Camorra e Jeanne Calment: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{nota disambigua|descrizione=il film diretto da [[Pasquale Squitieri]]|titolo=[[Camorra (film)]]}}
|Nome = Jeanne Louise
{{Quote|Nel Sistema camorra l'omicidio risulta necessario, è come un versamento in banca, come l'acquisto di una concessionaria, come interrompere un'amicizia. [...] Ma uccidere un [[Giuseppe Diana|prete]], esterno alle dinamiche di potere, faceva galleggiare la coscienza.|[[Roberto Saviano]], [[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]}}
|Cognome = Calment
 
|PreData = pronuncia: {{IPA|/ʒan lwiːz kalˈmɑ̃/}}
{{Organizzazione criminale
|nomeSesso = CamorraF
|LuogoNascita = Arles
|immagine =Raffaele Cutolo.jpg
|GiornoMeseNascita = 21 febbraio
|didascalia = Raffaele Cutolo
|AnnoNascita = 1875
|nomi alternativi = Bella Società Riformata, Onorata Società (1800), 'o Sistema (dagli anni 1980 in poi)
|LuogoMorte = Arles
|area di origine = [[Napoli]]
|GiornoMeseMorte = 4 agosto
|aree di influenza = [[Campania]], [[Lazio]], [[Emilia Romagna]], [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Spagna]]
|AnnoMorte = 1997
|inizio = [[XVII secolo]]
|Attività =
|fine = [[1911]] ([[processo Cuocolo]]); in seguito vari "clan" si formano a partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]]
|Nazionalità = francese
|boss = vari, definiti ''capintesta'' (Bella Società Riformata) o ''capoclan'' (camorra contemporanea)
|alleato1Categorie = no
|FineIncipit = è stata l'[[Lista delle 100 persone più longeve accertate|essere umano più longevo]] di cui si abbia avuto notizia certa
|rivale1 =
|Immagine = JeanneCalmentaged20.jpg
|attività1 =
|Didascalia = Jeanne Louise Calment intorno ai 20 anni
|collaboratore1 =
}}
[[File:Acte de naissance de Jeanne Calment.png|thumb|L'atto di nascita di Jeanne Louise Calment]]
Con il termine '''camorra''' si indica l'insieme delle attività [[criminalità organizzata|criminali organizzate]], con particolare influenza sul territorio campano, su quello nazionale [[italia]]no<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/02/news/un_attentato_ogni_dieci_giorni_le_cosche_minacciano_milano-40179971/?ref=HREC1-6 Un attentato ogni dieci giorni le cosche minacciano Milano]</ref> ed anche a livello internazionale, che cominciarono a svilupparsi nell'[[Napoli|area napoletana]] intorno al [[XVII secolo]] e che successivamente si sono espanse anche al di fuori delle zone d'origine. Secondo una delle ipotesi storiche la [[società segreta]] che diede origine alla [[Bella Società Riformata]] si sarebbe formata a [[Cagliari]] nel [[XIII secolo]]<ref>[http://books.google.it/books?id=reXFmNVQ4o8C&pg=PT27&lpg=PT27&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=2ar2Ztbf-3&sig=ko5q0uG0R_7aOkIMLvUn4bSlViM&hl=it&sa=X&ei=LM8NUOKXGej_4QTqsc3DCg&ved=0CFQQ6AEwBw#v=onepage&q=camorra%20cagliari&f=false Penelope Green (2010) See Naples and then die Hachette UK]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=twKgAAAAMAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=ePJe_Wz6m-&sig=N7vXBaiFD09t-ik2HXz73n7y9LY&hl=it&sa=X&ei=v9ANUO7OGcWA4gSBo9DrCg&ved=0CFkQ6AEwCDgK Raffaele Corso (1934) Il Folklore italiano:archivio trimestrale per la raccolta e lo studio delle tradizioni popolare italiane, Volumi 9-10, pag. 24]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=L5ZCAQAAIAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=OS8HZ0O8JD&sig=FuFB6yWJIna-cWB36jfbo-3D3Yo&hl=it&sa=X&ei=YdINUK2NGOeE4gSriIHYBA&ved=0CF0Q6AEwCTgU Carlo Sanna (1978) Il gergo della Camorra. Il Vespro Editore]</ref><ref>[http://books.google.it/books?id=qF8qAQAAIAAJ&q=camorra+cagliari&dq=camorra+cagliari&source=bl&ots=B3Q4AAIbJD&sig=F3w8tkXgzJHOhQhxfCULmp1vFD4&hl=it&sa=X&ei=adMNUP6dPPHP4QTAzpXVCg&ved=0CEEQ6AEwAzgo Istituto Universitario Orientale (1984) Annali di Filologia germanica, volume 27, pag. 110]</ref> sotto il nome di ''Gamurra'' (dall'arabo ''gamuria'' (?), repubblica) e poi si sarebbe diffusa a [[Napoli]] intorno al [[XVII secolo]].
Francese di Arles, visse {{Età e giorni|1875|2|21|1997|8|4}} ({{Età in giorni|1875|2|21|1997|8|4}} giorni). Confermata dall'atto di nascita, tale longevità fu accuratamente documentata dagli studi scientifici sul suo caso, e la verifica richiese un dispiegamento di mezzi senza precedenti per un riscontro del genere<ref>[http://www.demogr.mpg.de/books/odense/6/09.htm Validation of Exceptional Longevity - Jeanne Calment: Validation of the Duration of Her Life]</ref>. Condusse una vita estremamente attiva, tanto che cominciò a praticare la scherma a 85 anni, e a 100 anni andava ancora in bicicletta; inoltre fumò fino a 118 anni<ref>[http://www.astro.com/astro-databank/Calment,_Jeanne Calment, Jeanne - Astro-Databank, Jeanne Calment horoscope, born 21 February 1875 in Arles<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Biografia ==
Tuttavia, in virtù delle notizie storiche accertate, è assai condiviso datare ai primi anni dell'[[XIX secolo|Ottocento]] la nascita della camorra intesa come organizzazione criminale segreta, «una sorta di massoneria della plebe napoletana».<ref>Giuliano Turone, ''Il delitto di associazione mafiosa'', Milano, Giuffrè Editore, 2008, p. 68.</ref><ref>Marc Monnier, ''La Camorra: Notizie storiche raccolte e documentate'', 3ª ed., Firenze, G. Barbera Editore, 1863, p. 62.</ref><ref>Salvatore Lupo, ''Storia della mafia: dalle origini ai giorni nostri'', Roma, Donzelli Editore, 2004, p. 51.</ref><ref>Maurizio Esposito, ''Uomini di camorra: la costruzione sociale dell'identità deviante'', Milano, FrancoAngeli, 2004, p. 89.</ref><ref>Giacomo Di Gennaro e Domenico Pizzuti (A cura di), ''Dire camorra oggi, Forme e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania'', Napoli, Alfredo Guida Editore, 2009, p. 30.</ref><ref>{{en}} Tom Behan, ''The Camorra'', London, Routledge, 1996, p. 13.</ref><ref name=def-fod>{{cita web |url=http://www.thefreedictionary.com/Camorra |titolo=Camorra, Free Online Dictionary |accesso=18 luglio 2012 |lingua=en |deadurl=no |urlarchivio=http://www.webcitation.org/69FbDHBSY}}</ref>
Jeanne Louise Calment nasce il 21 febbraio [[1875]] alle 7 del mattino ad [[Arles]] ([[Francia]]) in Rue Collège du Roure da Nicolas Calment ([[1838]]-[[1931]]), carpentiere navale e da Marguerite Gilles ([[1838]]-[[1924]]), casalinga, proveniente da una famiglia di mugnai. I genitori avevano entrambi 37 anni e si erano sposati il 16 ottobre [[1861]], Jeanne era l'ultima di quattro figli, i suoi fratelli erano Antoine ([[1862]]-[[1866]]), Marie ([[1863]]-[[1865]]) e François ([[1865]]-[[1962]]). Jeanne Calment proveniva da una famiglia tradizionalmente longeva: suo fratello visse 97 anni, suo padre 93, sua madre 86, ma suo fratello Antoine morì a soli 4 anni, sua sorella Marie a 2. Viene battezzata il 23 febbraio.
 
Fra [[1881]] e [[1886]] frequenta una scuola privata elementare in Place de la République. Nel [[1885]] partecipa al funerale di [[Victor Hugo]] con la sua famiglia al [[Pantheon (Parigi)|Pantheon]] di [[Parigi]] il 1º giugno. Nel [[1888]] incontra [[Vincent van Gogh]] che visita il negozio di suo padre e lo descrive come "sporco, mal vestito e sgradevole" e trovandolo "brutto, scortese e malato". L'8 aprile [[1896]] nella [[Cattedrale di Arles|chiesa di Saint-Trophime]] in Place de la République ad [[Arles]] sposa suo cugino di secondo grado Fernand Nicolas Calment ([[1868]]-[[1942]]). Vanno a vivere in un appartamento situato in Rue Gambetta e gestiscono il negozio "Nouveautés - Calment" che si trovava all'angolo tra Rue Gambetta e Rue Saint Estève. Due anni dopo danno alla luce una figlia, Yvonne ([[1898]]-[[1934]]). Nel [[1906]] la famiglia si trasferisce da Rue [[Léon Gambetta]] a Rue Saint Estève. Il 18 settembre [[1924]] all'età di 86 anni muore la madre di Jeanne, Marguerite Gilles.
==Ipotesi definitorie==
{{F|Sociologia|luglio 2012|Ad eccezione dell'unico riferimento ad un dizionario, non sono rilevabili altre fonti per questo paragrafo, il quale, facendo affermazioni eccezionali (si parla di "vivere in una mentalità camorristica diffusa (COS'E'? n.d.r.), il più delle volte è labile ed etereo e, in alcuni particolari [[ambiente sociale|ambienti sociali]] (QUALI? n.d.r.), una divisione netta tra le due cose potrebbe risultare non facilmente rilevabile.") richiede ipso facto fonti eccezionali.}}
 
Nel [[1926]] la figlia Yvonne sposa Joseph Billot (nato il 5 marzo [[1891]]), cavaliere della [[Legion d'onore|Legion d'Onore]] e capitano dell'[[Armée de terre|Esercito francese]]. Il 23 dicembre dello stesso anno nasce il loro figlio Frédéric Billot. Jeanne in questo periodo vive nuovamente in Rue Gambetta. L'8 gennaio [[1931]], all'età di 93 anni, muore il padre di Jeanne, Nicolas, mentre il 19 gennaio [[1934]] muore per [[polmonite]] sua figlia Yvonne, a soli 36 anni, lasciando a Jeanne il compito di crescere il nipotino. Il 2 ottobre [[1942]], poi, muore a 73 anni Fernand Nicolas Calment, il marito di Jeanne. Il 3 marzo [[1950]] suo nipote Frédéric Billot sposa Renée Yvonne Taque, nata a [[La Londe-les-Maures]] nel [[Varo (dipartimento)|Var]] il 20 gennaio [[1926]]. Il 1º dicembre [[1962]] muore il fratello di Jeanne, François Calment all'"Hospice de Chiavary" di [[Arles]], all'età di 97 anni, e il 13 agosto [[1963]] a 36 anni muore in un incidente di moto suo nipote Frédéric Billot.
Nel [[Grande Dizionario Italiano dell'Uso]] (GRADIT) compaiono definizioni ''alte'', come: «1a, organizzazione criminale di stampo mafioso, costituitasi con leggi e codici propri già durante il Seicento, e che attualmente esercita il controllo su attività illecite spec[ialmente] nell'area napoletana. 1b estens., associazione di tipo mafioso. 1c estens., associazione di persone prive di scrupoli che per vie illecite si procurano favori, guadagni o sim.: gira e rigira è tutta una c[amorra]!».
 
Nel [[1965]], all'età di 90 anni, priva di eredi, Jeanne Calment stipulò un contratto, comune in [[Francia]], di vendita del suo [[appartamento]] [[condominio|condominiale]] ''en viager'' (o ipoteca inversa, simile alla [[nuda proprietà]] applicabile in Italia) all'avvocato quarantasettenne André-François Raffray. Raffray accettò di pagare una somma mensile sino alla morte della donna: all'epoca Jeanne aveva novant'anni e il valore dell'appartamento equivaleva a dieci anni di pagamento. Nonostante ciò, l'affare non si è rivelato vantaggioso per Raffray. La Calment è sopravvissuta infatti per più di trent'anni, mentre l'uomo fu stroncato da un [[Carcinoma del colon-retto|cancro al colon]] nel dicembre [[1994]], settantasettenne, e trasmise l'obbligazione alla propria vedova. Sempre nel [[1965]] Jeanne ritornò a vivere in Rue Saint Estève con la vedova di suo nipote, Renée Billot. Dopo aver vissuto nella sua abitazione fino all'età di 110 anni, nel [[1985]] la Calment si trasferì in una casa di riposo.
Altre definizioni considerate ''basse'' sono: «imbroglio», «chiasso», «cagnara».
 
Jeanne Calment salì alla ribalta delle cronache internazionali nel [[1988]], quando il centenario della venuta di [[Vincent van Gogh|Van Gogh]] nella sua città natale, [[Arles]], attrasse i media sul posto e le offrì l'occasione di parlare con i giornalisti. Jeanne rivelò di aver incontrato in gioventù il pittore, che le aveva chiesto del denaro per dipingere alcuni dei suoi quadri più celebri. Nonostante fosse un uomo "brutto, trasandato e consumato dall'alcol",<ref>{{YouTube|cB_yIlnaryg|Intervista a Jeanne Calment, 1994}}</ref> come lo definì la Calment stessa, ella gli diede dei soldi. Aveva inoltre presenziato al funerale di [[Victor Hugo]] nel [[1885]]. Questi fatti destarono curiosità e la ripercussione non si fece attendere: subito dopo il [[Guinness dei primati]] se ne interessò, attribuendole il record di persona vivente più longeva del mondo. Durante la sua vita Calment incontrò anche il poeta e [[premio Nobel]] [[Frédéric Mistral]], e andò a vedere uno spettacolo di [[Joséphine Baker]].
Sebbene il termine sia impropriamente usato per indicare la società criminale nata a [[Napoli]] nel [[XIX secolo]] e conosciuta anche come [[Bella Società Riformata]], oggi spesso si tende ad identificare con questo termine un'unica [[organizzazione criminale]] simile alla cupola [[cosa nostra|mafiosa]] [[sicilia]]na o ad altre organizzazioni di uguale stampo. In realtà la struttura della camorra è molto più complessa e frastagliata al suo interno in quanto composta da molti [[clan]] diversi tra loro per tipo di influenza sul territorio, struttura organizzativa, forza economica e ''[[modus operandi]]''.
 
