Liceo scientifico Vincenzo Fardella e Franco Maria Malfatti: differenze tra le pagine
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{{Carica pubblica
| nome = Franco Maria Malfatti
|immagine = Franco Maria Malfatti.jpg
|carica = [[Presidente della Commissione europea]]
| mandatoinizio = 1º luglio [[1970]]
| mandatofine = 21 marzo [[1972]]
| predecessore = [[Jean Rey (politico)|Jean Rey]]
|successore = [[Sicco Mansholt]]
|carica2= [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio2=
|mandatofine2=
|legislatura2= [[III legislatura della Repubblica Italiana|III]], [[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V legislatura della Repubblica Italiana|V]], [[VI legislatura della Repubblica Italiana|VI]], [[VII legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX]], [[X legislatura della Repubblica Italiana|X]] (fino al 10 dicembre 1991)
|gruppo parlamentare2= Democratico cristiano
|coalizione2=
|circoscrizione2=
|collegio2= Perugia
|carica3 = [[Ministri della pubblica istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione]]
|mandatoinizio3 = 7 luglio [[1973]]
|mandatofine3 = 11 marzo [[1978]]
|presidente3 = [[Aldo Moro]] [[Giulio Andreotti]] [[Mariano Rumor]]
|predecessore3 = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
|successore3 = [[Mario Pedini]]
|partito = [[Democrazia Cristiana]]
| professione = Giornalista pubblicista
|tipo nomina2=
|incarichi2= *III
**membro della II commissione interni (1º luglio 1960 - 15 maggio 1963)
**membro della VI commissione finanze e tesoro (12 giugno 1958 - 30 giugno 1960)
**membro della IX commissione lavori pubblici (1º luglio 1960 - 30 giugno 1962)
**membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 11: "Conversione in legge del decreto-legge 11 giugno 1958, n. 573, concernente la proroga del termine stabilito dall'art. 23 della legge 31 luglio 1956, n. 879, concernente disposizione sulla cinematografia e successive modificazioni" (18 giugno 1958 - 15 maggio 1963)
*IV
**membro della III commissione esteri (21 gennaio 1964 - 1º gennaio 1966)
**membro della VIII commissione istruzione e belle arti (1º luglio 1963 - 20 gennaio 1964)
**membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1686 "Bilancio di previsione delle Stato per l'anno 1965" (30 ottobre 1964 - 4 giugno 1968)
**membro della commissione parlamentare per il parere al governo sulle norme delegate nelle materie previste dai trattati della Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea dell'Energia Atomica (CEEA) (27 settembre 1965 - 18 marzo 1966)
**membro della commissione parlamentare di vigilanze sulle radiodiffusioni (11 giugno 1963 - 8 dicembre 1963)
*V
**membro della III commissione esteri (21 giugno 1968 - 25 giugno 1970)
*VI
**presidente della VI commissione finanze e tesoro (11 luglio 1972 - 7 luglio 1973)
**componente della VI commissione finanze e tesoro (25 maggio 1972 - 17 settembre 1973)
**componente della XIII commissione lavoro e previdenza sociale (17 settembre 1973 - 4 luglio 1976)
**componente della commissione parlamentare per il parere al governo sulle norme delegate relativa alla riforma tributaria (25 luglio 1972 - 7 luglio 1973)
**componente della rappresentanza italiana al parlamento europeo (26 ottobre 1972 - 28 febbraio 1974)
*VII
**membro della III commissione esteri (5 luglio 1976 - 19 giugno 1979)
*VIII
**membro della III commissione esteri (14 gennaio 1980 - 11 luglio 1983)
*IX
**membro della III commissione esteri (12 luglio 1983 - 1º luglio 1987)
*X
**presidente della delegazione parlamentare italiana presso le assemblee del consiglio d'Europa e della UEO (12 novembre 1987 - 10 dicembre 1991)
**membro della III commissione esteri (4 agosto 1987 - 10 dicembre 1991)
**membro della delegazione parlamentare italiana presso le assemblee del consiglio d'Europa e della UEO (22 ottobre 1987 - 10 dicembre 1991)
|sito2= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=X%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg10/framedeputato.asp?Deputato=1d3630
}}
{{Bio
|Nome = Franco Maria
|Cognome = Malfatti di Monte Tretto
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 13 giugno
|AnnoNascita = 1927
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 10 dicembre
|AnnoMorte = 1991
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = italiano
}}
Fu più volte ministro e fu [[presidente della Commissione europea]].
