[[Immagine:Laurentius de Voltolina 001.jpg|thumb|Immagine di una scuola risalente al [[XIV secolo]].]]
{{Infobox unità militare
Come [[sostantivo]], (la) '''scolastica''' definisce un periodo culturale e indica il pensiero logico-filosofico [[Medioevo|medievale]] dell'Occidente latino; ciò perché fu sviluppato e insegnato con un metodo particolare, detto appunto "scolastico"<ref>''scholasticus'' era detto, nel medioevo, chi insegnava in una scuola (abazia o università)</ref>.
|Nome=Reggimento "Savoia Cavalleria" (3°)
|Immagine=[[Immagine:CoA mil ITA rgt cavalleria 03.png|160px|Stemma Reggimento Savoia Cavalleria]]
|Didascalia=Stemma araldico del Reggimento
|Attiva= [[1692]] - oggi
|Nazione= [[Immagine:Flag of Kingdom of Sardinia (1848).svg|20px]] [[Regno di Sardegna]] </br> {{ITA 1861-1946}} </br> {{Bandiera|Italia}} [[Italia]]
|Servizio= [[File:Flag of Italy (1860).svg|25 px]] [[Regio esercito]] </br> [[Immagine:CoA Esercito Italiano.svg|30px]] [[Esercito Italiano]]
|Tipo= [[Cavalleria]]
|Ruolo=
|Dimensione=[[Reggimento]]
|Struttura_di_comando= [[Brigata Friuli|Brigata aeromobile "Friuli"]]
|Guarnigione=[[Grosseto]]
|Reparti_dipendenti=* Comando di reggimento
* uno squadrone di supporto logistico,
* un gruppo squadroni blindato,
* alimentato da volontari
|Descrizione_guarnigione=
|Equipaggiamento=
|Descrizione_equipaggiamento=
|Soprannome=
|Patrono=
|Motto='''Savoye Bonnes Nouvelles'''
|Colori=
|Descrizione_colori=
|Marcia=
|Mascotte=
|Battaglie=[[guerra di successione spagnola]], [[assedio di Torino]], [[guerra di successione austriaca]], [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]], [[battaglia di Pastrengo]], [[battaglia di Goito]], [[battaglia di Novara (1849)|battaglia di Novara]], [[Seconda guerra di indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]], [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]], [[battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]], [[breccia di Porta Pia|annessione del Lazio e di Roma]], [[occupazione dell'Eritrea]], [[prima guerra mondiale]], [[battaglia dell'Isonzo|fronte dell’Isonzo]], [[Battaglia di Caporetto|Caporetto]], [[battaglia di Vittorio Veneto]], [[seconda guerra mondiale]], [[carica di Izbušenskij]],
|Anniversari=
|Decorazioni=
|Onori_di_battaglia=
<!-- Comandanti -->
|Comandante_corrente=[[Colonnello]] Nicola Terzano
|Descrizione_comandante_corrente=
|Capo_cerimoniale=
|Descrizione_capo_cerimoniale=
|Colonel_in_Chief=
|Descrizione_Colonel_in_Chief=
|Comandanti_degni_di_nota=
<!-- Simboli -->
|Simbolo=
|Descrizione_simbolo=
|Simbolo2=
|Descrizione_simbolo2=
}}
==Origini e suddivisione in periodi==
Il ''' Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)''' è uno dei più antichi e gloriosi della cavalleria dell'[[Esercito Italiano]]. Attualmente il reggimento è inquadrato nella [[Brigata Friuli|Brigata aeromobile "Friuli"]] all'interno del 1° Comando delle Forze di Difesa.
Dal greco ''scholastikos'' (che significa letteralmente "educato in una scuola", "istruito"), la filosofia scolastica cercava di conciliare la fede [[Cristianesimo|cristiana]] con un sistema di [[ragione|pensiero razionale]], specialmente quello della [[filosofia greca]]. Il "periodo scolastico" si riferisce soprattutto al medio e [[Basso Medioevo]] in Occidente, quando il [[Cristianesimo]] conobbe una rinascita intellettuale e fu sfidato dal pensiero razionale dell'[[Islam]].
Le sue origini risalgono alla fine del 1600, quando avviene la trasformazione delle ''Gens d’Armes'', formazioni di cavalleria pesante ancora dalle caratteristiche privatistiche e legate da rapporti feudali al sovrano, in reparti permanenti direttamente dipendenti dallo Stato.
Cronologicamente, esso copre il periodo che va dall'[[VIII secolo]] al [[Rinascimento]]. Si suddivide in:
== Descrizione araldica dello stemma ==
* Epoca pre-scolastica (dall'[[VIII secolo]] al [[IX secolo]]) con la fondazione della ''scola Palatina'' diretta prima da [[Alcuino di York]] e in seguito da [[Giovanni Scoto Eriugena]];
Scudo: Partito. Nel 1° di porpora al puledro allegro d'argento, inalberato e rivoltato; nel 2° d'azzurro all'albero troncato, legato e rifiorente, terrazzato di verde. Sulla partizione uno scudetto d'oro all'aquila di nero dal volo abbassato, rostrata di rosso. Il tutto abbassato da un capo d'oro al quartier franco d'azzurro caricato dall'arma di Ucraina d'oro. D.P.R. 18 giugno 1971.
* Alta Scolastica (dall'[[X secolo]] al [[XII secolo]]) la cui figura di spicco fu [[Anselmo d'Aosta]], a cui seguirono altri come [[Pietro Abelardo]];
* Bassa Scolastica, ossia il periodo d'oro coincidente con il [[XIII secolo]], grazie alla diffusione del pensiero di [[Alberto Magno]] e [[Tommaso d'Aquino]], a cui si contrappone specularmente quello di [[Bonaventura da Bagnoregio|Bonaventura]];
* Tarda Scolastica, collocabile dopo [[Duns Scoto]], il cui principale esponente fu [[Guglielmo di Ockham]].
La scolastica ebbe origine dall'istituzione delle ''scholae'', ossia di un sistema scolastico-educativo diffuso in tutta Europa che garantiva una sostanziale uniformità di insegnamento. Esso fu il primo, e forse unico, sistema scolastico organizzato su vasta scala della storia dell'Occidente. Era stato [[Carlo Magno]] a volerlo, il quale, dando avvio alla "[[rinascita carolingia]]", aveva fondato ad [[Aquisgrana]] la ''[[Schola palatina (Aquisgrana)|Schola palatina]]'', per favorire l'istruzione delle genti e la diffusione del sapere allo scopo di dare unità e compattezza al [[Sacro Romano Impero]]. A tal fine si era servito dei monaci [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], i quali avevano salvaguardato la cultura dei classici tramite la ricopiatura dei testi antichi, non solo di quelli religiosi ma anche scientifici e letterari: le loro abbazie divennero così i centri del nuovo sapere medievale.
== La nascita del reggimento ==
Nel [[1692]], infatti, dall’organico della disciolta Brigata di Gens d’Armes del Piemonte vennero costituiti due diversi Reggimenti, uno dei quali venne in un primo momento denominato ''Mombrison'' e poi ''None'', dal nome dei comandanti.
Nel medesimo anno assunse la denominazione di Savoia Cavalleria, dalla regione dove venivano reclutati i cavalieri.
Nel biennio [[1692]] – [[1693]] combatté contro i francesi in [[Piemonte]] e nel [[Delfinato]].
Venne sciolto nel [[1699]], ma rapidamente ricostituito nel [[1701]].
Il reggimento venne impegnato duramente in varie campagne militari durante la [[guerra di successione spagnola]] ([[1701]]–[[1713]]), soprattutto contro le forze franco-spagnole.
In questo periodo sorgono alcune tradizioni che permangono ancora ai nostri giorni.
Gli insegnamenti erano divisi in due rami:
Durante l'[[assedio di Torino]] da parte degli ispano-francesi, durato ben cinque mesi (maggio - settembre 1706) la cavalleria, guidata personalmente dal duca di Savoia [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]], condusse un'abile azione diversiva per distogliere le truppe assedianti dalla capitale, favorendo l'ingresso dei rifornimenti, galvanizzando le popolazioni piemontesi che, nel passaggio delle proprie truppe, ritrovavano motivo di risollevazione morale e materiale.
