Caetani e Scolastica (filosofia): differenze tra le pagine

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[[Immagine:Laurentius de Voltolina 001.jpg|thumb|Immagine di una scuola risalente al [[XIV secolo]].]]
{{Stemma
Come [[sostantivo]], (la) '''scolastica''' definisce un periodo culturale e indica il pensiero logico-filosofico [[Medioevo|medievale]] dell'Occidente latino; ciò perché fu sviluppato e insegnato con un metodo particolare, detto appunto "scolastico"<ref>''scholasticus'' era detto, nel medioevo, chi insegnava in una scuola (abazia o università)</ref>.
|immagine = Coat of arms of the House of Caetani.svg
|nome = Stemma dei Duchi di Gaeta
|testo =
|blasonatura =
}}
 
==Origini e suddivisione in periodi==
'''Caetani''', o '''Gaetani''' o '''Cajetani''', è un'antica famiglia originaria di [[Gaeta]]<ref>Lo stemma della famiglia Gaetani è uguale a quello della città di Gaeta a testimonianza dell'antico dominio che questa famiglia ebbe su questa città.</ref> che giocò un ruolo importante a [[Roma]], nello [[Stato Pontificio]] e nell'antica [[Repubblica di Pisa|Repubblica Marinara di Pisa]] dalla fine del X secolo all'inizio del XVII secolo ed è ricordata come una delle sette famiglie ([[fara (Longobardi)|fare]]) dei ''[[longobardi]] pisani''.
Dal greco ''scholastikos'' (che significa letteralmente "educato in una scuola", "istruito"), la filosofia scolastica cercava di conciliare la fede [[Cristianesimo|cristiana]] con un sistema di [[ragione|pensiero razionale]], specialmente quello della [[filosofia greca]]. Il "periodo scolastico" si riferisce soprattutto al medio e [[Basso Medioevo]] in Occidente, quando il [[Cristianesimo]] conobbe una rinascita intellettuale e fu sfidato dal pensiero razionale dell'[[Islam]].
 
Cronologicamente, esso copre il periodo che va dall'[[VIII secolo]] al [[Rinascimento]]. Si suddivide in:
== Storia ==
* Epoca pre-scolastica (dall'[[VIII secolo]] al [[IX secolo]]) con la fondazione della ''scola Palatina'' diretta prima da [[Alcuino di York]] e in seguito da [[Giovanni Scoto Eriugena]];
=== Le origini ===
* Alta Scolastica (dall'[[X secolo]] al [[XII secolo]]) la cui figura di spicco fu [[Anselmo d'Aosta]], a cui seguirono altri come [[Pietro Abelardo]];
Il fondatore della dinastia è Anatolio, nipote per linea materna del [[Conti di Tuscolo|conte di Tuscolo]], discendente dalla [[Gens Anicia]] della dinastia imperiale romana, investito Conte di Gaeta nel [[730]] da [[papa Gregorio II]] da cui la famiglia fu chiamata Caietanus o Gaietanus.
* Bassa Scolastica, ossia il periodo d'oro coincidente con il [[XIII secolo]], grazie alla diffusione del pensiero di [[Alberto Magno]] e [[Tommaso d'Aquino]], a cui si contrappone specularmente quello di [[Bonaventura da Bagnoregio|Bonaventura]];
* Tarda Scolastica, collocabile dopo [[Duns Scoto]], il cui principale esponente fu [[Guglielmo di Ockham]].
 
La scolastica ebbe origine dall'istituzione delle ''scholae'', ossia di un sistema scolastico-educativo diffuso in tutta Europa che garantiva una sostanziale uniformità di insegnamento. Esso fu il primo, e forse unico, sistema scolastico organizzato su vasta scala della storia dell'Occidente. Era stato [[Carlo Magno]] a volerlo, il quale, dando avvio alla "[[rinascita carolingia]]", aveva fondato ad [[Aquisgrana]] la ''[[Schola palatina (Aquisgrana)|Schola palatina]]'', per favorire l'istruzione delle genti e la diffusione del sapere allo scopo di dare unità e compattezza al [[Sacro Romano Impero]]. A tal fine si era servito dei monaci [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], i quali avevano salvaguardato la cultura dei classici tramite la ricopiatura dei testi antichi, non solo di quelli religiosi ma anche scientifici e letterari: le loro abbazie divennero così i centri del nuovo sapere medievale.
Nel [[917]] Giovanni venne nominato duca di Gaeta dall'imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Lotario I]].
 
Gli insegnamenti erano divisi in due rami:
I Gaetani mantennero il dominio sulla città di [[Gaeta]] fino all'inizio del [[XII secolo]], quando il duca Giovanni V fu deposto dal Principe di [[Capua]], dopo l'invasione normanna della città.
*l'arte del [[trivio]] (ovvero il complesso delle materie ''letterarie'');
*l'arte del [[quadrivio]] (il complesso delle materie ''scientifiche'').
 
Preposto all'insegnamento di queste arti cosiddette "[[arti liberali|liberali]]" era anticamente lo ''Scholasticus'', a cui in seguito si affiancò un ''[[Magister artium]]'', di grado superiore, esperto in [[teologia]]. Le lezioni si svolgevano dapprima nei [[monastero|monasteri]], poi progressivamente nelle [[scuola cattedrale|scuole annesse alle cattedrali]], e infine nelle [[università]].
Dai duchi di Gaeta discesero due altri rami: il ramo laziale dei duchi di [[Sermoneta]], da cui discesero poi anche i Gaetani dell'Aquila d'Aragona, e il ramo pisano dei conti di Terriccio e Oriseo, esiliato da Pisa nel XIV secolo e vivente in Sicilia fino al secolo scorso, un cui ramo, estintosi con il conte Alessandro nel 1823, rimase a Pisa.
 
