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{{Torna a|Lazio}}
=[[Vassily Zuiev]]=
{{S|dialetti}}
[[File:Dialetti italiani centrali.jpg|thumb|I dialetti laziali che rientrano nel quadro dei dialetti italiani mediani]]
[[File:Neapolitan language.jpg|thumb|I dialetti laziali meridionali nel quadro dei dialetti italiani meridionali]]
I '''dialetti del [[Lazio]]''' sono classificati entro tre gruppi fondamentali: ai [[dialetti italiani mediani]] appartengono il [[dialetto romanesco|romanesco]], il [[dialetto sabino]], il [[dialetto ciociaro]], [[dialetti dei Castelli Romani]] e i [[dialetti della Tuscia viterbese]]; ai [[dialetti italiani meridionali]] appartiene il [[Laziale meridionale|dialetto laziale meridionale]] e, in alcune aree al confine con la Campania, il [[dialetto campano]]; ai [[Dialetto veneto|dialetti veneti]] appartiene il [[Comunità venetopontine|dialetto venetopontino]].
 
Il Lazio, dunque, come le altre regioni centrali dell'Umbria e delle Marche, ha una situazione dialettale non unitaria; la linea Roma-Ancona, infatti, è uno dei confini di maggiore importanza nell'ambito dei dialetti italiani<ref>Autori vari, ''Lazio, non compresa Roma e dintorni'', Touring editore, 1981 (pagina 63). Consultabile su Google libri a [https://books.google.it/books?id=1TwQ54xw9VgC&pg=PA63&dq=dialetti+italiani&hl=it&sa=X&ei=iV8WVZ6LC9jwaJ7PgoAP&ved=0CEcQuwUwBg#v=onepage&q=dialetti%20italiani&f=false questa pagina]</ref>
{{Bio
|Nome = Vassily Ivanovich
|Cognome = Zuiev
|PostCognome =
|PreData = anche Zuyev o Zoueff<ref>Plotnitskii ed Eugène Fabergé scivevano il nome Zoueff</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Stavropol sul Volga
|LuogoNascitaLink = Togliatti (città)
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1870
|LuogoMorte = Stavropol sul Volga
|LuogoMorteAlt =
|LuogoMorteLink = Togliatti (città)
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = c. 1918
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = miniaturista
|Attività2 = pittore
|AttivitàAltre=
|Nazionalità = russo
|PostNazionalità =
|Immagine =
}}
 
== Gruppo dei dialetti mediani ==
Proveniva da una famiglia borghese.
{{vedi anche|Italiano centrale}}
Dopo essersi laureato nel 1985 alla [[Scuola Centrale di Disegno Industriale]] del barone [[Aleksandr Stieglitz]], ha studiato per un anno presso l'[[Accademia Imperiale delle Arti]].
* ''[[dialetto ciociaro]]''
* ''[[dialetto sabino]]'', in [[provincia di Rieti]] e [[provincia di Roma]]
* ''[[dialetto umbro meridionale]]'' Parlato in alcune aree della [[Provincia di Perugia]] ed in quasi tutto il territorio di quella di [[Terni]]. È diffuso anche in alcune zone estreme della provincia di [[Rieti]] ,al confine con l’Umbria, come nella sottospecie ternana parlata nel borgo di [[Lugnola]]
* ''[[dialetti della Tuscia viterbese]]'', in [[provincia di Roma]] e [[provincia di Viterbo]]
* ''[[dialetti dei Castelli Romani]]'', in [[provincia di Roma]]
* ''[[dialetto romanesco]]''.
 
=== Gruppo sabino (reatino) ===
Fu Maestro di Disegno al [[Liceo Imperiale Alessandro]].
Il [[dialetto sabino]] riguarda sostanzialmente la [[Provincia di Rieti]] e sconfina ampiamente nella vicina [[Provincia dell'Aquila]] — che, fino al [[1927]], comprendeva buona parte dell'attuale reatino — fino alla stessa città dell'[[L'Aquila|Aquila]].
Nel 1904 cominciò a lavorare per la [[Corte imperiale]] realizzando miniature su avorio.
Alcuni comuni della [[Campagna romana]] limitrofi alla [[Provincia di Rieti]] come [[Monterotondo]], [[Palombara Sabina]] e Montecelio (Sabina storica), e per certi versi [[Tivoli]] e [[Mentana (Italia)|Mentana]], presentano un dialetto di tipo sabino ancorché in forte regresso in favore del [[romanesco]] presso le generazioni più giovani di parlanti.
 
=== Gruppo umbro (viterbese) ===
Secondo Birbaum<ref>'''François Brimbaum''': capo disegnatore della Fabergé.</ref> lavorò per la sede della [[Fabergé]] a [[San Pietroburgo]],
Il dialetto della [[Provincia di Viterbo]] è considerato "paramediano", ossia di transizione tra il dialetto della Toscana meridionale e quelli mediani veri e propri, con caratteristiche quindi di maggiore intelligibilità con l'italiano rispetto ai dialetti mediani veri e propri, ove si escluda il romanesco. Gli influssi toscani meridionali sono avvertibili specialmente nelle aree di confine con la [[provincia di Grosseto]], come a [[Montalto di Castro]] e in misura minore a [[Tarquinia]] e nella stessa [[Viterbo]] col suo hinterland: ciò è avvertibile specialmente sotto il profilo lessicale, dal momento che sono in uso vocaboli tipicamente toscani sconosciuti al romanesco, quali "il mi' babbo" per "mio padre", i suffissi in -ino/-ina anziché in -étto/-étta ("cosina" per "cosetta"), l'aggiunta dell'articolo davanti ai nomi femminili ("la Maria" per "Maria") ed infine l'esclamazione "via" in fine di frase con funzione esortativa. Viceversa, la pronuncia, l'impianto fonetico e le cadenze sono tipicamente laziali, tant'è che il fenomeno della "[[Gorgia toscana]]" si verifica unicamente a [[Bagnoregio]], sia pure in maniera ben poco avvertibile: risulta pertanto evidente che il confine tra le parlate toscane e
fu reclutato da [[Henrik Wigström]]<ref>{{Cita testo
laziali coincide con quello regionale, il quale a sua volta non fa altro che ricalcare quello anticamente presente tra [[Stato Pontificio]] e [[Granducato di Toscana]].
| cognome = Rodimtseva
Un orecchio allenato può distinguere alcune pronunce vocaliche diverse rispetto all'italiano parlato a Roma, ed in alcuni casi anche rispetto all'italiano standard, quali ad esempio "nòme", "gònna", "scèndere", "bistècca", nonché i suffissi in "-èsimo", ecc.
| nome = Irina
| titolo = Art of Fabergé
| p = 10
| anno = 1995 }}</ref>.
 
=== Gruppo laziale ===
Secondo Plotnitskii<ref>'''Andrei Pankratievich Plotnitskii''': incisore e tagliatore di gemme, era assistente di Henrik Wigström presso la sede di San Pietroburgo della Fabergé.</ref> era capriccioso e sosteneva che la luce di San Pietroburgo non era favorevole alla sua arte; Fabergé gli costruì uno studio 2.500 miglia a sud, in [[Crimea]], dove Zuiev lavorò "in pace e luce" facendo "viaggi infrequenti a San Pietroburgo per consegnare i suo lavori e ricevere nuovi incarichi"<ref>Grisberg, (note non pubblicate)</ref>.
==== Area romana ====
Zuiev fu l'artista meglio pagato dell'azienda, con 750 rubli al mese, in confronto un ministro del governo prendeva 1.000 rubli al mese.
Il [[romanesco]] è diffuso a [[Roma]], ma anche in alcune zone meridionali della [[Provincia di Viterbo]] e nella zona costiera della [[Provincia di Roma|Provincia romana]], (tra [[Civitavecchia]] e [[Anzio]], ma in misura minore a [[Nettuno (Italia)|Nettuno]], il cui dialetto mantiene relitti fonetici e lessicali di tipo riconducibile ai dialetti dei Castelli romani). Nella provincia di Latina, a seguito delle bonifiche operate nel fascismo sono sorte località ([[Latina]] stessa, [[Aprilia (Italia)|Aprilia]], [[Sabaudia]], ecc.) che vennero abitate soprattutto da persone originarie della
capitale e zone limitrofe, per cui si è affermato un dialetto di tipo riconducibile al romanesco, sia pure con caratteristiche più arcaiche e meridionali, e i cui influssi si fanno sentire fino a [[San Felice Circeo]] e in misura minore a [[Terracina]], località queste ultime già però rientranti nella famiglia dialettale meridionale o "napoletana".
 