==Carriera politica==
Di origini [[Sabina|sabine]] (il padre era originario di [[Contigliano]] e la madre di [[Forano]]<ref>{{Cita web|url=http://manlioianni.blogspot.it/2011/12/il-ventesimo-anniversario-della-morte.html|titolo=Il ventesimo anniversario della morte di Malfatti|autore=[[Manlio Ianni]]|data=12 dicembre 2011|accesso=23 giugno 2016}}</ref>), Malfatti intraprese la sua carriera politica al fianco di [[Giuseppe Dossetti]] e all'interno del movimento giovanile della [[Democrazia Cristiana]], di cui divenne delegato nazionale nel [[1951]]. Aderì al gruppo «Nuove Cronache» creato da [[Amintore Fanfani]].
In seguito Malfatti fu membro della direzione centrale della [[Democrazia Cristiana]], ne diresse l'ufficio propaganda e l'ufficio attività culturali. Diresse la casa editrice «5 Lune» e fu direttore politico del «[[Il Popolo|Popolo]]» e della «[[La Discussione|Discussione]]». Scrisse su altre riviste di riferimento della [[Democrazia Cristiana]], come «Per l'Azione» e «Cronache Sociali».
Venne eletto per la prima volta alla [[Camera dei deputati]] nel [[1958]] per la circoscrizione [[Perugia]]-[[Terni]]-[[Rieti]]. Venne rieletto in tutte le successive elezioni politiche fino al [[1987]].
===Incarichi di governo, 1963-1970===
Il 4 dicembre [[1963]] Malfatti venne nominato sottosegretario all'industria e al commercio nel [[governo Moro I]], in carica fino al 22 luglio [[1964]]. Ricoprì lo stesso incarico nell'ambito del [[governo Moro III]] tra il 23 febbraio [[1966]] e il 24 giugno [[1968]]. Nel successivo [[governo Leone II]] Malfatti fu sottosegretario agli affari esteri, e poi con l'entrata in carica del [[governo Rumor I]] il 12 dicembre [[1968]] divenne sottosegretario al bilancio.
Il 5 agosto [[1969]] venne formato il [[governo Rumor II]] e Malfatti venne nominato per la prima volta ministro. Gli venne assegnata la delega alle partecipazioni statali. Nel [[governo Rumor III]] in carica dal 27 marzo [[1970]] Malfatti fu invece ministro per le poste e le telecomunicazioni. Si dimise il 9 giugno [[1970]], dopo essere stato indicato dal governo come uno dei due [[commissario Europeo dell'Italia|commissari europei dell'Italia]].
===Presidente della Commissione europea===
[[File:Malfatti Pertini.jpg|miniatura|left| Il presidente della Camera dei Deputati [[Sandro Pertini]] riceve il presidente della Commissione Europea Franco Maria Malfatti, 1970]]
Malfatti venne nominato [[presidente della Commissione europea]] e la sua Commissione entrò in carica il 1º luglio [[1970]]. Fu il primo italiano (e l'unico assieme a [[Romano Prodi]]) a presiedere la [[Commissione europea|Commissione delle Comunità europee]].