==Caratteristiche e metodi==
=== L'apice ===
[[File:Stemma.Gaetani.Pisa.jpg|thumb|right|200px|Gaetani di Pisa - 1601]]
La linea [[Storia di Pisa|pisana]], fondata da Ugone, dette grande importanza alla famiglia con Giovanni (vivente 1083/1098) che è ricordato capitano generale dei Pisani e dei Genovesi col re Alfonso di Castiglia all'assedio di [[Toledo]] nel [[1085]], comandante dei pisani in [[Terra santa]] durante la prima crociata secondo alcune antiche genealogie, in particolare la ''Chronica Iuliani Petri Toletani''. Altro illustre personaggio della famiglia fu Gherardo, conte di Terriccio, patrizio pisano, vicario generale della Repubblica Napoletana e capitano generale dei pisani per la spedizione in Sardegna nel 1108 e per la spedizione nelle Baleari del 1113 per le quali il pontefice Pasquale II lo investì del titolo di conte d'Oriseo e gli ornò lo stemma dei pali rossi in campo d'oro d'Aragona. Edificò la [[chiesa di San Giovanni al Gatano]] a Pisa e commissionò gli affreschi della [[Basilica di San Pietro Apostolo]]; combatté nel 1137 contro re [[Ruggero II]] insieme alla lega di [[Lotario III del Sacro Romano Impero]]. I conti di Terriccio erano considerati signori di Pisa, sono ricordati come una delle sette famiglie dei ''longobardi pisani'' e si imparentarono con gli imperatori tedeschi quando il conte Corrado Gaetani d'Oriseo e Terriccio sposò una figlia dell'imperatore svevo [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] e di [[Bianca Lancia]],per cui divenne viceré di Sicilia dal 1246 al 1256. Nel tardo XII secolo, un membro del ramo pisano divenne [[papa Gelasio II]] {Gelasio Caetani – Caietanorum genealogia – Roma 1920}. Nonostante ciò il ramo laziale ebbe a lungo un'influenza solo marginale a Roma, fino all'elezione al soglio pontificio di [[Benedetto Caetani]] col nome di [[papa Bonifacio VIII]] nel [[1294]], data in cui la famiglia divenne all'improvviso una delle più potenti e temute, soprattutto grazie al [[nepotismo]] messo in atto dal nuovo papa: questi donò infatti ai familiari i territori di [[Sermoneta]], [[Bassiano]], [[Ninfa (città)|Ninfa]] e San Donato ([[1297]], [[1300]]), e il [[marchese|marchesato]] di [[Ancona]] (sempre 1300), mentre il re [[Carlo II d'Angiò]] per ingraziarsi i favori del pontefice fece suo fratello [[conte]] di [[Caserta]]. I Caetani si dimostrarono valorosi guerrieri e formarono un vero e proprio nucleo armato a protezione di Bonifacio VIII, che aveva in effetti molti nemici.
 
[[File:Saint Thomas Aquinas.jpg|thumb|[[Tommaso d'Aquino]]]]
=== Il declino ===
[[File:Stemma_Gaetani_di_Pisa_1745.jpg|thumb|right|50px]]
Tra il [[XIV secolo|quattordicesimo]] e il [[XV secolo|quindicesimo secolo]] i loro screzi con i [[Colonna (famiglia)|Colonna]] causarono rivolte e sommosse a [[Roma]] e nelle regioni periferiche del papato, talvolta al limite della guerra civile. Nel [[1500]] [[papa Alessandro VI]], nel tentativo di piegare la potente nobiltà feudale romana, sottrasse ai Caetani i loro territori e li diede a sua figlia [[Lucrezia Borgia]], ma essi ben presto riuscirono a reimpossessarsene.
 
Il carattere fondamentale della filosofia scolastica consisteva nell'illustrare e difendere le verità di fede con l'uso della [[ragione]], verso la quale si nutriva un atteggiamento positivo. A tal fine, essa privilegiò la sistematizzazione del sapere già esistente rispetto all'elaborazione di nuove conoscenze.
== I rami della famiglia ==
* Caetani, [[principe|principi]] di [[Teano]] e [[duca|duchi]] di [[Sermoneta]].
:Linea fondata da [[Giacobello Caetani]], al cui nipote, [[Guglielmo Caetani]], fu concesso il [[duca]]to di [[Sermoneta]] da [[papa Pio III]] nel [[1503]], il [[marchese|marchesato]] di [[Cisterna di Latina|Cisterna]] venne invece concesso alla famiglia da [[papa Sisto V]] nel [[1585]]. Nel [[1642]], Francesco, settimo Duca di Sermoneta, divenne per matrimonio Conte di Caserta, ma cedette il titolo in cambio di quello di Principe di Teano nel [[1750]].<br>
:Nel [[XIX secolo]], [[Onorato Caetani (1842-1917)|Onorato]], figlio dell'apprezzato [[Dante Alighieri|dantista]], [[Michelangelo Caetani]], fu quattordicesimo Duca di Sermoneta, e quarto Principe di Teano, Duca di San Marco e Marchese di Cisterna. Tra il dicembre 1890 e il dicembre 1892 fu il sedicesimo Sindaco di Roma, quindi [[senatore]] del [[Regno d'Italia]] e nel 1896, per breve tempo, [[Ministro degli Esteri]] nel secondo Gabinetto di [[Antonio di Rudinì]]. Fu anche Presidente della [[Società Geografica Italiana]] dal 1879 al 1887. Ebbe cinque figli: [[Leone Caetani|Leone]] (1869-1935), [[Roffredo Caetani]] (1871–1961), Livio (1873-1915)), Giovannella (1875-1971), Gelasio (1877-1934) e Michelangelo (1890-1941). L'ultima discendente di questo ramo fu Topazia Caetani (1921-1990), figlia di Michelangelo.<br>
:[[Leone Caetani|Leone]] (1869-1935), fu uno dei massimi storici dell'[[Islam]] classico. Deputato nel [[1909]] per il IV collegio di [[Roma]] e di simpatie [[socialismo|socialiste]], votò contro l'intervento voluto da [[Giovanni Giolitti]] in [[Tripolitania]] e [[Cirenaica]]. Costituì col proprio patrimonio l'attuale "Fondazione Leone Caetani per gli Studi Islamici", dell'[[Accademia nazionale dei Lincei]].
:[[Roffredo Caetani]] (1871–1961), l'ultimo duca di Sermoneta, fu un distinto compositore. Sposò nel [[1911]] [[Marguerite Chapin]], una colta americana che fonderà delle importanti [[riviste]] letterarie internazionali. Dal matrimonio nacquero due figli: Lelia (1913-1977) e Camillo (1915-1940).
 
