Duomo di Padova e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 gennaio 7: differenze tra le pagine

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{{Conteggio cancellazioni}}
{{Infobox edifici religiosi
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|07:56, 12 gen 2019 (CET)}}
|NomeEdificio = Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta
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|Didascalia = Il Duomo e il Battistero
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|Città = [[File:Padova-Stemma.png|20px]] [[Padova]]
|Regione = {{IT-VEN}}
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|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|Diocesi = [[Diocesi di Padova]]
|AnnoConsacr = [[1754]]
|Architetto =
|StileArchitett = [[architettura barocca|barocco]], [[architettura manierista|manierista]]
|InizioCostr = [[IV secolo]]
|FineCostr = [[1754]] (incompiuta)
|Website = <!-- Sito web -->
|Note = <!-- Note -->
}}
La '''Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta''', conosciuta anche come '''Duomo di Padova''', è il principale luogo di culto di Padova e sede della [[Diocesi di Padova|diocesi]] locale. La Basilica Cattedrale, dedicata all'[[Assunzione]] della beata vergine [[Maria (madre di Gesù)|Maria]], si affaccia su Piazza del Duomo, tra il Battistero ed il Palazzo Episcopale.
 
==Storia==
===Età paleocristiana===
La prima cattedrale, edificata dopo il cosiddetto [[Editto di Costantino]], sorgeva probabilmente nell'area del sagrato attuale, nella zona segnata oggi da una colonna in pietra sormontata da una croce. Era originariamente dedicata a [[Giustina di Padova|Santa Giustina]]. In una delle sue ricostruzioni o restauri ([[462]] o [[602]]) la sede episcopale di ''Patavium'' associò ad un primitivo titolo quello di Santa Maria conforme al culto della Theotokos legittimato dal [[Concilio di Efeso]]. Sembra che il vescovo Tricidio fondò o ricostruì una delle primitive chiese, verso l'anno [[620]], un edificio in seguito nuovamente ricostruito, tra l'[[899]] e il [[900]] perché ''ab Ungharis inflammata''. Nel [[1075]] il vescovo Olderico consacrò una nuova ricostruzione probabilmente sulle rovine delle precednti chiese.
 
La fabbrica, con facciata a levante era dotata di una confessione e di una sottoconfessione (cripta) nell'area absidale era inumato il vescovo Tricidio la cui lapide, con rovine e nicchie fu portata alla luce durante lo scavo delle fondamenta dell'attuale facciata. All'epoca si trovò somiglianza tra i rovine ritrovate e l'abside della [[Chiesa di Santa Sofia (Padova)|Chiesa di Santa Sofia]]. Nel [[1874]] nel tentativo di innalzare un monumento al canonico [[Francesco Petrarca]], furono ritrovati alcuni grossi macigni, giacenti tuttora alla profondità di circa tre metri, al lato est del sagrato. Questa basilica (o una sua ristrutturazione) cadde nel famoso [[terremoto del 3 gennaio 1117]].
 
{{Nota|allineamento =destra|larghezza = 300px|titolo=Il "piccolo papa" e i "cardinali di Lombardia"|contenuto=Il Capitolo Canonicale della cattedrale patavina vanta una storia millenaria ed un tempo era annoverato tra i più ricchi e nobili d'Italia, tanto che i Canonici (sin dal [[IX secolo]]) erano definiti cardinali di Lombardia e il vescovo, parte integrante del capitolo, era definito piccolo papa. Il capitolo, "seminario dei vescovi", si aggiungevano poi altre quattro dignità come dodici sottocanonici, sei custodi e sei mansionari. Tre Pontefici uscirono dal Capitolo Canonicale della Cattedrale: [[Eugenio IV]], [[Paolo II]] e [[Alessandro VIII]]. Papa [[Benedetto XIV]], con mediazione del vescovo [[Papa Clemente XIII|Carlo cardinal Rezzonico]], concesse ai canonici l'uso della cappa magna e di una speciale croce, decorata con l'Assunta e san [[Gregorio Barbarigo]]. Tra il Trecento e il Quattrocento furono canonici [[Francesco Petrarca]] e il compositore [[Johannes Ciconia]].}}
 
===La Cattedrale di Macillo===
 
Una nuova cattedrale sorse sul progetto dell'architetto [[Macillo]], non è chiaro se sui resti della cattedrale oldericiana o in una nuova posizione per favorire l'apertura di una piazza ed ampio sagrato. Fu consacrata il [[24 aprile]] [[1180]].
 
