Senato romano e Andrea De Nisco: differenze tra le pagine

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{{F|doppiatori italiani|giugno 2018}}
{{Organo governativo
{{S|doppiatori italiani}}
|nome =Senato romano
{{Bio
|stemma =
|Nome = Andrea
|didascalia stemma =
|Cognome = de Nisco
|immagine =Curia_Iulia.JPG
|ForzaOrdinamento = De Nisco
|didascalia =La ''[[Curia Iulia]]'' a [[Roma]], l'edificio sito nel [[Foro romano]] che ospitava il Senato.
|Sesso = M
|stato=[[Repubblica romana]]<br />[[Impero romano]]<br />[[Impero romano d'Occidente]]
|LuogoNascita = Napoli
|tipo =
|GiornoMeseNascita = 6 novembre
|suddivisioni =
|AnnoNascita = 1958
|nome suddivisioni =
|LuogoMorte =
|data_creazione =21 aprile [[753 a.C.]]
|data_operativoGiornoMeseMorte =
|data_rinominatoAnnoMorte =
|Attività = doppiatore
|ridenominazione =
|AttivitàAltre = e [[conduttore radiofonico]].
|data_riformato1 =
|Nazionalità = italiano
|data_riformato2 =
|sede =[[Roma]]<ref>Poi [[Milano]] e infine [[Ravenna]].</ref>
|indirizzo =[[Curia Iulia]], [[Foro romano]]
|sito =
|denominazione_capo =
|capo =
|denominazione_vicecapo =
|vicecapo =
|bilancio =
|impiegati =
|note =
}}
Il '''Senato romano''' (in [[lingua latina|latino]] ''Senatus'') era la più autorevole [[Assemblee romane|assemblea]] dello Stato nell'[[antica Roma]], un'istituzione rimasta invariata nel corso delle trasformazioni politiche della storia dell'[[Impero romano]], il cui significato era ''assemblea degli anziani'', ed i cui membri erano chiamati ''Patres'' (nel significato di [[Patrizio (storia romana)|patrizio]]).<ref name="Plutarco13.2-3">[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 13, 2-3.</ref>
 
== StoriaBiografia ==
Doppiatore di programmi tv, film, cartoni animati e videogiochi, autore e regista teatrale, ha iniziato la propria attività nel [[1983]]; vive e lavora a [[Milano]]. È la voce di molti programmi Mediaset, Rai e Sky.
=== Età regia ===
{{Vedi anche|Età regia di Roma}}
{{Nota
|titolo=Il primo Senato
|larghezza=270px
|contenuto=I primi 100 senatori furono così scelti: il primo, colui a cui sarebbe stata affidata la città quando il re fosse andato in guerra, fu scelto da Romolo stesso; 9 furono scelti tra le tre [[Tribù (storia romana)|tribù]] originarie di Roma (tre per ogni tribù), e 90 furono scelti dalle 30 [[Curia (storia romana)|curie]] di Roma (tre per ogni curia)<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], II, 12, 1-2.</ref>
}}
 
È una delle voci delle principali reti televisive nazionali in programmi quali TERRA!, Domenica Live, Confessione Reporter, Il Presidente, La strada dei miracoli, e nel passato di ''[[Target (programma televisivo)|Target]]'', ''[[Verissimo (programma televisivo)|Verissimo]]'', ''[[Alle falde del Kilimangiaro]]'', ''[[Overland]]'', ''[[La macchina del tempo (programma televisivo)|La macchina del tempo]]'', ''[[L'infedele (programma televisivo)|L'infedele]]'', ''[[Ciak Speciale Cinema]]'' e per i servizi dei telegiornali delle emittenti [[Mediaset]].
Il termine senato deriva dal [[lingua latina|latino]] ''senex'' (anziani o padri)<ref name="FloroI,1.15">[[Floro]], ''Epitoma de Tito Livio bellorum omnium annorum DCC'', I, 1.15.</ref><ref>Come ricordato nella XIV legislatura repubblicana dal documento IV, n. 10-A (pagina 3) del Senato italiano, consultabile su ((http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/168949.pdf)).</ref>, che significa ''vecchio'', perché i membri del senato erano inizialmente gli anziani del popolo romano.
 
È la voce di alcuni [[Spot pubblicitario|spot televisivi]], radiofonici e la voce di molti siti web e video corporate.
Secondo la tradizione, il senato fu costituito da [[Romolo]], il [[fondazione di Roma|fondatore]] di [[Roma antica|Roma]], era composto da 100 membri scelti tra i Patrizi<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], II, 12, 1.</ref> ed era strutturato secondo l'[[tribù (storia romana)|ordinamento tribale]] tipico delle popolazioni [[Indoeuropei|indoeuropee]] di quel periodo storico.<ref name="Abbott, 1">Abbott, 1</ref> Queste prime comunità spesso includevano nei loro consigli tribali, gli "anziani", uomini di una certa esperienza e saggezza.<ref name="Abbott, 12">Abbott, 12</ref> Le prime famiglie romane erano chiamate ''[[gens]]'' ("clan").<ref name="Abbott, 1"/> Ciascuna di loro era formata da un'aggregazione di famiglie sotto un comune patriarca, chiamato ''[[pater familias|pater]]'' (dal latino "padre"), il quale era l'indiscusso capo della ''gens''.<ref name="Abbott, 6">Abbott, 6</ref> Quando le [[gentes originarie|''gentes'' originarie]] si aggregarono in una comunità, i ''[[patres]]'' furono selezionati tra i capostipiti delle varie famiglie<ref name="Abbott, 16">Abbott, 16</ref> per formare un consiglio federale, che prese poi il nome di ''Senato''.<ref name="Abbott, 6"/> Fu così che i ''patres'' capirono che ora era necessario avere un singolo uomo che li guidasse. Per questi motivi elessero un re (''[[rex (storia romana)|rex]]''),<ref name="Abbott, 6"/> e lo investirono di poteri sovrani.<ref name="Byrd, 42">Byrd, 42</ref> Quando poi un re moriva, questo potere tornava, almeno in via provvisoria, ai ''patres''.<ref name="Abbott, 6"/>
 