Fu durante il mandato della [[Commissione Malfatti]] che venne condotta la fase finale dei negoziati per l'ingresso nelle [[Comunità europee]] di [[Regno Unito]], [[Irlanda]], [[Danimarca]] e [[Norvegia]] e che venne firmato il trattato di allargamento il 22 gennaio [[1972]]<ref>[http://www.cvce.eu/obj/signing_of_the_treaties_of_accession_of_denmark_ireland_norway_and_the_united_kingdom_to_the_european_communities_address_given_by_franco_maria_malfatti_brussels_22_january_1972-en-5a2a9bff-26bc-47d8-acf4-5877ddd3ab85.html Discorso di Franco Maria Malfatti alla cerimonia di firma dei trattati di ingresso di Regno Unito, Irlanda e Danimarca nelle Comunità europee, 22 gennaio 1972] CVCE</ref>. Si trattò del primo allargamento delle Comunità europee. L'altro grande tema trattato dalla [[Commissione Malfatti]] fu quello dell'integrazione economica e del rafforzamento del coordinamento delle politiche monetarie.
La presidenza Malfatti venne tuttavia criticata da alcuni osservatori, che la ritennero meno efficace delle presidenze [[Walter Hallstein|Hallstein]] e [[Jean Rey (politico)|Rey]] e soprattutto incapace di imporsi a sufficienza nei confronti degli stati membri<ref>{{en}} [http://www.cvce.eu/obj/the_eurocrats_are_weary_from_die_zeit_1972-en-a490b643-13ce-4ff5-b829-67abe9c277d6.html ‘The Eurocrats are weary', Die Zeit (1972)] CVCE</ref>.
Il 21 marzo [[1972]] Malfatti si dimise dall'incarico di [[presidente della Commissione europea]] per concorrere alle [[elezioni politiche italiane del 1972|elezioni politiche italiane di quell'anno]]<ref>{{en}} [http://www.cvce.eu/obj/address_given_by_franco_maria_malfatti_strasbourg_14_march_1972-en-d67de313-65c1-4232-97cb-2d5c909e7b1e.html Address given by Franco Maria Malfatti (Strasbourg, 14 March 1972)], CVCE.</ref>. È stato il primo e unico presidente della Commissione in carica a dimettersi per ragioni di politica interna<ref>{{cita web|url=http://www.eui.eu/HAEU/OralHistory/pdf/INT589.pdf|autore=Luca Guzzetti|titolo=Intervista a Filippo Maria Pandolfi|editore=Archivi Storici dell'Unione Europea|data=24 giugno 1998|accesso=17 agosto 2011|urlmorto=sì}}</ref>. Tra il 26 ottobre [[1972]] e il 28 febbraio [[1974]] fece parte della rappresentanza italiana al [[Parlamento europeo]].
==
Tra l'11 luglio [[1972]] e il 7 luglio [[1973]] Malfatti non ebbe incarichi di governo, ma venne eletto presidente della commissione finanze e tesoro della [[Camera dei deputati|Camera]].
Il 7 luglio [[1973]] venne nominato nuovamente ministro e servì come ministro della pubblica istruzione del [[governo Rumor IV]]. Svolse lo stesso incarico fino alla fine della legislatura, facendo parte anche dei governi [[governo Rumor V|Rumor V]], [[governo Moro IV|Moro IV]] e [[governo Moro V|Moro V]]. Venne riconfermato ministro della pubblica istruzione anche nel successivo [[governo Andreotti III]], in carica dal 29 luglio [[1976]] all'11 marzo [[1978]].
Nei governi [[governo Andreotti IV|Andreotti IV]] e [[governo Andreotti V|Andreotti V]] in carica tra l'11 marzo [[1978]] e il 4 agosto [[1979]] Malfatti fu ministro delle finanze.
[[File:Malfatti 1988.jpg|miniatura|sinistra|Malfatti, a destra, incontra una delegazione parlamentare del Marocco, 1988]]
Il 4 agosto [[1979]] Malfatti venne nominato [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]] nell'ambito del [[governo Cossiga I]]. Il 14 gennaio [[1980]] si dimise tuttavia dell'incarico per ragioni di salute.