La nuova chiesa si ergeva nell'area dell'attuale cattedrale, con identico orientamento (facciata a levante e presbiterio a ponente) divisa in tre navate di non grandi dimensioni e transetto. La navata laterale a sud si affacciava su una strada che costeggiava il Palazzo Episcopale ed il campanile, la navata laterale a nord era contigua al chiostro dei canonici ed il Battistero. Internamente le navate erano divise da colonne e pilastri che si alternavano, secondo modulo di tradizione ottoniana.
Nel [[1227]] si ricostruì il campanile e tra il [[1399]] e il [[1400]] il vescovo [[Stefano Da Carrara]] promosse alcuni lavori di restauro ed abbellimento e la costruzione di volte a crociera.
 
===La nuova Cattedrale===
Il vescovo [[Pietro Barozzi]] volle ammodernare la chiesa con la costruzione di un nuovo grande presbiterio ''secondo modo et struttura romanae ecclesiae S. Petri'', il progetto di [[Bernardo Rossellino]] per il coro della [[Basilica di San Pietro|Basilica vaticana]].
La prime pietra dell'avvio ai lavori fu benedetta e posta nelle fondamenta il [[6 maggio]] [[1522]] dal cardinale [[Francesco Pisani]] che con i Canonici e i prebendati finanziava la ricostruzione. Prendeva avvio un cantiere monumentale che sarebbe perdurato per due secoli. Il [[2 gennaio]] [[1551]] il [[Capitolo (cristianesimo)|Capitolo dei Canonici]] approvava il modello per il presbiterio dell'''ingegnosissimo e illustrissimo'' [[Michelangelo Buonarroti]] a sostituzione di un progetto di [[Jacopo Sansovino]]. Il progetto michelangiolesco fu portato a compimento dal proto Andrea Da Valle e da Agostino Righetto, nei decenni successivi con non poche variazioni all'idea originale. Il presbiterio veniva inaugurato dal vescovo dal cardinale [[Federico Baldissera Bartolomeo Cornaro]] il [[14 aprile]] [[1582]].
Verso il [[1635]] si proseguì con la costruzione del braccio destro del transetto e nel [[1693]] con quello sinistro, mentre i resti della vecchia cattedrale venivano via via demoliti e occupati dalle nuove navate progettate da [[Girolamo Frigimelica]] e da [[Giambattista Novello]].
Il [[25 agosto]] [[1754]] il cardinale [[Carlo Rezzonico]] consacrò solennemente la nuova Basilica Cattedrale.
Nel [[1756]] si iniziò a costruire la cupola maggiore su progetto di [[Giovanni Gloria]] e di [[Giorgio Massari]].
 
==Descrizione==
===Esterno===
La Basilica di Santa Maria Assunta nella Cattedrale si innalza tra l'imponente mole del palazzo episcopale e la compatta massa del Battistero. La pianta è a croce latina. Sulla terza campata si eleva un tiburio ottagonale e sulla crociera del transetto l'alta cupola del Gloria coperta a piombo. Ai lati del presbiterio si innalzano due sacrestie, quella dei Canonici e quella dei Prebendati. Tra quest'ultima sacrestia e il braccio del transetto destro si eleva il campanile. Le porte laterali aprono rispettivamente sul piccolo cortile della canonica e su via dietro duomo, verso l'ingresso carraio del palazzo episcopale.
 
====La facciata incompiuta====
La facciata su cui si aprono i tre portali è incompleta. Secondo i progetti di [[Girolamo Frigimelica]] si sarebbe dovuto aprire un arioso atrio di accesso e al piano superiore, un solenne loggiato, sullo stile delle basiliche romane; in facciata un grande frontone classico sostenuto da sei poderose semicolonne di ordine corinzio. Secondo l'architetto a collegare l'atrio, la loggia e il palazzo episcopale, si sarebbe aperta una rampa coperta, sulla destra, rimasta incompiuta. Durante i bombardamenti della [[prima guerra mondiale]] un ordigno colpì la facciata che rovinò, nella parte superiore. In occasione dei restauri si aprì il piccolo rosone.
 
