Serse I di Persia e Boezio di Dacia: differenze tra le pagine

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{{S|filosofi danesi}}
{{nota disambigua||Serse (disambigua)|Serse}}
{{Avvisounicode}}
{{Monarca
|nome= Serse I
|titolo= Re di Persia e di Egitto
|immagine= Relief of Xerxes at Doorway of his Palace, Persepolis, Iran.jpg
|legenda= Rilievo di Serse sulla porta del suo palazzo a [[Persepoli]]
|regno= [[485 a.C.]] – [[ancora in vita]]
|nome completo=
|predecessore= [[Dario I di Persia]]
|successore= [[Artabano di Persia|Artabano]]
|erede=
|consorte= [[Amestris]]
|casa reale=
|dinastia = [[Achemenidi|Achemenide]]
|padre= [[Dario I di Persia]]
|madre= [[Atossa]]
|data di nascita= [[519 a.C.]]
|data di morte= [[465 a.C.]]
|religione = [[Zoroastrismo|Zoroastriana]]
}}
{{Bio
|Nome = SerseBoezio Idi Dacia
|Cognome =
|PreData = [[Lingua latina|lat.]]: ''Boëthius de Dacia''
|PreData = {{lang-grc|Ξέρξης|Xèrxes}}, {{lang-peo|Xšaya-ṛšā}} "che regna sugli eroi"
|Sesso = M
|LuogoNascita = Danimarca
|LuogoNascitaAlt = o [[Svezia]]<ref>La maggioranza degli studiosi propende nel ritenere che Boezio fosse danese, ciononostante restano dei dubbi poiché il termine latino ''Dacia'', benché primariamente utilizzato nel [[medioevo]] per indicare la [[Danimarca]], era sovente esteso ad altre regioni scandinave, come la [[Svezia]].</ref>
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 519[[1240]]/[[1245]] a.C.circa
|LuogoMorte = Danimarca
|LuogoMorteAlt = [?]
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 465[[1285]]/[[1290]] a.C.circa
|AttivitàEpoca = 1200
|Attività = filosofo
|Nazionalità =
|Nazionalità = danese
|Categorie = no
|PostNazionalità = , uno dei protagonisti della rinascita filosofica del [[XIII secolo]], conosciuto per far parte della scuola [[Averroè|averroista latina]]. Maestro delle arti presso l'[[università di Parigi]], le sue posizioni di stampo averroistico, vennero aspramente criticate negli ambienti ecclesiastici del tempo e alcune proposizioni tratte dai suoi scritti furono ufficialmente condannate nel [[1277]] dal vescovo di Parigi [[Étienne Tempier]] nella famosa quanto discussa lista delle ''Opiniones Damnatæ'' (che conteneva enunciati tratti da [[Aristotele]], [[Averroè]], [[Sigieri di Brabante]] e forse perfino da [[Tommaso d'Aquino|San Tommaso d'Aquino]]). Diversi studiosi moderni tendono tuttavia a ridimensionare la radicalità dell'avverroismo di Boezio, riportandolo su posizioni sostanzialmente più ortodosse<ref>A. Ghisalberti, ''Boezio di Dacia e l'averroismo latino'', in ''Actas del V Congreso Internationál de filosofía medievál'', Editoria Nacionál, Madrid, 1979, pp. 765-773.</ref>
|FineIncipit = fu re di [[Persia]] e di [[Egitto]] dal [[485 a.C.]] al [[465 a.C.|465 a.C]]. Viene generalmente identificato con il re persiano Assuero nel libro biblico di Ester, una delle sue mogli
}}
== Pensiero ==
 
