io direi di tagliare la testa al toro, senza girarci tanto intorno. Se tu ritieni che la voce sia da cancellare, apri la procedura per la cancellazione e facciamo parlare la comunità. Te l'ho già consigliato una prima volta. Questa è la seconda.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST)
::::Preferisco prima capire di che cosa stiamo parlando. Io non vedo nessuna fonte nella sezione iniziale (primi tre paragrafi).
::::Intendi forse la sezione "Inquadramento storico", che per definizione presumo non riassuma l'argomento della voce? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 15:52, 31 lug 2018 (CEST)
:::::Facciamo che si risponde uno per volta, anche perché io spiego e rispiego, e poi tu continui a chiedere e richiedere sempre le stesse cose. Per cui mi pare un gioco a somma zero. Ci sono tre questioni che aspettano risposte. Una di esse da lunga pezza. Una volta risolte queste, andremo avanti nella chiacchierata.
:::::'''Prima questione''': quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che hai rilevato? Nome dell'autore e rilevanza da te individuata.
:::::'''Seconda questione''': alla luce di quanto t'ho spiegato prima, come consideri adesso la relazione della Commissione?
:::::'''Terza questione''': come sono da considerarsi gli articoli di giornale? Come "fonti primarie" (versione di Nemo Bis 1) o come "fonti secondarie qualora non siano interviste" (versione di Nemo Bis 2)?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:06, 31 lug 2018 (CEST)
 
Rilevo che non c'è ancora risposta alla mia semplicissima domanda (quali sono le [[Wikipedia:Fonti_attendibili#Quali_fonti_hanno_la_precedenza?|fonti secondarie]] su cui si fonda la voce, secondo l'autore della stessa). Purtroppo una voce non può esistere in Wikipedia senza risposta a tale domanda. Intanto ho aggiunto un avviso conformemente alla discussione, ma è opportuno che la situazione non persista per ulteriori mesi. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 22:14, 15 ott 2018 (CEST)
== Etimologia ==
:Linko [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Storia#Inserimento_TAG_C_e_cn_su_Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia qua] come s'è sviluppata poi la discussione sul tema sollevato, all'interno del progetto storia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 20:31, 17 ott 2018 (CEST)
{{C|carenza di fonti e paragrafo da verificare. In pagina di discussione eventuali rilievi sul punto.|Africa|maggio 2010}}
::Dove è stata ribadita la bibliografia, ma manca tutt'ora l'indicazione delle fonti secondarie principali su cui si basa l'impostazione generale, tanto che resta priva di fonti secondarie l'introduzione. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 14:57, 2 nov 2018 (CET)
Il termine Africa, o anche ''Affrica'' nella tradizione letteraria toscana e italiana,<ref>{{Cita web
:::Buona sera. Sono in ferie fino a domenica, lontano da dove vivo e dai miei libri. Per cui mi sono accorto con un po' di ritardo di questo intervento in talk. L'indicazione delle fonti su cui si basa l'impostazione generale della voce è stata spiegata qui sopra, ma sono sempre disponibile a rispiegare dove e come sono state usate le fonti, nonché la loro qualifica. In linea di principio, invito comunque a leggere il testo dall'inizio alla fine, cliccando sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo ogni tanto, a fianco di una parola. Se cliccherai, ti accorgerai che automaticamente ti rimandano in basso, ad una sezione della voce chiamata "Note". Ci sono due tipi di note in questa voce. Alcune sono "esplicative e di approfondimento", altre invece sono "bibliografiche". Sia nelle prime che nelle seconde noterai che sono indicati o delle opere complete (e quindi significa che la frase o il passaggio sono fondati su quella fonte) o dei cognomi e degli anni, in colore azzurrino anch'essi. Clicca lì sopra: verrai rimandato in un'altra sezione, ancora più in basso nella voce. Si chiama "Bibliografia". Ebbene: quando cliccando su un nome e su un anno vieni rimandato ad un testo, quella è la quadratura del cerchio, perché significa che quella frase o quel passaggio o quel paragrafo sono fondati sul testo indicato. Facciamo un esempio. Se clicchi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#L'occupazione_della_Jugoslavia qui] ti troverai all'inizio del paragrafo intitolato "L'occupazione della Jugoslavia". Vedi ad un certo punto che c'è un piccolo numerino azzurro, per la precisione il numero 4? Quella è la nota numero 4. Cliccaci sopra: arriverai [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#cite_note-Talpo_2-4 qui]. La nota 4 rimanda a "Talpo 1985". Clicca sopra quel nome e quella data e arrivi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#CITEREFTalpo_1985 esattamente qui]: c'è l'intero riferimento bibliografico di un saggio di questo signor Oddone Talpo. E' da lì che ho tratto quanto è scritto in quella parte della voce. Per la precisione (c'è scritto nella nota), si fa riferimento alla pag. 146 di quel libro del signor Oddone Talpo. Ciò significa che se vai a leggere quel libro alla pagina 146, troverai - ovviamente in forma più estesa e completa - quanto è stato scritto nella voce. Il numero di pagina, il nome dell'autore e le indicazioni bibliografiche sono necessarie, perché così chiunque può ''verificare'' da sé se è stato tutto quanto riportato correttamente nel testo del lemma enciclopedico. Adesso io non pretendo che tu ti prenda tutti i libri per fare questa verifica minuziosa nota per nota, ma io dico che la voce è fondata sulle fonti indicate in nota e poi in bibliografia. La ''qualificazione'' di quelle fonti è già stata fatta. Dove? L'ho già scritto varie volte, come all'inizio di questo mio intervento. La qualificazione di quelle fonti è stata fatta qua sopra. Li vedi i miei interventi del 21 luglio 2018 (ore 15:16), del 31 luglio 2018 (ore 11:11) e ancora del 31 luglio 2018 (ore 12:10)? Bene: lì è spiegato tutto. Spero finalmente di essere stato abbastanza chiaro. Ma se non sono stato sufficientemente chiaro, basta che tu me lo chieda nuovamente e te lo spiegherò ancora una volta, cercando magari di approfondire ulteriormente. Ti chiedo poi una cosa che forse ho capito solo ora: con la parola "introduzione" tu intendi l'incipit della voce, cioè le prime righe da "Il '''Tribunale straordinario della Dalmazia'''" fino a "fatti contestatigli dagli jugoslavi"? Perché illo tempore mi si disse che l'incipit doveva essere in qualche modo il riassunto di ciò che si trovava nella voce, e che quindi era preferibile non inserire le note in questa primissima parte della voce. Ma se è questo il punto che ti cruccia, cioè se tu vuoi che ci siano le note anche in queste righe iniziali, allora fammi un fischio, così inserisco un po' di note. Così tutto dovrebbe andare a posto. Ho una seconda richiesta da farti. Ed è questa: potresti almeno una volta cortesemente rispondere anche tu alle mie domande? Quando tu affermi di aver individuato "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico", a che ti riferisci? Quali sarebbero queste "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? E ancora: un articolo di giornale secondo te è una fonte primaria o secondaria? Infine, un'altra piccola richiesta, di metodo. Siccome tu rispondi con tempi assai lunghi (questa volta addirittura dopo diciassette giorni dal mio precedente intervento), potresti cortesemente essere un po' più veloce? Te lo chiedo perché la prossima settimana - risolta questa questione - vorrei dedicarmi a un paio di voci che mi aspettano da un po'. Ti pingo {{ping|Nemo_bis}}, così spero che tu ti accorga di questo mio intervento. Grazie e ciao.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 00:14, 3 nov 2018 (CET)
|url = http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=83690&r=7726
|titolo = Africa
|autore =
|sito = Dizionario d'ortografia e di pronunzia
|editore = [[RAI]]
|data =
|accesso = 17 novembre 2015
}}</ref> significa "terra degli Afri", nome di alcune genti che abitavano nel [[Nord Africa]] vicino a [[Cartagine]]. Il nome Afri è generalmente connesso con l'etimo [[lingua fenicia|fenicio]] ''afar'', "polvere", ma una recente teoria lo collega alla parola [[lingua berbera|berbera]] ''ifran'' (es. ''ifri n Qya''), che significa "[[grotta]]".
 
==Cerchiamo di risolvere i problemi evidenziati==
Un'altra importante teoria collega il nome greco del continente (Αφρική, ''Afrikè'') a αφρός, ''afròs'' - schiuma delle onde -, similmente all'etimologia di "[[Attica]]".
Salve,<br/>
mio malgrado (e sottolineo "mio malgrado") mi sono trovato invischiato in questa diatriba. Purtroppo me ne sono fatto una ragione e quindi ora vediamo di risolvere i punti controversi, senza per questo dover fare per forza il sysop-cattivo-che-bonifica-tutto-con-il-napalm.
 
Innanzitutto, quello che salta subito agli occhi da questa talk e che c'è un ''difetto di comunicazione'' tra due utenti esperti e stimabili di Wikipedia, quali Nemo_bis e Presbite. Ebbene, ora il mio unico scopo in questa discussione è di ''far sì che questi due utenti riescano a comunicare efficacemente tra loro e a '''trovare piacere dallo scrivere insieme, in maniera collaborativa, su Wikipedia.'''''
Altre etimologie proposte per l'antico nome "Africa":
 
Non ridete, grazie. ''Questo è il [[WP:PILASTRI|quarto pilastro di Wikipedia]]''. Va rispettato e fatto proprio esattamente come tutti gli altri, grazie. Gli unici che possono derogare sono i sysop, con quelli che derogano al pilastro suddetto. ;-) <small>(e con le vostre remore generalmente ci incartano il pesce)</small>
* lo storico [[Flavio Giuseppe]] (Ant. 1.15) sostenne che esso derivasse da Epher, nipote di [[Abramo]], i cui discendenti avrebbero invaso la [[Libia]];
* dalla parola [[lingua latina|latina]] ''apricum'' ("luogo esposto al sole") di cui fa menzione [[Isidoro di Siviglia]] nelle ''Etymologiae'' XIV.5.2.
 
