Circondario di Euskirchen e Hrand Nazariantz: differenze tra le pagine

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{{Avvisounicode}}{{Aristocratico
{{Divisione amministrativa
|prefisso onorifico = Nobile, trattamento di don
|Nome = Circondario di Euskirchen
|nome = Hrand Nazariantz
|Nome ufficiale = Kreis Euskirchen
|titolo = [[Principe di Monte Ararat]]{{sf}}
|Panorama =
|predecessore = Diran Nazariantz
|Didascalia =
|immagine = Ritratto di Hrand Nazariantz da giovane.jpg
|Bandiera =
|legenda = Hrand Nazariantz negli anni della sua giovinezza in Turchia
|Stemma = Wappen_Kreis_Euskirchen.svg
|nome completo = Hrand Nazariantz
|Stato = DEU
|data di nascita = 8 gennaio [[1886]]
|Grado amministrativo = 3
|luogo di nascita = [[Scutari (Turchia)|Scutari]]
|Divisione amm grado 1 = Renania Settentrionale-Vestfalia
|data di morte = [[25 gennaio]] [[1962]]
|Divisione amm grado 2 = Colonia
|luogo di morte = Policlinico di [[Bari]]
|Capoluogo = [[Euskirchen]]
|sepoltura = Cimitero Monumentale di [[Bari]]
|Amministratore locale =
|dinastia = [[Nazariantzi]]
|Partito =
|padre = Diran Nazariantz (Տիրան Նազարյանց)
|Data elezione =
|madre = Aznive Mahramadjian o Merametdjian
|Lingue ufficiali =
|consorte = Maddalena Decosmis ([[Costantinopoli]], [[10 febbraio]] [[1913]]); Maria Lucarelli ([[Casamassima]], [[12 settembre]] [[1959]])
|Data istituzione =
|figli =
|Latitudine decimale =
|religione = [[Chiesa Apostolica Armena]]<br />[[Cattolicesimo]]
|Longitudine decimale =
|firma = Firma del poeta Hrand Nazariantz.jpg
|Latitudine gradi = 50
|firma1 =
|Latitudine minuti = 40
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 6
|Longitudine minuti = 48
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Altitudine =
|Superficie = 1249
|Note superficie =
|Acque interne =
|Abitanti = 193202
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 30 giugno 2006
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
|Prefisso =
|Fuso orario = +1
|Codice ISO =
|Codice statistico =
|Targa = EU
|Nome abitanti =
|Immagine localizzazione = Lage des Kreises Euskirchen in Deutschland.PNG
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.kreis-euskirchen.de/
}}
{{Bio
Il '''Circondario di Euskirchen''' è un [[Circondario rurale (Germania)|circondario]] della [[Germania]], situato nel nord-ovest dello [[Stati federati della Germania|stato federato]] della [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]. Confina con i circondari di [[Regione urbana di Aquisgrana|Aquisgrana]], [[Circondario di Düren|Düren]], con il [[Rhein-Erft-Kreis]], il [[Rhein-Sieg-Kreis]], i circondari di [[circondario di Ahrweiler|Ahrweiler]], [[circondario di Daun|Daun]] e [[Eifelkreis Bitburg-Prüm|Bitburg-Prüm]], oltre che con la provincia [[Belgio|belga]] di [[Liegi (provincia)|Liegi]].
|Nome = Hrand
|Cognome = Nazariantz
|PreData = in [[lingua armena|armeno]] Հրանտ Նազարյանց
|Sesso = M
|LuogoNascitaLink = Scutari (Turchia)
|LuogoNascita = Scutari
|GiornoMeseNascita = 8 gennaio
|AnnoNascita = 1886
|NoteNascita = <ref name="annonascita" />
|LuogoMorte = Bari
|GiornoMeseMorte = 25 gennaio
|AnnoMorte = 1962
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = poeta
|Attività3 = giornalista
|Nazionalità = armeno
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|Immagine = Nazariantz_cantatore.jpg
|Didascalia = Ritratto di Hrand Nazariantz opera di [[Domenico Cantatore]]. L'originale è andato perduto.
}}
 
==Grafia del nome==
[[File:Firma del poeta Hrand Nazariantz.jpg|miniatura|sinistra|Firma in Lingua Italiana di Hrand Nazariantz]]
[[File:Hrand Nazariantz Armenian Signature.jpg|miniatura|sinistra|Firma in Lingua Armena di Hrand Nazariantz]]
È possibile trovare diverse varianti della traslitterazione in caratteri latini del nome armeno Հրանտ Նազարյանց.
La motivazione è da attribuire alle modalità diverse di lettura dell'Armeno Orientale e di quello Occidentale, e, più esattamente alle differenti traslitterazioni dei medesimi segni grafici.<br />
Da ''Nazariantz'' si passa infatti a ''Nazaryans<nowiki>'</nowiki>'', ''Nazaryants'', ''Nazariants'' o anche a ''Nazarianc<nowiki>'</nowiki>'', e al più raro ''Nazareants''. Dovendoci però attenere alla firma dell'autore in caratteri latini, il cognome resta ''Nazariantz'', come dimostrato da numerosi reperti fotografici.
 
==Biografia==
===Gli esordi===
 
Nasce a [[Scutari (Turchia)|Scutari]] distretto asiatico di [[Costantinopoli]] l'8 gennaio [[1886]]<ref name="annonascita">L'anno di nascita non è però certo ma presunto dai documenti italiani e dalle dichiarazioni personali del poeta. La data del [[1886]] ha suscitato numerosi dubbi. Yervant Ter Khachatrian nel suo saggio ''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'' sostiene che la data più probabile sia il [[1877]] mentre nella biografia contenuta nel volume ''Tre poemi'' (1924) la data di nascita indicata è 8 gennaio [[1880]].</ref>, da [[Diran Nazarian]] (Տիրան Նազարյան) <ref> Sono poche le informazioni sull'attività di Diran Nazarian. Probabilmente egli fu anche agente commerciale [[Goldsmith Brothers]] e il suo indirizzo coincide quello della stessa compagnia "16-17 Korassandjian Han, Stamboul, Constantinople" </ref>, "oratore, patriota fiero" imprenditore e deputato dell'assemblea nazionale armena per il distretto di [[Kumkapı]], e Aznive Meramedjian (Merametdjian) (Մէրամէթճեան). Tra i suoi antenati illustri vi fu il nonno paterno [[Liparid Nazarian]] e lo zio [[Stepanos Nazarian]]<ref>. Tanto [[Stepanos Nazarian]] quanto [[Liparid Nazarian]] utilizzavano il cognome quasi sempre nella forma senza il "ts" o "tz" che probabilmente fu introdotta dallo stesso Hrand.</ref> ma anche il nonno materno [[Avedis Meramedjian]].
Nella stessa capitale frequenta a partire dal [[1898]] il famoso [[Collegio Berberian]] (Պէրպէրեան վարժարան) fondato da [[Retheos Berberian]] ma se ne allontana dopo aver intrapreso una relazione con la figlia dello stesso Retheos, [[Mannig Berberian]] (1883–1960), e averla chiesta in sposa.
 
