Petra (Giordania) e Jeanne Calment: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Avvisounicode}}
|Nome = Jeanne Louise
{{Sito archeologico
|NomeCognome = PetraCalment
|PreData = pronuncia: {{IPA|/ʒan lwiːz kalˈmɑ̃/}}
|Immagine = Petra Jordan BW 36.JPG
|Sesso = F
|LarghezzaImmagine =
|LuogoNascita = Arles
|Didascalia = ''El Deir'' a Petra.
|GiornoMeseNascita = 21 febbraio
|Civiltà =
|UtilizzoAnnoNascita = 1875
|StileLuogoMorte = Arles
|GiornoMeseMorte = 4 agosto
|Epoca =
|AnnoMorte = 1997
<!-- Localizzazione -->
|StatoAttività = JOR
|Nazionalità = francese
|Suddivisione1 = [[Governatorato di Ma'an|Ma'an]]
|Suddivisione2Categorie = no
|FineIncipit = è stata l'[[Lista delle 100 persone più longeve accertate|essere umano più longevo]] di cui si abbia avuto notizia certa
|Suddivisione3 =
|Immagine = JeanneCalmentaged20.jpg
|Altitudine =
|Didascalia = Jeanne Louise Calment intorno ai 20 anni
<!-- Dimensioni -->
|Superficie = n.d.
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<!-- Scavi -->
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<!-- Amministrazione -->
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<!-- Coordinate -->
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}}
[[File:Acte de naissance de Jeanne Calment.png|thumb|L'atto di nascita di Jeanne Louise Calment]]
Francese di Arles, visse {{Età e giorni|1875|2|21|1997|8|4}} ({{Età in giorni|1875|2|21|1997|8|4}} giorni). Confermata dall'atto di nascita, tale longevità fu accuratamente documentata dagli studi scientifici sul suo caso, e la verifica richiese un dispiegamento di mezzi senza precedenti per un riscontro del genere<ref>[http://www.demogr.mpg.de/books/odense/6/09.htm Validation of Exceptional Longevity - Jeanne Calment: Validation of the Duration of Her Life]</ref>. Condusse una vita estremamente attiva, tanto che cominciò a praticare la scherma a 85 anni, e a 100 anni andava ancora in bicicletta; inoltre fumò fino a 118 anni<ref>[http://www.astro.com/astro-databank/Calment,_Jeanne Calment, Jeanne - Astro-Databank, Jeanne Calment horoscope, born 21 February 1875 in Arles<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Biografia ==
{{UNESCO
Jeanne Louise Calment nasce il 21 febbraio [[1875]] alle 7 del mattino ad [[Arles]] ([[Francia]]) in Rue Collège du Roure da Nicolas Calment ([[1838]]-[[1931]]), carpentiere navale e da Marguerite Gilles ([[1838]]-[[1924]]), casalinga, proveniente da una famiglia di mugnai. I genitori avevano entrambi 37 anni e si erano sposati il 16 ottobre [[1861]], Jeanne era l'ultima di quattro figli, i suoi fratelli erano Antoine ([[1862]]-[[1866]]), Marie ([[1863]]-[[1865]]) e François ([[1865]]-[[1962]]). Jeanne Calment proveniva da una famiglia tradizionalmente longeva: suo fratello visse 97 anni, suo padre 93, sua madre 86, ma suo fratello Antoine morì a soli 4 anni, sua sorella Marie a 2. Viene battezzata il 23 febbraio.
|tipoBene = patrimonio
|nome = Petra
|nomeInglese = Petra
|immagine =
|anno = 1985
|annoEliminazione =
|tipologia = Culturali
|criterio = (i)(iii)(iv)
|pericolo = Non in pericolo
|link = 326
|linkMappa =
}}
 
Fra [[1881]] e [[1886]] frequenta una scuola privata elementare in Place de la République. Nel [[1885]] partecipa al funerale di [[Victor Hugo]] con la sua famiglia al [[Pantheon (Parigi)|Pantheon]] di [[Parigi]] il 1º giugno. Nel [[1888]] incontra [[Vincent van Gogh]] che visita il negozio di suo padre e lo descrive come "sporco, mal vestito e sgradevole" e trovandolo "brutto, scortese e malato". L'8 aprile [[1896]] nella [[Cattedrale di Arles|chiesa di Saint-Trophime]] in Place de la République ad [[Arles]] sposa suo cugino di secondo grado Fernand Nicolas Calment ([[1868]]-[[1942]]). Vanno a vivere in un appartamento situato in Rue Gambetta e gestiscono il negozio "Nouveautés - Calment" che si trovava all'angolo tra Rue Gambetta e Rue Saint Estève. Due anni dopo danno alla luce una figlia, Yvonne ([[1898]]-[[1934]]). Nel [[1906]] la famiglia si trasferisce da Rue [[Léon Gambetta]] a Rue Saint Estève. Il 18 settembre [[1924]] all'età di 86 anni muore la madre di Jeanne, Marguerite Gilles.
[[File:Petra ___location map-it.svg|thumb|Localizzazione di Petra]]
'''Petra''' (da πέτρα, ''roccia'' in [[lingua greca|greco]]) è un [[sito archeologico]] della [[Giordania]], posto a circa 250&nbsp;km a sud della capitale [[Amman]], in un [[Bacino (geografia)|bacino]] tra le montagne ad Est del [[Wadi Araba]], la grande [[valle]] che si estende dal [[Mar Morto]] fino al [[Golfo di Aqaba]] del [[mar Rosso]].
Il suo nome [[Lingue semitiche|semitico]] era '''Reqem''' o '''Raqmu''' («la Variopinta»), attestato anche nei [[Manoscritti del Mar Morto|manoscritti di Qumran]].
 
Nel [[1926]] la figlia Yvonne sposa Joseph Billot (nato il 5 marzo [[1891]]), cavaliere della [[Legion d'onore|Legion d'Onore]] e capitano dell'[[Armée de terre|Esercito francese]]. Il 23 dicembre dello stesso anno nasce il loro figlio Frédéric Billot. Jeanne in questo periodo vive nuovamente in Rue Gambetta. L'8 gennaio [[1931]], all'età di 93 anni, muore il padre di Jeanne, Nicolas, mentre il 19 gennaio [[1934]] muore per [[polmonite]] sua figlia Yvonne, a soli 36 anni, lasciando a Jeanne il compito di crescere il nipotino. Il 2 ottobre [[1942]], poi, muore a 73 anni Fernand Nicolas Calment, il marito di Jeanne. Il 3 marzo [[1950]] suo nipote Frédéric Billot sposa Renée Yvonne Taque, nata a [[La Londe-les-Maures]] nel [[Varo (dipartimento)|Var]] il 20 gennaio [[1926]]. Il 1º dicembre [[1962]] muore il fratello di Jeanne, François Calment all'"Hospice de Chiavary" di [[Arles]], all'età di 97 anni, e il 13 agosto [[1963]] a 36 anni muore in un incidente di moto suo nipote Frédéric Billot.
Fu nell'antichità una città [[Edomiti|edomita]] e poi divenne capitale dei [[Nabatei]]. Verso l'[[VIII secolo]] fu abbandonata in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali e, benché le antiche cavità abbiano ospitato famiglie [[beduini|beduine]] fino ad anni recenti, fu in un certo senso dimenticata fino all'epoca moderna. Il complesso archeologico fu rivelato al mondo occidentale dall'esploratore [[Svizzera|svizzero]] [[Johann Ludwig Burckhardt]] nel [[1812]].
 
