Pianeta extrasolare e Claudio Graziano: differenze tra le pagine

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{{Infobox militare
[[File:Triple-star sunset.jpg|thumb|upright=1.4|Rappresentazione artistica di un'[[Satellite extrasolare|esoluna]] di [[HD 188753 Ab]], primo pianeta extrasolare scoperto all'interno di un [[Stella multipla#Sistemi stellari multipli|sistema multiplo]] a [[stella tripla|3 stelle]] ([[stella tripla]]).]]
|Nome = Claudio Graziano
[[File:Exoplanet Discovery Methods Bar.png|thumb|upright=2|Numero di scoperte di pianeti extrasolari per anno (al 23 settembre 2014). I colori indicano il metodo di individuazione:<br />
|Immagine = Claudio Graziano.JPG
{{legend|#0000ab|[[Metodo delle velocità radiali|Velocità radiali]]}}
|Didascalia =
{{legend|#00ab00|[[Metodo del transito|Transito]]}}
|Soprannome =
{{legend|#abab00|[[Metodo del pulsar timing|Pulsar timing]]}}
|Data_di_nascita = 22 novembre [[1953]]
{{legend|#ab0000|[[Metodo dell'osservazione diretta|Direct imaging]]}}
|Nato_a = [[Torino]]
{{legend|#ab5500|[[Metodo della microlente gravitazionale|Microlensing]]}}]]
|Data_di_morte =
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = {{ITA}}
|Forza_armata = {{simbolo|Coat of arms of the Esercito Italiano.svg|25}} [[Esercito Italiano]]
|Arma = [[Fanteria]]
|Corpo = [[Alpini]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1972 - oggi
|Grado =
[[Generale (Italia)|Generale]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra in Afghanistan (2001-in corso)|Guerra in Afghanistan]]<br /> [[Guerra in Iraq]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = [[Battaglione Alpini "Susa"]]<br />[[2º Reggimento alpini]]<br />[[Brigata alpina "Taurinense"]]<br />[[Brigata multinazionale Kabul]]
|Decorazioni =
|Studi_militari = [[Accademia militare di Modena]]<br />[[Scuola di applicazione]]<br />[[United States Army War College]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
}}
{{Bio
|Nome = Claudio
|Cognome = Graziano
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 22 novembre
|AnnoNascita = 1953
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = generale
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , attuale presidente del [[Comitato militare dell'Unione europea]]
}}
 
==Biografia==
Un '''pianeta extrasolare''' o '''esopianeta''' è un [[pianeta]] non appartenente al [[sistema solare]], [[orbita]]nte cioè attorno a una [[stella]] diversa dal [[Sole]].
=== Carriera personale ===
Claudio Graziano ha frequentato l'[[Accademia militare di Modena]] dal 1972 al 1974, passando quindi alla [[Scuola di applicazione]] di [[Torino]], dove è rimasto dal 1974 al 1976, conseguendo la laurea in [[scienze strategiche militari]].<ref name=folg>{{cita pubblicazione |data =novembre/dicembre 2011 |titolo =Biografia del generale di c.a. Claudio Graziano |rivista =Folgore |editore =Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia |numero =nº 11-12 |pp =23-24 }}</ref>
 
Il suo primo incarico, giunto nel 1976, è stato quello di comandante di un plotone fucilieri del [[Battaglione alpini "Susa"]], a [[Pinerolo]], quindi, nel 1977, è diventato vice comandante della compagnia controcarri della [[Brigata alpina "Taurinense"]], con cui ha compiuto delle esercitazioni in [[Danimarca]] e [[Norvegia]]. Dal 1980 è stato comandante di una compagnia [[Mortaio|mortai]] e poi di una compagnia alpini presso il [[Battaglione alpini "Trento"]], allora parte della [[Brigata alpina "Tridentina"]]. Nel 1983 è stato nominato comandante della compagnia [[allievo ufficiale|allievi ufficiali]] della [[Centro addestramento alpino|Scuola militare alpina]], di cui ha comandato la compagnia comando fino al 1986.<ref name=folg/>
Al 3 ottobre 2015<ref>[http://exoplanet.eu/catalog/ Exoplanet.eu - Catalogo]</ref> risultano conosciuti '''1968''' pianeti extrasolari in '''1248''' sistemi planetari diversi (di cui '''490''' multipli) e '''198''' altri pianeti in attesa di conferma o controversi.<ref name="Encyclopedia">{{cita news|lingua=en|titolo=Interactive Extra-solar Planets Catalog|pubblicazione=The Extrasolar Planets Encyclopedia|url=http://exoplanet.eu/|autore=Jean Schneider|giorno=13|mese=8|anno=2009|accesso=3 ottobre 2015}}</ref> L'elenco completo dei pianeti extrasolari conosciuti può essere trovato nella '''[[Lista dei pianeti extrasolari confermati]]''' e nella '''[[Lista dei pianeti extrasolari non confermati o controversi]]'''.
Il traguardo simbolico del 1000º pianeta conosciuto è stato raggiunto il 22 ottobre 2013, con l'annuncio di 11 pianeti [[gioviano caldo|gioviani caldi]] da parte del [[progetto SuperWASP]].<ref>{{Cita web|url = http://www.newscientist.com/article/dn24305-hot-jupiters-push-exoplanet-count-over-1000-milestone.html#.Umb5NRC9JSQ|titolo = Hot Jupiters push exoplanet count over 1000 milestone|autore = Jacob Aron|sito= New Scientist|data = 22 ottobre 2013|lingua = inglese|accesso = 22 ottobre 2013}}</ref>
 
Dopo aver partecipato al corso di [[stato maggiore]], terminato nel 1987, è stato trasferito allo [[Stato maggiore dell'Esercito]] dove è stato ufficiale addetto presso l'ufficio programmi di approvvigionamento. Promosso [[maggiore]] nel 1988, dall'anno successivo al 1990 ha frequentato il corso superiore di stato maggiore, al termine del quale è avanzato al grado di [[tenente colonnello]]. Con questo grado è stato destinato all'ufficio del [[capo di stato maggiore dell'Esercito italiano]] in qualità di capo della segreteria.<ref name=folg/>
La scoperta della maggior parte degli esopianeti è resa possibile da [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari|metodi di osservazione indiretta]] piuttosto che da osservazioni al [[telescopio]]<ref name="Encyclopedia"/>. A causa dei limiti delle tecniche di osservazione attuali, la maggior parte dei pianeti individuati sono [[gigante gassoso|giganti gassosi]] come [[Giove (astronomia)|Giove]] e, solo in misura minore, [[pianeta terrestre|pianeti rocciosi]] massivi del tipo [[Super Terra]], anche se ultimamente la frazione di pianeti più piccoli sta notevolmente crescendo, soprattutto grazie alla [[missione Kepler]].
 
