Richard Hastings e Scolastica (filosofia): differenze tra le pagine
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[[Immagine:Laurentius de Voltolina 001.jpg|thumb|Immagine di una scuola risalente al [[XIV secolo]].]]
Come [[sostantivo]], (la) '''scolastica''' definisce un periodo culturale e indica il pensiero logico-filosofico [[Medioevo|medievale]] dell'Occidente latino; ciò perché fu sviluppato e insegnato con un metodo particolare, detto appunto "scolastico"<ref>''scholasticus'' era detto, nel medioevo, chi insegnava in una scuola (abazia o università)</ref>.
==Origini e suddivisione in periodi==
Dal greco ''scholastikos'' (che significa letteralmente "educato in una scuola", "istruito"), la filosofia scolastica cercava di conciliare la fede [[Cristianesimo|cristiana]] con un sistema di [[ragione|pensiero razionale]], specialmente quello della [[filosofia greca]]. Il "periodo scolastico" si riferisce soprattutto al medio e [[Basso Medioevo]] in Occidente, quando il [[Cristianesimo]] conobbe una rinascita intellettuale e fu sfidato dal pensiero razionale dell'[[Islam]].
Cronologicamente, esso copre il periodo che va dall'[[VIII secolo]] al [[Rinascimento]]. Si suddivide in:
* Epoca pre-scolastica (dall'[[VIII secolo]] al [[IX secolo]]) con la fondazione della ''scola Palatina'' diretta prima da [[Alcuino di York]] e in seguito da [[Giovanni Scoto Eriugena]];
* Alta Scolastica (dall'[[X secolo]] al [[XII secolo]]) la cui figura di spicco fu [[Anselmo d'Aosta]], a cui seguirono altri come [[Pietro Abelardo]];
* Bassa Scolastica, ossia il periodo d'oro coincidente con il [[XIII secolo]], grazie alla diffusione del pensiero di [[Alberto Magno]] e [[Tommaso d'Aquino]], a cui si contrappone specularmente quello di [[Bonaventura da Bagnoregio|Bonaventura]];
* Tarda Scolastica, collocabile dopo [[Duns Scoto]], il cui principale esponente fu [[Guglielmo di Ockham]].
La scolastica ebbe origine dall'istituzione delle ''scholae'', ossia di un sistema scolastico-educativo diffuso in tutta Europa che garantiva una sostanziale uniformità di insegnamento. Esso fu il primo, e forse unico, sistema scolastico organizzato su vasta scala della storia dell'Occidente. Era stato [[Carlo Magno]] a volerlo, il quale, dando avvio alla "[[rinascita carolingia]]", aveva fondato ad [[Aquisgrana]] la ''[[Schola palatina (Aquisgrana)|Schola palatina]]'', per favorire l'istruzione delle genti e la diffusione del sapere allo scopo di dare unità e compattezza al [[Sacro Romano Impero]]. A tal fine si era servito dei monaci [[Ordine di San Benedetto|benedettini]], i quali avevano salvaguardato la cultura dei classici tramite la ricopiatura dei testi antichi, non solo di quelli religiosi ma anche scientifici e letterari: le loro abbazie divennero così i centri del nuovo sapere medievale.
Gli insegnamenti erano divisi in due rami:
*l'arte del [[trivio]] (ovvero il complesso delle materie ''letterarie'');
*l'arte del [[quadrivio]] (il complesso delle materie ''scientifiche'').
Preposto all'insegnamento di queste arti cosiddette "[[arti liberali|liberali]]" era anticamente lo ''Scholasticus'', a cui in seguito si affiancò un ''[[Magister artium]]'', di grado superiore, esperto in [[teologia]]. Le lezioni si svolgevano dapprima nei [[monastero|monasteri]], poi progressivamente nelle [[scuola cattedrale|scuole annesse alle cattedrali]], e infine nelle [[università]].
==Caratteristiche e metodi==
[[File:Saint Thomas Aquinas.jpg|thumb|[[Tommaso d'Aquino]]]]
Il carattere fondamentale della filosofia scolastica consisteva nell'illustrare e difendere le verità di fede con l'uso della [[ragione]], verso la quale si nutriva un atteggiamento positivo. A tal fine, essa privilegiò la sistematizzazione del sapere già esistente rispetto all'elaborazione di nuove conoscenze.
