Ponte di Limira e Utente:Teseo/Sandbox2: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicode}}
{{Ponte
|nome=Ponte di Limira
|immagine=Bridge near Limyra. Pic 04.jpg
|didascalia=Il 4º arco, oggi semisepolto. È evidente il profilo eccezionalmente piatto di questo arco.
|nazione= TUR
|città= [[Limira]]
|latitudine=
|longitudine=
|tipologia= Ponte ad arco
|materiale= Materiale composito di mattoni, blocchi di pietra e pietrisco
|lunghezza= 360
|luce= 14.97
|hluce= 2
|larghezza= 3.55–4.30
|altezza=
|data_inizio= II
|data_fine= III secolo d.C.
}}
Il '''ponte di Limira''' ([[Lingua turca|turco]]: ''Kırkgöz Kemeri'', "ponte dei Quaranta Archi") è un [[ponte romano]] di pietra, nell'odierna [[Turchia|Turchia sudoccidentale]], e uno dei più antichi [[Ponte ad arco|ponti ad arco]] [[Arco ribassato|ribassato]] (o arco [[Segmento circolare|segmentale]]) del mondo. Il ponte, lungo 360&nbsp;m, sorge nei pressi dell'antica città di [[Limira]] in [[Licia]] sul fiume Alakır Çayı. I suoi 26 archi ribassati, oggi in gran parte sepolti, hanno un rapporto campata-freccia di 5,3 a 1, il che dà alla costruzione un profilo marcatamente piatto, che rimase insuperato come realizzazione architettonica fino al [[Medioevo|Tardo Medioevo]] (ad esempio in [[Ponte Vecchio]] a [[Firenze]], con un rapporto di 6,5 a 1).<ref>Henryk Ditchen, Jozef Glomb, [http://books.google.ch/books?id=U5iUF7twBBgC&pg=PA82&lpg=PA82&dq=ponte+vecchio+Pfeilverh%C3%A4ltnis&source=bl&ots=HxGzV7hvNr&sig=N2nmjPhYDlRgT7Z2M9eI6w1Lml4&hl=de&sa=X&ei=8BtbUfapKMOy7Aap-4HQBg&ved=0CE0Q6AEwBQ#v=onepage&q=ponte%20vecchio%20Pfeilverh%C3%A4ltnis&f=false ''Berühmte Brückenbauer: ihre Zeiten und Bauwerke''], Logos Berlin, 2011, p. 82. ISBN 978-3-8325-3271-0.</ref> Malgrado il suo eccezionale significato per la storia della tecnica, tuttavia, il ponte di Limira è poco conosciuto; la crescente rovina della costruzione spinse negli anni 1970 l'[[Istituto archeologico germanico]] (IAG) attraverso il suo ufficio di [[Istanbul]] a svolgere una ricerca sul campo, rimasta finora l'unica del suo genere.
 
== Ricerche sul campo ==
Non ci sono notizie sul ponte tramandate dall'[[antichità]]. Le prime descrizioni della costruzione emergono nei resoconti dei viaggiarori europei del XIX secolo: l'archeologo britannico [[Charles Fellows]] descrisse il ponte con 25 archi nel corso di una visita nel maggio 1840, come fecero [[Thomas Abe Brimage Spratt|Spratt]] e [[Edward Forbes|Forbes]] due anni più tardi.<ref name="Wurster & Ganzert, 288">Wurster & Ganzert (1978), p. 288.</ref> Nel 1882 una spedizione austriaca, con la partecipazione di [[Otto Benndorf]] interpretò la costruzione come parte di un'antica strada che collegava [[Limira]] con Attalia (l'odierna [[Adalia]]), situata ad est.<ref name="Wurster & Ganzert, 288" /> Tuttavia all'epoca non furono realizzate piante o schizzi.<ref name="Wurster & Ganzert, 288" />
 
