Corrado Giaquinto e Discussione:Tribunale Straordinario della Dalmazia: differenze tra le pagine

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{{Progetti interessati
[[File:Affresco di Giaquinto nel Duomo di Cesena.jpg|thumb|Affresco di Corrado Giaquinto presente nel [[Duomo di Cesena]].]]
|progetto =Venezia Giulia e Dalmazia
 
|progetto2 = storia
{{Bio
|accuratezza = b
|Nome = Corrado Domenico Nicolò Antonio
|scrittura = a
|Cognome = Giaquinto
|Sessofonti = Mb
|immagini = a
|LuogoNascita = Molfetta
|note =
|GiornoMeseNascita = 8 febbraio
|utente = Retaggio
|AnnoNascita = 1703
|data = novembre 2018
|LuogoMorte = Napoli
|GiornoMeseMorte = 18 aprile
|AnnoMorte = 1765
|Epoca = 1700
|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
}}
 
== BiografiaFonti secondarie ==
Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Dalle note apparirebbe una prevalenza di fonti primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 13:16, 15 lug 2018 (CEST)
[[File:Corrado Giaquinto francobollo.jpg|thumb|Francobollo emesso nel 2003 per celebrare il III centenario della nascita]]
:Buona sera {{ping|Nemo_bis}} e grazie per essere intervenuto per primo in questa pagina di discussione. Apprezzo che tu abbia fatto un'analisi delle note. Mi potresti per cortesia dire quali sono - secondo te - le note non adeguate, le fonti primarie utilizzate impropriamente o eccessivamente e (soprattutto) le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? Vorrei verificare insieme a te se effettivamente è così, sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia. Se poi eventualmente hai un elenco delle "monografie rilevanti nel dibattito storiografico", sempre sul tema specifico del Tribunale Straordinario della Dalmazia, mi piacerebbe me lo consigliassi. Così eventualmente, dopo la verifica, sostituiamo le seconde monografie alle prime.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:30, 15 lug 2018 (CEST)
Nasce da Francesco, un sarto napoletano, e da Angela Fontana, quinto di otto figli, l'8 febbraio 1703, alle ore 21, venendo battezzato tre giorni dopo nella Cattedrale di Molfetta.
::una piccola osservazione. La parte relativa alle premesse mi sembra sproporzionata rispetto all'insieme della voce che così appare (imho) piuttosto dispersiva (forse ci si poteva limitare a poche note rinviando alle relative voci)--[[Utente:Zibibbo Antonio|Zibibbo Antonio]] ([[Discussioni utente:Zibibbo Antonio|msg]]) 14:33, 17 lug 2018 (CEST)
 
:::Ho molto riflettuto sulla struttura della voce, nei lunghi mesi in cui l'ho scritta (con moltissima fatica e molto lentamente). La questione è che la storia jugoslava in quegli anni è talmente intricata che mi pareva impossibile che qualcuno comprendesse qualcosa senza avere un minimo inquadramento. Il Tribunale Straordinario della Dalmazia non è nato perché improvvisamente un giorno Bastianini si svegliò di malumore, ma in un contesto che colse lui stesso - come del resto pure le truppe di occupazione italiane - totalmente impreparato, nonché imbevuto di tutti i classici stereotipi della propaganda fascista verso quelle terre. Gli italiani non avevano quasi nessuna idea di quel che covava da decenni in Jugoslavia. E reagirono con un misto di brutalità, ottusità e strambo candore (non so come definire in altro modo - leggendo alcune memorie - la sensazione che certi protagonisti del tempo cadessero dal pero), che furono la madre, il padre e il fratello del Tribunale stesso. Io ho cercato di raccontare brevemente tutto ciò. Si può asciugare? Forse sì, anche se mi piacerebbe che chi legge questo articolo ne possa uscire avendo compreso bene cosa accadde. Compreso il lungo strascico della difesa a spada tratta dei criminali di guerra che operarono nel contesto jugoslavo-balcanico.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 17 lug 2018 (CEST)
Il sacerdote e notaio apostolico Joannes Muto (Molfetta, nato 12 maggio 1669 - morto 21 marzo 1731), autore di un manoscritto sulle "Famiglie Molfettesi" redatto tra la fine del XVII secolo e il primo quarto del secolo successivo, scrivendo su questa famiglia, riferisce di un suo precoce apprendistato nella bottega del modesto pittore [[Saverio Porta]], (ca [[1667]] - ca [[1725]]), diversamente da quanto riferisce invece lo storico contemporaneo Bernardo De Dominici, che scrive di un Corrado distolto da una carriera ecclesiastica preordinata dai suoi genitori, grazie all'iniziativa di un domenicano lombardo, architetto e matematico, il quale, consapevole delle doti del giovinetto, lo avrebbe indirizzato verso l'attività artistica.
::Visto che mi solleciti: questa tua "risposta" non risponde alla mia domanda. Quali sono le fonti secondarie su cui si fonda questa voce? Le fonti vanno portate da chi crea una voce o aggiunge un testo, non da chi lo commenta. Ricordo i [[Wikipedia:5 pilastri|pilastri]]. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 11:49, 21 lug 2018 (CEST)
 
