Enzo Bettiza e Duván Zapata: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{Sportivo
{{Carica pubblica
|nomeNome = EnzoDuván BettizaZapata
|Immagine = Barça - Napoli - 20140806 - 05 (cropped).jpg
|immagine = Enzo Betizza.jpg
|Didascalia = Duván Zapata con la maglia del {{Calcio Napoli|N}} nel 2014.
|didascalia =
|Sesso = M
|carica = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|CodiceNazione = {{COL}}
|mandatoinizio =
|Altezza = 189<ref>{{Cita web|url= http://it.soccerway.com/players/daniel-zapata/33276/|titolo= D. Zapata|accesso= 22 settembre 2015|sito=Soccerway.com}}</ref>
|mandatofine =
|Peso = 88
|legislatura = [[VII legislatura della Repubblica Italiana]]
|Disciplina = Calcio
|gruppo parlamentare = Socialdemocratico-liberale <small>(1976-1977)</small><br />[[Gruppo Misto|Misto]] <small>(1977-1979)</small>
|Ruolo = [[Attaccante]]
|coalizione =
|Squadra = {{Calcio Atalanta}}
|circoscrizione = Milano I
|TermineCarriera =
|collegio =
|SquadreGiovanili =
|tipo nomina =
{{Carriera sportivo
|incarichi = *VII commissione permanente (istruzione pubblica)
|2001-2008|{{Calcio America Cali|G}}|
*Commissione per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
*Rappresentanza italiana al Parlamento Europeo
|sito = http://www.senato.it/leg/07/BGT/Schede/Attsen/00006576.htm
|partito = [[Partito Liberale Italiano]] <small>(1979-1989)</small><br />[[Partito Socialista Italiano]] <small>(1989-1994)</small>
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione = giornalista
|firma =
|carica2= [[Deputato europeo]]
|legislatura2= I, II, III
|gruppo parlamentare2= [[Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa|Gruppo Liberale e Democratico]] <small>(1979-1989)</small><br />[[Partito del Socialismo Europeo|Confederazione dei Partiti Socialisti della Comunità Europea]] <small>(1989-1994)</small>
|coalizione2=
|circoscrizione2=
|collegio2=
|incarichi2= *Presidente della delegazione per le relazioni con la Jugoslavia
*Presidente della delegazione per le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese
*Presidente della delegazione per le relazioni con l'Unione Sovietica
|sito2= http://www.europarl.europa.eu/meps/it/977/Vincenzo_BETTIZA.html
}}
|Squadre =
{{Carriera sportivo
|2008-2011|{{Calcio America Cali|G}}|63 (8)
|2011-2013|{{Calcio Estudiantes|G}}|44 (19)
|2013-2015|{{Calcio Napoli|G}}|37 (11)
|2015-2017|→ {{Calcio Udinese|G}}|63 (18)
|2017-2018|{{Calcio Sampdoria|G}}|31 (11)
|2018-|→ {{Calcio Atalanta|G}}|16 (6)
}}
|SquadreNazionali =
{{Carriera sportivo
|2011|{{NazU|CA|COL||20}}|5 (1)
|2017-2018|{{Naz|CA|COL}}|5 (0)
}}
|Aggiornato = 17 dicembre 2018
}}
 
{{Bio
|Nome = EnzoDuván Esteban
|Cognome = BettizaZapata Banguero
|PostCognomeVirgola = all'anagrafenoto semplicemente come '''VincenzoDuván BettizaZapata'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = SpalatoCali
|GiornoMeseNascita = 7 giugnoaprile
|AnnoNascita = 19271991
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 28 luglio
|AnnoMorte = 2017
|Attività = calciatore
|NoteMorte=<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/societa/persone/bettiza_giornalista_morto-2588331.html|titolo=Morto Enzo Bettiza, il giornalista aveva 90 anni|data= 28 luglio 2017|accesso=28 luglio 2017|pubblicazione=[[Il Messaggero|Il Messaggero.it]]}}</ref>
|Nazionalità = colombiano
|Epoca = 1900
|PostNazionalità = , [[attaccante]] dell'{{Calcio Atalanta|N}}, in prestito dalla {{Calcio Sampdoria|N}}, e della [[Nazionale di calcio della Colombia|nazionale colombiana]]
|Epoca2 = 2000
|Attività = giornalista
|Attività2 = scrittore
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
È il cugino di [[Cristián Zapata]], a sua volta calciatore professionista. È padre di due figli.
=== La famiglia e gli studi tra Spalato e Zara ===
Il padre apparteneva all'allora nutrita [[dalmati italiani|minoranza italiana]] di [[Spalato]]. La fortuna economica della famiglia Smacchia Bettiza risaliva all'epoca napoleonica, quando il governo francese delle [[province illiriche]] appaltò la costruzione della strada carraia da Spalato a [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] all'impresa del bisnonno dello scrittore. Ancora negli [[anni 1920|anni venti]] la fabbrica cementifera ''Gilardi e Bettiza''<ref>{{Cita web |url =http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/14/bettiza-nostalgie-di-uno-slavo.html |titolo =Bettiza nostalgie di uno slavo |autore =Pietro Veronese |editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data = 14 febbraio 1996 |accesso =28 luglio 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref> era la più importante industria della [[Dalmazia]]. La madre era di origini [[Montenegro|montenegrine]] e proveniva dall'isola di [[Brazza]], a poche miglia da [[Spalato]]. Negli anni venti, come consentito dal [[Trattato di Rapallo (1920)|trattato di Rapallo]], la famiglia aveva optato per la cittadinanza italiana, pur risiedendo in territorio jugoslavo. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] l'industria fu nazionalizzata dal nuovo governo socialista e la famiglia Bettiza [[esodo istriano-dalmata|si trasferì in Italia]]:
<blockquote>«La mia famiglia faceva parte della aristocrazia mercantile già dai tempi di Venezia. Ma il padre del mio bisnonno sfruttò le grandi opportunità del periodo napoleonico, quando il duca di Ragusa promosse l’industrializzazione della zona. Ho ancora gli appunti di mio padre, un po’ joyciani dal punto di vista stilistico, tra italiano, dialetto veneto e altre lingue, e le memorie in serbo-croato del fratello di mia mamma, che fu un celebrato cantante d’opera. La prima lingua è stata il serbo-croato di mia mamma. Ma all’età di cinque, sei anni è intervenuto il papà, che pure parlava benissimo il serbo croato, col suo dialetto veneto. A 11 anni ero già a Zara, per il ginnasio italiano. Insomma, nasco quasi trilingue, perché non bisogna dimenticare il tedesco. Per me era normale vivere così. Solo quando sono diventato un esule ho capito che ero cresciuto in un posto molto complicato, e mi sono reso conto che era un ginepraio. Per me l’infanzia e l’adolescenza in Dalmazia furono un’epoca d’oro. Vivevo in una famiglia agiata, e in un ambiente naturale bellissimo. Un paradiso perduto. Potevo diventare cittadino italiano, jugoslavo o austriaco. L’esilio ha fatto di me un europeo convinto».<ref name=50mila>[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=BETTIZA%20Enzo Cinquantamila]</ref></blockquote>
 