=== L'autonomia della filosofia e la presunta dottrina della doppia verità ===
== Biografia ==
Come il filosofo del [[XII secolo]] [[Averroè]], anche Boezio si pone la questione del rapporto tra scienza e fede, ossia tra la conoscenza razionale e la rivelazione. Per il filosofo danese, le verità della scienza sono sempre vere, in quanto indagano razionalmente sopra delle realtà immanenti, mettendo in luce primi principi, e ponendoli in relazione alle [[Legge fisica|leggi di natura]], che non possono essere in alcun modo confutate. Nello stesso tempo, anche le realtà della fede sono sempre vere, e, anzi, assumono maggiore importanza, perché rivelate all'uomo per volontà divina mediante la parola contenuta nelle [[Bibbia|Sacre Scritture]]. Ora, la questione della [[doppia verità]] si era risolta in Averroè con la supremazia della verità speculativa su quella delle Scritture, in ragion del fatto che quest'ultima, pur dicendo il [[Verità|vero]], può essere interpretata variamente, anche e soprattutto in senso [[Allegoria|allegorico]]. Il problema si complica, però, con Boezio. Per il filosofo danese è di fondamentale importanza il riconoscimento della dignità e dell'autonomia della filosofia, che, in quanto disciplina autonoma, si dà da sé delle leggi e procede coerentemente con esse. La filosofia ha delle regole ben precise, e sono proprio queste regole a renderla una scienza distinta e indipendente. Boezio eleva la verità della rivelazione al di sopra delle scienze e, nello stesso tempo, afferma la validità di queste ultime, limitatamente al proprio campo d'indagine e d'azione, che è la natura. È quindi vero che, limitandosi alle evidenze che si raccolgono attraverso lo studio della natura, non ci sono buoni motivi di credere che il mondo abbia avuto inizio. È però altrettanto vero che, accogliendo, come è doveroso, il dato di fede, questi buoni motivi sopraggiungono. Non c'è alcuna doppia verità: la filosofia ci dice che non si può dimostrare che il mondo abbia avuto inizio attenendosi alle sole evidenze scientifiche; la fede, che è posta su un gradino più alto e non giudica solo mediante le leggi della natura, ci dice invece che l'inizio del mondo c'è stato. Lo statuto epistemologico tra scienze positive e teologie si distingue dall’oggetto indagato senza entrare in conflitto, in quanto si occupano dello stesso indagandolo da punti di vista diversi e senza arrivare a uno sdoppiamento della verità, come per anni si è ritenuto.
=== Gioventù e ascesa al potere ===
[[File:Trilingual inscription of Xerxes, Van, 1973.JPG|upright=1.4|thumb|Iscrizione trilingue (antico persiano, babilonese ed [[Lingua elamitica|elamita]]) di Serse I.]]
Subito dopo aver raggiunto il trono [[Dario I di Persia]], figlio di Istaspe, sposò [[Atossa]], figlia di [[Ciro il Grande]]. Erano entrambi discendenti di [[Achemene]] attraverso diversi ceppi della famiglia degli [[Achemenidi]]. Il matrimonio di una figlia di Ciro rafforzò la posizione di Dario come re.<ref name=AI>{{Iranica|autore=R. Schmitt|articolo=Atossa|url=http://www.iranicaonline.org/articles/atossa-achaemenid-queen}}</ref> Dario fu un sovrano attivo, sempre impegnato con la costruzione di [[Persepoli]] e [[Susa (Elam)|Susa]], la riorganizzazione dell'[[Egitto]] e di altre zone. Verso la fine del suo regno cercò di punire [[Atene]] per il suo antico appoggio alla [[rivolta ionia]] e per la [[Battaglia di Maratona|sconfitta subita dai Persiani]] a [[Maratona (demo)|Maratona]], ma scoppiò una nuova rivolta in Egitto, probabilmente guidata dal satrapo persiano della zona, che doveva essere soppressa. Secondo la legge persiana, i re achemenidi dovevano designare un successore prima di partire per spedizioni pericolose. Prima di partire, nel [[487 a.C.]],<ref name=D180>{{cita|Dandamaev|p. 180}}.</ref> Dario fece preparare la sua tomba a [[Naqsh-e Rostam]] e nominò Serse, il suo figlio maggiore avuto da Atossa, suo successore. A causa della salute precaria, Dario non riuscì a condurre la campagna<ref name=DI>{{Iranica|autore=A. Sh. Shahbazi|articolo=Dario I il Grande|url=http://www.iranicaonline.org/articles/darius-iii}}</ref> e morì nell'ottobre del [[486 a.C.]]<ref name=DI/>
 
==Opere==
[[Achemene (satrapo)|Artabazane]] reclamò la corona, essendo il più vecchio di tutti i figli di Dario, mentre Serse, d'altro canto, sosteneva di essere nato da Atossa, figlia di Ciro, colui che aveva garantito ai Persiani la libertà. Alcuni studiosi moderni ritengono che la decisione di Dario di dare il trono a Serse derivi dalla grande considerazione che Dario aveva di Ciro e di sua figlia.<ref>{{cita|Shabani|p. 15}}.</ref> Artabazane nacque da Dario quando era un semplice suddito, mentre Serse era il primogenito nato quando Dario era al potere; la madre di Artabazane, inoltre, era una persona qualunque, mentre la madre di Serse era la figlia del fondatore dell'[[Impero achemenide|impero]].<ref>{{cita|Olmstead}}</ref> Inoltre, si dice che sia stato [[Demarato di Sparta|Demarato]] a suggerire a Serse di addurre tale argomento, in conformità con un uso spartano.<ref>{{cita|Erodoto|VII, 3}}.</ref>
*''Modi significandi sive Quæstiones super Priscianum majorem''<ref>Goffredo de Fontaines ne redasse un'[[epitome]]: ''Godfrey of Fontaine's abridgement of Boethius of Dacias Modi significandi, sive Quaestiones super Priscianum maiorem'', edizione, traduzione inglese ed introduzione di A. Charlene Senape McDermott, Amsterdam, Benjamins, 1980.</ref>.
 
*''Quæstiones de generatione et corruptione''.
[[File:Xerxes I.jpg|thumb|left||Serse I.]]
 
