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La '''morte di Stefano Cucchi''' è un caso di [[cronaca nera]] italiana. Il trentunenne Stefano Cucchi ([[Roma]], [[1º ottobre]] [[1978]] - [[Roma]], [[22 ottobre]] [[2009]]), morì il 22 ottobre [[2009]] durante la [[Custodia cautelare in carcere|custodia cautelare]]. Tale fatto ha dato origine a un celebre caso di [[Cronaca (giornalismo)|cronaca giudiziaria]] che ha coinvolto alcuni agenti di [[Corpo di polizia penitenziaria|polizia penitenziaria]], alcuni medici del [[carcere di Regina Coeli]], e alcuni [[Arma dei Carabinieri|carabinieri]].<ref>{{Cita web |url =http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/16/news/manconi_e_le_ultime_parole_di_cucchi-9183559/ |titolo = Stefano Cucchi, l'ultima registrazione "Scusate, non riesco a parlare bene" |autore = Paolo Gallori |editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data = 16 novembre 2010 |accesso = 15 maggio 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171023063153/http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/16/news/manconi_e_le_ultime_parole_di_cucchi-9183559/ |dataarchivio = 23 ottobre 2017 |urlmorto = no }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_aprile_30/cucchi-nessun-indagato-1602934162672.shtml|titolo=Morte di Cuchi, chiusa inchiesta, i medici rischiano 8 anni di carcere|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Roma|data=30 aprile 2010-1º maggio 2010|accesso=31 ottobre 2014}}</ref>
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== I fatti ==
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Il 15 ottobre [[2009]] Stefano Cucchi, geometra romano, viene fermato dai Carabinieri dopo essere stato visto cedere a Emanuele Mancini delle confezioni trasparenti in cambio di una banconota. Portato immediatamente in caserma, viene perquisito e trovato in possesso di 12 confezioni di varia grandezza di [[hashish]] (per un totale di 21 grammi), tre confezioni impacchettate di cocaina (di una dose ciascuna), una pasticca di sostanza inerte, una pasticca di un medicinale<ref>{{Cita web|url=http://www.lucabenci.it/wp-content/uploads/2013/09/Sentenza-Cucchi-prima-parte.pdf|formato=pdf|titolo=Sentenza|sito=lucabenci.it|data=5 giugno 2013|pagina=19|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180831004312/http://www.lucabenci.it/wp-content/uploads/2013/09/Sentenza-Cucchi-prima-parte.pdf
|dataarchivio=31 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> (l'uomo era [[epilessia|epilettico]]). Viene decisa la [[custodia cautelare]]; in tale data Cucchi non ha alcun trauma fisico, ma pesa solo 43 chilogrammi per 162&nbsp;cm di altezza<ref>{{Cita web|url=http://www.unita.it/file/176_Memoria%20Stefano%20Cucchi.pdf|titolo=Memoria|formato=pdf|pubblicazione=[[L'Unità]]|data=|accesso=31 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160110141855/http://www.unita.it/file/176_Memoria%20Stefano%20Cucchi.pdf|dataarchivio=10 gennaio 2016}}</ref>, con un [[indice di massa corporea]] di 16,4 (indicativo di uno stato di malnutrizione). Il giorno dopo si tiene l'udienza per la conferma del fermo in carcere, criticata da [[Luigi Manconi]], direttore dell'Ufficio antidiscriminazioni razziali presso la [[Presidenza del Consiglio dei ministri|Presidenza del Consiglio]], poiché in tale sede «a Cucchi viene attribuita una nazionalità straniera e la condizione di "senza fissa dimora", nonostante fosse regolarmente residente in città».<ref>{{cita web|url=http://ildubbio.news/ildubbio/2018/10/20/luigi-manconi-quella-strana-telefonata-che-mi-arrivo-pochi-giorni-dopo-la-morte-di-cucchi/|titolo=Luigi Manconi: «Quella strana telefonata che mi arrivò pochi giorni dopo la morte di Cucchi»|autore=Giulia Merlo|data=20 ottobre 2018|sito=Il Dubbio|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181024213532/http://ildubbio.news/ildubbio/2018/10/20/luigi-manconi-quella-strana-telefonata-che-mi-arrivo-pochi-giorni-dopo-la-morte-di-cucchi/|dataarchivio=24 ottobre 2018|urlmorto=no}}</ref> Già durante il processo ha difficoltà a camminare e a parlare e mostra inoltre evidenti [[ematoma|ematomi]] agli occhi; il ragazzo parla con suo padre pochi attimi prima dell'udienza, ma non riferisce di essere stato picchiato.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|cognome=|data=2010-11-16|titolo=Interrogatorio Cucchi all'udienza di convalida del fermo|rivista=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|volume=|numero=|accesso=2018-09-14|url=https://video.repubblica.it/edizione/roma/le-ultime-parole-di-stefano-cucchi/56706/55752|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180915002307/https://video.repubblica.it/edizione/roma/le-ultime-parole-di-stefano-cucchi/56706/55752|dataarchivio=15 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Nonostante le precarie condizioni, il giudice fissa l'udienza per il processo che si dovrà tenere un mese dopo e stabilisce inoltre che deve rimanere in custodia cautelare al carcere di Regina Coeli<ref name=Repubblica>{{Cita news|url=http://roma.repubblica.it/dettaglio/manconi:-lesioni-e-traumi-sul-corpo-di-cucchi/1762917|titolo=Denuncia del garante sul caso Cucchi Manconi: "Lesioni e traumi sul corpo"|pubblicazione=|editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |città=Roma|data=28 ottobre 2009|accesso=31 ottobre 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121220123004/http://roma.repubblica.it:80/dettaglio/denuncia-del-garante-sul-caso-cucchi-manconi:-lesioni-e-traumi-sul-corpo/1762917 |dataarchivio = 20 dicembre 2012 |urlmorto = no }}</ref>. Dopo l'udienza le condizioni di Cucchi peggiorano ulteriormente, e viene visitato all'[[Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli|ospedale Fatebenefratelli]], presso il quale vengono messe a referto lesioni ed [[Ematoma|ecchimosi]] alle gambe, al viso (inclusa una frattura della [[mascella]]), all'[[addome]] (inclusa un'[[emorragia]] alla [[vescica]]) e al torace (incluse due [[frattura (medicina)|fratture]] alla [[colonna vertebrale]]). Viene quindi richiesto il ricovero, che però non avviene per il mancato consenso del paziente.
 