Il dialetto romanesco presenta caratteristiche notevolmente peculiari rispetto ai dialetti mediani veri e propri, poiché risente di un forte influsso del [[dialetto toscano]], esercitatosi dopo il [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma del 1527]] ad opera dei [[Lanzichenecchi]]: accadde infatti che la città,
Eugène Fabergé<ref>'''Eugène Fabergé''': figlio maggiore di [[Peter Carl Fabergé]].</ref> lo definisce "un eccellente pittore di miniature"<ref>Fabergé, (lettere non pubblicate), archivio Bakhmeteff</ref>, che lavorò per l'azienda fino al 1918.
decimata nel numero degli abitanti, venne ripopolata da persone di originarie prevalentemente del [[Granducato di Toscana]], peraltro area di origine della maggior parte dei pontefici; ciò ha portato così ad una progressiva "smeridionalizzazione" del dialetto, che da simile a quello delle parlate tuttora debolmente in vita nell'area dei Castelli romani si trasformò a mano a mano nell'attuale romanesco, conosciuto in tutta Italia ed in grado di esercitare un influsso linguistico non solo in tutto il Lazio ma anche nel centro-sud in genere. Per via dunque di tale evoluzione propria - che lo avvicina oggi molto più che in passato all'italiano standard - alcuni linguisti ne propongono una classificazione indipendente rispetto ai dialetti mediani, con i quali tuttavia condivide numerose isoglosse pur con un basso grado di mutua intelligibilità.
 
==== Area dei Castelli romani ====
Durante la carestia che seguì alla [[Rivoluzione d'ottobre]] del 1917 Zuiev, in cerca di cibo, si recò alla sua città natale di Stavropol e scomparve senza lasciare tracce.
Nella zona dei [[Castelli romani]] (tra [[Frascati]] e [[Velletri]]) si sta diffondendo la lingua della [[Roma|Capitale]], ma in parte resistono le parlate originarie, piuttosto variegate e riconducibili in parte al romanesco (antico e moderno), in parte al ciociaro, in parte ad altri influssi esterni.
 
==== Area ciociara ====
==Uova Fabergé==
Nella parte orientale della [[Provincia di Roma]], e nei comuni della [[Provincia di Frosinone]] e della [[provincia di Latina]] compresi nell'antico [[Stato della Chiesa]] sono parlati dialetti di tipo ciociaro, caratterizzati soprattutto dalla [[metafonesi|metafonesi ciociara]] e da altre caratteristiche [[dialetti mediani|mediane]]. Come parziale eccezione però si osserva a partire da [[Frosinone]] la presenza di [[metafonesi]] [[Lingua napoletana|napoletana]], e anche lo "[[schwa]]" velarizzato, ossia in conguaglio in "e" delle vocali finali (eccezion fatta che per la -a), che si verifica anche lungo la costa da [[San Felice Circeo]] e [[Terracina]] procedendo verso sud. Nella stessa [[Terracina]] e in alcuni dialetti dei [[Castelli romani]] è presente ugualmente il dittongo metafonetico napoletano, anche se in condizioni irregolari.
 
[[File:Lazio meridionale dialetti.jpg|upright=1.4|thumb|[[Dialetti italiani meridionali|Dialetti meridionali]] (in magenta) e [[dialetti italiani mediani|mediani]] (in rosa) nel [[Lazio]] (tra le province di Frosinone e Latina il confine è segnato dal consonantismo)<ref>Pellegrini G. B, Carta dei dialetti d'Italia, Pacini ed., Pisa 1977.</ref>]]
Dipinse le miniature di varie [[Uova fabergé|Uova imperiali Fabergé]]:
* [[Uovo del XV anniversario]] del 1911
* [[Uovo napoleonico]] del 1912
* [[Uovo del tricentenario dei Romanov]] del 1913
* [[Uovo di Caterina la Grande]] del 1914
* [[Uovo della Croce Rossa con ritratti]] del 1915
* [[Uovo d'acciaio]] del 1916
è inoltre possibile che sia l'autore della miniatura a ''[[grisaille]]'' della sorpresa nell'[[Uovo mosaico]] del 1914 e delle miniature sull'[[Uovo dell'Ordine di San Giorgio]] del 1916.
 
== Gruppo dei dialetti meridionali ==
==Note==
{{vedi anche|Dialetti italiani meridionali}}
<references/>
* ''[[Dialetto campano]]''
** ''[[Laziale meridionale]]''<ref>Pellegrini Carta dei Dialetti d'Italia</ref>
 
Il gruppo "laziale" dei [[dialetti meridionali]] riguarda sostanzialmente la parte delle [[Province]] di [[Frosinone]] e [[Latina]] che era compresa nell'antico [[Regno di Napoli]]. In quest'area, nei dialetti vi sono chiari influssi campani e in minima parte ciociari e romaneschi, nonostante la zona in questione mantenga comunque caratteristiche endogene ben precise. Nella parte costiera dell'area in questione ([[San Felice Circeo]], [[Terracina]], [[Gaeta]], [[Formia]], [[Sperlonga]]), e anche nei pressi della stessa ([[Fondi]], [[Monte San Biagio (Italia)|Monte San Biagio]], [[Itri]]) è presente un vocalismo finale di tipo "[[Lingua napoletana|napoletano]]", con il conguaglio in di -o, -i, -e finali - e spesso anche -a nelle aree in cui l'influsso napoletano era più forte - nell'unico esito generalizzato in "ë": detto fenomeno, noto anche come "[[schwa]]" velarizzato, è possibile rilevarlo anche in alcuni dialetti della zona interna, per es. nella stessa [[Frosinone]] (ma tranne che per -a finale, che non cade), a [[Cassino]], [[Sora (Italia)|Sora]], [[Isola Liri]], [[Esperia]], ecc. Sempre nella zona costiera, e anche in qualche comune della zona interna (es. Esperia), vi sono "turbamenti" anche delle vocali interne, tali da rendere affini questi dialetti più che al napoletano vero e proprio, alle parlate [[Puglia|pugliesi]] e [[Molise|molisane]]. Ciò è probabilmente dovuto all'afflusso di pescatori provenienti non solo dal [[Golfo di Napoli]], ma anche dalla [[Puglia]], che si ritrovarono anche nella zona del [[Lago]] di [[Fondi]]. È da notare che nell'area costiera settentrionale si fa sempre più forte, specie tra i giovani, l'influsso del romanesco, sia pure nella variante "pontina" parlata a [[Latina]] e provincia, e ciò soprattutto a San Felice Circeo, data la sua contiguità coi centri edificati durante le bonifiche operate nel fascismo, che furono colonizzati da persone provenienti in massima parte da Roma: le ragioni di tale tendenza a "romanizzare" la parlata locale risiedono nell'ormai secolare prestigio linguistico che un centro come Roma è in grado di esercitare ormai pressoché in tutta la regione Lazio e nell'Italia centromeridionale in genere.
==Bibliografia==
Nel centro storico di Gaeta è parlato il dialetto napoletano, anche se con vocali più "allungate", in quanto in essa risiedevano funzionari amministrativi e militari del [[Regno di Napoli]] che parlavano il linguaggio della Capitale partenopea nella sua variante più colta; nella restante parte del comune gaetano vi è invece un dialetto più simile a quelli dei centri limitrofi. La parlata napoletana è presente anche nelle [[Isole Ponziane]]. Vi sono poi altre parlate che a livello di vocalismo sono "aberranti" rispetto a quelle costiere e riconducono in parte ai dialetti mediani (per es. [[Lenola]], [[Castelforte]], [[Santi Cosma e Damiano (Italia)|Santi Cosma e Damiano]], [[Minturno]], [[Ausonia (Italia)|Ausonia]], [[Sant'Ambrogio sul Garigliano]], nelle quali sono presenti in pratica tutte le vocali e non vi è il conguaglio in "e"). È presente il [[dittongo metafonetico]] [[Lingua napoletana|napoletano]] nella grande maggioranza, ma si rileva la [[metafonesi]] [[sabina]] a Sora, [[Pontecorvo]], Fondi, Lenola, Minturno, Ausonia.
Nei dialetti in questione, nonostante abbiano chiare caratteristiche "[[meridionali]]" vi sono comunque anche alcuni vocabili del [[Ciociaro]] e del [[Romanesco]], sia pure in forma minoritaria. Ciò accade soprattutto perché tra le parlate dei paesi laziali "pontifici" e "borbonici" vi sono affinità strutturali, tenendo conto che da questa zona linguisticamente "meridionale", il confine con lo [[Stato della Chiesa]], tra [[Monte San Biagio (Italia)|Monte San Biagio]] e [[Sonnino]], non è molto lontano. In ogni caso, lo stacco dialettale è molto più "secco" proprio al confine sud tra i due stati pre-unitari di quanto lo sia, per esempio, nel confine ovest (tra [[Frosinone]] e [[Isola Liri]]).
La presenza dell'antico confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli si riflette tutt'oggi sulla pronuncia delle vocali: mentre infatti a Terracina vi è ancora la pronuncia chiusa di vocaboli quali "nóme", "esémpio" e i suffissi "-ménto e -ménte", già a Monte San Biagio essi suonano aperti. In alcuni centri quali Sperlonga, Gaeta ed Itri si differenzia addirittura tra gli avverbi in "-ménte", che vengono pronunciati chiusi, e i sostantivi in "-mènto", resi invece aperti. Sempre nelle aree più meridionali si verifica esattamente come a Napoli l'apertura di vocaboli quali "giòrno" e "lòro".
 
