Wernher von Braun e 73 (disambigua): differenze tra le pagine

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{{disambigua}}
{{F|scienziati|giugno 2008}}
{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = Wernher Magnus Maximilian Freiherr von
|Cognome = Braun
|ForzaOrdinamento = Braun ,Wernher von
|PostCognome = (pronuncia [[lingua tedesca|tedesca]] {{IPA|[ˈvɛrnhɛr fɔn ˈbraʊn]}};<ref>{{cita libro | titolo=Duden Aussprachewörterbuch | edizione=6<sup>a</sup> edizione| anno=2006 | editore=Bibliographisches Institut & F.A. Brockhaus AG | città=Mannheim}}</ref> pronuncia [[lingua inglese|inglese]] {{IPA|[ˈvɛrnər fən ˈbraʊn]}})
|Sesso = M
|LuogoNascita = Wirsitz
|GiornoMeseNascita = 23 marzo
|AnnoNascita = 1912
|LuogoMorte = Alexandria
|LuogoMorteLink = Alexandria (Virginia)
|GiornoMeseMorte = 16 giugno
|AnnoMorte = 1977
|Attività = scienziato
|Attività2 = ingegnere
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , una delle figure principali nello sviluppo della [[missilistica]] in [[Germania]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove è ritenuto il capostipite del programma spaziale americano
|Immagine = Wernher von Braun.jpg
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense}} Prima e durante la [[seconda guerra mondiale]] ha lavorato allo sviluppo dei [[razzo|razzi]] in Germania, campo in cui ottenne successi senza precedenti.
 
==Biografia Anno ==
* [[73]] o [[73 a.C.]]
===Gioventù===
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1978-Anh.030-02, Peenemünde, Dornberger, Olbricht, Leeb, v. Braun.jpg|thumb|250px|[[Peenemünde]], 1941: von Braun, in primo piano ed in borghese, fotografato assieme ad ufficiali tedeschi.]]
Il barone Wernher Von Braun nacque a [[Wirsitz]] in [[Prussia]] (oggi in [[Polonia]]), secondo di tre figli. Suo padre, [[Magnus von Braun (1878–1972)|Magnus von Braun]] (1878–1972), apparteneva all'antica aristocrazia conservatrice tedesca ed aveva prestato servizio come Ministro dell'Agricoltura nel Gabinetto Federale durante la [[Repubblica di Weimar]]. Sua madre, Emmy von Quistorp (1886–1959), discendeva anch'ella da una nobile famiglia che vantava tra i suoi antenati molti membri delle famiglie reali d'Europa quali [[Filippo III di Francia]], [[Valdemaro I di Danimarca]], [[Roberto III di Scozia]] ed [[Edoardo III d'Inghilterra]].<ref>[http://www.erratik-institut.de/7.5.6_O33.14_vonbraun/_O33.14_vonbraun.html "Von Braun, Wernher"], Erratik Institut. Retrieved 4 feb 2011</ref><ref>[http://parsek.yf.ttu.ee/~mars/publikatsioonid/vonBraun.pdf "Dr. Wernher von Braun'i mälestuseks"], Füüsikainstituut. Consultato il 4 febbraio 2011</ref> Von Braun aveva un fratello maggiore, [[Sigismund von Braun|Sigismund]], e un fratello minore chiamato Magnus come il padre.<ref name="mag8">{{cite news |work=The Huntsville Times |title=Von Braun's brother dies; aided surrender |date=June 27, 2003 |page=1A |first=Shelby G. |last=Spires |quote=Magnus von Braun, the brother of rocket pioneer Wernher von Braun who worked in Huntsville from 1950–1955, died Saturday in Phoenix, Arizona. He was 84. Though not as famous as his older brother, who died in 1977, Magnus von Braun made the first contact with [[U.S. Army]] troops to arrange the German rocket team's surrender at the end of World War II.}}</ref> Dopo che Wernher von Braun ebbe ricevuto la [[cresima]] luterana, sua madre gli regalò un [[telescopio]], iniziando così ad appassionarsi all'[[astronomia]] ed allo [[spazio (astronomia)|spazio]], il che segnò tutta la sua vita.
 
== Astronomia ==
Dopo l'annessione di Wirsitz alla Polonia nel [[1920]] (secondo il [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]]), la sua famiglia, come molte altre di origine tedesca, migrò in [[Germania]], trovando casa a [[Berlino]].
* [[73 Klytia]] è un [[asteroide]] della [[fascia principale]] del [[sistema solare]].
 
== Chimica ==
Wernher von Braun fu anche un abile musicista amatoriale, suonando le opere di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Johann Sebastian Bach|Bach]] a memoria. Von Braun imparò infatti a suonare il violoncello ed il pianoforte, intenzionato com'era a divenire un compositore. Prese lezioni da [[Paul Hindemith]] e compose anche alcuni brani che risentono proprio dell'ispirazione musicale del maestro.<ref>Ward, Bob. ''Dr. Space: The Life of Wernher von Braun'', US Naval Institute Press, 2005, p. 11.</ref>
* 73 è il [[numero atomico]] del [[Tantalio]] (Ta).
 