OK, finita la premessa (che ammetto era la parte più divertente), veniamo al dunque.
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Africa}}
Il continente è principalmente orientato su un asse nord-sud, ha una forma [[triangolo|triangolare]], allargata nella parte settentrionale, che si assottiglia in corrispondenza della zona a sud dell'[[equatore]]. Il continente è completamente circondato dal mare ad eccezione di una piccola zona in corrispondenza dell'[[istmo di Suez]], a nord è bagnato dal [[Mar Mediterraneo]], a est dal [[mar Rosso]] e dall'[[Oceano Indiano]], a ovest dall'[[Oceano Atlantico]].
 
Cominciamo col dire che fino ad ora state sbagliando entrambi. Sbagli tu, Nemo, quando dici ''genericamente'' che mancano fonti secondarie (da utente esperto dovresti invece indicare con precisione ''i punti'' dove ravvedi mancanze, dato che invece di fonti secondarie, "genericamente", ce ne sono parecchie), e sbagli tu, Presbite, sia quando continui a ripetere che di fonti secondarie ce ne sono molte (noi non siamo "presbiti", le vediamo da soli...), sia quando dici di " cliccare sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo", manco facessi finta di non sapere che l'interlocutore è un utente esperto quanto te.
Gli unici collegamenti con gli altri continenti sono rappresentati dalla [[penisola del Sinai]] che lo lega all'[[Eurasia]]. Lo stretto di [[Gibilterra]] lo separa dall'[[Europa]].
[[File:Topography of africa.jpg|thumb|Immagine dei rilievi (in marrone le parti a quota inferiore, in verde e bianco le parti a quote superiori)]]
La distanza dal punto più settentrionale ([[Ras ben Sakka]], immediatamente a ovest di [[Cap Blanc]], in [[Tunisia]], a 37°21' N) al punto più meridionale ([[Cape Agulhas]] in [[Sudafrica]], a 34°51'15" S) è pari a circa 8.000&nbsp;km mentre dal punto più occidentale ([[Capo Verde]], a 17°33'22" O) a quello più orientale ([[Ras Hafun]] in [[Somalia]], 51°27'52" E) è pari a circa 7.400&nbsp;km. Il territorio complessivo del continente misura circa 30.221.000&nbsp;km².
 
Dunque, ora cercherò per prima cosa di fare quello che si doveva fare fin dall'inizio: comincerò <small>(pian piano... ho una vita anch'io)</small> a mettere tante pecette rosa in ogni punto dove *a mio parere* c'è necessità di una fonte secondaria o anche soltanto di una fonte aggiuntiva. Ovviamente io non sono Nemo e non so lui cosa aveva ravvisato, ma cercherò comunque di scendere ventimila leghe sotto i mari. Se non piace, invito altri ad aiutarmi.
Lo Stato più grande del continente è l'[[Algeria]], mentre quello più piccolo sono le [[Seychelles]], un [[arcipelago]] al largo della costa orientale. Lo Stato più piccolo sulla terraferma è invece il [[Gambia]].
 
Ultima cosa: modificherò anche la motivazione del template C, eliminando qualsiasi riferimento alle "intenzioni primarie dell'autore", delle quali ovviamente non frega niente a nessuno e quindi non possono far parte di una motivazione di template: qui dobbiamo limitarci solo a leggere il testo. Per quanto mi riguarda, l'autore poteva aver scritto tutto per finire intervistato da Paolo Mieli oppure per fare colpo sulla fidanzata: ciò non conta e se vogliamo essere NPOV non possiamo considerarlo. In parole più semplici: chi-se-ne-frega.
=== Orografia ===
L'[[altitudine]] media del continente è pari a circa 600 {{m s.l.m.}}; le aree situate a quote inferiori ai 180 {{m s.l.m.}} sono relativamente poche, così come poche sono le zone che superano i 3000&nbsp;m.
Le maggiori altitudini dell'Africa si trovano in prossimità della [[Rift Valley]]: si tratta del [[Kilimangiaro]] (5895&nbsp;m di altitudine) in [[Tanzania]], del [[Monte Kenya|Kirinyaga]] o Monte Kenya (5199&nbsp;m di altitudine) nello [[Kenya|stato omonimo]] e delle cime più alte della [[Catena del Ruwenzori]] (5110&nbsp;m di altitudine), tra l'[[Uganda]] e la [[Repubblica Democratica del Congo]]. Kilimangiaro e Kirinyaga sono [[vulcano|vulcani]] spenti, ma sulle loro cime si trovano [[ghiacciaio|ghiacci perenni]]. A ovest c'è un altro vulcano inattivo dal 2000, il [[Monte Camerun|Camerun]] (4071&nbsp;m di altitudine) e si trova anche la catena dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]].
 
Non pingo nessuno perché tanto avete tutti questa pagina tra gli OS. Saluti. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 11:54, 5 nov 2018 (CET) <small>PS1 - Il mio intervento su questa voce è a tempo, ad un certo punto andrò via. PS2 - Non leggerò interventi "generici" sullo stato della voce, non leggerò interventi che riguardo utenti e non testo, non leggerò interventi superiori alle 7-8 righe su un normale schermo di computer, grazie</small>
=== Il nord ===
[[File:Mercator Africa 037.jpg|thumb|Una mappa del [[1595]], desunta dalle rappresentazioni di [[Mercatore]] ]]
Nella parte settentrionale del continente, dall'Oceano Atlantico fino al Mar Rosso, si estende il [[deserto del Sahara]], il più vasto deserto del mondo (9.000.000&nbsp;km²); la sua superficie è principalmente pianeggiante, ma vi si trovano anche rilievi che raggiungono i 2.400 [[Livello del mare|m s.l.m.]] A nord-ovest il deserto è delimitato dalla catena dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]] e a nord-est lo separa dal Mar Rosso un altopiano roccioso che digrada fino al [[delta del Nilo]]. A meridione il Sahara sfuma in un'area pianeggiante semi-arida chiamata [[Sahel]].
 
:Ho iniziato. Ci metterò tempo. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:52, 5 nov 2018 (CET)
Il clima è tipicamente mediterraneo al nord, con estati calde e secche e inverni miti e umidi.
::Ok, Retaggio. Nessun problema. Aspetto che tu finisca e poi riprendo le fonti in mano per ampliare. Per scrivere questa voce ci ho messo tre anni: posso tranquillamente aggiungerne un altro paio :-).--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:27, 5 nov 2018 (CET)
:::Ho concluso lettura e ri-lettura <small>(e ci ho messo meno di un anno...)</small>. Probabilmente c'è altro ancora, ma possiamo ripartire da qui, se non si fa avanti nessun altro. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 13:32, 7 nov 2018 (CET)
 
==== CosteRipasso edella isolevoce ====
Ringrazio {{ping|Retaggio}} per la lettura della voce. Con calma provvederò ad approfondire ogni punto indicato, andando poi ad eliminare la relativa "rosificazione". [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103 Questo] è il mio primo intervento.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:19, 7 nov 2018 (CET)
Lo sviluppo costiero del continente ha una lunghezza complessiva relativamente modesta, di circa 26.000&nbsp;km (l'Europa, con una superficie tre volte inferiore, ha circa 32.000&nbsp;km di coste). La costa occidentale prospiciente l'[[Oceano Atlantico]] si presenta priva di [[penisola|penisole]] e insenature di dimensioni rilevanti, con l'unica eccezione del vastissimo [[golfo di Guinea]]. La costa settentrionale che dà sul [[Mar Mediterraneo]] invece ha due importanti [[golfo|golfi]]: il [[golfo della Sirte]] davanti alla [[Libia]] e il [[golfo di Gabes]] davanti alla catena dell'Atlante.
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860419&oldid=100860331 Secondo intervento].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:23, 7 nov 2018 (CET)
La costa orientale, bagnata dal [[mar Rosso]] e dall'[[Oceano Indiano]], presenta l'unica penisola del [[Corno d'Africa]].
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860539&oldid=100860419 Terzo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:28, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100875463 Quarto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:45, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875560&oldid=100875532 Quinto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:47, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875607&oldid=100875560 Sesto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:49, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875683&oldid=100875607 Settimo e ottavo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:55, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711 Nono].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:00, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875976&oldid=100875775 Decimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:10, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876069&oldid=100876034 Undicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:14, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876134&oldid=100876069 Dodicesimo]. Prego cortesemente di leggere con attenzione il commento all'edit, in questo caso.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:19, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876343&oldid=100876134 Tredicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:29, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100876343 Quattordicesimo]. Anche qui, prego di leggere con attenzione il commento all'edit.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:30, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Quindicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:33, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Sedicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:35, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876545&oldid=100876492 Diciassettesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876573&oldid=100876545 Diciottesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:39, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876639&oldid=100876573 Diciannovesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:42, 8 nov 2018 (CET)
 
