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{{quote|Narrami, o Musa, dell'uomo dall'agile mente, che tanto vagò, dopo che distrusse la sacra città di Troia.|Proemio|Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλά<br />πλάγχθη, ἐπεί Τροίης ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσεν|lingua=grc}}
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L''''''Odissea''''' ([[lingua greca|greco]]: {{polytonic|Ὀδύσσεια}}, ''Odysseia'') è uno dei due grandi [[epica|poemi epici]] [[Grecia antica|greci]] attribuiti all'opera del poeta [[Omero]]. Narra delle vicende riguardanti l'eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell'''[[Iliade]]''
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== Il nome ==
L'etimologia del nome "Odisseo" è ignota. Lo stesso Omero cerca di spiegarla nel libro XIX connettendola al verbo greco "ὀδύσσομαι", il cui significato è "essere odiato". Odisseo, quindi, sarebbe "colui che odia" (in questo caso i Proci, che approfittano della sua assenza per regnare su Itaca) oppure "colui che è
odiato" (in questo caso da tutti coloro che ostacolano il suo ritorno a Itaca). L'origine del nome, però, non viene dalla Grecia ma da una regione dell'Asia Minore, la Caria. In questa regione, caria era il nome di un dio marino, il quale, in seguito all'invasione delle popolazioni indoeuropee, è stato assimilato nella figura di Poseidone. Ciò, dunque, fa intuire che l'Odissea trae le sue radici in antichi racconti marinari.
Il nome, in definitiva, può avere il significato di "Colui che odia ed è odiato".
Il nome Odisseo presenta tuttavia assonanze interessanti con altri concetti: odos - ou che significa "viaggio" e oud-eis che significa "nessuno" (da cui la risposta di Polifemo che ai ciclopi che gli chiedono perché avesse urlato risponde che "Nessuno ha cercato di ucciderlo").
Il nome [[Ulisse (nome)|Ulisse]] (''Ulixes'' in latino, ''Ulixe'' in etrusco e ''Oulixes'' in siculo), datogli da [[Livio Andronico]] nella sua [[Odissea (Livio Andronico)|traduzione]] dell'opera, la prima in assoluto al di fuori dal greco, significa "Irritato" ed è stato scelto dal traduttore perché era abbastanza diffuso nel mondo latino e per l'assonanza con l'originale, a differenza di ''Odysseùs'' che suonava tipicamente straniero. Altri teorici però ritengono che "Ulisse" sia un soprannome e significhi, al pari dell'etrusco ''Clausus'' da cui [[Claudio (nome)|Claudio]], "Zoppo", e sia più antico dell'opera di Andronico, in riferimento ad una ferita alla gamba riportata da Odisseo.caccamall di ulisse....buonaaaaaaa io ti n'amo e ciaooooo w tutti i culi e le cacche del mondo interooo viva vivaaaaaaaa
 
La datazione del poema viene comunemente fatta risalire al periodo tra l'[[800 a.C.]] e il [[700 a.C.]] L'argomento del poema è in parte una continuazione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]'', e narra principalmente le avventure dell'eroe Greco [[Ulisse|Odisseo/Ulisse]] durante il suo lungo viaggio di ritorno (νόστος) verso la sua patria [[Itaca]], dopo la caduta di [[Troia]].
 
== Divisione ==
L'Odissea è un poema diviso in 24 canti, ognuno dei quali indicato con una lettera dell'[[alfabeto greco]] minuscolo, per un totale di 12.110 esametri.
 
Il poema è uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale, e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che attraverso le numerose traduzioni.
 
L'Odissea si presenta attualmente in forma scritta, mentre in origine il poema era tramandato oralmente da abili ed esperti [[Aedo|aedi]] e rapsodi. Questi ultimi recitavano i versi a memoria, mentre gli Aedi, nella narrazione, si servivano di un [[Metrica|metro]] regolare chiamato "[[esametro dattilico]]" o "esametro epico". Ciascuno dei 12.110 esametri del testo originale è composto da 6 [[piede (poesia)|piedi]]; ciascun piede è alternativamente un [[dattilo (metrica)|dattilo]], uno [[spondeo]] o un [[trocheo]].
 
== Datazione ==
L'opera, insieme all<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]'', viene composta nella Ionia d'[[Asia]] intorno al [[IX secolo a.C.]], anche se alcuni autori pensano che sia nata intorno al [[720 a.C.]]
 
L'originale più antico dell'opera risale alla fine dell'[[VIII secolo a.C.]], ed è questo che il tiranno [[Atene|ateniese]] [[Pisistrato]] usa quando, nel [[VI secolo a.C.]], decide di uniformare e dare forma scritta ad un poema che fino ad allora si era tramandato quasi esclusivamente per forma orale.
 
Quest'ultima forma, però, continuerà fino al [[III secolo|III secolo d.C.]] in [[Egitto]], con tutti i cambiamenti e le mutazioni inevitabili nella forma orale.
l'Odissea appartiene al ciclo dei così detti "poemi del ritorno."
 
== Lingua e stile ==
La lingua dell'Odissea mescola forme appartenenti a diversi dialetti greci. Le forme [[dialetto attico|attiche]] sono decisamente minoritarie e si possono probabilmente spiegare come modificazioni effettuate nella redazione di [[Pisistrato]], le forme [[dialetto eolico|eoliche]] e [[dialetto ionico|ioniche]], invece, sono entrambe molto presenti, anche se con una predominanza delle seconde. Il dialetto ionico è tradizionalmente la lingua dell'epica, quindi le molte proposte avanzate hanno tentato di spiegare soprattutto la consistente presenza dell'eolico: quella con più seguito accademico sostiene che le forme eoliche possano essere spiegate da ragioni quasi esclusivamente metriche e poetiche.
 