:::Scusa, pensavo che tu sapessi che le fonti di una voce sono indicate nella relativa bibliografia in calce. Eccone [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#Bibliografia qua] l'elenco. Le [[Fonte primaria|fonti primarie]] in questo elenco sono le prime tre, elencate nel sottoparagrafo intitolato '''Regi decreti''', più la prima del sottoparagrafo intitolato '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''' (io l'avevo messa fra i collegamenti esterni, poi un altro utente l'ha spostata qui). Le [[Fonte secondaria|fonti secondarie]] invece sono tutte le altre: la seconda del sottoparagrafo '''Relazioni di commissioni d'inchiesta''', quella del sottoparagrafo intitolato '''Articoli giornalistici''' e le trentaquattro elencate nel sottoparagrafo '''Studi a stampa'''. Ricapitolando: quattro fonti primarie (i Regi Decreti Legge, fra l'altro usati praticamente mai nella voce e qui elencati per dare la possibilità a chi legge di andarseli a vedere cliccando il link, e la relazione jugoslava), trentasei fonti secondarie. Oltre a queste, noterai che nelle note sono state inserite altre fonti, per sustanziare questo o quel passaggio. Sono in tutto ventiquattro, e tutte secondarie. Ecco quindi il totalone complessivo: quattro fonti primarie, sessanta fonti secondarie, delle quali trentasei sono state utilizzate in modo prevalente per scrivere la voce. Ma tu hai qualificato le fonti da me utilizzate. Le hai chiamate così: "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Il che significa che le conosci, conosci il dibattito storiografico che c'è sul tema e conosci anche la loro rilevanza in questo dibattito storiografico. Quindi ripeto la domanda che t'ho già fatto: quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che tu hai individuato? Tu hai scritto che le fonti da me utilizzate sono "in prevalenza (...) primarie e monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico". Visto il conteggio che ho fatto, dovresti quindi indicarmi le almeno diciotto fonti "di dubbia rilevanza" del sottoparagrafo intitolato '''Studi a stampa'''. Magari segnalandomi quali invece sono quelle "di sicura rilevanza" su questo tema specifico, nel dibattito storiografico. Così sostituiremo quelle di maggior rilevanza a quelle di minor rilevanza. Grazie in anticipo per la risposta.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:16, 21 lug 2018 (CEST)
In ogni caso, è certo che il Giaquinto lascia Molfetta per [[Napoli]] nel marzo [[1721]], ritornando a Molfetta nel febbraio [[1723]] per ritornare nuovamente a Napoli nell'ottobre [[1724]]. Qui sarebbe stato allievo di un seguace di [[Francesco Solimena]], il pittore [[Nicola Maria Rossi]], del quale Corrado "imitò con tanta somiglianza la bella tinta ....che sovente scambiavasi con gli originali le copie fatte da lui".
::::Una commissione d'inchiesta di norma si limita a raccogliere documentazione, quindi le relazioni sono esse stesse fonti primarie. I giornali sono anch'essi fonti primarie per una sezione sugli articoli di stampa medesimi. Quasi tutti quelli che hai elencato sotto "studi a stampa" sono citati per fatti tangenziali, cosa che non ho negato. La mia domanda, su quali siano le fonti storiografiche attendibili su cui si basa il complesso della voce, resta senza risposta. Forse sono quei due volumi citati nel complesso 30 volte? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:53, 31 lug 2018 (CEST)
::::::Prima di fare delle affermazioni generiche, io credo sarebbe il caso di conoscere ciò di cui si parla, almeno in senso generale. Tanto più se si ha la possibilità di cliccare direttamente sul link fornito. Mi riferisco in particolare alla commissione di inchiesta, il cui testo è leggibile da tutti quelli che hanno la voglia di verificare coi propri occhi. Alla domanda da te posta è stato risposto due volte. Dopo di che, io direi che bisogna aver la voglia di ''comprendere'' le risposte, in modo aperto e collaborativo. Continueremo questo interessante discorso quando avrai cliccato e letto, quindi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST) <small>Aggiungo però una citazione: "Nella contiguità fra mondo politico e la giurisdizione militare si ritenne di rintracciare, nella relazione di minoranza, la chiave di lettura dell'intera vicenda, facendo proprie a sostegno della conclusione sui si era pervenuti, le argomentazioni offerte sul tema dalla migliore scienza storiografica". Marco De Paolis, ''La punizione dei crimini di guerra in Italia'', in AA.VV., ''La ricostruzione giudiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni preliminari'', Torino, Giappichelli 2012, p. 114. Quindi c'è qualcuno che ritiene che i lavori della Commissione siano in linea con la "migliore scienza storiografica". Ciò dovrebbe far capire cosa fu questa commissione, la natura dei suoi lavori e il contenuto delle relazioni che vennero prodotte.</small>
::::::::A proposito. Qui sopra tu scrivi che "i giornali sono anch'essi fonti primarie". Pensa che uno che ha il tuo stesso nome wikipediano, esattamente ''sei minuti'' dopo aver scritto questa cosina qua, è andato nella talk di un'altra voce e ha scritto: [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussione%3AStrage_di_Costa_d%27Oneglia&type=revision&diff=98866870&oldid=98828983 "Un articolo di giornale non è in generale una fonte primaria, a meno che sia un'intervista"]. Ti consiglio quindi di prender contatto con questo tuo omonimo per chiedergli spiegazioni. Quando vi siete messi d'accordo, tornate a scrivere qui o nell'altra voce com'è 'sta cosa?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:10, 31 lug 2018 (CEST)
Sto leggendo la voce e l'ampia inquadratura iniziale mi sembra tutt'altro che superflua. Non avendo personalmente una conoscenza approfondita (e neanche superficiale se vogliamo) del periodo 1935/41 della Jugoslavia, non sarei riuscito altrimenti a comprendere la vicenda. Ah, Presbite, ma quelli che vengono chiamati "Domobrani" li ho sempre sentiti nominare "Domobranci" o "Domobranzi", che mi sembra una traslitterazione più fedele. Immagino che invece ci sia una ragione per la tua forma; ovviamente è un dettaglio marginale nell'economia della voce, ma ero curioso. --[[Utente:Pigr8|Pigr8]] [[Discussioni_utente:Pigr8|<span style="color:#purple;"><sup>La Buca della Memoria</sup></span>]] 13:23, 22 lug 2018 (CEST)
:Grazie Pigr8 per aver dato un'occhiata alla voce. In effetti, l'idea mia era proprio quella di spiegare per sommi capi una storia intricatissima, all'interno del cui contesto operò il Tribunale Straordinario della Dalmazia. La definizione corretta in croato è "Domobrani". Sono [https://hr.wikipedia.org/wiki/Hrvatsko_domobranstvo_(NDH) questi qui] (voce nella hrWiki) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Croatian_Home_Guard_(World_War_II) (voce nella enWiki, ma la hrWiki è molto più esaustiva)]. I "Domobranci" (Domobranzi) sono invece sloveni. [https://sl.wikipedia.org/wiki/Slovensko_domobranstvo Questi qui] (voce nella wiki slovena) - [https://en.wikipedia.org/wiki/Slovene_Home_Guard (voce nella enWiki)]. Ciao!--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:52, 22 lug 2018 (CEST)
::Concordo che è necessaria un'introduzione in qualsiasi voce. Per questo motivo è necessario che ci siano delle fonti storiografiche attendibili da cui trarla, senza doversela inventare. Se invece non ci fossero tali fonti, bisognerebbe cancellare la voce. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:44, 31 lug 2018 (CEST)
:::Sono d'accordo con te. Infatti l'introduzione è piena di fonti storiografiche. Bisogna però leggere le note cliccando sui numerini delle stesse. E poi - magari - farsi aiutare da Google Books. Ma io direi di tagliare la testa al toro, senza girarci tanto intorno. Se tu ritieni che la voce sia da cancellare, apri la procedura per la cancellazione e facciamo parlare la comunità. Te l'ho già consigliato una prima volta. Questa è la seconda.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:11, 31 lug 2018 (CEST)
::::Preferisco prima capire di che cosa stiamo parlando. Io non vedo nessuna fonte nella sezione iniziale (primi tre paragrafi).
::::Intendi forse la sezione "Inquadramento storico", che per definizione presumo non riassuma l'argomento della voce? --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 15:52, 31 lug 2018 (CEST)
:::::Facciamo che si risponde uno per volta, anche perché io spiego e rispiego, e poi tu continui a chiedere e richiedere sempre le stesse cose. Per cui mi pare un gioco a somma zero. Ci sono tre questioni che aspettano risposte. Una di esse da lunga pezza. Una volta risolte queste, andremo avanti nella chiacchierata.
:::::'''Prima questione''': quali sono le "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico" che hai rilevato? Nome dell'autore e rilevanza da te individuata.
:::::'''Seconda questione''': alla luce di quanto t'ho spiegato prima, come consideri adesso la relazione della Commissione?
:::::'''Terza questione''': come sono da considerarsi gli articoli di giornale? Come "fonti primarie" (versione di Nemo Bis 1) o come "fonti secondarie qualora non siano interviste" (versione di Nemo Bis 2)?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 16:06, 31 lug 2018 (CEST)
 