Ok. Ho fatto le diciannove modifiche riportate qui sopra, tutte relativamente più facili (imho). Ne mancano ancora dodici, un po' più complesse perché necessitano di riprendere in mano alcune fonti comparandole fra di esse. Prossimamente, su questi schermi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:45, 8 nov 2018 (CET)
Le [[costa|coste]] sono spesso scoscese e rocciose, con rilievi che arrivano fino al mare. Coste pianeggianti, basse e sabbiose e spesso desertiche, si trovano in [[Libia]] ed [[Egitto]], così come in [[Mauritania]], [[Somalia]] e [[Namibia]]. Lungo le coste del Golfo di Guinea e del [[Mozambico]] si sviluppano [[palude|paludi]] e acquitrini, e banchi sabbiosi rendono difficoltosa la [[navigazione]].
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880562&oldid=100876721 Ventesimo]. Il commento all'edit spiega efficacemente il passaggio. Fortunatamente il libro di Becherelli è in parte (piccola) anche visibile [https://books.google.it/books?id=Ym3dzlSfZUUC&pg=PA134&dq=lika+italiani+ustascia+1941&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjlp-24rcXeAhWFliwKHbaBAqsQ6AEIKDAA#v=onepage&q=lika%20italiani%20ustascia%201941&f=false qui]. Quindi chiunque può verificare coi suoi occhi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:53, 8 nov 2018 (CET)
L'unica [[isola]] di grandi dimensioni è il [[Madagascar]], la quarta più grande del mondo; oltre ad essa si trovano arcipelaghi di piccole isole sia nell'oceano Atlantico ([[Madeira]], [[Canarie]], [[Capo Verde]], [[São Tomé e Príncipe]]), sia nell'oceano Indiano (le [[Seychelles]], le [[Comore]] e le [[Mauritius]]). Presso la costa della [[Tanzania]] si trova l'isola di [[Zanzibar]], la maggiore del versante orientale dopo Madagascar.
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562 Ventunesimo]. Ho riformulato, ampliato e citato quasi ''verbatim'' la parte del testo derivante da un'altra fonte, peraltro già presente in bibliografia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:18, 8 nov 2018 (CET)
 
::Ti ringrazio per quanto fatto fino ad ora e quanto ti appresti a fare ancora, nonché per la pazienza e per l'ordine che sei riuscito a mantenere nelle risposte. Ti segnalo solo due cose che non mi convincono appieno (probabilmente anche perché sono stato io troppo ermetico nel porre il dubbio):
=== Idrografia ===
::*[https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103], precisato da [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875463&oldid=100871305] (e ci metto, con dubbio, anche [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711]). Per carità... ciò che hai scritto è corretto sia come forma che come sostanza, ma a me sembra che presenti una visione "parziale" e troppo formale: manca un chiaro riferimento che la creazione del tribunale avvenne non solo per "giudicare una serie di reati" (manco non ci fossero gli strumenti) e "perché il RDL lo permetteva", ma anche a scopo chiaramente intimidatorio, repressivo o quanto meno per far fronte ad una situazione diciamo... sfuggita di mano. Sappiamo insomma bene che lo strumento "straordinario" fu creato non solo per rispondere a un vuoto normativo e perché si poteva farlo, ma anche per mandare un chiaro segnale alla popolazione in una situazione straordinaria. Questo andrebbe IMHO ricordato chiaramente sia nell'incipit, sia nel punto della voce in cui si parla della creazione del tribunale.
::* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562] anche questo, formalmente correttissimo, ma IMHO parziale: si sorvola sul fatto che il ritiro dalla seconda zona era "ritardato" anche per velleità annessionistiche da parte di Roma, quanto meno per evitare di lasciar troppo spazio ai tedeschi. E' vero che le motivazioni attualmente presenti sono maggiormente "in topic" rispetto all'oggetto della voce, ma non si può IMHO sottacere completamente sul resto.
::Saluti e grazie ancora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 10:30, 9 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100890472&oldid=100890040 Ventiduesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 10:35, 9 nov 2018 (CET)
 
Rispondo a Retaggio, rispetto a quanto scritto sopra.
In Africa vi sono vaste zone [[bacino areico|areiche]], prive di corsi d'acqua (per esempio il deserto del Sahara) e regioni [[endoreico|endoreiche]], ovvero con corsi d'acqua che si perdono nel deserto o in paludi o sfociano in laghi chiusi (per esempio i deserti del [[Namib]] e del [[Kalahari]]). La fascia centrale del continente, dove le piogge sono regolari, forma invece una zona [[esoreico|esoreica]], ovvero con corsi d'acqua che sfociano nel mare, principalmente nell'Oceano Atlantico, come il [[fiume Niger]] e il [[fiume Congo]]. Il [[Niger]] (4.160&nbsp;km di lunghezza) nasce dal rilievo del [[Fouta Djalon]] e sfocia con un grande delta nel [[golfo di Guinea]]. Il fiume Congo, di 4.200&nbsp;km di lunghezza, sfocia nell'[[Oceano Atlantico]] e dà nome alle due [[repubblica (forma statuale)|repubbliche]] che si affacciano sulle sue rive (la [[Repubblica del Congo]] e la [[Repubblica Democratica del Congo]]). I numerosi affluenti del Congo (il più importante è il [[Kasai (fiume)|Kasai]]) formano un enorme [[bacino fluviale]]. Nella parte più meridionale scorrono l'[[Orange (fiume)|Orange]], che sfocia nell'Oceano Atlantico, il [[Limpopo]] e lo [[Zambesi]], tributari dell'Oceano Indiano. Lo Zambesi è celebre anche per le [[Cascate Vittoria]], fra le più spettacolari del mondo.
* Il testo della legge è quello. Provo a fare un riassunto della questione. Dopo il Trattato di Roma, dal punto di vista formale il Governatorato della Dalmazia era diventato parte del territorio metropolitano italiano. E quindi ai civili si dovevano applicare le norme esistenti per il territorio metropolitano italiano: codice penale, codice di procedura penale ecc. In altre parole: la competenza in materia penale non era più demandata integralmente ai tribunali militari per le zone di guerra, bensì - ad un mix fra militari e civili, con notevolissime baruffe fra i primi e i secondi per decidere chi aveva il diritto (e il potere) di decidere. Senza contare poi le ingerenze dell'apparato del partito, che voleva mettere il becco su tutto, ingarbugliando ancor più la cosa. Perché allora il Tribunale straordinario? Perché in Dalmazia non c'era il tempo per creare una sezione del [[Tribunale Speciale per la Sicurezza dello Stato]]. Perché Bastianini voleva cercare di trovare una "quadra" fra poteri civili e militari e di partito, di conseguenza il tribunale fu una creatura del potere politico (lui), ma formato da militari e uomini della Milizia.
* Sul ritiro dalla seconda zona. Non è corretto quel che scrivi: non ho trovato nessuna fonte che parla di ulteriori volontà annessionistiche italiane nei confronti della Lika o della Dalmazia interna. Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse. Parte della Croazia definita dall'accordo italo-tedesco che aveva indicato la cosiddetta "terza zona" con la sua "linea di demarcazione". L'idea italiana iniziale era quella di avere in Pavelic un alleato fedele, i tedeschi fuori dalle scatole e la Croazia pacificata dagli ustascia. Invece si trovarono Pavelic e in generale tutti i croati infuriati per la cessione della Dalmazia, che flirtavano coi tedeschi continuamente e una guerra continua in tutto il territorio croato (che comprendeva la Bosnia-Erzegovina), che trabordava continuamente nel territorio italiano. Di conseguenza, decisero in pochi mesi di non ritirarsi più. Ricordo poi una cosa: secondo l'accordo italo/croato, nella seconda zona gli italiani avrebbero dovuto cedere il potere civile ai croati, ma tutta l'area era aperta ai movimenti di truppa italiani, che ne disponevano a propria scelta per le esigenze di guerra. Secondo la fonte "Becherelli" successe anche un fatto particolare, e cioè i domobrani chiesero sempre più di diventare dei reparti collaborazionisti del Regio Esercito. Sul fatto che poi gli italiani volessero mantenere fuori i tedeschi, diciamo che le fonti mettono in risalto come i tedeschi fossero via via più seccati di dover intervenire in Croazia per tener sotto controllo la guerriglia partigiana. Anch'essi in realtà speravano di non dover distrarre le truppe da altri teatri bellici. Ma tutto ciò non ha moltissimo a che fare con la storia del Tribunale Straordinario della Dalmazia, che non conobbe praticamente nessuna di queste dinamiche, essendo cessata la sua storia a ottobre del 1941.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:21, 9 nov 2018 (CET)
Dimenticavo un particolare di contorno. L'appartenenza al Partito Comunista era considerato un reato, secondo il decreto istitutivo del Tribunale Straordinario. In realtà, l'appartenenza al partito e l'esistenza stessa di tale organizzazione era vietata in Jugoslavia addirittura da ''prima'' del divieto imposto dal regime fascista. Il governo jugoslavo aveva infatti promulgato un decreto in tal senso (chiamato ''Obznana'') nella notte fra il 29 e il 30 dicembre 1920. Il partito reagì creando un'organizzazione terroristica chiamata ''Crvena Pravda'' (Giustizia rossa), che mise in opera una serie di attentati di vario tipo, fra cui il tentativo di assassinio del principe reggente Alessandro (che fu poi [[Alessandro I di Jugoslavia|re di Jugoslavia]]). Ciò portò ad un inasprimento della normativa anticomunista. Negli anni successivi, circa 70.000 comunisti jugoslavi furono arrestati. Quando Alessandro divenne "dittatore" della Jugoslavia sospendendo la costituzione (1929), i comunisti proclamarono la rivolta armata, e la repressione aumentò a tutti i livelli. Questo per dire che in qualche modo gli jugoslavi erano ''abituati'' (non trovo altro termine, abbi pazienza) a pensare ai comunisti come a dei "fuorilegge". All'interno di uno stato che era una dittatura con forti tendenze repressive. Il che spiega anche in parte come mai il collaborazionismo in Jugoslavia fu un fenomeno di massa, e come mai dopo la guerra Tito e i suoi ammazzarono svariate decine di migliaia di jugoslavi. Gli infoibati vanno inseriti in tutto questo contesto. Ma siamo già in altre voci...--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:38, 9 nov 2018 (CET)
:Perdonami, ti rispondo brevemente, per il poco tempo; eventualmente ragioniamoci meglio.
:*Punto 1: ripeto: formalmente corretto, ma le ''modalità'' operative, la rapidità, la severità, la "sommarietà" dei giudizi (permetti il termine), rendono lampante che le motivazioni non fossero solo di "vuoto normativo" o di "voler trovare una quadra".
:*Punto 2: non ho capito... mi rispondi "no" e poi mi dici "sì"? :-D Scusa ma la frase "Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse", non ci dice che appunto gli il motivo del mancato ritiro non era da ascriversi ''soltanto'' alle violenze tra croati e serbi? Attenzione poi... io non ho parlato di volontà, ma di velleità... probabilmente gli italiani non sapevano bene neanche loro cosa farci con quella zona (almeno inizialmente), ma l'unica cosa certa è che non avevano tanto fretta di andarsene, "violenze" o meno. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:06, 9 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892055&oldid=100891649 Ventitreesimo edit]. Qui ho inserito - come da richiesta - un accenno all'attività successiva del Tribunale Speciale della Dalmazia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:18, 9 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100892055 Ventiquattresimo]. In conseguenza del ventitreesimo edit, ho anche corretto parzialmente un altro edit fatto prima, inserendo una nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:20, 9 nov 2018 (CET)
 