*l'arte del [[trivio]] (ovvero il complesso delle materie ''letterarie'');
Era una tattica temporeggiatrice, in attesa dei rinforzi alleati condotti dal cugino del duca, [[Eugenio di Savoia]], comandante del corpo di spedizione asburgico. Al suo arrivo iniziava l'attacco alle posizioni di assedio franco-spagnole.
*l'arte del [[quadrivio]] (il complesso delle materie ''scientifiche'').
Preposto all'insegnamento di queste arti cosiddette "[[arti liberali|liberali]]" era anticamente lo ''Scholasticus'', a cui in seguito si affiancò un ''[[Magister artium]]'', di grado superiore, esperto in [[teologia]]. Le lezioni si svolgevano dapprima nei [[monastero|monasteri]], poi progressivamente nelle [[scuola cattedrale|scuole annesse alle cattedrali]], e infine nelle [[università]].
La mattina del [[7 settembre]] [[1706]], dopo che il tiro delle artiglierie e lo scontro delle fanterie avevano fiaccato la resistenza nei trinceramenti avversari, l'azione decisiva avveniva con lo sfondamento frontale e l'aggiramento parziale delle forze nemiche da parte della cavalleria sabauda.
Durante questa azione vittoriosa i [[dragone|dragoni]] di sua altezza reale caricavano al richiamo del duca "a moi mes dragons!" sul più minaccioso reggimento di cavalleria francese presso [[Madonna di Campagna]] e lo costringevano ad una fuga precipitosa, catturando anche i timpani (tamburi da sella) del reggimento avversario, che costituirono simboli di altissimo valore per oltre un secolo.
==Caratteristiche e metodi==
Grazie a questo successo, Vittorio Amedeo II poteva piombare direttamente alle spalle dei francesi che ancora resistevano validamente nei pressi di [[Lucento]], determinandone la fuga precipitosa verso il fiume Dora.
Sempre nella stessa battaglia avvenne un altro fatto singolare.
Secondo la tradizione, un portaordini di Savoia Cavalleria, incaricato di recare informazioni sull'esito vittorioso dello scontro, pur gravemente ferito alla gola da un drappello avversario, riuscì a raggiungere Vittorio Amedeo dandogli la notizia prima di spirare.
L'esclamazione del duca "Savoye, bonnes nouvelles" divenne da allora il motto del reggimento, così come si vuole che il filetto rosso che borda il bavero nero dello stesso reggimento, o per talune epoche, come l'attuale, la cravatta rossa, non sia altro che il simbolo del sangue che ha arrossato il colletto dell’ignoto portaordini.
[[File:Saint Thomas Aquinas.jpg|thumb|[[Tommaso d'Aquino]]]]
== Vicende Organiche ==
Con decreto 23 luglio 1692 si costituisce il ''Reggimento di Cavalleria "Savoia"'' su 9 compagnie.
Soppressa la suddivisione in compagnie, il 26 ottobre 1796 il reggimento viene articolato su quattro squadroni. Il 9 dicembre 1798 assume la denominazione di ''6° Reggimento di Cavalleria'' e nel gennaio 1799 venne sciolto.
Con decreto del 1° dicembre 1814 si ricostituisce il 1° gennaio successivo il ''Reggimento "Savoia Cavalleria"''.
Il 3 gennaio 1832, cessa di appartenere alla specialità cavalleggeri ed assume il nome di ''"Savoia Cavalleria"''.
Il 19 ottobre 1859 riceve la denominazione di ''"Corazzieri di Savoia"''. Successivamente cambia ancora denominazione in : ''Reggimento "Savoia Cavalleria"'' il 6 giugno 1860; ''3° Reggimento di Cavalleria (Savoia)'' il 10 settembre 1871; ''Reggimento di Cavalleria "Savoia" (3°)'' il 5 novembre 1876; ''Reggimento "Savoia Cavalleria" (3°)'' il 20 aprile 1920.
Nel 1920 "Savoia Cavalleria" è stato depositario delle tradizioni del disciolto Reggimento "Lancieri di Vercelli".
Nel 1933 adotta la cravatta rossa quale particolare distintivo in luogo del bordo rosso al bavero nero della giubba.
Il 10 giugno 1940 il Reggimento, inquadrato nella 3ª Divisione Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta", ha il seguente organico: comando, squadrone comando, I e II gruppo squadroni, 5° squadrone mitraglieri.
Durante la guerra il deposito costituisce il I, II, XX, XXIV Gruppo Appiedato "Savoia" ed il VI Battaglione Movimento Stradale.
L'8 settembre 1943, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, il reggimento e gli altri reparti sono sciolti.
Il 10 settembre 1946 si ricostituisce quale ''Gruppo Esplorante 3° Cavalieri'', che nel 1948 assume la denominazione di ''Gruppo Cavalleria Blindata "Gorizia Cavalleria"''. Il 4 novembre 1958 riassume la tradizionale denominazione di ''"Savoia Cavalleria" (3°)'' ed il 4 novembre 1961 riprende l'uso della cravatta rossa, abolendo il bordo rosso alle fiamme.
Il carattere fondamentale della filosofia scolastica consisteva nell'illustrare e difendere le verità di fede con l'uso della [[ragione]], verso la quale si nutriva un atteggiamento positivo. A tal fine, essa privilegiò la sistematizzazione del sapere già esistente rispetto all'elaborazione di nuove conoscenze.
== La storia del Reggimento ==
Nel corso del 1700, "Savoia Cavalleria" partecipò pressoché a tutte le operazioni di guerra nel quale si trovò lo stato sabaudo, nell’ambito della sua politica di difesa nei confronti delle grandi potenze europee dell’epoca (in primo luogo la Francia) e della sua politica espansionistica nella penisola italiana ([[1733]]–[[1735]] e [[1742]]–[[1748]]).
L'intento degli scolastici era quello di sviluppare un sapere armonico, integrando la [[rivelazione#Cristianesimo|rivelazione cristiana]] con i sistemi filosofici del mondo greco-ellenistico, convinti della loro compatibilità, e anzi vedendo nel sapere dei classici, in particolare dei grandi pensatori come [[Socrate]], [[Platone]], [[Aristotele]], [[Plotino]], una via in grado di elevare all'accettazione dei [[dogma|dogmi]] cattolici.
Durante la [[guerra di successione austriaca]] (1742–1748), un contingente di Savoia Cavalleria si distingue durante la [[battaglia del Tidone]], affluente del Po, presso [[Piacenza]], dove il [[10 agosto]] [[1746]] un distaccamento di cavalleria, composta da cento uomini di ciascuno dei reggimenti dragoni di sua maestà, dragoni di Piemonte e [[Savoia Cavalleria]], in sette cariche successive, sbaragliava l'avversario, catturandone armi e bandiere e meritando l’apprezzamento di alleati e nemici.
L'utilizzo della [[ragione]], che essi vedevano sapientemente esercitata nei testi greci, veniva messo in rapporto con la [[fede]] non allo scopo di dimostrarne i fondamenti, quanto piuttosto per contrastare le tesi eretiche e cercare di convertire gli atei.
Dopo la vittoriosa [[Napoleone Bonaparte#La campagna d'Italia|campagna napoleonica del 1796]], il reggimento veniva sciolto dal giuramento (1798) e passava al servizio della Francia, quale sesto reggimento di cavalleria.
Veniva poi disciolto l’anno seguente e ricostituito nel 1815, nell’ambito delle rinnovate forze armate del [[Regno di Sardegna]], con la denominazione di Reggimento Savoia Cavalleria.
Dallo studio dei testi greci nasce il problema degli universali (cioè del ''[[logos]]'', della forma) che viene sviluppato in modi differenti per tutta la scolastica.
Nel 1819 lasciò la specialità della cavalleria pesante per passare alla leggera, con il nome di Cavalleggeri di Savoia.
*''forma ante rem:'' l'essenza è prima della realtà (o della materia) come ritenevano [[Platone]] e [[Agostino d'Ippona]];
*''forma in re:'' l'essenza al di fuori della materia non ha alcun senso, come insegnava [[Aristotele]];
*''forma post rem:'' la "cosiddetta" essenza non è che un nome, ovvero una convenzione che deduciamo dall'analisi delle caratteristiche di una serie.
[[Tommaso d'Aquino|Tommaso]], sulla scorta di [[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio|Boezio]], riteneva che gli universali esistessero sia ''ante rem'' come [[Idea]] nella mente di [[Dio]], sia ''in re'' come forma delle varie realtà, sia ''post rem'' come concetto formulato nella mente dell'uomo.