L'intento degli scolastici era quello di sviluppare un sapere armonico, integrando la [[rivelazione#Cristianesimo|rivelazione cristiana]] con i sistemi filosofici del mondo greco-ellenistico, convinti della loro compatibilità, e anzi vedendo nel sapere dei classici, in particolare dei grandi pensatori come [[Socrate]], [[Platone]], [[Aristotele]], [[Plotino]], una via in grado di elevare all'accettazione dei [[dogma|dogmi]] cattolici.
* Gaetani del[[l'Aquila]] d'[[Aragona]], principi di [[Piedimonte]] e [[Gioia]], duchi di [[Laurenzana]], conti di [[Fondi]], [[Traetto]], [[Alife]] e [[Morcone]].
** Linea fondata da Onorato Gaetani dell'Aquila, nel [[1454]]. Il titolo aggiuntivo d'Aragona venne assunto nel [[1529]] in seguito al matrimonio di Onorato, viceré di Sicilia, con Lucrezia d'Aragona, figlia naturale di Re [[Ferdinando I di Napoli]]. Il ducato di Laurenzana, appartenente al [[Regno di Napoli]], fu assunto invece da Alfonso Gaetani nel [[1606]] in seguito al suo matrimonio con Giulia di Ruggiero, Duchessa di Laurenzana. Piedimonte fu elevato a principato nel [[1715]].
 
L'utilizzo della [[ragione]], che essi vedevano sapientemente esercitata nei testi greci, veniva messo in rapporto con la [[fede]] non allo scopo di dimostrarne i fondamenti, quanto piuttosto per contrastare le tesi eretiche e cercare di convertire gli atei.
* Gaetani [[Patrizio (titolo)|patrizi]] di [[Storia di Pisa|Pisa]], [[Conte|Conti]] di Terriccio, [[Pomaia|Pomaya]] e [[Orosei|d' Oriseo]]
** Linea fondata da Ugone figlio di Docibile, secondo duca di Gaeta, che ebbe in feudo il castello di Terriccio nel 962 dall'imperatore [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]]. Giovanni (vivente 1083/1098) fu Capitano generale dei Pisani e dei Genovesi col Re [[Alfonso VI di Castiglia]], all’assedio di Toledo nel 1085, comandante dei pisani in Terra Santa durante la [[Prima Crociata]], secondo alcune antiche genealogie in particolare la Chronica Iuliani Petri Toletani. Illustre personaggio fu Gherardo Gaetani Conte di Terriccio, Patrizio Pisano, Vicario generale della Repubblica Napoletana e Capitano generale dei pisani per la spedizione in Sardegna nel 1108 e per la spedizione nelle Baleari del 1113; per le quali il Pontefice Pasquale II lo investì del titolo di Conte d'Oriseo e gli ornò lo stemma dei pali rossi in campo d'oro d'Aragona. Edificò la [[Chiesa di San Giovanni al Gatano]] di Pisa e combatté nel 1137 contro Re [[Ruggero II]] insieme alla lega di [[Lotario III del Sacro Romano Impero]]. Nel XIII secolo il Conte Corrado d'Oriseo sposò la Principessa di Sicilia Violante Hohenstaufen, figlia dell'imperatore Federico II del Sacro Romano Impero e sorella del Re [[Manfredi di Sicilia]], per cui fu Viceré dal 1246 al 1256. Nel XIV secolo Giacomo Gaetani Conte d'Oriseo, Terriccio e Pomaya, Capitano Generale della Repubblica di Pisa, venne bandito da Pisa in Sicilia nel 1306 per l'alleanza con gli [[Angioini]], utilizzato come pretesto per allontanare i Gaetani da Pisa dove avevano un potere di indiscussi signori. Questo evento determinò la presenza di due rami:
*** il ramo ''Gaetani d'Oriseo'' che visse in Sicilia fino allo scorso secolo e si estinse con la Contessa Donna Rosalia Gaetani che sposò Don Angelo Giarrizzo dei Baroni di Rincione e i cui discendenti assunsero il cognome Giarrizzo Gaetani d'Oriseo. Celebre membro di questo ramo fu il Conte Giuseppe Gaetani e Landolina che, deputato al parlamento siciliano del 1812 per volere di Lord Bentink,Governatore della Sicilia, partecipò alla stesura della Costituzione siciliana dello stesso anno che aboliva la feudalità e adottava un sistema di common law sul modello inglese. Nel periodo Fascista i due cugini Berengario Giarrizzo Gaetani e Alfonso Gaetani furono rispettivamente podestà di Caltanissetta e Naro, e quest'ultimo venne investito del titolo di Conte dal Principe di Piemonte Umberto II di Savoia il 20 novembre 1974.
*** il ramo ''Gaetani di Terriccio'' che, presente a Pisa nel 1496 con Benedetto, si estinse nella prima metà del secolo scorso con Alessandro Gaetani, patrizio pisano, proprietario del castello di Terriccio e della omonima tenuta di 1700 ettari nella [[maremma pisana]] (che vendette ai principi [[Poniatowski]] alla fine del settecento) e del Palazzo Gaetani di Piazza Carrara a Pisa (che fu lasciato in eredità a Luigi Frassi il 16 agosto 1824).
 