===Interno===
[[File:Interior PdDome.jpg|thumb|250px|left|Veduta dell'interno, dalla porta maggiore.]]
Suddiviso in tre navate lo spazio è misurato ed armonioso. Suggestiva la prospettiva dal portale maggiore. Sulla navata centrale si aprono due grandi cupole, una ellittica, in corrispondenza delle cappelle di [[San Gregorio Barbarigo]] e [[San Lorenzo Giustiniani]] e la maggiore, circolare è posta nella crocera. Lungo le navate laterali si aprono le cappelle. Sotto il presbiterio, la cripta e la Cappella della S. Croce.
 
====Navata destra e cappelle====
La prima cappella che si apre sulla navata destra, dall'ingresso, con altare donato nel [[1760]] dalla fraglia dei calzolai ospita una pala opera di Dionisio Gardini e raffigurante [[San Pio X]] (che in fu seminarista a Padova). Originariamente vi era posta una tavola di Giambattista Mingardi raffigurante il martirio dei Santi Crispino e Crispiniano, protettori dei calzolai.
Nella seconda cappella, sull'altare, una pala raffigurante il martirio di [[San Lorenzo]], opera di Alessandro Galvano. La cappella di San Lorenzo Giustiniani, con grande altare fu voluta dal Vescovo [[Nicolò Antonio Giustiniani]] per onorare il suo Santo antenato. La statua in [[marmo di Carrara]] è di Francesco Chereghini ([[1788]]). La pala retrostante con la ''Vergine e santi'' è attribuita ad [[Alessandro Varotari|Alessandro Varotari "il Padovanino"]]. Il vescovo committente è sepolto nella cappella. Alle pareti epigrafi e resti di monumenti sepolcrali vescovili appartenenti alla cattedrale macilliana.
Nell'altare seguente, una moderna raffigurazione del Sacro Cuore (di R. Mulata) a sostituzione di San Carlo Borromeo in preghiera, opera di [[Battista Bissoni]], già nella Basilica antoniana.
Nell'atrio della porta alla canonica due monumenti di [[Girolamo Campagna]], quello di sinistra a [[Sperone Speroni]] e quello di destra della figlia Giulia Speroni.
 
{{Nota|allineamento =destra|larghezza = 300px|titolo=L'icona della Madonna dei Miracoli|contenuto=[[File:L'icona della Madonna Miracolosa PdDome.jpg|thumb|right|100px|L'icona miracolosa.]]Nel XIII secolo un Canonico lasciò in eredità alla Cattedrale un'antica icona bizantineggiante raffigurante la ''Vergine con il Bambin Gesù in fasce'', ritenuta opera di [[San Luca]]. Quest'icona fu subito utilizzata nelle solenni liturgie della Cattedrale (già legata al culto mariano, per titolo), e divenne subito cara ai cittadini tanto che ai vespri del sabato i Canonici presero l'uso di raccogliersi intorno all'immagine intonando un'antifona mariana. Il dipinto veniva anche trasportato all'esterno in solenni processioni, tanto che fu necessario, nel [[XIV secolo]], preservarlo dall'usura con delle copie. Due di questi dipinti sostitutivi si conservano tutt'oggi, opere rispettivamente di [[Guariento di Arpo]] (ora al [[Metropolitan Museum of Art]] di [[New York]]) e di [[Giusto de' Menabuoi]] (ora al Museo Diocesano, in Palazzo Episcopale). Dal [[XVII secolo]] l'icona storica fu esposta sull'apposito altare nel nuovo transetto destro, ma a causa di un incidente, nel [[1647]] rovinò. Fu subito sostituita con una copia identica, tanto che si scoprì che non era l'originale solo nel [[1974]].}}
 