Rilevo che non c'è ancora risposta alla mia semplicissima domanda (quali sono le [[Wikipedia:Fonti_attendibili#Quali_fonti_hanno_la_precedenza?|fonti secondarie]] su cui si fonda la voce, secondo l'autore della stessa). Purtroppo una voce non può esistere in Wikipedia senza risposta a tale domanda. Intanto ho aggiunto un avviso conformemente alla discussione, ma è opportuno che la situazione non persista per ulteriori mesi. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 22:14, 15 ott 2018 (CEST)
Un successivo discepolato, ipotizzato ancora dal Da Dominici presso [[Francesco Solimena]], non ha alcun riscontro, né appaiono in quel periodo sue opere che possano riferirsi alla maniera del maestro napoletano.
:Linko [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Storia#Inserimento_TAG_C_e_cn_su_Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia qua] come s'è sviluppata poi la discussione sul tema sollevato, all'interno del progetto storia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 20:31, 17 ott 2018 (CEST)
::Dove è stata ribadita la bibliografia, ma manca tutt'ora l'indicazione delle fonti secondarie principali su cui si basa l'impostazione generale, tanto che resta priva di fonti secondarie l'introduzione. --[[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 14:57, 2 nov 2018 (CET)
:::Buona sera. Sono in ferie fino a domenica, lontano da dove vivo e dai miei libri. Per cui mi sono accorto con un po' di ritardo di questo intervento in talk. L'indicazione delle fonti su cui si basa l'impostazione generale della voce è stata spiegata qui sopra, ma sono sempre disponibile a rispiegare dove e come sono state usate le fonti, nonché la loro qualifica. In linea di principio, invito comunque a leggere il testo dall'inizio alla fine, cliccando sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo ogni tanto, a fianco di una parola. Se cliccherai, ti accorgerai che automaticamente ti rimandano in basso, ad una sezione della voce chiamata "Note". Ci sono due tipi di note in questa voce. Alcune sono "esplicative e di approfondimento", altre invece sono "bibliografiche". Sia nelle prime che nelle seconde noterai che sono indicati o delle opere complete (e quindi significa che la frase o il passaggio sono fondati su quella fonte) o dei cognomi e degli anni, in colore azzurrino anch'essi. Clicca lì sopra: verrai rimandato in un'altra sezione, ancora più in basso nella voce. Si chiama "Bibliografia". Ebbene: quando cliccando su un nome e su un anno vieni rimandato ad un testo, quella è la quadratura del cerchio, perché significa che quella frase o quel passaggio o quel paragrafo sono fondati sul testo indicato. Facciamo un esempio. Se clicchi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#L'occupazione_della_Jugoslavia qui] ti troverai all'inizio del paragrafo intitolato "L'occupazione della Jugoslavia". Vedi ad un certo punto che c'è un piccolo numerino azzurro, per la precisione il numero 4? Quella è la nota numero 4. Cliccaci sopra: arriverai [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#cite_note-Talpo_2-4 qui]. La nota 4 rimanda a "Talpo 1985". Clicca sopra quel nome e quella data e arrivi [https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia#CITEREFTalpo_1985 esattamente qui]: c'è l'intero riferimento bibliografico di un saggio di questo signor Oddone Talpo. E' da lì che ho tratto quanto è scritto in quella parte della voce. Per la precisione (c'è scritto nella nota), si fa riferimento alla pag. 146 di quel libro del signor Oddone Talpo. Ciò significa che se vai a leggere quel libro alla pagina 146, troverai - ovviamente in forma più estesa e completa - quanto è stato scritto nella voce. Il numero di pagina, il nome dell'autore e le indicazioni bibliografiche sono necessarie, perché così chiunque può ''verificare'' da sé se è stato tutto quanto riportato correttamente nel testo del lemma enciclopedico. Adesso io non pretendo che tu ti prenda tutti i libri per fare questa verifica minuziosa nota per nota, ma io dico che la voce è fondata sulle fonti indicate in nota e poi in bibliografia. La ''qualificazione'' di quelle fonti è già stata fatta. Dove? L'ho già scritto varie volte, come all'inizio di questo mio intervento. La qualificazione di quelle fonti è stata fatta qua sopra. Li vedi i miei interventi del 21 luglio 2018 (ore 15:16), del 31 luglio 2018 (ore 11:11) e ancora del 31 luglio 2018 (ore 12:10)? Bene: lì è spiegato tutto. Spero finalmente di essere stato abbastanza chiaro. Ma se non sono stato sufficientemente chiaro, basta che tu me lo chieda nuovamente e te lo spiegherò ancora una volta, cercando magari di approfondire ulteriormente. Ti chiedo poi una cosa che forse ho capito solo ora: con la parola "introduzione" tu intendi l'incipit della voce, cioè le prime righe da "Il '''Tribunale straordinario della Dalmazia'''" fino a "fatti contestatigli dagli jugoslavi"? Perché illo tempore mi si disse che l'incipit doveva essere in qualche modo il riassunto di ciò che si trovava nella voce, e che quindi era preferibile non inserire le note in questa primissima parte della voce. Ma se è questo il punto che ti cruccia, cioè se tu vuoi che ci siano le note anche in queste righe iniziali, allora fammi un fischio, così inserisco un po' di note. Così tutto dovrebbe andare a posto. Ho una seconda richiesta da farti. Ed è questa: potresti almeno una volta cortesemente rispondere anche tu alle mie domande? Quando tu affermi di aver individuato "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico", a che ti riferisci? Quali sarebbero queste "monografie di dubbia rilevanza nel dibattito storiografico"? E ancora: un articolo di giornale secondo te è una fonte primaria o secondaria? Infine, un'altra piccola richiesta, di metodo. Siccome tu rispondi con tempi assai lunghi (questa volta addirittura dopo diciassette giorni dal mio precedente intervento), potresti cortesemente essere un po' più veloce? Te lo chiedo perché la prossima settimana - risolta questa questione - vorrei dedicarmi a un paio di voci che mi aspettano da un po'. Ti pingo {{ping|Nemo_bis}}, così spero che tu ti accorga di questo mio intervento. Grazie e ciao.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 00:14, 3 nov 2018 (CET)
 
==Cerchiamo di risolvere i problemi evidenziati==
Nel marzo [[1727]] è a [[Roma]], ormai pittore indipendente, tanto da aprire una propria bottega presso ponte Sisto, nella parrocchia di San Giovanni della Malva, con l'allievo Giuseppe Rossi, che è testimone delle nozze del maestro, celebrate il 4 giugno [[1734]], con la romana Caterina Agata Silvestri; i due sposi vanno ad abitare "sotto la parrocchia di san Tomaso in Parione".
Salve,<br/>
mio malgrado (e sottolineo "mio malgrado") mi sono trovato invischiato in questa diatriba. Purtroppo me ne sono fatto una ragione e quindi ora vediamo di risolvere i punti controversi, senza per questo dover fare per forza il sysop-cattivo-che-bonifica-tutto-con-il-napalm.
 