L'intento degli scolastici era quello di sviluppare un sapere armonico, integrando la [[rivelazione#Cristianesimo|rivelazione cristiana]] con i sistemi filosofici del mondo greco-ellenistico, convinti della loro compatibilità, e anzi vedendo nel sapere dei classici, in particolare dei grandi pensatori come [[Socrate]], [[Platone]], [[Aristotele]], [[Plotino]], una via in grado di elevare all'accettazione dei [[dogma|dogmi]] cattolici.
L'utilizzo della [[ragione]], che essi vedevano sapientemente esercitata nei testi greci, veniva messo in rapporto con la [[fede]] non allo scopo di dimostrarne i fondamenti, quanto piuttosto per contrastare le tesi eretiche e cercare di convertire gli atei.
Dallo studio dei testi greci nasce il problema degli universali (cioè del ''[[logos]]'', della forma) che viene sviluppato in modi differenti per tutta la scolastica.
*''forma ante rem:'' l'essenza è prima della realtà (o della materia) come ritenevano [[Platone]] e [[Agostino d'Ippona]];
*''forma in re:'' l'essenza al di fuori della materia non ha alcun senso, come insegnava [[Aristotele]];
*''forma post rem:'' la "cosiddetta" essenza non è che un nome, ovvero una convenzione che deduciamo dall'analisi delle caratteristiche di una serie.
[[Tommaso d'Aquino|Tommaso]], sulla scorta di [[Anicio Manlio Torquato Severino Boezio|Boezio]], riteneva che gli universali esistessero sia ''ante rem'' come [[Idea]] nella mente di [[Dio]], sia ''in re'' come forma delle varie realtà, sia ''post rem'' come concetto formulato nella mente dell'uomo.
A Tommaso, sostanzialmente fautore di un indirizzo filosofico [[realismo (filosofia)|realista]], si contrapposero i sostenitori del [[nominalismo]], secondo cui l'universale era solamente un ''flatus vocis'',<ref>Locuzione latina usata da [[Anselmo d'Aosta]] nel XII secolo per definire il nominalismo estremo di [[Roscellino di Compiègne]].</ref> cioè appunto un nome e nient'altro.
Poiché del resto la scolastica si sviluppò in varie ''scholae'' europee e quindi in realtà diverse, era inevitabile che in ogni ''schola'', avendo esse differenti esigenze e finalità, i pensieri e i metodi acquistassero caratteristiche diverse. Vi erano quindi ''scholae'' più vive e attive dove spesso si accendevano contrasti tra gli intellettuali più conservatori e i maestri d'arte, i più innovativi.
Gli scolastici svilupparono in tal modo un peculiare metodo di indagine speculativa, noto come ''[[quaestio]]'',<ref>La ''questione'', più che una domanda, era un modo di procedere logicamente a partire da un'aporia o una contraddizione all'interno di un argomento. Secondo B. Geyer «la forma caratteristica in cui la Scolastica pensa ed espone ciò che pensa è la ''[[quaestio]]''», che è per lui «il prodotto più caratteristico del [[Filosofia medievale|pensiero medioevale]]» (B. Geyer, ''Der Begriff der scholastischen Theologie'', Schroeder, Bonn 1926, pag. 113).</ref> basato sul commento e la discussione dei testi all'interno delle prime [[università]]. I vari dibattiti, tuttavia, dovevano seguire delle regole e dei riferimenti precisi, tra i quali vi era in particolare la [[logica matematica|logica formale]] di [[Aristotele]].<ref>«La certezza della retta comprensione e di un accordo genuino con l'insieme si ottiene grazie ad una "[[quaestio|messa in questione]]" di ogni singola affermazione in concorrenza con affermazioni alternative direttamente e formalmente contraddittorie (''propositiones dubitabiles'') e una soluzione di tali "dilemmi" attraverso una discussione basata sulle regole della [[dialettica]]» (M. De Rijk, ''La philosophie au moyen âge'', E.J. Brill, Leiden 1985, pag. 98).</ref> Valevano poi le ''[[autorità|auctoritas]]'', che erano rappresentate dagli scritti dei Padri della Chiesa (filosofia [[patristica]]), dai [[Bibbia|testi sacri]], e da scritti della tradizione cristiana.
Affidarsi all'interpretazione fornita in precedenza dalle ''auctoritates'' equivaleva, in sostanza, alla decisione di affidarsi a una voce ufficiale e decisa dai concili, per cui esisteva l'auctoritas in campo medico ([[Galeno]]), quella in campo metafisico ([[Aristotele]]) e quella in campo astronomico ([[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]).