 
====Cappella della Madonna dei Miracoli====
Sul grandioso altare, opera di [[Mattia Carneri]] che lo disegnò nel [[1647]] è esposto un dipinto bizantineggiante ritenuto per secoli opera di [[Giotto]], ma in realtà il dipinto è ben più antico anche se l'attuale è frutto di un restauro o di una ridipintura seicentesca. La macchina lignea con volute e cherubini su cui è esposto il dipinto, poggia su un pianerottolo rialzato su cui saliva il vescovo o i canonici durante le solennità mariane a venerare l'immagine. Ai lati due statue, opere di [[Bernardo Falconi]], raffiguranti i [[Santi Pietro e Paolo]]. Sui fianchi dell'altare i cancelli bronzei con i dottori della chiesa precedentemente posti a chiusura del presbiterio.
In alto, due teleri: una ''Adorazione dei Magi'' di Francesco Zanella e l'''Incoronazione della Vergine'' di [[Gregorio Lazzarini]].
Sul lato destro l'arca e gisant policromo del cardinale [[Francesco Zabarella]], sormontata da monumentale arcosolio gotico su cui sono poste cinque statue (Vergine e Santi) attribuite a Rinaldino di Francia. Il monumento si trovava nella cattedrale maciliana e venne poi rimontato nell'attuale posizione per spese della famiglia Zabarella che commissionarono a [[Luca da Reggio|Luca Ferrari]] le decorazioni pittoriche a sostituzione degli affreschi quattrocenteschi presenti originariamente.
Dall'altra parte, monumenti funebri di canonici tra cui le iscrizioni del cardinale [[Bartolomeo Zabarella]] e di Achille Zabarella.
 
====Presbiterio====
[[File:Padova duomo presbiterio.jpg|thumb|left|Presbiterio vecchio e nuovo Altar maggiore.]]
Sul lato della sacrestia dei Prebendati v'è un monumento barocco del cardinale Pietro Valier, sull'altro, verso la Sacrestia dei Canonici vi è il monumento al Vescovo [[Francesco Scipione Dondi Dell'Orologio]]. Tra gli organi, l'altare maggiore di Daniele Danieletti. sopra, il baldacchino di Cesare Bovo con il ''Padre Eterno'' di Francesco Zanella. Sopra, ai lati, si susseguono tele inserite negli spazi architettonici: ''Il riposo sulla via dell'Egitto'' di M. Laos, pittore francese del primo '700 e ''Circonsisione'' di Antonio Fumiani. Segue poi una ''Natività'' di [[Antonio Balestra]] e i ''Santi Patroni della città di Padova'' di ignoto settecentesco. Sulla sinistra si innalza il monumento che i Canonici vollero per onorare [[Benedetto XIV]] che concesse loro la cappa magna e il cardinale Carlo Rezzonico mediatore, è opera di [[Giovanni Maria Morlaiter]]. Il coro ligneo è opera di [[Filippo Parodi]].
 
=====Il nuovo Presbiterio=====
[[File:Padova duomo prosdocimo e giustina.jpg|thumb|right|I Santi Patroni di Padova e nuovo presbiterio.]]
Opera realizzata alla luce delle disposizioni della [[CEI]] (not. [[31 maggio]] [[1996]]) in occasione del terzo centenario della morte di San Gregorio Barbarigo. L'opera è di [[Giuliano Vangi]]: sue sono le decorazioni, l'[[altare]], l'[[ambone]], la [[cattedra]] ed i [[crocefisso]]. Tutto il nuovo spazio, che si innalza al di sotto della cupola del Gloria e sul transetto è in [[marmo di Carrara]]. Non è stato asportato nulla di antico, solo le balaustre sono state ridimensionare e ricollocate. Agli scalini di accesso sono raffigurati i quattro protettori della città di Padova. L'opera è stata accolta con pareri discordanti.
 
====Cappella del S.S. Sacramento====
[[File:L'altare del SS PdDome.jpg|thumb|200px|left|Altare del Santissimo.]]
L'altare è armoniosa opera del [[Giorgio Massari|Massari]], vi sono inseriti i pannelli in bronzo di Jacopo Gabano tra cui spicca un'ultima cena. I due angeli oranti sono opera di [[Tommaso Bonazza]] (destra) e Jacopo Gabano (sinistra). In alto ricchissimo baldacchino in stile rocaille in legno dorato, con simboli eucaristici.
Alle pareti tele settecentesche di ignoto con Caduta della manna, e consegna della tavole della legge. A destra monumento funebre del cardinale [[Pileo da Prata]] opera di [[Pierpaolo dalle Masegne]] con arca e gisant e baldacchino, opera del gusto iperrealista gotico di inizio '400. A sinistra, l'elegante sepolcro del vescovo [[Pietro Barozzi]] attribuito ad [[Alessandro Vittoria]] e già attribuito a [[Tullio Lombardo]].
 