==Caratteristiche tecniche==
Le vicende familiari dei Bettiza e l'universo della Dalmazia nel XIX e primo XX secolo sono narrate da Bettiza in ''Esilio'' (Mondadori, 1996), in cui scrive di se stesso:
È una punta centrale dal fisico imponente che gli permette di affrontare da solo di forza la difesa avversaria, dispone di un tiro sia potente che preciso, è inoltre abile nel gioco aereo e nell'uno contro uno<ref>{{Cita web|url=http://www.generazioneditalenti.com/2012/10/duvan-zapata-1991-colombia.html|titolo=Duvan Zapata: 1991 - Colombia|autore=Andrea Bracco|editore=generazioneditalenti.com|accesso=13 ottobre 2012}}</ref>.
<blockquote>«Segnato da iniziali influssi serbi nell’infanzia, poi italiani nella pubertà, quindi croati nell’adolescenza, ai quali dovevano aggiungersi più tardi innesti germanici e russi, ho lasciato concrescere poco per volta in me multiformi radici culturali europee; non ho mai dato molto spazio alla crescita di una specifica radice nazionale».<ref name=Carioti /><ref>{{Cita libro |titolo =Italia, l'invenzione della patria |autore =Fabio Finotti |editore =[[Bompiani]] |città = Milano |anno =2016 |ISBN = 884528087X |OCLC = 944522089 |cid = Finotti |accesso = 15 luglio 2017 }}<br /> Visualizzazione limitata su Google Libri: {{cita web
|url=https://books.google.it/books?id=cYGgDQAAQBAJ&pg=PR16-IA2&lpg=PR16-IA2&dq=Segnato+da+iniziali+influssi+serbi+nell%E2%80%99infanzia&source=bl&ots=Mnay8LthNa&sig=8WgFP1Dw3zo_ufl1d2u7mi-jIss&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP-MPJi67VAhVsAsAKHfI4B9sQ6AEIMTAC#v=onepage&q=Segnato%20da%20iniziali%20influssi%20serbi%20nell%E2%80%99infanzia&f=false |titolo=Italia, l'invenzione della patria |editore=[[Giunti Editore|Giunti]] }}</ref></blockquote>
 
Soprannominato "il Panterone" per la sua rapidità ed agilità, in aggiunta naturalmente alla sua notevole stazza.
=== L'arrivo in Italia e i primi lavori ===
Con la guerra e l'occupazione jugoslava, perse tutto<ref name="Cazzullo">{{Cita news|autore=Aldo Cazzullo|url=https://www.pressreader.com/italy/corriere-della-sera/20170729/281547995965018|titolo=Bettiza, la penna cosmopolita|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=29 luglio 2017|accesso=2 agosto 2017}}</ref>. Giunto in Italia su «un peschereccio pugliese di fortuna, pericolosamente sovraccaricato di ebrei ungheresi, slovacchi, polacchi, romeni, fuggiti dall'Est»<ref>Enzo Bettiza, ''Esilio'', op.cit.</ref>, il giovane Bettiza fuggì da un campo profughi in Puglia, si iscrisse all'[[Accademia di Belle Arti]] a Roma con l'intenzione di divenire pittore, ma non vi trovò la sua strada e visse qualche anno di lavoretti precari<ref name=corriere/>, tra cui contrabbandiere, giocatore di poker e venditore di libri a rate<ref name=magri/>. Nello stesso periodo aderì brevemente al [[Partito Comunista Italiano]], da cui si distaccò per aderire a posizioni liberali<ref name=corriere>[http://www.corriere.it/cultura/17_luglio_28/enzo-bettiza-mitteleuropa-giornale-corriere-comunismo-dalmazia-urss-lenin-24182ce2-7376-11e7-a3f5-e19bfc737a80.shtml Corriere]</ref>.
 