{{Bio
[[File:Bridge near Limyra. Pic 11.jpg|thumb|left|Antica pavimentazione. Veduta verso est, lungo le serre]]
|Nome = Giovanni Battista
|Cognome = Castiglione
|Sesso = M
|LuogoNascita = Gassino
|LuogoNascitaLink = Gassino Torinese
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1516
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1598
|Attività = umanista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
La prima e finora unica misurazione scientifica del ponte fu eseguita da [[Wolfgang Wurster]] e Joachim Ganzert in due giorni consecutivi nel settembre 1973 e completata attraverso ulteriori visite sul posto nei tre anni successivi.<ref name="Wurster & Ganzert, 288" /> I risultati furono pubblicati nel 1978 sulla rivista ''Archäologischer Anzeiger'' dello IAG, espressamente anche per richiamare l'attenzione sullo stato di crescente pericolo del ponte rimasto fino ad allora quasi integro:
[[File:Castiglione Tower of London graffiti.jpg|thumb|Uno dei graffiti incisi nella [[Torre di Londra]] da Castiglione]]
Fu il [[Tutore (educazione)|tutore]] italiano della principessa (poi regina) [[Elisabetta I d'Inghilterra]]. Si suppone che abbia insegnato al principe (futuro re) [[Edoardo VI d'Inghilterra|Edoardo VI]].<ref>{{en}}Overell, Anne M. (2008). ''Italian reform and English Reformations'', c.1535-c.1585. Ashgate Publishing Ltd. p. 85. ISBN 978-0-7546-5579-4.</ref> Si tratta di un riformatore [[umanista]] che fu imprigionato nella [[Torre di Londra]] nel 1556 dalla sorella di Elisabetta, [[Maria I d'Inghilterra|Maria I]].<ref>{{en}}[https://web.archive.org/web/20110808082431/http://www.hrp.org.uk/mediaplayer/viewplaylist.aspx?playlistid=72 Giovanni Battista Castiglione inscription. Historic Royal Palaces.]</ref> Sospettato di sedizione, venne torturato così gravemente che fu lasciato zoppo.<ref>Overell, p. 142-3.</ref> Più tardi, fornì la corrispondenza di Elisabetta quando ella stessa venne imprigionata nella Torre.
 
Castiglione nacque a [[Gassino Torinese|Gassino]], vicino a [[Torino]], in [[Piemonte]]. Figlio del [[capitano]] Piero Castiglione, di [[Mantova]] ; prestò servizio nell'esercito di [[Carlo V]], a [[Landrecies]] e [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]]. Fu nominato alla corte della giovane Elisabetta come maestro di lingua italiana nel novembre del 1544. Quando Elisabetta divenne regina, divenne il suo valletto di camera, incarico che mantenne fino a poco prima della sua morte. Venne gratificato della [[villa]] [[Benham Valence]], nel [[Berkshire]]. Fu sepolto nella vicina chiesa di St. Mary a [[Speen (Berkshire)|Speen]]. Si sposò a [[Londra]] nel 1558 con Margaret Allen, vedova di Lazare Allen e figlia illegittima di un espatriato fiorentino, il mercante Bartolomeo Compagni (1503-1561). Avevano una grande famiglia<ref>{{en}}[http://pigott-gorrie.blogspot.com/2008/05/italian-in-tudor-london-giovanni.html Another Italian in Tudor London: Giovanni Battista CASTIGLIONE.]</ref> tra cui un figlio, Sir Francis Castilion (1561-1638), che divenne un pensionato di Giacomo I e membro del Parlamento per [[Great Bedwyn]].<ref>{{en}}[http://www.historyofparliamentonline.org/volume/1558-1603/member/castilion-francis-1561-1638 CASTILION, Francis (1561-1638), of Benham Valence, Berks.]</ref>
{{citazione|Ultimamente in questo fertile terreno alluvionale sono state create piantagioni di agrumi; a est del ponte stanno sorgendo oggi serre per primizie. Il ponte è gravemente minacciato dall'inizio dell'agricoltura intensiva nelle vicinanze. I locali prelevano pietre dal rivestimento ancora intatto del ponte; i [[bulldozer]] usati per la realizzazione dei canali di irrigazione sventrano la struttura del ponte e schiacciano la pavimentazione di pietra con i loro cingoli.<ref name="Wurster & Ganzert, 289f.">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;289 ss.</ref>}}
 