L'Odissea è ricca di ''formule'', ovvero espressioni usate in sedi metriche fisse per esprimere un'idea essenziale, secondo la definizione di [[Milman Parry]] (gli esempi tipici potrebbero essere ''l'astuto Odisseo'' o ''Aurora dalle dita rosate''). Queste formule, oltre ad essere poetiche, ci mostrano l'originaria natura orale dei poemi: sembra infatti che aiutassero gli aedi a comporre i loro canti improvvisandoli su richiesta dell'uditorio.
 
L'Odissea è anche stata vista come l'archetipo del [[romanzo]], in quanto racconta dall'inizio alla fine la vicenda scelta, senza lasciarsi troppo distrarre, per così dire, da eventi secondari e non strettamente correlati alle avventure di Odisseo.
 
È da segnalare, infine, che la suddivisione in 24 canti non risale alla redazione di Pisistrato. Furono infatti i [[Filologia|filologi]] [[Alessandrinismo|alessandrini]] a suddividere i due poemi omerici in 24 capitoli e ad assegnare ad ogni capitolo una lettera dell'[[alfabeto greco]] (composto da 24 lettere, appunto) maiuscole per l'[[Iliade]] e minuscole per l'Odissea.
 
== Suddivisione dei 24 libri ==
All'interno dei 24 libri, possiamo distinguere 5 nuclei tematici principali:
* Libro I - Libro IV
Si descrive la situazione determinatasi ad Itaca in assenza di Odisseo e si narra la cosiddetta [[Telemachia|Telemachìa]], ovvero il viaggio del figlio di Odisseo, Telemaco, a [[Pilo di Messenia|Pilo]], presso il re [[Nestore (mitologia)|Nestore]], e successivamente a [[Sparta]], presso [[Menelao]] ed [[Elena (mitologia)|Elena]], i quali alla fine si sono riconciliati. In questa sezione Odisseo non compare come personaggio.
* Libro V - Libro VII
Occupati dalla "Feacide", che narra il naufragio di Odisseo nell'isola di Scheria, abitata appunto dai [[Feaci]]. La causa del naufragio è stato [[Poseidone]], uno dei più accaniti antagonisti di Odisseo. Nella "Feacide", inoltre, non viene solo narrato il naufragio di Odisseo, ma anche la sua permanenza presso i Feaci e il loro re, [[Alcinoo]].
* Libro VIII - Libro XII
Occupati dai cosiddetti "Apologhi presso Alcinoo" (altrimenti detti μῦθοι, ''mythoi'', racconti): nella notte del ventitreesimo giorno dall'inizio del poema, Odisseo narra ad Alcinoo e alla sua corte tutte le sue peripezie e le sue avventure per mare allo scopo di giungere in patria. Gli "Apologhi presso Alcinoo", quindi, costituiscono un'[[analessi]], un salto indietro nel tempo in cui vengono narrati i fatti precedentemente accaduti.
* Libro XIII - Libro XXIII
Accompagnato dai Feaci, impietositi dalla triste storia di Odisseo e dalle sue disavventure, il protagonista sbarca sulla costa della tanto agognata Itaca. Il poema, però, non è ancora finito. Infatti, inizia ora la sua seconda macrosequenza, che narra la vendetta sui proci da parte di Odisseo, che si è riconciliato con il figlio Telemaco nella tenda del fedele servo [[Eumeo]]. Dopo aver superato la "prova dell'arco", Odisseo si vendica dei proci e dei servi infedeli e torna a regnare su Itaca con la fedele moglie Penelope.
* Libro XXIV
Ultimo libro, costituito da una sorta di "riepilogo" che fa un quadro generale della vicenda.
 
== La vicenda ==
L'opera canonica appartiene ai poemi [[Nostoi]] (''Nόστοι'', "ritorni"), i poemi greci del ciclo epico che descrivevano il ritorno degli eroi achei in patria dopo la distruzione di [[Troia]].
 
=== Telemachia (I-IV) ===
[[Telemaco]], il figlio di Ulisse, era ancora un bambino quando suo padre partì per la [[Guerra di Troia]]. Al momento in cui la narrazione dell'Odissea ha inizio, dieci anni dopo che la guerra stessa è terminata, Telemaco è ormai un uomo di circa vent'anni; condivide la casa paterna con la madre [[Penelope]] e, suo malgrado, con un gruppo di uomini [[Hýbris|arroganti]], i [[proci]], che intendono convincere Penelope ad accettare il fatto che la scomparsa del marito è ormai definitiva e che, di conseguenza, lei dovrebbe scegliere tra loro un nuovo marito; la donna ha promesso che lo farà solo quando avrà finito di tessere un sudario per il suocero [[Laerte]]; ma Penelope di notte disfa la tela tessuta durante il giorno.
[[File:Lastman Odysseus and Nausicaä.jpg|thumb|300px|right|Odisseo e Nausicaa - [[Pieter Lastman]] [[1619]] - [[Alte Pinakothek]], [[Monaco di Baviera]]]]
 
La dea [[Atena]], protettrice di Ulisse, in un momento in cui il dio del mare [[Poseidone]], suo nemico giurato, si è allontanato dall'[[Monte Olimpo|Olimpo]], discute del destino dell'eroe con il re degli dei, [[Zeus]]. Quindi, assunte le sembianze di [[Mentore]], padre dei [[Tafi]], va da Telemaco e lo esorta a partire al più presto alla ricerca di notizie del padre. Telemaco gli offre [[xenia (antica Grecia)|ospitalità]] e insieme assistono alle gozzoviglie serali dei proci, mentre il cantastorie [[Femio]] recita per loro un poema. Penelope si lamenta del testo scelto da Femio, ovvero il "''Ritorno da Troia''"<ref>Questo particolare racconto un tempo esisteva sotto forma scritta, ed era chiamato i "[[Nostoi]]", ma è andato perduto.</ref>, perché le ricorda il marito scomparso, ma Telemaco si oppone alle sue lamentele.
 