*''Quæstiones super libros physicorum''.
Serse fu incoronato e successe al padre tra ottobre e dicembre del 486 a.C.,<ref>{{cita| Gershevitch|p. 509}}.</ref> quando aveva circa 36 anni.<ref name=D180/> La salita al potere di Serse non incontrò ostacoli grazie alla grande autorità di Atossa,<ref name=AI/> dal momento che la sua decisione, che voleva il figlio come re di Persia, non era contestata da nessuno a corte o in famiglia.<ref>{{cita| Boardman, V|p. 72}}.</ref>
 
*''Quæstiones super librum topicorum''.
Quasi immediatamente Serse pose fine a rivolte in Egitto e a Babilonia, che erano scoppiate l'anno prima, e nominò suo fratello Achemene [[satrapo]] dell'Egitto. Nel [[484 a.C.]] Serse confiscò e fuse la statua d'oro di Bel, o [[Marduk]],<ref>{{cita|Ghirshman|p. 191}}.</ref> le cui mani dovevano essere strette ogni giorno di Capodanno dal legittimo re di Babilonia. Questo sacrilegio portò i Babilonesi alla ribellione, che si protrasse dal 484 a.C. al [[482 a.C.]], e che fu così violenta da far rifiutare a Serse il titolo di re di Babilonia, avuto in precedenza da suo padre, per essere chiamato re di Persia e Media, Gran Re, Re dei Re (''Shahanshah'') e re delle Nazioni (cioè del mondo). Questo deriva dal Daiva Iscrizioni di Serse Linee 6-13.<ref>{{cita| Kent}}</ref>
 
*''Opuscula'':
Anche se le informazioni fornite da [[Erodoto]] nelle sue [[Storie (Erodoto)|Storie]] hanno dato origine ad alcune discordanze riguardanti il culto religioso di Serse, molti studiosi moderni lo considerano [[Zoroastro|zoroastriano]].<ref>{{Iranica|autore=Mary Boyce|articolo=Achaemenid Religion|url=http://www.iranicaonline.org/articles/achaemenid-religion}}</ref><ref>{{cita|Boardman, IV|p. 101}}.</ref>
**''De summo bono sive de vita philosophi''.
**''De somniis''.
**''De æternitate mundi''.
 
=== Campagne =Note==
<references/>
==== L'invasione della Grecia ====
{{vedi anche|Seconda guerra persiana}}
[[File:Adrien Guignet - Xerxes at the Hellespont.jpg|thumb|Adrien Guignet, ''Serse sull'Ellesponto''.]]
 
==Bibliografia==
Dario morì mentre si stava preparando un secondo esercito per invadere la Grecia, lasciando così al figlio il compito di punire [[Atene]], [[Nasso]] ed [[Eretria]] per la loro attività nella rivolta ionia, per l'incendio di [[Sardi (città)|Sardi]] e la loro vittoria sui Persiani a Maratona. Dal [[483 a.C.]] Serse iniziò ad allestire la sua spedizione. Fu scavato un canale attraverso l'istmo della penisola del [[Monte Athos]], nella [[penisola calcidica]], da Strimonikos al [[golfo Toronaico]]; era lungo circa due chilometri e mezzo ed era abbastanza ampio e profondo da permettere il passaggio di due triremi. Il canale impiegò circa tre anni per essere terminato. Questo, però, era considerato un'invenzione sia dagli antichi, sia da alcuni storici moderni. [[Giovenale]] lo presenta come esempio di "menzogna greca"<ref>{{cita|Giovenale|X, 174}}.</ref> e Niebuhr lo vede come una cosa incomprensibile.<ref>{{cita|Niebuhr|pag. 403}}.</ref> Altri storici sostengono, invece, che, dal momento che Erodoto ne dà una descrizione dettagliata,<ref>{{cita|Erodoto|VII, 37}}.</ref> l'esistenza del canale non deve essere messa in discussione, come scrive Lieutenant Wolfe in "Athos", nella [[Penny Cyclopaedia]].
* Sten Ebbesen: ''The Paris Arts Faculty: Siger of Brabant, Boethius of Dacia, Radulphus Brito.'' In: John Marenbon (a cura di), ''Medieval Philosophy''. Routledge, Londra e New York 1998, pp. 269–290.
 
Vennero predisposti poi posti di guardia e roccaforti lungo il percorso che l'esercito avrebbe effettuato in [[Tracia]] e furono costruiti due ponti di barche sull'Ellesponto, che collegavano [[Abydos (Ellesponto)|Abido]], in Asia, a [[Sesto (Ellesponto)|Sesto]] e Madytos, in Europa.
 
Secondo lo storico greco [[Erodoto]] il primo tentativo di Serse di passare l'[[Ellesponto]] si concluse con un fallimento totale quando una tempesta distrusse i cavi di lino e di papiro dei ponti: Serse ordinò che lo stretto stesso fosse frustato trecento volte e che delle catene venissero gettate in acqua, mentre gli ingegneri che avevano progettato il ponte furono decapitati. Il secondo tentativo di passaggio, invece, ebbe successo.<ref>{{cita|Erodoto|VIII, 36}}.</ref><ref>{{cita|Bailkey, Nels|p. 175}}.</ref> Serse concluse un'alleanza con Cartagine, e così fece in modo che la Grecia non godesse del sostegno dei potenti sovrani di [[Siracusa]] e [[Agrigento]]. Molti stati greci più piccoli, inoltre, passarono dalla parte dei Persiani, soprattutto le città della [[Tessaglia]] e quelle di [[Tebe (Grecia)|Tebe]] e [[Argo (Grecia)|Argo]]. Serse ottenne delle vittorie nelle prime battaglie.
 
