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{{Avvisounicodenota disambigua}}
[[File:Fil-Pixel-example-wiki.png|miniatura|304.995x304.995px|Ingrandimento di una versione precedente del logo di Wikipedia in cui sono evidenti i pixel che compongono l'immagine]]
{{nota disambigua|la varietà dell'italiano parlata in Toscana|dialetto toscano|Lingua toscana}}
Un '''pixel''', in [[computer grafica]], è l'unità minima convenzionale della superficie di un'[[immagine digitale]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Walter Maraschini|autore2=Mauro Palma|titolo=Enciclopedia della Matematica|edizione=Edizione speciale per il Corriere della Sera|collana=Le Garzantine|anno=2014|editore=Garzanti|lingua=italiano|p=|posizione=v. grafica computerizzata|volume=A-L}}</ref> I pixel, disposti in modo da comporre una griglia fissa rettangolare<ref name=":0" />, per la loro piccolezza e densità appaiono fusi in un'unica immagine. Il termine è la contrazione di "picture element", cioè "elemento di immagine".
{{lingua
|nome = Italiano
|colore = #ABCDEF
|stati = {{ITA}}<br />{{SMR}}<br />{{VAT}}<br />{{CHE}} (Cantoni [[Canton Ticino|Ticino]] e [[Grigioni italiano|Grigioni]])<br />{{SVN}} ([[Litorale-Carso|Litorale]])<br />{{HRV}} ([[Regione istriana|Istria]], [[Fiume (città)|Fiume]], [[Dalmazia]])<br />{{MLT}}<br />{{MCO}}<br />{{FRA}}<ref>{{cita web|url=https://www.ethnologue.com/language/ita|titolo=Italian|sito=Ethnologue|accesso=9 agosto 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ethnologue.com/country/FR/languages|titolo=France|sito=Ethnologue}}</ref><br />{{LBY}}<br />{{ERI}}<br />{{SOM}}<br />{{BRA}} ([[Regione Sudest del Brasile]], [[Regione Sud del Brasile]]) ([[Santa Teresa (Espírito Santo)|Santa Teresa]] e [[Vila Velha]])<br />{{ARG}}<br/>{{CRC}}<br />{{USA}}<br />{{MEX}}<br />{{AUS}}<br />{{CAN}}<br />{{VEN}}<br/>{{URU}}<br />{{MNE}}<br />{{ALB}}
|persone = 64 milioni come madrelingua, 85 milioni parlanti totali<ref>Lewis, M. Paul (a cura di), 2009. ''Ethnologue: Languages of the World'', sedicesima edizione. Dallas, Tex.: SIL International. Citato dalla versione online https://www.ethnologue.com/ [https://www.ethnologue.com/] (per l'italiano: [https://www.ethnologue.com/show_language.asp?code=ita]).</ref>
|classifica = 21<ref>{{cita web|url=https://www.ethnologue.com/statistics/size|titolo=Statistica Ethnologue 2009|accesso=30 giugno 2013}}</ref>
|scrittura = [[Alfabeto latino]]
|tipologia = {{SVO}} [[Lingua flessiva|flessiva]] - [[Lingua nominativo-accusativa|accusativa]] (ordine semilibero)
|fam1 = [[Lingue indoeuropee]]
|fam2 = [[Lingue italiche|Italiche]]
|fam3 = [[Lingue romanze|Romanze]]
|fam4 = [[Lingue italo-occidentali|Italo-occidentali]]
|fam5 = [[Lingue romanze occidentali|Romanze occidentali]]
|fam6 = [[Lingue italo-dalmate]]
|fam7= '''Italiano'''
|nazione = {{Bandiera|EUR}} [[Unione europea]]<br />
{{ITA}}<br />{{CHE}}<br />{{SMR}}<br />{{VAT}}<br />{{SVN}}<br />{{HRV}}<br /> {{MON}} <br/> {{ERI}}
|agenzia =
|iso1 = it
|iso2 = ita
|iso3 = ita
|sil = ita
|mappa = [[File:Idioma italiano.png|300px|border]]
|didascalia = Distribuzione geografica dell'italiano
|estratto = Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.}}
L<nowiki>'</nowiki>'''italiano''' ({{IPA|[itaˈljaːno]|it}}<ref group="Nota">Questa è una [[trascrizione fonetica]]. La [[trascrizione fonemica]] corrispondente è {{IPA|/itaˈljano/|it}}, dove la lunghezza della vocale non è segnata perché in italiano non ha valore distintivo.</ref> {{Link audio|it-italiano.ogg|ascolta}}) è una [[lingua (linguistica)|lingua]] [[lingue romanze|romanza]] usata principalmente in [[Italia]], nonché lingua ufficiale.
 
L'italiano è classificato al 21º posto tra le [[Lingue per numero di parlanti madrelingua|lingue per numero di parlanti]] nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti<ref name=ethnol>Stima del 2012: [https://www.ethnologue.com/language/ita Italian | Ethnologue<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Viene considerato la lingua materna del 95% dei cittadini italiani residenti in Italia<ref>{{cita pubblicazione |autore=Commissione europea|titolo=Eurobarometers - European and their languages|anno=2006 |rivista=Eurobarometro|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_sum_en.pdf |formato=PDF |accesso=21 giugno 2016}}</ref>, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle [[Varianti regionali della lingua italiana|varianti regionali dell'italiano]], alle [[lingue regionali]] e ai [[Lingue parlate in Italia|dialetti]]. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è la lingua della quasi totalità dei [[Mezzo di comunicazione di massa|mezzi di comunicazione]] nazionali, dell'[[editoria]] e dell'[[amministrazione pubblica]] dello [[Italia|Stato italiano]].
 
L'italiano, oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'[[Unione europea]],<ref group="Nota">Questo ruolo non è affidato all'italiano direttamente dalla [[Costituzione italiana|Costituzione]], ma dalla legge ordinaria ([http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm art. 1 l. 15 dicembre 1999 n. 482]). Cfr. [[Claudio Marazzini]], ''Breve storia della lingua italiana'', ed. [[il Mulino]], 2004, Bologna, ISBN 88-15-09438-5, p. 221.</ref> di [[San Marino]],<ref>[http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=45 Benvenuti Zanichelli - Intercultura blog - Lingua italiana e intercultura » Blog Archive » La lingua italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> della [[Svizzera]],<ref>[[Claudio Marazzini]], ''Breve storia della lingua italiana'', ed. [[il Mulino]], 2004, Bologna, ISBN 88-15-09438-5, p. 221.</ref> della [[Città del Vaticano]] e del [[Sovrano Militare Ordine di Malta]]. È inoltre ufficiale, a livello regionale o comunale, in alcune aree di [[Croazia]] e [[Slovenia]].
 
L'italiano è diffuso nelle [[emigrazione italiana|comunità di emigrazione italiana]], è ampiamente noto per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.mosalingua.com/en/most-studied-languages-in-the-world/|titolo=What are the Most Studied Languages in the World?|pubblicazione=Apps to quickly learn Spanish, French, Italian, German, Portuguese on iPhone, iPad and Android - MosaLingua|data=24 dicembre 2015|accesso=16 gennaio 2017}}</ref>
 
Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel [[Trecento]]<ref>{{cita web|sito=Enciclopedia dell'Italiano Treccani|titolo=Storia della lingua|autore=Vittorio Coletti|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/storia-della-lingua_(Enciclopedia-dell%27Italiano)/|accesso=22 maggio 2017|data=2011}}</ref>.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della lingua italiana}}
[[File:Portrait de Dante.jpg|upright=0.6|thumb|[[Dante Alighieri]], considerato il padre della lingua italiana]]
 
'''Un precursore nell'arte'''
L'italiano è una [[lingua neolatina]], cioè derivata dal [[latino volgare]] parlato in Italia nell'antichità romana e profondamente trasformatosi nel corso dei secoli.{{senza fonte}}
 
[[Georges Seurat]], leader del [[Neoimpressionismo|movimento neoimpressionista]] del tardo XIX secolo, sfruttava l'accostamento dei colori puri tenuti fra loro divisi e il principio della ricomposizione retinica.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Giorgio Di Teodoro|autore2=Francesco Cricco|titolo=Il Cricco di Teodoro. Itinerario nell'arte. Ediz. arancione. Per le Scuole superiori. Con espansione online: 4|url=https://www.amazon.it/Itinerario-nellarte-arancione-superiori-espansione/dp/8808189449/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1528793705&sr=8-2&keywords=cricco+di+teodoro+4|accesso=2018-06-12|edizione=3|data=1 gennaio 2012|editore=Zanichelli|lingua=Italiano|p=|ISBN=9788808189448}}</ref> Così facendo, i minuscoli tratti o puntini che compongono l'opera vengono ricomposti e fusi dalla [[retina]] dell'[[occhio]] dell'osservatore<ref name=":1" />, secondo lo stesso principio che determina la percezione di un'[[immagine digitale]].
=== Dal latino volgare ai volgari italiani ===
{{vedi anche|Latino volgare}}
Già in epoca classica esisteva un uso “volgare” del latino, pervenutoci attraverso testi non letterari, [[graffiti (archeologia)|graffiti]], [[iscrizioni]] non ufficiali o testi letterari attenti a riprodurre la lingua parlata, come accade spesso nella [[commedia]].<ref name=villa7>Villa, cit., p. 7.</ref>
 
'''Storia del termine'''
Esisteva poi un latino “letterario”, quello adottato dagli scrittori classici e legato alla lingua scritta, ma anche alla lingua parlata dai ceti socialmente più rilevanti e più colti.<ref name=villa7/>
 
Il termine "pixel" compare per la prima volta in due diversi SPIE Proceedings del 1965, negli articoli di Fred C. Billingsley del [[Jet Propulsion Laboratory]] del [[California Institute of Technology|Caltech]].<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Richard F.|cognome=Lyon|data=2006-02-02|titolo=A Brief History of 'Pixel'|rivista=Digital Photography II|editore=SPIE|volume=6069|numero=|accesso=2018-06-12|doi=10.1117/12.644941|url=http://proceedings.spiedigitallibrary.org/proceeding.aspx?doi=10.1117/12.644941}}</ref> L'alternativa "pel" compare nel ''Proceedings of the IEEE'' del 1967, pubblicato da William F. Schreiber del [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]].<ref name=":2" /> Sia pixel che pel si diffusero entro i campi dell'[[Elaborazione digitale delle immagini|elaborazione dell'immagine]] e del video coding per più di un decennio prima di apparire nei libri di testo nei tardi anni Settanta, per poi divenire onnipresenti negli ambiti della [[computer grafica]], [[display]], [[Stampante|stampanti]], [[Scanner (informatica)|scanner]], [[Fotocamera|fotocamere]], e tecnologie correlate, con vari e spesso contrastanti significati.<ref name=":2" />
Con la [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero romano]] e la formazione dei [[regni romano-barbarici]], si assiste a una sorta di sclerotizzazione del latino scritto (che diviene lingua amministrativa e scolastica), mentre il latino parlato si fonde sempre più intimamente con i dialetti dei popoli latinizzati, dando vita alle lingue neolatine, tra cui l'italiano.<ref name=villa9>Villa, cit., p. 9.</ref>
 
== Il pixel materiale ==
Gli storici della lingua etichettano le parlate che si svilupparono in questo modo in Italia durante il Medioevo come ''volgari italiani'', al plurale, e non ancora ''lingua italiana''. Le testimonianze disponibili mostrano infatti marcate differenze tra le parlate delle diverse zone mentre manca un comune modello volgare di riferimento.{{senza fonte}}
 
Pur considerando il termine "pixel" spesso legato alla descrizione virtuale dell'immagine, esso è utilizzato anche per indicare alcuni degli elementi che compongono uno [[Schermo a tubo catodico|schermo CRT]], [[Schermo a cristalli liquidi|LCD]] o al [[Schermo al plasma|plasma]]. Anch'essi sono disposti entro una griglia fissa rettangolare, e sono formati ciascuno da tre cellette (dette "[[Sub-pixel|subpixel]]"), ognuna delle quali gestisce un [[colore]] tra i tre [[Colore primario|primari]] della [[Mescolanza additiva|sintesi additiva]]: [[rosso]], [[verde]], [[blu]].
Il primo documento di uso di un volgare italiano è invece un placito notarile, conservato nell'[[abbazia di Montecassino]], proveniente dal principato longobardo di [[Capua]] e risalente al [[960]]: è il ''[[Placiti cassinesi|Placito cassinese]]'' (detto anche ''Placito di Capua'' o “Placito capuano”), che in sostanza è una testimonianza giurata di un abitante circa una lite sui confini di proprietà tra il monastero benedettino di Capua afferente ai Benedettini dell'abbazia di Montecassino e un piccolo feudo vicino, il quale aveva ingiustamente occupato una parte del territorio dell'abbazia: « ''Sao ko kelle terre per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti''. » (So [dichiaro] che quelle terre nei confini qui contenuti (qui riportati) per trent'anni sono state possedute dall'ordine benedettino). È una frase soltanto, che tuttavia per svariati motivi può essere considerata ormai ''volgare'' e non più latina: i casi (salvo il genitivo ''Sancti Benedicti'', che riprende la dizione del latino ecclesiastico) sono scomparsi, sono presenti la [[Congiunzione (grammatica)|congiunzione]] ''ko'' (“che”) e il [[Aggettivo dimostrativo|dimostrativo]] ''kelle'' (“quelle”), morfologicamente il verbo ''sao'' (dal latino ''sapio'') è prossimo alla forma italiana ecc. Questo documento è seguito a brevissima distanza da altri placiti provenienti dalla stessa area geografico-linguistica, come il ''[[Placito di Sessa Aurunca]]'' e il ''[[Placito di Teano]]''.{{senza fonte}}
 
=== L'influenzaSchermo della Scuola sicilianaCRT ===
{{Vedi anche|Schermo a tubo catodico}}
Uno dei primi casi di diffusione sovraregionale della lingua è la poesia della [[Scuola siciliana]], scritta in siciliano "illustre" perché arricchito da francesismi, provenzalismi e latinismi,<ref>{{Cita web|url=https://is.muni.cz/th/64337/ff_m/Federico_II.pdf}}</ref> da numerosi poeti (non tutti siciliani) attivi prima della metà del [[XIII secolo|Duecento]] nell'ambiente della corte imperiale. Alcuni tratti linguistici con questa origine vennero adottati anche dagli scrittori toscani delle generazioni successive e si sono mantenuti per secoli o fino ad ora nella lingua poetica (e non) italiana: dalle forme monottongate come ''core'' e ''loco'' ai condizionali in ''-ia'' (es. ''saria'' per ''sarebbe'') ai suffissi in uso in Sicilia derivati dal provenzale come ''-anza'' (es. ''alligranza'' per ''allegria'', ''membranza, usanza'') o ''-ura'' (es. ''freddura'', ''chiarura'', ''verdura'') e altri ancora <ref>{{Cita web|url=https://www.docsity.com/it/storia-dell-italiano-letterario-v-coletti-1/2250297/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/scuola-poetica-siciliana-metrica_%28Federiciana%29/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.istitutoprimolevi.gov.it/sites/default/files/page/2015/1-_la_letteratura_italiana_prima_di_dante_0.pdf}}</ref> o vocaboli come il verbo ''sembrare'' per ''parere'' che per [[Dante]] era ''parola dotta'' (di origine provenzale, giunta anch' essa all'italiano attraverso la lirica siciliana)<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/parere_%28Enciclopedia-Dantesca%29/}}</ref>. La [[Scuola siciliana]] insegna una grande produttività dell’uso dei già menzionati suffissi e dei prefissi (questi ultimi per lo più ''derivanti dal latino'') come ''dis-: disfidarsi'', ''s-:spiacere'', ''mis-:'' ''miscredere'', ''misfare'' e tanti altri ancora. Erano già presenti abbreviazioni come ''dir (dire)'' o ''amor (amore)'' e altri latinismi; ad esempio la parola ''amuri (siciliano)'' si alternava con ''amore (latinismo)''.<ref>{{Cita web|url=https://is.muni.cz/th/64337/ff_m/Federico_II.pdf}}</ref>
Il contributo della scuola siciliana fu notevole:
 
