Centrale idroelettrica di Ligonchio e Predare e Antoinette 8V: differenze tra le pagine

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{{Motore
{{Infobox centrale idroelettrica
|nome = Antoinette 8V
|ImmagineCentrale =Centrale_idroelettrica_Ligonchio_con_lago.png
|immagine = Antoinette_8V_rear_left_cropped_Museo_scienza_e_tecnologia_Milano.jpg
|Paese = ITA
|didascalia = Un Antoinette 8V
|Località = [[Ligonchio]]
|costruttore = Antoinette
|Latitudine = 44.314661
|tipo = [[Motore V8]]
|Longitudine = 10.344911
|numero_cilindri = 8
|TipoCentrale = a bacino per i salti Ozola e Predare e ad acqua fluente per la derivazione Rossendola
|raffreddamento = [[Raffreddamento a liquido|ad acqua]]
|Situazione = O
|alimentazione =
|Proprietario = ENEL
|distribuzione = 2 [[valvola a fungo|valvole]] per [[cilindro (meccanica)|cilindro]]
|Gestore =
|Costruzioneugello =
|Iniziocombustore =
|Chiusuraventola =
|compressore =
|EntrataInServizio = 1922
|RFornitoreturbina =
|lunghezza = 660 mm
|Configurazione =
|larghezza = 860 mm
|TipologiaTurbine = 2 Pelton, 2 Francis
|altezza = 790 mm
|ProduttoreTurbine =
|diametro =
|CapacitàInvasoM3 =
|cilindrata = 8,0 [[litro|L]]
|EnergiaImmagazzinabileMW =
|alesaggio = 110 [[millimetro|mm]]
|SaltoMotoreNettoNominale =
|corsa = 105 mm
|Portata =
|peso_a_vuoto = 90 [[chilogrammo|kg]]
|Potenza = 25
|peso_carico =
|ProduzioneAnnoGW = 56.5
|potenza = 50 [[cavallo vapore|CV]] (37 [[chilowatt|kW]])
|Anno =
|Producibilitàspinta =
|consumo_specifico =
|ProduzioneTot =
|Generatoribypass_ratio =
|rapporto_di_compressione =
|Architetto =
|compr_ventola =
|Costo =
|compr_compressore =
|Costruttore =
|compr_turbo =
|Web = https://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/predare.aspx
|peso-potenza = 0,4 kW/kg
|DataAggiornamento =
|combustibile =
|utilizzatori =
|nome_altro =
|altro =
|note =
}}
 
L''''Antoinette 8V''' è stato uno dei primi [[Motore aeronautico|motori aeronautici]] costruiti in Francia. Costruito a partire dal 1906 dalla [[Antoinette (azienda)|Antoinette]], una società francese di aeronautica fondata nel 1904 da [[Léon Levavasseur]] e [[Jules Gastambide]], l'Antoinette 8V era, come si intuisce dal nome, un [[motore V8]], [[Raffreddamento a liquido|raffreddato ad acqua]] ed è stato il primo [[motore a combustione interna]] e [[Motore ad accensione comandata|ad accensione comandata]] con [[Iniezione_diretta#Motori_ad_accensione_comandata|iniezione diretta]] di carburante<ref name="aero">{{cita libro |anno=1909 |titolo=The Aero Manual |p=148 |url=https://archive.org/stream/aeromanualmanual00londrich#page/148 |editore=Temple Press Ltd|accesso=21 novembre 2018}}</ref> ad essere prodotto in serie, seppure ancora realizzato con una produzione artigianale e con i singoli componenti torniti a mano, per questo è da alcuni considerato il primo vero motore aeronautico della storia.<ref name="avia"/>
Le centrali di [[Ligonchio]] e ''Predare'' ([[provincia di Reggio Emilia]]) sono [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche a bacino]] che sfruttano le acque del bacino imbrifero dei torrenti [[Ozola]] e [[Rossendola]], affluenti del fiume [[Secchia]]. Sono gestite da [[Enel Green Power|Enel Green Power.]]
Il motore, sviluppava nella sua prima versione una potenza di circa 37&nbsp;kW, ossia di circa 50&nbsp;hp, a 1.100&nbsp;rpm ed è stato utilizzato da molti dei primi aeromobili francesi, inclusi diversi modelli costruiti da [[Louis Blériot]], il [[Santos-Dumont 14-bis|14-bis]] di [[Alberto Santos-Dumont]] e l'[[Antoinette VII]] costruito dalla stessa Antoinette.<ref name="WWIav">{{cita web|url=http://www.wwiaviation.com/engines/Antoinette.html|titolo=Antoinette 8V|cognome=Boucher|nome=W. I.|editore=www.wwiaviation.com|accesso=21 novembre 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151227193011/wwiaviation.com/engines/Antoinette.html|dataarchivio=27 dicembre 2015}}</ref>
 
