Halloween II (film 2009) e Smart Forfour (W454): differenze tra le pagine
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|nome=Smart Forfour (W454)
|immagine=Smart Forfour 1.3 Passion (W 454) – Frontansicht, 1. Mai 2012, Ratingen.jpg
|didascalia=
|bandiera = DEU
|costruttore=Smart
|stelleEU=4
|stelleEUanno=2005<ref>{{cita web|url=http://www.euroncap.com/it/results/smart/forfour/15682|titolo= Test Euro NCAP del 2005|accesso=24 ottobre 2016}}</ref>
<!-- Sezione descrizione generale -->
|tipo=Berlina
|altre_versioni=
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|design=
|design2=
|assemblaggio=[[Born (Paesi Bassi)|Born]] ([[Paesi Bassi]])
|inizio_produzione=2004
|fine_produzione=2006
|
|lunghezza=3752
|larghezza=1684
|altezza=1450
|passo=2500
|peso=da 890 a 1010
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|erede=Smart Forfour (W453)
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|concorrenti=[[Lancia Ypsilon (2003)|Lancia Ypsilon]]<br />[[Mini (2001)]]<br />[[Peugeot 206]]<br />[[Renault Clio]]<br />[[Volkswagen Polo]]
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|immagine2=Smart Forfour 1.3 Passion (W 454) – Heckansicht, 1. Mai 2012, Ratingen.jpg
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}}
La sigla '''Forfour W454''' identifica la prima generazione della [[Smart Forfour]], una [[berlina]] compatta di [[segmento B]], a [[due volumi]], realizzata da [[Mercedes-Benz]] e prodotta dal gruppo [[Daimler (azienda)|Daimler]] con marchio [[Smart]] dal [[2004]] al [[2006]].
==Contesto e caratteristiche==
Progettata quasi contemporaneamente alla [[Smart Roadster|Roadster]], (a partire dal [[2001]] ma uscita sul mercato nel [[2004]]), la ForFour è un'automobile a cinque porte e quattro posti, posta al momento della sua presentazione nel settore delle [[Utilitaria|utilitarie]]; lunga 3,75 metri, ha motore e trazione anteriori e varie connotazioni stilistiche volte a ricordare la più piccola [[Smart Fortwo]]. Lo stile dell'anteriore, con i doppi fari poliellissoidali e le due prese d'aria sul cofano, ma anche la cellula di sicurezza ''Tridion'' che dona all'auto una colorazione bicolore, richiamano anch'esse la due porte tedesca. Proprio la presenza della cellula Tridion è stato un aspetto fortemente voluto in fase di progettazione, sia per gli ovvi fattori di sicurezza, sia proprio per il fatto che avrebbe portato ad avere una vettura bicolore come la ''Fortwo'', fatto che avrebbe creato "family feeling" tra le due vetture della casa tedesca. I pannelli della carrozzeria sono in [[polipropilene]] come nella due posti. Anche la coda, con i suoi caratteristici gruppi ottici a tre elementi circolari, ricordava da vicino la ''Fortwo''.
[[File:Smart forfour cockpit.jpg|sinistra|miniatura|Cruscotto di una Smart Forfour]]
L'abitacolo era dotato di una strumentazione secondaria che sporge dalla zona centrale della parte superiore della plancia. Questa parte della plancia era poi rivestita nello stesso tessuto e negli stessi colori della selleria. Grande attenzione è stata posta però anche all'ergonomia, ed allora ecco che la ''ForFour'' disponeva di vani portaoggetti, come per esempio quello sistemato nella parte destra della plancia, di fronte al passeggero anteriore. Inoltre, gli schienali dei sedili anteriori potevano essere ripiegati sulla seduta dei sedili stessi diventando due tavolini. Il divano posteriore era omologato di serie per soli due posti (da qui la denominazione ''ForFour''), ma a richiesta si poteva avere un quinto posto con un supplemento di prezzo.