Nel [[1965]], all'età di 90 anni, priva di eredi, Jeanne Calment stipulò un contratto, comune in [[Francia]], di vendita del suo [[appartamento]] [[condominio|condominiale]] ''en viager'' (o ipoteca inversa, simile alla [[nuda proprietà]] applicabile in Italia) all'avvocato quarantasettenne André-François Raffray. Raffray accettò di pagare una somma mensile sino alla morte della donna: all'epoca Jeanne aveva novant'anni e il valore dell'appartamento equivaleva a dieci anni di pagamento. Nonostante ciò, l'affare non si è rivelato vantaggioso per Raffray. La Calment è sopravvissuta infatti per più di trent'anni, mentre l'uomo fu stroncato da un [[Carcinoma del colon-retto|cancro al colon]] nel dicembre [[1994]], settantasettenne, e trasmise l'obbligazione alla propria vedova. Sempre nel [[1965]] Jeanne ritornò a vivere in Rue Saint Estève con la vedova di suo nipote, Renée Billot. Dopo aver vissuto nella sua abitazione fino all'età di 110 anni, nel [[1985]] la Calment si trasferì in una casa di riposo.
Le numerose facciate intagliate nella roccia, riferibili per la massima parte a sepolcri, ne fanno un monumento unico, che è stato dichiarato [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] il 6 dicembre [[1985]]. Anche la zona circostante è dal [[1993]] [[parco nazionale]] [[archeologia|archeologico]]. Nel [[2007]], inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette [[Nuove sette meraviglie del mondo|sette meraviglie del mondo moderno]].
 
Jeanne Calment salì alla ribalta delle cronache internazionali nel [[1988]], quando il centenario della venuta di [[Vincent van Gogh|Van Gogh]] nella sua città natale, [[Arles]], attrasse i media sul posto e le offrì l'occasione di parlare con i giornalisti. Jeanne rivelò di aver incontrato in gioventù il pittore, che le aveva chiesto del denaro per dipingere alcuni dei suoi quadri più celebri. Nonostante fosse un uomo "brutto, trasandato e consumato dall'alcol",<ref>{{YouTube|cB_yIlnaryg|Intervista a Jeanne Calment, 1994}}</ref> come lo definì la Calment stessa, ella gli diede dei soldi. Aveva inoltre presenziato al funerale di [[Victor Hugo]] nel [[1885]]. Questi fatti destarono curiosità e la ripercussione non si fece attendere: subito dopo il [[Guinness dei primati]] se ne interessò, attribuendole il record di persona vivente più longeva del mondo. Durante la sua vita Calment incontrò anche il poeta e [[premio Nobel]] [[Frédéric Mistral]], e andò a vedere uno spettacolo di [[Joséphine Baker]].
== Geografia ==
[[File:Petra First Glimpse.jpg|thumb|left|Lo sbocco della gola del ''Sîq'' su Petra. Si intravede la facciata di ''[[El Khasneh]]'']]Petra è situata a mezza strada tra il [[Golfo di Aqaba]] e il [[Mar Morto]], ad un'altezza tra 800 e 1396 metri [[s.l.m.]], (l'area urbana si situa intorno ai 900&nbsp;m) nella regione montagnosa di [[Edom]] ad est del [[Wadi Araba]], a circa 3 ore di strada da [[Amman]].
 
Il 21 giugno [[1986]], con la morte di Eugénie Roux, divenne la persona vivente più longeva di Francia. Nel marzo [[1987]], all'età di 112 anni, partecipò a un servizio a lei dedicato su [[TF1]]. Il 17 settembre [[1989]] a 114 anni e 208 giorni diventò la [[Lista delle 100 persone più longeve accertate|persona più longeva di tutti i tempi]] di cui si hanno notizie certe, escludendo quindi i casi controversi come quello di Anna Eliza Williams. Il 13 dicembre [[1990]] uscì nei cinema [[Canada|canadesi]] il film ''[[Vincent et moi]]'', dedicato a [[Vincent van Gogh]]: Jeanne partecipò al film nel ruolo di sé stessa diventando, coi suoi 114 anni, la più anziana attrice di tutti i tempi<ref>{{YouTube|_ADIZoNQP78|Apparizione di Jeanne Calment nel film, 1989}}</ref>. Nel [[1995]] uscì un [[documentario]] in [[lingua francese|francese]] sulla sua vita, intitolato ''Oltre i 120 anni con Jeanne Calment''. Nel [[1996]] la casa di riposo dove viveva lanciò un [[CD]], ''Maîtresse du temps'' (''La signora del tempo''), con la voce di Jeanne che ricordava la propria vita, mista a tracce di [[rap]] e d'altro genere che uscì a febbraio.
La posizione e la disponibilità di acqua ne fecero un luogo propizio allo sviluppo e alla prosperità di una città. Il luogo è accessibile solo da nord-ovest, per uno stretto sentiero di montagna, e da est attraverso un [[canyon]] lungo circa 1,5&nbsp;km e profondo fino a 200 metri, il ''Sîq'', che ospitava la principale strada di accesso.
=== Geologia ===
Le tombe di Petra sono scavate nei canaloni e sui fronti rocciosi delle montagne, mentre l'area urbana, a causa della mancanza di vegetazione, è caratterizzata da un vasto affioramento di pietrame derivante dal crollo degli alzati degli edifici, sicché roccia e pietre sono visibili in ogni punto.
 
