Pavia Calcio 1911 e Boezio di Dacia: differenze tra le pagine

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{{S|filosofi danesi}}
{{P||calcio|settembre 2009|firma=[[Utente:Crisarco|Crisarco]] ([[Discussioni utente:Crisarco|msg]]) 18:43, 26 set 2009 (CEST)}}
{{Bio
<!-- Scheda per una squadra di calcio -->
|Nome = Boezio di Dacia
<!-- Modificare seguendo le istruzioni -->
|Cognome =
<!-- in Template:Squadra calcistica -->
|PreData = [[Lingua latina|lat.]]: ''Boëthius de Dacia''
{{Squadra di calcio
|Sesso = M
<!-- Introduzione -->
|LuogoNascita = Danimarca
|nome squadra=Associazione Calcio Pavia
|LuogoNascitaAlt = o [[Svezia]]<ref>La maggioranza degli studiosi propende nel ritenere che Boezio fosse danese, ciononostante restano dei dubbi poiché il termine latino ''Dacia'', benché primariamente utilizzato nel [[medioevo]] per indicare la [[Danimarca]], era sovente esteso ad altre regioni scandinave, come la [[Svezia]].</ref>
|nomestemma=
|GiornoMeseNascita =
|sede=Via Alzaia 137 - 27100 Pavia
|AnnoNascita = [[1240]]/[[1245]] circa
Tel: 0382460111
|LuogoMorte = Danimarca
 
|LuogoMorteAlt = [?]
<!-- Livrea delle divise -->
|GiornoMeseMorte =
<!-- Posizione dello stemma -->
|AnnoMorte = [[1285]]/[[1290]] circa
|stemma kit y=75
|Epoca = 1200
|stemma kit x=20
|Attività = filosofo
<!-- Divisa casalinga -->
|Nazionalità = danese
|pattern_b1=
|PostNazionalità = , uno dei protagonisti della rinascita filosofica del [[XIII secolo]], conosciuto per far parte della scuola [[Averroè|averroista latina]]. Maestro delle arti presso l'[[università di Parigi]], le sue posizioni di stampo averroistico, vennero aspramente criticate negli ambienti ecclesiastici del tempo e alcune proposizioni tratte dai suoi scritti furono ufficialmente condannate nel [[1277]] dal vescovo di Parigi [[Étienne Tempier]] nella famosa quanto discussa lista delle ''Opiniones Damnatæ'' (che conteneva enunciati tratti da [[Aristotele]], [[Averroè]], [[Sigieri di Brabante]] e forse perfino da [[Tommaso d'Aquino|San Tommaso d'Aquino]]). Diversi studiosi moderni tendono tuttavia a ridimensionare la radicalità dell'avverroismo di Boezio, riportandolo su posizioni sostanzialmente più ortodosse<ref>A. Ghisalberti, ''Boezio di Dacia e l'averroismo latino'', in ''Actas del V Congreso Internationál de filosofía medievál'', Editoria Nacionál, Madrid, 1979, pp. 765-773.</ref>
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|rightarm1=0050F0
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<!-- Divisa da trasferta -->
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<!-- Dati societari -->
|nazione = {{ITA}}|
|bandiera = Flag of Italy.svg|
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]|
|confederazione = [[UEFA]]|
|annofondazione=1911
|inno=I Nostri Eroi
|autore=La Chitarrata
|città=[[Pavia]]|
|provincia=Pavia
|provincia sigla=PV
|presidente=Secondino Calisti
|presidente F.F.=Armando Calisti
|vice presidente=Roberto Calisti
|vice presidente=Ugo Lazzaretti
|vice presidente=Pierlorenzo Zanchi
|direttore generale/amministrativo=Alessandro Zanchi
|segretario generale=Massimo Marchetti
|addetto stampa/P.R.=Renzo Cavioni
|stadio=[[Stadio Pietro Fortunati|Pietro Fortunati]]
|capienza=4.999
|campionato=[[Lega Pro Seconda Divisione]]
|coppe Italia =
|scudetti=
|titoli internazionali=
|colori= [[Immagine:600px Azzurro Rosso con Croce e Bianco.png|borders|20px]] Azzurro
|soprannomi=Azzurri
|sito=www.paviacalcio.it
}}
== Pensiero ==
 