Il mattino seguente Telemaco convoca un'assemblea dei cittadini di [[Itaca]] e chiede loro di fornirgli una nave ed un equipaggio. Sciolta l'assemblea senza aver ottenuto nulla, Telemaco è raggiunto da Atena (che stavolta ha assunto le sembianze del suo amico [[Mentore]]) che gli promette la nave e i compagni. Così, all'insaputa della madre, fa vela verso la casa di [[Nestore (mitologia)|Nestore]], il più venerabile dei guerrieri greci che avevano partecipato alla guerra di Troia e che aveva fatto ritorno nella sua [[Pilo di Messenia|Pilo]]. Da qui Telemaco, accompagnato dal figlio di Nestore, Pisistrato, si dirige via terra verso [[Sparta]], dove incontra [[Menelao]] ed [[Elena (mitologia)|Elena]] che si sono alla fine riconciliati. Gli raccontano che erano riusciti a fare ritorno in Grecia dopo un lungo viaggio durante il quale erano passati anche per l'[[Egitto]]: lì, sull'isola incantata di [[Faro (isola)|Faro]], Menelao aveva incontrato il vecchio dio del mare [[Proteo (mitologia)|Proteo]] che gli aveva detto che Odisseo era prigioniero della misteriosa [[Ninfa (mitologia)|Ninfa]] [[Calipso]]. Telemaco viene così a conoscenza anche del destino del fratello di Menelao, [[Agamennone]], re di [[Micene]] e capo dei greci sotto le mura di Troia, che era stato assassinato dopo il suo ritorno a casa da sua moglie [[Clitemnestra]] con la complicità dell'amante [[Egisto]].
 
=== Arrivo di Odisseo a Scheria e racconto del suo viaggio (V-XII) ===
[[File:Francesco Hayez 028.jpg|thumb|300px|right|Odisseo nella casa di Alcinoo - [[Francesco Hayez]] [[1813]] - [[Reggia e gallerie nazionali di Capodimonte|Galleria nazionale di Capodimonte, Napoli]]]]
Intanto Odisseo, dopo svariate peripezie che dobbiamo ancora apprendere, ha trascorso appunto gli ultimi sette anni prigioniero sulla lontana isola [[Ogigia]] della Ninfa Calipso. Il messaggero degli dei [[Ermes]] la convince però a lasciarlo andare, e Odisseo si costruisce a questo scopo una zattera. La zattera, dato che il dio del mare [[Poseidone]] gli è nemico, fa inevitabilmente naufragio, ma egli riesce a salvarsi a nuoto toccando alla fine terra sull'isola [[Scheria]] sulla cui riva, nudo ed esausto, cade addormentato. Il mattino dopo, svegliatosi udendo delle risa di ragazze, vede la giovane [[Nausicaa]] che era andata sulla spiaggia spinta da Atena a giocare a palla con le sue ancelle. Odisseo le chiede così aiuto, ed ella lo esorta a chiedere l'[[xenia (antica Grecia)|ospitalità]] dei suoi genitori [[Arete (mitologia)|Arete]] e [[Alcìnoo]], re dei Feaci. Questi lo accolgono amichevolmente senza nemmeno, dapprima, chiedergli chi egli sia. Resta parecchi giorni con Alcìnoo, partecipa ad alcune gare atletiche ed ascolta il cieco cantore [[Demodoco]] esibirsi nella narrazione di due antichi poemi.
 
Il primo narra di un altrimenti poco noto episodio della guerra di Troia, "La lite tra Odisseo ed [[Achille]]"; il secondo è il divertente racconto della storia d'amore tra due déi dell'Olimpo, [[Ares]] e [[Afrodite]]. Alla fine Odisseo chiede a Demodoco di continuare ad occuparsi della guerra di Troia, e questi racconta dello stratagemma del [[Cavallo di Troia]], episodio nel quale Odisseo aveva svolto la parte dell'indiscusso protagonista. Incapace di dominare le emozioni suscitate dall'aver rivissuto quei momenti, Odisseo finisce per rivelare la sua identità, ed inizia a narrare l'incredibile storia del suo ritorno da Troia.
 
Dopo aver saccheggiato la città di [[Ismara]], nella terra dei [[Ciconi]], lui e le dodici navi della sua flotta persero la rotta a causa di una tempesta che si abbatté su di loro. Approdarono nella terra dei lotofagi e finirono per essere catturati dal ciclope Polifemo figlio di Poseidone, riuscendo a fuggire, dopo aver subito sei gravi perdite, con lo stratagemma di accecargli l'unico occhio e uscire dalla sua grotta appendendosi al ventre delle sue pecore. Questo scatenò però la rabbia di Poseidone. Sostarono per un periodo alla reggia del signore dei venti [[Eolo]], che diede ad Odisseo un otre di pelle che racchiudeva quasi tutti i venti, un dono che avrebbe garantito loro un rapido e sicuro ritorno a casa. I marinai, però, aprirono sconsideratamente l'otre mentre Odisseo dormiva: i venti uscirono insieme dall'otre, scatenando una tempesta che ricacciò le navi indietro da dove erano venute.
 
[[File:Jakob Jordaens 009.jpg|thumb|300px|right|Odisseo nella grotta di Polifemo [[Jakob Jordaens]] [[secolo XVI]] [[Museo Puskin]] [[Mosca]]]]
Pregarono Eolo di aiutarli nuovamente, ma egli rifiutò di farlo. Rimessisi in mare finirono per approdare sulla terra dei mostruosi cannibali [[Lestrigoni]]: solo la nave di Odisseo riuscì a sfuggire al terribile destino. Nuovamente salpati, giunsero all'isola della maga [[Circe]], che con le sue pozioni magiche trasformò in maiali molti dei marinai di Odisseo. Il dio [[Ermes]] venne quindi in soccorso di Odisseo e gli donò un infuso a base di erbe magiche, utile come antidoto contro l'effetto delle pozioni di Circe. In questo modo egli costrinse la maga a liberare i suoi compagni dall'incantesimo. Ulisse diventò poi l'amante di Circe, tanto che restò con lei sull'isola per un anno. Alla fine, i suoi uomini riuscirono a convincerlo del fatto che era giunto il momento di ripartire.
 