Innanzitutto, quello che salta subito agli occhi da questa talk e che c'è un ''difetto di comunicazione'' tra due utenti esperti e stimabili di Wikipedia, quali Nemo_bis e Presbite. Ebbene, ora il mio unico scopo in questa discussione è di ''far sì che questi due utenti riescano a comunicare efficacemente tra loro e a '''trovare piacere dallo scrivere insieme, in maniera collaborativa, su Wikipedia.'''''
La prima opera documentata del Giaquinto è il ''Cristo in croce con la Madonna, san Giovanni Evangelista e Maria Maddalena'', per la cattedrale della città portoghese di [[Mafra (Portogallo)|Mafra]], commissionata nel [[1730]] dal re del [[Portogallo]] [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] tramite il rettore della chiesa romana dell'Ara Coeli, padre José Maria de Fonseca e d'Evora. Una commissione prestigiosa, seguita, il 21 gennaio [[1731]], dall'incarico di eseguire affreschi nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi: il ciclo comprende, nella volta, ''San Nicola fa scaturire l'acqua dalla roccia'', nella tribuna, le ''Tre Virtù teologali'', nella cupola ''Il Paradiso'' e nei pennacchi le ''Tre Virtù cardinali''; vi affresca ancora, nella controfacciata, un ''Prigione'' e un ''Santo''.
 
Non ridete, grazie. ''Questo è il [[WP:PILASTRI|quarto pilastro di Wikipedia]]''. Va rispettato e fatto proprio esattamente come tutti gli altri, grazie. Gli unici che possono derogare sono i sysop, con quelli che derogano al pilastro suddetto. ;-) <small>(e con le vostre remore generalmente ci incartano il pesce)</small>
Il restauro, che ha eliminato le ottocentesche ridipinture a olio degli affreschi, ha confermato l'inesistenza di una dipendenza stilistica del Giaquinto dal Solimena, ribadendo invece il suo studio dell'ultimo [[Luca Giordano]], da lui visto tanto a Napoli quanto nella chiesa romana della Maddalena, nella quale il giordanesco ''San Lorenzo Giustiniani'' gli suggerisce la commistione dell'affresco con l'effetto pastellato della superficie; nello stesso tempo si è voluto vedere nell'affresco del [[1729]] nella chiesa romana di Sant'Isidoro del francese [[Charles-André van Loo]], che Giaquinto conoscerà personalmente in [[Piemonte]], un'ulteriore occasione di meditazione per l'acquisizione del suo personale linguaggio pittorico.
 
OK, finita la premessa (che ammetto era la parte più divertente), veniamo al dunque.
=== A Torino (1733 - 1738) ===
Nel giugno [[1733]], invitato dall'architetto [[Filippo Juvarra]], è a [[Torino]], dove il 20 settembre aggiunge alla pala del ''San Giovanni Nepomuceno'', del Conca, nella [[Chiesa di San Filippo Neri (Torino)|chiesa di San Filippo]], le figure della ''Madonna'' e di un ''angelo''. Nella capitale [[piemonte]]se Giaquinto decora ad [[affresco]] il soffitto di una sala della [[Villa della Regina]] con un ''Trionfo degli dei'' - andato distrutto durante la [[seconda guerra mondiale]] - la ''Morte di Adone'' e l'''Apollo e Dafne'', oltre a eseguire delle ''Storie dell'Eneide'' su alcune sovrapporte.
 
Cominciamo col dire che fino ad ora state sbagliando entrambi. Sbagli tu, Nemo, quando dici ''genericamente'' che mancano fonti secondarie (da utente esperto dovresti invece indicare con precisione ''i punti'' dove ravvedi mancanze, dato che invece di fonti secondarie, "genericamente", ce ne sono parecchie), e sbagli tu, Presbite, sia quando continui a ripetere che di fonti secondarie ce ne sono molte (noi non siamo "presbiti", le vediamo da soli...), sia quando dici di " cliccare sui numeretti in azzurrino che trovi in piccolo", manco facessi finta di non sapere che l'interlocutore è un utente esperto quanto te.
Lascia Torino probabilmente alla fine del [[1734]] per tornare a Roma: qui, il 19 febbraio [[1735]], perde la moglie Catarina e il neonato figlio Gaspare, per parto prematuro; sepolti nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, li ricordava un tempo una lapide, ormai perduta, dettata dallo stesso pittore.
 
Dunque, ora cercherò per prima cosa di fare quello che si doveva fare fin dall'inizio: comincerò <small>(pian piano... ho una vita anch'io)</small> a mettere tante pecette rosa in ogni punto dove *a mio parere* c'è necessità di una fonte secondaria o anche soltanto di una fonte aggiuntiva. Ovviamente io non sono Nemo e non so lui cosa aveva ravvisato, ma cercherò comunque di scendere ventimila leghe sotto i mari. Se non piace, invito altri ad aiutarmi.
In quello stesso anno dovrebbe essere tornato a Torino, dove intorno al [[1738]] avrebbe completato le opere per la Cappella di San Giuseppe della [[chiesa di Santa Teresa (Torino)|chiesa di Santa Teresa]], e cioè l'affresco dell'''Assunzione di San Giuseppe'' e le tele del ''Riposo in Egitto'' e del ''Transito di san Giuseppe'', il cui bozzetto è ora custodito nella [[Galleria Sabauda]].
 
Ultima cosa: modificherò anche la motivazione del template C, eliminando qualsiasi riferimento alle "intenzioni primarie dell'autore", delle quali ovviamente non frega niente a nessuno e quindi non possono far parte di una motivazione di template: qui dobbiamo limitarci solo a leggere il testo. Per quanto mi riguarda, l'autore poteva aver scritto tutto per finire intervistato da Paolo Mieli oppure per fare colpo sulla fidanzata: ciò non conta e se vogliamo essere NPOV non possiamo considerarlo. In parole più semplici: chi-se-ne-frega.
=== A Roma ===
Tornato a [[Roma]] nel [[1738]], esegue l'anno successivo, per la [[Parrocchiale di Santa Maria Assunta (Rocca di Papa)|parrocchiale]] di [[Rocca di Papa]], l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine'', commessagli dal nipote del [[papa Alessandro VIII]], Pietro Ottoboni. Il 3 gennaio [[1740]] dona all'[[Accademia di San Luca]], di cui è divenuto membro, il bozzetto dell<nowiki>'</nowiki>''Immacolata Concezione con il profeta Elia'' preparato per la [[Chiesa della Madonna del Carmine (Torino)|chiesa torinese del Carmine]]: la tela, commissionata dal marchese Giuseppe Turinetti di Priero, giunse a Torino il 12 luglio [[1741]].
 