Nel [[1902]] si reca a [[Londra]] per completare gli studi superiori ospite "presso un'antica famiglia dell'aristocrazia inglese". Nello stesso anno completa la prima stesura della raccolta ''I Sogni crocifissi''.
 
Nel [[1905]], a [[Parigi]], si iscrive alla [[Sorbona]] ed entra in contatto con il [[Movimento di Liberazione Nazionale dell'Armenia]] anche grazie all'intervento dell'attivista poi diplomatico [[Mikael Varandian]].
 
Nel [[1907]], le cattive condizioni di salute del padre gli impongono di rientrare in [[Turchia]], per assumere la direzione dell'industria di famiglia, affermata nella produzione di tappeti e merletti, che dava lavoro a circa duemila operaie, e si estendeva tra i quartieri di [[Scutari (Turchia)|Scutari]], [[Kumkapı]], [[Kadıköy]].<br />
A questo impegno di lavoro in fabbrica affianca un'intensa attività pubblicistica e letteraria.
 
=== Attività politica e letteraria in Turchia ===
L'[[8 agosto]] [[1904]] pubblicò una poesia dal titolo «Ջութակը» (Violino) sulla rivista «Biwrakn» (in armeno «Բիւրակն»).
 
Nel [[1908]], con [[Dikran Zaven]], assume la direzione del giornale ''[[Surhantag]]'' (in armeno Սուրհանդակ) («Il Messaggero»); nel [[1909]] dà vita, in collaborazione con [[Karekin Gozikyan]], anche noto come Yassalem, fondatore a [[Costantinopoli]] del primo sindacato dei lavoratori della stampa in [[Turchia]] (Matbaa Isçileri Meslek Birligi)<ref>,''[http://en.internationalism.org/internationalreview/201302/6414/development-left-wing-armenian-and-macedonian-socialism The development of the Left Wing of Armenian and Macedonian socialism]''.</ref>, al settimanale politico-letterario ''[[Nor Hosank]]'' (in armeno «նոր հոսանք») («Nuova corrente») e fonda con il romanziere [[Rupen Zartarian]] e con il drammaturgo ''[[Levon Shant]]'' la rivista d'arte e di polemica ''[[Բագին]]'' (Bagin). Di questa rivista sarà collaboratore anche Atom Yarjanian (in arte [[Siamanto]]). Collaborò con le riviste [[Escoul]], [[Scepor]], [[Dreptatea]] di [[Bucarest]].
 
Nel [[1910]] cerca di fondare con [[Costan Zarian]] e [[Kegham Parseghian]] un cenacolo di arte innovatrice intorno a ''Les volontés folles''. Nel medesimo ambito esce a [[Costantinopoli]], corredato da illustrazioni del caricaturista Enrico Novelli, in arte [[Yambo]], l'importante saggio su ''F. T. Marinetti e il [[futurismo]] (F. T. Marinetti ei apagajapaštoitiine)''. Nello stesso anno pubblica la prima edizione di una raccolta di poesie che lo imporrà definitivamente come figura di punta del cosiddetto [[simbolismo]] poetico in lingua armena, "I Sogni Crocifissi", i cui primi abbozzi risalivano agli anni londinesi. Si legge inoltre sul numero volume XXXI della rivista "Il Borghese" che sul finire di quest'anno Nazariantz avrebbe accompagnato [[Filippo Tommaso Marinetti]] in [[Russia]]. La circostanza è, però, dubbia, non solo perché non suffragata da altre testimonianze, ma soprattutto perché appare smentita da Lucini che in una lettera del 22 marzo 1913<ref>Domenico Cofano,''Il Crocevia dell'Occulto. Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', [[Fasano]], Schena, 1990, pp. 142 e segg.</ref> mette in guardia l'amico dai comportamenti di Marinetti sul piano personale, lasciando così intendere che i due non si fossero mai conosciuti prima di persona.
 
[[File:Nazariantz.jpg|thumb|Hrand Nazariantz e [[Karekin Gozikyan]].]]
A partire dal [[1911]] risulta in rapporti epistolari con [[Filippo Tommaso Marinetti]], [[Gian Pietro Lucini]], [[Libero Altomare]] e si impegna, con saggi e traduzioni in [[lingua armena]], a far conoscere la loro opera poetica assieme a quella di [[Corrado Govoni]] e di [[Enrico Cardile]], nel quadro di una più ampia opera di svecchiamento della letteratura in lingua armena alla luce anche delle importanti vicende storico letterarie italiane e francesi. Nello stesso anno [[Yenovk Armen]] pubblica un saggio dal titolo ''Hrand Nazariantz e i suoi Sogni Crocifissi''. Dello stesso anno si conoscono anche due lettere di Nazariantz indirizzate al futurista [[Mario Betuda]]. Questo materiale testimonia la volontà di Nazariantz, a quella data, di dare alle stampe a Costantinopoli una antologia di poesia futurista. Le lettere sono conservate a [[Bassano del Grappa]] nel [http://www.nuovabibliotecamanoscritta.it/Generale/ricerca/AnteprimaManoscritto.html?codiceMan=69533&tipoRicerca=S&urlSearch=area1%3Dnazariantz&codice=&codiceDigital= Museo Biblioteca Archivio].
 