Nel 1992 è stato nominato comandante del Battaglione alpini "Susa"; in questa veste ha partecipato alla missione [[ONUMOZ]] in [[Mozambico]]. Alla fine del 1993 Graziano è stato designato capo sezione presso l'ufficio del capo di stato maggiore dell'Esercito. Diventato [[colonnello]] nel 1996, ha quindi guidato il [[2º Reggimento alpini]], per poi passare di nuovo allo stato maggiore come capo ufficio pianificazione. Nel 2001 il colonnello Graziano divenne addetto militare all'ambasciata d'Italia a [[Washington]], dove ha ricevuto la promozione a [[generale di brigata]] il 1º gennaio 2002.<ref name=folg/>
Gli esopianeti conosciuti appartengono a [[sistema planetario|sistemi planetari]] che orbitano attorno a una stella.
Esistono, tuttavia, numerose osservazioni non confermate di oggetti di massa planetaria non legati a vincoli gravitazionali con alcuna stella (cosiddetti ''[[pianeta interstellare|pianeti interstellari]]'' ): tali corpi celesti non sono definibili come "pianeti" secondo l'[[definizione di pianeta|attuale definizione]] dell'[[Unione Astronomica Internazionale]]<ref>{{cita news| lingua=en|titolo=Definition of a "Planet" |pubblicazione=IAU position statement | giorno=28|mese=2|anno=2003| url=http://www.dtm.ciw.edu/boss/definition.html | autore=Working Group on Extrasolar Planets|accesso=2 settembre 2009}}</ref>
 
Dopo essere tornato in Italia, il 27 agosto 2004 ha assunto il comando della Brigata alpina "Taurinense", incarico che ha mantenuto fino al 2 marzo 2006. Pochi giorni dopo, il 15 marzo, è stato nominato capo reparto operazioni del [[Comando operativo di vertice interforze|Comando operativo di vertice interforze della difesa]]. Contemporaneamente, dal 20 luglio 2005 è stato anche comandante della Brigata multinazionale "Kabul" in [[Afghanistan]], con conseguente responsabilità operativa nella [[provincia di Kabul]] fino al 6 febbraio 2006, quando era già avanzato al grado di [[generale di divisione]] il 1º gennaio precedente. Il 29 gennaio 2007 il [[segretario generale delle Nazioni Unite]] lo ha nominato comandante della forza e capo della missione [[UNIFIL]] in [[Libano]], quindi con responsabilità anche della componente civile. Ha mantenuto questa posizione per tre anni, ricevendo il 1º gennaio 2010 la promozione a [[generale di corpo d'armata]]. Il 10 febbraio seguente è stato nominato [[capo di gabinetto]] del [[Ministero della difesa|ministro della difesa]] [[Ignazio La Russa]].<ref name=folg/>
L'interesse scientifico sugli esopianeti è cresciuto sempre più a partire dal [[1992]], anno della prima scoperta confermata ([[PSR B1257+12]]).
Inizialmente il ritmo delle scoperte è stato molto lento, ma negli ultimi anni ha conosciuto una vera a propria impennata, passando dai 20 pianeti scoperti nel 2000 ai 189 del 2011.
 
Il 14 ottobre [[2011]] è stato nominato capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano<ref>[http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=65146&pg=1%2C2594%2C4137&pg_c=2 Governo.it].</ref> e ha assunto ufficialmente l'incarico il 6 dicembre.<ref>D.P.R. 17 ottobre 2011.</ref>
La possibilità di presenza di sistemi planetari attorno a stelle simili al Sole è valutata in modo molto diverso: molti astronomi ritengono che questa sia la norma, mentre altri stimano che solo il 10% delle stelle di tipo solare posseggano un sistema planetario<ref name="marcyprogth05"> {{cita pubblicazione | cognome = Marcy | nome = Geoffrey | coautori = ''et al.'' | linkautore = Geoffrey Marcy | data = | anno = 2005 | titolo = Observed Properties of Exoplanets: Masses, Orbits, and Metallicities | rivista = Progress of Theoretical Physics | numero = 158 | pagine = 24-42 | doi = 10.1143/PTPS.158.24 | url = http://ptp.ipap.jp/link?PTPS/158/24/ | lingua = inglese | accesso=2 settembre 2009 }}</ref>.
 
Il 24 dicembre [[2014]] viene designato [[Capo di Stato Maggiore della Difesa]]<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/tullio-del-sette-comandante-carabinieri-claudio-graziano-capo-di-stato-maggiore-2058575/ Tullio Del Sette comandante Carabinieri. Claudio Graziano capo di Stato Maggiore.]</ref>, lasciando il precedente incarico al generale [[Danilo Errico]], ed ha assunto il comando delle Forze Armate italiane dal 28 febbraio [[2015]] al 5 novembre [[2018]].
Spesso la ricerca di esopianeti coincide con la ricerca di mondi in grado di ospitare una forma di [[vita extraterrestre]]. A oggi, [[Kepler-22 b]] - ruotante attorno ad una [[nana gialla]], [[Kepler-22]], distante approssimativamente 600 [[anno luce|anni luce]] dal [[Sistema Solare]] - sembra essere il miglior esempio di [[pianeta terrestre|esopianeta di tipo terrestre]] (classificato tra le Super Terre) orbitante nella [[zona abitabile]] del proprio sistema; esso avrebbe infatti una temperatura superficiale media di circa 22&nbsp;°C, il che consente la presenza di acqua allo stato liquido, presupposto per la presenza di vita. Sempre un pianeta scoperto da Kepler, [[Kepler-62 e]], è ad oggi ritenuto essere il pianeta più simile alla Terra mai individuato.<ref name=phl>{{cita web|autore=Planetary Habitability Laboratory|url=http://phl.upr.edu/projects/habitable-exoplanets-catalog|titolo=The Habitable Exoplanet Catalogue|accesso=15 maggio 2013|lingua=en|editore=University of Puerto Rico}}</ref>
 
Il 7 novembre [[2017]] viene designato quale nuovo presidente del [[Comitato militare dell'Unione europea|Comitato militare dell’Unione europea]], incarico che ricopre dal 6 novembre [[2018]]<ref>{{Cita web|url=https://www.difesa.it/SMD_/CaSMD/Eventi/Pagine/Unione_Europea_Gen_Graziano_designato_Presidente_Comitato_Militare.aspx|titolo=Unione Europea: Generale Claudio Graziano designato quale Presidente del Comitato Militare|sito=www.difesa.it|accesso=13 novembre 2017}}</ref>.
Sono in costruzione attualmente diversi telescopi progettati appositamente per l'individuazione di pianeti extrasolari, tra cui l'[[Automated Planet Finder]]. Anche le [[missioni spaziali]] [[Satellite Gaia|Gaia]] (prevista per agosto [[2013]]), [[Space Interferometry Mission|SIM]] (prevista per il [[2015]]) e ''[[Terrestrial Planet Finder]]'' (prevista dopo il 2015), avranno come scopo principale la ricerca di pianeti extrasolari.
 