====Navata sinistra====
Di fronte alla porta verso il palazzo episcopale, il grande [[pulpito]] ligneo, commissionato dal canonico Selvatico e magnifica opera di [[Filippo Parodi]], che ha scolpito di sua mano le figure che lo adornano. Nell'atrio della porta, ''Monumento al Canonico Francesco Petrarca'' di [[Rinaldo Rinaldi (scultore)|Rinaldo Rinaldi]] (1793-1873) e lapide a memoria della visita di [[Papa Pio VI]] avvenuta nel [[1782]].
La Cappella di San Giuseppe con grande altare, opera di Tommaso Bonazza e pala con ''Vergine in trono con San Cesareo e Giuseppe'' di [[Giovanni Antonio Pellegrini]]. Accanto all'altare lapide di dedicazione della Cappella ai Santi Benedetto e Cesario da parte del vescovo [[Ildebrandino Conti]] che qui vi è sepolto. La lastra tombale gotica è stata recentemente dispersa. Alle pareti, tele di [[Dario Varotari]].
 
Dopo la Cappella di San Gregorio segue la Cappella di San Gerolamo con splendida pala di [[Pietro Damini]], ''San Gerolamo che si percuote con un sasso''. Vi è raffigurato il committente, Girolamo Selvatico. Nella cappella della Madonna dei ciechi, innanzi la porta d'ingresso sinistra, dove si soffermavano i ciechi, sicuri di trovare l'uscita, sull'altare in marmo bianco è collocata una pala di Antonio Buttafogo sulla quale è inserita una tavola quattrocentesca, forse dello [[Squarcione]], raffigurante la ''Vergine e il Bambin Gesù''.
 
=====Cappella di San Gregorio Barbarigo=====
[[File:Padova - Duomo - SanGregorioBarbarigo.jpg|thumb|left|Teca contenente il corpo di [[San Gregorio Barbarigo]].]]
Restaurata nel [[1997]] conserva dal tempo della [[beatificazione]], il corpo di [[San Gregorio Barbarigo]], vescovo di Padova. L'altare sotto cui è esposto il santo corpo, è di [[Giorgio Massari]]. E' arricchito dai busti bronzei dei quattro santi protettori di Padova opere dell'orafo Angelo Scarabello. La statua in marmo del Santo è di Francesco Andreosi. Dietro l'altare ''Crocifissione con sante Maddalena e Caterina'', di [[Pietro Damini]]. La cappella è decorata a fresco da Giovanbattista Mingardi. Sul pavimento innanzi all'altare è sepolto il vescovo [[Sante Veronese]].
 
====Organi a canne====
=====Storia=====
'''L'antico organo''': Alcuni documenti del [[XIV secolo]] ricordano che nella cattedrale era presente un ''magna organa''. Tra il [[1457]] e il [[1459]] Bernado d'Alemagna costruì un nuovo organo rifatto poi, nel [[1493]] dal figlio, Antonio Dilmani. Nel [[1497]] vi intervenne
Leonardo di Salisburgo che lo ampliò di ''novum alium registrum''. Nel [[1648]] il vecchio organo nel coro, dopo un attento restauro affidato ad Ercole Valvassori e la costruzione di una nuova cassa ad opera di Bartolomeo Amighetti fu posto ''nel primo nichio del choro'' dalla parte della sagrestia dei canonici. Nel [[1700]] fu ampliata la cantoria, mentre nel [[1707]] lo strumento fu radicalmente restaurato da Michele Colberg. L'ultimo ampliamento fu autorizzato nel [[1756]], ad opera di don Giorgio Pinafo.
[[File:Le casse d'organo PdDome.jpg|thumb|right|Parte superiore delle casse dell'organo con lo stemma del can. Santonini.]]
'''Gli organi Callido''': Nel febbraio del [[1790]] il Capitolo decise di eliminare il vecchio organo e di far costruire due nuovi strumenti battenti, ai lati dell'altar maggiore. I lavori furono affidati a [[Gaetano Callido]], mentre le cantorie furono progettate dall'architetto padovano Daniele Danieletti che realizzò due opere simmetriche dallo stile classico con decorazioni in [[Rococò|stile rocaille]]. Alle casse di aggiunsero alcune statue allegoriche di Luigi Verona a corona dei monumentali stemmi episcopali di Mons. Giovanni Battista Santonini, finanziatore dell'opera. Il [[15 agosto]] [[1791]] furono inaugurati gli strumenti con la messa e i vespri cantati dalla [[Cappella Musicale della Basilica del Santo|Cappella Antoniana]]. Callido installò un organo a due manuali con pedaliera in ''cornu epistulae'' e un organo corale ad un solo manuale senza pedaliera in ''cornu evangelii'': gli strumenti furono subito giudicati inadeguati per la vastità dell'ambiente tanto che il Callido minacciò di ritirarli e già nel [[1796]] il Capitolo si affidò a Francesco Dacci per sottoporli ad un intervento migliorativo. Nel [[1846]] Angelo Agostini restaurò ed ampliò entrambe gli strumenti.
 
