Friuli-Venezia Giulia e Celaenini: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
{{S|Araneidae}}
|Nome = Friuli-Venezia Giulia
{{Tassobox
|Nome ufficiale = {{it}} Friuli-Venezia Giulia<br />{{fur}} ''Friûl-Vignesie Julie''<br />{{sl}} ''Furlanija-Julijska Krajina''<br />{{de}} ''Friaul-Julisch Venetien''
|nome=Celaenini
|Tipo = [[regione autonoma a statuto speciale]]
|statocons=
|Panorama = Go_pn_ts_ud.jpg
|immagine=Bird dropping spider03.jpg
|Didascalia = In senso orario vedute di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste
|didascalia=''[[Celaenia excavata]]''
|Bandiera = Flag of Friuli-Venezia Giulia.jpg
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|Voce bandiera =
|dominio= [[Eukaryota]]
|Stemma = Friuli-Venezia Giulia-Stemma.png
|regno=[[Animalia]]
|Voce stemma =
|sottoregno=[[Eumetazoa]]
|Stato = ITA
|superphylum=[[Protostomia]]
|Grado amministrativo = 1
|Capoluogo phylum= [[TriesteArthropoda]]
|subphylum=[[Chelicerata]]
|Amministratore locale = [[Debora Serracchiani]]
|infraphylum=
|Partito = [[Partito Democratico|PD]]
|microphylum=
|Data elezione = 22/04/2013
|nanophylum=
|Data istituzione = 31 gennaio [[1963]]
<!-- PER TUTTI: -->
|Lingue = {{nomelingua|it|M=si}}, {{nomelingua|fur}}, {{nomelingua|sl}}, {{nomelingua|de}}
|superclasse=
|Latitudine gradi = 45
|classe=[[Arachnida]]
|Latitudine minuti = 38
|sottoclasse=
|Latitudine secondi = 10
|infraclasse=
|Latitudine NS = N
|superordine=
|Longitudine gradi = 13
|ordine=[[Araneae]]
|Longitudine minuti = 48
|sottordine=[[Araneomorphae]]
|Longitudine secondi = 15
|infraordine=
|Longitudine EW = E
|superfamiglia=[[Araneoidea]]
|Altitudine media= 206<ref>[http://it.db-city.com/Italia/Friuli-Venezia_Giulia db-city.com]</ref>
|famiglia=[[Araneidae]]
|Superficie = 7845
|sottofamiglia=[[Araneinae]]
|Abitanti = 1232743
|tribù='''Celaenini'''
|Note abitanti = Friulani e Giuliani
|sottotribù=
|Aggiornamento abitanti = 31-10-2013
|genere=
|Sottodivisioni = [[Provincia di Gorizia|Gorizia]], [[Provincia di Pordenone|Pordenone]], [[Provincia di Trieste|Trieste]], [[Provincia di Udine|Udine]]
|sottogenere=
|Sottosottodivisioni = [[:Categoria:Comuni del Friuli-Venezia Giulia|217]]
|specie=
|Divisioni confinanti = [[Alta Carniola]] (SI-052), [[Carinzia]] (AT-2), [[Goriziano]] (SI-023), [[Litorale-Carso]] (SI-024), [[Veneto]]
|sottospecie=
|Fuso orario = +1
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|Codice ISO=[[ISO 3166-2:IT|IT-36]]
|biautore=
|Codice statistico = 06
|binome=
|Nome abitanti = friulani e giuliani
|PIL bidata=
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|PIL procapite =
|triautore=
|PIL PPA = 27.358,2 [[Milione|mln]] [[Euro|€]]
|trinome=
|PIL procapite PPA = 29.292 [[Euro|€]]
|tridata=
|Immagine localizzazione = Friuli-Venezia Giulia in Italy.svg
<!-- ALTRO: -->
|Mappa = Map of region of Friuli-Venezia Giulia, Italy, with provinces-it.svg
|sinonimi=
|Didascalia mappa = Mappa della regione con le sue province
|nomicomuni=
|Sito=http://www.regione.fvg.it/
|suddivisione=[[Genere (tassonomia)|Generi]]
|suddivisione_testo=
* ''[[Celaenia]]''
* ''[[Taczanowskia]]''
}}
Il '''Friuli Venezia Giulia'''<ref>http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge.costituzionale:1963-01-31;1 Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia</ref> ('''''Friûl-Vignesie Julie''''' in [[Lingua friulana|friulano]], '''''Furlanija-Julijska krajina''''' in [[Lingua slovena|sloveno]], '''''Friaul-Julisch Venetien''''' in [[Lingua tedesca|tedesco]]), è una [[Regione (ente)|regione]] a [[statuto speciale]] dell'[[Italia nord-orientale]] di 1.221.860 abitanti<ref>Bilancio demografico mensile aggiornato al 31-12-2012 [http://demo.istat.it/bil2012/index04.html (DATI ISTAT)]</ref>, con capoluogo [[Trieste]].
Il Friuli-Venezia Giulia è un caso del tutto singolare tra le regioni italiane. La geografia lo ha posto al confine delle tre principali realtà etnico-linguistiche del continente europeo: [[latina]], [[slava]] e [[Lingue germaniche|germanica]], che qui hanno dialogo e si sono armonizzate, ma che si sono pure scontrate, creando nei secoli molteplici diversità.
 
'''Celaenini''' è una [[Tribù (tassonomia)|tribù]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Araneidae]] dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] [[Araneae]] della [[Classe (tassonomia)|classe]] [[Arachnida]].
== Geografia ==
Il Friuli Venezia Giulia si estende su una superficie di 7858 km². È formata dalla regione storico-geografica del [[Friuli]], che costituisce una porzione di territorio compresa tra il 91 e il 96%, e dalla parte di [[Venezia Giulia]] rimasta all'Italia dopo la [[seconda guerra mondiale]]. Tuttavia, non si può stabilire una demarcazione precisa tra queste due zone, in quanto secondo la parte friulana il confine sarebbe costituito dal fiume [[Timavo]], un fiume in parte sotterraneo (confini del Friuli storico), mentre per altri, residenti soprattutto a [[Trieste]], questo passerebbe lungo il fiume [[Isonzo]].
 
L'etimologia di questa tribù è alquanto articolata: deriva dal greco ''{{polytonic|Κελαινὼ}}'', Kelainò, [[Celeno (arpia)|Celeno]], una delle tre [[Arpia|Arpie]] della mitologia che, fra l'altro aveva l'uso di imbrattare di escrementi ciò che non riusciva a rubare. I [[ragni]] appartenenti a questa tribù hanno infatti l'aspetto simile agli escrementi di uccelli, loro predatori, proprio per tenerli alla larga. Il loro nome inglese è ''bird dropping spider'', che significa appunto ''ragno-escremento d'uccello''; in aggiunta il suffisso ''-ini'' che designa l'appartenenza ad una tribù.
I confini sono:
* nord - [[Austria]] ([[Carinzia]])
* est - [[Slovenia]] ([[Alta Carniola]], [[Goriziano sloveno]] e [[Carsico-litoranea|Litorale]])
* ovest - [[Veneto]] ([[Provincia di Belluno]], [[Provincia di Treviso|Treviso]] e [[Provincia di Venezia|Venezia]])
* sud - [[Mare Adriatico]].
 
==Tassonomia==
[[Geomorfologia|Morfologicamente]] la regione può essere suddivisa in 4 aree principali.
Al 2007, si compone di due generi:
 
* ''[[Celaenia]]'' <small>[[Tord Tamerlan Teodor Thorell|THORELL]], [[1868]]</small>
=== Montagne ===
* ''[[Taczanowskia]]'' <small>[[Eugen von Keyserling|KEYSERLING]], [[1879]]</small>
 
Questa area comprende a nord-ovest la [[Carnia]] e la sezione finale delle [[Alpi]] ([[Alpi Carniche]] e [[Alpi Giulie]]), di cui la più alta vetta è il [[Monte Coglians]] 2.780&nbsp;m. I suoi paesaggi sono caratterizzati da vaste pinete e pascoli, i suggestivi [[alpeggi]], meravigliosi laghi di montagna, ad esempio [[Sauris]], Barcis, Fusine, il [[lago di Bordaglia]] e da numerosi torrenti che scendono dalle montagne. La zona è nota anche come meta turistica, soprattutto durante la stagione invernale ([[Tarvisio]], Sella Nevea, [[Monte Zoncolan]], Forni di Sopra, [[Piancavallo]]).
 