== Doppiatore ==
Il Senato dell'[[età regia di Roma]] ebbe, quindi, tre principali responsabilità: funzionò, almeno con i primi quattro re, come il tenutario del potere esecutivo durante l<nowiki>'</nowiki>''[[Interrex (età monarchica)|interregnum]]'',<ref name="Abbott, 10">Abbott, 10</ref> ebbe il compito di consigliare il sovrano nelle decisioni da prendere e di fungere da organo legislativo insieme al [[SPQR|popolo di Roma]].<ref name="Abbott, 17">Abbott, 17</ref> La formula allocutiva "''patres (et) conscripti''" faceva riferimento alla distinzione, all'interno dell'assemblea senatoria, di due categorie di senatori: i "patres" cioè i patrizi e tutti i loro discendenti, appartenenti al Senato romuleo primitivo, oltre ai "conscripti" aggregati in un secondo tempo da [[Tarquinio Prisco]].
=== Film ===
* [[Andrew Wilson (attore)|Andrew Wilson]] in ''[[Brivido biondo]]''
* [[Cheech Marin]] in ''[[Masked and Anonymous]]''
* [[Eddie Rouse]] in ''[[Undertow (film 2004)|Undertow]]''
* [[Jakob Beck]] in ''[[Ben X]]''
* [[Jack Kehler]] in ''[[Love Liza]]''
* [[Ivan Maksimovic]] in [[Promettilo!]]
* [[Asier Newman]] in ''[[Chaotic Ana]]''
* Karra Elejalde in ''[[Timecrimes]]''
* Serge Larivière in ''[[Séraphine]]''
* Tim Marlow in ''Exhibition on Screen''
* David Brown in ''Riverman - Storia di un serial killer''
* Julio Oscar Mechoso in ''Go Getter''
* Leonardo Nigro in ''Auf der strecke''
* Harry Peacock in ''Judas''
 
=== Film d'animazione ===
Durante gli anni dei primi re, la più importante funzione del Senato fu di eleggere il re. Il periodo tra la morte del precedente sovrano e l'elezione del successivo era chiamata ''[[Interrex (età monarchica)|interregnum]]''.<ref name="Abbott, 10"/> Quando un re moriva, un membro del Senato (l'"''[[interrex (storia romana)|interrex]]''"') nominava un candidato che potesse succedere al precedente re.<ref name="Abbott, 14">Abbott, 14</ref> Il Senato doveva, quindi, dare la sua approvazione alla nomina, per poi essere sottoposto all'elezione formale davanti al popolo di Roma<ref name="Byrd, 20">Byrd, 20</ref> e ricevendo l'incarico definitivo, ancora una volta, dal Senato stesso che ne ratificava l'elezione.<ref name="Abbott, 14"/> E così mentre il re veniva ufficialmente eletto dal popolo, ciò avveniva di fatto dietro indicazioni del Senato.
*''La spada dei Kamui'' - Sam
*''Bounty Dog'' - Kei
*''Beyblade - The movie'' - Padre di Daichi
*''Pinocchio 3000'' - Cabby
*''Romeo e Giulietta, amore all'ultima pinna'' - Mercuzio
*[[Andromeda (I Cavalieri dello zodiaco)|Andromeda]] in ''[[La dea della discordia|I Cavalieri dello Zodiaco - La dea della discordia]]'' , ''[[L'ardente scontro degli dei|I Cavalieri dello Zodiaco - L'ardente scontro degli dei]]'' , ''[[La leggenda dei guerrieri scarlatti|I Cavalieri dello Zodiaco - La leggenda dei guerrieri scarlatti]]'' , ''[[L'ultima battaglia (film 1989)|I Cavalieri dello Zodiaco - L'ultima battaglia]]'' (primo doppiaggio) e ''[[ Le porte del Paradiso|I Cavalieri dello Zodiaco - Le porte del Paradiso]]''
 
=== Cartoni animati ===
Il Senato aveva poi il delicato ruolo di consiglio per aiutare il sovrano nelle proprie decisioni. E mentre il re non era vincolato ad un consiglio del Senato, il crescente prestigio del Senato costrinse di fatto i primi quattro re a non trascurare la valenza politica di questo importante organo aristocratico. Tecnicamente, solo il re poteva creare nuove leggi, sebbene fosse buona abitudine coinvolgere sia il Senato, sia il popolo attraverso i ''[[comitia curiata]]''.<ref name="Abbott, 17" />
*''[[G.I. Joe: A Real American Hero]]'' - Torpedo
*''[[I Cavalieri dello zodiaco]]'' - Andromeda
*''[[I cinque samurai]]'' - Kimo
*''[[Yu degli spettri]]'' - Yoko Kurama
*''[[Robotech]]'' - Corg
*''Record of Lodoss War OAV'' - Lord Ashram
*''[[Pinocchio 3000]]'' - Cabby
*''[[Beyblade - The movie]]'' - Padre di Daichi
*''[[Walter Melon (serie animata)|Walter Melon]]'' - Erasmo
*''[[La fabbrica dei mostri]]'' - Verdemolla
*''[[One Piece]]'' - Chaka e Kosa
*''[[Pokémon Nero 2 e Bianco 2]]'' - Acromio
*''[[Sonic X]]'' - Gamma
*''[[Milly, un giorno dopo l'altro]]'' - Arthur Brighton
 