=== L'autonomia della filosofia e la presunta dottrina della doppia verità ===
L''''Associazione Calcio Pavia''', fondata nel [[1911]], è la società calcistica di [[Pavia]].
Come il filosofo del [[XII secolo]] [[Averroè]], anche Boezio si pone la questione del rapporto tra scienza e fede, ossia tra la conoscenza razionale e la rivelazione. Per il filosofo danese, le verità della scienza sono sempre vere, in quanto indagano razionalmente sopra delle realtà immanenti, mettendo in luce primi principi, e ponendoli in relazione alle [[Legge fisica|leggi di natura]], che non possono essere in alcun modo confutate. Nello stesso tempo, anche le realtà della fede sono sempre vere, e, anzi, assumono maggiore importanza, perché rivelate all'uomo per volontà divina mediante la parola contenuta nelle [[Bibbia|Sacre Scritture]]. Ora, la questione della [[doppia verità]] si era risolta in Averroè con la supremazia della verità speculativa su quella delle Scritture, in ragion del fatto che quest'ultima, pur dicendo il [[Verità|vero]], può essere interpretata variamente, anche e soprattutto in senso [[Allegoria|allegorico]]. Il problema si complica, però, con Boezio. Per il filosofo danese è di fondamentale importanza il riconoscimento della dignità e dell'autonomia della filosofia, che, in quanto disciplina autonoma, si dà da sé delle leggi e procede coerentemente con esse. La filosofia ha delle regole ben precise, e sono proprio queste regole a renderla una scienza distinta e indipendente. Boezio eleva la verità della rivelazione al di sopra delle scienze e, nello stesso tempo, afferma la validità di queste ultime, limitatamente al proprio campo d'indagine e d'azione, che è la natura. È quindi vero che, limitandosi alle evidenze che si raccolgono attraverso lo studio della natura, non ci sono buoni motivi di credere che il mondo abbia avuto inizio. È però altrettanto vero che, accogliendo, come è doveroso, il dato di fede, questi buoni motivi sopraggiungono. Non c'è alcuna doppia verità: la filosofia ci dice che non si può dimostrare che il mondo abbia avuto inizio attenendosi alle sole evidenze scientifiche; la fede, che è posta su un gradino più alto e non giudica solo mediante le leggi della natura, ci dice invece che l'inizio del mondo c'è stato. Lo statuto epistemologico tra scienze positive e teologie si distingue dall’oggetto indagato senza entrare in conflitto, in quanto si occupano dello stesso indagandolo da punti di vista diversi e senza arrivare a uno sdoppiamento della verità, come per anni si è ritenuto.
 
==StoriaOpere==
*''Modi significandi sive Quæstiones super Priscianum majorem''<ref>Goffredo de Fontaines ne redasse un'[[epitome]]: ''Godfrey of Fontaine's abridgement of Boethius of Dacias Modi significandi, sive Quaestiones super Priscianum maiorem'', edizione, traduzione inglese ed introduzione di A. Charlene Senape McDermott, Amsterdam, Benjamins, 1980.</ref>.
===Fondazione del club===
Uno dei simboli di Pavia: l'Università. E da dove, se non dalla fervida mente degli studenti pavesi poteva nascere il calcio a Pavia? Corre l'anno [[1907]] quando il football sbarca a Pavia con la fondazione della Goliardica e la città la accoglie alla maniera pavese…con una buona dose d'indifferenza. L'avventura durò quattro anni giusto il tempo di laurearsi ed “entrare” nel mondo lasciandosi alle spalle un bel divertimento. Ma non solo ricordi si lascia alle spalle la Goliardica, ormai il sasso è stato lanciato e, il [[3 novembre]] [[1911]], il primo vero sodalizio pedatorio cittadino emette il suo primo vagito. Fautori dell'inizio della saga calcistica pavese sono Emilio Piatti, Achille Pecci e Giovanni Ferrari che danno vita al Pavia F.B.C.La prima partita di cui si ha notizia è una brillante vittoria ai danni del [[Casteggio]] per 3-0 ma la storia appena intrapresa non sarà lucente come il debutto sul prato verde perché, per ragioni economiche, si provvede quasi subito alla fusione con la [[Società Ginnastica Pavese]] ed al conseguente cambio di nome in “Società Ginnastica Pavese - Sezione Calcio” (nel [[1912]]).
 
*''Quæstiones de generatione et corruptione''.
La fusione dura una sola stagione: partiti alcuni giocatori per la leva obbligatoria (primavera [[1913]]) la società si sfalda e l'attività calcistica langue. Staccatasi dalla “Società Ginnastica Pavese” e costituito un nuovo direttivo (Ing. Cartasegna, Avv. Ferrari e Rag. Bianchi) la società ritorna alla vecchia denominazione '''Pavia F.B.C.''' iscrivendosi ai campionati lombardi F.I.G.C. <ref>'''In piena zona Cesarini - 1911-2001 novanta anni di Associazione Calcio Pavia''', pag. 17.</ref>. Rimediato un campo di fortuna, non rispondente agli standard prescritti per l'iscrizione alla [[Promozione]], si è costretti a partire dalla [[Terza Categoria]] e dopo una partenza col botto (4-0 all'[[Ausonia Pro Gorla]]) si perdono tutte le rimanenti partite comprese quelle a cui il Pavia è costretto a dare ''forfait'' a causa della partenza (anche questa volta) per la leva militare di alcuni dei migliori giocatori. Il 24 marzo 1914 sul campo di Piazza d'Armi, in amichevole, il Pavia viene sconfitto dalla seconda squadra dell'Internazionale per 4 reti a 3<ref>dalla Provincia Pavese del 25-3-1914</ref>. Terminato il [[1º marzo]] il campionato, c'è già qualcuno pronto a rimediare alla brutta figura: Mario Calcagni dona alla società il terreno in località San Giuseppe che dopo appena 40 giorni vede sorgere lo '''Stadium'''. Viene inaugurato il 13 settembre 1914 con due gare amichevoli: in apertura si gioca Pavia-Enotria (1-2) e a seguire Internazionale-Genoa (2-2). L'avvenimento richiama la folla delle grandi occasioni.
 