Nel 1832 riprese il nome di Savoia Cavalleria, fra i reparti di cavalleria pesante.
Il Reggimento prese parte a tutte le guerre d’indipendenza.
Durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana|prima guerra di indipendenza]] ([[1848]]–[[1849]]) prese parte alla [[battaglia di Pastrengo]] ([[30 aprile]] [[1848]]), proteggendo il fianco destro dello schieramento sardo, ed alla successiva [[battaglia di Goito]] ([[30 maggio]] [[1848]]), dove contribuì, in particolare con [[Aosta Cavalleria]], a respingere il tentativo austriaco di aggiramento delle forze sarde.
Partecipò, dopo la ripresa delle ostilità, alla sfortunata [[battaglia di Novara (1849)|battaglia di Novara]] ([[23 marzo]] [[1849]]) che, di fatto, chiuse la guerra.
A Tommaso, sostanzialmente fautore di un indirizzo filosofico [[realismo (filosofia)|realista]], si contrapposero i sostenitori del [[nominalismo]], secondo cui l'universale era solamente un ''flatus vocis'',<ref>Locuzione latina usata da [[Anselmo d'Aosta]] nel XII secolo per definire il nominalismo estremo di [[Roscellino di Compiègne]].</ref> cioè appunto un nome e nient'altro.
Nel [[1859]] partecipò alla [[Seconda guerra di indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]] soprattutto con compiti di riserva e di protezione dei fianchi dell’armata e, poi, prese la denominazione di ''Reggimento di Corazzieri Savoia''.
Nel 1860 riprese l’antico nome di ''Savoia Cavalleria''.
Poiché del resto la scolastica si sviluppò in varie ''scholae'' europee e quindi in realtà diverse, era inevitabile che in ogni ''schola'', avendo esse differenti esigenze e finalità, i pensieri e i metodi acquistassero caratteristiche diverse. Vi erano quindi ''scholae'' più vive e attive dove spesso si accendevano contrasti tra gli intellettuali più conservatori e i maestri d'arte, i più innovativi.
Nel [[1866]] prese parte alla [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]] ed i suoi squadroni caricarono a più riprese durante la sfortunata [[battaglia di Custoza (1866)|battaglia di Custoza]] ([[24 giugno]] [[1866]]) per consentire un ordinato ripiegamento delle truppe italiane sconfitte dagli austro-ungarici.
Nel 1870 fece parte del corpo di spedizione che portò all’[[breccia di Porta Pia|annessione del Lazio e di Roma]].
Gli scolastici svilupparono in tal modo un peculiare metodo di indagine speculativa, noto come ''[[quaestio]]'',<ref>La ''questione'', più che una domanda, era un modo di procedere logicamente a partire da un'aporia o una contraddizione all'interno di un argomento. Secondo B. Geyer «la forma caratteristica in cui la Scolastica pensa ed espone ciò che pensa è la ''[[quaestio]]''», che è per lui «il prodotto più caratteristico del [[Filosofia medievale|pensiero medioevale]]» (B. Geyer, ''Der Begriff der scholastischen Theologie'', Schroeder, Bonn 1926, pag. 113).</ref> basato sul commento e la discussione dei testi all'interno delle prime [[università]]. I vari dibattiti, tuttavia, dovevano seguire delle regole e dei riferimenti precisi, tra i quali vi era in particolare la [[logica matematica|logica formale]] di [[Aristotele]].<ref>«La certezza della retta comprensione e di un accordo genuino con l'insieme si ottiene grazie ad una "[[quaestio|messa in questione]]" di ogni singola affermazione in concorrenza con affermazioni alternative direttamente e formalmente contraddittorie (''propositiones dubitabiles'') e una soluzione di tali "dilemmi" attraverso una discussione basata sulle regole della [[dialettica]]» (M. De Rijk, ''La philosophie au moyen âge'', E.J. Brill, Leiden 1985, pag. 98).</ref> Valevano poi le ''[[autorità|auctoritas]]'', che erano rappresentate dagli scritti dei Padri della Chiesa (filosofia [[patristica]]), dai [[Bibbia|testi sacri]], e da scritti della tradizione cristiana.
Nel 1871 prendeva la denominazione di terzo Reggimento di Cavalleria Savoia, mentre nel 1897 diveniva il Reggimento Savoia Cavalleria (terzo).
Affidarsi all'interpretazione fornita in precedenza dalle ''auctoritates'' equivaleva, in sostanza, alla decisione di affidarsi a una voce ufficiale e decisa dai concili, per cui esisteva l'auctoritas in campo medico ([[Galeno]]), quella in campo metafisico ([[Aristotele]]) e quella in campo astronomico ([[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]).
In quel periodo forniva contingenti di personale per gli squadroni di formazione impegnati nella campagna di [[occupazione dell'Eritrea]] ([[1895]]–[[1896]]).
Come già aveva fatto notare [[Giovanni Scoto Eriugena]], però, non era la ragione a fondarsi sull'autorità, ma l'autorità a fondarsi sulla ragione: gli Scolastici così mantennero sempre una forte coscienza critica verso le fonti del loro sapere.<ref>«La vera autorità, in effetti, non contraddice la retta ragione, così come la retta ragione non contraddice la vera autorità; è dunque fuori di dubbio che entrambe promanano da un'unica fonte, e cioè dalla sapienza divina» ([[Giovanni Scoto Eriugena]], ''De divisione naturae'').</ref> Sarà il declino della fiducia nella ragione, a partire da autori come [[Guglielmo di Ockham]], che porterà alla fine della Scolastica e dello stesso [[Medioevo]].
Durante la [[prima guerra mondiale]] ([[1915]]–[[1918]]), il reggimento inizialmente impiegò soltanto le proprie sezioni mitragliatrici (la 1497esima compagnia mitraglieri) appiedata sul [[battaglia dell'Isonzo|fronte dell’Isonzo]].
Nell’agosto del 1916 riceveva l’ordine, insieme a tutta la III divisione di cavalleria, di puntare sulla conca di Aidussina nell’ambito delle operazioni della conquista di [[Gorizia]].
Nel periodo ottobre – novembre 1917, dopo le tragiche giornate di [[Battaglia di Caporetto|Caporetto]], protesse il ripiegamento di reparti di fanteria e contribuì notevolmente e ritardare l’avanzata delle truppe tedesche ed austro-ungariche.
===La Scolastica e la scienza===
Un anno dopo, il [[30 ottobre]] [[1918]], il reggimento, alle fasi finali della [[battaglia di Vittorio Veneto]], si lanciava all’inseguimento delle truppe nemiche in rotta: passava i fiumi [[Piave]], [[Livenza]] e [[Tagliamento]], spingendosi verso [[Aviano|San Martino di Campagna]] e [[San Quirino|Sedrano]] e catturando interi reparti austro-ungarici impegnati in duri combattimenti di retroguardia.
[[File:Roger-bacon-statue.jpg|thumb|[[Ruggero Bacone|R. Bacone]]]]
Il [[3 novembre]] [[1918]] una pattuglia di Savoia Cavalleria entrava in [[Udine]], mentre il giorno successivo, il [[armistizio di villa Giusti|giorno dell’armistizio]] che chiudeva la grande guerra per l’Italia, un reparto del reggimento giungeva fino a Caporetto.<br/>
Il Reggimento ebbe due citazioni nel bollettino del comando supremo (i numeri 1264 e 1268) ed una medaglia di bronzo al valor militare.
La filosofia scolastica era particolarmente incentrata sullo studio del dogma religioso cristiano, ma non solo. Gli scolastici diedero infatti un forte impulso anche allo sviluppo della [[scienza]].
Nel [[1920]] acquisì la denominazione di Reggimento Savoia Cavalleria.
Nel XII-XIII secolo, nell'ambito degli studi teologici che si tenevano nelle prime Università europee come [[Bologna]], [[Parigi]], [[Oxford]], si svilupparono diverse ricerche sulla [[natura]], ovvero sul creato considerato opera di [[Dio]], che avrebbero dovuto portare all'intelligibilità dell'opera di Dio creatore. Per i filosofi scolastici della natura la creazione era come un libro aperto che andava letto e compreso, un libro contenente leggi naturali la cui transitorietà era riconducibile a regole immutabili inscritte da Dio al momento della creazione. Tali studiosi pensavano che conoscere quelle leggi avrebbe consentito di elevare l'intelligenza umana e di avvicinarla sempre più a Dio. In quest'ambito valevano come ''auctoritas'' anche filosofi dell'epoca greca e persino pensatori di origine [[islamismo|islamica]].<ref>Ubaldo Nicola, ''Atlante illustrato di filosofia'', Demetra, 2000, pag. 206.</ref>
Nel [[1933]] adottò la caratteristica cravatta rossa in luogo della bordatura rossa del bavero.