Morì il 4 agosto [[1997]] alla casa di riposo La Maison du Lac all'età di 122 anni e 164 giorni, diventando l'[[Primati di longevità umana#Massima longevità umana|essere umano più longevo]] di cui si abbia avuto notizia certa; venne sepolta nella tomba di famiglia nel Cimetière de Trinquetaille, che si trova nell'omonimo quartiere di Arles<ref>[https://www.findagrave.com/memorial/1864/jeanne-louise-calment Cenni biografici]</ref>. Dopo la sua morte, le succedettero nel primato mondiale di persona più anziana in vita la [[Canada|canadese]] [[Marie-Louise Febronie Meilleur]] e in quello nazionale Anne Primout, di origine [[Algeria|algerina]].
Le costruzioni funerarie sono in gran parte ricavate nell'[[Arenaria (roccia)|arenaria]] policroma di età paleozoica (deposito deltizio Cambriano/Ordoviciano - Form. di Umm Ishrin Sandstone), una [[roccia sedimentaria]] prodotta dalla sedimentazione e dall'accumulo di piccoli granelli di [[sabbia]]. Il risultato di questo processo è una roccia coerente e resistente, ma al contempo facile da scavare, organizzata in strati o bancate. Una caratteristica particolare di queste arenarie è la variazione del colore, con sfumature dal giallo ocra al rosso fuoco al bianco, dovute alla diversa concentrazione degli ossidi durante il lungo processo di consolidamento. Queste spettacolari variazioni cromatiche sono particolarmente visibili sui soffitti di molti ipogei di Petra.
 
===Ipotesi di frode===
Nei dintorni di Petra si trovano anche rocce contenenti [[silice]], che i Nabatei sfruttavano per produrre un [[cemento]] impermeabile.
[[File:JeanneCalmentaged22.jpg|thumb|Yvonne Calment. Per anni questa foto venne erroneamente identificata come Jeanne intorno ai 22 anni.<ref>https://medium.com/@yurideigin/jaccuse-why-122-year-longevity-record-may-be-fake-af87fc0c3133</ref>]]
L'ingresso della città è un antico letto fluviale, una profonda gola tagliata nelle alte pareti di arenaria che venne trasformata in trincea viaria deviando altrove il corso del torrente. L'area di Petra è molto vicina al sistema Mar Morto-Valle del Giordano, caratterizzato da un'intensa attività tettonica, con cinematica trasforme-transtensiva sinistra, legata alla separazione (rift) tra [[placca arabica]] e [[Placca africana|africana]]. Il 19 maggio [[363]], e poi ancora nel [[419]], nel [[551]] e nel [[747]] ebbero luogo [[Terremoto|terremoti]] che danneggiarono la città e i suoi monumenti.
Nel 2018 il gerontologo russo Valery Novoselov ha ipotizzato che la Calment sia morta nel 1934 a 59 anni di età, e che sua figlia Yvonne (che allora aveva 36 anni) abbia usurpato la sua identità per evitare una tassa di successione. Questa ipotesi suggerirebbe che la Calment che morì nel 1997 fosse in realtà Yvonne (e non Jeanne) e avesse dunque soltanto 99 anni.<ref>https://www.leafscience.org/valery-novoselov-investigating-jeanne-calments-longevity-record/</ref>
 
== Primati ==
<gallery>
[[File:JeanneCalmentaged40.jpg|thumb|Jeanne Calment intorno ai 40 anni negli anni '20]]
File:Petra-Gres1.jpg|
;[[Lista delle 100 persone più longeve accertate#Lista|Persona più longeva di tutti i tempi]]
File:Petra-Gres2.jpg|
Se si escludono i controversi casi di [[Izumi Shigechiyo|Shigechiyo Izumi]] e Carrie C. White, Jeanne è stata la seconda persona al mondo (dopo Augusta Holtz) a raggiungere documentatamente i 115 anni, e di conseguenza anche tutte le età maggiori fino ai 122 anni. È inoltre l'unica ad aver superato incontestabilmente la soglia dei 120 anni.
File:Petra-Gres3.jpg|
File:Petra-Gres4.jpg|
File:Petra-Gres5.jpg|
File:PetraRock2.jpg|
File:PetraRock1.jpg|
</gallery>
 
Quando raggiunse i 120 anni e 237 giorni divenne, inconfutabilmente, la persona più longeva di tutti i tempi. A tale età eguagliò infatti il precedente primatista, [[Izumi Shigechiyo|Shigechiyo Izumi]], lasciandosi poi alle spalle il supercentenario [[giappone]]se. Sul record di Izumi aleggiano peraltro numerosi dubbi, e di fatto potrebbero averlo detenuto, all'epoca, altre due persone. La Calment l'avrebbe quindi conseguito, alternativamente,
=== L'irrigazione ===
* o il 16 ottobre [[1995]], a 120 anni e 237 giorni (controversa età di Shigechiyo Izumi),
[[File:Petra-Roman-Aqueduct.jpg|thumb|Il canale scavato nella roccia per indirizzare l'acqua]]
* o il 20 maggio [[1991]], a 116 anni e 88 giorni (controversa età di Carrie C. White),
In questa regione [[deserto|semidesertica]] le sorgenti erano rare e potevano fornire acqua solo per poche famiglie. I bisogni primari vennero quindi fronteggiati utilizzando l'[[acqua piovana]] disponibile in circa 150&nbsp;mm/anno (oggi la [[piovosità]] oscilla tra i 50 e i 250&nbsp;mm/anno), e i Nabatei crearono un sistema di regole per la ripartizione del consumo d'acqua
* o addirittura il 17 settembre [[1989]], a 114 anni e 208 giorni (età di Anna Eliza Williams).
<ref>[[Strabone]], nel [[I secolo a.C.]], testimonia che Petra disponeva di abbondanti risorse d'acqua, sia per l'uso domestico sia per l'irrigazione. (Fonte [http://www.amnh.org/exhibitions/petra/stone/water.php])</ref>.
Ma l'accurata documentazione della sua età non lascia spazio a dubbi sull'attuale detentrice del primato.
 
