Femminicidio e Utente:MarcoZabai/Sandbox: differenze tra le pagine

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è la definizione del fenomeno, si indichi la fonte in cui si sostiene che OGGI viene usato in altro modo.
 
 
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{{Bio
{{protetta}}
|Nome = Enzo
|Cognome = Demattè
|Sesso = M
|LuogoNascita = Trento
|GiornoMeseNascita = 6 dicembre
|AnnoNascita = 1927
|LuogoMorte = Treviso
|GiornoMeseMorte = 11 ottobre
|AnnoMorte = 2014
|Attività = scrittore
|Attività2 = saggista
|Attività3 = poeta
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , distintosi in particolar modo nella narrativa per ragazzi.
|Immagine = Nonnp.jpg
}}
 
== Biografia ==
Il termine '''femminicidio''', nella sua accezione contemporanea, è un [[neologismo]] semantico che identifica tutti quei casi di [[omicidio doloso]] o [[Omicidio preterintenzionale (ordinamento penale italiano)|preterintenzionale]] in cui una donna viene uccisa da un uomo per [[violenza di genere|motivi basati sul genere]]<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/leg/17/BGT/Testi/Ddlpres/00703056.html|titolo=Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA-Disegno di Legge 724|accesso=28 luglio 2013}}</ref>. Esso costituisce dunque un sottoinsieme della totalità dei casi di [[omicidio]] aventi un individuo di sesso femminile come vittima. Un aspetto spesso comune a tale tipologia di crimini è la sua [[violenza domestica|maturazione in ambito familiare]], o comunque all'interno di relazioni sentimentali più o meno stabili.
Nasce a [[Trento]], da Vigilio Demattè, ferroviere, e Carlotta Vignati, modista.
Segue gli spostamenti della famiglia tra [[Venezia]], dove Demattè frequenta le scuole elementari, e [[Fortezza (Italia)]], per poi trasferirsi definitivamente a [[Treviso]] nel 1939. Persa la propria abitazione<ref>come riportato da Demattè stesso in questa intervista [http://www.portellosileanatv.it/saggi/mostre/7_aprile/7_aprile_testimoni.htm]</ref> a seguito del [[bombardamento di Treviso]] del [[7 aprile]] [[1944]], i Demattè verrano temporaneamente sfollati a [[San Trovaso]] per poi fare ritorno a Treviso a conclusione della guerra. <br>
Dopo il diploma presso il [[Liceo ginnasio statale Antonio Canova]] ottenuto nel 1946, si iscrive alla Facoltà di Lettere Classiche dell' [[Università degli studi di Padova]], dove si laurea nel 1952 discutendo una tesi in [[archeologia cristiana]] con il professor [[Sergio Bettini]]. <br>
 
Nel 1953 inizia la sua carriera professionale all'interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della [[Provincia di Treviso]] , poi come preside di Scuola Media, ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a [[Parigi]], presso l'ambasciata d'Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 viene insignito della [[Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]] dal [[Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] <ref>http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/4803</ref>.<br>
Il significato di tale neologismo, recentemente usato anche da [[mass media]] e istituzioni<ref>[http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/primo-piano/2391-violenza-di-genere-approvato-il-decreto-legge "Violenza di genere, approvato il decreto legge"] sito Pari Opportunità</ref>, viene in {{cn|alcuni casi}} usato in maniera estensiva per identificare "''Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte".''<ref>Devoto-Oli, Vocabolario della lingua italiana, 2013</ref><ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/femminicidio-perch-parola "Femminicidio: i perché di una parola"], Accademia della Crusca</ref>
 
