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{{BloccoInfinito}}
{{Film
|titoloitaliano= Il nemico alle porte
|immagine= [[File:Nemicoalleporte-2001-JudeLaw.png|300px]]
|didascalia=[[Jude Law]] in una scena del film
|titolooriginale= Enemy at the Gates
|linguaoriginale= [[Lingua inglese|inglese]] <br/ > [[Lingua tedesca|tedesco]]
|nomepaese= {{USA}} <br/ > {{GER}} <br/ > {{GBR}} <br/ > {{IRL}}
|nomepaese2=
|nomepaese3=
|nomepaese4=
|annoproduzione=[[2001]]
|titoloalfabetico= Nemico alle porte (Il)
|durata = 131 min
|tipocolore= colore
|tipoaudio= sonoro
|ratio=
|nomegenere= drammatico <br/ > bellico
|nomeregista= [[Jean-Jacques Annaud]]
|nomesceneggiatore= [[Alain Godard]] <br/ > [[Jean-Jacques Annaud]]
|nomeproduttore= [[Jean-Jacques Annaud]] <br/ > [[John D. Schofield]]
|produttoreesecutivo= [[Alain Godard]] <br/ > [[Alisa Tager]]
|nomeattori= *[[Jude Law]]: Vassili Zaitsev
*[[Joseph Fiennes]]: Politruk Danilov
*[[Rachel Weisz]]: Tania Chernova
*[[Bob Hoskins]]: Nikita Khrushchev
*[[Ed Harris]]: maggiore König
*[[Ron Perlman]]: soldato Koulikov
*[[Eva Mattes]]: signora Filipova
*[[Gabriel Marshall-Thomson]]: Sacha
*[[Matthias Habich]]: generale Paulus
|nomedoppiatoriitaliani= *[[Riccardo Onorato]]: Vassili Zaitsev
*[[Christian Iansante]]: Politruk Danilov
*[[Stefano De Sando]]: maggiore König
*[[Giuppy Izzo]]: Tania Chernova
*[[Ennio Coltorti]]: Nikita Khrushchev
*[[Paolo Buglioni]]: soldato Koulikov
|nomefotografo= [[Robert Fraisse]]
|nomemontaggio= [[Noëlle Boisson]] <br/ > [[Humphrey Dixon]]
|nomeeffettispeciali= [[Michael Apling]]
|nomemusicista= [[James Horner]]
|nomescenografo= [[Wolf Kroeger]]
|nomecostumista= [[Janty Yates]]
|nometruccatore= [[Hasso von Hugo]]
|nomesfondo=
|nomepremi=
}}
'''''Il nemico alle porte''''' (''Enemy at the Gates'') è un [[film]] del [[2001]] prodotto e diretto da [[Jean-Jacques Annaud]].
 
== Trama ==
 
{{C|la [[Wikipedia:Trama|trama]] è principalmente, e fondamentalmente, un riassunto: da sintetizzare, l'eccesso di dettagli la rende quasi illegibile|film|gennaio 2010}}
Il [[20 settembre]] [[1942]] la giovane [[recluta]] dell'[[Armata Rossa]] [[Vasily Grigorievič Zaitsev|Vasily Zaitsev]] ([[Jude Law]]) giunge in una [[Stalingrado]] quasi totalmente occupata dall'[[Wehrmacht|esercito nemico]]. Non ha esperienza di [[guerra]] ma è un ottimo tiratore, tecnica che ha appreso da bambino per difendere il bestiame dai [[lupo|lupi]], su insegnamento del nonno, pastore negli [[Urali]]. Il primo impatto con la guerra è devastante: le truppe sono male armate e scarsamente equipaggiate, i soldati vengono mandati all'assalto disponendo di un solo [[fucile]] ogni due uomini, gli [[Commissario politico|ufficiali politici]], su ordine di [[Stalin]], fanno mitragliare coloro che, vista l'impossibilità di successo, tentano di sfuggire al devastante fuoco tedesco.
 
Lo stesso giorno fa la conoscenza del [[Commissario politico|Politruk Giovane]] Danilov ([[Joseph Fiennes]]) che, dopo averlo visto sparare a distanza con grande precisione a cinque soldati nemici, riporta il fatto nel giornale dell'Armata. La situazione della battaglia è allarmante e Stalin due giorni dopo invia nella città che porta il suo nome uno degli ufficiali politici più fidati: [[Nikita Sergeevič Chruščёv]] ([[Bob Hoskins]]) allo scopo di infondere morale alle truppe. Egli, dopo avere indotto al suicidio il [[generale]] comandante della piazza si rivolge agli ufficiali politici spiegando loro le ragioni per le quali la città non può cadere e per raccogliere idee al fine di rovesciare la situazione. Danilov prende la parola e, coraggiosamente ma rivelando nel contempo una certa ambizione, suggerisce all'alto ufficiale di pubblicare nuovamente il giornale dell'Armata, fornendo "esempi da seguire" con i racconti dei loro eroi; Chruščёv, venuto a conoscenza dell'abilità di Vasily, accoglie l'idea, promuovendo Danilov Politruk e assegnandolo allo [[Stato Maggiore]] e trasferendo Vasily alla divisione [[Tiratore scelto|tiratori scelti]].
 