Le [[sezione alpina|sezioni]] e [[sottosezione alpina|sottosezioni alpine]] che interessano la regione sono:
* [[Prealpi Venete]] ([[Prealpi Bellunesi]])
* [[Alpi Carniche e della Gail]] ([[Alpi Carniche]], [[Prealpi Carniche]])
* [[Alpi e Prealpi Giulie]] ([[Alpi Giulie]], [[Prealpi Giulie]])
 
=== Colline ===
 
L'area collinare è situata a sud di quella montana e lungo la parte centrale del confine con la [[Slovenia]]. Il principale prodotto del settore agricolo in questa zona è il vino, la cui qualità, soprattutto la qualità bianca, è conosciuta in tutto il mondo ([[verduzzo]], [[Ramandolo (vino)|ramandolo]]). La parte più orientale della zona collinare è anche conosciuta come [[Slavia Friulana]], il cui nome ricorda le terre in cui dal VII secolo d.C si erano insediate genti di origini slave.
 
=== Pianure centrali ===
 
Area caratterizzata da suoli poveri, aridi e permeabili. Il terreno è stato reso fertile con un sistema di irrigazione esteso e attraverso l'adozione di moderne tecniche di allevamento intensivo. La maggior parte delle attività agricole della regione sono concentrate in questa zona.
 
=== Coste ===
 
Area che può essere ulteriormente suddivisa in due sotto aree, l'occidentale e quella orientale, separate dalla foce del fiume Isonzo ([[Riserva naturale della Foce dell'Isonzo]]). A ovest di questa la costa è bassa e sabbiosa con ampie [[laguna|lagune]] ([[laguna di Grado]], [[Marano Lagunare]]) oltre a famose località balneari quali [[Grado (Italia)|Grado]] e [[Lignano]]. A est, la costa sale verso le scogliere, dove l'altopiano carsico incontra l'Adriatico, fino a [[Trieste]] e [[Muggia]], al confine con la Slovenia. Il [[Carso]], caratterizzato da notevoli fenomeni geologici quali, le cavità carsiche e le numerose grotte ([[Grotta Gigante]]) e fiumi sotterranei, si estende nell'entroterra delle province di Trieste e Gorizia, con un'altitudine compresa tra 300 e 600&nbsp;m.
 
=== Clima ===
 
Il clima del Friuli Venezia Giulia va dal clima submediterraneo delle zone costiere, a un clima temperato più umido delle pianure e zone collinari fino al clima alpino delle Alpi. La temperatura annuale media di Trieste (dati 2000-2008) è di 15.7 gradi e mentre quella della pianura va dai 13 ai 14.5 gradi. La zona della regione più mite è quella litoranea presso Trieste per l'influenza del mare più profondo ed il parziale riparo delle colline retrostanti. Questo tratto di costa gode di clima tra i più secchi d'Italia e specie nelle minime risulta quasi sempre sensibilmente più mite del resto della regione, contando in media solo 9 minime sottozero (in genere di pochi decimi o di -1 o -2 gradi) all'anno contro le 60 ed oltre minime negative (che possono arrivare fino ai -10 e oltre) di alcune zone della pianura friulana. Sulla costa i venti principali sono la caratteristica Bora da ENE e lo Scirocco da Sud, che si alternano nel corso dell'inverno, mentre il Maestrale da Ovest e le brezze predominano invece in estate. La zona della costiera triestina tra Sistiana e Miramare è riparata dal vento di Bora grazie al costone roccioso sovrastante, mentre vi risultano esposte Trieste, il resto della costa, la bassa pianura, le zone di Cividale e parzialmente la alta pianura da Palmanova a Gemona, zone su cui il vento nordorientale penetra sfruttando varie valli laterali delle Alpi Giulie. La montagna friulana ha un clima più rigido e piovoso e i livelli altimetrici delle nevicate e della vegetazione sono più bassi che nel resto delle Alpi.
{{vedi anche|Zone Altimetriche d'Italia}}
 
== Ambiente naturale ==
 
* '''ZPS - Zone di Protezione Speciale'''
Questi sono, per quanto concerne la Regione Friuli-Venezia Giulia, i siti delle Zone di Protezione Speciale<ref>. Le località - definite Zone di Protezione Speciale, e spesso indicate con l'[[acronimo]] ZPS - sono state proposte sulla base del decreto 25 marzo [[2005]] - pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] n. 168 del 21 luglio [[2005]] - predisposto dal [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]] ai sensi della direttiva [http://www2.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/legislazione/decreti/docs/dm_25_03_05_2.doc 79/409/CEE]</ref>
{{Vedi anche|Aree naturali protette del Friuli-Venezia Giulia}}
 
'''Provincia di Gorizia'''
* Laguna di [[Marano Lagunare|Marano]] e [[Grado (Italia)|Grado]]
* Foce dell'[[Isonzo]] - isola della Cona
 
* [[Riserva naturale della Valle Cavanata|Valle Cavanata]] e banco Mula di Muggia
 
'''Provincia di Pordenone'''
* [[Dolomiti friulane]]
 
'''Provincia di Trieste'''
* [[Carso]]
 
'''Provincia di Udine'''
* [[Dolomiti friulane]]
* Gruppo del [[Monte Coglians]]
* [[Alpi Carniche]]
* [[Alpi Giulie]]
* [[Laguna di Marano]] e [[laguna di Grado]]
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Friuli|Venezia Giulia|Storia di Trieste}}
 
=== Epoca Romana ===
[[File:CividaleJulesCésar.jpg|thumb|right|200px|Statua di [[Giulio Cesare]] a Cividale (Forum Iulii)]]
Roma intervenne nell’[[Istria]] con tre spedizioni militari ([[221 a.C.|221]], [[178 a.C.|178]]-[[177 a.C.|177]] e [[129 a.C.]]), interessata al controllo delle regioni subalpine orientali. Nel [[181 a.C.]] nasce la colonia di [[Aquileia]] e da qui si irradiò la potenza romana, vanamente contrastata dalle popolazioni indigene: nel 177 a.C. vennero debellati gli [[Istri]] e distrutta [[Nesazio]] la loro capitale.
Nel 129 a.C. furono battuti i [[Giapidi]] e nel [[115 a.C.]] i [[Galli Carni]].
Una raggiera di strade collegò Aquileia ai passi alpini e, a guardia di questi furono fondati altri centri, [[Iulium Carnicum]] ([[Zuglio]]) sulla strada di [[Monte Croce]], [[Cividale del Friuli|Forum Iulii]] ([[Cividale]]) su quella di [[Piedicolle (Tolmino)|Piedicolle]], ed ancora [[Trieste|Tergeste]] (Trieste) e [[Pietas Iulia]] ([[Pola]]).
Nel [[42 a.C.]] tutta la regione fino al [[Formione]] ([[Risano]]) entrò a far parte dell’[[Italia]] il cui confine fu portato all’[[Arsa]] in [[età augustea]], probabilmente tra il 18 e il 12 a.C. Le alpi orientali ebbero allora il nome di [[Alpi Giulie|Giulie]].
 
Questi territori fecero parte della [[Venetia et Histria]], decima regione d’Italia, e la maggior parte delle loro città vennero ascritta a diverse tribù: Aquileia e Pola alla [[Tribù (storia romana)|Velina]], Iulium Carnicum alla [[Tribù (storia romana)|Claudia]], Forum Iuilii alla [[Tribù (storia romana)|Scapita]], Trieste alla [[Tribù (storia romana)|Pupinia]], Parenzo alla [[Tribù (storia romana)|Lemonia]].
Nell’età di [[Marco Aurelio]], il confine orientale dell’Italia supera le Giulie e comprende [[Emona]] (Lubiana), [[Albona]] e [[Tarsatica]].
La regione subì un processo di romanizzazione analogo a quelle della altre parti dell’Impero, e le popolazioni sottomesse si limitarono a conservare memoria delle loro origini preistoriche nei toponimi (la desinenza "acco" dei nomi di molte località friulane si deve ai contadini [[gallo-romani]]) o in miti alludenti alle antichissime migrazioni [[Illiria|illiriche]] (gli [[argonauti]] e [[Diomede]] erano onorati alle foci del [[Timavo]], i [[Colchi]] quali fondatori a [[Pola]] e nelle [[isole del Quarnaro]]).
A lungo rimase vivo il culto di [[Paganesimo romano|divinità locali]], illiriche nell’Istria orientale, galliche ([[Beleno]]) in Friuli.
Furono secoli di prosperità, affluiva in Aquileia gente da tutto il mondo romano tanto da divenire una delle delle più popolose città del mondo, ospitava i comandi dell’esercito danubiano, della flotta dell’Alto Adriatico ed era centro di un ricco agro alimentario, di attività portuali, commerciali, industriali.
 