Pur non essendo efficientissimo, l'Antoinette aveva uno dei più bassi rapporti peso/potenza dei motori dell'epoca ed inoltre, grazie alle sue dimensioni relativamente ridotte, garantiva un basso ingombro, consentendo di diminuire la resistenza all'aria dell'aeromobile su cui era montato.
==Descrizione==
Il sistema idroelettrico di [[Ligonchio]] è costituito da tre impianti, '''Ligonchio-Ozola''' (8.5 [[Megawatt|MW]]),<ref>[http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/ligonchioozola_ligonchio.aspx Ligonchio Ozola - Mappa - Impianti - Enel.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110110020151/http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/ligonchioozola_ligonchio.aspx |data=10 gennaio 2011 }}</ref> '''Ligonchio-Rossendola''' (2.6 [[Megawatt|MW]])<ref>[http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/ligonchiorossendola_ligonchio.aspx Ligonchio Rossendola - Mappa - Impianti - Enel.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110104212412/http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/ligonchiorossendola_ligonchio.aspx |data=4 gennaio 2011 }}</ref> e '''Predare''' (11,9 [[Megawatt|MW]]).<ref>[http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/predare.aspx Predare - Mappa - Impianti - Enel.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110106120315/http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/emilia_romagna/predare.aspx |data=6 gennaio 2011 }}</ref> I primi due costituiscono la centrale di Ligonchio mentre la centrale di Predare si trova più a valle. Le captazioni sul torrente [[Ozola]] avvengono principalmente tramite il bacino artificiale della ''Presa Alta'' (1229&nbsp;m) e la [[Traversa della Presa Bassa|traversa della ''Presa Bassa'']] ()<ref>[http://www.progettodighe.it/main/reportage/article/presa-bassa-sull-ozola-seconda Presa Bassa sull'Ozola - seconda derivazione dell'Ozola - ProgettoDighe<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, mentre la derivazione del torrente [[Rossendola]] avviene tramite un sistema di 5 prese, rispettivamente sulla Rossendila, sul Rio Re, Sul Rio Fontana, Sul Rio Freddo e sul rio Bagioleto (fuori uso). successivamente le acque sono raccolte nella vasca di carico in caverna del Groppo per quanto riguarda la derivazione Rossendola, e a Tarlanda per la derivazione Ozola.<ref>[http://www.progettodighe.it/main/reportage/article/derivazione-rossendola Derivazione Rossendola - ProgettoDighe<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
La centrale di [[Ligonchio]] sfrutta il salto dell'[[Ozola]] (276,2&nbsp;m) tramite una [[turbina Pelton]] ad asse verticale e il salto del [[Rossendola]] (197,5&nbsp;m) tramite una [[turbina Francis]] e una [[turbina Pelton]] entrambe ad asse orizzontale. Lo scarico della centrale è raccolto nel bacino artificiale di Ligonchio che alimenta a sua volta la centrale di Predare (salto 243,9&nbsp;m), alimentata anche da prese minori su torrenti in sponda destra della vallata. La centrale di Predare è provvista di una [[turbina Francis]] ad asse verticale.<ref>[http://www.progettodighe.it/main/le-centrali/article/predare-ligonchio-re Predare - Ligonchio (RE) - ProgettoDighe<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Dalla centrale di Predare parte un canale a pelo libero che raccoglie le acque scaricate da quest'ultima, prosegue per circa 1&nbsp;km per poi confluire in una piccola vasca di carico, da qui parte una condotta forzata che serve la terza e ultima Centrale Idroelettrica dell'asta del Torrente Ozola, essa è di proprietà della P.E.I. s.r.l. ( una società poco trasparente riconducibile all Fri-El di Bolzano ), che ha una potenza di circa 3[[Megawatt|MW]]
È provvista di due gruppi formati da due [[turbina Francis]] una verticale e una orizzontale.
 