In tale filone è da iscriversi anche il volume in armeno dal titolo tradotto ''Tasso e i suoi traduttori Armeni''. Il saggio era preceduto da una lettera di presentazione di un linguista, filologo e traduttore di [[Dante]], padre [[Arsen Ghazikian]] della [[Congregazione Mechitarista di Venezia]]. Questa pubblicazione, avente per argomento le traduzioni in lingua armena di [[Torquato Tasso]], esce per i tipi della casa editrice Arzouman di [[Costantinopoli]] nel [[1912]]. Sempre nel 1912 viene pubblicata la riedizione dei ''Sogni Crocifissi'' che lo impone all'attenzione di pubblico e critica.
Sempre nel [[1912]] fu direttore del settimanale ''Բագին'' (Bagin) appendice letteraria della rivista ''[[Azadamard]]'' («Ազատամարտ») ("Combattenti della Libertà").
Lavorò per molti altri giornali e riviste come ''[[Masis (periodico)|Masis]]'', ''Loys'', ''Chant'' di [[Meroujan Barsamian]], ''[[Azadamard]]'', ''Biwzandion'', ''[[Arevelk]]'', ''[[La Patrie (giornale)|La Patrie]]'' giornale in lingua francese diretto da [[Jean Minassian]], ''[[Manzume i efkar]]'' pubblicati a [[Costantinopoli]], ''[[Arevelean mamul]]'', ''[[Hay grakanutivn]]'' pubblicati a [[Smirne]], ''[[Garun]]'', rivista di [[Mosca (Russia)|Mosca]].
 
Dal [[1913]] apparvero le versioni originali dei testi; ''Aurora, anima di bellezza''; ''Gloria victis''; ''La corona di spine''; ''Il grande cantico della cosmica tragedia'' e del saggio sulla poetessa [[Heranush Arshagyan]] prematuramente scomparsa.
 
Impegnato in questi anni ad ottenere il sostegno degli intellettuali europei alla causa armena, trova in Italia diversi sostenitori. Tra questi [[Giovanni Verga]], [[Luigi Pirandello]] e in seguito anche [[Umberto Zanotti Bianco]], e molti altri noti intellettuali italiani ed europei legati alle fratellanze massoniche e rosacrociane.
 
Nel 1913 è costretto a lasciare la sua terra a causa del definitivo tracollo finanziario dell'industria paterna, probabilmente causato dalla politica anti-armena che caratterizzò gli ultimi anni dell'[[Impero Ottomano]] prima del vero e proprio [[Genocidio]]. Per questo si rifugiò nel [[Consolato (diplomazia)|Consolato]] italiano di [[Costantinopoli]] dove sposò la cantante e ballerina italiana, Maddalena De Cosmis, detta Lena, e originaria di [[Casamassima]], in provincia di Bari. Il matrimonio ebbe luogo il 10 febbraio. Nella primavera dello stesso anno si reca esule a [[Bari]]. Tale unione è stata letta da alcuni avversatori di Nazariantz come un lasciapassare per la fuga in Italia. Secondo alcuni amici del poeta il matrimonio avrebbe avuto solo l'effetto di velocizzare l'espatrio, che non sarebbe la quindi la causa principale del matrimonio. I due probabilmente convivevano, cosa insolita per l'epoca e per le abitudini della comunità armena, già da anni, o comunque fra di loro doveva esserci una relazione stabile. Infatti, già a partire dal [[1911]] il poeta [[Gian Pietro Lucini]], cita la De Cosmis in alcune lettere indirizzate all'amico di Nazariantz. Già due anni prima del matrimonio, infatti, intestava le sue lettere alla "famiglia De Cosmis-Nazariantz" presso "Ufficio Postale Italiano di [[Galata (Istanbul)|Galata]]", quartiere occidentale di Costantinopoli, dove probabilmente la coppia risiedeva. In seguito almeno in un paio di occasioni conclude le sue lettere [[22 marzo]] [[1913]] e del [[1º maggio]] [[1913]] con cordiali saluti e ossequi alla De Cosmis anche da parte propria e della propria moglie, finendo inoltre il 24 maggio dello stesso anno con porgere auguri di pronta guarigione alla stessa Lena, evidentemente affetta da qualche infermità.<ref>Domenico Cofano,''Il Crocevia dell'Occulto. Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', Fasano, Schena, 1990, pp. 144 e segg.</ref>
 
A quegli anni risalgono molte altre amicizie con noti letterati armeni tra cui [[David Ananun]], [[Avetik Isahakyan]], [[Shushanik Kurghinyan]], [[Arsciak Ciobanian]].
 
===Attività letteraria in Italia===
[[File:Hrand Nazariantz in Italia.jpg|thumb|Hrand Nazariantz presso i giardini di Piazza Garibaldi a [[Bari]] si diletta di botanica]] Giunto in Italia, intensificò i rapporti sia con esponenti della diaspora armena che con protagonisti della cultura italiana, francese ed inglese, recandosi anche all'estero per motivi di studio. Nello stesso periodo fu assunto come docente di lingua francese e inglese presso l'Istituto Tecnico, Nautico, e Professionale di [[Bari]].
 
Nel [[1915]] collabora alla rivista bolognese ''Il Ritmo'' e le edizioni Laterza pubblicano, come primo volume della collana ''Conoscenza ideale dell'[[Armenia]]'' da lui diretta, il suo saggio sul poeta armeno [[Bedros Turian]], con presentazione di [[Enrico Cardile]], che provvederà anche a tradurre, per le edizioni della rivista ''Humanitas'' di Bari, ''I sogni crocefissi'' ([[1916]]), ''Lo specchio'' ([[1920]]) e ''Vahakn'' (1920). Dell'anno successivo è l'inizio della collaborazione a ''[[La Tempra]]'' di [[Renato Fondi]], con la quale instaurerà un assiduo e duraturo rapporto.
 
In seguito Nazariantz entra in contatto con alcune riviste d'avanguardia siciliane che ospitano suoi contributi: ''"La Scalata"'' ([[1917]]), ''"La Vampa Letteraria"'' (1917) e ''"La Spirale"'', dove nel [[1919]] è pubblicato un brano del poema ''"Lo Specchio"''.
A Bari diviene amico di [[Franco Casavola]] e si impegna a promuoverne la produzione musicale. I due collaborano ad organizzare, con l'aiuto di [[Giuseppe Laterza]], Giacomo Favia, Tina Suglia e altri, la serata futurista al [[Teatro Piccinni]] di Bari, del 26 settembre [[1922]].
Pochi mesi dopo, il 2 gennaio [[1923]], il programma della serata futurista al [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita]] di Bari include l'"azione mimico-drammatica" intitolata "Lo Specchio", con musiche di [[Franco Casavola]] ispirate al poema di Nazariantz.<br />
[[Massoneria in Italia|Massone]], il 20 settembre dello stesso anno [[1923]] la neonata [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana]] riunitasi in sessione straordinaria lo elesse Primo [[Gran Sorvegliante]].<ref>Natale Mario Di Luca,''Arturo Reghini. Un intellettuale neo-platonico tra Massoneria e Fascismo'', Roma, Atanòr, 2003, p. 72.</ref>
Nel [[1924]] la casa editrice [[Alpes]] di [[Milano]] pubblica, nella traduzione di [[Cesare Giardini]] che ne risultava anche il curatore, la raccolta "Tre poemi", che comprende ''"Il Paradiso delle Ombre"'', ''"Aurora anima di bellezza"'', ''"Nazyade fiore di Saadi"''.
 