[[File:CRT Pixel.png|miniatura|Pixel in un display CRT]]
{{citazione|''...Qualunque cosa gli italiani scrivano, viene chiamato siciliano...(tradotto)''|[[Dante Alighieri]], ''[[De vulgari eloquentia]]'' I, XII, 2}}
 
Nel caso di un [[televisore]] o [[Schermo a tubo catodico|monitor a tubo catodico]], la [[luce]] viene dai [[Fosforo (optoelettronica)|fosfori]], [[sostanze chimiche]] che brillano quando vengono colpite dagli [[Elettrone|elettroni]].<ref name=":3">{{Cita libro|titolo=Enciclopedia della Scienza. Ediz. illustrata|url=https://www.amazon.it/Enciclopedia-della-scienza-Ediz-illustrata/dp/8818022288/ref=sr_1_4?ie=UTF8&qid=1528796023&sr=8-4&keywords=enciclopedia+joybook+scienza|accesso=2018-06-12|data=1 gennaio 2006|editore=Joybook|lingua=Italiano|p=|ISBN=9788818022285}}</ref> Dal fondo del [[Tubo a raggi catodici|tubo catodico]] vengono inviati raggi di elettroni che scorrono sullo schermo, da un lato all'altro e dall'alto in basso: ciascun raggio determina un colore dei fosfori e varia in intensità mentre si sposta.<ref name=":3" /> Queste variazioni fanno brillare i fosfori in base a quanto colore primario è necessario in quel determinato punto.<ref name=":3" /> L'occhio dell'osservatore confonde la luce dei fosfori individuali e vede solo il risultato della combinazione delle luci dei tre colori dei fosfori, cioè l'immagine complessiva su schermo.
=== Dal volgare toscano all'italiano ===
[[File:Lingua del si.JPG|300px|miniatura|destra|Illustrazione di inizio [[secolo XX]] celebrante la'' lingua del sì'' con l'immagine di Dante e la sua famosa frase sovrapposta al [[tricolore]]]]
{{citazione|''... del bel paese là dove 'l sì suona''|[[Dante Alighieri]], ''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', [[Inferno - Canto trentatreesimo|canto XXXIII]], v. 80}}
 
=== Schermo al plasma ===
L'assetto dell'italiano però discende in sostanza da quello del volgare fiorentino trecentesco. Il ruolo di questo volgare nella formazione dell'italiano è tanto importante che in alcuni casi gli storici della lingua descrivono il fiorentino trecentesco già come "italiano antico" e non come "volgare fiorentino".<ref group="Nota">In particolare, sceglie questa soluzione fin dal titolo la ''Grammatica dell'italiano antico'' a cura di Giampaolo Salvi e Lorenzo Renzi (Bologna, il Mulino, 2010), che «descrive il fiorentino del Duecento, prima fase documentata della lingua italiana, e dei primi del Trecento» (p. 7).</ref>
{{Vedi anche|Schermo al plasma}}
 
Lo schermo di un [[Schermo al plasma|televisore al plasma]] presenta un grande numero di cellette racchiuse tra due lastre di [[vetro]]<ref name=":4">{{Cita libro|nome=Ugo|cognome=Amaldi|titolo=Amaldi per i licei scientifici.blu. Con Physics in english. Con espansione online: 3|url=https://www.amazon.it/Amaldi-scientifici-blu-Physics-english-espansione/dp/8808437906/ref=sr_1_5?s=books&ie=UTF8&qid=1528796749&sr=1-5&keywords=amaldi+3|accesso=2018-06-12|data=1 gennaio 2012|editore=Zanichelli|lingua=Italiano|p=|ISBN=9788808437907}}</ref>, e [[gas]] come l'[[argon]], il [[neon]] o lo [[xeno]] sono usati per produrre i colori e la [[luminanza (video)|luminanza]]<ref name=":5">{{Cita libro|nome=Marcus|cognome=Weise|nome2=Diana|cognome2=Weynand|titolo=How Video Works, Second Edition: From Analog to High Definition|url=https://www.amazon.com/How-Video-Works-Second-Definition/dp/0240809335/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1528796934&sr=8-2&keywords=how+video+works|accesso=2018-06-12|edizione=2|data=2007-04-13|editore=Focal Press|lingua=En|p=|ISBN=9780240809335}}</ref>, insieme a una piccola quantità di vapori di [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]]<ref name=":4" />. Ogni pixel di uno schermo al plasma consiste di tre scomparti (dove si trovano i [[Fosforo (optoelettronica)|fosfori]]), appunto il rosso, il verde e il blu. Una [[Corrente elettrica|corrente]] nel gas eccita gli [[Atomo|atomi]] di mercurio<ref name=":4" />, in modo da causare la creazione di [[Plasma (fisica)|plasma]].<ref name=":5" /> Il plasma emette una [[luce ultravioletta]] che porta i fosfori a brillare.<ref name=":5" /> Così, dalla miscela di rosso, verde e blu possiamo ottenere le diverse tonalità di colore.
Tra i numerosi tratti che l'italiano riprende dal fiorentino trecentesco, e che erano invece estranei a quasi tutti gli altri volgari italiani, si possono citare per esempio, a livello fonetico, cinque elementi discriminanti individuati da [[Arrigo Castellani]]<ref>Arrigo Castellani, ''Nuovi testi fiorentini del Dugento'', Firenze, Sansoni, 1952, vol. 1, pp. 21-34.</ref>:
 
I tre colori possono essere accesi individualmente o simultaneamente, ma non è possibile incrementarne o diminuirne l'intensità, né più né meno.<ref name=":6">{{Cita libro|nome=Walter|cognome=Fischer|titolo=Digital Video and Audio Broadcasting Technology: A Practical Engineering Guide|url=https://www.amazon.com/Digital-Video-Audio-Broadcasting-Technology/dp/3642116116/ref=sr_1_5?ie=UTF8&qid=1528797323&sr=8-5&keywords=digital+video+broadcasting|accesso=2018-06-12|edizione=3|data=2010-06-04|editore=Springer|lingua=En|p=|ISBN=9783642116117}}</ref> Per essere in grado di ottenere le gradazioni nei rispettivi livelli di luminosità dei colori, la cella rossa, verde o blu viene riscaldata solo per un certo periodo di tempo, ovvero applicando la [[Pulse-width modulation|modulazione di larghezza dell'impulso]].<ref name=":6" /> Un riscaldamento breve comporta un colore più scuro, uno più prolungato comporta un colore più chiaro.<ref name=":6" />
* i “dittonghi spontanei” ''ie'' e ''uo'' (in realtà ''epentesi'' di /j, w/: ''piede'' e ''nuovo'' con /jɛ , wɔ/, invece di ''pede'' e ''novo'');
* l'[[anafonesi]] (''tinca'' invece di ''tenca'');
* la chiusura di ''e'' pretonica (''di-'' invece di ''de-'');
* l'esito del nesso latino ''-RI-'' in /j/ invece che in ''r'' (''febbraio'' invece di ''febbraro''),
* il passaggio di ''ar'' atono a ''er'' (''gambero'' invece di ''gambaro'').
 
=== Schermo LCD ===
Già dalla fine del [[XIV secolo|Trecento]] la lingua parlata a [[Firenze]] si distacca però da questo modello, che successivamente viene codificato da letterati non fiorentini, a cominciare da [[Pietro Bembo]] nelle ''[[Prose della volgar lingua]]'' (1525), e usato come lingua comune per la scrittura in tutta Italia a partire dalla seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]]: nelle parole di [[Bruno Migliorini]], «Se leggiamo una pagina di prosa, anche d'arte, degli ultimi anni del Quattrocento o dei primi del Cinquecento, ci è di solito abbastanza facile dire da quale regione proviene, mentre per un testo della fine del Cinquecento la cosa è assai malagevole».<ref>Bruno Migliorini, ''Storia della lingua italiana'', Firenze, Sansoni, 1960, p. 303.</ref> A partire da questo periodo le espressioni '''''toscano''''' e '''''italiano''''' sono state utilizzate come sinonimi.<ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/toscano/ toscano in Vocabolario - Treccani]</ref>
{{Vedi anche|Schermo LCD}}
 
In uno [[Schermo a cristalli liquidi|schermo LCD]], è posta una lampada posteriore come fonte di illuminazione, e la quantità di [[luce]] che attraversa il [[display]] è controllata mediante una maggiore o minore rotazione delle [[onde luminose]] tra due [[Filtro polarizzatore|filtri polarizzatori]].<ref name=":6" /> Se un [[impulso elettrico]] attraversa i [[cristalli liquidi]], li torce in modo da permettere alla luce di passare attraverso il filtro frontale, in quanto quest'ultimo è ruotato di 90° rispetto a quello posteriore.<ref name=":7">{{Cita libro|titolo=E.Enciclopedia Scienze|url=https://www.worldcat.org/oclc/799546212|data=2005|editore=Fabbri Editori|lingua=italiano|p=|OCLC=799546212|ISBN=8845114015}}</ref> Perciò, i pixel visibili sono quelli che vengono attraversati da onde luminose traverse, ovvero che hanno subito un cambiamento di andamento da verticale a orizzontale (Fig.1).<ref name=":7" /> Al contrario, i pixel totalmente spenti sono quelli che non vengono raggiunti dalle onde luminose, in quanto vengono bloccate dal filtro frontale perché mantengono l'andamento verticale (Fig.2).<ref name=":7" /><gallery heights="200">
=== Dal Risorgimento a oggi ===
File:LiquidCrystalDisplay-field off.jpg|Figura 1
L'italiano è rimasto per lungo tempo soprattutto la lingua scritta della parte più istruita della popolazione italiana che aveva "normalizzato" o "normato" il volgare con l'uso soprattutto letterario e ufficiale, mentre per l'uso quotidiano erano largamente usate solo lingue regionali.{{senza fonte}}
File:LiquidCrystalDisplay-field on.jpg|Figura 2
</gallery>
 
== Pixel virtuale e visualizzazione ==
Nelle ricostruzioni dei linguisti, fino alla seconda metà dell'Ottocento solo fasce molto ridotte della popolazione italiana erano in grado di esprimersi in italiano. Nel 1861, secondo la stima di [[Tullio De Mauro]]<ref>{{Cita|De Mauro 1970|p. 43}}</ref>, era in grado di parlare in italiano solo il 2,5% della popolazione italiana. Secondo la stima di [[Arrigo Castellani]] alla stessa data la percentuale era invece del 10%<ref>Arrigo Castellani, ''Quanti erano gli italofoni nel 1861?'', "Studi linguistici italiani" 8, 1982, pp. 3-26.</ref>.
[[File:Alessandro Manzoni.jpg|upright=0.6|thumb|[[Alessandro Manzoni]]]]
Il dibattito risorgimentale sull'esigenza di adottare una lingua comune per l'Italia, che proprio allora stava nascendo come nazione, vide il coinvolgimento di varie personalità come [[Carlo Cattaneo]], [[Alessandro Manzoni]], [[Niccolò Tommaseo]], [[Francesco De Sanctis]].<ref name=Pécout>Gilles Pécout, Roberto Balzani, ''Il lungo Risorgimento: la nascita dell'Italia contemporanea'', pag. 242, Pearson Italia S.p.a., 1999.</ref>
 
=== Raster e vettoriale ===
Si deve in particolare al Manzoni l'aver elevato il [[dialetto fiorentino|fiorentino]] a modello nazionale linguistico, con la pubblicazione nel 1842 de ''[[I promessi sposi]]'', che sarebbe diventato il testo di riferimento della nuova prosa italiana.<ref name=Pécout /> La sua decisione di donare una lingua comune alla nuova patria, da lui riassunta nel celebre proposito di «sciacquare i panni in [[Arno]]»,<ref group="Nota">Espressione utilizzata dal Manzoni nell'introduzione alla sua ultima stesura de ''[[I promessi sposi]]'', a indicare il suo intento di ripulire il proprio linguaggio dalle forme dialettiali e provinciali.</ref> fu il principale contributo di Manzoni alla causa del [[Risorgimento]].<ref>[[Angelo de Gubernatis]], ''Alessandro Manzoni: studio biografico'' pp. 225-227, Le Monnier, 1879.</ref>
 
[[File:Rasterization bw.svg|alt=|miniatura|Le immagini vettoriali vengono rasterizzate mediante opportuni algoritmi]]
Fra le sue proposte in seno al dibattito sull'unificazione politica e sociale dell'Italia, egli sosteneva inoltre che il [[Dizionario|vocabolario]] fosse lo strumento più idoneo per rendere accessibile a tutti il fiorentino a livello nazionale.<ref>[http://www.viv-it.org/schede/dell-unit%C3%A0-della-lingua-e-dei-mezzi-diffonderla-questione-della-lingua-e-proposta-di-manzoni La questione della lingua e la proposta di Manzoni].</ref>
{{citazione|Uno poi de’ mezzi più efficaci e d’un effetto più generale, particolarmente nelle nostre circostanze, per propagare una lingua, è, come tutti sanno, un vocabolario. E, secondo i princìpi e i fatti qui esposti, il vocabolario a proposito per l’Italia non potrebbe esser altro che quello del linguaggio fiorentino vivente.|[[Alessandro Manzoni]], ''[[Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla]]'', 1868}}
 