Le vicende che portarono alla dissoluzione dell’Impero Romano furono tumultuose e drammatiche nella regione, esposta ai barbari e punto d’incrocio fra oriente e occidente.
Nel [[239]] vi fu il "'''bellum aquileiense'''" fra le forze del senato e l’imperatore [[Massimino Trace|Massimino]], che fu sconfitto e ucciso.
Le opere di fortificazione lungo l’arco delle Alpi Giulie, iniziate già alla fine del II sec. vennero a formare col tempo un complesso sistema difensivo imperniato sul Castellum di Castra ([[Aidussina]]) e si diffusero pure le cinte murate;
ma il [[Claustra Alpium Iuliarum|Limes Italicus Orientalis]] non impedì a [[Teodosio I|Teodosio]], vittorioso sul Frigido ([[Vipacco]]) nella [[Battaglia del Frigido]] contro [[Flavio Eugenio|Eugenio]] di saccheggiare Aquileia nel 394 d.C.
 
Infine nel 452 la città fu assediata e predata da [[Attila]] e non risorse più all’antica potenza, con questo episodio si può far terminare il periodo romano della storia della parte nord-orientale d’Italia.
 
=== Epoca Medievale ===
 
[[File:Udine aquileia2.jpg|thumb|left|Rovine romane di [[Aquileia]] ]]
La regione sorge in parte delle terre occupate in epoche passate dal [[Patriarcato di Aquileia]] che fu nell'[[Medio evo|età medievale]] uno degli stati più estesi ed importanti dell'Italia settentrionale. Il patriarcato di Aquileia si dotò, molto precocemente, di una propria Costituzione e di un [[Parlamento della Patria del Friuli|Parlamento]], ritenuto, da alcuni studiosi, il più antico d'[[Europa]]<ref name="ReferenceA">Pubblicazione edita e distribuita gratuitamente dalla Provincia di Udine il 3 aprile [[2006]], ove testualmente è scritto: {{quote|Per avere un quadro più preciso in cui si colloca tale avvenimento, vi proponiamo qui di seguito un testo tratto dal libro "La nestre storie" - ed. ass. storie dai Longobarts, [[1990]] - che raccoglie le conferenze sulla storia del Friuli tenute da Pre Checo Placerani nell'inverno del [[1978]]}}Questa è solo una piccola parte del testo proposto dalla brochure e tratto da questo libro di Placerani: {{quote|[...] dal [[1077]] in poi il Friuli è uno Stato indipendente da avere addirittura un suo Parlamento. Un esempio: abbiamo documenti relativi a una riunione del Parlamento friulano precedenti di ben 20 anni rispetto ad analoghe testimonianze del Parlamento inglese [...]}}Il libro "La nestre storie" è edito dalla "Associazione storie dai Longobarts" che ha sede a [[Cividale del Friuli]] (UD)</ref>.
 
=== Epoca contemporanea ===
La costituzione del [[Regno d'Italia]] rafforzò, a sua volta, l'irridentismo, non solo nell'[[Istria]] ma pure a Trieste e a [[Gorizia]]. Questa affermazione era favorita dal sistema elettorale austriaco. Il processo di industrializzazione di [[Trieste]], di [[Monfalcone]] e [[Pola]] diventata dopo il [[1866]] una grande base navale, inserì nella lotta politica una consistente e ben organizzata forza politica: il partito socialista, mentre la situazione internazionale, causata dalla [[Triplice Alleanza]] rendeva spesso difficile l'azione dell'[[irredentismo]] che ebbe le sue principali manifestazioni a Trieste e in genere nelle città.
Il movimento politico dei cattolici ebbe le sue maggiori affermazioni nel goriziano fortemente caratterizzato dal nazionalismo cattolico slavo.
Queste lotte favorirono un notevole processo culturale e sociale, come pure della coscienza nazionale tra gli italiani a cui [[Impero Austriaco|l'Impero Austriaco]] cerco di contrapporsi favorendo l'[[austroslavismo]] nei territori interessati.
La [[Grande Guerra|guerra italo-austriaca del 1915]] ebbe tra i suoi obbiettivi fondamentali la riunione della [[Venezia Giulia]] all'[[Italia]]. Essa fu combattuta per la maggior parte nel territorio della regione che risentì duramente delle operazioni belliche. A oriente e occidnete del fiume [[Isonzo]] la regione fu retrovia del conflitto per tre anni e patì gravissimi danni nei porti e nelle valli dell'Isonzo dove [[Gorizia]] fu quasi totalmente rasa al suolo.
Sugli italiani gravò l'oppressione poliziesca dell'Austria e dopo la [[rotta di Caporetto]] nel 1917 il friuli subì la dura prova dell'invasione e dell'esodo di parte della popolazione e delle conseguenti spoglizioni.
 
Il Friuli-Venezia Giulia raggiunge l'attuale conformazione dopo la [[seconda guerra mondiale]]. Il 10 febbraio [[1947]], alla fine della [[seconda guerra mondiale]], l'Italia, sconfitta, aveva firmato a [[Parigi]] il [[Trattati di Parigi (1947)|Trattato di Pace]] con le potenze alleate (e associate) vincitrici, perdendo gran parte della [[Venezia Giulia]]. Il 15 settembre [[1947]] era stato istituito il [[Territorio libero di Trieste]] (''TLT''), diviso in due zone. La prima (Zona A) comprendeva Trieste e zone limitrofe, la seconda (Zona B) parte dell'Istria nord-occidentale (fra cui i comuni di [[Capodistria]], [[Umago]] e [[Cittanova (Croazia)|Cittanova]]). Il Territorio libero di Trieste era destinato a costituire un nuovo stato sotto il diretto controllo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il progetto, a causa della guerra fredda, fu realizzato solo per la parte di funzionamento provvisorio, quindi si giunse ad un compromesso,con il [[Memorandum di Londra]] del 1954 anch'esso provvisorio. Il 26 ottobre [[1954]] la zona A del TLT venne data in amministrazione all'Italia; la zona B restò invece alla Jugoslavia. Lo Stato italiano decise, nel [[1963]], di unire la parte del Territorio Libero di Trieste, assegnato all'Italia, al [[Friuli]], formato all'epoca dalle sole province di Udine e Gorizia (la Provincia di Pordenone sarà istituita solo nel [[1968]] per distacco dalla Provincia di Udine), fornendo anche una certa autonomia alla nuova regione, che, oltretutto, era situata in prossimità della [[Cortina di ferro]].
 
La scelta di Trieste come capoluogo regionale fu fatta per dare alla città giuliana, privata dei propri tradizionali mercati di sbocco e della propria zona di influenza fin dalla fine della [[prima guerra mondiale]] e del proprio immediato entroterra subito dopo la [[seconda guerra mondiale|seconda]], un ruolo amministrativo importante. Trieste, dalla storia recente importante e travagliata, fu nel [[XIX secolo]] il principale porto dell'[[Impero Austro-Ungarico]] ed uno dei maggiori empori del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], nonché polo culturale di indiscussa importanza. Per tali ragioni godeva di prestigio internazionale. La città che, dalla fine dell'Ottocento, era divenuta anche uno dei simboli del [[nazionalismo]] italiano, risultava però al momento del congiungimento essere estranea alla regione storica e geografica del Friuli.
 
Udine, da parte sua, fin dal [[XIII secolo]] diviene una delle città in cui risiede il [[Patriarcato di Aquileia|Patriarca di Aquileia]] ed in seguito è riconosciuta come la capitale della [[Patria del Friuli]], in [[Medio evo|età medievale]] uno degli stati più estesi ed importanti dell'Italia settentrionale. Il patriarcato di Aquileia si dotò, molto precocemente, di una propria Costituzione e di un Parlamento, ritenuto, da alcuni studiosi, il più antico d'[[Europa]]<ref name="ReferenceA"/>, nonché di una Università istituita a [[Cividale del Friuli]] nel 1353 per concessione diretta dell'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]]. La città di Udine continua ancora oggi con i suoi centri culturali a mantenere viva la storia e le tradizioni delle terre di cui storicamente fa capo.
 