==Carriera==
=== Corrispodente estero per ''La Stampa'' e il ''Corriere della Sera'' ===
===Club===
Poliglotta, di modi raffinati e di sconfinata passione per le letture e le discussioni<ref>Leonardo Coen, ''[[il Fatto Quotidiano]]'', 29 luglio 2017.</ref>, nel 1953 è assunto dal settimanale ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'' e nel 1957 passa al quotidiano ''[[La Stampa]]'', per cui è corrispondente da [[Vienna]] e poi da [[Mosca (Russia)|Mosca]], da dove è il primo corrispondente occidentale a scrivere non solo che i sovietici avevano rotto con i cinesi ma anche che quella frattura avrebbe aiutato gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a vincere la guerra fredda<ref>Alberto Mazzuca, ''Penne al vetriolo'', Bologna, Minerva, 2017, p.256.</ref>. Darà di Chruščëv un giudizio controcorrente: «Era un contadino ucraino che giocò il
====Gli inizi====
sopravvalutato Kennedy. Gli eresse il [[muro di Berlino]] sotto il naso ed evitò la guerra nucleare, nonostante Castro la sollecitasse: era
Duván Zapata viene acquistato nel 2001 dall'[[Corporación Deportiva América|América de Cali]], militando per cinque anni nella primavera del club di [[Cali]]. Nel 2008 trova spazio in prima squadra, esordendo il 18 maggio dello stesso anno durante la partita di campionato contro il [[Boyacá Chicó Fútbol Club|Boyacá Chicó]], conclusasi con la prima rete realizzata da calciatore professionista.<ref>{{Cita web|url=http://it.soccerway.com/matches/2008/05/18/colombia/primera-a/deportivo-boyaca-chico-futbol-club/corporacion-deportiva-america/547758/|titolo=Boyacá Chicó vs. América de Cali 3 - 2|autore=|editore=soccerway.com|accesso=26 agosto 2013}}</ref> Trascorre due anni con i ''Los diablos rojos'' dove colleziona in totale 21 partite di campionato e 7 gol segnati all'attivo, non sufficienti a evitare la retrocessione in [[Categoría Primera B]] della squadra.
pronto a vedere distrutta Cuba pur di distruggere l'America»<ref>Alberto Mazzuca, ''Penne al vetriolo'', op.cit. p. 256.</ref>. Resterà a Mosca fino a quando sarà licenziato dal direttore [[Giulio De Benedetti]] per troppo attivismo nel 1964<ref name=magri/>.
Bettiza passò quindi al ''[[Corriere della Sera]]'' per il quale lavora, sempre come corrispondente dall'estero, per dieci anni, fino ad andarsene in polemica per la svolta a sinistra impressa da [[Piero Ottone]]<ref name=magri/>.
 
Nel 2011 passa in prestito all'[[Club Estudiantes de La Plata|Estudiantes]]. Debutta con la squadra biancorossa il 26 settembre in occasione dell'incontro con il [[Club Atlético Belgrano|Belgrano]], entrando a partita in corso e segnando, dopo pochi minuti, la sua prima rete nella [[Primera División (Argentina)|Primera División]].<ref>{{Cita web|url=http://it.soccerway.com/matches/2011/09/26/argentina/primera-division/estudiantes-de-la-plata/ca-belgrano-de-cordoba/1153486/|titolo=Estudiantes de la Plata vs. Belgrano de Córdoba 2 - 3|autore=|editore=soccerway.com|accesso=26 agosto 2013}}</ref> Dopo 5 gol segnati in 11 partite, il club di [[La Plata]] esercita l'opzione per l'acquisto del cartellino del calciatore {{citazione necessaria|fino al 30 giugno 2013.}}
Riguardo ai suoi anni al ''Corriere'', Bettiza si espresse senza mezzi termini su [[Giulia Maria Crespi]], la comproprietaria del giornale:
[[File:Barça - Napoli - 20140806 - 14 - Duvan Zapata.jpg|miniatura|Duván Zapata con il Napoli nel 2014.]]
{{Citazione|Presumeva di poter fare e disfare le direzioni e le strategie politiche del quotidiano di cui non capiva nulla: assolutamente nulla. [L'entourage di persone fidate di cui si circondava], col suo sinistrismo festaiolo, ha avuto una parte di responsabilità nella diffusione degli impulsi autodistruttivi che dovevano percorrere la società italiana dopo la vacanza utopica del 1968<ref name="GerbiLiucci">{{Cita libro|autore=Sandro Gerbi|autore2=Raffaele Liucci|titolo=Montanelli l'anarchico borghese. La seconda vita 1958-2001|città=Torino|editore=Einaudi|anno=2009}}</ref>.}}
 
====Napoli====
Anche i rapporti con il direttore furono pessimi, sia sul piano umano che su quello professionale. Dal punto di vista personale descrisse Ottone come un uomo «doppio, sfuggente, infido, privo di scrupoli»<ref name="GerbiLiucci"/>, mentre su quello professionale «non v'era alcun nesso fra la lezione anglosassone e il giornale di denuncia, quasi scandalistico, che Ottone, con innegabile inventiva, confezionava quotidianamente»<ref name="GerbiLiucci"/>.
Il 24 agosto 2013, dopo essere stato vicinissimo al Sassuolo, viene ingaggiato dalla società italiana del {{Calcio Napoli|N}}<ref>[https://twitter.com/sscnapoli/status/371697128646918144/photo/1 Official SSC Napoli], twitter.com</ref>, che lo acquista per 7.5 milioni di euro. Sceglie la maglia numero 91<ref>[http://www.sscnapoli.it/static/news/Primo-giorno-di-allenamento-per-Zapata-745.aspx Primo giorno di allenamento per Zapata], Sscnapoli.it</ref>.
 