Dallo studio dei testi greci nasce il problema degli universali (cioè del ''[[logos]]'', della forma) che viene sviluppato in modi differenti per tutta la scolastica.
La [[Famiglia Agostini]] possiede l’archivio ed il [[Santa Maria in Castello|castello di Vecchiano]] dei Gaetani pisani, in quanto Maria Cristina (di Francesco di Benedetto di Filippo di Benedetto) sposò il marchese e patrizio pisano Francesco della Seta ed il loro figlio Orazio Felice della Seta venne nominato erede da Francesco Gaetani e dal fratello Giuseppe Gaspare.
*''forma ante rem:'' l'essenza è prima della realtà (o della materia) come ritenevano [[Platone]] e [[Agostino d'Ippona]];
*''forma in re:'' l'essenza al di fuori della materia non ha alcun senso, come insegnava [[Aristotele]];
*''forma post rem:'' la "cosiddetta" essenza non è che un nome, ovvero una convenzione che deduciamo dall'analisi delle caratteristiche di una serie.
 
[[Tommaso d'Aquino|Tommaso]], sulla scorta di [[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio|Boezio]], riteneva che gli universali esistessero sia ''ante rem'' come [[Idea]] nella mente di [[Dio]], sia ''in re'' come forma delle varie realtà, sia ''post rem'' come concetto formulato nella mente dell'uomo.
* Gaetani del [[Cassaro]], principi del Cassaro e marchesi di [[Sortino]]
** Linea fondata da [[Cesare Gaetani]] e Moncada, Pretore di Palermo nel 1604, investito principe del Cassaro e marchese di Sortino nel 1631. Appartenne a questa famiglia il celebre Cesare Gaetani e Lanza, principe del Cassaro e marchese di Sortino, barone di Ministeri, Bamini, Casalotto, Sant'Andrea e Chiusa, che finanziò personalmente gli scavi del teatro greco di Siracusa e fu pretore di [[Palermo]] per 4 volte. Prima della sua morte nel [[1773]],il popolo della città rubò tutte le più importanti reliquie dalle chiese della città accumulandole sotto palazzo Gaetani di Palermo. Fu l'ultimo membro di questo ramo, il cui titolò passò poi ai principi [[Borghese (famiglia)|Borghese]] di Roma.
 
A Tommaso, sostanzialmente fautore di un indirizzo filosofico [[realismo (filosofia)|realista]], si contrapposero i sostenitori del [[nominalismo]], secondo cui l'universale era solamente un ''flatus vocis'',<ref>Locuzione latina usata da [[Anselmo d'Aosta]] nel XII secolo per definire il nominalismo estremo di [[Roscellino di Compiègne]].</ref> cioè appunto un nome e nient'altro.
== Papi Caetani ==
[[File:Stemma Caetani.PNG|thumb|right|200px|Stemma di Papa [[Bonifacio VIII]], che è poi il classico stemma del ramo laziale della famiglia Caetani]]
Tra parentesi l'anno della nomina.
* [[Papa Gelasio II|Gelasio II]] ([[1118]])
* [[Bonifacio VIII]] ([[1294]])
 
Poiché del resto la scolastica si sviluppò in varie ''scholae'' europee e quindi in realtà diverse, era inevitabile che in ogni ''schola'', avendo esse differenti esigenze e finalità, i pensieri e i metodi acquistassero caratteristiche diverse. Vi erano quindi ''scholae'' più vive e attive dove spesso si accendevano contrasti tra gli intellettuali più conservatori e i maestri d'arte, i più innovativi.
== Cardinali Caetani ==
Tra parentesi l'anno della nomina.
* [[Papa Gelasio II|Giovanni Caetani]] detto ''Coniulo'' ([[1082]]) poi [[Papa Gelasio II]]
* [[Benedetto Caetani]] ([[1281]]) poi [[Papa Bonifacio VIII]]
* [[Francesco Caetani]] ([[1295]])
* [[Giacomo Tomasi Caetani]] ([[1295]])
* [[Giacomo Caetani Stefaneschi]] (o Gaetani) ([[1295]])
* [[Antonio Caetani (cardinale XV secolo)|Antonio Caetani]] ([[1402]])
* [[Niccolò Caetani]] ([[1536]])
* [[Enrico Caetani]] ([[1585]])
* [[Bonifazio Caetani]] ([[1606]])
* [[Antonio Caetani]] ([[1621]])
* [[Luigi Caetani]] ([[1626]])
 