Nel [[1926]] dopo anni di strenuo lavoro e interessamento di varie esponenti della politica e della cultura riuscì ad inaugurare il villaggio [[Nor Arax]], con annessa fabbrica di tappeti orientali, alla periferia di [[Bari]]. Tale villaggio fu sovvenzionato e voluto fortemente in particolare dal senatore [[Luigi Luzzatti]] e dal conte [[Umberto Zanotti Bianco]], presidente dell'ANIMI. Di tale esperienza Zanotti Bianco riferì nei suoi carteggi<ref>ANIMI, Fondo Umberto Zanotti Bianco, 1928-1929</ref> e nel suo scritto dal titolo ''Profughi Armeni''<ref>[[Umberto Zanotti Bianco]], [[Tra la perduta gente]]; Coll. Arcobaleno n. 17, Milano: [[Arnaldo Mondadori]], 1959</ref>. poi pubblicato nella raccolta [[Tra la perduta gente]]<ref>recentemente ripubblicato [[Umberto Zanotti Bianco]],'' Tra la perduta gente''; prefazione di Aldo Maria Morace; Coll. Biblioteca delle regioni: Scrittori di Calabria n. 18, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2006, ISBN 88-498-1555-7</ref>
 
Dopo il [[1939]] collaborò con [[Radio Bari]] sia alla direzione artistica, sia tenendo conversazioni radiofoniche su letterati, musicisti, dalla [[Romanticismo]] alla sua epoca. Negli stessi anni fondò le riviste di ispirazione simbolico-massonica "Graal" (1946) e "Graalismo" (1958) diretta insieme all'amico poeta e scrittore calabrese [http://www.rizziconimia.com/B2-potitogiorgio.htm Potito Giorgio]. Su entrambe le pubblicazioni periodiche comparvero scritti tra gli altri di [[Giuseppe Ungaretti]], [[Ada Negri]], [[Liliana Scalero]], [[Elpidio Jenco]], [[Giuseppe Villaroel]], [[Lionello Fiumi]], [[Charles Plisnier]] e di altri, illustrazioni di noti e meno noti pittori, tra di essi da ricordare [http://www.nicolaciletti.it/Canale1%20Uomo/fryda.htm Fryda Laureti Ciletti].
 
Nel [[1946]] pubblicata la traduzione italiana de "Il Grande Canto della Cosmica Tragedia", che fino a quel momento aveva circolato sotto il titolo di "Il Grande Canto della Tragedia Cosmica" ed era apparso su a stralci su vari periodici letterari.<br />
Nel [[1951]] diede alle stampe il "Manifesto Graalico". In esso, da considerarsi epilogo delle avanguardie italiane, Nazariantz e gli altri firmatari affidavano la soluzione del rapporto intellettuale-società al primato della cosiddetta "arte assoluta".<br />
Nel [[1952]] fu pubblicata l'ultima silloge dal titolo "Il ritorno dei poeti".
 
Nel [[1953]] un cospicuo numero di intellettuali italiani e stranieri propose al comitato per l'assegnazione del [[Premio Nobel per la Letteratura]] la sua candidatura. Il premio fu assegnato quell'anno a [[Winston Churchill]]. Allo stato della documentazione ritrovata, le richieste avanzate a nome di Nazariantz mettono in luce una scarsa efficacia da parte dei richiedenti e ben se ne comprende il loro non accoglimento.
 
=== Gli ultimi anni ===
[[File:Hrant Nazariantz.jpg|thumb|Hrand Nazariantz ormai anziano nella sua abitazione di via Calefati 200 a [[Bari]].]]
Gli ultimi anni di vita furono caratterizzati dall'acuirsi delle ristrettezze economiche che lo avevano afflitto per tutta la sua vita da apolide. Alla fine degli anni cinquanta fu ricoverato in un ospizio a [[Conversano]], vivendo circondato dall'affetto e dalla stima di alcuni giovani amici conversanesi e non, che ne vollero riscoprire l'enorme valore umano e intellettuale.
 
Negli ultimi anni, verificata la nullità del primo matrimonio, e morta anche Vittoria Strazzaboschi sua fedele compagna per molti anni, convolò a nozze con signora Maria Lucarelli.
Morì nel [[1962]]. Da [[Conversano]], cittadina tanto amata, si era trasferito a [[Casamassima]], sempre in [[provincia di Bari]], nel 1960. Qui abitava in condizioni di quasi totale indigenza con la seconda moglie Maria Lucarelli (scomparsa nell'aprile 2011).
Per tutta la vita mantenne una estrema ammirazione per il gentil sesso, in cui ebbe a intravedere la simbologia miriamica, legata, forse, agli insegnamenti mistico-esoterici di [[Giuliano Kremmerz]].
 
Attualmente riposa nella la Necropoli di [[Bari]], in un loculo quasi anonimo, che reca solo indicazione del nome le date di nascita e di morte, e la definizione di "Poeta"<ref>[https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.com/2018/11/hrand-nazariantz-la-sua-tomba-la-memoria.html Hrand Nazariantz, la sua tomba e la memoria]</ref>.
 