Rispondo ancora velocemente a Retaggio.
Il principale fiume africano è il [[Nilo]] che, con il suo affluente [[Kagera (fiume)|Kagera]], è tradizionalmente considerato il fiume più lungo del mondo (6.671&nbsp;km) davanti al Rio delle Amazzoni. Le sue sorgenti sono nell'Africa equatoriale, da cui provengono i due rami principali: il [[Nilo Azzurro]], che nasce dall'[[Acrocoro Etiopico]], e il [[Nilo Bianco]], [[emissario]] del [[Lago Vittoria]] il cui tributario, il Kagera, si origina dagli [[altopiano|altopiani]] del [[Burundi]]. Il Nilo attraversa l'Africa nord-orientale e quando raggiunge il Mediterraneo sfocia con un'ampia [[foce a delta]]. Il fiume è conosciuto per il [[limo]], terra che rendeva fertile la distesa sahariana e che consentì lo sviluppo della civiltà [[egizi]]a; per questo motivo l'[[Antico Egitto|Egitto]] veniva anticamente chiamato "dono del Nilo". La costruzione della [[diga di Assuan]] ha permesso la creazione di un ampio bacino artificiale, il [[lago Nasser]]; la terra fertile si deposita sul fondo del lago ed è necessario usare fertilizzanti per migliorare la resa dei terreni. Una lunga catena di laghi corre lungo la frattura tettonica della [[Rift Valley]], ai confini tra la Repubblica Democratica del Congo, l'[[Uganda]], la [[Tanzania]], il [[Burundi]] e il [[Ruanda]]: i più importanti sono il [[Lago Vittoria]] e il [[Lago Tanganica]].
* In realtà, le fonti mi dicono che fu proprio così. Nelle zone di guerra i tribunali militari facevano già più o meno carne di porco. Ma la questione era che la Dalmazia annessa '''non''' era più zona di guerra. Per meglio dire: i militari la volevano ancora "gestire", ma i civili no. E quindi se uno veniva arrestato dove lo si portava per un processo? I tribunali ordinari (tribunale civile, corte d'assise, corti d'appello ecc.) non c'erano ancora, Bastianini non voleva che i militari si mettessero in mezzo, e quindi creò questo tribunale qui. Che proprio per il suo essere un ibrido non definito e non definibile, venne sostituito a fine ottobre. Perché venne sostituito? Se andava così bene e macinava fucilazioni a go-go, non poteva continuare ancora ad andar bene così? In realtà potrà apparire strano, ma questa cosa non era coerente con nessun ordinamento, e quindi la creazione del Tribunale Speciale colmò un vuoto che era stato precedentemente "coperto" da questo strano ibrido di Tribunale Straordinario. Francamente non ho capito bene cosa vorresti che fosse detto, visto che le fonti ''questo'' mi dicono. Vorresti che fosse calcata maggiormente la brutalità del tribunale?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:28, 9 nov 2018 (CET)
* Seconda questione: il ritiro dalla seconda zona. Come c'è scritto nella voce, erano state create ''tre zone''. La prima fu quella che poi venne annessa all'Italia. Nella seconda gli italiani avevano il diritto di tenervi le proprie truppe in attesa che Pavelic facesse il suo. La terza invece derivava da un accordo coi tedeschi: da qua in su ci siamo noi (tedeschi), da qua in giù ci siete voi (italiani). Nel senso che queste sono le nostre rispettive zone di influenza. Perché gli italiani decisero poi di rimanere nella seconda zona? Per volontà annessionistica? Non risulta da nessuna fonte che gli italiani volessero annettersi ancora la Lika e la Dalmazia interna. Perché allora? Le fonti (e non io) dicono che ciò accadde perché nella seconda zona c'era un macello, perché le popolazioni locali varie volte chiesero agli italiani di rimanere, perché sulla scorta di ciò lo chiesero gli stessi comandanti militari italiani sul terreno, perché gli italiani vedevano che dalla seconda zona si irradiavano operazioni di guerriglia nella prima zona, perché infine non si fidavano del governo ustascia, iniziando a flirtare coi cetnici e pure con aliquote di domobrani. E quindi qui cosa dovremmo scrivere di alternativo, secondo te? Ma soprattutto: tratto da quale fonte?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:34, 9 nov 2018 (CET)
 
::Presbite, quello che ho capito è che... non ci siamo proprio capiti. Sicuramente problema mio. Personalmente rimando la questione a quando avrò più tempo per spiegarmi bene. Nulla da dire, se non ringraziamenti, sul resto fatto fino ad ora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:50, 9 nov 2018 (CET)
=== Clima ===
Il [[clima]] del continente africano è generalmente caldo, anche se ci sono variazioni notevoli a seconda delle zone. L'estrema porzione settentrionale del continente ha un clima mediterraneo, con estati secche e inverni umidi. Questo tipo di clima si trova anche nella parte più meridionale dell'Africa, presso [[Città del Capo]]. Il resto del [[Nord Africa]] presenta un clima desertico o semidesertico, mentre avvicinandosi all'[[equatore]] il clima si fa tropicale, molto umido; è qui che si registra il massimo di precipitazioni annuali. Il clima ritorna desertico o semidesertico nelle zone del [[Corno d'Africa]] e del [[Kalahari]], mentre è prevalentemente tropicale nel [[Madagascar]]. Climi di alta montagna si trovano nella zona dell'[[Acrocoro Etiopico]] e sulle vette più alte come il [[Kilimangiaro]] e il [[Ruwenzori]]. Le temperature sono generalmente piuttosto elevate. In Africa spesso si registrano [[cambiamenti climatici]] importanti specie nella zona sub-sahariana: uno di questi è stata la [[siccità del Sahel]] negli [[anni 70]] e [[anni 80|80]] che ha fatto registrare oltre un milioni di morti.
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892788&oldid=100892585 Venticinquesimo edit]. Nel commento è riportato il passo testuale del testo citato in nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:01, 9 nov 2018 (CET)
=== Ambienti naturali ===
L'Africa presenta una grande varietà di ambienti ed ecosistemi, molti dei quali sono unici al mondo.
 
La parte settentrionale del continente è occupata in gran parte dal gigantesco [[deserto del Sahara]], mentre a sud di questo, l'ambiente predominante è la grande [[savana]], l'immensa distesa erbacea teatro dei grandi [[safari (viaggio)|safari]] per turisti.
 
Nella zona equatoriale, in particolare nel [[bacino del Congo]], vi sono invece le grandi [[foreste tropicali]], estese anche su buona parte della zona del [[golfo di Guinea]]. Altre aree desertiche si trovano nella zona del [[Corno d'Africa]] e nella zona sud-ovest del continente, dove si trova il grande deserto del [[Kalahari]].
 
Un'estesa [[foresta pluviale]] occupa anche la parte orientale del [[Madagascar]], per il resto ricoperto da savane. Paesaggi tipicamente di alta montagna si trovano nell'[[Acrocoro Etiopico]].
 
L'estrema parte nord-ovest del continente, la zona settentrionale di [[Algeria]], [[Tunisia]] e [[Marocco]], e la punta meridionale, presentano ambienti tipicamente mediterranei.
 
==== Fauna ====
[[File:Male Lion and Cub Chitwa South Africa Luca Galuzzi 2004 edit1.jpg|thumb|left|Un leone adulto e un cucciolo si spartiscono un bufalo ucciso dal possente maschio (Sudafrica).]]
 