[[File:Xerxes lash sea.JPG|thumb|left|La flagellazione dell'Ellesponto.]]
 
La spedizione iniziò nella primavera del [[480 a.C.]] Arrivato nella pianura di [[Dorisco]], Serse decise di contare i membri del suo esercito, facendo prima costruire un muro intorno ad un numero di diecimila soldati, poi facendo entrare in questa recinzione tutto l'esercito, giungendo così a 170 gruppi da 10&nbsp;000. La fanteria, quindi, era rappresentata da 1&nbsp;700&nbsp;000 soldati, a cui erano affiancati 80&nbsp;000 cavalieri e 20&nbsp;000 cammellieri. Le truppe di terra, secondo Erodoto, provenivano da 46 nazioni, tra cui gli [[Assiri]], i [[Fenici]], i [[Babilonesi]], gli [[Egizi]] e gli [[Ebrei]];<ref>{{cita|Farrokh|p. 77}}.</ref><ref>{{cita|Erodoto|VII, 61}}.</ref> la flotta era composta da 1&nbsp;207 triremi e 3&nbsp;000 imbarcazioni più piccole. Ogni trireme era equipaggiata con 200 rematori e 30 soldati e ciascuna delle navi da carico imbarcava 80 uomini: le truppe navali, così, dovevano ammontare a 517&nbsp;610 uomini. In Tracia e in Macedonia Serse ricevette l'appoggio di 300&nbsp;000 fanti e di 120 triremi, per un totale di 24&nbsp;000 soldati. Quindi, secondo Erodoto, quando Serse giunse alle Termopili il suo esercito era composto da 2&nbsp;641 610 uomini, escludendo gli schiavi e gli equipaggi delle navi da carico, che secondo lo storico greco erano in numero addirittura maggiore dei combattenti. Oltre a questi c'erano gli eunuchi, le concubine e i cuochi, insieme alle bestie da soma, ai bovini ed ai cani.<ref>{{cita|Erodoto|VII, 184-187}}.</ref>
 
A questi grandi numeri è difficile credere, così che molti scrittori misero in discussione sia la veridicità che il buon senso dello storico. Le stime di Erodoto vengono respinte da Niebuhr in ''Vorträge über alte Geschichte'', il quale afferma che è impossibile considerare il settimo libro di Erodoto come un attendibile rapporto storico, e lo considera fondato sul poema epico di [[Cherilo (tragico)|Cherilo]].
 
[[Arnold Hermann Ludwig Heeren|Heeren]], invece, accetta senza alcun dubbio i numeri di Erodoto, e [[George Grote]] sostiene che la descrizione data dallo storico greco dei fatti di Dorisco è così dettagliata da far pensare che derivi da testimonianze di prima mano. Anche per quanto riguarda il numero di triremi Grote è in accordo con Erodoto, basandosi sull'autore contemporaneo [[Eschilo]], che, ne ''[[I Persiani]]'', dice chiaramente che le navi presenti a Salamina erano 1&nbsp;207: Erodoto, invece, ne fa combattere 527 in meno, ma è evidente che, nel darne il numero, non ha compiuto alcuna esagerazione; tuttalpiù si può rimproverare allo storico greco una inspiegabile svista.
 
Il numero di 3&nbsp;000 navi più piccole, però, e soprattutto di 1&nbsp;700&nbsp;000 fanti, è molto meno affidabile. Probabilmente questi dati vennero gonfiati sia per far piacere al re, sia per incoraggiare l'esercito; allo stesso modo la stima di Erodoto di 2&nbsp;641&nbsp;000 uomini alle Termopili è persino assurda. Tuttavia, considerando che questo esercito era il risultato di un grandissimo sforzo di tutto il vasto impero persiano e che le truppe erano state raccolte per ben tre anni prima della spedizione, è ragionevole credere che le truppe di Serse fossero le più numerose mai riunite nell'antichità. E dato che Tucidide, dice Grote, si trovò in difficoltà nello stimare il numero esatto dei combattenti dei piccoli eserciti greci che combatterono a [[Battaglia di Mantinea (418 a.C.)|Mantinea]], non c'è di che stupirsi per non riuscire ad individuare la quantità di persiani a Dorisco.<ref>{{cita|Grote|pp. 46 sgg}}.</ref> Le stime più recenti concordano nell'affermare che le truppe persiane fossero di circa 60&nbsp;000 uomini,<ref>{{cita|Barkworth|pp. 149-167}}.</ref> poiché in quel momento nessun territorio, specialmente le zone semidesertiche della Siria, Persia e Turchia, dove l'esercito si radunò, avrebbe potuto sostenere il foraggiamento di un numero così grande di soldati.
 