Una [[Grafica vettoriale|rappresentazione vettoriale]] di un'immagine consiste di istruzioni e parametri per disegnare l'immagine finale, elemento per elemento, a partire da [[Primitiva (geometria)|primitive geometriche]] come [[Linea|linee]], [[Curva (matematica)|curve]], [[Poligono|poligoni]], e [[testo]]. Un formato [[Grafica raster|raster]] rappresenta un livello più basso di [[astrazione]] dei [[Dato|dati]] dell'immagine. Esso contiene una rappresentazione [[Campionamento (teoria dei segnali)|campionata]] di qualsiasi immagine catturata o sintetizzata, e perciò offre risorse di [[Memoria (informatica)|memorizzazione]] più generali. Poiché i sistemi di visualizzazione stessi vengono "indirizzati" in questo modo, la destinazione finale per tutte le rappresentazioni grafiche è effettivamente raster; un'immagine in formato vettoriale, per essere visualizzata, viene infatti "[[Rasterizzazione|rasterizzata]]" eseguendo le appropriate istruzioni di disegno e campionando il risultato.<ref>{{Cita libro|nome=Janglin|cognome=Chen|nome2=Wayne|cognome2=Cranton|nome3=Mark|cognome3=Fihn|titolo=Handbook of Visual Display Technology|url=https://www.amazon.it/Handbook-Visual-Display-Technology-Janglin/dp/331914345X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529002888&sr=8-1&keywords=handbook+visual+display|accesso=2018-06-14|edizione=2|data=2016-11-04|editore=Springer Verlag|lingua=Inglese|p=|citazione=Since display systems themselves are addressed in this manner, the final destination for all image representations is effectively raster; an image in a vector format is rasterized for display by executing the appropriate drawing instructions and sampling the result.|ISBN=9783319143453}}</ref>
In seguito, fattori storici quali l'[[Unità d'Italia|unificazione politica]], la mobilitazione e il mescolamento degli uomini nelle truppe durante la [[prima guerra mondiale]], la diffusione delle trasmissioni radiofoniche hanno contribuito a una diffusione graduale dell'italiano. Nella seconda metà del Novecento in particolare, la diffusione della lingua è stata accelerata anche grazie al contributo della [[televisione]] e alle migrazioni interne dal Sud al Nord.<ref>{{Cita|De Mauro 1970}}</ref>
 
Nel senso più generale, un'[[immagine raster]] è costituita da una griglia rettangolare di pixel. Ogni pixel è un campione di [[informazione]] in un'[[area]] finita di una sorgente grafica spazialmente continua, centrato in una particolare posizione geometrica sul [[Piano (geometria)|piano]].<ref>{{Cita libro|nome=Janglin|cognome=Chen|nome2=Wayne|cognome2=Cranton|nome3=Mark|cognome3=Fihn|titolo=Handbook of Visual Display Technology|url=https://www.amazon.it/Handbook-Visual-Display-Technology-Janglin/dp/331914345X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529002888&sr=8-1&keywords=handbook+visual+display|accesso=2018-06-14|edizione=2|data=2016-11-04|editore=Springer Verlag|lingua=Inglese|p=|citazione=In the most general sense, a raster image is comprised of a rectangular array of pixels (“picture elements”). Each pixel is a sample of the information in a finite area of a spatially continuous image source, centered on a particular geometric ___location in the plane.|ISBN=9783319143453}}</ref>
==Caratteristiche==
{{N|Linguistica|maggio 2017}}
 
Per i calcoli al [[computer]], si necessita di una conveniente [[astrazione]] che sia indipendente dalle specifiche di qualsiasi [[dispositivo]], così da usarla per ragionare sul come produrre o interpretare i valori memorizzati nelle immagini. Questa astrazione prevede che le immagini siano funzioni definite su aree bidimensionali – il più delle volte [[Rettangolo|rettangoli]].<ref name=":8">{{Cita libro|nome=Steve|cognome=Marschner|nome2=Peter|cognome2=Shirley|titolo=Fundamentals of Computer Graphics, Fourth Edition|url=https://www.amazon.com/Fundamentals-Computer-Graphics-Fourth-Marschner/dp/1482229390/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1528798187&sr=1-1&keywords=FUNDAMENTALS+COMPUTER+GRAPHICS|accesso=2018-06-12|edizione=4|data=2015-12-18|editore=A K Peters/CRC Press|lingua=En|p=|ISBN=9781482229394}}</ref> Così, possiamo astrarre un'immagine come una funzione<math>I(x,y):R\rightarrow V</math>dove <math>R\subset \mathbb{R}^2</math> è un'area rettangolare e <math>V</math> è l'insieme dei possibili valori di pixel.<ref name=":8" /> Il caso più semplice è un'immagine in [[Scala di grigi|scala di grigio]] ideale, dove ciascun punto nel rettangolo possiede solo [[Luminosità (percezione)|luminosità]] (non [[colore]]); e possiamo dire che <math>V=\mathbb{R}^+</math> (reali positivi).<ref name=":8" /> Un'[[immagine a colori]] ideale, con valori di rosso, verde e blu a ciascun pixel, ha <math>V=(\mathbb{R}^+)^3</math>.<ref name=":8" />
=== Sistema di scrittura ===
{{vedi anche|Alfabeto italiano|Ortografia italiana}}
La lingua italiana usa l'[[alfabeto italiano]] costituito da 21 lettere; al quale si aggiungono 5 lettere, tradizionalmente definite straniere, 'j' 'k', 'w', 'x', 'y', con cui forma l'[[alfabeto latino]]. X e j erano lettere utilizzate nell'italiano antico soprattutto nei toponimi ([[Jesi]], [[Jesolo]]) e in alcuni cognomi come [[Lo Jacono]] e Bixio, o come varianti grafiche di scrittura (ad es. in [[Luigi Pirandello|Pirandello]] ''gioja'' invece di ''gioia''). Esistono accenti grafici sulle vocali: in particolare quello ''acuto'' (´) solo sulla ''e'' e raramente sulla ''o'' (una grafia ricercata li esigerebbe anche su ''i'' e ''u'' dal momento che sono sempre “vocali chiuse”) e quello ''grave'' (`) su tutte le altre. Il ''[[circonflesso]]'' (^) serve per indicare la contrazione di due vocali, in particolare due /i/. Si è soliti indicarlo soprattutto nei (pochi) casi in cui vi possa essere ambiguità di tipo [[omografia (linguistica)|omografico]]. Per esempio la parola “geni” può riferirsi sia a delle menti brillanti (al singolare: “genio”) sia ai nostri caratteri ereditari (al singolare: “gene”). Scritta “genî” non può che riferirsi al primo significato.
L'accento grafico è obbligatorio sulle parole tronche (o ossitone o meglio ancora “ultimali”), che hanno cioè l'accento sull'ultima sillaba e finiscono per vocale. Altrove l'accento grafico è facoltativo, ma utile per distinguere parole altrimenti omografe (àncora - ancóra).
 
Questa nozione astratta di immagine continua si lega a quella di [[Grafica raster|immagine raster]] se si considera che un pixel materiale, con i suoi [[Sub-pixel|subpixel]] rossi, verdi e blu, è progettato in modo che il colore medio dell'immagine sulla propria faccia sia controllato dal corrispondente valore del pixel nell'immagine raster.<ref name=":8" /> Ad ogni pixel si associa una [[Stringa (informatica)|stringa]] di [[bit]] che contiene informazioni quali le [[Sistema di riferimento cartesiano|coordinate di posizione]] nella griglia e il codice del colore.<ref name=":0" /> L'insieme di tutte le informazioni dei pixel virtuali costituisce la mappatura in bit dell'immagine, chiamata comunemente con il termine inglese "[[bitmap]]" (che però, in senso stretto, indica solo le immagini monocrome; per immagini in scala di grigio o a colori, si usa "[[pixmap]]"<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Computer Graphics: Principles and Practice in C|url=https://www.amazon.com/Computer-Graphics-Principles-Practice-2nd/dp/0201848406/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529054062&sr=8-1&keywords=computer+graphics+principles+and+practice+in+c|accesso=2018-06-15|edizione=2|data=1995-08-14|editore=Addison-Wesley Professional|lingua=En|p=13|citazione=The term bitmap, strictly speaking, applies only to 1-bit-per-pixel bilevel systems; for multiple-bit-per-pixel systems, we use the more general term pixmap (short for pixel map).|ISBN=9780201848403}}</ref>).<ref name=":0" />
=== Fonologia ===
{{Vedi anche|Fonologia dell'italiano}}
 
==== ConsonantiVisualizzazione su schermo ====
{{Consonantismo in italiano}}
 
[[File:Image pixels and screen pixels.jpg|miniatura|309.991x309.991px|Le immagini digitali immagazzinano l'informazione in una griglia di pixel virtuali (sopra). Similmente, un'unità di visualizzazione usa una griglia di pixel materiali (ciascuno contenente elementi rossi, verdi e blu), per ricreare l'immagine (sotto).]]
==== Vocali ====
{| class="wikitable"
!
! Anteriore
! Centrale
! Posteriore
|-
! Alte
| align="center"|{{IPA|i|it}} || || align="center"| {{IPA|u|it}}
|-
! Medio-alte
| align="center"|{{IPA|e|it}} || || align="center"|{{IPA|o|it}}
|-
! Medio-basse
| align="center"|{{IPA|ɛ|it}} || || align="center"|{{IPA|ɔ|it}}
|-
! Basse
| || align="center"|{{IPA|a|it}} ||
|}
 
Per visualizzare l'immagine su un [[Schermo a tubo catodico|monitor CRT]], il [[cannone elettronico]] deve sapere precisamente quali pixel devono essere "accesi" durante la scansione, perciò viene usato un ''[[Framebuffer|frame buffer]]'', ossia una [[Memoria (informatica)|memoria]] [[hardware]] [[Programmazione (informatica)|programmabile]].<ref name=":9">{{Cita libro|nome=Anupam|cognome=Saxena|nome2=Birendra|cognome2=Sahay|titolo=Computer Aided Engineering Design|url=https://books.google.it/books?id=H9K3wNHjKhEC&pg=PA6&lpg=PA6&dq=frame+buffer+dac&source=bl&ots=MQpU3m7jPr&sig=rdNYjF6v0niDVvZa4WdL_FMY6D8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj94fevpMzbAhUiYJoKHe2zAjwQ6AEITDAG#v=onepage&q=frame%20buffer%20dac&f=false|accesso=2018-06-12|data=2007-12-08|editore=Springer Science & Business Media|lingua=en|ISBN=9781402038716}}</ref> È richiesto almeno un [[bit]] di memoria ("0" o "1") per ciascun pixel, e vi sono tanti bit allocati in memoria quanti sono quelli del [[display]].<ref name=":9" /> L'area di memoria contenente i valori di uno specifico bit per ciascun pixel di un'immagine, è detta ''[[Bitplane|bit plane]]'' (livello di bit<ref name=":16">{{Cita libro|nome=Daniela|cognome=Cancila|nome2=Stefano|cognome2=Mazzanti|titolo=Il dizionario enciclopedico di informatica. Inglese-italiano, italiano-inglese. Ediz. bilingue. Con aggiornamento online|url=https://www.amazon.it/enciclopedico-informatica-Inglese-italiano-italiano-inglese-aggiornamento/dp/8808193519/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1528799318&sr=1-2&keywords=dizionario+informatica|accesso=2018-06-12|data=1 giugno 2009|editore=Zanichelli|lingua=Multilingue|ISBN=9788808193513}}</ref>) del frame buffer. Poiché la memoria è un [[dispositivo]] [[Digitale (informatica)|digitale]] e la scansione su schermo è [[Analogico|analogica]], occorrono dei [[Convertitore digitale-analogico|convertitori digitale-analogico]] (DAC).<ref name=":9" /> Un DAC prende il segnale dal frame buffer e produce un segnale analogico equivalente per operare con il cannone elettronico nel CRT.
=== Lessico ===
{{vedi anche|Lessico dell'italiano}}
Il lessico della lingua italiana è descritto da numerosi [[Dizionari della lingua italiana|dizionari]], impostati secondo criteri moderni, che includono circa 160.000 parole di uso consolidato. Alcuni dizionari includono fino a 800.000 lemmi (''[[Vocabolario Treccani]]''); d'altro canto, secondo gli studi di [[Tullio De Mauro]], la lingua di comunicazione quotidiana è fondata su una base di circa 7.000 parole. Il [[Corpus lip]] (Lista Italiano Parlato) contiene un elenco delle parole che sono comunemente utilizzate nella comunicazione verbale.
 
Un solo [[Bitplane|bit plane]] crea un'immagine in bianco e nero, e per avere una figura realistica sarebbero necessari i [[livelli di grigio]]. Per controllare l'intensità (o gradazione) di un pixel, bisogna usare un certo numero di bit plane all'interno del [[Framebuffer|frame buffer]].<ref name=":9" /> Per esempio, se si usano 3 bit plane in un singolo frame buffer, è possibile creare 8 (o 2<sup>3</sup>) combinazioni di livelli di intensità (o gradazioni) per lo stesso pixel (000-001-010-011-100-101-110-111, dove 000 è il nero e 111 è il bianco).<ref>Se il display supporta 2<sup>''n''</sup> gradazioni di grigio, allora la bitmap dovrà contenere un numero ''n'' di bit per ciascun pixel.</ref> I valori intermedi controlleranno l'intensità del "colpo" del [[cannone elettronico]] sul pixel.<ref name=":9" /> Il processo di mappatura dell'immagine, in questo caso in valori di grigio discreti, è detto "[[Quantizzazione (elettronica)|quantizzazione]]".<ref name=":15">{{Cita libro|nome=Bernd|cognome=Jähne|titolo=Digital Image Processing|url=https://www.amazon.com/Digital-Image-Processing-CD-ROM-Bernd/dp/3540677542/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529059216&sr=8-1&keywords=digital+image+processing+jahne|accesso=2018-06-15|edizione=5|data=2002-04-29|editore=Springer|lingua=En|p=|ISBN=9783540677543}}</ref> Generalmente, i [[Dato|dati]] dell'immagine sono quantizzati in 256 valori di grigio, quindi ciascun pixel occupa 8 [[Bitcoin|bit]] o 1 [[byte]].<ref name=":15" />
{{Citazione necessaria|La lunghezza media delle parole di un testo in italiano è di circa 5,4 lettere.}}
 
Nei sistemi a colori, il [[Tubo a raggi catodici|CRT]] è equipaggiato con un [[cannone elettronico]] per ciascun colore, di solito tre: uno per il rosso, uno per il verde, e uno per il blu.<ref name=":12">{{Cita libro|autore=Julio Sanchez|autore2=Maria P. Canton|titolo=The PC Graphics Handbook|url=http://www.uobabylon.edu.iq/download/Ph.D%202013-2014/PC%20Graphics%20Handbook.pdf|anno=2003|editore=CRC Press|lingua=en|p=|ISBN=0-8493-1678-2}}</ref> I dati per ciascuno dei tre colori devono essere memorizzati separatamente.<ref name=":12" /> Il [[Framebuffer|frame buffer]] richiede un minimo di 3 [[Bitplane|bit plane]] – uno per ciascuno dei tre colori [[RGB]]; ciò può generare 8 colori differenti.<ref name=":9" /> Se si desiderano più colori, occorre aumentare il numero di bit plane per ciascun colore. Per esempio, se ognuno dei tre colori RGB ha 8 bit plane (un totale di 24 bit plane nel frame buffer con tre [[Convertitore digitale-analogico|DAC]] 8-bit), il numero totale di colori disponibili nell'immagine sarebbe di 2<sup>24</sup> = 16.777.216.<ref name=":9" />
Nel corso dei secoli, il lessico dell'italiano ha accolto numerosi [[prestito linguistico|prestiti]] e [[calco linguistico|calchi linguistici]] da altre lingue e culture.
 
