Ascoli Calcio 1898 FC e Bordeaux-Saintes: differenze tra le pagine

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{{S|competizioni ciclistiche}}
{{NN|società calcistiche|febbraio 2009}}
{{Competizione sportiva
{{Squadra di calcio
|nome squadra=Ascoli Calcio 1898Bordeaux-Saintes
|logo =
|nomestemma=ascolistemma.png
|dimensioni logo =
<!--COMPLETINI-->
|altri nomi =
<!--Divisa casalinga-->
|sport = Ciclismo su strada
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|tipologia = Gara individuale
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|categoria = Calendario nazionale
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|partecipanti = Variabile
<!--Divisa da trasferta-->
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|fondazione = 1909
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|numero edizioni = 74 <small>(al 2011)</small>
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|detentore = {{Bandiera|RUS}} [[Matvey Zubov]]
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<!--Terza divisa-->
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|terza divisa=Terza divisa|nome della terza divisa
 
<!--Dati-->
|nazione = {{ITA}}
|confederazione = [[UEFA]]
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|bandiera = Flag of Italy.svg
|annofondazione = 1898
|campionato=[[Lega Pro Prima Divisione]]
|inno=Ascoli sei grande
|autore=Well's Fargo
|città= [[Ascoli Piceno]]
|club tifosi= ''Ultras 1898'', ''Veterani'74'' e Ass. ''Solo x l'Ascoli''
|presidente={{Bandiera|Italia}} Costantino Nicoletti
|allenatore={{Bandiera|Italia}} [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]]
|stadio=[[Stadio Cino e Lillo Del Duca|Cino e Lillo Del Duca]]|capienza=20.550
|immaginestadio = Stadio_Cino_e_Lillo_Del_Duca.JPG
|scudetti=
|titoli nazionali=
2 [[Serie B|Campionati di Serie B]] <br /> 1 [[Serie C|Campionato di Serie C]] <br /> 1 [[Serie C1|Campionato di Serie C1]]
|coppe nazionali=1 [[Torneo di Capodanno]]<br />1 [[Supercoppa di Serie C1]]
|titoli internazionali=1 [[Coppa Mitropa]]
|colori=[[File:600px Bianconero ascolano.png|20px]] [[Bianco (colore)|bianco]] e [[nero]]
|soprannomi=''Picchio''
|sito=www.ascolicalcio1898.com
|stagione attuale= Ascoli Calcio 1898 2012-2013}}
 
L''''Ascoli Calcio 1898''' è la principale società calcistica di [[Ascoli Piceno]] e la più blasonata della regione [[Marche]], vantando il maggior numero di stagioni in [[serie A|massima serie]] e diversi trofei. Fondato nel [[1898]], l'Ascoli è un club di lunga tradizione e fra i più antichi d'Italia. I colori sociali sono il [[bianco (colore)|bianco]] e il [[nero]]. Dalla stagione 2013-2014 milita in [[Lega Pro Prima Divisione]].
 
Ha disputato 16 stagioni in serie A (miglior piazzamento il 4º posto nel [[serie A 1979-1980|1979-80]]) e 18 in [[serie B]]. Dalla serie cadetta ha ottenuto cinque promozioni. Ha vinto due campionati di serie B, uno di [[serie C]], uno di [[serie C1]], una [[Mitropa Cup]] e una [[Supercoppa di Lega Serie C1]]. Ha giocato inoltre una finale del [[Torneo Anglo-Italiano]] contro il [[Notts County F.C.|Notts County]] nel [[1994]]-[[1995]]. Il 22 giugno [[1980]], a [[Hamilton (Canada)|Hamilton]] in [[Canada]], vinse il torneo internazionale ''The Red Leaf Cup'', cui parteciparono anche [[Botafogo]], [[AS Nancy|Nancy]] e [[Rangers]].<br>
Vanta il record assoluto dei punti totalizzati in un campionato di serie B a 20 squadre con 2 punti a vittoria: i 61 punti della [[serie B 1977-1978|stagione 1977-78]] furono il risultato di 26 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte. La squadra era guidata dal tecnico [[Mimmo Renna]]. L'Ascoli ha ottenuto i suoi maggiori successi sotto la presidenza di [[Costantino Rozzi]] (dal [[1968]] al [[1994]]).
 
Il 30 [[settembre]] [[2013]], Roberto Benigni dopo 14 anni lascia la presidenza, al suo posto il genero Guido Manocchio. Dopo 36 giorni Manocchio si dimette insieme a tutto il Cda. Il 18 [[novembre]] 2013 il procuratore [[Toscana|toscano]] Costantino Nicoletti, diventa il nuovo presidente dell'Ascoli Calcio.<ref>{{Cita news|url=http://www.picusonline.it/notizia/Ascoli+Piceno+-+Ascoli%2C+Nicoletti+nominato+Amministratore+Unico+-+Sport/33969|titolo=Ascoli, Nicoletti nominato Amministratore Unico|pubblicazione=Picusonline|accesso=20 novembre 2013}}</ref>
 
== Storia ==
=== Le origini ===
Presumibilmente il 1º novembre<ref>{{cita web|url=http://www.calcioitaliastory.it/1898/1898%20genoa.htm#genoa|titolo=Stagione calcistica e storia d'Italia - 1898 Genoa|editore=calcioitaliastory.it|accesso=31 maggio 2013}}</ref> [[1898]] nacque la '''Candido Augusto Vecchi''', prima società sportiva delle [[Marche]] che, inizialmente, si occupò di varie discipline sportive, tra le quali il calcio e, in prevalenza, il ciclismo. I dodici giovani ascolani che la fondarono la intitolarono alla memoria del [[Candido Augusto Vecchi|colonnello garibaldino]], nato a [[Fermo]], ma adottato dalla città di [[Ascoli Piceno]] tramite il matrimonio con una donna della nobile famiglia ascolana dei Luciani. Nel [[1905]], soprattutto per motivi politici, la società cambiò nome in '''Ascoli Vigor''', ma fino al [[1907]] il gioco del calcio era praticato solo in gare amichevoli contro squadre misconosciute.
 
In seguito all'interruzione del [[Prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]] la passione per il calcio si riaccese nel [[1919]] e, dopo lunga gestazione, nel [[1921]] si costituì l<nowiki>'</nowiki>'''Unione Sportiva Ascolana''', presieduta dal giornalista [[Giuseppe Secondo Squarcia]]. Nel [[1925]] fu costruito lo [[stadio]] comunale dei Giardini (poi intitolato a [[Ferruccio Corradino Squarcia]]). Nel [[1926]] l'impianto fu inaugurato con un'amichevole contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].
 
Il primo vero campionato federale ufficiale di [[Terza Divisione]] fu disputato nel [[1927]], e l'Ascoli si classificò al 1º posto. Fu la prima di tante promozioni che videro la squadra salire gradualmente in [[serie C]], raggiungendo in quegli anni il miglior piazzamento del 2º posto in tale categoria. Nel [[1936]] si pensò di rinnovare il fondo dello Squarcia, di dotarlo di manto erboso e di migliorare le piste di atletica leggera. Anche in questo caso all'inaugurazione partecipò la Lazio, ma a causa della pioggia il campo tornò nelle condizioni precedenti.
 
Negli [[anni 1930]] e [[anni 1940|1940]] l'Ascoli disputò stagioni di serie C e [[serie D]], giocando i primi derby con le altre principali società marchigiane: l'[[Ancona Calcio|Anconitana]], la [[Fermana]], la [[Maceratese]] e la [[Sambenedettese]] ed altre.
 
=== Il secondo dopoguerra ===
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], nel [[1944]]-[[1945|45]] vi fu un primo timido tentativo di ripresa delle competizioni calcistiche con le squadre rionali, poi unificate nell<nowiki>'</nowiki>'''Associazione Sportiva Ascoli'''. Questa squadra riprese a giocare ereditando il livello occupato, prima del conflitto, dall'Unione Sportiva Ascolana (Lega Sud della [[serie C]]). Nel [[Serie C 1947-1948|1947-48]] la Lega deliberò la riforma dei campionati italiani di [[serie B]] e C (al quale ultimo risultavano iscritte ben 286 società). Fu disposto il blocco delle promozioni e l'Ascoli, 12º nel girone F della Lega Centro, fu iscritto al nuovo campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]], come tutte le squadre classificate dal 3º posto in poi.
 
Nel [[1952]] la Lega decise di suddividere il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] in due serie: le migliori classificate avrebbero dato vita al campionato di [[IV Serie]], le altre avrebbero formato il campionato di Promozione regionale. L'Ascoli, 3º nel girone L, conquistò l'accesso al livello superiore.
 
=== L'interessamento di Cino Del Duca ===
[[File:Cino del duca.jpg|thumb|left|Cino Del Duca (al centro col bicchiere in mano).]]
Nella [[IV Serie 1954-1955|stagione 1954-55]] l'Ascoli toccò il punto più basso della sua storia retrocedendo in Promozione regionale, con la società preda di gravissimi problemi finanziari. Si legge sulla stampa quotidiana locale di quel periodo: «Davanti ad un passivo di oltre dodici milioni la situazione era talmente critica che il presidente Giammiro fece contattare Mario Benvenga, nipote dell'editore Cino Del Duca, per lanciare un SOS ad un uomo che, nato in provincia, a Montedinove, era divenuto uno degli editori più importanti a livello francese».
 
L'appello fu accolto. Deliberata la fusione con la ''Del Duca'' di [[Montedinove]], l'[[editore]] e [[produttore cinematografico]] [[Cino Del Duca]] presentò ad Ascoli in anteprima mondiale il film ''[[Grisbì]]'' e consegnò un assegno di un milione di lire. La nuova società prese il nome di '''Del Duca Ascoli'''. Il mecenate divenne presidente onorario, e Benvenga fu nominato commissario con l'incarico di riorganizzare il sodalizio e risollevare economicamente la società. Già nella stagione 1956-1957 l'Ascoli, classificandosi al 1º posto, tornò in [[IV Serie]].
 
Nella stagione [[IV Serie 1958-1959|1958-59]] il nuovo club risalì in [[serie C]], pur essendosi classificato al 4º posto nel campionato vinto dalla [[Maceratese]]. La Lega, infatti, cambiò le regole dopo l'inizio del campionato, deliberando un nuovo allargamento della serie C. Ma ciò non era ancora sufficiente, e la promozione fu determinata da ripescaggio ''in extremis'' in seguito all'esclusione del [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]], afflitto da problemi economici e finanziari. Decisivo fu l'invervento del [[Ministero del Turismo e dello Spettacolo|ministro del turismo e dello spettacolo]] [[Umberto Tupini]].
 
=== Anni sessanta e settanta ===
[[File:Carlo Mazzone.jpg|thumb|180px|[[Carlo Mazzone]]: nove stagioni da giocatore e sette totali da allenatore dell'Ascoli. Autore della prima promozione in A.]]
Negli [[anni 1960]] si posero le basi per il futuro sviluppo della società. L'iniziativa fu presa da un gruppo di giovani imprenditori e operatori economici che ritennero importante favorire l'affermazione di una forte società sportiva con i colori bianconeri.
 
Nel [[1962]] fu inaugurato il nuovo [[Stadio Cino e Lillo Del Duca|stadio]], che l'amministrazione comunale avrebbe in seguito intitolato ai fratelli Cino e Lillo Del Duca. Durante la sua presidenza, Del Duca acquistò un intero piano del palazzo costruito dai fratelli Santori in corso Vittorio Emanuele, destinandolo a sede della società e a residenza degli atleti. Alla sua morte ([[1967]]) la presidenza onoraria passò alla vedova, la signora Simone, che donando cento milioni alle casse della società espresse il desiderio di rinunciare all'incarico quando la squadra raggiunse la promozione.
 
Negli stessi anni l'Ascoli giocò in serie C numerosi derby con la [[Sambenedettese]], tutti segnati dall'accesa rivalità delle due compagini. Quello giocato al [[Stadio Fratelli Ballarin|Ballarin]] il 14 febbraio [[1965]] è ricordato però in modo particolare per il tragico episodio della morte del portiere bianconero Roberto Strulli. Strulli, in uscita bassa su Alfiero Caposciutti, venne colpito involontariamente al viso da una ginocchiata dell'attaccante, e riportò la frattura della mandibola. Morì all'ospedale di [[San Benedetto del Tronto]] dopo 14 ore di coma.
 
==== L'avvento di Costantino Rozzi ====
[[File:Ascoli_1973-1974.jpg|thumb|left|250px|L'Ascoli della prima promozione in Serie A stagione 1973-74]]
Nel [[1968]] [[Costantino Rozzi]], un costruttore ascolano fino a quel momento digiuno di calcio, rilevò la società e ne divenne presidente con l'intento di rimanervi solo sei mesi, giusto il tempo di risanare il bilancio. La comparsa di Rozzi fu, invece, la svolta decisiva poiché il costruttore si appassionò al calcio ed alla sua squadra al punto che non solo non rinunciò all'incarico, ma si spinse a dichiarare che l'avrebbe portata fino alla serie A.
 
Nel [[1971]] la società, affrancandosi dagli ultimi retaggi della Del Duca, prese il nome di '''Ascoli Calcio 1898'''. La FIGC approvò la retrodatazione della nascita del sodalizio all'anno [[1898]] (quando ad Ascoli nacque la Candido Augusto Vecchi, società polisportiva di ciclismo e, occasionalmente, di calcio), nonostante l'Unione Sportiva Ascolana fosse nata nel [[1921]] (da considerare, comunque, che il club originario attuò un cambio di denominazione) e la prima partecipazione ad un campionato di calcio federale risalisse solo al [[1927]]. Nella [[Serie C 1971-1972|stagione 1971-72]] la squadra, affidata all'emergente [[Carlo Mazzone]] e trascinata dal marcatore [[Renato Campanini]], vinse il campionato e approdò per la prima volta alla [[Serie B|serie cadetta]]. Già l'[[Serie B 1972-1973|anno seguente]] la matricola bianconera si classificò al 4º posto, mancando la promozione per un solo punto; ma il [[Serie B 1973-1974|torneo successivo]] la vide totalizzare 51 punti e piazzarsi al 1º posto insieme al [[Associazione Sportiva Varese 1910|Varese]]. Era la prima squadra marchigiana a conquistare [[Serie A|massima serie]]; per questo motivo e per le numerose partecipazioni al campionato di serie A i tifosi rivendicano all'Ascoli il titolo di ''Regina delle Marche''.
 