== Matematica ==
All'inizio del [[1925]], von Braun iniziò la frequentazione della scuola al [[Ettersburg|Castello di Ettersburg]] presso [[Weimar]] dove comunque i suoi rendimenti, in particolare nelle materie scientifiche, continuavano ad essere pessimi. A scuola, Wernher non eccelleva né in [[fisica]] né in [[matematica]], finché non acquistò un libro dal titolo ''Die Rakete zu den Planetenräumen'' (Il missile nello spazio interplanetario) scritto dal pioniere della missilistica [[Hermann Oberth]]. Da quel momento in poi si applicò talmente tanto alla [[matematica]], che arrivò ad eccellere in quel campo. All'età di dodici anni causò dei danni notevoli, a seguito dell'esplosione di un vagone giocattolo a cui aveva attaccato dei [[fuoco d'artificio|fuochi d'artificio]], ispirato in questo dagli studi sulle auto a propulsione pubblicati in quegli anni da [[Max Valier]] and [[Fritz von Opel]]. Il giovane von Braun venne preso in custodia dalla polizia finché non arrivò il padre. Nel [[1928]], la sua famiglia si trasferì al collegio Hermann-Lietz-Internat in [[Frisia orientale]], presso l'isola di [[Spiekeroog]], nel [[Mare del Nord]] e fu qui curiosamente che iniziò ad appassionarsi ai viaggi spaziali.
* [[73 (numero)]]
 
Nel [[1930]] iniziò a frequentare l'istituto di Tecnologia di [[Berlino]] e successivamente entrò nel ''Verein für Raumschiffahrt'' (Società dei voli spaziali) dove assistette [[Hermann Oberth]] negli esperimenti sui razzi a motore con combustibile liquido. Dopo aver ricevuto il [[diploma]] entrò all'[[Humboldt-Universität zu Berlin|Università di Berlino]].
 
===La carriera in Germania===
[[File:Dornberger-Axter-von Braun (jha).jpg|thumb|left|[[Walter Dornberger]], [[Herbert Axter]], Wernher von Braun e [[Hans Lindenberg]] il 3 maggio 1945, dopo essersi consegnato alle truppe statunitensi]]
[[File:Bundesarchiv RH8II Bild-B2055-44, Peenemünde, Raketenrampe mit V2.jpg|thumb|[[V2 (Aggregat 4)|V2]]-Rakete presso il [[Heeresversuchsanstalt Peenemünde|HVA Peenemünde]] nel marzo 1942]]
Sotto il capitano [[Walter Dornberger]], fu assicurata a von Braun una concessione di ricerca presso il reparto di [[artiglieria]] dove si stavano sviluppando le ricerche del razzo a combustibile solido di Dornberger, a Kummersdorf.
Il trattato di Versailles aveva posto severe limitazioni a carico della Germania in relazione agli armamenti e in particolare alla dotazione di [[artiglieria pesante]], ma nulla era stato disposto in relazione ai razzi.
Da qui l'interesse della [[Reichswehr]] per gli studi sulla propulsione a razzo.
Successivamente von Braun ricevette un dottorato in [[fisica]]. Alla fine del [[1934]] l'equipe di von Braun riuscì a lanciare due [[missile|missili]] che percorsero 2,4 [[chilometro|km]].
 
A quel tempo, tuttavia, non esistevano più società missilistiche tedesche, a causa del fallimento del ''Verein für Raumschiffahrt'' e i test sui razzi erano stati proibiti dal nuovo [[Germania nazista|regime nazista]]. I militari monopolizzarono lo sviluppo e la ricerca missilistica costruendo una grande industria nei pressi del villaggio di [[Peenemünde]] nel nord-est della Germania, sul [[Mar Baltico]]. Dornberger divenne [[comandante (grado militare)|comandante]] e von Braun nominato suo direttore tecnico. In collaborazione con la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], il gruppo di Peenemuende sviluppò i [[propulsore|propulsori]] a combustibile liquido sia per i caccia che per i [[Aereo a reazione|jet]]. Svilupparono anche il missile balistico a lungo raggio A-4, e il missile supersonico anti-aereo [[Wasserfall]]. A causa di forti pressioni, von Braun nel novembre [[1937]] entrò nel [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|Partito Nazista]] e nel mese di maggio del [[1940]] diventò un ufficiale delle [[Schutzstaffel|SS]].
Iniziò come ''Untersturmführer'' (sottotenente) ed [[Heinrich Himmler|Himmler]] lo promosse tre volte, l'ultima come ''Sturmbannführer'' (maggiore) nel giugno del [[1943]].
{{Infobox militare
|Nome = Wernher von Braun
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita =
|Nato_a =
|Data_di_morte =
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|GER 1933-1945}} [[Terzo Reich]] (1933-1945)
|Forza_armata = Esercito
|Arma = Fanteria
|Corpo = [[SS]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1933 - 1945
|Grado = [[Image:Ss-sturmbannfuhrer.jpg|40px]]<br>[[Sturmbannführer]] (maggiore)
|Ferite =
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|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]]
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|Decorazioni =
|Studi_militari =
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|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
Nel novembre del [[1942]], [[Adolf Hitler]] approvò la produzione degli A-4 come ''arma di rappresaglia''. Il gruppo di lavoro comprese che la si sviluppava per bombardare [[Londra]] con esplosivi. Ventidue mesi dopo venne messo a punto il primo A-4, ora denominato [[V2 (Aggregat 4)|V2]] (''Vergeltungswaffe 2'', od ''arma di rappresaglia 2''), un nome inventato da [[Joseph Goebbels]]. Il missile venne lanciato verso l'[[Europa occidentale]] il 7 settembre [[1944]].
Nasceva la missilistica, una delle [[Arma segreta|armi segrete]] germaniche. Ciò che ancora mancava era la bomba atomica, che lo stato maggiore tedesco considerava irrealizzabile a breve e i missili V2 lanciati con esplosivi tradizionali non ebbero l'effetto distruttivo immaginato con carica atomica capace di decidere l'esito del conflitto.
I razzi [[V2 (Aggregat 4)|V2]] furono per la maggior parte fabbricati in circostanze terribili: la produzione principale infatti, ha avuto luogo nei sotterranei di una fabbrica del [[campo di concentramento]] di [[Campo di concentramento di Mittelbau-Dora|Mittelbau-Dora]], riducendo in schiavitù i prigionieri lavoratori. I sotterranei vennero scavati nella dura roccia della montagna di [[Harz]]. Lo scopo era nascondersi alla ricognizione alleata, per evitare un possibile bombardamento, avendo così la sicurezza che il V2 sarebbe stato costruito nella quantità sufficiente per arrivare alla cosiddetta ''Endsieg'' (la vittoria finale della Germania).
La fabbrica era diretta dalle [[Schutzstaffel|SS]], e come operai venivano usati i cittadini stranieri detenuti nel campo, principalmente francesi ed europei dell'est. L'indebolimento della manodopera, causato dal massacrante lavoro nel campo di concentramento provocò, si stima, almeno 20.000 morti, tra coloro che lavorarono al progetto. Alcuni vennero uccisi mentre tentavano di sabotare i [[missile|missili]]. Non ci sono prove che von Braun abbia protestato per tali uccisioni, anche se successivamente disse di provare vergogna per quanto successe a Dora.
 