Collegare a ciascun DAC 8-bit una [[tabella dei colori]], o CLUT (''color look up memory table'')<ref name=":9" />, migliora l'efficienza della [[scheda video]] e riduce l'occupazione di [[Memoria (informatica)|memoria]] a un terzo dello spazio richiesto.<ref name=":16" /> In questo caso, nel [[Framebuffer|frame buffer]] l'[[informazione]] registrata non corrisponde direttamente al valore di colore che si può visualizzare, ma a un codice che individua nella CLUT il colore effettivo; ciò permette di variare i colori di un'immagine senza modificare il codice originario, compiendo un'operazione chiamata elaborazione in falso colore: in pratica cambiando il valore contenuto nel posto della tabella cui indirizzano tutte le locazioni nel frame buffer che contengono lo stesso codice, il loro colore viene simultaneamente cambiato in un nuovo colore a scelta.<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=La Comunicazione|anno=2005|editore=Il Giornale|lingua=italiano|p=|pp=525-526|volume=14|opera=Enciclopedia della Scienza|ISBN=9771124883152}}</ref> Ciascun colore può essere selezionato da una tavolozza di 2<sup>24</sup> ≈ 16,8 milioni di colori, ma in genere a causa delle dimensioni della tabella, solo un massimo di 256 colori può essere visualizzato simultaneamente.<ref name=":17">{{Cita libro|nome=David|cognome=Salomon|titolo=The Computer Graphics Manual|url=https://www.amazon.com/Computer-Graphics-Manual-Texts-Science/dp/0857298852/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529081264&sr=8-1&keywords=computer+graphics+manual|accesso=2018-06-15|data=2011-11-30|editore=Springer|lingua=En|p=|ISBN=9780857298850}}</ref>
==== Prestiti da lingue prelatine ====
Alcune parole dell'italiano derivano da lingue parlate in Italia prima dell'avvento del [[Lingua latina|latino]]. Hanno questa origine, per esempio, ''persona'' (proveniente dall'[[Lingua etrusca|etrusco]]) e ''bufalo'' (proveniente dall'[[Lingue osco-umbre|osco-umbro]]). Attraverso la mediazione del latino, queste parole sono entrate nell'italiano e in [[Lingue parlate in Italia|altre lingue]] e [[Elenco dei dialetti d'Italia|dialetti d'Italia]].
 
[[File:Color-lookup-table.png|alt=|miniatura|Funzionamento di una Color Look-up Table]]
==== [[Lingua latina|Latinismi]] ====
Il lessico italiano deriva in massima parte dal latino volgare. Il lessico con questa origine non è quindi considerato prestito; in alcuni casi, però, parole modellate su parole del latino letterario sono state reintrodotte nei volgari italiani prima e nell'italiano poi, fino all'età contemporanea. Questo a volte ha creato coppie di parole con la stessa origine ma significato diverso. Dal latino “vitium” hanno origine per esempio sia la parola ''vezzo'', per tradizione ininterrotta, sia la parola ''vizio'', reintrodotta sulla base dell'uso latino classico. O ancora, dal latino “causa” hanno avuto origine sia “cosa” per tradizione ininterrotta che l'omografa “causa”, prestito derivante dal latino letterario. Altri latinismi sono stati reintrodotti anche attraverso la mediazione di altre lingue: per esempio le parole ''sponsor'' e ''media'', venute dall'inglese, e la parola ''[[fazzoletto]]'', che deriva dal latino ''fascia'' attraverso il diminutivo greco medievale ''faskiolon'' (φάσκιολον).
 
==== [[LinguaLa grecapixel antica|Grecismi]]replication ====
Dal greco sono entrati in italiano molti termini tecnici scientifici (come ''aritmia, pneumologia, nosocomio)'', politici e religiosi, questi ultimi dovuti alla diffusione della [[Vulgata]] (la traduzione della Bibbia dalla versione in greco detta [[Septuaginta]], da cui ''parabola, angelo, chiesa, martire'' etc.); dai [[bizantini]] deriva lessico marinaresco (''galea, gondola, molo, argano'') o botanico (''[[basilico]], [[bambagia]]''), con alcune altre parole (''zio'', ''tapino'').
 
Nei [[Televisore|televisori]], e specialmente i quelli con schermo CRT, il [[display]] raramente ha lo stesso numero di pixel dell'immagine che viene visualizzata. Considerazioni del genere rompono il collegamento diretto tra i pixel dell'immagine (virtuali) e i pixel del display (materiali).<ref name=":8" /> Sarebbe meglio intende l'[[immagine raster]] come una descrizione indipendente dal [[dispositivo]] (''device-independent'') dell'immagine da visualizzare, e il display come un dispositivo atto ad approssimare quell'immagine ideale.<ref name=":8" /> Per esempio, molte [[Scheda video|schede grafiche]] supportano oggi varie risoluzioni, come 640×480, 800×600, 1024×768, ecc. Il numero di [[Sub-pixel|subpixel]] sul display ovviamente non cambia se si cambia il numero di pixel virtuali che li guidano.<ref name=":10">{{Cita pubblicazione|autore=Alvy Ray Smith|data=17 luglio 1995|titolo=A Pixel Is Not A Little Square, A Pixel Is Not A Little Square, A Pixel Is Not A Little Square! (And a Voxel is Not a Little Cube)|rivista=|volume=|numero=|lingua=en|url=http://alvyray.com/Memos/CG/Microsoft/6_pixel.pdf}}</ref>
==== [[Lingua ebraica|Ebraismi]] ====
Dall'[[lingua ebraica|ebraico]] derivano parole entrate nell'ambito cristiano come ''satana, osanna, alleluia, pasqua, giubileo'' o altre come ''sabato'', ''manna, cabala, sacco''.
 
Ecco che si può parlare di ''pixel replication'', ovvero di una tecnica che prevede la sostituzione di ogni pixel con un blocco di dimensioni N×N di pixel, per cui l'immagine viene ingrandita per un fattore di scala N.<ref name=":11">{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Computer Graphics: Principles and Practice in C|url=https://www.amazon.com/Computer-Graphics-Principles-Practice-2nd/dp/0201848406/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1528802402&sr=1-3&keywords=computer+graphics+principles+and+practice|accesso=2018-06-12|edizione=2|data=1995-08-14|editore=Addison-Wesley Professional|lingua=En|p=|ISBN=9780201848403}}</ref> Con la replicazione dei pixel, l'immagine diventa più grande ma più grossolana, dato che non viene fornita alcuna nuova informazione oltre a quella già contenuta nella descrizione originaria.<ref name=":11" /> È soprattutto la perdita di qualità visiva dell'immagine, in seguito a un ridimensionamento, la prima differenza tra la [[grafica raster]] e la [[grafica vettoriale]]. Inoltre, questo è stato un argomento usato da Alvy Ray Smith per dimostrare che il pixel in realtà non è un piccolo quadrato, ma un punto campione.<ref name=":10" /> Il contrario della pixel replication è detto ''pixel drop'', e si verifica quando il numero di pixel virtuali è maggiore di quello dei pixel materiali.<ref>{{Cita libro|nome=Charles|cognome=Poynton|titolo=Digital Video and HD: Algorithms and Interfaces|url=https://www.amazon.com/Digital-Video-HD-Algorithms-Interfaces/dp/1558607927/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1528802558&sr=1-1&keywords=digital+video+hd+tv|accesso=2018-06-12|edizione=1|data=2002-12-30|editore=Morgan Kaufmann|lingua=En|p=|ISBN=9781558607927}}</ref>
==== [[Lingua araba|Arabismi]] ====
Numeroso il lessico che proviene da parole [[lingua araba|arabe]], tra cui [[vegetali]] (''[[spinaci]]'', ''[[carrubo]]''), [[animali]] o caratteristiche d'essi (''[[cammello]]'', ''[[fennec]]'', ''[[ubara]]'', ''[[ubèro]]''), [[Alimentazione|alimentari]] (''[[sciroppo]]'', ''[[sorbetto]]'', ''[[zucchero]]'', ''[[Caffè#Etimologia|caffè]]'', ''[[albicocca]]'', ''[[zibibbo]]''), [[suppellettili]] (''[[materasso]]'', ''[[zerbino]]''), o prodotti (''[[coffa (vela)|coffa]]'', ''[[ghirba]]'', probabilmente ''[[valigia]]''), termini [[commercio|commerciali]], [[amministrazione|amministrativi]] e [[diritto|giuridici]] (''[[dogana]], [[fondaco]], [[magazzino]], [[tariffa]], [[fattura]], [[sultano]], [[califfo]], [[sceicco]], [[ammiraglio]], [[Alfiere (grado militare)|alfiere]], [[harem]], [[assassino]]''), [[gioco|ludici]] (''[[Gioco d'azzardo|azzardo]]''), [[scienza|scientifici]] (''[[alchimia]], [[alambicco]], [[Elisir (soluzione)|elisir]], [[calibro]], [[zenit]], [[nadir]], [[azimut]]''), [[matematica|matematici]] (''[[algebra]], [[algoritmo]], [[cifra]], [[zero]]''), altri aggettivi o sostantivi (''[[meschino]], [[Intarsio|tarsia]], [[risma]], [[intarsiato]], [[assassino]]'') e, più recentemente, termini come ''[[intifada]]'', ''[[burqa]]'' o ''[[kefiah]]''.
 
== Caratteristiche del pixel ==
==== [[Lingua persiana|Persiano]] ====
Dal persiano derivano parole come ''[[arancia]], [[limone]], [[asparago]], [[candito]], [[scacchi]]'' (da cui anche il ''matto'' di ''“[[scacco matto]]”''), ''[[mago]], [[scià]], [[satrapo]], [[divano]], [[pasdaran]]''.
 
'''Risoluzione'''
==== [[Lingua sanscrita|Sanscrito]] ====
Negli ultimi decenni sono diventate d'uso comune alcune parole provenienti dal sanscrito. Fra le più usate: ''[[guru]], [[maharaja]], [[karma]], [[mahatma]], [[mantra]], [[pandit]]''.
 
{{Vedi anche|Risoluzione (grafica)|Risoluzione dello schermo}}
==== [[Lingua francese|Francesismi]] ====
Dal [[lingua francese|francese]] [[Medioevo|medievale]] o dal [[Lingua francoprovenzale|provenzale]] provengono moltissimi termini, ad esempio: ''burro, cugino, giallo, giorno, mangiare, saggio, savio, cavaliere, gonfalone, usbergo, sparviere, levriere, dama, messere, scudiero, lignaggio, liuto, viola, gioiello...''; oltre il Medioevo i prestiti dall'area francese si riducono, per riprendere in occasione dell'occupazione della [[Lombardia]] nel [[XV secolo]] (''maresciallo, batteria, carabina'', ma anche ''bignè, besciamella, ragù'').
 
Il numero di pixel sul monitor è definito dalla sua ''addressability'' ("indirizzabilità"), che è il numero di pixel singolarmente comandabili.<ref name=":13">{{Cita libro|nome=Jon C.|cognome=Leachtenauer|titolo=Electronic Image Display: Equipment Selection and Operation|url=https://books.google.it/books?id=OGPVA6Z3PvUC&pg=PR13&dq=electronic+visual+image&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjAuvCzoNXbAhXHfiwKHe0bB4kQ6AEIUjAG#v=onepage&q=addressability&f=false|accesso=2018-06-15|data=2004|editore=SPIE Press|lingua=en|ISBN=9780819444202}}</ref> L'addressability è solitamente espressa nella dimensione orizzontale e in quella verticale.<ref name=":13" /> Perciò, un monitor con una addressability di 1600×1200, ha 1600 pixel nella dimensione orizzontale e 1200 nella verticale.<ref name=":13" /> A volte ci si riferisce alla addressability con la parola "risoluzione".<ref name=":14">{{Cita libro|nome=Andrew|cognome=Butterfield|nome2=Gerard Ekembe|cognome2=Ngondi|nome3=Anne|cognome3=Kerr|titolo=A Dictionary of Computer Science|url=https://www.amazon.it/Dictionary-Computer-Science-Andrew-Butterfield/dp/0199688974/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529053197&sr=8-1&keywords=oxford+computer+science|accesso=2018-06-15|edizione=7|data=28 gennaio 2016|editore=OUP Oxford|lingua=Inglese|p=|citazione=The amount of graphical information that can be shown on a visual display. The resolution of a display device is usually denoted by the number of lines that can be distinguished visually per inch.
In epoca [[illuminismo|illuministica]] e quindi con [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] si insedieranno ad esempio ''rivoluzione, giacobino, complotto, fanatico, ghigliottina, terrorismo''.
Resolution is often confused with addressability. The addressability of a computer-graphics system is defined by the number of displayable lines, or alternatively by the number of points or pixels (picture elements) that can be displayed in the vertical and horizontal directions. Computer graphics systems are now capable of addressing many thousand pixels horizontally and vertically but the resolution is likely to be nearer 400 lines per inch.|ISBN=9780199688975}}</ref>
 
I moderni schermi per computer sono progettati con una "[[risoluzione nativa]]", che fornisce l'immagine più netta tra quelle che lo schermo è in grado di produrre.<ref name=":17" /> Tipiche risoluzioni native per gli [[Schermo a cristalli liquidi|LCD]] sono le seguenti: per i display a 17 pollici, 1024×768, per i 19 pollici è di 1280×1024, per i 20 pollici è di 1600×1200, e per i display a 22-24 è di 1920×1080.<ref name=":17" /> Generalmente, gli LCD dovrebbero essere quasi sempre visualizzati alla risoluzione nativa, perché cambiare le impostazioni dello schermo può produrre artefatti che deteriorano la qualità dell'immagine.<ref>{{Cita libro|nome=Janglin|cognome=Chen|nome2=Wayne|cognome2=Cranton|nome3=Mark|cognome3=Fihn|titolo=Handbook of Visual Display Technology|url=https://www.amazon.it/Handbook-Visual-Display-Technology-Janglin/dp/331914345X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1529002888&sr=8-1&keywords=handbook+visual+display|accesso=2018-06-16|edizione=2|data=2016-11-04|editore=Springer Verlag|lingua=Inglese|p=|citazione=In fact, with a fixed-pixel display system like an LCD, changing screen settings introduces additional artifacts that further deteriorate image quality. As a general rule, LCDs should almost always be viewed at the native resolution.|ISBN=9783319143453}}</ref> Normalmente, una risoluzione non nativa viene mostrata meglio su uno schermo [[Tubo a raggi catodici|CRT]] che su un [[LCD]].{{Senza fonte}}
Nell'Ottocento entrano ancora parole come: ''ristorante, casseruola, maionese, menù, paté, рuré, crêpe, omelette, croissant'' (cucina); ''boutique, décolleté, plissé, griffe, prêt-à-porter, fuseaux'' (moda); ''boulevard, toilette, sarcasmo, cinema, avanspettacolo, soubrette, boxeur'' (anglismo passato al francese), ''chassis''.<br />Il termine ''informatica'' entra rapidamente dopo la nascita del neologismo ''informatique'' nel 1962.
 