L'Africa è famosa in tutto il mondo per la varietà e l'unicità degli animali che la popolano. Sono presenti molte specie di [[Felini]], come il [[Panthera leo|leone]], il [[Panthera pardus|leopardo]], il [[Leptailurus serval|serval]], il [[Acinonyx jubatus|ghepardo]] e varie [[specie di gatti selvatici]], oltre a specie di [[canidi]] come i [[Lycaon pictus|licaoni]] e gli [[sciacallo (mammifero)|sciacalli]]. Molto diffusi nelle foreste sono le grandi [[Hominidae|scimmie antropomorfe]] come gli [[Pan troglodytes|scimpanzé]] e i [[Gorilla gorilla|gorilla]], mentre altri [[primates|primati]] popolano anche le praterie, come i [[mandrillo|mandrilli]], le [[amadriade|amadriadi]] e le [[scimmia leopardo|scimmie leopardo]]. Le grandi savane sono il regno dei grandi erbivori come le [[Giraffa|giraffe]], gli [[Elephantidae|elefanti]], i [[Rhinocerotidae|rinoceronti]], e delle grandi mandrie di [[Syncerus caffer|bufali]], [[Connochaetes|gnu]], [[zebra|zebre]], [[gazzella|gazzelle]], [[Aepyceros melampus|impala]] e [[antilope|antilopi]] di varie specie. I grandi deserti sono popolati da [[Camelus dromedarius|dromedari]], [[orice|orici]], [[Vulpes zerda|fennec]], [[vipere|viperidi]]. Presso i grandi fiumi vivono [[Hippopotamus amphibius|ippopotami]] e [[Crocodylia|coccodrilli]].
[[File:African Elephants in Kenya.jpg|thumb|Elefanti africani, [[Kenya]]]]
 
Le [[savana|savane]] sono percorse inoltre dagli [[Struthio camelus|struzzi]] e sorvolate da varie specie di [[Aegypiinae|avvoltoi]]. Oltre a questi in Africa vi sono numerosissime specie di [[uccelli]]. In particolare in [[Madagascar]] vi è un vastissimo [[ecosistema]] unico al mondo con un numero impressionante di volatili. Questa straordinaria [[fauna]] è entrata nella leggenda ed ha ispirato, insieme agli spettacolari paesaggi naturali del continente, varie opere letterarie e cinematografiche. Questa [[fauna]] ha inoltre attirato nella storia migliaia di cacciatori - specialmente occidentali - che hanno preso parte a innumerevoli battute della cosiddetta [[caccia grossa]]. Fra i personaggi più famosi sedotti dal fascino selvaggio della caccia grossa in Africa si possono ricordare [[Theodore Roosevelt]] e [[Ernest Hemingway]].
 
Soprattutto dopo l'avvento degli Europei, la caccia è stata un'importante concausa del progressivo depauperamento della [[biodiversità]] africana. In Africa esistono ora grandi parchi naturali e molte [[area naturale protetta|aree protette]] per preservare le numerose specie a rischio, ma anche queste riserve hanno grandi difficoltà a opporsi al [[bracconaggio]]. Fra i parchi più famosi si ricordano il [[Serengeti National Park|Serengeti]] e [[Ngorongoro]] (Tanzania), lo [[Parco nazionale dello Tsavo|Tsavo]] e il [[Masai Mara]] (Kenya), il [[Parco Kruger|Kruger]] ([[Sudafrica]]) e il [[Parco nazionale del Chobe|Chobe]] e la riserva del [[Delta dell'Okavango]] ([[Botswana]]).
 
== Storia ==
[[File:Map of Africa from Encyclopaedia Britannica 1890.jpg|thumb|Mappa dell'Africa del 1890]]
{{Vedi anche|Storia dell'Africa}}
 
L'Africa viene generalmente considerata la [[culla dell'umanità]]; i più antichi reperti umani sono infatti stati ritrovati nell'Africa subsahariana.
 
Il [[Sahara]] ha costituito un elemento importantissimo nell'evoluzione storica del continente. Mentre la storia dei popoli del [[Nordafrica]] si intreccia con quella dell'[[Europa]] e del [[Medio Oriente]], gran parte dell'Africa subsahariana ebbe con il resto del mondo contatti molto ridotti, spesso limitati al fenomeno della [[tratta degli schiavi africani|tratta degli schiavi]] neri da parte dei mercanti [[arabi]] che agivano nell'[[Oceano Indiano]]. L'influsso arabo ebbe anche un rilievo nello sviluppo di alcune aree isolate delle coste orientali dell'Africa (per esempio [[Zanzibar]] e il [[Madagascar]]).
 
La prima circumnavigazione dell'Africa potrebbe essere stata compiuta dai [[Fenici]] intorno al [[600 a.C.]] [[Erodoto]] narra che il re egizio [[Necao]] (o Neco) inviò, in quell'epoca, una spedizione fenicia in esplorazione lungo la costa africana. La nave fenicia si allontanò verso sud e fece ritorno, tre anni dopo, da ovest, rientrando quindi dallo [[Stretto di Gibilterra]]. Erodoto così narra:
{{citazione|Il re d'Egitto Neco (...) inviò dei Fenici su delle navi con l'incarico di attraversare le Colonne d'Eracle sulla via del ritorno, fino a giungere nel mare settentrionale e così in Egitto. I Fenici, pertanto, partiti dal Mare Eritreo, navigavano nel mare meridionale; (...) cosicché al terzo anno dopo due trascorsi in viaggio doppiarono le Colonne d'Eracle e giunsero in Egitto|Erodoto, ''Storie'' - Libro quarto}}
 
Lo storico greco è tuttavia scettico riguardo al fatto che l'impresa sia stata veramente compiuta. I Fenici, infatti, riferirono di essere certi che, quando ebbero doppiato l'estremità meridionale del continente, il sole, a mezzogiorno, indicava il nord anziché il sud. Per Erodoto questo aneddoto rendeva poco credibile l'intero resoconto della spedizione fenicia:
{{citazione|E raccontarono anche particolari attendibili per qualcun altro ma non per me, per esempio che nel circumnavigare la Libia si erano trovati il sole sulla destra<ref>"Sulla destra" sta a significare "a nord" in quanto la navigazione avveniva da est verso ovest, quindi a destra c'era il nord.</ref>|Erodoto, ''ibidem''}}
[[File:Novara-stazione fs-ritoccata3-DSCF0951.JPG|thumb|left|Donna in un tipico abito di foggia africana]]
Tuttavia oggi si sa che, nell'emisfero australe, il sole, nel punto più alto del suo percorso nel cielo, indica effettivamente il nord (tanto è vero che le [[Meridiana|meridiane]] boreali hanno lo [[gnomone]] orientato in direzione opposta rispetto a quelle australi). Questa nozione era sconosciuta allo storico greco che aveva esperienza soltanto della Zona temperata settentrionale del globo. Di conseguenza la notazione fenicia, così contrastante con le conoscenze del tempo, potrebbe costituire effettivamente una prova che quella antica spedizione avvenne realmente e realizzò la prima circumnavigazione del continente africano.<ref>Isaac Asimov, ''Esplorando la Terra e il Cosmo''. Milano, Mondadori, 1983.</ref>
 
{{CN|Nel 1291 i genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi ebbero l'idea di circumnavigarla per raggiungere le Indie; con due galee oltrepassarono le Colonne d'Ercole, fecero tappa alle Canarie e giunsero per primi in Marocco; tracce del loro passaggio vennero poi trovate vicino al fiume Senegal e negli anni '50 persino nelle piane dello Zambesi}}.
 
I primi contatti tra Africa subsahariana ed [[Europa]] risalgono al [[XIV secolo]] con l'arrivo dei primi esploratori europei, che si trovarono di fronte principalmente regni di tipo tribale. I rapporti fra gli Europei e i popoli subsahariani furono certamente molto complessi e difficili da riassumere, talvolta pacifici e talvolta sanguinosi; in generale, tuttavia, la superiorità tecnologica degli Europei pose i popoli africani in una posizione nettamente subordinata rispetto ai nuovi arrivati di pelle bianca.
 
=== Il ruolo del Portogallo nell'esplorazione delle coste dell'Africa ===
La nazione europea che prima delle altre comprese il valore della navigazione intorno al continente africano fu il [[Portogallo]]. Nel [[XV secolo]] il Portogallo era un Paese in cerca di nuovi territori; il principe Enrico, figlio del re [[Giovanni I del Portogallo]], nel [[1414]] convinse il padre a intraprendere una campagna nell'Africa settentrionale. Nel [[1415]] espugnò la città di [[Ceuta]], nel [[Marocco]] settentrionale, aprendo così la via a nuove possibilità di sviluppo commerciale.
 
Essendo la più occidentale delle potenze europee, il Portogallo era, di conseguenza, la più svantaggiata nell'acquisto delle preziose spezie e merci provenienti dall'[[Estremo Oriente]]. Il percorso che le mercanzie dovevano compiere lungo la [[via della seta]] era più lungo, e di conseguenza soggetto ad un maggior numero di intermediari, ognuno dei quali voleva naturalmente trovare il proprio tornaconto. Inoltre, un percorso tortuoso e prolungato era esposto a maggiori probabilità di attacco da parte di predoni e maggiormente penalizzato da difficoltà doganali, causate anche dalle barriere che gli [[Ottomani]], che si stavano rafforzando sempre di più sulle coste del [[Mediterraneo]], opponevano ai traffici delle nazioni cristiane.
 
