Diocesi di Caserta e Guelfo IV d'Este: differenze tra le pagine

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{{F|nobili italiani|luglio 2013}}
{{U|pagina=Vescovi della diocesi di Caserta |verso = da |argomento= cattolicesimo|data= maggio 2009|commento= Se la [[Aiuto:Dimensione della voce|dimensione]] della voce unita è eccessiva, le informazioni dovrebbero essere riorganizzate}}.
{{Aristocratico
{{diocesi della chiesa cattolica
|nome = Guelfo IV d'Este
|immagine=Duomo di Caserta.jpg
|immagine = Wgt Stifterbüchlein 25v.jpg
|nome=[[Diocesi]] di [[Caserta]]
|legenda =
|latino=Dioecesis Casertana
|stemma = Wappen des Herzogs in Bayern (Haus Wittelsbach).png
|titolo=[[vescovo]]
|titolo = [[Sovrani di Baviera|Duca di Baviera]]
|titolare=[[Pietro Farina]]
|sottotitolo =
|emeriti=[[Raffaele Nogaro]]
|periodo = [[1070]]-[[1077]]<br>[[1096]]-[[1101]]
|vicario=
|inizio reggenza =
|stato=Italia
|fine reggenza =
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|investitura =
|eretta=[[XII secolo]]
|sistema nobiliare =
|stemma=
|predecessore =
|mappa=
|erede =
|mappacollocazione=
|successore =
|mappaprovincia=
|nome completo =
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Napoli]]
|prefisso onorifico =
|regione=[[Regione ecclesiastica Campania|Campania]]
|suffisso onorifico =
|battezzati=190.000
|altrititoli =
|popolazione=200.000
|data di nascita = [[1035]]/[[1040]]
|proporzione=95,0
|luogo di nascita =
|sacerdotisecolari=68
|data di morte = 9 novembre [[1101]]
|sacerdotiregolari=44
|luogo di morte = [[Pafo]]
|sacerdoti=112
|sepoltura =
|battezzatipersacerdote=1.862
|luogo di sepoltura =
|diaconi=33
|dinastia = [[Welfen]]
|religiosi=47
|padre = [[Alberto Azzo II d'Este]]
|religiose=163
|madre = [[Cunegonda di Altdorf]]
|vicariati=5
|consorte =
|parrocchie=66
|consortedi =
|superficie=185
|coniuge 1 = [[Etelinda di Northeim]] (ripudiata)
|cattedrale=[[Caserta#Cattedrale di San Michele Arcangelo|San Michele Arcangelo]]
|coniuge 2 = [[Giuditta di Fiandra]]
|patroni=[[Michele Arcangelo|San Michele Arcangelo]]
|coniuge 3 =
|indirizzo=Piazza Duomo, 11 - 81100 - Caserta, Italia
|coniuge 4 =
|telefono=0823 214511
|coniuge 5 =
|fax=0823 214543
|figli = [[Guelfo V|Guelfo]], [[Enrico IX di Baviera|Enrico]], Kunizza
|sito=www.diocesicaserta.it/
|religione =
|email=vescovo@diocesicaserta.it
|motto =
|anno=2007
|firma =
}}
{{Bio
[[File:Caserta flickr03.jpg|thumb|280px|La chiesa di San Michele a Casertavecchia,<br />cattedrale fino al [[1842]] ]]
|Nome = Guelfo IV
La '''diocesi di Caserta''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Casertana'') è una sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Napoli]] appartenente alla [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Campania|Campania]]. Nel [[2006]] contava 190.000 battezzati su 200.000 abitanti. È attualmente retta dal [[vescovo]] [[Pietro Farina]].
|Cognome = d'Este
|ForzaOrdinamento = Este, Guelfo 04
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1035/1040
|LuogoMorte = Pafo
|GiornoMeseMorte = 9 novembre
|AnnoMorte = 1101
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu [[Sovrani di Baviera|duca]] di [[Baviera]] dal [[1070]] al [[1077]] e successivamente dal [[1096]] alla sua morte
}}
[[File:Welf4.jpg|thumb|Guelfo IV d'Este]]
 