== Gruppo veneto ==
*{{cita libro
{{Vedi anche|Dialetto veneto}}
| nome = Will
* ''[[Comunità venetopontine|Venetopontino]]''.
| cognome = Lowes
|coautori = Christel Ludewig McCanless
| autore=
| anno=2001
| titolo= Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia
|p=245
|lingua = inglese
| editore= Scarecrow Press
| url=https://books.google.it/books?id=uvh3MQNvT00C&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=Zoueff&f=false
|ISBN = 0-8108-3946-6
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Lowes
}}
 
Dopo la bonifica delle paludi dell'[[agro pontino]], avvenuta nel [[ventennio fascista]], furono edificate alcune città, la più importante delle quali è [[Latina]], oggi capoluogo dell'omonima [[provincia]]. Questa zona fu massicciamente colonizzata da famiglie contadine originarie del [[Veneto]], [[Friuli]] ed [[Emilia]], con la formazione delle cosiddette ''[[comunità venetopontine]]'' nelle quali in particolare il dialetto veneto è tuttora presente in campagna nelle aree più isolate e nelle generazioni più anziane, ancorché in regresso in favore del [[romanesco]].
== Collegamenti esterni ==
 
== Fonti ==
*{{cita web
Alvise Schanzer, ''Per la conoscenza dei dialetti del Lazio sud-orientale: lo scadimento vocalico alla finale (primi risultati)'', "Contributi di filologia dell'Italia mediana III" 1989.
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.pbs.org/treasuresoftheworld/a_nav/faberge_nav/fnav_level_2/4house_workshop_fabfrm.html
|titolo=Fabergé Eggs...the workshops and workmasters
|accesso=19 luglio 2011
|lingua=en
|editore=[[PBS (azienda)|PBS]]
|sito=Treasures of the world
|data=|cid=Treasures of the World
}}
 
Francesco Avolio, ''Il confine meridionale dello Stato Pontificio e lo spazio linguistico campano'', "Contributi di filologia dell'Italia mediana IV" 1992.
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/English/masters.html#zuiev
|titolo= Vassily Zuiev
|accesso=28 dicembre 2011
|lingua=en
|editore= State Museums of the Moscow Kremlin
|sito=[http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/faberge_e.html WWW Faberge Tour]
|data=
|cid=Moscow Kremlin
}}
 
[[Pietro Trifone]], [https://www.academia.edu/15932159/Roma_e_il_Lazio_intero_volume_1_ Roma e il Lazio], Torino, UTET, 1992 (Prima Parte: Storia linguistica di Roma e del Lazio dalle origini del volgare al Novecento).
=[[Kokoshnik (punzone)]]=
 
[[Pietro Trifone]], [https://www.academia.edu/15954140/Roma_e_il_Lazio_intero_volume_2_ Roma e il Lazio], Torino, UTET, 1992 (Seconda Parte: Antologia di testi romani e laziali dalle origini del volgare al Novecento).
Il sistema di punzonatura standardizzato russo, così come lo conosciamo oggi, nasce da una ''[[ukaz]]'' (decreto) emesso nel 1700 dello zar [[Pietro il Grande]] che, durante il processo di riforma del sistema monetario russo, stabilì che la produzione di argentieri poteva essere di quattro purezze standard: 96, 90, 84 e 62 ''[[zolotnik]]i''.
 
Nel 1896 un editto dello zar Nicola II riformò questo antico sistema ed introdusse il nuovo [[punzone]] che prese il nome di '''kokoshnik''' dal tradizionale copricapo raffigurato sulla testa femminile volta a sinistra che appare al suo centro.
 
Fu utilizzato tra il 1899 ed il 1908 e reca all'interno di un [[cartiglio]] circolare o ovale, sulla sinistra la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'' e sulla destra le iniziali del saggiatore in caratteri cirillici.
Saggiatori di San Pietroburgo furono: Yakov Lyapimov dal 1899 al 1903; Yakor Lyapunov.
 
Nel 1908 e fino al 1926 fu introdotto un nuovo punzone recante, all'interno di un cartiglio ovale oblungo, una più dettagliata testa femminile acconciata con la ''[[kokoshnik (copricapo)|kokoshnik]]'', rivolta verso destra, dove è indicata la purezza dell'argento espressa in ''zolotnicki'', a sinistra è iscritto il simbolo della città/regione.
 
Oltre al punzone ovale si utilizzava anche una '''kokoshnik''' circolare che veniva apposta su oggetti di piccole dimensioni o su quelli facenti parte di un gruppo.
L'ufficio del saggiatore veniva indicato con una serie di punti e linee intorno al perimetro del marchio.
 
==Note==
 
== Note ==
{{Vedi anche|Clemente Merlo}}
<references/>
 
{{Dialetti d'Italia}}
==Collegamenti esterni==
 
* {{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.silvercollection.it/dictionarykokoshnik.html
|titolo=KOKOSHNIK
|accesso=
|lingua=en
|data=
}}
 
* {{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.925-1000.com/Frussia.html
|titolo=A brief overview of russian hallmarking
|accesso=
|lingua=en
|data=
}}
 
=[[Corcoran Gallery of Art]]=
 
<!-- {{S|musei}} -->
 
{{Museo
|Nome = Corcoran Gallery of Art
|Tipologia = [[arte]]<!-- tipo di materiale raccolto, con eventuali link -->
|Immagine = Corcoran Gallery of Art - Washington DC - DSC01051.JPG
|Larghezza = <!-- per l'immagine -->
|Didascalia =
|Data di fondazione = 1896
|Data di chiusura = 2014
|Fondatori = William Wilson Corcoran
|Indirizzo = 17th St. at New York Ave., NW, [[Washington, D.C.]], [[United States|USA]]<!-- più preciso possibile, incluso anche lo stato -->
|Direttore =
|Visitatori = <!-- numero di visitatori, con fonte in nota -->
|Anno visitatori = <!-- anno a cui si riferisce Visitatori, senza link; obbligatorio se c'è Visitatori -->
|Sito = http://www.corcoran.org/<!-- sito internet -->
}}
 
Il '''Corcoran Gallery of Art''' era una [[galleria d'arte]] di [[Washington, DC]], negli [[Stati Uniti d'America]], dedicata principalmente all'arte americana.
 
Dopo decenni di problemi finanziari, nel 2014 la Corcoran ha annunciato la firma di uno storico accordo per la cessione della sua collezione alla [[National Gallery of Art]].
Inoltre l'affiliato [[Corcoran College of Art and Design]] è stato assorbito dalla [[George Washington University]].<ref>{{cita news
| url=http://www.washingtonpost.com/lifestyle/style/corcoran-gallery-george-washington-university-and-national-gallery-close-deal-to-transform-corcoran/2014/05/15/4ddba908-dc4a-11e3-b745-87d39690c5c0_story.html
| pubblicazione = [[The Washington Post]]
| lingua = inglese
| nome=David
| cognome=Montgomery
| titolo=Corcoran Gallery, GWU and National Gallery close deal to transform Corcoran
| data= 21 febbraio 2014}}</ref>
 
Fondata nel 1869 da [[William Wilson Corcoran]], era la galleria d'arte non-federale più antica e più grande del [[District of Columbia]] e una delle più antiche istituzioni culturali sostenute privatamente di [[Washington]].
 
La collezione permanente comprende opere do [[Rembrandt Peale]], [[Eugène Delacroix]], [[Edgar Degas]], [[Thomas Gainsborough]], [[John Singer Sargent]], [[Claude Monet]], [[Pablo Picasso]], [[Edward Hopper]], [[Willem de Kooning]], [[Joan Mitchell]], [[Gene Davis (painter)|Gene Davis]] e molti altri.
 