Il 21 giugno [[1986]], con la morte di Eugénie Roux, divenne la persona vivente più longeva di Francia. Nel marzo [[1987]], all'età di 112 anni, partecipò a un servizio a lei dedicato su [[TF1]]. Il 17 settembre [[1989]] a 114 anni e 208 giorni diventò la [[Lista delle 100 persone più longeve accertate|persona più longeva di tutti i tempi]] di cui si hanno notizie certe, escludendo quindi i casi controversi come quello di Anna Eliza Williams. Il 13 dicembre [[1990]] uscì nei cinema [[Canada|canadesi]] il film ''[[Vincent et moi]]'', dedicato a [[Vincent van Gogh]]: Jeanne partecipò al film nel ruolo di sé stessa diventando, coi suoi 114 anni, la più anziana attrice di tutti i tempi<ref>{{YouTube|_ADIZoNQP78|Apparizione di Jeanne Calment nel film, 1989}}</ref>. Nel [[1995]] uscì un [[documentario]] in [[lingua francese|francese]] sulla sua vita, intitolato ''Oltre i 120 anni con Jeanne Calment''. Nel [[1996]] la casa di riposo dove viveva lanciò un [[CD]], ''Maîtresse du temps'' (''La signora del tempo''), con la voce di Jeanne che ricordava la propria vita, mista a tracce di [[rap]] e d'altro genere che uscì a febbraio.
Inoltre le [[alleanza|alleanze]] fra queste organizzazioni, qualora si possano considerare tali semplici accordi di non belligeranza fra i numerosi clan operanti sul territorio, sono spesso molto fragili e possono sfociare in contrasti o vere e proprie [[faida|faide]] o ''guerre di camorra'', con agguati ed [[omicidio|omicidi]].
 
Morì il 4 agosto [[1997]] alla casa di riposo La Maison du Lac all'età di 122 anni e 164 giorni, diventando l'[[Primati di longevità umana#Massima longevità umana|essere umano più longevo]] di cui si abbia avuto notizia certa; venne sepolta nella tomba di famiglia nel Cimetière de Trinquetaille, che si trova nell'omonimo quartiere di Arles<ref>[https://www.findagrave.com/memorial/1864/jeanne-louise-calment Cenni biografici]</ref>. Dopo la sua morte, le succedettero nel primato mondiale di persona più anziana in vita la [[Canada|canadese]] [[Marie-Louise Febronie Meilleur]] e in quello nazionale Anne Primout, di origine [[Algeria|algerina]].
{{cn|Con il termine "camorra" a volte si indica anche un tipo di mentalità, che fa della prepotenza, della sopraffazione e dell'[[omertà]], circa i suoi principali punti di forza. Il confine tra l'appartenenza ad un clan camorristico e il vivere in una mentalità camorristica diffusa, il più delle volte è labile ed etereo e, in alcuni particolari [[ambiente sociale|ambienti sociali]], una divisione netta tra le due cose potrebbe risultare non facilmente rilevabile.}}
 
===Ipotesi di frode===
{{cn|In molti casi gli atteggiamenti di continuità con comportamenti camorristici riguardano anche [[professionista|professionisti]], [[imprenditori]] e [[politici]], fino a generare, in diversi casi, contiguità e collaborazione continuata tra intere amministrazioni locali, imprenditorialità e la [[criminalità organizzata]]. Questo tipo di commistione viene definito recentemente ''sistema'', termine gergale degli ambienti criminali campani.}}
[[File:JeanneCalmentaged22.jpg|thumb|Yvonne Calment. Per anni questa foto venne erroneamente identificata come Jeanne intorno ai 22 anni.<ref>https://medium.com/@yurideigin/jaccuse-why-122-year-longevity-record-may-be-fake-af87fc0c3133</ref>]]
Nel 2018 il gerontologo russo Valery Novoselov ha ipotizzato che la Calment sia morta nel 1934 a 59 anni di età, e che sua figlia Yvonne (che allora aveva 36 anni) abbia usurpato la sua identità per evitare una tassa di successione. Questa ipotesi suggerirebbe che la Calment che morì nel 1997 fosse in realtà Yvonne (e non Jeanne) e avesse dunque soltanto 99 anni.<ref>https://www.leafscience.org/valery-novoselov-investigating-jeanne-calments-longevity-record/</ref>
 
== EtimologiaPrimati ==
[[File:JeanneCalmentaged40.jpg|thumb|Jeanne Calment intorno ai 40 anni negli anni '20]]
{{quote|Dissi di una simil setta. La camorra infatti, nel significato generale del vocabolo, designa ben altro che l'associazione [...] Il vocabolo si applica a tutti gli abusi di forza o di influenza.<br />
;[[Lista delle 100 persone più longeve accertate#Lista|Persona più longeva di tutti i tempi]]
''Far la camorra'', nel linguaggio ordinario, significa prelevar un diritto arbitrario e fraudolento.|[[Marc Monnier]], ''[[La camorra: notizie storiche raccolte e documentate-1862]]''}}
Se si escludono i controversi casi di [[Izumi Shigechiyo|Shigechiyo Izumi]] e Carrie C. White, Jeanne è stata la seconda persona al mondo (dopo Augusta Holtz) a raggiungere documentatamente i 115 anni, e di conseguenza anche tutte le età maggiori fino ai 122 anni. È inoltre l'unica ad aver superato incontestabilmente la soglia dei 120 anni.
Varie sono le ipotesi sull'etimologia del termine camorra. I riferimenti a tale vocabolo sono già presenti nel [[XVII secolo]] ad indicare attività illegali legate al gioco d'azzardo<ref>{{Cita libro|nome=Indro|cognome=Montanelli|coautore=R. Gervaso|titolo=L'Italia del Seicento|anno= 1969|editore=Rizzoli Editore|città=Milano|pagina=p. 193 [http://books.google.it/books?ei=6KLzTbagLo3GswaitqHOBg&ct=result&id=0OoJAQAAIAAJ&q=camorra+bisca snippet da Google Libri]}}</ref> e sempre relativo al gioco d'azzardo è l'apparizione del termine in un documento ufficiale del [[Regno di Napoli]] nel [[1735]] quale una sorta di ''tassa sul gioco'', da pagare a chi proteggeva i locali per il gioco d'azzardo, dal rischio di liti e di risse.
 
Quando raggiunse i 120 anni e 237 giorni divenne, inconfutabilmente, la persona più longeva di tutti i tempi. A tale età eguagliò infatti il precedente primatista, [[Izumi Shigechiyo|Shigechiyo Izumi]], lasciandosi poi alle spalle il supercentenario [[giappone]]se. Sul record di Izumi aleggiano peraltro numerosi dubbi, e di fatto potrebbero averlo detenuto, all'epoca, altre due persone. La Calment l'avrebbe quindi conseguito, alternativamente,
La ricerca di vocaboli simili conduce inevitabilmente a riferimenti [[Bibbia|biblici]]<ref>Per [[Massimo Pittau]], linguista , il passaggio semantico da [[Gomorra]] a Camorra sarebbe avvenuto per traslazione attraverso il significato intermedio di "vizio", "malaffare" e quindi di "delinquenza" e "malavita"; {{cita web|url=http://www.pittau.it/italianistica/camorra.html|titolo=Camorra deriva da Gomorra|accesso=18 giugno 2011|urlarchivio=}}</ref>, ma anche alla [[Gamurra]], un indumento in voga nel [[Medioevo]] che avrebbero usato i lazzaroni napoletani simile alla ''[[chamarra]]'' spagnola.<ref name="Esposito">{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=8e4MrXnkd9sC&pg=PA11&dq=origine+parola+camorra&hl=it&ei=hqPzTefCJZGTswaik9yOBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDYQ6AEwAQ#v=onepage|titolo=Uomini di camorra: la costruzione sociale dell'identità deviante, di Maurizio Esposito|accesso=11 giugno 2011|urlarchivio=}}</ref>.
* o il 16 ottobre [[1995]], a 120 anni e 237 giorni (controversa età di Shigechiyo Izumi),
* o il 20 maggio [[1991]], a 116 anni e 88 giorni (controversa età di Carrie C. White),
* o addirittura il 17 settembre [[1989]], a 114 anni e 208 giorni (età di Anna Eliza Williams).
Ma l'accurata documentazione della sua età non lascia spazio a dubbi sull'attuale detentrice del primato.
 
;[[Primati di longevità umana|Decana dell'umanità]]
Nelle antiche commedie teatrali in dialetto si ritrova spesso questo termine ad indicare un abito o una giacchetta molto corta<ref name="books.google.it">{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=LrssAAAAYAAJ&dq=gamurra%20indumento%20camorra&pg=PA366#v=onepage&q&f=false|titolo=Il Brigantaggio o l'Italia dopo la dittatura di Garibaldi, di Giacomo Oddo|accesso=11 giugno 2011|urlarchivio=}}</ref>; tale ultima definizione apparirebbe anche in un documento relativo ad una compagnia di [[Mercenario|mercenari]] [[Sardegna|sardi]] al soldo di [[Pisa]] che operava nel [[XIII secolo]] per mantenere l'ordine sull'Isola<ref>''Cod. Dipl. Sard. tomo'' 1, pag. 358, n. 1: ''Monumenta historiæ patriæ''. Vi si legge ''que facta fuit in Kallari dicta de Gamurra'', cit. in {{Cita libro|nome=Marco|cognome=Monnier|titolo=La camorra. Notizie storiche raccolte e documentate|editore=G. Barbèra editore|città=Firenze|anno=1863|pagine=p. 63|url=http://books.google.it/books?id=MLUiAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=gamurra&source=bl&ots=_X3TTUG7h3&sig=QQKV0mHmmXWbtBr1KSS8jehrU84&hl=it&sa=X&ei=zshSUIPNA-3U4QScyoGoBQ&ved=0CD4Q6AEwAg#v=onepage&q=gamurra&f=false}} I mercenari sardi sarebbero stati poi assoldati stabilmente dagli spagnoli nel corso del [[XVI secolo]], assumendo il nome di [[Tercio de Cerdeña]].</ref>.
Il primato di decana dell'umanità le fu riconosciuto dal [[Guinness dei primati]] nel [[1988]].<ref>prima comparsa nel libro del Guinness del 1989, nuova citazione alla fine</ref> Tuttavia, in seguito, lo perse in favore di Carrie C. White, che si asseriva nata nel [[1874]], mentre verosimilmente era di quattordici anni più giovane. Ricerche successive, svolte sulla base dei censimenti, rivelarono che il Guinness, con ogni probabilità, aveva ragione la prima volta. Alternativamente, quindi, Jeanne Calment sarebbe diventata la persona più anziana del mondo
* o alla morte di Carrie C. White, il 14 febbraio [[1991]], a 115 anni e 358 giorni,
* o direttamente alla morte di Florence Knapp, l'11 gennaio [[1988]], a 112 anni e 324 giorni.
Il Guinness le rese ufficialmente il titolo alla morte della White.
 
;Altro
Volendo riassumere le presunte origini del termine avremmo pertanto:
I primati collezionati dalla Calment possono essere naturalmente estesi alla [[Francia]], al continente [[Europa|europeo]] e all'ambito dei soli individui di [[donna|sesso femminile]]. È stata, inoltre, l'ultima sopravvissuta fra le persone nate, certificatamente, negli [[anni 1870|anni Settanta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
* La parola potrebbe discendere, secondo l'[[enciclopedia Treccani]], dal nome dell'antica città biblica di [[Gomorra (città)|Gomorra]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/carneade/dizio_eponimi.html|titolo=Dizionarietto di eponimia - Treccani |accesso=18 giugno 2011|urlarchivio=}}</ref>, tesi condivisa dal linguista [[Massimo Pittau]], per similitudini fonetiche e semantiche. Secondo lo studioso, il passaggio semantico sarebbe avvenuto per traslazione attraverso il significato intermedio di "vizio", "malaffare" e quindi di "delinquenza" e "malavita".<ref>{{cita web|url=http://www.pittau.it/italianistica/camorra.html|titolo=Camorra deriva da Gomorra|accesso=18 giugno 2011|urlarchivio=}}</ref>
* La parola si riferirebbe alla malavita della Napoli del [[XVII secolo]], la quale veniva chiamata già "camorra", in riferimento ad un'omonima [[bisca (gioco)|bisca]] in cui si radunavano elementi poco raccomandabili.<ref>''L'Italia del Seicento'', I. Montanelli R. Gervaso, 1969, Rizzoli Editore, Milano, pag. 193 [http://books.google.it/books?ei=6KLzTbagLo3GswaitqHOBg&ct=result&id=0OoJAQAAIAAJ&q=camorra+bisca snippet da Google Libri]</ref>
* La parola deriverebbe da un grossolano indumento, la [[gamurra]], utilizzato dai lazzaroni napoletani simile alla ''[[chamarra]]'' spagnola.<ref name="Esposito"/> Nelle antiche commedie teatrali in dialetto si ritrova spesso questo termine ad indicare un abito o una giacchetta molto corta.<ref name="books.google.it"/>
* La parola deriverebbe da gamurra, citata in un documento medievale, ed indicava una compagnia di [[mercenari]] sardi al soldo di [[Pisa]] che operava nel [[XIII secolo]] in [[Sardegna]]<ref>{{Cita libro|nome=Marco|cognome=Monnier|titolo=La camorra. Notizie storiche raccolte e documentate|editore=G. Barbèra editore|città=Firenze|anno=1863|pagine=p. 63|url=http://books.google.it/books?id=MLUiAAAAMAAJ&printsec=frontcover&dq=gamurra&source=bl&ots=_X3TTUG7h3&sig=QQKV0mHmmXWbtBr1KSS8jehrU84&hl=it&sa=X&ei=zshSUIPNA-3U4QScyoGoBQ&ved=0CD4Q6AEwAg#v=onepage&q=gamurra&f=false}}</ref>.
* {{citazione necessaria|La parola sarebbe connessa a "morra", "raggruppamento di malfattori" inteso come "frotta", per cui una persona inserita in un gruppo solidale "sta c'a morra" (con la banda), mentre una persona non difesa da un gruppo è "fore morra" (fuori banda) ma può significare anche "rissa".}}
* {{citazione necessaria|La parola significherebbe ''tassa sul gioco'', un'imposta che bisognava pagare a chi proteggeva i locali per il gioco d'azzardo, dal rischio di liti e di risse. Con questo significato compare in un documento ufficiale del [[Regno di Napoli]] nel [[1735]].}}
* {{citazione necessaria|La parola camorra deriverebbe, secondo qualche autore campano, da "ca murra" e cioè "capo della murra", nella Napoli settecentesca il "[[guappo]]" di quartiere doveva risolvere le dispute tra i giocatori della [[morra|murra]] (tipico gioco di strada).}}
 