=== StoriaVita delle scoperteprivata ===
Il generale Claudio Graziano è anche istruttore militare di sci. Ha frequentato, oltre agli studi militari in Italia, anche l'[[United States Army War College]] dal 1996 al 1997. In Italia ha poi conseguito la laurea in [[scienze diplomatiche e internazionali]] all'[[Università degli Studi di Trieste]] e in [[scienze sociali]] all'[[Accademia agostiniana]] di [[Roma]], la stessa dove ha ottenuto il [[Master universitario|master]] in scienze strategiche.<ref name=folg1>{{cita pubblicazione |data =novembre/dicembre 2011 |titolo =L'ammiraglio Giampaolo Di Paola nuovo Ministro della Difesa |rivista =Folgore |editore =Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia |numero =nº 11-12 |p =24 }}</ref>
Pienamente confermata solo nel [[1995]], l'esistenza di pianeti extrasolari fu per lungo tempo ritenuta più che plausibile tanto che speculazioni scientifiche di questo tipo risalgono almeno all'inizio del [[XVIII secolo]]: la prima ipotesi dell'esistenza di questi corpi celesti fu formulata, infatti, da [[Isaac Newton]] nel [[1713]].
 
Vive a Roma assieme alla moglie Marisa Lanucara.<ref name=folg1/>
Annunci di presunte scoperte si susseguirono per tutto il [[XIX secolo]], ma le tecniche di osservazione dell'epoca non erano sufficientemente accurate e tecnologicamente sviluppate per confermarle con sicurezza. Un caso significativo, in tal senso, fu la controversia che riguardò la [[stella binaria]] [[70 Ophiuchi]]. Nel [[1855]], il capitano W. S. Jacob, dall'[[osservatorio di Madras]] della [[Compagnia britannica delle Indie orientali|Compagnia delle Indie]], misurò anomalie tali, nell'orbita della stella, da fargli ritenere "''altamente probabile''" che queste fossero dovute alla presenza di un pianeta.<ref>Jacob, W.S. (1855). "On Certain Anomalies presented by the Binary Star 70 Ophiuchi". Monthly Notices of the Royal Astronomical Society 15: 228. </ref> Tra il [[1896]] e il [[1899]], [[Thomas Jefferson Jackson See|Thomas J. J. See]], astronomo dell'[[University of Chicago|Università di Chicago]], e l'[[United States Naval Observatory|Osservatorio Navale degli Stati Uniti]] sostennero che le anomalie erano dovute alla presenza di un ''compagno oscuro'' con un [[periodo orbitale]] di 36 anni connesso ad una delle due stelle del [[Sistema binario (astronomia)|sistema binario]].<ref>See, Thomas Jefferson Jackson (1896). "Researches on the Orbit of F.70 Ophiuchi, and on a Periodic Perturbation in the Motion of the System Arising from the Action of an Unseen Body". The Astronomical Journal 16: 17.</ref><ref name="jha">{{Cita pubblicazione |url=http://www.shpltd.co.uk/jha.pdf |rivista=Journal for the history of astronomy |titolo=A Career of controversy: the anomaly OF T. J. J. See |cognome=Sherrill |nome=Thomas J. |data=1999 |volume=30 |accesso=27 agosto 2007}}</ref> A questa tesi si oppose [[Forest Ray Moulton]] che, nel 1899, pubblicò proprie analisi secondo le quali un sistema di tre corpi con i parametri orbitali descritti da See sarebbe risultato altamente instabile.<ref name="jha" />
 