Due furono in particolare le scuole di pensiero, attestate peraltro su posizioni alquanto distanti tra di loro, che elaborarono ognuna un proprio [[metodo scientifico]]: quella di Parigi, facente capo ad [[Alberto Magno]], seguito dal suo discepolo [[Tommaso d'Aquino]], e quella di Oxford, dove fu attivo [[Ruggero Bacone]].<ref>James A. Weisheipl, ''Alberto Magno e le Scienze'', pag. 6, trad. it. di Alberto Strumia, Bologna, ESD, 1994.</ref> Costoro, pur restando fedeli al metodo aristotelico, si occuparono di [[filosofia della natura]] basandosi sulle osservazioni degli eventi e contestando alcuni elementi anti-scientifici del [[pensiero greco]]. Tommaso in particolare, noto per aver riformulato in chiave nuova la concezione aristotelica della [[verità]] come [[Adaequatio rei et intellectus|corrispondenza]] dell'[[intelletto]] alla [[realtà]],<ref>Il logico e matematico [[Alfred Tarski]] ha posto la concezione aristotelico-tomista dell'''adequatio rei et intellectus'' a fondamento della moderna concezione semantica della verità (cfr. ''Enciclopedia Treccani'' alla voce "Alfred Tarski"). «La concezione della verità come corrispondenza (''adaequatio'') oltre che da Tommaso d'Aquino è condivisa da tutti coloro che hanno una concezione [[realismo (filosofia)|realistica]] della [[conoscenza]], sia nella versione platonica (Platone, Agostino, Popper), sia in quella aristotelica (Aristotele, Tommaso d'Aquino, Tarski), oppure una concezione fenomenistica (Kant)» (cit. da [[Battista Mondin]], ''Manuale di filosofia sistematica: Cosmologia. Epistemologia'', vol. I, pag. 263, Bologna, ESD, 1999).</ref> sviluppò il concetto di ''[[analogia entis|analogia]]'' e di ''[[astrazione (filosofia)|astrazione]]'', il cui utilizzo è rintracciabile tuttora in più recenti scoperte scientifiche.<ref>F. Bertelè, A. Olmi, A. Salucci, A. Strumia, ''Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d'Aquino e le scienze della complessità'', Padova, Il Poligrafo, 1999.</ref>
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] vedeva in linea generale le forze armate italiane notevolmente distanziate sul piano tecnologico rispetto agli [[Alleati#Seconda_guerra_mondiale|eserciti alleati]].
In particolare l’arma di cavalleria entrava in guerra sicuramente con estremo coraggio e grande professionalità, ma decisamente con armamento e mezzi molto inferiori alle crescenti necessità belliche.
Con l’esclusione di alcuni reparti che via via vennero costituiti quali gruppi corazzati (es. cavalleggeri di Lodi, lancieri di Vittorio Emanuele II), strumento bellico per eccellenza era ancora il cavallo. Savoia Cavalleria, a partire dalla primavera del [[1941]], veniva impiegato per l’occupazione della [[Croazia]] e, nell’estate del medesimo anno, veniva destinato alla guerra sul fronte russo, nell’ambito della III divisione celere e del Corpo di Spedizione Italiano in Russia ([[CSIR]]), poi elevato ad Armata ([[ARMIR]]) comandata dal generale [[Giovanni Messe]].
Vi giungeva dopo un tratto di ferrovia ed autocarrato fino a [[Botoşani]], in [[Romania]], ed un’epica marcia di centinaia di chilometri attraverso la [[Moldavia]] e l’[[Ucraina]].
Dopo un inverno di continue operazioni, nella primavera del 1942 veniva costituito il raggruppamento truppe a cavallo, comandato dal generale [[Guglielmo Barbò di Casalmorano]], comprendente Savoia, Lancieri di Novara e le [[Voloire]].
Quasi all’alba dell’era nucleare gli italiani costituivano una grande unità militare a cavallo, spesso impiegata per ripulire il fronte, con compiti di esplorazione e, soprattutto, per tamponare le falle che si aprivano continuamente in uno spiegamento italo-tedesco troppo ampio.
Paradossalmente, però, le ampie distese di terreno fangoso createsi con il disgelo primaverile rendevano più agevole l’impiego di reparti a cavallo rispetto a quelli motorizzati e corazzati. Sul fronte russo il ''Savoia Cavalleria'' si distinse nella famosa [[carica di Izbušenskij]], il 23 agosto 1942.
Oltre alla scienza, il metodo scolastico venne applicato anche agli studi di [[diritto]], almeno a partire da [[Raniero Arsendi]] in avanti, operante nella scuola di Bologna.<ref>''Treccani'' alla voce "[http://www.treccani.it/enciclopedia/raniero-arsendi_%28Dizionario-Biografico%29/ Raniero Arsendi]".</ref>
Il 15 ottobre 1946 viene costituito il Gruppo Esplorante 3° Cavalieri al quale sono assegnati colori, fregio e numero del disciolto Reggimento. Dal 15 aprile 1950 viene trasformato in 3° Reggimento Cavalleria Blindata "Gorizia Cavalleria". Il 4 novembre 1958, parimenti alle altre unità dell'Arma, riprende la denominazione tradizionale di Reggimento "Savoia Cavalleria (3°), e il 4 novembre 1961 viene ripristinato l'uso della cravatta rossa, abolendo il bordo rosso alle fiamme. A seguito della ristrutturazione dell'Esercito, l'11 ottobre 1975, che vede la soppressione del livello reggimentale, l'unita si riordina in 3° Gruppo Squadroni Corazzato "Savoia Cavalleria" formato in Merano con personale del disciolto reggimento ed a supporto del [[4° Corpo d'Armata Alpino]] di Bolzano.
==Sviluppi successivi==
Nel quadro del riordinamento della Forza Armata, il gruppo squadroni il 23 maggio 1992 viene ricostituito in Reggimento "Savoia Cavalleria" (3°) e dal 1995 si trasferisce in Grosseto dove sostituisce il preesistente Reggimento "Lancieri di Firenze"(9°).
{{vedi anche|Scolasticismo protestante|Neoscolastica}}
Dopo il periodo d'oro, la scolastica conobbe un periodo di lenta decadenza, a causa della perdita dell'unità teologica dei Cristiani dopo la fine del [[Medioevo]].
Nel corso della sua storia al reggimento vennero concesse, oltre alla medaglia d’oro per la carica di Izbušenskij, altre due ricompense al valor militare, una medaglia di bronzo per la liberazione di Udine al termine della prima guerra mondiale nel novembre 1918 ed un’altra medaglia di bronzo per le operazioni svolte durante la campagna di Russia nel periodo agosto 1941–maggio 1942.
La festa annuale del reggimento Savoia Cavalleria cade il 24 agosto.
Il termine "scolastico" assunse da allora una connotazione a volte negativa. Per l'abitudine di affidarsi a un sistema già collaudato per giustificare le proprie tesi, ogni filosofia, anche moderna o contemporanea, che utilizzi e si appoggi su una teoria filosofica già esistente, accordando la propria fede con la razionalità e l'investigazione filosofica, viene perciò definita scolastica.
L'attuale Comandante del Reggimento è il Col. Nicola Terzano.