In carcere le sue condizioni peggiorano ulteriormente. Cucchi muore all'ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009: al momento del decesso pesa solamente 37 chilogrammi<ref name=Repubblica/><ref>{{Cita web|url=http://solleviamoci.wordpress.com/2009/10/29/il-caso-di-stefano-cucchi-morto-per-una-caduta-in-carcere-ecco-le-foto-mostrate-dalla-famiglia/|titolo=Il caso di Stefano Cucchi: morto per una "caduta" in carcere Ecco le foto mostrate dalla famiglia|sito=solleviamoci.wordpress.com|data=29 ottobre 2009|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091102031645/https://solleviamoci.wordpress.com/2009/10/29/il-caso-di-stefano-cucchi-morto-per-una-caduta-in-carcere-ecco-le-foto-mostrate-dalla-famiglia/
|dataarchivio=2 novembre 2009|urlmorto=si}}</ref>. Dopo la prima udienza i familiari cercano a più riprese di vedere, o perlomeno conoscere, le condizioni fisiche di Cucchi, senza successo: essi hanno notizie di Cucchi solo quando un ufficiale giudiziario si reca presso la loro abitazione per notificare l'autorizzazione all'[[autopsia]]<ref>{{Cita web|url=http://bachecatermolese.org/2009/11/01/stefano-cucchi-e-morto-in-carcere-per-motivi-da-acertare/|titolo=Stefano Cucchi è morto in carcere per motivi...da accertare|sito=bachecatermolese.org|data=1º novembre 2009|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031185625/http://bachecatermolese.org/2009/11/01/stefano-cucchi-e-morto-in-carcere-per-motivi-da-acertare/|dataarchivio=31 ottobre 2014|urlmorto=si}}</ref>.
 
== Le indagini ==
Dopo la morte di Stefano Cucchi il personale carcerario nega di avere esercitato violenza sul giovane e vengono formulate diverse ipotesi sulla causa della morte: poteva essere morto o per le conseguenze di un supposto abuso di droga, o a causa di pregresse condizioni fisiche, o per il suo rifiuto del ricovero al Fatebenefratelli. Il sottosegretario di Stato [[Carlo Giovanardi]] dichiara che Stefano Cucchi era morto soltanto di [[anoressia]] e [[tossicodipendenza]], asserendo altresì che il ragazzo fosse [[Sieropositività|sieropositivo]]. Successivamente, pentito per queste false dichiarazioni, si è scusato con i familiari<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_09/giovanardi-cucchi-spacciatore_a657ba5a-cd21-11de-b7a9-00144f02aabc.shtml|titolo=Giovanardi: «Cucchi drogato, è morto perché anoressico»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Roma|data=9 novembre 2009|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112160942/https://www.corriere.it/cronache/09_novembre_09/giovanardi-cucchi-spacciatore_a657ba5a-cd21-11de-b7a9-00144f02aabc.shtml
|dataarchivio=12 novembre 2009|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/09_novembre_11/giovanardi_scusa_famiglia_cucchi_6c03e8da-ced7-11de-9c90-00144f02aabc.shtml|titolo=Caso Cucchi, Giovanardi chiede scusa «Ci sono stati fraintendimenti»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Roma|data=11 novembre 2009|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180916060245/https://www.corriere.it/politica/09_novembre_11/giovanardi_scusa_famiglia_cucchi_6c03e8da-ced7-11de-9c90-00144f02aabc.shtml|dataarchivio=16 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Nel frattempo, per contrastare le false affermazioni sulla morte del Cucchi, la famiglia pubblica alcune foto del giovane scattate in [[obitorio]], nelle quali sono ben visibili vari [[Trauma fisico|traumi contusivi]] ("volto tumefatto, un occhio rientrato, la mascella fratturata e la dentatura rovinata") e un evidente stato di [[Malnutrizione|denutrizione]]<ref>{{Cita news|url=http://www.cnrmedia.com/notizia/newsid/6267/il-caso-di-stefano-cucchi-morto-per-una-caduta-in-carcere-ecco-le-foto-mostrate-dalla-famiglia.aspx|titolo=Il caso di Stefano Cucchi: Ecco le foto mostrate dalla famiglia|sito=cnrmedia.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091104114757/http://www.cnrmedia.com/notizia/newsid/6267/il-caso-di-stefano-cucchi-morto-per-una-caduta-in-carcere-ecco-le-foto-mostrate-dalla-famiglia.aspx|dataarchivio=4 novembre 2009|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Durante le indagini circa le cause della morte, un testimone dichiara che Stefano Cucchi gli aveva detto d'essere stato picchiato; il detenuto Marco Fabrizi chiese di essere messo in cella con Stefano (che era solo) ma questa richiesta venne negata da un agente che fece con la mano il segno delle percosse; la detenuta Annamaria Costanzo afferma che il giovane le aveva detto di essere stato picchiato, mentre Silvana Cappuccio vide personalmente gli agenti di polizia penitenziaria picchiare Cucchi con violenza<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=154951|titolo=Cucchi, due testimoni: lo hanno menato, si vedeva che stava veramente male|pubblicazione=Il Messaggero|città=Roma|dataoriginale=4 luglio 2011|data=30 novembre 2011|urlmorto=si|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031192141/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=154951|dataarchivio=31 ottobre 2014}}</ref>.
 