Malfatti continuò a far parte della [[Camera dei deputati]] fino alla morte. Il 12 novembre [[1987]] venne messo a capo della delegazione parlamentare italiana presso le assemblee del [[Consiglio d'Europa]] e dell'[[Unione Europea Occidentale]]. Nel [[1989]] [[Arnaldo Forlani]] lo nominò capo della segreteria politica della [[Democrazia Cristiana]].
Intensa fu l'azione politica che Malfatti svolse per l'affrancamento della Sabina e di Rieti, terre del proprio collegio elettorale e di origine dei suoi genitori, narrata dal libro ''"Malfatti, l'onorevole bambino - La memoria Il rimpianto L'oblio"'' presentato a Montecitorio, nella Sala della Lupa il 26 gennaio 2017, dal Presidente Romano Prodi. La biografia è anche un reportage sul deputato democristiano che ne è il protagonista insieme ad "un territorio, il Reatino, che non sta solo sullo sfondo del racconto, ma è partecipe della scena con i suoi cento paesi e le sue poche decine di migliaia di abitanti, area di grandi sofferenze per la secolare mancanza di lavoro e zona di fuga e di disperazione per molti . Il libro narra i tentativi fatti negli ultimi quarant'anni del secolo scorso per dare dignità agli uomini e alle donne che hanno abitato il Reatino e lo abitano ancora; e di uno Statista, l'Onorevole Bambino, Malfatti, che così era chiamato. Egli spese la vita, tutta la vita, per garantire il lavoro e un'esistenza decorosa alla sua gente, convinto che sarebbe stato pesante vivere senza la dignità del lavoro, la severità che attribuisce il lavoro, l'innalzamento che permette anche al più umile, la fierezza che ammette il lavoro e la libertà che assicura a chi ne ha, lo pratica e lo rispetta per conservarselo. Franco Maria intraprese l'ardua missione di tentare la piena occupazione, percorrendo strade in difficoltosa ascesa...quelle ..illustrate nel discorso ...dell'Immacolata, l'8 dicembre '62, noto come il discorso di fondazione del nucleo industriale di Rieti - Cittaducale. Per la nobiltà del fine valeva spendersi e tentare. Della Sabina fece un test sperimentale, una questione rilevante all'interno delle problematiche che presentavano il Sud, il Centro, tutta l'Italia e quindi l'Europa, luoghi dove andò ad assolvere l'opera per la quale fu chiamato dal voto popolare e, secondo la sua fede, da Dio: ''"Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato ..."'' (Ger. 1,5) scoprendo che aree simili esistevano in Francia, in Inghilterra, in Spagna, in Irlanda. Gli uomini e le donne di quei luoghi lontani soffrivano la mancanza di lavoro come i reatini ... Il reportage ruota attorno ad un vortice di esperienze, di grandi e piccoli fatti, di uomini veri. Tutta la storia ha per trama una frase breve: "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" formulata dal costituente Amintore Fanfani, dopo un accordo tra Dossetti e Togliatti raggiunto in un caffè di Piazza del Popolo, ove s'erano dati appuntamento".