=== Reality TV ===
La leggenda racconta che fu Romolo a decidere che il senato fosse composto di 100 [[Patrizio (storia romana)|patrizi]] (''patres''<ref name="FloroI,1.15"/>),<ref name="Plutarco13.2-3"/> raddoppiato da [[Tarquinio Prisco]]<ref name="EutropioI.6">[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', I, 6.</ref> (o comunque aggiunse altri 100 senatori<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''Periochae [[ab Urbe condita libri]]'', 1.37.</ref>), in seguito ampliato a 300 membri da [[Lucio Giunio Bruto]], tutti nominati dal ''[[rex (storia romana)|rex]]''. Il Senato raggiunse i 600 membri con Silla, i 900 membri con Cesare e fu in seguito riportato a 600 da Augusto. Si trattava dei capofamiglia delle cento [[gentes originarie]] ricordate da [[Tito Livio]].
* Phillip Bryan Schofield in ''Ballando sul ghiaccio'' - Sky Uno
* Jeff Lewis in ''Fameless'' - Commedy Central
*Hunter March - Sugar Rush - Netflix
 
=== Età repubblicanaVideogiochi ===
*Abu'l in ''[[Assassin's Creed]]''
[[File:Maccari-Cicero.jpg|thumb|upright=1.4|Rappresentazione di una seduta del Senato: ''[[Cicerone denuncia Catilina]]'', affresco del XIX secolo]]
*Dr. Maxis in ''[[Call of Duty]]''
{{Vedi anche|Repubblica romana}}
*[[Manfred (personaggio)|Manny]] ne ''[[L'era glaciale 2 - Il disgelo (videogioco)|L'era glaciale 2 - Il disgelo]]'' e ''[[L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri (videogioco)|L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri]]''
*Sander Cohen in ''[[BioShock]]''
*Edward Benton in ''[[Syphon Filter 3]]''
*Jansen Friedh in ''[[Lost Odyssey]]''
*Telecronista dell'arena, Al e Idraulico in ''[[Ratchet & Clank (serie)|Ratchet & Clank]]''
*Garza in ''[[Killzone 2]]''
*Dr. Mundo in ''[[League of Legends]]''
*Dingodile in ''[[Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy]]''
*Balue in ''[[Klonoa: Door to Phantomile]]'' (ver. Wii)
 
=== Programmi TV ===
Il Senato romano divenne organo fondamentale con l'instaurazione della [[repubblica romana|Repubblica]] nel [[509 a.C.]] Secondo quanto ci racconta Livio, uno dei primi provvedimenti del primo console romano, [[Lucio Giunio Bruto]], fu quello di rinforzare il senato ridotto ai minimi termini dalle continue esecuzioni dell'[[Tarquinio il Superbo|ultimo re]], portandone il totale a trecento, nominando quali nuovi senatori i personaggi più in vista anche dell'ordine equestre. Da qui l'uso di convocare per le sedute del senato i padri (''patres'') ed i coscritti (dove è chiaro che con questo termine si alludeva agli ultimi eletti). Il provvedimento aiutò notevolmente l'armonia cittadina ed il riavvicinamento della plebe alla classe senatoriale.<ref>{{cita|Livio|''Ab Urbe condita libri'', II, 1}}.</ref>
* ''[[Terra! (programma televisivo)|Terra!]]'' - Rete 4
 
* Domenica Live - Canale 5
====Condizioni per entrarvi a far parte====
* Il Presidente - Rete 4
{{vedi anche|Cursus honorum}}
* ''[[Quinta colonna (programma televisivo)|Quinta Colonna']]''' - Rete 4
 
* ''[[La strada dei miracoli]]'' (2ª edizione) - Rete 4
Nell'età repubblicana, per entrare in senato occorreva avere esercitato una magistratura. Dapprima vi furono ammessi soltanto coloro che erano stati censori, consoli o pretori; in seguito il senato fu aperto anche agli ex edili, agli ex tribuni della plebe e agli ex questori. Ogni cinque anni i censori redigevano la lista ufficiale dei senatori, integrando i posti vacanti e, in rari casi, procedendo all'espulsione degli indegni. In seguito alla [[battaglia di Canne|terribile disfatta di Canne]] dove perirono novanta ufficiali appartenenti alle grandi famiglie di Roma e delle città alleate tra consolari, pretori e senatori,<ref>{{cita|Eutropio|''Breviarium ab Urbe condita'', III, 10}}; {{cita|Periochae|22.10}}.</ref> l'organico del senato venne completato con 177/197 uomini presi in parte anche dall'[[ordine equestre]].<ref>{{cita|Livio|XXIII, 23.5-7}}; {{cita|Periochae|23.7}}.</ref>
* ''[[Pomeriggio Cinque]]'' - Canale 5
 