Non pingo nessuno perché tanto avete tutti questa pagina tra gli OS. Saluti. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 11:54, 5 nov 2018 (CET) <small>PS1 - Il mio intervento su questa voce è a tempo, ad un certo punto andrò via. PS2 - Non leggerò interventi "generici" sullo stato della voce, non leggerò interventi che riguardo utenti e non testo, non leggerò interventi superiori alle 7-8 righe su un normale schermo di computer, grazie</small>
In una cronaca romana del tempo, alla data del 17 marzo [[1742]], si legge che il [[papa Benedetto XIV]] «...portossi alla chiesa di San Giovanni Calabita de' PP Benfratelli....osservò con molto piacere la nuova ristaurazione di quella Chiesa abbellita di....ottime pitture tanto nelli tre nuovi quadri degl'Altari che nei due riquadri dell'Altar maggiore, e nel volto, tutta opera del Pittore Sig. Corrado Napolitano...». Nella volta della navata Giaquinto dipinse le ''Opere di carità di san Giovanni Calabita e la sua assunzione in cielo'', in quella del transetto il tondo della ''Trinità'', nelle lunette due ''Virtù'' e nei pennacchi i ''Cherubini con gli strumenti della Passione''; ai lati dell'altare maggiore sono due tele con il ''Martirio di santa Marta'' e il ''Sant'Antonio abate''.
 
:Ho iniziato. Ci metterò tempo. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:52, 5 nov 2018 (CET)
Il ''Diario Ordinario d'Ungheria'', alla data 27 aprile [[1743]], dà notizia dello scoprimento del soffitto ristrutturato della chiesa di [[Santa Croce in Gerusalemme]], nel quale sono "nel mezzo la ''Gloria Celeste'', con la ''Croce trionfante'' e ''san Michel'Arcangelo che precipita nell'abisso i Demoni'', oltre molte figure e rappresentanze; quale con l'altro della Crociata e colla Tribuna dell'Altar maggiore tutta ritoccata e ripulita nelle pitture antiche, che rappresentano l<nowiki>'</nowiki>''Invenzione'' e l<nowiki>'</nowiki>''Esaltazione'' rispettivamente della SS Croce, formano tutto assieme una vaga e magnifica comparsa, sì per le antedette pitture che sono opera del virtuoso Sig. Corrado Giacquinto Napolitano, sì per la nobile doratura e vaghi stucchi, de' quali ambedui li Soffitti e Chiesa tutta rispettivamente resta nobilitata e abbellita".
::Ok, Retaggio. Nessun problema. Aspetto che tu finisca e poi riprendo le fonti in mano per ampliare. Per scrivere questa voce ci ho messo tre anni: posso tranquillamente aggiungerne un altro paio :-).--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:27, 5 nov 2018 (CET)
:::Ho concluso lettura e ri-lettura <small>(e ci ho messo meno di un anno...)</small>. Probabilmente c'è altro ancora, ma possiamo ripartire da qui, se non si fa avanti nessun altro. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 13:32, 7 nov 2018 (CET)
 
== Ripasso della voce ==
Negli anni [[roma]]ni, l'arte di Giaquinto ebbe una virata dal [[rococò]] in direzione del nascente [[neoclassico]], anche per l'esempio dell'arte di [[Carlo Maratta]] e per l'influsso di artisti coevi come [[Pompeo Batoni]] e [[Pierre Subleyras]]. Anche da [[Roma]] Giaquinto continuò ad occuparsi di commissioni per [[Carlo III di Spagna]], che gli affidò un dipinto per la [[Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli (Roma)|chiesa della Trinità degli Spagnoli]] in [[Via Condotti]].
Ringrazio {{ping|Retaggio}} per la lettura della voce. Con calma provvederò ad approfondire ogni punto indicato, andando poi ad eliminare la relativa "rosificazione". [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103 Questo] è il mio primo intervento.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:19, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860419&oldid=100860331 Secondo intervento].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:23, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860539&oldid=100860419 Terzo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:28, 7 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100875463 Quarto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:45, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875560&oldid=100875532 Quinto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:47, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875607&oldid=100875560 Sesto].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:49, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875683&oldid=100875607 Settimo e ottavo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 14:55, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711 Nono].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:00, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875976&oldid=100875775 Decimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:10, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876069&oldid=100876034 Undicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:14, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876134&oldid=100876069 Dodicesimo]. Prego cortesemente di leggere con attenzione il commento all'edit, in questo caso.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:19, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876343&oldid=100876134 Tredicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:29, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100876343 Quattordicesimo]. Anche qui, prego di leggere con attenzione il commento all'edit.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:30, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Quindicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:33, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876453&oldid=100876364 Sedicesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:35, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876545&oldid=100876492 Diciassettesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:37, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876573&oldid=100876545 Diciottesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:39, 8 nov 2018 (CET)
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100876639&oldid=100876573 Diciannovesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:42, 8 nov 2018 (CET)
 
Ok. Ho fatto le diciannove modifiche riportate qui sopra, tutte relativamente più facili (imho). Ne mancano ancora dodici, un po' più complesse perché necessitano di riprendere in mano alcune fonti comparandole fra di esse. Prossimamente, su questi schermi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:45, 8 nov 2018 (CET)
Successivamente il re richiamò l'artista molfettese a [[Madrid]] per decorare i vasti spazi dello scalone e della ''Capilla Real'' del suo palazzo, nell'ambito di un vasto programma di lavori che avrebbero coinvolto alcuni dei più prestigiosi artisti d'[[Europa]], come [[Anton Raphael Mengs]] e [[Giovanni Battista Tiepolo]]. Sempre in questi anni Giaquinto lavorò al palazzo reale della Granja, presso [[Segovia]] e alla [[Basilica di Nostra Signora e di Sant'Antonio]] a [[Mafra (Portogallo)|Mafra]] in [[Portogallo]].
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880562&oldid=100876721 Ventesimo]. Il commento all'edit spiega efficacemente il passaggio. Fortunatamente il libro di Becherelli è in parte (piccola) anche visibile [https://books.google.it/books?id=Ym3dzlSfZUUC&pg=PA134&dq=lika+italiani+ustascia+1941&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjlp-24rcXeAhWFliwKHbaBAqsQ6AEIKDAA#v=onepage&q=lika%20italiani%20ustascia%201941&f=false qui]. Quindi chiunque può verificare coi suoi occhi.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 18:53, 8 nov 2018 (CET)
Nel [[1762]], afflitto da problemi di salute, Giaquinto rientrò a [[Napoli]] alla corte del figlio di [[Carlo di Borbone]], [[Ferdinando IV di Borbone]]. Ultima sua importante commissione fu un ciclo di tele per la distrutta chiesa di San Luigi di Palazzo, che era stata da poco restaurata dall'amico [[Luigi Vanvitelli]].
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562 Ventunesimo]. Ho riformulato, ampliato e citato quasi ''verbatim'' la parte del testo derivante da un'altra fonte, peraltro già presente in bibliografia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 19:18, 8 nov 2018 (CET)
 