<!-- {{T|lingua=inglese|argomento=musei|data = marzo 2012}} -->
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|Category:Corcoran Gallery of Art}}
 
{{Coord|38|53|44.81|N|77|2|23.63|W|display=title|type:landmark}}
 
{{Portale|Musei|Stati Uniti d'America}}
 
<!-- [[Categoria:Musei degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Musei di Washington]] -->
 
=[[Orologio del Pavone]]=
 
{{Azienda
| nome = Swingline
| logo = Custom swingline.jpg
| logo_dimensione =
| foto =
| didascalia = Spillatrice della Swingline
| tipo =
| data_fondazione = 1925
| luogo_fondazione = New York City
| fondatori = Jack Linsky
| sede = [[Lincolnshire (Illinois)|Lincolnshire]], [[Illinois]]
| nazione = USA
| persone_chiave =
| industria = cancelleria
| prodotti = cucitrici, perforatrici per carta, taglierine
| sito = www.swingline.com
}}
 
La '''Swingline''' è un'azienda statunitense specializzata nella produzione di articoli di [[Cancelleria (ufficio)|cancelleria]] per ufficio, in particolare [[Graffettatrice| cucitrici]] e [[perforatrici per carta]].
È una [[Divisione (organizzazione aziendale)|divisione]] della ''[[ACCO Brands Corporation]]'' e con questa ha sede in [[Illinois]] a [[Lincolnshire (Illinois)|Lincolnshire]].
 
Tutta la produzione è localizzata in Cina.
 
== Storia ==
 
La '''Swingline''' fu fondata nel 1925 a [[New York City]] da Jack Linsky, con il nome di ''Parrot Speed Fastener Company'' e aprì il primo impianto di produzione nel 1931 a [[Long Island City]], [[Queens]], [[New York]].
 
Otto anni dopo la società ha cambiato il suo nome in ''Speed Products'' e, soprattutto, ha creato una nuova cucitrice la cui parte superiore si apre per consentire di inserire facilmente una striscia di [[graffetta|punti metallici]], questo prodotto è diventato rapidamente lo standard del settore e lo è ancora oggi.
 
Nel 1956 la società è stata rinominata '''Swingline''' e nel 1970 venduta alla ''[[American Brands]]''<ref>{{cita news
| cognome = Korkki
| nome = Phyllis
| titolo = The Attachment That Still Makes Noise
| url = http://www.nytimes.com/2013/03/24/business/staplers-the-attachment-thats-still-making-noise.html?pagewanted=all&_r=0
| lingua = inglese
| accesso = 7 giugno 2014
| pubblicazione = [[The New York Times]]
| data = 23 marzo 2013}}</ref>;
quest'ultima nel 1987 acquistò la ''ACCO'' alla quale trasferì la '''Swingline'''; nel 2005 la ''ACCO'' fu scorporata e fusa con la ''[[General Binding Corporation]]'' divenendo la ''ACCO Brands''<ref>{{Cita web
|url = http://www.fortunebrands.com/news/ReleaseDetail.cfm?ReleaseID=163804&ReleaseType=Corporate
|titolo = FORTUNE BRANDS AND GENERAL BINDING CORPORATION ANNOUNCE PROGRESS TOWARDS ACCO WORLD-GBC MERGER
|autore =
|sito = Fortune Brands
|data = 18 maggio 2005
|lingua = inglese
|accesso = 7 giugno 2014
}}</ref> della quale la '''Swingline''' è tutt'oggi una divisone.
 
==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|Category:National Cowboy & Western Heritage Museum}}
 
==Collegamenti esterni==
 
* {{en}} [http://www.acco.com/swingline/productdetail.aspx?sku=S7074736E&cat=1003Type=Swingline 747 Rio Red Stapler]
 
*{{YouTube
|autore =
|id = NKHyqjHqQLUType
|titolo = The IT Crowd
|minuto =
|secondo =
|produttore =
|lingua = en
|data = 26 novembre 2008
|accesso = 7 giugno 2014
}}
{{Portale|aziende}}
 
<!-- [[Categoria:Aziende di cancelleria statunitensi]] -->
 
=Antenati=
{| class="wikitable"
|+'''Tre generazioni di antenati di Francesco I'''
|-
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Francesco I delle Due Sicilie'''
| rowspan="4" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Ferdinando I delle Due Sicilie]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Carlo III di Spagna]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo V di Spagna]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta Farnese]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Maria Amalia di Sassonia]]
| align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Augusto III di Polonia]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Maria Giuseppa d'Austria]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]
| rowspan="2" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Francesco I di Lorena]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Leopoldo di Lorena]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Élisabeth Charlotte d'Orléans]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Maria Teresa d'Asburgo]]
| align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Carlo VI d'Asburgo]]
|-
| align="center"| '''Bisnonna materna'''<br />[[Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel]]
|}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799|etichetta=Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.repubblicanapoletana.it/acton.htm Biografia di Acton]
* [http://www.napoliontheroad.it/celentanoferdinando.htm Ferdinando I]
 
=[[Uovo dei fiori di melo]]=
 
{{Uovo Fabergé
| nome = Uovo dei fiori di melo
| immagine = Uovo dei fiori di melo.jpg
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<!-- (°) Caratteristiche -->
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}}
 
L<nowiki>'</nowiki>'''Uovo dei fiori di melo''' è un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che fu fabbricato a [[San Pietroburgo]] nel 1901 sotto la supervisione di [[Michael Perkhin]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]] al quale era stato ordinato da [[Alexander Kelch]] per farne dono a sua moglie, l'ereditiera [[Varvara Petrovna Bazanova|Barbara Kelch]].<ref name=Treasures>{{cita sito|Treasures|}}</ref>
 
È una delle sette uova che, ogni anno dal 1898 al 1904, furono ordinate da Alexander Ferdinandovich Kelch e che Michael Perkhin, all'epoca mastro orafo della Fabergé, realizzò ispirandosi a [[Uova Fabergé|quelle imperiali]].<ref>{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome =
|cognome =
|url = http://genevaanderson.wordpress.com/tag/1902-kelch-rocaille-egg/
|titolo = review: Bling’s Big Three— Fabergé, Tiffany, Lalique—at 1900 World’s Fair, Legion of Honor, February 7- May 31, 2009
|pubblicazione = ART hound
|giorno = 16
|mese = maggio
|anno = 2009
|accesso = 15 novembre 2014}}</ref>
 
==Ex uovo imperiale==
 
Fu a lungo annoverato tra le uova imperiali donate all'[[Imperatrice vedova]] [[Dagmar di Danimarca|Marija]];<ref name=Mieks>{{cita sito|Mieks|}}</ref> i primi dubbi al riguardo sono stati sollevati nel 1979, quando la proprietà di sei uova che appaiono in una fotografia del 1920 è stata attribuita ad Alexander Ferdinandovich Kelch;
tra queste l'[[Uovo pigna]] e l'Uovo con Gallo, che fino ad allora erano considerate imperiali e altre che recano le iniziali BK di Barbara Kelch: l'[[Uovo con gallina per Kelch|Uovo con gallina]], [[Uovo bomboniera]] e [[Uovo rocaille]].<ref name=Treasures/>
 
==Proprietari==
 
Barbara Kelch lasciò il marito e la Russia nel 1905, quando si trasferì a Parigi dopo che gran parte della sua fortuna era stata spazzata via durante la [[guerra russo-giapponese]]; nel 1920 vendette le sue uova Fabergé.<ref name=Reif >{{Cita|Reif|}}</ref>
 
Nel 1920 [[A la Vieille Russie|Jacques Zolotnitsky]] di ''[[A la Vieille Russie]]'', che all'epoca aveva sede a [[Parigi]], acquistò dal gioielliere Morgan di [[Rue de la Paix (Parigi)|Rue de la Paix]] a [[Parigi]] per 40.000 [[Franco francese|franchi]] (3.000 [[Dollaro statunitense|dollari]]),<ref name=Treasures/> l'Uovo dei fiori di melo ed altre cinque uova; suo nipote [[A la Vieille Russie|Léon Grinberg]] nel 1928 le rivendette ad un collezionista statunitense<ref name=Mieks/> per 200.000 [[Franco francese|franchi]] (7.800 [[Dollaro statunitense|dollari]]).<ref name=Treasures/>
 
L'uovo è rimasto negli [[Stati Uniti]], in una collezione privata, fino al maggio 1994, quando un anonimo acquirente russo se lo aggiudicò ad un'asta da [[Christie's]] a [[Ginevra]] per 861.585 dollari.
Il 19 novembre 1996, l'uovo è stato nuovamente messo all'asta da Christie's a Ginevra, ed è stato venduto per 1.128.740 dollari<ref>{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=
|url=http://www.treasuresofimperialrussia.com/r_chap13_kelch.html
|titolo= 1898 The Kelch Hen Egg
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|dataarchivio=23 agosto 2007
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|urlmorto = si }}</ref> ad Adulf Peter Goop, collezionista del Liechtenstein che, dopo aver raccolto la più grande collezione al mondo di uova di Pasqua (circa 3000 pezzi), nel 2012 l'ha donata al [[Principato del Liechtenstein]],<ref name=Mieks/> l'uovo dei fiori di melo è custodito presso il Museo Nazionale del Liechtenstein, a [[Vaduz]].<ref>{{cita web
| cognome= |nome= |autore=
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| titolo = Collections
| accesso = 06 marzo 2015
| lingua = en
| sito= Liechtensteinisches Landesmuseum
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==Descrizione==
 
L'uovo è fatto di [[Nefrite (minerale)|nefrite]] verde, oro rosso e verde, argento, diamanti, smalto opaco bianco e rosa, la fodera è in velluto.
 
