Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 gennaio 14: differenze tra le pagine

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La '''Chiesa ortodossa di Gerusalemme''' fa parte della [[chiesa greco-ortodossa]], che riconosce al patriarca ecumenico di [[patriarca di Costantinopoli|Costantinopoli]] il titolo di "primo tra pari" (''primus inter pares'').
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Alla Chiesa ortodossa di Gerusalemme spetta il titolo di ''Chiesa madre'' delle Chiese cristiane di Gerusalemme. L'attuale Patriarca, infatti, è il 140º successore di [[Giacomo il Giusto]], il primo [[vescovo di Gerusalemme]] di cui si parla negli ''[[Atti degli Apostoli]]''. Dunque è lui il successore diretto nella linea apostolica.<ref>Giorgio Bernardelli, ''Abbattere i «muri» tra le Chiese: lavori in corso'', in ''[[Avvenire]]'' del 15 maggio 2009, p. 7.</ref>
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== Storia ==
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La Chiesa di [[Gerusalemme]], pur essendo la culla della cristianità, nei primi secoli non aveva goduto di particolari distinzioni, e fino al [[V secolo]] era rimasta una semplice [[Diocesi suffraganea|sede suffraganea]] dipendente dal [[Chiesa greco-ortodossa di Antiochia|patriarcato di Antiochia]].
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Fu il vescovo Giovenale, che nel [[concilio di Calcedonia]] del [[451]] chiese ed ottenne che Gerusalemme fosse separata da Antiochia e dichiarata patriarcato indipendente. In questo modo l’intera provincia di ''Syria Palaestina'', con 58 sedi vescovili, venne a far parte del nuovo patriarcato, che, nell’ordine delle gerarchie, occupava il quinto posto, dopo Roma, Costantinopoli, Alessandria ed Antiochia. Nei secoli successivi la Chiesa di Gerusalemme godette di un particolare splendore, furono costruite chiese e basiliche, e la sua terra fu meta di pellegrini ed eremiti.
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Con l’invasione dei Persiani del [[614]] e con quella degli Arabi del [[636]], la Chiesa di Gerusalemme vide aprirsi un’epoca di rovina e persecuzione. Il patriarca Zaccaria fu deportato in Persia, molti cristiani furono uccisi o fuggirono, e per anni la sede patriarcale fu vacante.
 
Nel [[1099]] Gerusalemme fu liberata dai [[Crociata|crociati]] e per tutto il tempo della durata del [[regno di Gerusalemme|regno latino]] i cristiani godettero delle più ampie libertà. Il patriarcato dovette però subire la latinizzazione della sua chiesa: i crociati infatti instaurarono un patriarca latino che soppiantò quello greco, il quale dovette fuggire a Costantinopoli. Caduta Gerusalemme nel [[1187]] in mano agli arabi, il patriarca fece ritorno sulla sua sede, ma da questo momento le sorti della Chiesa palestinese saranno sempre più legate a quella di [[Impero bizantino|Bisanzio]].
 
Nel [[1517]] la Palestina cadde in mano ai Turchi ottomani: da allora in avanti il patriarcato di Gerusalemme cessò di essere una Chiesa autonoma e per quattro secoli fu completamente sottomesso alla gerarchia greca di Costantinopoli. Segno di questa trasformazione fu l’instaurazione di una gerarchia greca che soppiantò quella araba locale: i patriarchi e gli altri metropoliti furono da questo momento greci.
 
All’inizio del [[XX secolo]], in concomitanza con la fine del dominio turco e la nascita del protettorato inglese, il confronto fra gerarchia greca e il clero e i fedeli arabi degenerò in aspre dispute e in alcuni casi in lotta aperta.
 