Esordisce in maglia azzurra e in [[Serie A]] il 28 settembre successivo alla sesta giornata nella gara esterna contro il {{Calcio Genoa|N}}, vinta 2-0 dai partenopei con una doppietta del macedone [[Goran Pandev]]<ref>{{Cita web|url=http://www.legaseriea.it/it/serie-a-tim/match-report/-/match-report/Genoa-Napoli/66272|titolo=Genoa 0 - 2 Napoli|autore=|editore=legaseriea.it|data=28 settembre 2013|accesso=5 ottobre 2013}}</ref>. Tre giorni più tardi debutta anche in [[UEFA Champions League 2013-2014|Champions League]], nella gara giocata all'[[Emirates Stadium|Emirates]] contro l'{{Calcio Arsenal|N}}<ref>{{Cita web|url=http://it.uefa.com/uefachampionsleague/season=2014/matches/round=2000479/match=2011786/index.html|titolo=Arsenal 2 - 0 Napoli|autore=|editore=uefa.com|accesso=5 ottobre 2013}}</ref>. Il 22 ottobre 2013, nella terza giornata di [[UEFA Champions League|Champions League]], segna il primo gol in maglia azzurra allo [[Stade Vélodrome]] contro l'{{Calcio Olympique Marsiglia|N}}, dopo essere subentrato nel corso della gara a [[Gonzalo Higuaín]]<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Napoli/22-10-2013/marsiglia-napoli-0-2-callejon-zapata-fanno-ripartire-benitez-201415117868.shtml|titolo=Marsiglia-Napoli 1-2: Callejon e Zapata fanno ripartire Benitez|autore=|editore=gazzetta.it|data=22 ottobre 2013}}</ref> Realizza un gol nella partita di ottavi di finale di Europa League contro il Porto finita 2-2 che però non basta, e a passare è quest'ultimo. Realizza i primi gol in Serie A il 26 marzo 2014 nella vittoria esterna contro il {{Calcio Catania|N}} (4-2), nella quale mette a segno una doppietta<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/26-03-2014/catania-napoli-2-4-gol-zapata-2-callejon-henrique-monzon-gyomber-80319067116.shtml|titolo=Catania-Napoli 2-4, gol di Zapata (2), Callejon, Henrique, Monzon e Gyomber|autore=|editore=gazzetta.it|data=26 marzo 2014}}</ref>. Nella sua prima stagione coi partenopei mette a segno 7 reti in 22 presenze.
Secondo Bettiza, [[Giulia Maria Crespi]] e il direttore [[Piero Ottone]] volevano fare del ''Corriere'' «un quotidiano d'assalto tipo ''[[il manifesto]]'' o ''[[Lotta Continua (quotidiano)|Lotta Continua]]''». Il comitato di redazione, «giacobinizzandosi, tendeva sempre più a diventare un comitato di salute pubblica»<ref name="GerbiLiucci"/>.
 
Nella stagione 2014-2015, il colombiano parte inizialmente spesso dalla panchina. Il 24 settembre 2014, in occasione della terza giornata di campionato, segna il primo gol stagionale nella partita casalinga contro il {{Calcio Palermo|N}} (3-3). Nell'ultima gara della fase a gironi di Europa League contro lo {{Calcio Slovan Bratislava|N}}, segna il gol del definitivo 3-0 per i partenopei.
=== L'avvio della produzione letteraria negli anni sessanta ===
[[File:Nicolae_Ceauşescu_with_Enzo_Betizza.jpg|thumb|right|upright=1.7|Bettiza a colloquio con [[Nicolae Ceauşescu]] nel [[1969]].]]
 
Nella partita giocata il 23 febbraio 2015, realizza il suo settimo goal in stagione con il Napoli ai danni del {{Calcio Sassuolo|N}}, che lo rende il colombiano con più reti segnate nella storia della squadra partenopea.
Negli anni sessanta prende forma anche la sua produzione letteraria, narrativa (a partire da ''Il fantasma di Trieste'', Longanesi, 1958) e saggistica. La sua attività è incentrata soprattutto sullo studio dei paesi [[Mitteleuropa|mitteleuropei]] e sulla critica all'ideologia comunista e ai regimi del [[socialismo reale]]. Nel 1970 vince il premio letterario isola d'Elba con il libro, edito da Longanesi, "Diario di Mosca". Il suo lavoro di maggior impegno teorico è '' Il mistero di Lenin '' (Rizzoli, 1982), antropologia dell'[[homo sovieticus]] a partire dalla figura del fondatore del bolscevismo, che Bettiza definisce spregiativamente «un ominide meccanico, duro, opaco, capace di esistere unicamente e interamente nel presente socialista, privo di memoria, di dubbi, di rimorsi». Più tardi si dimostra particolarmente scettico rispetto alle esperienze riformatrici di [[Michail Gorbačëv]].<ref name=corriere/>
 
====Prestito biennale all'Udinese====
=== Gli anni con Montanelli al ''Giornale'' ===
Il 20 luglio 2015 lascia il ritiro del {{Calcio Napoli|N}} di [[Dimaro]] per approdare in prestito biennale con diritto di riacquisto dopo un anno all'{{Calcio Udinese|N}}. Segna, contro l'{{Calcio Empoli|N}}, la sua prima rete in campionato con la maglia dei friulani. Nella prima stagione friulana gioca 25 partite segnando 8 reti. L'anno seguente gioca invece tutte le 38 gare di [[Serie A 2016-2017|campionato]], firmando 10 gol.
Bettiza fondò con [[Indro Montanelli]] ''[[il Giornale|il Giornale nuovo]]'', di cui fu condirettore vicario dal [[1974]] al [[1983]]. La collaborazione terminò a causa di alcuni contrasti sulla linea politica: Bettiza era sostenitore convinto del patto lib-lab, l'accordo tra liberali di [[Valerio Zanone]] e socialisti craxiani, che apprezzava per la distanza dai comunisti<ref name="lib-lab">{{cita web|url=http://www.dailymotion.com/video/x1lyphj|titolo=La Storia d'Italia di Indro Montanelli – 12 – Giovanni Paolo II e la fine dell'URSS|editore=''dailymotion.com''|accesso=1º agosto 2017}}</ref>. Montanelli invece era molto più scettico nei confronti del leader socialista e non credeva ad un socialismo liberaleggiante<ref name=lib-lab/>. Bettiza raccontò poi l'esperienza di redazione in maniera abrasiva nel libro di memorie ''Via Solferino''.
 