Nel marzo [[1944]] la [[Gestapo]] arrestò von Braun per crimini contro lo [[stato]] a causa della sua continua pubblicità sulla possibile costruzione di [[missile|missili]] capaci di andare nello [[spazio (astronomia)|spazio]]. Ma le accuse caddero dato che era in costante crescita il suo coinvolgimento nella costruzione di macchine da guerra. Infatti Dornberger e il Ministro degli Armamenti [[Albert Speer]] riuscirono a convincere Hitler che senza von Braun la produzione di V-2 era a rischio.
 
Nella primavera del [[1945]], con l'[[Armata Rossa]] giunta a 160&nbsp;km da [[Peenemünde]], von Braun riunì i suoi collaboratori e chiese loro a chi avrebbero voluto consegnarsi. Molti scienziati erano impauriti dai [[Unione Sovietica|russi]] e temevano processi o rappresaglie da parte degli inglesi (le cui città avevano subito il maggior numero di attacchi con armi-razzo). Così, salendo su un [[treno]] con documenti falsi, von Braun condusse 500 persone attraverso la [[Germania]] distrutta dalla guerra per consegnarsi agli statunitensi. Le SS avevano avuto l'ordine di uccidere gli [[ingegneria|ingegneri]] tedeschi in fuga, nonostante questo von Braun e gli altri riuscirono a consegnarsi agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
Gli americani, appena capirono di avere di fronte degli ingegneri di primissimo piano, mandarono subito l'esercito a Peenemünde e [[Nordhausen]] per requisire tutto ciò che restava dei [[V2 (Aggregat 4)|V2]] e distruggere entrambe le fabbriche, riuscendo a stipare in 300 vagoni ferroviari le parti dei V2 rimaste, ma buona parte della produzione dell'équipe di von Braun venne requisita dai [[Russia|russi]].
 
In [[Gran Bretagna]] i missili V-2 causarono 2.754 morti e 6.523 feriti, e da parte della popolazione von Braun fu considerato come [[criminale di guerra]]. Lo stesso numero di morti ci furono in [[Belgio]], soprattutto nella città di [[Anversa]]. La missilistica sarebbe diventata l'arma usata nel XX secolo.
 
===La carriera nell'esercito americano===
Anche nell'America dell'immediato dopoguerra l'odio verso i nazisti era palpabile. Infatti le condizioni offerte al gruppo di ingegneri e scienziati che ora collaboravano con gli americani furono molto dure.
 
Il 20 giugno [[1945]], il [[Segretario di Stato]] americano [[Cordell Hull]] approvò il trasferimento sul suolo americano degli specialisti tedeschi facenti capo a von Braun, nell'''[[Operazione Paperclip|operazione segreta Paperclip]]'', ideata da [[Allen Dulles]], capo dello spionaggio ([[CIA]]). I primi sette arrivarono a [[Wilmington (Delaware)|Wilmington]] nel [[Delaware]], il 20 settembre [[1945]].<ref>Secondo un rapporto riservato intitolato ''Striving for accountability in the aftermath of the Holocaust'' [http://documents.nytimes.com/confidential-report-provides-new-evidence-of-notorious-nazi-cases?ref=us#p=1] del [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti|Dipartimento di Giustizia americano]],(in inglese United States Department of Justice, abbreviato DOJ,[http://www.justice.gov/]), redatto peraltro dall’Ufficio per le Indagini Speciali (The Office of special investigations) nel [[1979]].</ref> In seguito, vennero trasferiti a [[Boston]], e successivamente, ad eccezione di von Braun, nel [[Maryland]] per classificare i documenti di Peenemünde che avrebbero permesso agli scienziati di continuare gli esperimenti missilistici. Finalmente, von Braun e altri 126 suoi colleghi si stabilirono a Fort Bliss, nel [[Texas]], in una grande installazione militare a [[nord]] di [[El Paso]].
[[File:WernherVonBraunFamilie.jpg|thumb|left|La famiglia von Braun negli anni cinquanta]]
Furono loro imposte condizioni quasi penose: separati dalle famiglie, rimaste in Germania, si trovarono a vivere in baracche dissestate, prive di servizi e sotto costante sorveglianza.
Non potevano infatti uscire da Fort Bliss liberamente, ma solo sotto scorta.
 