L'estate della promozione lo stesso Rozzi si occupò dei lavori di ampliamento dello stadio, aumentandone in tempi strettissimi la capienza fino a 36.000 posti (anni dopo essi sarebbero stati ridotti a 20.550). Nel campionato del debutto in serie A ([[Serie A 1974-1975|stagione 1974-75]]) i bianconeri di Mazzone conquistarono la salvezza. La [[Serie A 1975-1976|stagione successiva]] vide però la prima retrocessione, arrivata solo all'ultima giornata a causa della peggior differenza reti rispetto alla [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].
 
==== L'Ascoli dei record ====
[[File:Ascoli 1977-1978.jpg|thumb|250px|L'Ascoli della seconda promozione in A nel 1977-78]]
La società bianconera si riscattò ampiamente due anni dopo, nella [[Serie B 1977-1978|stagione 1977-78]], celebre come il ''Campionato dei record''. Benché partisse senza i favori del pronostico, la squadra macinò punti su punti, distanziando di 17 lunghezze la seconda in classifica e abbattendo tutti i record (di punteggio, vittorie conquistate e reti segnate) della serie cadetta a 20 squadre. Ottenne infine 61 punti (2 a vittoria), con 26 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte, realizzando 73 marcature e subendone 30. La formazione era guidata da [[Mimmo Renna]]. Capocannoniere dell'Ascoli 1977-78 fu il giovane [[Claudio Ambu]] (17 reti), seguito da [[Giovanni Quadri]] (14) e dal regista [[Adelio Moro]] (13, di cui 9 su rigore). La stagione è ricordata anche per i famosi ''cross alla Roccotelli'' (o [[rabona]]), già sperimentati dal centrocampista [[Giovanni Roccotelli]] nella sua precedente stagione a Cagliari.
 
=== Anni ottanta ===
Gli [[anni 1980]] furono per l'Ascoli un vero e proprio periodo d'oro fin dall'inizio. Nel [[Serie A 1979-1980|1979-80]] i bianconeri guidati da [[Giovan Battista Fabbri]] raggiunsero il miglior risultato di sempre piazzandosi al 4º posto, che valse ai marchigiani il primato fra tutte le squadre del Centro-Sud, e sfiorando la qualificazione in [[Coppa UEFA]]. Quell'anno il Milan, che si era classificato terzo, fu retrocesso per illecito sportivo, ma la classifica finale restò invariata.
 
[[File:Ascoli 85-86.jpg|thumb|left|250px|L'Ascoli della terza promozione in A nel 1985-1986]]
A fine campionato l'Ascoli fu invitato in [[Canada]] per rappresentare il calcio italiano nel torneo ''The Red Leaf Cup'', organizzato dalla federazione canadese per promuovere questo sport nel [[Nordamerica]]. I giocatori erano riluttanti a partecipare, e dopo una stagione piena di soddisfazioni avrebbero preferito andare in vacanza, ma [[Costantino Rozzi]] li motivò rimarcando il significato di un torneo del genere per gli emigrati italiani e per il nome dell'Ascoli nel mondo. Il torneo, cui parteciparono anche squadre del calibro di [[Botafogo]], [[AS Nancy|Nancy]] e [[Rangers]], fu vinto proprio dalla formazione marchigiana.
 
La stagione seguente ([[Serie A 1980-1981|1980-81]]) vide il ritorno di [[Carlo Mazzone|Mazzone]], che sarebbe restato al timone dell'Ascoli per tutta la prima metà degli anni 1980. Fu un campionato difficile e la squadra, pur essendo sostanzialmente immutata, si ritrovò di nuovo a lottare per la salvezza. Ma anche questa stagione riservò un successo: l'Ascoli si aggiudicò infatti il [[Torneo di Capodanno]], organizzato dalla Lega a causa di un lungo stop del campionato in gennaio. Qualificatasi per la finale, in programma vari mesi dopo a fine campionato, la squadra si aggiudicò il trofeo battendo la blasonata [[Juventus]].
 
Nel campionato [[Serie A 1981-1982|1981-82]], dopo un inizio stentato, l'Ascoli disputò una grande stagione chiudendo al 6º posto e sfiorando di nuovo la qualificazione alla Coppa UEFA. In questo torneo si ricorda la contestazione del direttore di gara [[Enzo Barbaresco|Barbaresco]] per aver arbitrato in modo discutibile l'incontro Ascoli-[[AS Roma|Roma]] alla fine vinto per 1-0 dai giallorossi.
 
[[File:Ascoli 1986 mitropa rozzi.jpg|thumb|250px|[[Costantino Rozzi]] con la [[Coppa Mitropa 1985-1986]]]]
La stagione 1981-82 fu l'ultimo campionato di vertice per l'Ascoli Calcio, che da quel momento avrebbe sempre rincorso l'obiettivo minimo della salvezza, fallendolo nelle stagioni [[Serie A 1984-1985|1984-85]] e [[Serie A 1989-1990|1989-90]] ma centrando ambo le volte una nuova promozione al primo tentativo. Un episodio singolare caratterizzò la [[Serie B 1985-1986|stagione 1985-86]]. L'Ascoli ottenne la promozione matematica in serie A accontentandosi di un pareggio (0-0) in un incontro giocato piuttosto male. Si trattava però proprio del derby contro la [[Sambenedettese]], e il particolare significato della partita scatenò i tifosi, che si spinsero fino ad assediare la squadra nello stadio proprio nel giorno del trionfo. Lo stesso tecnico [[Vujadin Boskov]], presentatosi a fornire spiegazioni, rischiò l'aggressione e dovette ripararsi dentro l'impianto.
 
Nel decennio d'oro l'Ascoli si accreditò come “provinciale terribile”, battendo più volte in casa (e talora anche in trasferta) le formazioni più blasonate del calcio italiano e meritando al Del Duca una fama di campo difficile. Dalla seconda metà degli anni 1980 crebbe anche il prestigio del vivaio ascolano, che sfornava calciatori di buon livello. I vari [[Domenico Agostini (calciatore)|Agostini]], [[Giuseppe Carillo|Carillo]], [[Giuseppe Iachini|Iachini]], [[Lorenzo Scarafoni|Scarafoni]] furono i componenti di maggior rilievo di una prima squadra costruita in buona parte anche su atleti ascolani.
 
Nel [[1987]] l'Ascoli si aggiudicò anche una coppa europea, la [[Coppa Mitropa|Mitropa]], sebbene la competizione fosse ormai decaduta e riservata alle vincitrici dei tornei di seconda divisione.
 
=== Anni novanta ===
[[File:Ascoli 90-91.jpg|thumb|left|250px|L'Ascoli della quarta promozione in A nel 1990-1991]]
Gli [[anni 1990]] sembrarono iniziare nel segno del decennio trascorso, con una nuova promozione in serie A conquistata ''in extremis'' (all'ultimo minuto dell'ultima giornata). La squadra era guidata da [[Nedo Sonetti]] (subentrato a [[Ciccio Graziani]] prima ancora dell'inizio del campionato) e si valeva dell'apporto di uomini di spicco come l'attaccante brasiliano [[Walter Casagrande]] e il portiere [[Fabrizio Lorieri]]; qualcosa stava però cambiando e divenne evidente già nel [[Serie A 1991-1992|campionato 1991-92]], quando la formazione bianconera retrocesse per la prima volta alla fine della stagione successiva alla promozione posizionandosi all'ultimo posto in classifica. Le due stagioni che seguirono videro l'Ascoli in corsa per il ritorno in A, anche grazie alle marcature di [[Oliver Bierhoff]], che pure aveva deluso in massima serie. L'obiettivo però sfuggì entrambe le volte. Nel [[Serie B 1992-1993|1992-93]], in particolare, i bianconeri si giocarono la promozione all'ultima giornata, in uno scontro diretto con il [[Calcio Padova|Padova]] che passò negli 11' finali ribaltando il risultato da 1-2 a 3-2.
 
==== La morte di Costantino Rozzi ====
Per [[Serie B 1994-1995|stagione 1994-1995]] la dirigenza si affidò al tecnico [[Mario Colautti]] che ottenne risultati non positivi e il presidente Rozzi decise due esoneri in successione. Rimosso Colautti, sulla panchina ascolana arrivò [[Angelo Orazi]], che tuttavia condivise la sorte del predecessore. La formazione fu infine assegnata ad [[Alberto Bigon]].
 
Il 18 dicembre [[1994]], poco dopo la vittoria per 3-0 contro il [[Pescara Calcio|Pescara]], muore Costantino Rozzi. I funerali si svolsero alla presenza di allenatori, calciatori e dirigenti convenuti da tutta Italia, del presidente federale [[Antonio Matarrese]], dei lavoratori dipendenti dell'impresa Rozzi e di migliaia di tifosi che resero necessario il blocco del centro storico di Ascoli Piceno. In tutto si stimò una partecipazione di circa 20.000 persone.<ref name=Rozzi>[http://www.mondopicchio.com/percostantino/quotidiani.htm Articoli di stampa sulla morte di Rozzi] dal sito MondoPicchio.com</ref>
 
La squadra, già povera di risultati, entrò definitivamente in crisi. Bigon si dimise e al suo posto fu richiamato Colautti, ma la classifica finale condannò l'Ascoli dopo 23 anni alla retrocessione in [[serie C1]]. I bianconeri conquistarono comunque un secondo posto nel [[Torneo Anglo-Italiano]], battendo 2-1 in semifinale l'[[Ancona Calcio|Ancona]] e uscendo sconfitti dalla finale di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] contro la formazione inglese del [[Notts County]] sempre per 2-1.
 
==== Gli anni della serie C1 (1995-2002) ====
[[File:Enrico nicolini.jpg|thumb|150px|Nicolini, tecnico dell'Ascoli in C e suo ex giocatore.]]
La morte di Rozzi e la retrocessione segnarono la conclusione di un'era, e le circostanze concomitanti lasciavano presagire la fine dello stesso Ascoli, sommerso dai debiti e con una società allo sbando, sull'orlo del fallimento. Fu così che alcuni imprenditori locali, guidati dall'industriale ascolano Roberto Benigni che elesse Presidente il notaio Nazzareno Cappelli, presero l'iniziativa di ripianare i debiti, iscrivendo la squadra al campionato di [[Serie C1 1995-1996|serie C1 1995-96]]. Nonostante gli sfavori del pronostico (la formazione era stata allestita in fretta e furia), l'Ascoli guidato da [[Enrico Nicolini]] giocò un campionato di vertice, anche grazie alle marcature di [[Walter Mirabelli (1968)|Walter Mirabelli]]. Disputato un girone di andata quasi sempre al comando della classifica, giunse infine la qualificazione ai ''[[play-off]]''. In una nervosa semifinale i bianconeri superarono 1-0 la [[Nocerina]], scesa al Del Duca con una moltitudine di tifosi, e ottennero poi un pareggio nella gara di ritorno. In finale trovarono il sorprendente [[Associazione Sportiva Dilettantistica Castel di Sangro|Castel di Sangro]] che sbarrò loro la strada ai calci di rigore, con errore decisivo proprio di Mirabelli.
 
Il 3 agosto [[1996]] la nuova dirigenza rese omaggio al presidente scomparso nel ''1° Memorial Costantino Rozzi'', cui furono invitati il [[Milan]] e il [[Perugia Calcio|Perugia]]. Il torneo, trasmesso in diretta da [[Italia 1]], fu vinto proprio dall'Ascoli, e l'attaccante bianconero Stefano Pompini fu premiato come miglior giocatore.
Nella stagione 1996/97 torna dopo 40 anni il derby con la Fermana, sia all'andata che al ritorno termina 2-2. L'Ascoli si piazza a 43 punti al 7º posto, sei punti fuori dai play off. L'anno dopo piazzamento peggiore, a 41 punti (pari merito con la Fermana), con la salveza conquistata a due giornate dalla fine.
 
Nell'anno del centenario (1998/99) la dirigenza ritenne di compiere uno sforzo economico per riportare l'Ascoli in serie B. Affidati a [[Massimo Cacciatori]], i bianconeri puntavano soprattutto sulle prestazioni del cannoniere [[Sossio Aruta]], prelevato dalla [[Fermana]]. La presentazione della squadra si accompagnò a una grande festa in [[Piazza del Popolo (Ascoli Piceno)|Piazza del Popolo]] e per l'occasione furono confezionate divise speciali, con gagliardetto ricamato a mano e la scritta “cento” sulla manica. L'Ascoli del centenario fu però ampiamente sopravvalutato, al punto che uno degli attaccanti in forza alla squadra preferì risolvere il contratto dopo aver ricevuto una proposta di lavoro a tempo indeterminato come operaio. Cacciatori fu esonerato e sostituito da [[Enzo Ferrari (allenatore)|Enzo Ferrari]], che chiuse la stagione all'8º posto mancando i ''play-off'' all'ultima giornata. In questa stagione tra l'altro l'Ascoli dopo 42 anni perde (1-0) il derby con la Fermana che sale in serie B al suo posto.
 
Scaduto il mandato quadriennale di Cappelli, la società si diede un nuovo assetto e con il restante Benigni, la squadra fu rinforzata da nuovi acquisti, tra cui spiccava l'attaccante [[Eddy Baggio]]. Nel [[Serie C1 1999-2000|1999-2000]] l'Ascoli riprese a navigare nelle parti alte della classifica, concludendo il torneo al 3º posto. Ai ''play-off'' superò la [[Associazione Sportiva Viterbese Calcio|Viterbese]] e approdò in finale, trovandovi la rivale [[Associazione Calcio Ancona|Ancona]]. A differenza di quanto previsto nel 1995-96, un pareggio in finale avrebbe promosso la squadra con il miglior piazzamento in campionato, cioè la formazione dorica. Prevalse infatti l'Ancona con un pareggio ai tempi supplementari: dopo il momentaneo vantaggio siglato da Baggio, il giovane anconetano Mirko Ventura segnò la rete decisiva a 2' dalla fine.
 