==Territorio Biografia ==
Guelfo fu il primo membro della famiglia degli [[Welfen]] ([[guelfi]]) ad appartenere alla famiglia degli [[Estensi]]. Era infatti figlio di [[Alberto Azzo II d'Este]] e di sua moglie [[Cunegonda di Altdorf]]. Quando lo zio materno, Guelfo duca di Carinzia (conosciuto come [[Guelfo III di Carinzia]]), morì senza figli, il nipote ereditò le sue proprietà; successivamente sposò Ethelinda, figlia di [[Ottone di Northeim|Ottone II di Northeim]], duca di Baviera.
La diocesi comprende il comune di [[Limatola]], in [[provincia di Benevento]], e il territorio di alcuni altri comuni della [[provincia di Caserta]]: [[Caserta]] (a eccezione della frazione di Ercole, appartenente all'[[arcidiocesi di Capua]]), [[Capodrise]], [[Maddaloni]], [[Recale]], [[San Nicola la Strada]], parte di quelli di [[Casagiove]], [[Castel Morrone]], [[Marcianise]] (il restante territorio è nell'arcidiocesi di Capua) e di [[Cervino (Italia)|Cervino]] (per il resto sotto la [[diocesi di Acerra]]).
 
Anche se suo padre, guidato dalla cugina [[Matilde di Canossa]], continuerà a perseguire gli interessi del papato, Guelfo si schierò dalla parte dell'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]].
Confina con le diocesi di [[diocesi di Alife-Caiazzo|Alife-Caiazzo]] (a nord), [[Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Cerreto Sannita]] (a est), Acerra, [[diocesi di Acerra|Aversa]] (a sud) e Capua (a ovest).
 
Ottone II, suo suocero, che aveva interessi in [[Sassonia]] e temeva la riduzione del potere ducale in [[Baviera]], nel 1070 fu accusato di ordire un complotto contro l'imperatore; per questo fu privato del titolo ducale e, fatto atto di sottomissione nel 1071, fu reintegrato ma solo dei suoi possessi personali.
Sede vescovile è [[Casertavecchia]], dove si trova la [[Caserta#Cattedrale di San Michele Arcangelo|cattedrale di San Michele Arcangelo]]; a Maddaloni si trova la [[basilica]] minore del ''Corpus Domini''.
 
Infatti il Ducato di Baviera era passato a Guelfo che, dopo il divorzio da Ethelinda, si era schierato con Enrico IV. Si risposò con Giuditta di Fiandra (figlia di [[Baldovino IV delle Fiandre]] detto ''il barbuto'' e zia della moglie di [[Guglielmo I d'Inghilterra]], detto il Conquistatore) che era rimasta vedova nel 1066; dal loro matrimonio nacque, nel 1072, Guelfo che in seguito sarà conosciuto come [[Guelfo V]].
Il territorio diocesano è diviso in 66 parrocchie, raggruppate in 5 foranie: Caserta centro, Caserta nordest, Casertavecchia, Maddaloni e Marcianise.
 
Più tardi, durante la lotta per le investiture, cambiò schieramento e sostenne il [[papa Gregorio VII]] e, nel marzo 1077, appoggiò l'elezione dell'anti-re [[Rodolfo di Svevia]]. L'imperatore di conseguenza lo privò del titolo ma, aiutato dal padre e dalla nobiltà bavarese a lui fedele, fu in grado di conservare i suoi territori.
=== Istituti religiosi maschili ===
* [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco]]
* [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini]]
* [[Congregazione del Santissimo Sacramento]]
* [[Missionari Oblati di Maria Immacolata]]
* [[Carmelitani Scalzi]]
* [[Ordine dei Frati Minori Conventuali]]
* [[Legionari di Cristo]]
* [[Ordine dei Frati Minori]]
 
Quando il papa tolse il suo consenso a Rodolfo, Guelfo non poté continuare a sostenerlo. Nel 1085 Gregorio VII morì e Guelfo rimase dalla parte del papato tanto che suo figlio Guelfo V sposò diciassettenne [[Matilde di Canossa]], nel [[1089]], che aveva ventisei anni più di lui.
=== Istituti religiosi femminili ===
* Ancelle Figlie di Santa Teresa del Bambino Gesù
* Sorelle di Gesù Eucaristia e dei Poveri per l'Apostolato della Sofferenza
* [[Suore degli Angeli]], Adoratrici della Santissima Trinità
* [[Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret]]
* [[Suore delle Divine Vocazioni]]
* Suore di San Carlo Lwanga
* Suore Eucaristiche di San Vincenzo Pallotti
* Suore Francescane dei Sacri Cuori
* [[Figlie della Santa Vergine Immacolata di Lourdes]]
* Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore
* [[Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria]]
* [[Povere Figlie della Visitazione di Maria Santissima]]
* [[Suore Riparatrici del Sacro Cuore]]
 