Grazie anche alle indicazioni di Circe, Odisseo e la sua ciurma attraversarono il [[Mar Mediterraneo]] e raggiunsero una baia situata all'estremo limite occidentale del mondo conosciuto, nella terra dei [[Cimmeri]]. Lì, dopo aver celebrato un sacrificio in loro onore, Odisseo invocò le ombre dei morti, allo scopo di interrogare lo spettro dell'antico indovino [[Tiresia]] sul suo futuro. Incontrò poi lo spettro di sua madre, che era morta di crepacuore durante la sua lunga assenza, ricevendo così per la prima volta notizie di quanto succedeva nella sua casa, messa in serio pericolo dall'avidità dei proci. Incontrò poi molti altri spiriti di uomini e donne illustri e famosi, tra i quali il fantasma di [[Agamennone]] (che lo mise al corrente del suo assassinio), quello di Aiace Telamonio (che si rifiutò di parlargli) e quello di [[Achille]] (che gli domandò notizie di suo figlio [[Neottolemo]] e del suo vecchio padre [[Peleo]].
 
Quando tornarono all'isola di Circe questa, prima della loro nuova partenza, li mise in guardia sui pericoli che li attendevano nelle rimanenti tappe del loro viaggio. Riuscirono a fiancheggiare indenni gli scogli delle [[Sirena|Sirene]] e passare in mezzo alla trappola rappresentata da [[Scilla (Forco)|Scilla]], mostro dalle innumerevoli teste, e dal terribile gorgo [[Cariddi]], approdando sull'isola [[Sicilia|Trinacria]]. Qui i compagni di Odisseo, ignorando gli avvertimenti ricevuti da Tiresia e Circe, catturarono e uccisero per cibarsene alcuni capi della sacra mandria del dio del sole [[Elio (mitologia)|Elio]]. Questo sacrilegio fu duramente punito dal Dio, che, con l'aiuto di [[Poseidone]], colpì Odisseo e i suoi compagni con un naufragio nel quale tutti, tranne Odisseo stesso, finirono annegati. L'Eroe fu spinto dai flutti sulle rive dell'isola di [[Calipso]], che lo costrinse a restare con lei come suo amante per sette anni.
 
=== L'arrivo a Itaca e lo sterminio dei proci (XIII-XXIV) ===
Dopo aver ascoltato con grande interesse e curiosità la sua lunga storia, i Feaci, che sono un popolo di abili navigatori, decidono di aiutare Odisseo a tornare a casa: nottetempo, mentre è profondamente addormentato, lo portano ad Itaca approdando in un luogo nascosto. Al suo risveglio la dea Atena lo trasforma in un vecchio mendicante. In questi panni si incammina verso la capanna di [[Eumeo]], guardiano dei porci, che gli è rimasto fedele anche dopo così tanti anni. Il porcaro lo fa accomodare e gli dà da mangiare. Dopo aver cenato insieme, racconta ai suoi contadini e braccianti una falsa storia della propria vita. Dice loro di essere nativo di [[Creta]] e di aver guidato un gruppo di suoi conterranei a combattere a Troia al fianco degli altri Greci, di aver quindi trascorso sette anni alla corte del re dell'[[Egitto]] e di essere alla fine naufragato sulle coste [[Tesprozia|tesprote]] e da lì venuto ad Itaca.
 
[[File:Mosaïque d'Ulysse et les sirènes.jpg|300px|thumb|right|[[Museo del Bardo|Ulisse]] e le sirene]]
Intanto Telemaco fa vela da Sparta verso casa e riesce a scampare ad un'imboscata tesagli dai proci. Dopo essere sbarcato sulla costa di Itaca, va anche lui alla capanna di Eumeo. Finalmente il padre ed il figlio si incontrano: Odisseo si rivela a Telemaco (ma non ancora ad Eumeo) ed insieme decidono di uccidere i proci. Dopo che Telemaco è tornato a palazzo per primo Odisseo, accompagnato da Eumeo, fa ritorno nella sua casa ma continua a restare travestito da mendicante. In questo modo osserva il comportamento violento e tracotante dei proci, e studia il piano per ucciderli. Incontra per primo il suo cane Argo che lo riconosce e dopo un ultimo sussulto di gioia muore felice per aver rivisto il padrone, incontra poi anche sua moglie Penelope, che non lo riconosce, e cerca di capire le sue intenzioni raccontando anche a lei di essere cretese e che un giorno sulla sua isola aveva incontrato Odisseo. Incalzato dalle ansiose domande di Penelope, dice anche che di recente in Tesprozia ha avuto notizia delle sue più recenti avventure.
 
La vecchia nutrice [[Euriclea]] capisce la vera identità di Odisseo quando egli si spoglia per fare un bagno, mostrando una cicatrice sulla coscia che si era procurato da bambino, ed egli la costringe a giurare di mantenere il segreto. Il giorno dopo, su suggerimento di [[Atena]], Penelope spinge i proci ad organizzare una gara per conquistare la sua mano: si tratterà di una competizione di abilità nel tiro con l'arco ed i proci dovranno servirsi dell'arco di Odisseo, che nessuno a parte lui stesso è mai riuscito a tendere. Nessuno dei pretendenti riesce a superare la prova e a quel punto, tra l'ilarità generale, quello che è creduto un vecchio mendicante chiede di partecipare a sua volta: Odisseo naturalmente riesce a tendere l'arma e a vincere la gara, lasciando tutti stupefatti. Prima che si riprendano dalla sorpresa rivolge quindi l'arco contro i proci e, con l'aiuto di Telemaco, li uccide tutti. Odisseo e il figlio decidono poi di far giustiziare dodici delle ancelle della casa che erano state amanti dei proci e uccidono il capraio [[Melanzio]] che era stato loro complice. Adesso Odisseo può finalmente rivelarsi a Penelope: la donna esita e non riesce a credere alle sue parole, ma si convince dopo che il marito le descrive alla perfezione il letto che lui stesso aveva costruito in occasione del loro matrimonio.
 