È una delle uova più grandi fabbricate da Fabergé.
Il disegno ''[[Art Nouveau]]'' in stile giapponese segue la moda dell'epoca.
 
Si tratta di uno scrigno portagioie a forma di uovo, le due metà del guscio, lucido e sorprendentemente sottile, sono intagliate in un unico blocco di nefrite color muschio.
 
Poggia su quattro piedi d'oro rosso e verde modellati come rami, contorti e macchiati di muschio, dai quali si protendono ramoscelli con nodi, venature, muschio e foglie in d'oro, che avvolgono l'uovo incrociandosi tra loro e sui quali si aprono fiori di melo con i petali in smalto bianco ed il centro formato da un diamante in una montatura d'argento con lo sfondo rosa.
 
La sorpresa è andata persa.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
 
*{{cita libro
| nome = Toby
| cognome = Faber
| autore=
| anno=2008
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
| città = New York
|lingua = inglese
| editore= Random House
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|ISBN = 9781588367075
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Faber
}}
 
*{{cita libro
| nome = Christopher
| cognome = Forbes
|coautori = Johann Georg Prinz von Hohenzollern
| autore=
| anno=1990
| titolo= Fabergé, the imperial eggs
|lingua = inglese
| editore= Prestel
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|ISBN = 9780937108093
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
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}}
 
*{{cita testo
| nome1 = Will
| cognome1 = Lowes
| nome2 = Christel Ludewig
| cognome2 = McCanless
| anno=2001
| titolo= Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia
| lingua = inglese
| editore= Scarecrow Press
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|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
| cid = Lowes e McCanless }}
 
*{{cita libro
| nome = Abraham Kenneth
| cognome = Snowman
| autore=
| anno=1988
| titolo= Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia
|lingua = inglese
| editore= Gramercy
| url=http://books.google.com/books?id=ZlwRAQAAMAAJ&dq=editions:ISBN0517405024
|ISBN = 0-517-40502-4
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Snowman
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Rita
|cognome = Reif
|coautori =
|url = http://www.nytimes.com/1997/03/30/arts/for-the-fabulous-eggs-the-magic-only-grows.html?src=pm
|titolo = For the Fabulous Eggs, The Magic Only Grows
|pubblicazione = [[The New York Times]]
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|cid = Reif
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|urlarchivio =
|dataarchivio =
|deadurl =
}}
 
==Voci correlate==
 
*[[Uova Fabergé]]
 
*[[Decorazione delle uova]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
| cognome= |nome= |autore=
| url = http://mieks.com/eng/Kelch-Eggs/Kelch-1901-Apple-Blossom-Egg.htm
| titolo = 1901 Kelch Apple Blossom Egg
| accesso = 06 marzo 2015
| lingua = en
|sito= Mieks Fabergé Eggs
| data = 28 febbraio 2013
| urlarchivio = http://web.archive.org/web/20150306124106/http://mieks.com/eng/Kelch-Eggs/Kelch-1901-Apple-Blossom-Egg.htm
| dataarchivio = 6 marzo 2015
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| cid = Mieks}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=
|url=http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_chap14_kelchchantecleer.html
|titolo= 1904 The Kelch Chanticleer Egg
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|opera= Fabergé Treasures of Imperial Russia
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|dataarchivio=19 luglio 2011
|cid=Treasures
|urlmorto = si
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|http://www.friendsofjade.org/current-article/2008/2/4/russia-old-and-new-siberian-jade-objects.html
|titolo= Russia, Old and New - Siberian jade objects
|accesso= 6 marzo 2015
|lingua=en
|sito= Friends Of Jade
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=[[Terzo uovo imperiale]]=
 
{{Uovo Fabergé
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| fatto_per = [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]]
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Il '''Terzo uovo imperiale''' è una delle [[Uova Fabergé|uova imperiali]] [[Fabergé]]: un [[uovo di Pasqua]] [[Gioielleria|gioiello]] che il penultimo [[Zar]] di Russia, [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]], donò a sua moglie, la [[Zarina]] [[Dagmar di Danimarca|Marija Fëdorovna Romanova]] nel 1887.
 
Fu fabbricato a [[San Pietroburgo]], nel laboratorio di [[August Holmström]], per conto del gioielliere russo [[Peter Carl Fabergé]] della [[Fabergè]].
 
Era uno delle Uova imperiali Fabergé andate perdute, ma nel 2012 è stato ritrovato.<ref name=Singh>{{Cita|Singh|}}</ref>
 
==Proprietari==
 
==Finding the egg==
 
Nei documenti del Gabinetto imperiale russo l'uovo di Pasqua del 1887 è stato descritto come:
<blockquote>
<p>"Uovo di Pasqua con orologio, decorato con diamanti, zaffiri e diamanti taglio rosetta - 2160 r"</p>
<p>"Uovo d'oro con orologio con pulsante diamante su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"</p>
<p>"Uovo d'oro con orologio su supporto di diamante (?) su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"</p>
</blockquote>
 
Un uovo identico a quello ritrovato nel 2012 è stato fotografato, con altri tesori appartenenti all'imperatrice vedova Marija Fëdorovna, alla mostra del marzo 1902 nella ''Von Dervis Mansion'', sul [[Lungoneva Angliskaja]] a [[San Pietroburgo]]; la mostra era intitolata "Manufatti Fabergé, antiche miniature e tabacchiere"<ref>{{Cita|Proler, Skurlov|}}</ref>, il che suggerisce che gli oggetti diversi da miniature o tabacchiere provenivano da Fabergé<ref>([http://www.mieks.com/eng/1887_Third_Imperial_Egg.htm Palmade and Palmade 2011])</ref>.
Di questa mostra è giunta fino a noi la fotografia di una vetrina piramidale ove, insieme ad undici uova Fabergé appartenenti a Marija Fëdorovna, è visibile l'uovo identificato nel 2011 come Terzo uovo imperiale<ref>(Palmade and Palmade 2011)</ref>.
 
Le descrizioni del Gabinetto imperiale russo combacia con quella presente in un elenco del 1922 di oggetti confiscati di un uovo con zaffiri, un pulsante di diamante e un piedistallo d'oro<ref>([http://www.mieks.com/eng/1887_Third_Imperial_Egg.htm Palmade and Palmade 2011])</ref>.
Nell'inventario del 1922 non si specifica che questo uovo è di Fabergé, ma tale descrizione è la più coerente con quella dell'uovo Fabergé nel precedente registro del Gabinetto Imperiale Russo<ref>{{Cita|Proler, Skurlov| Appendix 4}}</ref>.
La mancata identificazione dell'uovo come Fabergé tra il 1917 e il 1922 durante la confisca e il trasferimento, rappresenta probabilmente la causa iniziale del suo smarrimento.
 
Da quando si è cominciato a studiare seriamente Fabergé fino al 2008, l'[[Uovo del serpente blu]] è stato identificato come [[Uova Fabergé|uovo imperiale]] del del 1887,
nonostante il fatto che manca di zaffiri, che lo stile elaborato è più coerente con le uova di Fabergé successive e che il prezzo pagato nel 1887 di 2.160 rubli sembra troppo basso<ref>(Lopato)</ref>.
Therefore, a theory of a lost ''Third Imperial Egg'' was not put forth until October 2008 when Annemiek Wintraecken postulated that the [[Uovo del serpente blu]] was in fact the supposedly missing 1895 egg, leaving the 1887 egg unaccounted for.
 