Dopo aver fatto il punto sul suo esercito, Serse proseguì la sua marcia attraverso la Tracia dividendo le truppe in tre gruppi, che avanzavano per tre strade diverse. Alcune città che dovettero sostentare l'enorme esercito finirono sull'orlo della rovina: la città di [[Taso]], per esempio, spese per questo scopo una somma di più di 400 [[Talento (peso)|talenti]]. Arrivato ad [[Acanthus (Grecia)|Acanto]], nelle vicinanze dell'istmo dell'Athos, Serse si separò dalla sua flotta, che avrebbe dovuto attraversare il canale, doppiare le due penisole di [[Sithonia]] e [[Pallene (Calcidica)|Pallene]] e attendere l'arrivo del re a Therme, città che venne successivamente chiamata [[Tessalonica]] (oggi [[Salonicco]]), a est della foce del fiume [[Vardar|Axios]]. Dopo il ricongiungimento con la flotta, Serse marciò attraverso la [[Migdonia (Macedonia)|Migdonia]] e la [[Bottiea]], fino alla foce dell'[[Haliacmon]]. Quindi entrò in [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]], il cui re gli si sottomise e si impegnò a combattere con lui.
 
==== Le Termopili ed Atene ====
{{vedi anche|Battaglia delle Termopili|Battaglia di Capo Artemisio|Battaglia di Salamina}}
Serse arrivò senza ostacoli con il suo esercito di terra alle Termopili, ma la flotta fu colpita da una violenta tempesta, in cui furono distrutte almeno quattrocento navi da guerra, così che i Greci presero coraggio per affrontarla presso l'[[Artemisio]]. Nel frattempo Serse aveva tentato di forzare il passo delle Termopili, ma aveva incontrato per due giorni la resistenza degli Elleni guidati da [[Leonida]]. Il terzo giorno un pastore del luogo, [[Efialte di Trachis|Efialte]], mostrò ai Persiani un passaggio sul [[monte Eta]] che permise loro di piombare inaspettatamente alle spalle dei Greci. Leonida, insieme ai 300 [[Spartiata|Spartiati]], resistette valorosamente, ma alla fine fu sconfitto. Nello stesso tempo i Greci vinsero la [[Battaglia di Capo Artemisio|battaglia navale dell'Artemisio]], grazie a ripetute tempeste che avevano decimato la flotta persiana. Quando furono a conoscenza della vittoria di Serse alle Termopili, i comandanti della flotta greca, primo tra tutti [[Temistocle]], scelsero di ritirarsi presso l'isola di [[Salamina (isola)|Salamina]], di fronte ad [[Atene]].
 
[[File:Archers frieze Darius palace Louvre AOD487.jpg|thumb|Militari persiani, probabilmente appartenenti al corpo degli Immortali.]]
 
I Peloponnesiaci decisero di proteggere la loro terra con ogni mezzo e vi concentrarono tutte le truppe: solo alcune navi rimasero ad Atene, la cui popolazione fu evacuata a Salamina, [[Egina (isola)|Egina]] e [[Trezene]]. Nel frattempo Serse era entrato in [[Focide]], devastandola completamente. A [[Panopeo]] inviò un reparto del suo esercito a saccheggiare [[Delfi]], mentre lui marciava in [[Beozia]] con il grosso delle truppe. Tutti i Beoti gli si sottomisero, ad eccezione dei [[Tespie]]si e dei [[Platea|Plateesi]], che furono sterminati dall'esercito persiano. Così Serse poté raggiungere Atene senza incontrare alcuna resistenza.
 
Le truppe mandate contro Delfi, però, furono pesantemente sconfitte: secondo la tradizione fu il dio [[Apollo]] stesso a difendere il santuario scagliando massi sugli invasori. Tuttora rimangono sconosciute le modalità con cui i Greci respinsero i Persiani. Quando Serse entrò ad Atene, la sua flotta arrivò nella baia del [[Falerio]]. Ingannato da una finta spia inviata da Temistocle, attaccò una [[Battaglia di Salamina|battaglia navale]] con i Greci in posizione sfavorevole, anziché inviare, come aveva proposto [[Artemisia I|Artemisia di Alicarnasso]], una parte delle sue navi al Peloponneso attendendo della dissoluzione degli eserciti greci, così che fu sconfitto pesantemente. Il re assistette alla battaglia da un alto trono che è stato eretto per lui sulle pendici del [[monte Egaleo]] e, quindi, vide con i propri occhi la sconfitta e la dispersione del suo potente esercito. I Greci si aspettarono una ripresa della battaglia il giorno seguente, ma Serse si preoccupò di un eventuale peggioramento della situazione in Grecia e a [[Babilonia]], dove erano in corso dei disordini, e decise di lasciare immediatamente la Grecia. Incaricò [[Mardonio (generale)|Mardonio]] di completare la conquista con 300&nbsp;000 soldati e ordinò alla flotta di salpare per l'Ellesponto e presidiarlo fino a quando lui, con le truppe di terra, lo avrebbe riattraversato. Raggiunse lo stretto quarantacinque giorni dopo la sua partenza dall'Attica, insieme a 60&nbsp;000 uomini della sua guardia personale sotto il comando di [[Artabazo]]. Molti soldati soffrirono la mancanza di riparo e rifugio e morirono di fame. Arrivato all'Ellesponto, Serse trovò il ponte di barche distrutte da una tempesta, così che fu costretto ad attraversarlo su imbarcazioni. Entrò a [[Sardi (città)|Sardi]] verso la fine dell'anno, nel 480 a.C., umiliato e sconfitto, dopo soli otto mesi dalla sua partenza.
 