====Sampdoria====
Dopo la rottura Bettiza e Montanelli non si parlarono per anni, fino al [[1996]] (anno dell'uscita di ''Esilio''). Montanelli disse che fosse giunto «il momento di riconoscere che Enzo è un grande scrittore mitteleuropeo»<ref>{{Cita news|autore=Dario Fertilio|url=https://web.archive.org/web/20151108060602/http://archiviostorico.corriere.it/1996/ottobre/01/Caso_Bettiza_lungo_sonno_della_co_0_9610012855.shtml|titolo=Caso Bettiza, il lungo sonno della critica|pubblicazione=Corriere della Sera|data=1º ottobre 1996|accesso=1º agosto 2017}}</ref>, mentre Bettiza gli telefonò per ringraziarlo. Seguì un pranzo di riconciliazione. Successivamente all'uscita del libro, Montanelli dichiarò: «Fu un litigio a binario unico, un equivoco, nel senso che fu lui a litigare con me. Io con lui, mai. [...] La sua partenza io l'ho vissuta come un lutto»<ref>{{Cita news|autore=Dario Fertilio|url=https://web.archive.org/web/20151129110642/http://archiviostorico.corriere.it/1996/novembre/13/Montanelli_Bettiza_ritrovano_sulla_via_co_0_9611135072.shtml|titolo=Montanelli e Bettiza si ritrovano sulla via dell'"Esilio"|pubblicazione=Corriere della Sera|data=13 novembre 1996|accesso=1º agosto 2017}}</ref>.
Il 31 agosto del 2017 si trasferisce alla {{Calcio Sampdoria|N}} in prestito con obbligo di riscatto<ref>{{Cita news|url=http://www.sscnapoli.it/static/news/Il-Napoli-ufficializza-le-cessioni-di-Strinic-e-Duvan-Zapata-alla-Sampdoria-12626.aspx|titolo=Il Napoli ufficializza le cessioni di Strinic e Duvan Zapata alla Sampdoria|editore=sscnapoli.it|data=31 agosto 2017}}</ref>. Debutta con la maglia blucerchiata il 17 settembre contro il {{Calcio Torino|N}} realizzando il suo primo gol dopo soli 16 secondi<ref>{{Cita web|url = https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/torino-sampdoria-0-1-a-zapata-bastano-20-secondi-per-segnare-1019522|titolo = Torino-Sampdoria 0-1, a Zapata bastano 20 secondi per segnare|autore = Daniel Uccellieri|sito = TuttoMercatoWEB|data = 17 settembre 2017|accesso = 19 settembre 2017}}</ref>.
Realizza gol decisivi per le vittorie casalinghe contro Milan, Atalanta, Chievo e Juventus, consentendo alla Sampdoria di stabilirsi fra le prime sei posizioni della classifica per quasi tutto il girone di andata.
 
====Atalanta====
=== Senatore ed eurodeputato con liberali e socialisti ===
Il 12 luglio 2018 si trasferisce all'{{Calcio Atalanta|N}} dalla Sampdoria, in prestito biennale per 12 milioni di euro con diritto di riscatto fissato ad altri 14 milioni di euro (totale 26 milioni di euro)<ref>{{Cita news|url=https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/ufficiale-sampdoria-duvan-zapata-passa-all-atalanta-1133600|titolo=UFFICIALE: Sampdoria, Duvan Zapata passa all'Atalanta - TUTTOmercatoWEB.com|accesso=12 luglio 2018}}</ref>. Quello di Zapata è un trasferimento record per l'Atalanta, dal momento che il giocatore colombiano, comprendendo la cifra per l'eventuale riscatto, diventerebbe l'acquisto più costoso di sempre della società bergamasca, superando [[Marten de Roon]]<ref>{{Cita news|url=https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/atalanta-colpaccio-duvan-zapata-polverizzati-tutti-i-record-1133578|titolo=Atalanta, colpaccio Duvan Zapata: polverizzati tutti i record - TUTTOmercatoWEB.com|accesso=12 luglio 2018}}</ref>. Fa il suo esordio con i bergamaschi il 26 luglio 2018, subentrando dalla panchina nella partita casalinga del secondo turno preliminare di [[UEFA Europa League 2018-2019|Europa League]] pareggiata per 2-2 contro i bosniaci del {{Calcio Sarajevo|N}}. Realizza invece il suo primo gol con gli orobici il successivo 9 agosto, nella sfida del terzo turno preliminare vinta per 4-1 sul campo degli israeliani dell'{{Calcio Hapoel Haifa|N}}; la sua prima rete in [[Serie A]] con i bergamaschi arriva invece nei minuti finali della partita del 4 novembre, vinta per 2-1 sul campo del {{Calcio Bologna|N}}, nella quale Zapata realizza la rete della vittoria. Il 9 dicembre decide la trasferta in casa dell'ex Udinese (1-3) con la sua prima tripletta in Serie A<ref>{{Cita web|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/Sport/zapata-tripletta-da-recordre-dei-bomber-colombiani-in-serie-a_1296612_11/|titolo=Zapata, tripletta da record Re dei bomber colombiani in serie A|sito=www.ecodibergamo.it|lingua=it|accesso=2018-12-10}}</ref>.
Quando è ancora al ''Giornale nuovo'' entrò in politica. Fu eletto [[Senato della Repubblica|senatore della Repubblica]] dal [[1976]] al [[1979]] per il [[Partito Liberale Italiano|PLI]], all'interno dell'alleanza laica (PLI-PRI-PSDI), e prese parte all'elezione di [[Sandro Pertini]] al [[Presidente della Repubblica Italiana|Quirinale]], su cui poi scrive il ''Diario di un grande elettore''. Dal [[1979]] al [[1989]] rappresentò i liberali al [[Parlamento europeo]], per poi essere candidato ed eletto eurodeputato nel 1989 direttamente nelle liste del [[Partito Socialista Italiano|PSI]].
 