Tecnicamente, la ''ForFour'' era direttamente imparentata con la [[Mitsubishi Colt]], giunta a quel punto alla sesta generazione e con la quale condivideva circa il 60% della componentistica. La casa giapponese era all'epoca nell'orbita della [[DaimlerChrysler]], per cui la ''Smart'', sotto il controllo diretto di [[Mercedes-Benz]], per poter realizzare una vettura di segmento B abbattendo i costi, era costretta ad avvalersi del [[know-how]] tecnologico di una casa che, come appunto la Mitsubishi, vantava già una vettura nel settore delle compatte. Di provenienza ''Colt'' erano quindi il pianale, l'avantreno di tipo [[MacPherson (meccanica)|MacPherson]] ed il retrotreno ad assale torcente, mentre l'impianto frenante era a quattro [[disco freno|dischi]], dei quali quelli anteriori erano autoventilanti, contrariamente alla ''Colt'' che invece prevedeva [[freno a tamburo|tamburi]] al retrotreno. Questo aspetto testimonia la volontà della casa tedesca di costruire una vettura dalle caratteristiche "premium".
Al suo debutto commerciale, avvenuto nel gennaio 2004, la ''Forfour'' era disponibile in tre motorizzazioni a [[benzina]], tutte di origine Mitsubishi:
*'''1.1''', versione di base equipaggiata con un motore [[Mercedes-Benz M134|M134]] tricilindrico da 1124 [[centimetro cubo|cm³]] in grado di erogare 75 [[cavallo vapore|CV]] di [[potenza (fisica)|potenza]] massima;
*'''1.3''', versione intermedia mossa da un motore [[Mercedes-Benz M135|M135E13]] da 1332 cm³ con potenza massima di 95 CV;
*'''1.5''', versione di punta spinta dal motore ''M135E15'', con [[cilindrata]] di 1499 cm³ e potenza di 109 CV.
Il [[cambio (meccanica)|cambio]] fornito di serie era manuale a 5 marce, ma a richiesta si poteva avere l'automatico sequenziale a 6 rapporti anche con le levette al volante, che era una versione riveduta ed ottimizzata del cambio già montato sulla ''Fortwo''.
=== Allestimenti ===
Al debutto erano disponibili 3 livelli di allestimento per la Forfour:
*''Pure'': versione base, comprendente alzacristalli elettrici, [[servosterzo]], chiusura centralizzata. La versione equipaggiata con il tricilindrico 1.0 a benzina è disponibile unicamente con questo allestimento.
*''Pulse'': aggiunge alla ''Pure'' il climatizzatore semiautomatico, scelta colore rivestimenti interni (nero, rosso, grigio, blu), terminale di scarico in lega d'acciaio lucida, soglie d'ingresso con scritta Smart, maniglia aggiuntiva nel bagagliaio per regolazione longitudinale divanetto posteriore.
*''Passion'': alle dotazioni della ''pulse'' aggiunge cerchi in lega, mascherina anteriore e specchietti in tinta con la cellula, climatizzatore con preselezione automatica della temperatura con filtro antipolvere/antipolline, sedile lato guida regolabile in altezza, copertura vano bagagli, [[Fanale (veicoli stradali)|fendinebbia]], volante, leva del cambio e leva del freno di stazionamento in pelle, cambio automatico-sequenziale softouch a 6 marce (optional) e tetto ''Panorama'' con cristalli sfumati e anche apribile (optional) e schermo parasole integrato. Questo allestimento è l'unico a montare di serie la Tridion Silver, ma poteva essere richiesta la black, di serie sulle Pure e Pulse, e la Titanium senza sovrapprezzo. La Silver e la Titanium erano invece optional a pagamento sugli allestimenti minori.
È inoltre di serie su tutte le versioni (esclusa la ''Pure 1.1'') l'[[Electronic Stability Program|ESP]] con sistema elettronico di ottimizzazione della frenata Brake Assyst. Sia questo dispositivo che la stessa presenza dei quattro dischi freno erano all'epoca abbastanza inusuali nel segmento B. Per quanto riguarda la [[sicurezza automobilistica]], la ''ForFour'' è stata sottoposta al [[crash test]] dell'[[EuroNCAP]] nel [[2005]] raggiungendo l'ottimo punteggio di 4 stelle grazie alla sua cella Tridion.