==Onorificenze==
Il primo annuncio in grande stile della scoperta di un pianeta extrasolare risale al [[1963]]: [[Peter van de Kamp]] sostenne di aver scoperto - tramite misurazioni
===Onorificenze italiane===
astrometriche protratte per 20 anni - un compagno invisibile orbitante attorno alla [[stella di Barnard]] e con un massa pari a 1,6 volte quella di Giove.<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1969AJ.....74..757V |rivista=The Astronomical Journal |titolo=Alternate dynamical analysis of Barnard's star |cognome=van de Kamp |nome=Peter |linkautore=Peter van de Kamp |anno=1969 |mese=agosto|volume=74 |pagine=757-759 |accesso=27 agosto 2007}}</ref> Tuttavia, dieci anni più tardi, nel [[1973]], [[John Hershey]] dimostrò l'inesistenza del pianeta: l'anomalia misurata da van de Kamp era il prodotto di un errore sistematico nella meccanica del telescopio da lui utilizzato.
{{Onorificenze
|immagine = ITA OMRI 2001 GC BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione = Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|data = 24 novembre 2011<ref name= quirinale >[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=172919 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref><ref>In precedenza grande ufficiale il 2 giugno 2010, ufficiale il 2 giugno 2006 e cavaliere il 2 giugno 1992.</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Grande ufficiale BAR.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare d'Italia
|motivazione=Comandante delle Unita Militari e Capo della missione UNIFIL (United Nations Interim Force In Lebanon), in un contesto operativo complesso ed altamente sensibile, ha condotto con valore, abnegazione, perizia ed altissimo senso di responsabilità gli oltre 13.000 soldati a lui affidati, di cui 2.000 italiani. Con il proprio instancabile, impeccabile e diuturno operato, la grande Unità Multinazionale dava prova di forte coesione, notevole professionalità ed efficienza, raggiungendo gli obiettivi assegnati dalle Nazioni Unite, dimostrando fermezza e lungimiranza nelle differenti, rischiose, a volte imprevedibili, situazioni operative. Sotto la sua incisiva e carismatica azione di comando, improntata alla sintesi e all'equilibrio consentiva, anche nelle circostanze più critiche, il conseguimento di risultati pregevolissimi, unanimemente riconosciuti dalle parti in causa, dalle autorità di vertice dell'O.N.U. e dalla Comunità Internazionale. Chiarissima figura di Ufficiale Generale e leader militare, ha contribuito in modo significativo ad esaltare il prestigio del Paese e delle sue Forze Armate in un teatro operativo ad alta visibilità internazionale. Naqoura (Libano), febbraio 2007 - gennaio 2010.
|data=2 agosto 2010<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=309356 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare d'Italia
|motivazione=Comandante del contingente nazionale a Kabul e della brigata multinazionale Kabul, impegnato nell'ambito della "International Security and Assistance Force" in Afghanistan, operava con elevatissima professionalità, incondizionato impegno ed altissimo senso del dovere in un difficile contesto ambientale ed operativo. La sua limpida ed efficace azione di comando ed i risultati di altissima valenza operativa conseguiti permettevano di raggiungere completamente i molteplici e delicati compiti affidati alla grande unità alle sue dipendenze. Ufficiale Generale che, grazie al suo encomiabile operato ed ai brillanti risultati conseguiti, ha meritato il plauso della comunità internazionale, assicurando grande lustro all'Italia e alle sue Forze Armate. Kabul (Afghanistan), 20 luglio 2005 - 6 febbraio 2006.
|data=8 giugno 2007<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=218490 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Croce al merito dell'esercito silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce d'argento al merito dell'Esercito
|collegamento_onorificenza = Croce al merito dell'Esercito
|motivazione = Comandante di Battaglione Alpini nella Missione di Pace ONU in Mozambico, si prodigava con impareggiabile slancio e professionalità interiorizzata nello studio, pianificazione, organizzazione, condotta e controllo delle diversificate e complesse attività operative, condividendo sempre in prima persona i disagi ed i pericoli con i propri uomini, intervenendo dove maggiori erano i rischi o i pericoli. Con una intelligente ed incisiva azione di comando, profusa con autentico coraggio nel corso di tutto il periodo d'impiego, costituiva esempio di spirito di sacrificio e di fortissimo attaccamento al dovere suscitando nei suoi alpini genuino entusiasmo, collaborazione sincera ed ammirevole dedizione al servizio, in un contesto di situazione particolarmente difficile. Contribuiva in tal modo in misura determinante al pieno ed ottimale assolvimento di tutti gli onerosi compiti operativi assegnati al proprio battaglione, tanto da accrescere in modo evidente il prestigio dell'Esercito Italiano e del Paese tutto all'estero. Chiaro esempio di eccezionale capacità di comando, profondo attaccamento al dovere e sincera, incondizionata dedizione al Servizio. Regione Centro (Mozambico), 23 marzo - 12 ottobre 1993.
|data= 12 maggio 1995<ref name= quirinale />
}}
{{onorificenze
|immagine=Mauriziana BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia mauriziana
}}
{{Onorificenze
|immagine = Medaglia d'oro al merito CRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'Oro al Merito della Croce Rossa
|collegamento_onorificenza = Croce Rossa Italiana
|motivazione =
|luogo =
}}{{onorificenze
|immagine=Medaglia al merito di lungo comando nell'esercito 20 BAR.svg
|nome_onorificenza=[[Medaglia militare al merito di lungo comando|Lungo comando]] (20 anni)
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=Anzianità di servizio 40 BAR.svg
|nome_onorificenza=[[Croce per anzianità di servizio militare]] (40 anni)
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=OperazioniAfghanistan.png
|nome_onorificenza=Croce commemorativa operazioni in Afghanistan
|collegamento_onorificenza=Croci commemorative delle operazioni in Afghanistan
}}
{{onorificenze
|immagine=Medaglia commemorativa operazioni di pace 4 BAR.svg
|nome_onorificenza=Croce commemorativa unificata per le missioni di pace all'estero (4 o più missioni)
|collegamento_onorificenza=Croce commemorativa delle operazioni di pace
}}
{{onorificenze
|immagine=CorsoSMD.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'onore interforze dello Stato Maggiore Difesa
|collegamento_onorificenza=
}}
{{Onorificenze
|immagine = NO BAR (IT).svg
|nome_onorificenza = Ufficiali di diretta collaborazione con il Ministro della Difesa
}}{{Onorificenze
|immagine=Ufficialemaster-ribbon.png
|nome_onorificenza= Distintivo di merito per ufficiale che ha conseguito un master
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Istruttore militare scelto di sci e di combattimento in montagna
|collegamento_onorificenza=Distintivi dell'esercito italiano
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Istruttore militare difesa personale tecnica disarmo.PNG
|nome_onorificenza=Istruttore militare di difesa personale e tecnica del disarmo
|collegamento_onorificenza=Distintivi dell'esercito italiano
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Pattugliatorescelto.ribbon.png
|nome_onorificenza=Pattugliatore scelto
|collegamento_onorificenza=Distintivi dell'esercito italiano
|motivazione=
|luogo=
}}
 
===Onorificenze straniere===
[[File:Extrasolar_planet_NASA2.jpg|thumb|Il nostro [[Sistema Solare]] confrontato con quello di [[55 Cancri]]]]
{{onorificenze
|immagine=Legion Honneur Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza=Ufficiale della Legion d'onore (Francia)
|collegamento_onorificenza= Legion d'onore
}}
{{onorificenze
|immagine = Medaille de la Defense Nationale Or ribbon.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al merito della difesa (Stato Maggiore Francese)
|collegamento_onorificenza = Médaille de la Défense nationale
}}
{{onorificenze
|immagine=ISAF bronze.png
|nome_onorificenza=Medaglia al merito dell'esercito tedesco per la missione di pace in Afghanistan
|collegamento_onorificenza=Medaglia al merito dell'esercito tedesco per la missione di pace in Afghanistan
}}
{{onorificenze
|immagine=LBN National Order of the Cedar - Commander BAR.png
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine Nazionale del Cedro (Libano)
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale del Cedro
}}
{{onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa NATO Articolo 5 [[Operazione Active Endeavour]]
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=Forsvarets medalje for internasjonale operasjoner med laurbærgren i sølv.svg
|nome_onorificenza=Croce al merito della difesa per operazioni di pace dello Stato maggiore difesa norvegese
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=UNIFIL Ribbon bar.gif
|nome_onorificenza=Medaglia "in the Service of Peace" [[UNIFIL]] (Forza d'interposizione in [[Libano]])
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=Nastro Mozambico.gif
|nome_onorificenza=Medaglia "in the Service of Peace" [[ONUMOZ]] (Operazione ONU in [[Mozambico]])
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=POL Brązowy Medal Wojska Polskiego BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo delle Forze Armate polacche
|collegamento_onorificenza=
}}
{{onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=[[Medalha de D. Afonso Henriques|Medaglia 1ª Classe "D. Alfonso Henriques" dell'Esercito portoghese]]
|collegamento_onorificenza=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Excellence Nishan-e-Imtiaz.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di I Classe dell’Ordine di Nishan-e-Imtiaz (Pakistan)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Eccellenza (Pakistan)
|motivazione=
|luogo=20 aprile [[2016]]<ref>https://photo.app.com.pk/photo/2016/04/general-claudio-graziano-chief-of-defence-general-staff-of-italian-armed-forces-called-on-president-mamnoon-hussain-after-being-decorated-with-nishan-e-imtiaz-military-in-a-special-investiture-cere/•</ref>
}}
 