Quando nel 1095 il giovane Guelfo V divorziò a sua volta, il padre fece ammenda presso l'imperatore e riottenne il Ducato di Baviera che nel frattempo era stato retto da Enrico IV in persona.
==Storia==
Le prime notizie certe sulla diocesi risalgono al [[XII secolo]]: in una bolla dell'arcivescovo di Capua Senne, datata [[1113]],<ref>Il testo della bolla in: [[Ferdinando Ughelli]], [http://books.google.it/books?id=4_mKoB7GLpMC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Italia Sacra''], Tomo VI, Roma 1659, coll. 611-614.</ref> venne confermata la giurisdizione perpetua del suo suffraganeo - il vescovo Rainulfo - e dei suoi successori sulle 133 chiese della diocesi di Caserta, di cui si circoscrivevano i confini. Nello stesso documento si fa riferimento a dei predecessori di Rainulfo, indizio che farebbe pensare a un'origine più antica della diocesi.
 
Dopo la morte del padre Alberto Azzo II nel 1097, cercò di entrare in possesso di alcuni feudi a sud delle Alpi, ma non ebbe successo contro il fratellastro Fulco. Nel 1101 si unì ai crociati in Terra Santa ma morì di lì a poco a Cipro, durante il viaggio di ritorno.
Effettivamente, a Caserta si erano trasferiti i vescovi della diocesi di [[Calatia]] per sfuggire ai saccheggi dei Saraceni che avevano portato alla distruzione della città nell'880. Molto probabilmente, la bolla di Senne mutava appunto la denominazione della diocesi.
 
== Discendenza ==
La diocesi di Calatia, una città di origine [[Osci|osca]] che si trovava sulla [[via Appia]], si fa risalire alla figura di sant'Augusto. I racconti agiografici riportano la storia di un sant'Augusto fuggito dall'[[Africa]] per scampare alla persecuzione dei [[Vandali]]. Giunto sulle coste campane, dette origine alla chiesa di Calatia<ref>Si tratta molto probabilmente di una leggenda che riprende la vicenda del vescovo [[Quodvultdeus]], per ogni approfondimento leggere la voce sulla figura di [[Sant'Augusto]]. Un lavoro recente e molto chiaro è G. Guadagno, ''Caserta, Calatia e Sant'Augusto'' in [[Quaderni della Biblioteca del Seminario di Caserta]], Caserta 1995, pp. 25-45</ref>.
Sposò in prime nozze [[Etelinda di Northeim]], figlia di [[Ottone di Northeim]], poi ripudiata.<ref>{{cita libro|Pompeo|Litta|Famiglie celebri d'Italia. D'Este|1835|Torino}}</ref>
 
Dal matrimonio con [[Giuditta di Fiandra]] ebbe tre figli:
Le notizie sui vescovi di Calatia sono vaghe e molto frammentarie, tuttavia appare chiaro che Calatia fosse sede di diocesi e che i vescovi si fossero rifugiati a Caserta nonostante mantenessero l'antica denominazione. Caserta esisteva già nell'[[860]] quando [[Erchemperto]] riferiva che era occupata da Pandone ''marepharis''<ref>Erchemperto riportava questi episodi e riferiva che erano stati verificati "de visu et de auditu"</ref> mentre Calatia venne devastata prima da Pandone ''il rapace nell'[[861]]-[[863]] e poi dai [[Saraceni]] nell'[[880]]. Non venne completamente distrutta, ma restò pressoché abbandonata per molti secoli.
* [[Guelfo V|Guelfo]] (1073-1120);
* [[Enrico IX di Baviera|Enrico]] (1074-1126);
* Kunizza.
 