==
[[File:Smart forfour brabus blue front.jpg|thumb|left|Una Forfour Brabus, modello di punta della gamma ''W454'']]
Poco dopo il suo lancio, la gamma della ''ForFour'' si ampliò con l'arrivo della versione [[motore diesel|diesel]], spinta da un 1.5 turbodiesel [[common rail]], questa volta di origine Mercedes-Benz, e proposto in due livelli di potenza massima, 68 e 95 CV. Qualche mese dopo, a settembre, venne introdotta per un periodo di alcuni mesi la ''Forfour 1.5 Sportstyle'', il cui 1.5 venne portato da 109 a 122 CV. Questa versione, che montava il kit estetico [[Brabus]], servì per sondare tra il pubblico l’accoglienza di una versione sportiva della nuova 5 porte Smart, in uscita nell’anno a venire. Tuttavia l’annuncio della top di gamma per fine 2005, fatto insieme all’uscita della ''Sportstyle,'' portò il pubblico a preferire l’attesa della più cattiva top di gamma e di questa sportiva “intermedia” poche furono le richieste.
Nel febbraio dell'anno seguente, la gamma beneficiò di un lievissimo aggiornamento, con dotazioni di serie aumentate quali cerchi in lega dal nuovo design sia per ''Pulse'' sia per ''Passion'', e di serie solo per ''Passion'' il volante multifunzione con computer di bordo e [[autoradio]] con lettore cd con sound system (sei altoparlanti con [[subwoofer]] attivo), tastiera numerica e comandi telefono. Per l'occasione, furono introdotti due nuovi modelli agli estremi opposti della gamma: in basso la ''ForFour 1.0'', equipaggiata con una versione depotenziata del tricilindrico ''M134'' di origine Mitsubishi, versione che in questo caso erogava una potenza massima di 64 CV; al top di gamma andò a posizionarsi la ''1.5 Brabus'', spinta da un nuovo motore Mitsubishi, noto con la sigla [[Motori Mitsubishi Orion|4G15]], ma che Mercedes-Benz indicava con la sigla interna ''M122''. Si trattava di un'altra unità da 1.5 litri con architettura a 4 cilindri in linea, stavolta sovralimentata mediante [[turbocompressore]] ed in grado di erogare una potenza massima di 177 CV. La Brabus era disponibile solo in colore Silver o Black, ed era l'unica versione monocolore dato che, sulle altre, la carrozzeria poteva essere di diverso colore rispetto alla Tridion.
[[File:2006 Smart ForFour Brabus (8085615338).jpg|miniatura|Posteriore di una Smart ForFour Brabus del 2006]]
=== Brabus SBr ===
Nel 2006 venne presentata al [[Salone dell'automobile di Ginevra|salone di Ginevra]] una versione ancora più sportiva della versione Brabus, passando da 177 CV a 210 CV<ref>{{Cita news|url=http://www.omniauto.it/magazine/1463/smart-brabus-sbr|titolo=Smart Forfour Brabus SBR|pubblicazione=OmniAuto.it|accesso=2016-10-30}}</ref> di potenza massima e con una [[coppia motrice|coppia]] massima di 250 Nm, denominata ''Brabus SBr''. Ciò permise di diminuire sensibilmente lo scatto da 0-100, ottenuto solo in 6,4 secondi, e di raggiungere una velocità di punta di quasi 230 km/h.<ref>{{Cita news|url=http://www.autoblog.it/post/3004/ginevra-smart-forfour-brabus-sbr|titolo=Ginevra: Smart ForFour Brabus SBr|pubblicazione=Autoblog.it|accesso=2016-10-30}}</ref> Tuttavia la Brabus SBr non verrà mai messa in vendita, per via della dismissione della gamma W454 pochi mesi dopo.