Come già aveva fatto notare [[Giovanni Scoto Eriugena]], però, non era la ragione a fondarsi sull'autorità, ma l'autorità a fondarsi sulla ragione: gli Scolastici così mantennero sempre una forte coscienza critica verso le fonti del loro sapere.<ref>«La vera autorità, in effetti, non contraddice la retta ragione, così come la retta ragione non contraddice la vera autorità; è dunque fuori di dubbio che entrambe promanano da un'unica fonte, e cioè dalla sapienza divina» ([[Giovanni Scoto Eriugena]], ''De divisione naturae'').</ref> Sarà il declino della fiducia nella ragione, a partire da autori come [[Guglielmo di Ockham]], che porterà alla fine della Scolastica e dello stesso [[Medioevo]].
===La Scolastica e la scienza===
[[File:Roger-bacon-statue.jpg|thumb|[[Ruggero Bacone|R. Bacone]]]]
La filosofia scolastica era particolarmente incentrata sullo studio del dogma religioso cristiano, ma non solo. Gli scolastici diedero infatti un forte impulso anche allo sviluppo della [[scienza]].
Nel XII-XIII secolo, nell'ambito degli studi teologici che si tenevano nelle prime Università europee come [[Bologna]], [[Parigi]], [[Oxford]], si svilupparono diverse ricerche sulla [[natura]], ovvero sul creato considerato opera di [[Dio]], che avrebbero dovuto portare all'intelligibilità dell'opera di Dio creatore. Per i filosofi scolastici della natura la creazione era come un libro aperto che andava letto e compreso, un libro contenente leggi naturali la cui transitorietà era riconducibile a regole immutabili inscritte da Dio al momento della creazione. Tali studiosi pensavano che conoscere quelle leggi avrebbe consentito di elevare l'intelligenza umana e di avvicinarla sempre più a Dio. In quest'ambito valevano come ''auctoritas'' anche filosofi dell'epoca greca e persino pensatori di origine [[islamismo|islamica]].<ref>Ubaldo Nicola, ''Atlante illustrato di filosofia'', Demetra, 2000, pag. 206.</ref>
Due furono in particolare le scuole di pensiero, attestate peraltro su posizioni alquanto distanti tra di loro, che elaborarono ognuna un proprio [[metodo scientifico]]: quella di Parigi, facente capo ad [[Alberto Magno]], seguito dal suo discepolo [[Tommaso d'Aquino]], e quella di Oxford, dove fu attivo [[Ruggero Bacone]].<ref>James A. Weisheipl, ''Alberto Magno e le Scienze'', pag. 6, trad. it. di Alberto Strumia, Bologna, ESD, 1994.</ref> Costoro, pur restando fedeli al metodo aristotelico, si occuparono di [[filosofia della natura]] basandosi sulle osservazioni degli eventi e contestando alcuni elementi anti-scientifici del [[pensiero greco]]. Tommaso in particolare, noto per aver riformulato in chiave nuova la concezione aristotelica della [[verità]] come [[Adaequatio rei et intellectus|corrispondenza]] dell'[[intelletto]] alla [[realtà]],<ref>Il logico e matematico [[Alfred Tarski]] ha posto la concezione aristotelico-tomista dell'''adequatio rei et intellectus'' a fondamento della moderna concezione semantica della verità (cfr. ''Enciclopedia Treccani'' alla voce "Alfred Tarski"). «La concezione della verità come corrispondenza (''adaequatio'') oltre che da Tommaso d'Aquino è condivisa da tutti coloro che hanno una concezione [[realismo (filosofia)|realistica]] della [[conoscenza]], sia nella versione platonica (Platone, Agostino, Popper), sia in quella aristotelica (Aristotele, Tommaso d'Aquino, Tarski), oppure una concezione fenomenistica (Kant)» (cit. da [[Battista Mondin]], ''Manuale di filosofia sistematica: Cosmologia. Epistemologia'', vol. I, pag. 263, Bologna, ESD, 1999).</ref> sviluppò il concetto di ''[[analogia entis|analogia]]'' e di ''[[astrazione (filosofia)|astrazione]]'', il cui utilizzo è rintracciabile tuttora in più recenti scoperte scientifiche.<ref>F. Bertelè, A. Olmi, A. Salucci, A. Strumia, ''Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d'Aquino e le scienze della complessità'', Padova, Il Poligrafo, 1999.</ref>
Oltre alla scienza, il metodo scolastico venne applicato anche agli studi di [[diritto]], almeno a partire da [[Raniero Arsendi]] in avanti, operante nella scuola di Bologna.<ref>''Treccani'' alla voce "[http://www.treccani.it/enciclopedia/raniero-arsendi_%28Dizionario-Biografico%29/ Raniero Arsendi]".</ref>
==Sviluppi successivi==
{{vedi anche|Scolasticismo protestante|Neoscolastica}}
Dopo il periodo d'oro, la scolastica conobbe un periodo di lenta decadenza, a causa della perdita dell'unità teologica dei Cristiani dopo la fine del [[Medioevo]].