*''Quæstiones super libros physicorum''.
===La promozione in I Categoria===
L'occasione d'oro del calcio pavese arriva (e tutt'ora risale) al [[1915]]: gli azzurri vengono ammessi al campionato di [[Promozione 1914-1915|Promozione 1914-15]] mercé l'ottimo impianto sportivo omologato e la garanzia di una notevole solidità finanziaria. La vittoria del torneo permette l'accesso alla [[Prima Categoria 1919-1920|I Categoria]]. Dopo aver superato il girone eliminatorio alle finali la vittoria è schiacciante: con la [[prima guerra mondiale]] alle porte ed alcuni giocatori già sul piede di partenza per il fronte il Pavia precede in classifica l'[[Ausonia Pro Gorla]] e sbarca trionfalmente nella massima divisione calcistica. Passeranno, però, 4 anni prima di vedere il rinnovato Pavia F.C. tornare a calcare i campi di gioco: purtroppo in tutto il mondo si sta giocando una partita ben più triste.
 
*''Quæstiones super librum topicorum''.
===Dopoguerra (1919)===
Nel [[1919]], finalmente inizia l'avventura in [[Prima Categoria 1919-1920|I Categoria]] e, dopo due anni a buoni livelli, nel [[1922|'22]] arriva la retrocessione, seguita nel [[1924|'24]] dalla caduta in [[Terza Divisione|Terza Divisione Regionale]] e dal definitivo e mesto ritiro dall'attività agonistica. La fame di calcio è tanta e da umili origini [[1919]] spuntano i nero-verdi dell''''Arduino F.C.''', decisi a tenere alto il nome di Pavia nel mondo del pallone. Partiti dal campionato provinciale [[U.L.I.C.]], di successo in successo e rilevato il titolo sportivo del defunto Pavia ([[1927|nel 1927)]] cambiando nome in '''Arduino Pavia F.C.''', giungeranno fino alla [[Seconda Divisione 1927-1928|2.a Divisione]]. Accanto all'Arduino nasce anche la '''S.S. Vittoria''' (maglia rosso-verde) sempre militante in [[Terza Divisione]] ed infine ammessa alla [[Seconda Divisione]] quando ormai la fusione tra le due compagini cittadine era praticamente decisa: è il [[1928]] quando torna a chiamarsi Pavia F.B.C. Gli obiettivi sono ambiziosi e l'approdo in [[Serie B]] nel [[1933]] ne è la prova: il campionato cadetto si rivela troppo oneroso e nel [[1935]], per la seconda volta, addirittura nel pieno svolgimento del campionato, gli azzurri lasciano il mondo del calcio. A placare la sete di calcio giocato della città arriva, nel [[1936]]-[[1937|37]], la '''Associazione Calcio Pavese "Luigi Belli"''' (maglia bianco-nera) che si stabilisce in [[Serie C]] fino al [[1942]] quando, a seguito della fusione con i cugini del '''Dop. Aziendale Vittorio Necchi''' (famosa ditta produttrice di macchine per cucire), con la nuova denominazione di A.C. Pavia si iscrive al campionato di Serie C [[1942]]-[[1943|43]].
 
*''Opuscula'':
===Dopoguerra (1945)===
**''De summo bono sive de vita philosophi''.
Passando attraverso la [[seconda guerra mondiale]] ed il '''Torneo Benefico Lombardo''' del [[1945]], si ritorna in [[Serie C]] adottando le famose maglie granata. Arrivano gli anni del Cav. Fortunati e, nel [[1954]], anche la storica promozione in serie B. Due campionati vedono i granata nella serie cadetta prima del ritorno in serie C. Ma la retrocessione è nulla rispetto a quello che aspetta il Pavia: l'[[11 settembre]] [[1957]] la società si scioglie per la terza volta. Dalle stelle alle stalle: si ricomincia con la '''Unione Sportiva Pro Pavia''' in Prima Divisione Lombardia 1957-58<ref>Comunicati Ufficiali dell'Archivio Storico del C.R.Lombardia - Milano Via Pitteri 95/2. Società di nuova affiliazione: in data [[29 settembre]] [[1957]] è affiliata alla Lega Regionale Lombarda la Unione Sportiva Pro Pavia.</ref>, poi con l'A.S. Pavia<ref>Archivio Storico del C.R.Lombardia: fondato il [[10 ottobre]] [[1949]] con la denominazione '''G.S. F.Ghinaglia''' si affilia alla Lega Regionale Lombarda all'inizio della stagione [[1952]]-[[1953|53]] partendo dal Campionato Pavese di 2.a Divisione. All'inizio della stagione [[1959]]-[[1960|60]] cambia denominazione in '''A.S. Pavia''' mentre la '''U.S. Pro Pavia''' cambia nome in '''F.B.C. Pavia'''.</ref>ed il F.B.C. Pavia in Prima Categoria e poi… con la solita fusione. Nel [[1960]] rinasce, per l'ennesima volta, l'A.C. Pavia che ricomincia dalla [[Prima Categoria 1960-1961|Prima Categoria Lombarda]]. Bisogna aspettare 6 anni per rivedere il Pavia in [[Serie D]]. Gli azzurri superano sul filo di lana l'[[Asti]] ma la permanenza è molto breve: l'annata successiva la società di via Alzaia si ritrova in Promozione dopo un campionato veramente deludente. Le difficoltà, anche a livello societario, dopo l'addio del Cav. Fortunati, non mancano ma, con l'arrivo al timone di [[Mario Migliorini]] si comincia ad intravedere uno spiraglio di luce.
**''De somniis''.
 