==== Fine della guerra ====
L'anno seguente, il [[479 a.C.]], la guerra in Grecia continuò, ma Mardonio fu sconfitto a [[Battaglia di Platea|Platea]] dalla fanteria greca, mentre nello stesso giorno gli Elleni conseguirono un'altra importante vittoria a [[Battaglia di Micale|Capo Micale]], in Ionia. L'anno successivo i Persiani persero l'ultimo loro dominio in Europa, in seguito alla conquista di Sesto.<ref>[http://www.livius.org/a/battlefields/salamis/salamis.html La battaglia di Salamina e le conseguenze].</ref>
 
=== Re dell'Egitto ===
'''Khsassa''' (forma egizia di Serse) fu il terzo (quarto se si considera anche [[Petubastis III]]) sovrano della [[XXVII dinastia egizia]].
 
Durante i suoi venti anni di regno (sia [[Sesto Africano]] che [[Eusebio di Cesarea]] gliene attribuiscono entrambi trentasei) Serse seguì una politica, ben diversa da quella paterna, imponendo pesanti tributi e trattando l'[[Egitto]] come una turbolenta ed insicura provincia.
 
Appena salito al trono dovette reprimere, impiegando circa due anni, le rivolte scoppiate nella regione del [[delta del Nilo]] poco prima della morte del padre. Riportato l'ordine affidò la satrapia ad [[Achemene (satrapo)|Achemene]], suo fratello, e si dedicò allo scontro contro la Grecia.
 
Del periodo di governo di Serse rimangono scarsi documenti in lingua egizia in quanto i funzionari locali che avevano collaborato con l'amministrazione di Dario I si allontanarono, o furono allontanati, dall'amministrazione. Nel 480 a.C. una flotta egizia composta da circa 200 navi, al comando di Achemene, prese parte, sul fronte persiano, alla [[battaglia di Salamina]].
 
;Titolatura
{{Titolaturaegizia
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}}
 
=== Ultimi anni e morte ===
[[File:Tomb of Xerxes.jpg|thumb|Tomba di Serse I a [[Naqsh-i-Rustam]]]]
Poco dopo il suo arrivo a Sardi Serse si innamorò della moglie di suo fratello [[Masiste]], facendo pressione su di lui per ottenere la donna. Quindi fece sposare la figlia di lei, [[Artainte]], al proprio figlio Dario, ma poco dopo spostò la sua attenzione dalla madre alla figlia. L'amore per Artainte venne scoperto da [[Amestris]], la moglie di Serse, dal momento che questo aveva donato alla sua favorita un mantello che Amestris aveva tessuto per lui con le sue mani. La moglie di Serse escogitò una vendetta terribile. Fece mutilare la moglie di Masiste, il quale tentò di fuggire con i suoi figli in [[Battriana]], di cui era satrapo, con l'intenzione di sollevare una rivolta contro il fratello; ma Serse, anticipandolo, inviò alcune truppe contro di lui e fece uccidere sia lui che i suoi figli.<ref>{{cita|Erodoto|IX, 108-113}}.</ref>
 
Nel [[465 a.C.]] Serse venne assassinato da [[Artabano di Persia|Artabano]], il comandante della guardia del corpo reale e il più potente funzionario della corte persiana. L'ascesa di quest'ultimo era dovuta principalmente alla popolarità di cui godeva negli affari religiosi e negli intrighi dell'harem. Mise i suoi sette figli in posizioni chiave nel governo del regno ed elaborò un piano per spodestare la famiglia degli Achemenidi.
 
Nell'uccidere Serse Artabano venne aiutato dall'[[eunuco]] Aspamitre. Gli storici greci forniscono dei resoconti piuttosto contraddittori degli eventi. Secondo [[Ctesia di Cnido]] Artabano accusò dell'omicidio del sovrano il principe ereditario Dario, il figlio maggiore di Serse, e convinse un altro dei figli di Serse, Artaserse, a vendicare il parricidio uccidendo il fratello.<ref>{{cita|Ctesia|20}}.</ref> Invece secondo [[Aristotele]] Artabano uccise prima Dario e poi Serse.<ref>{{cita|Aristotele|Politica, V, 1311b: «Artapane si rivoltò a Serse temendo di essere da lui accusato di aver impiccato Dario senza suo ordine; cosa che aveva fatto nella convinzione di essere perdonato da Serse, che non sarebbe stato in grado di ricordare per via del banchetto»}}.</ref> Quando Artaserse venne a conoscenza dell'omicidio fece uccidere Artabano ed i suoi figli.<ref>{{Iranica|autore=M. A. Dandamayev|articolo=Artabano|url=http://www.iranicaonline.org/articles/artabanus-achaemenid}}</ref><ref>{{cita|Ctesia|100, 29}}.</ref> Probabilmente chi salvò la dinastia Achemenide fu il generale [[Megabizo]], che prima appoggiò la congiura, poi passò dalla parte del sovrano.
 