=== Anni duemila ===
==== L'era Benigni e il ritorno in Serie A ====
[[File:Nedo Sonetti Atalanta.jpg|thumb|left|155px|[[Nedo Sonetti]], per tre volte alla guida dell'Ascoli e mister della quarta promozione in A.]]
La [[Serie C1 2000-2001|stagione 2000-2001]] vide una nuova rivoluzione societaria e Roberto Benigni, azionista di maggioranza rimasto per sua scelta fino a quel momento in secondo piano, assunse la carica di presidente. La sua presidenza fu caratterizzata da un'oculata gestione del bilancio che permise di estinguere in pochi anni i debiti che l'Ascoli si trascinava dal [[1995]]. Il primo anno l'Ascoli di Benigni centrò di nuovo i ''play-off'', ma stavolta si arrese in semifinale al [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]]. L'[[Serie C1 2001-2002|anno seguente]] pervenne invece alla promozione diretta. La squadra di [[Giuseppe Pillon]] si presentò ai nastri di partenza quasi ignorata dalle testate sportive nazionali, ma fin dalla prima giornata prese il comando della classifica senza più abbandonarla. Si laureò virtualmente campione nello scontro diretto con il [[Catania Calcio|Catania]], vinto in casa per 1-0, e conquistò la promozione matematica al Del Duca contro la [[AS Lodigiani 1972|Lodigiani]] di fronte a circa 20.000 sostenitori. Nell<nowiki>'</nowiki>''anno dei diabolici'', come fu detto, la rosa dell'Ascoli includeva anche il giovanissimo [[Andrea Barzagli]], futuro [[Germania 2006|campione del mondo]].
 
Nelle due stagioni che seguirono l'Ascoli ottenne altrettante salvezze, prima con [[Giuseppe Pillon]] e poi con [[Aldo Ammazzalorso]] subentrato a [[Loris Dominissini]]. Nel [[Serie B 2004-2005|2004-2005]] Benigni si affidò alla coppia [[Massimo Silva|Silva]]-[[Marco Giampaolo|Giampaolo]] nella speranza di centrare i ''play-off'' della [[serie B]]. Dopo un avvio stentato, il binomio d'attacco [[Cristian Bucchi|Bucchi]]-[[Roberto Colacone|Colacone]] cominciò a rendere e trascinò la squadra a ridosso dell'obiettivo. L'Ascoli, pur concludendo il campionato con una differenza reti negativa (51 reti all'attivo, 52 al passivo) si guadagnò l'accesso alle eliminatorie nello scontro diretto con il [[Modena Calcio|Modena]] all'ultima giornata. Ciò nonostante, deboli erano le aspettative di vittoria dei bianconeri, che subirono infatti una doppia sconfitta in semifinale dal [[Torino Calcio|Torino]]. Ma nell'estate una serie di circostanze favorì la società marchigiana: il [[Genoa]], primo classificato, fu retrocesso all'ultimo posto, mentre Torino e [[Perugia Calcio|Perugia]] fallirono; così, insieme all'[[Empoli Calcio|Empoli]] (2°) si ritrovarono in [[serie A]] il [[Treviso Calcio|Treviso]] (5°) e appunto l'Ascoli (6°).
 
==== Il nuovo biennio in massima serie ====
[[File:Gianluca Pagliuca.jpg|thumb|140px|[[Gianluca Pagliuca]], portiere dell'Ascoli nella stagione 2006-2007.]]
Nel [[Serie A 2005-2006|2005-06]] l'Ascoli disputò un campionato al di sopra delle aspettative, a cominciare dal clamoroso pareggio alla 1ª giornata contro il [[Milan]], ottenuto al Del Duca sotto un violento acquazzone (1-1 con reti di [[Mirko Cudini|Cudini]] e [[Andriy Shevchenko|Shevchenko]]). L'organico costruito in pochi giorni non lasciava ben sperare i tifosi, che tuttavia si risentirono quando commentatori sportivi come Ruggiero Palombo, [[Zvonimir Boban|Boban]]<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/agosto/21/Tutto_fare_cantiere_cielo_aperto_ga_10_0508217231.shtml|titolo=Tutto da fare. Un cantiere a cielo aperto|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=21|mese=8|anno=2005|accesso=13 maggio 2010}}</ref> e [[Ivan Zazzaroni|Zazzaroni]] pronosticarono una rapida retrocessione.<ref>{{Cita news|url=http://fm.ilquotidiano.it/articoli/2005/09/17/43794/caro-zazzaroni-coi-non-va|titolo=Caro Zazzaroni, così non va!|pubblicazione=ilQuotidiano.it|giorno=17|mese=9|anno=2005|accesso=13 maggio 2010}}</ref> La squadra, ancora guidata da Silva e Giampaolo (il quale ultimo però incorse in una squalifica, essendo privo del tesserino per allenare in A), si salvò invece con due giornate d'anticipo, stabilendo il proprio record di reti segnate in massima divisione (43), totalizzando 43 punti (9 vittorie, 16 pareggi e 13 sconfitte) e chiudendo il torneo al 10º posto insieme all'[[Udinese]].
 
Fu però la [[Serie A 2006-2007|stagione seguente]], nonostante l'ingaggio di rinforzi di prestigio come il portiere [[Gianluca Pagliuca|Pagliuca]] e l'attaccante [[Marco Delvecchio|Delvecchio]], a sancire il ritorno in B. L'Ascoli, allenato inizialmente da [[Attilio Tesser]], proseguì il campionato con l'esperto [[Nedo Sonetti]], che non riuscì tuttavia a ripetere l'impresa di Silva e Giampaolo. La squadra si classificò al 19º posto, risparmiandosi l'ultima posizione solo all'ultima giornata, quando si lasciò indietro il [[Associazione Calcio Rinascita Messina|Messina]].
 
==== Gli anni successivi alla nuova retrocessione ====
Nel [[Serie B 2007-2008|2007-08]] la squadra chiuse il campionato a metà classifica, sotto la guida di [[Ivo Iaconi]]. Il rapporto del tecnico con la società si sciolse il 25 giugno [[2008]], quando fu ingaggiato con contratto biennale [[Nello Di Costanzo]].
 
[[File:Colomba franco.jpg|thumb|left|170px|[[Franco Colomba]] guidò l'Ascoli in Serie B alla salvezza nel 2008-2009]]
La [[Serie B 2008-2009|stagione seguente]] si aprì all'insegna dei risultati sfavorevoli, e il 20 ottobre lo stesso Di Costanzo fu sostituito dall'esordiente [[Vincenzo Chiarenza]]. Il cambio d'allenatore non recò benefici: l'Ascoli raggranellò due soli punti in cinque giornate, al Del Duca contro [[Rimini Calcio|Rimini]] e [[Pisa Calcio|Pisa]], sprofondando all'ultimo posto. Anche Chiarenza fu esonerato (7 dicembre) e al suo posto arrivò [[Franco Colomba]]. La scelta si rivelò azzeccata: la squadra ottenne subito tre vittorie consecutive, e nel girone di ritorno proseguì altrettanto bene, inanellando sei risultati utili. A sei giornate dal termine, battuto 2-1 il [[Frosinone Calcio|Frosinone]], l'Ascoli aveva quasi raggiunto la salvezza e si era avvicinato alla zona ''play-off'', ma un inatteso crollo con quattro sconfitte di seguito riportò la squadra a ridosso dei ''play-out''. Con un vantaggio di soli 3 punti, per la permanenza aritmetica in serie B occorreva una vittoria in trasferta contro il già retrocesso [[Treviso Calcio|Treviso]]. Fu invece un pareggio (1-1), mentre all'ultima giornata i bianconeri furono sconfitti al Del Duca per 3-2 dal [[Livorno Calcio|Livorno]]. La concomitanza di altri risultati fruttò ugualmente la salvezza, ottenuta con un 16º posto a 51 punti insieme a [[Modena Calcio|Modena]] e [[Salernitana]].
 
All'inizio della [[Serie B 2009-2010|stagione 2009-10]] Colomba fu svincolato e la presidenza si mise in cerca di un nuovo tecnico, con l'obiettivo di riconquistare la massima serie. Il 17 giugno [[2009]] fu ingaggiato [[Alessandro Pane]], che aveva appena condotto la [[Reggiana]] ai ''play-off'' di [[Prima Divisione]]. La campagna acquisti estiva portò rinforzi come [[Mirko Antenucci]] e [[Marco Bernacci]], tornato all'Ascoli dopo un anno di [[serie A]] con il [[Bologna Calcio|Bologna]]. L'inizio di campionato fu favorevole ai bianconeri, imbattuti fino alla 7ª giornata, con 13 punti conquistati ed una posizione d'alta classifica. La netta sconfitta interna (1-5) contro il [[Sassuolo Calcio|Sassuolo]] interruppe bruscamente la serie positiva, innescando una crisi che si prolungò per altre 7 giornate, che produssero solo due punti. La sconfitta interna per 1-3 nel derby contro l'[[Ancona Calcio|Ancona]] (22 novembre) convinse Benigni a sostituire Pane richiamando [[Giuseppe Pillon|Pillon]]. Dopo due sconfitte nelle prime partite, alla vigilia di Natale arrivò il primo punto da uno 0-0 al [[Stadio Via del Mare|Via del Mare]] in casa del [[US Lecce|Lecce]] capolista, e subito dopo la vittoria con il [[AC Padova|Padova]]. Il [[2010]] si aprì all'insegna di una forte ripresa, con cinque vittorie consecutive, che riportò la squadra a metà classifica. Verso la fine del campionato, la squadra iniziò anche a nutrire qualche piccola speranza di poter agguantare un posizionamento play-off, ma non ci riuscì, chiudendo la stagione al nono posto, a quota 57 punti.
 
La stagione 2009-10 si caratterizzò anche per un episodio di ''[[fair play (comportamento)|fair play]]'' che ebbe per protagonista la compagine bianconera. Il 5 dicembre [[2009]], al Del Duca, su indicazione di Pillon la squadra lasciò pareggiare la [[Reggina]] dopo essere passata in vantaggio mentre un giocatore ospite era a terra. L'episodio contribuì alla sconfitta per 3-1 dei padroni di casa, ma destò scalpore e sfociò nella proposta, rivolta alla [[FIFA]] dallo ''[[Herald Tribune]]'' e dal ''[[New York Times]]'', di insignire la società marchigiana del premio Fair play 2009 al termine della stagione.<ref>[http://www.bluewin.ch/it/index.php/1183,203277/Premio_Fair_Play_allAscoli_Calcio/it/sport/calcio/ Premio Fair play all'Ascoli Calcio]</ref>
 
=== Anni duemiladieci ===
Il 31 maggio [[2010]], all'indomani dell'ultima partita di campionato e congedando Pillon, la società ufficializzò l'ingaggio di [[Elio Gustinetti]] per la [[Serie B 2010-2011|stagione successiva]] (contratto di un anno)<ref>{{Cita news | url = http://www.ascolicalcio.net/altre_news.asp?id=5738 | titolo = Elio Gustinetti allenatore dell'Ascoli 2010-2011 | editore = AscoliCalcio.net | data = 31 maggio [[2010]] }}</ref>. Dopo 12 giornate, a causa degli scarsi risultati ottenuti (l'Ascoli si trovò ultimo con 10 punti, senza contare una penalizzazione di 3), il tecnico bergamasco venne sollevato dal proprio incarico e sostituito da [[Fabrizio Castori]]. Nel corso della stagione la società ricevette complessivamente 6 punti di penalizzazione, per irregolarità nella gestione amministrativa, e la situazione di classifica divenne sempre più difficile. Ma a pochi mesi dal termine del campionato la squadra iniziò ad infilare una notevole serie di risultati positivi, che la portò, il 29 maggio [[2011]], all'ultima giornata di campionato alla salvezza diretta. La squadra chiuse a 50 punti la stagione (56 effettivi escludendo la penalizzazione).
 
Per la stagione successiva, [[2011]]-[[2012]], la società confermò in panchina [[Fabrizio Castori]]. La stagione si aprì nuovamente all'insegna delle difficoltà: furono infatti assegnati ai marchigiani 7 (in origine erano 10, poi ridotti tramite vari ricorsi) punti di penalizzazione (1 per inadempienze di carattere amministrativo in relazione al versamento dei contributi Enpals e delle ritenute Irpef a beneficio di propri tesserati, 3 per violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, per responsabilità oggettiva nelle accuse mosse ai calciatori [[Vincenzo Sommese]] e [[Vittorio Micolucci]] nello [[Scandalo_del_calcio_italiano_del_2011|scandalo scommesse]] e 3 per non aver provveduto nei termini previsti al deposito di una serie di attestazioni finanziarie). Dopo le prime 13 giornate di campionato sotto la guida [[Fabrizio Castori|Castori]] la squadra aveva ottenuto 2 vittorie e 3 pareggi, e all'indomani di una sconfitta con l'[[AlbinoLeffe]], la società decise di cambiare tecnico, scegliendo di puntare su [[Massimo Silva]], il quale 5 anni prima sedeva già sulla panchina dei bianconeri nell'avventura in [[serie A]] assieme a [[Marco Giampaolo]]. Piano piano, seppur nei primi tempi della nuova gestione il rendimento non fosse ancora così diverso dal precedente, la squadra trovò nuovamente la forza per conquistare quei punti necessari ad evitare non solo la retrocessione diretta, ma anche lo spareggio playout. Come avvenuto negli anni precedenti, infatti, la squadra racimolò molti punti nell'ultima fase della stagione, vincendo partite importantissime contro dirette conconrrenti per la salvezza. La salvezza matematica fu ufficialmente sancita all'ultima giornata, quando i bianconeri si imposero 2-0 in casa del [[Calcio Padova|Padova]], con reti di Lorenzo Pasqualini ed [[Andrea Soncin]]. I bianconeri chiusero pertanto il loro campionato al quindicesimo posto, avendo conquistato 49 punti (56 effettivi escludendo la penalizzazione).
 
