Storia degli ebrei e Wilhelm Hippert: differenze tra le pagine

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{{Infobox militare
{{Avvisounicode}}
|Nome = Wilhelm Hippert
{{P|Voce troppo appiattita sul dettato biblico. Addirittura, in una sezione di storia, si rinvia, per approfondimenti, al Libro di Giosuè.|ebraismo|maggio 2018}}
|Immagine = Hippert Fokker.png
La '''storia del popolo ebraico''' risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai [[Patriarca (ebraismo)|patriarchi]] [[Abramo]], [[Isacco]] e [[Giacobbe]], che vissero a [[Canaan]] verso il [[XVIII secolo a.C.]]. {{chiarire|Storicamente}}, gli ebrei discendono in gran parte dalle [[Giuda (tribù)|Tribù di Giuda]] e [[Simeone (tribù)|Simeone]], e parzialmente da altre tribù [[israeliti|israelite]], specialmente quelle di [[Beniamino (Bibbia)|Beniamino]] e [[Leviti|Levi]], che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il [[Regno di Giuda]]. La prima menzione d'[[Israele]] come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla [[Stele di Merenptah]], che risale agli anni 1213-1203 a.C.<ref>{{Cita libro|cognome= Neusner|nome= Jacob|capitolo= ''ss.vv.''|titolo= A Short History of Judaism|editore= Fortress Press|anno= 1992|url= http://books.google.de/books?id=5Z3oZVjrDcgC&printsec=frontcover&dq=A+Short+History+of+Judaism:+Three+Meals,+Three+Epochs&hl=en&sa=X&ei=l8CYUb6kCMuArgfEtYCoAQ&ved=0CC0Q6AEwAA|cid= harv}}</ref>
|Didascalia = Willi Hippert accanto al suo Fokker D.VIIf della Jasta 74, con la sua caratteristica colorazione a scacchi
 
|Soprannome = Willi
== Fonti storiche ==
|Data_di_nascita = sconosciuta
{{Vedi anche|Cronologia della storia ebraica}}
|Nato_a =
Dato l'incontro-scontro degli Ebrei con i grandi imperi dell'antichità ([[Antico Egitto|Egizio]], [[Impero Assiro|Assiro]], [[Impero Babilonese|Babilonese]], [[Impero Persiano|Persiano]], [[Regno di Macedonia|Macedone]]) è possibile rintracciare nelle loro fonti storiche alcuni fugaci accenni a questo popolo.
|Data_di_morte = sconosciuta
Per il periodo attorno all'inizio dell'era cristiana, in concomitanza con l'incontro-scontro con l'[[Impero Romano]], sono preziosissimi gli scritti di [[Giuseppe Flavio]].
|Morto_a =
 
|Cause_della_morte =
In seguito la '''storia degli Ebrei''' si fonde con quella dell'occidente cristiano e con la sua storiografia.
|Luogo_di_sepoltura =
 
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
=== Periodi della storia ebraica ===
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
La storia degli ebrei e dell'[[ebraismo]] si può dividere in cinque periodi: (1) Antico Israele prima del [[giudaismo]], dagli inizi fino al 586 a.C.; (2) inizio del [[giudaismo]] nei secoli VI e V a.C.; (3) la formazione dell'[[ebraismo rabbinico]] dopo la [[assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] del [[Secondo Tempio]] nel [[70|70 d.C]].; (4) l'età dell'ebraismo rabbinico, dall'ascesa del [[cristianesimo]] al potere politico sotto l'imperatore [[Costantino il Grande]] nel [[312]] d.C. alla fine dell'egemonia politica del cristianesimo nel [[XVIII secolo]]; (5) l'età dell'ebraismo differenziato, dalla rivoluzione francese e americana al presente.
|Nazione_servita = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]
 