== Toponimo ==
 
Il nome '''Friuli''' è di origine romana e deriva dalla città di '''Forum Iuli''' (ora [[Cividale del Friuli]]) fondata da [[Giulio Cesare]] verso la metà del [[I sec. a.C.]] e divenuta dopo la distruzione di [[Aquileia]] ad opera degli [[Unni]] nel (452 d.C.), il capoluogo della regione [[Venetia et Histria]], in posizione pedemontana più appartata, ma più sicura. Con le [[invasioni barbariche]] il nome, contrattosi nella forma attuale fu esteso a tutta la regione circostante sulla quale la città esercitava la sua giurisdizione, che divenne prima ducato, poi la marca ed infine la contea del Friuli.
Anche il nome '''Venezia Giulia''' si richiama alla tradizione romana della [[Venetia et Histria]] e delle [[Alpi Giulie|Alpes Iuliae]], ricordando il substrato dei [[venetici]] e le imprese di Giulio Cesare e di [[Augusto|Cesare Ottaviano Augusto]], entrambi della [[Gens Iulia]]. Esso fu proposto nel [[1863]] dal [[glottologo]] goriziano [[Graziadio Ascoli]].
 
=== Bandiera ===
 
La bandiera del Friuli Venezia Giulia è un'aquila dorata su campo blu. Il simbolo è stato ripreso da un paramento sacro conservato nel [[Museo del Duomo di Udine]] e appartenuto al patriarca [[Bertrando di Aquileia]], considerato uno dei padri civili del Friuli.
 
== Amministrazione e politica ==
Con legge Costituzionale n.1 del 31 gennaio [[1963]], ed entrata in vigore il 16 febbraio 1963 il Friuli Venezia Giulia è costituito in [[Regione a statuto speciale|Regione autonoma]], fornita di personalita' giuridica, entro l'unita' della [[Repubblica Italiana]], una e indivisibile, sulla base dei principi della [[Costituzione]], secondo il presente Statuto.
La Regione comprende i territori delle attuali province di [[Gorizia]] e di [[Udine]] e dei comuni di [[Trieste]] [[Duino-Aurisina]], [[Monrupino]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle]] e [[Sgonico]]. La Regione ha per capoluogo la città di [[Trieste]]. Ferme restando le disposizioni sull'uso della [[Bandiera d'Italia|Bandiera Nazionale]], la Regione ha un proprio [[gonfalone]] ed uno [[stemma]], approvato con decreto del [[Presidente della Repubblica]]. Nella Regione è riconosciuta parita' di diritti e di trattamento tutti i cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale appartengono, con la salvaguardia delle rispettive caratteristiche etniche e culturali.
 
Il Consiglio regionale della XI legislatura è stato eletto con le [[Elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 2013|elezioni del 2013]].
 
{{Vedi anche|Presidenti del Friuli-Venezia Giulia|Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia|Elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia}}
 
=== Amministrazione ===
 
[[File:Regione-Friuli-Venezia Giulia-Gonfalone.png|150px|right|thumb|Gonfalone delle regione]]
 
La regione autonoma Friuli Venezia Giulia è suddivisa in 4 province e 218 comuni.
{| class="wikitable" style="width:50%;text-align:center;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! !! Province!! !!Capoluoghi!! Comuni!! Popolazione (ab)<ref>[http://demo.istat.it/bil2012/index04.html Statistiche demografiche ISTAT]</ref>
|-
|[[File:Provincia di Gorizia-Stemma.png|45px]]
|[[Provincia di Gorizia|GO]]
|[[File:Gorizia-Stemma.png|45px]]
|[[Gorizia]]
| 25 ([[:Categoria:Comuni della provincia di Gorizia|elenco]])
| 140 650 (31-12-2012)
|-
|[[File:Provincia di Pordenone-Stemma.png|45px]]
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|[[File:Pordenone-Stemma.png|45px]]
|[[Pordenone]]
| 51 ([[:Categoria:Comuni della provincia di Pordenone|elenco]])
| 312 911 (31-12-2012)
|-
||[[File:Provincia di Trieste-Stemma.png|45px]]
|[[Provincia di Trieste|TS]]
|[[File:Trieste-Stemma.png|30px]]
|[[Trieste]]
| 6 ([[:Categoria:Comuni della provincia di Trieste|elenco]])
| 231 677 (31-12-2012)
|-
|[[File:Provincia di Udine-Stemma.png|45px]]
|[[Provincia di Udine|UD]]
|[[File:Udine-Stemma.png|45px]]
|[[Udine]]
| 136 ([[:Categoria:Comuni della provincia di Udine|elenco]])
| 536 622 (31-12-2012)
|}
 
Sul territorio regionale operano 4 comunità montane, le province di Gorizia e Trieste ricoprono anche le funzioni delle comunità montane.
 
{| class="wikitable"
|-
|'''Comunità montana'''||'''Sedi'''||'''Comuni'''||'''Provincia'''||'''Sito web'''
|-
|[[Comunità Montana della Carnia]]||[[Tolmezzo]]||28||UD||[http://www.comunitamontanacarnia.it Comunità Montana della Carnia]
|-
|[[Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale]]||[[Pontebba]], [[Gemona del Friuli]]||15||UD||[http://www.comunitamontanadelgemonese.it comunitamontanadelgemonese.it]
|-
|[[Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio]]||[[San Pietro al Natisone]], [[Cormons]], [[Tarcento]]||25||UD-GO||[http://www.cm-torrenatisonecollio.it/ Torre Natisone Collio: Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio]
|-
|[[Comunità Montana del Friuli Occidentale]]|| [[Barcis]], [[Meduno]], [[Polcenigo]]||27||PN||[http://www.cmfriulioccidentale.it Sito Ufficiale della Comunita' montana Friuli Occidentale: Comunità Montana del Friuli Occidentale]
|-
|}
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = In occasione di un disastroso terremoto, l’intera popolazione del Friuli Venezia Giulia dava prova collettiva di spirito civico e di forza morale, offrendo determinante contributo ed incondizionato impegno alla rapida ricostruzione morale e materiale dei paesi distrutti. Splendido esempio di grande solidarietà sociale e nobile spirito di abnegazione, meritevole dell’amministrazione e della gratitudine della Nazione tutta.
|luogo =
}}
 
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = valor militare
|motivazione = Fedele alle tradizioni dei padri, il Friuli, dopo l’8 settembre 1943, sorgeva compatto contro il tedesco oppressore, sostenendo per diciannove mesi una lotta che sa di leggenda. A domarne la resistenza il nemico guidava e lanciava, in disperati sforzi, orde fameliche di mercenari stranieri animati da furore barbarico, ma l’indomito valore e la fede ardente delle genti friulane vincevano sulle rappresaglie, sulla fame, sul terrore. Nelle giornate radiose dell’insurrezione i suoi ventimila partigiani, schierati dai monti al mare, scattavano con epico eroismo per ridonare a vita e a libertà la loro terra, su cui, per la seconda volta nella storia dell’Italia unita, era passata la furia devastatrice del barbaro nemico. Tremilasettecento morti e feriti, settemila deportati, ventimila perseguitati che sentono ancora nello spirito le ansie e i patemi e nelle carni il bruciore delle ferite e delle torture, testimoniano il cruento e glorioso sacrificio offerto dal popolo alla Madre comune, e dai roghi ardenti dei paesi distrutti si alza al cielo, purificatrice oltre ogni orrore, la sacra fiamma dell’amore per l’Italia. Settembre 1943 - maggio 1945.
}}
 
Conferita il 11/10/2010:
{{Onorificenze
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art. 5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008, <br />
}}
 
== Demografia ==
 
Il Friuli Venezia Giulia è formato da molteplici tradizioni culturali, storiche e produttive.
Le provincie di Udine e Pordenone zone un tempo agricole depresse, hanno visto negli anni un grande sviluppo industriale e la popolazione possiedono un elevato tenore di vita, condizioni similari si sono create nella provincia di Gorizia.
La città di Trieste e la sua provincia sono prevalentemente dedite al [[Settore terziario|terziario]] e godono di un reddito ''pro capite'' fra i più alti d'Italia<ref>, sotto il profilo della ricchezza prodotta la sua provincia continua a presentare redditi molto elevati ed in alcuni anni (1991 e 2005) primi in assoluto non solo in ambito regionale, ma anche nazionale.
 
Per quanto riguarda i redditi provinciali degli anni 1991 e 2005 cfr.
 