[[File:Odysseus Tiresias Cdm Paris 422.jpg|thumb|300px|right|Odisseo e Tiresia nel regno dei morti - Vaso greco del [[IV secolo a.C.]]]]
Il giorno dopo, insieme a Telemaco, va ad incontrare suo padre [[Laerte]] nella sua fattoria, ma anche il vecchio accetta la rivelazione della sua identità solo dopo che Odisseo gli ha descritto il frutteto che un tempo Laerte stesso gli aveva donato. Gli abitanti di Itaca hanno seguito Odisseo con l'intenzione di vendicare le uccisioni dei proci loro figli: quello che sembra essere il capo della folla fa notare a tutti che Odisseo è stato la causa della morte di due intere generazioni di uomini ad Itaca, prima i marinai e coloro che l'avevano seguito in guerra dei quali nessuno è sopravvissuto, poi i proci che ha ucciso con le sue mani. La dea Atena però interviene nella disputa e convince tutti a desistere dai propositi di vendetta.
 
== Legami con l'Iliade ==
L'Odissea non è un'opera totalmente estranea a quella scritta in precedenza da Omero (secondo gli unitari), l'Iliade. Al contrario di quanto si possa pensare, sono molti i legami che accomunano le due opere. L'Odissea, infatti, non è altro che un intreccio di più vicende. Dal libro I al libro IV, Odisseo viene lasciato in "disparte". Questi quattro libri, infatti, sono occupati dalla Telemachìa, che prende il nome dal figlio dell'eroe greco, Telemaco. In seguito al concilio degli dei, i quali decidono che Odisseo è stato lontano dalla patria fin troppo tempo, Atena si reca a Itaca, da Telemaco per convincerlo a recarsi a Pilo e a Sparta, alla corte rispettivamente di Nestore e Menelao, due eroi greci dell'Iliade, appunto. La Telemachìa, infatti, consiste in questo: Telemaco si reca da Nestore e poi da Menelao per avere informazioni sul padre Odisseo, loro compagno di battaglia nell'Iliade. A questo proposito, Menelao racconta a Telemaco ciò che ha appreso dal gigante Proteo: non solo le notizie su Odisseo e il motivo per cui non torna a Itaca, ma anche le notizie sugli altri eroi greci che non hanno avuto un felice ritorno in patria (Agamennone ucciso dalla moglie Clitemnestra, sposatasi con Egisto, figlio di Tieste, che è il fratello di Atreo, padre di Agamennone; la morte di Achille per mano di Paride sostenuto da Apollo; il suicidio di Aiace Telamonio, in quanto non gli erano state concesse le armi del defunto Achille). Un altro legame si trova nella νήχια, ovvero l'incontro di Odisseo con le anime dei defunti, tra cui quella di Agamennone, che racconta la sua morte (la stessa raccontata da Menelao a Telemaco). Inoltre la celeberrima storia del cavallo di Troia viene raccontata sia da Elena (sempre nella Telemachìa) che da Demòdoco, un aedo alla corte di Alcinoo.
 
== Varie edizioni ==
L'edizione pisistratea, comunque, non rappresenta un canone fisso. In seguito, infatti, convive con le successive edizioni scritte delle città greche di Massalia (odierna [[Marsiglia]]), [[Creta]], [[Cipro]], [[Argo (città)|Argo]] e [[Sinope]]. Queste edizioni vengono dette "politiche" (dal greco κατά πόλεις, ''katà póleis''), nel senso di appartenenti alle ''poleis'', alle città.
 
Esiste un'edizione pre-ellenistica di origine ignota, chiamata πολύστιχος (''poliùsticos'', letteralmente "con molte linee"), e che presenta un maggior numero di versi rispetto alla versione pisistratea: gli studiosi tendono a considerarla una versione "annacquata" da interventi operati da chi la tramandava oralmente.
 
Esistono poi delle edizioni di cui si sa molto poco dette "personali" (dal greco κατ' άνδρα, ''cat'àndra''), nel senso che appartenevano a uomini (''àndra'') illustri, come [[Antimaco di Colofone]] o Euripide (figlio del più famoso [[Euripide|drammaturgo]]). Sembra non confermato il fatto che anche il [[Filosofia|filosofo]] [[Aristotele]] avesse un'edizione personale delle opere di [[Omero]].
 
== Il protagonista Ulisse ==
{{Vedi anche|Odisseo}}
Ulisse (o Odisseo, dal [[lingua greca|greco]] Ὀδυσσεύς, Odysseus), originario di Itaca, è uno degli eroi [[achei]] descritti e narrati da Omero nell'''Iliade''.
 
Al contrario di [[Achille]], personaggio principale dell'Iliade, che agisce dominato dagli istinti primordiali (l'Ira in particolare), Ulisse invece (uomo dal multiforme ingegno) ricorre sovente a stratagemmi e ai suoi molteplici talenti (è in grado di costruirsi una zattera sull'isola di [[Calipso]] o di fare il cantastorie presso i [[Feaci]], ad esempio).
 
== La geografia dell'Odissea ==
L'Odissea si svolge principalmente nel [[Peloponneso]], nelle [[isole ioniche]] e nel [[mediterraneo occidentale]] (visto dagli antichi greci oltre i loro confini -le [[colonne d'ercole]], ovvero lo [[stretto di sicilia]]- e quindi ostile), ma identificare esattamente i luoghi visitati da Ulisse appare quasi impossibile, anche perché il testo offre in genere assai pochi spunti per identificare geograficamente i luoghi. Gli studiosi non sono nemmeno unanimemente concordi nell'identificare l'Itaca di Odisseo con la moderna [[Itaca]], poiché le descrizioni geografiche e il numero di isole dell'arcipelago non corrispondono.
 