Gli scolastici svilupparono in tal modo un peculiare metodo di indagine speculativa, noto come ''[[quaestio]]'',<ref>La ''questione'', più che una domanda, era un modo di procedere logicamente a partire da un'aporia o una contraddizione all'interno di un argomento. Secondo B. Geyer «la forma caratteristica in cui la Scolastica pensa ed espone ciò che pensa è la ''[[quaestio]]''», che è per lui «il prodotto più caratteristico del [[Filosofia medievale|pensiero medioevale]]» (B. Geyer, ''Der Begriff der scholastischen Theologie'', Schroeder, Bonn 1926, pag. 113).</ref> basato sul commento e la discussione dei testi all'interno delle prime [[università]]. I vari dibattiti, tuttavia, dovevano seguire delle regole e dei riferimenti precisi, tra i quali vi era in particolare la [[logica matematica|logica formale]] di [[Aristotele]].<ref>«La certezza della retta comprensione e di un accordo genuino con l'insieme si ottiene grazie ad una "[[quaestio|messa in questione]]" di ogni singola affermazione in concorrenza con affermazioni alternative direttamente e formalmente contraddittorie (''propositiones dubitabiles'') e una soluzione di tali "dilemmi" attraverso una discussione basata sulle regole della [[dialettica]]» (M. De Rijk, ''La philosophie au moyen âge'', E.J. Brill, Leiden 1985, pag. 98).</ref> Valevano poi le ''[[autorità|auctoritas]]'', che erano rappresentate dagli scritti dei Padri della Chiesa (filosofia [[patristica]]), dai [[Bibbia|testi sacri]], e da scritti della tradizione cristiana.
== Viceré di Sicilia ==
* [[Corrado Caetani]], conte d'Oriseo, Terriccio e Pomaya, signore di Laiatico, Orciano, Pietracassa, Agnano, Fabbrica di Pisa e Riccio, Viceré di Sicilia dal 1256 al 1266, Patrizio Pisano. Sposa Costanza di Hohenstaufen del Sacro Romano Impero Principessa di Sicilia, figlia illegittima di Federico II di Hohenstaufen, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia e di Bianca Lancia dei Conti di Fondi
 
Affidarsi all'interpretazione fornita in precedenza dalle ''auctoritates'' equivaleva, in sostanza, alla decisione di affidarsi a una voce ufficiale e decisa dai concili, per cui esisteva l'auctoritas in campo medico ([[Galeno]]), quella in campo metafisico ([[Aristotele]]) e quella in campo astronomico ([[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]).
* [[Pietro Caetani]], conte di Terriccio e Pomaya, signore di Laiatico, Orciano e Pietracassa, barone di Chiaramonte, Dirillo, Calatabiano e Tripi con alta e bassa giurisdizione civile e criminale, patrizio Pisano. Mastro razionale del Real patrimonio del Regno di Sicilia, Viceré di Sicilia dal 23 luglio 1449 al 15 maggio 1452. Venne in Sicilia nel 1417. Muore nel 1459. Sposa Caterina Caetani e Orsini di Sermoneta figlia di Giacomo Caetani e d'Eboli Signore di Sermoneta, Bassiano, Selvamolle, Norma, Ninfa e Sezze, Viceré d'Abruzzo, e di Giovannella Orsini dei Conti di Nola.
 
Come già aveva fatto notare [[Giovanni Scoto Eriugena]], però, non era la ragione a fondarsi sull'autorità, ma l'autorità a fondarsi sulla ragione: gli Scolastici così mantennero sempre una forte coscienza critica verso le fonti del loro sapere.<ref>«La vera autorità, in effetti, non contraddice la retta ragione, così come la retta ragione non contraddice la vera autorità; è dunque fuori di dubbio che entrambe promanano da un'unica fonte, e cioè dalla sapienza divina» ([[Giovanni Scoto Eriugena]], ''De divisione naturae'').</ref> Sarà il declino della fiducia nella ragione, a partire da autori come [[Guglielmo di Ockham]], che porterà alla fine della Scolastica e dello stesso [[Medioevo]].
== Note ==
 
===La Scolastica e la scienza===
 
[[File:Roger-bacon-statue.jpg|thumb|[[Ruggero Bacone|R. Bacone]]]]
 
La filosofia scolastica era particolarmente incentrata sullo studio del dogma religioso cristiano, ma non solo. Gli scolastici diedero infatti un forte impulso anche allo sviluppo della [[scienza]].
 
Nel XII-XIII secolo, nell'ambito degli studi teologici che si tenevano nelle prime Università europee come [[Bologna]], [[Parigi]], [[Oxford]], si svilupparono diverse ricerche sulla [[natura]], ovvero sul creato considerato opera di [[Dio]], che avrebbero dovuto portare all'intelligibilità dell'opera di Dio creatore. Per i filosofi scolastici della natura la creazione era come un libro aperto che andava letto e compreso, un libro contenente leggi naturali la cui transitorietà era riconducibile a regole immutabili inscritte da Dio al momento della creazione. Tali studiosi pensavano che conoscere quelle leggi avrebbe consentito di elevare l'intelligenza umana e di avvicinarla sempre più a Dio. In quest'ambito valevano come ''auctoritas'' anche filosofi dell'epoca greca e persino pensatori di origine [[islamismo|islamica]].<ref>Ubaldo Nicola, ''Atlante illustrato di filosofia'', Demetra, 2000, pag. 206.</ref>
 