On 6 July 2011, two Fabergé experts in America, Vincent and Anna Palmade<ref>{{cita sito|Wartski|}}</ref> discovered an image of an egg identical to the one in the 1902 Von Dervais exhibition photograph in an old catalog for a March 1964 auction at [[Sotheby's#Beginnings|Parke-Bernet (now Sotheby's)]]<ref>(Nikkah 13 Aug 2011)</ref>.
The "newly discovered image of the egg ... prompted a frantic search by Sotheby's to trace its whereabouts" and presumably led to the article by Roya Nikkhah titled ''Is this £20 million nest-egg on your mantelpiece?'' published on 13 August 2011 in ''[[The Daily Telegraph|The Telegraph]].''
 
The 2011 ''Telegraph'' article included an interview with Kieran McCarthy, "a Fabergé expert from the Mayfair jeweller Wartski" and McCarthy stated "whoever has this piece will have no idea of its provenance and significance – nor will they know they are sitting on a royal relic which could be worth £20  million." McCarthy hypothesized that there "is every chance this egg is somewhere in this country, because even though it was not sold as Fabergé in the 1964 auction, a lot of Fabergé collectors and buyers of “Fabergé-style” works of art were English collectors at the time." While the hypothesis of current English ownership proved invalid, the search efforts and commentary in the United Kingdom led to the publication of the ''Telegraph'' article which included the black and white photograph from the 1964 catalog and repeated much of the description, including that the egg contained "a gold watch by the Swiss watch maker Vacheron & Constantin." The article was archived online and thereafter available to the global (English-reading) audience and searchable on [[Google]].
 
"One night in 2012" a scrap dealer in America went online to research the gold egg which had "languished in his kitchen for years." He had purchased the egg about a decade before for $13,302 "based on its weight and estimated value of the diamonds and sapphires featured in the decoration" intending "to sell it on to a buyer who would melt it down" but "prospective buyers thought he had over-estimated the price and turned him down"<ref name=Singh/>.
The scrap dealer "Googled 'egg' and 'Vacheron Constantin', a name etched on the timepiece inside"<ref name=Singh/> and the result was the 2011 ''Telegraph'' article.
He "recognised his egg in the picture"<ref name=Singh/>.
 
The scrap dealer contacted Kieran McCarthy and flew to London to get an opinion from Wartski. McCarthy reported the scrap dealer "hadn't slept for days" and "brought pictures of the egg and I knew instantaneously that was it. I was flabbergasted – it was like being Indiana Jones and finding the Lost Ark"<ref name=Singh/>.
McCarthy subsequently flew to the US to verify the discovery and described the find ___location as "a very modest home in the Mid West, next to a highway and a Dunkin’ Donuts. There was the egg, next to some cupcakes on the kitchen counter"<ref name=Singh/>.
A picture of the egg ''in situ'' on the kitchen counter next to a cupcake was subsequently included in the follow-up ''Telegraph'' article in March 2014 and was in circulation in various articles on the Internet.
 
McCarthy confirmed to the scrap dealer that he had an [[Fabergé egg#List of Fabergé Tsar Imperial Easter eggs|Imperial Fabergé Easter Egg]] and the dealer "etched Mr. McCarthy's name and the date into the wooden bar stool on which Mr. McCarthy sat to examine the egg" <ref name=Singh/>.
McCarthy noted that the scrap dealer "invested some money in this piece and hung on to it because he was too stubborn to sell it for a loss" and "I have been around the most marvellous discoveries in the art world, but I don’t think I’ve ever seen one quite like this – finding this extraordinary treasure in the middle of nowhere"<ref name=Singh/>.
 
Wartski bought the egg on behalf of a Fabergé collector who allowed the firm to exhibit the piece, for the first time in 112 years, in April 2014. As evidence of its journey, the egg "has several scratches on it where the metal was tested for its gold content by prospective buyers ... the new buyer thought they enhanced the piece because they are part of its history"<ref name=Singh/>.
 
==Provenance==
 
{| class="wikitable"
|-
! scope="col" style="width:15%;"| Custody dates
! scope="col" style="width:25%;"| Custodian
! scope="col" style="width:50%;"| Description at time of custody
! scope="col" style="width:10%;"| Method of transfer
|-
| 1886 to 1887
| Workshop of August Holmström, chief jeweller at [[House of Fabergé]]
|
| Sale by maker (2160 roubles)
|-
| April 1887 to September 1917
| Russian Imperial Cabinet, Empress Maria Feodorovna (later Dowager Empress), Anichkov Palace
| "1887 -Easter Egg with clock, decorated with diamonds, sapphires and rose cut diamonds 2160 r(oubles)" (Account books of N. Petrov (Assistant Manager to the Imperial Cabinet))
| Confiscation
|-
| September 1917 to 17 February-24 March 1922
| Moscow Kremlin Armoury
| "Art. 1548. 'A lady's gold watch, opened and set into a gold egg with one diamond. The latter on a gold tripod pedestal with three sapphires.' Number 1644" (reported Kremlin archive documentation)
| Transfer
|-
| 17 February-24 March 1922 to Unknown
| Special plenipotentiary of the Council of People's Commissars, Ivan Gavrilovich Chinariov
| "One gold egg with watch, diamond push-piece and pedestal with 3 sapphires and rose cut diamonds" (description of Article 68/1548 in the records of the transfer to the Special plenipotentiary)
| Unknown
|-
| Unknown
|
|
|
|-
| Unknown to 7 March 1964
| "Clark"
| "Gold Watch in egg- form case on wrought three- tone gold stand set with jewels, fourteen Karat gold watch in reeded egg shaped case with seventy-five point old mine clasp by Vacheron Constantin; on eighteen karat three-tone gold stand exquisitely wrought with an annulus, bordered with wave scrollings and pairs of corbel like legs cisele with a capping of roses, pendants of tint leaves depending to animalistic feet with ring stretcher: the annulus bears three medallions of cabochon sapphires surmounted by tiny bowknotted ribbons set with minute diamonds, which support very finely cisele three-tone gold swags of roses and leaves which continue downward and over the pairs of legs. Height 31/4 inches" (Parke Bernet Catalogue, 1964).
| Sale by auction, Parke Bernet, New York ($2,450 USD)
|-
| Unknown
|
|
|
|-
| Unknown - About 2003
| A dealer in the American Midwest
| Estimated $15,000 in gold and gem content
| Sale at a "bric-a-brac market in the American Midwest" (for $13,302 USD)
|-
| About 2003 - 2012
| A scrap dealer in the American Midwest
| "The Lost Third Imperial Easter Egg by Carl Fabergé. Given by Alexander III Emperor and Autocrat of all the Russias to Empress Marie Feodorovna for Easter 1887. The jewelled and ridged yellow gold Egg stands on its original tripod pedestal, which has chased lion paw feet and is encircled by coloured gold garlands suspended from cabochon blue sapphires topped with rose diamond set bows. It contains a surprise of a lady’s watch by Vacheron Constantin, with a white enamel dial and openwork diamond set gold hands. The watch has been taken from its case to be mounted in the Egg and is hinged, allowing it to stand upright. Made in the workshop of Fabergé’s Chief-Jeweller: August Holmström, St. Petersburg, 1886-1887. Height 8.2 cm" (Wartski website, 2014).
| Sale to a private collector via Wartski (for an undisclosed amount)
|-
| 2012-
| Private Collection
|
|
|}
 
==Exhibitions==
 
*March 1902, Von Dervais Mansion Exhibition, St. Petersburg
*14-17 April 2014, exhibited at Wartski, 14 Grafton Street, London
 
==Descrizione==
 
 
===Sorpresa===
 
Orologio da donna ''[[Vacheron Constantin]]'' con quadrante in smalto bianco e lancette in oro traforato incastonate di diamanti.
 
==Contesto storico==
 
==Uovo della perla==
 
L''''Uovo della perla''' è spesso incluso nelle descrizioni dell'Uovo nécessaire a causa della confusione nei documenti d'archivio incompleti.
 