La stagione 2012-2013 inizia tra alti e bassi, anche se verso la fine del girone d'andata l'Ascoli ottiene 13 punti in cinque partite avvicinandosi alla zona play-off ma dopo la sconfitta per 4-3 contro lo Spezia incomincia una serie di risultati negativi che porta i bianconeri a giocarsi il tutto per tutto all'ultima giornata (Cittadella-Ascoli) per disputare almeno i play-out. Invece, dopo aver sprecato diverse occasioni, al '50 del s.t. il Cittadella segna il gol dell'1-0 decisivo con Baselli a pochi secondi dalla fine condannando di fatto l'Ascoli a retrocedere in Lega Pro, dopo 12 anni tra Serie A e Serie B.
 
==== La Lega Pro e l'era Manocchio ====
La nuova stagione dell'Ascoli inizia nel peggiore dei modi. Prima dell'inizio del campionato, i tifosi marchigiani, si ritrovano con il sito web della società sospeso e con una società in silenzio per varie settimane, con il mercato ormai aperto. Dopo una serie di avvertimenti degli ultras ascolani verso la dirigenza per impegni dichiarati e non mantenuti (presentazione del nuovo allenatore e direttore sportivo, e un mercato soddisfacente), viene presentato il nuovo tecnico dell'Ascoli, [[Rosario Pergolizzi]]; il 20 luglio viene poi ufficializzato [[Angelo Fabiani]] come nuovo direttore sportivo. Il 22 luglio viene organizzata dagli Ultras 1898 e tutti i tifosi una manifestazione al C.S. Città di Ascoli contro la dirigenza bianconera in occasione del raduno della squadra, con presenti circa 1000 persone.
 
Il 30 settembre 2013 tramite assemblea viene decretato il nuovo consiglio di amministrazione, e soprattutto il nuovo presidente: Guido Manocchio<ref>{{cita web | lingua = | url =http://www.picenooggi.it/2013/09/30/20159/ascoli-nasce-la-nuova-societa-manocchio-al-servizio-della-citta/ | titolo = Ascoli, nasce la nuova società. Manocchio: “Al servizio della città” | opera = Piceno Oggi | accesso = 3 ottobre 2013}}</ref>. Benigni lascia quindi la carica dopo 18 anni.
 
== Cronistoria ==
{| class="toccolours" style="background:white" width=100%
!colspan="3" align=center style="border:2px solid #FFFFFF; background:#000000" | <span style="color:white">Cronistoria dell'Ascoli Calcio 1898 </span>
|- style="font-size:93%"
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* [[1898]]: Fondazione della società sportiva '''Candido Augusto Vecchi'''.
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* [[1905]]: Cambio denominazione in '''Ascoli Vigor'''.
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* [[1921]]: Cambio denominazione in '''Unione Sportiva Ascolana'''.
* [[1926]]-[[1927|27]]: 1° nella Divisione Marchigiana del campionato di Terza Divisione. '''Promosso nel campionato di Seconda Divisione'''.
* [[Seconda Divisione 1927-1928|1927-28]]: 3º nel girone Sud A del campionato di Seconda Divisione. Ammesso al nuovo Campionato Meridionale per allargamento quadri.
* [[Campionato Meridionale 1928-1929|1928-29]]: 8º nel girone B della del Campionato Meridionale. ''Retrocesso nel campionato di Seconda Divisione''.
* [[Seconda Divisione 1929-1930|1929-30]]: 1º nel girone B del Direttorio Meridionale del campionato di Seconda Divisione. '''Promosso nel campionato di Prima Divisione'''.
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* [[Prima Divisione 1930-1931|1930-31]]: 8º nel girone F Sud del campionato di Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1931-1932|1931-32]]: 10º nel girone E del campionato di Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1932-1933|1932-33]]: 6º nel girone G del campionato di Prima Divisione. Rinuncia alla categoria e riparte dal campionato di Seconda Divisione.
* [[Seconda Divisione 1933-1934|1933-34]]: 6° nel girone unico del Direttorio IX Zona (Marche) del campionato di Seconda Divisione.
* [[Seconda Divisione 1934-1935|1934-35]]: Partecipa al Direttorio IX Zona (Marche) del campionato di Seconda Divisione. Ammesso al nuovo campionato di Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1935-1936|1935-36]]: Partecipa al Direttorio IX Zona (Marche e Abruzzi) del campionato di Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1936-1937|1936-37]]: Partecipa al Direttorio IX Zona (Marche) del campionato di Prima Divisione.
* [[Prima Divisione 1937-1938|1937-38]]: 3° nel Direttorio IX Zona (Marche - Abruzzi - Dalmazia) del campionato di Prima Divisione. '''Promosso in Serie C''' a seguito dell'allargamento del numero di squadre iscritte.
* [[Serie C 1938-1939|1938-39]]: 9º nella Prima fase del girone F della Serie C.
* [[Serie C 1939-1940|1939-40]]: 13º nella Prima fase del girone F della Serie C.
----
* [[Serie C 1940-1941|1940-41]]: 13º nella Prima fase del girone F della Serie C.
* [[Serie C 1941-1942|1941-42]]: 12º nella Prima fase del girone F della Serie C.
* [[Serie C 1942-1943|1942-43]]: 2º nella Prima fase del girone H della Serie C.
* 1943-1945: Attività sospesa per cause belliche.
* [[1945]]: Riunione delle squadre rionali nell''''Associazione Sportiva Ascoli'''.
* [[Serie C 1945-1946|1945-46]]: 9º nel girone B di Serie C della Lega Centro-Sud.
* [[Serie C 1946-1947|1946-47]]: 12º nel girone F della Lega Centro di Serie C vincendo lo spareggio con la [[Associazione Calcio Sangiorgese|Sangiorgese]]; sconfitto in semifinale [[Play-out|salvezza]] dal [[Poligrafico Roma|Poligrafico]], viene successivamente ripescato.
* [[Serie C 1947-1948|1947-48]]: 12º nel girone F della Lega Centro di Serie C. ''Retrocesso in Promozione.''
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* [[Promozione 1948-1949|1948-49]]: 11º nel girone L della Lega Centro di Promozione.
* [[Promozione 1949-1950|1949-50]]: 12º nel girone L della Lega Centro di Promozione.
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* [[Promozione 1950-1951|1950-51]]: 10º nel girone L della Lega Centro di Promozione.
* [[Promozione 1951-1952|1951-52]]: 3º nel girone L della Lega Centro di Promozione. Fonda la Lega di IV Serie.
* [[IV Serie 1952-1953|1952-53]]: 2º nel girone E di IV Serie.
* [[IV Serie 1953-1954|1953-54]]: 4º nel girone F di IV Serie.
* [[IV Serie 1954-1955|1954-55]]: 15º nel girone G di IV Serie. ''Retrocesso in Promozione Regionale.'' Si fonde con la Del Duca e cambia denominazione in ''Del Duca Ascoli''.
* [[Promozione 1955-1956|1955-56]]: 2° nella Promozione Marchigiana.
* [[Promozione 1956-1957|1956-57]]: 1° nella Promozione Marchigiana. '''Promosso nella II Categoria di IV Serie'''.
* [[IV Serie 1957-1958|1957-58]]: 5º nel girone G della II Categoria di IV Serie.
* [[IV Serie 1958-1959|1958-59]]: 4º nel girone G della IV Serie. '''Ripescato in Serie C''' a tavolino dalla [[FIGC]].
* [[Serie C 1959-1960|1959-60]]: 7º nel girone B della Serie C.
----
* [[Serie C 1960-1961|1960-61]]: 6º nel girone B della Serie C.
* [[Serie C 1961-1962|1961-62]]: 14º nel girone B della Serie C.
* [[Serie C 1962-1963|1962-63]]: 13º nel girone C della Serie C.
* [[Serie C 1963-1964|1963-64]]: 4º nel girone C della Serie C.
* [[Serie C 1964-1965|1964-65]]: 4º nel girone C della Serie C.
* [[Serie C 1965-1966|1965-66]]: 8º nel girone C della Serie C.
* [[Serie C 1966-1967|1966-67]]: 10º nel girone C della Serie C.
* [[Serie C 1967-1968|1967-68]]: 8º nel girone B della Serie C.
* [[Serie C 1968-1969|1968-69]]: 3º nel girone B della Serie C.
* [[Serie C 1969-1970|1969-70]]: 4º nel girone B della Serie C.
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* [[Serie C 1970-1971|1970-71]]: 4º nel girone B della Serie C.
* [[1971]]: Assume la denominazione di '''Ascoli Calcio 1898''' rilevando, per continuità, la fondazione del sodalizio storico ''Candido Augusto Vecchi''.
* [[Serie C 1971-1972|1971-72]]: 1º nel girone B della Serie C. '''Promosso in Serie B'''.
* [[Serie B 1972-1973|1972-73]]: 4º in Serie B.
* [[Serie B 1973-1974|1973-74]]: 2º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1974-1975|1974-75]]: 12º in Serie A.
* [[Serie A 1975-1976|1975-76]]: 14º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1976-1977|1976-77]]: 9º in Serie B.
* [[Serie B 1977-1978|1977-78]]: 1º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1978-1979|1978-79]]: 10º in Serie A.
* [[Serie A 1979-1980|1979-80]]: 4º in Serie A.
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* [[Serie A 1980-1981|1980-81]]: 10º in Serie A. Vince il '''[[Torneo di Capodanno]]''' contro la [[Juventus Football Club|Juventus]].
* [[Serie A 1981-1982|1981-82]]: 6º in Serie A.
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* [[Serie A 1982-1983|1982-83]]: 13º in Serie A.
* [[Serie A 1983-1984|1983-84]]: 10º in Serie A.
* [[Serie A 1984-1985|1984-85]]: 14º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1985-1986|1985-86]]: 1º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1986-1987|1986-87]]: 12º in Serie A. Vince la '''[[Coppa Mitropa|Mitropa Cup]]''' contro il [[Bohemians 1905|Bohemians Praga]].
* [[Serie A 1987-1988|1987-88]]: 12º in Serie A.
* [[Serie A 1988-1989|1988-89]]: 12º in Serie A.
* [[Serie A 1989-1990|1989-90]]: 18º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
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* [[Serie B 1990-1991|1990-91]]: 4º in Serie B. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 1991-1992|1991-92]]: 18º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 1992-1993|1992-93]]: 6º in Serie B.
* [[Serie B 1993-1994|1993-94]]: 7º in Serie B.
* [[Serie B 1994-1995|1994-95]]: 18º in Serie B. ''Retrocesso in Serie C1''. Sconfitta in finale del [[Torneo Anglo-Italiano]] contro il [[Notts County F.C.]]
* [[Serie C1 1995-1996|1995-96]]: 4º nel girone B della Serie C1. Sconfitto in finale [[playoff]] dal [[Castel di Sangro Calcio|Castel di Sangro]].
* [[Serie C1 1996-1997|1996-97]]: 8º nel girone B della Serie C1.
* [[Serie C1 1997-1998|1997-98]]: 10º nel girone B della Serie C1.
* [[Serie C1 1998-1999|1998-99]]: 8º nel girone B della Serie C1.
* [[Serie C1 1999-2000|1999-00]]: 3º nel girone B della Serie C1. Sconfitto in finale playoff dall'[[Associazione Calcio Ancona|Ancona]].
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* [[Serie C1 2000-2001|2000-01]]: 5º nel girone B della Serie C1. Sconfitto in semifinale playoff dal [[Football Club Messina Peloro|Messina]].
* [[Serie C1 2001-2002|2001-02]]: 1º nel girone B della Serie C1. Vince la '''[[Supercoppa di Lega Serie C1|Supercoppa di Serie C]]''' battendo il [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]]. '''Promosso in Serie B'''.
* [[Serie B 2002-2003|2002-03]]: 12º in Serie B.
* [[Serie B 2003-2004|2003-04]]: 11º in Serie B.
* [[Serie B 2004-2005|2004-05]]: 6° sul campo in Serie B, perde la semifinale playoff contro il Torino ma, per effetto della [[caso Genoa|condanna sportiva]] del Genoa e per le mancate iscrizioni del Perugia e dello stesso Torino, diviene il club col 3° miglior titolo sportivo. '''Promosso in Serie A'''.
* [[Serie A 2005-2006|2005-06]]: 10º in Serie A.
* [[Serie A 2006-2007|2006-07]]: 19º in Serie A. ''Retrocesso in Serie B''.
* [[Serie B 2007-2008|2007-08]]: 8º in Serie B.
* [[Serie B 2008-2009|2008-09]]: 16º in Serie B.
* [[Serie B 2009-2010|2009-10]]: 9º in Serie B.
----
* [[Serie B 2010-2011|2010-11]]: 17° in Serie B.
* [[Serie B 2011-2012|2011-12]]: 15° in Serie B.
* [[Serie B 2012-2013|2012-13]]: 20° in Serie B. ''Retrocesso in Lega Pro Prima Divisione''.
* [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-14]]: ° nel girone B della Lega Pro Prima Divisione.
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== Colori e simboli ==
=== Colori ===
[[File:Rozzicalz rossi.jpg|thumb|150px|Rozzi con i suoi celebri calzini rossi]]
I colori sociali dell'Ascoli Calcio 1898 sono il [[bianco]] e il [[nero]]. La divisa classica prevede una maglia a strisce verticali bianconere, abbinata a calzettoni e calzoncini bianchi. Una recente tradizione prevede che ogni anno, in occasione del turno casalingo più vicino al 18 dicembre – anniversario della morte dello storico presidente [[Costantino Rozzi]] –, l'Ascoli scenda in campo con dei calzettoni [[Rosso|rossi]], in ricordo dei celebri calzini indossati per scaramanzia dal ''Presidentissimo''.<ref>{{cita news|url=http://www.passionemaglie.it/2012/12/calze-rosse-ascoli-nel-ricordo-di-costantino-rozzi/|titolo=I calzettoni rossi dell’Ascoli nel ricordo di Costantino Rozzi|pubblicazione=passionemaglie.it|data=18 dicembre 2012}}</ref>
 
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|title=Divisa con i colori comunali}}
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|title=Divisa Adidas 1986}}
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|title=Divisa Legea 2007-08}}
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=== Simboli ufficiali ===
==== Stemma ====
Il gagliardetto dell'Ascoli Calcio 1898 reca sul lato destro un castello giallo in campo rosso ([[Stemma di Ascoli Piceno|simbolo del comune]]) e sul sinistro una serie di strisce verticali bianconere. Alla fine degli [[anni 1990]] il giallo è stato sostituito dall'oro, frapposto anche alle bande bianconere. Lo stemma è divenuto circolare ed è stato contornato dalla scritta ''Ascoli Calcio 1898'', sempre di color oro, su sfondo bianco.
 