Tradizionalmente si identifica nella [[Sicilia]] la terra dei Ciclopi e dei Lestrigoni, in una delle [[isole Eolie]] l'isola in cui Ulisse incontrò il dio [[Eolo]], e in [[Corfù]] la terra dei Feaci, Scheria.
Secondo uno studioso tedesco, il professor Armin Wolf, i Feaci erano invece ubicati in [[Calabria]], più precisamente nei pressi di [[Catanzaro]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,detail/id,0962_01_1988_0183_0010_13049095/|titolo=Ulisse sbarcò in Calabria|editore=Archiviolastampa.it |data=24 agosto 1988|accesso=8 agosto 2011}}</ref>
 
Successivamente sono stati proposti molti altri luoghi, la maggior parte di questi situati nell'area [[Mediterraneo|mediterranea]], ma alcuni studiosi sono anche arrivati ad ipotizzare che Ulisse abbia raggiunto l'[[Oceano Atlantico]] o addirittura che tutta la sua vicenda si sia svolta nel [[Mar Baltico]] (la cosiddetta "teoria dell'[[Omero nel Baltico]]").
 
== Influenze dei miti mediorientali ==
Alcuni studiosi ritengono di poter rintracciare nell'Odissea forti influenze da parte di temi tipici della mitologia mediorientale. [[Martin Litchfield West|Martin West]] ha evidenziato sostanziali parallelismi tra l'[[Gilgamesh|Epopea di Gilgamesh]] e il poema omerico.<ref>[[Martin West|West, Martin.]] ''The East Face of Helicon: West Asiatic Elements in Greek Poetry and Myth. (Il volto orientale dell'[[Elicona]]: elementi mediorientali nella poesia e nei miti greci)(Oxford 1997) 402-417.</ref>
 
Sia Odisseo che Gilgamesh compiono un viaggio fino ai confini della terra e discendono da vivi nel mondo dei morti. Nel corso della sua discesa agli inferi Odisseo segue i consigli e le indicazioni dategli da Circe, una semidea figlia del dio del sole Elio, la cui isola [[Eea]] si trova ai limiti del mondo conosciuto e per la quale si può fare una chiara associazione con il sole. Come Odisseo, Gilgamesh trova il modo di raggiungere il mondo dei morti grazie ad un aiuto divino: nel suo caso quello della dea [[Siduri]] che, come Circe, vive in mare nei pressi dei confini del mondo. Anche la sua casa è in relazione con il sole: Gilgamesh la raggiunge attraversando una galleria che passa sotto al monte [[Mashu]], l'alta montagna dietro la quale il sole sorge per poi innalzarsi nel cielo.
 
West ne deduce quindi che le somiglianze dei viaggi di Odisseo e Gilgamesh ai confini della terra siano il risultato dell'influenza avuta dall'epopea di Gilgamesh sulla composizione dell'Odissea.
 
== Traduzioni ==
{{Vedi anche|Traduzioni dell'Odissea}}
Una delle più note traduzioni in [[lingua italiana|italiano]] dell'Odissea è quella di [[Ippolito Pindemonte]], di stampo decisamente classicistico, mentre quella oggi più usata è di [[Rosa Calzecchi Onesti]] ed è uscita per la prima volta nel [[1963]]. Questa traduzione, pur essendo comunque in [[poesia]], è sicuramente più moderna e di più facile lettura.
Ma c'è anche la pregevole traduzione (più moderna e semplice rispetto a quella della Calzecchi) di Aurelio Privitera.
 