== La genealogia della famiglia di Jeanne Calment ==
== Storia ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione riguardante la storia della camorra risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
=== Le origini e la storia ===
{{citazione necessaria|Una tra le numerose ipotesi storiche vede la camorra nascere e svilupparsi in [[Medioevo|periodo medievale]] nei quartieri portuali della città di [[Cagliari]] e intorno al [[XIII secolo]], quando era necessario per [[Pisa]], che allora regolava la politica del luogo, controllare gli isolani ed evitare che questi potessero unirsi e creare sommosse. Furono usate bande di mercenari isolani armati, il cui compito era quello di pattugliare i diversi borghi e mantenere così l'ordine pubblico.}}
 
{{Albero genealogico/inizio}}
Tale gestione di potere passerà dalle mani dei governanti pisani a quelle dei governanti di [[Aragona]]: protettorato, gabelle, [[gioco d'azzardo]] e tangenti forniranno loro le entrate necessarie per mantenere in piedi tale organizzazione malavitosa. Hahahaha
{{Albero genealogico | | | | | |MAM|~|y|~|BAB| | | | | |MAMMAR|~|y|~|BABMAR| | | | | |MAM=Marguerite Gilles<br />(1838-1924)|BAB=Nicolas Calment<br />(1838-1931)|MAMMAR=Marie Félix<br />(1847-1931)|BABMAR=Jacques Calment<br />(1840-?)}}
Sono
{{Albero genealogico | | | | | |,|-|-|-|+|-|-|-|v|-|-|-|.| | | | | |!| | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | |FRA| |SOR| |FRA2| |JEANNE|~|y|~|MAR| | | | | | | |FRA=Antoine Calment<br />(1862-1866)|SOR=Marie Calment<br />(1863-1865)|FRA2=François Calment<br />(1865-1962)|JEANNE='''Jeanne Louise Calment'''<br />'''(1875-1997)'''|MAR=Fernand Nicolas Calment<br />(1868-1942)| | | }}
Secondo questa ipotesi i gruppi di mercenari lasciano [[Cagliari]] e raggiungono la [[Campania]] e vi si stabiliscono nel [[XVI secolo]], durante la dominazione spagnola. A differenza delle altre organizzazioni criminali, diffuse soprattutto in [[campagna (ambiente)|campagna]], la camorra attecchisce velocemente in [[città]], nei [[quartiere|quartieri]] più popolosi. Queste bande infatti commettevano illeciti ai danni delle povere persone del popolo, come raccontato in un documento dell'epoca:
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |FIG|~|y|~|MARFIG| | | |MARFIG=Joseph Charles Frédéric Billot<br />(1891-1963)|FIG=Yvonne Marie Nicolle Calment<br />(1898-1934)}}
{{quote|[...] cacciavano l'oro dai pidocchi [...]|dal libro "Potere camorrista" di [[Gigi Di Fiore]]}}
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | |MOGNIP|~|~|NIP| | | | |MOGNIP=Renée Yvonne Taque<br />(1926-?)|NIP=Frédéric Jean Paul Billot<br />(1926-1963)}}
{{citazione necessaria|Avvantaggiata dall'assenza di uno Stato centrale forte, la camorra finirà col prendere potere anche a livello politico, influenzando la politica del [[Regno delle Due Sicilie]].}}
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | }}
=== La Bella Società Riformata ===
{{Albero genealogico/fine}}
[[File:Camorristi-1906.jpg|thumb|250px|Uomini e donne della camorra sfregiati (disegni del [[1906]]).]]
 
Nel [[1820]] la “''Bella Società Riformata''” (cioè confederata) si costituì ufficialmente, riunendosi nella [[chiesa di Santa Caterina a Formiello]] a [[Porta Capuana]].
 
Per accedere all'organizzazione era previsto un vero e proprio rito di iniziazione definito "''zumpata''" (o dichiaramento) che consisteva in una sorta di duello rusticano. Questo si spiega soprattutto con il fatto che i camorristi ebbero sempre l'ambizione di imitare i nobili. Impiegando il coltello piuttosto che la spada cercavano di dimostrare il loro "valore" in questa sorta di scontri.
 
Le fasi preliminari della zumpata erano l'''appìcceco'', il litigio, il ragionamento, tentativo di composizione della controversia, banchetto e poi duello. Se il combattimento all'arma bianca si poteva tenere in una qualsiasi zona affollata l'utilizzo di una pistola richiedeva, invece un luogo solitario.
[[Raffaele Cutolo]] più tardi, nella sua opera di "ristrutturazione" della camorra organizzata, introdurrà rituali molto simili a quelli che [[Tommaso Buscetta]] dichiarerà per l'iniziazione del mafioso all'interno della [[mafia siciliana]].
 
In origine il sodalizio si occupa principalmente della riscossione del [[pizzo (mafia)|pizzo]] da alcuni dei numerosi [[Bisca (gioco)|biscazzieri]], che affollano le strade dei quartieri popolari di [[Napoli]]. Ben presto, però, conseguentemente all'[[unità d'Italia]], il fenomeno dilaga e le [[estorsione|estorsioni]] iniziano a danneggiare la quasi totalità dei [[commercio|commercianti]].
Nonostante le violenze ed i [[reato|crimini]] perpetrati, i [[camorrista|camorristi]] godono della benevolenza del popolo al quale, in una situazione come quella post-unitaria di totale disinteresse delle istituzioni per i problemi sociali, garantiscono un minimo di "giustizia".
 
Tra le principali fonti di risorse economiche della camorra si ricordano:
 
# Il “''Barattolo''” che era la percentuale di circa il 20% sugli introiti dei biscazzieri;
# lo “''Sbruffo''” era, invece, la tangente su tutte le altre attività (dai facchini ai venditori ecc.);
# un particolare regime di tassazione per la prostituzione;
# il ''gioco piccolo'' (una sorta di [[Lotto]])
 
Secondo [[Marc Monnier]], "la camorra fu rispettata, usata spesso sotto i Borbone fino al [[1848]]. Essa formava una specie di polizia scismatica, meglio istruita sui delitti comuni della polizia ortodossa, che occupavasi soltanto dei delitti politici. [...] Inoltre la camorra [...] era incaricata della polizia delle prigioni, dei mercati, delle bische, dei lupanari e di tutti i luoghi malfamati della città".<ref>{{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=tGo5AAAAcAAJ&dq=camorra%20borboni&hl=it&pg=PA84#v=onepage&q=camorra%20borboni&f=false |datadiaccesso = 19 novembre 2011 |autore =[[Marc Monnier]] |coautori = |altri = |titolo = La Camorra: Notizie storiche raccolte e documentate|editore = |annooriginale = |pagine = p. 84|ISBN = ISBN |volume = |cid = |citazione = |lingua =}}</ref>
 
=== L'Unità d'Italia ===
Quando nel [[1861]], [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] sbarcò in [[Sicilia]], la camorra ne approfittò appoggiando i Savoia contro la dinastia regnante dei [[Borbone di Napoli|Borbone]]. La "ricompensa" nella politica camorristica fu concordata con i malavitosi dal [[ministro dell'interno]] [[Liborio Romano]], il quale lasciò il controllo di [[Napoli]] alla camorra durante la fase di transizione del regno, al fine di evitare possibili rivoluzioni incoraggiate dai [[Borbone di Napoli|Borbone]] in esilio.
 
Il nuovo ministro degli interni del nuovo [[Regno d'Italia]], [[Silvio Spaventa]], ruppe con la camorra e cercò di estirpare il fenomeno e ripristinare la legalità.
 
Solo nei primi del [[XX secolo]], lo Stato riuscirà a reagire allo strapotere della cosiddetta [[Bella Società Riformata]], la quale vantava solide amicizie tra i politici dell'[[Italia]] unita. Nel [[1911]], si tenne a [[Viterbo]] il [[processo Cuocolo]] per l'omicidio di Gennaro Cuocolo e Maria Cutinelli e, grazie alle confessioni del [[camorrista]] pentito [[Gennaro Abbatemaggio]], vennero inflitte severe pene ai maggiori esponenti dell'organizzazione.
 
La sera del [[25 maggio]] [[1915]], nelle Caverne delle Fontanelle, nel popolare [[rione Sanità]], i camorristi, presieduti da [[Gaetano Del Giudice]], decretarono lo scioglimento della Bella Società Riformata; in realtà l'associazione era già stata decimata nel corso del processo Cuocolo.
 
=== La dittatura fascista e il dopoguerra ===
[[Benito Mussolini|Mussolini]], dittatore [[fascista]] a partire dal [[1922]], sottovalutò il fenomeno camorristico, tanto che concesse la grazia a molti dei camorristi condannati a [[Viterbo]], sicuro che nel nuovo assetto dittatoriale questi non avrebbero costituito più un pericolo. In realtà, la camorra restò in sordina, in attesa di tempi per lei migliori, ma non scomparve.
 
È nel secondo [[dopoguerra]] che la camorra inizia ad assumere le caratteristiche riscontrabili attualmente. Il soggiorno obbligato a [[Napoli]], imposto dal governo degli [[Stati Uniti d'America|U.S.A.]] al boss di [[Cosa Nostra americana|Cosa nostra americana]] [[Lucky Luciano]] contribuì al superamento della dimensione locale del fenomeno e all'inserimento dei camorristi [[Campania|campani]] nei grandi traffici illeciti internazionali, quali il [[contrabbando]] di sigarette in collegamento con il [[clan dei marsigliesi]].
 
Tuttavia, in questa fase, la camorra non ha la struttura verticistica che la caratterizzava nei secoli precedenti, né tanto meno ha un potere decisionale sugli affari che svolge con la mafia, per i quali molto spesso è solo un vettore e si presenta come una pluralità di famiglie più o meno legate tra loro.
 
È ancora l'epoca della "camorra dei campi" e dei mercati. Infatti, una delle figure di spicco del periodo è '''Pascalone 'e Nola''' ([[Pasquale Simonetti]], detto "Pasqualone" per il suo grosso fisico e "da [[Nola]]" per le sue origini), un camorrista che controllava il [[racket]] dei [[mercati generali]] di [[Napoli]], la cui uccisione sarà poi vendicata da sua moglie '''Pupetta Maresca''' ([[Assunta Maresca]] detta "Pupetta"), il cui processo penale avrà un'eco di livello nazionale.
 
{{vedi anche|Pasquale Simonetti|Assunta Maresca}}
 
=== La Nuova Camorra Organizzata ===
Negli [[anni 1970|anni settanta]], dal [[carcere di Poggioreale]], nel quale è rinchiuso per [[omicidio]], [[Raffaele Cutolo]] (detto '''o Professore'' perché uno dei pochi in carcere a saper leggere e scrivere) inizia a realizzare il suo progetto: ristrutturare la camorra come organizzazione gerarchica in senso mafioso, sfruttando il nuovo business della [[droga]]; nasce così la [[Nuova Camorra Organizzata]] (N.C.O.).
 
Lo strapotere raggiunto dalla [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]] inizia a preoccupare le vecchie famiglie che si riuniscono sotto il nome di [[Nuova Famiglia]] (NF), per portare [[guerra]] alla camorra [[Raffaele Cutolo|cutoliana]].
La guerra tra le due organizzazioni criminali è spietata e si conclude nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] con la sconfitta della [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]]. Le vittime sono molte centinaia, tra esse anche molti innocenti. Ben presto anche la [[Nuova Famiglia|NF]] smette di esistere, per il venir meno della ragione che aveva spinto le famiglie all'alleanza. In questa fase ci fu anche una connessione generata dal "[[Ciro Cirillo|Caso Cirillo]]" tra camorra e [[Brigate Rosse]].
 
{{vedi anche|Nuova Camorra Organizzata|Nuova Famiglia}}
 
=== Anni novanta ===
Nel [[1992]] ci prova il boss [[Carmine Alfieri]] a dare alla malavita organizzata campana una struttura verticistica creando la ''Nuova Mafia Campana'' (NMC), anch'essa scomparsa dopo poco tempo, ma nel corso degli anni novanta la camorra rafforza la sua struttura di tipo orizzontale (con varie bande territoriali più o meno in lotta tra loro) non verticistica fatta eccezione per alcuni pochi cartelli, tra cui il clan dei casalesi che ha struttura verticistica ed è formato da una dozzina di clan con una cassa comune.
 
==== Operazione "Partenope" ====
L'operazione "Partenope" nella quale vennero impiegati 500 soldati dell'[[esercito italiano]] iniziò il [[18 febbraio]] [[1994]] e fu interrotta il [[15 dicembre]] [[1995]]. Ripresa il [[14 luglio]] [[1997]] cessò definitivamente il [[30 giugno]] [[1998]]. L'operazione ebbe risvolti positivi ma, essendo di minor portata rispetto ad altre missioni simili ("[[Operazione Vespri siciliani (1992-1998)|Operazione Vespri siciliani]]", "[[Operazione Riace]]", "[[Operazione Salento]]"), non riuscì a debellare il fenomeno camorristico, avendo comunque dei risultati nel ridurre la microcriminalità nella [[Napoli|città partenopea]].
 
=== Anni duemila ===
 
La camorra è ancora considerata una delle maggiori piaghe del [[Italia meridionale|meridione]] d'[[Italia]], al tempo stesso causa ed effetto di gran parte dei problemi socio-economici della [[Campania]]. Il suo potere, dovuto anche ad appoggi di tipo politico, le consente il controllo delle più rilevanti attività economiche locali, in particolare modo nella [[provincia di Napoli]]. Oggi la camorra conta migliaia di affiliati divisi in oltre 200 famiglie attive in tutta la Campania. Sono segnalati insediamenti della camorra anche all'estero, come in [[Olanda]], [[Spagna]], [[Portogallo]], [[Romania]], [[Francia]], [[Repubblica Dominicana]] e [[Brasile]], [[Germania]], [[Polonia]], [[Russia]], [[Albania]].
 