'''Forma del pixel'''
==== [[Lingua tedesca|Germanismi]] ====
Numerosissimi sono in italiano i termini di uso comune che hanno un'origine germanica, soprattutto [[longobardi|longobarda]] o [[franchi|franca]], in minor misura [[goti]]ca. Per esempio: ''aia, albergo, banca, banda, elmo, garantire, gramo, grinfia, guardare, guardia, guarnire, guercio, guerra, guidare, guitto, guizzo, lanca, landa, lenza, risparmio, sapone, sgraffignare, spola, stambecco, stamberga, schiena, snello, stanga, trincare, vanga, zanna''. Alcuni prestiti sono scandinavi, come ''renna'' e ''sci''.
 
[[Adobe Premiere Pro]] (un software di [[Montaggio video|video editing]]) per interpretare una [[Videoclip|clip]] correttamente ha bisogno di sapere, insieme ad altre cose, il ''[[pixel aspect ratio]]'', cioè la forma geometrica dei pixel.<ref>{{Cita libro|autore=Adobe Creative Team|titolo=Adobe Premiere Pro CS6 Classroom in a Book|url=https://www.amazon.it/Adobe-Premiere-Pro-Classroom-Book/dp/0321822471/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1529151841&sr=8-2&keywords=adobe+premiere+pro+cs6|accesso=2018-06-16|edizione=1|data=9 luglio 2012|editore=Adobe Press|lingua=Inglese|p=|citazione=For Adobe Premiere Pro to interpret a clip correctly, it needs to know the frame rate for the video, the pixel aspect ratio (the shape of the pixels), and the order to display the fields, if your clip has them.|ISBN=9780321822475}}</ref> L'aspect ratio, o [[Rapporto d'aspetto (immagine)|rapporto d'aspetto]], è il rapporto che intercorre tra la larghezza e l'altezza di un'[[immagine digitale]] o del [[display]] di un [[Monitor (computer)|monitor]]. Per esempio, in un monitor 16:9, la larghezza è circa 1,78 volte più grande dell'altezza (in un monitor la cui altezza del display è di 29,9 cm, la larghezza sarà circa 29,9 cm × 1,78 = 53,1 cm). Anche i pixel possono avere rapporti d'aspetto diversi.<ref name=":18">{{Cita libro|nome=Keith|cognome=Underdahl|titolo=Digital Video For Dummies|url=https://www.amazon.it/Digital-Dummies-Computer-Underdahl-Paperback/dp/B01181P3E2/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1529153416&sr=8-2&keywords=digital+video+for+dummies+3rd|accesso=2018-06-16|anno=2003|editore=Wiley|lingua=en|p=|ISBN=0-7645-4114-5}}</ref> Di solito le immagini digitali e i monitor per computer hanno pixel quadrati (1:1), mentre i video li hanno rettangolari.<ref name=":18" /> Un video [[NTSC]] ha di solito una [[Risoluzione dello schermo|risoluzione]] di 720×480 pixel, perciò non ha un rapporto d'aspetto di 4:3, ma di 3:2.<ref name=":18" /> Tuttavia, esso sembra averlo di 4:3 perché i pixel del video sono leggermente più alti che larghi.<ref name=":18" />
==== [[Lingua inglese|Anglicismi]] ====
I prestiti dall'[[lingua inglese|inglese]] sono relativamente recenti, indicativamente dalla fine del [[XIX secolo|Novecento]], ma considerevoli. Secondo [[Tullio De Mauro]] gli anglismi entrati nell'italiano si attestano attorno all'8% del lessico complessivo.
 
'''Colore e sub-pixel'''{{vedi anche|Sub-pixels|RGB}}Trasmettere a uno schermo monocromatico dei valori di pixel pari a 0, manterrà i pixel considerati spenti. Al contrario, valori pari a 1 li accenderà. Come detto, si possono usare dei [[Bitplane|livelli di bit]] per ottenere diverse gradazioni di grigio. I [[display]] a colori usano delle triadi rosse, verdi e blu, che creano sia l'illusione ottica di un colore specifico.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], si insediano stabilmente termini relativi allo sviluppo tecnologico ed economico; alcuni sono prestiti di necessità, ovvero non sempre traducibili con lemmi già esistenti: ''kit, jeans, partner, puzzle, scout, punk, rock''; altri, pur avendo corrispondente in italiano, sono entrati nell'uso comune anche come sinonimi: sono quelli propri del lessico finanziario come ''budget'' (bilancio, esso stesso un prestito dal francese), ''marketing'' (commercializzazione; mercatistica)'', meeting'' (riunione)'', business'' (affari); altri ancora del lessico informatico come ''chat, chattare, computer, formattare, hardware, software, mouse, blog'' (da web-log); altri, infine, sono del lessico sportivo come ''goal'' (rete; punto)'', corner'' (calcio d'angolo)'', cross'' (traversone)'', assist'' (rifinitura)'', baseball'' (palla a base)'', basket'' (contrazione derivata da basketball, ovvero pallacanestro).
 
'''Bit per pixel'''
==== [[Lingue ibero-romanze|Iberismi]] ====
Tramite lo [[lingua spagnola|spagnolo]], prima e durante l'occupazione [[Asburgo di Spagna|asburgica]], sono giunti nell'italiano termini esotici quali ''amaca, ananas, brio, cacao, cioccolata'' (originariamente nahuatl), ''condor'' (originariamente [[Lingue quechua|quechua]]), ''creanza, etichetta, guerriglia, lama'' (originariamente quechua), ''lazzarone, mais'' (originariamente taino), ''parata, patata'' (originariamente quechua), nonché parole queste sì castigliane quale ''posata, puntiglio, sfarzo, sussiego, zaino''.
 
{{Vedi anche|Profondità di colore}}
Dal [[lingua portoghese|portoghese]] derivano parole come ''banana, cocco, mandarino'' (originariamente cinese), ''pagoda'' (originariamente cinese).
 
Il numero di colori distinti che possono essere rappresentati da un pixel dipende dal numero di [[bit per pixel]] (bpp):
Tra questi, molti hanno origine dai nuovi referenti legati alla [[scoperta dell'America]].
 
* 1 bpp (immagine monocroma)
Fra le lingue iberiche minoritarie che ebbero una certa influenza sull'italiano, va senz'altro menzionato il [[lingua catalana|catalano]], parlato, insieme all'italiano o alle lingue e dialetti locali, in alcune corti medievali: fra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XV secolo]] in [[Sicilia]] e, nel corso del [[XV secolo]], a [[Napoli]] e in Sardegna nella città di Alghero.
* 8 bpp (256 colori);
 
* 16 bpp (65.536 colori, noto come [[Highcolor]]);
=== Grammatica ===
* 24 bpp (16.777.216 colori, noto come [[Truecolor]]).Le immagini [[RGB]] sono costituite da 3 canali di colore.<ref name=":19">{{Cita libro|titolo=Adobe Photoshop. Aiuto ed esercitazioni|url=https://helpx.adobe.com/it/pdf/photoshop_reference.pdf|anno=2014|editore=Adobe|lingua=italiano|p=|capitolo=Concetti di base sul colore e sulle immagini}}</ref> Un’immagine RGB a 8 bit per pixel ha quindi 256 valori possibili per ciascun canale, vale a dire oltre 16 milioni di valori del colore. Le immagini RGB con 8 bit per canale (bpc) sono a volte definite immagini a 24 bit (8 bit × 3 canali = 24 bit di dati per ogni pixel).<ref name=":19" />
{{vedi anche|Grammatica italiana}}
 
La morfosintassi dell'italiano è conforme al modello delle altre [[lingue italo-occidentali]] in generale, possedendo un ricco sistema verbale e configurandosi come [[Soggetto Verbo Oggetto|lingua SVO]]. I nomi non possiedono distinzioni di [[Caso (linguistica)|caso]]. Ci sono due generi (maschile e femminile) e due numeri (singolare e plurale). I nomi, gli aggettivi e gli articoli si flettono e si accordano per entrambe le categorie. Il verbo è coniugato per [[Modo (linguistica)|modo]] (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio e gerundio), tempo (presente, imperfetto, passato remoto, futuro, passato prossimo, trapassato prossimo, futuro anteriore, trapassato remoto), [[diatesi]] (attiva, passiva e riflessiva), persona e numero (anche genere nel participio passato); spesso i pronomi soggetto sono omessi, come di consueto anche in altre [[lingue italo-occidentali]], poiché sono espressi dalla coniugazione verbale.
 
== Uso in Italia nell'età contemporanea ==
L'italiano è usato da un'ampia maggioranza della popolazione italiana. Inoltre, la lingua è usata da diverse fasce della popolazione in tutte le situazioni comunicative, sia informali (conversazione in famiglia o tra amici) sia formali (discorsi pubblici, atti ufficiali).
 
Nelle situazioni comunicative informali (e occasionalmente in quelle formali) l'uso dell'italiano si alterna in alcune aree geografiche e in diverse fasce della popolazione con l'uso di un dialetto, di una lingua regionale o di una lingua di minoranza.
 
=== Percentuali di parlanti in Italia ===
Secondo un'indagine ISTAT condotta nel 2006 su un campione di 24.000 famiglie residenti in Italia (corrispondenti a circa 54.000 individui), nella conversazione con estranei il 72,8% dei residenti dichiara di parlare “solo o prevalentemente italiano” mentre il 19% dichiara di parlare “sia italiano che dialetto”. Parla invece “solo o prevalentemente dialetto” il 5,4% dei residenti, e “un'altra lingua” l'1,5% (la somma delle quattro voci porta al 98,7%). Almeno il 91,8% dei residenti (somma delle percentuali relative alle prime due scelte) dichiara quindi di essere in grado di parlare italiano<ref>Indagine multiscopo [http://www3.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070420_00/ ''La lingua italiana, i dialetti, le lingue straniere'', Roma, ISTAT, 2007], Tavola 1, p. 2.</ref>. Commentando i dati della stessa indagine, [[Gaetano Berruto]] riassume la situazione dicendo che all'inizio del XXI secolo in Italia esiste “una piccola minoranza (di entità difficile da quantificare, forse attorno al 5%, e da cercare prevalentemente fra coloro che sono privi di qualunque titolo di studio), soprattutto nelle generazioni più vecchie e in Italia meridionale, di persone che parlano solo dialetto”<ref>Gaetano Berruto, [http://www.treccani.it/enciclopedia/sociolinguistica_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ voce ''Sociolinguistica''], in ''Enciclopedia dell'italiano'', a cura di Raffaele Simone, Roma, Treccani, 2011, pp. 1370-1375, p. 1372.</ref>.
 
Secondo i dati del [[Ministero dell'Interno]] il 95% degli italiani ha come lingua madre l'italiano mentre il 5% rimanente compone le [[minoranze linguistiche d'Italia]] (si pensi ad esempio alla popolazione germanofona dell’[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]]).
 
=== Stime del numero totale di italofoni ===
Esistono stime assai discordanti sul numero degli [[Italofonia|italofoni]], definizione che include tutti i locutori di lingua italiana nel mondo, come [[lingua madre]] o [[L2|lingua seconda]].
 
La [[Organizzazione non governativa|ONG]] [[Evangelismo|evangelica]] [[SIL International|Summer Institute of Linguistics]], dedita allo studio delle lingue per la diffusione della [[Bibbia]] e autrice della pubblicazione [[Ethnologue]], stima che esistano circa 61 milioni di italofoni nel mondo, dei quali 55 milioni in Italia<ref>{{lingue|en}} [https://www.ethnologue.com/language/ITA/***EDITION*** Ethnologue: lingua italiana].</ref>.
 
L'Eurobarometro, [[Sondaggio (statistica)|sondaggio statistico]] periodico condotto dalla [[Commissione europea]], stima invece che l'italiano sia parlato come lingua madre dal 13% dei cittadini dell'Unione (al secondo posto insieme all'[[Lingua inglese|inglese]] e dopo il [[Lingua tedesca|tedesco]]), a cui si aggiunge un 3% in grado di parlarlo come seconda lingua, per un totale di 72 milioni di persone nella sola [[Unione europea]]. Rilevato nel 2006, il risultato è stato confermato dal rapporto del 2012<ref name=EB2006>{{cita pubblicazione |autore=Commissione europea|titolo=Eurobarometers - European and their languages|anno=2006 |rivista=Eurobarometro|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_243_sum_en.pdf |formato=PDF |accesso=19 agosto 2013}}</ref><ref name=EB2012>{{cita pubblicazione |autore=Commissione europea|titolo=European and their languages-Report 2012|anno=2012 |rivista=Eurobarometro|url=http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_386_en.pdf |formato=PDF |accesso=19 agosto 2013}}</ref>.
 
=== Uso in situazioni informali ===
La diffusione dell'italiano nella comunicazione informale è avvenuta soprattutto nella seconda metà del Novecento, e l'uso effettivo è quindi strettamente collegato all'età dei parlanti.
 
Secondo un'indagine ISTAT condotta nel 2006 le persone che parlavano “solo o prevalentemente italiano” sono per esempio state stimate al 72,8 % con gli estranei e al 45,5 % in famiglia, con questa distribuzione nelle fasce d'età estreme<ref>Sintesi riportata in Mari D'Agostino, ''Sociolinguistica dell'Italia contemporanea'', Bologna, il Mulino, 2007, p. 58. [http://culturaincifre.istat.it/sito/Pubblicazioni/LALINGUAITALIANA.pdf Documento completo] nel sito ISTAT.</ref>:
* da 6 a 10 anni: 68,2%
* da 11 a 14 anni: 62,4%
* da 65 a 74 anni: 31,9%
* 75 e più: 28,2%
 
=== Uso nei mezzi di comunicazione di massa ===
L'uso dell'italiano è generalizzato nei mezzi di comunicazione di massa diffusi in Italia (giornali, radio, cinema, televisione). In Italia i film stranieri sono di regola presentati con un doppiaggio in lingua italiana e le trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua diversa dall'italiano sono molto rare.
 