**''De æternitate mundi''.
===Rinascita===
Il nuovo presidente ed il suo staff centrano un'entusiasmante accoppiata: nel campionato [[1976]]-[[1977]] arriva la promozione in serie D seguita l'anno dopo dal salto nella tanta agognata serie C che, proprio in quell'anno, si trasformerà nell'attuale [[Serie C2|C2]]. Gli azzurri trovano una loro dimensione e si stabilizzano nella nuova categoria togliendosi anche delle belle soddisfazioni. Ma l'emozione più grande è datata [[1983]]-[[1984|84]]: sotto la presidenza Riboni ed ai comandi del [[Allenatore|mister]] Villa, dopo lungo tempo, la squadra conquista la [[Serie C1|C1]] precedendo il [[Piacenza Calcio|Piacenza]] dopo un duello durato tutto l'arco del campionato. La nuova categoria, come più volte verrà confermato in futuro, si dimostra particolarmente indigesta ai pavesi: il primo anno si conclude a metà classifica ma il secondo segna la retrocessione ed il ritorno in C2. Ma gli azzurri ci riprovano e centrano la rivincita al primo colpo: solo l'[[Football Club Ospitaletto 2000|Ospitaletto]] di [[Gigi Maifredi]] sopravanza gli azzurri ma la seconda piazza significa ritorno immediato nelle terza serie nazionale. La stagione seguente è a dir poco travagliata ed il finale è da bufera: un gol di [[Frederic Massara|Ricky Massara]] alla [[Reggiana]] nell'ultima giornata di campionato sancisce la vittoria degli azzurri e la salvezza ma l'estate porta brutte notizie. Il presidente Achilli viene squalificato a vita dalla [[FIGC]] con l'accusa di aver corrotto un giocatore del [[Fano]] in occasione della vittoriosa trasferta degli azzurri sul campo dei granata. Alla squadra vengono comminati 5 punti di penalizzazione che ne sanciscono l'ennesima retrocessione. In C2, fuori gioco da ogni carica ufficiale Achilli, ricopre il ruolo di presidentessa la moglie Giusy: dopo un discreto 4° posto arriva ancora la promozione dopo il secondo posto alle spalle del [[Siena Calcio|Siena]] tra le cui riserve figura un giovanissimo Moreno Zocchi. L'ennesimo ritorno in C1 è entusiasmante: gli azzurri vivono un campionato da protagonisti e solo due sconfitte, rimediate nelle ultime due giornate di campionato da [[Venezia Calcio|Venezia]] e [[Chievo]] impediscono al Pavia di approdare nella [[Coppa Italia]] insieme alle società di A e B.
 
===La crisi degli Anni'90===
L'anno successivo è agli antipodi del precedente: la squadra è rivoluzionata, i pezzi migliori sono andati in A e B ed i nuovi non sono all'altezza. Il risultato è un penultimo posto che rispedisce il sodalizio di via Alzaia in C2. È l'inizio del declino. Dopo tre deludenti campionati vissuti a metà classifica (ma intrapresi con ben altre ambizioni) arriva la mazzata della retrocessione in D dopo ben 18 anni passati tra i professionisti. Arriva provvidenziale il ripescaggio ma dopo un inizio brillante e qualche giornata in testa alla classifica la squadra inizia un veloce declino. Si decide tutto ai [[play-out]] ed a sorridere è la Solbiatese che condanna gli azzurri ai dilettanti e, stavolta, senza il salvagente del ripescaggio. Nel frattempo ad Achilli, emigrato a [[Livorno Calcio|Livorno]] con una massiccia dote di giocatori pavesi, è subentrato Walter Rampini che prende in mano una situazione societaria disastrosa. Tuttavia si pensa che il Pavia in [[Serie D|C.N.D.]] sia solo di passaggio: niente di più sbagliato. In una drammatica ultima partita contro l'Atletico Sirio gli azzurri affondano: il gol di Facchetti non è sufficiente ed i sardi passano per 2-1. Incredibilmente è [[Eccellenza]].
 
===L'era Calisti===
Si riparte da zero ed il rischio di sparire per l'ennesima volta è quanto mai concreto: a salvare la situazione ci pensa la famiglia Calisti.
 
Secondino Calisti, per tutti il Sig. Dino, con i figli Armando Calisti e Roberto Calisti, segnano una delle più belle pagine della storia del Pavia. Innanzitutto vengono ripianati i numerosi debiti ed il primo concreto segnale è stravincere il campionato di Eccellenza. Il compito di rifondare la squadra viene affidato a [[Marco Torresani]], allenatore cremonese già vincitore a [[Unione Sportiva Fiorenzuola 1922|Fiorenzuola]], [[Associazione Calcio Legnano|Legnano]] e [[Associazione Calcio Montichiari|Montichiari]], e al direttore sportivo Massimo Londrosi, pavese purosangue.
 
====2000-2001:la promozione in Serie C2====
Il primo anno di serie D vede l'arrivo di Omar Nordi, che presto diventerà bomber di tutti i tempi della storia azzurra. Il secondo posto è il prologo alla trionfale stagione dell'anno seguente: gli azzurri, con il trio delle meraviglie Rossini-Nordi-La Cagnina, dominano la stagione e, in soli tre anni ritornano tra i professionisti.
 