== Note ==
Il titolo di vescovi di Calatia, comunque, venne rammentato spesso nella denominazione dei vescovi di Caserta. Infatti il [[1158]] in un diploma conservato nell'abbazia di Cava il vescovo [[Giovanni I (vescovo di Caserta)|Giovanni]] di Caserta donava all'[[Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni|abbazia di Cava]] le chiese di S.Maria e di S.Marciano a [[Cervino (Italia)|Cervino]] e imponeva l'obbligo all'abate di riconoscere di aver ricevute le due chiese "''a Casertana seu a Calatina Ecclesia''"<ref>T. Laudando, ''Storia dei Vescovi della Diocesi di Caserta'', in ''Bollettino Ufficiale della Diocesi'', ottobre 1925, pp.12-13</ref>. Il suo predecessore, [[Nicola (vescovo di Caserta)|Nicola I]], invece, venne anche denominato "''Episcopus Kalatus''" nel memoriale di Notar De Zibullis<ref>Il memoriale viene riportato in appendice da De' Sivo che riferisce essere stato in possesso dell'archivio dell'Annunziata di Maddaloni. È andato perduto come afferma lo stesso De' Sivo che ne consultò solo una copia manoscritta dall'originale. G. De' Sivo, [[Storia di Galazia Campana e di Maddaloni]], Napoli 1860-1865, pp. 337-338</ref>.
<references/>
 
== Bibliografia ==
A Caserta, la costruzione dell'antica cattedrale [[Architettura romanica|romanica]] di San Michele Arcangelo venne iniziata sotto l'episcopato di Rainulfo nel 1113.
* {{cita libro|Pompeo|Litta|Famiglie celebri d'Italia. D'Este|1835|Torino|cid=cidLitta}} {{NoISBN}}.
 
== Altri progetti ==
Il [[seminario]], tra i più antichi d'Italia, venne eretto subito dopo il [[Concilio di Trento]], tra il [[1567]] e il [[1573]], per volere del vescovo Agapito Bellomo, che fu tra i padri conciliari.
{{interprogetto|commons=Category:Welf IV}}
 
{{Box successione
All'inizio del [[XVII secolo]], durante l'episcopato di Diodato Gentile, la residenza vescovile fu trasferita nell'attuale frazione di [[Falciano del Massico|Falciano]], vicino all'attuale nucleo di Caserta, nel piano, in quello che era il vecchio ''Palazzo della Cavallerizza'', mentre il [[capitolo (canonici)|capitolo]] e la cattedrale rimasero a Caserta. Fu questo un secolo opaco per la diocesi, segnato da frequenti incomprensioni tra i vescovi e il capitolo e dal degrado economico.
|tipologia = regnante
 
|carica = [[Elenco dei duchi di Baviera|Duca di Baviera]]
Un riscatto si ebbe nel [[XVIII secolo|secolo successivo]], quando [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]] iniziò a costruire la sua [[Reggia di Caserta|Reggia]] e la città si risollevò economicamente. Nuovi edifici sacri sorgevano rapidamente; il [[1º febbraio]] [[1842]], ad opera di Domenico Narni Mancinelli, la cattedra vescovile sarà traslata da Casertavecchia alla città nuova, in un edificio fatto edificare dai [[Borbone di Napoli|Borboni]] sul sito della vecchia chiesa [[gotico|gotica]] dell'Annunciata. Nello stesso periodo la tenuta vescovile di Falciano fu ceduta a [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]].
|periodo = [[1070]]-[[1077]]
 
|precedente = [[Ottone di Northeim|Ottone]]
Intanto, a seguito del [[Concordato]] di [[Terracina]] tra [[papa Pio VII]] e [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I di Borbone]], con la [[bolla pontificia|bolla]] ''De utiliori'' del [[27 giugno]] [[1818]], il Pontefice aveva soppresso la [[diocesi di Alife-Caiazzo|diocesi di Caiazzo]] e ne aveva accorpato il territorio a quella di Caserta: nel [[1852]] [[papa Pio IX]] ristabilì la sede vescovile caiatina e il suo distretto venne nuovamente separato dalla diocesi di Caserta.
|successivo = [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]
 