Le indagini preliminari hanno sostenuto che a causare la morte sarebbero stati la mancata assistenza medica su una marcata [[ipoglicemia]], in presenza di traumi diffusi pur non lesivi da averne causato il decesso; sono stati riscontrate alterazioni della funzione epatica e una ostruzione del catetere vescicale che impediva la [[minzione]] del giovane (alla morte aveva una vescica che conteneva ben {{formatnum:1400}} [[Centimetro cubo|cc]] di [[urina]], con risalita del fondo vescicale e compressione delle strutture addominali e toraciche<ref name=cor>{{cita news|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_aprile_30/cucchi-nessun-indagato-1602934162672.shtml|titolo=Morte di Cucchi, chiusa inchiesta, i medici rischiano 8 anni di carcere|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Roma|data=30 aprile 2010-1º maggio 2010|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100503112410/https://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_aprile_30/cucchi-nessun-indagato-1602934162672.shtml|dataarchivio=3 maggio 2010|urlmorto=no}}</ref>). L'ipoglicemia marcata si sarebbe potuta scongiurare mediante la somministrazione di [[glucosio]].<ref name=cor />
 
Sempre stando alle indagini, gli agenti di polizia penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Dominici avrebbero gettato il ragazzo per terra procurandogli le lesioni toraciche, infierendo poi con calci e pugni nelle celle di sicurezza del tribunale di [[Roma]], poco prima dell'udienza di convalida dell'arresto<ref name=autogenerato3>{{cita news|autore=Marino Bisso|autore2=Elsa Vinci|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2009/11/14/news/cucchi_indagati_medici_e_agenti_il_pm_calci_e_pugni_in_tribunale-1820476/|titolo=Cucchi, indagati medici e agenti il pm: calci e pugni in tribunale|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=14 novembre 2009|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180916060801/https://www.repubblica.it/cronaca/2009/11/14/news/cucchi_indagati_medici_e_agenti_il_pm_calci_e_pugni_in_tribunale-1820476/|dataarchivio=16 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Oltre agli agenti di polizia penitenziaria vennero indagati i tre [[medici]] del reparto di Medicina Protetta dell'ospedale Sandro Pertini: Aldo Fierro (primario), Stefania Corbi e Rosita Caponnetti, che non avrebbero curato il giovane lasciandolo morire di [[inedia]]. Questi si difesero sostenendo che era stato il giovane a rifiutare le cure<ref name=autogenerato3 />.
 
Il 6 novembre [[2009]] vengono ritrovati 925 grammi di [[hashish]] e 133 grammi di [[cocaina]] in un appartamento saltuariamente occupato da Stefano Cucchi e di proprietà della sua famiglia: a comunicare l'esistenza della droga al [[magistrato]] sono gli stessi congiunti di Cucchi. Su questo fatto viene ascoltato come testimone il padre. Secondo i legali, questo comportamento è indice della volontà dei genitori di prestare la massima collaborazione agli [[investigatore|investigatori]] per arrivare ad accertare le cause della morte di Stefano.
Il 14 novembre [[2009]] la procura di Roma contesta il reato di [[omicidio colposo]] a carico dei tre medici dell'ospedale Pertini e quello di [[omicidio preterintenzionale]] ai tre agenti di polizia penitenziaria.
 
Il 27 novembre [[2009]] una [[commissione parlamentare d'inchiesta]], indetta per far luce sugli errori sanitari nell'area detenuti dell'Ospedale Pertini di Roma, conclude che Stefano Cucchi è morto per abbandono terapeutico. Il 30 aprile [[2010]] la procura di Roma contesta ai medici del Pertini, a seconda delle posizioni, il favoreggiamento, l'abbandono di incapace, l'abuso d'ufficio e il falso ideologico. Agli agenti della polizia penitenziaria vengono contestati invece lesioni e abuso di autorità. Tredici in tutto sono le persone rinviate a giudizio. Decadono dunque il reato di omicidio colposo a carico dei medici e quello di omicidio preterintenzionale a carico degli agenti della penitenziaria.<ref name=cor />
 