Tutti questi motivi spinsero il principe Enrico ad inviare diverse spedizioni lungo la costa africana, nel tentativo di trovare un passaggio a sud est che consentisse al piccolo regno di aprirsi una nuova, esclusiva via verso l'[[Asia|Oriente]]. Ciò gli valse l'appellativo di Navigatore, e l'infante di Portogallo, pur non avendo mai preso parte direttamente alle esplorazioni da lui disposte, passò alla storia con il nome di [[Enrico il Navigatore]] ([[1394]] - [[1460]]).
 
Secondo la storiografia tradizionale, la forte volontà di Enrico nei confronti delle nuove esplorazioni si concretizzò nell'istituzione di un vero e proprio centro marittimo per la navigazione, a [[Sagres]], nel sud del Paese (Scuola di Sagres). Qui venivano addestrati gli equipaggi, sperimentate nuove tecniche di navigazione, elaborati nuovi tipi di imbarcazioni. Molteplici spedizioni si addentrarono sempre più lungo la costa occidentale dell'Africa, spingendosi, prima che Enrico morisse nel [[1460]], fino alla foce del [[fiume Gambia]], dopo aver percorso ben tremila chilometri intorno alla curvatura occidentale della costa africana in direzione sud ovest. In realtà, questa non era che una piccola frazione della costa dell'Africa occidentale.
[[File:Biella-artigianato orientale.jpg|thumb|Un pezzo di artigianato costituito da un canapo che raffigura tre figure femminili stilizzate in [[silhouette (arte)|silhouette]] con canestro sul capo. L'artigianato d'Africa è apprezzato anche nel [[Europa|continente europeo]] nel quale viene diffuso prevalentemente attraverso i mercatini.]]
La politica espansionistica di Enrico fu mantenuta dal re [[Giovanni II del Portogallo]] ([[1455]] - [[1495]]), che salì al trono nel [[1481]]. Già nel [[1470]] le navi portoghesi avevano rilevato che, dopo aver proceduto a lungo verso sud ovest fino alla foce del fiume Gambia (in corrispondenza dell'attuale [[Senegal]]), la costa africana piegava dapprima a sud est e poi decisamente ad est; questo fatto induceva a sperare che l'estremità meridionale della terraferma fosse stata ormai raggiunta e che, di lì a poco, sarebbe stato possibile risalire lungo la costa orientale, verso il [[Corno d'Africa]].
 
Ma, nel [[1472]], con grande disappunto, i navigatori scoprirono che il profilo continentale, dopo essersi spinto per altri tremila chilometri verso est, oltre la foce del [[fiume Niger]], ripiegava nuovamente a sud: il continente nero sembrava non avere fine.
 
Allo scopo di stabilire quale fosse la vera forma dell'Africa, in modo da capire quanto ancora fosse necessario spingersi a sud prima di raggiungerne l'estremità meridionale, Giovanni II inviò allora, nel [[1487]], una spedizione sulla costa orientale, quindi attraverso il [[mar Rosso]]. Al comando di [[Pedro del Corvilâo]], gli esploratori si spinsero fino alla foce dello [[Zambesi]], in [[Mozambico]]. Dai calcoli che effettuò, la spedizione di Corvilâo scoprì che il continente africano doveva essere largo circa 6400 chilometri nella parte settentrionale e solo 2400 chilometri nelle zone meridionali fino ad allora raggiunte dalle navi portoghesi; perciò poteva darsi che l'Africa si assottigliasse sempre di più e che, prima o poi, sarebbe terminata a punta.
 
Nello stesso anno in cui Corvilâo faceva i suoi rilievi, [[Bartolomeu Dias]] guidava una nuova spedizione dal lato ovest, spingendosi più a sud di tutti i suoi predecessori, e venendo trascinato ancora più a sud da una tempesta. Quando il tempo si rasserenò, gli uomini scoprirono di trovarsi in mare aperto: la costa dell'Africa non era più in vista. Così puntarono prima verso est, dove però non avvistarono la terra; quindi decisero di ritornare a nord; e qui, il 3 febbraio [[1488]], scoprirono che l'andamento della costa era cambiato. Così, dopo altri 4090 chilometri, il profilo del continente si sviluppò chiaramente verso nord est, e Dias capì di aver superato il punto più meridionale dell'Africa, e tornò indietro. Ripassando per il punto che, nella tempesta gli era sfuggito, Dias lo chiamò "Capo delle Tempeste", per ricordare le circostanze della scoperta; ma, quando la flotta fece ritorno, Giovanni II ribattezzò il promontorio [[Capo di Buona Speranza]] (''Cabo da Boa Esperança''), nome con cui è ancora oggi ricordato questo punto geografico del continente Africano.
 
Guadagnato il Capo di Buona Speranza, la corona portoghese era riuscita per metà nel suo intento di aprire l'agognata [[Rotta delle spezie]]; adesso era necessario compiere la seconda parte del percorso, cioè raggiungere le Indie. Tuttavia Giovanni II non visse abbastanza a lungo per vedere completata quest'opera. Gli successe il cugino, [[Manuele I del Portogallo|Manuele I]] ([[1469]] - [[1521]]), che inviò nel [[1497]] [[Vasco da Gama]]; la sua spedizione, dopo varie peripezie, raggiunse infine [[India|l'India]] il 19 maggio [[1498]]. Era la prima volta che gli europei giungevano in India via mare; la spedizione stipulò accordi con i notabili indiani per le concessioni marittime e dette l'avvio allo stabilimento di insediamenti commerciali.
 
Grazie alla caparbia volontà di aprire una nuova via commerciale verso oriente, mantenutasi intatta attraverso i vari avvicendamenti sul trono reale, la corona portoghese assunse un ruolo di prim'ordine nello scenario delle potenze europee, potendo esercitare il monopolio della tratta marittima fino all'India, attraverso l'[[Oceano Atlantico]] e l'[[Oceano Indiano]]. Tramite la creazione di stazioni commerciali site in punti chiave per la navigazione, pochi uomini e navi potevano controllare enormi tratti di costa.
 
=== Il colonialismo ===
{{vedi anche|Storia del colonialismo in Africa}}
A partire dal XV gli europei approdarono per la prima volta nell'Africa subshariana. Per i tre secoli successivi, tuttavia, la presenza europea si limitò alla regione costiera del Golfo di Guinea, in cui venne scritta una delle pagine più tristi della storia dell'Africa e del mondo: la tratta degli schiavi.
Dai porti dell'Africa Occidentale per diversi secoli salparono infatti le navi che, con il loro carico umano, si dirigevano verso le Americhe, dove in una vita durissima spesa nelle piantagioni si consumò l'esistenza di milioni di Africani.
La fase di colonizzazione più intensa si ebbe però nell'Ottocento: a partire da questo periodo e fino agli anni della seconda guerra mondiale, portoghesi, francesi, inglesi e poi ancora belgi, tedeschi e, per ultimi, italiani, si lanciarono in una sorta di sfrenata gara di conquista che li vide spesso contrapporsi in scontri durissimi.
 
L'epoca coloniale ha lasciato tracce profonde nel continente.
Il colonialismo ha inoltre profondamente influito sull'economia del continente. Lo sfruttamento delle ricchezze minerarie e forestali ha provocato l'alterazione degli equilibri ambientali e delle tradizioni.
La fragilità politica dell'Africa è dimostrata anche dagli avvenimenti più recenti. Negli ultimi vent'anni, infatti, regimi dittatoriali e guerre civili hanno spesso concorso ad insanguinare il continente: dall'Angola al Mozambico, dall'Etiopia al Sudan, dalla Liberia alla Sierra Leone, fino al terribile genocidio del '94 in Ruanda e ai conflitti ancora in corso, l'Africa continua ad essere martoriata da esplosioni di odio e di violenza, cui sovente non sono estranei gli interessi dei Paesi ricchi del Nord del Mondo.
 
== Popolazione ==
La posizione dell'Africa nell'ecumene ha grande importanza nello studio delle lingue, delle culture e delle società africane. L'impenetrabilità del Sahara la divide naturalmente e culturalmente in due entità assai diverse: Africa bianca e Africa nera. Più recentemente l'invasione araba e europea ha mutato molte cose: si tratta però prevalentemente di mutazioni culturali.
Tra i gruppi etnici indigeni del [[Nord Africa]] non mancano elementi europoidi come i [[Berberi]], cui si sono aggiunti di recente un certo numero di Arabi.
 
Nell'[[Africa subsahariana]] la maggior parte degli abitanti ha la pelle scura. Nell'Africa centro-orientale vivono i gruppi etnici degli etiopi e dei somali. Gli Stati dello [[Zimbabwe]] e del [[Sudafrica]] hanno una piccola, ma significativa, presenza di gruppi bianchi ed asiatici: i primi sono i cosiddetti afrikaner, i secondi immigrarono in epoca coloniale per contribuire ai lavori pubblici effettuati in quei paesi. In particolare l'Africa nera presenta invece vari gruppi etnici, classificati generalmente in questo modo:
* Sudanidi: abitano il [[Sudan]] centrale e occidentale;
* Nilotidi: occupano il bacino del [[Nilo]], nella sua più alta porzione;
* Congolidi: si trovano nella [[Guinea]] e nel [[Repubblica Democratica del Congo|Congo]];
* Cafridi: popolano la porzione meridionale del continente.
 