}}
Il [[1º febbraio]] [[1842]] la cattedrale venne trasferita a Caserta nuova (l'attuale centro cittadino).
{{Box successione
 
|tipologia = regnante
Lo sviluppo urbano di Caserta si arrestò con l'Unità d'Italia: della progettata cittadella religiosa, che avrebbe dovuto includere la cattedrale, il seminario e il palazzo vescovile, solo il palazzo vescovile era stato completato. Nel [[XX secolo]] il progetto fu definitivamente abbandonato e il sontuoso palazzo fu abbandonato dal vescovo Bartolomeo Mangino e ceduto dal vescovo Vito Roberti.
|carica = [[Elenco dei duchi di Baviera|Duca di Baviera]]
 
|periodo = [[1096]]-[[1101]]
Il [[30 aprile]] [[1979]], insieme con l'arcidiocesi di Capua, Caserta è stata dichiarata suffraganea dell'[[arcidiocesi di Napoli]].
|precedente = [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]]
 
|successivo = [[Guelfo V|Guelfo II]]
==Cronotassi dei vescovi==
}}
{{Vedi anche|Vescovi della diocesi di Caserta}}
 
* [[Rainulfo]] † (attestato dal [[1113]] al [[1127]])
* [[Niccolò]] † (attestato nel [[1130]])
* [[Giovanni]] † (attestato dal [[1153]] al [[1064]])
* [[Porfirio (vescovo di Caserta)|Porfirio]] † (attestato nel [[1178]])
* [[Stabile]] † (?)
* [[Ruggero]] † (?)
* N.N. † (attestato nel [[1217]])
* Andrea † (attestato dal [[1233]] al [[1234]])
* Andrea † (attestato nel [[1260]])
** Eunichio (attestato nel [[1267]]) (amministratore apostolico)
* Filippo, [[Ordine dei Frati Minori|O.F.M.]] † (attestato nel [[1267]])
* Niccolò dal Fiore † (attestato nel [[1279]])
* Secondo † (attestato dal [[1285]] al [[1286]])
* Azzo da Parma † ([[1286]]? - [[1310]] deceduto)
* Antonio, O.F.M. † (attestato nel [[1310]])
* Benvenuto † (attestato nel [[1322]] - [[1345]] deceduto)
* Gerolamo † ([[1345]] - [[1345]] deceduto)
* Niccolò † ([[16 luglio]] [[1345]] - [[23 maggio]] [[1351]] nominato vescovo di [[Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Sant'Agata de' Goti]])
* Giacomo † ([[23 maggio]] [[1351]] - [[1370]] deceduto)
* Francesco, O.F.M. † ([[1370]] - ?)
* Giovanni † (attestato nel [[1395]])
* Ludovico Landi † (attestato dal [[1397]] al [[1413]])
* Lugerio † ([[1414]] - [[1415]] deceduto)
* Giovanni Acresta, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † ([[28 aprile]] [[1415]] - dopo il [[1440]] deceduto)
* Stefano de Raho † (attestato nel [[1450]])
* Giovanni † (attestato nel [[1456]])
* Cicco da Pontecorvo, O.F.M. † ([[1459]] - [[1476]] deceduto)
* Giovanni de' Lioni Gallucci † ([[23 dicembre]] [[1476]] - [[23 agosto]] [[1493]] nominato vescovo del[[arcidiocesi dell'Aquila|l'Aquila]])
* Giambattista Petruzzi † ([[18 ottobre]] [[1493]] - [[1514]] deceduto)
* Giambattista Boncianni † ([[3 ottobre]] [[1514]] - [[1532]] deceduto)
* Pietro Lamberti † ([[10 febbraio]] [[1533]] - [[1541]] deceduto)
* [[Girolamo Verallo]] † ([[4 ottobre]] [[1541]] - [[14 novembre]] [[1544]] nominato vescovo di [[Arcidiocesi di Rossano-Cariati|Rossano]])
* [[Girolamo Dandini (cardinale)|Girolamo Dandini]] † ([[14 novembre]] [[1545]] - [[17 maggio]] [[1546]] nominato vescovo di [[Diocesi di Imola|Imola]])
* Marzio Cerboni † ([[27 maggio]] [[1546]] - [[1549]] deceduto)
* [[Bernardino Maffei]] † ([[7 giugno]] [[1549]] - [[9 novembre]] [[1549]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Chieti-Vasto|Chieti]])
** [[Federico Cesi (cardinale)|Federico Cesi]] † ([[9 novembre]] [[1549]] - [[12 febbraio]] [[1552]] dimesso) (amministratore apostolico)
* [[Antonio Bernardi (filosofo)|Antonio Bernardi]] † ([[12 febbraio]] [[1552]] - [[1554]] dimesso)