;[[Primati di longevità umana|Decana dell'umanità]]
La posizione geografica di Petra in fondo a una valle rocciosa, unita alla relativa impermeabilità delle rocce circostanti, permettevano di recuperare acque pluviali da un bacino di circa 92&nbsp;km².
Il primato di decana dell'umanità le fu riconosciuto dal [[Guinness dei primati]] nel [[1988]].<ref>prima comparsa nel libro del Guinness del 1989, nuova citazione alla fine</ref> Tuttavia, in seguito, lo perse in favore di Carrie C. White, che si asseriva nata nel [[1874]], mentre verosimilmente era di quattordici anni più giovane. Ricerche successive, svolte sulla base dei censimenti, rivelarono che il Guinness, con ogni probabilità, aveva ragione la prima volta. Alternativamente, quindi, Jeanne Calment sarebbe diventata la persona più anziana del mondo
Questa impermeabilità creava d'altra parte anche molti problemi, a causa dei fenomeni [[alluvione|alluvionali]] tipici delle zone desertiche, dove gli improvvisi temporali inducono la crescita rapidissima e tumultuosa di estemporanei [[torrente|torrenti]], molto potente e quindi distruttiva, che si incanalano tumultuosi in quelli che fino al momento della tempesta non sembravano altro che canaloni sassosi.
* o alla morte di Carrie C. White, il 14 febbraio [[1991]], a 115 anni e 358 giorni,
<ref>In effetti, prima di essere deviato nel [[XX secolo]], il ''[[uadi|wadi]] Musa'' (che vuol dire ''il fiume di Mosè'') che scorreva nel Sîq dalla sorgente di ''‘Ayn Musa'' (la ''sorgente di Mosè'') fino al villaggio di Gaia causava frequentemente alluvioni molto pericolose, come l'ultima del 1963. Il nome di queste acque deriva dalla tradizione [[Beduini|beduina]] secondo la quale [[Mosè]] e il suo popolo si fermarono a Petra, durante la traversata del deserto, e il [[profeta]] vi fece scaturire una fonte percuotendo la roccia con il suo bastone. Nel villaggio vicino a ''[[uadi|wadi]] Musa'' c'è una tomba che si dice essere quella di [[Miriam (Esodo)|Miriam]], la sorella di Mosè.</ref>.
* o direttamente alla morte di Florence Knapp, l'11 gennaio [[1988]], a 112 anni e 324 giorni.
[[File:Petra.aqueduct.jpg|thumb|left|Resti di acquedotto]]
Il Guinness le rese ufficialmente il titolo alla morte della White.
 
;Altro
Ancor oggi sono visibili impianti destinati a raccogliere e a distribuire l'acqua superando i forti dislivelli del terreno, in particolare sbarramenti e [[Cisterna|cisterne]] a cielo aperto. Per la raccolta esisteva anche un'importante rete di cisterne sotterranee. A nordest e a sudest di Petra, le acque del Sîq scorrevano in gallerie scavate nella roccia e intonacate con [[gesso (materiale)|gesso]] impermeabile, o in una rete idrica in leggera pendenza, fatta di tubi di [[terracotta]] o di [[ceramica]]. Questa rete alimentava l'[[acquedotto]], le 200 cisterne (molte delle quali erano situate sul monte ''Umm al-Beira'', che vuol dire "Madre delle cisterne"), bacini di raccolta ed un [[ninfeo]], che era una fontana pubblica; una parte delle cisterne, che riutilizzano anche strutture più antiche, si può tuttavia attribuire ad epoche successive a quelle urbane. Un'altra rete, di maggiore [[portata]], consentiva di captare l'acqua di sorgenti più lontane e di rifornire quartieri più in alto. L'insieme di queste reti idriche portava a Petra circa 40 milioni di litri d'acqua al giorno<ref>quantità sufficiente, commenta la fonte [http://www.amnh.org/exhibitions/petra/stone/water.php], per più di 100.000 americani di oggi</ref>.
I primati collezionati dalla Calment possono essere naturalmente estesi alla [[Francia]], al continente [[Europa|europeo]] e all'ambito dei soli individui di [[donna|sesso femminile]]. È stata, inoltre, l'ultima sopravvissuta fra le persone nate, certificatamente, negli [[anni 1870|anni Settanta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
 
== La genealogia della famiglia di Jeanne Calment ==
Dal punto di vista tecnologico, il sistema di distribuzione dell'acqua a Petra è stato paragonato a quello di [[Roma antica|Roma]] nello stesso periodo, ed era certamente sufficiente a coprire i bisogni della città. Furono proprio i Romani che utilizzarono la rete idrica come sistema di pressione militare, tagliando l'acquedotto in occasione di un assedio, proprio come accadde secoli dopo - per vendetta della storia - alla loro città per opera di [[Vitige]].
 
{{Albero genealogico/inizio}}
Il risultato di questa padronanza delle risorse idriche fu la creazione, all'epoca, di una vera e propria [[oasi]] artificiale, delle cui installazione oggi rimangono solo resti.
{{Albero genealogico | | | | | |MAM|~|y|~|BAB| | | | | |MAMMAR|~|y|~|BABMAR| | | | | |MAM=Marguerite Gilles<br />(1838-1924)|BAB=Nicolas Calment<br />(1838-1931)|MAMMAR=Marie Félix<br />(1847-1931)|BABMAR=Jacques Calment<br />(1840-?)}}
 
{{Albero genealogico | | | | | |,|-|-|-|+|-|-|-|v|-|-|-|.| | | | | |!| | | | | }}
=== Agricoltura e allevamento ===
{{Albero genealogico | | | | |FRA| |SOR| |FRA2| |JEANNE|~|y|~|MAR| | | | | | | |FRA=Antoine Calment<br />(1862-1866)|SOR=Marie Calment<br />(1863-1865)|FRA2=François Calment<br />(1865-1962)|JEANNE='''Jeanne Louise Calment'''<br />'''(1875-1997)'''|MAR=Fernand Nicolas Calment<br />(1868-1942)| | | }}
Quando la città era in pieno sviluppo, l'acqua serviva essenzialmente al consumo degli abitanti e degli animali, e successivamente fu utilizzata anche per usi agricoli.
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |FIG|~|y|~|MARFIG| | | |MARFIG=Joseph Charles Frédéric Billot<br />(1891-1963)|FIG=Yvonne Marie Nicolle Calment<br />(1898-1934)}}
Certamente a Petra si coltivavano [[cereali]], come l'[[Hordeum vulgare|orzo]] e il [[Triticum|grano]], alberi da frutta e [[Vitis|viti]]. Sono stati ritrovati dei [[torchio vinario|torchi]], probabilmente databili al periodo della dominazione romana, quando il [[vino]] aveva grande importanza.
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |!| | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | |MOGNIP|~|~|NIP| | | | |MOGNIP=Renée Yvonne Taque<br />(1926-?)|NIP=Frédéric Jean Paul Billot<br />(1926-1963)}}
Oggi sono visibili, attorno al sito, impianti agricoli su terrazzamenti nel settore di Zurrabeh, creati per difendere i terreni dall'erosione del suolo e per avere rendimenti più elevati. Dopo l'abbandono della città, la mancanza di manutenzione ha portato alla distruzione di quasi tutte le dighe. Ne rimangono visibili solo alcuni resti e il nome dato ad un particolare tipo di opera per la distribuzione dell'acqua, detta "giardini romani".
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | }}
 
{{Albero genealogico | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | }}
Attorno a Petra si aggirano anche mandrie di [[capra hircus|capre]] nere, specie addomesticata fin dal [[neolitico]].
{{Albero genealogico/fine}}
 
== Storia ==
{{vedi anche|Monumenti di Petra}}
[[File:Petra1.JPG|thumb|center|upright=3.4|Petra, la "Spianata del sacrificio"]]
 
