Luigi Goytre e 73 (disambigua): differenze tra le pagine

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{{disambigua}}
{{Infobox militare
|Nome = Luigi Goytre
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[1893]]
|Nato_a = [[Cavour (Italia)|Cavour]]
|Data_di_morte =13 settembre [[1943]]
|Morto_a = [[Tirana]]
|Cause_della_morte =Caduto in combattimento
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita ={{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regio Esercito]]
|Corpo =[[Cavalleria]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =1911-1943
|Grado = [[Tenente Colonnello]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =IV Gruppo Corazzato "Nizza"
|Decorazioni =vedi [[Luigi Goytre#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Luigi
|Cognome = Goytre
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cavour
|LuogoNascitaLink = Cavour (Italia)
|GiornoMeseNascita = 5 giugno
|AnnoNascita = 1893
|LuogoMorte = Tirana
|GiornoMeseMorte = 13 settembre
|AnnoMorte = 1943
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
}}
[[Tenente Colonnello]] del [[Regio Esercito]], partecipò alla [[prima guerra mondiale|prima]] e alla [[seconda guerra mondiale]]. Dopo la proclamazione dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'8 settembre [[1943]], si oppose fermamente alla resa ai tedeschi. Caduto in combattimento nei pressi di [[Tirana]] il 13 settembre, per il suo comportamento in questo frangente fu decorato di [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria.
 
==Biografia Anno ==
* [[73]] o [[73 a.C.]]
Nacque a Cavour nel [[1893]], figlio di Michelangelo e Angela Coero Borga, si arruolò come volontario nel Reggimento "Cavalleggeri di Lucca" nel corso del [[1911]].
All'entrata in [[prima guerra mondiale|guerra]] del [[Regno d'Italia]], il 24 maggio [[1915]], aveva il grado di [[Sergente maggiore]]. Nell'aprile del [[1916]] ottenne la promozione a [[Sottotenente|Sottotenente in servizio permanente effettivo]] (S.P.E.), venendo trasferito nel Reggimento "Cavalleggeri di Roma"<ref name=B7p69>{{Cita|Brignoli 2007|p. 69}}</ref> che operava appiedato sul medio [[Isonzo]], nella zona di [[Plava]]-Canale.<ref name=B7p69/> Si distinse particolarmente il 15 settembre [[1916]]<ref name=B7p69/> durante un assalto alla baionetta contro Quota 77, in cui riportò una ferita da scheggia di [[bomba a mano]]. Promosso [[Tenente]] nel [[1917]] quando era in forza al [[8º Reggimento "Lancieri di Montebello"|Reggimento “Lancieri di Montebello”]],<ref name=B7p31>{{Cita|Brignoli 2007|p. 31}}</ref> prese parte alle operazioni di protezione al ripiegamento dei reparti del [[Regio Esercito]] dopo la [[Battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]].<ref name=B7p31/>
 