=== Varietà di italiano ===
L'italiano non è una lingua del tutto uniforme. Il linguista [[Gaetano Berruto]] ha distinto per esempio nove varietà di italiano<ref>Gaetano Berruto, ''Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo'', Roma, Carocci, 1987, pp. 19-27.</ref>:
 
# italiano normalizzato letterario: questa è la lingua normalizzata (spesso detta ''standard''), descritta dai manuali di grammatica, quella lingua che quindi può considerarsi come un italiano "ideale". È proprio di chi ha studiato dizione, dei relatori e degli attori.
# italiano neo-standard (= italiano regionale colto medio): è, come dice la parola stessa, il nuovo standard, ovvero quell'italiano odierno che accoglie forme grammaticali più vicine al parlato.
# italiano parlato colloquiale
# italiano regionale popolare
# italiano informale trascurato
# italiano gergale
# italiano formale aulico
# italiano tecnico-scientifico
# italiano burocratico
 
== Paesi in cui l'italiano è lingua ufficiale ==
L'italiano è lingua ufficiale in [[Italia]], a [[San Marino]], in [[Città del Vaticano]] (la lingua nominalmente ufficiale della Santa Sede è il latino), in [[Svizzera]] (insieme a tedesco, francese e romancio), in quattro comuni della [[Slovenia]] e nella [[Regione istriana]] ([[Croazia]]). È inoltre la lingua ufficiale dell'[[Sovrano militare ordine di Malta|Ordine di Malta]]<ref name="Carta costituzionale">[http://www.orderofmalta.int/wp-content/uploads/2015/11/ordine-di-malta-costituzione.pdf Carta costituzionale], art. 7.</ref>.
 
Fu lingua ufficiale in [[Somalia]] fino al [[1963]], a [[Fiume (città)|Fiume]], [[Zara]] e nel [[Dodecaneso]] fino al [[1947]], in [[Libia]] fino al [[1945]], in [[Etiopia]] ed [[Eritrea]] fino al [[1943]], a [[Malta]] fino al [[1934]], in [[Dalmazia]] fino al [[1920]], a [[Principato di Monaco|Monaco]] fino al [[1919]], a [[Nizza]] fino al [[1870]], nelle [[Isole Ionie]] fino al [[1864]], in [[Corsica]] fino al [[1859]].
L'italiano è inoltre una delle 24 [[lingue ufficiali dell'Unione europea]].
 
=== Italia ===
La Costituzione della Repubblica Italiana non indica l'italiano come lingua ufficiale. Tuttavia, in [[Italia]] l'italiano è considerato lingua ufficiale in quanto lo Statuto di Autonomia della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige (DPR n. 670 del 31 agosto 1972), che ha valore di legge costituzionale, dichiara all'art. 99 che «[...] quella italiana [...] è la lingua ufficiale dello Stato». Inoltre la legge ordinaria n. 482 del 15 dicembre 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” stabilisce all'art. 1 che “''la lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano”''. Una proposta di legge costituzionale approvata dalla Camera il 28 marzo [[2007]] prevedeva la modifica dell'art. 12 della Costituzione in « L'italiano è la lingua ufficiale della Repubblica nel rispetto delle garanzie previste dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali »: la proposta però non è stata approvata dal Senato e l'art. 12 nella forma in vigore al 31 dicembre 2012 non contiene indicazioni sulla lingua ufficiale.
 
=== Svizzera ===
[[File:Sprachen CH 2000 IT.png|left|thumb|Ripartizione delle lingue ufficiali in Svizzera ([[2000]]).]]
La [[lingua italiana in Svizzera]] è una delle quattro lingue ufficiali insieme al [[Lingua tedesca|tedesco]], al [[Lingua francese|francese]] e al [[romancio]]. Secondo i dati del [[censimento]] dell'anno 2013, l'italiano è la lingua principale di oltre 600.000 persone residenti nella Confederazione (pari all'8,3 % della popolazione), di cui 307.268 residenti nel [[Canton Ticino]], dove l'italiano, oltre a essere unica lingua ufficiale, è considerato la lingua principale dall'87,7% della popolazione. Già la prima Costituzione moderna (quella che nel 1848 fa della Svizzera uno Stato federale), assegna all'italiano lo statuto di lingua nazionale. L'articolo 4 della costituzione federale recita appunto: ''Le lingue nazionali sono il tedesco, il francese, l'italiano e il romancio''.
 
Il territorio di lingua italiana (la cosiddetta [[Svizzera italiana]]) è costituito dal Canton Ticino e dalle quattro valli italofone del Cantone trilingue dei Grigioni (da Est a Ovest, si tratta delle valli Poschiavo, Bregaglia, Mesolcina e Calanca; le altre lingue di questo Cantone nel Sud-Est della Svizzera sono il tedesco e il romancio). L'italiano è considerato lingua principale dal 12,0 % della popolazione nel [[Canton Grigioni]]. L'italiano è diffuso infine nell'uso per ragioni turistiche nell'alta [[Engadina]]. L'unico ex comune svizzero sul versante settentrionale delle Alpi di lingua italiana, [[Bivio (Surses)|Bivio]], sta invece subendo un processo di germanizzazione. In questo comune la lingua italiana è ora parlata da poco meno del 30% degli abitanti (erano ancora l'80% nel [[1860]]).
 
Essendo lingua minoritaria, l'italiano in Svizzera gode di protezione e sussidi da parte di Confederazione e cantoni. L'articolo 70 della costituzione federale riguarda la politica linguistica svizzera, parte di esso recita: ''Le lingue ufficiali della Confederazione sono il tedesco, il francese e l'italiano... La Confederazione sostiene i provvedimenti dei Cantoni dei Grigioni e del Ticino volti a conservare e promuovere le lingue romancia e italiana''.
Il censimento del 2013 ha tracciato una mappa svizzera delle diffusione delle lingue in Svizzera<ref>[http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/regionen/regionalportraets.html Statistiche federali sintetiche]</ref><ref>[http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/fr/index/infothek/lexikon/bienvenue___login/blank/zugang_lexikon.Document.21754.xls Statistiche federali analitiche]</ref>. I risultati sono riportati di seguito:
 
{| class="sortable wikitable"
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|-
| [[Canton Ticino|Ticino]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |307.268
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |87,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| [[Canton Zugo|Zugo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5.284
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |4,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2ª lingua
|-
| [[Canton Grigioni|Grigioni]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |23.506
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |12,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| [[Canton San Gallo|San Gallo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |17.850
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |3,6
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2ª lingua
|-
| [[Canton Basilea Città|Basilea Città]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |10.827
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Vallese|Vallese]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |12.607
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |3,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Glarona|Glarona]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2.706
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |6,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Berna|Berna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |29.273
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Zurigo|Zurigo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |83.719
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Lucerna|Lucerna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |11.443
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2ª lingua
|-
| [[Canton Ginevra|Ginevra]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |34.260
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |7,1
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2ª lingua
| [[Canton Svitto|Svitto]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |4.277
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2,8
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |3ª lingua
|-
| [[Canton Basilea Campagna|Basilea Campagna]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |16.155
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Giura|Giura]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2.100
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Argovia|Argovia]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |33.554
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5,2
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Appenzello Esterno|Appenzello Esterno]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 905
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,7
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Neuchâtel|Neuchâtel]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |10.994
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |6,2
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2ª lingua
| [[Canton Nidvaldo|Nidvaldo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 533
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
|-
| [[Canton Soletta|Soletta]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |11.603
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |4,4
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Uri|Uri]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 462
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,3
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
|-
| [[Canton Vaud|Vaud]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |40.356
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |5,3
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| [[Canton Friburgo|Friburgo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |7584
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |2,5
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |3ª lingua
|-
| [[Canton Turgovia|Turgovia]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |10.285
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |3,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Obvaldo|Obvaldo]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 329
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1,0
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|-
| [[Canton Sciaffusa|Sciaffusa]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1.897
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2,6
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2ª lingua
| [[Canton Appenzello Interno|Appenzello Interno]]
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 134
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,9
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
|}
 
=== Slovenia ===
In Slovenia l'italiano è lingua ufficiale (con lo [[Lingua slovena|sloveno]]) nei quattro comuni costieri di [[Ancarano (Slovenia)|Ancarano]], [[Capodistria]], [[Isola d'Istria]] e [[Pirano]].
 
L'articolo 64 della [[Costituzione]] slovena riconosce diritti particolari alla comunità nazionale autoctona italiana. In particolare, gli [[Italofonia|italofoni]] autoctoni sloveni hanno diritto<ref group="Nota">Di identici diritti gode la comunità nazionale autoctona [[Magiari|magiara]].</ref><ref name=COSLO>{{cita pubblicazione |autore=Università degli Studi di Milano. Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici.|titolo=La Costituzione della Repubblica di Slovenia in lingua italiana|anno=2013 |rivista=Osservatorio sul Diritto Pubblico dei Paesi dell'Europa Centro-Orientale (DIPEO) |numero=22 |pp=51-56|url=http://users2.unimi.it/dirpubesteuropa/wp-content/uploads/Costituzione-Slovena-in-lingua-italiana.pdf |formato=PDF |accesso=1º giugno 2013}}</ref>:
{{citazione|...di istituire organizzazioni, di sviluppare attività economiche, culturali e di ricerca scientifica, nonché attività nel settore della pubblica informazione e dell'editoria.<br />...all'educazione e all'istruzione nella propria lingua nonché alla formazione e allo sviluppo di tale educazione e istruzione nella propria lingua.<br />...di coltivare i rapporti con la propria nazione madre e con i rispettivi Stati|Costituzione della repubblica Slovena, Articolo 64}}
Tali diritti sono garantiti costituzionalmente dallo stato sloveno, materialmente e moralmente<ref name=COSLO/>.
<br />Alla comunità nazionale autoctona si aggiungono poi i cittadini italiani residenti in Slovenia: l'unione di queste due componenti costituisce il gruppo etnico degli [[Italiani di Slovenia|sloveni italiani]].
In particolare riferimento al sistema educativo e scolastico è da notare come, in seguito alle leggi del 1996 sulle istituzioni prescolari, sulle scuole elementari e sulle scuole superiori, nelle scuole di madrelingua slovena operanti sul territorio dei comuni bilingui, l'italiano sia insegnata come lingua obbligatoria<ref>Cfr. "Lo statuto giuridico della lingua italiana in Europa" di L.Panzeri, Ed. Giuffré 2011, alle pp. 74-75.</ref>, così come lo sloveno è insegnamento obbligatorio nelle scuole di madrelingua italiana.
 
=== Croazia ===
[[File:Istria italiani 2001.png|upright=1.4|thumb|Distribuzione per comuni degli italiani madrelingua nella ''[[Regione Istriana]]'' (Croazia) (2001).]]
Nella [[Regione Istriana]], in Croazia, l'italiano è lingua ufficiale a livello regionale insieme al [[Lingua croata|croato]] (parlata dal 7,69% della popolazione secondo il censimento ufficiale del 2001), e a livello comunale a: [[Buie d'Istria|Buie]], [[Castellier-Santa Domenica]], [[Cittanova (Croazia)|Cittanova]], [[Dignano (Croazia)|Dignano]], [[Fasana]], [[Grisignana]], [[Lisignano]], [[Montona]], [[Orsera]], [[Parenzo]], [[Portole]], [[Rovigno]], [[Torre-Abrega]], [[Umago]], [[Valle (Croazia)|Valle d'Istria]], [[Verteneglio]], [[Visignano]], [[Visinada]].
 
Secondo Ethnologue e Dieta Istriana, i parlanti italiano in Istria sarebbero almeno il 25%, e pure gran parte della popolazione croata della costa lo conoscerebbe. Anche nella città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] l'italiano è compreso e parlato mentre a [[Zara]] e nel resto della Dalmazia croata molti sono coloro che lo comprendono.
 
=== San Marino ===
Nella Repubblica di [[San Marino]] è lingua nazionale dello Stato.
 
=== Ordine di Malta ===
L'italiano è la lingua ufficiale. Come tale, è usato nelle occasioni formali e solitamente negli eventi internazionali o dove gli italiani siano in maggioranza. Nelle occasioni soprattutto informali che avvengono in ambiti nazionali, i partecipanti usano la loro lingua nazionale (in Francia il francese e così via). In generale, le lingue più usate sono l'[[Lingua inglese|inglese]], l'italiano, il [[Lingua francese|francese]], il [[Lingua tedesca|tedesco]] e lo [[Lingua spagnola|spagnolo]], per esempio il sito internazionale è in queste lingue, elencate in questo ordine<ref>[http://www.orderofmalta.int/ E si apre di default in inglese.]</ref>.
 
=== I Paesi in dettaglio ===
{| class="sortable wikitable"
! scope="col" | Paese<ref>[https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sm.html CIA World Factbook]</ref><ref>[http://www.axl.cefan.ulaval.ca/ L'aménagement linguistique dans le monde]</ref>
! scope="col" | Abitanti (anno)
! scope="col" | Cittadini italofoni madrelingua (%)
! scope="col" | Diffuso come
! scope="col" | Note
|-
| {{VAT}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 829 (2010)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 100 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Co-ufficiale assieme al [[lingua latina|latino]], lingua ufficiale della [[Santa Sede]].
|-
| {{HRV}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4.290.612 (2011)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,44%
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Coufficiale e parificato al [[lingua croata|croato]] nella [[Istria|regione istriana]]<ref name=StatIstria>[http://www.istra-istria.hr/index.php?id=538 Statuto della regione istriana: artt. 6, 21, 22, 23, 24, 25, ]</ref>.
|-
| {{ITA}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 60.100.000 (2011)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 100 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |
|-
| {{SMR}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 32.448 (2013)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 100 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 1ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |
|-
| {{SVN}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 2.029.680 (2012)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,11%
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 4ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Lingua co-ufficiale e parificata allo [[lingua slovena|sloveno]] nei comuni di [[Ancarano (Slovenia)|Ancarano]], [[Capodistria]], [[Isola d'Istria]] e [[Pirano]], nella regione del [[Litorale (Slovenia)|Litorale]], che include anche la parte slovena dell'Istria.
|-
| {{CHE}}<ref>Censimento linguistico federale 2013: [http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/it/index/themen/01/05/blank/key/sprachen.html Popolazione residente permanente di 15 anni e più secondo le lingue principali]</ref>
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 7.944.566 (2013)
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 8,1 %
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 3ª lingua
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | Lingua ufficiale e nazionale in tutta la federazione svizzera. Unica lingua ufficiale in [[Canton Ticino]] e co-ufficiale assieme al [[lingua tedesca|tedesco]] e al [[lingua romancia|romancio]] nel [[Canton Grigioni]].
|-
|{{ERI}}
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |6.527.628
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" | 0,2%
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |
 
| style="text-align: right; padding-right: 1em;" |
Lingua co-ufficiale.
|}
 
== Diffusione nei Paesi in cui non è lingua ufficiale ==
{{vedi anche|Italofonia}}
Le stime della Società di Linguistica Internazionale valutano che al mondo esistano circa 61,7 milioni di persone in grado di parlare italiano: 55 milioni di questi sono residenti in Italia e 6,7 sono residenti all'estero.<ref>name="Scheda su Ethnologue"</ref> Stime simili hanno un certo grado di arbitrarietà per quanto riguarda la definizione (più o meno rigorosa) del “parlare italiano”.
 