I gruppi si dimostrano molto attivi sia nelle attività economiche (infiltrazione negli appalti pubblici, [[immigrazione clandestina]], sfruttamento della [[prostituzione]], [[Riciclaggio di denaro|riciclaggio di denaro sporco]], [[usura]] e [[traffico di droga]]) sia sul fronte delle alleanze e dei conflitti. Quando infatti un clan vede messo in discussione il proprio potere su una determinata zona da parte di un altro clan, diventano molto frequenti omicidi e agguati di stampo intimidatorio. Grande risalto ha avuto negli anni [[2004]] e [[2005]] la cosiddetta [[faida di Scampia]], una guerra scoppiata all'interno del [[clan Di Lauro]] quando alcuni affiliati decisero di mettersi in proprio nella gestione degli stupefacenti, rivendicando così una propria autonomia e negando di fatto gli introiti al [[clan Di Lauro]], del boss [[Paolo Di Lauro]], detto ''Ciruzzo 'o milionario''. Ma questa faida non è l'unica contesa tra clan sul territorio napoletano.
 
Numerose sono le frizioni e gli scontri tra le decine di gruppi che si contendono le aree di maggiore interesse. A cavallo tra il [[2005]] e il [[2006]] ha destato scalpore nella cittadinanza e tra le [[forze dell'ordine]] la cosiddetta "faida della Sanità", una guerra di camorra scoppiata tra lo storico [[clan Misso]] del [[rione Sanità]] ed alcuni [[Scissionisti di Secondigliano|scissionisti]] capeggiati dal boss Salvatore Torino, vicino ai clan di [[Secondigliano]]; una quindicina di morti e diversi feriti nel giro di due mesi.
 
Per quanto riguarda l'area a nord della città (quella da sempre maggiormente oppressa dai gruppi criminali), tra i quartieri di [[Secondigliano]], [[Scampia]], [[Piscinola]], [[Miano]] e [[Chiaiano]], resta sempre forte l'influenza del cartello camorristico detto [[Alleanza di Secondigliano]], composto dalle famiglie [[clan Licciardi|Licciardi]], [[clan Contini|Contini]], [[clan Prestieri|Prestieri]], [[clan Bocchetti|Bocchetti]], [[clan Bosti|Bosti]], [[clan Mallardo|Mallardo]], [[clan Lo Russo|Lo Russo]], [[Stabile]] e con gli stessi [[clan Di Lauro|Di Lauro]] quali garanti esterni (molto spesso, infatti, gli uomini di "Ciruzzo 'o milionario", si sono interposti tra le liti sorte fra le varie famiglie del cartello, evitando possibili guerre).
 
Per le zone centrali della città (centro storico, [[Forcella (Napoli)|Forcella]]) resta ben salda l'alleanza tra i [[clan Misso]], [[clan Sarno|Sarno]] e [[clan Mazzarella|Mazzarella]], che controllano praticamente tutta l'area ad est di [[Napoli]], dal centro fino al quartiere periferico di [[Ponticelli]], facilitati anche dalla ''debacle'' del [[clan Giuliano]] di Forcella, i cui maggiori esponenti (i fratelli [[luigi Giuliano|Luigi]], [[salvatore Giuliano (camorra)|Salvatore]] e [[Raffaele Giuliano]]) sono diventati collaboratori di giustizia. Nell'altra zona "calda" del centro di Napoli, le zone del quartiere Montecalvario, dette anche "[[Quartieri Spagnoli]]", dopo le faide di inizio anni novanta tra i clan [[clan Mariano|Mariano]] (detti i "''picuozzi''") e [[clan Di Biasi|Di Biasi]] (detti i "''faiano''"), e tra lo stesso [[clan Mariano]] e un gruppo interno di scissionisti capeggiato dai boss Salvatore Cardillo (detto "Beckenbauer") e Antonio Ranieri (detto "Polifemo", poi ammazzato), la situazione sembra essere tornata in un clima di relativa normalità, grazie anche al fatto che molti boss storici di quei vicoli sono stati arrestati o ammazzati.
 
La zona [[ovest|occidentale]] della città non è da meno per quanto riguarda numero di [[clan]] e influenza sul territorio. Tra le aree più "calde" si trovano il [[Rione Traiano]], [[Pianura (quartiere di Napoli)]], e lo stesso quartiere [[Vomero]], per anni definito quartiere-bene della città e considerato immune alle azioni dei clan, oggi preda di almeno quattro clan in guerra e saccheggiato dalla microcriminalità comune. Da citare, il cartello denominato [[Nuova camorra Flegrea]], che imperversa a [[Fuorigrotta]], [[Bagnoli (quartiere di Napoli)|Bagnoli]], [[Agnano]] e [[Soccavo]], ma che ha subito un duro colpo dopo il blitz del [[dicembre]] [[2005]], quando vi furono decine di arresti grazie alle rivelazioni del [[pentitismo|pentito]] [[Bruno Rossi (camorrista)|Bruno Rossi]] detto "il corvo di [[Bagnoli (quartiere di Napoli)|Bagnoli]]". A [[Pianura (quartiere di Napoli)]] vi è stata in passato una violenta faida tra i [[clan Lago]] e [[Contino-Marfella]], che ha portato a numerosi [[omicidio|omicidi]], tra i quali quello di Paolo Castaldi e [[Luigi Sequino]], due ragazzi poco più che ventenni uccisi per errore da un gruppo di fuoco del [[clan Marfella]], perché stazionavano sotto la casa di [[Rosario Marra]], genero del capoclan [[Pietro Lago]] ed erano, quindi, "sospetti".
 
Nella vasta area metropolitana ormai urbanisticamente saldata alla città, sono numerose le zone in mano ai gruppi camorristici, non solo per quanto riguarda i campi "classici" nei quali opera un clan [[mafia|mafioso]] ([[estorsione|estorsioni]], [[usura]], [[traffico di droga]]), ma anche per quanto riguarda le amministrazioni [[comune|comunali]] e le decisioni [[politica|politiche]] (si vedano i numerosi comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche). Una delle zone più soggette al potere camorristico è il comprensorio [[Paesi vesuviani|vesuviano]] e [[Agro nolano|nolano]].
 
Nelle altre [[provincia|province]] della [[regione geografica|regione]], l'unica provincia che eguaglia [[Provincia di Napoli|Napoli]] per influenza della camorra sul territorio è sicuramente [[Provincia di Caserta|Caserta]], in mano al gruppo dei [[Clan dei casalesi|Casalesi]], un cartello criminale di portata internazionale (come riferito dalle ultime relazioni di [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] e [[Direzione distrettuale antimafia|DDA]] di [[Caserta]] e [[Napoli]]) gestito dalle famiglie Schiavone e Bidognetti (che hanno ereditato il potere di Bardellino) e dalle altre famiglie alleate che fungono da referenti per le varie province. Forme di camorra locale meno invasive rispetto a [[Napoli]] e [[Caserta]] sono presenti anche nella periferia di [[Salerno]] nel quartiere Mariconda dove è presente lo spaccio di sostanze stupefacenti<ref>[http://www.metropolisweb.it/Notizie/Cronaca/salerno_perquisizioni_antidroga_quartieri_mariconda_e_torrione.aspx Droga a Mariconda]</ref>, nell'[[Agro nocerino sarnese]]<ref>[http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=12288 Camorra e malapolitica nel Salernitano]</ref>, in [[provincia di Avellino]] dove sono egemoni i clan Cava e Graziano, e in [[provincia di Benevento]]<ref>[http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=49 altrabenevento » La mappa della camorra nel sannio<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=148883&sez=CAMPANIA Arrestato il sindaco di Montesarchio (Benevento)]</ref><ref>[http://www.sanniopress.it/?p=2099 La camorra a Benevento c'è sempre stata, ma ora si da anche sentire]</ref>.
 
Il [[7 febbraio]] [[2008]] viene arrestato il boss [[Vincenzo Licciardi]], tra i 30 latitanti più pericolosi d'[[Italia]]. Era considerato il capo dell'[[alleanza di Secondigliano]].<ref>[http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/camorra-catturato/arrestato-licciardi/arrestato-licciardi.html Camorra, arrestato il boss Licciardi Era tra i 30 latitanti più pericolosi - cronaca - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il ritorno al [[contrabbando]] di sigarette è dovuto ai recenti cambiamenti avvenuti all'interno di alcuni gruppi di camorra. In particolare l'attività è risorta nell'area nord di [[Napoli]], dove opera il gruppo formato dai Sacco-Bocchetti-Lo Russo che, uscito dall'[[alleanza di Secondigliano]], ha recuperato parecchio spazio e deciso di investire in questa attività, visto che i canali della droga sono controllati da altri gruppi, in particolare quello degli Amato-Pagano. A [[Napoli]] città il fenomeno è ancora limitato anche se in crescita, soprattutto nella zona dei [[clan Mazzarella|Mazzarella]] ([[Mercato (quartiere di Napoli)|Mercato]] e Case Nuove).
 
== Struttura ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione riguardante la struttura della camorra risulta completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
 
La camorra è organizzata in modo pulviscolare con centinaia di [[Famiglia (mafia)|famiglie]], o ''clan'', ognuna delle quali è più o meno influente a livello territoriale in quasi tutti i comuni della provincia di Napoli e in molti comuni della regione, in particolare della provincia di Caserta. Queste organizzazioni si uniscono e si dividono con grande facilità rendendo ulteriormente difficoltoso il lavoro di "smantellamento" degli inquirenti e delle forze dell'ordine. Questa struttura, caratteristica della camorra fin dal [[dopoguerra]], fu sostituita solo in una occasione e solo temporaneamente: durante la lotta tra ''[[Nuova Camorra Organizzata]]'' (NCO) e ''[[Nuova Famiglia]]'' (NF), un conflitto scatenato da Raffaele Cutolo nel corso del quale la stragrande maggioranza dei clan dovette scegliere con chi schierarsi pena la dissoluzione certa.
 
Tutte le volte che si è tentato di riorganizzare la camorra con una struttura gerarchica verticale si è preso come modello [[Cosa nostra|Cosa Nostra]]. Questi tentativi sono sempre falliti per la tendenza dei capi delle varie famiglie a non ricevere ordini dall'alto. Per tale ragione è improprio parlare di camorra come un fenomeno criminale unitario e organico. Lo stesso termine "camorra", quale entità criminale unitaria, è fuorviante, data la natura estremamente frammentata e caotica della malavita napoletana. Fanno eccezione alcuni determinati cartelli di alleanze, come quello dei Casalesi che è formato da una struttura verticistica composta da una dozzina di cosche con a capo 3 famiglie (Schiavone, Bidognetti, Zagaria-Iovine) ed una cassa comune, o come l'Alleanza di Secondigliano. Ma anche all'interno di questi stessi cartelli sono nate, negli anni, violente faide che hanno coinvolto le stesse famiglie interne ai gruppi.
 
== Economia ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione riguardante l'economia della camorra risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
Secondo recenti dati forniti dall'[[Eurispes]], sembra che la camorra guadagni:
 
{| class="wikitable"
|-
! Attività illecite!! Valore
|-
| Traffico di droga || 7.230 milioni €
|-
| Imprese e appalti pubblici || 2.582 milioni €
|-
| Traffico di armi || 2.066 milioni €
|-
| Prostituzione || 258 milioni €
|-
| Estorsione e usura || 362 milioni €
|}
 
Il giro d'affari complessivo delle famiglie napoletane si aggirerebbe intorno ai 12 miliardi e mezzo l'anno.
 
I dati eurispes appaiono tuttavia incompleti poiché non considerano due settori cardine dell'economia camorrista: innanzi tutto la produzione e la distribuzione di falsi (abbigliamento, CD-DVD, prodotti tecnologici) con canali e sedi in tutti i continenti. Altro importante settore è quello dello smaltimento illegale dei rifiuti, sia industriali che urbani, attività estremamente lucrosa che secondo alcuni sta conducendo vaste zone di campagna nelle [[Provincia di Napoli|province di Napoli]] e [[Provincia di Caserta|Caserta]] verso un progressivo degrado ambientale.
 
A titolo di esempio, che la campagna fra i comuni di [[Acerra]], [[Marigliano]] e [[Nola]], una volta rinomata in tutta la penisola come fra le più verdi e fertili, è da taluni ora indicata con il termine di "[[Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano|triangolo della morte]]".
 