L'ingegner O'Connor nel 1993 riassunse brevemente il rapporto dello IAG nella sua monografia in lingua inglese sui ponti romani e sottolineò anche il carattere eccezionale del ponte.<ref>O'Connor (1993), p. 126: "Wurster e Ganzert descrivono lo straordinario ponte vicino a Limira ... La caratteristica di spicco è che gli archi sono ribassati ... Si crede che il ponte sia romano. Se questo è vero, allora è uno dei pochi ponti ad arco di pietra romani veramente ribassati, ..."</ref> Non si conoscono ulteriori esami scientifici del ponte di Limira.
 
== Situazione topografica e viaria ==
[[File:Bridge near Limyra. Pic 01.jpg|thumb|left|Il modesto fiume Alakır Çayı, che scorre sotto il 1º arco ribassato]]
 
Il ponte romano attraversa l'[[Alakır Çayı]] 3,2&nbsp;km a est delle rovine di Limira (distanza misurata dal teatro della città) e 3,8&nbsp;km a nord dell'attuale costa, nelle vicinanze della moderna strada da [[Turunçova]] a [[Kumluca]]; l'antico nome del fiume non è conosciuto.<ref name="Wurster & Ganzert, 288" /> La topografia locale è caratterizzata dalle pendici del massiccio montuoso [[Toçak Dağı]], che qui confluiscono nella piana alluvionale della Baia di [[Finike]].<ref name="Wurster & Ganzert, 288" /> In questa zona di transizione il ponte fu costruito immediatamente al di sopra del punto in cui la stretta valle fluviale si apre nell'ampia pianura dell'estuario e dove l'attraversamento del ponte durante la stagione delle piogge sarebbe ostacolato dalla piena.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;288 ss.</ref> Mentre il ponte a est sale nella pianura di ghiaia, l'estremità occidentale si addossa direttamente alla ripida parete rocciosa, probabilmente come riparo dalle piene.<ref name="Wurster & Ganzert, 289">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;289</ref> La stretta curva a gomito che ne risulta nel corso della strada verso sud si presta agevolmente allo sbarramento della strada.<ref name="Wurster & Ganzert, 289" /> Oggigiorno l'Alakır Çayı scorre ancora solo sotto tre archi del ponte romano (situazione 1978).<ref name="Wurster & Ganzert, 289" /> A monte in tempi moderni fu costruita la diga di [[Alakır Barajı]] per fini di irrigazione e come protezione dalla piena.<ref name="Wurster & Ganzert, 289" />
 
Al contrario di altre [[Provincia romana|province romane]] l'[[Strade romane|antico sistema stradale]] della Licia non era molto sviluppato.<ref name="Wurster & Ganzert, 303">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;303</ref> Mentre il traffico nord-sud correva principalmente attraverso le poche valli fluviali, le rotte ovest-est, diversamente da oggi, conducevano perlopiù sulle catene montuose.<ref name="Wurster & Ganzert, 303" /> La strada che conduceva da Limira sull'Alakır Çayı nella vicina [[Panfilia]] verso [[Adalia|Attaleia]] potrebbe aver avuto un ruolo particolare, poiché le due regioni fino al IV secolo d.C. costituivano un'unica provincia, [[Licia e Panfilia]].<ref name="Wurster & Ganzert, 303" /> In confronto alle principali arterie dell'impero romano, tuttavia, i collegamenti stradali della Licia, con 3–4&nbsp;m di larghezza, erano chiaramente di dimensioni modeste e confinate al traffico dei pedoni e degli animali da soma.<ref name="Wurster & Ganzert, 303" /> Questo si accorda anche con il fatto che il fondo stradale del Ponte di Limira non presenta tracce di carri, né si sono potute rilevare tracce di una [[ringhiera]] o di un [[parapetto]] sulla struttura.<ref name="Wurster & Ganzert, 295">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;295</ref>
 