Nel periodo successivo il cecchino russo, dotato dai suoi superiori del nuovo fucile di precisione [[Mosin-Nagant]] 91-30, insieme ai suoi nuovi compagni di divisione, seguita a mietere le sue vittime, che vengono scrupolosamente contate ed annotate sul giornale ma la sua abilità attira l'attenzione dei tedeschi i quali, il [[21 ottobre]] 1942, inviano dalla [[Germania]] il loro miglior tiratore: il [[maggiore]] König ([[Ed Harris]]), direttore della scuola di tiro di [[Zossen]] allo scopo di trovarlo e di ucciderlo. I primi scontri tra i due si risolvono a favore del cecchino tedesco: nel primo vengono uccisi due compagni di Vasily e nel secondo muore Koulikov ([[Ron Perlman]]), un altro tiratore scelto russo che prima della guerra aveva frequentato la stessa scuola di tiro diretta dall'ufficiale tedesco ed era stato inviato dallo Stato Maggiore sovietico per aiutare Vasily.
 
Il giovane russo è scoraggiato, ma Danilov lo rassicura rivelandogli che Sacha ([[Gabriel Thomson]]), un bambino che lavora come calzolaio per i tedeschi, lo informerà sui movimenti di König facendo nel contempo il [[doppio gioco]] per avere la fiducia del maggiore, ma i due scontri successivi si risolvono in un nulla di fatto: nel primo il maggiore cambia la sua posizione bloccando Vasily, ma quest'ultimo viene salvato dall'intervento di Tania ([[Rachel Weisz]]), mentre nel secondo, a causa di una serie di circostanze sfortunate, i due non riescono a vedersi ed a Vasily, addormentatosi nell'attesa, viene rubato il portafoglio da un soldato tedesco. Questo porta le due parti in conflitto a ritenere che il cecchino russo sia morto e quindi al maggiore è comandato il rientro in Germania; il comandante tedesco gli chiede la consegna della [[Piastrina identificativa|piastrina]] al fine di evitare che, in caso di sua morte, i russi possano servirsene come arma di propaganda ed il maggiore consegna anche la Croce al merito che suo figlio, morto nei primi giorni della battaglia, aveva ricevuto postuma.
 
Egli però non crede alla morte di Vasily ed informa Sacha sul punto in cui egli si troverà il giorno dopo per aspettarlo ed il bambino lo riferisce non appena il cecchino russo fa rientro al comando; Vasily si avvia verso il punto indicatogli dal Sacha e Tania, lo raggiunge, ma questo fatto produce due conseguenze: la prima è che Danilov, innamorato non ricambiato di lei, viene a conoscenza del sentimento di Tania per Vasily, mentre la seconda è la conferma dei sospetti che il maggiore nutriva nei confronti di Sacha e del suo doppio gioco e questo lo porterà ad uccidere il bambino lasciandolo impiccato ad un serbatoio dell'acqua, allo scopo di attirare Vasily fuori dal nascondiglio. Tania corre a casa di Sacha e, grazie all'aiuto di Danilov, riesce a convincere la madre ([[Eva Mattes]]), con la pietosa bugia del "passaggio" di Sacha alla parte dei tedeschi, ad essere evacuata dalla città ormai quasi completamente in mano alla Wehrmacht ma, mentre si recano al [[porto]], Tania viene colpita da una granata.
 
Danilov raggiunge Vasily che si trova ancora in attesa di scorgere il maggiore e lo informa della morte di Tania; il Politruk, colpito dallo sconforto, disilluso sulle sue idee e sulla sua probabile sorte in caso di sconfitta, vuole espiare le sue colpe ed al fine di fare individuare a Vasily la postazione del maggiore, si sporge e viene immediatamente colpito a morte; König esce dal suo nascondiglio, ma si accorge troppo tardi che Vasily è di fianco a lui e con rassegnazione si abbandona alla sua sorte. Alcuni mesi dopo, il 3 [[febbraio]] [[1943]], giorno della fine della battaglia, Vasily trova l'indirizzo di un ospedale dove, grazie alle suppliche della madre di Sacha, Tania era stata ricoverata agonizzante, riesce a ritrovarla viva e convalescente e può riabbracciarla. Il film termina, prima dei titoli di coda, con alcuni cenni storici sul reale [[Vasilij Grigor'evič Zajcev|Vasily]]: il riconoscimento ad [[Eroe dell'Unione Sovietica]] e l'esposizione del suo fucile al [[Museo]] di Storia di Stalingrado (oggi [[Volgograd]]).
 