Il 13 dicembre [[2012]], durante il [[processo (diritto)|processo]] di primo grado, i periti incaricati dalla Corte hanno stabilito che il giovane è morto a causa delle mancate cure mediche, e per grave carenza di cibo e liquidi. Hanno affermato inoltre che le [[Lesione|lesioni]] riscontrate post-mortem potrebbero essere causate da un pestaggio oppure da una caduta accidentale e che "''né vi sono elementi che facciano propendere per l'una piuttosto che per l'altra dinamica lesiva''".<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/12/13/Cucchi-perizia-Corte-mori-malnutrizione_7946614.html|titolo=Cucchi: medici causarono morte|pubblicazione=[[ANSA]]|città=Roma|data=13 dicembre 2012|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907144625/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/12/13/Cucchi-perizia-Corte-mori-malnutrizione_7946614.html
|dataarchivio=7 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Le sentenze ==
=== Primo grado ===
Il 5 giugno [[2013]] la III [[Corte d'Assise]] di Roma condanna in primo grado quattro medici dell'ospedale Sandro Pertini di [[Roma]] a 1 anno e 4 mesi e il primario a 2 anni di reclusione per [[omicidio colposo]] (con pena sospesa), un medico a 8 mesi per falso ideologico, mentre assolve 6 tra infermieri e guardie penitenziarie, i quali, secondo i giudici, non avrebbero in alcun modo contribuito alla morte di Cucchi.<ref>{{cita news|autore=[[Federica Angeli]]|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/05/news/processo_cucchi_sentenza_condannati_i_medici_assolti_gli_agenti-60418399/|titolo=Processo Cucchi, condannati i 6 medici. Assolti agenti e infermieri. Rabbia in aula|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=5 giugno 2013|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180330152335/https://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/05/news/processo_cucchi_sentenza_condannati_i_medici_assolti_gli_agenti-60418399/|dataarchivio=30 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita news|autore=Grazia Longo|url=http://www.lastampa.it/2013/06/05/italia/cronache/caso-cucchi-oggi-la-sentenza-la-famiglia-ci-aspettiamo-verit-sM3EX8C508xoCyUoOzq9jI/pagina.html|titolo=Cucchi, condanne solo per i medici La famiglia: "Una sentenza ingiusta"|pubblicazione=[[La Stampa]]|città=Roma|data=5 giugno 2013|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180418171334/http://www.lastampa.it/2013/06/05/italia/cronache/caso-cucchi-oggi-la-sentenza-la-famiglia-ci-aspettiamo-verit-sM3EX8C508xoCyUoOzq9jI/pagina.html|dataarchivio=18 aprile 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Per i medici, dunque, il reato di [[abbandono di incapace]] viene derubricato in omicidio colposo. Il [[Pubblico ministero (ordinamento italiano)|PM]] aveva chiesto per questi ultimi (Aldo Fierro, Silvia Di Carlo, Stefania Corbi, Luigi De Marchis Preite, Rosita Caponetti e Flaminia Bruno) pene tra i 5 anni e mezzo e i 6 anni e 8 mesi. Aveva inoltre sollecitato una condanna a 4 anni di [[reclusione]] per gli infermieri e a 2 anni per gli agenti penitenziari. Le accuse nei confronti di questi ultimi erano di [[lesioni personali]] e abuso di autorità.<ref>{{cita news|autore=Cristiana Mangani|url=http://www.ilmessaggero.it/roma/cucchi_sentenza_assolti_agenti/notizie/288256.shtml|titolo=Processo Cucchi, condannati 6 medici. Assolti infermieri e agenti. Grida, rabbia e proteste in aula|pubblicazione=[[Il Messaggero]]|città=Roma|data=5 giugno 2013|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130715021940/http://www.ilmessaggero.it:80/roma/cucchi_sentenza_assolti_agenti/notizie/288256.shtml|dataarchivio=15 luglio 2013|urlmorto=si}}</ref>
 
La lettura della sentenza è stata accompagnata da grida di sdegno da parte del pubblico in aula<ref>{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/05/processo-cucchi-agenti-assolti-pene-sospese-per-medici-rivolta-in-aula/617284/|titolo=Processo Cucchi: agenti assolti, pene sospese per i medici. Rivolta in aula|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=5 giugno 2013|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130715021940/http://www.ilmessaggero.it:80/roma/cucchi_sentenza_assolti_agenti/notizie/288256.shtml|dataarchivio=15 luglio 2013|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Processo d'appello ===
Il 31 ottobre [[2014]], con sentenza della [[Corte d'appello|Corte d’appello]] di Roma, vengono assolti tutti gli imputati, fra cui i medici<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/31/stefano-cucchi-tutti-assolti-gli-imputati-nel-processo-grado/1182440/|titolo=Stefano Cucchi, tutti assolti gli imputati. La madre: "Sentenza assurda"|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=31 ottobre 2014|accesso=4 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180914022157/https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/31/stefano-cucchi-tutti-assolti-gli-imputati-nel-processo-grado/1182440/|dataarchivio=14 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>: a seguito di ciò il legale della famiglia Cucchi preannuncia un ricorso alla [[Corte di cassazione (Italia)|Corte di Cassazione]], mentre la sorella [[Ilaria Cucchi|Ilaria]] dichiara che avrebbe chiesto ulteriori indagini al [[Procuratore della Repubblica]] Pignatone e che avrebbe continuato le sue campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul caso<ref>{{Cita news|url=http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2014/10/31/caso_cucchi_la_sentenza_assolti_tutti_gli_imputati-5-393443.html|titolo=Caso Cucchi, tutti assolti. La sorella: "Non mi fermano"|pubblicazione=[[L'Unione sarda]]|data=1º novembre 2014|accesso=4 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180913185121/https://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2014/10/31/caso_cucchi_la_sentenza_assolti_tutti_gli_imputati-5-393443.html|dataarchivio=13 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. L'incontro tra la Cucchi e Pignatone avviene il 3 novembre e, stando alle parole della donna, il procuratore si impegna a rivedere tutti gli atti dell'indagine sin dall'inizio<ref>{{Cita news|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/cucchi-la-sorella-ilaria-abbiamo-vinto-noi-il-procuratore-di-roma-riesaminera-il-caso-_2077128201402a.shtml|titolo=Cucchi, la sorella Ilaria: "Abbiamo vinto noi". "Il procuratore di Roma riesaminerà il caso"|pubblicazione=[[TGcom24]]|data=3 novembre 2014|accesso=4 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180913185421/https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/cucchi-la-sorella-ilaria-abbiamo-vinto-noi-il-procuratore-di-roma-riesaminera-il-caso-_2077128201402a.shtml|dataarchivio=13 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Lo stesso giorno, il sindacato di Polizia penitenziaria [[Sappe]] deposita una [[querela]] contro Ilaria Cucchi perché ella «istiga all'odio e al sospetto nei confronti dell'intera categoria di soggetti operanti nell'ambito del comparto sicurezza»<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/03/cucchi-sindacato-sappe-querela-sorella-ilaria-istiga-allodio-sospetto/1188303/|titolo=Cucchi, sindacato Sappe querela la sorella Ilaria: "Istiga all'odio e al sospetto"|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=3 novembre 2014|accesso=4 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106152500/https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/03/cucchi-sindacato-sappe-querela-sorella-ilaria-istiga-allodio-sospetto/1188303/|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref>.
 