'''Gli organi Malvestio''': Dalla metà del [[XIX secolo]] Domenico Malvestio sostituì l'organo all'epistola con un nuovo organo meccanico a tre manuali con materiale del Callido e dell'Agostini su progetto di [[Oreste Ravanello]]. L'organo fu inaugurato l'[[11 giugno]] [[1907]], ma cadde presto in disuso, tanto che Malvestio posizionò un nuovo organo ai lati del coro. Nel [[1922]] per volere del vescovo [[Luigi Pellizzo]] fu liberata la cassa al Vangelo del piccolo strumento Callido/Malvestio che fu ceduto alla Parrocchia di [[Faedis]] ([[Udine]]).
 
'''L'organo Tamburini''': Nel [[1958]] l'organo Malvestio posto al coro venne acquistato dalla parrocchia di San Luca di [[Tribano]] e sostituito con un nuovo strumento ad opera della ditta [[Tamburini]]; fu elettrificato l'organo all'epistola e al vangelo, posta una nuova struttura. Le 5380 canne erano gestite da un'unica console a quattro manuali al presbiterio. Lo strumento a trasmissione elettrica era composto da 91 registri (63 reali). Quest'organo è rimasto in funzione sino al 1999.
 
=====Organo Tamburini-Zanin=====
Su progetto di Francesco Finotti, a partire dal [[2001]] la ditta [[Gustavo Zanin|Zanin]] ha attuato un grande piano di riqualificazione del materiale esistente, la riorganizzazione delle canne all'interno delle casse storiche e la dislocazione del materiale fonico estratto su due nuovi corpi d'organo disposti a quota del pavimento del presbiterio. Durante i lavori è stato posizionato nel transetto un organo corale Zanin ad un manuale e pedaliera, tuttora esistente. A lavori conclusi, la grande console Tamburini a quattro manuali e pedaliera è collegata via radio ai quattro corpi d'organo, mentre il IV manuale di Solo è disposto all'interno delle due nuove unità. Il materiale callidiano è stato recuperato e ricollocato rigorosamente. L'organo è stato inaugurato e benedetto domenica [[11 aprile]] [[2010]]. Di seguito, la sua disposizione fonica
 