Il 25 luglio 2011 gli [[Stati Uniti d'America]] hanno varato un nuovo piano per il contrasto della criminalità internazionale (''strategy to combat transnational organized crime'') ed hanno individuato le 4 principali organizzazioni transnazionali più pericolose per l'economia americana posizionando la camorra al secondo posto dopo i [[Brother Circle]] russi e prima della [[Yacuza]] giapponese e dei [[Los Zetas]] messicani con un giro d'affari di 25 miliardi di dollari<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/2-agosto-2012/tesoro-usa-decisione-choc-congelate-beni-camorra--2111279029816.shtml ''Il Tesoro Usa, decisione choc: congelati i beni della camorra'']. Corriere del mezzogiorno. Cronaca. 2 agosto 2012.</ref>. Le attività principali della camorra, secondo il governo americano, sarebbero la distribuzione di falsi e il narcotraffico. Per avere un'idea della pericolosità economica della camorra negli Stati Uniti basta pensare che altre organizzazioni italiane che hanno una presenza storica in America, come [[Cosa nostra]] e [['Ndrangheta]], non vengono neanche menzionate.<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Nello Trocchia |url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/30/camorra-gli-stati-uniti-vanno-alla-guerralitalia-perde-sempre-piu-terreno/148909/ |titolo =camorra, gli Stati Uniti vanno alla guerra. L'Italia perde sempre più terreno |pubblicazione =[[Il Fatto Quotidiano]] |giorno =30 |mese = luglio |anno =2011 |pagina = |accesso = 8 agosto 2011 |cid = }}</ref>
 
Secondo lo studio "Transcrime" preposto dall [[università Cattolica di Milano]] fatto nel [[2013]], i ricavi delle mafie italiane ammonterebbero a circa 25,7 miliardi di euro l'anno. Di questi, il 35% è appannaggio della Camorra, il 33% della [['Ndrangheta]], il 18% di [[Cosa Nostra]] e l'11% della [[Sacra Corona Unita]]. La Camorra avrebbe perciò la fetta di ricavi più larga all'interno del mercato criminale italiano, superando di poco le organizzazioni calabresi e quasi "doppiando" quelle siciliane.<ref>{{cita web|url=http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/01/17/news/economia_mafiosa_italiana-50717559/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-it%2F2013%2F01%2F17%2Fnews%2Feconomia_mafiosa-50717452%2F|titolo="Le mani delle cosche sull'Italia"|accesso=20 gennaio 2013}}</ref>
 
== Istituzioni e camorra ==
 
{{C|A riprova della presunta collusione tra ambienti malavitosi e politici campani si citano dichiarazioni di pentiti e un processo concluso con assoluzione; un articolo del Mattino non più disponibile; l'opinione di un blog. Fonti più robuste sono fortemente necessarie|Campania|luglio 2012}}
 
Numerosi sono stati in passato i contatti tra i gruppi camorristici e la politica locale e nazionale. All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] i pentiti [[Pasquale Galasso]] e [[Carmine Alfieri]] fecero dichiarazioni che misero sotto accusa [[Antonio Gava]], potente capo della [[Dorotei|corrente dorotea]] e dirigente della [[Democrazia Cristiana]], successivamente assolto. Secondo l'ex procuratore di Napoli [[Giovandomenico Lepore]], il 30% dei politici campani è colluso con la camorra.<ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=56244&sez=NAPOLI Il Mattino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il dato incrementa notevolmente se si conta che, solo nella [[Provincia di Napoli]], di 51 comuni su 92 sono stati sciolti o interessati da provvedimenti per infiltrazioni camorristiche, con pesanti condizionamenti sulla spesa pubblica e l'imprenditoria legata agli appalti.<ref>[http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=5652 LA CAMORRA È TRA I SOLDI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI - ilmediano.it - l'informazione online<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Dal [[1991]], data dell´entrata in vigore della legge, ad oggi stati sciolti per camorra in [[Campania]] circa 86 comuni. Una media di 4 comuni ogni anno.<ref>{{cita web|url=http://www.federalismocriminale.it/Documents.asp?DocumentID=10381|titolo=Elenco storico degli scioglimenti dal libro Federalismo criminale|accesso=10 novembre 2012}}</ref>
 
===Elenco storico parziale delle amministrazioni comunali campane sciolte per infiltrazioni camorristiche===
{{C|Questa lista copre 70 episodi di scioglimento in un periodo di quasi trentacinque anni (Pertini fu presidente dal 1978 al 1985, e l'ultimo caso di scioglimento risale al marzo 2012). Si tratta di poco più di due scioglimenti all'anno, tenendo conto anche di quelli ripetuti. La tabella va dunque contestualizzata e precisata, dato che nella forma attuale trasmette un'impressione errata (con conseguenze anche su altre wiki, vedi discussione). Si consiglia l'inserimento, bibliografato, degli anni di scioglimento per ciascun comune, e la riformattazione della tabella secondo la nuova logica.|Campania|luglio 2012}}
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
 