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], 24 dicembre [[1970]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=34425 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=2 giugno [[1978]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=6812 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
==Vita personale==
Malfatti sposò la marchesa Franca Spinola nel dicembre 1970. La coppia ebbe una figlia.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
Ottorino Pasquetti - ''"Malfatti, l'onorevole bambino - La memoria Il rimpianto L'oblio" -'' Presentazione On. Gerardo Bianco - Fondazione Varrone Rieti - Tipografia Fabri Rieti - 2014
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*[http://www.centrostudimalfatti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=11:franco-maria-malfatti&catid=13:l-n&Itemid=14 Biografia di Franco Maria Malfatti] Centro studi politici e sociali Malfatti
*[https://web.archive.org/web/20131020175825/http://www.democraticicristiani.it/documenti/malfatti_1.html Biografia di Franco Maria Malfatti] Associazione nazionale dei democratici cristiani
*{{cita web|http://www.centrostudimalfatti.org|Centro studi politici e sociali "Franco Maria Malfatti"}}
*Il [http://archives.eui.eu/en/fonds/151146?item=FMM fondo privato] di F. M. Malfatti è conservato presso gli [http://www.eui.eu/Research/HistoricalArchivesOfEU/Index.aspx Archivi storici dell'Unione europea] a Firenze
{{Box successione|carica=[[Ministri delle partecipazioni statali della Repubblica Italiana|Ministro delle partecipazioni statali della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg|
periodo = 5 agosto [[1969]] - 27 marzo [[1970]]
|precedente = [[Arnaldo Forlani]]
|successivo = [[Flaminio Piccoli]]
}}
{{Box successione|carica=[[Ministri delle poste e delle telecomunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle poste e delle telecomunicazioni della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = 27 marzo [[1970]] - 9 giugno [[1970]]
|precedente = [[Athos Valsecchi]]
|successivo = [[Giacinto Bosco]]
}}
{{Box successione|carica=[[Presidente della Commissione Europea]]|immagine=Flag of Europe.svg|precedente=[[Jean Rey (politico)|Jean Rey]]|successivo=[[Sicco Mansholt]]|periodo=1º luglio [[1970]] — 21 marzo [[1972]]}}
{{Box successione|carica=[[Commissario europeo dell'Italia]]|immagine=Flag of Italy.svg|precedente=[[Edoardo Martino]]<br />[[Lionello Levi Sandri]]|successivo=[[Altiero Spinelli]]<br />[[Carlo Scarascia-Mugnozza]]|periodo=1º luglio [[1970]] — 21 marzo [[1972]]<br />''con [[Altiero Spinelli]]''}}
{{Box successione|carica=[[Ministri della pubblica istruzione della Repubblica Italiana|Ministro della pubblica istruzione della Repubblica Italiana]]|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = 7 luglio [[1973]] - 11 marzo [[1978]]
|precedente = [[Oscar Luigi Scalfaro]]
|successivo = [[Mario Pedini]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri delle finanze della Repubblica Italiana|Ministro delle finanze della Repubblica Italiana]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = 11 marzo [[1978]] - 4 agosto [[1979]]
|precedente = [[Filippo Maria Pandolfi]]
|successivo = [[Franco Reviglio]]
}}
{{Box successione
|carica=[[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana]]
|immagine=Italy-Emblem.svg
|periodo = 4 agosto [[1979]] - 14 gennaio [[1980]]
|precedente = [[Arnaldo Forlani]]
|successivo = [[Attilio Ruffini]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|Unione europea}}
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:
[[Categoria:Ministri delle Finanze della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri delle Partecipazioni Statali della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri delle Poste e delle Telecomunicazioni della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Ministri della Pubblica Istruzione della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Presidenti della Commissione europea]]
[[Categoria:Commissione Malfatti]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Deputati della III legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della IV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della V legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della VI legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della VII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della IX legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della X legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Governo Moro I]]
[[Categoria:Governo Moro III]]
[[Categoria:Governo Leone II]]
[[Categoria:Governo Rumor I]]
[[Categoria:Governo Rumor II]]
[[Categoria:Governo Rumor III]]
[[Categoria:Governo Rumor IV]]
[[Categoria:Governo Rumor V]]
[[Categoria:Governo Moro IV]]
[[Categoria:Governo Moro V]]
[[Categoria:Governo Andreotti III]]
[[Categoria:Governo Andreotti IV]]
[[Categoria:Governo Andreotti V]]
[[Categoria:Governo Cossiga I]]
[[Categoria:Parlamentari legati a Rieti]]
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