Altro simbolo dell'Ascoli Calcio è il [[Picidae|picchio]] stilizzato, riferito all'[[Pico Marzio|uccello totemico]] degli antichi [[Piceni]]. Questo simbolo è l'unico utilizzato nelle maglie indossate dall'Ascoli della gestione Rozzi, ma è stato anche in uso in alcune divise sociali adottate durante le gestioni Cappelli/Benigni. Spesso si urla il nome del Lanfranco.
 
==== Inno ====
L'Ascoli Calcio ha avuto diversi inni, tutti composti da artisti ascolani. Il primo fu scritto in occasione dell'esordio della squadra in serie A da Enzo Titta, insegnante di scienze del liceo classico di [[Ascoli Piceno]], musicista polistrumentista. I versi iniziali sono:
 
{{Citazione|Ascoli, Ascoli, Ascoli, del calcio l'università.<br />Ascoli, Ascoli, Ascoli, il vanto sei della città.}}
 
Si sono poi succeduti altri due inni. Negli [[anni 1980]] è stata la volta di ''Ascoli sei grande'' dei Well's Fargo, comunemente intonato dalla Curva Sud. Negli [[anni 2000]] è apparso ''Cuore bianconero'' dei Nerkias. In linea con la vocazione satirica della band, quest'inno non è scevro di elementi goliardici:
 
{{Citazione|Se il Picchio sta in vetta me ne freche de la ciuetta.<ref>Me ne frego del **** femminile. Il termine ''ciuetta'' si riferisce alla vagina.</ref>}}
 
Entrambi gli inni più recenti sono eseguiti e intonati al Del Duca a inizio partita, ma quello storico del maestro Titta è ancora diffuso al termine dell'incontro in caso di vittoria.
 
Negli ultimi anni il cantante ascolano Claudio Zucchetti ha inciso alcune canzoni, che hanno ottenuto un ottimo gradimento tra i tifosi bianconeri come "Sono Ascolano", "Un sogno in bianco e nero", "L'ultimo grido di libertà" e "Ciao presidente" (dedicata al Presidentissimo Rozzi).
 
{{Citazione|Ascoli, favola unica, mi fai cantare e soffrire anche senza un perché.<br />Sarò matto ma questa canzone d'amore è per te.<br />(Un sogno in bianco e nero)}}
 
L'ultima canzone di Zucchetti dedicata all'Ascoli è uscita nell'agosto 2012, dal titolo "La Regina delle Marche".
 
== Strutture ==
=== Stadio ===
{{Vedi anche|Stadio Cino e Lillo Del Duca}}
L'Ascoli Calcio disputa gli incontri casalinghi allo [[stadio Cino e Lillo Del Duca]] in via delle Zeppelle.
 
=== Centro di allenamento ===
La società bianconera si serve, per effettuare gli allenamenti, della struttura polivalente del Centro sportivo Città di Ascoli, situato nella zona di Marino del Tronto, a poche centinaia di metri dall'uscita Ascoli Piceno Est dell'Ascoli-Mare. Fino a qualche anno fa la prima squadra si allenava nell'impianto Ecoservices, situato nella frazione di [[Villa Sant'Antonio (Ascoli Piceno-Castel di Lama)|Villa Sant'Antonio]] a due passi dal centro commerciale Città delle Stelle e dall'uscita Castel di Lama.
 
== Allenatori e presidenti ==
{{vedi anche|:Categoria:Allenatori dell'Ascoli Calcio 1898|:Categoria:Presidenti dell'Ascoli Calcio 1898}}
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|logo=Ascolistemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Allenatori|contenuto=
*1926 - Bakony, Lovy, Szalay
*1936 - [[Orlando Tognotti]], Massimiliano Faotto, Foggl
*1952 - Del Grosso
*1952-1954 - Ivo Buzzegoli
*1954-1955 - [[Enzo Bellini]]
*1955-1956 - Silvano Grassi
*1956-1958 - [[Alfredo Notti]]
*1958-1959 - Ivo Buzzegoli
*1959-1960 - Marco Mezzadri
*1960-1961 - Marco Mezzadri <small>poi</small> Sergio Pisonini
*1961-1962 - Aroldo Collesi <small>poi</small> Skender Perolli
*1962-1963 - Skender Perolli <small>poi</small> [[Alfredo Notti]]
*1963-1965 - [[Alfredo Notti]]
*1965-1967 - Leo Zavatti
*1967-1968 - [[Dino Da Costa]]
*1968-1969 - Evaristo Malvasi poi [[Carlo Mazzone]] poi Guido Capello poi [[Carlo Mazzone]]
*1969-1970 - Alberto Eliani poi [[Carlo Mazzone]]
*1970-1975 - [[Carlo Mazzone]]
*1975-1976 - [[Enzo Riccomini]]
*1976-1977 - [[Enzo Riccomini]] poi [[Giovanni Mialich]] poi [[Enzo Riccomini]]
*1977-1979 - [[Antonio Renna|Mimmo Renna]]
*1979-1980 - [[Giovan Battista Fabbri]]
*1980-1981 - [[Giovan Battista Fabbri]] <small>poi</small> [[Carlo Mazzone]]
*1981-1984 - [[Carlo Mazzone]]
*1984-1985 - [[Carlo Mazzone]] <small>poi</small> [[Vujadin Boskov]]
*1985-1986 - [[Vujadin Boskov]]
*1986-1987 - [[Aldo Sensibile]]
*1987-1988 - [[Ilario Castagner]]
*1988-1989 - [[Ilario Castagner]] <small>poi</small> [[Eugenio Bersellini]]
*1989-1990 - [[Eugenio Bersellini]] <small>poi</small> [[Aldo Agroppi]]
*1990-1991 - [[Francesco Graziani]] <small>poi</small> [[Nedo Sonetti]]
*1991-1992 - [[Giancarlo De Sisti]] <small>poi</small> [[Massimo Cacciatori]]
*1992-1993 - [[Massimo Cacciatori]]
*1993-1994 - [[Angelo Orazi]] <small>poi</small> [[Mario Colautti]]
*1994-1995 - [[Mario Colautti]] <small>poi</small> [[Angelo Orazi]] <small>poi</small> [[Albertino Bigon]] <small>poi</small> [[Mario Colautti]]
*1995-1996 - [[Enrico Nicolini]]
*1996-1997 - [[Enrico Nicolini]] <small>poi</small> [[Francesco Scorsa]] <small>poi</small> [[Enrico Nicolini]]
*1997-1998 - Salvatore Esposito <small>poi</small> [[Massimo Cacciatori]]
*1998-1999 - [[Massimo Cacciatori]] <small>poi</small> [[Enzo Ferrari (allenatore)|Enzo Ferrari]]
*1999-2000 - [[Enzo Ferrari (allenatore)|Enzo Ferrari]]
*2000-2001 - [[Enzo Ferrari (allenatore)|Enzo Ferrari]] <small>poi</small> [[Giovanni Simonelli (allenatore)|Gianni Simonelli]]
*2001-2003 - [[Giuseppe Pillon]]
*2003-2004 - [[Loris Dominissini]] <small>poi</small> [[Aldo Ammazzalorso]]
*2004-2006 - [[Massimo Silva]] e [[Marco Giampaolo]]
*2006-2007 - [[Attilio Tesser]] <small>poi</small> [[Nedo Sonetti]]
*2007-2008 - [[Ivo Iaconi]]
*2008-2009 - [[Nello Di Costanzo]] <small>poi</small> [[Vincenzo Chiarenza]] <small>poi</small> [[Franco Colomba]]
*2009-2010 - [[Alessandro Pane]] <small>poi</small> [[Giuseppe Pillon]]
*2010-2011 - [[Elio Gustinetti]] <small>poi</small> [[Fabrizio Castori]]
*2011-2012 - [[Fabrizio Castori]] <small>poi</small> [[Massimo Silva]]
*2012-2013 - [[Massimo Silva]] <small>poi</small> [[Rosario Pergolizzi]] <small>poi</small> [[Massimo Silva]]
*2013 [[Rosario Pergolizzi]] <small>poi</small> [[Bruno Giordano]]
}}
La '''Bordeaux-Saintes''' è una [[corsa in linea]] maschile di [[ciclismo su strada]] che si svolge tra [[Bordeaux]] ([[Gironda (dipartimento)|Gironda]]) e [[Saintes]] ([[Charente Marittima]]), in [[Francia]], ogni anno in marzo. Nel [[2005]] ha fatto parte del calendario dell'[[UCI Europe Tour]] nella classe 1.2, dal 2006 è inserita nel calendario nazionale francese.
</div>
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|logo=Ascolistemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Presidenti|contenuto=
*1898-1901 - Giuseppe Celani
*1901-1905 - L. Fortis
*1905-1915 - Antonio Silvestri
*1919-1922 - Giuseppe Secondo Squarcia
*1922-1923 - [[Giovanni Tofani]]
*1923-1924 - Piero Sacconi Natali
*1924-1925 - Carlo Vecchiotti
*1925-1927 - Giovanni Poli
*1927-1929 - Vincenzo De Scrilli
*1929-1931 - Vasco Bruno Sgariglia
*1931-1932 - Domenico Sassaroli
*1932-1933 - Enrico Priori
*1933-1934 - Emidio Angelini
*1934-1935 - Ugo Liberi
*1935-1936 - Aldo Tarlazzi
*1936-1941 - Giuseppe Mazzocchi
*1941-1942 - Ezio Pallotta
*1942-1946 - Carlo Bartoli
*1946-1947 - Giuseppe Silva
*1947-1948 - Ernestina Panichi Seghetti
*1948-1949 - Serafino Barbieri
*1949-1951 - Silvio del Duca Giugni
*1951-1952 - Agostino Tabani
*1952-1954 - Augusto Giammiro
*1954-1955 - Mario Benvenga
*1955-1956 - [[Cino Del Duca]]
*1956-1962 - Pacifico Saldari
*1962-1968 - Leone Cicchi
*1968-1994 - [[Costantino Rozzi]]
*1994-1995 - Elio Rozzi
*1995-1999 - Nazzareno Cappelli
*1999-2013 - Roberto Benigni
*sett.2013-nov.2013 - Guido Manocchio
*2013- in carica Costantino Nicoletti
}}
</div>
<br clear=all>
 
== GiocatoriAlbo d'oro ==
''Aggiornato all'edizione 2011.''<ref>{{cita web|url=http://www.memoire-du-cyclisme.eu/ligne/cla_bordeaux_saintes.php|titolo=Bordeaux-Saintes (Fra) - Cat. 1.2|lingua=fr|editore=www.memoire-du-cyclisme.eu|accesso=27 dicembre 2011}}</ref>
{{Vedi anche|:Categoria:Calciatori dell'Ascoli Calcio 1898}}
 
{| class="wikitable" style="font-size:95%"
== Palmarès ==
!Anno
=== Competizioni nazionali ===
!Vincitore
<div style="float:right; font-size:90%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:10px;margin-bottom:0px; text-align:left">
!Secondo
{{finestra|align=right|width=50%|logo=Ascolistemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=ffffff|sfondo=|font-size=120%|titolo=Torneo di Capodanno - Finale|contenuto=
!Terzo
<center>
|-
[[Ascoli Piceno]], 14 giugno [[1981]], [[Stadio Cino e Lillo Del Duca|Stadio Del Duca]]<br />
|1909
'''[[File:600px Bianconero ascolano.png|20px]] Ascoli - Juventus [[File:Nero e Bianco (Strisce).svg|20px]]'''<br />
|{{bandiera|FRA}} [[Ernest Milleroux]]
'''2 - 1'''
|{{bandiera|FRA}} [[Paul Hostein]]
</center>
|{{bandiera|FRA}} [[Régis de Lavlette]]
----
|-
* '''Ascoli''': F.Pulici, Anzivino, Boldini, Bellotto, Gasparini, Perico, C.Trevisanello, Moro, Anastasi (Gibellieri), Scanziani, Torrisi (Mancini).
|1910-32
* '''Allenatore''': Carlo Mazzone.
|colspan=3 align=center|''non disputato''
----
|-
* '''Juventus''': Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Marocchino (Causio), Tardelli, Bettega, Brady, Fanna.
|1933
* '''Allenatore''': Giovanni Trapattoni
|{{bandiera|FRA}} [[André Gaillot]]
----
|{{bandiera|FRA}} [[Emile Sainte-Marie]]
* '''Arbitro''': Tonolini.
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Baptiste Intcegaray]]
* '''Marcatori''': {{gol|50}} Trevisanello (A), {{gol|70}} Tardelli (J), {{gol|82|rig}} Moro (A).
|-
}}
|1934
</div>
|{{bandiera|FRA}} [[Ernest Terreau]]
 
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Baptiste Intcegaray]]
*'''{{Calciopalm|Serie B|2}}'''
|{{bandiera|FRA}} [[Georges Lachat]]
:[[Serie B 1977-1978|1977-1978]], [[Serie B 1985-1986|1985-1986]]
 