<div style="-moz-column-count:2; column-count:2;">
* [[Acerra]] ([[Provincia di Napoli|NA]])
* [[Arzano]] (NA) (nel [[2008]])<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/28/arzano_camorra.html Scioglimento del comune di Arzano]</ref>
* [[Afragola]] (NA) (nel [[1999]]<ref>[http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=4506 Scioglimento del comune di Afragola (1999)]</ref> e nel [[2005]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/03/terzigno-e-la-linea-gotica/74847/ Scioglimento del comune di Afragola (2005)]</ref>)
* [[Boscoreale]] (NA) - 2 volte
* [[Brusciano]] (NA)
* [[Carinola]] ([[Provincia di Caserta|CE]])
* [[Casal di Principe]] (CE) - 3 volte
* [[Casalnuovo di Napoli]] (NA)
* [[Casaluce]] (CE)
* [[Casamarciano]] (NA)
* [[Casandrino]] (NA) - 2 volte (una nel [[1991]])
* [[Casapesenna]] (CE) - 3 volte
* [[Casola di Napoli]] (NA)
* [[Casoria]] (NA) ([[1999]] e [[2005]])
* [[Castel Volturno]] (CE) - 2 volte
* [[Castello di Cisterna]] (NA)
* [[Crispano]] (NA)
* [[Ercolano]] (NA)
* [[Frattamaggiore]] (NA)
* [[Gragnano]] (NA)<ref name="rep23032012">{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/03/23/news/sciolti_per_camorra_i_comuni_di_gragnano_e_di_pagani-32102108/ |titolo =Sciolti per camorra i comuni di Gragnano e di Pagani |pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese = marzo|anno =2012 |pagina = |accesso = 23 marzo 2012 |cid = }}</ref>
* [[Grazzanise]] (CE) - 2 volte
* [[Gricignano di Aversa]](CE)
* [[Liveri]] (NA)
* [[Lusciano]] (CE) - 2 volte
* [[Marano di Napoli]] (NA)
* [[Marcianise]] (CE)
* [[Melito di Napoli]] (NA)
* [[Montecorvino Pugliano]] (SA)
* [[Mugnano di Napoli|Mugnano]] (NA) - 2 volte
* [[Nola]] (NA) - 2 volte
* [[Nocera Inferiore]] (SA)
* [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano]] (NA)
* [[Orta di Atella]] (CE)
* [[Pagani]] (SA) - 2 volte, l'ultima il 22 marzo 2012<ref name="rep23032012" />
* [[Pago del Vallo di Lauro]] (AV)
* [[Pignataro Maggiore]] (CE)
* [[Pimonte]] (NA)
* [[Poggiomarino]] (NA) - 2 volte
* [[Pomigliano d'Arco]] (NA)
* [[Pompei]] (NA) - 2 volte
* [[Portici]] (NA)
* [[Pozzuoli]] (NA)
* [[Quarto (Italia)|Quarto]] (NA)
* [[Quindici (Italia)|Quindici]] (AV) - primo caso in Italia; il Sindaco fu destituito dal Presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]], per motivi di ordine pubblico. - 4 volte
* [[San Cipriano d'Aversa]] (CE)
* [[San Gennaro Vesuviano]] (NA) - 2 volte
* [[San Giuseppe Vesuviano]] (NA) - (1993, 2009)<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/31-gennaio-2012/san-giuseppe-vesuviano-ineleggibile-sindaco-comune-sciolto-camorra-1903084022842.shtml Scioglimenti del comune di S. Giuseppe Vesuviano]</ref>
* [[San Paolo Bel Sito]] (NA) - 2 volte
* [[San Tammaro]] (CE)
* [[Sant'Antimo (Italia)|Sant'Antimo]] (NA)
* [[Sant'Antonio Abate (Italia)|Sant'Antonio Abate]] (NA)
* [[Santa Maria la Carità]] (NA)
* [[Santa Maria la Fossa]] (CE)
* [[Sarno]] (SA)
* [[Scafati]] (SA)
* [[Terzigno]] (NA)
* [[Torre Annunziata]] (NA)
* [[Torre del Greco]] (NA)
* [[Tufino]] (NA)
* [[Villa di Briano]] (CE) - 2 volte
* [[Villa Literno]] (CE)
* [[Volla]] (NA)
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== Fatti principali ==
=== Faide ===
* '''faida tra la [[Nuova Camorra Organizzata|NCO]] e la [[Nuova Famiglia]]''': guerra che scoppiò dopo che le principali famiglie malavitose napoletane decisero di confederarsi in un unico cartello denominato "[[Nuova Famiglia]]" per combattere lo strapotere di [[Raffaele Cutolo]]. Fu, di gran lunga, la più violenta per numero di morti ammazzati: nel [[1979]] si registrarono 71 omicidi; 134 l'anno successivo, 193 nel [[1981]], 237 nel [[1982]], 238 nel [[1983]], 114 nel [[1984]] (987 in tutto).
* '''faida tra i [[Clan Giuliano|Giuliano]] e i [[Clan Contini|Contini]]''': combattuta nel [[1984]] tra il [[clan Giuliano]] e il nascente gruppo di [[Edoardo Contini|Eduardo Contini]] e [[Patrizio Bosti]] (condannati poi proprio per un duplice omicidio avvenuto nel contesto di questa faida, quello dei fratelli Gennaro e Antonio Giglio). Il tutto cominciò per una storia di controllo di una [[Bisca (gioco)|bisca]] della zona dell'[[Arenaccia]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Giuseppe D'Avanzo |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/11/per-gestire-le-bische-napoli-si-combatte.html |titolo =Per gestire le bische a Napoli si combatte una guerra di clan |pubblicazione =la Repubblica |giorno =11 |mese = settembre|anno =1984 |pagina =15 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida di [[Quindici (Italia)|Quindici]]''': faida decennale tra le famiglie Graziano e Cava del comune di [[Quindici (Italia)|Quindici]], in [[provincia di Avellino]]. Iniziata negli [[Anni 1980|anni ottanta]] si protrae ancora oggi.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica?query=%22faida+di+Quindici%22&view=archivio&testata=&sortby=news|titolo=Articoli sulla faida di Quindici dall'archivio di Repubblica |autore= |anno= |pagina= |editore= |lingua= |accesso=13 dicembre 2011 |urlarchivio= |id=}}</ref>
* '''prima faida di Castellammare''': [[Umberto Mario Imparato]] contro il [[Clan D'Alessandro]]. Questa faida portò a diverse decine di agguati mortali, tra cui quello di [[Michele D'Alessandro]] in cui morirono quattro suoi guardiaspalle (lui si salvò per miracolo) in viale delle Terme a [[Castellammare di Stabia]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/23/camorra-strage-continua.html |titolo = Faida fra gli Imparato e i D'Alessandro|pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese =novembre |anno = 1989|pagina =18 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''prima faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': combattuta tra i [[clan Mariano]], detti i ''picuozzi'', e [[clan Di Biasi|Di Blasi]], detti i ''faiano'', alla fine degli [[Anni 1980|anni ottanta]]; fu una delle guerre più cruente di quel periodo, gli agguati mortali furono diverse decine.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Stella Cervasio|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/10/22/in-festa-per-il-boss-in-liberta.html |titolo = Quartieri Spagnoli in festa per il boss in libertà|pubblicazione =la Repubblica |giorno =22 |mese =ottobre |anno = 1992|pagina =22 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref name="quartieri"/>
* '''faida tra i [[clan Giuliano|Giuliano]] e l'[[Alleanza di Secondigliano]]''': violento scontro avvenuto tra i due potenti gruppi nel [[1990]]. Culminò con l'omicidio di Gennaro Pandolfi, dei Giuliano, e del figlio Nunzio Pandolfi, di appena due anni.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Piero Melati|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/20/bimbo-ucciso-dalla-camorra.html |titolo =Bimbo ucciso dalla camorra |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 20 |mese =maggio |anno =1990 |pagina = 21|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida tra i Gallo e i Gionta''': combattuta durante tutti gli anni novanta e duemila tra i [[clan Gionta]] e il [[clan Gallo]] di [[Torre Annunziata]]. A scatenare la faida, che continua tuttora, malgrado le inchieste della Procura antimafia e l'incessante lavoro degli investigatori, fu il duplice omicidio di due affiliati ai Gallo, uccisi nel dicembre [[1990]], a cui fece seguito, pochi giorni dopo, l'agguato in cui persero la vita altre due persone appartenenti al gruppo avversario.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Piero Melati|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/19/terrore-morte-torre-annunziata-sconvolta-dai-clan.html |titolo = Terrore e morte, Torre Annunziata sconvolta dai clan|pubblicazione =la Repubblica |giorno =19 |mese =dicembre |anno =1990 |pagina =22 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/11/14/torre-annunziata-faida-per-la-droga.html |titolo = A Torre Annunziata faida per la droga un altro duplice omicidio|pubblicazione =la Repubblica |giorno = 14 |mese = novembre|anno =2004 |pagina = 2|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida di [[Pianura]]''': svoltasi tra il [[1991]] e il [[2000]] tra i clan [[clan Lago|Lago]], e i clan [[clan Contino|Contino]] e [[clan Marfella|Marfella]], alleati. Il primo atto risale al [[1991]]: il [[21 aprile]], a Pianura, furono assassinati due spacciatori. Dopo l'arresto e il pentimento del boss Giuseppe Contino, a continuare l'opera è stato il clan Marfella. In questa seconda fase del conflitto è da inserire il duplice omicidio di Luigi Sequino e Paolo Castaldi, due ragazzi innocenti ammazzati per errore.
* '''prima faida di [[Ercolano]]''': guerra tra gli Esposito e gli Ascione; uscirono perdenti gli Esposito dopo l'agguato mortale ai danni del boss Antonio Esposito.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/05/12/scoperto-il-mandante-del-delitto-di-luigi.html |titolo =Scoperto il mandante del delitto di Luigi Sequino e Paolo Castaldi |pubblicazione =la Repubblica |giorno =12 |mese = maggio|anno =2005 |pagina = 6|accesso = 8 ottobre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida tra i [[clan Misso|Misso]] e l'[[Alleanza di Secondigliano]]''': faida portata avanti dal boss Giuseppe Misso e dai vertici dell'[[Alleanza di Secondigliano]]. La situazione degenerò dopo il duplice omicidio di Alfonso Galeota e Assunta Sarno, moglie di Giuseppe Misso, nel [[1992]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://archiviostorico.corriere.it/1992/marzo/15/imputato_moglie_del_boss_uccisi_co_0_92031516584.shtml |titolo = Imputato e moglie del boss uccisi dopo l' udienza|pubblicazione =Corriere della Sera |giorno = 15|mese = marzo|anno = 1992|pagina =3 |accesso = 12 novembre 2012 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': dopo la prima faida, che si concluse senza un vincitore netto, i Mariano dovettero affrontare un gruppo di scissionisti al proprio interno guidati dai boss Antonio Ranieri (detto ''Polifemo'', poi ammazzato) e Salvatore Cardillo (detto ''Beckenbauer''); questi ultimi due furono seguiti da un nugolo di fedelissimi. La violenta faida che ne seguì portò di fatto alla dissoluzione dello stesso clan Mariano a seguito di numerosi omicidi, pentimenti e blitz con decine di arresti negli anni 1993 e 1994.<ref name="quartieri"/><ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/04/17/si-uccide-in-carcere-killer-dei-quartieri.html |titolo =Si uccide in carcere killer dei Quartieri |pubblicazione =la Repubblica |giorno =17 |mese =aprile |anno = 2000|pagina =5 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore = Stella Cervasio|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/31/strage-tra-la-folla-ai-quartieri-spagnoli.html |titolo =Strage tra la folla ai Quartieri Spagnoli |pubblicazione =la Repubblica |giorno =31 |mese =marzo |anno =1991 |pagina =19 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore =Ottavio Lucarelli |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/31/la-polizia-non-era-eppure-tutti.html |titolo ="La polizia non c'era, eppure tutti sapevano" |pubblicazione =la Repubblica |giorno =31 |mese =marzo |anno =1991 |pagina = |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida di [[Ercolano]]''': faida decennale che vede coinvolti i [[clan Ascione]] e Birra. È una delle faide più cruente in termini morti ammazzati. In ballo ormai non c'è più soltanto il controllo del territorio: la guerra di camorra va avanti perché tra i malavitosi delle due famiglie c'è un odio profondo e radicato.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/03/ercolano-guerra-tra-cosche-il-sindaco-noi.html |titolo =Ercolano, è guerra tra cosche Il sindaco: noi andiamo avanti |pubblicazione =la Repubblica |giorno = |mese = |anno = |pagina = |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore =Conchita Sannino |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/18/ercolano-la-faida-dei-18-caduti.html |titolo =Ercolano, la faida dei 18 caduti |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 18 |mese =settembre |anno =2008 |pagina =7 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''prima faida interna ai [[Clan dei casalesi|Casalesi]]''': combattuta nella seconda metà degli [[Anni 1990|anni novanta]] tra la famiglia Bidognetti e il clan scissionista capeggiato da Antonio Cantiello. Vide il rogo di San Giuseppe, quando nella notte di San Giuseppe del [[1997]] fu incendiato il bar Tropical ad Ischitella (il cui gestore aveva rifiutato, per ordine degli stessi Bidognetti, di installare all'interno dell'esercizio alcuni video-poker commissionati dalla famiglia Cantiello), in cui morì, bruciato vivo, il giovane cameriere del locale, Francesco Salvo.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/01/mori-in-un-incendio-presi-pregiudicati-castelvolturno.html |titolo =Morì in un incendio, presi 3 pregiudicati Castelvolturno |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 1 |mese =febbraio |anno = 2006|pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida interna ai [[Clan dei casalesi|Casalesi]]''': scontro tra le famiglie del cartello e la fazione scissionista guidata dal boss Giuseppe Quadrano (poi pentitosi).<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Irene De Arcangelis, Ottavio Ragone |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/07/04/uccisa-la-donna-del-clan.html |titolo = Uccisa la donna del clan|pubblicazione =la Repubblica |giorno =4 |mese =luglio |anno =1995 |pagina =12 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore =Eleonora Bertolotto, Irene De Arcangelis |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/08/09/pentiti-la-camorra-colpisce-ancora.html |titolo = Pentiti, la camorra colpisce ancora|pubblicazione =la Repubblica |giorno =9 |mese =agosto |anno =1996 |pagina = 19|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida tra i Licciardi e i Prestieri''': conosciuta anche come la faida della minigonna, fu combattuta tra i clan Prestieri e Licciardi e portò ad una ventina di morti in pochi mesi. Tutto cominciò infatti in una discoteca per una battuta di troppo tra due gruppi di giovani sul vestito troppo succinto di una ragazza. I due gruppi di giovani appartenevano a clan di camorra, questo portò prima alla morte del giovane Vincenzo Esposito detto 'o principino, pupillo della famiglia Licciardi, e poi a quella di numerosi affiliati dei Prestieri come ritorsione.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Federico Geremicca|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/17/quella-faida-da-nove-morti-per-una.html |titolo =Quella faida per una lite su una minigonna |pubblicazione =la Repubblica |giorno =17 |mese =luglio |anno = 1997|pagina = 23|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida tra i [[clan Mazzarella|Mazzarella]] e i [[clan Rinaldi|Rinaldi]]''': un tempo alleati, i Mazzarella da un lato, e dall'altro i Rinaldi, famiglia storica del [[rione Villa]] di [[San Giovanni a Teduccio]], fino al [[1989]] fedelissimi di [[Vincenzo Mazzarella]] e fratelli. Tutto filò liscio fino a quando un boss dei Rinaldi non cominciò ad essere troppo ingombrante e fu ucciso. Quest'agguato portò ad una guerra con decine di morti protrattasi fino ad oggi.<ref>Il Giornale di Napoli del 07/03/2007</ref>
* '''faida tra gli [[clan Altamura|Altamura]] e i [[clan Formicola|Formicola]]''': conflitto violentissimo durato anni svoltosi nel territorio di [[San Giovanni a Teduccio]]. Più che per motivi di predominio criminale, la faida è stata combattuta per rancori di tipo familiare. La guerra decapitò entrambe le famiglie, compresi i due boss, e si fece sempre più feroce.<ref>Repubblica — 06 agosto 1997 pagina 17 sezione: CRONACA</ref>
* '''faida tra i [[clan Cuccaro|Cuccaro]] e i Formicola''': guerra a cui sono riconducibili diversi episodi di sangue. Alla base dei sanguinosi contrasti c'è l'agguato mortale contro Salvatore Cuccaro, potente numero uno della cosca familiare di Barra nonostante avesse soltanto 31 anni, avvenuto il 3 novembre del 1996.
* '''prima faida di [[Forcella (Napoli)|Forcella]]''': detta anche "faida tra la Forcella di sopra e la Forcella di sotto", fu uno scontro interno al [[clan Giuliano]] che ebbe luogo a metà anni novanta; da una parte i figli di Pio Vittorio Giuliano, dall'altra i figli di Giuseppe Giuliano. Ci andò di mezzo, tra gli altri, anche il patriarca Giuseppe, detto ''zì Peppe'', 63 anni, ammazzato nel corso di un clamoroso agguato a Forcella il [[9 luglio]] del [[1998]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/03/18/tornera-per-regolare-conti.html |titolo ="Tornerà per regolare i conti..." |pubblicazione =la Repubblica |giorno =18 |mese =marzo |anno = 2000|pagina =4 |accesso = 8 ottobre 2011 |cid = }}</ref>
* '''prima faida della Sanità''': fu combattuta negli anni [[1997]] e [[1998]] tra il [[clan Misso]] e i clan, alleati tra loro, [[clan Tolomelli|Tolomelli]] e [[clan Vastarella|Vastarella]]. Dopo numerosi omicidi, tra cui quello del boss Luigi Vastarella, vi fu l'atto finale con l'[[autobomba]], una [[Fiat Uno]] imbottita di [[tritolo]], scoppiata in che doveva uccidere due boss dei Misso e che invece portò ad undici feriti innocenti.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/09/14/due-anni-fa-le-autobombe.html |titolo =Due anni fa, le autobombe |pubblicazione =la Repubblica |giorno = 14 |mese = settembre|anno =2000 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''faida tra i Sarno e i [[clan De Luca Bossa|De Luca Bossa]]''': questa faida può essere considerata come una sorta di "[[spin-off]]" della faida tra i Misso e l'[[alleanza di Secondigliano]], essendo i primi alleati dei Sarno e i secondi inglobati nell'Alleanza. Dopo numerosi omicidi, la faida culminò con l'[[autobomba]] di Ponticelli del [[1998]], in cui morì un nipote del boss [[Vincenzo Sarno]] (vittima predesignata dell'agguato).<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Conchita Sannino|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/05/03/vendetta-contro-il-clan-della-bomba.html |titolo = Vendetta contro il clan della bomba|pubblicazione =la Repubblica |giorno =3 |mese = maggio|anno =1998 |pagina =25 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''terza faida dei [[Quartieri Spagnoli]]''': fu la guerra combattuta, a fine [[Anni 1990|anni novanta]] ed inizio [[Anni 2000|anni deuemila]], tra il [[clan Di Biasi]], rimasto il clan dominante ai Quartieri dopo la dipartita interna dei Mariano, e i Russo, figli del boss Domenico Russo, detto Mimì dei cani. Numerosi omicidi tra cui quelli dei due patriarca, Francesco Di Biasi, padre dei faiano, e lo stesso Domenico Russo.<ref name="quartieri">{{cita web|url=http://simonedimeo.blogspot.com/2009/11/le-guerre-nei-quartieri-spagnoli.html|titolo=Le guerre nei Quartieri Spagnoli |autore=Simone Di Meo |anno=2009 |pagina= |editore= |lingua= |accesso=8 ottobre 2011 |urlarchivio= |id=}}</ref><ref>Cronache di Napoli del 22/05/2005</ref>
* '''faida dei quartieri collinari Vomero-Arenella''': verso la metà degli anni novanta lo storico clan capeggiato da Giovanni Alfano si scisse formando due distinti schieramenti. Da un lato, gli affiliati di vecchia militanza al gruppo "Alfano", dall'altro quelli rimasti fedeli al pluri-pregiudicato Antonio Caiazzo. Diversi sono stati gli omicidi commessi nel corso della faida, conclusasi, però, con un ultimo efferato delitto, tristemente noto come "la strage dell'Arenella", avvenuta l'11 giugno 1997, in cui perdeva la vita l'innocente [[Silvia Ruotolo]]. Le immediate indagini portavano, in tempo record, all'arresto di tutti i componenti del commando e del mandante: Giovanni Alfano.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/28/boss-del-vomero-scovato-madrid.html |titolo =Scovato a Madrid |pubblicazione =la Repubblica |giorno =28 |mese =gennaio |anno =2009 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida di Forcella''': scoppiò in seguito all'avvento dei [[Clan Mazzarella|Mazzarella]] a Forcella; alcuni componenti dei Giuliano (tra cui Ciro Giuliano 'o barone<ref>{{Cita libro |url = http://books.google.it/books?id=MIINTNu9NBoC&lpg=PA21&dq=Ciro%20Giuliano%20mazzarella&hl=it&pg=PA21#v=onepage&q=Ciro%20Giuliano%20mazzarella&f=false |datadiaccesso = 13 dicembre 2011 |autore =Walter Molino |coautori = |altri = |titolo =Taci infame: vite di cronisti dal fronte del Sud |editore = Il Saggiatore|annooriginale = 2010 |pagine = p. 22|ISBN = ISBN 8842816256|volume = |cid = |citazione = |lingua =}}</ref>) non accettarono di buon grado l'entrata in scena dei Mazzarella. Inevitabile la spaccatura all'interno dell'organizzazione e soprattutto all'interno della famiglia; i Mazzarella si allearono con alcuni personaggi di buon livello della camorra. Dall'altra si organizzarono, per combattere il clan Mazzarella, altri giovanissimi imparentati con i Giuliano. Questo portò ad alcuni omicidi, tra cui quello dello stesso Ciro Giuliano e di [[Il diario di Annalisa|Annalisa Durante]], vittima quattordicenne innocente morta in un agguato con obiettivo un nipote della famiglia Giuliano.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/21/un-pentito-il-patto-per-eliminare-mazzarella.html |titolo = Un pentito: Il patto per eliminare Mazzarella|pubblicazione =la Repubblica |giorno = 21 |mese =dicembre |anno =2005 |pagina =4 |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''terza faida interna ai Casalesi''': combattuta dal [[2003]] al [[2007]] tra le famiglie Tavoletta-Ucciero e Schiavone-Bidognetti. Vide la "strage di San Michele", del [[28 settembre]] [[2003]], con due innocenti ammazzati per errore.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/20-ottobre-2011/faida-interna-clan-casalesisette-arresti-fedelissimi-boss-1901879676506.shtml |titolo =Faida interna al clan dei Casalesi, sette arresti tra i fedelissimi dei boss |pubblicazione =Corriere del Mezzogiorno online |giorno = 20 |mese =ottobre |anno =2011 |pagina = |accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{cita web|url=http://web.archive.org/web/20080311001727/http://www.robertosaviano.it/documenti/8963/|titolo=Ragazzi di coca e di camorra |autore=Roberto Saviano |anno= 2007 |pagina= |editore= |lingua= |accesso=13 dicembre 2011 |urlarchivio= |id=}}</ref>
* '''faida di [[Chiaiano]]''': conflitto svoltosi nel corso del [[2003]] e [[2004]] a [[Chiaiano]] tra il [[clan Stabile]] e il [[clan Lo Russo]], in precedenza alleati sotto la bandiera dell'[[Alleanza di Secondigliano]]. Tra gli agguati mortali, si ricorda quello avvenuto sulla [[Tangenziale di Napoli]] il 1º giugno del [[2004]], quando vennero uccisi un uomo che si trovava su un'[[ambulanza]] perché ferito a causa di un precedente agguato, ed il secondo che lo seguiva in auto.<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Enzo D'Errico |url = http://archiviostorico.corriere.it/2004/giugno/02/Uccidono_uomo_scorta_poi_boss_co_9_040602067.shtml |titolo = Doppio assalto nel traffico, in poche ore quattro omicidi|pubblicazione =Corriere dell Sera |giorno =2 |mese =giugno |anno =2004 |pagina = 18|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida di Castellammare''': combattuta tra il [[clan D'Alessandro]], predominante a [[Castellammare di Stabia]], e il [[clan Omobono-Scarpa]] dal [[2003]] al [[2005]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/23/colpo-al-clan-dei-alessandro-sventata.html |titolo = Colpo al clan dei D'Alessandro sventata una vendetta trasversale - Repubblica.it |pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese =marzo |anno = 2006|pagina = |accesso = 6 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''prima faida di [[Scampia]]''': guerra svoltasi negli anni [[2004]], [[2005]] e parte del [[2006]] che portò a quasi un centinaio di morti ammazzati; il conflitto si scatenò quando vari gruppi scissionisti del [[clan Di Lauro]] decisero di staccarsi dalla casa madre dopo che i figli del boss [[Paolo Di Lauro]] avevano deciso di sostituire alcuni boss nei principali ruoli chiave con gente a loro fidata. Questa guerra stravolse gli equilibri criminali a nord di [[Napoli]] e portò alla nascita di altri gruppi criminali indipendenti tutti federati nel cosiddetto cartello degli "[[scissionisti di Secondigliano]]", in seguito denominato anche "clan Amato-Pagano".
* '''faida tra gli [[clan Aprea|Aprea]] e i Celeste-Guarino''': combattuta nella zona di [[Barra (Napoli)|Barra]] tra il [[clan Aprea]] e quella che secondo gli investigatori era la fazione scissionista dei Celeste-Guarino negli anni [[2005]] e [[2006]].<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Giacomo Talignani |url = http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/10/29/news/dieci_giorni_fa_l_arresto_del_clan_rivale_di_guerino-8552848/ |titolo = Dieci giorni fa l'arresto del clan rivale di Guarino - Parma - Repubblica.it|pubblicazione =la Repubblica |giorno =29 |mese = ottobre|anno =2010 |pagina = |accesso = 6 dicembre 2011 |cid = }}</ref>
* '''seconda faida della Sanità''': combattuta dal [[2005]] al [[2007]] tra il [[clan Misso]] e la fazione scissionista dei [[clan Torino|Torino]], appoggiati dai Lo Russo di [[Miano]]. Più di venti omicidi in due anni, stravolse completamente gli equilibri della camorra nella zona della Sanità, di [[Materdei]], dei Tribunali. Questa faida portò alla dissoluzione di entrambi i gruppi, dopo i pentimenti dei boss Emiliano Zapata Misso, Giuseppe Misso junior e Michelangelo Mazza per i Misso, e di Salvatore Torino e altri elementi di spicco per la fazione opposta.<ref>{{Cita news |lingua = |autore = Dario Del Porto|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/15/misso-jr-svela-trentuno-omicidi.html |titolo =Misso jr. svela trentuno omicidi |pubblicazione =la Repubblica |giorno =15 |mese = giugno|anno =2008 |pagina = 10|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{Cita news |lingua = |autore = Irene De Arcangelis|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/19/faida-della-sanita-un-arresto.html |titolo =Faida della Sanità, un arresto |pubblicazione =la Repubblica |giorno =19 |mese = febbraio|anno = 2006|pagina = 8|accesso = 13 dicembre 2011 |cid = }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.robertosaviano.it/articoli/il-%C2%ABbomber%C2%BB-voluto-dal-boss/|titolo=Il «bomber» voluto dal boss. |autore=Roberto Saviano |anno= 2006|pagina= |editore= |lingua= |accesso=13 dicembre 2011 |urlarchivio=http://web.archive.org/web/20110703084901/http://www.robertosaviano.it/articoli/il-%C2%ABbomber%C2%BB-voluto-dal-boss/ |id=}}</ref>
* '''seconda faida di [[Scampia]]''': iniziata nel [[2012]] e tuttora in corso, conta già diverse decine di vittime. La nuova faida vede contrapposti gli Scissionisti (diventati il cartello egemone nel quartiere a seguito della faida precedente) ed una sua fazione interna, soprannominati i "Girati" (dal termine "girato" che in gergo camorristico significa "colui che ha tradito") o gruppo della Vanella-Grassi (dal nome della via del quartiere dove hanno la base operativa, soprannominata anche in gergo la "vinella"); tra le vittime ci sono il boss degli scissionisti Gaetano Marino (fratello del boss [[Gennaro Marino]] detto ''McKay''), ucciso il [[23 agosto]] del [[2012]] a [[Terracina]] dove si trovava in vacanza con la famiglia,<ref>{{Cita news |lingua = |autore = |url = http://www.repubblica.it/cronaca/2012/08/23/news/omicidio_terracina-41372228/ |titolo = Terracina, spari tra la folla in spiaggia, ucciso un boss degli "scissionisti"|pubblicazione =la Repubblica |giorno =23 |mese =agosto |anno =2012 |pagina = |accesso = 12 novembre 2012 |cid = }}</ref> Pasquale Romano, ragazzo innocente ammazzato per errore il [[15 ottobre]] [[2012]] a Napoli nel quartiere di [[Marianella]], perché scambiato per uno spacciatore (vero bersaglio dei killer) a cui assomigliava<ref>{{Cita news |lingua = |autore =Irene De Arcangelis |url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/10/16/news/l_omicidio_di_marianella_killer_ingannati_dall_auto-44668990/ |titolo =L'omicidio di Marianella, "killer ingannati dall'auto" |pubblicazione =la Repubblica |giorno =16 |mese =ottobre |anno =2012 |pagina = |accesso = 12 novembre 2012 |cid = }}</ref> e Luigi Lucenti, pregiudicato di 50 anni ucciso con tre colpi di pistola il [[5 dicembre]] [[2012]] da due killer in un cortile di una scuola materna di [[Scampia]], dove si era rifugiato per sfuggire all'agguato.
 