In alcuni Paesi l'italiano è lingua ufficiale, in altri ha un uso relativamente diffuso, anche se privo di riconoscimento giuridico.
È inoltre fra le cinque lingue più studiate al mondo (come lingua non madre).<ref>[http://www.ladante.it/?q=comunicatistampa/convegno-asils-la-lingua-italiana-europa-e-nel-mondo Convegno ASILS: la lingua italiana in Europa e nel mondo], 5 maggio 2011.</ref>
 
Secondo [[Ethnologue]], la lingua italiana è la 19ª lingua parlata come ''prima lingua'' per dimensione: essa è parlata in complessivamente 34 Paesi da 61,7 milioni di persone.<ref name="Ethnologue">[https://www.ethnologue.com/statistics/size Ethnologue Statistical Summaries]</ref>
 
I Paesi in cui l'italiano è più parlato, in rapporto alla popolazione, sono Malta (84%) e Albania (73%)<ref name=":0">[http://www.italofonia.org ''Mappa degli italofoni nel mondo'']</ref>: in termini assoluti i Paesi in cui l'italiano è più parlato sono Albania (1 600 000 abitanti) e Argentina (1 500 000 abitanti, ma stime non ufficiali indicano addirittura più di 5 000 000 di italofoni). Seguono Canada, Francia e USA, con 1 000 000 di italofoni ciascuno.
 
{{Colonne}}
; L'italiano come ''lingua ufficiale''<nowiki>:</nowiki><ref name="Ethno-ita">[https://www.ethnologue.com/language/ita Ethnologue report for language code: ita]</ref>
* {{ITA}}
* {{SMR}}
* {{VAT}}
* {{CHE}}
* {{SVN}} (a livello regionale, nei comuni di [[Pirano]], [[Capodistria]], [[Ankaran|Ancarano]] e [[Izola|Isola d'Istria]])
* {{HRV}} (a livello regionale in [[Regione istriana|Istria]])
* {{Bandiera|Unione Europea|nome}}
* {{Bandiera|Ordine di Malta|nome}}
 
{{Colonne spezza}}
; L'italiano come ''lingua amministrativa'', turistica e/o insegnata obbligatoriamente nelle scuole
* {{ALB}} (lingua straniera conosciuta dal 73% della popolazione e dal 2002 insegnata nelle scuole come prima lingua straniera obbligatoria)<ref>http://www.ambtirana.esteri.it/ambasciata_tirana/it/i_rapporti_bilaterali/cooperazione%20culturale/cooperazione-culturale.html</ref>
* {{BRA}} (ufficiale a livello regionale ed etnico a [[Santa Teresa (Espírito Santo)|Santa Teresa]] e [[Vila Velha]], e come tale insegnato obbligatoriamente nelle scuole. Nel [[Rio Grande do Sul]] è riconosciuto come lingua ufficiale regionale, e a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo del Brasile]] è diffuso non ufficialmente)
* {{ERI}} (lingua coufficiale ''de facto'', amministrativa e commerciale, per [[Colonia eritrea|ragioni storiche]], al pari dell'inglese, dopo arabo e tigrino)
* {{MLT}} (lingua ufficiale fino al 1934; acquisita come lingua straniera, soprattutto per il commercio e il turismo, dall'84% della popolazione. Viene spesso appresa tramite la televisione Italiana, che ha ricezione a Malta, o tramite le scuole, dove viene insegnata al pari di altre lingue straniere.)
* {{SOM}} (lingua ufficiale fino al 1963, {{CN|oggi è lingua amministrativa e commerciale}})
 
{{Colonne spezza}}
; L'italiano come altra lingua parlata<nowiki>:</nowiki><ref name="Ethno-ita"/>
* {{ARG}} (lingua minoritaria di peso, la seconda dopo lo spagnolo)
* {{CRC}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{AUS}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana)
* {{BEL}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{BIH}} ({{CN|parlato da profughi in Italia durante la guerra di Jugoslavia e da persone lavoranti nella cooperazione}})
* {{CAN}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{CHL}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{CUB}} (lingua utilizzata per il turismo italiano)
* {{FRA}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana, conosciuto per motivi commerciali nelle aree più vicine all'Italia)
* {{DEU}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana, conosciuto anche per motivi commerciali)
* {{GRC}} (Utilizzato per motivi commerciali)
* {{ISR}} ({{CN|parlato per lo più da ebrei italiani}})
* {{LBY}} (lingua ufficiale fino al 1943; ora lingua commerciale)
{{Colonne spezza}}
* {{LIE}} (vicino al confine con la Svizzera, la seconda dopo il tedesco)
* {{LUX}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{MKD}} (seconda lingua più diffusa dopo l'inglese<ref>[http://www.ambskopje.esteri.it/Ambasciata_Skopje/Menu/Ambasciata/Gli_uffici/Ufficio_Culturale/ Ambasciata d'Italia a Skopje, Ufficio culturale.]</ref><ref>[http://venus.unive.it/italslab/modules.php?op=modload&name=ezcms&file=index&menu=79&page_id=243 L'italiano a Skopje. Intervista a Anastasija Gjurcinova. Bollettino Itals Novembre 2005]</ref>)
* {{MCO}} (lingua ufficiale fino al 1860; lingua straniera più conosciuta e turistica e parlato come seconda lingua dopo il [[lingua francese|francese]] da comunità consistenti)
* {{MNE}} (lingua straniera più conosciuta e insegnata nelle scuole)
* {{PRY}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{PER}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{GBR}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana, conosciuto anche per motivi commerciali)
* {{ROU}}
* {{USA}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana, in particolare negli stati di [[New York (stato)|New York]] e [[New Jersey]])
* {{ZAF}} ({{CN|parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana}})
* {{TUN}}
* {{URY}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana, lingua più studiata nelle scuole dopo il portoghese)
* {{VEN}} (parlato dai discendenti dell'emigrazione italiana)
{{Colonne fine}}
 
=== Cittadini italiani residenti all'estero ===
In base ai dati dell'[[Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero]] (AIRE) pubblicati dal [[Ministero dell'Interno]],<ref>[http://infoaire.interno.it/statistiche2010/stat_ripartizioni.html Ministero dell'Interno - AIRE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> aggiornato al 2012, risultano presenti forti comunità di cittadini [[italiani residenti all'estero]]; queste cifre indicano solo i cittadini italiani residenti e non tutti gli italofoni presenti nei diversi Paesi:
{{Colonne}}
* [[Argentina]] 691.481
* [[Germania]] 651.852
* [[Svizzera]] 558.545
* [[Francia]] 373.145
* [[Brasile]] 316.699
* [[Belgio]] 254.741
* [[Stati Uniti d'America]] 223.429
* [[Regno Unito]] 210.690
* [[Canada]] 137.045
* [[Australia]] 133.122
* [[Spagna]] 124.013
* [[Venezuela]] 116.329
* [[Uruguay]] 90.603
{{Colonne spezza}}
* [[Cile]] 52.006
* [[Paesi Bassi]] 35.715
* [[Sudafrica]] 31.734
* [[Perù]] 30.513
* [[Lussemburgo]] 22.960
* [[Austria]] 21.581
* [[Ecuador]] 14.835
* [[Colombia]] 14.216
* [[Messico]] 13.409
* [[Croazia]] 13.019
* [[San Marino]] 11.934
* [[Grecia]] 10.982
* [[Israele]] 11.328
{{Colonne spezza}}
* [[Svezia]] 9.666
* [[Irlanda]] 8.545
* [[Paraguay]] 8.502
* [[Principato di Monaco]] 6.803
* [[Cina]] 6.746
* [[Repubblica Dominicana]] 6.077
* [[Danimarca]] 5.328
* [[Portogallo]] 4.955
* [[Costa Rica]] 4.661
* [[Guatemala]] 4.370
* [[Egitto]] 4.139
* [[Emirati Arabi Uniti]] 4.133
{{Colonne fine}}
 
In totale, i cittadini italiani all'estero sono 4.341.156; in particolare, 2.365.170 in Europa, 400.214 in Nord e Centro America, 1.338.172 in Sud America, 56.366 in Africa, 45.006 in Asia e 136.228 in Oceania.
 
Gli iscritti all'AIRE “provengono da residenze anagrafiche in Italia ed erano quindi precedentemente iscritti anagraficamente presso comuni italiani”<ref name=autogenerato2>Turchetta 2005, p. 13</ref>, e sono quindi spesso in grado di parlare italiano. Tuttavia, alcuni di loro “non sono mai stati scolarizzati in italiano né hanno mai parlato la (…) lingua in contesti formali e non, non avendo neanche appreso l'italiano in famiglia”<ref name=autogenerato2 />. Per questo motivo Barbara Turchetta ritiene che “sebbene il numero di cittadini italiani residenti all'estero si avvicini a quello degli italofoni all'estero, esso è certamente in eccesso rispetto a quest'ultimo”<ref name=autogenerato2 />.
 
=== Discendenti di emigrati italiani ===
Le stime sul numero di discendenti di emigrati italiani all'estero arrivano fino a un massimo di 80 milioni di persone<ref>[http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/21532/introduzione.pdf Statistiche dell'emigrazione italiana secondo la Chiesa cattolica]</ref>. Tuttavia, “degli oltre 25.000.000 Italiani emigrati tra il 1876 e il 1976 appena 7.000.000 circa possono considerarsi espatriati in maniera definitiva; il resto si limitò a un soggiorno variabilmente lungo all'estero prima di un ritorno definitivo in patria”<ref>Turchetta 2005, p. 4</ref>.
 
Nelle comunità stabili di italiani all'estero la lingua nazionale è comunque usata relativamente di rado. Nel primo rapporto organico sulla diffusione dell'italiano nel mondo, la storia dell'uso della lingua italiana all'estero è stata in effetti descritta come quella di “un grande naufragio”<ref name=autogenerato1>Baldelli 1987.</ref>: tuttavia, i cittadini di altri Paesi che dichiarano di avere come lingua madre l'italiano sono complessivamente stimabili in due o tre milioni di persone<ref name=autogenerato1 />.
 
== L'italiano come lingua straniera ==
L'italiano come [[lingua straniera]] (LS) è l'italiano insegnato fuori d'Italia ad apprendenti di [[madrelingua]] non italiana. Alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], l'[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] commissionò a [[Ignazio Baldelli]] la prima indagine sui motivi che spingevano il pubblico degli apprendenti italiano LS a studiare l'italiano. L'italiano appare studiato soprattutto per due ragioni: il prestigio della [[cultura italiana]] o un'[[ascendenza familiare]] italiana. Sempre in base all'indagine di Baldelli, furono stimati più di 700.000 apprendenti stranieri, donne per i due terzi: del totale, il 70% è di studenti, nei restanti casi soprattutto di [[Impiegato|impiegati]].<ref>[[Pierangela Diadori]], [[Massimo Palermo]] e Donatella Troncarelli, ''Manuale di didattica dell'italiano L2'', Guerra Edizioni, Perugia, 2009, ISBN 978-88-557-0194-5, p. 23.</ref>
 
Il 21 e 22 ottobre 2014 si sono svolti a [[Firenze]], su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri italiano, i primi "Stati generali della lingua italiana nel mondo", per fare il punto sulla situazione presente e definire strategie future per la diffusione della lingua a livello globale. Il libro bianco "L'italiano nel mondo che cambia", realizzato in seguito all'evento, stima in oltre 1 milione gli studenti d'italiano all'estero, maggiormente in [[Germania]] (244.000), [[Australia]] (203.000) e [[Stati Uniti]] (145.000)<ref name=statigen14>[http://www.esteri.it/MAE/approfondimenti/2014/2014italiano_nel_mondo_che_cambia.pdf L'italiano nel mondo che cambia. Stati generali della lingua italiana nel mondo] Ministero degli Affari Esteri, Firenze 21-22 ottobre 2014</ref>. I successivi Stati generali si sono tenuti il 17 e 18 ottobre 2016, sempre a Firenze.<ref name=proxstatgen>[http://www.esteri.it/mae/it/politica_estera/cultura/promozionelinguaitaliana/stati_generali_lingua_italiana.html Firenze si candida ad ospitare i prossimi Stati Generali nel 2016]</ref><ref name=proxstatgen2>[http://www.asils.it/riunione-preparatoria-agli-stati-generali-della-lingua-italiana-2016-la-partecipazione-del-vice-ministro-giro/ ASILS si prepara agli Stati Generali 2016]</ref>
 
=== Enti di promozione della lingua italiana nel mondo ===
==== Istituti Italiani di Cultura ====
Il Ministero per gli Affari Esteri, attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura, assicura la promozione della lingua italiana all'estero grazie a corsi di lingua e cultura italiana. Ogni anno, nel mese di ottobre, ha luogo la [[Settimana della lingua italiana nel mondo]]<ref>{{cita web|url=http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/PromozioneLinguaItaliana/settimanalinguaitaliana/|titolo=La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo|accesso=26 settembre 2014}}</ref>.
 
==== Società Dante Alighieri ====
La [[Società Dante Alighieri]] nasce nel 1889 grazie a un gruppo di intellettuali guidati da [[Giosuè Carducci]] e viene eretta Ente Morale con R. Decreto del 18 luglio 1893, n. 347: con d.l. n. 186 del 27 luglio 2004 è assimilata, per struttura e finalità, alle ONLUS. Il suo scopo primario, come recita l'articolo 1 dello Statuto sociale, è quello di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italiana”. Per il conseguimento di queste finalità, la “Dante Alighieri” si è affidata e si affida tuttora all'aiuto costante e generoso di oltre 500 Comitati, di cui più di 400 attivi in Africa, America, Europa, Asia e Oceania.
 
==== Comunità Radiotelevisiva Italofona ====
Costituita il 3 aprile 1985 quale collaborazione istituzionale tra radiotelevisioni di servizio pubblico – [[Rai]], [[Rtsi]], [[TV Koper-Capodistria]], [[Radio Vaticana]] e [[San Marino Rtv]] – la [[Comunità radiotelevisiva italofona]] nasce come strumento di valorizzazione della lingua italiana. La sua struttura articolata può essere illustrata da uno schema in tre cerchi: il primo cerchio è formato dai soci fondatori; il secondo comprende tutti i media “osservatori”, registrati; il terzo cerchio, infine, include gli “amici”, cioè quel quadro ambientale che favorisce l'humus di crescita della Comunità.
 
=== Quotidiani in lingua italiana ===
Tra i diversi quotidiani in lingua italiana editi in Paesi dove l'italiano non è lingua ufficiale nazionale, si citano:
* in edizione cartacea:
** {{ARG}}: ''L'Italiano''
** {{AUS}}: ''[[Il Globo (1959)|Il Globo]]''
** {{CAN}}: ''[[Corriere Canadese]]'', ''[[L'Ora di Ottawa]]'', ''[[Il Cittadino Canadese]]''
** {{HRV}}: ''[[La Voce del popolo (quotidiano di Fiume)|La Voce del popolo]]''
** {{USA}}: ''[[America Oggi (periodico)|America Oggi]]''
** {{URY}}: ''[[La gente d'Italia]]''
* in edizione web sono:
** {{DEU}}: ''Il Mitte'' (quotidiano di Berlino e Francoforte)
** {{MLT}}: ''Il Corriere di Malta''
** {{VEN}}: ''La Voce d'Italia''
 
== Lingue in Italia e dialetti dell'italiano ==
{{vedi anche|Italiano regionale|lingue parlate in Italia|italiano popolare}}
[[File:Italy - Forms of Dialect.jpg|thumb|Mappa delle lingue e dei dialetti in Italia]]
In Italia pressoché tutti gli idiomi parlati insieme all'italiano sono chiamati ''dialetti italiani''. Questa definizione è tuttavia vaga e controversa.
 