::Ti ringrazio per quanto fatto fino ad ora e quanto ti appresti a fare ancora, nonché per la pazienza e per l'ordine che sei riuscito a mantenere nelle risposte. Ti segnalo solo due cose che non mi convincono appieno (probabilmente anche perché sono stato io troppo ermetico nel porre il dubbio):
== Opere ==
::*[https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100860331&oldid=100856103], precisato da [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875463&oldid=100871305] (e ci metto, con dubbio, anche [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100875775&oldid=100875711]). Per carità... ciò che hai scritto è corretto sia come forma che come sostanza, ma a me sembra che presenti una visione "parziale" e troppo formale: manca un chiaro riferimento che la creazione del tribunale avvenne non solo per "giudicare una serie di reati" (manco non ci fossero gli strumenti) e "perché il RDL lo permetteva", ma anche a scopo chiaramente intimidatorio, repressivo o quanto meno per far fronte ad una situazione diciamo... sfuggita di mano. Sappiamo insomma bene che lo strumento "straordinario" fu creato non solo per rispondere a un vuoto normativo e perché si poteva farlo, ma anche per mandare un chiaro segnale alla popolazione in una situazione straordinaria. Questo andrebbe IMHO ricordato chiaramente sia nell'incipit, sia nel punto della voce in cui si parla della creazione del tribunale.
[[File:Corrado Giaquinto 001.jpg|thumb|''Natività di Maria'']]
::* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100880978&oldid=100880562] anche questo, formalmente correttissimo, ma IMHO parziale: si sorvola sul fatto che il ritiro dalla seconda zona era "ritardato" anche per velleità annessionistiche da parte di Roma, quanto meno per evitare di lasciar troppo spazio ai tedeschi. E' vero che le motivazioni attualmente presenti sono maggiormente "in topic" rispetto all'oggetto della voce, ma non si può IMHO sottacere completamente sul resto.
* [[Perugia]], [[Galleria Nazionale dell'Umbria]],''Trinità'', 1750 c.
::Saluti e grazie ancora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 10:30, 9 nov 2018 (CET)
* [[Teramo]], [[Museo Civico di Teramo]], ''studio per decorazione'' 1750 c.
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100890472&oldid=100890040 Ventiduesimo].--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 10:35, 9 nov 2018 (CET)
*Mafra, Cattedrale, ''Crocefissione e santi'', 1730
*[[Roma]], [[chiesa di San Nicola dei Lorenesi]], ''affreschi'', 1731
*Roma, [[palazzo Borghese]], ''Virtù'', affresco, 1732
*Roma, [[chiesa di Santa Maria dell'Orto]], ''Battesimo di Cristo'', olio su tela, 1750
*[[Torino]], [[villa della Regina]], ''affreschi'', 1733
*Torino, chiesa di Santa Teresa, tele con la ''Vita di S. Giuseppe'', 1735
*La Granja, Palazzo Reale, ''Storie di Enea'', 1735
*[[Molfetta]], Collezione privata, ''Trionfo di Galatea'', 1739
*[[Rocca di Papa]], chiesa parrocchiale, pala dell'''Assunta'', 1739
*Molfetta, Collezione privata, ''Venere riceve da Vulcano le armi di Enea'', [[1739]] circa
*[[Bevagna]], Pinacoteca Comunale, ''Adorazione dei Magi'', [[1740]] - [[1750]] circa
*Roma, chiesa di S. Giovanni Calibita, affreschi con ''Storie di S. Giovanni di Dio'', 1741
*Roma, [[Basilica di Santa Croce in Gerusalemme|chiesa di Santa Croce in Gerusalemme]], affreschi con ''Storie della Vera Croce'', 1743
*Roma, [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], ''Venere appare a Enea'', [[1743]] - [[1744]] circa
*[[Napoli]], [[Duomo di Napoli|Duomo]], tela con la ''Traslazione delle Reliquie'', 1744 circa
*[[Bari]], [[Pinacoteca Provinciale di Bari]], ''Ulisse e Diomede nella tenda di Reso'', datazione incerta
*Bari, [[Pinacoteca Provinciale di Bari]], ''Natività del Battista'', [[1744]] - [[1745]]
*Bari, [[Pinacoteca Provinciale di Bari]], ''San Nicola salva i naufraghi'', 1746
*Molfetta, [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Molfetta)|Cattedrale dell'Assunta]], ''Assunzione della Vergine'', 1747
*Roma, [[Chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli (Roma)|chiesa della SS.Trinità degli Spagnoli]], ''La Santissima Trinità e la liberazione di uno schiavo'', 1748
*Roma, [[chiesa di Santa Maria dell'Orto]], ''Battesimo di Cristo'', 1750
*[[Montefortino]], [[Pinacoteca civica Fortunato Duranti]], ''Agar e Ismaele'', [[1750]] - [[1752]]
*[[Taranto]], [[Museo diocesano (Taranto)]], ''Sogno di San Giuseppe'', [[1750]] - [[1752]]
*[[Bologna]], [[Museo internazionale e biblioteca della musica]], ''Ritratto di Carlo Broschi detto Farinelli'', [[1753]] - [[1755]]
*[[Madrid]], [[Palazzo reale di Madrid|Palazzo Reale]], Capilla Real, affresco con ''La Spagna rende omaggio alla Religione'', 1753-1762
*Madrid, [[Palazzo reale di Madrid|Palazzo Reale]], affresco con ''La nascita del sole e il trionfo di Bacco'', 1753-1762
*Madrid, [[Museo del Prado]], ''La Giustizia e la Pace'', [[1760]] - [[1762]]
*[[Caserta]], [[Reggia di Caserta|Palazzo Reale]], tela con ''Fortezza e Vigilanza'', datazione incerta
*Napoli, chiesa di S. Luigi di Palazzo, tele con la ''Vita della Vergine'', 1764-65
*[[Cesena]], [[Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Cesena)|Chiesa di Santa Maria del Suffragio]], tela ''Natività della Vergine con San Manzio'', 1752
*Cesena, [[Duomo di Cesena|Cattedrale di San Giovanni Battista]], affreschi e ornamenti della ''"Cappella della Madonna del Popolo"'', [[1750]]
*[[Genova]], [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]], ''Il martirio dei Giustiniani di Scio'', olio su tela, datazione incerta
*[[Moricone]] ([[Città metropolitana di Roma Capitale|Roma]]), Chiesa parrocchiale dell'Assunta, Pala d'altare dell'Assunta, datazione incerta
 