=== Neolitico ===
{{vedi anche|Cultura natufiana}}
Ritrovamenti nei Wadi e sulle colline nei dintorni di Petra, hanno dimostrato l'esistenza di insediamenti umani databili ad un periodo stimato tra il [[X millennio a.C.|X]] e l'[[VIII millennio a.C.|VIII millennio]]. I resti del più famoso di questi ritrovamenti, si possono vedere nel sito di ''Beidha''<ref>'''al-Beidha''', un villaggio neolitico risalente a circa 9.000 anni fa (tra l'[[VIII millennio a.C.|VIII]] e il [[VII millennio a.C.|VII millennio]]), costituisce uno dei siti archeologici più antichi del [[Medio Oriente]]; presenta 65 strutture a sezione tonda (poi divenuta rettangolare) che stanno a testimoniare il momento di transizione dalla vita nomade, basata sulla raccolta e la caccia, alla vita sedentaria, caratterizzata dall'agricoltura e dall'allevamento del bestiame.</ref>, ad alcuni chilometri da Petra (a 15 minuti di sentiero, dall'ingresso della [[Piccola Petra]]); il sito fu abitato per circa un millennio e poi abbandonato e, nell'area non si stabilirono altre civiltà; questo spiega perché il sito, pur difficile da decifrare, sia rimasto intatto.
 
Lo stanziamento più antico trovato a Petra data invece all'[[età del ferro]].
 
=== Antichità ===
==== Periodo edomita ====
Secondo [[Léon de Laborde]] le prime tracce di insediamenti stabili [[edomiti]] nel sito di Petra sono collocabili tra la fine dell'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e l'inizio del [[VII secolo a.C.]] Essi scelsero di installarsi sulle colline vicine al sito di Petra, tra cui ''Umm al-Beira'' (cioè «la Madre delle Cisterne», così chiamata perché sulla sommità ve ne sono effettivamente molte); quest'ultima città è stata, sino a pochi anni fa confusa con [[Sela (Edom)|Sela]]<ref>Petra, come [[Bosra]], è stata conosciuta fino al [[XX secolo]] come la città menzionata nella Bibbia con il nome di ''Sela'' (dall'ebraico סלע ''sela'', «roccia»), capitale degli Edomiti, prima che le ricerche archeologiche indicassero che si tratta di due città diverse, in quanto ''Sela'' è più a nord, 10 chilometri a sud della città di [[Governatorato di al-Tafila|Tafila]].</ref>, la capitale degli Edomiti<ref>[[Libri dei Re|2 Re, 14, 7]] e [[Libro di Isaia|Isaia]], 16, 1</ref>, ma ricerche più recenti l'hanno collocata più a nord, 10 chilometri a sud della città di [[Governatorato di al-Tafila|Tafila]].<br /> Costruttori in pietra, gli Edomiti erano però anche molto abili nell'arte [[fittile]], e giunsero a dominare tutta la regione.
 
Secondo la [[Bibbia]] questo popolo avrebbe ostacolato il passaggio di [[Mosè]] al momento dell'[[Esodo (evento storico)|esodo]], in quanto discendente di [[Esaù]], il fratello-nemico di [[Giacobbe]]<ref>[[Numeri (Bibbia)|Numeri]], 20, 14-20</ref>. Nel tentativo di localizzare le tappe dell'Esodo Laborde ed altri esploratori diedero nomi biblici a vari luoghi, come il citato ''Wadi Musa'', o ''Khazinè al-Firawn'' «Tesoro del [[Faraone]]».
 
==== Periodo nabateo ====
[[File:NabateensRoutes.png|thumb|upright=1.4|Le vie commerciali dei Nabatei attraverso l'Arabia]]
Il periodo in cui i [[Nabatei]], popolazione [[nomade]] [[arabi|araba]], proveniente dalla [[penisola araba]] occidentale, cominciarono a insediarsi a Petra, risale probabilmente al [[VI secolo a.C.]]: quando gli Edomiti, sotto la pressione dei Nabatei, l'abbandonarono per installarsi nella regione di [[Hebron]]. Dopo che gli Edomiti avevano abbandonato il sito, i Nabatei vi si stanziarono stabilmente, e, a seguito ad accordi commerciali con le altre popolazioni limitrofe, con le ricchezze accumulate negli anni successivi costruirono la città di Petra e la resero un centro importante.
 