====2002-2003:ritorno in Serie C1 dopo 11 anni====
L'obiettivo dichiarato è la C1: dopo aver sfiorato i [[play-off]] al primo tentativo, la banda Torresani vince ancora alla sua maniera: rimonta, sorpasso e distacco di 10 punti rifilato ai rivali del [[Novara Calcio|Novara]]. È C1, ma l'anno che verrà non porterà le soddisfazioni sperate e si concluderà con un mesto ultimo posto che significherà restrocessione in C2. Il tutto con il corollario di un giallo: gli azzurri vincono a sorpresa sul campo della forte Reggiana ma i rivali del Novara consentono alla diretta concorrente dei pavesi, il [[Prato Calcio|Prato]], di vincere al [[Silvio Piola]].
 
====2004-2005:ad un passo dalla Serie B====
Fortunatamente, grazie all'oculata gestione finanziaria della dirigenza, la squadra viene ripescata in C1 e si rivela essere la sorpresa del campionato: si classifica al 3° posto (miglior risultato degli ultimi 50 anni. Ciliegina sulla torta, il bomber Ciullo si laurea [[capocannoniere]]) e si qualifica ai play-off. In semifinale vince meritatamente con il [[Grosseto Calcio|Grosseto]] (1-1 all'andata in [[Maremma]] con rete di Chiaretti e 2-0 al ritorno grazie a Zizzari e Fasano). In finale gli azzurri trovano l'ostacolo [[Mantova Calcio|Mantova]] che si rivela insuperabile: gli uomini di Torresani rimediano due sconfitte, 1-3 tra le mura amiche (rete di Sciaccaluga) e 0-3 a Mantova.
 
====2005-2006:sfide con il [[Genoa CFC|Genoa]] e disfatta di [[Monza]]====
Il sogno Serie B svanisce ma il Pavia è pronto a riprovarci ed infatti l'anno successivo, nonostante una squadra profondamente rinnovata, gli uomini di Torresani riescono a centrare ancora una volta i play-off anche se il cammino sarà più breve del campionato passato. Avversario è il Monza di Sonzogni: all'andata della semifinale un gol di Veronese illude gli azzurri, ripresi però nel finale (1-1). Il ritorno è da dimenticare: dopo 8 minuti il Pavia è già sotto 2-0, risultato che non cambierà fino alla fine decretando la non promozione dei pavesi.
 
Da ricordare, durante il campionato, la doppia sfida contro il [[Genoa CFC|Genoa]], retrocesso dalla [[Serie B]] per illecito sportivo; nella gara d'andata ([[2 ottobre]] [[2005]]) al [[Stadio Luigi Ferraris|Ferraris]] i ''grifoni'' s'impongono per 1-0 mentre nella gara di ritorno al ''Fortunati'' ([[22 marzo]] [[2006]]) il risultato rimane inchiodato sullo 0-0 con due legni per parte.
 
Il 28 agosto del 2005 nasce il nuovo sito della squadra con grafica rinnovata, notizie aggiornate, sondaggi ma soprattutto con foto e filmati delle gare aggiornati celermente.
 
====2006-2007:retrocessione in Serie C2====
Una squadra troppo giovane viene costruita dalla dirigenza che prova a rimediare nel mercato invernale con l'acquisto di due giocatori espert: Maniero e Savino. Tutto inutile,la squadra tenuta in piedi dalle prodezze del bomber Marco Veronese ceduto al Venezia ha la peggior difesa del campionato e retrocede in c-2 con una giornata d'anticipo a Pisa.A gennaio il Pavia per cambiare marcia aveva esonerato dopo nove anni di panchina Marco Torresani. Al posto dell'allenatore cremonese arrivò Massimo Morgia da Roma con il vice Madocci (allenatore della stagione 2007/2008, esonerato alla 7a giornata), poi sostituito dal tecnico della Berretti [[Amedeo Mangone]].
 
====2007-2008:il Pavia rischia la Serie D====
Nonostante il buon lavoro svolto da tecnico e squadra, forte del nuovo acquisto [[Benito Carbone]] e di giovani e promettenti giocatori, il Pavia deve disputare i play-out contro la Caravaggese. A complicare le cose alla compagine di Mangone c'è una classifica decisamente anomala: dato che gli azzurri si classificano quartultimi pur con 42 punti guadagnati che, in qualsiasi altro girone, avrebbero dato alla squadra la salvezza. Il Pavia supera l'avversario con uno 0-1 e uno 0-0 (gol di [[Emanuele Giaccherini]]) e può godersi la permanenza tra i professionisti.
 
====2008-2009:una salvezza nel segno di Benny Carbone====
é proprio il capitano longobardo a dare la salvezza al Pavia con due magie contro la Sambonifacese all'ultima giornata(partita finita 2-1). La fortuna pare proprio non voler mai sorridere al Pavia in questi due anni di Seconda Divisione, dato che la squadra viene penalizzata di 6 punti. La causa è una svista della società che, nell'acquisto di Michele Menicozzo, centrocampista preso dall' Alghero, non si accorge che il giocatore, in stato di diffida, era stato ammonito durante l'ultima giornata del campionato precedente. Deve quindi saltare una partita per squalifica. La pena non viene però scontata, essendo Menicozzo sempre in campo o in panchina. I primi ad accorgersene sono i trentini del [[Mezzocorona]] che, in occasione della gara contro il Pavia della terza giornata di ritorno (finita 0-0 al Fortunati), fanno ricorso al giudice sportivo che annulla la partita infliggendo agli azzurri uno 0-3 a tavolino. Altri 5 punti di penalizzazione vengono poi aggiunti alla pena, secondo molti, esagerata del Pavia. Tornando al campionato, i longobardi guadagnano la salvezza all'ultima giornata con 40 punti: una salvezza già ampiamente meritata sul campo, dati i 46 punti complessivi.
 