== Organizzazione ==
Il '''patriarca ortodosso di Gerusalemme''' è assistito da un sinodo di 18 membri ed è scelto tra i membri di una confraternita monastica, la [[Fratellanza del Santo Sepolcro]], che nel 2007 contava circa 90 religiosi di origine greca e quattro palestinesi. La sede del patriarcato si trova nella [[Basilica del Santo Sepolcro]], dove sono la [[cattedrale]] e la [[cattedra]] patriarcale, il ''Catholicon''.<ref>[http://www.atlastours.net/holyland/holy_sepulcher.html Holy Sepulcher, Jerusalem]; [http://www.jerusalem-patriarchate.info/en/katholiko.htm il Catholicon], sul Sito del Patriarcato Ortodosso di Gerusalemme.</ref>
L'attuale Patriarca è [[Teofilo III di Gerusalemme|Teofilo III]]. Insediatosi il 24 novembre [[2005]], nel [[2007]] ha ricevuto il riconoscimento dello stato di [[Israele]] e il conseguente ritiro di quello della [[Giordania]]. Il precedente Patriarca, [[Ireneo I]], deposto dal Santo Sinodo per l'alienazione indebita di immobili del patriarcato, non ha riconosciuto la propria dimissione e l'elezione del successore e ritiene di essere tuttora il vero Patriarca.
 
La Chiesa greco-ortodossa in Terrasanta conta circa 65&nbsp;000 fedeli (40&nbsp;000 in Israele e 25&nbsp;000 nei Territori palestinesi, compresa Gerusalemme Est), distribuiti in un patriarcato e tre sedi arcieparchiali e nessuna sede suffraganea:
* Patriarcato ortodosso di Gerusalemme, da cui dipendono:
** [[Arciepachia ortodossa di Gerusalemme]]
** [[Arciepachia ortodossa di Nazareth]]
** [[Arciepachia ortodossa di Tolemaide]] (con sede ad [[Akko]])
Il patriarca è rappresentato in [[Giordania]] da due vicari patriarcali ad [[Amman]] e ad [[Irbet]]. In comunione con la chiesa di Gerusalemme è il [[monastero di Santa Caterina (Egitto)|monastero di Santa Caterina]] sul [[monte Sinai]]: spetta infatti al patriarca di Gerusalemme consacrare il nuovo abate.
 
Importanti sono pure i monasteri: nel patriarcato se ne contano cinque fuori Gerusalemme e più di venti nella città santa.
 
Rappresentanze del patriarcato (chiamati ''esarcati patriarcali'') sono stabilite ad Atene, a Istanbul, a Nicosia (Cipro) e a Mosca.
 
== Elenco dei patriarchi ortodossi di Gerusalemme dopo il 1534 ==
* Germano (1537-79)
* Sofronio IV (1579-1608)
* Teofane III (1608-44)
* [[Paisios (Patriarca ortodosso di Gerusalemme)|Paisios]] (1645-60)
* Nettario (1660-69)
* Dositeo II (1669-1707)
* Crisanto (1707-31)
* Melezio (1731-37)
* Partenio (1737-66)
* Efraim II (1766-71)
* Sofronio V (1771-75)
* Evramio (1775-87)
* Procopio I (1787-88)
* Antimio (1788-1808)
* Policarpo (1808-27)
* Atanasio V (1827-45)
* Cirillo II (1845-75)
* Procopio II (1872-75)
* Ieroteo (1875-82)
* Nicodemo I (1883-90)
* Gerasimo I (1891-97)
* Damiano I (1897-1931)
* Timoteo I (1935-55)
* Benedetto I (1957-80)
* Diodoro I (1981-2000)
* Ireneo (2001-05)
* [[Teofilo III di Gerusalemme|Teofilo III]] (2005-oggi)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Aristide Brunello, ''Le Chiese orientali e l’unione. Prospetto storico statistico'', Ed. Massimo, Milano 1966
 
== Voci correlate ==
* [[Chiesa di Gerusalemme]]
* [[Patriarcato di Gerusalemme]]
* [[Patriarcato di Gerusalemme dei Latini]]
* [[Chiesa cattolica in Israele]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.jerusalem-patriarchate.info/ Sito ufficiale del patriarcato]
* [http://atlasofchurch.altervista.org/chiesaortodossa/gerusalemmecrono.htm Atlante della Chiesa]
 
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[[Categoria:Cristianesimo ortodosso]]
[[Categoria:Chiesa ortodossa in Israele]]