All'impegno professionale e all'attività di scrittore, Demattè affianca un costante impegno nella vita sociale di [[Treviso]], in particolare nello scoutismo cattolico. Partecipa attivamente alla rifondazione dell' [[ASCI]] a [[Treviso]], di cui diviene dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. Svolge inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del [[Movimento Federalista Europeo]] dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo [[Unicef]] per il [[Veneto]] dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell' [[IBBY]] dal 1983 al 1987. <br>
==Origine, significato e diffusione del termine==
{{C|Il termine inglese "femicide" ha valore di distinzione semantica tra una vittima di sesso femminile rispetto ad una di sesso maschile, e non carattere criminologico. La fonte citata a supporto della data "1801", inoltre, è di dubbia consistenza. Il resto della sezione soffre di evidente recentismo, in quanto riporta dati di opere pubblicate dal 1992 in avanti (prima citazione del termine nel 1976), le quali dunque difficilmente possono essere qualificate come autorevolmente conclusive rispetto alla classificazione e alla natura della fattispecie giuridica in parola.|sociologia|gennaio 2014}}
[[File:Jakub Schikaneder - Murder in the House.JPG|miniatura|[[Jakub Schikaneder]], ''Omicidio in casa'' (1890)]]
In lingua inglese il termine ''femicide'' (femicidio) veniva usato già nel 1801 in Inghilterra per indicare "l'uccisione di una donna", senza però prendere in considerazione moventi relativi al [[violenza di genere|genere]]<ref>{{en}}Corry J. "The Satirical Review of London at the Commencement of the Nineteenth Century", London 1801, G. Kearsley.</ref><ref>Per approfondimenti vedere anche note e referenze nella pubblicazione PATH (Program for Appropriate Technology in Health):[http://www.path.org/publications/files/GVR_femicide_rpt.pdf "Strengthening Understanding of Femicide"]</ref>.
 
Dal 1965 al 1970 è consigliere comunale di [[Treviso]] e ricopre il ruolo di [[Assessore]] all'istruzione, cultura e gioventù nella [[Giunta comunale]] guidata da [[Bruno Marton]]. Durante gli anni da assessore dà avvio alla sezione ragazzi della [[Biblioteca comunale di Treviso]], da lui denominata "La Curiosa", che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.<ref>http://www.comune.treviso.it/la-biblioteca-dei-ragazzi-dematte-palazzo-rinaldi/</ref><br>
Successivamente il termine è stato utilizzato dalla [[criminologia|criminologa]] Diana Russell nel [[1992]], nel libro scritto insieme a Jill Radford ''Femicide: The Politics of woman killing''. La Russell identificò nel femmicidio una categoria criminologica vera e propria: una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna «perché donna», in cui cioè la violenza è l'esito di pratiche [[misoginia|misogine]].
 
Come forma di riconoscimento per aver raccontato il territorio della montagna nelle sue opere letterarie, nel 1986 viene nominato cittadino onorario di [[Vallarsa]]. La medesima onorificenza gli verrà conferita anche dal comune di [[Falcade]] nel 1999<ref> Delibera del Consiglio Comunale di Falcade numero 67 del 15 dicembre 1998</ref>.
L'antropologa messicana [[Marcela Lagarde]] scrive nel 1997: {{quote|Il Femminicidio coinvolge regole restrittive, politiche predatorie e modi alienanti di vivere che, insieme, costituiscono l'oppressione di genere, e la loro realizzazione radicale porta all'eliminazione simbolico e concreta delle donne ed al controllo del resto.Il femminicidio (...) richiede complicità e consenso accettando molteplici principi concatenati: interpretando il danno per le donne come se non fosse tale, tergiversando su cause e motivazioni e negando le sue conseguenze. Tutto questo viene fatto per sottrarre la dannosa violenza contro le donne alle sanzioni etiche, giuridiche e giudiziarie che incorniciano altre forme di violenza (...) e lasciare le donne senza ragione, senza parola e senza essere in grado di rimuovere tale violenza.|El feminicidio implica normas coercitivas, políticas expoliadoras y modos de convivencia enajenantes que, en conjunto, componen la opresión de género, y en su realización radical conducen a la eliminación material y simbólica de mujeres y al control del resto. Para que el feminicidio (...) requiere una complicidad y el consenso que acepte varios principios concatenados: interpretar el daño a las mujeres como si no lo fuera, tergiversar sus causas y motivos y negar sus consecuencias. Todo ello es realizado para sustraer la violencia dañina contra las mujeres de las sanciones éticas, jurídicas y judiciales que enmarcan otras formas de violencia (...) y dejar a las mujeres sin razón, sin discurso y sin poder para desmontar esa violencia.<ref>Marcela Lagarde; 1997, “Identidades de género y derechos humanos. La construcción de las humanas”, VII curso de verano. “Educación, democracia y nueva ciudadanía”, Universidad Autónoma de Aguascalientes.</ref>}}
 