A Fort Bliss lo staff di von Braun addestrò il personale militare, industriale e universitario sulla complessità della [[missile|missilistica]], lanciando nel [[Nuovo Messico]] alcuni V-2 arrivati integri dalla [[Germania]]. Proseguirono inoltre gli studi sulle future applicazioni dei [[razzo|razzi]] militari.
 
In questo periodo, von Braun spedì una proposta di [[matrimonio]] alla sua prima cugina, la diciottenne Maria von Quistorp. Il 1º marzo [[1947]] si sposarono con rito [[Luteranesimo|luterano]] in una chiesa di Landshut, in [[Germania]], dopo avere ottenuto il permesso di tornare nel suo paese natio e di rivedere i propri genitori. Nel dicembre del [[1948]], nacque la sua prima figlia all'ospedale militare di Fort Bliss.
 
[[File:Pioneer 4 von Braun on telephon.jpg|thumb|Von Braun prima dell'inizio del [[Programma Pioneer]] 4 nel marzo 1959]]
 
Nel [[1950]] von Braun e il suo staff vennero trasferiti a [[Huntsville (Alabama)|Huntsville]], in [[Alabama]], dove si stabilirono per vent'anni. Nominato direttore della Divisione di Sviluppo dell'ABMA (''Army Ballistic Missile Agency''), condusse fino al [[1956]] la squadra di sviluppo dell'esercito alla creazione del razzo [[Redstone]]. Già nel 1954 il gruppo sarebbe stato in grado di lanciare un satellite in orbita nello spazio. Ma la [[Casa Bianca]] si oppose: nel settembre 1956 infatti von Braun fu costretto a zavorrare il razzo perché non entrasse in orbita. I politici preferivano infatti il [[Vanguard (vettore)|progetto Vanguard]], della Marina militare, che però contava su un missile meno potente e sicuro.
 
Il 4 ottobre [[1957]] gli Stati Uniti vennero colti di sorpresa dalla notizia del primo lancio di un satellite sovietico, lo [[Sputnik 1]]. Cercando di correre subito ai ripari, venne anticipato il lancio del Vanguard al dicembre 1957 (doveva essere pronto nel 1958). Ma il lancio fallì: il razzo che sosteneva il satellite ricadde a terra e si incendiò.
 
Così von Braun ebbe finalmente via libera e in soli tre mesi mise in orbita il primo [[satellite artificiale]] USA. Il suo team sviluppò lo [[Jupiter-C]], un [[Redstone]] modificato. Il lancio riuscito dello Jupiter-C, che mise in orbita l'[[Explorer 1]], segnò l'inizio del programma spaziale americano. Era il 31 gennaio [[1958]].
 
[[File:Kennedy con von Braun nel 1963.jpg|thumb|Wernher von Braun con il presidente [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]], nel 1963]]
 
=== Concetti popolari di presenza umana nello spazio ===
Riprendendo gli schemi che già aveva elaborato agli inizi della sua carriera in Germania, von Braun se da un lato si dedicava alla progettazione di razzi e tecniche spaziali "per la realtà", continuava ad inseguire il suo sogno di ingegnere-scienziato di un mondo futuro nel quale i razzi potessero essere utilizzati versatilmente per l'esplorazione dello spazio ancora sconosciuto. Se però un tempo temeva di essere osteggiato per queste sue idee, negli anni di collaborazione con gli americani si propose di divulgare il più possibile queste sue idee, riscuotendo un certo successo. Il 14 maggio 1950, come sottolineato dal ''[[The Huntsville Times]]'' nell'articolo "Il dottor von Braun ripete che i razzi potranno raggiungere la luna", fu l'inizio dei suoi sforzi in questo senso. Le discussioni che si originarono sul tema, fecero una grande pubblicità al concetto di viaggio spaziale ed alla comparsa delle prime fictions a tema "lunare" come ''[[Destination Moon]]'' e ''[[Rocketship X-M]]''.
 
Nel [[1952]], von Braun pubblicò per la prima volta il suo concetto di progettazione e gestione di una [[stazione spaziale]] orbitante nel settimanale ''[[Collier's Weekly]]'' nella serie "[[Man Will Conquer Space Soon!]]".<ref name="Colliers">[http://www.fabiofeminofantascience.org/COLLIERS/COLLIERS5.html Immagini da Collier's]</ref> Questi articoli vennero illustrati dall'artista di fantascienza [[Chesley Bonestell]] e furono influenti nella diffusione delle sue idee. Frequentemente von Braun collaborò con l'amico e scrittore [[Willy Ley]] per pubblicare le sue idee.
 
Nell'articolo dedicato alla stazione spaziale si leggeva che aveva un diametro di 75 [[metro|m]], la sua [[orbita]] era ad una altezza di 1700 [[chilometro|Km]] e girava su se stessa per creare una [[gravità]] artificiale come suggerito già nel [[1929]] da [[Herman Potočnik]] nel suo libro ''Il problema del viaggio spaziale – il razzo motore''. Questi suoi concetti verranno ripresi alcuni decenni dopo dal film ''[[2001: Odissea nello spazio]]''.
 