==Note==
Nel [[1984]], si apre un nuovo orizzonte nella scienza dei pianeti extrasolari: viene scoperto un disco circumstellare attorno alla stella [[Beta Pictoris|β Pictoris]]. A 20 anni di distanza da quella scoperta sono note molte centinaia di dischi circumstellari che rappresentano le regioni in cui è in corso la formazione di nuovi pianeti oppure i residui di questo processo.
<references/>
 
Pochi anni più tardi, nel [[1989]], viene annunciata da David Latham la scoperta di un
compagno substellare attorno alla stella [[HD 114762]].<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Latham, David W. et al | titolo=The unseen companion of HD114762 - A probable brown dwarf | rivista=[[Nature (journal)]] | anno=1989 | volume=339 | pagine=38-40 | url=http://www.nature.com/nature/journal/v339/n6219/abs/339038a0.html}}</ref> Il presunto pianeta ([[HD 114762 b]]) ha una massa non inferiore a 11 volte quella di Giove, condizioni molto vicine al limite di [[bruciamento]] del [[deuterio]]. Alla data del [[2006]] non è ancora chiara la sua natura: potrebbe essere un [[gigante gassoso]] supermassivo, ma anche - considerato un ipotetico limite superiore di 145 [[massa gioviana|masse gioviane]] - una [[nana bruna]] o una [[nana rossa]].<ref>{{Cita pubblicazione | autore=[[Alan Hale (astronomo)|Alan Hale]] | titolo=On the nature of the companion to HD 114762 | rivista=[[Astronomical Society of the Pacific]] | anno=1995 | volume=107 | pagine=22-26 | url=http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-bib_query?bibcode=1995PASP..107...22H}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Marcy et al | linkautore=Geoffrey Marcy | titolo=Two New Candidate Planets in Eccentric Orbits | rivista=[[Astrophysical Journal]] | anno=1999 | volume=520 | pagine=239-247 | url=http://www.journals.uchicago.edu/ApJ/journal/issues/ApJ/v520n1/39695/39695.html}}</ref>
 
Nel [[1992]], gli astronomi [[Alexander Wolszczan]] e [[Dale Frail]] annunciano la scoperta di due [[Pianeti delle pulsar|pianeti]] ''molto esotici'' di massa non inferiore a 3,4 e 2,8 volte quella terrestre<ref>Misure successive più precise condurrano a valori di 4,3+/-0,2 e 3,9+/-0,2 [[massa terrestre|masse terrestri]]. [http://adsabs.harvard.edu/abs/2003ApJ...591L.147K Konacki, M. and Wolszczan, A. ''Masses and Orbital Inclinations of Planets in the PSR B1257+12 System'' Astrophysical Journal, Volume 591, Issue 2, pp. L147-L150, 2003.].</ref> e orbitanti rispettivamente a 0,36 e 0,47 [[unità astronomica|UA]] attorno alla [[pulsar]] [[PSR B1257+12]] nella [[costellazione]] della [[Vergine (costellazione)|Vergine]].<ref>[http://www.nature.com/nature/journal/v355/n6356/abs/355145a0.html Wolszczan, A., and D.A. Frail. ''A planetary system around the millisecond pulsar PSR 1257+12.'' Nature 355(6356):145-7, January 9, 1992.]</ref> La scoperta dei due pianeti proviene dall'analisi dei dati - pubblicata tra il [[1992]] e il [[1994]] - di una campagna di osservazioni realizzata nel [[1990]] dall'[[osservatorio di Arecibo]] che aveva già condotto i due astronomi a identificare la pulsar sopracitata. Nel [[1994]] viene individuato anche un terzo pianeta, di massa pari a due volte la [[Luna]] e orbitante a 0,19 UA. Si tratta della prima scoperta di un sistema planetario extrasolare.
 
L'anno successivo, nel [[1993]], Gordon Walker sostiene l'ipotesi che le oscillazioni
della [[velocità radiale]] della stella [[Alrai]] (''γ Cephei'') potrebbero derivare dalla presenza di un pianeta di massa pari a due volte quella di Giove come effettivamente confermato da osservazioni più accurate condotte nel [[2002]].
 
[[File:HD179949.jpg|thumb|left|La parte interna del nostro [[Sistema Solare]] sovrapposta all'orbita dei pianeti [[HD 179949|HD 179949 b]], [[HD 164427 b]], [[Epsilon Reticuli|Epsilon Reticuli Ab]], e [[Mu Arae|Mu Arae b]]]]
 
Il 5 ottobre [[1995]], [[Michel Mayor]] e [[Didier Queloz]], dell'[[Osservatorio di Ginevra]], annunciano di avere scoperto il primo pianeta extrasolare di massa paragonabile a quella di Giove attorno alla stella [[51 Pegasi]]<ref name="Mayor">{{en}}{{Cita pubblicazione| autore=Mayor, Michel; Queloz, Didier| titolo=A Jupiter-mass companion to a solar-type star| rivista=Nature| anno=1995| volume=378|pagine=355 – 359| url=http://www.nature.com/nature/journal/v378/n6555/abs/378355a0.html}}</ref>. Pochi giorni più tardi, il 12 ottobre, gli americani [[Geoff Marcy]] e [[R. Paul Butler|Robert Butler]] - nel condurre una campagna di osservazione simile a quella degli astronomi [[Svizzera|svizzeri]] - confermano anch'essi l'esistenza del pianeta, ma affermano anche che le variazioni della velocità radiale non sono imputabili all'attività superficiale della stella, come indicato dai detrattori della scoperta.
 