L'Uovo della perla è stato consegnato ad Alessandro III il 16 marzo 1889 ma non vi è alcuna indicazione che fosse un regalo di Pasqua per sua moglie.
É possibile che, a causa di qualche problema con l'Uovo della perla, fu fabbricato l'Uovo nécessaire come dono pasquale per il 1889;
questa ipotesi è confermata dal fatto che queste due uova costarono molto meno di quelle fatte prima e dopo il 1889.<ref name = Lo26>{{Cita|Lowes|pg. 26|Lowes}}</ref>
 
Per qualche tempo si è creduto che l'[[Uovo della Resurrezione]] fosse l'Uovo della perla a causa delle conclusioni tratte da Marina Lopato nell'articolo su ''Apollo'' del gennaio 1984.<ref name=Lo26/>
Tuttavia, un esame più attento dimostra che le due uova non possono essere lo stesso in quanto l'Uovo della Resurrezione non si apre, e non c'è posto per l'anello con perla descritto nella fattura Fabergé.
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore = Roya Nikkah
|url = http://www.telegraph.co.uk/culture/culturenews/8700286/Is-this-20-million-nest-egg-on-your-mantelpiece.html
|titolo = Is this £20 million nest-egg on your mantelpiece?
|pubblicazione = [[The Telegraph]]
|editore = Telegraph Media Group Limited
|data = 13 agosto 2011
|accesso = 5 aprile 2014
|cid = Nikkah
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore = Anita Singh
|url = http://www.telegraph.co.uk/culture/art/art-news/10706025/The-20m-Faberge-egg-that-was-almost-sold-for-scrap.html
|titolo = The £20m Fabergé egg that was almost sold for scrap
|pubblicazione = [[The Telegraph]]
|editore = Telegraph Media Group Limited
|data = 18 marzo 2014
|accesso = 5 aprile 2014
|cid = Singh
}}
 
*{{Cita testo
|lingua = inglese
| nome = Lynette G.
| cognome = Proler
| nome2 = Valentin V.
| cognome2 = Skurlov
| autore3 = Tatʹi︠a︡na F. Faberzhe
| wkautore3 = Tatiana Fabergé
|altri =
|titolo = The Fabergé imperial Easter eggs
|pubblicazione = <!-- alternative: rivista, giornale, sito -->
|editore = Christie's
|città =
|data =
|anno=1997
|dataoriginale =
|url = http://books.google.it/books?id=Cj09AQAAIAAJ&dq=editions:0P40yoMb0g8C&hl=it
|urlcapitolo =
|formato =
|serie =
|ed =
|cid = Proler, Skurlov
|ISBN = 978-0-903432-48-1
}}
 
*{{cita libro
| nome = Toby
| cognome = Faber
| autore=
| anno=2008
| titolo= Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire
| città = New York
|lingua = inglese
| editore= Random House
| url=http://books.google.it/books?id=BBTAylxcrAwC&dq=Faberge+Eggs:+The+Extraordinary+Story+of+the+Masterpieces+That+Outlived+an+Empire&hl=it&ei=SQc3TqjSM4et8gOY8cWhDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA
|ISBN = 978-1-4000-6550-9
|cid = Faber
}}
 
*{{cita libro
| nome = Christopher
| cognome = Forbes
| autore2 = Johann Georg Prinz von Hohenzollern
| autore=
| anno=1990
| titolo= Fabergé, the imperial eggs
|lingua = inglese
| editore= Prestel
| url=http://books.google.it/books?id=YxJbNQAACAAJ&dq=FABERGE;+The+Imperial+Eggs&hl=it&ei=pQQ3Tv78EMut8QPsrMGgDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCoQ6AEwAA
|id = AISN B000YA9GOM
|cid = Forbes
}}
 
*{{cita libro
| nome = Will
| cognome = Lowes
| autore2 = Christel Ludewig McCanless
| anno=2001
| titolo= Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia
|lingua = inglese
| editore= Scarecrow Press
| url=http://books.google.it/books?id=uvh3MQNvT00C&dq=Faberg%C3%A9+Eggs:+A+Retrospective+Encyclopedia&hl=it&ei=PQE3Tq3-Aous8QPt4NmhDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCoQ6AEwAA
|ISBN = 978-0-8108-3946-5
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Lowes
}}
 
*{{cita libro
| nome = Abraham Kenneth
| cognome = Snowman
| anno=1988
| titolo= Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia
| lingua = inglese
| editore= Gramercy
| url=http://books.google.com/books?id=ZlwRAQAAMAAJ&dq=editions:ISBN0517405024
|ISBN = 0-517-40502-4
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Snowman
}}
 
==Voci correlate==
 
*[[Uovo Fabergé]]
 
*[[Decorazione delle uova]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |autore=
|url=http://www.mieks.com/eng/1887_Third_Imperial_Egg.htm
|titolo= 1887 Third Imperial Egg
|accesso= 19 aprile 2014
|lingua=en
|sito= Mieks Fabergé Eggs
|data= 7 aprile 2014
|id=Mieks
}}
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |autore=
|url=http://www.wartski.com/The%20Third%20Imperial%20Easter%20Egg%20at%20Wartski.htm
|titolo= The Lost Third Imperial Easter Egg by Carl Fabergé
|accesso= 25 aprile 2014
|lingua=en
|editore= [[Wartski]]
|data= 2014
|id = Wartski
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url= http://www.mondofaberge.it/index.php?option=com_content&view=article&id=62&Itemid=2
|titolo= 6. L'UOVO SUL COCCHIO CON CHERUBINO
|accesso= 15 marzo 2014
|editore=Mondo Fabergè
|sito=La collezione
|data=
|id=Mondo Fabergè
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|url= http://www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2011/faberge
|titolo= Fabergé from the Matilda Geddings Gray Foundation Collection
|accesso= 20 settembre 2012
|lingua=en
|editore= [[The Metropolitan Museum of Art]]
|data=|id=Metropolitan Museum
}}
 
*{{cita web
|cognome= |nome= |autore =
|url = http://andrejkoymasky.com/liv/fab/06/fab06.html
|titolo = Imperial Danish Palaces Egg
|accesso= 26 febbraio 2013
|lingua=en
|editore= Mat & Andrej Koymasky
|sito=Fabergé Imperial Easter Eggs - Index
|data= 13 luglio 2005
|id=Koymasky
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Monica Clare
|cognome = McLaughlin
|url = http://www.jckonline.com/article/293038-Faberge_Travels_to_Tennessee.php
|titolo = Fabergé Travels to Tennessee
|pubblicazione = [[JCK]] Magazine
|editore = Reed Exhibitions
|giorno = &nbsp;
|mese = aprile
|anno = 2007
|data =
|accesso = 17 agosto 2011
|cid = McLaughlin
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url= http://www.cheekwood.org/Art/Past_Exhibitions/Faberge.aspx
|titolo= The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé
|accesso= 10 marzo 2013
|lingua=en
|editore= Cheekwood's Museum of Art
|data=
|id= Cheekwood
}}
 
===Collegamenti esterni===
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Rita
|cognome = Reif
|url = http://www.nytimes.com/1997/03/30/arts/for-the-fabulous-eggs-the-magic-only-grows.html?src=pm
|titolo = For the Fabulous Eggs, The Magic Only Grows
|pubblicazione = [[The New York Times]]
|giorno = 30
|mese = marzo
|anno = 1997
|data =
|accesso = 2 marzo 2012
|cid = Reif
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|url= http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_chap3_resurrection.html
|titolo= 1899 The Resurrection Egg
|accesso= 30 giugno 2012
|lingua=en
|sito=[http://www.treasuresofimperialrussia.com/e_home.html Fabergé Treasures of Imperial Russia]
|data=|id=Treasures
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Pavel
|cognome = Romanov
|url = http://www.energytribune.com/articles.cfm?aid=681
|titolo = Buying Putin's Indulgences
|pubblicazione = Energy Tribune
|giorno = 12
|mese = novembre
|anno = 2007
|data =
|accesso = 31 gennaio 2012
|cid = Romanov
}}
 
*{{cita web
|cognome=|nome=|autore=
|url= http://www.royalcollection.org.uk/eGallery/object.asp?searchText=Faberge+egg&x=0&y=0&pagesize=20&object=9022&row=23&detail=about
|titolo= Mosaic Egg
|accesso= 26 maggio 2012
|lingua=en
|sito= The Royal Collection
|data=|id=Royal
}}
 
 
 
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url =http://www.alexanderpalace.org/palace/lillies.html
|titolo= Lilies of the Valley Egg
|accesso= 19/02/20121
|lingua=en
|editore= Alexander Palace Time Machine
|sito= ZOOM Fabergé Imperial Eggs
|data=
|id=Alexander Palace
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.vmfa.museum/Collections/Faberg%C3%A9/Imperial_Egg_47_20_32.aspx
|titolo= Imperial Rock Crystal Easter Egg
|accesso=
|lingua=en
|editore=Virginia Museum of Fine Arts
|sito=Collections - Fabergé
|data=
|id=VMoFA
}}
 
 
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url = http://fly.hiwaay.net/~christel/discoveries/necessaire-egg.htm
|titolo= The Missing Néccessaire Egg
|accesso=2 gennaio 2012
|lingua=en
|sito=Fabergé Research Site
|data=
|id=Fabergé Research Site
}}
 
