Chiesa di Santa Maria della Pietà (Palermo) e Natan (figlio di Davide): differenze tra le pagine

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'''Natan''' (in [[lingua ebraica|ebraico]] נתן), '''Natam''', o '''Nathan''', è un personaggio [[bibbia|biblico]], terzogenito dei quattro figli nati a [[Gerusalemme]] dal [[Regno Unito di Israele|re d'Israele]] [[Davide]] e da [[Betsabea]]; omonimo del profeta [[Natan]], era fratello minore di [[Salomone]]. Nathan significa «Dio ha dato», quindi «dono».<ref>Giovanni Preziosi, ''Chi sono, quanti sono, come si chiamano gli Ebrei in Italia'', Roma, ARIA editrice, 1938, ristampa a cura di P. Piani, Libreria Naturalistica, 2004, pag. 64.</ref>
{{F|chiese della Sicilia|maggio 2009}}
{{Edificio religioso
|NomeEdificio = Chiesa di Santa Maria della Pietà
|DedicatoA = [[Maria (madre di Gesù)|Santa Maria della Pietà]]
|Immagine = Crèsia di Santa Marìa dâ Piatati.jpg
|Didascalia = La chiesa di Santa Maria della Pietà
|Larghezza = 180px
|Città = [[File:Palermo-Stemma uff.png|20px]] [[Palermo]]
|Regione = {{IT-SIC}}
|SiglaStato = ITA
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]] di [[rito romano]]
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Palermo]]
|AnnoConsacr =
|StileArchitett =
|Architetto = [[Giacomo Amato]]
|InizioCostr = [[1678]]
|FineCostr = [[1684]]
|Website =
|Note =
}}
 
Nathan è menzionato come figlio di David in ''[[Libri di Samuele|II Samuele]]'' {{passo biblico|2Sa|5,14}}, e ''[[Primo libro delle Cronache|I Cronache]]'' {{passo biblico|1Cr|3,5}} e {{passo biblico|1Cr|14,4}}. Si fa cenno alla sua stirpe in ''[[Libro di Zaccaria|Zaccaria]]'' {{passo biblico|Zac|12,12}}.
La '''chiesa di Santa Maria della Pietà''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] [[architettura barocca|barocco]] di [[Palermo]], situato in via Torremuzza nel quartiere [[Kalsa]], poco distante dalla gemella [[chiesa di Santa Teresa alla Kalsa]], entrambe opera dell'architetto [[Giacomo Amato]].<ref>Pagina 103, Abate [[Francesco Sacco]], "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''", [https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC], Palermo, Reale Stamperia, 1800</ref>
 
Nel [[Nuovo Testamento]], la [[genealogia di Gesù]] secondo il [[Vangelo di Luca]] risale a [[Davide]] attraverso la discendenza di Nathan,<ref>{{passo biblico2|Luca|3,23-31}}.</ref> mentre secondo il [[Vangelo di Matteo]] la suddetta linea di sangue passa attraverso [[Salomone]].<ref>{{passo biblico2|Matteo|1,6-16}}.</ref>
== Storia ==
 
L'esoterista austriaco [[Rudolf Steiner]] ha spiegato questa diversa genealogia presente nei due vangeli con l'effettiva esistenza di due bambini [[Gesù]], uno dei quali, quello salomonico, omaggiato dai [[Re Magi]] come rappresentante della linea regale di Davide, superati i [[ritrovamento di Gesù al Tempio|dodici anni]] sarebbe morto facendo confluire il suo spirito nel Gesù nathanico, infondendovi la propria sapienza.<ref>[[Rudolf Steiner]], ''[https://www.liberopensare.com/images/PDF/Rudolf%20Steiner%20-%20il%20vangelo%20di%20giovanni%20e%20i%20sinottici_h.pdf Il fanciullo Gesù betlemita e quello nazareno]'', seconda conferenza a Stoccolma del gennaio 1910.</ref>
* [[1495]], [[Francesco Abatellis]] capitano al servizio di re [[Ferdinando II d'Aragona]], rimasto senza eredi dispone la costruzione di un monastero retto dalla regola di San Benedetto sotto il titolo della «Madonna della Pietà».<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 351, 353}}</ref>
==Note==
* [[1526]], Fondazione del monastero retto secondo la regola di San Domenico, contrariamente alle disposizioni testamentarie redatte nel [[1508]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 353}}</ref> La [[Palazzo Abatellis|dimora Abatellis]], il monastero e l'annessa cappella sorgevano a breve distanza dalla [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Palermo)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]] detta «la Gancia».
<references/>
* [[1678]], Inizio lavori, il prospetto della nuova chiesa è rivolto a oriente. La primitiva [[#Cappella di Santa Maria della Pietà|cappella di Santa Maria della Pietà]] costituisce l'attuale parlatorio.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 355}}</ref>
* [[1684]], Trasferimento del [[Santissimo Sacramento]] da parte dell'arcivescovo [[Diocesi di Palermo|Giacomo Palafox y Cardona]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 355}}</ref>
* [[1723]], Solenne consacrazione presieduta dal vescovo [[Pietro Galletti]] vescovo di [[Diocesi di Patti|Patti]] e fratello della [[badessa]] Vincenza Maria Galletti.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 355}}</ref>
 