== Citazioni ==
[[File:Hran Nazariantz Tomb.jpg|thumb|Tomba di Hrand Nazariantz nel Cimitero di Bari]]
Il poeta siciliano [[Enrico Cardile]], scrisse di lui:
{{Citazione|Nazariantz è un uomo di un’energia inesauribile, di una costanza eccezionale, di un entusiasmo portentoso, affascinante nella sua modestia risoluta. Il suo entusiasmo riesce comunicativo, la sua passione diventa epidemica, se lo conoscete lo amerete, se lo amate vi sentite disposto a dividerne i rischi e a dedicarvi alla sua Causa.}}
 
[[Daniel Varujan]], noto poeta armeno, scriveva:
{{Citazione|Nazariantz ha composto poemi che possono eguagliare nel loro splendore profondo quelli di [[Stéphane Mallarmé]], poeta francese. La sua anima ha infatti un’eccezionale affinità con l’anima del principe dei poeti. Anima sempre tesa verso un’ebbrezza sconosciuta e indefinita che si può appena percepire attraverso l’umana aspirazione. Le sue immagini sono di una profondità suggestiva. Nazariantz è un poeta luminoso.}}
 
==Opere poetiche ed epistolari==
* Ջութակը, (trasl. Jutaky), (trad. Il Violino), in ''Բիւրակն'' (trasl.Byurakn), [[Costantinopoli]], 8 agosto 1904 (N. 32).
* Հի՛ն, մոռցըւած եղանակի մը նման, (a [[Heranush Arshagyan]]), 1906 poi in Հերանոյշ Արշակեան: Իր կեանքը եւ բանաստեղծությունները, [[Costantinopoli]], Ter-Nersesian, 1910.
* ''Խաչուած երազներ'', (trasl.''Khachuats yerazner''), (trad.''Sogni Crocifissi''), Constantinopoli, Tēr-Nersēsean, 1912.
* ''I sogni crocefissi'', versione italiana di [[Enrico Cardile]]; con una premessa del traduttore e note bio-bibliografiche, [[Bari]], Humanitas, 1916.
* ''Farfalle'', da ''Il grande canto della tragedia cosmica', omaggio del poeta armeno a Bari ospitale'', Bari, S.T.E.B., 1916.
* ''Muoio di sete...'', da ''La tristezza delle rosee nudità'', canto e pianoforte di [[Franco Casavola]], parole di Hrand Nazariantz, Milano, Ricordi e C., 1920.
* ''Lo specchio'', versione italiana di [[Enrico Cardile]], Bari, Humanitas, 1920.
* ''Vahakn'', versione italiana di [[Enrico Cardile]], Bari, Humanitas, 1920.
* (a cura di) [[Alfons Maseras]], ''Nazariantz: Las mejores poesías (líricas) de los mejores poetas'', Barcellona. Editorial Cervantes, 1920.
* da Il Grande Canto della Tragedia Cosmica: XI motivo, in ''Fantasma'' di Roberto Marvasi, organo ufficiale degli Atti dell'Associazione nazionale per il Movimento dei Forestieri, Pro Italia, anno VI, 31 agosto - 1 settembre 1921.
* in ''Prisma. Revista Internacional De Poesía''. Vol II. N. 03, Luglio 1922.
* Bella e inquieta anima del mondo: grande Poema di libertà (Primo motivo), in ''Fantasma'' di Roberto Marvasi, organo ufficiale degli Atti dell'Associazione nazionale per il Movimento dei Forestieri, Pro Italia,, anno VIII, 28 febbraio 1923.
* ''Tre poemi'', tradusse dall'armeno [[Cesare Giardini]], Milano, Alpes, 1924.
* "Bari - Ode" in ''Terra di Puglia'', anno I n.01, 1930.
* [[Corrado Fruttero]], ''O sonno, sonno, nostra ultima festa'', dal ''Paradiso delle Ombre di Hrand Nazariantz'', traduzione dall'armeno di [[Cesare Giardini]]. Poemetto per canto e pianoforte, Bologna, Bongiovanni, 1935.
* ''Diciotto Liriche armene: Raccolte e presentate da [[Glauco Viazzi|Jusik Achrafian]]'', Roma, Edizioni "HIM", 1939.
* Ode a l'Italia in ''ABC. Rivista d'Arte'', anno VIII, n. 09, 1939
* ''Il Grande Canto della Cosmica Tragedia: Hur Hayran''. Versione italiana di [[Enrico Cardile]], con un'allocuzione estetico ermetica di [[Eli Drac]]. Xilografie di [[Piero Casotti]], Bari, Ed. Gioconda, 1946 e 1948.
* ''Il ritorno dei poeti ed altre poesie'', [[Firenze]], Kursaal, 1952.
* in [[Umberto Zanotti-Bianco]], ''Carteggio'', Bari, Laterza, 1987 e 1989 (2 vol.)
* ''Il crocevia occulto: Lucini, Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', (Epistolario Lucini-Nazariantz), a cura di Domenico Cofano, [[Fasano]], Schena, [[1990]].
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to [[Yenovk Armen]], in ''Bazmavep: Hayagtakan banasirakan grakan handes'', N. 164, 2006, pp.&nbsp;312–413.
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to [[Yenovk Armen]], in ''Bazmavep: Hayagtakan banasirakan grakan handes'', N. 165, 2007, pp.&nbsp;323–380.
* ''Աստեղահեւ մենութիւն - ընտրանի'' (Solitudini Stellate - Selezione), a cura di Yuri Khachatryan, Yerevan, Sargis Khachhent-Printinfo, 2008.
* ''I Sogni Crocifissi'', poesie scelte a cura di Dorella Cianci, [[Foggia]], Sentieri Meridiani, 2011.
 