Si spegne a Treviso l'11 ottobre 2014 dopo una lunga malattia.
Il termine è stato ripreso e diffuso da numerosi studi di diritto, sociologia, antropologia, criminologia<ref>{{Cita web|url = http://www.rassegnaitalianadicriminologia.it/it/home/item/256-il-femminicidio-in-italia-nel-periodo-2000-2012|titolo = "Il femminicidio in Italia nel periodo 2000-2012"|sito = Rassegna Italiana di Criminologia|accesso = 25/11/2014}}</ref> e utilizzato negli appelli internazionali lanciati dalle madri delle ragazze uccise a [[Ciudad Juárez]]. "Nuestras Hijas de regreso a casa" è il movimento fondato da [[Marisela Escobedo Ruiz]], uccisa nel gennaio 2010 in Messico nel corso della sua protesta per ottenere la verità sulla morte della figlia. A un anno di distanza [[Norma Andrade]], altra fondatrice di Nuestra Hijas, subisce un attentato.<br/>
È proprio dall'analisi della diffusione dei crimini compiuti contro le donne che la Lagarde propone la sua definizione.
 
== L'attività di scrittore ==
==Il fenomeno in Italia==
Gli obblighi scolastici non gli impediscono di coltivare la sua passione per la scrittura.
Non esiste in Italia un osservatorio nazionale sul femminicidio come in altri paesi, per esempio Spagna e Francia. Una parziale ricostruzione delle vittime tra il 2000 e il 2011 è stata operata da Eures e Ansa pubblicando la prima ricerca specifica sul femminicidio dal titolo "Il femminicidio in Italia nell'ultimo decennio".<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/04/femminicidio-su-due-al-nord-record-in-lombardia-172/700689/ Femminicidio, Eures e Ansa: “728 casi tra il 2000 e il 2011.]</ref>.
Dal 2005 i [[Centri antiviolenza]] raccolgono i dati delle donne uccise dai casi riportati dalla stampa.
Solo nel 2012, secondo l'indagine svolta dalla ''Casa delle donne per non subire violenza'' di Bologna i femminicidi in Italia sono stati 124, i tentati omicidi di donne 47. Il 70% circa delle donne sono state uccise da uomini con cui avevano o hanno avuto una relazione sentimentale (mariti, compagni, ex mariti, ex compagni etc.); la maggior parte degli omicidi vengono compiuti nella casa della coppia, della vittima o dell'autore, circa 80% delle donne sono italiane, come anche gli autori sono italiani; la maggior parte di loro vive nelle Regioni del Nord.
Solo negli ultimi anni è nata una certa attenzione soprattutto nei mass-media con trasmissioni televisive come [[Amore criminale]] si è potuto notare l'impegno di giornalisti come Riccado Iacona, è nato uno spettacolo teatrale sull'omicidio di donne ''Ferite a morte'', di Serena Dandini.
I [[Centri antiviolenza]] ma anche molti Comuni e altri Enti pubblici per il 25 novembre, [[Giornata mondiale contro la violenza alle donne]] e 8 marzo, [[Giornata internazionale della donna]], organizzano flash mob, convegni, seminari, eventi pubblici di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne e il femminicidio.
A giugno 2013 il parlamento italiano ha ratificato la Convenzione di Istanbul e ad agosto 2013 il governo italiano ha emanato con decreto legge<ref>decreto legge 14 agosto 2013 n. 93, poi convertito nella legge 15 ottobre 2013 n. 119</ref> norme penali che aggravano le ipotesi di atti persecutori od omicidio contro il coniuge od il convivente, tramite specifiche aggravanti dei reati.
 
Nel [[1958]] pubblica il suo primo romanzo, “La Valle coi Santi alle Finestre”, ambientato nella [[Valle del Biois]] nel Bellunese.
L'[[Eures]] ha recentemente pubblicato un rapporto in cui si registra in Italia un aumento delle uccisioni di donne del 14% nell'ultimo anno, dalle 157 nel 2012 alle 179 del 2013<ref>Dati Eures nel [http://www.huffingtonpost.it/2014/11/19/femminicidi-rapporto-eures_n_6185318.html secondo rapporto] sul femminicidio in Italia.</ref>
 
Gli anni Sessanta sono molto prolifici per l’attività letteraria di Enzo Demattè. Scrive diverse raccolte di poesie, alcune in italiano, altre in [[dialetto veneto]], o meglio, trevigiano: “Acqua piovana”, [[1961]]; “El Sorgoturco”,1963 (ha vinto il Premio Marta dell’[[Ateneo Veneto]]); “Giorni dispari”, [[1963]]; “Pagine e terra”, [[1967]].
 