== Struttura ==
A valle di questa terza centrale sono in funzione dal 2017 due centraline a basso salto provviste di una turbina Kaplan della società "Greener" di Modena e gestite dalla Romei s.r.l. della potenza di qualche centinaio di kw.
I due banchi di cilindri erano montati su un [[Basamento (meccanica)|basamento]] di alluminio e formavano una V con un angolo di apertura di 90° mentre i cilindri, che nella versione originaria erano realizzati in ghisa, con una camicia in ottone e una [[Testata (meccanica)|testata]] in bronzo fuso, a cominciare dal 1908 furono realizzati in acciaio, con una camicia in rame elettroliticamente depositato e una testata anch'essa in acciaio. La disposizione dei cilindri, poi, era realizzata in modo tale che quelli di una fila risultassero sfalsati rispetto a quelli dell'altra, in modo da consentire l'uso di due [[Biella (meccanica)|bielle]] affiancate sullo stesso perno di manovella. I cilindri erano poi dotati di due valvole in bronzo disposte lateralmente, una, automatica, dedicata all'aspirazione e una, comandata tramite [[punteria]] dall'[[albero a camme]], dedicata allo scarico.<ref name="avia">{{cita web|formato=pdf|url=http://www.avia-it.com/act/musei_e_mostre/Musei_mostre_2017/A_Torino_la_storia_dei_motori.pdf|titolo=A Torino la storia dei motori|editore=Avia|autore=AESA Torino|accesso=21 novembre 2018|data=Novembre 2017}}</ref><br />
La lubrificazione era effettuata con olio minerale e funzionava con un sistema a sbattimento, ossia l'olio, posto all'interno del basamento, veniva portato all'interno dei cilindri dall'albero quando questo cominciava a ruotare. Tale sistema non era certamente molto efficiente, ma era comunque sufficiente vista la breve durata dei voli effettuati dai primi aeromobili.<br />Il sistema di raffreddamento era invece evaporativo ad acqua; il liquido nelle camicie dei cilindri, dopo una parziale evaporazione, veniva separato, inviato ad un condensatore posto ai lati della fusoliera e quindi inviato nuovamente al motore per poter essere riutilizzato.<ref name="aero"/>
 
== Note ==
La produzione totale dell'asta supera i 50 milioni di [[Wattora|Kwh]]
<references />
 
== Altri progetti ==
[[File:Centrale Ligonchio interno.png|thumb|left|L'interno della centrale di Ligonchio.]]
{{interprogetto|commons=Category:Antoinette 8V}}
 
{{Motori aeronautici}}
[[File:Centrale Ligonchio ingresso.png|thumb|left|L'ingresso della centrale di Ligonchio.]]
{{Portale|aviazione|ingegneria}}
 
[[Categoria:Motori aeronautici francesi]]
==Storia==
[[Categoria:Motori aeronautici a V]]
Le centrali entrano in esercizio nel [[1922]] (l'impianto Ligonchio-Ozola nel [[1928]]) dopo anni di lavoro che richiamarono manodopera da tutta la [[provincia di Reggio Emilia]]. L'edificio della centrale di Ligonchio è realizzato in stile [[Art Nouveau]] e rappresenta in elegante esempio di architettura industriale. In quegli anni, la centrale di [[Ligonchio]] è un importante eccellenza tecnologica sul territorio che contribuisce al benessere economico e all'aumento demografico della zona. La progressiva automazione della centrale determina un calo occupazionale e demografico a partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]]. La centrale di Ligonchio è completamente automatizzata dal [[1992]] mentre Predare dal [[1985]], e nel [[2010]] contano 8 dipendenti.
 
Tra il 10 ed il 14 aprile [[1945]] questa area fu teatro di una battaglia tra [[Wehrmacht]] e [[Resistenza Italiana|resistenza]] durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>[http://www.anpireggioemilia.it/la-resistenza-reggiana/cronologia-della-resistenza-reggiana/ Resistenza reggiana – cronologia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> I partigiani, con l'aiuto della popolazione locale, riuscirono a respingere le truppe tedesche intenzionate a distruggere la centrale.<ref>[http://www.resistance-archive.org/it/node/129 Giacomo, Notari (Willi) | European Resistance Archive<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Atelier dell'acqua e dell'energia==
Dal [[2009]] l'edificio della centrale di [[Ligonchio]] ospita l''''Atelier dell'acqua e dell'energia''',<ref>[http://www.diondainonda.com Atelier Di Onda In Onda]</ref> importante atelier pedagogico-scientifico sui fenomeni fisici dell'acqua e della produzione di energia elettrica, realizzato grazie ad una collaborazione che include enti locali, [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]], [[Università di Modena e Reggio Emilia]] e ''Reggio Children'' s.r.l.
 
==Progetti==
Sfruttando derivazioni già esistenti su [[Ozola]] e [[Secchia]] è in fase di progettazione la costruzione di sei impianti mini-idroelettrico.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://redacon.radionova.it/stampa.php?id=15159&ogg=notizie&categoria= |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
{{portale|Emilia|energia|ingegneria}}
 
[[Categoria:Centrali idroelettriche operative]]
[[Categoria:Ligonchio]]
[[Categoria:Centrali idroelettriche dell'Emilia-Romagna]]