== Costruzione ==
[[File:Bridge near Limyra. Pic 02.jpg|thumb|Il 1º arco sul lato sud]]
 
Con una larghezza di 360&nbsp;m il ponte di Limira è la più grande costruzione ingegneristica dell'antichità conservata in Licia.<ref>Wurster & Ganzert (1978), pp.&nbsp;288, 291</ref> Il ponte ha 26 archi ribassati di uguale forma, che consistono di due strati di mattoni sovrapposti e disposti in senso radiale.<ref name="Wurster & Ganzert, 291">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;291</ref> Sul lato orientale del ponte, al posto del 27º arco di un tempo si trovano due archi di riparazione più piccoli, semicircolari di epoca posteriore, che furono costruiti solo con un semplice strato di mattoni.<ref name="Wurster & Ganzert, 291" /> L'originale attaccatura piatta dell'arco crollato è ancora ben riconoscibile nei pilastri.<ref name="Wurster & Ganzert, 291" />
 
All'epoca dei sondaggi [[Archeologia|archeologici]] Wurster e Ganzert trovarono l'intera costruzione sepolta dai depositi fluviali fin sopra ai [[Piedritto|punti dei piedritti]]; non furono però intrapresi tentativi di diseppellimento.<ref name="Wurster & Ganzert, 289" /> Soltanto due dei 28 archi del ponte erano abbastanza esposti da poter misurare direttamente la [[Luce (costruzioni)|luce]] e lo spessore dei [[Pilastro|pilastri]].<ref name="Wurster & Ganzert, 290">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;290</ref> Dalle porzioni di arco non sepolte, tuttavia, fu possibile calcolare le distanze assiali di tutti i pilastri.<ref name="Wurster & Ganzert, 290" />
 
=== Archi ribassati e pilastri ===
[[File:Limyra Bridge Arch.svg|thumb|upright=1.4|Le misure di un tipico arco ribassato]]
 
Le [[Campata|campate]] degli archi ribassati, vale a dire le distanze tra i centri dei pilastri, vanno da 11,60&nbsp;m a 14,97&nbsp;m (archi 2 e 26 rispettivamente – cominciando a contare da ovest (verso destra in senso orografico)).<ref name="Wurster & Ganzert, 291" /> Si possono distinguere quattro gruppi di grandezza simile, con i seguenti [[Media (statistica)|valori medi]]:<ref name="Wurster & Ganzert, 291" />
 
* 11,60–12,30&nbsp;m (4 archi: 2, 3, 7, 21)
* 12,75&nbsp;m (14 archi: 5, 9–15, 17–19, 22–24)
* 13,10&nbsp;m (4 archi: 1, 4, 6, 8)
* 13,60&nbsp;m (3 archi: 16, 20, 25)
 
Non è chiaro perché le distanze degli assi dei pilastri del ponte differiscano tra loro a gruppi; non si possono infatti spiegare come adattamento alle condizioni del letto del fiume.<ref name="Wurster & Ganzert (1978), S.291f.">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;291 ss.</ref> Le oscillazioni potrebbero indicare l'uso ripetuto di [[Centina|centine]] diverse nella costruzione della [[volta a botte]].<ref name="Wurster & Ganzert (1978), S.291f." />
 
La larghezza dei pilastri poté essere calcolata da Wurster e Ganzert solo in un caso: 2,10&nbsp;m (tra gli archi 26 e 27).<ref name="Wurster & Ganzert, 292">Wurster & Ganzert (1978), pp.&nbsp;292</ref> Se si sottrae questo valore da un normale arco ampio 12,75&nbsp;m, risulta una luce di 10,65&nbsp;m.<ref>12,75 − 2,10 = 10,65&nbsp;m (Wurster & Ganzert (1978), pp.&nbsp;292)</ref> Poiché tutti gli archi ribassati possiedono un'[[Luce (costruzioni)|altezza della luce]] di circa 2&nbsp;m, nel Ponte di Limira il rapporto tra la luce e la sua altezza è insolitamente di 5,3 a 1.<ref>10,65 : 2,00 = 5,3 (Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;292)</ref> Archi tanto appiattiti erano molto rari nella costruzione dei ponti di pietra di allora e rimasero insuperati fino alla rinascita dei ponti ad arco ribassato nell'[[Italia]] del XIV secolo. L'arco più grande del ponte di Limira si estende addirittura per una lunghezza che corrisponde a 6,4 volte la sua altezza.<ref>(14,97 − 2,10&nbsp;m) : 2,00 = 6,4 (Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;292)</ref> La freccia dei due archi riparati, al contrario, con un rapporto di 2,7 a 1 oscilla ancora nel campo normale degli [[Arco (architettura)#Arco a tutto sesto|archi semircolari]].<ref>5,30 : 2,00 = 2,7 (Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;292)</ref>
 