== Metodi di individuazione ==
{{vedi anche|Metodi di individuazione di pianeti extrasolari}}
 
[[File:Planet reflex sm.gif|thumb|Animazione che mostra come un corpo più piccolo (il pianeta) orbitante attorno a un corpo molto più grande (la stella) provochi dei cambiamenti nella posizione e nella velocità del secondo, in quanto entrambi i corpi orbitano in realtà intorno al comune [[centro di massa]].]]
 
I pianeti, in confronto alle stelle, emettono molta meno luce nel [[cosmo]]. Per questo motivo, l'individuazione diretta di pianeti extrasolari risulta estremamente difficile: in condizioni normali di visibilità, i pianeti hanno solitamente una [[Luminosità (fisica)|luminosità]] pari a circa un milione di volte meno di quella di una stella. In aggiunta a questa intrinseca difficoltà di rilevazione, la maggiore luminosità delle stelle, attorno alle quali orbitano i pianeti, causa un bagliore che tende a coprire la luce debolmente riflessa dai corpi celesti del rispettivo sistema.
 
Per tali ragioni, i [[telescopio|telescopi]] attuali possono fornire solo informazioni indirette sui parametri fisici e orbitali degli esopianeti e la loro presenza può essere rilevata solo in circostanze straordinarie utilizzando [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari|tecniche di indagine indirette]]. Nello specifico, è possibile individuare i pianeti più massivi (considerevolmente più grandi di [[Giove (astronomia)|Giove]]), sufficientemente distanti dalla propria stella e di recente formazione (così che, essendo più caldi, siano capaci di intense emissioni nello [[radiazione infrarossa|spettro infrarosso]]).
 
Al [[2008]], sono stati determinati sei metodi di osservazione indiretta dei pianeti extrasolari. La maggior parte degli esopianeti conosciuti sono stati scoperti con tecniche di questo tipo.
 
[[File:Extrasolar Planets 2004-08-31.png|thumb|left|upright=1.8|Tutti i pianeti extrasolari scoperti al 31 agosto [[2004]] (ascisse [[semiasse maggiore]], ordinate [[massa gioviana|masse gioviane]]): <br />I puntini <span style="color:0000CC">'''blu'''</span> rappresentano pianeti scoperti con il Metodo delle Velocità radiali. <br />In <span style="color:FF0000">'''rosso'''</span> quelli con metodo del transito. <br /> in <span style="color:FFFF66">'''giallo'''</span> con la microlente gravitazionale. <br /> L'immagine mostra anche i limiti delle capacità di rilevamento dei prossimi strumenti (linee colorate), sia terrestri che spaziali, dal 2006 al 2015. <br /> Infine, l'immagine mostra anche la posizione dei pianeti del [[sistema solare]]: sono i pallini più grandi con l'iniziale del nome inglese.]]
 
* '''[[Astrometria]]:''' L'astrometria consiste nella misurazione precisa della posizione di una stella nel cielo e nell'osservare in che modo questa posizione cambia nell'arco del tempo. Se la stella ha un pianeta, allora l'influenza gravitazionale del pianeta stesso causerà alla stella un leggero movimento circolare o un'[[orbita ellittica]] attorno a un comune centro di massa. Questo movimento è determinato con l'[[effetto Doppler]].
 
* '''[[Velocità radiale|Velocità radiali]]:''' Questo metodo è conosciuto anche col nome di '''metodo Doppler'''. Le variazioni nella velocità con cui la stella si avvicina o si allontana dalla [[Terra]] — questa velocità è definita appunto come ''velocità radiale'' della stella rispetto alla Terra — possono far dedurre la presenza di un pianeta, a causa di sbilanciamenti della [[linea spettrale]] della stella, in accordo con l'[[effetto Doppler]]. Col passare del tempo, questa è diventata la tecnica più produttiva usata dai "cacciatori di pianeti". Con questo metodo si possono determinare la [[massa (fisica)|massa]] e il [[Forza peso|peso]] di un pianeta extrasolare.
 
* '''[[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Variazioni degli intervalli di emissioni di una Pulsar|Variazioni degli intervalli di emissioni di una Pulsar]]:''' Una [[pulsar]] (il residuo piccolo e ultradenso di una stella che è esplosa in una [[supernova]]), ruotando, emette [[onde radio]] a intervalli estremamente regolari. Leggere anomalie negli intervalli delle emissioni possono essere usate per tracciare cambiamenti nel moto della pulsar, causati dalla presenza di uno o più pianeti.
 
* '''[[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari#Transito|Metodo del transito]]:''' Se un pianeta attraversa (o [[transito (astronomia)|transita]]) di fronte alla propria stella, allora è osservabile una riduzione della luminosità della stella [[Eclissi|eclissata]]. L'ammontare della variazione dipende dalla dimensione del pianeta e della stella stessa. I pianeti extrasolari si distinguono dalle stelle [[variabile a eclisse|variabili a eclisse]] dal fatto che nella curva di luce dei primi c'è un'unica variazione, nelle seconde invece le variazioni sono due. Con questo metodo si possono determinare le dimensioni del pianeta extrasolare.
 
* '''[[Lente gravitazionale|Microlente gravitazionale]]:''' L'effetto della lente gravitazionale avviene quando i [[Campo gravitazionale|campi gravitazionali]] di due corpi celesti cooperano per focalizzare la luce di una stella lontana. Se il primo corpo celeste (quello più vicino all'osservatore) è un pianeta, ciò sta a significare che possiede un campo gravitazionale tale da contribuire in modo importante all'effetto della microlente gravitazionale.
 
* '''[[Disco protoplanetario|Dischi circumstellari e protoplanetari]]:''' Le [[polvere interstellare|nubi di polveri]] circondano molte stelle, ed esse possono essere individuate poiché in grado di assorbire la luce stellare e riemetterla sotto forma di [[infrarossi|radiazione infrarossa]]. Analizzando attentamente le nubi di polveri, è possibile individuare elementi che suggeriscono la presenza di pianeti e/o [[protopianeta|protopianeti]].
 