{{portale|bibbia|cristianesimo}}
 
[[Categoria:Davide]]
La chiesa, arretrata rispetto al filo della strada e fronteggiata dall'ottocentesco [[Palazzo Petrulla]], dà luogo a una piazzetta che, nonostante le ridotte dimensioni, lascia trasparire il gusto per la teatralità tipicamente barocco. Il cantiere della chiesa, voluto dalle monache domenicane di clausura, si apre nel [[1678]] e si chiude già nel [[1684]]. La facciata, vero capolavoro secentesco, è composta di due ordini di colonne completamente libere intramezzate da diverse statue, rappresentanti Santi o Beati domenicani secondo uno schema compositivo certamente influenzato dalla precedente [[Chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù]].
[[Categoria:Nati a Gerusalemme]]
La volta fu decorata con stucchi di Giacomo, Giuseppe e Procopio Serpotta.
[[Categoria:Personaggi biblici]]
 
== Facciata ==
 
Progettista del prospetto e dei rifacimenti interni è il religioso dell'[[Chierici regolari Ministri degli Infermi|Ordine dei Crociferi]] [[Paolo Amato]] autore del capolavoro in [[Barocco siciliano|barocco fiorito]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 355}}</ref>
 
L'elegante facciata prende slancio e movimento nel doppio ordine sovrapposto di sei colonne simmetriche con ricchi [[capitelli corinzi]]. Le colonne binate centrali disposte avanzate, esaltano il senso di dinamicità dell'articolato prospetto in conci di tufo. L'alternanza di nicchie con statue, raffiguranti santi e beati domenicani, segue uno schema compositivo influenzato dalla celebre [[Chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]]. Anche qui la felice sovrapposizione alla facciata in pietra progettata dal [[Cirrincione]] della doppia elevazione e decorazione in marmo di [[Monte Billiemi|Billiemi]] ripresa dall'Amato.
 
Il sobrio [[portale]] centrale è sormontato da [[timpano (architettura)|timpano]] ad arco intero che include uno stemma con ricca decorazione di [[volute]], riccioli, palme e conchiglia. Nel centro della facciata la statua di ''San Domenico'' posta sul "[[globo]]" fasciato dai quindici misteri del rosario, opera di [[Giacomo Vitagliano]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 365}}</ref> Fanno ala una prima teoria di statue sormontate da [[oculi]] e ghirlande fitoformi.
 
Un grande [[oculo]] festonato con angeli e animali allegorici sormonta la lapide sul cornicione che reca inciso il motto: "QUASI STELLA MATUTINA IN MEDIO NEBULAE ET QUASI SOL REFULGENS SIC ISTE REFULSIT IN TEMPLO DEI". Ai lati, in edicole con [[timpano (architettura)|timpani]] a triangoli, altre due statue raffiguranti [[Margherita di Scozia (santa)|Santa Margherita Regina]] e [[Giovanna di Valois (1464-1505)|Santa Giovanna Regina]] arricchiscono il prospetto insieme a finestre con grate.
 
Chiude la prospettiva un doppio [[frontone]] sovrapposto, spezzato nella parte aggettante che delimita balconate belvedere con grate per le monache in clausura.
 