==Opere di critica letteraria e politica==
 
[[File:F. T. Marinetti ei Apagajapaštoitiine.jpeg|thumb|F.T. Marinetti e il Futurismo, stampato a Costantinopoli da Onnik Barseghian e Figli, 1910]]
* prefazione a [[Elia Demirgibashian]], ''Եղիա Տէմիրճիպաշեանի սիրային նամակները, 1886-1889: երկու ինքնատիպ լուսանկարներով եւ իր ձեռագիր մէկ նամակով'', (trasl. ''Eghia Tēmirchipasheani sirayin namaknerě, 1886-1889: erku inkʿnatip lusankarnerov ew ir dzeṛagir mēk namakov''), (trad. Lettere d'Amore 1886-1889: con una lettera manoscritta e due foto originali), [[Costantinopoli]], Ter-Nersesean, [[1910]].
* ''Ֆ.Թ. Մառինէթթի եւ ապագայապաշտութիւնը'', (trasl.''F. T. [[Marinetti]] ei Apagajapaštoitiine''), (''trad. F.T. Marinetti e il [[Futurismo]]''), [[Costantinopoli]], Onnik Barseghian e Figli, [[1910]].
* ''[[Հերանոյշ Արշակեան]]: Իր կեանքը եւ բանաստեղծությունները'' (trasl.''[[Heranush Arshagyan]]: Ir keank'y yev banasteghtsut'yunnery''), (trad.''[[Heranush Arshagyan]]: la sua vita e poesie''), [[Costantinopoli]], Ter-Nersesian, [[1910]].
* ''Դասսօ եւ իր հայ թարգմանիչները'', (trad. ''Tasso e i suoi traduttori Armeni''), con una lettera di [[Arsen Ghazikian]], Constantinopoli, տպ. Օնիկ Արզումանի, 1912.
* prefazione a [[Shahan Natalie]], ''Սէրի եւ ատելութեան երգեր.'', (tras. Seri yev atelut'yean yerger), (trad.[[Shahan Natalie]], Canzoni d'Amore e d'Odio), [[Boston]], [[Hayrenik]], 1915.
* ''[[Bedros Tourian]], Poeta armeno: dalla sua vita e dalle sue pagine migliori, con un cenno sull'arte armena'', in collaborazione con [[Franco Nitti Valentini]], con una presentazione di [[Enrico Cardile]], [[Bari]], [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1915.
* prefazione a [[Bernardino Fienga|Dino Fienga]], ''Armenia sanguinante'', [[Napoli]], ed. G. Borrelli, 1916.
* La soluzione secondo un armeno, in "La nuova rassegna", 20 maggio 1916
* ''L'[[Armenia]], il suo martirio e le sue rivendicazioni'', con introduzione di [[Giorgio D'Acandia|Umberto Zanotti Bianco]], [[Catania]], Battiato, 1916.
 
[[File:Eghia Tēmirchipasheani sirayin namaknerě, 1886-1889, Constantinopoli, Dēr-Nersēsean, 1910.jpg|miniatura]]
 
* ''I Trovieri dell'Armenia nella loro vita e nei loro canti: con cenno sui canti popolari armeni'', prefazione di [[Ferdinando Russo]], [[Bari]], Humanitas, 1916.
* ''[[Arsciak Ciobanian]]: nella sua vita e nelle sue pagine migliori'', in collaborazione con [[Mario Virgilio Garea]]; con prefazione di [[Mario Pilo]], Bari, Humanitas, 1917.
* prefazione a ''La grasta di basilico: leggenda trecentesca siciliana'' in ''Teatro siciliano'' di [[Francesco De Felice]], [[Catania]], ed. Vincenzo Giannotta, 1923.
* ''L'arte di [[Armenia]]'', Bari, Laterza, 1924.
* commento a [[Ettore Palmieri]], ''La scheda dei sogni'', con una lettera di [[Guido da Verona]], xilografie di [[Piero Casotti]], [[Bari]], S.E.T., 1929.
* prefazione a [[Luciano Landi]], ''Alle 5, la sera di Natale (I poveri): dramma in 3 atti'' con lettera-prefazione di Hrand Nazariantz, [[Milano]]-[[Roma]], Gastaldi, [[1948]].
* premessa a [[Milena Cianetti Fontani]], ''Consolazione: liriche'', Milano, Gastaldi, 1950.
* prefazione a [[Cecilia Picciola Ferri]], ''Polyphylla'', Urbino, Ist. Statale D'arte, 1950.
* prefazione di Hrand Nazariantz tradotta da [[Aldo Capasso]] a [[Antonio Quaremba]], ''Il cielo e la terra'', [[Napoli]], Ed. La Fiaccola, 1954.
* prefazione a [[Enzo Contillo]], ''Per più placati lidi: LIRICHE'', [[Roma]], Conte, 1954.
* a cura di Tiziano Arrigoni,''Armenia: lo sterminio dimenticato'', [[Piombino]], La bancarella, 2008. (riedizione di ''L'Armenia, il suo martirio e le sue rivendicazioni'' del [[1916]], con un saggio del curatore e note biografiche sull'autore)
* ''L'Armenia. Il suo martirio e le sue rivendicazioni'', edizione critica del [[Centro Studi Hrand Nazariantz]] di [[Bari]], a cura di [[Cosma Cafueri]] e revisione bibliografica di [[Carlo Coppola]], con postfazione di [[Anahit Sirunyan]], [[Bari]], [[FaL Vision]], [[2016]].
 
==Note==
 
<references/>
 
==Bibliografia==
Dal [[1932]] comprende anche il territorio prima facente parte del circondario di [[Rheinbach]], e nel [[1975]] ha inglobato anche il circondario di [[Schleiden]].
 