Sempre seguendo la sua passione pedagogica, scrive libri per ragazzi: “Il regno sul fiume”, [[1967]] (Premio [[Giana Anguissola]]). Il libro, ambientato sul fiume [[Sile]], è pubblicato a puntate nel [[Corriere dei Piccoli]], ottenendo così una diffusione nazionale. Seguono, editi da [[Mursia]]: “Io e la capra”, [[1970]]; “Gente di confine”, [[1972]]; “Un ragazzo chiamato Friuli”, [[1977]], “Olive nere” nel [[1982]].
=== ONU: dichiarazioni e statistiche ===
La [http://data.euro.who.int/hfadb/ base dati della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) "La salute per tutti" per la Regione Europea], aggiornata fino al 2010-11, mostra chiaramente come:
# in Italia il tasso di vittime di omicidi e lesioni colpose sia di uomini che di donne è in lento declino a partire dagli anni settanta;
# questo declino è comune alla maggior parte dei paesi europei, con poche eccezioni;
# la media in Italia, negli ultimi 20 anni si è mantenuta al di sotto di quella della EU;
# il tasso di mortalità violenta per le donne in Italia negli ultimi anni è ampiamente al di sotto di quello degli uomini e si è ridotto anche rispetto agli anni '90, in cui aveva raggiunto 0,6 casi su 100.000, mentre nel 2008 era sceso a 0,39 su 100.000;
# il tasso di mortalità per le donne in Italia è molto più basso della media delle donne europee, di quanto non sia quello degli uomini, rispetto alla loro media.
 
Nei romanzi “L’estate cattolica” ([[1976]]) e “Passione di [[Vallarsa]]” ([[1984]]) fa i conti con la cultura cattolica e con la sua formazione intellettuale vicina al [[cattolicesimo liberale]] di [[Antonio Rosmini]].
[[Rashida Manjoo]], Special Rapporteur delle Nazioni Unite, nel rapporto<ref name="rapporto">{{cita web|url=http://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/HRCouncil/RegularSession/Session20/A-HRC-20-16-Add2_en.pdf|titolo=Report of the Special Rapporteur on violence against women,
its causes and consequences, Rashida Manjoo|accesso=28 luglio 2013|formato=pdf|lingua=en|pagine=5- 8 -21|data= 15 giugno 2012}}</ref>sulla visita effettuata nel gennaio 2012 in Italia per verificare l'applicazione [[CEDAW]] denuncia invece un elevato numero di femminicidi in Italia e richiama il governo a politiche in contrasto a questo fenomeno<ref name="rapporto">1</ref>. Dalla lettura del documento emerge che Rashida Manjoo non presenta inedita documentazione, ma sottolinea come ci sia stato un limitato sforzo da parte del Governo e della società civile nel raccogliere dati sulla violenza contro le donne, incluso il femminicidio,<ref name="rapporto" /> e come invece questo sia importante per il corretto funzionamento delle politiche statali.
 
Sull’educazione giovanile e il rapido mutamento dei costumi che sta investendo il [[Veneto]], come tutta l’Italia, scrive diversi saggi, cercando di comprendere cosa debba essere salvato della cultura tradizionale. L’opera più importante sulla cultura veneta, e non solo, è l’edizione critica delle lettere che [[Giovanni Comisso]] ha scritto, in un sodalizio durato quarant’anni, all’avvocato Natale Mazzolà e a sua moglie Maria Calzavara Mazzolà: ''Trecento Lettere di Giovanni Comisso a Maria e Natale Mazzolà (1925-1968)'', a cura di Enzo Demattè, Editrice Trevisana, 1972. Demattè analizza le lettere con grande maestria filologica, ricorrendo, per certi particolari biografici, alla testimonianza dello stesso Natale Mazzolà. Il volume ha ottenuto una menzione speciale dall’[[Accademia dei Lincei]].
=== La convenzione di Istanbul ===
 