Il termine "scolastico" assunse da allora una connotazione a volte negativa. Per l'abitudine di affidarsi a un sistema già collaudato per giustificare le proprie tesi, ogni filosofia, anche moderna o contemporanea, che utilizzi e si appoggi su una teoria filosofica già esistente, accordando la propria fede con la razionalità e l'investigazione filosofica, viene perciò definita scolastica.
Si ebbero tuttavia alcuni periodi di rinascita, durante il XIV e il XVI secolo in [[Spagna]], soprattutto nelle università di [[Salamanca]] e [[Valladolid]], personaggi di spicco, tra gli altri i [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]] [[Francisco de Vitoria]] e [[Bartolomé de Las Casas]], nonché [[Juan Ginés de Sepúlveda]] e il [[Compagnia di Gesù|gesuita]] [[Francisco Suárez]]. Tanto che si può parlare di [[Seconda Scolastica]], soprattutto con riferimento alla [[Scuola di Salamanca]]. La [[Seconda Scolastica]] ha influenzato largamente, attraverso le dispute teologico-giuridiche l'Inquisizione cattolica nel Nuovo Mondo, in virtù del fatto che molti teologi formatisi in Madrepatria andavano a far esperienza nei tribunali d'Oltreoceano finendo con l'arricchire in maniera acuta e penetrante le cause loro sottoposte e giungendo a gettare le fondamenta di quello che sarà l'Empirismo e l'Illuminismo, soprattutto dal punto di vista della salvaguardia dei diritti umani degli indios.<ref>Laureano Robles (a cura di), ''E la filosofia scoprì l'America. Incontro scontro tra filosofia europea e culture precolombiane'', Milano, Jaca Book, 2003.</ref><ref>{{Cita web|url=https://selendichter.wordpress.com/2016/08/19/linquisizione-contro-gli-indios-il-contributo-della-seconda-scolastica-nella-disputa-sulla-natura-giuridica-degli-indios-e-sistematizzazione-dei-crimines-teologi-giuristi-missionari-ed-in/|titolo=L’inquisizione contro gli indios. Il contributo della Seconda Scolastica nella disputa sulla natura giuridica degli indios e sistematizzazione dei crimines: teologi, giuristi, missionari ed inquisitori. Profili generali|autore=selenedichter Giovanni Di Rubba|sito=Giovanni dichter Di Rubba|data=2016-08-19|accesso=2017-02-03}}</ref>
Contemporaneamente si può parlare anche di [[scolasticismo protestante]], come di un metodo di pensiero sviluppatosi nelle prime fasi del [[protestantesimo]], che si consolidò durante il XVII secolo, diventando particolarmente diffuso nella creazione di sistemi teologici protestanti come il [[calvinismo]]. Benché i maggiori Riformatori protestanti attaccassero la scolastica medioevale per sostenere la completa adesione alle sole [[Bibbia|Sacre Scritture]], si dimostrò impossibile purgare la teologia da metodi e atteggiamenti scolastici, o evitare conflitti che non implicassero complicati [[teologia|ragionamenti teologici]] ed [[ermeneutica biblica|interpretazioni bibliche]].
In seguito, nel XIX secolo, con l'[[enciclica]] ''[[Aeterni Patris]]'' del [[1879]], [[papa Leone XIII]] promosse negli ambienti [[chiesa cattolica|cattolici]] un movimento di ritorno alla filosofia scolastica, che venne detto perciò ''neoscolastico''.<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/leo_xiii/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_04081879_aeterni-patris_it.html Il testo dell'enciclica ''Aeterni Patris''].</ref> I maggiori pensatori neoscolastici furono [[Jacques Maritain]] ed [[Étienne Gilson]], i quali si proposero di rivalutare la [[metafisica]] difendendola dai giudizi negativi del [[positivismo]] allora imperante. D'altro lato, combatterono le istanze [[idealismo|idealistiche]] eccessivamente incentrate sul [[soggetto (filosofia)|soggetto]] proprie delle filosofie di [[Cartesio]] e di [[Immanuel Kant|Kant]], in favore di una rivalutazione del [[realismo (filosofia)|realismo]].