* ''[[Confessione reporter]]'' - Rete 4
====Luogo di raccolta====
* ''[[Verissimo (programma televisivo)|Verissimo]]'' - Canale 5
Il Senato romano si poteva riunire solo in luoghi consacrati, solitamente nella ''[[Curia (storia di Roma)|Curia]]'', che si trovava nel [[foro romano]]; le cerimonie per il nuovo anno avvenivano nel [[tempio di Giove Ottimo Massimo]] mentre gli incontri di argomento bellico avvenivano nel [[Tempio di Bellona (Roma)|tempio di Bellona]].
* ''[[Exhibition on Screen]]'' - Sky Arte
 
* ''[[Eva (programma televisivo)|Eva]]'' - Rai 2
====Competenze e poteri====
*Vite da copertina - TV8
Al Senato venne conferito formalmente il solo potere consultivo, ovvero il diritto di essere consultato prima di far passare una legge. Nonostante questo ruolo formale, il ruolo sostanzialmente esercitato era quello dell'assemblea del ceto dominante in una repubblica [[oligarchia|oligarchica]], simboleggiato dal potere esercitato mediante il ''[[Senatus consultum ultimum]]''. Le principali funzioni del Senato erano esercitate nei seguenti ambiti:
#''[[religione romana|sacrale-religioso]]'': sorveglianza sul culto, controllo dei collegi sacerdotali, fondazione di templi;
#''[[esercito romano|militare]]'': controllo dell<nowiki>'</nowiki>''[[imperium]] militiae'', autorizzazione della leva (''delectus''), sorveglianza e coordinamento delle operazioni belliche, assegnazione del [[trionfo]] o dell'[[ovazione]] per i comandanti vittoriosi, deliberazione della fondazione (''deductio'') di [[colonia romana|colonie]];
#''politica estera'': accordi di pace, trattati, dichiarazioni di guerra, ricevimento e invio di [[legatus|"legati"]], cioè di [[ambasciatori]];
#''[[Organi costituzionali (storia romana)|costituzionale]]'': controllo sulle [[magistratura (storia romana)|magistrature]];
#''legislativo'': discussione e approvazione di progetti di legge da sottoporre ai [[Assemblee romane|comizi]], promulgazione dei [[senatoconsulto]];
#''giurisdizionale'': intervento nella [[diritto romano|giurisdizione]] dei magistrati;
#''politica finanziaria'': spese pubbliche, tasse, entrate, amministrazione patrimoniale.
 
Riguardo alla ''politica finanziaria'', il senato controllava l<nowiki>'</nowiki>''[[aerarium]]'', poiché ha piena competenza su tutte le entrate e le uscite. I [[questore (storia romana)|questori]] non potevano infatti effettuare alcuna spesa pubblica, se prima non avevano ottenuto un decreto del senato, ad eccezione di quelle richieste dai [[console romano|consoli]]. Il senato esercitava poi il controllo e dava il benestare sul capitolo di spesa più importante, vale a dire quello che i [[censore|censori]] stabiliscono ogni cinque anni per la riparazione e la costruzione di edifici pubblici.<ref>{{cita|Polibio|VI, 13.1-3}}.</ref>
 
====Convocazione e votazione dei ''senatus consulta''====
{{Vedi anche|Senatoconsulo|Senatus consultum ultimum}}
 
Il senato era di norma convocato e presieduto da un magistrato fornito di tale diritto, il ''ius agendi cum patribus'': si trattava del [[console (storia romana)|console]] o del [[pretore (storia romana)|pretore]]. Nella deliberazione dei [[assemblee romane|comizi]] il magistrato doveva portare alla cittadinanza la proposta relativa (''ferre ad populum'') e, se la cittadinanza acconsentiva, doveva riportare la deliberazione al Senato (''referre ad senatum'') e chiederne la ratifica. L<nowiki>'</nowiki>''[[auctoritas]]'' del Senato si configurava giuridicamente nel [[senatoconsulto]]: era un parere dato dal più importante collegio governativo al [[potere esecutivo]], dietro richiesta di quest'ultimo. La votazione per giungere al [[senatoconsulto]] avveniva in quattro fasi: formulazione della questione da parte del presidente, chiamata di ogni senatore perché esprimesse la propria opinione, formulazione speciale della questione da parte del presidente in base alle opinioni udite ed infine votazione sulla questione. La votazione avveniva ''per discessionem'': i votanti si separavano, da una parte andavano i favorevoli e dall'altra i contrari alla proposta da votare, per cui si parlava di ''pedibus in sententiam ire''. La ''patrum auctoritas'' era dunque la ratifica delle deliberazioni comiziali da parte del senato e contro di essa non era ammesso il [[veto]] dei [[tribuni della plebe]]. In seguito al decadere della supremazia dei [[patrizio (storia romana)|patrizi]], la ''lex Publilia Philonis'' del [[339 a.C.]] trasformò l<nowiki>'</nowiki>''auctoritas'' in un parere preventivo non vincolante per le rogazioni (''rogationes'') legislative.
 
Esisteva un ''relator'' (relatore) per la redazione del [[senatoconsulto]] che veniva poi custodito nell'[[aerarium]] posto nel [[tempio]] di [[Saturno (divinità)|Saturno]] dove si tenevano i bilanci, il tesoro e l'[[archivio]] di Stato.
 