Questi ultimi due gruppi vengono spesso designati con il nome di Bantu.
Un posto a sé hanno i [[Pigmei]] che si trovano specialmente nell'Africa centrale, e i [[Boscimani]] che occupano il deserto del [[Kalahari]]. Abbiamo inoltre gli [[Ottentotti]]. Il [[Madagascar]] ospita l'etnia dei malgasci.<ref>{{Cita libro
|titolo = Vivi la Terra
|autore = Giorgio Monaci
|autore2=Benedetta Ragazzi
|editore = Archimede Edizioni
|città = Milano
|anno = 2011
|volume = 3
|p = 136
}}</ref>
L'Africa conta circa 1,1 miliardi di abitanti<ref name="DatiPopolazione" /> con una densità di 33 ab/km². Il tasso di crescita annua è oltre il 2,3% ed è il più alto nel mondo, anche se il tasso di mortalità infantile resta ancora molto alto.
 
=== Lingue ===
[[File:Famiglie linguistiche africane.PNG|thumb|upright=1.4|Famiglie linguistiche africane.]]
 
Nell'intero continente africano, all'anno 2013, venivano parlate più di 2.000 diverse lingue,<ref name=EthnologueWorld>{{en}} [http://www.ethnologue.com/world Ethnologue - World].</ref> pur considerando le difficoltà che insorgono all'atto della definizione di lingua soprattutto nel caso non esistano (come è il caso di gran parte dell'Africa) forme standardizzate. La stragrande maggioranza di queste sono lingue indigene africane, mentre una minor parte (di origine [[Europa|europea]] o [[Medio Oriente|mediorientale]]) sono state portate in Africa durante le varie fasi [[colonialismo|coloniali]].
 
Le lingue parlate in Africa precedentemente alla colonizzazione europea possono essere classificate in cinque [[famiglia linguistica|famiglie linguistiche]]:
* ''[[lingue niger-kordofaniane]]'' (o ''Niger-Congo''): estesissima famiglia, comprendente più di 1.500 lingue<ref name=NigerCongo>{{en}} [http://www.ethnologue.com/family/17-47 Ethnologue - Lingue Niger-Congo].</ref> in un'area che include l'intera Africa centro-meridionale (con la [[lingue bantu|sottofamiglia bantu]]), la [[Guinea (regione)|regione guineana]] e una vasta parte delle regioni [[sahel]]iane occidentali. Questa famiglia comprende le maggiori lingue africane native, parecchie delle quali hanno ''status'' ufficiale nei rispettivi Stati;
* ''[[lingue afro-asiatiche]]'': parlate in tutto il Nordafrica e, ad est, fino al Sudan, all'Etiopia e alla Somalia, oltre che in una vasta area del Sahel centrale. Questa famiglia comprende, fra le altre, l'[[lingua araba|arabo]], lingua egemone in tutta l'Africa del nord (seppur divisa in diversi dialetti spesso non intelligibili fra loro), portatavi dalla [[penisola arabica]] dai conquistatori musulmani e usata ancora oggi spesso in tutte le aree a prevalenza [[islam]]ica;
* ''[[lingue nilo-sahariane]]'': circa 200 lingue,<ref name=NiloSaharan>{{en}} [http://www.ethnologue.com/family/17-39 Ethnologue - Lingue nilo-sahariane].</ref> parlate nella parte sahariana e saheliana centrale e su una vasta sezione degli altopiani orientali;
* ''[[lingue khoisan]]'': sono diffuse in un'area dell'Africa sudoccidentale, oltre che in due "isole" sparse in Tanzania. Questa famiglia è costituita da alcune decine di lingue parlate da piccoli gruppi di [[san (popolo)|san]] (precedentemente conosciuti come ''boscimani''), ancora al giorno d'oggi cacciatori-raccoglitori, e ''khoi'' (già ''ottentotti''), popolazioni a loro affini di [[allevamento|allevatori]]. Si tratta, con pochissime eccezioni, di lingue assolutamente minoritarie, la gran parte delle quali in pericolo di estinzione;
* ''[[lingue austronesiane]]'': l'unica lingua di questa famiglia parlata in Africa è il [[lingua malgascia|malgascio]] del Madagascar, come risultato di una sorprendente colonizzazione dell'isola da parte di navigatori di probabile origine [[indonesia]]na, [[arcipelago]] situato svariate migliaia di chilometri di oceano ad est.
 
A queste lingue si devono aggiungere quelle appartenenti alla famiglia delle ''[[lingue indoeuropee]]'' (prevalentemente [[lingua inglese|inglese]], [[lingua francese|francese]] e [[lingua portoghese|portoghese]]), portate nel corso degli ultimi 500 anni dai colonizzatori europei. In seguito al processo di decolonizzazione e alla creazione degli Stati africani sono state quasi sempre adottate come [[lingua ufficiale]], spesso sovrapponendosi e imponendosi alle lingue indigene. Una parziale eccezione è rappresentata dall'[[lingua afrikaans|afrikaans]], portato dai colonizzatori olandesi nell'allora disabitata regione del [[Capo di Buona Speranza]] e adottato anche da alcune popolazioni locali meticciatesi con i bianchi (''colored'' del capo).
 
L'estrema frammentazione linguistica, associata alla necessità di comunicazione fra centinaia di [[gruppo etnico|gruppi etnici]] differenti, ha portato spesso, fin dai tempi più antichi, all'adozione di una o più ''[[lingua franca|lingue franche]]'' utilizzate in caso di contatti fra popolazioni diverse (ad esempio contatti commerciali). Il [[plurilinguismo]] è la regola, ancora al giorno d'oggi, soprattutto nell'Africa subsahariana, dove il parlante medio ha generalmente la conoscenza del suo idioma regionale, di una lingua franca (o più di una) tradizionalmente usata nella zona (non sempre identificata ufficialmente) e della lingua ufficiale del suo Stato di residenza (generalmente una lingua di origine europea).
[[File:Hairuhusiwi Kupita Hapa.jpg|thumb|left|Cartello bilingue (swahili/inglese) a [[Zanzibar]], in Tanzania.]]
 
Il processo di [[colonizzazione]] e [[decolonizzazione]] dell'Africa da parte delle potenze europee ha lasciato in eredità una situazione linguistica in alcuni casi problematica, che è stata affrontata seguendo diverse modalità operative. Nella quasi totalità degli Stati africani a sud del Sahara la [[lingua ufficiale]] è un idioma di origine europea (tipicamente l'inglese, il francese o il portoghese, a seconda delle rispettive zone di colonizzazione). In molti casi, tuttavia, i cittadini di uno Stato hanno un livello di conoscenza troppo basso della lingua ufficiale e restano perciò tagliati fuori da numerosi ambiti della vita civile in cui questa conoscenza è obbligatoria. In numerosi Stati l'insegnamento scolastico (ad eccezione di quello di base) è ancora adesso impartito nella lingua ufficiale e non nelle lingue parlate dalla popolazione, creando delle notevoli resistenze nelle comunità.
 
Altri Stati hanno cercato di percorrere altre strade, elevando a lingua ufficiale una lingua locale in un'ottica di "liberazione" anche linguistica dal giogo coloniale: è il caso, ad esempio, della [[Tanzania]] e del [[Kenya]] (paesi in cui si parlano parecchie decine di lingue diverse), che negli anni immediatamente successivi all'indipendenza decisero di adottare lo [[lingua swahili|swahili]] (lingua bantu, anche se essa stessa connessa con una forma di colonizzazione, visti i numerosi [[Prestito linguistico|prestiti linguistici]] dall'arabo) al posto dell'inglese, lingua dei precedenti dominatori. In altri casi, alcuni Stati (generalmente di piccole dimensioni) caratterizzati da notevole omogeneità etnica hanno adottato la lingua indigena del gruppo maggioritario come lingua ufficiale, in associazione con la lingua di colonizzazione: è il caso ad esempio del [[Lesotho]] ([[lingua sotho del sud|lingua sotho]]), dello [[Swaziland]] ([[lingua swati|swazi]]), del [[Ruanda]] ([[lingua kinyarwanda|kinyarwanda]]), del [[Burundi]] ([[lingua kirundi|kirundi]]) e del [[Madagascar]] ([[lingua malgascia|malgascio]]).
 
Un'eccezione nel panorama africano, al giorno d'oggi, è rappresentata dal [[Sudafrica]]; in seguito alla sua travagliata storia di segregazione razziale (''apartheid'') cessata definitivamente solo negli [[anni 1990|anni novanta]] del secolo scorso, la nuova Costituzione garantisce ''status'' di ufficialità, oltre che alle lingue europee dei colonizzatori (inglese e [[lingua afrikaans|afrikaans]]), anche a [[lingue del Sudafrica|9 delle lingue indigene del suo territorio]].<ref>{{en}} [http://www.ethnologue.com/country/ZA/status Ethnologue - Lingue del Sudafrica].</ref>
 
Diversa ancora è la situazione dell'[[Nordafrica|Africa del nord]], dove fin dal tempo della conquista araba ([[VII secolo|VII]]-[[VIII secolo]]) è assolutamente preponderante l'utilizzo della [[lingua araba]] nelle sue numerose varianti dialettali regionali, a cui si associano le varianti del [[lingua berbera|berbero]] (o ''tamazight'') nelle regioni del [[Maghreb]] e nel [[Sahara]] occidentale.
 
=== Religione ===
{{Vedi anche|Religioni in Africa}}
La conquista araba è avvenuta dal 632 al 770; da allora l'islam, nella confessione sunnita, e l'arabo sono la religione e la lingua più diffuse nell'Africa del nord. All'interno del mondo islamico africano sono oggi attivi movimenti fondamentalisti che hanno suscitato profondi e sanguinosi conflitti, specialmente in Algeria e in Egitto. Minoranze cristiane sono presenti soprattutto in Egitto (ortodossi copti), in Ciad (cattolici e protestanti) e in Sudan (cattolici). Nella fascia del Sahel sopravvivono culti tradizionali di tipo animista, che a volte accolgono elementi dell'islam e del cristianesimo.
 