Nel [[XX secolo|Novecento]] infine, da alcune parti venne riconosciuto alla scolastica un ruolo positivo e fondamentale per aver contribuito a costruire l'ossatura culturale dell'Europa. Lo scrittore tedesco [[Hermann Hesse]], ad esempio, manifestava grande ammirazione per il modo in cui l'istruzione medievale veniva organizzata e gestita armoniosamente all'interno della scolastica. Nel suo romanzo intitolato ''[[Il giuoco delle perle di vetro]]'' egli immaginò un sistema di studi, denominato “Castalia” e da lui collocato in un ipotetico futuro, che ricalcava quello della scolastica dei secoli d'oro: in esso si svolgeva la vita e l'educazione dei giovani destinati a preservare e coltivare armonicamente il sapere e lo spirito delle culture del passato.<ref>''Il gioco delle perle di vetro'' (1943) di H. Hesse, scrittore tedesco ispirato all'ascetismo e cresciuto in un ambiente religioso [[pietismo|pietista]].</ref>
==Filosofi scolastici==
*Prescolastica ([[500]]-[[1000]])
** [[Severino Boezio]]<ref>La discussa collocazione di Boezio tra i precursori della scolastica è dovuta alla sua notevole influenza sul dibattito filosofico medioevale, cfr. in proposito: Battista Mondin, ''La prima Scolastica: Boezio, Cassiodoro, Scoto Eriugena'', in ''Euntes Docete'', 44 (1991), pp. 5-30.</ref>
** [[Cassiodoro]]<ref>Discussa anche la collocazione di Cassiodoro fra gli scolastici; cfr. nota 12.</ref>
** [[Alcuino di York]]
** [[Rabano Mauro]]
** [[Gotescalco]]
** [[Giovanni Scoto Eriugena]]
* Alta scolastica (circa [[1000]]-[[1200]]):
** [[Berengario di Tours]]
** [[Pier Damiani]]
** [[Anselmo d'Aosta]]
** [[Roscellino di Compiègne]]
** [[Bernardo di Chartres]]
** [[Teodorico di Chartres]]
** [[Guglielmo di Champeaux]]
** [[Gilberto Porretano]]
** [[Pietro Abelardo]]
** [[Guglielmo di Conches]]
** [[Adelardo di Bath]]
** [[Bernardo di Chiaravalle]]
** [[Ugo di San Vittore]]
** [[Pietro Lombardo (teologo)|Pietro Lombardo]]
** [[Giovanni di Salisbury]]
** [[Alano di Lilla]]
** [[Guglielmo d'Auxerre]]
** [[Bernardo Silvestre]]
** [[Bernardo di Moëlan]]
*Bassa scolastica ([[1200]]-[[1300]], ''Secolo d'Oro''):
** [[Roberto Grossatesta]]
** [[Alessandro di Hales]]
** [[Alberto Magno]]
** [[Ruggero Bacone]]
** [[Bonaventura da Bagnoregio]]
** [[Tommaso d'Aquino]]
** [[Sigieri da Brabante]]
** [[Boezio di Dacia]]
** [[Duns Scoto]]
*Tarda scolastica ([[1300]]-circa [[1500]]):
** [[Marsilio da Padova]]
** [[Guglielmo di Ockham]]
** [[Giovanni Buridano]]
** [[Nicola d'Oresme]]
** [[Antonino Pierozzi]]
*Scolastica barocca (circa [[1500]]-[[1650]]):
** [[Marcantonio Zimara]]
** [[John Mair]]
** [[Tommaso De Vio]]
** [[Francisco de Vitoria]]
** [[Bartolomé de Las Casas]]
** [[Melchor Cano]]
** [[Luis de Molina]]
** [[Francisco Suárez]]
** [[Roberto Bellarmino]]
** [[Giovanni di San Tommaso]]
*Neo-Scolastica (dal [[1879]], enciclica ''Aeterni Patris'' di [[Papa Leone XIII]])
** [[Desiré Mercier]] (1851 - 1926)
** [[Antonin-Dalmace Sertillanges]] (1863 - 1948)
** [[Jacques Maritain]] (1882 - 1973)
** [[Étienne Gilson]] (1884 - 1978)
** [[Francesco Olgiati]] (1886 - 1962)
** [[Gustavo Bontadini]] (1903 - 1990)
** [[Sofia Vanni Rovighi]] (1908 - 1990)
** [[Cornelio Fabro]] (1911 - 1995)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* Francesco Calcagno, ''Philosophia scholastica'', M. D'Auria, 1938
* Fabio Cioffi, ''I libri di dialogos: autori, test, problemi, verifiche. La filosofia cristiana e medievale'', Mondadori, 2001 ISBN 8842452092