Si ebbero tuttavia alcuni periodi di rinascita, durante il XIV e il XVI secolo in [[Spagna]], soprattutto nelle università di [[Salamanca]] e [[Valladolid]], personaggi di spicco, tra gli altri i [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]] [[Francisco de Vitoria]] e [[Bartolomé de Las Casas]], nonché [[Juan Ginés de Sepúlveda]] e il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] [[Francisco Suárez]]. Tanto che si può parlare di [[Seconda Scolastica]], soprattutto con riferimento alla [[Scuola di Salamanca]]. La [[Seconda Scolastica]] ha influenzato largamente, attraverso le dispute teologico-giuridiche l'Inquisizione cattolica nel Nuovo Mondo, in virtù del fatto che molti teologi formatisi in Madrepatria andavano a far esperienza nei tribunali d'Oltreoceano finendo con l'arricchire in maniera acuta e penetrante le cause loro sottoposte e giungendo a gettare le fondamenta di quello che sarà l'Empirismo e l'Illuminismo, soprattutto dal punto di vista della salvaguardia dei diritti umani degli indios.<ref>Laureano Robles (a cura di), ''E la filosofia scoprì l'America. Incontro scontro tra filosofia europea e culture precolombiane'', Milano, Jaca Book, 2003.</ref><ref>{{Cita web|url=https://selendichter.wordpress.com/2016/08/19/linquisizione-contro-gli-indios-il-contributo-della-seconda-scolastica-nella-disputa-sulla-natura-giuridica-degli-indios-e-sistematizzazione-dei-crimines-teologi-giuristi-missionari-ed-in/|titolo=L’inquisizione contro gli indios. Il contributo della Seconda Scolastica nella disputa sulla natura giuridica degli indios e sistematizzazione dei crimines: teologi, giuristi, missionari ed inquisitori. Profili generali|autore=selenedichter Giovanni Di Rubba|sito=Giovanni dichter Di Rubba|data=2016-08-19|accesso=2017-02-03}}</ref>
== Onorificenze ==
Contemporaneamente si può parlare anche di [[scolasticismo protestante]], come di un metodo di pensiero sviluppatosi nelle prime fasi del [[protestantesimo]], che si consolidò durante il XVII secolo, diventando particolarmente diffuso nella creazione di sistemi teologici protestanti come il [[calvinismo]]. Benché i maggiori Riformatori protestanti attaccassero la scolastica medioevale per sostenere la completa adesione alle sole [[Bibbia|Sacre Scritture]], si dimostrò impossibile purgare la teologia da metodi e atteggiamenti scolastici, o evitare conflitti che non implicassero complicati [[teologia|ragionamenti teologici]] ed [[ermeneutica biblica|interpretazioni bibliche]].
===Le Decorazioni allo Stendardo===
:[[Immagine:Valor militare gold medal - old style BAR.svg|100px]] [[Medaglia d'oro al valor militare]]
''"Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, nel corso di operazioni offensive per la conquista di importante regione industriale e mineraria assolveva con immutata dedizione ed inalterato coraggio le missioni gravose, complesse e delicate fiancheggiando grandi unità impegnate nell'inseguimento di rilevanti ed agguerrite retroguardie avversarie. Divampata repentinamente la battaglia contro il nemico che, con la potenza del numero dei mezzi, irrompeva bramoso sulla riva meridionale del Don, piombava con fulminea destrezza sulle colonne avversarie delle quali domava più volte la pervicacia, sventandone le insidie e contribuendo, con rara perizia e maschia temerarietà allo sviluppo efficace della manovra di arresto. Affrontato all'improvviso da due battaglioni avversari durante la rischiosa e profonda esplorazione, ne conteneva l'urto con la valentia dei reparti appiedati ed avventurandosi in arcioni sul fianco degli aggressori, ne annientava la belluina resistenza, restituendo alla lotta, con l'impeto corrusco delle cariche vittoriose, il fascino dell'epoca cavalleresca ed illustrando il suo nome alla pari dei fasti del Risorgimento e delle sue secolari tradizioni".'' (Fronte russo: bacino minerario di Krasnj-Lutsch, luglio 1942; Simowskij, quota 200,1, quota 236,7, quota 209,9 di Val Krisaja, Ciglione di Jbuschensij, Bachmutin, quota 226,7 di Jagodnij, 21-30 agosto 1920).
In seguito, nel XIX secolo, con l'[[enciclica]] ''[[Aeterni Patris]]'' del [[1879]], [[papa Leone XIII]] promosse negli ambienti [[chiesa cattolica|cattolici]] un movimento di ritorno alla filosofia scolastica, che venne detto perciò ''neoscolastico''.<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/leo_xiii/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_04081879_aeterni-patris_it.html Il testo dell'enciclica ''Aeterni Patris''].</ref> I maggiori pensatori neoscolastici furono [[Jacques Maritain]] ed [[Étienne Gilson]], i quali si proposero di rivalutare la [[metafisica]] difendendola dai giudizi negativi del [[positivismo]] allora imperante. D'altro lato, combatterono le istanze [[idealismo|idealistiche]] eccessivamente incentrate sul [[soggetto (filosofia)|soggetto]] proprie delle filosofie di [[Cartesio]] e di [[Immanuel Kant|Kant]], in favore di una rivalutazione del [[realismo (filosofia)|realismo]].
:[[Immagine:Croce_di_guerra_al_valor_militare_BAR.svg|100px]] Medaglia di bronzo al valor militare
''"Nella battaglia della riscossa (ottobre-novembre 1918), mentre il grosso dell'esercito combatteva sul Tagliamento, reparti del reggimento arditamente entravano in Udine, ancora occupata da forze avversarie, portandole il primo annunzio della liberazione."'' Udine - Val Natisone, 1-4 novembre 1918.
Nel [[XX secolo|Novecento]] infine, da alcune parti venne riconosciuto alla scolastica un ruolo positivo e fondamentale per aver contribuito a costruire l'ossatura culturale dell'Europa. Lo scrittore tedesco [[Hermann Hesse]], ad esempio, manifestava grande ammirazione per il modo in cui l'istruzione medievale veniva organizzata e gestita armoniosamente all'interno della scolastica. Nel suo romanzo intitolato ''[[Il giuoco delle perle di vetro]]'' egli immaginò un sistema di studi, denominato “Castalia” e da lui collocato in un ipotetico futuro, che ricalcava quello della scolastica dei secoli d'oro: in esso si svolgeva la vita e l'educazione dei giovani destinati a preservare e coltivare armonicamente il sapere e lo spirito delle culture del passato.<ref>''Il gioco delle perle di vetro'' (1943) di H. Hesse, scrittore tedesco ispirato all'ascetismo e cresciuto in un ambiente religioso [[pietismo|pietista]].</ref>
:[[Immagine:Croce_di_guerra_al_valor_militare_BAR.svg|100px]] Medaglia di bronzo al valor militare
''"Durante un lungo ciclo di operazioni di guerra, anche nelle situazioni più aspre ed incerte per insidiosità di ambiente ed avversità logistiche e di clima, con la fierezza del suo antico nome ha fatto sventolare vittorioso il suo vecchio stendardo, imponendo ovunque al n emico la sua aggressività ed il suo coraggio. Dopo aver inseguito alle reni per duecentocinquanta chilometri forti retroguardie avversarie, dava nuova prova della sua abilità e irruenza nella occupazione di importante capoluogo minerario fortemente difeso dagli avversari".'' (Fronte russo: Nipro, Stalino, Kriwojtorez, Pantelejmonowka, Orlowka - agosto 1941 - maggio 1942).
==Filosofi scolastici==
:[[Immagine:Croce al merito dell'esercito bronze medal BAR.svg|100px]] [[Croce al merito dell'esercito|Croce di bronzo al merito dell'esercito]]
''"Reggimento di cavalleria impiegato in Libano quale gruppo tattico di manovra denominato "ITALBATT 2", si distingueva durante quasi otto mesi di permanenza in teatro per encomiabile abnegazione, straordinario spirito di sacrificio, sovrumano impegno e coraggio. Responsabile del controllo e della sicurezza di uno dei tratti più sensibili della linea di demarcazione tra il Libano ed Israele, operava con mirabile tenacia ed indiscutibile professionalità, assicurando sempre una presenza capillare ed efficace, pur in un contesto dai profili politici e istituzionali in rapido e progressivo deterioramento. Uomini e donne del "Savoia", coscienti dell'importante compito da assolvere, dei pericoli e delle difficoltà della missione, conducevano con altissima determinazione ogni attività a loro assegnata. Impazienti di emergere alla pari della propria reputazione, evidenziavano consapevole coraggio, elevate virtù militari e contribuivano in maniera determinante al successo delle operazioni, esaltando il presidio dell'Italia nel contesto internazionale".'' (Al Mansouri/Zibquin - Libano, 2 ottobre 2007 - 24 maggio 2008).