Von Braun aveva immaginato delle spedizioni su larga scala, con un totale di 50 astronauti viaggianti in tre navicelle spaziali (due per la truppa e uno essenzialmente come cargo).<ref name="seh1">{{cite web |url=http://er.jsc.nasa.gov/seh/lunarlan.html |title=Gallery of Wernher von Braun Moonship Sketches |work=The Space Educator's Handbook |publisher=NASA Johnson Space Center |first=Jerry |last=Woodfill}} [http://www.webcitation.org/5o4nSQ9VI Archived]</ref> Al loro arrivo, questi astronauti avrebbero potuto creare una base lunare permanente nella regione lunare che a lui pareva più adatta allo scopo, quella di [[Sinus Roris]], dalla quale avrebbe potuto svilupparsi quindi un insediamento permanente da cui condurre l'esplorazione delle aree circostanti come il cratere [[Harpalus]] ed il [[Mare Imbrium]].
 
[[File:Walt Disney and Dr. Wernher von Braun - GPN-2000-000060.jpg|thumb|left|[[Walt Disney]] e von Braun nel 1954 con un modello di astronave passeggeri. I due collaborarono a una serie di tre film educativi sul tema aerospaziale.]]
Nel medesimo periodo, von Braun stava lavorando inoltre ad un primo progetto per una missione spaziale su [[Marte]] che egli intendeva utilizzare per installarvi una stazione. I suoi progetti, pubblicati in ''[[The Mars Project]]'' (1952), prevedevano una flotta di dieci navicelle<ref name="seh2">{{cite web |url=http://er.jsc.nasa.gov/seh/vonlift.html |title=Gallery of Wernher von Braun Mars Exploration Sketches |work=The Space Educator's Handbook |publisher=NASA Johnson Space Center |first=Jerry |last=Woodfill}} [http://www.webcitation.org/5iS1cF64g Archived]</ref> di cui una per il cargo e nove per il trasporto di un totale di 70 astronauti.
 
Prima di dedicarsi alle descrizioni scientifiche ed agli approci tecnici di un possibile viaggio su [[Marte]], von Braun aveva scritto una novella fantascientifica, ambientata appunto nel 1980, anno che egli prevedeva essere di svolta per le missioni sul pianeta rosso. Secondo il suo biografo, Erik Bergaust, il manoscritto era stato rigettato da non meno di 18 editori e questo colpì molto negativamente von Braun che si vendicò pubblicando parte di questa sua opera sulle riviste specializzate, di modo da poter facilmente illustrare il suo progetto. Il manoscritto completo, dal titolo ''Project MARS: A Technical Tale'', è stato pubblicato solo nel dicembre del 2006.<ref>von Braun, Wernher: Project MARS: A Technical Tale. ISBN 0-9738203-3-0, ISBN 978-0-9738203-3-1</ref>
 
Nella speranza che queste sue teorie potessero attrarre sempre più il pubblico internazionale sul tema dei viaggi spaziali e delle tecniche di navigazione nello spazio, von Braun iniziò a lavorare anche con [[Walt Disney]] e coi [[Walt Disney Pictures|Disney studios]] come direttore tecnico, inizialmente per tre film per la televisione dedicati all'esplorazione dello spazio. Il primo di questi lavori fu ''[[Man in Space]]'', che venne trasmesso per la prima volta il 9 marzo 1955, che riuscì a catturare 42 milioni di spettatori, totalizzando un successo inaspettato.<ref name=RM/><ref>[http://books.google.com/books?id=lSJIngvkCsAC "How to Be Like Walt: Capturing the Disney Magic Every Day of Your Life"], Pat Williams, Jim Denney. HCI, 2004. ISBN 0-7573-0231-9, ISBN 978-0-7573-0231-2. p. 237</ref>
 
Successivamente (nel 1959) von Braun pubblicò un piccolo libro<ref>"Wernher von Braun: First Men to the Moon". Reprint by Henry Holt & Co., Inc., January 2000, ISBN 978-0-03-030295-4</ref> nel quale condensava alcuni episodi apparsi sul ''[[This Week Magazine]]''.
 
===La carriera alla NASA===
[[File:S-IC engines and Von Braun.jpg|thumb|200px|Wenher von Braun davanti agli endoreattori [[F-1]] del primo stadio del [[Saturn V]]]]
La [[Marina statunitense]] aveva cercato più volte di costruire un razzo per elevare i satelliti in orbita, ma il[[Vanguard]] progettato si era dimostrato inservibile. Nel [[1957]], col lancio dello [[Sputnik 1]], vi era ormai la crescente convinzione che l'[[Unione Sovietica]] fosse decisamente avanzata nel programma spaziale rispetto agli Stati Uniti e questo mosse ancora più gli animi e i governi a emergere nella corsa allo spazio. Le autorità americane scelsero quindi di sfruttare von Braun e le sue conoscenze in campo missilistico per creare veicoli per il lancio orbitale, proposta che egli in un primo tempo rifiutò.<ref name=RM/>
 
La [[NASA]] fu costituita con una [[legge]] del 29 luglio [[1958]]. Il giorno dopo, il cinquantesimo razzo [[Redstone]] fu lanciato con successo da un'isola del Sud [[Oceano Pacifico|Pacifico]]. Due anni più tardi la NASA aprì un nuovo centro spaziale, il [[Marshall Space Flight Center]], sempre nella città di [[Huntsville (Alabama)|Huntsville]], in [[Alabama]] e trasferì von Braun e il suo staff dall'[[ABMA]] alla NASA. In un incontro faccia a faccia con [[Herb York]] al Pentagono, von Braun mise in chiaro che egli sarebbe passato alla NASA solo se fosse stato permesso al progetto Saturn di essere sviluppato ulteriormente.<ref name="abma1">{{cite web |url=http://history.nasa.gov/SP-4206/ch2.htm |title=Stages to Saturn – The Saturn Building Blocks – THE ABMA TRANSFER |publisher=NASA}}</ref> Von Braun fu il primo direttore del centro, dal [[1960]] al febbraio del [[1970]].
 