===Cassazione===
La [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] nell'udienza pubblica del 15 dicembre [[2015]], dispone il parziale annullamento della sentenza di appello<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/22/stefano-cucchi-accolto-il-ricorso-contro-assoluzioni-a-dicembre-processo-in-cassazione/1895840/|titolo=Stefano Cucchi, accolto il ricorso contro le assoluzioni. A dicembre processo in Cassazione|editore=[[il Fatto Quotidiano]]|data=22 luglio 2015|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170923111912/https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/22/stefano-cucchi-accolto-il-ricorso-contro-assoluzioni-a-dicembre-processo-in-cassazione/1895840/|dataarchivio=23 settembre 2017|urlmorto=no}}</ref>, ordinando un nuovo processo per 5 dei 6 medici (in particolare il primario Aldo Fierro e gli aiuti Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo), dell'Ospedale Pertini, precedentemente assolti<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/09/stefano-cucchi-cassazione-ingiustificabile-linerzia-dei-medici-e-illogico-non-aver-fatto-nuova-perizia/2532151/|titolo=Stefano Cucchi, Cassazione: "Ingiustificabile l'inerzia dei medici e illogico non aver fatto nuova perizia"|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|accesso=14 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170618180249/https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/09/stefano-cucchi-cassazione-ingiustificabile-linerzia-dei-medici-e-illogico-non-aver-fatto-nuova-perizia/2532151/|dataarchivio=18 giugno 2017|urlmorto=no}}</ref>. Secondo la sentenza, gli stati patologici di Cucchi, preesistenti e concomitanti con il politraumatismo per il quale fu ricoverato, avrebbero dovuto imporre maggiore attenzione e approfondimento da parte dei sanitari.
 
===Appello-bis===
Il 18 luglio [[2016]] la [[Corte d'appello|Corte d'Appello]] di Roma assolve i 5 medici dall'accusa di omicidio colposo perché "il fatto non sussiste".
 
===Cassazione-bis===
La I Sezione Penale della [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]], nell'udienza pubblica del 19 aprile [[2017]], dispone l'annullamento dell'ulteriore sentenza di appello, ordinando un nuovo processo per i 5 medici dell'Ospedale Pertini. Secondo la Corte, i sanitari avevano dimostrato gravi negligenze per ritardi sia nella diagnosi, sia nelle cure, e per tale motivo la sentenza di assoluzione era contraddittoria ed illogica <ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2017/10/09/news/roma_cassazione_su_cucchi_accertamenti_e_terapie_furono_inidonei_-177788685/|titolo=Roma, la Cassazione: "Su Cucchi accertamenti e terapie furono inidonei"|pubblicazione=Repubblica.it|data=2017-10-09|accesso=2018-11-22}}</ref>. L'indomani 20 aprile [[2017]], scattata peraltro la prescrizione per il reato contestato.
 
== L'inchiesta-bis ==
{{In corso}}
 
Su espressa richiesta dei familiari, nel settembre [[2015]] la [[Procura della Repubblica]] di [[Roma]] riapre un fascicolo d'indagine sul caso, affidandolo al [[sostituto procuratore]] Giovanni Musarò<ref>{{Cita web|url=https://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/stefano_cucchi_inchiesta_bis_coinvolti_i_carabinieri_uno_di_loro_ha_mentito/notizie/1559107.shtml|titolo=Cucchi, l'inchiesta bis coinvolge tre carabinieri. "Uno di loro ha mentito al processo sulla morte"|editore=[[Leggo]]|data=11 settembre 2015|accesso=27 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304213226/https://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/stefano_cucchi_inchiesta_bis_coinvolti_i_carabinieri_uno_di_loro_ha_mentito/notizie/1559107.shtml|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=no}}</ref>. Il legale della famiglia aveva in precedenza esposto al magistrato che un militare dei [[Carabinieri]], Riccardo Casamassima, aveva ricevuto minacce al fine di rendere testimonianza negativa nell'ambito del processo d'appello, e che l'interessato aveva motivo di credere che tali minacce provenissero da uno o più ex-colleghi coinvolti nel caso. <ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/09/cucchi-il-carabiniere-che-ha-denunciato-i-colleghi-costretto-a-lavorare-con-loro-ora-devo-testimoniare-ma-ho-paura/4318557/|titolo=Cucchi, il carabiniere che ha denunciato i colleghi: "Costretto a lavorare con loro. Ora devo testimoniare ma ho paura" - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=2018-05-09|accesso=2018-11-22}}</ref>
 
Il 30 giugno [[2015]] Riccardo Casamassima rende spontanee dichiarazioni al sostituto Musarò, convincendolo della necessità di riaprire l'indagine, rivolta in particolare ai [[carabinieri]] presenti nelle due caserme ov'era avvenuta dapprima l'identificazione, quindi la custodia in camera di sicurezza di Stefano Cucchi, tra la sera del 15 e la mattina del 16 ottobre [[2009]], data dell'udienza del [[processo per direttissima]].
 