Il periodo nabateo è documentato meglio delle altre epoche dell'antichità, ma la maggior parte dei documenti originali (scritti su [[papiro]] e altri supporti deperibili) è andata distrutta e le fonti dell'epoca sono rare: ciò che ci resta per cercar di comprendere la storia di quest'epoca sono date di eventi incise nell'arenaria delle mura della città e le tappe di costruzione dei monumenti.
* Le prime notizie storiche della città risalgono alla sua conquista ad opera degli [[Assiri]] di [[Assurbanipal]] nel [[647 a.C.]] che sconfisse i nomadi arabi da cui i Nabatei traggono origine.
* Nel [[612 a.C.]] con la definitiva caduta dell'[[Assiria]], la città diventò tributaria del regno dei [[Caldei]] di [[Babilonia]], al tempo del re [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]].
* Nell'autunno del [[538 a.C.]] la città passò sotto il controllo di [[Ciro il Grande]], imperatore di [[Persia]].
* Durante il [[IV secolo a.C.]] la città si estendeva su oltre 10&nbsp;km², ed era nota per la produzione di ceramiche di alta qualità, tecnologia certamente ricevuta dagli Edomiti.
* nel [[312 a.C.]] il generale macedone [[Antigono I|Antigono Monoftalmo]] fallì il tentativo di impadronirsi della città. Riuscì comunque a metterla a sacco.
* Tra la fine del IV e l'inizio del [[II secolo a.C.]] i Nabatei sembrano del tutto indipendenti, malgrado i [[Dinastia tolemaica|Tolomei]] dominino su tutta la regione, anzi verso la fine del [[III secolo a.C.]] i Nabatei sostennero [[Antioco III]], che respinse i Tolomei verso sud.
[[File:20100925 petra308.JPG|thumb|''[[El Khasneh]]'']]
[[File:Petra Jordan BW 40.JPG|thumb|Le tombe reali]]
[[File:Petra Dam.jpg|thumb|Ingresso al sito; a sinistra lo sbarramento di protezione contro le piene del Siq]]
[[File:Tombe Sextius Florentinus.jpg|thumb|Tomba di Sestio Florentino, governatore romano (II secolo)]]
[[File:Khazneh from Khubtah.jpg|thumb|left|''[[El Khasneh]]'' dall'alto]]
* Tra la prima metà del [[II secolo a.C.]] e la definitiva conquista [[impero Romano|romana]], del [[106|106 d.C.]], i Nabatei si riorganizzarono in regno.
* Una figura di cui si hanno notizie più dettagliate è il re [[Obodas I]] ([[96 a.C.]]-[[85 a.C.]]), che sconfisse il sovrano [[Asmonei|asmoneo]] [[Alessandro Ianneo]] sull'altopiano del [[Alture del Golan|Golan]] tra il [[93 a.C.|93]] e il [[90 a.C.]] mettendo fine alle mire espansionistiche degli [[Asmonei]] sul suo regno, e anzi impadronendosi per qualche anno dei paesi di [[Moab]] e di [[Galaad]] ad est del [[Giordano (fiume)|Giordano]], e sconfisse anche [[Antioco XII]] [[Seleucidi|Seleucide]] nell'[[85 a.C.]] I Nabatei, alla sua morte, lo divinizzarono creando un culto e costruendo il ''Deir'' <ref>il nome - attribuito posteriormente - deriva dall'arabo ''al-Deir'', «il monastero»</ref> in suo onore.
* Approfittando del declino del regno dei [[Seleucidi]] ad opera di [[Roma]], i Nabatei estendono il loro dominio ([[80 a.C.]]) al nord fino a [[Carchemish]] sull'[[Eufrate]] e [[Palmira]], ed a sud fino a [[Al-Hijr]] (attuale [[Mada'in Salih]]).
* Il figlio di Obodas I, [[Areta III]], estese il potere dei Nabatei fino a [[Damasco]]. E quando arrivarono i Romani, guidati da [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]], riuscì a corromperli con un favoloso tributo in argento ([[62 a.C.]]), mantenendo l'indipendenza formale del regno, pur subendo l'influsso culturale dei nuovi dominatori della regione, come si può vedere dagli edifici e dalle monete del periodo di chiara ispirazione greco-romana.
* Sotto il regno di Malichus I, nel [[41 a.C.]], dopo che i [[Parti]], guidati da [[Quinto Labieno]], avevano invaso la [[Siria (provincia romana)|Siria]], il regno nabateo appoggiò i Parti contro [[Repubblica romana|Roma]] ed il suo alleato, [[Erode il Grande]], nominato [[Regno di Giuda|re di Giudea]] dai Romani contro l'attuale re, [[Antigono l'Asmoneo]]. Ma dopo la sconfitta e la morte di Quinto Labieno (39 a.C.) e la definitiva esecuzione di Antigono, nel [[37 a.C.]], Malichus I divenne tributario di Roma e di Erode, che, per il tardato pagamento del tributo, prima invasero il regno nabateo e, nel [[31 a.C.]], occuparono buona parte del territorio del regno.
* Durante il regno di Obodas III (dal [[30 a.C.|30]] al [[9 a.C.]]), successore di Malichus I, il regno nabateo divenne vassallo del re di Giudea, Erode il Grande, mentre, conquistato l'Egitto, i Romani tentarono di scoprire la fonte delle spezie e dei profumi che i Nabatei commerciavano, per scavalcare la loro intermediazione, ma diverse spedizioni romane verso l'[[Arabia Felix]] furono messe in scacco dal re di Petra, tra cui quella del prefetto d'Egitto [[Gaio Elio Gallo]] del [[25 a.C.|25]]-[[24 a.C.]] ritornata la pace, a quel periodo risale l'inizio della costruzione delle tombe e dei templi di Petra.
* Col successore di Obodas III, [[Areta IV]], che regnò dal [[9 a.C.]] al [[40|40 d.C.]] la città raggiunse la sua maggiore prosperità e l'apogeo della propria fortuna. In quel periodo avrebbe avuto circa 30.000 abitanti, mentre altre fonti stimano da 20.000 a 40.000, tra cui spiccavano [[Scriba|scribi]] (i nabatei avevano una propria scrittura in corsivo, precorritrice dell'[[lingua araba|arabo]]) e ingegneri idraulici (per la costruzione di dighe, cisterne, canali e tubazioni per imbrigliare, controllare e conservare l'acqua).<br />La città si era sviluppata soprattutto grazie al commercio sulla via dell'[[incenso]]. Si trattava di un tracciato carovaniero storico che partiva dallo [[Yemen]], lungo la costa occidentale della [[Penisola araba]], e a Petra si biforcava in una via nord-occidentale che portava a [[Gaza]], e in una nord-orientale verso [[Damasco]].<br />La disponibilità d'acqua e la sicurezza fecero di Petra il luogo d'elezione per la sosta all'incrocio di varie vie [[carovana|carovaniere]] che collegavano l'[[Egitto]] alla [[Siria]] e l'[[Penisola araba|Arabia]] del sud al [[Mediterraneo]], lungo le quali si svolgeva principalmente il commercio di prodotti di lusso - [[spezie]] e [[seta]] provenienti dall'[[India]], [[perla|perle]] del [[Mar Rosso]] e [[incenso]] dal sud dell'Arabia (risorsa particolarmente preziosa in quanto la [[resina vegetale|resina]] della [[Boswellia]] era apprezzatissima nel mondo antico sia come offerta religiosa di gran pregio, sia come medicamento).<br />Intermediazione commerciale, acqua, ospitalità e diritti di [[dogana]] fornivano ai [[Nabatei]] forti guadagni, e la città fu sede per quasi un millennio, dal [[VI secolo a.C.]] al [[III secolo]], di un grande [[mercato]], raggiungendo l'apogeo verso la metà del [[I secolo|I secolo d.C.]]
* Col successore di Aretas IV, [[Malichus II]] ([[40]]-[[70]]), l'importanza di Petra cominciò a diminuire in quanto i [[Storia romana|Romani]] erano riusciti a spostare il commercio delle [[Spezia (alimento)|spezie]] e dei [[Profumo|profumi]] verso l'Egitto. Il regno nabateo perse il controllo di Damasco.
* Infine, con l'ultimo re, [[Rabbel II Soter|Rabbel II]] ([[70]]-[[106]]), Petra perse completamente il suo potere commerciale a scapito di [[Palmira]], che in breve tempo si era assicurata tutti i commerci della via della seta e del golfo persico e dei traffici marittimi del mar Rosso che si collegavano con l'Egitto ed il mar Mediterraneo, senza transitare da Petra, perse anche importanza politica nei confronti della seconda capitale del regno: [[Bosra]].<br />Infatti alla morte di Rabbel II, l'imperatore Traiano, nel 106, conquistò Petra e creò la provincia dell'[[arabia Petrea]], con capitale Bosra.
 
I Nabatei adoravano le divinità presenti in Arabia prima dell'[[Islam]], e anche alcuni dei loro re, deificati. All'epoca la principale divinità maschile era [[Dushara]], accompagnato dalla triade femminile composta da [[Al-'Uzza]], [[Allat]] et [[Manat]]. Molte statue scolpite nella roccia riproducono queste divinità.
 