[http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/22/Trieste_piu_ricca_Sud_fermo_co_0_9307221353.shtml Sito del Corriere della Sera] e [http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/tabelle_grafici/qualitasole/2005/qualita_vita2005.pdf Sito del Comune di Bologna/Articolo de Il Sole 24 Ore]</ref>, mentre a livello di singoli comuni capoluogo è Udine a presentare il reddito pro-capite più alto<ref name="imageshack.us">{{Cita news|lingua=|autore=Maurizio Caprino|coautori =Francesca Milano,Marco Mobili,Giovanni Parente|url=http://imageshack.us/photo/my-images/442/immagineur.jpg|titolo=Milano prima, calano i redditi alti |pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|giorno=16|mese=maggio|anno=2012|pagina=24|accesso=|cid=}}</ref><ref name="messaggeroveneto.gelocal.it">{{Cita news|lingua = |autore = Maurizio Cescon |nome =|cognome = |coautori = |url = http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/17/news/redditi-udine-e-la-prima-in-regione-1.4661431
|titolo = Redditi, Udine è la prima in regione |pubblicazione = [[Messaggero Veneto]]|città = Udine|editore = |giorno = 17|mese = maggio|anno = 2012|data = |pagina = |pagine = |accesso = |formato = |cid =}}</ref>. Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione sul territorio, un terzo della popolazione è concentrata nelle aree urbane di [[Udine]] (l'agglomerato conta circa 175.000 abitanti in 312&nbsp;km², e comprende il capoluogo friulano e gli 11 comuni che lo circondano) e di [[Trieste]] (considerando come area metropolitana triestina l'intera provincia di Trieste, che conta circa 231.000 abitanti in 212&nbsp;km²), mentre per i restanti due terzi la popolazione regionale principalmente vive ancora in piccoli e medi comuni e la montagna è poco popolata.
<br />La regione è stata una delle zone che più ha risentito dei fenomeni migratori, causati da fattori quali l'economia depressa, le varie vicende belliche, i cambiamenti territoriali e il [[terremoto del Friuli del 1976|terremoto]] del [[1976]]. Tra la fine dell'Ottocento e la fine della [[seconda guerra mondiale]], salvo la breve parentesi della [[Grande Guerra]], i flussi si sono diretti soprattutto verso l'[[Argentina]] e gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Con il secondo dopoguerra il fenomeno si invertì momentaneamente visto l'afflusso di migliaia di profughi dall'[[Istria]] e da [[Zara]], per poi riprendere quasi contemporaneamente verso l'Europa centrale ([[Svizzera]], [[Germania]], [[Francia]], [[Belgio]]), oltreoceano ([[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Canada]], [[Australia]]) e verso la zona del [[triangolo industriale]] ([[Piemonte]], [[Lombardia]], [[Liguria]]). Solo con gli [[anni 1970|anni settanta]] il Friuli Venezia Giulia si trasformò da terra di emigrati in regione ricettrice di flussi migratori provenienti sia dal resto d'Italia, sia, soprattutto, dall'estero. Fra le cause di tale inversione di tendenza vanno segnalate lo sviluppo industriale, profilatosi in forma netta e inequivocabile proprio in quegli anni, e la ricostruzione di parte della regione a seguito del terremoto del [[1976]], che richiamò in patria anche numerosi friulani.
[[File:Monte Coglians visto dal monte Zoncolan.jpg|right|thumb|280px|Alpi Carniche, Monte Coglians]]
[[File:Barbana.jpg|right|thumb|280px|Laguna di Grado]]
[[File:Gran Monte, Monteaperta, Santissima Trinità.jpg|right|thumb|280px|Gran Monte, Monteaperta]]
[[File:2 Ovaro.JPG|right|thumb|280px|Comune di [[Ovaro]] in [[Carnia]]]]
[[File:Trieste Canal-Grande.jpg|thumb|280px|Trieste, Canal Grande]]
[[File:Udine center.JPG|thumb|280px|Udine, Piazza della Libertà]]
<br />A partire dagli anni ottanta del [[Novecento]] la forte flessione del tasso di natalità che ha colpito con particolare forza il Friuli Venezia Giulia e, più in generale, tutta l'Italia centro-settentrionale è stata così compensata da un vigoroso flusso di immigrati. Tale flusso ha consentito alla regione una dinamica demografica positiva che, seppur molto modesta, non solo non si sarebbe prodotta in assenza degli immigrati, ma sarebbe stata sicuramente di segno negativo. <br />Nel 2006<ref>Fonte dal sito: [http://demo.istat.it/bil2006/index.html demo.istat.it]</ref> i nati sono stati 10.355 (8,6‰), i morti 13.676 (11,3‰) con un incremento naturale di -3.321 unità rispetto al 2005 (-2,7%). Le famiglie contano in media 2,2 componenti.
Il 31 dicembre 2011 su una popolazione di 1.235.808 si contavano 105.286 stranieri (9‰ della popolazione totale), di cui quasi la metà (45% circa) provenienti dai vicini [[balcani]] ed in particolare dai paesi della ex-[[Jugoslavia]].<ref>[http://www.comuni-italiani.it/06/statistiche/stranieri.html Cittadini Stranieri in Friuli-Venezia Giulia]</ref>
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Provincia
! Popolazione <small>(31-12-2011)</small>
! Superficie <small>(km²)</small>
! Densità <small>(ab/km²)</small>
! Incidenza %
|-
| [[Provincia di Gorizia|Gorizia]]
| align=center|140.350
| align=center|466
| align=center|305
| align=center|11,486
|-
| [[Provincia di Pordenone|Pordenone]]
| align=center|312.911
| align=center|2.178
| align=center|145
| align=center|25,609
|-
| [[Provincia di Trieste|Trieste]]
| align=center|231.677
| align=center|212
| align=center|1.115
| align=center|18,961
|-
| [[Provincia di Udine|Udine]]
| align=center|536.622
| align=center|4.905
| align=center|110
| align=center|43,918
|-
|Friuli-Venezia Giulia
| align=center|1.221.860
| align=center|7.845
| align=center|158
| align=center|100,00
|}
 
I primi 23 comuni (> 10.000 abitanti) del Friuli Venezia Giulia al 31 luglio 2013<ref>Cfr. il [http://demo.istat.it/bil2012/index04.html sito ufficiale dell'ISTAT]</ref>
<center>
{| class="wikitable" style="text-align:center;" class="wikitable sortable"
!|Pos.
!|Stemma
!|Comune di
!|Popolazione<br /> (ab)
!|Provincia
|-
|'''1°'''
|[[File:Trieste-Stemma.png|20px]]
|[[Trieste]]
|209.023
|[[Provincia di Trieste|TS]]
|-
|'''2°'''
|[[File:Udine-Stemma.png|30px]]
|[[Udine]]
|100.514
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''3°'''
|[[File:Pordenone-Stemma.png|30px]]
|[[Pordenone]]
|51.712
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''4°'''
|[[File:Gorizia-Stemma.png|30px]]
|[[Gorizia]]
|35.401
|[[Provincia di Gorizia|GO]]
|-
|'''5°'''
|[[File:Monfalcone-Stemma.png|30px]]
|[[Monfalcone]]
|27.647
|[[Provincia di Gorizia|GO]]
|-
|'''6°'''
|[[File:Sacile-Stemma.png|30px]]
|[[Sacile]]
|19.883
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''7°'''
|[[File:Cordenons-Stemma.png|30px]]
|[[Cordenons]]
|18.242
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''8°'''
|[[File:Codroipo-Stemma.png|20px]]
|[[Codroipo]]
|15.879
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''9°'''
|[[File:Azzano Decimo-Stemma.png|30px]]
|[[Azzano Decimo]]
|15.621
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''10°'''
|[[File:Porcia-Stemma.png|30px]]
|[[Porcia]]
|15.353
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''11°'''
|[[File:San Vito al Tagliamento-Stemma.png|30px]]
|[[San Vito al Tagliamento]]
|15.115
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''12°'''
|[[File:Tavagnacco-Stemma.jpg|30px]]
|[[Tavagnacco]]
|14.527
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''13°'''
|[[File:Latisana-Stemma.png|30px]]
|[[Latisana]]
|13.868
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''14°'''
|[[File:Cervignano del Friuli-Stemma.png|30px]]
|[[Cervignano del Friuli]]
|13.843
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''15°'''
|[[File:Muggia-Stemma.gif|30px]]
|[[Muggia]]
|13.295
|[[Provincia di Trieste|TS]]
|-
|'''16°'''
|[[File:Spilimbergo-Stemma.png|20px]]
|[[Spilimbergo]]
|12.071
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''17°'''
|[[File:Ronchi dei Legionari-Stemma.png|30px]]
|[[Ronchi dei Legionari]]
|11.905
|[[Provincia di Gorizia|GO]]
|-
|'''18°'''
|[[File:Maniago-Stemma.png|30px]]
|[[Maniago]]
|11.877
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''19°'''
|[[File:Fontanafredda-Stemma.png|30px]]
|[[Fontanafredda]]
|11.811
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''20°'''
|[[File:Fiume Veneto-Stemma.svg|30px]]
|[[Fiume Veneto]]
|11.626
|[[Provincia di Pordenone|PN]]
|-
|'''21°'''
|[[File:Cividale del Friuli-Stemma.png|30px]]
|[[Cividale del Friuli]]
|11.359
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''22°'''
|[[File:Gemona del Friuli-Stemma.svg|30px]]
|[[Gemona del Friuli]]
|11.110
|[[Provincia di Udine|UD]]
|-
|'''23°'''
|[[File:Tolmezzo-Stemma.png|30px]]
|[[Tolmezzo]]
|10.578
|[[Provincia di Udine|UD]]
|}
</center>
 