Erodoto parla di Serse come l'uomo più alto e più bello di tutta la forza d'invasione che occupò la Grecia. Nel carattere, però, era peggiore della maggior parte dei monarchi persiani: secondo Erodoto era un codardo e un tiranno crudele.<ref>{{cita|Erodoto|VII,187}}.</ref>
 
== Progetti architettonici ==
[[File:Hadish palace in Perspolise in Iran (Fars).tif|thumb|Resti del palazzo reale di Serse, a [[Persepoli]].]]
Dopo la sconfitta in Grecia Serse tornò in Persia e diresse la realizzazione di numerosi progetti di costruzione lasciati incompiuti dal padre a Susa e a Persepoli. Supervisionò la costruzione della [[Porta delle Nazioni]] e la Sala delle Cento Colonne nel palazzo reale di Persepoli, le più grandi e imponenti strutture del complesso. Curò il completamento dell'Apadana, del Palazzo di Dario e della Sala del Tesoro, tutte iniziate da Dario, e raddoppiò la superficie del palazzo rispetto a quella pensata da Dario. Il suo gusto architettonico era simile a quella del padre, anche se tutto era riportato su una scala molto più imponente.<ref>{{cita|Ghirshman|p. 172}}.</ref> Mantenne in funzione la Strada Reale fatta costruire da Dario e completò, a Susa, la Porta e il Palazzo reale.<ref>{{cita|Erodoto|VII, 11}}.</ref>
 
== Figli ==
Dalla regina [[Amestris]]:
* [[Amytis (figlia di Serse I)|Amytis]], moglie di [[Megabizo]]
* [[Artaserse I di Persia|Artaserse I]], suo successore
* [[Dario (figlio di Serse I)|Dario]], il primogenito, ucciso da Artaserse I o da [[Artabano di Persia|Artabano]]
* [[Istaspe (figlio di Serse I)|Istape]], ucciso da Artaserse I
* [[Achemene (figlio di Serse I)|Achemene]], ucciso dai ribelli egiziani
* [[Rodogune (figlia di Serse I)|Rodogune]]
 
Da altre mogli sconosciute:
* [[Artario]], satrapo di [[Babilonia]]
* [[Titrauste (figlio di Serse I)|Titrauste]]
* [[Arsame (figlio di Serse I)|Arsame]] o Arsamene o Arxane o Sarsamade, satrapo d'Egitto
* [[Parisatide (figlia di Serse I)|Parisatide]]
 
== Nella cultura di massa ==
Serse è il protagonista della tragedia di [[Eschilo]] ''[[I Persiani]]''. Serse è anche il protagonista dell'opera ''[[Serse (opera)|Serse]]'' del compositore anglo-tedesco [[Georg Friedrich Händel]]. La prima rappresentazione avvenne all'[[Her Majesty's Theatre]] di [[Londra]] il 15 aprile [[1738]]. L'opera è aperta dalla famosa aria ''[[Ombra mai fu]]''.
 
L'assassinio di Serse da parte di Artabano, l'uccisione del principe Dario, la rivolta di Megabizo e la successiva salita al potere di Artaserse è stata raccontata dal poeta [[Metastasio]] in ''Artaserse'', musicato da [[Leonardo Vinci]] e successivamente da altri compositori come [[Johann Adolf Hasse]] e [[Johann Christian Bach]].
 
L'ammirazione per l'antica Sparta, e in particolare la battaglia delle Termopili, ha messo in cattiva luce Serse, che nella cultura popolare è visto come antipatico e megalomane. Per esempio, nel film [[L'eroe di Sparta]] del [[1962]], è raffigurato come un crudele despota e un comandante inetto. Serse è presentato in questo modo anche nel fumetto [[300 (fumetto)|300]] di [[Frank Miller]], nell'adattamento cinematografico [[300 (film)|300]], del 2007, e il suo [[sequel]] [[300 - L'alba di un impero]], del [[2014]], dove viene dipinto come un gigantesco dio-re. Questa rappresentazione ha suscitato polemiche, soprattutto in [[Iran]].<ref>The Los Angeles Times, ''[http://herocomplex.latimes.com/2010/06/01/xerxes-300-frank-miller-300-zack-snyder-300/ Frank Miller ritorna al campo di battaglia dei "300" con "Serse"]'', 1º giugno 2010.</ref>
 
Dei riferimenti a Serse si trovano anche in altri campi che riguardano l'impero persiano, come il videogioco ''[[Assassin's Creed II]]'' e il film ''[[Una notte con il re]]'' (2006). Serse è il re dell'impero persiano nel videogioco ''[[Civilization II]]'' e ''[[Civilization III|III]]'', mentre in ''[[Civilization IV]]'' è sostituito da [[Ciro il Grande]] e [[Dario I]].
 