Gli unici scrittori che documentano la condizione di Petra in questo periodo sono [[Diodoro Siculo]] e [[Strabone]], le cui narrazioni testimoniano la grande ricchezza che questo popolo ricavava dal commercio carovaniero tra [[Asia]] ed [[Europa]], ma non concordano sul loro modo di vivere, descrivendoli sia come sedentari sia come nomadi, ora come cittadini ora contadini.
 
==== Periodo romano ====
[[File:Petra-Theater.jpg|thumb|left|Il teatro romano]]
Attorno a Petra era sorta una ''decapoli'' (confederazione di dieci [[città-stato]]) che Roma non riuscì a conquistare fino al [[106]] quando, dopo la morte del re nabateo Rabbel II senza combattere, il regno fu annesso all'impero da [[Cornelio Palma]], governatore di [[Siria (provincia romana)|Siria]], per ordine di [[Traiano]]. Questi porrà a [[Bosra]], divenuta in fretta la seconda città nabatea e rinominata ''Nova Traiana Bostra'', la capitale della nuova provincia di [[Arabia Petrea|Arabia]], che ebbe appunto il nome di ''Arabia Petraea'', mentre Petra ricevette il titolo onorifico di [[metropoli]]. Qualche anno dopo, nel [[114]], Petra divenne una delle basi per gli attacchi dei Romani contro i [[Parti]], ad est.
 
Il fatto che i Romani prendessero possesso delle vie commerciali diede un colpo fatale a Petra e ai Nabatei, in quanto le vie commerciali non passavano più per la città. Dopo l'occupazione romana ci furono ancora carovane che sostavano a Petra, ma divennero sempre più rare, malgrado la costruzione di una [[Strade romane|strada]] di 400 chilometri che collegava Bosra, Petra e il [[Golfo di Aqaba]].
 
L'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] visitò Petra nel [[131]], e la città fu rinominata, in suo onore, ''Petra Hadriana''.
 
Lo sviluppo urbanistico della città rivela che la ''Pax Romana'' le portò un periodo prospero. Con la riorganizzazione dell'[[Impero romano|impero]] voluta da [[Diocleziano]] Petra divenne capitale di una delle tre parti in cui era divisa la Provincia di [[Palestina]], che fu detta ''Palaestina salutaris'' e in seguito detta ''Palaestina taertia''.
 
==== Periodo bizantino ====
[[File:Petra Church.jpg|thumb|Mosaico bizantino di una chiesa di Petra]]
Il [[Cristianesimo]] giunse a Petra verso il [[IV secolo]], dopo che [[Costantino I]] ebbe fatto di [[Costantinopoli]] la sua nuova capitale, e cominciato a favorire la diffusione della nuova religione. Gli abitanti della città rimasero fedeli ai propri dei per molto tempo, tuttavia già nel [[350]] [[Sant'Atanasio di Alessandria|Atanasio di Alessandria]] menziona un vescovo di Petra di nome Asterio, cioè la città era sede vescovile.
 
Un forte [[terremoto]] colpì Petra il 19 maggio del [[363]], danneggiando i monumenti - tra cui il teatro - e gli acquedotti. Il vescovo di [[Gerusalemme]], [[San Cirillo di Gerusalemme|Cirillo]], ne testimonia in una sua lettera la data e le due scosse che semidistrussero la città, che - già impoverita dal dominio romano - da quella rovina non si sollevò più, e andò lentamente svuotandosi.
 
Nel [[V secolo]] a Petra sorgono chiese: risalgono a questo periodo l'utilizzo come chiesa del ''Deir'', che diventa una specie di cattedrale nel [[446]], tracce di croci sui muri di molte tombe a nord della città (che indicano tombe cristiane), ed altre tre chiese scoperte durante scavi.
 
Un secondo terremoto, nel [[551]], danneggiò ulteriormente la città, che già stava cadendo nell'oblio.
 
==== Medioevo ====
La conquista [[islam]]ica che attraversa la regione tra il [[629]] e il [[632]] sembra aver ignorato Petra, la cui ultima menzione si trova in un testo scritto dal suo vescovo Antenogene tra la fine del [[V secolo|V]] e l'inizio del [[VI secolo]].
 
L'impatto della conquista musulmana è poco chiaro, e fu probabilmente ridotto dalla storica tolleranza mostrata dall'Islam primitivo verso il cristianesimo. Del resto il lento esodo degli abitanti aveva ridotto la città, agli inizi dell'[[VIII secolo]], ad un villaggio.
 
Nel [[749]] l'ennesimo terremoto spopola quasi completamente la città.
 
La zona fu infine conquistata dai [[Crociato|Crociati]] [[Franchi]], che vi eressero alcuni castelli, tra cui le fortezze di Al-Wu'ayrah et Al-Habis.
Durante la [[Prima crociata]] la città fu occupata da [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino di Boulogne]] e costituì il secondo [[feudo]] della baronia di Al-Karak <ref>Da questo sito (che deriva dalla parola [[Lingua aramaica|aramaica]] ''karkha'', che significa ''città'') proviene il termine ''Krak''</ref>, nella signoria d'[[Oltregiordano]].
 
La città rimase nelle mani dei cristiani fino al [[1189]], dopo che il [[Saladino]] aveva sconfitto definitivamente i Crociati del Regno di Gerusalemme alla [[Battaglia di Hattin]], nel [[1187]]. Dopodiché, si hanno notizie di Petra da un [[Pellegrinaggio|pellegrino]] tedesco che dice di esservi passato nel [[1217]], e per il passaggio del sultano [[Mamelucchi|mamelucco]] [[Baibars al-Bunduqdari]] nel [[1276]]. Costituisce l'ultima notizia storica di Petra prima della sua riscoperta nel [[1812]], giacché i nomadi iniziarono a considerare la città infestata dai demoni (tanto che l'arco di pietra sito all'entrata della gola rocciosa, crollato nel [[1896]] veniva chiamato "Il ponte del diavolo").
 
==== Periodo moderno ====
[[File:Johann Ludwig Burckhardt.jpg|thumb|Johann Ludwig Burckhardt]]
Petra fu rivelata al mondo moderno nel [[1812]] da [[Johann Ludwig Burckhardt]], un viaggiatore svizzero che, in abiti arabi, si faceva chiamare ''Cheikh Ibrahim'' e seguiva la strada che collegava [[Damasco]] all'[[Egitto]] passando per la [[Giordania]]. Egli aveva sentito dire che nei pressi del villaggio di Wadi Musa si trovavano, in una sorta di fortezza naturale, delle vestigia straordinarie. La regione apparteneva allora all'[[Impero ottomano]] e gli stranieri curiosi di antichità - che erano ritenute "opera degli Infedeli" - erano considerati con grande diffidenza, anche per le tensioni politiche e religiose dell'epoca.
 