=== Cittadini stranieri ===
Al 1º gennaio [[2011]] i cittadini stranieri residenti in regione sono 105.286. I gruppi più numerosi sono quelli di:
* {{ROU}} 19.664
* {{ALB}} 13.088
* {{SRB}} 9.063
* {{GHA}} 4.990
* {{UKR}} 4.698
* {{MAR}} 4.249
* {{BAN}} 3.014
* {{CIN}} 2.899
 
''fonte Istat''
 
== Economia ==
{{vedi anche|sezione=s|[[Friuli#Economia|Economia del Friuli]]|[[Trieste#Economia{{!}}Economia di Trieste]]}}
 
=== Dati economici ===
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]] ed il PIL procapite<ref>[http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00 Dati Istat - Tavole regionali]</ref> prodotto nel Friuli Venezia Giulia dal [[2000]] al [[2006]]:
 
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
! || [[2000]] || [[2001]] || [[2002]] || [[2003]] || [[2004]] || [[2005]] || [[2006]]
|-
| align=left |'''Prodotto Interno Lordo'''<br />(Milioni di Euro)|| 27.255,0 || 28.908,9 || 29.938,7 || 30.384,4 || 31.411,3 || 32.739,2 || 34.306,3
|-
| align=left | '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 23.101,4 || 24.449,3 || 25.209,4 || 25.428,4 || 26.143,4 || 27.135,7 || 28.342,9
|-
|}
 
Di seguito la classifica dei quattro comuni capoluogo di provincia per reddito imponibile medio ai fini Irpef (dati 2010, valori in euro)<ref name="imageshack.us"/><ref name="messaggeroveneto.gelocal.it"/>
e la relativa posizione a livello nazionale:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
| align=left | '''Comune capoluogo''' || '''Reddito pro-capite''' || '''Posizione nazionale'''
|-
| align=left |Udine|| € 27,241 || 22
|-
| align=left |Pordenone|| € 25,985 || 33
|-
| align=left |Trieste|| € 24,962 || 47
|-
| align=left |Gorizia|| € 23,529 || 79
|-
|}</div>
 
Nel 2004 la regione Friuli Venezia Giulia si è collocata al quindicesimo posto nella classifica del [[reddito pro-capite]] di tutte le regioni dell'[[Unione Europea]]<ref>Elaborazione della Camera di commercio di Milano, attraverso il Lab MiM, su dati Eurostat tratti dal rapporto "Regions: Statistical yearbook 2006. Data 1999-2004" (ottobre [[2006]]) e relativi a 167 regioni europee (UE12, comprese le regioni dei paesi neo-ammessi dell'Est Europa: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Romania; tra le regioni italiane non ci sono i dati per il Trentino-Alto Adige)</ref>.
 
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]]<ref>Fonte Istat</ref>, prodotto in Friuli-Venezia Giulia ai prezzi correnti di mercato nel [[2006]], espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:
<div style="font-size:90%; border:0px; padding:0px; margin-left:1em; margin-right:0px;margin-bottom:0px; text-align:center">
{| class="wikitable" style="width:80%;"
|-
| align=left | '''Macro-attività economica''' || '''PIL prodotto''' || '''% settore su PIL regionale''' || '''% settore su PIL italiano'''
|-
| align=left |Agricoltura, silvicoltura, pesca|| € 487,6 || 1,42% || 1,84%
|-
| align=left |Industria in senso stretto|| € 6.638,2 || 19,35% || 18,30%
|-
| align=left |Costruzioni|| € 1.355,7 || 3,95% || 5,41%
|-
| align=left |Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni|| € 6.882,1 || 20,06% || 20,54%
|-
| align=left |Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali|| € 8.496,2 || 24,77% || 24,17%
|-
| align=left |Altre attività di servizi'''|| € 6.861,4 || 20,00% || 18,97%
|-
| align=left |Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni|| € 3.585,0 || 10,45% || 10,76%
|-
| align=left |'''PIL Friuli-Venezia Giulia ai prezzi di mercato'''|| '''€ 34.306,3''' || ||
|-
|}</div>
 
Gli arrivi turistici nel [[2007]] sono stati di 1.126.493 italiani e 792.526 stranieri<ref>[http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf] Dati Istat 2007</ref>.
 
=== Industria ===
L'industrializzazione del Friuli Venezia Giulia iniziò con lo sviluppo del settore dell'industria di base, con pochi grandi impianti, concentrata sulla costa. L'industria pesante è oggi in fase di assestamento con punte di rilievo nel settore metallurgico e navale. Notevole è stato lo sviluppo dell'azienda manifatturiera medio-piccola, a struttura generalmente familiare, derivante dall'esperienza dell'artigianato e diffusa in ogni parte della regione. È fiorente ormai in molti settori, come quello meccanico, soprattutto a [[Pordenone]], quello tessile e quello dell'arredamento. In [[provincia di Udine]], soprattutto nell'hinterland udinese, ha grande peso il settore terziario che rappresenta circa due terzi dell'occupazione totale. Presenti numerosi centri commerciali e centri di distribuzione, concentrati soprattutto a nord di [[Udine]] e nel Monfalconese. Le industrie pesanti, un tempo presenti nel capoluogo friulano (acciaierie Bertoli, SAFAU) si sono trasferite nell'hinterland udinese (ABS di [[Pozzuolo del Friuli|Cargnacco]]) oppure lontano dal capoluogo ([[Danieli]] di [[Buttrio]] e Pittini di [[Osoppo]]). Particolare impulso all'industria manifatturiera è stato dato dall'istituzione dei distretti industriali (distretto della sedia a [[Manzano]], distretto del mobile a [[Brugnera]], i prosciuttifici di [[San Daniele del Friuli]]).
 
Per ulteriori dettagli vedere [[Friuli#Economia|Friuli, Economia]].
 
== Cultura e turismo ==
{{P|Non siamo il portale turistico della regione. Stessa cosa per il paragrafo [[#Enogastronomia|enogastronomia]].|Friuli-Venezia Giulia |settembre 2013}}
Pochissime regioni a livello mondiale vantano una varietà culturale, naturale, enogastronomica e folcloristica così ampia in un territorio tanto limitato.
Dalle piste di sci di [[Piancavallo]], del [[Tarvisio|Tarvisiano]], di [[Ravascletto]] e di [[Forni di Sopra]] alle spiagge di [[Lignano Sabbiadoro]] e [[Grado (Italia)|Grado]].
Oltre le località sopracitate vi sono zone di interesse meno note ma forse per questo ancora più importanti, come la ricchezza della natura nelle [[Aree naturali protette del Friuli-Venezia Giulia|aree tutelate dai parchi regionali]], le testimonianze della storia nei piccoli paesi di campagna e nei castelli delle colline e della pianura, lo splendore di molte ville, i tesori delle città d’arte.
Come valore aggiunto infine una cività gastronomica e d enologica della massima qualità.
=== Città d'arte ===
[[File:Tarcento Villa Moretti 01082008 59.jpg|thumb|right|200px|Tarcento, villa Moretti]]
<!-- Mantenere l'ordine alfabetico -->
* [[Aquileia]]
* Cervignano del Friuli
* Codroipo-Passariano Villa Manin
* [[Cividale]] del Friuli
* [[Gemona del Friuli]]
* [[Gorizia]]
* Gradisca d'Isonzo
* Grado
* [[Muggia]]
* [[Palmanova]]
* Porcia
* [[Pordenone]]
* [[San Vito al Tagliamento]]
* Sesto al Réghena
* [[Tarcento]]
* [[Tolmezzo]]
* [[Trieste]]
* [[Udine]]
* [[Sacile]]
* [[Spilimbergo]]
* [[San Daniele del Friuli]]
* Valvasone
* [[Venzone]]
 