=== Stragi (elenco parziale) ===
* '''[[Strage di Torre Annunziata]]''' o '''Strage di Sant'Alessandro''': avvenuta a [[Torre Annunziata]] presso il circolo dei pescatori il [[26 agosto]] [[1984]]. Da un autobus precedentemente rubato scendono una dozzina di killer che iniziano a fare fuoco per circa 2 minuti contro il circolo dei pescatori, sede di incontri tra affiliati del clan Gionta. Otto morti, sette feriti.
* '''Strage di Ponticelli''' avvenuta il [[12 novembre]] 1989 nel bar Sayonara di Ponticelli, quartiere della zona est di Napoli; circa sei killer spararono con armi automatiche tra la folla uccidendo sei persone e ferendone un'altra. Due delle persone decedute erano semplici passanti.
* '''[[Strage di Pescopagano]]''': avvenuta a Pescopagano, frazione di [[Mondragone]], il [[24 aprile]] [[1990]]; 5 vittime: tre tanzaniani, un iraniano e un italiano ucciso per errore, e sette feriti, tra cui il gestore del bar e suo figlio quattordicenne, rimasto paralizzato perché colpito ad una vertebra<ref>la Repubblica — 25 aprile 1990 pagina 3</ref>
* '''Strage di Piazza Crocelle''': avvenuta nel quartiere industriale di Barra ([[Napoli]]), nata probabilmente per futili motivi e per contere le mire espansionistiche della famiglia Liberti, vide 3 morti ammazzati, due feriti (tra cui un bambino di 8 anni) e una donna anziana morta di infarto.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/01/09/strage-di-camorra-tra-la-folla-di.html Strage di Camorra tra la folla di Barra]</ref>
* '''Strage di Acerra''': avvenuta ad [[Acerra]] il primo maggio [[1992]] in ambito della faida tra i Di Paolo-Carfora e i Crimaldi-Tortora. Per vendicare l'uccisione del fratello del boss Di Paolo un gruppo di sicari uccide 5 persone e ne ferisce altre 2 sterminando così un'intera famiglia compreso un innocente di quindici anni.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/04/strage_Acerra_ora_omerta_protegge_co_0_9205047780.shtml archivio.corriere Strage di Acerra; ora l' omerta' protegge i sicari]</ref>
* '''Strage di Lauro''' o '''Strage delle donne''':avvenuta a [[Lauro (Italia)|Lauro]], in provincia di [[Avellino]], provocata dalla faida tra i [[Clan Cava|Cava]] e i [[Clan Graziano|Graziano]]. La sera del [[26 maggio]] [[2002]], un'automobile che trasportava alcune donne del clan Cava viene seguita e speronata da un'altra auto guidata da Luigi Salvatore Graziano con alcune parenti. Nacque una violenta sparatoria tra gli esponenti dei due clan, alla fine si contarono tre morti (tutte donne del clan Cava, di cui una aveva sedici anni) e cinque feriti.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/27/Camorra_Irpinia_strage_delle_donne_co_0_0205275154.shtml Camorra, in Irpinia la strage delle donne]</ref>
* '''[[Strage di Castelvolturno]]''' o '''Strage di San Gennaro''': il [[18 settembre]] [[2008]] vengono uccisi in un agguato sei extracomunitari. L'agguato seguì di pochi minuti l'omicidio di Antonio Celiento, evidentemente collegato. Conosciuta anche come la "strage di San Gennaro".<ref>[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/caserta-sparatoria/caserta-sparatoria/caserta-sparatoria.html Strage nella terra dei Casalesi: 6 morti]</ref>
 
===L'ASL sciolta===
Le giunte comunali non sono le uniche istituzioni ad essere state oggetto di scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Nell'ottobre del 2005, infatti, primo caso in Italia, fu sciolta dal Consiglio dei Ministri l'[[Azienda sanitaria locale]] "Napoli 4", che comprendeva ben 35 comuni dell'[[area metropolitana di Napoli]], suddivisi in 11 distretti sanitari per i comuni di [[Poggiomarino]], [[Casalnuovo di Napoli]], [[Nola]], [[Marigliano]], [[Roccarainola]], [[San Giuseppe Vesuviano]], [[Somma Vesuviana]], [[Palma Campania]], [[Volla]], [[Acerra]] e [[Pomigliano d'Arco]], per un bacino di utenti di circa seicentomila abitanti<ref name=asl-4>{{Cita news |autore=Giantomaso De Matteis |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/23/asl-allo-sbando-dopo-le-accuse.html |titolo=Asl 4 allo sbando dopo le accuse |pubblicazione=la Repubblica.it |giorno=23 |mese=ottobre |anno=2005 |accesso=18 luglio 2012}} ([http://www.webcitation.org/69Fh2IPT8 archiviato])</ref>.
 
== La camorra e le altre mafie ==
{{F|Sociologia|luglio 2012|L'intera sezione risulta quasi completamente priva di riferimenti bibliografici puntuali, tanto più necessari, data la complessità e valenza degli argomenti esposti}}
=== Camorra e [[Cosa nostra|Cosa Nostra]] ===
La camorra ha intrattenuto vari rapporti con [[Cosa nostra|Cosa Nostra]].
Elementi di spicco della [[cosa nostra|mafia siciliana]] (come [[Salvatore Riina]] e [[Leoluca Bagarella]]) si sono trovati a contatto con famiglie camorristiche come i [[Clan Nuvoletta|Nuvoletta]] e facenti parte della [[Nuova Famiglia]].
 
=== Camorra e [['ndrangheta]] ===
Nel corso del [[XX secolo|Novecento]] vi sono stati vari intrecci di favori e di cooperazione tra camorristi e ndranghetisti.
Negli [[Anni 1970|anni settanta]] in occasione della prima guerra di 'Ndrangheta il boss reggino [[Paolo De Stefano]] chiede e ottiene da [[Raffaele Cutolo]] capo della [[Nuova Camorra Organizzata]] l'omicidio di [[Domenico Tripodo|Don Mico Tripodo]], altro boss reggino in carcere a [[Napoli]].
Tra famiglie delle due organizzazioni vi furono anche doppie affiliazioni come quella del camorrista [[Antonio Schettini]] affiliato al clan di [[Giuseppe Flachi]] o di [[Franco Coco Trovato]] affiliato alla famiglia di [[Carmine Alfieri]]<ref>[http://ndrangheta.info/la__ndrangheta_e_le_altre_mafie445.php La 'Ndrangheta e le altre mafie]</ref>.
[[Roberto Cutolo|Roberto]], figlio di Raffaele Cutolo fu ammazzato a [[Tradate]] in [[Lombardia]] dalla '[[Ndrangheta]] per una vendetta trasversale il [[24 dicembre]] [[1990]]. In cambio per la mafia calabrese i [[Clan Fabbrocino|Fabbrocino]] e gli Ascione avrebbero ucciso Salvatore Batti, un camorrista fuggito a [[Napoli]].<ref>Blu Notte - La mafia al nord, [[31 agosto]] [[2008]]</ref>
 
=== Camorra e Sacra Corona Unita ===
In Puglia è soprattutto la [[Nuova Camorra Organizzata]] che inizia ad operare illecitamente prima delle altre organizzazioni criminali.
Nel [[1981]] [[Raffaele Cutolo]], affidò a Vincenzo Esposito detenuto in quel periodo nel carcere di [[San Severo]] di Foggia e Pino Iannelli e Alessandro Fusco il compito di fondare in Puglia un'organizzazione diretta emanazione della Nuova Camorra Organizzata che prese il nome di [[Nuova camorra pugliese]] o NCOP (Nuova Camorra Organizzata Pugliese) che operò dagli anni ottanta a Foggia, Taranto e Lecce. Tra gli esponenti vi è anche Antonio Modeo e Aldo Vuto capi della mafia tarantina.
 
Questa associazione prese piede soprattutto nel foggiano a causa della vicinanza territoriale e dei contatti preesistenti tra esponenti della malavita locale e i camorristi campani. Tuttavia questa iniziativa venne vista con sospetto dai malavitosi di altre zone della Puglia. Come risposta al tentativo di Cutolo di espandersi in Puglia, si tentò di dar vita ad un'associazione malavitosa di stampo mafioso formata da esponenti locali. Con la sconfitta dei cutoliani in Campania, scomparvero anche in Puglia, e l'organizzazione dominante divenne quella della [[Sacra corona unita|Sacra Corona Unita]] fondata dagli 'ndranghetisti.
 
=== Camorra e Triadi cinesi ===
Alcuni gruppi napoletani, tra cui i Giuliano di Forcella, hanno intrecciato relazioni di affari con gruppi cinesi soprattutto nel settore della contraffazione di marchi italiani.
I gruppi napoletani hanno imposto il prezzo finale dei prodotti e in cambio hanno fornito i servizi per aggirare i controlli.
I cinesi inoltre hanno fatto entrare nelle loro società diversi boss napoletani.<ref>[http://roma.repubblica.it/dettaglio/la-camorra-all%C2%BFesquilino-patto-con-i-cinesi/1488265 La camorra all¿Esquilino, patto con i cinesi | Roma la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Camorra e mafia nigeriana ===
I rapporti tra camorra e [[mafia nigeriana]] riguardano soprattutto il [[traffico di droga]] e la [[prostituzione]]. In particolare, i camorristi permettono ai clan nigeriani di organizzare la tratta delle donne sul territorio in cambio di una quota sui guadagni. <ref>[http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/403 Libera.it-Mafie straniere]</ref>
 
=== Camorra e mafia albanese ===
 
Dalla seconda relazione semestrale del [[2010]] della [[Direzione Investigativa Antimafia|DIA]] vengono illustrati contatti tra la mafia albanese e il clan Mazzarella, con gli Scissionisti di Secondigliano e i Serino di Salerno.
 