Dopo un lavoro così impegnativo, Demattè ritorna alla poesia, in particolare con il poemetto “La dogaressa Marina” che ha vinto nel [[1981]] il Premio Guido Marta di Poesia. La giuria, nella quale erano presenti [[Gianfranco Folena]] e [[Andrea Zanzotto]], ha messo in risalto lo sperimentalismo linguistico dell’opera: ''“I frequenti inserti in lingua, anche straniera (dal latino allo spagnolo) non svigoriscono il dialetto che esprime con forza la profondità dei sentimenti”.''<ref>Testo estratto dalla motivazione del premio, riportata in "la dogaressa Marina", Milano, edizioni Maestri, 1984</ref>
L'11 maggio 2011 è stata sottoscritta ad Istanbul dai membri del Consiglio d' Europa la [[Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica]]<ref>http://www.conventions.coe.int/Treaty/Commun/QueVoulezVous.asp?CL=ITA&NT=210</ref>.
Tuttavia vi è previsto che la convenzione entrerà in vigore (cioè diverrà vincolante per tutti gli stati membri del Consiglio d'Europa) solo dopo che almeno 10 stati membri l'avranno ratificata: sono quattro gli Stati che l'hanno ratificata rapidamente (Albania, Montenegro, Portogallo, Turchia), mentre il quinto è stato l'[[Italia]] con effetto dal 16 luglio 2013<ref>legge 27 giugno 2013 n. 77 in Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1 luglio 2013, ove è riportata, oltre alla legge di ratifica della Convenzione, anche il testo della medesima in lingua francese</ref>, mentre successivamente c'è stata la ratifica da parte dell'Austria, della Bosnia-Erzegovina e della Serbia (e quindi la convenzione è oggi in vigore solo negli otto stati che l'hanno ratificata, dei quali solo tre dell'[[Unione europea]]<ref>per far entrare in vigore la convenzione non è necessaria solo la ratifica di dieci stati, ma anche che almeno otto di essi facciano parte dell'Unione Europea</ref>).
 
Altra raccolta, “Rosa rosae”, del [[1986]].
==Note==
{{references|2}}
 
Nel [[1987]] Demattè si trasferisce a [[Parigi]], come Ispettore Generale delle scuole italiane in [[Francia]], e vi rimarrà per sette anni. Al suo ritorno, in un Veneto profondamente cambiato, scrive un’ultima raccolta di poesie, “La Zosagna” ([[1994]]), nella quale esprime la nostalgia per un mondo ormai irrimediabilmente perduto.
==Bibliografia==
*Barbara Spinelli, ''Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale'', [[FrancoAngeli]], 1ª edizione 2008, Milano, pp. 208, ISBN 9788846498458.
*{{en}} Jill Radford, Diana E. H. Russell, "[http://www.dianarussell.com/f/femicde%28small%29.pdf Femicide: The Politics of Woman Killing]", Twayne Publishers, Settembre 1992, pag 379, ISBN 0805790284, ISBN 978-0805790283.
*{{en}} Diana E. H. Russell, Nicole Van de Ven, [http://www.dianarussell.com/f/Crimes_Against_Women_Tribunal.pdf "Crimes Against Women: Proceedings of the International Tribunal"], Les Femmes Pub., Millbrae (California) 1976, ISBN 0890879214, 0-9603628-5-1.
* [[Riccardo Iacona]], ''Se questi sono gli uomini. Italia 2012. La strage delle donne'', [[Chiarelettere]], Milano, 2012. /Special:BookSources/I9788861903334/
* Casa delle donne per non subire violenza, ''Femicidio, Corredo culturale: dati e riflessioni intorno ai delitti per la violenza di genere, anno 2011'', a cura di Cristina Karadole, Anna Pramstrahler, Bologna, 2012, ISBN 9788890789403.
*Cristina Karadole, [http://www.vittimologia.it/rivista/articolo_karadole_2012-01.pdf Femicidio: la forma più estrema di violenza contro le donne], Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, 2012, volume IV, pp.16-38.
*[[Loredana Lipperini]] - [[Michela Murgia]], ''L'ho uccisa perché l'amavo. Falso!'', Laterza, Roma-Bari 2013, ISBN 9788858107300.
*[[Adriano Sofri]], "[http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/31May2013/31May20139c7bec59b54700fca098dba319a9fc8c.pdf La strage delle donne e i negazionisti]", La Repubblica, 1° p., 31 maggio 2013.
* Devoto, G, Oli G.C. Vocabolario della lingua Italiana, voce Femminicidio, Le Monnier, 2013
* Luciano Garofano, Andrea Conz, Luigi Levita, ''Femminicidio. Commento organico al D.L. 14 agosto 2013, n. 93, convertito dalla L. 15 ottobre 2013, n. 119, in materia di sicurezza e di contrasto alla violenza di genere'', Dike Giuridica Editrice, Roma, 2013 (XXII-346; ISBN 9788858202692).
* Femicide: the killing of women in Australia, http://www.aic.gov.au/documents/A/9/9/%7BA99154F1-04A7-48FA-B3AD-814D7E4C64A4%7Dfull_report.pdf
 