Nell'Africa centrale e meridionale è diffusa la religione cattolica e quella protestante, pur con presenze di minoranze islamiche in Nigeria, in Costa D'Avorio, in Eritrea, in Somalia accanto ai culti animisti.
 
== Politica ==
Dall'indipendenza, molti stati africani hanno conosciuto forti instabilità, spesso sfociate in violente lotte per il potere e guerre civili, sia all'interno di ciascuno Stato, sia tra Stati confinanti. Parte di questi problemi possono essere considerati come eredità del periodo coloniale, con il suo lascito di governi e confini nazionali non rappresentativi delle realtà locali. I confini coloniali, infatti, hanno spesso separato artificialmente popolazioni omogenee o, peggio, hanno costretto alla coabitazione etnie tradizionalmente rivali.
 
La situazione economico-sociale, specie nell'[[Africa subsahariana]], è una delle più disagiate del Pianeta. Se alcuni Stati, come il Sudafrica e il Botswana, si affermano come dinamiche realtà economiche, seppure segnate da forti disuguaglianze sociali, altri Stati hanno addirittura visto diminuire il PIL pro capite negli ultimi anni. L'aumento massiccio della popolazione e il diffondersi dell'[[AIDS]], oltre alle frequenti siccità e all'instabilità politica, sono alcune della cause di questo impoverimento.ad essi li puzza il culo
 
=== Stati ===
{{vedi anche|Stati dell'Africa}}
[[File:African continent-it.svg|upright=2.7|thumb|Mappa politica dell'Africa.]]
 
Con i suoi 54 Stati (qui di seguito riportati con le rispettive [[Capitale (città)|capitali]] tra parentesi) l'Africa è il continente con più territori o Stati Indipendenti:
* {{DZA}} ([[Algeri]])
* {{AGO}} ([[Luanda]])
* {{BEN}} ([[Porto-Novo]])
* {{BWA}} ([[Gaborone]])
* {{BFA}} ([[Ouagadougou]])
* {{BDI}} ([[Bujumbura]])
* {{CMR}} ([[Yaoundé]])
* {{CPV}} ([[Praia]])
* {{TCD}} ([[N'Djamena]])
* {{COM}} ([[Moroni (Comore)|Moroni]])
* {{CIV}} ([[Yamoussoukro]])
* {{EGY}} ([[Il Cairo]])
* {{ERI}} ([[Asmara]])
* {{ETH}} ([[Addis Abeba]])
* {{GAB}} ([[Libreville]])
* {{GMB}} ([[Banjul]])
* {{GHA}} ([[Accra]])
* {{DJI}} ([[Gibuti (città)|Gibuti]])
* {{GIN}} ([[Conakry]])
* {{GNB}} ([[Bissau]])
* {{GNQ}} ([[Malabo]])
* {{KEN}} ([[Nairobi]])
* {{LSO}} ([[Maseru]])
* {{LBR}} ([[Monrovia]])
* {{LBY}} ([[Tripoli]])
* {{MDG}} ([[Antananarivo]])
* {{MWI}} ([[Lilongwe]])
* {{MLI}} ([[Bamako]])
* {{MAR}} ([[Rabat]])
* {{MRT}} ([[Nouakchott]])
* {{MUS}} ([[Port Louis]])
* {{MOZ}} ([[Maputo]])
* {{NAM}} ([[Windhoek]])
* {{NER}} ([[Niamey]])
* {{NGA}} ([[Abuja]])
* {{RCA}} ([[Bangui]])
* {{COG}} ([[Brazzaville]])
* {{COD}} ([[Kinshasa]])
* {{RWA}} ([[Kigali]])
* {{STP}} ([[São Tomé]])
* {{SEN}} ([[Dakar]])
* {{SYC}} ([[Victoria (Seychelles)|Victoria]])
* {{SLE}} ([[Freetown]])
* {{SOM}} ([[Mogadiscio]])
* {{ZAF}} ([[Città del Capo]], [[Pretoria]], [[Bloemfontein]])<ref>Città del Capo è la capitale legislativa, Pretoria la capitale amministrativa e Bloemfontein la capitale giudiziaria.</ref>
* {{SDN}} ([[Khartoum]])
* {{SSD}} ([[Giuba (Sudan del Sud)|Giuba]])
* {{SWZ}} ([[Mbabane]])
* {{TZA}} ([[Dodoma]])
* {{TGO}} ([[Lomé]])
* {{TUN}} ([[Tunisi]])
* {{UGA}} ([[Kampala]])
* {{ZMB}} ([[Lusaka]])
* {{ZWE}} ([[Harare]])
 
A questi si devono aggiungere due Stati che richiedono il riconoscimento internazionale e l'indipendenza:
* [[File:Flag of the Sahrawi Arab Democratic Republic.svg|20px|border]] [[Sahara Occidentale]] ([[El Ayun]]), esteso lungo la costa atlantica fra il Marocco e la Mauritania;
* [[File:Flag of Somaliland.svg|20px|border]] [[Somaliland]] ([[Hargheisa]]), esteso nella parte settentrionale della Somalia.
 
Fanno inoltre parte del continente africano tre territori [[Spagna|spagnoli]] ([[Ceuta]], [[Melilla]] e le [[isole Canarie]]), due isole [[italia]]ne ([[Lampedusa]] e [[Lampione (isola)|Lampione]]) e due isole [[Francia|francesi]] ([[Mayotte]] e [[Reunion]]).
 
== Economia ==
{{vedi anche|Economia dell'Africa|Povertà in Africa}}
{{cn|Nel periodo 2006-2010 l’aumento del PIL è stato del 6,4% per tutta l’area, con punte dell’8% in Etiopia, il Mozambico registra un aumento del 7,8%, lo Zambia del 7,4%, la Tanzania del +7%. Anche l’Africa occidentale cresce a ritmi sostenuti: +7,6% in Liberia, +6,5% in Sierra Leone e Burkina Faso, +6% in Nigeria e Costa d’Avorio. Entro il 2020, il PIL del Continente raddoppierà, grazie anche al dinamismo del Sudafrica ed agli investimenti di Brasile, Russia, India e Cina. Il PIL passerà dai 1.600 miliardi di dollari del 2008 agli oltre 2.600 del 2020. Di pari passo con la crescita del PIL, aumenteranno anche il reddito e, quindi, la capacità di spesa degli africani: i consumi dovrebbero crescere, in media, del 62%, da qui al 2020.}}
 
== Punti estremi ==
* Il punto più a [[Est|Oriente]]: [[Rodrigues]], {{MUS}}
* Il punto più a [[Ovest|Occidente]]: [[Santo Antão]], isola di {{CPV}}
* Il punto più a [[Nord]]: [[La Galite]], {{TUN}}
* Il punto più a [[Sud]]: [[Cape Agulhas]], {{ZAF}}
* Il punto più alto: [[Kilimangiaro]], {{TZA}} (5891.8 [[Livello del mare|m slm]])
* Il punto più basso: [[Lago Assal]], {{DJI}} (-20 [[Livello del mare|m slm]])
 
=== Punti più vicini agli altri continenti ===
* Il punto più vicino all'[[Europa]]: costa settentrionale di [[Jebel Musa]], {{MAR}}
* Il punto più vicino all'[[America]]: [[Santo Antão]], isola di {{CPV}}
* Il punto più vicino all'[[Asia]]: [[Canale di Suez]], {{EGY}}
* Il punto più vicino all'[[Oceania]]: [[Rodrigues]], {{MUS}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[John Reader]], ''Africa, Biografia di un continente'', ed. Mondadori (Collana Oscar storia), 2003<!-- , pp.&nbsp;698. -->.
* Francesca Giusti e Vincenzo Sommella, ''Storia dell'Africa: un continente fra antropologia, narrazione e memoria'', Donizelli, 2007.
* [[V. Y. Mudimbe]], ''L'invenzione dell'Africa'', Meltemi Editore, 2007.
* [[John Iliffe]], ''Popoli dell'Africa: Storia di un continente'', Mondadori/Pearson Italia, 2007.
* [[Giampaolo Calchi Novati]] e [[Pierluigi Valsecchi]], ''Africa: la storia ritrovata'', ed. [[Carocci Editore|Carocci]], Roma, 2010, ISBN 978-88-430-3324-9.
* [[Winfried Speitkamp]], ''Breve storia dell'Africa'', Einaudi, 2010.
* Catherine Coquery Vidrovitch, ''Breve storia dell'Africa'', Il Mulino, 2012.
* {{en}}[[Kevin Shillington]], ''Histroy of Africa'', Palgrave-MacMillan, New York, 2005 (2ª edizione).
* {{Bibliografia|AAM|Jared Diamond. ''Armi, acciaio e malattie''. Einaudi, Torino, 1998. ISBN 978-88-06-18354-7.}}
* {{Bibliografia|Atlas|Stephen Smith. ''Atlas de l'Afrique''. Éditions Autrement, Parigi, 2005. ISBN 2-7467-0641-5.}}
* {{Cita libro
|titolo = Vivi la Terra
|autore = Giorgio Monaci
|autore2=Benedetta Ragazzi
|editore = Archimede Edizioni
|città = Milano
|anno = 2011
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Energie rinnovabili in Africa]]
* [[Organizzazione dell'Unità Africana]]
* [[Unione Africana]]
* [[Stati africani per consumo di calorie]]
* [[Radio libere in Africa]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
 
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