===Nazionale===
Nel frattempo, dal 1987 passò al quotidiano ''[[La Stampa]]'', diventando editorialista e commentatore politico fino alla morte<ref name=magri>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2017/07/28/cultura/addio-a-enzo-bettiza-raccont-il-mondo-con-ironia-senza-tradire-lo-spirito-polemico-KMLNJfoDymNb1ULGOGB7fI/pagina.html|titolo=Addio all'editorialista de La Stampa Enzo Bettiza, raccontò il mondo e la fine del comunismo|autore=Ugo Magri|pubblicazione=[[La Stampa|La Stampa.it]]|data=28 luglio 2017|accesso=28 luglio 2017}}</ref>: in precedenza, dopo avere lasciato ''il Giornale'', ebbe una breve parentesi come direttore editoriale de ''[[il Resto del Carlino]]'' e ''[[La Nazione]]''<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/02/monti-cede-ai-suoi-redattori-siete-garanti.html?ref=search|titolo=Monti cede ai suoi redattori 'Siete i garanti dei giornali'|pubblicazione=la Repubblica|data=2 marzo 1985|accesso=1º agosto 2017}}</ref> e fece un breve ritorno al ''[[Corriere della Sera]]'' tra il [[1985]] e il [[1987]].
Nel 2011 viene convocato nell'[[Nazionale di calcio della Colombia Under-20|Under-20]] per prendere parte al [[Campionato mondiale di calcio Under-20 2011|mondiale di categoria]].
 
Nel marzo del 2017 viene convocato dal CT. [[José Pekerman|Pekerman]] per la prima volta nella [[Nazionale di calcio della Colombia|nazionale maggiore]]. Debutta il 23 marzo seguente, contro la {{NazNB|CA|BOL}} entrando al 64°esimo al posto di [[Mateus Uribe]].
=== I lavori letterari degli ultimi anni ===
Negli [[Anni 1990|anni novanta]] e [[Anni 2000|duemila]] Bettiza si dedicò completamente alla scrittura, con vari testi, dedicati alle vicende dell'Europa orientale e alla fine del blocco sovietico. Tra le sue opere letterarie si ricordano ''Esilio'' (vincitore del [[Premio Campiello]] nel [[1996]]), memoria dell'infanzia e adolescenza nella natia [[Dalmazia]] dagli [[Anni 1920|anni venti]] alla [[Seconda guerra mondiale]], e il romanzo ''I fantasmi di Mosca'' ([[1993]]), riflessione sul [[totalitarismo]] negli anni delle purghe staliniane, considerato il più lungo romanzo mai scritto in lingua italiana. Era convinto che il XX secolo non fosse stato per nulla breve, ma al contrario «lungo, lunghissimo»<ref name=Carioti>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cultura/17_luglio_28/enzo-bettiza-mitteleuropa-giornale-corriere-comunismo-dalmazia-urss-lenin-24182ce2-7376-11e7-a3f5-e19bfc737a80.shtml|titolo=Morto Enzo Bettiza, il lungo esilio di un intellettuale mitteleuropeo|autore=Antonio Carioti|pubblicazione=[[Corriere della Sera|Corriere.it]]|data=28 luglio 2017|accesso=28 luglio 2017}}</ref>.
 
==Statistiche==
Nel 1997, in seguito alle dimissioni di [[Vittorio Feltri]], [[Silvio Berlusconi]] gli offrì la direzione del ''[[il Giornale|Giornale]]'', ma Bettiza rifiutò: «[[Maurizio Belpietro|Belpietro]] mi spiegò che lui non sarebbe stato il mio vice ma direttore come me, sia pure non responsabile. A me le querele, a lui il potere, per conto di Berlusconi. Ovviamente, rinunciai. Non avrei mai potuto fare un foglio sotto padrone»<ref name=50mila/>. Dopo la rinuncia di Bettiza la direzione del quotidiano fu affidata a [[Mario Cervi]]<ref>{{Cita news|url=https://web.archive.org/web/20151023062828/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/06/Cervi_nuovo_direttore_del_Giornale_co_0_9712069249.shtml|titolo=Cervi nuovo direttore del "Giornale"|pubblicazione=Corriere della Sera|data=6 dicembre 1997|accesso=17 novembre 2015}}</ref>.
===Presenze e reti nei club===
''Statistiche aggiornate al 17 dicembre 2018''.
 