* Il portale settentrionale destro è sormontato da altorilievo raffigurante la ''Pietà'' di Gioacchino Vitagliano.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 357}}</ref>
 
== Interno ==
=== Parete destra ===
 
Nella parete di destra c'è un'elegantissima acquasantiera sormontata dalla statua di San Giovanni Battista e rivestita da marmi policromi e vi si succedono tre cappelle:<ref>La disposizione delle opere all'interno dell'edificio non segue l'ordine descritto da Gaspare Palermo, pertanto le note assumono esclusivo valore documentale. Non tengono conto di lavori, restauri o diversa collocazione delle opere stesse.</ref>
 
* Prima campata: ''Cappella dei Quattro Dottori della Chiesa" Sull'altare è collocata una tela raffigurante ''Cristo con Mosè'', e i [[Dottore della chiesa|Dottori della Chiesa]]. Opera di Vincenzo Manno.
** Cantoria lignea dorata e decorata.
* Seconda campata: ''Cappella della Madonna del Rosario''. Altare con tela raffigurante la ''Madonna del Rosario'' con [[San Domenico]] e [[San Tommaso d'Aquino]], [[Papa Onorio III]], [[Santa Rosa da Lima]], [[Santa Caterina d'Alessandria]] e [[Margherita d'Ungheria (santa)|Santa Margherita]] opera di [[Francesco Manno]] del [[1741]].(Alcuni attribuiscono la tela ad Olivio Sozzi).
** Cantoria lignea dorata e decorata con leone e fauni del [[XVII secolo]]. Nello spazio retrostante è allocato un prezioso organo del settecento di Antonio La Manna.
* Terza campata: ''Cappella del Crocifisso''. Altare [[reliquiario]] con ''Crocifisso'' settecentesco in legno, croce intarsiata in tartaruga e decorazioni in argento. Nel cartiglio si legge: ''IMITATI SUNT EUM IN MORTE SUA''. Nell'urna in basso, [[Santa Felicita]] e un quadro dell'''Immacolata Concezione''.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 356}}</ref>
 
=== Parete sinistra ===
 
[[File: Beato_Giovanni_Liccio.jpg|thumb|Raffigurazione del Beato Giovanni Liccio da Caccamo nel dipinto di Francesco Manno, [[1787]].]]
 
* Prima campata: ''Cappella dei santi domenicani''. Sull'altare è collocata la tela della ''Vergine'' con [[San Vincenzo Ferrer]], il [[Pietro Geremia|Beato Pietro Geremia]], [[Giovanni Liccio|Giovanni da Caccamo]], [[Antonino Pierozzi|Sant'Antonino Vescovo]] di Firenze e [[Santa Margherita d'Ungheria]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 356}}</ref> In precedenza era documentato un San Girolamo dello [[Zoppo di Gangi]] oggi in sacrestia.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 357}}</ref>
** Cantoria lignea dorata e decorata.
* Seconda campata: ''Cappella delle Sante domenicane''. Sull'altare la tavola raffigurante ''L'istituzione dell'Ordine domenicano femminile'' di [[Vincenzo Manno]] fratello di [[Francesco Manno]] del [[1787]]. Attribuzione controversa a [[Olivio Sozzi]].
** Cantoria lignea dorata e decorata con leone e fauni del [[XVII secolo]]. Nello spazio retrostante è allocato un finto organo ivi sistemato per simmetria.
* Terza campata: ''Cappella della Madonna dela Pietà''. Sull'altare, contornato da una meravigliosa cornice in legno intagliato il dipinto ''Compianto sul Cristo Morto''. All'epoca, l'opera di [[Vincenzo degli Azani|Vincenzo da Pavia]] del [[XVI secolo]] fu trasferita dal [[Palazzo Abatellis|monastero delle Domenicane]] nella nuova chiesa che le religiose vollero intitolata a «''Santa Maria della pietà''».<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 356}}</ref>
 
In Santa Maria della Pietà sono conservate le statue della patrona di Palermo ''[[Santa Rosalia]]'', e della ''[[Immacolata Concezione|Vergine Immacolata]]'', quest'ultima tutti gli anni è condotta in processione.
 
== Monastero domenicano di Santa Maria della Pietà ==
 
Il Monastero della Pietà, tanto grande da ospitare almeno 80 suore professe e tante altre converse, comprendeva nel suo complesso anche il [[Palazzo Abatellis]] adibito a parlatorio, oggi sede della [[Galleria Regionale della Sicilia]].
 