*Prescolastica ([[500]]-[[1000]])
===Decorati===
** [[Severino Boezio]]<ref>La discussa collocazione di Boezio tra i precursori della scolastica è dovuta alla sua notevole influenza sul dibattito filosofico medioevale, cfr. in proposito: Battista Mondin, ''La prima Scolastica: Boezio, Cassiodoro, Scoto Eriugena'', in ''Euntes Docete'', 44 (1991), pp. 5-30.</ref>
** [[Cassiodoro]]<ref>Discussa anche la collocazione di Cassiodoro fra gli scolastici; cfr. nota 12.</ref>
** [[Alcuino di York]]
** [[Rabano Mauro]]
** [[Gotescalco]]
** [[Giovanni Scoto Eriugena]]
* Alta scolastica (circa [[1000]]-[[1200]]):
** [[Berengario di Tours]]
** [[Pier Damiani]]
** [[Anselmo d'Aosta]]
** [[Roscellino di Compiègne]]
** [[Bernardo di Chartres]]
** [[Teodorico di Chartres]]
** [[Guglielmo di Champeaux]]
** [[Gilberto Porretano]]
** [[Pietro Abelardo]]
** [[Guglielmo di Conches]]
** [[Adelardo di Bath]]
** [[Bernardo di Chiaravalle]]
** [[Ugo di San Vittore]]
** [[Pietro Lombardo (teologo)|Pietro Lombardo]]
** [[Giovanni di Salisbury]]
** [[Alano di Lilla]]
** [[Guglielmo d'Auxerre]]
** [[Bernardo Silvestre]]
** [[Bernardo di Moëlan]]
*Bassa scolastica ([[1200]]-[[1300]], ''Secolo d'Oro''):
** [[Roberto Grossatesta]]
** [[Alessandro di Hales]]
** [[Alberto Magno]]
** [[Ruggero Bacone]]
** [[Bonaventura da Bagnoregio]]
** [[Tommaso d'Aquino]]
** [[Sigieri da Brabante]]
** [[Boezio di Dacia]]
** [[Duns Scoto]]
*Tarda scolastica ([[1300]]-circa [[1500]]):
** [[Marsilio da Padova]]
** [[Guglielmo di Ockham]]
** [[Giovanni Buridano]]
** [[Nicola d'Oresme]]
** [[Antonino Pierozzi]]
*Scolastica barocca (circa [[1500]]-[[1650]]):
** [[Marcantonio Zimara]]
** [[John Mair]]
** [[Tommaso De Vio]]
** [[Francisco de Vitoria]]
** [[Bartolomé de Las Casas]]
** [[Melchor Cano]]
** [[Luis de Molina]]
** [[Francisco Suárez]]
** [[Roberto Bellarmino]]
** [[Giovanni di San Tommaso]]
*Neo-Scolastica (dal [[1879]], enciclica ''Aeterni Patris'' di [[Papa Leone XIII]])
** [[Desiré Mercier]] (1851 - 1926)
** [[Antonin-Dalmace Sertillanges]] (1863 - 1948)
** [[Jacques Maritain]] (1882 - 1973)
** [[Étienne Gilson]] (1884 - 1978)
** [[Francesco Olgiati]] (1886 - 1962)
** [[Gustavo Bontadini]] (1903 - 1990)
** [[Sofia Vanni Rovighi]] (1908 - 1990)
** [[Cornelio Fabro]] (1911 - 1995)
==Note==
:[[Immagine:Valor militare gold medal - old style BAR.svg|100px]] [[Medaglia d'oro al valor militare]]
<references/>
'''Ten. Fulgeri Paulucci di Calboro, da Forlì.'''
''Ferito già due volte e inabile alle fatiche di guerra, volle tuttavia essere sempre comandato ai più avanzati osservatori, ove compiè, opera utile, non solo come artigliere, ma anche come soldato, tutti incoraggiando e in tutto portando il suo valido aiuto. Durante un turno di riposo, recatosi volontariamente ad un osservatorio di prima linea mentre si svolgeva un attacco nemico, dopo che l'osservatorio fu colpito in pieno, raggiunse la trincea per aiutare a mantenere la linea. Ferito gravemente mentre andava per guidare i rincalzi, ebbe ancora ad esprimere parole di incitamento alla lotta chiamandosi felice di cadere per il proprio paese.'' - Dosso Fajti, 18 gennaio 1917.
:[[Immagine:Valor militare gold medal - old style BAR.svg|100px]] [[Medaglia d'oro al valor militare]]
'''Magg. Alberto Litta Modigliani'''
''Cavaliere che aveva elevato a norma di vita ogni più puro ideale, esaudito nel suo ardente desiderio di ottenere un comando di truppa, trasfondeva nel gruppo squadroni ai suoi ordini la incrollabile fede che lo animava. In giornata di cruenta, violentissima battaglia, nella quale l'intero reggimento era duramente impegnato, alla testa dei suoi cavalieri, attaccava con indomito slancio il nemico in forze soverchianti. Caduti tutti i componenti il suo seguito, avuto ucciso il proprio cavallo e gravemente ferito egli stesso, con singolare valore si faceva rimettere in sella ad altro cavallo e proseguiva nell'epica carica. Stremato di forze, si abbatteva poi al suolo, ma trovava ancora l'energia per dare ai propri cavalieri, sciabola alla mano, l'ultimo obiettivo d'attacco e dirigeva il fuoco di un gruppo di appiedati. Una raffica nemica lo colpiva al cuore nel momento in cui le ultime resistenze avversarie cadevano sotto l'impeto degli squadroni da lui superbamente preparati e guidati. Pura e d espressiva figura di soldato italiano che indissolubilmente lega all'antico Stendardo del reggimento il proprio nobilissimo nome.'' - Q. 213,5 di Isbuschenski (Fronte russo), 24 agosto 1942.
:[[Immagine:Valor militare gold medal - old style BAR.svg|100px]] [[Medaglia d'oro al valor militare]]
'''Cap. Silvano Abba'''
''Comandante di squadrone, di eccezionale valore, in giornate di cruenta battaglia, mentre altri reparti agivano a cavallo,sui fianchi del poderoso schieramento nemico, col proprio squadrone appiedato si impegnava frontalmente, attaccando munite posizioni avversarie. Conquistata d'un balzo, in un furioso corpo a corpo una prima linea, difesa da numerose mitragliatrici, si lanciava nuovamente alla testa dei suoi cavalieri, contro lo schieramento successivo. Ferito una prima volta e stramazzato al suolo, si rialzava con indomita energia, decidendo così dell'esito vittorioso in una epica giornata. Nell'ultimo superbo scatto, colpito per la seconda volta, a morte, cadeva da prode sul campo. Fulgido esempio di eroismo e di ogni virtù militare.'' - Q. 213 di Isbuschenski (Fronte russo), 24 agosto 1942
== I Comandanti Bibliografia==
* Francesco Calcagno, ''Philosophia scholastica'', M. D'Auria, 1938
<div class="NavFrame" style="clear:left; width:60%">
* Fabio Cioffi, ''I libri di dialogos: autori, test, problemi, verifiche. La filosofia cristiana e medievale'', Mondadori, 2001 ISBN 8842452092
<div class="NavHead" text-align:center">Comandanti</div>
* Alessandro Ghisalberti, ''Dalla prima alla seconda scolastica. Paradigmi e percorsi storiografici'', ESD, 2000 ISBN 887094414X
<div class="NavContent" style="text-align:left">
* Paolo Grossi (a cura di), ''La seconda Scolastica nella formazione del diritto privato moderno. Incontro di studio. Firenze, 16-19 ottobre 1972. Atti'', Milano, A. Giuffrè, 1973
# Col. DE ROSSI di PIOSSASCO Gian Michele Conte di None Consigliore di Virle, Beinasco, La Volvera e Purpaglia
* Anneliese Maier, ''Zwei Untersuchungen zur nach scholastichen Philosophie'', Storia e Letteratura, 1968 ISBN 8884988675
# Col. LUCIGNE di MONTBRISON Conte Melchiorre
* Anneliese Maier, ''Studien zur Naturphilosophie der Spätscholastik'', Storia e Letteratura, 1955 ISBN 8884988292
# Col. TURINETTI di PERTENGO Conte Antonio Maurizio
* [[Battista Mondin]], ''[http://books.google.it/books?id=9VGX1bsCPP8C&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false Storia della teologia: Epoca scolastica]'', vol. II, Bologna, ESD, 1996
# Col. BIRAGO - VISCHE di BORGARO Conte Renato Augusto
* Daniel D. Novotný, [https://www.academia.edu/3648364/_In_Defense_of_Baroque_Scholasticism_Studia_Neoaristotelica_ "In defense of Baroque scholasticism"],''Studia Neoaristotelica'' 6 (2009), 209–233.