Questi primi anni di von Braun alla NASA non furono tranquilli e non mancarono le problematiche. Uno di questi fu l'"infame viaggio di dieci centimetri" come egli stesso ebbe a definirlo, uno dei primi lanci dei nuovi razzi che si sollevò solo appunto dieci centimetri circa dal suolo per poi ricadervi. Un errore banale questo che fu presto risolto con qualche accorgimento allo strumento, ma che tanto bastò per demoralizzare parte del gruppo che stava lavorando intensamente al progetto.
 
Il primo importante progetto al Marshall Center fu lo sviluppo del [[famiglia di lanciatori Saturn|Saturn]], un razzo in grado di portare [[astronauta|astronauti]] sulla [[Luna]]. A tal proposito lo stesso von Braun applicandosi al progetto propose di seguire una tecnica ingegneristica che portasse ad un rendezvous sull'orbita terrestre, ma nel 1962 si convertì all'idea di un rendezvous nell'orbita lunare che successivamente mise in pratica. Il sogno di von Braun di vedere un uomo sulla Luna si concretizzò il 16 luglio [[1969]], quando il razzo [[Saturn V]], sviluppato al [[Marshall Space Flight Center|Marshall]], portò l'equipaggio dell'[[Apollo 11]] sulla Luna. Durante il corso del [[Programma Apollo]], sei team di astronauti esplorarono la superficie lunare e lo stesso von Braun collaborò attivamente con [[Kurt H. Debus]], il primo direttore del Kennedy Space Center.
 
Durante l'estate locale del [[1966]]–67, von Braun prese parte ad un viaggio scientifico in [[Antartide]] organizzato per lui ed altri membri della direzione della NASA.<ref>"Space Man's Look at Antarctica". ''Popular Science'', Vol. 190, No. 5, May 1967, pp. 114–116.</ref> L'obbiettivo di questa missione era quello di determinare quanto l'esplorazione con metodi scientifici dell'Antartide avrebbe potuto allenare gli astronauti all'esplorazione della superfice lunare. L'interesse di von Braun nell'ambiente si localizzò essenzialmente nello sfruttamento profiquo delle poche risorse d'acqua dolce disponibili in virtù della sua idea circa la possibile presenza di acqua (e quindi di vita) anche su altri pianeti ed in particolare su [[Marte]] per il quale egli auspicava missioni di allunaggio attorno al [[1980]].<ref>{{cite news |coauthors= |title=Next, Mars and Beyond |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,901107,00.html |quote=Even as man prepared to take his first tentative extraterrestrial steps, other celestial adventures beckoned him. The shape and scope of the post-Apollo manned space program remained hazy, and a great deal depends on the safe and successful outcome of [[Apollo 11]]. But well before the moon flight was launched, [[NASA]] was casting eyes on targets far beyond the moon. The most inviting: the earth's close, and probably most hospitable, planetary neighbor. Given the same energy and dedication that took them to the moon, says Wernher von Braun, Americans could land on Mars as early as 1982. |publisher=[[Time (magazine)]] |date=July 25, 1969 |accessdate=June 21, 2007 }}</ref>
 
Nel 1970, von Braun venne nominato delegato al ''NASA's Deputy Associate Administrator for Planning'', trasferendosi con la sua famiglia a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]]. Con l'interruzione del [[programma Apollo]], von Braun si accorse di avere una visione del futuro della corsa allo spazio profondamente diversa da quella della NASA, quindi il 26 maggio [[1972]] rassegnò le sue dimissioni.
 
Nel contempo il professor von Braun sviluppò l'idea di un [[United States Space Camp|Campo Spaziale]], spazio che avrebbe fornito ai giovani americani le conoscienze necessarie e l'apertura mentale per sviluppare al meglio il loro rapporto con le future tecnologie e con lo spazio.
<ref>{{cite book|last=Neufeld|first=Michael|title=Von Braun Dreamer of Space Engineer of War|year=2007|publisher=Alfred A. Knopf|___location=New York|isbn=978-0-307-26292-9|pages=354–355}}</ref>
 
===La carriera dopo la NASA===
[[File:Von Braun Wernher grave.jpg|thumb|Tomba di Wernher von Braun nell'[[Ivy Hill Cemetery]] (Alexandria, Virginia)]]
Dopo aver lasciato la NASA divenne vicepresidente delle industrie Fairchild a [[Germantown]], nel [[Maryland]], dove fu attivo nella promozione del ''National Space Institute''. Conobbe [[Carol Rosin]], responsabile corporativa delle industrie Fairchild, nel [[1974]]. Von Braun la rese consapevole del pericolo della proliferazione delle armi spaziali e del perché dovessero essere bandite. La Rosin continuò l'azione di von Braun nella promozione del divieto delle armi spaziali e nella trasformazione del [[complesso militare-industriale]] in un'industria pacifica di esplorazione dello spazio, co-fondando l'''Institute for Cooperation in Space'' ([[Istituto per la cooperazione nello spazio]]).
 