Il ''senatus consultum ultimum'' era la [[legge marziale]] e veniva promulgato in caso di pericolo e necessità molto gravi: i magistrati erano autorizzati a procedere immediatamente, venivano sospese tutte le garanzie costituzionali, quali l'inviolabiltà dei [[tribuni della plebe]] e la [[provocatio ad populum]].
I senatori dapprima erano solo patrizi (''patres''), poi vi entrarono anche i [[plebei]] ricchi (''conscripti'', cioè "iscritti"). A seconda delle magistrature ricoperte precedentemente i senatori erano divisi in ordine di dignità decrescente nei seguenti gruppi: ''censorii'', ''consulares'', ''praetorii'', ''aedilicii'', ''tribunicii'', ''quaestorii''. Il ''princeps senatus'', primo senatore, era il titolo attribuito dai [[censori]] al più autorevole dei senatori, che quindi votava per primo dopo i magistrati.<ref>"''Princeps senatus''" in ''Vocabolario della lingua latina'' di Luigi Castiglioni e Scevola Mariotti, ed. Loescher</ref> L'elevazione del ''civis'' (cittadino) a senatore era compito del ''rex'' ([[re]]) in età monarchica, del console in età repubblicana. La carica era vitalizia. Esisteva la facoltà censoria di escludere (''praeterire et loco movēre'') i senatori indegni attraverso apposito ''iudicium'' e relativa ''nota censoria''.
 
====Privilegi e abbigliamento====
I senatori avevano diritto a posti privilegiati nelle pubbliche manifestazioni e a [[teatro]]. Indossavano la [[tunica (abbigliamento)|tunica]] con il [[laticlavio]], il ''calceus senatorius'' (un particolare tipo di calzare) e portavano l'''anulus aureus''.<ref>Giovanni Ramilli, ''Istituzioni Pubbliche dei Romani'', ed. Antoniana, Padova, 1971, pp. 60-69.</ref><ref>Georges-Calonghi, ''Dizionario Latino Italiano''</ref><ref>Alberto Burdese, ''Manuale di Diritto Pubblico Romano'', UTET, Torino, 1977, pp. 72-76.
</ref>
 
=== Età imperiale ===
[[File:Augusto sfondo trasparente.png|thumb|upright=0.8|Busto di [[Augusto]], fondatore dell'[[Impero romano]], che riorganizzò l'intero ordine senatorio.]]
{{Vedi anche|Senato dell'impero romano|Impero romano}}
 
==== Principato ====
{{Vedi anche|Alto Impero romano}}
 
{{Citazione|Il numero dei senatori era costituito da una folla infame e rozza (erano infatti più di mille e alcuni completamente indegni, che fossero entrati, grazie a favori e alla corruzione, dopo la morte di Cesare e che il popolo definiva «del regno dei morti»).|{{cita|Svetonio|''Augustus'', 35}}.|''Senatorum affluentem numerum deformi et incondita turba - erant enim super mille, et quidam indignissimi et post necem Caesaris per gratiam et praemium adlecti, quos orcinos vulgus vocabat''.|lingua=la}}
 
[[Augusto]] ridusse il numero dei senatori alla cifra di un tempo, pari a 600, e gli restituì la sua antica dignità attraverso due selezioni: la prima era generata dai senatori stessi, in quanto ognuno sceglieva un collega; la seconda era operata dallo stesso ''princeps'' e dal fedele [[Marco Vipsanio Agrippa]].<ref name="SvetonioAugusto35">{{cita|Svetonio|''Augustus'', 35}}.</ref> [[Svetonio]] racconta che in questa circostanza, mentre presiedeva le sedute del Senato, Augusto indossasse una corazza e tenesse alla cintura un pugnale, mentre dieci senatori, suoi amici fidati, selezionati tra i più robusti, circondavano il suo seggio. In questo periodo nessun senatore era ricevuto da solo e senza essere stato prima perquisito. Convinse alcuni a dimettersi per convenienza e lasciò che anche i dimissionari potessero continuare ad indossare il [[laticlavio]], oltre al diritto di prendere posto nell'[[Teatro romano (architettura)|orchestra]] durante gli [[Spettacoli nell'antica Roma|spettacoli]], avendo infine facoltà di partecipare ai banchetti pubblici.<ref name="SvetonioAugusto35"/>
 
Ancora Augusto dispose che i senatori svolgessero le loro funzioni con maggior coscienza e meno insofferenza. Decretò che, prima di prendere posto a sedere, bruciassero incenso e facessero una sacrificio davanti all'altare del dio nel cui tempio ci si riuniva; stabilì che non si tenessero più di due sedute al mese, una alle [[Calende]] e l'altra alle [[calendario romano|Idi]], e che durante i mesi di settembre e di ottobre fossero presenti solo un numero di senatori estratti a sorte, affinché ci fosse un numero sufficiente per l'approvazione dei [[Senatoconsulto|decreti del Senato]].<ref name="SvetonioAugusto35"/> Decise anche di creare, mediante estrazione a sorte semestrale, un gruppo di consiglieri con i quali studiare le questioni, prima di sottoporle all'intero Senato riunito in seduta plenaria. Sulle questioni importanti egli chiedeva un parere a suo piacere, in modo che ciascuno facesse attenzione a come si esprimeva e si trovasse sempre pronto, come se dovesse esprimere un parere e non come se dovesse semplicemente approvare.<ref name="SvetonioAugusto35"/> Vietò infine di rendere pubblici gli atti del Senato.<ref name="SvetonioAugusto36">{{cita|Svetonio|''Augustus'', 36}}.</ref>
 