Due furono in particolare le scuole di pensiero, attestate peraltro su posizioni alquanto distanti tra di loro, che elaborarono ognuna un proprio [[metodo scientifico]]: quella di Parigi, facente capo ad [[Alberto Magno]], seguito dal suo discepolo [[Tommaso d'Aquino]], e quella di Oxford, dove fu attivo [[Ruggero Bacone]].<ref>James A. Weisheipl, ''Alberto Magno e le Scienze'', pag. 6, trad. it. di Alberto Strumia, Bologna, ESD, 1994.</ref> Costoro, pur restando fedeli al metodo aristotelico, si occuparono di [[filosofia della natura]] basandosi sulle osservazioni degli eventi e contestando alcuni elementi anti-scientifici del [[pensiero greco]]. Tommaso in particolare, noto per aver riformulato in chiave nuova la concezione aristotelica della [[verità]] come [[Adaequatio rei et intellectus|corrispondenza]] dell'[[intelletto]] alla [[realtà]],<ref>Il logico e matematico [[Alfred Tarski]] ha posto la concezione aristotelico-tomista dell'''adequatio rei et intellectus'' a fondamento della moderna concezione semantica della verità (cfr. ''Enciclopedia Treccani'' alla voce "Alfred Tarski"). «La concezione della verità come corrispondenza (''adaequatio'') oltre che da Tommaso d'Aquino è condivisa da tutti coloro che hanno una concezione [[realismo (filosofia)|realistica]] della [[conoscenza]], sia nella versione platonica (Platone, Agostino, Popper), sia in quella aristotelica (Aristotele, Tommaso d'Aquino, Tarski), oppure una concezione fenomenistica (Kant)» (cit. da [[Battista Mondin]], ''Manuale di filosofia sistematica: Cosmologia. Epistemologia'', vol. I, pag. 263, Bologna, ESD, 1999).</ref> sviluppò il concetto di ''[[analogia entis|analogia]]'' e di ''[[astrazione (filosofia)|astrazione]]'', il cui utilizzo è rintracciabile tuttora in più recenti scoperte scientifiche.<ref>F. Bertelè, A. Olmi, A. Salucci, A. Strumia, ''Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d'Aquino e le scienze della complessità'', Padova, Il Poligrafo, 1999.</ref>
 
Oltre alla scienza, il metodo scolastico venne applicato anche agli studi di [[diritto]], almeno a partire da [[Raniero Arsendi]] in avanti, operante nella scuola di Bologna.<ref>''Treccani'' alla voce "[http://www.treccani.it/enciclopedia/raniero-arsendi_%28Dizionario-Biografico%29/ Raniero Arsendi]".</ref>
 
==Sviluppi successivi==
{{vedi anche|Scolasticismo protestante|Neoscolastica}}
 
Dopo il periodo d'oro, la scolastica conobbe un periodo di lenta decadenza, a causa della perdita dell'unità teologica dei Cristiani dopo la fine del [[Medioevo]].
 
Il termine "scolastico" assunse da allora una connotazione a volte negativa. Per l'abitudine di affidarsi a un sistema già collaudato per giustificare le proprie tesi, ogni filosofia, anche moderna o contemporanea, che utilizzi e si appoggi su una teoria filosofica già esistente, accordando la propria fede con la razionalità e l'investigazione filosofica, viene perciò definita scolastica.
 
Si ebbero tuttavia alcuni periodi di rinascita, durante il XIV e il XVI secolo in [[Spagna]], soprattutto nelle università di [[Salamanca]] e [[Valladolid]], personaggi di spicco, tra gli altri i [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]] [[Francisco de Vitoria]] e [[Bartolomé de Las Casas]], nonché [[Juan Ginés de Sepúlveda]] e il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] [[Francisco Suárez]]. Tanto che si può parlare di [[Seconda Scolastica]], soprattutto con riferimento alla [[Scuola di Salamanca]]. La [[Seconda Scolastica]] ha influenzato largamente, attraverso le dispute teologico-giuridiche l'Inquisizione cattolica nel Nuovo Mondo, in virtù del fatto che molti teologi formatisi in Madrepatria andavano a far esperienza nei tribunali d'Oltreoceano finendo con l'arricchire in maniera acuta e penetrante le cause loro sottoposte e giungendo a gettare le fondamenta di quello che sarà l'Empirismo e l'Illuminismo, soprattutto dal punto di vista della salvaguardia dei diritti umani degli indios.<ref>Laureano Robles (a cura di), ''E la filosofia scoprì l'America. Incontro scontro tra filosofia europea e culture precolombiane'', Milano, Jaca Book, 2003.</ref><ref>{{Cita web|url=https://selendichter.wordpress.com/2016/08/19/linquisizione-contro-gli-indios-il-contributo-della-seconda-scolastica-nella-disputa-sulla-natura-giuridica-degli-indios-e-sistematizzazione-dei-crimines-teologi-giuristi-missionari-ed-in/|titolo=L’inquisizione contro gli indios. Il contributo della Seconda Scolastica nella disputa sulla natura giuridica degli indios e sistematizzazione dei crimines: teologi, giuristi, missionari ed inquisitori. Profili generali|autore=selenedichter Giovanni Di Rubba|sito=Giovanni dichter Di Rubba|data=2016-08-19|accesso=2017-02-03}}</ref>
 
Contemporaneamente si può parlare anche di [[scolasticismo protestante]], come di un metodo di pensiero sviluppatosi nelle prime fasi del [[protestantesimo]], che si consolidò durante il XVII secolo, diventando particolarmente diffuso nella creazione di sistemi teologici protestanti come il [[calvinismo]]. Benché i maggiori Riformatori protestanti attaccassero la scolastica medioevale per sostenere la completa adesione alle sole [[Bibbia|Sacre Scritture]], si dimostrò impossibile purgare la teologia da metodi e atteggiamenti scolastici, o evitare conflitti che non implicassero complicati [[teologia|ragionamenti teologici]] ed [[ermeneutica biblica|interpretazioni bibliche]].
 