* Alessandro Ghisalberti, ''Dalla prima alla seconda scolastica. Paradigmi e percorsi storiografici'', ESD, 2000 ISBN 887094414X
* Paolo Grossi (a cura di), ''La seconda Scolastica nella formazione del diritto privato moderno. Incontro di studio. Firenze, 16-19 ottobre 1972. Atti'', Milano, A. Giuffrè, 1973
* Anneliese Maier, ''Zwei Untersuchungen zur nach scholastichen Philosophie'', Storia e Letteratura, 1968 ISBN 8884988675
* Anneliese Maier, ''Studien zur Naturphilosophie der Spätscholastik'', Storia e Letteratura, 1955 ISBN 8884988292
* [[Battista Mondin]], ''[http://books.google.it/books?id=9VGX1bsCPP8C&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false Storia della teologia: Epoca scolastica]'', vol. II, Bologna, ESD, 1996
* Daniel D. Novotný, [https://www.academia.edu/3648364/_In_Defense_of_Baroque_Scholasticism_Studia_Neoaristotelica_ "In defense of Baroque scholasticism"],''Studia Neoaristotelica'' 6 (2009), 209–233.
* Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, ''Philosophica 2: Dall'ellenismo alla scolastica'', Marietti, 2007 ISBN 8839301569
* Erwin Panofsky, ''Architettura gotica e filosofia scolastica'', traduzione di F. Starace, Abscondita editore, 2010 ISBN 8884162335
* [[Marzio Pieri]], ''Rosmini e la sillogistica scolastica'', Zara editore, 1983
* [[Riccardo Quinto]], ''Scholastica. Storia di un concetto'', Padova, Il Poligrafo, 2001
* Oreste Sagramola, ''Lezioni di storia della filosofia medioevale. Dalle origini al cristianesimo. Da S. Agostino alla crisi della scolastica'', Vecchiarelli editore, 2008 ISBN 8882472175
* Oreste Sagramola, ''Temi e problemi della filosofia medioevale. L'esistenza di Dio nel pensiero medievale'', Vecchiarelli editore, 2009 ISBN 8882472485
* Rolf Schönberger, ''[http://books.google.it/books?id=2-5KEawi7YMC&printsec=frontcover&source=gbs_navlinks_s#v=onepage&q&f=false La scolastica medievale. Cenni per una definizione]'', Milano, Vita e Pensiero, 1997 ISBN 8834339851
* Francesco V. Tommasi, ''Philosophia transcendentalis. La questione antepredicativa e l'analogia tra la Scolastica e Kant'', Olschki editore, 2009 ISBN 8822258428
* Carl R. Trueman, R. Scott Clark, ''Protestant Scholasticism'', Paternoster Press, 1998
==Voci correlate==
*[[Filosofia medievale]]
*[[Scolasticismo protestante]]
*[[Teologia cristiana]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto|q=Scolastica|commons=Category:Scholasticism|wikt=scolastica|q_preposizione=sulla|q_etichetta=Scolastica|wikt_etichetta=scolastica|commons_preposizione=sullo|commons_etichetta=scolasticismo}}
==Collegamenti esterni==
* {{fr}}[http://scholasticon.ish-lyon.cnrs.fr/index_fr.php Scholasticon] Risorse in linea per lo studio della Scolastica moderna (1500-1800) di Jacob Schmutz
* {{EI|nome=Scolastica|nomeurl=scolastica|autore=Francesco Pelster|anno=1936|accesso=23 luglio 2018}}
* {{Britannica}}
{{Scuole di pensiero economico}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cattolicesimo|Filosofia|medioevo}}
[[Categoria:Scolastica| ]]
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
[[Categoria:Teologia cristiana]]
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