Per il futuro, sono in programma numerose [[missioni spaziali]] che miglioreranno le [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari|tecniche di individuazione dei pianeti extrasolari]]. Le misurazioni astronomiche fatte dallo spazio permettono una maggiore sensibilità rispetto a quelle fatte dalla superficie della [[Terra]]: infatti, viene annullato l'effetto distorcente dell'[[atmosfera terrestre]], e gli strumenti agli infrarossi possono individuare anche le radiazioni che vengono bloccate dall'atmosfera. Alcune di queste missioni dovrebbero essere capaci di individuare pianeti [[pianeta terrestre|di tipo terrestre]]. Grandi [[Telescopio spaziale|telescopi spaziali]], infine, potrebbero ottenere immagini dirette degli esopianeti.
 
== Nomenclatura ==
Normalmente, da quando furono scoperti i primi pianeti, un pianeta viene nominato come la stella madre, con l'aggiunta di una lettera minuscola. Normalmente il primo pianeta scoperto viene indicato con la lettera "b", e via via a seguire con altre lettere (c, d, ecc.) se vengono scoperti in seguito altri pianeti attorno alla stella. Se vengono invece scoperti contemporeanamente più pianeti attorno ad una stella, quello con l'orbita più prossima alla stella riceverà la lettera b, il secondo più vicino la lettera "c", così a seguire per eventuali pianeti più distanti dalla stella.
 
Se un pianeta orbita attorno ad una delle stelle di un [[Stella binaria|sistema binario]], riceverà il nome della stella con una lettera maiuscola che indica la componente attorno alla quale orbita il pianeta, quindi la lettera minuscola che identifica il pianeta stesso.
Se si tratta di un [[pianeta circumbinario]], cioè se esso orbita attorno a due o più stelle del sistema, allora vengono aggiunte, prima della minuscola che identifica il pianeta, tutte le maiuscole che identificano le componenti stellari attorno alle quali ruota il corpo planetario.<ref>{{cita pubblicazione|autore=F. V. Hessman ''et al.''|data=2010|titolo=On the naming convention used for multiple star systems and extrasolar planets}}{{arXiv|1012.0707}}</ref>
 
Nel 2014 l'[[Unione astronomica internazionale]] ha avviato un processo per dare nomi propri ai pianeti extrasolari. Il processo è in pratica un concorso dove tramite proposte e votazioni si arriverà ad annunciare, nel 2015, i nuovi nomi di diversi pianeti. Il concorso riguarderà una lista di 305 pianeti scoperti entro il 31 dicembre del 2008. Esistono alcuni casi sporadici di nomi dati ad alcuni pianeti extrasolari, come Osiris ([[HD 209458 b]]), Bellerophon ([[51 Pegasi b]]), e Matusalemme ([[PSR B1620-26 b]])<ref>{{cita web|url=http://www.iau.org/news/pressreleases/detail/iau1404/|titolo=IAU Press Release|data=9 luglio 2014|editore=UAI|lingua=en|accesso=12 luglio 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.vox.com/2014/7/10/5887453/weve-found-hundreds-of-new-planets-and-now-theyre-going-to-get-cool|titolo=We've found hundreds of new planets. And now they're going to get cool names|editore=Vox.com|accesso=12 luglio 2014}}</ref>.
 
== Stranezze dei sistemi extrasolari ==
Molti astronomi si domandano perché molti pianeti extrasolari siano [[gigante gassoso|giganti gassosi]] di grandi dimensioni e perché si trovino molto vicini alla loro stella, rispetto a quelli del nostro [[sistema solare]]. Per esempio, {{STL|Tau|Boo}} ha un pianeta 4 volte più grande di [[Giove (astronomia)|Giove]] a meno di un quarto di [[unità astronomica]] (UA) di distanza (cioè un quarto della distanza Terra-Sole). [[HD 114762]] ha un pianeta 11 volte più grande di Giove, a meno di mezza UA. Una possibile risposta è che i metodi di ricerca odierni favoriscano l'individuazione di questo tipo di sistemi: un grande pianeta posto a piccola distanza amplifica le oscillazioni della stella, ed esse sono facilmente individuabili tramite l'[[effetto Doppler]]. Un pianeta più piccolo, a distanza più grande, provoca oscillazioni molto più piccole e difficili da vedere.
 
Un'altra spiegazione è che i pianeti si siano formati a distanze maggiori, per poi muoversi verso l'interno a causa delle reciproche interazioni gravitazionali. Tale modello è stato chiamato [[modello dei Giovi Saltellanti]], nome che rende bene l'idea.
 
Analisi di alcuni pianeti extrasolari inoltre hanno rivelato la presenza di venti molto veloci sulla superficie con punte di {{M|14 000||kmh}}. Questi venti mantengono la temperatura di questi pianeti costante su tutta la superficie con escursioni termiche molto ridotte<ref>[http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1282783 Temperatura dei pianeti extrasolari]</ref>.
 
Analisi dei processi di fotosintesi terrestri hanno spinto dei ricercatori NASA a ipotizzare che, su alcuni pianeti extrasolari, possano esistere degli organismi in grado di sfruttare parzialmente anche la banda dell'infrarosso per la fotosintesi. Secondo questi ricercatori i futuri telescopi spaziali dovranno tenere conto di questa possibilità durante la fase di costruzione<ref>{{cita web|http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1299685|Il colore delle piante extrasolari|editore=Le scienze|accesso=12 aprile 2007}}</ref>.
 
== Pianeti extrasolari scoperti ==
{{vedi anche|Lista dei pianeti extrasolari confermati|Pianeti extrasolari notevoli}}
La pietra miliare dei pianeti extrasolari venne posta nel [[1992]] dagli astronomi Wolszczan e Frail che pubblicarono sulla rivista ''[[Nature]]'' i risultati di una loro osservazione, iniziata due anni prima presso il [[radiotelescopio di Arecibo]]. I due astronomi avevano scoperto la presenza di due pianeti attorno alla pulsar [[PSR B1257+12]]: si trattava dei primi pianeti extrasolari individuati con sicurezza, ma la loro rilevanza è legata soprattutto al fatto che orbitavano attorno ad una [[pulsar]], una condizione fino ad oggi piuttosto rara. La maggior parte degli astronomi, all'epoca della scoperta, si aspettava di scoprire pianeti solo attorno alle stelle appartenenti alla [[sequenza principale]] e ancor oggi sono solo due le pulsar sicuramente dotate di sistema planetario, [[PSR B1620-26]] e PSR B1257+12.
 