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Positivo'''
----
|-
|Diapason||8'
|-
|Flauto Coperto||8'
|-
|Ottava||4'
|-
|Flauto Coperto||4'
|-
|Doublette||2'
|-
|Quinta||1.1/3'
|-
|Piccolo||1'
|-
|Mistura||4 file
|-
|Cornetto||4'
|-
|Duodecima||2.2/3'
|-
|Cornetto ||5 file
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarinetto</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Voci Corali</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarinetto</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Tremolo
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 |'''Seconda tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale||16'
|-
|Principale||8'
|-
|Flauto Maggiore||8'
|-
|Quinta ||5.1/3'
|-
|Prestante||4'
|-
|Duodecima||2.2/3'
|-
|Ottava||2'
|-
|Gran ripieno||4 file
|-
|Ripieno||2 file
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Tremolo
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Terza tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Controgamba||16'
|-
|Viola||8'
|-
|Voce celeste||8'
|-
|Corno di Notte||8'
|-
|Flauto ottaviante ||4'
|-
|Ottava ||4'
|-
|Piccolo ||1'
|-
|Principale||8'
|-
|Ottava||4'
|-
|Sesquialtera||2 file
|-
|Larigot||1.1/3'
|-
|Bitonus ||2 file
|-
|Plein Jeu ||5 file
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Fagotto</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Oboe</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Voci corali</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarone</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Tremolo
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Quarta tastiera - ''Solo'''''
----
|-
|Violoncello||16'
|-
|Flauto Doppio||8'
|-
|Violoncello||8'
|-
|Ottava Diapason||4'
|-
|Flauto Doppio||4'
|-
|Terza||3.1/5'
|-
|Settima||2.2/7'
|-
|Fiffaro||2'
|-
|Nona||1.7/9'
|-
|Piccolo||1'
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba Corno</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Tromba Corno</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|Tremolo
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Violone ||32'
|-
|Contrabbasso||16'
|-
|Flauto Basso||16'
|-
|Subbasso||16'
|-
|Quinta||10.2/3'
|-
|Basso||8'
|-
|Principale||8'
|-
|Bordone||8'
|-
|Tiorba||2 file
|-
|Flauto Tenore||4'
|-
|Flautino||2'
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Controfagotto</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
| <span style="color:#8b0000; cursor:help;">Bombarda</span>||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarinetto</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Trombone</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000; cursor:help;">Clarone</span> ||<span style="color:#8b0000; cursor:help;">4'</span>
|-
|}
|}
 
=====Organo Corale Zanin=====
 
Nel [[transetto]] della cattedrale, si trova un secondo [[organo a canne]]. Questo è stato costruito nel [[1999]] da [[Francesco Zanin]] per sostituire l'organo maggiore che allora era in fase di restauro e, dopo il completamento di quest'ultimo, è subentrato per l'accompagnamento del coro. A [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione meccanica]], ha un'unica tastiera di 54 note ed una [[pedaliera|pedaliera retta]] di 30. Di seguito, la sua disposizione fonica:
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Manuale'''
----
|-
|Bordone ||8' Bassi
|-
|Bordone ||8' Soprani
|-
|Salicionale ||8' Bassi
|-
|Salicionale ||8' Soprani
|-
|Flauto Camino ||4' Bassi
|-
|Flauto Camino ||4' Soprani
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|Principale ||4' Bassi
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|Principale ||4' Soprani
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|Decima V ||2'
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|Terza ||1.3/5' Soprani
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|Quinta ||1.1/3'
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|Piccolo ||1'
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|Tremolo
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| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
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|Subbasso ||16'
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{| border="0"
| colspan=2 | '''Unioni'''
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|Unione||Tasto-Pedale
|}
|}
 
====Sacrestia dei Prebendati====
Nell'atrio, sopra la porta della sacrestia una piccola Natività seicentesca dalla ricca cornice intagliata, ai lati due tele di [[Andrea Vicentino]]. All'interno tele seicentesche tra cui copia da [[Caravaggio]]. Spiccano due ''Santi Pietro e Paolo'' di Francesco Lopez. Al centro del soffitto, ''Assunzione'', su tela di [[Niccolò Bambini]] e affreschi di Francesco Zanella.
 
====Sacrestia dei Canonici====
Nell'atrio alcuni dipinti: ''Annunciazione'' e'' Visitazione'' di Jean Raoux ed un ''Annunciazione'' di Francesco Zanella. All'interno, la Sacrastia conserva una pinacoteca, frutto dei lasciti dei canonici. Parte della pinacoteca è ora esposta al Palazzo Episcopale. Opere di [[Jacopo Bassano|Bassano]], [[Pietro Liberi|Liberi]], [[Girolamo Forabosco|Forabosco]] e [[Domenico Brusasorzi|Brusasorci]] tra cui spicca una ''Madonna orante'' del [[Giovanni Battista Salvi|Sassoferrato]]. Nella parte superiore concorrono i ritratti dei canonici illustri, tra cui il pregevole ritratto di [[Francesco Petrarca]].
 