Si dedica infine anche alla biografia di alcuni personaggi della Treviso ottocentesca: “[[Lorenzo Crico]]”, 1990; “[[Antonio Caccianiga]]”, 2002; “[[Giuseppe Bianchetti]]”, 2004.
==Voci correlate==
*[[Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica]]
*[[Delitto d'onore]]
*[[Uxoricidio]]
*[[Omicidio]]
*[[Sindrome di Otello]]
*[[Violenza contro le donne]]
*[[Femminicidio a Ciudad Juarez]]
 
==Altri progettiOpere ==
{{interprogetto|etichetta=femminicidio|wikt=femminicidio}}
 
=== Opere letterarie (narrativa, poesia, teatro) ===
==Collegamenti esterni==
*Giuristi Democratici, {{cita web|http://www.antiviolenzadonna.it/menu_servizio/documenti/studi/id19IT.pdf|"Violenza sulle donne: parliamo di femminicidio"|8 febbraio 2012}}
*Casa delle donne per non suibire violenza, {{cita web|http://femicidiocasadonne.wordpress.com}}
*{{en}} Diana E. H. Russell, {{cita web|http://www.dianarussell.com/origin_of_femicide.html|"The origin and importance of the term femicide"|8 febbraio 2012}}
*{{en}} PATH (Program for Appropriate Technology in Health):{{cita web|http://www.path.org/publications/files/GVR_femicide_rpt.pdf|"Strengthening Understanding of Femicide", panoramica della conferenza sul femminicidio convocata congiuntamente dal PATH, l'Inter-American Alliance per la prevenzione della violenza di genere (Intercambios), il Medical Research Council del Sud Africa (MRC), e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nei giorni dal 14 al 16 aprile 2008 a Washington, DC|8 febbraio 2012}}
*[http://www.repubblica.it/cronaca/2012/03/27/news/l_uomo_in_casa_diventa_assassino_una_donna_uccisa_ogni_due_giorni-32260263/?ref=HRER1-1 Adriano Sofri, ''Una donna uccisa ogni due giorni''], Repubblica.it, 27 marzo 2012.
*{{cita web|autore=Matilde Paoli (a cura di)|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/femminicidio-perch-parola|titolo=Femminicidio: i perché di una parola|editore= [[Accademia della Crusca]]|data=28 giugno 2013}}
{{portale|antropologia|diritto}}
 
* ''La valle coi santi alle finestre,'' Milano, Intelisano, 1958
[[Categoria:Femminismo]]
* ''Il Regno sul Fiume,'' Milano, [[Mursia]], 1968; Premio Giana Anguissola, 1967
[[Categoria:Violenza contro le donne]]
* ''Io e la Capra'', Milano, [[Mursia]], 1970
[[Categoria:Omicidio]]
* ''Gente di Confine'', Milano, [[Mursia]], 1974
* ''L'estate cattolica'', Treviso, Libreria Editrice Canova, 1976; finalista Premio "Settembrini" 1977
* ''Un ragazzo chiamato Friuli'', Milano, [[Mursia]], 1977
* ''Olive nere'', Milano, [[Mursia]], 1984; Premio solidarietà, 1984; Premio "le palme d'oro", 1986
*''Passione di Vallarsa'', Camposampiero, Edizioni Del Noce, 1984
*''Leone dei Gat'', Conegliano, Silemotori Negro, 2003
 