== Opere ispirate all'Odissea ==
* ''[[La storia vera]]'' di [[Luciano di Samosata]], scritta nel [[II secolo]] d.C. È una sorta di parodia dell'Odissea che descrive un viaggio immaginario oltre le [[Colonne d'Ercole]] e sulla [[luna]].
* La prima metà dell<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] ha una struttura parallela a quella dell'Odissea.
* Alcuni dei racconti di [[Sindbad il marinaio]] contenuti ne ''[[Le mille e una notte]]'' sono ripresi dall'Odissea di Omero.
* ''[[Ulisse (Joyce)|Ulisse]]'', [[romanzo]] [[modernismo|modernista]] di [[James Joyce]], pubblicato nel [[1922]], si ispira all<nowiki>'</nowiki>''Odissea'', ed ognuno dei diciotto [[capitolo (testo)|capitoli]] rimanda ad un episodio del [[poema epico|poema]] di [[Omero]].
* [[Nikos Kazantzakis]] ha scritto nel [[1938]] ''Οδύσσεια'', un poema epico in 33.333 versi che continua la narrazione delle avventure di Odisseo dopo il suo ritorno a Itaca.
* Il poema ''[[Ulisse (Tennyson)|Ulisse]]'' di [[Alfred Tennyson]], e anche i ''Mangiatori di loto'' dello stesso autore.
* Nel poemetto ''L'ultimo viaggio'' dai ''[[Poemi conviviali]]'' [[Giovanni Pascoli]] immagina che dopo il ritorno ad Itaca Ulisse riparta in viaggio.
* [[Gabriele D'Annunzio]] nella poesia ''L'incontro di Ulisse'' (nella raccolta ''Maia'') immagina invece, di incontrare lui stesso Ulisse.
* ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', film fantascientifico diretto da [[Stanley Kubrick]] nel [[1968]].
* "''Odissea: una versione teatrale''" è un lavoro in due atti del 1993 scritto da [[Derek Walcott]] e messo in scena per la prima volta dalla [[Royal Shakespeare Company]].
* La [[Markus Zohner Theater Compagnie]] ha prodotto lo spettacolo ODISSEA in lingua italiana, con [[Patrizia Barbuiani]] e [[Markus Zohner]], che da diversi anni sta girando il mondo.
* Il film ''[[Fratello, dove sei?]]'' (''O Brother, Where Art Thou?''), con [[George Clooney]], riprende in senso lato la trama dell'Odissea. Gli autori, i fratelli [[Joel ed Ethan Coen]], ammettono di essersi molto parzialmente ispirati al poema (tanto da citarlo come fonte nei titoli di testa), ma sostengono di non averlo in effetti letto.
* Nel [[1968]] la [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] ha realizzato una versione televisiva a puntate dell'Odissea (''[[L'Odissea (sceneggiato televisivo)|L'Odissea]]''), per la regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]], interpretata da [[Bekim Fehmiu]] e [[Irene Papas]]. Sul sito della Rai è possibile vedere l'intero poema (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0d43a986-5c03-4937-a840-021809f49de9.html)
* Un'altra versione televisiva è stata realizzata nel [[1997]] da [[Andrei Konchalovsky]], interpretata da [[Armand Assante]], [[Greta Scacchi]], [[Isabella Rossellini]], di nuovo [[Irene Papas]] (interpreta [[Anticlea]]) e [[Vanessa L. Williams]]. Si tratta di una versione che modifica leggermente la trama dell'opera, accorciandola e includendo anche parti tratte dall'[[Iliade]].
* La [[Penelopeide]] è un romanzo scritto da [[Margaret Atwood]] che riscrive la storia narrandola dal punto di vista di Penelope.
* "Nascita dell'odissea" è un romanzo del [[1927]] dello scrittore francese [[Jean Giono]]. Nel romanzo si ipotizza che Odisseo stesso, sotto le mentite spoglie di un vecchio aedo, una sera davanti al focolare racconti ad un pubblico occasionale, inventandole, le avventure che lo avrebbero tenuto lontano da casa per dieci anni. Dando così origine all'Odissea.
* "''Telemachus Clay''" di [[Lewis John Carlino]] è un'opera teatrale contemporanea che racconta I viaggi di un giovane, Telemaco appunto, che in una grande città cerca il padre che non ha mai conosciuto, incontrando sulla sua strada molti strani personaggi
* Il musical di [[Broadway]] [[The Golden Apple]] scritto nel [[1954]] dal librettista [[John Treville Latouche]] e dal compositore [[Jerome Moross]] è un libero adattamento dell'Iliade e dell'Odissea che sposta l'azione negli [[Stati Uniti d'America|U.S.A.]] nello stato di [[Washington (stato)|Washington]] durante il periodo della [[guerra ispano-americana]].
* Nel film di [[Jean-Luc Godard]] [[Le Mépris]] del [[1963]], il regista tedesco [[Fritz Lang]] interpreta sé stesso mentre dirige un adattamento cinematografico dell'Odissea.
* Il romanzo [[Cold Mountain (romanzo)|Cold Mountain]] scritto nel [[1997]] da [[Charles Frazier]], che narra il ritorno a casa di un disertore dell'esercito confederato, è ispirato all'Odissea. Dal romanzo è stato successivamente tratto nel [[2004]] il film [[Ritorno a Cold Mountain]], diretto da [[Anthony Minghella]].
* Il film [[I pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo]] diretto nel [[2007]] da [[Gore Verbinski]], presenta diversi caratteri dell'Odissea: il viaggio, la ninfa [[Calipso]], [[Caronte (mitologia)|Caronte]], ecc.
* [[Odds Bodkin]] ha pubblicato una riscrittura dell'Odissea, composta sia da parti recitate che dall'accompagnamento musicale. L'opera, che ripercorre la maggior parte della vicenda del poema omerico, è scritta dal punto di vista personale di Odisseo.
* Il personaggio principale del film di animazione di [[Hayao Miyazaki]], [[Nausicaä della Valle del Vento]] (風の谷のナウシカ - Kaze no tani no Naushika) del [[1984]], porta lo stesso nome ed è ispirata alla principessa dell'Odissea.
* [[R.A. Lafferty]] racconta la storia in chiave fantascientifica nel suo romanzo "Space Chantey". Altra opera simile è il romanzo "Negative Minus"di [[Lionel Fanthorpe|R. L. Fanthorpe]], che ha la caratteristica di presentare tutti i nomi scritti al contrario (es. Aessido, Ecric, Acati ecc,).
<!-- Questi riferimenti non mi sembrano utili per una versione italiana della voce.
*The contemporary play [http://www.amrep.org/articles/1_3/homer.html Highway Ulysses by Rinde Eckert] tells the story of the journey of a [[Vietnam veteran]] travelling to his son, meeting modern day characters akin to characters or monsters in the ''Odyssey'' (including the Sirens and Cyclops).
*[[Andrew Lang]] and [[H. Rider Haggard]] collaborated on ''[[The World's Desire]]'' in which Odysseus and Helen meet in [[Egypt]] at the time of the [[Exodus]].
*[[Progressive metal]] group [[Symphony X]] based a 24-minute epic track ''The Odyssey'' on the story in their [[2002]] album, ''The Odyssey''.
*The [[anime|animated]] cartoon ''[[Ulysses 31]]'' featured a science-fiction tale of a hero trying to get back to his wife Penelope.
*''[[Tank Girl]]: Odyssey'' borrows freely and irreverently from Homer and from [[James Joyce]]'s ''[[Ulysses (novel)|Ulysses]]'', casting targets in the contemporary media as the trials the heroine must overcome to get back to her mutant kangaroo boyfriend.
*The [[Desmond Hume]] storyline on ''[[Lost (TV series)|Lost]]'' may be based partly on The Odyssey; Desmond goes on a "race around the world" in order to win back his honor and marry his girlfriend Penelope.
*The short story ''The Ulyssey'' by Uruguayan writer Rodrigo Tisnés, tells in a humoristic way, the frustrated attempt of two friends both named Ulysses in Eastern Holidays, to travel from Montevideo in Uruguay to Florianopolis in Brazil.-->
* Luigi Malerba. ''Itaca per sempre''. Milano, Mondadori, 1997. (racconta i pensieri e e senzanioni dei due protagonisti,Odisseo e la moglie Penelope)
* Jean Giono. ''Nascita dell'Odissea''. Milano, Guanda, 2005.
* [http://www.marcogrieco.it Marco Grieco](testi e musiche), [http://www.massimogrieco.it Massimo Grieco](testi):[http://www.odisseathemusical.com Odissea, the Musical]. Musical in 3 atti completamente cantato sull'Odissea di Omero scritto dai fratelli salernitani Marco e Massimo Grieco tra il 2003 ed il 2004. Primo musical della storia rappresentato anche in Second Life il 9 maggio 2008 e diretto da [[Dario de Judicibus]].
* Il film ''Nostos - il ritorno'' del regista [[Franco Piavoli]], girato nel 1989, è ispirato alle vicende di Odisseo/Ulisse.
* Giuseppe Paolo Mazzarello "Odissea" poema<ref>[http://www.casatea.com/index.php?name=News&file=article&sid=3848 Poesie, Biografie, Foto e molto altro... › Novità › ODISSEA<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Pier Paolo Di Mino "Storia Aurea" racconto in versi. Roma, Edilet, 2010.
* "Ulisse" di Umberto Saba
* [[Ulisse 31]] (宇宙伝説ユリシーズ31 Uchu densetsu Ulysses 31), un anime televisivo co-prodotto nel 1981 dalla francese DIC Entertainment e dalla giapponese Tokyo Movie Shinsha.
* Il romanzo di Filippo Tommaso Marinetti [[Mafarka il Futurista]] ha profonde influenze dall'Odissea<ref>Lorenza Miretti, "Mafarka il Futurista. Epos e avanguardia", Gedit, 2005</ref>
* La poesia di [[Guido Gozzano]] L'ipotesi (Poesie sparse) si conclude con una rilettura in chiave borghese dell'Odissea
* Il libro di genere young-adult [[Chasing Odysseus]], pubblicato nel 2010 da Sulari Gentill, scrittrice australiana. Il testo è una riscrittura dell'Iliade e dell'Odissea adattata a un pubblico di ragazzi, anche se il rimando all'Iliade è presente solo nella prima parte. La trama mantiene i principali viaggi d Ulisse cambiando pero' il punto di vista da cui la vicenda è narrata.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Bernard Andreae. ''L'immagine di Ulisse: mito e archeologia''. Torino, Einaudi, 1983.
* Paolo Granzotto. ''Ulisse''. Milano, Rizzoli, 1988. ISBN 88-17-53355-6
* [[Raffaele Cantarella]] e Giuseppe Scarpat. ''Breve introduzione ad Omero''. Milano, Società Editrice Dante Alighieri, 1989.
* Pietro Citati. ''La mente colorata'' (2002). Milano, Mondadori, 2002. ISBN 88-04-50275-4
* Giuseppe Micunco. ''Omero. Odissea. L'uomo che conobbe''. Bari, Stilo Editrice, 2005. ISBN 88-87781-30-3
* Uvo Hölscher. ''L'Odissea. Epos tra fiaba e romanzo''. Firenze, Le Lettere, 1991. ISBN 88-7166-034-X
* Moses Finley. ''Il mondo di Odisseo''. Cappelli, 1966.
* [[Piero Boitani]]. ''L'ombra di Ulisse. Figure di un mito''. Bologna, Il Mulino, 1992. ISBN 88-15-03428-5
* Piero Boitani. ''Sulle orme di Ulisse. ''. Bologna, Il Mulino, 1998. ISBN 88-15-06769-8
* [[Eva Cantarella]]. ''Itaca''. Milano, Feltrinelli, 2002. ISBN 88-07-81817-5
* Antonio Mercurio. "Ipotesi su Ulisse" Carra Editrice, 2008, ISBN 88-86406-50-9
* Eric Auerbach. [[La cicatrice di Ulisse]] in "Mimesis - il realismo nella letteratura occidentale - vol.1" Torino, Einaudi, 1956.
* [[Luciano de Crescenzo]]. ''Nessuno. L'Odissea raccontata ai lettori d'oggi''. Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-42532-6
* Omero, ''Odissea'', trad. da E. Romagnoli, presentata e annotata da M. Candiani e P. Meroni, Itacalibri, 2010. ISBN 978-88-526-0222-1
* Francesca Alghisio, Nicola Fedel. ''"L'importanza di chiamarsi Ulisse"''. Roma, Luiss University Press, 2010. ISBN 978-88-6105-025-9
 