====Cripta====
Vi è conservato il corpo di [[Daniele di Padova|San Daniele Martire]] all'interno dell'urna romana sotto la mensa d'altare, da quando fu trasportato dalla [[Abbazia di Santa Giustina|Basilica di Santa Giustina]] nel [[1076]]. Accanto all'aula maggiore, sorge la Cappella della Santa Croce (si trova al di sotto della Sacrestia dei Canonici) ricoperta di marmi e stucchi nel [[1676]] per volere dell'illustre canonico letterato Giambattista Vero. Sull'altare, dietro una cancellata veniva conservato il reliquiario della croce, alto 35 cm., capolavoro dell'oreficeria gotica, opera di [[Bartolomeo da Bologna]] è ora esposto nel Palazzo Episcopale. Nella cappella sono sepolti i vescovi di Padova, a partire dal vescovo [[Francesco Scipione Dondi Dell'Orologio|Francesco Scipione Dondi]].
 
==Battistero del Duomo==
{{vedi anche|Battistero di Padova}}
Il [[Battistero di Padova]], ubicato a destra della [[cattedrale]], risale al [[XII secolo]], subì vari rimaneggiamenti nel [[XIII secolo|secolo successivo]], e venne consacrato dal [[patriarcato di Grado|Guido, patriarca di Grado]] ([[1281]]). È anche il [[mausoleo]] dei [[Carraresi]]. Gli affreschi con cui è decorato ([[1375]]-[[1376]]) sono considerati il capolavoro di [[Giusto de' Menabuoi]].
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
File:Altare di San Giuseppe e Cesareo PdDome.jpg|Altare di San Giuseppe e Cesareo, particolare
File:Angelo e tabernacolo dell'altare del SS PdDome.jpg|Altare del Santissimo Sacramento, particolare
File:Particolare dell'arca e del gisant del Vescovo Pileo da Prata PdDome.jpg|Sepolcro del Vescovo Pileo dei da Prata, particolare
File:Il vecchio e nuovo presbiterio PdDome.jpg|Presbiterio vecchio e nuovo, veduta d'insieme
File:Sacrestia dei Prebendati con Natività (XVII sec.) PdDome.jpg|La porta della Sacrestia dei Prebendati con Natività del XVII secolo
File:L'altare di San Lorenzo Giustiniani PdDome.jpg|Altare di san Lorenzo Giustiniani
File:Transetto PdDome.jpg|Veduta della crociera
File:Madonna dei cechi, pala del Buttafogo PdDome.jpg|La "Madonna dei cechi"
File:Pala del Pellegrini PdDome.jpg|La pala del Pellegrini
File:Vergine e Santi di Rinaldino di Francia PdDome.jpg|Vergine e Santi di Rinaldino di Francia
File:Il monumento del Vescovo Pietro Barozzi PdDome.jpg|Il monumento del Vescovo Pietro Barozzi
File:Il monumento al vescovo Federico Manfredini PdDome.jpg|Il monumento al vescovo Federico Manfredini
File:Navata destra PdDome.jpg|Navata destra
File:Luca Ferrari da Reggio PdDome.jpg|Luca Ferrari da Reggio, pala alla tomba del Cardinal Zabarella</gallery>
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Voci correlate==
*[[Diocesi di Padova]]
*[[Battistero di Padova]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Duomo (Padua)}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://www.francescofinotti.it/Padova%20Scheda.PDF L'organo corale]
 
[[Categoria:Cattedrali del Veneto|Padova]]
[[Categoria:Cattedrali dedicate a Maria|Padova]]
[[Categoria:Chiese di Padova|Duomo]]
[[Categoria:Chiese dedicate a Maria assunta in cielo|Padova]]
[[Categoria:Battisteri|Padova]]
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
 
{{portale|architettura|cattolicesimo|Padova}}
 
[[be:Сабор Падуі]]
[[en:Padua Cathedral]]
[[fr:Dôme de Padoue]]
[[ja:パードヴァのドゥオーモ]]
[[pl:Katedra w Padwie]]
[[pt:Catedral de Pádua]]
[[ru:Собор Падуи]]
[[th:มหาวิหารปาดัว]]