Rispondo a Retaggio, rispetto a quanto scritto sopra.
== Bibliografia ==
* Il testo della legge è quello. Provo a fare un riassunto della questione. Dopo il Trattato di Roma, dal punto di vista formale il Governatorato della Dalmazia era diventato parte del territorio metropolitano italiano. E quindi ai civili si dovevano applicare le norme esistenti per il territorio metropolitano italiano: codice penale, codice di procedura penale ecc. In altre parole: la competenza in materia penale non era più demandata integralmente ai tribunali militari per le zone di guerra, bensì - ad un mix fra militari e civili, con notevolissime baruffe fra i primi e i secondi per decidere chi aveva il diritto (e il potere) di decidere. Senza contare poi le ingerenze dell'apparato del partito, che voleva mettere il becco su tutto, ingarbugliando ancor più la cosa. Perché allora il Tribunale straordinario? Perché in Dalmazia non c'era il tempo per creare una sezione del [[Tribunale Speciale per la Sicurezza dello Stato]]. Perché Bastianini voleva cercare di trovare una "quadra" fra poteri civili e militari e di partito, di conseguenza il tribunale fu una creatura del potere politico (lui), ma formato da militari e uomini della Milizia.
*A. Muti, ''Famiglie molfettesi'', ms ca 1730, Molfetta, Biblioteca Comunale
* Sul ritiro dalla seconda zona. Non è corretto quel che scrivi: non ho trovato nessuna fonte che parla di ulteriori volontà annessionistiche italiane nei confronti della Lika o della Dalmazia interna. Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse. Parte della Croazia definita dall'accordo italo-tedesco che aveva indicato la cosiddetta "terza zona" con la sua "linea di demarcazione". L'idea italiana iniziale era quella di avere in Pavelic un alleato fedele, i tedeschi fuori dalle scatole e la Croazia pacificata dagli ustascia. Invece si trovarono Pavelic e in generale tutti i croati infuriati per la cessione della Dalmazia, che flirtavano coi tedeschi continuamente e una guerra continua in tutto il territorio croato (che comprendeva la Bosnia-Erzegovina), che trabordava continuamente nel territorio italiano. Di conseguenza, decisero in pochi mesi di non ritirarsi più. Ricordo poi una cosa: secondo l'accordo italo/croato, nella seconda zona gli italiani avrebbero dovuto cedere il potere civile ai croati, ma tutta l'area era aperta ai movimenti di truppa italiani, che ne disponevano a propria scelta per le esigenze di guerra. Secondo la fonte "Becherelli" successe anche un fatto particolare, e cioè i domobrani chiesero sempre più di diventare dei reparti collaborazionisti del Regio Esercito. Sul fatto che poi gli italiani volessero mantenere fuori i tedeschi, diciamo che le fonti mettono in risalto come i tedeschi fossero via via più seccati di dover intervenire in Croazia per tener sotto controllo la guerriglia partigiana. Anch'essi in realtà speravano di non dover distrarre le truppe da altri teatri bellici. Ma tutto ciò non ha moltissimo a che fare con la storia del Tribunale Straordinario della Dalmazia, che non conobbe praticamente nessuna di queste dinamiche, essendo cessata la sua storia a ottobre del 1941.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:21, 9 nov 2018 (CET)
*B. De Dominici, ''Vite dei Pittori, Scultori ed Architetti Napoletani'', Napoli, 1745
Dimenticavo un particolare di contorno. L'appartenenza al Partito Comunista era considerato un reato, secondo il decreto istitutivo del Tribunale Straordinario. In realtà, l'appartenenza al partito e l'esistenza stessa di tale organizzazione era vietata in Jugoslavia addirittura da ''prima'' del divieto imposto dal regime fascista. Il governo jugoslavo aveva infatti promulgato un decreto in tal senso (chiamato ''Obznana'') nella notte fra il 29 e il 30 dicembre 1920. Il partito reagì creando un'organizzazione terroristica chiamata ''Crvena Pravda'' (Giustizia rossa), che mise in opera una serie di attentati di vario tipo, fra cui il tentativo di assassinio del principe reggente Alessandro (che fu poi [[Alessandro I di Jugoslavia|re di Jugoslavia]]). Ciò portò ad un inasprimento della normativa anticomunista. Negli anni successivi, circa 70.000 comunisti jugoslavi furono arrestati. Quando Alessandro divenne "dittatore" della Jugoslavia sospendendo la costituzione (1929), i comunisti proclamarono la rivolta armata, e la repressione aumentò a tutti i livelli. Questo per dire che in qualche modo gli jugoslavi erano ''abituati'' (non trovo altro termine, abbi pazienza) a pensare ai comunisti come a dei "fuorilegge". All'interno di uno stato che era una dittatura con forti tendenze repressive. Il che spiega anche in parte come mai il collaborazionismo in Jugoslavia fu un fenomeno di massa, e come mai dopo la guerra Tito e i suoi ammazzarono svariate decine di migliaia di jugoslavi. Gli infoibati vanno inseriti in tutto questo contesto. Ma siamo già in altre voci...--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 11:38, 9 nov 2018 (CET)
*L. Lanzi, ''Storia pittorica della Italia'', Bassano, 1789
:Perdonami, ti rispondo brevemente, per il poco tempo; eventualmente ragioniamoci meglio.
*F. Samarelli, ''Ricerche'', Molfetta, 13 novembre 1926, ms, Molfetta, Biblioteca Comunale
:*Punto 1: ripeto: formalmente corretto, ma le ''modalità'' operative, la rapidità, la severità, la "sommarietà" dei giudizi (permetti il termine), rendono lampante che le motivazioni non fossero solo di "vuoto normativo" o di "voler trovare una quadra".
*''Atti del convegno di studi su Corrado Giaquinto, Molfetta, 3 - 5 gennaio 1969'' a cura di Harald Olsen, Molfetta, 1971
:*Punto 2: non ho capito... mi rispondi "no" e poi mi dici "sì"? :-D Scusa ma la frase "Il ritardo era dovuto - e in ciò le fonti sono concordi - soprattutto alla volontà italiana di mantenere la propria influenza sulla parte della Croazia che ricadeva nella propria sfera di interesse", non ci dice che appunto gli il motivo del mancato ritiro non era da ascriversi ''soltanto'' alle violenze tra croati e serbi? Attenzione poi... io non ho parlato di volontà, ma di velleità... probabilmente gli italiani non sapevano bene neanche loro cosa farci con quella zona (almeno inizialmente), ma l'unica cosa certa è che non avevano tanto fretta di andarsene, "violenze" o meno. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:06, 9 nov 2018 (CET)
*Alfonso E. Pérez Sanchez, ''En torno a Corrado Giaquinto'' in «Archivo español de arte» n. 44, pp.&nbsp;389–401, 1971
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892055&oldid=100891649 Ventitreesimo edit]. Qui ho inserito - come da richiesta - un accenno all'attività successiva del Tribunale Speciale della Dalmazia.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:18, 9 nov 2018 (CET)
*Luigi Dania, ''Aggiunte a Corrado Giaquinto'' in «Antichità viva» n. 1, pp.&nbsp;11–26, 1972
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&diff=next&oldid=100892055 Ventiquattresimo]. In conseguenza del ventitreesimo edit, ho anche corretto parzialmente un altro edit fatto prima, inserendo una nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:20, 9 nov 2018 (CET)
*Id., ''Alcuni dipinti inediti di Corrado Giaquinto'' in «Antichità viva» n. 5, pp.&nbsp;13–17, 1975
*Alfonso E. Pérez Sanchez, ''Corrado Giaquinto's "Birth of the Virgin"'' in «Bulletin of the Detroit Institute of Arts» n. 1, pp.&nbsp;33–42, 1975
*Domenichina Olita, ''Il Martirio di Santa Barbara di Corrado Giaquinto'' in «Studi sardi» n. 25, pp.&nbsp;443–450, 1978/1980
*Luciano Arcangeli, ''Una novità per Giaquinto nelle Marche: la 'Santa Margherita' di Macerata'' in «Bollettino d'arte» n. 19, pp.&nbsp;79–82, 1983
*Irene Cioffi, ''Corrado Giaquinto's studies for the sculptural decorations planned for the staircases of the New Royal Palace in Madrid'' in «Master drawings» n. 4, pp.&nbsp;434–440, 1984
*''Corrado Giaquinto: atti del II Convegno Internazionale di Studi'' a cura di Pietro Amato, Molfetta 1985
*Liliana Barroero, recensione a ''Corrado Giaquinto: atti del II Convegno Internazionale di Studi'' in «Storia dell'arte» n. 56, pp.&nbsp;96–97, 1986
*Luigi Dania, ''Alcuni inediti di Corrado Giaquinto'' in «Romagna arte e storia» n. 9, pp.&nbsp;17–32, 1989
*''Giaquinto : Capolavori dalle Corti in Europa'' catalogo della mostra, Milano 1993
*''Corrado Giaquinto: ritratto di Carlo Broschi detto Farinelli'' catalogo della mostra, Bologna, 1998
*Luigi Dania, ''Intorno a Corrado Giaquinto'' in ''Per Luigi Grassi: disegno e disegni'' a cura di Anna Forlani Tempesti e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, pp.&nbsp;450–457, Rimini, 1998
*Claudio Strinati, ''Tutto finisce bene'' in ''Modelli di lettura iconografica: il panorama meridionale'' a cura di Mario Alberto Pavone, pp.&nbsp;277–306, Napoli 1999
*Susanne A. Meyer, s.v. ''Giaquinto, Corrado'' in «Dizionario Biografico degli Italiani» vol. LIV, pp.&nbsp;562–567, 2000
*Maria Teresa Caracciolo, ''Corrado Giaquinto et Nicola Lapiccola: un échange d'idées et une complicité d'académiciens'' in ''Mélanges en hommage à Pierre Rosenberg: peintures et dessins en France et en Italie, XVIIe - XVIIIe siècles'' a cura di Anna Cavina e Jean-Pierre Cuzin, pp.&nbsp;138–144, Parigi 2001
*Mario Alberto Pavone, ''Dall'allievo al maestro: aggiunte a Giaquinto e Solimena'' in «Kronos» n. 4, pp.&nbsp;49–64, 2002
*Luciano Arcangeli, ''Un miracolo di san Filippo Neri: Giaquinto e la storia sacra'' in «Les cahiers d'histoire de l'art» n. 1, pp.&nbsp;105–108, 2003
*''Intorno a Corrado Giaquinto: acquisizioni, donazioni, restauri 1993 - 2004'' catalogo della mostra a cura di Clara Gelao, Bari 2004
*''Corrado Giaquinto: il cielo e la terra'' catalogo della mostra di Cesena a cura di Michela Scolaro, Bologna 2005
*''Corrado Giaquinto y España'' catalogo della mostra a cura di Alfonso E. Pérez Sánchez, Madrid 2006
*''Juvarra a Villa della Regina: le storie di Enea di Corrado Giaquinto'' catalogo della mostra a cura di Cristina Mossetti e Paola Traversi, 2008
 