== Trasporti ==
{{vedi anche|Trasporti del Friuli-Venezia Giulia}}
Il sistema infrastrutturale del Friuli-Venezia Giulia consiste di linee ferroviarie, aeroportuali, autostradali, stradali e marittime.
La rete ferroviaria si compone di 466 km di linee; 17 sono le principali stazioni, classificate come platinum, gold e silver. La regione è percorsa da due importanti direttrici internazionali: la direttrice Adriatica ([[Austria]]–[[Italia meridionale]]) e la direttrice est-ovest ([[Barcellona]]–[[Pianura Padana]]–[[Trieste]]–[[Lubiana]]–[[Budapest]]–[[Kiev]])<ref>[http://www.itccarli.it/italiano/cmtsvie.htm Fonte:www.itccarli.it] URL consultato il 08/07/2010</ref>.
La principale stazione ferroviaria è la [[Stazione di Udine]], da cui si diramano 5 linee ferroviarie, per [[Venezia]], [[Trieste]], [[Tarvisio]], [[Cervignano del Friuli]] e [[Cividale del Friuli]].
<br />
Il servizio aeroportuale conta due aeroporti civili e due militari. Gli aeroporti civili sono quelli di [[Aeroporto di Trieste|Trieste]] e di [[Aeroporto di Udine-Campoformido|Udine-Campoformido]].
 
== Società ==
 
=== Lingue e dialetti ===
 
Il Friuli Venezia Giulia è una terra di confine e di incontro di popoli.
 
Nel Friuli Venezia Giulia l'[[Lingua italiana|italiano]], [[lingua ufficiale]] dello Stato, lingua di cultura e principale lingua d'uso, è parlato dalla quasi totalità degli abitanti. La Regione autonoma ha anche riconosciuto ufficialmente come lingue regionali il friulano, lo sloveno ed il tedesco. Sono molto utilizzati come [[vernacolo|lingua dialettale]] altri idiomi sia neolatini che di altre famiglie linguistiche. Accanto all'Italiano sono lingue ufficiali regionali:
 
* Il [[Lingua friulana|friulano]], un idioma [[lingue retoromanze|retoromanzo]] conosciuto da circa 600.000 persone e tutelato in 15 comuni su 25 della [[Provincia di Gorizia]], in 36 comuni su 51 della [[Provincia di Pordenone]] e in 125 comuni su 136 della [[Provincia di Udine]] (nonché, fuori dal Friuli Venezia Giulia, in 3 comuni del [[Veneto Orientale]]). Dal [[1996]] il friulano gode in regione di un livello minimo di tutela con la legge reg. 15/96. Dal [[1999]] con la legge statale 482/99 lo Stato italiano ha riconosciuto ai friulanofoni lo status di "minoranza linguistica storica" ai sensi dell'art. 6 della Costituzione italiana. La L.482/99 prevede la tutela della lingua friulana, e in particolare il suo insegnamento a scuola anche come lingua veicolare.
 
* Lo [[lingua slovena|sloveno]] è [[diffusione dello sloveno in Italia|diffuso]] nella parte orientale della regione a ridosso del confine con la Slovenia (circa 61.000 parlanti<ref>Non c'è accordo sulla reale consistenza della comunità slovena in regione. La cifra di 61.000 unità è fornita dal Ministero dell'Interno. Notizia tratta da: Raoul Pupo, ''Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio'', Milano, serie Rizzoli storica, RCS ed., 2005, pag. 304</ref>) e possiede il riconoscimento del suo uso in sede amministrativa ufficiale nei 6 comuni della [[provincia di Trieste]] e in 8 comuni su 25 della [[Provincia di Gorizia]], nei quali vi sono scuole statali di ogni ordine e grado in lingua slovena (l'italiano viene studiato a parte, ma alla pari<ref>http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1961-07-19;1012 Legge n. 1012 del 19 luglio 1961: Disciplina delle istituzioni scolastiche nella provincia di Gorizia e nel Territorio di Trieste</ref>) e viene fornita la [[Carta d'identità italiana#Carta d.27identit.C3.A0 bilingue|Carta d'identità bilingue]]. È inoltre riconosciuta in 18 comuni su 136 della [[Provincia di Udine]] ([[Slavia friulana]], [[Val Canale]] e [[Val Resia]], nella quale secondo alcune teorie ed alcuni suoi stessi parlanti la particolare parlata, il [[dialetto resiano|resiano]], viene considerata come una lingua a sé stante, distinta dalla lingua slovena).
 
* Il [[Lingua tedesca|tedesco]], insediato in [[Val Canale]] (dove convive con il gruppo linguistico friulano e con quello sloveno) e in due piccole "isole" linguistiche in provincia di Udine, cioè il comune di [[Sauris]] e la frazione di [[Timau]] appartenente quest'ultima al comune di [[Paluzza]]. Mentre in Val Canale e a Timau si parlano dialetti di tipo [[carinzia]]no, il tedesco parlato a Sauris è imparentato con le parlate [[Tirolo|tirolesi]]. Non esistono statistiche ufficiali sul numero dei parlanti. Dal [[1999]] il tedesco gode in regione di un livello minimo di tutela.
 
Sia la lingua slovena che le parlate germanofone sono tutelate dalla legge statale 482/99 al pari della lingua friulana. La lingua slovena è ulteriormente tutelata dalla L. 38/01 del 23 febbraio 2001 (Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia) e dalla Legge regionale n. 26 del 16.11.2007 (Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena).
 
Accanto alle lingue sopra citate, in regione si parlano dei dialetti veneti, riconosciuti e tutelati dalla L.R. 17 febbraio 2010, n. 5 come "patrimonio tradizionale della comunità regionale"<ref name="Legge Regionale">{{cita web |titolo=L.R. 17 febbraio 2010 n.5 |url=http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmllex.aspx?anno=2010&legge=5}}</ref><ref>{{cita web |titolo=L.R. 17 febbraio 2010 n.5 |url=http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/cultura/comunita-linguistiche/FOGLIA16/}}</ref>, come il [[dialetto triestino|triestino]], il [[dialetto bisiaco|bisiaco]], il [[dialetto gradese]], il maranese, il muggesano, il liventino, il veneto dell'[[Istria]] e della [[Dalmazia]], il veneto goriziano, il [[dialetto udinese]] e le [[dialetto pordenonese|parlate del pordenonese]]<ref name="Legge Regionale"/>. Dialetti di tipo veneto si erano anche diffusi presso la borghesia urbana delle città di [[Gorizia]] e [[Palmanova]], {{cn|ma a partire dal secondo dopoguerra sono praticamente scomparsi a Palmanova, mentre presentano ancora una certa vitalità a Gorizia}}. Va segnalato che la [[diglossia]] costituisce praticamente la norma presso i friulanofoni e i venetofoni (friulano/italiano, veneto/italiano). Gli sloveni sono spesso bilingui e trilingui (sloveno/friulano/italiano in provincia di Udine - e in buona parte di quella di Gorizia - e sloveno/veneto/italiano in quella di Trieste e in alcune zone del goriziano) e lo stesso si può dire per i tedeschi di [[Sauris]] e a Timau (tedesco/friulano/italiano). Nella Val Canale non è raro trovare persone che possono esprimersi correttamente in ben quattro idiomi: tedesco, italiano, friulano e sloveno.
[[File:Friuli-venezia giulia1.jpg|thumb|right|200px|La targa in tutte le lingue della regione al Consiglio Regionale, Trieste]]
{| class="wikitable"
! Lingua<ref>Fonte: [http://www.tlfq.ulaval.ca/axl/europe/italiefrioul.htm ''L'Aménagement Linguistique dans le Monde'']</ref>|| Percentuale
|--
|[[lingua italiana|italiano]] || 53,5%
|--
|[[lingua friulana|friulano]]|| 43%
|--
|[[lingua slovena|sloveno]]|| 4,7%
|--
|[[lingua tedesca|tedesco]]|| 0,4%
|}
 
 
'''Divisi per provincia:'''
 