Permise ai figli dei senatori, al fine di apprendere più velocemente come si affrontassero gli affari della ''Res publica'', di vestire con il laticlavio, poco dopo aver indossato la [[toga virile]] e di assistere alle sedute del Senato. A coloro che, in seguito, avrebbero affrontato la [[cursus honorum|carriera militare]] diede la possibilità di entrare sia nella [[legione romana|legione]] con il grado di ''[[tribunus laticlavius]]'', sia nelle [[Auxilia|truppe ausiliarie]] con il grado di ''[[praefectus alae]]''. E poiché ritenne necessario che ciascun figlio maschio di senatore dovesse affrontare la [[vita del legionario romano|vita dell'accampamento militare]], mise normalmente due ufficiali con il laticlavio al comando di ciascuna [[ala (esercito romano)|ala di cavalleria]].<ref name="SvetonioAugusto38">{{cita|Svetonio|''Augustus'', 38}}.</ref> E ancora [[Svetonio]] racconta che [[Augusto]]:
{{Citazione|E anche durante le elezioni dei [[tribunus laticlavius|tribuni]], nel caso non ci fosse un numero sufficiente di candidati tra i [[ordine senatorio|senatori]], li prese tra i [[ordine equestre|cavalieri romani]], tanto poi da permettere loro, una volta scaduto il mandato, di rimanere nell'ordine che volessero.|{{cita|Svetonio|''Augustus'', 40}}.|''Ac comitiis tribuniciis si deessent candidati senatores, ex equitibus R. creavit, ita ut potestate transacta in utro vellent ordine manerent''.|lingua=la}}
 
Sempre Augusto elevò il censo senatoriale, portandolo da ottocentomila a un milione e duecentomila [[sesterzi]], e diede la differenza ai senatori che non ne avevano abbastanza.<ref name="SvetonioAugusto41">{{cita|Svetonio|''Augustus'', 41}}.</ref> Per diventare, inoltre, senatori bisognava essere ex-magistrati e l'assunzione di cariche magistratuali dipendeva dal beneplacito imperiale. L'imperatore poteva inoltre introdurre in senato persone da lui scelte con la procedura dell<nowiki>'</nowiki>''adlectio'' (promozione a) e guidava la revisione delle liste dei senatori (''lectio senatus''). L'imperatore aveva il diritto di convocare e presiedere il senato, cosa che poteva essere fatta anche dal [[console (storia romana)|console]] e dal [[pretore (storia romana)|pretore]]. In materia finanziaria il senato conservava l'amministrazione dell<nowiki>'</nowiki>''aerarium populi Romani'', anche se il ''[[Fiscus Caesaris|fiscus]]'' (tesoro) imperiale a mano a mano diventò sempre di più il vero tesoro dello Stato.<ref>Giovanni Ramilli, op. cit, pag. 82-84.</ref>
 
[[Svetonio]] racconta che Augusto ebbe un ottimo rapporto con l'[[ordine senatorio]]. Nei giorni di seduta del Senato egli salutava i senatori solo all'interno della curia e dopo che si fossero seduti, chiamando ciascuno con il suo nome, senza alcun suggerimento. E quando se ne andava, salutava tutti allo stesso modo, senza costringerli ad alzarsi.<ref name="SvetonioAugusto53">{{cita|Svetonio|''Augustus'', 53}}.</ref> Coltivò relazioni con molti di loro e spesso fu presente alle solennità celebrate da molti di loro, almeno fino a quando non fu troppo vecchio. Si racconta che:<ref name="SvetonioAugusto53"/>
{{Citazione|Sebbene il senatore Gallo Terrinio non fosse uno dei suoi migliori amici, quando venne colpito da una malattia agli occhi e decise di morire di fame, Augusto stesso lo consolò e lo trattenne alla vita.|{{cita|Svetonio|''Augustus'', 53}}.}}
 
==== Tardo impero ====
{{Vedi anche|Tardo Impero romano}}
 
Con [[Costantino I]] venne creata una seconda capitale a [[Costantinopoli]], caratterizzata da un proprio Senato. Si creò quindi un organismo speculare a quello dell'Urbe, detto [[senato bizantino|Synkletos]]. Quest'ultimo, inizialmente, sembrava non potesse competere per prestigio, con quello dell'antica [[Roma|capitale imperiale]]. I rivolgimenti del [[V secolo]] (fra cui due sacchi di Roma e la definitiva [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]]) infersero un colpo mortale a tale istituzione, che pure alla fine di quello stesso secolo e agli inizi del successivo, seppur avendo perso gran parte della primitiva importanza, continuò a svolgere un ruolo di alto profilo. Durante i regni di [[Odoacre]] e soprattutto di [[Teodorico il Grande]] il senato funse infatti da mediatore fra il patriziato romano e le vecchie classi dirigenti italiche da una parte, e i re e le aristocrazie guerriere dei popoli germanici, dall'altra.
 
Le [[Guerra gotica (535-553)|guerre gotiche]] segnarono l'estinzione, anche fisica, delle ''élite'' che fino ad allora avevano costituito il nerbo di tale istituzione. Oltre ai molti senatori che avevano trovato la morte nel corso della guerra vi erano anche coloro che, rifugiatisi in Oriente, preferirono restarvi, grazie anche alla favorevole legislazione [[Giustiniano I|giustinianea]] (e in particolare grazie alla [[Prammatica Sanzione]], del 13 agosto [[554]]<ref>«...una parte notevole dei senatori che si erano rifugiati in Oriente, valendosi delle disposizioni della [[Prammatica Sanzione]]" che sanciva il diritto dei membri del senato di Roma di soggiornare in quella delle due Rome che avessero preferito, optarono ovviamente per la Roma orientale...». Citazione tratta da: Girolamo Arnaldi, ''Le Origini dello Stato della Chiesa'', Torino, UTET Libreria, 1987, pag. 22, ISBN 88-7750-141-3</ref>). Le ultime attestazioni dell'esistenza del senato le abbiamo nel [[578]] e [[580]]. In quegli anni vennero inviati due senatori in qualità di ambasciatori, alla Corte Imperiale di [[Tiberio II Costantino]] a [[Costantinopoli]].
 