{| class="wikitable center" style="text-align:center; font-size:90%"
Bettiza fu tra i pochi intellettuali e giornalisti a offrire sostengo politico alla [[Lega Nord]], che nel 2010 rivelò di votare affermando che «discende dal Lombardo-Veneto asburgico. Gli antenati di Bossi sono Maria Teresa, Giuseppe II, il lato umano di Radetzky. Il suo antecedente è la buona amministrazione austriaca».<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/10_aprile_26/cazzullo-bettiza-confesso-voto-lega_5e89df04-50f8-11df-884e-00144f02aabe.shtml?refresh_ce-cp|titolo=E Bettiza confessò: voto Lega L'eredità asburgica è sua|autore=Aldo Cazzullo|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 aprile 2010|accesso=18 maggio 2012}}</ref> Secondo [[Ugo Magri]] «conservatore Bettiza è stato sempre, ma di un'intelligenza rara»<ref name=magri/>.
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
|-
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
|-
|| 2008 || rowspan=4|{{Bandiera|COL}} {{Calcio America de Cali|N}} || [[Categoría Primera A|PD]] || 25 || 1 || [[Copa Colombia|CC]] || 0 || 0 || - || - || . || - || - || - || 25 || 1
|-
|| 2009 || [[Categoría Primera A|PD]] || 6 || 0 || [[Copa Colombia|CC]] || 1 || 1 || [[Coppa Libertadores 2009|CL]] || 0 || 0 || - || - || - || 7 || 1
|-
|| 2010 || [[Categoría Primera A|PD]] || 19 || 2 || [[Copa Colombia|CC]] || 5 || 3 || - || - || - || - || - || - || 24 || 5
|-
|| 2011 || [[Categoría Primera A|PD]] || 13 || 5 || [[Copa Colombia|CC]] || 2 || 1 || - || - || - || - || - || - || 15 || 6
|-
!colspan="3"|Totale América de Cali || 63 || 8 || || 8 || 5 || || 0 || 0 || || - || - || 71 || 13
|-
|| 2011-2012 || rowspan=3|{{Bandiera|ARG}} {{Calcio Estudiantes|N}} || [[Primera División 2011-2012 (Argentina)|PD]] || 11 || 5 || .[[Copa Argentina 2011-2012|CA]] || 0 || 0 || [[Coppa Sudamericana 2011|CS]] || 0 || 0 || - || - || - || 11 || 5
|-
|| 2012-2013 || [[Primera División 2012-2013 (Argentina)|PD]] || 31 || 13 || [[Copa Argentina 2012-2013|CA]] || 2 || 3 || - || - || - || - || - || - || 33 || 16
|-
|| ago. 2013 || [[Primera División 2013-2014 (Argentina)|PD]] || 2 || 1 || [[Copa Argentina 2013-2014|CA]] || 0 || 0 || - || - || - || - || - || - || 2 || 1
|-
!colspan="3"|Totale Estudiantes || 44 || 19 || || 2 || 3 || || - || - || || - || - || 46 || 22
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2013-2014|2013-2014]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Napoli|N}} || [[Serie A 2013-2014|A]] || 16 || 5 || [[Coppa Italia 2013-2014|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Champions League 2013-2014|UCL]]+[[UEFA Europa League 2013-2014|UEL]] || 3+2 || 1+1 || - || - || - || 22 || 7
|-
|| [[Società Sportiva Calcio Napoli 2014-2015|2014-2015]] || [[Serie A 2014-2015|A]] || 21 || 6 || [[Coppa Italia 2014-2015|CI]] || 1 || 0 || [[UEFA Champions League 2014-2015|UCL]]+[[UEFA Europa League 2014-2015|UEL]] || 1<ref>Nei play-off.</ref>+8 || 0+2 || [[Supercoppa italiana 2014|SI]] || 0 || 0 || 32 || 8
|-
!colspan="3"|Totale Napoli || 37 || 11 || || 2 || 0 || || 14 || 4 || || 0 || 0 || 54 || 15
|-
| [[Udinese Calcio 2015-2016|2015-2016]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Udinese|N}} || [[Serie A 2015-2016|A]] || 25 || 8 || [[Coppa Italia 2015-2016|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 26 || 8
|-
| [[Udinese Calcio 2016-2017|2016-2017]] || [[Serie A 2016-2017|A]] || 38 || 10 || [[Coppa Italia 2016-2017|CI]] || 1 || 1 || - || - || - || - || - || - || 39 || 11
|-
!colspan="3"|Totale Udinese || 63 || 18 || || 2 || 1 || || - || - || || - || - || 65 || 19
|-
|| [[Unione Calcio Sampdoria 2017-2018|2017-2018]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Sampdoria|N}} || [[Serie A 2017-2018|A]] || 31 || 11 || [[Coppa Italia 2017-2018|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 32 || 11
|-
|| [[Atalanta Bergamasca Calcio 2018-2019|2018-2019]] || {{Bandiera|ITA}} {{Calcio Atalanta|N}} || [[Serie A 2018-2019|A]] || 16 || 6 || [[Coppa Italia 2018-2019|CI]] || - || - || [[UEFA Europa League 2018-2019|UEL]] || 6<ref name=preliminari>Nei turni preliminari</ref>|| 2<ref name=preliminari/>|| - || - || - || 22 || 8
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 254 || 73 || || 15 || 9 || || 20 || 6 || || 0 || 0 || 289 || 88
|}
 
===Cronologia presenze e reti in nazionale===
Padre di quattro figli con due signore del giornalismo, prima [[Ludina Barzini]] e poi [[Laura Laurenzi]]<ref>Aldo Cazzullo, ''Corriere della Sera'', 29 luglio 2017.</ref>. Bettiza è morto a 90 anni nel 2017.
{{Cronoini|COL}}
{{Cronopar|23-3-2017|Barranquilla|COL|1|0|BOL|-|QMondiali|2018|13={{Sostin|64}}}}
{{Cronopar|10-10-2017|Lima|PER|1|1|COL|-|QMondiali|2018|13={{Sostout|71}}|14=Lima (Perù)}}
{{Cronopar|10-11-2017|Suwon|KOR|2|1|COL|-|Amichevole|13={{Sostout|64}}}}
{{Cronopar|14-11-2017|Chongqing|CHN|0|4|COL|-|Amichevole|13={{Sostout|46}}}}
{{Cronopar|23-3-2018|Saint-Denis|FRA|2|3|COL|-|Amichevole|13={{Sostin|68}}|14=Saint-Denis (Senna-Saint-Denis)}}
{{Cronofin|5|0}}
 
== Onorificenze Palmarès==
===Club===
{{Onorificenze
====Competizioni nazionali====
|immagine = ITA OMRI 2001 GC BAR.svg|60px
*{{Calciopalm|Campionato colombiano|1}}
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
:América de Cali: [[Apertura e Clausura|Clausura]] 2008
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione = Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo = 28 maggio [[2003]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=97428 Sito web del [[Presidente della Repubblica Italiana|Quirinale]]: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ribbon_of_an_Order_of_Danica_Hrvatska_with_the_face_of_Blaž_Lorković.png|60px
|nome_onorificenza = Ordine della Danica hrvatska con effigie di Marco Marulo
|collegamento_onorificenza = Ordine della Danica Hrvatska
|motivazione = Da parte del Presidente della Repubblica di Croazia su iniziativa dei giornalisti del quotidiano ''Slobodna Dalmacija''
|luogo = 2 dicembre [[2004]]<ref>[http://arhiv.slobodnadalmacija.hr/20041202/zadnjevijesti01.asp Silvije Tomašević, Hrvatska, Italija i Slovenija žele zaključiti bolne povijesne stranice] </ref>
}}
 
*{{Calciopalm|Coppa Italia|1}}
:Napoli: [[Coppa Italia 2013-2014|2013-2014]]
 
*{{Calciopalm|Supercoppa italiana|1}}
== Opere ==
:Napoli: [[Supercoppa italiana 2014|2014]]
=== Romanzi ===
* ''La campagna elettorale'', Milano, Bianchi-Giovini, 1953; introduzione di [[Geno Pampaloni]], Milano, BUR, 1976.
* ''Il fantasma di Trieste'', Milano, Longanesi, 1958.
* ''L'ispettore'', Milano, Longanesi, 1964.
* ''I fantasmi di Mosca'', Milano, A. Mondadori, 1993. ISBN 88-04-30914-8.
* ''Esilio'', Milano, A. Mondadori, 1996. ISBN 88-04-39783-7.
* ''Il libro perduto'', Milano, Mondadori, 2005. ISBN 88-04-52429-4.
* ''La distrazione'', Milano, Mondadori, 2013 ISBN 978-88-04-62458-5.
 