Rispondo ancora velocemente a Retaggio.
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* In realtà, le fonti mi dicono che fu proprio così. Nelle zone di guerra i tribunali militari facevano già più o meno carne di porco. Ma la questione era che la Dalmazia annessa '''non''' era più zona di guerra. Per meglio dire: i militari la volevano ancora "gestire", ma i civili no. E quindi se uno veniva arrestato dove lo si portava per un processo? I tribunali ordinari (tribunale civile, corte d'assise, corti d'appello ecc.) non c'erano ancora, Bastianini non voleva che i militari si mettessero in mezzo, e quindi creò questo tribunale qui. Che proprio per il suo essere un ibrido non definito e non definibile, venne sostituito a fine ottobre. Perché venne sostituito? Se andava così bene e macinava fucilazioni a go-go, non poteva continuare ancora ad andar bene così? In realtà potrà apparire strano, ma questa cosa non era coerente con nessun ordinamento, e quindi la creazione del Tribunale Speciale colmò un vuoto che era stato precedentemente "coperto" da questo strano ibrido di Tribunale Straordinario. Francamente non ho capito bene cosa vorresti che fosse detto, visto che le fonti ''questo'' mi dicono. Vorresti che fosse calcata maggiormente la brutalità del tribunale?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:28, 9 nov 2018 (CET)
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* Seconda questione: il ritiro dalla seconda zona. Come c'è scritto nella voce, erano state create ''tre zone''. La prima fu quella che poi venne annessa all'Italia. Nella seconda gli italiani avevano il diritto di tenervi le proprie truppe in attesa che Pavelic facesse il suo. La terza invece derivava da un accordo coi tedeschi: da qua in su ci siamo noi (tedeschi), da qua in giù ci siete voi (italiani). Nel senso che queste sono le nostre rispettive zone di influenza. Perché gli italiani decisero poi di rimanere nella seconda zona? Per volontà annessionistica? Non risulta da nessuna fonte che gli italiani volessero annettersi ancora la Lika e la Dalmazia interna. Perché allora? Le fonti (e non io) dicono che ciò accadde perché nella seconda zona c'era un macello, perché le popolazioni locali varie volte chiesero agli italiani di rimanere, perché sulla scorta di ciò lo chiesero gli stessi comandanti militari italiani sul terreno, perché gli italiani vedevano che dalla seconda zona si irradiavano operazioni di guerriglia nella prima zona, perché infine non si fidavano del governo ustascia, iniziando a flirtare coi cetnici e pure con aliquote di domobrani. E quindi qui cosa dovremmo scrivere di alternativo, secondo te? Ma soprattutto: tratto da quale fonte?--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:34, 9 nov 2018 (CET)
 
::Presbite, quello che ho capito è che... non ci siamo proprio capiti. Sicuramente problema mio. Personalmente rimando la questione a quando avrò più tempo per spiegarmi bene. Nulla da dire, se non ringraziamenti, sul resto fatto fino ad ora. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 12:50, 9 nov 2018 (CET)
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|http://www.corradogiaquinto.it|Sito della Società di cultura europea "G.M.A. Caracciolo" Molfetta}}
 
* [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tribunale_Straordinario_della_Dalmazia&type=revision&diff=100892788&oldid=100892585 Venticinquesimo edit]. Nel commento è riportato il passo testuale del testo citato in nota.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 13:01, 9 nov 2018 (CET)
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{{Portale|biografie|pittura}}
[[Categoria:Corrado Giaquinto]]