 
==Cronistoria==
{| class="toccolours" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:white; text-align: left;"
!colspan="2" align=center bgcolor="blue"| <span style="color:white;"> Cronistoria dell'A.C. Pavia</span>
|-
|<div style="font-size:93%">
{|
|valign="top"|
*[[3 novembre]] [[1911]] - Nasce il '''Pavia Football Club'''. Da subito entra nella [[Società Ginnastica Pavese]], andandone a costituire la Sezione Calcio.
*[[1913]] - Si stacca dalla Società Ginnastica Pavese, riassumendo la denominazione '''Pavia F.B.C.'''
*[[Terza Categoria 1913-1914|1913-14]] - 7° nel girone B della Terza Categoria Lombarda. '''Ammesso in Promozione lombarda''' dopo aver inaugurato il nuovo ''Stadium''.
*[[Promozione 1914-1915|1914-15]] - 1° nel girone B di Promozione. 1° nel girone finale della Promozione lombarda. '''Promossa in Prima Categoria'''.<ref>Il campionato non fu portato a termine domenica 30 maggio, ma il Pavia ottenne il titolo perché aveva 3 punti di vantaggio sulla seconda classificata.</ref>
*[[1915]]/[[1919|19]] - Attività sospesa per motivi bellici.
*[[Prima Categoria 1919-1920|1919-20]] - 5° nel girone B lombardo di Prima Categoria.
*[[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]] - 2° nel girone C lombardo di Prima Categoria.
*[[Prima Categoria 1921-1922|1921-22]] - 2° nel girone D lombardo di Prima Categoria. ''Retrocesso in Seconda Divisione a seguito del [[Compromesso Colombo]]''.
*[[Seconda Divisione 1922-1923|1922-23]] - 4° nel girone A della Seconda Divisione Nord.
*[[Seconda Divisione 1923-1924|1923-24]] - 8° nel girone C della Seconda Divisione Nord. ''Retrocesso in Terza Divisione''.
*[[1924]] - Non si iscrive al campionato di Terza Divisione lombarda e cessa l'attività sportiva.
*[[1927]] - L' '''Arduino F.C.''', neopromosso in Seconda Divisione, paga i debiti e rileva il titolo sportivo del defunto Pavia F.B.C.: cambia nome in '''F.C. Arduino Pavia'''. Un'altra società pavese, la '''S.S. Vittoria''', disputa la Terza Divisione Lombarda.
*[[Seconda Divisione 1927-1928|1927-28]] - ''F.C. Arduino Pavia'' - 8° nel girone D della Seconda Divisione Nord; ''S.S. Vittoria'' - 1° nel girone A della Terza Divisione lombarda, si ritira dal girone B delle finali Nord. Le due società vengono fuse dalle autorità fasciste nel '''Pavia F.B.C.'''.
*[[Seconda Divisione 1928-1929|1928-29]] - 1° nel girone C della Seconda Divisione Nord. '''Promosso in Prima Divisione Nord'''.
*[[Prima Divisione 1929-1930|1929-30]] - 11° nel girone B della Prima Divisione Nord.
*[[Prima Divisione 1930-1931|1930-31]] - 2° nel girone D della Prima Divisione. 3° nel girone finale A.
*[[Prima Divisione 1931-1932|1931-32]] - 2° nel girone B della Prima Divisione. 3° nel girone finale C.
*[[Prima Divisione 1932-1933|1932-33]] - 1° nel girone A della Prima Divisione. 3° nel girone finale B. '''Promosso d'ufficio in Serie B'''.
*[[Serie B 1933-1934|1933-34]] - 10° nel girone A della Serie B.
*[[Serie B 1934-1935|1934-35]] - Si ritira a campionato in corso e si scioglie.
*[[Prima Divisione 1936-1937|1936-37]] - La società '''A.C. Pavese "Luigi Belli"''' milita nel girone B di Prima Divisione. '''Ammessa in Serie C'''.
*[[Serie C 1937-1938|1937-38]] - 10^ nel girone C della Serie C. Eliminato alle qualificazioni di Coppa Italia.
*[[Serie C 1938-1939|1938-39]] - 6^ nel girone B della Serie C. Eliminato alle qualificazioni di Coppa Italia.
*[[Serie C 1939-1940|1939-40]] - 7^ nel girone B della Serie C. Eliminato alle qualificazioni di Coppa Italia.
*[[Serie C 1940-1941|1940-41]] - 15^ nel girone C della Serie C. Eliminato alle qualificazioni di Serie C di Coppa Italia.
*[[Serie C 1941-1942|1941-42]] - 15^ nel girone C della Serie C. Si fonde con il '''Dopolavoro Aziendale "Vittorio Necchi"''', giunto 16° nella stessa serie. Nuova denominazione '''F.C. Pavia'''.
*[[Serie C 1942-1943|1942-43]] - 6° nel girone D della Serie C.
*1943-44 - Attività sospesa per motivi bellici.
*[[Torneo Benefico Lombardo 1944-1945|1944-45]] - 3° nel Torneo Benefico Lombardo.
*[[Serie C 1945-1946|1945-46]] - 3° nel girone E della Serie C.
*[[Serie C 1946-1947|1946-47]] - 6° nel girone D della Serie C.
*[[Serie C 1947-1948|1947-48]] - 4° nel girone B della Serie C. Ammesso in Serie C per la rinuncia della Lavagnese.
*[[Serie C 1948-1949|1948-49]] - 11° nel girone B della Serie C.
*[[Serie C 1949-1950|1949-50]] - 6° nel girone A della Serie C. Nasce il ''G.S. "F. Ghinaglia"''.
*[[Serie C 1950-1951|1950-51]] - 3° nel girone A della Serie C.
*[[Serie C 1951-1952|1951-52]] - 3° nel girone A della Serie C.
*[[Serie C 1952-1953|1952-53]] - 1° in Serie C. '''Promosso in Serie B'''. Il ''G.S. "F. Ghinaglia"'' si affilia alla Lega Regionale Lombarda, partendo dalla Seconda Categoria pavese.
*[[Serie B 1953-1954|1953-54]] - 13° in Serie B.
*[[Serie B 1954-1955|1954-55]] - 18° in Serie B. ''Retrocessa in Serie C''.
*[[Serie C 1955-1956|1955-56]] - 15° in Serie C. Vince spareggio salvezza con il Colleferro.
*[[Serie C 1956-1957|1956-57]] - 8° in Serie C. Fallisce a fine stagione. Dalle ceneri nasce l''''U.S. Pro Pavia'''.
*[[1957]]-[[1958|58]] - ''U.S. Pro Pavia'' 13° nel girone G della Prima Divisione lombarda. ''G.S. Ghinaglia'' 1° nel girone B della Seconda Divisione Provinciale Pavese, '''promosso in Prima Divisione'''.