[[Papa Gregorio I]] in un'omelia, una decina di anni più tardi, lamentava la scomparsa quasi totale dell'ordine senatorio e il tramonto della prestigiosa istituzione, la cui fine poté dirsi definitivamente attestata nei primi decenni del [[VII secolo]] con la trasformazione ad opera di [[papa Onorio I]] della curia, l'edificio in cui il Senato si riuniva, in una chiesa: ([[Sant'Adriano al Foro]]). Nella seconda metà dell'[[VIII secolo]], il termine ''senatus'' riappare nuovamente nella corrispondenza di alcuni pontefici, senza però avere alcun legame né con l'omonima istituzione, da tempo tramontata, né con alcuna assemblea di nuova costituzione. Con tale denominazione si voleva piuttosto designare il nuovo ceto aristocratico romano formatosi in età bizantina<ref>Girolamo Arnaldi, ''Le Origini dello Stato della Chiesa'', Torino, UTET Libreria, 1987, pag. 145 e 146, ISBN 88-7750-141-3</ref>.
 
== Membri e nomina ==
{{Vedi anche|Gentes originarie|patrizio (storia romana)}}
 
Questo collegio, che nella vita romana ebbe un ruolo di preminente importanza, almeno in [[età regia di Roma|epoca regia]] e [[Repubblica romana|repubblicana]], sembra sia stato di nomina regia al tempo della monarchia, di nomina [[console (storia romana)|consolare]] e poi [[censore|censoria]] al tempo repubblicano.<ref name="DeFrancisci47">[[Pietro De Francisci]], ''Sintesi storica del diritto romano'', p.47.</ref> Era formato, in epoca regia, dai ''patres gentium'' (intendendo con ''pater'' il capo di un ampio gruppo, denominato ''[[gens]]''), che altri non erano se non i capigruppo delle [[gentes originarie|''gentes'' originarie]] della primitiva comunità latina.<ref name="DeFrancisci47"/>
 
Il numero dei ''patres'' andò col tempo aumentando, grazie all'aggiunta di nuovi gruppi. Vennero, infatti, ricevuti all'interno della comunità romana i ''principes Albanorum'' o il ''pater gentis'' della ''[[gens Claudia]]''. I membri del senato risultarono, di conseguenza, costituiti solo dai cosiddetti ''[[patrizio (storia romana)|patricii]]'', ovvero i membri dei gruppi primitivi e di quelli entrati a far parte della comunità romana successivamente per ''cooptatio'' (ammissione o adozione all'interno di una comunità).<ref name="DeFrancisci47"/>
== Sedi e riunioni del Senato ==
[[File:Denario di ottaviano con la curia iulia.jpg|miniatura|thumb|upright=0.8|[[Denario]] ottavianeo con la ''[[Curia Iulia]]'', sormontata da un [[frontone]] con [[acroteri]] e statue, e preceduta da un [[porticato]].]]
Le riunioni del Senato in epoca repubblicana avvenivano a Roma in un luogo chiuso, a porte aperte, che fosse pubblico oppure sacro (di norma un [[tempio]]). Una riunione dei senatori richiedeva per tradizione gli [[auspici]], che dovevano essere favorevoli. Locali adatti alle riunioni erano la ''[[Curia Hostilia]]'' sul [[Comizio]] e la ''[[Curia Calabra]]'' sul [[Campidoglio]], ciascuna con il relativo ''senaculum'', ovvero il luogo di riunione dei senatori. [[Cesare]] e [[Augusto]] innalzarono poi la ''[[Curia Iulia|Curia Julia]]'' sul [[Foro Romano|Foro]] (che divenne sede stabile fino all'[[tardo antico|epoca tardo antica]]).
 
Durante l'[[età repubblicana|epoca tardo-repubblicana]] vennero innalzati il [[teatro di Pompeo]] (presso il quale sorgeva una grande [[esedra]] rettangolare con una statua di [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]]<ref>v. [[Palazzo Spada#Sala di Pompeo]]</ref>, cioè la ''Curia di Pompeo'')<ref>Sarebbe il luogo in cui, durante i lavori della [[Curia Iulia]], si spostarono i lavori del Senato nel 44 avanti Cristo, e dove quindi fu pugnalato [[Caio Giulio Cesare]]: v. http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_ottobre_12/nuovo-giulio-cesare-int-carandini-2112227957526.shtml .</ref> e il [[portico di Ottavia]] ([[propileo]] al [[tempio di Giove Statore (II sec a.C.)|tempio di Giove Statore]], usato anch'esso come sede), poco distante dal teatro, dove sorgeva la ''Curia Octaviae'' alle spalle dei [[Tempio di Giunone Regina (Campo Marzio)|templi di Giunone Regina]] e Giove, che servirono abitualmente anch'essi come luoghi delle assemblee.<ref>[[Filippo Coarelli]], Roma, Guide Archeologiche Laterza, Roma-Bari 2012, p. 372</ref>
 