Il 17 gennaio [[2017]], alla conclusione delle [[indagini preliminari]], viene chiesto il [[rinvio a giudizio]] per [[omicidio preterintenzionale]] e [[Abuso di autorità contro arrestati o detenuti|abuso di autorità]] nei confronti dei militari dell'[[Arma dei Carabinieri]] Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, accusati di aver colpito Cucchi con schiaffi, pugni e calci, facendolo cadere e procurandogli lesioni divenute mortali per una successiva condotta omissiva da parte dei medici curanti, e per averlo comunque sottoposto a misure restrittive non consentite dalla legge. Tedesco, insieme con Vincenzo Nicolardi e il maresciallo Roberto Mandolini, deve altresì rispondere dell'accusa di [[Falso (ordinamento penale italiano)|falso]] e [[calunnia]], per l'omissione nel verbale d'arresto dei nomi di Di Bernardo e D'Alessandro, e per l'accusa di aver testimoniato il falso al [[processo (diritto)|processo]] di primo grado, avendo fatto dichiarazioni che portarono all'accusa di tre agenti della [[Corpo di polizia penitenziaria|polizia penitenziaria]] per i reati di lesioni personali e abuso di autorità nei confronti di Cucchi.<ref>{{Cita news|nome=Giovanni|cognome=Bianconi|url=http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_gennaio_17/cucchi-tre-carabinieri-accusati-omicidio-preterintenzionale-72af6434-dc94-11e6-8f57-4c08b8d088ab.shtml|titolo=Cucchi, svolta nell'inchiesta «Omicidio preterintenzionale»: sotto accusa tre carabinieri|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|accesso=17 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170118073952/https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_gennaio_17/cucchi-tre-carabinieri-accusati-omicidio-preterintenzionale-72af6434-dc94-11e6-8f57-4c08b8d088ab.shtml|dataarchivio=18 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/17/stefano-cucchi-lo-pestarono-omicidio-preterintenzionale-per-tre-carabinieri-procura-di-roma-chiude-inchiesta-bis/3321071/|titolo=Stefano Cucchi, "Lo pestarono: omicidio preterintenzionale per tre carabinieri" Procura di Roma chiude inchiesta bis|sito=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=17 gennaio 2017|accesso=17 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180329222828/https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/17/stefano-cucchi-lo-pestarono-omicidio-preterintenzionale-per-tre-carabinieri-procura-di-roma-chiude-inchiesta-bis/3321071/|dataarchivio=29 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 24 febbraio [[2017]] vengono sospesi dal servizio i tre militari accusati di omicidio preterintenzionale.<ref>{{Cita web |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/24/stefano-cucchi-sospesi-dal-servizio-i-tre-carabinieri-accusati-di-omicidio-preterintenzionale/3414075/|titolo=Stefano Cucchi, "sospesi dal servizio i tre carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale"|editore=[[il Fatto Quotidiano]]|data=24 febbraio 2017|accesso=27 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171023130032/http://www.ilfattoquotidiano.it:80/2017/02/24/stefano-cucchi-sospesi-dal-servizio-i-tre-carabinieri-accusati-di-omicidio-preterintenzionale/3414075/|dataarchivio=23 ottobre 2017|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 10 luglio [[2017]] il [[GUP]] del [[Tribunale]] di Roma accoglie la richiesta di [[rinvio a giudizio]] degli indagati, salvo il non doversi procedere per il reato di [[Abuso di autorità contro arrestati o detenuti|abuso di autorità]] per intervenuta [[prescrizione]].
 
Il 20 giugno [[2018]] Francesco Tedesco, uno dei militari rinviati a giudizio, presenta alla [[Procura della Repubblica]] di Roma una [[denuncia]] contro ignoti, nella quale lamenta la scomparsa di un'[[annotazione di servizio]] da lui redatta il 22 ottobre [[2009]] e indirizzata ai suoi superiori, nella quale esponeva i fatti accaduti nella notte fra il 15 e il 16 ottobre precedente. In particolare egli descriveva di avere assistito al pestaggio del geometra romano presso la caserma [[carabinieri]] di Roma [[Casilino|Casilina]] da parte dei suoi colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, violenza a cui inutilmente aveva cercato di porre fine. <ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.fanpage.it/stefano-cucchi-il-carabiniere-francesco-tedesco-confessa-il-pestaggio/|titolo=Stefano Cucchi, il carabiniere Francesco Tedesco confessa il pestaggio|pubblicazione=Fanpage|accesso=2018-11-22}}</ref>
 
A seguito di tale denuncia, la Procura avvia un'indagine affidata allo stesso [[sostituto procuratore]] Musarò, il quale iscrive via via nel [[registro degli indagati]] ulteriori cinque militari dell'[[Arma dei Carabinieri|Arma dei carabinieri]], Francesco Cavallo, Luciano Soligo, Massimiliano Colombo Labriola, Nico Blanco e Francesco Di Sano, tutti con l'accusa di [[Falso (ordinamento penale italiano)|falso]] <ref>{{Cita news|url=http://www.brindisireport.it/cronaca/caso-cucchi-terzo-carabiniere-indagato-per-falso-dopo-rivelazioni-del-militare-di-Brindisi.html|titolo=Caso Cucchi, terzo carabiniere indagato per falso|pubblicazione=BrindisiReport|accesso=2018-11-22}}</ref>, per un inquinamento probatorio che aveva ottenuto di sviare i processi verso persone che non avevano alcuna responsabilità. <ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.huffingtonpost.it/2018/10/24/il-pm-la-nota-sullo-stato-di-salute-di-cucchi-fu-modificata-per-ordine-arrivato-dallalto-storia-costellata-di-falsi_a_23570141/|titolo=Il pm: "La nota sullo stato di salute di Cucchi fu modificata per ordine arrivato dall'alto. Storia costellata di falsi"|pubblicazione=L’Huffington Post|data=2018-10-24|accesso=2018-11-22}}</ref>
 
== Il Processo-bis ==
La prima [[Udienza (diritto)|udienza]] del Processo-bis contro i 5 militari si tiene il giorno 16 novembre [[2017]] davanti alla I [[Corte d'assise|Corte di assise]] di Roma; [[Pubblico ministero|Pubblico Ministero]], il sostituto procuratore Musarò.
 