* ''Acqua piovana'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1961
* ''Giorni Dispari'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1963; Medaglia d'oro dell'Ateneo Veneto
* ''El Sorgoturco'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1964; Premio "G. Marta", 1963
* ''Pagine e terra'', Roma, Dell'Arco Editore, 1967
* ''Trei Orazhion'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1974; Premio "G. Perale", 1973
* ''Tera'', Altino-Venezia, [[Rebellato Editore]], 1978
* ''La dogaressa Marina'', Milano, Luigi Maestri Tipografo, 1984; Premio "G. Marta", 1982
* ''Rosa-Rosae'', Roma, Edizioni del Leone, 1986; Finalista assoluto al "Premio Ungaretti", 1988
*''La Zosagna'', Cittadella, [[Rebellato Editore]], 1994
*''Segnor de la domenega'', Conegliano, Silemotori Negro, 2004
 
* ''L'età dei pini'', Altino-Venezia, [[Rebellato Editore]], 1978
 
=== Opere scientifiche e di ricerca ===
 
* ''Girandole dei camini trevigiani'', Libreria Editrice Canova, 1961; II premio ex-aequo al Concorso dell'associazione trevigiana della stampa, 1954
* ''Fiere e Mercati'', Treviso, Associazione Tarvisium, 1964
*''Trecento lettere di Giovanni Comisso a Maria e Natale Mazzolà, 1924-1968'', Treviso, Editrice Trevigiana, 1972; Menzione speciale dell' [[Accademia dei Lincei]]
* ''Il Montello di Cecco'', dalla rivista "Dove Sile e Cagnan s'accompagna", anno IX, n. 1, Treviso, Grafolito editrice, 1975
* ''Natura e ambiente'', dal volume "Favolosa Marca", Treviso, Edizioni della Galleria, 1975
* ''Tre minute dotali agordine del XVII e XVIII secolo,'' Belluno, Nuovi sentieri editore, 1978
* ''Cent'anni di matrimonio nella campagna trevigiana,'' Vittorio Veneto, Dario De Bastiani, 1982
*''I Dialoghi rusticali di Lorenzo Crico,'' per la collana ''Cultura Popolare Veneta,'' Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1990
* ''Preganziol: un profilo e oltre'', Mogliano Veneto, Edizioni Arcari, 1992
*''Giacomo Agostinetti, Cento e dieci ricordi che formano il buon  fattor di villa'',1998, edito da [[Regione Veneto]], [[Fondazione Cini]], [[Neri Pozza]]
*''Antonio Caccianiga l'eremita di Saltore'', Treviso, Libreria editrice Canova, 2002
*''Giuseppe Bianchetti l'Alcibiade di Treviso'', Treviso, Libreria Editrice Canova, 2004
 
=== Testi di interpretazione critica e divulgazione ===
 
*''Renato uomo, Nesi artista'', profilo critico dal volume "Renato Nesi", Treviso, SIT Editrice, 1977
*''Saggio introduttivo al volume "L'arcata del tempo" di Mario Prevedello'', Belluno, Nuovi sentieri, 1980
*''Presentazione al volume "Il paese dalle ombre lunghe" di Hans Ruesch'', Milano, [[Garzanti]], 1976
*''I giovani e la Resistenza'', testo del discorso tenuto il 25.04.1967, Treviso, Tipografia comunale, 1968
*''Otto articoli di divulgazione storico-filologica'', Treviso, "Il Tommaseo", 1971
*''Lorenzo Crico: la pietà economica,'' saggio introduttivo a "I dialoghi rusticali di Lorenzo Crico", Roma, Ed. Istituto Enciclopedia Italiana e [[Fondazione Giorgio Cini]], 1990
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita news|autore=Donatella Lombello|titolo=Dedicata al celebre scrittore la biblioteca Demattè a Treviso|pubblicazione=Il Pepe Verde|data=Giugno 2016|pp=38-39}}
* <nowiki>{cita libro|Renato|Bertacchini|Novelle e racconti dell'Otto-Novecento in Italia|1986|Studium|1998|ISBN=8838237999}}</nowiki><br />
 
== Voci correlate ==
[[Biblioteca comunale di Treviso]]
 
[[Giuseppe Mazzotti]]
 
== Altri progetti ==
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura}}