=== Altezza e livello del ponte ===
[[File:Bridge near Limyra. Pic 08.jpg|thumb|Archi 8 e 9, lato sud, sepolti fino al livello dei piedritti]]
 
L'altezza totale del ponte non poté essere determinata perché la maggior parte della struttura è sepolta, ma la distanza tra i piedritti degli archi e la superficie stradale sì: essa ammontava solo a 3,25&nbsp;m.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;292, fig. 5; p.&nbsp;295</ref>
 
Il livello del ponte forma un piano quasi orizzontale: mentre la strada giace a un livello di 20,05–20,55&nbsp;m [[s.l.m.]] tra gli archi 1 e 20, cade leggermente in direzione est tra i sette archi rimanenti da 19,94&nbsp;m a 19,66&nbsp;m.<ref name="Wurster & Ganzert, 295f.">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;295 ss.</ref> Tenuto conto della lunghezza della struttura queste oscillazioni sono classificate come minimali dagli autori.<ref name="Wurster & Ganzert, 295f." /> Poiché non vi sono indicazioni di un abbassamento successivo della struttura, l'altezza uniforme fa intuire un [[Dislivello|livellamemto]] accurato e fondamenta solide dei pilastri durante la costruzione.<ref name="Wurster & Ganzert, 296">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;296</ref> In contrasto, l'asse longitudinale del ponte da arco ad arco mostra in parte sensibili deviazioni dalla direttrice principale.<ref name="Wurster & Ganzert, 296" />
 
=== Statica ===
È notevole che la linea di appoggio del [[carico strutturale]] sia quasi identica alla curva dell'asse della volta.<ref name="Wurster, Wolfgang W. & Ganzert, Joachim, 297">Wurster, Wolfgang W. & Ganzert, Joachim (1978), p.&nbsp;297</ref> L'indagine [[statica]] del ponte ad arco ribassato dimostra la grande capacità di carico della costruzione:
 
{{citazione|Secondo la classificazione moderna, il ponte potrebbe sostenere i carichi di un ponte di classe 30 secondo il [[Deutsches Institut für Normung|DIN 1072]]; questo significherebbe che potrebbe sopportare un camion pesante 30 tonnellate su un solo arco e in aggiunta sulla superficie rimanente dell'arco 500 [[Chilogrammo-forza|kp/m²]]. Il ponte dunque rivestiva grande sicurezza per il traffico antico.<ref name="Wurster & Ganzert, 299">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;299</ref>}}
 
== Materiali ==
[[File:Limyra Bridge Workflow.gif|thumb|upright=2.3|center|Ipotetico flusso di lavoro sul ponte: la centina era spostata su un'altra apertura non appena la costola inferiore dell'arco era stata completata]]
 
Il Ponte di Limira fu costruito in maniera composita con [[Mattone|mattoni]], blocchi di pietra e [[Ballast|pietrisco]].
 