*'''{{Calciopalm|Serie C1|1}}'''
:[[Serie C1 2001-2002|2001-2002]]
 
*'''{{Calciopalm|Supercoppa di Lega di Prima Divisione|1}}'''
:[[Serie C1 2001-2002|2001-2002]]
 
*'''{{Calciopalm|Torneo di Capodanno|1}}'''
:1980-1981
 
=== Competizioni internazionali ===
*'''{{Calciopalm|Mitropa Cup|1}}'''
:[[Coppa Mitropa 1986-1987|1986-1987]]
 
*'''{{Calciopalm|The Red Leaf Cup|1}}'''
:1979-1980
 
=== Competizioni regionali ===
*'''[[Prima Categoria|Campionato Marchigiano]]: 3'''
:1926-1927, 1937-1938, 1956-1957
 
== Statistiche e record ==
=== Partecipazione ai campionati ===
{| class="wikitable center" width=100%
! width="10%"| Livello
! width="25%"| Categoria
! width="15%"| Partecipazioni
! width="20%"| Debutto
! width="20%"| Ultima stagione
! width="10%"| Totale
|-
|1935
| <big><big>'''1º'''<big/><big/> || '''Serie A''' || '''16''' || [[Serie A 1974-1975|1974-1975]] || [[Serie A 2006-2007|2006-2007]] || '''16'''
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Béliard]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|{{bandiera|FRA}} [[Emile Clergeau]]
| rowspan=1| <big><big>'''2º'''<big/><big/> || '''Serie B''' || '''18''' || [[Serie B 1972-1973|1972-1973]] || [[Serie B 2012-2013|2012-2013]] || '''18'''
|{{bandiera|FRA}} [[Gabriel Hargues]]
|-
|1936
| rowspan=3| <big><big>'''3º'''<big/><big/> || '''Serie C''' || align="center" | '''21''' || align="center" | [[Serie C 1938-1939|1938-1939]] || align="center" | [[Serie C 1971-1972|1971-1972]] || rowspan=3|'''34'''
|{{bandiera|NLD}} [[Albert Van Schendel]]
|{{bandiera|CHE}} [[Robert Gygi]]
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Béliard]]
|-
|1937
| '''Serie C1''' || '''8''' || [[Serie C1 1995-1996|1995-1996]] || [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Marcaillou]]
|{{bandiera|FRA}} [[Roger Pieteraerents]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Goubault]]
|-
|1938
| '''Prima Divisione''' || '''5''' || [[Prima Divisione 1927-1928|1927-1928]] || [[Prima Divisione 1937-1938|1937-1938]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Gaboriaud (ciclista)|André Gaboriaud]]
|- bgcolor="#E9E9E9"
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Goubault]]
| rowspan=2| <big><big>'''4º'''<big/><big/> || '''Promozione - IV Serie''' || '''9''' || [[Promozione 1948-1949|1948-1949]] || [[IV Serie 1958-1959|1958-1959]] || rowspan=2|'''10'''
|{{bandiera|FRA}} [[Fernand Beaudut]]
|-bgcolor="#E9E9E9"
|-
| '''Seconda Divisione''' || '''1''' || [[Seconda Divisione 1929-1930|1929-1930]] || [[Seconda Divisione 1929-1930|1929-1930]]
|1939
|{{bandiera|FRA}} [[Fernand Beaudut]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Taris (ciclista)|Jean Taris]]
|{{bandiera|FRA}} [[Edouard Bouyer]]
|-
|1940-45
|colspan=3 align=center|''non disputato''
|-
|1946
|{{bandiera|FRA}} [[Antoine Latorre]]
|{{bandiera|FRA}} [[Joseph Royo]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Bramard]]
|-
|1947
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Rippe]]
|{{bandiera|FRA}} [[Roger Durand]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Paillier]]
|-
|1948
|{{bandiera|FRA}} [[Albert Dolhats]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Villar]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Cosse]]
|-
|1949
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Bebenhut]]
|{{bandiera|FRA}} [[Albert Joulin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Félix Adriano]]
|-
|1950
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Begue]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Labeylie]]
|{{bandiera|FRA}} [[Guerrino Cassol]]
|-
|1951
|{{bandiera|FRA}} [[André Darrigade]]
|{{bandiera|FRA}} [[Henry Aubry]]
|{{bandiera|FRA}} [[Pierre Gaudot]]
|-
|1952
|{{bandiera|FRA}} [[Pierre Gaudot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gabriel Gaudin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Settimo Perin]]
|-
|1953
|{{bandiera|FRA}} [[Settimo Perin]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Luis Goya Picassari]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Félix Bermudez]]
|-
|1954
|{{bandiera|FRA}} [[Maurice Nauleau]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Luciano Montero Rechou]]
|{{bandiera|FRA}} [[Georges Gay]]
|-
|1955
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Dacquay]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Lemaitre]]
|{{bandiera|FRA}} [[Georges Gay]]
|-
|1956
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Gaillot]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Lesca]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Luis Goya Picassari]]
|-
|1957
|{{bandiera|FRA}} [[André Lesca]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Blanco]]
|{{bandiera|FRA}} [[Maurice Pele]]
|-
|1958
|{{bandiera|FRA}} [[Maurice Pèle]]
|{{bandiera|FRA}} [[Alain Lesca]]
|{{bandiera|FRA}} [[Guy Planas]]
|-
|1959
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Verdeun]]
|{{bandiera|FRA}} [[Daniel Walryck]]
|{{bandiera|FRA}} [[Albert Dolhats]]
|-
|1960
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Poulidor]]
|{{bandiera|FRA}} [[Pierre Beuffeuil]]
|{{bandiera|FRA}} [[Robert Verdeun]]
|-
|1961
|{{bandiera|FRA}} [[Fernand Delord]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Fournier]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Batan]]
|-
|1962
|{{bandiera|FRA}} [[Manuel Manzano]]
|{{bandiera|FRA}} [[Camille Le Menn]]
|{{bandiera|FRA}} [[Fernand Delort]]
|-
|1963
|{{bandiera|FRA}} [[Fernand Delort]]
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Gonzales]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Fournier]]
|-
|1964
|{{bandiera|FRA}} [[Pierre Le Mellec]]
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[José María Errandonea]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Arze]]
|-
|1965
|{{bandiera|FRA}} [[Joseph Groussard]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Capdebosq]]
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Brux]]
|-
|1966
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Domingo Perurena]]
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Delisle]]
|{{bandiera|FRA}} [[Maurice Laforest]]
|-
|1967
|{{bandiera|FRA}} [[Raymond Riotte]]
|{{bandiera|FRA}} [[Francis Campaner]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Zimmermann]]
|-
|1968
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Gregorio San Miguel]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Marie Leblanc]]
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Périn (ciclista)|Michel Périn]]
|-
|1969
|{{bandiera|ITA}} [[Renato Rossetto]]
|{{bandiera|BEL}} [[Yvan Francaux]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Louis Jageneau]]
|-
|1970
|{{bandiera|FRA}} [[Guy Patour]]
|{{bandiera|GBR}} [[Andrew Raven]]
|{{bandiera|FRA}} [[Marcel Gaffajoli]]
|-
|1971
|{{bandiera|FRA}} [[Claude Magni]]
|{{bandiera|FRA}} [[Alain Bernard (ciclista)|Alain Bernard]]
|{{bandiera|FRA}} [[Claude Chabanel]]
|-
|1972
|{{bandiera|FRA}} [[Christian Ardouin]]
|{{bandiera|FRA}} [[José Philippe]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Gillet]]
|-
|1973
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Bossis]]
|{{bandiera|FRA}} [[Alain Cigana]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-François Mainguenaud]]
|-
|1974
|{{bandiera|FRA}} [[Didier Dupuis]]
|{{bandiera|FRA}} [[Didier Godet]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacky Troyard]]
|-
|1975
|{{bandiera|FRA}} [[Didier Bazzo]]
|{{bandiera|FRA}} [[Alain de Carvalho]]
|{{bandiera|GBR}} [[David Wells]]
|-
|1976
|{{bandiera|FRA}} [[Alain Mercadie]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jackie Hurou]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Simonnot]]
|-
|1977
|{{bandiera|FRA}} [[Didier Lubiato]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Marie Nibeaudeau]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Cigano]]
|-
|1978
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Fedrigo]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Marie Corre]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Jacques Szkolnyk]]
|-
|1979
|{{bandiera|FRA}} [[Marc Gomez]]
|{{bandiera|FRA}} [[Francis Castaing]]
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Fedrigo]]
|-
|1980
|{{bandiera|FRA}} [[Francis Castaing]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Huot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Dufour]]
|-
|1981
|{{bandiera|FRA}} [[Marc Gomez]]
|{{bandiera|FRA}} [[Yves Beau]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Pineau]]
|-
|1982
|{{bandiera|FRA}} [[Serge Polloni]]
|{{bandiera|FRA}} [[Francis Perin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bruno Roussel]]
|-
|1983
|{{bandiera|FRA}} [[Marino Verardo]]
|{{bandiera|FRA}} [[Serge Polloni]]
|{{bandiera|CAN}} [[Dany Deslongchamp]]
|-
|1984
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Luc Gilbert]]
|{{bandiera|FRA}} [[Daniel Feudon]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Bajan]]
|-
|1985
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Dufour]]
|{{bandiera|FRA}} [[Charles Turlet]]
|{{bandiera|FRA}} [[Dominique Lardin]]
|-
|1986
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Cocquerelle]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Louis Auditeau]]
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Le Goff]]
|-
|1987
|{{bandiera|FRA}} [[Patrick Jeremie]]
|{{bandiera|FRA}} [[Thierry Gault]]
|{{bandiera|FRA}} [[Claude Aigueparses]]
|-
|1988
|{{bandiera|FRA}} [[Michel Larpe]]
|{{bandiera|FRA}} [[André Becaas]]
|{{bandiera|FRA}} [[Gilles Guegan]]
|-
|1989
|{{bandiera|FRA}} [[Gérard Simonnot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christian Jany]]
|{{bandiera|FRA}} [[Thomas Davy]]
|-
|1990
|{{bandiera|FRA}} [[Thierry Dupuy]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Capelle]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Desbiens]]
|-
|1991
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Bolay]]
|{{bandiera|FRA}} [[Thierry Bricaud]]
|{{bandiera|POL}} [[Zbigniew Ludwiniak]]
|-
|1992
|{{bandiera|POL}} [[Marek Swiniaski]]
|{{bandiera|FRA}} [[Xavier Vadrot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Thierry Ferrer]]
|-
|1993
|{{bandiera|FRA}} [[Pascal Deramé]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-François Anti]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Allin]]
|-
|1994
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Drouin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Faudot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christian Guiberteau]]
|-
|1995
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Agnolutto]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Philippe Rouxel]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Philippe Duracka]]
|-
|1996
|{{bandiera|FRA}} [[Éric Drubay]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Philippe Duracka]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Faudot]]
|-
|1997
|{{bandiera|FRA}} [[Olivier Perraudeau]]
|{{bandiera|FRA}} [[Pierre Painaud]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christopher Jenner]]
|-
|1998
|{{bandiera|FRA}} [[Dominique Péré]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Philippe Duracka]]
|{{bandiera|FRA}} [[Vincent Marchais]]
|-
|1999
|{{bandiera|FRA}} [[Frédéric Mainguenaud]]
|{{bandiera|FRA}} [[Éric Drubay]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bruno Thibout]]
|-
|2000
|{{bandiera|FRA}} [[Eric Duteil]]
|{{bandiera|FRA}} [[Frédéric Delalande]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jérôme Desjardins]]
|-
|2001
|{{bandiera|FRA}} [[Bertrand Guerry]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christian Magimel]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Laurent]]
|-
|2002
|{{bandiera|EST}} [[Erki Pütsep]]
|{{bandiera|ITA}} [[Carlo Meneghetti]]
|{{bandiera|JPN}} [[Shinishi Fukushima]]
|-
|2003
|{{bandiera|FRA}} [[Alexandre Naulleau]]
|{{bandiera|FRA}} [[Christophe Diguet]]
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Lavergne]]
|-
|2004
|{{bandiera|FRA}} [[Anthony Ravard]]
|{{bandiera|FRA}} [[Ludovic Auger]]
|{{bandiera|FRA}} [[Stéphane Barthe]]
|-
|[[Bordeaux-Saintes 2005|2005]]
|{{bandiera|SWE}} [[John Nilsson]]
|{{bandiera|FRA}} [[Denis Robin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jérôme Bonnace]]
|-
|2006
|{{bandiera|FRA}} [[Cédric Barre]]
|{{bandiera|FRA}} [[Mickael Larpe]]
|{{bandiera|EST}} [[Tarmo Raudsepp]]
|-
|2007
|{{bandiera|RUS}} [[Evgenij Sokolov]]
|{{bandiera|FRA}} [[Damien Gaudin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Yoann Offredo]]
|-
|2008
|{{bandiera|LVA}} [[Gatis Smukulis]]
|{{bandiera|AUS}} [[David Tanner]]
|{{bandiera|FRA}} [[Yannick Marie]]
|-
|2009
|{{bandiera|FRA}} [[Yoann Bagot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jean-Lou Paiani]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jérémie Dérangère]]
|-
|2010
|{{bandiera|FRA}} [[Adrien Petit]]
|{{bandiera|FRA}} [[Rudy Lesschaeve]]
|{{bandiera|FRA}} [[Etienne Pieret]]
|-
|2011
|{{bandiera|RUS}} [[Matvey Zubov]]
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Déchereux]]
|{{bandiera|FRA}} [[Sylvain Blanquefort]]
|-
|2012
|{{bandiera|FRA}} [[Rudy Kowalski]]
|{{bandiera|EST}} [[Alo Jakin]]
|{{bandiera|FRA}} [[Johann Rigoulay]]
|-
|2013
|{{bandiera|FRA}} [[Yann Guyot]]
|{{bandiera|FRA}} [[Benoît Sinner]]
|{{bandiera|FRA}} [[Rudy Barbier]]
|-
|2014
|
|
|
|}
<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2009/10 -->In 74 stagioni sportive disputate a livello nazionale, compresi 4 tornei di terzo livello (C) e 1 di quarto livello (D) organizzati dal [[Lega Sud (calcio)|Direttorio Meridionale]]. Sono esclusi il periodo fra il [[1933]] e il [[1938]], e quello fra il [[1955]] e il [[1957]], in cui l'Ascoli decadde a livello locale nelle competenze del Comitato Regionale Marchigiano.
 