Burckhardt si presentò allora come un pellegrino che desiderava sacrificare una capra al profeta [[Aronne]], la cui tomba, costruita nel [[XIII secolo]], si riteneva collocata al di là delle rovine, in cima al gebel Haroun. Accompagnato dalla sua guida, l'esploratore attraversò la città antica senza potersi fermare un attimo a prendere una nota o a fare uno schizzo, e tuttavia consapevole dell'importanza di quelle vestigia, e che le rovine presso Wadi Musa fossero quelle di Petra. Entusiasta, diffuse la notizia tra gli occidentali residenti in [[Medio Oriente]] e in Egitto, e la ripeté nel suo libro ''Travels in Syria and the Holy Land'', che fu pubblicato soltanto cinque anni dopo la sua morte, nel [[1823]].
 
Furono condotti anche altri tentativi di esplorazione, alla ricerca di Petra, nonostante la diffidenza delle popolazioni locali. Nel maggio [[1818]] un gruppo di una decina di persone provenienti da [[Gerusalemme]], tra cui l'esploratore ed egittologo, [[William John Bankes]], accompagnato dal [[dragomanno]] [[Ferrara|ferrarese]] Giovanni Finati e da due ufficiali di marina, riuscì a rimanere sul posto per due soli giorni, giacché rivalità tra capitribù locali li costrinsero a partire prima del previsto.
 
Le prime vere missioni archeologiche cominciarono dal [[1828]], e dopo il [[1830]] Petra divenne un luogo di visita, tappa di pellegrinaggi religiosi, e fonte di guadagni per i capi delle tribù dei dintorni.<br />Tra i tanti poeti ed artisti che si recarono a Petra vi fu, nel [[1839]], anche il celebre pittore britannico, [[David Roberts]].
 
La prima missione archeologica inglese arrivò nel [[1929]], e tuttora sono in corso importanti scavi. Ancora nel [[1992]] (i mosaici della chiesa di Petra) e nel [[2003]] (il complesso funerario nascosto sotto il tesoro) sono state fatte importanti scoperte.
 
== Petra oggi ==
{{vedi anche|Sette meraviglie del mondo moderno}}
Ancora oggi si suole raggiungere Petra a piedi o a cavallo.
L'ingresso più caratteristico è quello orientale, attraverso la lunga e profonda fessura delle rocce, chiamata Sik (o ''Siq'').
Alla fine del primo tratto di questo lungo corridoio dapprima si intravede e poi si apprezza in pieno per la presenza di un ampio spiazzo, uno dei più bei monumenti di Petra, il ''[[El Khasneh|Khasneh al Faroun]]'' (http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Petra_El_Khasneh.jpg) o il ''Tesoro del [[Faraone]]'' (il nome, di pura fantasia è stato inventato dai beduini), la cui facciata è profondamente incisa nella roccia.
 
In un sondaggio fatto, nel [[2007]], via internet o telefono, su 100 milioni di persone (il più grande sondaggio mai fatto), Petra è risultata essere tra le [[Sette meraviglie del mondo moderno]], e anche se l'[[UNESCO]] non ha appoggiato l'iniziativa, il fatto di essere stata classificata come seconda meraviglia ha portato un notevole incremento al turismo di Petra.
 
[[File:El Khasneh and the camel.JPG|upright=1.4|thumb|center|Cammello seduto di fronte a El Khasneh]]
 
 
=== Gemellaggi ===
* {{ITA}}, [[Matera]]
 
== Cinema ==
Petra è stata utilizzata come [[set cinematografico|set]] nelle scene di numerosi film, tra cui ''[[Indiana Jones e l'ultima crociata]]'', ''[[Transformers - La vendetta del caduto]]'' e ''[[Mission to Mars]]'' per simulare il suolo marziano esplorato dal rover.
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Michel Allard. ''Jeanne Calment: from Van Gogh's time to ours, 122 extraordinary years''. (in inglese) New York, WH Freeman, 1998. ISBN 0-7167-3251-3.
* {{fr}} Christian Augé e Jean-Marie Dentzer, ''Pétra, la cité des caravanes'', Gallimard 1999
* Jean-Marie Robine e Michel Allard. ''Jeanne Calment: Validation of the Duration of Her Life'', in Bernard Jeune e James W. Vaupel. ''Validation of Exceptional Longevity''. (in inglese) Odense University Press, 1999. ISBN 87-7838-466-4.
* Lonelyplanetitalia, ''Giordania'', ottobre 2009, ETD Srl, p.&nbsp;216-219 ISBN 9782070534289
 
== Voci correlate ==
* [[EdomitiGuinness dei primati]]
* [[Lista delle 100 persone più longeve accertate]]
* [[Nabatei]]
* [[Piccola PetraSenilità]]
* [[MonumentiAnnibal di PetraCamoux]]
* [[Suddivisioni e cronologia delle province romane]]
* [[Krak dei Cavalieri]]
* [[Stati crociati]]
* [[David Roberts]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Petra|etichetta=Petra|commons=Category:PetraJeanne ChurchCalment|etichetta=ChiesaJeanne di Petra|voyCalment}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.auacgrg.chorg/bns Bibliografia eJCalmentGallery.htm|Galleria linkfotografica sudella PetraCalment ea ivarie Nabatei]età}}
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.edicolaweb.net/am_1402a.htm I misteri di Petra] scheda con bibliografia
* {{en}}cita [web|http://www.amnhdemogr.orgmpg.de/exhibitionsbooks/petraodense/6/09.htm|Jeanne PetraCalment: LostValidation Cityof the Duration of Stone]Her Life|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.astro.com/astro-databank/Calment,_Jeanne|Breve biografia di Jeanne Calment|lingua=en}}
* {{fr}} [http://fr.visitjordan.com/visitjordan_fr/Principalesattractions/P%C3%A9tra/Histoireetculture/tabid/86/Default.aspx Petra nella storia della Giordania]
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=avXAB9dNI2E&NR=1|titolo=Breve servizio del marzo 1987 su Jeanne Calment|lingua=fr}}
* [http://198.62.75.1/www1/ofm/sbf/Books/LA43/43447ric.pdf Ricerca storico-archeologica in Giordania 1993] con una scheda dettagliata sulla chiesa bizantina
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=cB_yIlnaryg|titolo=Intervista del 1994 a Jeanne Calment|lingua=fr}}
* {{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=_ADIZoNQP78&feature=related|titolo=Apparizione di Jeanne Calment in Vincent and me|lingua=en}}
 
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{{SetteMeraviglie}}
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{{Patrimoni Unesco|Giordania}}
|carica = Decana di Francia
 
|periodo = 20 giugno [[1986]] – 4 agosto [[1997]]
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[[Categoria:Nuove sette meraviglie del mondo]]
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[[Categoria:Centenari francesi]]
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