* [[Yenovk Armen]], ''Hrand Nazariantz e i suoi Sogni Crocifissi'', Costantinopoli, Der Nersessian, 1911
Ha una popolazione di circa 190.000 abitanti, distribuiti su 1.249 [[Chilometro quadro|km²]].
* Atrushan (pseud. di [[Simon Eremian]]), Հրանտ Նազարեանց: Ուսումնասիրական ակնարկ մը, Ղալաթիա, տպ. Շանթ, 1912. (trad. ''Hrand Nazariantz: Introduzione allo studio)'', Galata, Edizione di Shant, 1912.
* [[Enrico Cardile]], ''Le Cause dello sfacelo della Turchia Contemporanea'' in "L'Asino: settimanale illustrato", 8 dicembre 1912
* [[Enrico Cardile]], ''Un Simbolista Armeno: Hrand Nazariantz in "Aprutium"'', Ottobre-Novembre 1912, Fasc X-XI.
* [[Giuseppe Cartella Gelardi]], ''Per la traduzione italiana de "I sogni crocefissi" di Hrand Nazariantz'', Bari, Soc. tip. editrice barese, 1916
* [[Giulio Gaglione]], ''La benda sugli occhi: Primo saggio di una interpretazione generale della poesia contemporanea'', Napoli, Ed. delle "Crociere Barbare", 1919.
* [[Massimo Gaglione]], ''La Poesia di Hrand Nazariantz'', [[Marcianise]], autoedizione, 1918.
* [[Massimo Gaglione]], ''Nazariantz e [[Henri Barbusse|Barbusse]]'', [[Caserta]], 1921.
* [[Cesare Giardini]], Hrand Nazariantz, in ''I libri del giorno: rassegna mensile internazionale'', vol. 5, 1922
* [[Vicente Risco]], O Poeta armenio Hrand Nazariantz, in ''[[Nós: boletín mensual da cultura galega]]'', anno 2, n. 4 (31 xan. 1921), p.&nbsp;16-17
* [[Alfonso Maseras]], El poeta nacional de Armenia, [[Alfar]], T. 2, n. 33 (oct. 1923); p.&nbsp;63-64.
* [[Raffaele Carrieri]], Con Hrand Nazariantz al villaggio armeno “Nor Arax”, in ''[[Il Mezzogiorno]]'', 15-16 novembre 1927.
* [[Guido Resta]], Un poeta in esilio: H. Nazariantz, in ''[[Augustea]]. Politica - Economia - Arte'', Anno III - N. 15, 15 agosto 1927.
* [[Domenico Tarantini]], Compie trentatré anni la repubblica del vecchio poeta, in ''[[Settimo Giorno]]'', 1958.
* [[Giuseppe Lucatuorto]], Un poeta cosmico: Hrand Nazariantz, in ''[[Il Corriere del giorno]]'', Bari 16 febbraio 1962.
* [[Pasquale Sorrenti]], ''Hrand Nazariantz. Uomo, poeta, patriota'', [[Bari]], Levante, 1978.
* Mara Filippozzi, ''Hrand Nazariantz. Poeta armeno esule in [[Puglia]]'', [[Galatina]], Congedo, 1987.
* a cura di Domenico Cofano, ''Hrand Nazariantz fra Oriente e Occidente: Atti del Convegno internazionale di studi (Conversano, 28-29 novembre 1987)'', [[Fasano]], Schena, 1987.
* Domenico Cofano, ''Il crocevia occulto. [[Lucini]], Nazariantz e la cultura del primo Novecento'', Fasano, Schena, 1990.
* [[Krikor Beledian]] (Գրիգոր Պըլտեան), ''Haigagan bakahabashdutiun yev Hrand Nazariantz'', (trad. Il futurismo armeno e Hrand Nazariantz), in ''Bazmavep, Revue d'etudes armeniennes'', Venezia, San Lazzaro, 1990, vol.3-4, (in armeno).
* Rosalia Chiarappa, ''L'emigrazione armena dopo Kemal Ataturk: il caso Nazariantz'', [[Milano]], Università degli studi di Milano, 1991/92
* [[Gabriella Uluhogian]], ''Hrand Nazariantz e [[Antonio Leopoldo Basso]]: pagine inedite di un'amicizia'', in ''Armenian History Materials in the Archives of Central Europe'', [[Erevan]], Sargis Xacenc, 2001, pp.&nbsp;116–136.
* Yervant Ter Khachatrian, [https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/2013/11/3.html''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'', (trad. ''Hrand Nazariantz è un poeta luminoso'')], in ''Azg Daily cultural online'', 29/04/2006 poi in centrostudihrandnazariantz.blogspot.it
* Paolo Lopane, Hrand Nazariantz, troviero d'Armenia, in ''Vie della Tradizione'', Anno XXXVII, N. 147 (settembre-dicembre 2007)
* Vartan Matiossian, Letters of Hrand Nazariantz to Yenovk Armen, ''Bazmavep, Revue d'etudes armeniennes'', Venezia, 2007, vol. 165, pp.&nbsp;323–380
* [[Krikor Beledian]] (Գրիգոր Պըլտեան), ''Haykakan Futurizm - Armenian Futurism'', [[Erevan]], Printinfo, 2009
* Magda Vigilante, Carteggio Hrand Nazariantz - Liliana Scalero. Storia di un'amicizia fraterna nel comune amore per la poesia e la cultura, in ''Aktamar'' Anno 4, Numero 69, 01 marzo 2009.
* [[Carlo Coppola]], Hrand Nazariantz, la storia di un uomo unico vissuto nel Sud, in ''LSD Magazine'', Bari 10 marzo 2011.
* AA. VV, ''Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore'', saggi di [[Cosma Cafueri]], Rosalia Chiarappa, Dorella Cianci, [[Carlo Coppola]], Paolo Lopane, introduzione di [[Lévon Boghos Zékiyan]], Bari, FaLvision, 2012, ISBN 978-88-96931-19-6.
* Francesco Medici, [http://incrocionline.wordpress.com/2012/08/23/2-speciale-hrand-nazariantz-2/#more-743 recensione a: ''Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore''], ''incroci'', n. 25, gennaio-giugno 2012, pp.&nbsp;133–134.
* Dorella Cianci, [http://incrocionline.files.wordpress.com/2012/07/cianci-su-nazariantz.pdf ''Nazariantz, poeta d'incrocio''], in ''Incroci'', n. 25, gennaio-giugno 2012.
* [[Radio Vaticana]] (in lingua armena) , [http://www.alikonline.ir/news/culture/item/123-հայազգի-նշանաւոր-դէմքերէն-հայ-մեծ-բանաստեղծ,-գրող-ու-հասարակական-գործիչ-հրանդ-նազարեանց ''Հայազգի նշանաւոր դէմքերէն - Հայ մեծ բանաստեղծ, գրող ու հասարակական գործիչ Հրանդ Նազարեանց''], 15 agosto 2013.
* Vito Antonio Leuzzi e Carlo Coppola, ''Profughi armeni a Bari tra istituzioni filantropiche e Chiesa cattolica nella crisi degli anni Trenta'', in ''Questione armena e Cultura europea'', [[Foggia]], Claudio Grenzi editore, 2013, ISBN 978-88-8431-551-9.
* [[Domenico Vittorio Ripa Montesano]], ''[http://notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it/2013/09/in-memoria-del-fratello-hrand-nazariantz.html In memoria del Fratello Hrand Nazariantz]'', notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it, 21 settembre 2013,
* Domenico Cofano,''Il poeta Hrand Nazariantz'' in ''Questione armena e Cultura europea'', [[Foggia]], Claudio Grenzi editore, 2013, ISBN 978-88-8431-551-9.
* Emilia Askhen De Tommasi, ''Nor Arax: storia del villaggio Armeno di Bari'', [[Bari]], LB edizioni, 2017, ISBN 978-88-9483-106-1.
 