[[Gore Vidal]], nel suo romanzo storico di fantascienza ''[[Creazione (romanzo)|Creazione]]'' (1981), descrive dettagliatamente l'ascesa al potere degli Achemenidi, in particolare Dario I, e racconta la vita e la morte di Serse.
 
Serse è presente anche nel film ''Il Libro di Ester'', del 2013, interpretato da Josh Smallbone.
 
== Note ==
{{references}}
 
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
* {{cita libro|autore=[[Aristotele]]|titolo=[[Politica (Aristotele)|Politica]]|cid=Aristotele}}
* {{cita libro|autore=[[Ctesia di Cnido]]|titolo=Persica|cid=Ctesia}}
* {{cita libro|autore=[[Erodoto]]|titolo=[[Storie (Erodoto)|Le Storie]]|cid=Erodoto}}
* {{cita libro|autore=[[Giovenale]]|titolo=[[Satire (Giovenale)|Satire]]|cid=Giovenale}}
 
;Fonti secondarie
* {{cita libro|autore=Bailkey|coautore=Nels|titolo=Readings in Ancient History|lingua=inglese|anno=1992|editore=D.C. Heath and Co|cid=Bailkey, Nels}}
* {{cita pubblicazione | autore=Peter R. Barkworth |titolo=The Organization of Xerxes' Army|rivista=Iranica Antiqua|numero=27|anno=1993|lingua= inglese|cid=Barkworth}}
* {{cita pubblicazione | autore=John Boardman|rivista=The Cambridge ancient history|editore= Cambridge University Press|numero= 5|anno=1988|isbn=0-521-22804-2|lingua= inglese|cid=Boardman, V}}
* {{cita libro|nome=M. A.|cognome=Dandamaev|titolo=A political history of the Achaemenid empire|lingua=inglese|anno=1989|editore=Brill Publishers|isbn=90-04-09172-6|cid=Dandamaev}}
* {{cita libro|nome=Kaveh|cognome=Farrokh|titolo=Shadows in the Desert: Ancient Persia at War|lingua=inglese|anno=2007|editore=Osprey Publishing|isbn=978-1-84603-108-3|cid=Farrokh}}
* {{cita pubblicazione | autore=Ilya Gershevitch|autore2= William Bayne Fisher|autore3=J. A. Boyle|rivista=The Cambridge history of Iran |editore= Cambridge University Press|numero= 2|anno=1985|isbn=0-521-20091-1|lingua= inglese|cid=Gershevitch}}
* {{cita libro|nome=Roman|cognome=Ghirshman|titolo=Iran: Parthians and Sassanians|lingua=inglese|anno=1962|editore=Thames and Hudson|cid=Ghirshman}}
* {{cita libro|nome=George|cognome=Grote|titolo=History of Greece|lingua=inglese|anno=1856|cid=Grote}}
* {{cita libro|nome=Barthold Georg|cognome=Niebuhr|titolo=Vorträge über alte Geschichte|lingua=tedesco|anno=1851|editore=G. Riemer|cid=Niebuhr}}
* {{cita libro|nome=Albert T. E.|cognome=Olmstead|titolo=History of the Persian Empire|lingua=inglese|anno=1948|editore=University of Chicago Press|isbn=978-0-226-62777-9|cid=Olmstead}}
* {{cita libro|nome=Reza|cognome=Shabani|titolo=Khshayarsha (Serse). What do I know about Iran? No. 75|lingua=persiano|anno=1386 (calendario persiano)|editore=Cultural Research Burreau|isbn=964-379-109-2|cid=Shabani}}
* {{SmithDGRBM|articolo=Xerxes I|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0104:entry=xerxes-i-bio-1&highlight=xerxes%2Ci}}
 
== Voci correlate ==
* [[Guerre persiane]]
* [[Canale di Serse]]
* [[Flagellazione dell'Ellesponto]]
* [[Ponte di barche sull'Ellesponto]]
* [[I Persiani]], tragedia di [[Eschilo]]
* [[Amestris]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Xerxes I}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm|titolo=Egitto |deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm|urlarchivio2=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm}}
* {{en}} http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
* {{en}} http://www.ancient-egypt.org/index.html
* {{en}} http://www.nemo.nu/ibisportal/0egyptintro/index.htm
 
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Signore dell'Alto e del Basso Egitto]]
|immagine = Double crown.svg
|periodo = [[486 a.C.|486]] – [[465 a.C.]]
|precedente = [[Dario I]]
|successivo = [[Artabano di Persia|Artabano]]
}}
{{Faraoni}}
{{Controllo di autorità}}
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