==Note==
=== Statistiche di squadra ===
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|logo=Ascolistemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Serie A|contenuto=
* '''Numero di stagioni in serie A:''' 16
* '''Numero di retrocessioni in serie B:''' 5
* '''Maggior numero di stagioni consecutive in serie A:''' 7 (dal [[Serie A 1978-1979|1978-79]] al [[Serie A 1984-1985|1984-85]])
* '''Miglior piazzamento:''' 5º posto ([[Serie A 1979-1980|1979-80]])
* '''Peggior piazzamento:'''
:14° su 16: [[Serie A 1975-1976|1975-76]] e [[Serie A 1984-1985|1984-85]]
:18° su 18: [[Serie A 1989-1990|1989-90]] e [[Serie A 1991-1992|1991-92]]
:19° su 20: [[Serie A 2006-2007|2006-07]]
* '''Maggior numero di punti realizzati in una stagione:'''
:34 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]], 30 partite, 2 punti a vittoria)
:29 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]], 34 partite, 2 punti a vittoria)
:43 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite, 3 punti a vittoria)
* '''Minor numero di punti realizzati in una stagione:'''
:22 ([[Serie A 1984-1985|1984-85]], 30 partite, 2 punti a vittoria)
:14 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]], 34 partite, 2 punti a vittoria)
:27 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite, 3 punti a vittoria)
* '''Maggior numero di reti realizzate in una stagione:'''
:35 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]], 30 partite)
:30 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]], 34 partite)
:43 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite)
* '''Minor numero di reti realizzate in una stagione:'''
:14 ([[Serie A 1974-1975|1974-75]], 30 partite)
:20 ([[Serie A 1989-1990|1989-90]], 34 partite)
:36 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite)
* '''Maggior numero di reti subite in una stagione:'''
:40 ([[Serie A 1984-1985|1984-85]], 30 partite)
:68 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]], 34 partite)
:67 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite)
* '''Minor numero di reti subite in una stagione:'''
:21 ([[Serie A 1981-1982|1981-82]], 30 partite)
:41 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]], 34 partite)
:53 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite)
* '''Maggior numero di vittorie in una stagione:'''
:11 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]], 30 partite)
:9 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]], 34 partite)
:9 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite)
* '''Minor numero di vittorie in una stagione:'''
:4 ([[Serie A 1975-1976|1975-76]] e [[Serie A 1984-1985|1984-85]], 30 partite)
:4 ([[Serie A 1989-1990|1989-90]] e [[Serie A 1991-1992|1991-92]], 34 partite)
:5 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite)
* '''Maggior numero di sconfitte in una stagione:'''
:13 ([[Serie A 1986-1987|1986-87]], 30 partite)
:24 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]], 34 partite)
:21 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite)
* '''Minor numero di sconfitte in una stagione:'''
:7 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]] e [[Serie A 1981-1982|1981-82]], 30 partite)
:14 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]], 34 partite)
:13 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite)
* '''Maggior numero di pareggi in una stagione:'''
:15 ([[Serie A 1975-1976|1975-76]], 30 partite)
:13 ([[Serie A 1989-1990|1989-90]], 34 partite)
:16 ([[Serie A 2005-2006|2005-06]], 38 partite)
* '''Minor numero di pareggi in una stagione:'''
:9 ([[Serie A 1982-1983|1982-83]], 30 partite)
:6 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]], 34 partite)
:12 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]], 38 partite)
 
* '''Maggior numero di vittorie consecutive:''' 3 ([[Serie A 1980-1981|1980-81]] e [[Serie A 1988-1989|1988-89]])
* '''Maggior numero di pareggi consecutivi:''' 5 ([[Serie A 1974-1975|1974-75]], [[Serie A 1975-1976|1975-76]] e [[Serie A 1984-1985|1984-85]])
* '''Maggior numero di sconfitte consecutive:''' 5 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]])
* '''Maggior numero di risultati utili consecutivi:''' 12 ([[Serie A 1981-1982|1981-82]])
* '''Maggior numero di partite consecutive senza vittoria:''' 18 ([[Serie A 1989-1990|1989-90]])
 
* '''Vittoria più larga in casa:'''
:Ascoli-[[Torino Football Club|Torino]] 3-0 ([[Serie A 1978-1979|1978-79]] e [[Serie A 1987-1988|1987-88]])
:Ascoli-[[Associazione Sportiva Roma|Roma]] 3-0 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]])
:Ascoli-[[Udinese Calcio|Udinese]] 3-0 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]], [[Serie A 1981-1982|1981-82]] e [[Serie A 1982-1983|1982-83]])
:Ascoli-[[Unione Sportiva Avellino|Avellino]] 4-1 ([[Serie A 1983-1984|1983-84]])
:Ascoli-[[A.C.F. Fiorentina|Fiorentina]] 3-0 ([[Serie A 1987-1988|1987-88]])
:Ascoli-[[Hellas Verona Football Club|Verona]] 3-0 ([[Serie A 1988-1989|1988-89]])
:Ascoli-[[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]] 3-0 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]])
 
* '''Vittoria più larga in trasferta:'''
:[[Internazionale Football Club|Inter]]-Ascoli 2-4 ([[Serie A 1979-1980|1979-80]])
:[[Udinese Calcio|Udinese]]-Ascoli 0-2 ([[Serie A 1981-1982|1981-82]])
:[[Torino Football Club|Torino]]-Ascoli 0-2 ([[Serie A 1986-1987|1986-87]])
 
* '''Sconfitta più larga in casa:'''
:Ascoli-[[Juventus Football Club|Juventus]] 0-5 ([[Serie A 1986-1987|1986-87]])
:Ascoli-[[Hellas Verona Football Club|Verona]] 0-5 ([[Serie B 2012-2013|2012-13]])
 
* '''Sconfitta più larga in trasferta:'''
:[[Juventus Football Club|Juventus]]-Ascoli 7-0 ([[Serie A 1983-1984|1983-84]])
 
* '''Partita con più reti in casa:'''
:Ascoli-[[Associazione Calcio Milan|Milan]] 2-5 ([[Serie A 2006-2007|2006-07]])
 
* '''Partita con più reti in trasferta:'''
:[[Juventus Football Club|Juventus]]-Ascoli 7-0 ([[Serie A 1983-1984|1983-84]])
:[[Torino Football Club|Torino]]-Ascoli 5-2 ([[Serie A 1991-1992|1991-92]])
}}
</div>
<br clear=all>
 
=== Statistiche individuali ===
{{Doppia immagine|right|Casagrande.jpg|150|Giuseppe Greco calciatore 1958.jpg|148|Walter Casagrande e Giuseppe Greco, migliori marcatori in A del ''Picchio''.}}
{{Doppia immagine|right|Francescoscorsa.jpg|150|Hugomaradona.jpg|150|Francesco Scorsa, recordman di presenze in A dell'Ascoli.|[[Hugo Maradona]] fratello di [[Diego Maradona|Diego]], una stagione ad Ascoli senza lasciare il segno.}}
;Migliori marcatori in serie A
* '''16''' [[Walter Casagrande]] e [[Giuseppe Greco (calciatore 1958)|Giuseppe Greco]]
* '''13''' [[Borislav Cvetkovic]]
* '''12''' [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]], [[Adelio Moro]], [[Walter Novellino]] e [[Alessandro Scanziani]]
;Giocatori più presenti in A
* '''144''' [[Francesco Scorsa]]
* '''138''' [[Eugenio Perico]]
* '''135''' [[Donato Anzivino]]
* '''134''' [[Angiolino Gasparini]]
* '''119''' [[Antonio Dell'Oglio]]
* '''114''' [[Enrico Nicolini]]
* '''112''' [[Flavio Destro]]
* '''108''' [[Simone Boldini]]
* '''107''' [[Giuseppe Greco (calciatore 1958)|Giuseppe Greco]]
;Giocatori più presenti in assoluto
* '''275''' Luigi Gianbruno
* '''263''' [[Mario Vivani]]
* '''250''' [[Franco Pavoni]]
* '''236''' [[Eugenio Perico]]
* '''232''' Domenico Oddi
* '''230''' [[Giuliano Castoldi]]
* '''228''' Adelmo Capelli
* '''219''' [[Carlo Mazzone]]
* '''214''' [[Francesco Scorsa]]
* '''207''' [[Daniele Di Donato]]
 
== Tifoseria ==
=== Diffusione ===
La maggioranza dei tifosi bianconeri proviene dalla città picena e dai comuni litrofi. Sostanzioso il seguito dai comuni della [[Valle del Tronto|vallata del Tronto]] e dal resto della provincia. Va poi ricordato che l'Ascoli essendo la prima squadra [[Marche|marchigiana]] a raggiungere la [[serie A]] e capace di disputarvi 16 campionati, ha subito conquistato un numero ragguardevole di tifosi in varie altre zone della regione, fino al remoto [[Provincia di Pesaro e Urbino|pesarese]]. Molti sostenitori provengono dalla [[provincia di Fermo]]. Anche il nord dell'[[Abruzzo]] conta un nutrito numero di sostenitori bianconeri. Anche per questo motivo l'Ascoli degli anni d'oro riusciva a riempire uno stadio di 34.000 posti, nonostante le non grandi dimensioni della città.<ref name=Rozzi/><br />
Fuori dai confini regionali e del vicino Abruzzo sono presenti piccoli nuclei di tifosi a [[Roma]], [[Bologna]], [[Toscana]], [[Umbria]] e in alcune regioni del [[nord Italia]].
 
=== Storia ===
[[File:Rozzisalatrofeiascoli.jpg|thumb|left|290px|Rozzi (al centro) nella sala trofei della società]]
I primi gruppi della [[Ultras|tifoseria organizzata]] ascolana emersero all'inizio degli [[anni 1970]]. Nel [[1974]], con la promozione in [[serie A]] e l'ampliamento dello stadio Del Duca, si formò il ''Settembre Bianconero'' (''SBN''), nel quale confluirono i gruppi preesistenti. I primi anni di militanza del ''Settembre'' si contraddistinsero, soprattutto al Del Duca, per una serie di gravi scontri con le tifoserie avversarie, soprattutto quelle della [[Fiorentina]], del [[Torino Calcio|Torino]], della [[AS Roma|Roma]], della [[SS Lazio|Lazio]] e della [[Ternana Calcio|Ternana]]. I viola in particolare furono al centro di violenti scontri in Curva Sud alla prima trasferta. La curva divenne poi il settore dei tifosi di casa,<ref>La Curva Sud dello stadio Del Duca è stata in seguito intitolata a Costantino Rozzi.</ref> mentre in precedenza i più caldi si concentravano piuttosto in Curva Nord.
 
Nei primi '80 nasce ''Club Rambo'' che affianca il ''Settembre Bianconero'' come asse portante della tifoseria organizzata.<br />
Nel [[1983]] si formarono i ''Black Warriors'', gruppo proveniente principalmente del comune limitrofe di [[Castel di Lama]], il ''Monticelli Bianconero'' che prese il nome del suo quartiere e la ''Gioventù Bianconera''. Due anni più tardi, nel [[1985]], si formano gli ''Strà Kaos Ascoli'' gruppo coreografico e originale e nel [[1987]] gli ''Swing Out Group''.
 
Nel settembre [[1988]] il Del Duca fu teatro di un evento luttuoso. Nel dopopartita di Ascoli-[[Inter]] il pullman di un gruppo di [[skinhead]] nerazzurri fu fatto transitare sotto la curva ascolana. Ne scaturì una grave colluttazione, e uno dei capi storici del ''Settembre'', Nazzareno (Reno) Filippini, venne violentemente percosso. Morì dopo tre settimane.<ref>In ricordo di Filippini è stata apposta una targa sul ponte che collega la città allo stadio.</ref> Il fatto destò scalpore e la [[Lega Calcio]] fu indotta, d'accordo con le forze dell'ordine, a predisporre una serie di accorgimenti per limitare il rischio di scontri tra le tifoserie, inasprendo i controlli all'ingresso ed eliminando i settori misti da tutti gli stadi.
 
Altri scontri che coinvolsero la tifoseria dell'Ascoli intercorsero con i sostenitori del [[Pescara Calcio|Pescara]], dell'[[Ancona Calcio|Ancona]], del [[Padova Calcio|Padova]], del [[Bologna FC|Bologna]] e, più tardi, del [[Catania Calcio|Catania]].
 
La morte dello storico Presidente [[Costantino Rozzi]] avvenuta il 18 dicembre [[1994]] suscitò sconforto negli ambienti della tifoseria e degli sportivi ascolani. In seguito la Curva Sud venne intitolata al suo nome.
 
Nel [[1994]] nasce il gruppo dei ''Boys'' e un anno dopo quello della ''Guardia di Ferro'' che si ispirava al movimento legionario rumeno degli [[anni 1930|anni trenta]]. Nel [[1999]] arriva quello degli ''Arditi'', gruppo rappresentativo del nord della provincia ([[Comunanza]]) e nel [[2002]] fu il turno del gruppo ''Squadraccia'', proveniente da [[Porto Sant'Elpidio]] ([[Provincia di Fermo|FM)]].
 
La curva ascolana è [[Tifoserie e politica|schierata politicamente]] a [[Destra (politica)|destra]] e dall'anno [[2000]] manifesta forte attrito con la tifoseria del [[Livorno Calcio|Livorno]], di opposte tendenze.
 