==Collegamenti esterni==
==Città e comuni==
===Archivi===
Fanno parte del circondario undici comuni di cui cinque portano il titolo di [[Città (Germania)|Città]] (''Stadt''). Due delle cinque città portano il titolo di [[Media città di circondario (Germania)|Media città di circondario]] (''Mittlere kreisangehörige Stadt'').
* ANIMI, ''{{collegamento interrotto|1=[http://www.animi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=154:problema-armeno&catid=40:senza-sezione Galleria Fotografica A.N.I.M.I. sezione "Nor Arax"] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}''
* "Centro Studi Hrand Nazariantz", ''[http://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/ Centro Studi Hrand Nazariantz ]'',
* Centro Ricerche di Storia e Arte - Conversano, ''[http://centroricerche.com/archivi.php L'Archivio Nazariantz]''
 
===Saggi===
{|
* Paolo Lopane, Hrand Nazariantz, troviero d'Armenia, in "Vie della Tradizione", Anno XXXVII, N. 147 (settembre-dicembre 2007)
| width="33%" valign="top" | Città
* Մելանիա Բադալեան, ''Ի [http://www.azg.am/AM/mail_edit/2012012815 ՏԱԼԱՑԻՆԵՐԻ ՀԱՐԳԱՆՔԻ ՏՈՒՐՔԸՙ ՀՐԱՆՏ ՆԱԶԱՐՅԱՆՑԻՆ]'', ''azg.am'', 28/10/2012
# [[Euskirchen]], Media città di circondario (55.235)
* Carlo Coppola, ''[http://www.lsdmagazine.com/hrand-nazariantz-la-storia-di-un-uomo-unico-vissuto-nel-sud/6899/ Hrand Nazariantz, la storia di un uomo unico vissuto nel Sud]'', lsdmagazine.it
# [[Mechernich]], Media città di circondario (27.271)
* Huri Khachatryan, [https://centrostudihrandnazariantz.blogspot.it/2013/11/3.html''Hrand Nazariantz Luyisavor Panasdeghz'', (trad. ''Hrand Nazariantz è un poeta luminoso'')], in ''Azg Daily cultural online'', 29/04/2006 poi in centrostudihrandnazariantz.blogspot.it, azg.am
# [[Zülpich]] (20.153)
* (traduction) Georges Festa, [http://www.armenews.com/article.php3?id_article=52688 Nazariantz, un poète arménien à Bari], armenews.com
# [[Bad Münstereifel]] (18.988)
* Vito Ricci, ''[https://web.archive.org/web/20120323065731/http://www.modugno.it/archivio/2007/01/005627send.php Il legame millenario tra la Puglia e gli Armeni]'', modugno.it
# [[Schleiden]] (13.823)
* Vito Ricci, ''[https://web.archive.org/web/20071107055550/http://www.comunitaarmena.it/comunicati/nazariantz%20poeta%20armeno%20di%20bari.html Nazariantz, un poeta armeno a Bari]'', in comunitaarmena.it
| width="33%" valign="top" | Comuni
* Domenico Vittorio Ripa Montesano, ''[http://notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it/2013/09/in-memoria-del-fratello-hrand-nazariantz.html In memoria del Fratello Hrand Nazariantz]'', notiziariomassonicoitaliano.blogspot.it
# [[Weilerswist]] (16.354)
* Magda Vigilante, ''[http://www.filidaquilone.it/num009vigilante.html Il poeta Hrand Nazariantz e il Villaggio Armeno di Nox Arax]'', filidaquilone.it.
# [[Kall]] (11.983)
* Magda Vigilante, ''[https://web.archive.org/web/20121005054644/http://www.comunitaarmena.it/akhtamarIV.html Carteggio Hrand Nazariantz - Liliana Scalero. Storia di un'amicizia fraterna nel comune amore per la poesia e la cultura]'', comunitaarmena.it
# [[Blankenheim (Renania Settentrionale-Vestfalia)|Blankenheim]] (8.632)
# [[Hellenthal]] (8.518)
# [[Nettersheim]] (7.984)
# [[Dahlem (Renania Settentrionale-Vestfalia)|Dahlem]] (4.261)
|}
 
===Video===
<small>(dati aggiornati al 30 giugno 2006)</small>
* Valerio Droga, ''[https://www.youtube.com/watch?v=2mv3FKU6KI8&feature=player_embedded Nor Arax e Il ritorno della Memoria]'' in ''Nor Arax, enclave armena in territorio italiano'', Università degli Studi di Palermo, A.A. 2006-2007
* Delta TV, Carlo Coppola parla di Hrand Nazariantz, ''[http://www.youtube.com/watch?v=5gKb1DWkneY parte prima]'', ''[http://www.youtube.com/watch?v=40pF-UG-2W0 parte 2]'', 15/03/2011,
* Convegno, ''Hrand Nazariantz: Le Tracce e il Volto'', [http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AhUsZKgpIQY intervento biografico di Carlo Coppola], Conversano (Ba), Chiesa di San Giuseppe, 05/12/2011
* a cura di [[Enzo del Vecchio]], [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-10d3a86f-2233-4384-8a28-410e8fc37a48.html#p= Servizio Giornalistico "Il poeta Armeno"], 12/02/2012.
* a cura di [[Enzo del Vecchio]], [http://www.fvg.tv/WebTV/dettaglio?video.id=713&video.lingua.id=IT Servizio Giornalistico "Il poeta Armeno"], ESTOVEST - Puntata del 4 marzo 2012]
* Presentazione del volume "Un legame tra Nardò e l'Armenia" - intervento di Rosalia Chiarappa, [http://www.youtube.com/watch?v=2VGK_KdwiVs&noredirect=1 parte prima], [http://www.youtube.com/watch?v=UTXV1aRXCls&noredirect=1 parte seconda], Nardò (Le) 20/02/2012.
* Delta TV, ''[http://www.youtube.com/watch?v=Zr4GOmk7dgU Carlo Coppola parla di Hrand Nazariantz e Carmelo Bene]'', 10/03/2012,
* Presentazione del volume [http://www.youtube.com/watch?v=3H_KPqGnmGA Il Genocidio Armeno nella storia e nella memoria di Maria Immacolata Macioti], Lecce (Officine culturali ERGOT) 22/03/2012.
* Presentazione del volume [http://www.youtube.com/watch?v=68DPJ6CFzCk&feature=relmfu Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore], Bari (Libreria Laterza) 15/04/2012.
* Presentazione del volume [http://www.youtube.com/watch?v=9aDMf454NeU&feature=relmfu Hrand Nazariantz, Fedele d'Amore], Bari (Sala Consiliare del Comune) 20/02/2012.
* Inaugurazione della mostra ''[http://www.youtube.com/watch?v=3-kIoorJITQ Hrand Nazariantz: L'Oriente, le tracce, il volto ]'' , Acquaviva delle Fonti, 03/09/2012
 
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