== Film e realtà ==
 
Il comando tedesco, al fine di eliminare Zaitsev e le conseguenze sul morale delle truppe che la sua azione provocava, inviò a Stalingrado il tiratore migliore di cui disponeva: il [[Colonnello]] (''Standartenführer'') delle [[SS]] Heinz Thorwald (o [[Heinz Torvald|Torvald]]); il duello tra i due durò quattro giorni: durante il primo il Colonnello tedesco riuscì ad uccidere due compagni del cecchino russo mentre nel secondo i due si studiarono per tutta la giornata senza sparare al fine di non rivelare all'altro la propria posizione.<br>
Il terzo giorno Thorwald sparò pensando di avere avvistato Zaitsev ma il soldato colpito non era lui ma un suo compagno che rimase ferito e questo permise al giovane russo di conoscere la sua posizione. Il giorno dopo fece ritorno nel medesimo posto insieme ad un altro compagno e, per fare uscire allo scoperto il Colonnello sollevò un elmetto: Thorwald sparò colpendo l'elmetto e Zaitsev gridò come se fosse stato colpito egli stesso; il tedesco si sporse per controllare l'efficacia del suo colpo ed era proprio ciò che Zaitsev si aspettava ed infatti appena avvistato lo colpì a morte.<br>
Fonti di parte sovietica affermarono in seguito che durante la [[battaglia di Stalingrado]] Zaitsev avrebbe ucciso 242 tedeschi, tra soldati ed ufficiali, perdendo tuttavia la vista, prima della fine della battaglia, a causa dello scoppio di una bomba.<ref>AA.VV., ''Il terzo Reich, In marcia verso Stalingrado'', 1993, p. 87</ref>
 
== Curiosità ==
 
*Nella serie di videogiochi ''[[Call of Duty]]'' ci sono molti livelli apertamente ispirati al film. Nel primo capitolo è rappresentata molto fedelmente le prima parte del film in cui Vasily arriva a Stalingrado attraversando il fiume Volga: Presenti le scene dell'uccisione dei disertori,degli attacchi degli Stuka alle navi e anche della carica suicida indetta dagli ufficiali politici. Nel quinto capitolo della serie è invece rappresentata la scena nella fontana, dove Vasily si trova a dover sparare con precisione ai nemici mentre il rumore delle esplosioni copre quello dei suoi colpi.
*La prima missione della terza parte del videogioco [[Commandos 3: Destination Berlin]] ([[Eidos Interactive]]) ambientata a Stalingrado è liberamente ispirata al duello tra i due cecchini nemici.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
AA. VV., ''Il Terzo Reich, Volume: In marcia verso Stalingrado'', Milano, 1993.
 
== Voci correlate ==
 
*[[Vasilij Grigor'evič Zajcev]]
*[[Battaglia di Stalingrado]]
*[[6. Armee (Wehrmacht)|VI Armata]]
 
== Altri progetti ==
 
{{Interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
*{{Imdb|film|0215750}}
 
{{Portale|cinema|guerra}}
 
[[Categoria:Film sulla seconda guerra mondiale|Nemico alle porte, Il]]
[[Categoria:Film drammatici]]
 
[[ar:العدو على الأبواب]]
[[ca:Enemic a les portes]]
[[cs:Nepřítel před branami]]
[[de:Duell – Enemy at the Gates]]
[[en:Enemy at the Gates]]
[[es:Enemy at the Gates]]
[[fi:Vihollinen porteilla]]
[[fr:Stalingrad (film, 2001)]]
[[gl:Enemy at the Gates]]
[[hi:एनिमी एट द गेट्स]]
[[hu:Ellenség a kapuknál]]
[[id:Enemy at the Gates]]
[[ja:スターリングラード (2001年の映画)]]
[[ko:에너미 앳 더 게이트]]
[[nl:Enemy at the Gates]]
[[pl:Wróg u bram]]
[[pt:Enemy at the Gates]]
[[ru:Враг у ворот]]
[[sr:Непријатељ пред вратима]]
[[sv:Enemy at the Gates]]
[[tr:Kapıdaki Düşman]]
[[vi:Kẻ thù trước cửa]]
[[zh:大敵當前]]