Nel [[1976]] divenne membro del consiglio di amministrazione della [[Daimler-Benz]] nonché consulente scientifico di [[Lutz Kayser]], [[Amministratore delegato|CEO]] della tedesca [[OTRAG]] ''(Orbital Transport und Raketen)'', la prima compagnia privata ad occuparsi della produzione di veicoli di lancio. All'apice della sua attività, von Braun scoprì di soffrire di [[Tumore|cancro]] al pancreas. Malgrado le cure, il tumore continuò a progredire, costringendolo a lasciare la Fairchild il 31 dicembre [[1976]]. Il 16 giugno [[1977]], Wernher von Braun morì ad [[Alexandria (Virginia)]], all'età di 65 anni. Fu sepolto all'Ivy Hillside Cemetery.
 
==Onorificenze==
===Onorificenze tedesche===
* 8 luglio 1943: status di ''Professor'', conferito da [[Hitler]]
{{Onorificenze
|immagine=DEU KVK Ritter BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere al merito di guerra (Germania nazista)
|collegamento_onorificenza=Croce al merito di guerra (Germania)
|motivazione=
|luogo=
|data= 29 ottobre 1944
}}
{{Onorificenze
|immagine = Long.Serv.Waffen-SS.png
|nome_onorificenza = Medaglia di II classe per lungo servizio nelle SS (12 anni)
|collegamento_onorificenza = Medaglia di lungo servizio nelle SS
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 4 GrVK.svg
|nome_onorificenza=Gran croce al merito dell'Ordine al merito di Germania (Repubblica Federale Tedesca)
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito di Germania
|motivazione=
|luogo=
|data= 1960
}}
 
===Onorificenze statunitensi===
{{Onorificenze
|immagine=NasaDisRib.gif
|nome_onorificenza=NASA Distinguished Service Medal (Stati Uniti)
|collegamento_onorificenza=NASA Distinguished Service Medal
|motivazione=
|luogo=
|data= 1969
}}
 
===Altre onorificenze===
* 1969: [[Wilhelm-Exner-Medaille]]
* 1975: Medagli d'oro della [[Humboldt-Gesellschaft]]
* 1994: dedicato il [[Von Braun (cratere)|Cratere lunare ''von Braun'']]
* 2010: terzo ''Wernher-von-Braun-Memorial-Symposium'' alla [[University of Alabama]] di Huntsville<ref>[http://www.nasa.gov/centers/marshall/news/news/releases/2010/M10-143.html 3rd Wernher von Braun Memorial Symposium: 21st Century Approaches to the Use and Development of Space] nasa.gov, abgerufen am 25. Oktober 2010</ref>
 
* 25 lauree [[honoris causa]]:<ref>{{Cita libro|autore=Erik Bergaust|titolo=Wernher von Braun|pp=614 e seg.f|lingua=de|altri=tradotto da Guy Montag e Ursula R. Zeitz|anno=1975}}</ref> tra le quali: [[University of Alabama]], [[University of Tennessee at Chattanooga]], [[University of Pittsburgh]], [[Saint Louis University]], [[Technische Universität Berlin]], [[Canisius College]], [[Clark University]]
 
==Wernher von Braun nel cinema==
La biografia di Wernher von Braun fu il soggetto del film del [[1960]] diretto da [[J. Lee Thompson]], ''I Aim at the Stars'' (in Italia ''Alla conquista dell'infinito''), con [[Curd Jurgens]] nella parte di Wernher e [[Victoria Shaw (attrice)|Victoria Shaw]] in quella della moglie Maria von Quistorp.<ref>{{cita web|http://www.imdb.com/title/tt0053440/|Internet Movie Data Base ''I Aim at the Stars''|1º luglio 2010}}</ref> La figura di Von Braun compare inoltre nel film [[Cielo d'ottobre]], quale ispiratore del giovane protagonista.
 