# Col. BIRAGO di ROCCAVIONE Marchese Tommaso
* Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, ''Philosophica 2: Dall'ellenismo alla scolastica'', Marietti, 2007 ISBN 8839301569
# Col. DAMIANO di CASTELLINARDO Cav. Vittorio
* Erwin Panofsky, ''Architettura gotica e filosofia scolastica'', traduzione di F. Starace, Abscondita editore, 2010 ISBN 8884162335
# Col. DUCHENNE di LIGNANA Cav. Giuseppe
* [[Marzio Pieri]], ''Rosmini e la sillogistica scolastica'', Zara editore, 1983
# Col. SCLARANDI Cav. Angelo
* [[Riccardo Quinto]], ''Scholastica. Storia di un concetto'', Padova, Il Poligrafo, 2001
# Col. ASINARI di CORTOS Conte Comm. Antonio Corrado
* Oreste Sagramola, ''Lezioni di storia della filosofia medioevale. Dalle origini al cristianesimo. Da S. Agostino alla crisi della scolastica'', Vecchiarelli editore, 2008 ISBN 8882472175
# Col. COCCONITO di MONTIGLIO Cav. Ruffinotto
* Oreste Sagramola, ''Temi e problemi della filosofia medioevale. L'esistenza di Dio nel pensiero medievale'', Vecchiarelli editore, 2009 ISBN 8882472485
# Col. DE MEUTHON di LARNAY Barone Carlo
* Rolf Schönberger, ''[http://books.google.it/books?id=2-5KEawi7YMC&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false La scolastica medievale. Cenni per una definizione]'', Milano, Vita e Pensiero, 1997 ISBN 8834339851
# Col. ROERO di MOMBARONE Cav. Emanuele
* Francesco V. Tommasi, ''Philosophia transcendentalis. La questione antepredicativa e l'analogia tra la Scolastica e Kant'', Olschki editore, 2009 ISBN 8822258428
# Col. PERRONE di SAN MARTINO Cav. Giuseppe
* Carl R. Trueman, R. Scott Clark, ''Protestant Scholasticism'', Paternoster Press, 1998
# Col. SALUZZO di VERZUOLO e della MANTA Comm. Filippo
# Col. CASTELLAMONTE di LESSOLO Cav. Giuseppe Maria Amedeo
# Col. ROERO di MONTECILLO Conte Francesco Gennaro
# Col. ROBERTI di CASTELVERO Conte Giuseppe Maria
# Col. CROTTI di CASTIGLIONE Cav. Angelo Michele
# Col. De LAUNAJ Cav. Claudio Gabriele
# Col. OLIVIERI di VENIER Cav. Deodato
# Col. MALLIANO di SANTA MARIA Marchese Francesco Maurizio
# Col. COLOMBO d'ARCINE Nob. Giovanni
# Col. BALBO BERTONE di SANBUY Cav. Callisto
# Col. BRUNETTA d'USSEAUX Cav. Alberto Augusto
# Col. BIGLIANI di CANTORE Cav. Epimaco Filippo
# Col. PONINSKI Conte Ladislao
# Col. PALLAVICINO Marchese Giovan Battista
# Col. INCISA della ROCCHETTA Marchese Giovanni
# Col. COCITO Conte Cesare
# Col. RISTORI di CASALEGGIO Cav. Giovanni
# Col. FOREST Cav. Federico
# Col. FANESCHI Cav. Salvatore
# Col. FOSSATI RAYNERI Conte Emanuele
# Col. PERELLI Cav. Cesare
# Col. PESENTI Cav. Emilio
# Col. BRANCACCIO di CARPINO Cav. Alessandro
# Col. QUERCIA Cav. Nicola
# Col. FORTE Cav. Giuseppe
# Col. PARROCCHETTI Nob. Cav. Costanzo
# Col. SCHIFFI Cav. Mario
# Col. CAPPA BRAVA Cav. Giuseppe
# Col. FILIPPINI Cav. Pietro
# Col. TANI Cav. Gioberto
# Col. MARCHINO Cav. Amedeo
# Col. AMBROSIO Comm. Vittorio
# Col. AYMONINO Comm. Aldo
# Col. VIETINA Cav. Rodolfo
# Col. STAGLIENO Cav. Gregorio
# Col. S.A.R. ADALBERTO di SAVOIA GENOVA Duca di Bergamo
# Col. VACCARI Comm. Goffredo
# Col. DABBENI Comm. Ottorino
# Col. CADORNA Conte Raffaele
# Col. POCCETTI Cav. Uff. Weis
# Col. BARBO' di CASALMORANO Conte Guglielmo
# Col. BETTONI CAZZAGO Conte Alessandro(Magg. ARRIGHI Cav. Uff. Giovanni; Magg. CHIAPPA Cav. Eden; Ten. Col. BORZINI Cav. Gilberto)
# Col. COTTAFAVI Comm. Giuseppe
# Col. BORZINI Cav. Uff. Gilberto
# Col. BONIVENTO Cav. Renzo
# Col. MINGIONE Cav. Vincenzo
# Col. GANDINI Cav. Giovanni
# Col. ORSINI Cav. Uff. Ranieri
# Col. MIRELLI di TEORA Cav. Luigi (Ten. Col. RENZI Cav. Domenico in s.v.)
# Col. CUTELLE' Cav. Antonio
# Col. CAPUTO Cav. Francesco
# Col. SCOLARI Cav. Uff. Gualberto
# Col. RAGANELLA Cav. Uff. Vittorio
# Col. GIANCOLA Cav. Uff. Mario
# Col. AZZARO Cav. Uff. Salvatore
# Col. PORCELLI Cav. Uff. Saverio
# Col. ARRIGHI Cav. Uff. Eugenio
# Col. de BARTOLOMEIS Cav. Uff. Giovanni
# Col. ARCIDIACONO Cav. Uff. Giuseppe
# Col. GENOVA Cav. Uff. Giuseppe
# Col. DE ROS Cav. Uff. Sergio
# Ten. Col. PISANO Cav. Mario
# Ten. Col. AMADIO Cav. Sergio
# Ten. Col. SALATI Cav. Renato
# Ten. Col. POLITI Cav. Giuseppe
# Ten. Col. TOSTI Cav. Primo
# Ten. Col. RUTILI Cav. Rutilio
# Ten. Col. FRANCO Cav. Duilio
# Ten. Col. PERRONE Cav. Tommaso
# Ten. Col. GENZARDI Ajmone
# Ten. Col. MAGGI Franco
# Ten. Col. BALDI Franco
# Col. NEGRONI BENTIVOGLIO Cav. Pier Lamberto
# Col. PITTARELLI Cav. Francesco Maria
# Ten. Col. TRICARICO Giuseppe Maria Giovanni
# Col. SERAFINI Cav. Vittorio
# Col. GEROMETTA Paolo
# Col. GUIDA Fernando
# Col. GIONTI Giueppe Maria
# Col. LOMBARDO Francesco
# Col. FORTINO Cav. Carlo (Ten. Col. BONACCINI Corrado)
# Col. FAZARI Claudio
# Col. MAUGERI Vincenzo
# Col. CUOCI Cav. Salvatore
# Col. CARRINO Andrea
# Col. TERZANO Nicola
</div>
</div>
==Voci correlate==
== Sedi del Reggimento dal 1662 al 2010 ==
*[[Filosofia medievale]]
<div class="NavFrame" style="clear:left; width:60%">
*[[Scolasticismo protestante]]
<div class="NavHead" text-align:center">Sedi del Reggimento</div>
*[[Teologia cristiana]]
<div class="NavContent" style="text-align:left">