Le ''[[Cella (architettura)|cellae]]'' dei templi erano utilizzate per le sedute, tra cui quella del [[tempio di Giove Capitolino]], dove aveva luogo di norma la seduta per il primo giorno dell'anno in carica dei senatori, e quella del tempio di Giove Statore. Altri templi utilizzati furono quello di [[tempio della Concordia|Concordia]] nel [[Foro Romano|Foro]] e il [[Tempio di Tellure|tempio della Terra]]. Riunioni potevano avvenire anche fuori dal [[pomerio]], dove c'era un ''senaculum'' presso il [[campo Marzio|campo di Marte]] e sedute del senato vennero tenute in diversi templi adiacenti. I templi [[tempio di Bellona (Roma)|di Bellona]] e di [[tempio di Apollo Medico|Apollo Medico]] erano utilizzati in occasione dell'arrivo delegazioni di stati stranieri cui non era concesso di superare il [[pomerio]]. In questi due tempi il Senato riceveva anche i magistrati che rivestivano ancora l<nowiki>'</nowiki>''[[imperium]]'' (che dovevano celebrare il trionfo) e che per tale ragione non potevano entrare in armi in città.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
<div class="references-medium" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
;Fonti primarie:
* {{cita libro | autore=[[Appiano di Alessandria]]|titolo=''Historia Romana'' (Ῥωμαϊκά) |pagine= libri III e IV|url=http://www.livius.org/ap-ark/appian/appian_0.html|cid= Appiano}} Versione in inglese
* {{cita libro|autore= [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano|Augusto]]|titolo= Res Gestae Divi Augusti|url=http://www.thelatinlibrary.com/aug.html|cid= ''Res Gestae''}} Vedi anche {{CIL|3| p 0774}}.
* {{cita libro | autore=[[Sesto Aurelio Vittore]]|titolo= De Caesaribus|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes.html|cid= Aurelio Vittore, ''De Caesaribus''}}
* {{cita libro | autore=[[Sesto Aurelio Vittore]]|titolo= De viris illustribus Urbis Romae|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.ill.html|cid= Aurelio Vittore, ''De viris illustribus''}}
* {{cita libro | autore=[[Cassio Dione Cocceiano]]|titolo= Historia Romana| pagine=libri XLV-LVI|url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html|cid= Cassio Dione}} Versione in inglese
* {{cita libro | autore=[[Eutropio]]|titolo= Breviarium ab Urbe condita|url= http://la.wikisource.org/wiki/Breviarium_historiae_romanae|cid= Eutropio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* ''[[Fasti triumphales]]''. Testo in latino: {{AE|1930|60}}. Versione in inglese [http://www.attalus.org/translate/fasti.html qui]
* {{cita libro | autore=[[Floro]]|titolo= Epitomae de Tito Livio|url= http://la.wikisource.org/wiki/Flori_Epitomae_Liber_primus|pagine=libro II|cid= Floro}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versione in inglese [[wikisource:en:Epitome of Roman History/Book 2|qui]] [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|url=http://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita|volume=XXI-XXX|cid=Livio|lingua=latino}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Periochae|url=http://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita_%E2%80%93_Periochae|volume=21-30|cid=Periochae|lingua=latino}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro | autore=[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]]|titolo=Naturalis historia|url=http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia|cid= Plinio il Vecchio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro | autore=[[Strabone]]|titolo=Geografia (Γεωγραφικά)|url=http://el.wikisource.org/wiki/%CE%93%CE%B5%CF%89%CE%B3%CF%81%CE%B1%CF%86%CE%AF%CE%B1|cid= Strabone}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]. Versione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Strabo/home.html qui]
* {{cita libro | autore=[[Gaio Svetonio Tranquillo]]|titolo=De vita Caesarum|pagine=libri I-II-III|url=http://la.wikisource.org/wiki/De_vita_Caesarum_libri_VIII|cid= Svetonio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro | autore=[[Publio Cornelio Tacito]]|titolo=Annales|pagine=libro I|url= http://la.wikisource.org/wiki/Ab_excessu_divi_Augusti_%28Annales%29|cid= Tacito}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versione in inglese [http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Tac.+Ann.+1.1 qui]
* {{cita libro | autore=[[Velleio Patercolo]]|titolo=Historiae Romanae|pagine=libro I|url=http://la.wikisource.org/wiki/Historiae_Romanae_Ad_M._Vinicium_Libri_Duo |cid= Velleio Patercolo}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]. Versione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Velleius_Paterculus/home.html qui]
 
;Fonti moderne:
* {{cita libro|autore=Abbott, Frank Frost|anno=1901|titolo=A History and Description of Roman Political Institutions|editore=Elibron Classics|isbn=0-543-92749-0}}
* Byrd, Robert (1995). ''The Senate of the Roman Republic''. U.S. Government Printing Office, Senate Document 103-23.
* [[Pietro De Francisci]], ''Sintesi storica del diritto romano'', Roma 1968.
* L. Fezzi, "Modelli politici di Roma antica", Roma 2015
* G. Poma, "Istituzioni politiche del mondo Romano", Bologna 2009
* P. F., P. S. L., F. Rov., [http://www.treccani.it/enciclopedia/senato_(Enciclopedia-Italiana)/ {{Maiuscoletto|Senato - Il Senato Romano}}] da Enciclopedia Italiana (1936), [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani]]
</div>
 
== Voci correlate ==
* [[Senatore]]
* [[Senatoconsulto]]
* [[Gentes originarie]]
* [[patrizio (storia romana)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesauruscollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Governo di Roma antica}}
{{Economia e finanza nell'Antica Roma}}
{{Diritto romano}}
{{Senati}}
{{portale|Antica Roma|Diritto|Economia}}
 
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[[Categoria:Parlamenti storici]]