=== Fine produzione ===
Nonostante una dotazione di serie molto ricca e inusuale per una utilitaria (offrendo versioni addirittura con impianto [[DVD]] e monitor nei poggiatesta anteriori, come nelle auto di lusso, ''Forfour DVD'') e una strategia commerciale molto aggressiva, l'auto non ottenne il successo sperato di vendite<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/26/stop-alla-produzione-della-smart-forfour.html|titolo=Stop alla produzione della Smart ForFour - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2016-10-30}}</ref>, a causa del prezzo superiore rispetto alle sue dirette concorrenti. Venduta in poche decine di migliaia di esemplari venne ritirata nel giugno [[2006]], vale a dire a soli due anni e mezzo dalla messa in vendita.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/c/motori/marzo2006/addiosmart4/addiosmart4.html|titolo=Repubblica.it » Motori » Bloccata per sempre la produzione Addio ufficiale alla Smart Forfour|sito=www.repubblica.it|accesso=2016-10-30}}</ref>
Il suo ritiro dal commercio ha portato ad una controversia tra la Mercedes e la Mitsubishi, poiché, uscita dalla produzione la ForFour, Mitsubishi sarebbe stato l'unico produttore a costruire le parti della Colt, portando così un aumento dei costi di produzione per la casa nipponica.<ref>{{Cita web|url=http://www.quattroruote.it/news/industria/2006/06/30/fine_della_produzione.html|titolo=Smart "forfour" - FINE DELLA PRODUZIONE - Quattroruote|cognome=Industria|sito=Quattroruote.it|lingua=|accesso=2016-10-30}}</ref>
Mercedes pagò quindi una penale a Mitsubishi e, per tentare una riappacificazione con il produttore giapponese, utilizzò motori Mitsubishi per la ForTwo 451.
== Riepilogo caratteristiche ==
{|class="wikitable" style="text-align:center; font-size:95%; background:#FFFFFF"
|-style="background:#DCDCDC; valign:middle; font-weight:bold"
| Modello
| Motore
| Cilindrata<br />cm³
| [[Potenza (fisica)|Potenza]]<br />CV/rpm
| [[Coppia motrice|Coppia]]<br />[[Newton per metro|Nm]]/rpm
| Massa a vuoto<br />(kg)
| Velocità<br />max
| Acceler.<br />0–100 km/h
| Consumo<br />(l/100 km)
| Emissioni [[anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]]<br />(g/km)
| Anni di<br />produzione
|-
! colspan=11 style="background:#e8e8e8" | ''Versioni a benzina''
|-
|'''1.0'''||[[Mercedes-Benz M134|M134E11 red.]]||rowspan="2"|1124||64/5500||92/2500||rowspan="2"|890||165||15"3||5.6||128||02/2005-06/2006
|-
|'''1.1'''||[[Mercedes-Benz M134|M134E11]]||75/6000||100/3500||185||13"4||5.7||130||01/2004-06/2006
|-
|'''1.3'''||[[Mercedes-Benz M135|M135E13]]||1332||95/6000||125/4000||895||190||10"8||6||138||01/2004-06/2006
|-
|'''1.5'''||rowspan="2"|[[Mercedes-Benz M135|M135E15]]||rowspan="2"|1499||109/6000||145/4000||rowspan="2"|900||195||9"8||6.2||145||01/2004-06/2006
|-
|'''1.5 Sportstyle'''||122/6250||160/3800||205|200||7"0||147||09/2004-03/2005
|-
|'''1.5 Brabus'''||[[Mercedes-Benz M122|M122E15AL]]||1468||177/6000||230/3500||1.015||230||6"9||7.1||159||02/2005-06/2006
|-
! colspan=11 style="background:#e8e8e8" | ''Versioni a gasolio''
|-
|rowspan="2"|'''1.5 CDI'''||[[Mercedes-Benz OM639|OM639DE15LA red.]]||rowspan="2"|1493||68/4000||160/1600||rowspan="2"|1.010||160||13"9||rowspan="2"|3.8|| rowspan="2" |122||03/2004-06/2006
|-
|[[Mercedes-Benz OM639|OM639DE15LA]]||95/4000||210/1800||180||10"5||03/2004-06/2006
|}
==Note==
<references/>
==
*''The Smart story'', Paul Guinness, Haynes Publishing
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|http://www.smart.com/|Sito ufficiale Smart}}
{{
{{Portale|automobili}}
[[Categoria:
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