==Riferimenti nella cultura popolare==
*{{cn|Si pensa che [[Stanley Kubrick]] abbia preso ispirazione da Wernher von Braun e altre persone dell'epoca, come [[John von Neumann]], [[Edward Teller]] e [[Henry Kissinger]], per il suo celebre film ''[[Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba]]''}}
* Von Braun è citato più volte nel romanzo [[L'arcobaleno della gravità]] di [[Thomas Pynchon]] (è di Von Braun la citazione di apertura), testo la cui trama ruota attorno ai missili V-2.
*Nel [[videogioco]] [[System Shock 2]], l'astronave su cui si svolge la trama si chiama von Braun, in omaggio allo scienziato.
*Nel [[manga]] ed [[anime]] [[Planetes]], la ''Von Braun'' è la nave spaziale che per prima porterà l'uomo su [[Giove (pianeta)|Giove]]. Inoltre, in tutta la storia, si fanno diversi riferimenti alla figura di Von Braun quale pioniere della missilistica e del programma spaziale umano.
*Il personaggio di [[Emmett Brown|Doc Brown]] nella saga cinematografica [[Ritorno al futuro]] afferma che il suo cognome in origine era Von Braun, (cambiato in Brown dopo la guerra). {{cn|Questo sembra essere un omaggio allo scienziato il cui apporto fu decisivo per lo sviluppo della scienza missilistica e per la conseguente corsa allo spazio}}.
*Nell'[[anime]] Mobile Suit [[Gundam]], una città lunare è chiamata Von Braun City in suo onore.
*Il personaggio disneyano di [[Pico De Paperis]] tuttologo plurilaureato, in originale ''Ludwig von Drake'' con un marcato accento tedesco, {{cn|è chiaramente ispirato alle popolari figure di [[Einstein]] e von Braun}}.
*Viene spesso citato nel film [[Cielo d'ottobre]].
*Von Braun viene citato nel film ''[[Più forte ragazzi]]'' durante un dialogo via radio tra aeromobile e torre di controllo, quando il personaggio interpretato da [[Bud Spencer]], Plata, chiama ironicamente il controllore di volo, appunto, von Braun.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Bernd Ruland, ''Wernher von Braun. Una vita per lo spazio'', Milano, Mondadori, 1970
*Bergaust, Erik (1976), ''Wernher von Braun: The authoritative and definitive biographical profile of the father of modern space flight'' (Hardcover), National Space Institute (1976), ISBN 0-917680-01-4
*Biddle, Wayne (2009), ''Dark Side of the Moon: Wernher von Braun, the Third Reich, and the Space Race'' (Hardcover), W.W. Norton (2009), ISBN 978-0-393-05910-6
*Bilstein, Roger E. (2003), ''Stages to Saturn: A Technological History of the Apollo/Saturn Launch Vehicles'' (Paperback), University Press of Florida (July 2003), ISBN 0-8130-2691-1
*Crouch, Tom D. (1999), ''Aiming for the Stars: The Dreamers and Doers of the Space Age'' (Hardcover), Smithsonian (September 17, 1999), ISBN 1-56098-386-8
*Dunar, Andrew J & Stephen P Waring (1999), written at Washington, DC, ''Power to Explore: a History of Marshall Space Flight Center'', 1960–1990, United States Government Printing Office, ISBN 0-16-058992-4
*Eisfeld, Rainer (2000), written at Hamburg, Mondsüchtig, Rohwolt, ISBN 3-499-60943-6
*Erlebnisbericht Adam Cabala, in: Fiedermann, Heß, Jaeger: ''Das KZ Mittelbau Dora. Ein historischer Abriss''. Berlin 1993, S.100
*Freeman, Marsha (1993), ''How we got to the Moon: The Story of the German Space Pioneers'' (Paperback), 31st Century Science Associates (October 1993), ISBN 0-9628134-1-9
*Lasby, Clarence G (1971), written at New York, NY, ''Project Paperclip: German Scientists and the Cold War'', Atheneum, ISBN B0006CKBHY
*McGovern, James (1966), ''Operazione Crossbow e Overcast. La caccia alle armi segrete tedesche'', Mursia, Milano
*Neufeld, Michael J (1994), written at New York, ''The Rocket and the Reich: Peenemünde and the Coming of the Ballistic Missile Era'', Free Press, ISBN 0-02-922895-6
*Neufeld, Michael J (2007), written at New York, ''Von Braun: Dreamer of Space, Engineer of War, Alfred A. Knopf'', ISBN 978-0-307-26292-9
*Ordway, Frederick I., III (2003), ''The Rocket Team: Apogee Books Space Series 36 (Apogee Books Space Series)'' (Hardcover), Collector's Guide Publishing Inc; Har/DVD edition (September 1, 2003), ISBN 1-894959-00-0
*Sellier, André (2003), written at Chicago, IL, ''A History of the Dora Camp: The Untold Story of the Nazi Slave Labor Camp That Secretly Manufactured V-2 Rockets, Ivan R Dee'', ISBN 1-56663-511-X
*Stuhlinger, Ernst (1996), written at Malabar, FL, ''Wernher von Braun: Crusader for Space, Krieger Publishing Company'', ISBN 0-89464-980-9
*Tompkins, Phillip K. (1993), ''Organizational Communication Imperatives: Lessons of the Space Program'' (Paperback), Roxbury Publishing Company (1993), ISBN 0-935732-40-3
*Ward, Bob (2005), written at Annapolis, MD, ''Dr. Space: The Life of Wernher von Braun'', Naval Institute Press, ISBN 1-59114-926-6
Weisstein, Eric W., Robert Goddard at ScienceWorld.
*Willhite, Irene E. (Editor) (2007), ''The Voice of Dr. Wernher von Braun: An Anthology'' (Apogee Books Space Series) (Paperback), Collector's Guide Publishing, Inc. (May 1, 2007), ISBN 1-894959-64-7
*Winterstein, William E., Sr. (2005), ''Secrets Of The Space Age: The Sacrifices and Struggles To Get To The Moon; The Aftermath: What Happened After Lunar Mission, Intrigue and United States Space Heroes Betrayed'' (Hardcover), Robert D. Reed Publishers (June 30, 2005), ISBN 1-931741-49-2
 
==Voci correlate==
*[[Aggregat]]
*[[NASA]]
*[[Programma Apollo]]
*[[Ingegneria aerospaziale]]
*[[Sergej Pavlovič Korolëv]], capo progettista del programma spaziale sovietico
*[[Konstantin Tsiolkovsky]], altro pioniere della missilistica
*[[Von Braun (Planetes)]], non mi pare che abbia direttamente a che fare con l'argomento in questione, a parte l'omonimia, più o meno casuale
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q|commons=Wernher von Braun}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{en}} [http://peaceinspace.com Istituto per la cooperazione nello spazio]
*{{en}} [http://history.msfc.nasa.gov/vonbraun Marshall Space Flight Center - Storia del dott. Wernher Von Braun]
*{{en}} [http://www.redstone.army.mil/history/vonbraun/welcome.html Redstone Arsenal - Storia del dott. Wernher Von Braun]
*{{en}} [http://history.msfc.nasa.gov/special/disney.html Collaborazione tra Disney e Von Braun ]
*{{en}} [http://en.wikiquote.org/wiki/Wernher_von_Braun Wikiquote]
*[http://www.disf.org/ScienziatiCredenti/vonBraun.asp Biografia di Wernher Von Braun]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica|biografie|ingegneria}}
 
[[Categoria:Pionieri dello spazio]]
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