* Agapito Bellomo † ([[5 dicembre]] [[1554]] - [[1594]] deceduto)
* [[Benedetto Mandina]], [[Chierici Regolari Teatini|C.R.]] † ([[31 gennaio]] [[1594]] - [[1604]] deceduto)
* Diodato Gentile, O.P. † ([[9 luglio]] [[1604]] - [[1610]] deceduto)
* Antonio Diaz † ([[18 maggio]] [[1616]] - [[1626]] dimesso)
* Giuseppe Cornea, O.P. † ([[27 maggio]] [[1626]] - [[1637]] nominato vescovo di [[arcidiocesi di Catanzaro-Squillace|Squillace]])
* Fabrizio Soardi † ([[9 febbraio]] [[1637]] - [[1638]] deceduto)
* Antonio Ricciulli † ([[7 febbraio]] [[1639]] - [[27 novembre]] [[1641]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Cosenza-Bisignano|Cosenza]])
* Brunoro Sciamanna † ([[10 marzo]] [[1642]] - [[1646]] deceduto)
* Bartolomeo Cresconi † ([[6 maggio]] [[1647]] - [[16 aprile]] [[1660]] deceduto)
* Giambattista Ventriglia † ([[20 settembre]] [[1660]] - [[23 dicembre]] [[1662]] deceduto)
* Giuseppe de Auxilio † ([[2 luglio]] [[1663]] - [[28 luglio]] [[1668]] deceduto)
* Bonaventura Cavalli, O.F.M. † ([[12 febbraio]] [[1669]] - [[10 giugno]] [[1689]] deceduto)
* Ippolito Berarducci, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[1690]] - [[25 settembre]] [[1695]] deceduto)
* Giuseppe Schinosi † ([[21 gennaio]] [[1696]] - [[17 settembre]] [[1734]] deceduto)
* Ettore del Quarto † ([[17 novembre]] [[1734]] - [[10 maggio]] [[1747]] deceduto)
* [[Antonio Falangola]] † ([[29 maggio]] [[1747]] - [[25 marzo]] [[1761]] deceduto)
* Gennaro Maria Albertini, C.R. † ([[13 luglio]] [[1761]] - [[26 maggio]] [[1766]] deceduto)
* Niccolò Filomarino, [[Congregazione dei Celestini|O.S.B.Coel.]] † ([[13 agosto]] [[1767]] - [[4 settembre]] [[1781]] deceduto)
* [[Domenico Pignatelli di Belmonte]], C.R. † ([[25 febbraio]] [[1782]] - [[29 marzo]] [[1802]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Palermo|Palermo]])
** ''Sede vacante (1802-1805)''
* Vincenzo Rogadei † ([[26 giugno]] [[1805]] - [[15 marzo]] [[1816]] deceduto)
* Francesco Saverio Gualtieri † ([[6 aprile]] [[1818]] - [[15 giugno]] [[1831]] deceduto)
* Domenico Narni Mancinelli † ([[24 febbraio]] [[1832]] - [[17 aprile]] [[1848]] deceduto)
* Vincenzo Rozzolino † ([[28 settembre]] [[1849]] - [[10 novembre]] [[1855]] deceduto)
* Enrico de' Rossi † ([[16 giugno]] [[1856]] - [[12 giugno]] [[1893]] dimesso)
* Gennaro Cosenza † ([[12 giugno]] [[1893]] - [[4 marzo]] [[1913]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Capua|Capua]])
* Mario Palladino † ([[4 giugno]] [[1913]] - [[17 ottobre]] [[1921]] deceduto)
* [[Natale Gabriele Moriondo]], O.P. † ([[19 maggio]] [[1922]] - [[5 gennaio]] [[1945]] nominato arcivescovo titolare di [[arcidiocesi di Sergiopoli|Sergiopoli]])
* Bartolomeo Mangino † ([[18 febbraio]] [[1946]] - [[26 maggio]] [[1965]] deceduto)
* Vito Roberti † ([[15 agosto]] [[1965]] - [[6 giugno]] [[1987]] ritirato)
* [[Francesco Cuccarese]] ([[6 giugno]] [[1987]] - [[21 aprile]] [[1990]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Pescara-Penne|Pescara-Penne]])
* [[Raffaele Nogaro]] ([[20 ottobre]] [[1990]] - [[25 aprile]] [[2009]] ritirato)
* [[Pietro Farina]], dal [[25 aprile]] [[2009]]
 
==Statistiche==
La diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 200.000 persone contava 190.000 battezzati, corrispondenti al 95,0% del totale: nel corso di tale anno sono stati [[ordine sacro|ordinati]] 3 nuovi presbiteri e sono stati somministrati 2.077 battesimi; i seminaristi dei corsi filosofico e teologico erano 13.
 