{| class="wikitable"
! Provincia || Italiano || Friulano || Sloveno
|--
|[[provincia di Pordenone|Pordenone]] || 53,8% || 37% || 2,5%
|--
|[[provincia di Udine|Udine]]|| 21,7% || 74,9% || 3,3%
|--
|[[provincia di Gorizia|Gorizia]]|| 70,3% || 24,6% || 7,4%
|--
|[[provincia di Trieste|Trieste]]|| 91% || 1,7% || 7,1%
|}
{{vedi anche|Lingua friulana|Diffusione dello sloveno in Italia|Lingua Saurana|Dialetto resiano|Dialetto veneto-udinese|Dialetto triestino|Dialetto bisiaco|Dialetto pordenonese|Timau|Lingua veneta|}}
 
== Enogastronomia ==
=== Cucina ===
{{vedi anche|Prodotti agroalimentari tradizionali friulani e giuliani}}
Il panorama gastronomico riflette le diverse componenti del Friuli Venezia Giulia, riuscendo anche a operare sintesi originalissime come nel Goriziano o a Trieste, dove la cucina fonde in un unicum tre culture Italiana, Slava e Germanica ed in certi casi anche greche ed ebraiche. Il fatto importante, in ogni caso è che si dà spazio sempre più grande e con sempre maggior convinzione ai sapori della regione, ai prodotti del territorio: dalla farina di granoturco di alcune varietà locali della pianura friulana, agli ortaggi quali l'asparagi di Sant'Andrea, raddicchi goriziani ecc. e alle erbe aromatiche, dai formaggi delle malghe carniche al pesce delle lagune di Grado e Marano. Una menzione particolare ai salumi fra i quali spicca il prosciutto di san Daniele, celeberrimo nel mondo, ma di qualità altissima sono anche lo speck e il prosciutto di Sauris, affumicati con le profumate essenze di boschi carnici e i salumi d'oca che provengono dai dintorni di Palmanova.
Tra i prodotti tipici della regione troviamo:
*Asino
*Blecs
*Brovada o Brovade
*Buiadnik
*Cevapcici
*Cjar fumada
*Crafut ou Crafus
*Cjarsons o Cjalçons o Cjalsons o Scjarsons
*Crostui friulani
*Cueste
*Esse biscotti
*Fasûi cjargnei
*Filon
*Frico
*Frant
*Gnocchi
*Goulash o Gulasch
*Gubana friulana
*Jota o Iota
*Kaiserfleisch
*Klotznudl di Sauris
*Latteria
*Lidric cul Poc
*Linguâl
*Lujagne
*Malga
*Miele di Carnia
*Miele del Carso
*Musetto o Muset
*Montasio friulano
*Pestât
*Pevarins
*Pistum
*Pitina o Peta o Petuccia o Pistiç
*Polenta friulana
*Pordenone biscotti
*Porzina o Porcina
*Prosciutto di Sauris
*Prosciutto di San Daniele
*Prosciutto di Cormons
*Prosciutto del Carso
*Pinza
*Putizza
*Radic di Mont o Lidric di Mont della Carnia
*Ricotta affumicata
*Salàt
*Sassaka friulana del Tarvisiano
*Savors
*Sauc o Bondiola di Pordenone
*Schulta fumât della Carnia
*Strucchi o Struki
*Strudel
*Trotta affumicata di San Daniele
*Trotta affumicata della Carnia
 
=== Vini ===
[[Plinio il vecchio]] narra che l'imperatrice [[Livia Drusilla|Giulia Augusta]] "mise in conto al vino Pucino gli 86 anni di vita raggiunti, non bevendone altro". Erede del Pucinum, vino rosso e denso che [[Aquileia]] esportava in tutto l'impero, sarebbe il [[refosco dal peduncolo rosso]], un rosso robusto e ricchissimo di sali minerali. La cività della vita e del vino è una costante nel tempo in Friuli Venezia Giulia che oggi si esprime in una produzione qualitivamente altissima suddivisa in 9 zone [[Denominazione di origine controllata|Doc]] e sostenuta da iniziative che mirano a diffondere la conoscenza e a sottolineare il valore, non solo economico.
 
* [[Friulano (vitigno)]]
* [[Friuli Annia Refosco dal peduncolo rosso]]
* [[Friuli Isonzo Verduzzo friulano]]
* [[Friuli Annia Verduzzo friulano]]
* [[Ramandolo (vino)|Ramandolo]]
 
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport in Friuli-Venezia Giulia}}
 
== Galleria fotografica ==
 
=== Provincia di Gorizia ===
<gallery>
File:Castello di Gorizia.jpg|Castello di [[Gorizia]]
File:Banco d'Orio Grado.jpg|Laguna di [[Grado (Italia)|Grado]]
</gallery>
 
=== Provincia di Pordenone ===
<gallery>
File:Pordenone-Municipio.JPG|Municipio di [[Pordenone]]
File:Pinzano panorama.JPG|Il fiume [[Tagliamento]] nei pressi di [[Pinzano al Tagliamento|Pinzano]]
File:Barciss.jpg|Lago di [[Barcis]]
</gallery>
 
=== Provincia di Trieste ===
<gallery>
File:Trieste-Palazzo del Comune-DSCF1427.JPG|Palazzo del Comune a [[Trieste]]
File:CastelloMiramare.jpg|Il [[Castello di Miramare]] a [[Trieste]]
File:Sistiana1.jpg|La baia di [[Sistiana]]
File:PiazzaUnità 1.jpg|[[Piazza Unità d'Italia]] a [[Trieste]]
File:Molo audace 015 2008-01 .jpg|Mare a [[Trieste]]
File:Muggia z001.JPG|[[Muggia]]
File:Repentabor3.jpg|[[Monrupino]]
</gallery>
 
=== Provincia di Udine ===
<gallery>
File:Piazza_Liberta_Udine.jpg|Piazza Libertà a [[Udine]]
File:Piazza san giacomo.jpg|Piazza San Giacomo a [[Udine]]
File:Udine_piazzaledelCastello.jpg|[[Castello di Udine]]
File:Cividale_del_Friuli_005.JPG|Ponte del Diavolo a [[Cividale del Friuli]]
File:LignanoBeach1.JPG|Spiaggia di [[Lignano Sabbiadoro]]
File:Lignano Sabbiadoro 5214.jpg|Terrazza Mare a [[Lignano Sabbiadoro]]
File:Monte Santo di Lussari 31052008 14.jpg|Santuario del Monte Santo di Lussari a [[Tarvisio]]
File:Culinocjasos.JPG|Tipiche case della [[Carnia]]
File:Cima Zoncolan.JPG|Polo sciistico dello [[Zoncolan]]
File:Observatoire du Matajur.JPG|Osservatorio astronomico del [[Matajur]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Musei del Friuli-Venezia Giulia]]
* [[Comunità di lavoro Alpe Adria]]
* [[Decreto di attuazione degli statuti]]
* [[Diffusione dello sloveno in Italia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Friuli-Venezia Giulia|wikt=Friuli-Venezia Giulia|s=Autore:Regione Friuli-Venezia Giulia|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://research.amnh.org/entomology/spiders/catalog_15.0/ARANEIDAE.html|World Spider Catalog}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Friuli-Venezia_Giulia}}
* {{cita web|http://insects.tamu.edu/research/collection/hallan/Acari/Family/Araneidae.txt|Biology Catalog}}
* [https://www.regione.fvg.it/ Sito ufficiale]
* [http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1999-12-15;482 Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche]
* [http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2001;38 Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia]
* [http://www.consiglio.regione.fvg.it/ Sito del Consiglio Regionale]
* [http://autonomielocali.regione.fvg.it/ Portale delle Autonomie Locali FVG]
* [http://www.aeroporto.fvg.it/ Aeroporto del Friuli-Venezia Giulia]
* [http://www.osmer.fvg.it/ Meteo regionale]
* [http://www.ars.sanita.fvg.it/ Portale della sanità regionale]
* [http://www.scuola.fvg.it/ Scuole della regione]
* [http://www.protezionecivile.fvg.it Protezione Civile Regionale del Friuli-Venezia Giulia]
* [http://www.prolocoregionefvg.it/ Sito delle pro loco del Friuli-Venezia Giulia]
* [http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/ Portale sulla regione]
* [http://www.parks.it/regione.friuli.venezia.giulia/index.php Parchi e riserve naturali regionali]
* [http://www.assorifugi.it/ I rifugi del Friuli-Venezia Giulia]
* [http://www.fvgfilmcommission.com/ Film commission del Friuli-Venezia Giulia]
* [http://www.fvg.tv/ FVG.TV]
* http://www.ersa.fvg.it
 
{{regioniAraneidae}}
{{Portale|Friuli-Venezia Giulia|Italia|Trieste|Udineartropodi}}
 
[[Categoria:Friuli-Venezia Giulia| Araneidae]]