== Voci correlate ==
* [[Traduzioni dell'Odissea]]
* [[Ulisse]] (o Odisseo)
* [[Ciclo Troiano]]
* [[Filologia classica]]
* [[Moly]]
* [[Nostoi]]
* [[Kleos]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Odyssey|v|s=Odissea|s_lingua=italiano|s_oggetto=la traduzione completa|s_preposizione=dell'|s2=el:Ὀδύσσεια|s2_lingua=greco antico|s2_oggetto=il testo completo|s2_preposizione=dell'|q=Odissea}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.booksandbooks.it/e-books/193-lodissea-di-omero-ebook-gratuito-in-italiano.html Testo dell'Opera in formato ebook gratuito]
* [http://www.polyglotproject.com/books/Greek/the_odyssey Odissea] in greco con traduzione in italiano
* [http://www.mythologia.altervista.org/?as=scelta.php&id=8 Approfondimenti sulla mitologia dell'Odissea]
* {{en}} [http://www.mythweb.com/odyssey/index.html Mitologia greca: l'Odissea]
* {{en}} [http://roepstem.net/odyssey.html L'importanza della tradizione nell'Odissea di Omero] a cura di Marcel Bas. Si analizza l'Odissea dalla prospettiva delle tradizioni e religioni Indoeuropee.
* {{en}} [http://www.robotwisdom.com/jaj/homer/odyssey.html Fonti sull'Odissea di Omero presenti sul web] a cura di Jorn Barger. Riporta links alla versione originale e a varie traduzioni di pubblico dominio.
* Giuseppe Lentini, ''[http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/2007/viaggio/14.html Odisseo dai molti percorsi]'', dal sito del'[[Enciclopedia Italiana Treccani]]
* [http://www.elapsus.it/home1/index.php/audioletture/472-omero-odissea Audiolettura tratta dall'Odissea]
 
{{Ciclo Troiano}}
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