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*[[1958]]-[[1959|59]] - ''U.S. Pro Pavia'' 4°, ''G.S. Ghinaglia'' 7° nel girone H della Prima Divisione lombarda.
*[[1959]] - L' ''U.S. Pro Pavia'' cambia nome in '''F.B.C. Pavia''' il ''G.S. "F. Ghinaglia"'' cambia nome in '''A.S. Pavia''' e sono entrambe ammesse alla nuova Prima Categoria.
*[[Prima Categoria 1959-1960|1959-60]] - 12° nel girone E della Prima Categoria il F.B.C. Pavia; 7° nel girone F l'A.S. Pavia. A fine stagione si fondono nell''''A.C. Pavia'''.
*[[Prima Categoria 1960-1961|1960-61]] - 1° nel girone E della Prima Categoria lombarda. '''Promosso in Serie D'''. Perde la finale per il titolo lombardo di Prima Categoria, battuto nella doppia gara dalla Rizzoli di Milano.
*[[Serie D 1961-1962|1961-62]] - 12° nel girone A della Serie D.
*[[Serie D 1962-1963|1962-63]] - 11° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1963-1964|1963-64]] - 12° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1964-1965|1964-65]] - 5° nel girone A della Serie D.
*[[Serie D 1965-1966|1965-66]] - 4° nel girone A della Serie D.
*[[Serie D 1966-1967|1966-67]] - 1° nel girone A della Serie D. '''Promosso in Serie C'''.
*[[Serie C 1967-1968|1967-68]] - 18° nel girone A della Serie C. ''Retrocesso in Serie D''.
*[[Serie D 1968-1969|1968-69]] - 9° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1969-1970|1969-70]] - 9° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1970-1971|1970-71]] - 5° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1971-1972|1971-72]] - 12° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1972-1973|1972-73]] - 15° nel girone B della Serie D.
*[[Serie D 1973-1974|1973-74]] - 16° nel girone B della Serie D, per differenza reti rispetto Pro Sesto. ''Retrocesso in Promozione''.
*[[Promozione 1974-1975|1974-75]] - 6° nel girone C della Promozione lombarda.
*[[Promozione 1975-1976|1975-76]] - 4° nel girone C della Promozione lombarda.
*[[Promozione 1976-1977|1976-77]] - 1° nel girone C della Promozione lombarda. '''Promosso in Serie D'''.
*[[Serie D 1977-1978|1977-78]] - 1° nel girone B della Serie D. '''Promosso in Serie C2'''.
*[[Serie C2 1978-1979|1978-79]] - 5° nel girone B della Serie C2.
*[[Serie C2 1979-1980|1979-80]] - 13° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1980-1981|1980-81]] - 7° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1981-1982|1981-82]] - 10° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1982-1983|1982-83]] - 6° nel girone B della Serie C2.
*[[Serie C2 1983-1984|1983-84]] - 1° nel girone B della Serie C2. '''Promosso in Serie C1'''.
*[[Serie C1 1984-1985|1984-85]] - 10° nel girone B della Serie C1.
*[[Serie C1 1985-1986|1985-86]] - 16° nel girone B della Serie C1. ''Retrocesso in Serie C2''.
*[[Serie C2 1986-1987|1986-87]] - 2° nel girone B della Serie C2. '''Promosso in C1'''.
*[[Serie C1 1987-1988|1987-88]] - 17° nel girone A della Serie C1. ''Retrocesso in C2''.
*[[Serie C2 1988-1989|1988-89]] - 4° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1989-1990|1989-90]] - 2° nel girone A della Serie C2. '''Promosso in C1'''.
*[[Serie C1 1990-1991|1990-91]] - 9° nel girone A della Serie C1
*[[Serie C1 1991-1992|1991-92]] - 17° nel girone A della Serie C1. ''Retrocesso in C2''.
*[[Serie C2 1992-1993|1992-93]] - 10° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1993-1994|1993-94]] - 6° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 1994-1995|1994-95]] - 15° nel girone A della Serie C2. Vince playout contro l'Olbia.
*[[Serie C2 1995-1996|1995-96]] - 15° nel girone A della Serie C2. Perde playout contro l'Ospitaletto. Retrocesso in C.N.D. sul campo, ripescato successivamente.
*[[Serie C2 1996-1997|1996-97]] - 17° nel girone A della Serie C2. Perde playout contro la Solbiatese. ''Retrocesso in C.N.D.''.
*[[Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998|1997-98]] - 15° nel girone B del C.N.D.. ''Retrocesso in Eccellenza''.
*[[Campionato italiano di calcio di Eccellenza 1998-1999|1998-99]] - 1° nel girone B dell'Eccellenza lombarda. '''Promosso in C.N.D.'''.
*[[Campionato Nazionale Dilettanti 1999-2000|1999-00]] - 2° nel girone B del C.N.D..
*[[Serie D 2000-2001|2000-01]] - 1° nel girone B della Serie D. '''Promosso in Serie C2'''.
*[[Serie C2 2001-2002|2001-02]] - 6° nel girone A della Serie C2.
*[[Serie C2 2002-2003|2002-03]] - 1° nel girone A della Serie C2. '''Promosso in Serie C1'''.
*[[Serie C1 2003-2004|2003-04]] - 18° nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 sul campo, ripescato successivamente.
*[[Serie C1 2004-2005|2004-05]] - 3° nel girone A della Serie C1. Vince semifinale play-off contro il Grosseto, perde finale contro il Mantova.
*[[Serie C1 2005-2006|2005-06]] - 4° nel girone A della Serie C1. Perde semifinale play-off contro il Monza. Eliminato al terzo turno di Coppa Italia.
*[[Serie C1 2006-2007|2006-07]] - 18° nel girone A della Serie C1. ''Retrocesso in Serie C2''. Eliminato al primo turno di Coppa Italia.
*[[Serie C2 2007-2008|2007-08]] - 15° nel girone A della Serie C2. Vince play-out contro il Calcio Caravaggese.
*[[Lega Pro Seconda Divisione 2008-2009|2008-09]] - 12° nel girone A di Seconda Divisione.
*[[Lega Pro Seconda Divisione 2009-2010|2009-10]] - Milita nel girone A di Seconda Divisione.
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</div>
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== Stadio ==
 