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1950 || 108.643 || 108.700 || 99,9 || 148 || 108 || 40 || 734 || || 26 || 162 || 52
|-
| 1956 || 101.185 || 101.236 || 99,9 || 130 || 92 || 38 || 778 || || 38 || 168 || 53
|-
| 1969 || 130.700 || 131.000 || 99,8 || 125 || 82 || 43 || 1.045 || || 51 || 156 || 47
|-
| 1980 || 144.000 || 146.000 || 98,6 || 119 || 75 || 44 || 1.210 || 1 || 51 || 160 || 60
|-
| 1990 || 193.000 || 196.000 || 98,5 || 99 || 65 || 34 || 1.949 || 2 || 36 || 132 || 62
|-
| 1999 || 206.000 || 208.000 || 99,0 || 96 || 66 || 30 || 2.145 || 10 || 31 || 173 || 62
|-
| 2000 || 206.000 || 208.000 || 99,0 || 98 || 66 || 32 || 2.102 || 10 || 33 || 163 || 62
|-
| 2001 || 217.000 || 220.000 || 98,6 || 102 || 68 || 34 || 2.127 || 17 || 35 || 151 || 63
|-
| 2002 || 219.000 || 222.000 || 98,6 || 98 || 67 || 31 || 2.234 || 24 || 32 || 151 || 64
|-
| 2003 || 215.000 || 220.000 || 97,7 || 99 || 67 || 32 || 2.171 || 29 || 37 || 163 || 64
|-
| 2004 || 215.000 || 220.000 || 97,7 || 100 || 68 || 32 || 2.150 || 29 || 42 || 163 || 64
|-
| 2006 || 190.000 || 200.000 || 95,0 || 112 || 68 || 44 || 1.696 || 33 || 47 || 163 || 66
|}
 
==Note==
{{references|2}}
==Fonti archivistiche==
* Visite ad sacra limina, Archivum Secretum Vaticanum
* [http://www.gcatholic.com/dioceses/diocese/case0.htm Scheda della diocesi] su [http://www.gcatholic.com/ www.gcatholic.com]
 
==Bibliografia==
*{{catholic encyclopedia|Caserta}}
*[[Giuseppe Cappelletti]], ''[http://books.google.com/books?id=SdUCAAAAQAAJ&printsec=titlepage&hl=it#PPA241,M1 Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni]'', vol. XX, Venezia 1866, pp. 241-260.
*[[Gaetano Moroni]], ''[http://books.google.com/books?id=W20AAAAAMAAJ&printsec=toc&hl=it&source=gbs_summary_r&cad=0#PRA1-PA40,M1 Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]'', vol. X, Venezia 1841, pp. 140-141.
* Crescenzio Esperti, ''Memorie Istoriche della città di Caserta'', Napoli 1773
* Giacinto De' Sivo, [http://books.google.it/books?id=50gvAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Storia di Galazia Campana e di Maddaloni''], Napoli 1860-1865
* [[Giuseppe Tescione]], ''Caserta Medievale e i suoi conti e signori'', 3ª ed., Caserta 1990
* Diocesi di Caserta, ''Cronologia dei vescovi casertani'', Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, 1984
* Tommaso Laudando, [[Storia dei Vescovi della Diocesi di Caserta]], ristampa a cura della Biblioteca del Seminario Vescovile di Caserta, Caserta 1996
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=as_XHufGgeYC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false Bolla ''De utiliori''], in ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XV, Romae 1853, pp. 56-61
* Pietro De Felice, ''Appunti di storia della Chiesa Casertana'', Napoli 1994.
 
==Collegamenti esterni==
*[[Annuario pontificio]] del 2007 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dcase.html]
* [http://www.diocesicaserta.it/ Sito ufficiale] della diocesi
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