*{{cita web
|cognome= Paredes
|nome= Liana
|coautori=Anne e Arend Odom
|autore=
|url=http://trio.hillwoodmuseum.org/detail.php?t=objects&type=all&f=&s=egg&record=113
|titolo= Twelve Monogram Egg
|accesso= 27 dicembre 2011
|lingua = en
|editore = Hillwood Estate, Museum & Gardens
|sito= A Taste for Splendor: Russian Imperial and European Treasures from the Hillwood Museum
|data=|anno = 1998|id= Hillwood
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url= http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/English/f_egg08.html
|titolo= The Alexander III Equestrian Egg, 1910
|accesso= 2 settembre 2011
|lingua=en
|editore= State Museums of the Moscow Kremlin
|sito=[http://www.moscowkremlin.ru/faberge/Ns/faberge_e.html WWW Faberge Tour]
|data=|id=Moscow Kremlin
}}
 
*+<!-- http://caffetteriadellemore.forumcommunity.net/?t=38901036 -->
*+<!-- http://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=37989850 -->
*[http://www.internetstones.com/russian-table-portrait-diamond-famous-jewelry.html]
 
*{{cita web
|titolo=Fabergé Eggs: Fragile Remembrances
|editore=[[Public Broadcasting Service|PBS]].org
|url=http://www.pbs.org/treasuresoftheworld/faberge/flevel_1/f5_fragile_remember.html
|lingua=en
|accesso=16 settembre 2011
|id=PBS
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url= http://art.thewalters.org/viewwoa.aspx?id=4432
|titolo= Gatchina Palace Egg
|accesso= 29 agosto 2011
|lingua=en
|editore= The Walters Art Museum
|data=
|id=Walters Art Museum
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.pbs.org/treasuresoftheworld/faberge/flevel_2/flevel2_after_whereabouts.html|pbs.org/treasuresoftheworld
|titolo= Current Whereabouts of the Fifty Imperial Faberge Eggs
|accesso=
|lingua=en
|editore=PBS
|sito=Faberge Eggs
|data=14 dicembre 2009
}}
 
*{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.yachtstandart.com/standart-mainframe.htm
|titolo= The Standart Egg (1909)
|accesso=23 luglio 2011
|lingua=en
|sito=The Russian Imperial Yacht Standart
|data=
|id=Standart
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Alan
|cognome = Farnham
|url = http://www.forbes.com/forbes/2004/0412/233.html
|titolo = Egg Hunting, Pro Division
|pubblicazione = [[Forbes]]
|giorno = 04
|mese = 12
|anno = 2004
|data =
|cid = Farnham
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Roy
|cognome = Proctor
|url = http://www2.staffordcountysun.com/lifestyles/2011/jul/06/fabulous-faberge-ar-1155434/
|titolo = Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts
|pubblicazione = Stafford County Sun
|giorno = 06
|mese = luglio
|anno = 2011
|data =
|cid = Proctor
}}
 
*{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|nome = Monica Clare
|cognome = McLaughlin
|url = http://www.jckonline.com/article/293038-Faberge_Travels_to_Tennessee.php
|titolo = Fabergé Travels to Tennessee
|pubblicazione = [[JCK]] Magazine
|editore = Reed Exhibitions
|giorno = &nbsp;
|mese = aprile
|anno = 2007
|data =
|accesso = 17 agosto 2011
|cid = McLaughlin
}}
 
 
 
*{{cita web
|cognome = |nome = |autore =
|url = http://www.clevelandart.org/collections/collection%20online.aspx?type=refresh&csearch=department:Decorative%20Art%20and%20Design&pid={91ADCD8F-992A-45A5-8599-70835467DF5E}&coid=5882164
|titolo = Imperial Red Cross Easter Egg
|accesso = 12 febbraio 2012
|lingua = en
|editore = [[Cleveland Museum of Art]]
|sito= Fabergé Imperial Easter Eggs
|data = }}
 
*[http://www.vmfa.museum/collections/47_20_33.html Virginia Museum of the Fine Arts description]
*[http://fly.hiwaay.net/~christel/index.html Fabergé Research Site]
 
 
*{{cita libro
| nome = David
| cognome = Park Curry
| autore=
| anno=1995
| titolo= Faberge
|lingua = inglese
| editore= Virginia Museum of Fine Arts
| url=http://books.google.it/books?id=rKsYAAAAYAAJ&dq=editions:rKsYAAAAYAAJ
|id = <!-- sinonimo di ISBN -->
|cid = Curry
}}
 
==Altri progetti==
{{commonscat|Red Cross with Imperial Portraits (Fabergé egg)}}
 
<!-- {{Coord|55.749543|N|37.613406|E|display=title|type:landmark}} Cremlino-->
<!-- {{coord|37.55698|N|77.47396|W|source:placeopedia|display=title}} -->
<!--{{coord|39|17|48|N|76|36|58|W|type:city_region:US-MD|display=title}} Baltimora -->
<!-- {{coord|41|30|32|N|81|36|42|W|display=title|region:US-OH_type:landmark_source:dewiki}}
Cleveland-->
{{Uova Fabergé}}
 
{{Portale|Arte|Russia}}
 
<!-- [[Categoria:Uova Fabergé|rete di diamanti]]
[[Categoria:Opere d'arte perdute]]
[[Categoria:Royal Collection]]-->
 
=[[Rosenhöhe]]=
 
Il '''Rosenhöhe''' è un giardino di rose creato a [[Darmstadt]] nel 1810 dalla granduchessa [[Guglielmina di Baden|Guglielmina d'Assia, principessa di Baden]] e progettato dall'architetto di giardini svizzero Zeyher.
Nel 1894, il granduca [[Ernesto Luigi d'Assia|Ernesto Luigi]], fratello di [[Aleksandra Fëdorovna Romanova]], fece ridisegnare il giardino, aggiungendo il ''Rosendom'' e vi costruì il ''Palais Rosenhöhe'', distrutto nel 1944.
Il ''Rosenhöhe'' rimane tutt'oggi uno dei più bei giardini di rose in Germania.<ref name=Treasures>{{cita sito|Treasures|}}</ref>
 
= Qualità della vita =
 
[[Progetto:Geografia/Antropica/Comuni/Descrizione]]
 
<center>
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della Vita ([[Sole 24 Ore]])
! Qualità della Vita ([[Italia Oggi]])
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
| [[2004]]
| 60° <small>(- 13)</small>
| 75° <small>(- XX)</small>
| 78° <small>(- XX)</small>
|-
| [[2005]]
| 76° <small>(- 16)</small>
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| 57° <small>(+ 21)</small>
|-
| [[2006]]
| 62° <small>(+ 14)</small>
| 74° <small>(+ 15)</small>
| 93° <small>(- 36)</small>
|}
</center>
 
==Bandierina==
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|border|25px|Regno d'Italia]]
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|25px|Regno d'Italia]]
 
=[[Cavuccio]]=
{{Frazione
|nomeFrazione = Cavuccio
|immagine= <!-- Esempio.jpg -->
|didascalia =
|siglaRegione = ABR
|siglaProvincia = TE
|latitudineGradi =42
|latitudineMinuti = 38
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|mappaY =
|nomeDelComune = Teramo
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|cap = 64100
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|nomeAbitanti =
|patrono =
|valFestivo =
|linkSito =
}}
 
'''Cavuccio''' è una frazione del Comune di Teramo, è sita in posizione panoramica, su un colle a circa 7 km. dal capoluogo.
 
La maggior parte degli abitanti risede nelle contrade ''Malle'', ''Taverna'', ''Collepiano'' e ''Piano Piccolo''.
 
Nella zona si sono trovati resti di un acquedotto romano.
 
=Tabella clima=
 
{{Portale|Linguistica|Lazio}}
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2289 GR/G
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
 
[[Categoria:Lingue e dialetti del Lazio| ]]
{| class="wikitable" style="font-size:80%;margin:auto;clear:both;text-align:center;"
[[Categoria:Lazio]]
|- style="background: #99CCCC; color:#000080;"
! anno 2007
! Gen
! Feb
! Mar
! Apr
! Mag
! Giu
! Lug
! Ago
! Set
! Ott
! Nov
! Dic
! Anno
|- style="color:#000080;"
! style="background: #99CCCC;" | Temperatura max. media (°C)
| style="background: #FFFF99;" | 14
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|-style="color:black;"
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" height="16;" | Temperatura min. media (°C)
| style="background: #FFFFCC;" | 5
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| style="background: #FFFF99;" | 11,9
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Piogge (mm)
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| style="background: #66CCFF;" | 551
|-
! style="background: #99CCCC; color:#000080;" | Venti (dir.-nodi)
| SW 4.6
| SW 4.3
| SW 5.0
| NE 4.5
| WNW 5.2
| NE 5.2
| NE 6.7
| NE 5.2
| SW 5.5
| W 2.9
| W 3.6
|
| --
|}