Nel [[2003]] la cessione alla Fiorentina di [[Gaetano Fontana]], ritenuto una bandiera dai tifosi, determinò in questi ultimi la convinzione che le motivazioni economiche prevalessero ormai costantemente sull'attaccamento ai colori sociali, e li risolse a non dedicare più cori ai singoli calciatori.
 
Il primo campionato dopo l'ultimo ritorno in serie A portò nuovamente il Del Duca alla ribalta per un episodio di violenza, che tuttavia non ebbe conseguenze fatali e fu isolato dalla tifoseria di casa. Al termine dell'incontro Ascoli-[[Sampdoria]] un sedicenne ascolano, approfittando della confusione, si introdusse in Curva Sud Rozzi con una pistola di segnalazione navale ed esplose un razzo verso il settore degli ospiti. Fu colpita Ambretta Piergiovanni, 57enne tifosa doriana di [[Fano]]. Il resto della tifoseria si adoperò per fermare il responsabile e favorì la questura nell'operazione di identificazione del giovane. Gli ultrà diffusero inoltre un comunicato per dissociarsi dal gesto, mentre vari gruppi di tifosi si recarono all'ospedale per offrire scuse e solidarietà alla vittima a nome della città; vi furono anche iniziative concrete fra cui una raccolta di fondi. Il giudice sportivo sanzionò comunque la società per [[responsabilità oggettiva]], infliggendo due turni di squalifica al campo con l'obbligo di giocare a porte chiuse e una multa di 10.000 euro.
 
Nel [[2005]] parte del ''Settembre Bianconero'' uscì dal gruppo per costituire gli ''Ascoli Piceno Ultras'', che si dimostrarono sufficientemente organizzati anche quanto alle capacità coreografiche; di qui la scelta del ''Settembre'' di cedere il comando della curva. Nonostante il ritorno in massima serie si verificò un disaffezionamento della tifoseria e si acuirono le divisioni tra gli ultrà e i tifosi non organizzati, specialmente in seguito allo sfociare della contestazione aperta verso la dirigenza. I mesi che seguirono videro anche un alto numero di [[Daspo|diffidati]] tra i tifosi ascolani.
 
Nel marzo [[2006]] nacque, per iniziativa di giovani studenti e lavoratori emigrati nel [[Bologna|capoluogo emiliano]], il gruppo ''Esiliati Bologna'', votato a seguire le trasferte dell'Ascoli specialmente in [[Italia settentrionale]]. Sul finire dell'anno si sciolsero i ''Black Warriors'', con un comunicato ufficiale che criticava apertamente il calcio moderno, deprecava lo scandalo di [[Calciopoli]] (cui riconduceva il disamoramento dei tifosi) e lamentava disparità di trattamento fra gli ultrà e i condannati alla pena carceraria per effetto della [[Legge Pisanu]] e del concomitante [[Indulto#L'indulto del 2006|indulto]]. Altri gruppi invece hanno preferito togliere le loro insegne senza un comunicato ufficiale.
 
L'inizio del campionato [[Serie B 2010-2011|2010-2011]] è contraddistinto dall'introduzione della [[tessera del tifoso]] (strumento nato con lo scopo di identificare i tifosi di una [[Squadra di calcio|squadra calcistica]]) che dividerà internamente, tra i diversi pareri, i gruppi della Curva Sud Rozzi.
 
I principali gruppi in attività della tifoseria bianconera sono gli ''Ultras 1898'' (gruppo più numeroso e rappresentativo dove sono confluiti molti tifosi del precedente ''Curva Sud Rozzi''), il ''Nucleo Piceno'', la ''Gioventù Bianconera'', l' ''Armata'', gli ''Old Style 1983'' (gruppo di tifosi proveniente dalla vicina Castel di Lama che rappresenta la continuità dei ''Black Warriors'' di cui ne riporta l’anno di nascita) e i ''Veterani ’74'' (formato da tifosi meno giovani presenti nel settore dei Distinti sud-est). Durante campionato [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-14]] viene fondata l’associazione ''Solo x l’Ascoli'', club ufficiale con sede nel quartiere di Porta Romana.<ref>{{Cita news|url=http://www.picenotime.it/articoli/867.html|titolo=“Solo x l'Ascoli”, nasce l'associazione dei tifosi del Picchio|pubblicazione=Picenotime|accesso=14 novembre 2013}}</ref>
 
=== Gemellaggi e rivalità ===
I gemellaggi ufficiali sono quelli con gli ultras della [[Vis Pesaro]], con cui esiste uno storico rapporto e quello più recente con gli Ultras Monaco 1994 dell'[[AS Monaco]]; con gli ultras monegaschi vi è uno stretto rapporto e una solida seppur recente amicizia che vede gli ultras delle due squadre non di rado insieme nel Principato o nel Piceno e presenti sia durante le partite delle due squadre o in altre occasioni come
nel 23 luglio [[2013]], per il torneo di [[calciotto]] organizzato dagli ''Ultras 1898'' in memoria dei tifosi bianconeri scomparsi, in cui hanno partecipato gli Ultras del [[Principato di Monaco]].<ref>{{Cita news|url=http://www.vivereascoli.it/index.php?page=articolo&articolo_id=413537|titolo=Torneo 'NON VI DIMENTICHIAMO': vincono gli ultras|pubblicazione=Vivere Ascoli|giorno=24|mese=6|anno=2013|accesso=6 luglio 2013}}</ref><br>
Esiste una sentita amicizia con gli ultras della [[Reggina Calcio|Reggina]]; quello con i reggini è un rapporto di vecchia data che vedeva le due tifoserie insieme già negli anni 80-90 ma di recente molto rafforzato e continuato con gli Ultras Reggina 1914. Ci sono poi rapporti con gli ex ''Granata Korps'' del [[Torino Football Club|Torino]] e con la tifoseria della [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], con cui negli anni settanta e ottanta c'era un solido gemellaggio.<br>
Negli anni ottanta la curva ascolana ne strinse uno con i tifosi del [[Hellas Verona|Verona]], ma esso si sciolse in capo a soli cinque anni: una frangia della tifoseria veronese non aveva accettato di buon grado l'amicizia, spingendosi a levare [[cori da stadio]] ostili verso gli ascolani, al grido di “[[terrone|terroni]]”. Sempre tra i gemellaggi rimossi vi è quello con la [[Unione Sportiva Triestina Calcio|Triestina]] (sul finire degli anni novanta).
 
Le maggiori rivalità sono con la [[Unione Sportiva Sambenedettese 1923|Sambenedettese]] e l'[[Ancona Calcio|Ancona]]. Il [[Derby_calcistici_in_Italia#Ascoli_Piceno|derby Ascoli-Samb]] è il più sentito per ovvie ragioni di continuità geografica, sebbene manchi nei campionati da quasi trent'annio. Lo storico attrito tra le due tifoserie è stato anche all'origine di un episodio tragico nel [[1986]], quando all'uscita di un noto locale due gruppi di tifosi vennero pesantemente a contatto; a farne le spese fu un giovane ultrà rossoblu che morì per i postumi di una coltellata all'addome. Sentito poi per ovvie ragioni di campanilismo nella regione è anche quello con l'Ancona, sviluppatosi soprattutto nei primi novanta.<br/>
Altre rivalità considerevoli sono con i tifosi di [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] (dopo l'omicidio Filippini avvenuto nel [[1988]]), [[Hellas Verona Football Club|Verona]], [[Delfino Pescara 1936|Pescara]] e [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]].
{{MultiCol}}
'''Rivalità maggiori'''
* {{Calcio Sambenedettese}}
* {{Calcio Ancona}}
* {{Calcio Inter}}
* {{Calcio Verona}}
* {{Calcio Fermana}}
* {{Calcio Ternana}}
* {{Calcio Pescara}}
* {{Calcio Livorno}}
* {{Calcio Roma}}
* {{Calcio Fiorentina}}
 
{{ColBreak}}
'''Rivalità minori'''
* {{Calcio Juventus}}
* {{Calcio Rimini}}
* {{Calcio Civitanovese}}
* {{Calcio Bologna}}
* {{Calcio Padova}}
* {{Calcio Chieti}}
* {{Calcio Perugia}}
* {{Calcio Catania}}
* {{Calcio Vicenza}}
* {{Calcio Sampdoria}}
* {{Calcio Genoa}}
* {{Calcio Pisa}}
* {{Calcio Avellino}}
{{EndMultiCol}}
 
== Organico ==
{{vedi anche|Ascoli Calcio 1898 2013-2014}}
=== Rosa ===
''Rosa e numerazione aggiornate al 16 settembre 2013''
{{Calciatore in rosa/inizio|col1=#000000|col2=#FFFFFF}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Alessandro Piacenti|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Stefano Russo|ruolo=P}}
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{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Marco Massei|ruolo=D}}
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{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Manuel Scalise]]|ruolo=D}}
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{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Giorgio Capece|ruolo=C}}
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=== Staff tecnico ===
<div style="float:left; font-size:100%; width:350px; valign:top; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-bottom:0px; text-align:left">
{{finestra|align=left|width=50%|logo=Ascolistemma.png|border=1px|col1=black|col2=white|col3=white|font-size=120%|titolo=Staff dell'area tecnica|contenuto=
*{{Bandiera|ITA}} [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]] - Allenatore
*{{Bandiera|ITA}} Alberto Mariani
*{{Bandiera|ITA}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
== Bibliografia ==
*{{cita web|http://www.bordeaux-saintes.fr/|Sito ufficiale|lingua=fr}}
* Massimo Arcidiacono; Maurizio Nicita. ''Io può – Storie di padri padroni e di un calcio che non c'è più''. [[La Gazzetta dello Sport]], luglio 2003. Copertina morbida, dimensioni 14,5 x 21&nbsp;cm; capitolo 2° (Calzini rossi, cervello fino), pp.&nbsp;26–41.
* Angelo Camaiani. ''A come Ascoli''. Olegna Editrice, 2006. Copertina cartonata con rilegatura brossura filo refe, 144 pp.
* Maurizio Di Pietro. ''Ascoli Calcio, 23 anni nella storia''. Edizione Dipiemme Network Srl, Ascoli Piceno; stampa Arti Grafiche Srl, Pomezia, dicembre 2000.
* Armando Falcioni. ''Echi dalle rue – Emozioni dal Piceno: dalla Lodigiani alla Juventus e oltre...'' Ellemme Comunicazione Editore, 2006.
* Armando Falcioni. ''Pagine in bianco e nero''. Simbiosi Editore, maggio 2002.
* Bruno Ferretti. ''L'Ascoli dei records – Cronistoria illustrata del campionato di serie B 77-78 presentata dallo Sporting Club''. 1978. Copertina rigida, 60 pp., dimensioni 22 x 32&nbsp;cm.
* Carlo Fontanelli e Stefano Pellei. ''Ascoli 110 per cento''. Geo Edizioni, dicembre 2008.
* Stefano Pellei. ''Ascoltatori Carissimi – Tutti i nomi, le cifre, le gare leggendarie e le reti indimenticabili degli ultimi quarant'anni del vecchio Ascoli''. Adriatica Editrice, dicembre 1991. Copertina morbida, 219 pp., dimensioni 17 x 24&nbsp;cm.
* Stefano Pellei. ''“I bianconeri” – L'Ascoli dalla A alla Z''. SPS Edizioni, novembre 2009.
* Stefano Pellei. ''Costantino Rozzi. Una panchina nel cielo''. Bradipolibri Editore, collana Bandiere a mezz'asta, gennaio 2006. Copertina morbida, 144 pp., dimensioni 14 x 21&nbsp;cm.
* Stefano Pellei. ''I goal più belli dell'Ascoli di Costantino Rozzi'', CD audio, gennaio 2010.
* Stefano Pellei. ''Un tocco indrio (storie di calciatori e di uomini in casacca bianconera degli ultimi trentacinque anni)''. Adverso Edizioni, 2004. Copertina morbida, 288 pp., dimensioni 17 x 24&nbsp;cm.
* Stefano Pellei. "Romanzo bianconero", 501 gol che hanno fatto la storia del vecchio Ascoli - SPS Edizioni, dicembre 2010, Copertina morbida, 199 pp., dimensioni 15 x 21&nbsp;cm.
* Stefano Pellei. "Giovanni Roccotelli, la "rabona" che fiorì a Poggiofranco", SPS Edizioni, giugno 2011, Copertina morbida, 120 pp., dimensioni 14,5 x 21&nbsp;cm.
* Stefano Pellei. ''Ascoli, una leggenda (storia dei 1200 uomini in bianconero dal 1926 ad oggi)'', SPS Edizioni, dicembre 2012. Copertina morbida, 600 pp., dimensioni 14,5 x 20,5&nbsp;cm.
* Marcella Rossi Spadea. ''Costantino Rozzi – Tutto quello che ancora non ha detto''. Società Stampa Sportiva, Roma, 1986. Copertina rigida e morbida, 136 pp., dimensioni 17,5 x 24,5&nbsp;cm.
* Giuseppe Vecchiotti; Sandro Riga; Silvio Speranza; Romeo Scaramucci. ''Ascoli calcio – Album storico fotografico''. 1974. Copertina rigida, 70 pp., dimensioni 24 x 34&nbsp;cm.
 
== Voci correlate ==
* [[Ascoli Piceno]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Dmoz|World/Italiano/Sport/Palle/Calcio/Società/A/Ascoli/|Ascoli Calcio}}
* {{cita web|url=http://www.ascolicalcio1898.com|titolo=Sito ufficiale|accesso=23 novembre 2013}}
*{{Transfermarkt|408|S}}
 
{{Portale|ciclismo|francia}}
{{Calcio Ascoli storico}}
{{Lega Pro Prima Divisione}}
{{Vincitori Serie B}}
{{Vincitori Serie C1/Lega Pro Prima Divisione}}
{{Vincitori Supercoppa di Lega di Prima Divisione}}
{{Ascoli Piceno}}
{{Portale|Calcio|Marche}}
 
[[Categoria:Ascoli Calcio 1898| Bordeaux-Saintes]]
[[Categoria:Sport ad Ascoli Piceno]]