Nell'udienza dell'11 ottobre [[2018]], il PM rende nota la denuncia presentata da Francesco Tedesco, informando la corte di quanto frattanto emerso dalle indagini, e in particolare dei tentativi di depistaggio. <ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.lastampa.it/2018/10/12/italia/cucchi-pm-il-carabiniere-imputato-accusa-due-colleghi-del-pestaggio-4ik9wn7cfck8oOMB0ugBdP/pagina.html|titolo=Svolta nel caso Cucchi, uno dei carabinieri confessa e accusa 2 colleghi del pestaggio|pubblicazione=LaStampa.it|accesso=2018-11-22}}</ref>
 
== L'Impatto sull'opinione pubblica ==
Grazie all'attivismo della sorella [[Ilaria Cucchi]] <ref>{{Cita web|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/03/news/caso_cucchi_celentano_hai_capito_stefano_in_che_mondo_vivevi_e_la_famiglia_va_in_procura-99640826/ |titolo=Cucchi, la famiglia: "Procura rivedrà atti". Pignatone precisa: "Dai pm un ottimo lavoro"|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data= 3 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141103205225/https://roma.repubblica.it/cronaca/2014/11/03/news/caso_cucchi_celentano_hai_capito_stefano_in_che_mondo_vivevi_e_la_famiglia_va_in_procura-99640826/
|dataarchivio=3 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref>, il caso ha avuto una grande visibilità mediatica, con notevole impatto sull'opinione pubblica italiana, facendo tra l'altro emergere altri casi analoghi di persone morte in carcere, senza che la causa del decesso sia stata ancora accertata (26 casi nel solo 2009)<ref>{{Cita web|url=http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=21082|titolo=Il documentario sulla morte di Stefano Cucchi al Festival del Cinema|sito=iltaccoditalia.info|città=Lecce|data=20 aprile 2012|accesso=31 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031184546/http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=21082|dataarchivio=31 ottobre 2014}}</ref>.
 
Ilaria Cucchi si è candidata alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche]] del 24-25 febbraio [[2013]] per il rinnovo della [[Camera dei deputati|Camera dei Deputati]], con la lista [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]] nelle [[Circoscrizioni elettorali]] Lombardia 1, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio 1 e Lazio 2, senza peró risultare eletta. <ref>{{Cita web|url = http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=C&dtel=24/02/2013&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S|titolo = ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Camera del 24 Febbraio 2013|accesso = 27 gennaio 2016|sito = elezionistorico.interno.it}}</ref>
 
=== Film e documentari ===
Sulla vicenda è stato realizzato da Maurizio Cartolano il documentario ''[[148 Stefano mostri dell'inerzia]]'', sponsorizzato da [[Amnesty International]] e [[Articolo 21, liberi di...|Articolo 21]], e presentato al Festival del Cinema di Roma <ref>{{Cita news|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/844386/Cinema-al-festival-di-Roma-un-doc-sul-caso-Cucchi-come-evento-speciale-2.html|titolo=Cinema: al festival di Roma un doc sul caso Cucchi come evento speciale (2)|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=13 ottobre 2011|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180927182548/https://www.liberoquotidiano.it/news/regioni/844386/cinema-al-festival-di-roma-un-doc-sul-caso-cucchi-come-evento-speciale-2.html|dataarchivio=27 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Monica Straniero|url=http://www.cinemaitaliano.info/news/11347/148-stefano-mostri-dell-inerzia-di-carcere.html|titolo="148 Stefano. Mostri dell'Inerzia" di Carcere si muore|data=7 febbraio 2012|sito=cinemaitaliano.info|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180927182548/https://www.liberoquotidiano.it/news/regioni/844386/cinema-al-festival-di-roma-un-doc-sul-caso-cucchi-come-evento-speciale-2.html|dataarchivio= 27 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/28/fatto-2/173731/comment-page-1/|titolo="148 Stefano, mostri dell'inerzia". Il docu sul caso Cucchi arriva in edicola|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|data=28 novembre 2011|accesso=1º novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180928082946/https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/28/fatto-2/173731/comment-page-1/|dataarchivio=28 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Anche il saggio-inchiesta ''Malapolizia'' di Adriano Chiarelli dedica un'ampia analisi sulla vicenda.
 