== Astronomia ==
Divenne [[Capitano]] nel [[1930]] mentre prestava servizio presso il Reggimento "Cavalleggeri di Vittorio Emanuele II".<ref name=B7p71>{{Cita|Brignoli 2007|p. 71}}</ref> In seguito prestò servizio presso il centro per l'allevamento dei [[Cavallo|quadrupedi]] di [[Persano]], e dal marzo [[1936]], presso il [[Tribunale militare]] di [[Bologna]]. Divenuto [[Maggiore]] il 1º gennaio 1940 fu trasferito al [[1º Reggimento "Nizza Cavalleria"|Reggimento "Nizza Cavalleria"]] dove prestò servizio durante la [[seconda guerra mondiale]]. Promosso [[Tenente Colonnello]] nel settembre [[1942]], assunse il comando IV Gruppo Corazzato<ref>Assegnato dal febbraio del 1942 al Raggruppamento Celere Albania. Tale unità era al comando del generale Renzo Mayer, e comprendeva oltre al citato reparto, anche i Reggimenti “Cavalleggeri di Monferrato” (al comando del colonnello [[Luigi Lanzuolo]]), “Cavalleggeri Guide”, “Lancieri di Firenze”, il XLVI Battaglione [[bersaglieri]], il XXI Battaglione della [[Camicie Nere|M.V.S.N.]], e un reparto autonomo</ref> del reggimento,<ref name=B7p40>{{Cita|Brignoli 2007|p. 40}}</ref> che allora prestava servizio in [[Albania]], in seno alla 9ª Armata<ref name=B3p223>{{Cita|Becherelli, Carteny, Giardini 2013|p. 223}}</ref> del generale [[Renzo Dalmazzo]].<ref name=B3p223/> Tale Grande unità era inquadrata nel Gruppo di Armate Est al comando del generale [[Ezio Rosi]].<ref name=B3p224>{{Cita|Becherelli, Carteny, Giardini 2013|p. 224}}</ref> Quando fu proclamato l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] con gli anglo-americani, l'8 settembre 1943, fu tra i primi ufficiali ad opporsi<ref name=B7p40/> vigorosamente ai tedeschi, e perse la vita durante i combattimenti<ref>Colpito gravemente al torace fu soccorso e trasportato solamente all’alba del giorno dopo presso un [[Ospedale|ospedale da campo]], dove morì.</ref> del 12 settembre,<ref>Lasciava la moglie Fanny Casalis e tre figlie.</ref> atti ad impedire l'occupazione dell'[[Aeroporto di Tirana-Rinas|aeroporto di Tirana]] da parte delle [[Wehrmacht|truppe germaniche]].<ref name=B3p227>{{Cita|Becherelli, Carteny, Giardini 2013|p. 227}}</ref> Il 23 settembre del [[1945]] gli fu conferita la [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria<ref>Insieme a lui ne furono insigniti anche il Capitano Giorgi caduto a Chiavica–Pedona ([[Ravenna]]) il 2 marzo 1945, e il Tenente Italo Gastaldi caduto a Visso–[[Norcia]] il 13 marzo 1944.</ref> su proposta del Ministro della Guerra [[Stefano Jacini (1886-1952)|Jacini]].
* [[73 Klytia]] è un [[asteroide]] della [[fascia principale]] del [[sistema solare]].
 
== NoteChimica ==
Il suo paese natale gli ha intitolato una via, così come la città di [[Torino]].
* 73 è il [[numero atomico]] del [[Tantalio]] (Ta).
 
== OnorificenzeMatematica ==
* [[73 (numero)]]
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''In un momento tragico per la Patria e di smarrimento delle sue forze armate, tenendo fede al giuramento prestato opponeva con fierezza di spirito, degna delle nobili tradizioni dell'Esercito italiano, un categorico rifiuto all'ordine impartitogli di cedere le armi ai tedeschi e di arrendersi. Pur essendo consapevole dei gravi rischi cui si votava reagiva immediatamente organizzando onorevole reazione. Fallito il tentativo di guadagnare alla sua causa un comandante che poteva validamente opporsi col suo reparto di artiglieria alla caduta in mani nemiche di un importante aeroporto, non esitava ad impegnarsi in un impari aspro combattimento di cui era l'ardente animatore, ma nella dura lotta cadeva colpito a morte. Mentre esalava, dopo atroce agonia, l'ultimo respiro, si perfezionava quella resa che nel suo fine intuito doveva essere respinta ad ogni costo. Col supremo sacrificio segnava ai più la luminosa via del dovere e dell'onore. Tirana. 13 settembre 1943.''
|luogo=
|fonte=
}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
{{Partigiani d'Italia|indirizzo=luigi-goytre}}
*{{cita libro|cognome=Brignoli|nome=Marziano|titolo=Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guarnigione a Voghera dal 1859 al 1943|editore=Società Cooperativa Editoriale Oltrepò|città=Voghera|anno=2007|cid=Brignoli 2007}}
*{{cita libro|cognome= Becherelli|nome=Alberto|coautori=Andrea Carteny, Fabrizio Giardini|titolo=L’Albania indipendente e le relazioni italo-albanesi (1912-2012)|editore=Edizioni Nuova Cultura|città=Roma|anno=2013|isbn=88-6812-135-2|cid=Becherelli, Carteny, Giardini 2013}}
 
{{Portale|biografie|guerra|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]