Campo di Gioco: [[Stadio Pietro Fortunati]].
 
L'impianto presenta le seguenti caratteristiche:
 
*Posti totali: 4.999
*Larghezza campo: 65 [[metri|m]]
*Lunghezza campo: 105 [[metri|m]]
*Fondo: [[Erba (botanica)|Erba]]
*Copertura campo: Scoperto
 
==Rosa 2009-2010==
''Aggiornato al 31 agosto 2009''
{{Calciatore in rosa/inizio}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Cristian Mandrelli|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Davide Facchin|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Francesco Acerbi|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Antonio Caracciolo|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Manuel Daffara|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Luca Ricci|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Alessandro Fogacci|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Alessandro Gatto|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Matteo Fassina|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Alessandro Stefanini|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Luca Cattaneo|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa/medio}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Francesco Ferrini|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Michele Boldrini|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ARG|nome=Patricio D'Amico|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Christian Mangiarotti|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=FRA|nome=Milan Thomas|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Manuel Bonacina|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Andrea Ferretti|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=[[Benito Carbone]]|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Ivan De Vincenziis|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Leonardo Pavoletti|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa|n°=|nazione=ITA|nome=Pietro Visconti|ruolo=A}}
{{Calciatore in rosa/fine}}
 
Ottobre 2009: Christian Mangiarotti viene ceduto in prestito all'[[A.C.R. Messina]]
Novembre 2009: Luca Cattaneo viene ceduto in prestito all'[[A.S.D. Savona]]
===Staff tecnico===
{| cellspacing=0 cellpadding=2
|'''Allenatore:'''||{{Bandiera|ITA}} [[Amedeo Mangone]]
|}
'''Preparatore Atletico:''' {{Bandiera|ITA}} Arturo Gerosa
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
== Collegamenti esterni ==
* Sten Ebbesen: ''The Paris Arts Faculty: Siger of Brabant, Boethius of Dacia, Radulphus Brito.'' In: John Marenbon (a cura di), ''Medieval Philosophy''. Routledge, Londra e New York 1998, pp. 269–290.
*[http://www.paviacalcio.it Il sito ufficiale]
*[http://paviacalcio.altervista.org/ Un sito non ufficiale]
 
{{Serie C2}}
{{Portale|calcio|Lombardia}}
 
{{Controllo di autorità}}
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{{Portale|biografie|cattolicesimo|filosofia}}
[[Categoria:Calcio in Lombardia|Pavia]]
 
[[Categoria:Filosofi cattolici]]
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