=== Archi ===
[[File:Bridge near Limyra. Pic 09.jpg|thumb|Gli archi visti da vicino: doppio strato di mattoni legati con malta]]
 
I mattoni degli archi ribassati sono fatti di [[argilla]] giallo rossa, alla quale aono stati mescolati frammenti fini di mattoni.<ref name="Wurster & Ganzert, 292" /> I mattoni sono lastre rettangolari, con un formato di 40 × 50&nbsp;cm e uno spessore di ca. 5&nbsp;cm. Sono poste con il lato più corto in verticale rivolto verso l'esterno nella fascia degli archi, così che gli archi con un doppio strato di mattoni hanno uno spessore totale di 80&nbsp;cm.<ref name="Wurster & Ganzert, 292" /> Il materiale usato come legante nelle giunture, spesse 4&nbsp;cm, è [[Malta (materiale)|malta]] dura con l'aggiunta di frammenti grossolani di mattoni di [[ghiaia]] fine.<ref name="Wurster & Ganzert, 292" /> I due archi semicircolari posteriori furono costruiti con mattoni un po' più piccoli, anche se in alcuni punti furono riutilizzati i mattoni originali degli archi ribassati distrutti.<ref name="Wurster & Ganzert, 292" /> Le pietre dei piedritti sono [[Concio (architettura)|conci]] calcarei lavorati, e formano una superficie inclinata per sostenere gli archi.<ref name="Wurster & Ganzert, 293">Wurster & Ganzert (1978), S.&nbsp;293</ref>
 
La volta dell'arco a doppio strato permetteva un uso efficiente della centina, che poteva essere spostata all'apertura dell'arco successivo già il completamento dello strato inferiore di mattoni:
 
{{citazione|La costruzione dei due strati degli archi a mattoni doppi in due fasi separate aveva due vantaggi. Nella prima fase, la centina doveva sostenere soltanto il carico dello strato inferiore dell'arco, quindi poteva essere proporzionalmente più leggera. Nella seconda fase il carico dello strato superiore poteva già essere sostenuto dallo strato inferiore della volta, quindi la centina era di nuovo a disposizione per un'ulteriore apertura del ponte.<ref name="Wurster & Ganzert, 299" />}}
 
=== Sovrastruttura ===
[[File:Bridge near Limyra. Pic 10.jpg|thumb|Il 12º arco, lato nord]]
 
Per quanto si può riconoscere, il ponte dall'apertura 2 alla 21 possiede un rivestimento di mattoni a quattro strati, al quale si aggiunge una muratura in pietra grezza.<ref name="Wurster & Ganzert, 293" /> Al contrario tra gli archi 22 e 26, come pure in entrambe le rampe del ponte, il rivestimento consiste di conci.<ref name="Wurster & Ganzert, 295" /> I due archi riparati 27a e 27b si differenziano visibilmente dal rivestimento di mattoni e pietra grezza ad ovest e dallo strato di conci ad est per la divisione in piccole sezioni delle pietre grezze montate male e per i mattoni inseriti in modo disordinato.<ref name="Wurster & Ganzert, 295" /> Il lato inferiore dell'arco 26 permette ancora di riconoscere l'appoggio vantaggioso per la centina.<ref name="Wurster & Ganzert, 293" />
 
L'interno della sovrastruttura si compone di una combinazione di pietre grezze e di grandi ciottoli di fiume, legati con malta di calce.<ref name="Wurster & Ganzert, 293" />
 
=== Pavimentazione ===
A soli 30–40&nbsp;cm sopra il vertice degli archi si trova la pavimentazione del ponte, formata da grandi e irregolari lastre [[calcare]]e, che sporge bioateralmente di 10&nbsp;cm sul bordo del ponte.<ref name="Wurster & Ganzert, 295" /> L'uso di piccoli ciottoli di fiume come pavimentazione fa riconoscere anche qui i segni delle riparazioni sui due cerchi semicircolari.<ref name="Wurster & Ganzert, 295" /> La strada del ponte è larga da 3,55 a 3,70&nbsp;m e s'ingrandisce alla estremità del ponte di 4,30&nbsp;m.<ref name="Wurster & Ganzert, 295" />
 
== Datazione ==
[[File:Bridge near Limyra. Pic 12.jpg|thumb|hochkant|Pavimentazione con mensola aggettante sul 3º arco, lato sud]]
 