In seguito le scoperte si sono succedute sempre più rapidamente, con l'introduzione di strumentazione più avanzata e precisa e nuovi metodi di rivelazione. Nel novero dei pianeti extrasolari ora sono compresi pianeti che orbitano attorno a nane rosse, stelle di sequenza principale, giganti, residui stellari, o due stelle contemporaneamente, i cosiddetti [[Pianeta circumbinario|pianeti circumbinari]]. Si conoscono pianeti con masse da quella di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]] a svariate volte quella di [[Giove (astronomia)|Giove]], fino a porre il quesito di dove si ponga la linea di demarcazione tra pianeti e [[Nana bruna|nane brune]], mentre i periodi orbitali variano da poche ore a millenni. Tramite le microlenti gravitazionali è stato persino individuato un candidato pianeta nella [[Galassia di Andromeda]], [[PA-99-N2 b]], ma non potrà mai essere confermato, poiché gli allineamenti che producono il microlensing sono unici e irripetibili.
 
La caccia al gemello della Terra ha fornito candidati sempre più simili, fino a [[Kepler-62 e]], che con un Earth Similarity Index dell'83% è attualmente considerato il pianeta più simile al nostro mai scoperto.<ref name=phl/>
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Alan Boss. ''L'universo affollato. Alla ricerca di pianeti abitati''. Le Scienze, 2010.
 
== Voci correlate ==
{{MultiCol}}
=== Liste ===
* [[Lista dei pianeti extrasolari confermati]]
* [[Lista dei pianeti extrasolari non confermati o controversi]]
* [[Lista delle stelle con pianeti extrasolari confermati]]
* [[Lista dei pianeti scoperti dalla missione Kepler]]
* [[Lista dei pianeti scoperti dal progetto SuperWASP]]
 
=== Tipologie ===
* [[Pianeta terrestre]]
** [[Satellite extrasolare]]
* [[Super Terra]]
* [[Gigante gassoso]]
** [[Classificazione di Sudarsky]]
* [[Pianeta gioviano caldo]]
* [[Pianeta nettuniano caldo]]
{{ColBreak}}
* [[Pianeta oceano]]
* [[Pianeta di carbonio]]
* [[Pianeta circumbinario]]
* [[Pianeti delle pulsar]]
 
=== Missioni e progetti di ricerca ===
* [[Metodi di individuazione di pianeti extrasolari]]
* [[Missione Kepler]]
* [[SuperWASP]]
* [[CoRoT]]
* [[Progetto HATNet]]
* [[Telescopio XO]]
* [[Terrestrial Planet Finder]]
* [[Automated Planet Finder]]
* [[Satellite Gaia]]
* [[Space Interferometry Mission]]
{{EndMultiCol}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Exoplanets}}
 
{{Box successione
== Collegamenti esterni ==
|tipologia = militare
* [http://exoplanet.eu/catalog.php Exoplanet.eu Lista di pianeti extrasolari]
|carica = [[Capo di stato maggiore della Difesa]]
* [http://planetquest.jpl.nasa.gov/index.cfm Contatore Nasa dei pianeti extrasolari scoperti]
|immagine = Flag of the chief of staff of defence of Italy.svg
* [http://www.solstation.com/habitable.htm Stars and Habitable Systems]
|periodo= dal 28 febbraio [[2015]] al 5 novembre [[2018]]
 
|precedente = [[Luigi Binelli Mantelli]]
=== Progetti di ricerca ===
|successivo = [[Enzo Vecciarelli]]
* {{en}} [http://exoplanets.org/ University of California Planet Search Project]
}}
* {{en}} [http://obswww.unige.ch/~udry/planet/planet.html The Geneva Extrasolar Planet Search Programmes]
{{Box successione
* {{en}} [http://smsc.cnes.fr/COROT/ CoRoT]
|tipologia = militare
* {{en}} [http://www.kepler.arc.nasa.gov/ Kepler]
|carica = [[Capo di stato maggiore dell'Esercito italiano]]
 
|immagine= Flag of the chief of staff of armed force.svg
=== Approfondimenti ===
|periodo = 6 dicembre [[2011]] - 26 febbraio [[2015]]
* {{en}} The Extrasolar Planets Encyclopaedia di Jean Schneider [http://vo.obspm.fr/exoplanetes/encyclo/catalog.php ]
|precedente = [[Giuseppe Valotto]]
* {{en}} Transiting planets di Frederic Pont [http://obswww.unige.ch/~pont/TRANSITS.htm ]
|successivo = [[Danilo Errico]]
* {{en}} IAU Working Group on Extrasolar Planets (WGESP) [http://www.dtm.ciw.edu/boss/iauindex.html]
}}
* {{en}} Lista di pianeti confermati dalla IAU [http://www.dtm.ciw.edu/boss/planets.html]
* {{en}} Definizione di pianeta IAU [http://www.dtm.ciw.edu/boss/definition.html]
* {{en}} Report of the ESA-ESO working group on Extra-Solar Planets (2005) [http://www.eso.org/gen-fac/pubs/esaesowg/espwg_report.pdf]
* {{en}} Perryman M.(2000), Extra-solar planets [http://www.rssd.esa.int/SA-general/Projects/Staff/perryman/planet-paper.pdf]
* {{en}} L'annuncio della prima osservazione visuale di un pianeta extrasolare, ESO (2004) [http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2004/pr-23-04.html]
* {{en}} Andrew Collier Cameron, ''Extrasolar planets'', Physics World (January 2001). (See the [http://physicsweb.org/article/world/14/1/7/2 online version].)
* [http://media4.obspm.fr/pianeti-extrasolari/ I pianeti extrasolari], [[Observatoire de Paris]]
 
=== Notizie ===
* {{en}} [http://www.space.com/scienceastronomy/exoplanet_new_0404015.html Newfound World Shatters Distance Record] from space.com
* {{en}} [http://www.esa.int/esaSC/SEMDJ3NZCIE_index_0.html The most "earthlike" exoplanet ever discovered]: ESA news
 
=== Divulgazione ===
 
* [http://www.la7.it/atlantide/video/atlantide-scienza-la-vita-oltre-la-terra-27-03-2012-77525/ ''La vita oltre la Terra''], ''[[Atlantide]]'', ''[[La7]]'', 27 marzo 2012.
{{Esopianeta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Astronomiabiografie|stelleguerra}}
 
[[Categoria:Classificazione planetaria]]
[[Categoria:Pianeti extrasolari| ]]
 
[[Categoria:Capi di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano]]
{{categorie qualità}}
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare d'Italia]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Grandi ufficiali dell'Ordine militare d'Italia]]