# 1662 - 1694 Valdengo
# 1695 - 1696 Fossano
# 1697 - 1699 Savoia
# 1699 Vercelli
# 1701 - 1702 Torino
# 1702 - 1703 Biella
# 1704 Chieri
# 1707 Pinerolo
# 1708 - 1709 Savignano
# 1710 - 1711 Fossano
# 1712 Mortara
# 1713 - 1715 Pinerolo
# 1716 Mortara
# 1717 - 1718 Chivasso
# 1718 - 1719 Asti
# 1719 - 1720 Pinerolo
# 1721 - 1722 Savoia
# 1722 - 1724 Fossano
# 1724 - 1727 Chivasso
# 1727 - 1732 Asti
# 1733 - 1734 Casale Monferrato
# 1734 - 1736 Savignano
# 1736 - 1737 Casale Monferrato
# 1737 - 1738 Pinerolo
# 1739 Alessandria
# 1740 - 1741 Chivasso
# 1743 - 1744 Alessandria
# 1745 Piacenza
# 1746 - 1749 Pinerolo
# 1749 - 1750 Savoia
# 1750 - 1755 Savignano
# 1755 Casale Monferrato
# 1755 - 1756 Fossano
# 1757 - 1758 Pinerolo
# 1758 - 1759 Savoia
# 1759 - 1760 Savignano
# 1760 - 1761 Casale Monferrato
# 1761 - 1762 Vigevano
# 1762 - 1763 Vercelli
# 1763 - 1764 Pinerolo
# 1764 - 1765 Savoia
# 1765 - 1766 Savignano
# 1766 - 1767 Alessandria
# 1767 - 1768 Vigevano
# 1768 - 1769 Casale Monferrato
# 1769 - 1770 Pinerolo
# 1770 - 1772 Savoia
# 1772 - 1775 Novara
# 1775 - 1776 Savigliano
# 1776 - 1777 Torino
# 1777 - 1778 Savoia
# 1778 - 1779 Casale Monferrato
# 1779 - 1781 Savigliano
# 1781 - 1783 Vercelli
# 1783 - 1785 Vigevano
# 1785 - 1787 Pinerolo
# 1787 - 1789 Torino
# 1789 - 1791 Pinerolo
# 1791 - 1794 Vigevano
# 1794 - 1798 Pinerolo
# 1798 Saluzzo
# 1798 Salsomaggiore
# 1799 Torino
# 1814 - 1815 Venaria Reale
# 1815 - 1818 Vigevano
# 1818 - 1821 Savigliano
# 1821 - 1823 Torino
# 1823 - 1825 Venaria Reale
# 1825 - 1827 Savigliano
# 1827 - 1830 Pinerolo
# 1830 - 1833 Casale Monferrato
# 1833 - 1836 Vigevano
# 1836 - 1838 Savigliano
# 1838 - 1839 Venaria Reale
# 1839 - 1841 Torino
# 1841 - 1843 Casale Monferrato
# 1843 - 1845 Vigevano
# 1845 - 1846 Pinerolo
# 1846 - 1849 Vercelli
# 1849 - 1850 Torino
# 1850 - 1852 Pinerolo
# 1852 - 1855 Savigliano
# 1855 - 1856 Saluzzo
# 1856 - 1858 Vercelli
# 1858 - 1859 Torino
# 1859 - 1860 Savigliano
# 1860 - 1862 Milano
# 1862 - 1863 Voghera
# 1863 - 1864 Torino
# 1864 - 1866 Milano
# 1866 - 1868 Foligno
# 1868 - 1869 Firenze
# 1869 - 1870 Nola
# 1870 - 1874 Caserta
# 1874 - 1876 Torino
# 1876 - 1879 Udine
# 1879 - 1882 Lodi
# 1882 - 1886 Milano
# 1886 - 1888 Udine
# 1888 - 1893 Verona
# 1893 - 1898 Padova
# 1898 - 1902 Santa Maria Capua Vetere
# 1902 - 1907 Firenze
# 1907 - 1911 Savigliano
# 1911 - 1957 Milano
# 1957 - 1995 Merano
# 1995 Grosseto
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</div>
==Altri progetti==
== Motto del Reggimento ==
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'''Savoye Bonnes Nouvelles'''
== Insegne e Simboli ==
* Il Reggimento indossa il fregio che è comune sia ai reparti dei Dragoni che dei Cavalieri; è composto da una "dragona" diritta con il numero distintivo del reggimento al centro della bomba. Il fregio è in metallo argentato opaco poggiante su di un cerchio lucido indossato con il basco, fregio dorato per il berretto rigido.
==Collegamenti esterni==
* Le mostrine del reggimento come per tutte le unità di Cavalleria di Linea sono le fiamme a tre punte, e richiamano i colori tradizionali dei baveri; sono nere per il Reggimento "Savoia Cavalleria". Alla base della fiamma si trova la stella argentata a 5 punte, simbolo delle forze armate italiane.
* {{fr}}[http://scholasticon.ish-lyon.cnrs.fr/index_fr.php Scholasticon] Risorse in linea per lo studio della Scolastica moderna (1500-1800) di Jacob Schmutz
* {{EI|nome=Scolastica|nomeurl=scolastica|autore=Francesco Pelster|anno=1936|accesso=23 luglio 2018}}
* {{Britannica}}
{{Scuole di pensiero economico}}
==Festa del reggimento==
{{Controllo di autorità}}
* La festa del reggimento si svolge il [[24 agosto]], anniversario della [[Carica di Izbušenskij]] del [[1942]].
{{Portale|Cattolicesimo|Filosofia|medioevo}}
== Armi e mezzi in dotazione ==
Informazioni ricavate dalla pagina del Savoia Cavalleria sul sito dello Stato Maggiore dell'Esercito<ref>Informazioni ricavate dalla pagina del Savoia Cavalleria sul sito dello Stato Maggiore dell'Esercito[http://www.esercito.difesa.it/root/unita_sez/unita_cavli_3_savoia.asp] </ref>. [[File:Puma4.jpg|thumb|Puma 4X4]] [[File:Centauro lato.jpg|thumb|Autoblindo 8x8 Centauro]]
===Armamento===
* [[Beretta_92_FS#92FS|Pistola automatica "BERETTA 92 FS" cal.9]]
* [[Beretta AR 70/90|Fucile d'assalto "AR 70/90" cal. 5,56]]
* [[FN Minimi|Arma di reparto "MINIMI" cal. 5,56]]
* [[MG 42|Arma di reparto "MG 42/59" cal. 7,62 NATO]]
* [[Browning M2|Arma di reparto Browning cal. 12,7]]
* [[Bomba a Mano OD 82/SE]]
* [[Brandt Thomson MO-120-RT-61|Mortaio rigato da 120 mm]]
===Mezzi===
* [[Land Rover Series - Defender|Land Rover AR 90]]
* [[Puma (AFV)|Puma 4x4]]
* [[Autoblindo Centauro|Autoblindo 8x8 Centauro]]
== Voci correlate ==
* [[Esercito Italiano]].
* [[Brigata aeromobile "Friuli"]]
* [[Armoriale della Cavalleria dell'Esercito Italiano]]
* [[Cavalleria italiana]]
* [[Medaglie, decorazioni ed ordini cavallereschi italiani]]
* [[Carica di Izbušenskij]]
* [[Carica eroica]]
* [[Silvano Abba]]
* [[Lucio Lami]]
* [[Giovan Francesco Gonzaga]]
==Bibliografia==
* Lucio Lami, ''Isbuscenskij, l’ultima carica'', Mursia, Milano, 1970.
* Marziano Brignoli, ''Savoye bonnes nouvelles. La storia del Reggimento Savoia Cavalleria'', Mursia, Milano, 1986.
* Giorgio Vitali, ''Cavalli e cavalieri'', Mursia, Milano, 1998.
==Note==
<references />
==Collegamenti esterni==
* {{Dmoz|}}
* [http://www.esercito.difesa.it/root/unita_sez/unita_cavli_3_savoia.asp| 3° Reggimento Savoia Cavalleria nel sito ufficiale dell'Esercito Italiano]
* [http://www.assocavalleria.it/| Sito web dell'Associazione Nazionale Cavalleria]
* [http://guide.dada.net/modellismo_statico/interventi/2005/04/207976.shtml Internet: Sito di modellismo.]
{{Forze armate italiane}}
{{Forze operative terrestri EI}}
{{Portale|Guerra|italia|Grande Guerra|Seconda guerra mondiale|storia}}
[[Categoria:Reggimenti dell'Esercito italiano|Savoia Cavalleria]]
[[Categoria:Regio Esercito]]
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[[Categoria:Forze armate della prima guerra mondiale]]
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[[Categoria:Scolastica| ]]
[[de:Savoia Cavalleria]]
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
[[Categoria:Teologia cristiana]]
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