La collocazione temporale del ponte di Limira è resa notevolmente difficile dal suo caratterre insolito all'interno della [[Architettura romana|tradizione edilizia romana]] e dalla mancanza di ricerche su altre strutture comparabili.<ref name="Wurster & Ganzert, 299" /> Come punto di partenza Wurster e Ganzert adottano i seguenti aspetti caratteristici della costruzione del ponte:
* strutture multiple di uguale ampiezza e piano stradale orizzontale con scalinate basse nelle due testate del ponte
* archi ribassati molto piatti, con volte di mattoni doppi a strati radiali
* muratura con malta
* facciata esterna prevalentemente di pietra grezza con mattoni inframmezzati, conci lavorati
* pavimentazione con lastre di pietra eccezionalmente grandi.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;299 ss.</ref>
 
Al contrario, la maggior parte dei ponti di pietra romani possedevano rivestimenti di conci e poggiavano su volte con pietre a cuneo,<ref name="Wurster & Ganzert, 301">Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;301</ref> che dominarono per lungo tempo nella costruzione delle volte anche in Licia.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;300, Fn.&nbsp;10</ref> A differenza dei massicci ed elevati ponti ad arco semicircolare, che erano tipici della [[tecnica edilizia romana]], il ponte di Limira con i suoi archi ribassati piatti presenta un aspetto nettamente più basso e allungato,<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;301 ss.</ref> così che Wurster e Ganzert propongono "in via sperimentale" una datazione successiva della struttura più o meno al tempo di [[Giustiniano I]] (VI secolo), per il quale l'uso di combinazioni mattoni-pietra è documentato anche nell'architettura regionale licia.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;302</ref>
 
Ma poiché, d'altra parte, questa tecnica mista trovava già applicazione presso il vicino [[acquedotto]] di [[Aspendos]] nel III secolo d.C.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;302 ss.</ref> e i Romani conoscevano senz'altro i ponti ad arco ribassato, come gli stessi Wurster e Ganzert illustrano in tre esempi,<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;302, Fn.&nbsp;13; 303, 18; 304–307</ref> sarebbe possibile anche una data di origine anteriore alla fine del II o nel III secolo.<ref>Wurster & Ganzert (1978), p.&nbsp;300</ref> Questa datazione sembra più verosimile in una prospettiva odierna, poiché nel frattempo poterono essere documentati sette ulteriori ponti ad arco ribassato del tempo dei Romani.<ref>O'Connor (1993), p.&nbsp;171</ref>
 
I resti del [[Ponte di Kemer|Ponte romano di Kemer]], che è anch'esso originario del III secolo e la cui costruzione mostra alcune similitudini con il ponte di Limira, si trovano nella limitrofa valle fluviale dello [[Xanthos (fiume)|Xanthos]].<ref>Wurster & Ganzert (1978), pp.&nbsp;304–307</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|biografie|Rinascimento}}
== Bibliografia ==
* Colin O'Connor, ''Roman Bridges'', Cambridge University Press, Cambridge, 1993, p.&nbsp;126 (E23). ISBN 0-521-39326-4.
* Wolfgang Wurster, Joachim Ganzert, "Eine Brücke bei Limyra in Lykien", ''Archäologischer Anzeiger'', [[Istituto archeologico germanico]], Berlino, 1978, pp.&nbsp;288–307. {{ISSN|0003-8105}}.
 
== Voci correlate ==
* [[Lista di ponti romani]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Bridge near Limyra}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://en.structurae.de/structures/data/index.cfm?ID=s0038552 Il ponte di Limira] su [http://en.structurae.de/ ''Structurae'']
* {{de}} [http://www.brueckenweb.de/2content/datenbank/bruecken/2brueckenblatt.php?bas=2221#.UYYsm8saySM Il ponte di Limira] su [http://www.brueckenweb.de/ Brueckenweb]
* {{de}} [http://www.traianvs.net/ Traianus] – Ricerche tecniche sulle costruzioni romane
 
{{Portale|Architettura|Turchia}}
 
[[Categoria:Ponti romani della Turchia]]
[[Categoria:Ponti ad arco]]