== La Camorra nei media ==
La camorra ha ispirato diversi autori [[cinema]]tografici e [[Televisione|televisivi]], che ne hanno tratto racconti e documentari a partire dalla metà del [[XX secolo]].
 
=== Televisione ===
* ''[[Storie della camorra]]'', uno sceneggiato televisivo in sei puntate, trasmesso dalla Rai nel maggio-giugno 1978 e liberamente ispirato al libro di [[Vittorio Paliotti]], ''La camorra''. Il cast era composto da circa un centinaio di attori, fra i quali [[Mariano Rigillo]], [[Guido Alberti]], [[Massimo Ranieri]], [[Ferruccio De Ceresa]], [[Luigi Vannucchi]], [[Silvano Tranquilli]], [[Ivo Garrani]], [[Isa Danieli]], [[Luigi De Filippo]], [[Angela Luce]].
* ''[[La squadra (serie televisiva)|La squadra]]'', serie televisiva ambientata a Napoli che racconta le vicende di un commissariato di zona.
* ''[[La nuova squadra]]'', serie tv andata in onda su RaiTre, narra le vicende del commissariato di [[Spaccanapoli]], quartiere di Napoli.
 
=== Cinema ===
* ''[[I contrabbandieri del mare]]'', [[1948]]. [[Regia cinematografica|Regia]] di [[Roberto Bianchi Montero]]. Con [[Rossano Brazzi]], [[Carlo Ninchi]], [[Claudio Gora]], [[Elena Zareschi]].
* ''[[Processo alla città]]'', [[1953]]. Regia di [[Luigi Zampa]]. Con [[Amedeo Nazzari]], [[Silvana Pampanini]], [[Mariella Lotti]], [[Paolo Stoppa]].
* ''[[La sfida]]'', [[1957]]. Regia di [[Francesco Rosi]]. Con [[Rosanna Schiaffino]], [[José Suarez]], [[Nino Vingelli]].
* ''[[Lo sgarro]]'', [[1962]]. Regia di [[Silvio Siano]]. Con [[Gérard Blain]], [[Giordana Miletic]], [[Charles Vanel]], [[Saro Urzì]].
* ''[[Le mani sulla città]]'', [[1963]]. Regia di [[Francesco Rosi]]. Con [[Rod Steiger]], [[Salvo Randone]], [[Guido Alberti]].
* ''[[Camorra (film)|Camorra]]'', [[1972]]. Regia di [[Pasquale Squitieri]]. Con [[Fabio Testi]], [[Jean Seberg]], [[Raymond Pellegrin]], [[Charles Vanel]], [[Lilla Brignone]], [[Enzo Cannavale]].
* ''[[La legge della camorra]]'', [[1973]], Regia di [[Demofilo Fidani]]. Con: [[Jeff Cameron]], [[Raffaele Di Mario]]
* ''[[Sgarro alla camorra]]'', [[1973]]. Regia di [[Ettore Maria Fizzarotti]]. Con [[Mario Merola]], [[Franco Acampora]], [[Dada Gallotti]].
* ''[[I guappi]]'', [[1974]]. Regia di Pasquale Squitieri. Con [[Claudia Cardinale]], [[Franco Nero]], [[Fabio Testi]].
* ''[[Napoli violenta]]'', [[1976]]. Regia di [[Umberto Lenzi]]. Con [[Maurizio Merli]], [[John Saxon]], [[Barry Sullivan]], [[Elio Zamuto]].
* ''[[Napoli spara!]]'', [[1977]]. Regia di [[Mario Caiano]]. Con [[Henry Silva]], [[Leonard Mann]], [[Jeff Blinn]], [[Evelin Stewart]].
* ''[[Napoli si ribella]]'', 1977. Regia di [[Michele Massimo Tarantini]]. Con [[Luc Merenda]], [[Enzo Cannavale]], [[Adolfo Lastretti]].
* ''[[Onore e guapparia]]'', 1977. Regia di [[Tiziano Longo]]. Con [[Pino Mauro]], [[Laura Grey]], [[Mario Carretta]].
* ''[[La mazzetta]]'', [[1978]]. Regia di [[Sergio Corbucci]]. Con [[Nino Manfredi]], [[Paolo Stoppa]], [[Imma Piro]], [[Ugo Tognazzi]].
* ''[[L'ultimo guappo]]'', 1978. Regia di [[Alfonso Brescia]]. Con [[Mario Merola]], [[Walter Ricciardi]], [[Luciano Catenacci]].
* ''[[Napoli... serenata calibro 9]]'', 1978. Regia di [[Alfonso Brescia]]. Con [[Mario Merola]], [[Nick Jordan]], [[Ria De Simone]].
* ''[[I contrabbandieri di Santa Lucia]]'', [[1979]]. Regia di [[Alfonso Brescia]]. Con [[Mario Merola]], [[Antonio Sabato]], [[Edmund Purdom]], [[Nunzio Gallo]].
* ''[[I guappi non si toccano]]'', [[1979]]. Regia di [[Mario Bianchi (regista)|Mario Bianchi]]. Con [[Gabriele Tinti]], [[Paola Senatore]], Pino Mauro, [[Richard Harrison]], [[Marisa Laurito]].
* ''[[Napoli, Palermo, New York il triangolo della camorra]]'', 1981. Regia di [[Alfonso Brescia]]. Con: [[Mario Merola]], [[Renato Rossini]], [[Massimo Mollica]], [[Liana Trouche]], [[Guido Leontini]], [[Guido Alberti]]
* ''[[Mi manda Picone]]'', [[1983]]. Regia di [[Nanni Loy]]. Con [[Giancarlo Giannini]] e [[Lina Sastri]].
* ''[[Guapparia]]'', [[1984]]. Regia di [[Stelvio Massi]]. Con [[Mario Merola]], [[Ida Di Benedetto]], [[Marzio Honorato]], [[Ria De Simone]].
* ''[[Ternosecco]]'', [[1985]]. Regia di [[Giancarlo Giannini]]. Con [[Giancarlo Giannini]], [[Lino Troisi]].
* ''[[Il camorrista]]'', [[1986]]. Regia di [[Giuseppe Tornatore]]. Con [[Ben Gazzara]], [[Laura Del Sol]], [[Leo Gullotta]], [[Nicola Di Pinto]].
* ''[[Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti]]'', [[1986]]. Regia di [[Lina Wertmüller]]. Con [[Ángela Molina]], [[Harvey Keitel]].
* ''[[Scugnizzi]]'', [[1989]]. Regia di [[Nanni Loy]]. Con [[Leo Gullotta]], [[Aldo Giuffrè]], [[Imma Piro]].
* ''[[Luna rossa (film 2001)|Luna rossa]]'', [[2001]]. Regia di [[Antonio Capuano]]. Con [[Licia Maglietta]].
* ''[[La vita degli altri]]'', [[2002]]. Regia di Nicola De Rinaldo. Con [[Renato Carpentieri]].
* ''[[Il latitante (film 2003)|Il latitante]]'', [[2003]]. Regia di [[Ninì Grassia]]. Con [[Karim]], [[Tony Sperandeo]], Nicola Di Pinto, [[Barbara Chiappini]].
* ''[[Gomorra (film)|Gomorra]]'', [[2008]]. Regia di [[Matteo Garrone]]. Tratto dal romanzo ''[[Gomorra (romanzo)|Gomorra]]'' di [[Roberto Saviano]].
* ''[[Fortapàsc]]'', [[2009]]. Regia di [[Marco Risi]].
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Michel Allard. ''Jeanne Calment: from Van Gogh's time to ours, 122 extraordinary years''. (in inglese) New York, WH Freeman, 1998. ISBN 0-7167-3251-3.
{{w|Campania|settembre 2012}}
* Jean-Marie Robine e Michel Allard. ''Jeanne Calment: Validation of the Duration of Her Life'', in Bernard Jeune e James W. Vaupel. ''Validation of Exceptional Longevity''. (in inglese) Odense University Press, 1999. ISBN 87-7838-466-4.
* Aleni Sestito, Laura - ''La camorra e i bambini: un'indagine nel contesto scolastico napoletano''. [[Milano]], [[Italia]]: Unicopli, (Minori. Università), [[1997]]. 191 p., ill., bibliography p. [185]-191, 22&nbsp;cm. ISBN 88-400-0462-9; LC 97193730; BNI 97260487.
*{{en}} Allum F. (2006) ''Camorristi, politicians, and businessmen: the transformation of organized crime in post-war Naples'', Leeds, Northestern University press.
* Allum Percy, ''Potere e società a Napoli nel dopoguerra''. [[Torino]], [[Italia]]: [[1979]]; Einaudi Editori (Collana Saggi). p.&nbsp;549 (pubblicazione originale: 1973; Cambridge University Press).
* Aquaro, Roberto. ''Camorra a Taranto''. (Nota introduttiva di [[Antonio Scialpi]]). [[Taranto]], Italia: [[Mediasud]], (Città e Società), [[1986]]. 181+[2] p., ill., port., 21&nbsp;cm. BNI 89001586; [IT/ICCU/CFI/0022122].
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* Barbagallo, Francesco. ''Camorra e criminalità organizzata in Campania''. Napoli, Italia: Liguori, (Proposte; 26), [[1988]]. 209 p., 22&nbsp;cm. ISBN 88-207-1746-8; BNI 91005205; [IT/ICCU/CFI/0144026]; LC 89182617.
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* Parlamento Italiano. ''Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari''. Camorra, politica, pentiti: la relazione del presidente [[Luciano Violante]] e le deposizioni di [[Pasquale Galasso]] e [[Salvatore Migliorino]], le accuse della magistratura contro otto parlamentari: atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla [[Mafia]]. (Prefazione di [[Antonio Riboldi]]; a cura di [[Orazio Barrese]]). Soveria Mannelli, Italia: Rubbettino, 1994. 545 p., bibliogr., 24&nbsp;cm. ISBN 88-7284-222-0; LC 94192170.
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* Serao Ernesto. ''La camorra''. Napoli, Italia: [[Imagaenaria]], [[2009]], 160 p.
 
== Voci correlate ==
* [[Guinness dei primati]]
Per approfondire, consulta la [[:categoria:camorra|categoria "camorra"]].
* [[Lista delle 100 persone più longeve accertate]]
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* [[MafiaSenilità]]
* [['NdranghetaAnnibal Camoux]]
=== Organizzazioni ===
* [[Nuova Camorra Organizzata]]
* [[Nuova camorra pugliese]]
* [[Nuova Famiglia]]
* [[Clan dei Casalesi]]
* [[Clan Giuliano]]
* [[Clan De Falco]]
* [[Clan Di Gioia]]
* [[Clan Di Lauro]]
* [[Scissionisti di Secondigliano]]
* [[Clan Belforte]]
* [[Clan Cava]]
* [[Clan Graziano]]
* [[Clan Piccolo]]
* [[Clan Contini]]
* [[Clan Marrazzo]]
* [[Clan Pagnozzi]]
* [[Clan D'Alessandro]]
* Clan Di Biasi
 
=== Boss ===
* [[Raffaele Cutolo]]
* [[Antonio Bardellino]]
* [[Francesco Bidognetti]]
* [[Luigi Giuliano]]
* [[Salvatore Giuliano (camorra)|Salvatore Giuliano]]
* [[Carmine Alfieri]]
* [[Pasquale Galasso]]
* [[Gennaro Licciardi]]
* [[Vincenzo Licciardi]]
* [[Edoardo Contini]]
* [[Vincenzo Marrazzo]]
* [[Vincenzo Casillo]]
* [[Pasquale Scotti]]
* [[Mario Cuomo]]
* [[Salvatore Di Maio]]
* [[Vincenzo Esposito]]
* [[Michele Zagaria]]
* [[Francesco Schiavone]]
* [[Gennaro Mazzarella]]
 
=== Vittime ===
* [[Vittime della camorra]]
* [[Nunzio Giuliano]]
 
=== Altro ===
* [[Faida di Scampia]]
* [[Repubblica di Santo Stefano]]
* [[Taccaro]]
* [[Processo Spartacus]]
* [[La camorra]] composizione di [[Astor Piazzolla]] ispirata all'organizzazione criminale
 
</div>
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto/notizia|Berlusconicommons=Category:Jeanne l'inappellabilità interessa anche il casoCalment|etichetta=Jeanne SMECalment}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.grg.org/JCalmentGallery.htm|Galleria fotografica della Calment a varie età}}
* [http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=2958 ''Il Sistema camorra''], Intervista di [[Arcoiris TV]] (VIDEO)
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.bibliocamorra.altervista.org/ Biblioteca digitale sulla Camorra - Università degli Studi di Napoli "Federico II" - Dipartimento di Filologia Moderna]
* {{cita web|http://www.demogr.mpg.de/books/odense/6/09.htm|Jeanne Calment: Validation of the Duration of Her Life|lingua=en}}
* [http://www.delittiimperfetti.com/all_stats.php?year=2010&out_movente=30 Statistiche aggiornate dei morti di camorra]
* {{cita web|http://www.astro.com/astro-databank/Calment,_Jeanne|Breve biografia di Jeanne Calment|lingua=en}}
* [http://www.nazioneindiana.com/2006/08/27/articoli-di-roberto-saviano/ Articoli di Roberto Saviano] pubblicati su [[Nazione Indiana]]
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=avXAB9dNI2E&NR=1|titolo=Breve servizio del marzo 1987 su Jeanne Calment|lingua=fr}}
* [http://www.osistema.org/ 'O Sistema, Sito sulla camorra]
* [{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=bLUd0lbytTU&featurecB_yIlnaryg|titolo=PlayList&p=CA09B4353BBF6D9E&index=0&playnext=1Intervista Bludel Notte.1994 Laa StoriaJeanne della camorra]Calment|lingua=fr}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=_ADIZoNQP78&feature=related|titolo=Apparizione di Jeanne Calment in Vincent and me|lingua=en}}
* {{it}}{{en}}{{fr}}{{es}}[http://www.libera.it Sito di ''Libera'']
* [http://www.avvisopubblico.it Sito di ''Avviso pubblico'' - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie]
* [http://www.regione.toscana.it/cld Regione Toscana - Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica]
* [http://www.osservatoriocamorra.org Osservatorio sulla camorra e sull'illegalità]
 
{{Box successione
{{Camorra}}
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{{Mafie italiane}}
|carica = Decana di Francia
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|carica = [[Primati di longevità umana#Massima longevità umana|Persona più longeva di tutti i tempi]]
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