Nel 2018 Alessio Cremonini realizza la pellicola ''[[Sulla mia pelle (film 2018)|Sulla mia pelle]]'', prodotto da Cinemaundici e distribuito da Lucky Red e Netflix, selezionata come film d'apertura della sezione "Orizzonti" alla [[75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]], ispirata ai fatti della morte di Stefano Cucchi, interpretato da [[Alessandro Borghi (attore)|Alessandro Borghi]].<ref>{{Cita news|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-venezia-75/venezia-75-applausi-per-sulla-mia-pelle-gli-ultimi-giorni-di-stefano-cucchi_3160535-201802a.shtml|titolo=Venezia 75: applausi per "Sulla mia pelle", gli ultimi giorni di Stefano Cucchi - Tgcom24|pubblicazione=Tgcom24|accesso=30 agosto 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/eventi/cultura/sulla-mia-pelle-film-cucchi-roma-dove.html|titolo="Sulla mia pelle", il film su Cucchi oggi nelle sale e su Netflix|autore=Carlo Testimona|editore=Romatoday|data=12 settembre 2018|accesso=24 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180912174101/https://www.romatoday.it/eventi/cultura/sulla-mia-pelle-film-cucchi-roma-dove.html|dataarchivio=12 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Dediche ==
=== Il memorial ===
Cucchi, amico del pugile professionista [[Emanuele Della Rosa]], apprezzava e praticava la [[boxe]]. Per questo nel [[2010]] gli viene dedicato il ''Memorial Stefano Cucchi'' <ref name="boxe">{{cita news|autore=Pasquale Notargiacomo|url=http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2010/03/28/news/boxe_cucchi-2964451/|titolo=La boxe ricorda Cucchi "Stefano amava questo sport"|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=28 marzo 2010|accesso=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171113114421/http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2010/03/28/news/boxe_cucchi-2964451/
|dataarchivio=13 nvembre 2017|urlmorto=no}}</ref>.
 
=== Dediche musicali ===
Successivamente al clamore mediatico riservato al caso Cucchi, diversi artisti, più o meno famosi, hanno composto brani dedicati a Stefano. Di seguito quelli enciclopedicamente rilevanti:
* ''Nemico pubblico'' dall'album ''[[Guilty (Noyz Narcos)|Guilty]]'' (2010) di [[Noyz Narcos]]
*''Mestiere di merda'' dall'album ''Nessun Rimorso'' (2010) di Aban
* ''Cantano tutti'' dall'album ''[[Qui è selvaggio]]'' (2011) di [[Primo & Squarta]]
* ''[[Fermi con le mani]]'' dall'album ''[[Atlantico Live]]'' (2011) di [[Fabrizio Moro]]
* ''Banditi nella sala'' dall'album ''[[Profondo rosso (Assalti Frontali)|Profondo rosso]]'' (2011) di [[Assalti Frontali|Assalti frontali]] feat. [[Inoki]] & [[El Presidente (rapper)|Esa]], 2011
* ''Malèvera'' dall'album ''[[La stessa barca]]'' (2011) di [[24 Grana]]
* ''Tutti in catene'' dall'EP ''[[Il peggiore]]'' (2011) di [[Emis Killa]]
* Una frase del brano ''Non siete Stato voi'' dall'album ''[[Il sogno eretico]]'' (2011) di [[Caparezza]]: "''Non siete Stato voi, uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti''"
* ''Bastardi senza gloria'' dall'album ''[[La rivolta (album)|La rivolta]]'' (2012) di [[RedSka]]
* ''Scese lenta l'ultima neve'' dall'album ''[[Novembre (album)|Novembre]]'' (2012) di [[Massimiliano D'Ambrosio]]
* ''Le due storie'' dall'album ''[[Spiraglio di periferia]]'' (2012) di [[Rocco Hunt]]
* ''Ninna nanna'' dall'album ''[[Musica commerciale]]'' (2013) di [[Jake La Furia]]
* ''Vittime di rappresaglia'' dall'album ''[[Curre curre guaglió 2.0]]'' (2014) di [[99 Posse]]
* ''Scendi giù'' dall'album ''[[Al monte]]'' (2014) di [[Alessandro Mannarino]]
* ''In cattività'' dal mixtape ''Jam MC vs Mezzosangue'' (2015) di [[Mezzosangue (rapper)|Mezzosangue]]
* ''Ma tu no'' dall'album ''Una vita al Top'' (2015) di [[Giancane]]
* ''Costole rotte'' dall'album ''[[Niente che non va]]'' (2015) di [[Coez]]
*''800 588 605'' dall'album ''[[Il lato ruvido]]'' (2016) dei [[Punkreas]]
* ''Solo x la gang'' dall'album ''Crack Musica'' (2016) della [[Dark Polo Gang]]
* ''Colpa della fame'' dall'album ''Vie d'uscita'' (2017) di [[Il sogno della Crisalide]]
* ''Addormentato in stazione'' dall'album ''Disco orario'' (2017) di [[The Vad Vuc]]
* ''Cucchi Vive'' (2018) di [[Hoyse Nuth]]
 
== Note ==
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Chiarelli|nome=Adriano|wkautore=Adriano Chiarelli|titolo=Malapolizia. Un'inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle forze dell'ordine|url=http://www.newtoncompton.com/libro/978-88-541-3523-9/malapolizia|anno=2011|mese=ottobre|sito=newtoncompton.com|città=Roma|ISBN=978-88-541-3523-9}}
* Pietrafesa, Luca. 2012, ''Chi ha ucciso Stefano Cucchi? Storia di un ragazzo morto di morte (in)naturale mentre si trovava nelle mani dello stato'', n.p.: Reality book, 2012.
 
== Voci correlate ==
* [[Brutalità poliziesca]]
* [[Cronaca nera]]
* [[148 Stefano mostri dell'inerzia]]
* [[Polizia penitenziaria]]
* [[Sulla mia pelle (film 2018)|Sulla mia pelle]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://perstefanocucchi.blogspot.it/|Blog "Per Stefano Cucchi"}}
* {{cita web|http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00438446.pdf|Relazione e Stenografico da Senato.it}}
* {{cita web|http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/servizio_sanitario16/relazione_conclusiva_Cucchi_doc_XXII-bis_2.pdf|La relazione conclusiva della Commissione Parlamentare}}
 
{{portale|giornalismo|italia}}
 
[[Categoria:Processi|Cucchi, Stefano]]
[[Categoria:Morti nelle carceri italiane|c]]
[[Categoria:Eventi del 2009]]