Gianduiotto e Intercettatore sonar: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicode}}
{{Gastronomia
| paese = Italia
| nome= Gianduiotto
| categoria = dessert
| settore = paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
| riconoscimento =PAT
| zona = [[Torino]], [[Novese]]
| regione= Piemonte
| immagine= Gianduiotti.jpg <!-- inserire il nome della foto -->
| didascalia= Due gianduiotti <!-- inserire l'eventuale didascalia della foto -->
| ingredienti = {{lista|[[cacao]]|[[zucchero]]|[[nocciola tonda gentile delle Langhe|nocciole]]}}<ref>[http://www.piemonteagri.it/qualita/prodotti/paste-e-dolci/scheda/304-giandujotto Giandujotto sul sito PiemonteAgri]</ref>
}}
 
Sul differenziale di riconoscimento
Il '''gianduiotto''' o '''giandujotto''' (in [[lingua piemontese|piemontese]] ''giandojòt'', [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]] [ʤandʊ'jɔt]) è un [[cioccolatino]] a forma di barca rovesciata composto con [[cioccolata]] di tipo [[gianduia]] che si produce a [[Torino]]. Solitamente è avvolto in carta dorata o argentata.
 
Viene ottenuto impastando il [[cacao]] e lo [[zucchero]] con la famosa [[nocciola tonda gentile delle Langhe|nocciola tonda gentile del]] piemonte, rinomatissima per la sua qualità. È stato incluso tra i [[Prodotti agroalimentari tradizionali italiani|prodotti agroalimentari tradizionali]] (P.A.T.) [[Piemonte|piemontesi]] (cod.:292)<ref name=gazz>{{cita news
|titolo = Decreto 7 giugno 2012. Dodicesima revisione dell'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali - Allegato
| autore = Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
|pubblicazione = [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] n.142
|giorno = 20
|mese = 6
|anno = 2012
|p = 53
|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-20&atto.codiceRedazionale=12A06740&elenco30giorni=false
}}</ref>.
 
== Storia ==
 
Il gianduiotto fu prodotto per la prima volta dalla nota società dolciaria torinese [[Caffarel]] nello stabilimento situato in [[San Donato (Torino)|Borgo San Donato]]<ref>Ugo Sartorio, ''Borgo Vecchio e dintorni'', Graphot Editrice, pag. 53</ref> e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese [[Gianduja]], da cui prende il nome, che distribuiva per le strade della città la nuova bontà.
 
Le sue origini si riconducono a motivazioni storico-politiche ben precise: con il blocco napoleonico, le quantità di cacao che giungevano in Europa erano ridotte e con prezzi esorbitanti ma ormai la richiesta di cioccolato continuava ad aumentare. [[Michele Prochet]] decise allora di sostituire in parte il cacao con un prodotto molto presente nel territorio: la nocciola tonda gentile delle Langhe, una nocciola con gusto deciso e delicato.
L'impasto è dunque composto da [[nocciola|nocciole]] tostate e macinate ( con la raffinatrice la nocciola diventa una crema perché contiene olio), [[cacao]], [[burro di cacao]] e [[zucchero]].
 
== La produzione ==
 
[[File:Gianduja.jpg|thumb|upright=0.7|La maschera Gianduja, che diede nome al gianduiotto]]
Siccome l'alta quantità di nocciole nell'impasto non permetteva che il cioccolatino fosse prodotto in forme, per lungo tempo il gianduiotto veniva tagliato a mano. A Torino Fiorio produce il suo Giandujotto ancora con questo metodo.
 
Oggi esistono due metodi contrapposti per la produzione del gianduiotto: l'estrusione ed il concaggio. {{citazione necessaria|A [[Leinì]], in [[provincia di Torino]], ci sono ancora tre laboratori che producono l'unico vero gianduiotto torinese, tagliandolo e incartandolo a mano proprio come una volta, con la stessa ricetta.}}
 
Il gianduiotto prodotto per estrusione è colato direttamente su piastre senza uso di stampi, con macchine progettate e realizzate ''ad hoc''. Tale tecnica permette di produrre Gianduiotti dalla consistenza particolare: né troppo fluida né troppo solida.
 
Il gianduiotto stampato è molto più industriale, con una percentuale minore di cioccolato ed è, per necessità, più duro, dovendosi staccare dallo stampo.
 
Il gianduiotto fu il primo cioccolatino impacchettato singolarmente.
 
== Produttori ==
 
La [[Caffarel]] depositò il marchio "Gianduia" e tuttora è l'unica azienda a poter stampare il volto della maschera sull'incarto<ref>{{cita web |url= http://www.italybikehotels.it/piemonte-enogastronomia/il-piemonte-e-la-storia-del-gianduiotto.html |titolo=Il Piemonte e la storia del Gianduiotto - Italy Bike Hotels |editore=italybikehotels.it |accesso=26 agosto 2012}}</ref> Anche altre ditte di cioccolato producono gianduiotti, quali [[Pernigotti]], [[Streglio]], [[Peyrano]], [[Feletti]], [[Novi (azienda)|Novi]], [[Venchi]], [[La Suissa]], Fiorio, Borgodoro, e tutte le piccole cioccolaterie torinesi, come la Ballesio Cioccolato www.ballesiocioccolato.it e la Chocoleini, che producono ancora i gianduiotti tagliati a mano.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
{{Citazione necessaria|
 
* Il gianduiotto era una delle due cose preferite di Torino dall'artista [[Andy Warhol]].}}
* Il gianduiotto più grande del mondo fu realizzato dalla [[Novi (cioccolato)|Novi]] per essere esposto a Torino durante la manifestazione [[Eurochocolate]] del 2001: misurava 2 metri di altezza per 4 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza con un peso di quaranta quintali, frutto di 150 ore di lavoro<ref>{{Cita news || autore=Elena Del Santo, Silvia Francia|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0039/articleid,0368_01_2001_0045_0049_4223524/|titolo=Sei giorni di cioccolandia|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=15|mese=febbraio|anno=2001|città=Torino|pagina=39|accesso=11 novembre 2012}}</ref>.
 
== Abbinamenti consigliati ==
*L'[[Alta Langa spumante rosato]], ha un sentore che ricorda il lievito, la crosta di pane e la vaniglia, di sapore secco, sapido ben strutturato, perciò può esser servito come spumante da [[dessert]]<ref>[http://www.acquese.it/index.php/vino/vini-rossi/item/1161-alta-langa-spumante-rosato ''Alta Langa spumante rosato'']. Acquese. Vini. Vino che si accompagna a dolci da forno e a dolci a pasta lievitata.</ref> a tavola, ben freddo, ad una temperatura di 9 °C. È necessario dire che i due prodotti, i Gianduiotti e lo spumante rosato dell'Alta [[Langa]], si abbinano in un insieme di gusti raffinati e complementari.
*[[Monferrato Chiaretto o Ciaret]] [http://www.trecastelli.it/chiaretto.htm ''Monferrato Chiaretto o Ciaret'']. Tre Castelli. Vini da dessert.
*[[Barolo chinato]].<ref>[http://www.lavinium.com/italiano/barolo_cioccolato.shtml Barolo chinato e cioccolato, un connubio perfetto]</ref>
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[Cremino (cioccolatino)]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|etichetta=gianduiotto|wikt}}
 
{{Portale|cucina|Torino}}
 
[[Categoria:Cioccolato]]
[[Categoria:Torino]]
[[Categoria:Cucina piemontese]]