* [[1553]], Il luogo di clausura è denominato monastero del Portolano per la carica ricoperta dal fondatore.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 357}}</ref>
* [[1735]], E' il primo monastero visitato per il viaggio compiuto da [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] per la cerimonia di incoronazione.<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 357}}</ref>
 
== Cappella di Santa Maria della Pietà ==
 
* [[1535]] - [[1541]], L'architetto [[Antonio Belguardo]] edifica la primitiva Cappella di Santa Maria della Pietà. Nel [[1684]] la cappella fu abolita e suddivisa in diversi vani. La parte anteriore con l'ingresso su via Alloro fu adibita a parlatorio mentre la parte retrostante fu trasformata in magazzini e tolto l'altare, fu realizzata una porta di accesso nel muro dell'abside.
* [[1943]], La notte tra il 16 e il 17 aprile, il palazzo fu colpito durante un bombardamento aereo.
 
== Chiesa di San Nicolò alla Kalsa o «dei Latini» ==
 
* [[1306]], Datazione dei primi documenti per la richiesta di costruzione di una cappella patrocinata dalla famiglia di [[Giovanni Chiaramonte]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 5}}</ref>
* [[1338]], E' documentata la costruzione della ''Cappella del Santissimo Crocifisso'' per seppellire i membri della famiglia [[Chiaramonte]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 6}}</ref>
* [[1399]], La facciata è rivolta ad occidente, i restauri trasformarono le colonne in pilastri, fu dotata di stucchi e dorature. Il prospetto è dedicato all'''Immacolata Concezione'', sono presenti le statue di [[Sant'Andrea Apostolo]] e [[San Giacomo Minore]], [[Sant'Ambrogio]] e [[Sant'Agostino d'Ippona]], [[San Gregorio Magno]] e [[San Girolamo]], in cima alla cuspide è collocata la statua di [[San Nicola di Mira]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 7}}</ref>
* [[XV secolo]], Il cappellone è patrocinato dalla famiglia [[Imperatore (famiglia)|Imperatore]].<ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 9}}</ref>
* [[1823]], La chiesa è stata completamente distrutta dal [[Terremoti in Sicilia|terremoto di Pollina]] del 5 marzo. Le macerie ingombrano la piazza per decenni. Abbattuti i ruderi, al suo posto fu riassemblata una [[scultura]] di [[Ignazio Marabitti]] la ''[[Fontana del Cavallo Marino]]'' di piazza Santo Spirito, proveniente dal giardino di [[palazzo Ajutamicristo]].
 
== Compagnia del Santissimo Sacramento di San Nicolò alla Kalsa ==
 
* [[1520]] - [[1590]], Sono documentati la cappella e l'oratorio di Sant'Andrea.
* [[1573]], Costruzione del nuovo oratorio. Nel cappellone è documentato un quadro di [[Giovanni Francesco Barbieri]] detto il «[[Guercino]]» attorniato da statue in stucco della ''[[Fede]]'' e la ''[[Carità]]'' <ref>{{Cita|Gaspare Palermo Volume secondo|pp. 9}}</ref> e decorazioni del Serpotta raffiguranti gli ''Apostoli''.
 
== Ospedale di San Bartolomeo ==
 
{Sezione in aggiornamento}
 
== Bibliografia ==
 
* Silvestro L. Pozzebon, "''Due Chiese Sorelle. Santa Maria della Pietà, Santa Teresa alla Kalsa''", Palermo, 1993.
* Gaspare Palermo, "''Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo''" [https://books.google.it/books?id=tlsUAAAAQAAJ], Volume secondo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
 
== Collegamenti esterni ==
 
* Foto di particolari e dettagli su: {{cita web|http://palermodintorni.blogspot.it/2008/10/chiesa-di-santa-maria-della-pieta.html|"''Palermo & dintorni''"}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Santa Maria della Pietà (Palermo)}}
 
== Note ==
 
{{references}}
 
{{Portale|architettura|cattolicesimo|Palermo}}
 
[[Categoria:Chiese di Palermo|Maria]]
[[Categoria:Chiese dedicate a santa Maria della Pietà|Palermo]]