Esistono dialetti che condividono con l'italiano una forte somiglianza tipologica, la condivisione di tratti fonetici e la mutua intelligibilità. Questi sono i dialetti toscani e i [[Dialetti italiani mediani|dialetti mediani]]. Il [[lingua corsa|corso]], da un punto di vista strettamente tipologico, è assimilabile a un dialetto dell'italiano. Tuttavia, a causa dell'influenza culturale e politica francese, si considera totalmente emancipato dal contesto dialettale italiano, ed è quindi considerato lingua a sé.[http://patrimonilinguistici.it/quali-dialetti-italiano/]
 
Assieme alle lingue autoctone che si associano all'italiano per prossimità tipologica, vi sono altri dialetti che discendono dall'impianto dell'italiano standard nelle regioni in cui non era parlato. Tali dialetti si sono sviluppati in seguito alla diffusione massiccia della lingua ufficiale, a partire dall'Ottocento e ancor più dal Novecento. Si tratta di accenti che l'italiano ha assunto presso le comunità in cui è tuttora praticata [[diglossia]] con la lingua locale, oppure di più complesse flessioni, che raccolgono elementi residuali lasciati dalla lingua originale di quei luoghi, la cui estinzione va al passo con il processo di [[deriva linguistica]]. Solo quest'ultima categoria di accenti e flessioni si può associare allo [[stereotipo]] del ''dialetto'' come un parlare italiano corrotto; si tratta di una profonda inesattezza quando lo si associa invece a parlate native che semmai sono forme corrotte della [[lingua latina]], e non costituiscono quindi la corruzione di una variante standard corrente.
 
La variazione dell'italiano viene distinta socialmente ([[italiano popolare]]) e geograficamente ([[Italiano regionale|italiani regionali]])<ref>Carla Marcato, Dialetto, Dialetti, Italiano. Bologna: Il Mulino, 2002.</ref>.
 
Si tratta quindi di chiamare ''dialetti italiani'' solo le variazioni del tipo linguistico italiano, in base alle collocazioni geografiche e sociali, e le parlate native prossime all'italiano standard.
Sul territorio italiano quindi sono stati individuati altri tipi linguistici oltre al tipo italiano, i quali sono composti a loro volta da ''dialetti'', che tuttavia non sono ''italiani'', poiché derivano direttamente dal latino e hanno sviluppato l'autonomia del loro tipo linguistico, a prescindere dalla più o meno marcata coesione interna. Ciascun tipo autonomo rispetto all'italiano e rispetto agli altri tipi è considerato una [[lingua romanza]] a tutti gli effetti, ed è separata dal dominio dell'italiano.<ref>{{cita web|http://www.homolaicus.com/linguaggi/lingue_italiane.htm|Le Lingue parlate nel territorio dello Stato italiano|autore=Roberto Bolognesi, Matteo Incerti}}</ref>
 
{{Citazione necessaria|Per quanto riguarda il riconoscimento, le lingue non-romanze sono facilmente distinguibili, mentre le altre sono generalmente in continuum con il sistema romanzo compreso nel territorio italiano. Le lingue romanze riconosciute dallo stato italiano nella loro autonomia sono [[lingua sarda|sardo]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua francese|francese]], [[lingua occitana|occitano]], [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]], [[lingua friulana|friulano]] e [[lingua ladina|ladino]]. Queste vengono chiamate ''lingue minoritarie'' ai sensi della legge 482/99, perché si considera che facciano riferimento a modelli romanzi esterni allo Stato italiano (come francese, catalano, occitano e francoprovenzale), o perché si considera che abbiano avuto poca o nessuna parte nella formazione della ''[[koinè]]'' italiana (come sardo, friulano e ladino).
 
Le altre lingue non sono riconosciute dallo Stato: [[Lingua piemontese|piemontese]], [[Lingua lombarda|lombardo]], [[lingua ligure|ligure]], [[lingua veneta|veneto]], [[lingua emiliano-romagnola|emiliano-romagnolo]], [[Dialetti italiani meridionali|napoletano-pugliese]], [[lingua siciliana|siciliano]]. I motivi per cui queste lingue non sono riconosciute, sebbene non siano italiano, è che si considera che abbiano partecipato in qualche misura alla formazione della ''[[koiné]]'' italiana}}.
 
== Tutela della lingua italiana ==
La lingua italiana è priva di organismi ufficiali di normazione. Nonostante vi siano numerose istituzioni dedicate al suo studio e alla sua promozione, nessuna di queste è ufficialmente deputata all'elaborazione attiva di regole linguistiche, per esempio una [[grammatica normativa]], sul modello della [[Real Academia Española]], dell'[[Académie française]], delle accademie portoghesi (lusitana e [[Accademia brasiliana delle lettere|brasiliana]]) o altre. Non vi sono nemmeno organismi linguistici semi-ufficiali, sul modello svedese<ref>[http://www.sprakradet.se/ Concilio della lingua svedese-''Språkrådet'', Sito ufficiale (svedese)]</ref>. A differenza di questi e altri Paesi, inoltre, non si trovano riferimenti alla lingua italiana nei principi fondamentali della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione nazionale]]<ref>[http://www.governo.it/costituzione-italiana/principi-fondamentali/2839 Costituzione della Repubblica Italiana]</ref> della Repubblica italiana: l'unico riferimento esplicito in una norma costituzionale è presente nell'articolo 99 dello statuto speciale del [[Trentino-Alto Adige]] (ex DPR n. 670 del 31 agosto 1972), a cui si aggiungono [[Lingue italiane nella legislazione|riferimenti normativi]] di fonti subordinate (codici di procedura civile e penale e articolo 1 della Legge n. 482 del 15 dicembre 1999)<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/99482l.htm Testo della legge 482.1999]</ref>.
 
=== Accademia della Crusca ===
L'[[Accademia della Crusca]] si propone lo scopo, espresso nell'articolo 1 del suo statuto, di "''sostenere la lingua italiana, nel suo valore storico di fondamento dell’identità nazionale, e di promuoverne lo studio e la conoscenza in Italia e all’estero''"<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/statuto-dellaccademia|titolo=Statuto dell'Accademia {{!}} Accademia della Crusca|sito=www.accademiadellacrusca.it|accesso=17 agosto 2016}}</ref>. È inoltre membro fondatore della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali (EFNIL).<br />
Come evidenziato nello statuto, l'accademia si occupa di promuovere lo studio della lingua italiana a fini storico-linguistici, lessicografici ed etimologici. L'attività scientifica dell'Accademia si svolge in tre campi principali:
# il ''Centro studi di filologia italiana'', che promuove lo studio e l'edizione critica degli antichi testi e degli scrittori italiani;
# il ''Centro di studi di lessicografia italiana'', che si occupa di studi sul lessico italiano e della compilazione di opere lessicografiche;
# il ''Centro di studi di grammatica italiana'', addetto allo studio della grammatica storica, descrittiva e normativa della lingua italiana.
# il gruppo ''Incipit'', osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/notizie-dallaccademia/nascita-gruppo-incipit-osservatorio-neologismi-forestierismi-incipi Accademia della Crusca: gruppo ''Incipit'', osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti.]</ref>.
 
=== Opera del Vocabolario Italiano ===
L'Opera del Vocabolario Italiano è l'istituto del CNR che ha il compito di elaborare il Vocabolario Storico Italiano. È membro fondatore della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali (EFNIL).
 
== Premi Nobel per la letteratura di lingua italiana ==
* [[Giosuè Carducci]] (1906, {{Bandiera|ITA 1861-1946|nome}})
* [[Grazia Deledda]] (1926, {{Bandiera|ITA 1861-1946|nome}})
* [[Luigi Pirandello]] (1934, {{Bandiera|ITA 1861-1946|nome}})
* [[Salvatore Quasimodo]] (1959, {{ITA}})
* [[Eugenio Montale]] (1975, {{ITA}})
* [[Dario Fo]] (1997, {{ITA}})
 
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="Nota"/>
=== Bibliografiche ===
<references/>
 
<references />
== Bibliografia ==
La lingua italiana è l'oggetto dell'''[[Enciclopedia dell'italiano]]'' curata da [[Raffaele Simone]], Roma, Treccani, 2010.
 
* Richard F. Lyon, ''[http://www.foveon.com/files/ABriefHistoryofPixel2.pdf A Brief History of 'Pixel']'', in ''Digital Photography II'', 10 febbraio 2006
La più nota grammatica moderna dell'italiano è la ''Grammatica italiana: italiano comune e lingua letteraria'' di [[Luca Serianni]], in collaborazione con [[Alberto Castelvecchi]], Torino, UTET, 1988. L'edizione minore della stessa grammatica è pubblicata come [[Italiano. Grammatica, sintassi, dubbi]], Milano, Garzanti, 1997.
 
Per una descrizione dell'italiano contemporaneo un importante punto di riferimento è: [[Gaetano Berruto]], ''Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo'', Roma, Carocci, 1987.
 
=== Altri testi ===
* Baldelli, Ignazio (a cura di). 1987. ''La lingua italiana nel mondo: indagine sulle motivazioni allo studio dell'italiano''. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana.
* {{cita libro| nome=Tullio | cognome=De Mauro | titolo=Storia linguistica dell'Italia unita | anno=1970 | editore=Laterza| città=Bari| cid=De Mauro 1970}}
* {{cita libro| autore1=Claudio Giovanardi| autore2=[[Pietro Trifone]] | titolo=L'italiano nel mondo | anno=2012 | editore=Carocci| città=Roma| cid=Giovanardi e Trifone 2012}}
* Rogers, Derek, D'Arcangeli, Luciana. 2004. ''Illustrations of the IPA: Italian''. In: ''Journal of the International Phonetics Association''. Cambridge, Cambridge University Press, pp.&nbsp;117–121.
* Turchetta, Barbara. 2005. ''Il mondo in italiano: varietà e usi internazionali della lingua''. Roma-Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]]. ISBN 88-420-7706-2.
* Villa, Franco. 1991. ''Nuovo maiorum sermo''. Torino, [[Paravia]]. ISBN 88-395-0170-3.
* [[Massimo Palermo]]. 2015. ''Linguistica italiana''. Bologna, [[Il Mulino]]. ISBN 9788815258847.
 
== Voci correlate ==
* [[ItalofoniaAntialiasing]]
* [[GrammaticaComputer italianagrafica]]
* [[StoriaDot della lingua italianapitch]]
* [[ItalianisticaGrafica vettoriale]]
* [[LinguaPixel volgareart]]
* [[LingueRisoluzione romanzevideo]]
* [[DialettoSub-pixels]]
* [[Indovinello veronese]]
* [[Placiti cassinesi]]
* [[Scuola siciliana]]
* [[Varianti regionali della lingua italiana]]
** [[Dialetto toscano]]
** [[Lingua italiana in Svizzera]]
** [[Italiano regionale della Sardegna]]
** [[Lingue della provincia autonoma di Bolzano]]
* [[Lingue parlate in Italia]]
* [[Itanglese]]
* [[Doppiaggese]]
* [[Italiano popolare]]
* [[Rete di eccellenza dell'italiano istituzionale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
{{Interprogetto|etichetta=lingua italiana|q|preposizione=sulla|commons=Category:Italian language|wikt=italiano|wikt_etichetta=italiano|b=Italiano|b_oggetto=un corso|b_preposizione=di|b_etichetta=italiano|s=Sulla lingua italiana. Discorsi sei|s_oggetto=un saggio|s_preposizione=di [[Ugo Foscolo]]:|s_etichetta=''Sulla lingua italiana. Discorsi sei''|s2=Sopra la ricchezza della lingua italiana ne' termini militari|s2_oggetto=un saggio|s2_preposizione=di [[Francesco Algarotti]]:|s2_etichetta=''Sopra la ricchezza della lingua italiana ne' termini militari''|v_oggetto=risorse didattiche|v=Italiano}}
{{Interprogetto/notizia|Scontro alla Camera sulla lingua italiana|data=13 dicembre 2006}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/ReteIIC.htm|Ministero degli Affari Esteri - La rete degli Istituti Italiani di Cultura}}
* Claudio Giovanardi e [[Pietro Trifone]], con la collaborazione di Elisa De Roberto e Emiliano Picchiorri, [https://www.academia.edu/20426494/Italiano_at_esteri.it_-_Litaliano_nel_mercato_mondiale_delle_lingue#.pdf L'italiano nel mercato mondiale delle lingue]
* {{cita web|http://www.accademiadellacrusca.it/index.php|Accademia della Crusca}}
* {{cita web|http://www.ovi.cnr.it|Istituto Opera del Vocabolario Italiano}}
* {{cita web|http://www.comunitaitalofona.org/|Comunità Radiotelevisiva Italiana}}
* {{cita web|http://www.ladante.it/|Società Dante Alighieri}}
* {{cita web|http://www.ti.ch/olsi/|Osservatorio linguistico della Svizzera italiana}}
* {{en}} [https://www.ethnologue.com/language/ita ITALIAN: a language of Italy], da [[Ethnologue]]
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|http://www.linguaitaliana.esteri.it|Portale della lingua italiana, Ministero degli Esteri}}
 
=== Dizionari e grammatiche in linea ===
 
==== Dizionari generali ====
 
* {{cita web|http://dizionario.internazionale.it/|Dizionario italiano di Tullio De Mauro}}
* {{cita web|http://www.dizionario.rai.it/|Dizionario italiano multimediale e multilingue d'ortografia e di pronunzia (DOP)}}
* {{cita web|http://www.treccani.it|Vocabolario della lingua italiana Treccani}}
* {{cita web|http://elvetismi.googlepages.com|Dizionario dell'italiano ticinese, grigionese e "federale"}}
 
==== Dizionari dei sinonimi ====
 
* {{cita web|http://www.treccani.it/sinonimi/|Il dizionario dei sinonimi Treccani}}
* {{cita web|http://www.sinonimi-contrari.it/|Sinonimi e contrari della lingua Italiana}}
* {{cita web|http://sinonimicontrari.com/|Dizionario dei Sinonimi della lingua Italiana}}
 
==== Risorse ed enciclopedie ====
 
* L'[[Enciclopedia dell'italiano]] Treccani è interamente consultabile attraverso il sito della [http://www.treccani.it/enciclopedia/elenco-opere/Enciclopedia_dell%27Italiano Treccani]
 
{{Portale|Informatica}}
{{LingueUnioneEuropea}}
{{Lingue romanze}}
{{Dialetti d'Italia}}
{{Italiani all'estero}}
{{Corone fiorentine della lingua italiana}}
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[[Categoria:Lingua italiana|Computer grafica]]
[[Categoria:LingueElaborazione SVO|Italianodigitale delle immagini]]