In seguito, nel XIX secolo, con l'[[enciclica]] ''[[Aeterni Patris]]'' del [[1879]], [[papa Leone XIII]] promosse negli ambienti [[chiesa cattolica|cattolici]] un movimento di ritorno alla filosofia scolastica, che venne detto perciò ''neoscolastico''.<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/leo_xiii/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_04081879_aeterni-patris_it.html Il testo dell'enciclica ''Aeterni Patris''].</ref> I maggiori pensatori neoscolastici furono [[Jacques Maritain]] ed [[Étienne Gilson]], i quali si proposero di rivalutare la [[metafisica]] difendendola dai giudizi negativi del [[positivismo]] allora imperante. D'altro lato, combatterono le istanze [[idealismo|idealistiche]] eccessivamente incentrate sul [[soggetto (filosofia)|soggetto]] proprie delle filosofie di [[Cartesio]] e di [[Immanuel Kant|Kant]], in favore di una rivalutazione del [[realismo (filosofia)|realismo]].
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] infine, da alcune parti venne riconosciuto alla scolastica un ruolo positivo e fondamentale per aver contribuito a costruire l'ossatura culturale dell'Europa. Lo scrittore tedesco [[Hermann Hesse]], ad esempio, manifestava grande ammirazione per il modo in cui l'istruzione medievale veniva organizzata e gestita armoniosamente all'interno della scolastica. Nel suo romanzo intitolato ''[[Il giuoco delle perle di vetro]]'' egli immaginò un sistema di studi, denominato “Castalia” e da lui collocato in un ipotetico futuro, che ricalcava quello della scolastica dei secoli d'oro: in esso si svolgeva la vita e l'educazione dei giovani destinati a preservare e coltivare armonicamente il sapere e lo spirito delle culture del passato.<ref>''Il gioco delle perle di vetro'' (1943) di H. Hesse, scrittore tedesco ispirato all'ascetismo e cresciuto in un ambiente religioso [[pietismo|pietista]].</ref>
 
==Filosofi scolastici==
 
*Prescolastica ([[500]]-[[1000]])
** [[Severino Boezio]]<ref>La discussa collocazione di Boezio tra i precursori della scolastica è dovuta alla sua notevole influenza sul dibattito filosofico medioevale, cfr. in proposito: Battista Mondin, ''La prima Scolastica: Boezio, Cassiodoro, Scoto Eriugena'', in ''Euntes Docete'', 44 (1991), pp. 5-30.</ref>
** [[Cassiodoro]]<ref>Discussa anche la collocazione di Cassiodoro fra gli scolastici; cfr. nota 12.</ref>
** [[Alcuino di York]]
** [[Rabano Mauro]]
** [[Gotescalco]]
** [[Giovanni Scoto Eriugena]]
* Alta scolastica (circa [[1000]]-[[1200]]):
** [[Berengario di Tours]]
** [[Pier Damiani]]
** [[Anselmo d'Aosta]]
** [[Roscellino di Compiègne]]
** [[Bernardo di Chartres]]
** [[Teodorico di Chartres]]
** [[Guglielmo di Champeaux]]
** [[Gilberto Porretano]]
** [[Pietro Abelardo]]
** [[Guglielmo di Conches]]
** [[Adelardo di Bath]]
** [[Bernardo di Chiaravalle]]
** [[Ugo di San Vittore]]
** [[Pietro Lombardo (teologo)|Pietro Lombardo]]
** [[Giovanni di Salisbury]]
** [[Alano di Lilla]]
** [[Guglielmo d'Auxerre]]
** [[Bernardo Silvestre]]
** [[Bernardo di Moëlan]]
*Bassa scolastica ([[1200]]-[[1300]], ''Secolo d'Oro''):
** [[Roberto Grossatesta]]
** [[Alessandro di Hales]]
** [[Alberto Magno]]
** [[Ruggero Bacone]]
** [[Bonaventura da Bagnoregio]]
** [[Tommaso d'Aquino]]
** [[Sigieri da Brabante]]
** [[Boezio di Dacia]]
** [[Duns Scoto]]
*Tarda scolastica ([[1300]]-circa [[1500]]):
** [[Marsilio da Padova]]
** [[Guglielmo di Ockham]]
** [[Giovanni Buridano]]
** [[Nicola d'Oresme]]
** [[Antonino Pierozzi]]
*Scolastica barocca (circa [[1500]]-[[1650]]):
** [[Marcantonio Zimara]]
** [[John Mair]]
** [[Tommaso De Vio]]
** [[Francisco de Vitoria]]
** [[Bartolomé de Las Casas]]
** [[Melchor Cano]]
** [[Luis de Molina]]
** [[Francisco Suárez]]
** [[Roberto Bellarmino]]
** [[Giovanni di San Tommaso]]
*Neo-Scolastica (dal [[1879]], enciclica ''Aeterni Patris'' di [[Papa Leone XIII]])
** [[Desiré Mercier]] (1851 - 1926)
** [[Antonin-Dalmace Sertillanges]] (1863 - 1948)
** [[Jacques Maritain]] (1882 - 1973)
** [[Étienne Gilson]] (1884 - 1978)
** [[Francesco Olgiati]] (1886 - 1962)
** [[Gustavo Bontadini]] (1903 - 1990)
** [[Sofia Vanni Rovighi]] (1908 - 1990)
** [[Cornelio Fabro]] (1911 - 1995)
 