=== Saggi Nazionale===
*{{Calciopalm|Torneo di Tolone|1}}
* ''La nuova cultura tedesca. [Adorno, Augstein, Bloch, Grass, Enzensberger, Johnson, Mayer. L'ultima grande inchiesta sulla Germania]'', Milano, Longanesi, 1965.
:[[Torneo di Tolone 2011|2011]]
* ''L'altra Europa. Fisiologia del revisionismo nei paesi dell'Est'', Firenze, Vallecchi, 1966.
* ''Mito e realtà di Trieste'', Milano , All'insegna del pesce d'oro, 1966.
* ''L'altra Germania. [La prima inchiesta completa in Europa sulla Repubblica di Ulbricht]'', Milano, Longanesi, 1968.
* ''Il comunismo da Budapest a Praga 1956-1968'', con [[Ennio Ceccarini]] e [[Arrigo Levi]], prefazione di [[Adolfo Battaglia]], Roma, Edizioni della voce, 1969.
* ''Quale PCI? Anatomia di una crisi'', Milano, Longanesi, 1969.
* ''Il comunismo europeo. [Una verifica critica dell'ipotesi eurocomunista]'', Milano, Rizzoli, 1978.
* ''Lib/Lab. Le prospettive del rapporto tra liberali e socialisti in Italia e in Europa'', con [[Ugo Intini]], Milano, SugarCo, 1980.
* ''Il mistero di Lenin. Per un'antropologia dell'homo bolscevicus'', note a cura di [[Dario Staffa]], Milano, Rizzoli, 1982; con un nuovo saggio introduttivo ''Perestrojka o Glasnost'', Milano, BUR, 1988. ISBN 88-17-16676-6.
* ''Via Solferino. La vita del "Corriere della Sera" dal 1964 al 1974'', Milano, Rizzoli, 1982.
* ''Saggi, viaggi, personaggi'', Milano, Rizzoli, 1984. ISBN 88-17-51120-X.
* ''L'anno della tigre. Viaggio nella Cina di Deng'', Milano, A. Mondadori, 1987. ISBN 88-04-30064-7.
* ''Non una vita'', Milano, Rizzoli, 1989. ISBN 88-17-85080-2.
* ''L'eclisse del comunismo'', introduzione di [[Ezio Mauro]], Torino, La Stampa, 1994. ISBN 88-7783-075-1.
* ''L'ombra rossa'', Milano, Mondadori, 1998. ISBN 88-04-43260-8.
* ''Mostri sacri. Un testimone scomodo negli anni del consenso'', Milano, Mondadori, 1999. ISBN 88-04-45663-9.
* ''La cavalcata del secolo. Dall'attentato di Sarajevo alla caduta del muro'', Milano, Mondadori, 2000. ISBN 88-04-47480-7.
* ''Corone e maschere. Ritratti d'Oriente e Occidente'', Milano, Mondadori, 2001. ISBN 88-04-49951-6.
* ''Viaggio nell'ignoto. Il mondo dopo l'11 settembre'', Milano, A. Mondadori, 2002. ISBN 88-04-51257-1.
* ''Sogni di Atlante. Memorie di un viaggiatore'', Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52988-1.
* ''1956. Budapest: i giorni della rivoluzione'', Milano, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-55868-7.
* ''La primavera di Praga. 1968: la rivoluzione dimenticata'', Milano, Mondadori, 2008. ISBN 978-88-04-57851-2.
* ''1989. La fine del Novecento'', Milano, Mondadori, 2009. ISBN 978-88-04-58744-6.
 
==Note==
=== Raccolte di articoli e conversazioni ===
* ''Il diario di Mosca. 1961-1962. [Una partecipazione dall'interno, un'immedesimazione avventurosa e personale con il fenomeno Russia]'', Milano, Longanesi, 1970.
* ''Qui Mosca'', Milano, [[Touring Club Italiano]], 1974.
* ''Diario di un grande elettore'', Milano, Editoriale nuova, 1978.
* ''Il diario di Mosca e cronache da Pietroburgo'', Milano, Oscar Mondadori, 2000. ISBN 88-04-48150-1.
* ''Arrembaggi e pensieri. Conversazione con Enzo Bettiza'', intervista a cura di [[Dario Fertilio]], Milano, Rizzoli, 2001. ISBN 88-17-86752-7.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|qinterprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Senato.it|00006576|07}}
* {{cita web|http://www.europarl.europa.eu/meps/it/977/Vincenzo_BETTIZA.html|Scheda personale al Parlamento europeo}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Premio Campiello}}
*{{Collegamenti esterni}}
{{Premio Dessì}}
*{{Cita web|url=http://www.sscnapoli.it/web/listplayer.aspx#&slider1=28|titolo=Profilo e statistiche su SSCNapoli.it}}
{{Premio Flaiano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|giornalismo|letteratura|politica}}
 
{{Calcio Atalanta rosa}}
[[Categoria:Esuli giuliano-dalmati]]
{{Nazionale colombiana under-20 mondiali 2011}}
[[Categoria:Persone legate a Trieste]]
{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Storici italiani del XX secolo]]
[[Categoria:Politici del Partito Liberale Italiano]]
[[Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano]]
[[Categoria:Senatori della VII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Europarlamentari italiani della I legislatura]]
[[Categoria:Europarlamentari italiani della II legislatura]]
[[Categoria:Europarlamentari italiani della III legislatura]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Campiello]]