==Note==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Leone Caetani]]
* [[Ersilia Caetani Lovatelli]]
* [[Castello Caetani|Castello Caetani di Sermoneta]] a Latina
* [[Museo nazionale di palazzo Reale|Palazzo Gaetani]] a Pisa
* [[Castello di Vecchiano|Castello Gaetani di Vecchiano]] a Pisa
* [[Chiesa di San Giovanni al Gatano]] a Pisa
* [[Basilica di San Pietro Apostolo]] a Pisa
* [[Nobiltà nera]]
* [[San Felice Circeo]]
* [[Torre Cajetani]]
* [[Onorato I Caetani (1336-1400)]]
 
==Bibliografia==
== Collegamenti esterni ==
* Francesco Calcagno, ''Philosophia scholastica'', M. D'Auria, 1938
* http://www.sermoneta.net Sermoneta]
* Fabio Cioffi, ''I libri di dialogos: autori, test, problemi, verifiche. La filosofia cristiana e medievale'', Mondadori, 2001 ISBN 8842452092
* [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?ChiaveAlbero=209512&ApriNodo=0&TipoPag=comparc&Chiave=202196&ChiaveRadice=209512&RicSez=fondi&RicVM=indice&RicTipoScheda=ca Archivio Gaetani] di Pisa
* Alessandro Ghisalberti, ''Dalla prima alla seconda scolastica. Paradigmi e percorsi storiografici'', ESD, 2000 ISBN 887094414X
* [http://www.fondazionecaetani.org/ www.fondazionecaetani.org] (sito riportante indicazioni genealogiche)
* Paolo Grossi (a cura di), ''La seconda Scolastica nella formazione del diritto privato moderno. Incontro di studio. Firenze, 16-19 ottobre 1972. Atti'', Milano, A. Giuffrè, 1973
* [http://www.terriccio.it/storia_e_tradizioni.html Castello di Terriccio]
* Anneliese Maier, ''Zwei Untersuchungen zur nach scholastichen Philosophie'', Storia e Letteratura, 1968 ISBN 8884988675
* [http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=63139 Storia della famiglia Caetani o Gaetani]
* Anneliese Maier, ''Studien zur Naturphilosophie der Spätscholastik'', Storia e Letteratura, 1955 ISBN 8884988292
* http://www.sermoneta.net/librocastello.htm (materiale bibliografico sui Caetani di Sermoneta)
* [[Battista Mondin]], ''[http://books.google.it/books?id=9VGX1bsCPP8C&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false Storia della teologia: Epoca scolastica]'', vol. II, Bologna, ESD, 1996
* http://www.sermoneta.net/libroninfa.html (materiale bibliografico sui Caetani di Sermoneta)
* Daniel D. Novotný, [https://www.academia.edu/3648364/_In_Defense_of_Baroque_Scholasticism_Studia_Neoaristotelica_ "In defense of Baroque scholasticism"],''Studia Neoaristotelica'' 6 (2009), 209–233.
* Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, ''Philosophica 2: Dall'ellenismo alla scolastica'', Marietti, 2007 ISBN 8839301569
* Erwin Panofsky, ''Architettura gotica e filosofia scolastica'', traduzione di F. Starace, Abscondita editore, 2010 ISBN 8884162335
* [[Marzio Pieri]], ''Rosmini e la sillogistica scolastica'', Zara editore, 1983
* [[Riccardo Quinto]], ''Scholastica. Storia di un concetto'', Padova, Il Poligrafo, 2001
* Oreste Sagramola, ''Lezioni di storia della filosofia medioevale. Dalle origini al cristianesimo. Da S. Agostino alla crisi della scolastica'', Vecchiarelli editore, 2008 ISBN 8882472175
* Oreste Sagramola, ''Temi e problemi della filosofia medioevale. L'esistenza di Dio nel pensiero medievale'', Vecchiarelli editore, 2009 ISBN 8882472485
* Rolf Schönberger, ''[http://books.google.it/books?id=2-5KEawi7YMC&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false La scolastica medievale. Cenni per una definizione]'', Milano, Vita e Pensiero, 1997 ISBN 8834339851
* Francesco V. Tommasi, ''Philosophia transcendentalis. La questione antepredicativa e l'analogia tra la Scolastica e Kant'', Olschki editore, 2009 ISBN 8822258428
* Carl R. Trueman, R. Scott Clark, ''Protestant Scholasticism'', Paternoster Press, 1998
 
== Voci correlate ==
* [[ScismaFilosofia d'Occidentemedievale]]
*[[Scolasticismo protestante]]
* [[Schiaffo di Anagni]]
*[[Teologia cristiana]]
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
{{Portale|Storia di famiglia}}
* {{fr}}[http://scholasticon.ish-lyon.cnrs.fr/index_fr.php Scholasticon] Risorse in linea per lo studio della Scolastica moderna (1500-1800) di Jacob Schmutz
* {{EI|nome=Scolastica|nomeurl=scolastica|autore=Francesco Pelster|anno=1936|accesso=23 luglio 2018}}
* {{Britannica}}
 
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