|Forza_armata = {{simbolo|War Ensign of Germany (1903-1918).svg|22}} [[Deutsches Heer (1871-1919)|Deutsches Heer]]
== Storia ebraica antica (ca. 1500 a.C. – 63 a.C.) ==
|Arma = [[Esercito]]
=== Israeliti (al 586 a.C.) ===
|Corpo = [[Luftstreitkräfte]]
{{vedi anche|Esodo (evento)|Libro di Giosuè}}
|Specialità = [[Aereo da caccia|Caccia]]
[[File:Rembrandt Harmensz. van Rijn 079.jpg|left|thumb|upright=0.7|[[Mosè]] con le [[Dieci comandamenti|Tavole dei Dieci Comandamenti]] (dipinto di [[Rembrandt]], [[1659]])]]
|Unità = [[Feldflieger Abteilung|FFA]] 227, [[Jagdstaffel 39|Jasta 39]], [[Jagdstaffel 74|Jasta 74]]
[[File:Viaggio di Abramo.svg|thumb|Viaggio di [[Abramo]] da [[Ur]] a [[Canaan]]]]
|Reparto =
[[File:Map Israel Judea 926 BC-fr.svg|thumb|[[Regno di Israele|Regni di Israele]] e [[Regno di Giuda|Giuda]] nel 926 a.C.]]
|Anni_di_servizio = 1914-1919
La storia dei primi ebrei e dei loro vicini è soprattutto quella della [[Mezzaluna Fertile]] e della costa orientale del [[Mediterraneo]]. Inizia tra quelle popolazioni che occupavano l'area compresa tra i fiumi [[Nilo]], [[Tigri]] e [[Eufrate]]. Circondata da antichi siti di cultura in [[Egitto]] e [[Babilonia]], dai deserti d'[[Penisola araba|Arabia]] e dagli altopiani dell'[[Asia Minore]], la terra di [[Canaan]] (grosso modo corrispondente al moderno [[Israele]], ai [[Territori palestinesi]], a [[Giordania]] e [[Libano]]) è stato un luogo di incontro tra [[civiltà]]. La terra era attraversata da antiche rotte commerciali e possedeva porti importanti sul [[Golfo di Aqaba]] e sulla costa del [[Mar Mediterraneo]], quest'ultima esponendola all'influenza di altre culture della Mezzaluna Fertile.<ref name="Johnson">Paul Johnson, [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_the_Jews.html?id=VIKGCHT1sbwC&redir_esc=y ''A History of the Jews''], HarperCollins, 1988, Parte I.</ref>
|Grado = Offizierstellvertreter
 
|Ferite =
Secondo le [[Tanakh|sacre scritture ebraiche]], che divennero la [[Bibbia ebraica]], gli ebrei discendono dall'[[Israeliti|antico popolo di Israele]] che si stabilì nel paese di Canaan tra la costa orientale del Mediterraneo ed il [[Giordano (fiume)|Giordano]]. Antichi scritti [[lingua ebraica|ebraici]] descrivono i "[[Figli di Israele]]" come discendenti di antenati comuni, tra cui [[Abramo]], suo figlio [[Isacco]] e il figlio di Isacco, [[Giacobbe]]. La letteratura religiosa suggerisce che i viaggi nomadi degli [[ebrei]] s'incentrarono intorno ad [[Hebron]] nei primi secoli del secondo millennio a.C., che sembrano portassero alla costituzione della [[Tomba dei Patriarchi|grotta di Macpela]] come loro luogo di sepoltura in tale località.<ref name="Bright"/>
|Comandanti =
 
|Guerre =
I figli di Israele consistevano di [[Dodici tribù di Israele|dodici tribù]], ognuna discendente da uno dei dodici figli di Giacobbe: [[Ruben (tribù)|Ruben]], il primogenito (il cui nome significa ''guarda: un figlio (maschio)!''); [[Simeone (tribù)|Simeone]], secondogenito (il suo nome significa ''[[YHWH]] mi ha udito''); [[Levi (Bibbia)|Levi]], terzo figlio; [[Giuda (tribù)|Giuda]], chiamato "giovane leone"; [[Dan (tribù)|Dan]] figlio di un'ancella di [[Rachele]]; [[Neftali (tribù)|Neftali]]; [[Gad (tribù)|Gad]]; [[Aser (tribù)|Aser]] (che significa ''così mi diranno felice!''); [[Issachar]]; [[Zabulon (tribù)|Zabulon]]; [[Giuseppe (patriarca)|Giuseppe]] (primo figlio di Rachele); [[Beniamino (Bibbia)|Beniamino]], secondo e ultimo figlio di Rachele. A questa prima struttura tribale se ne succedettero altre: [[Efraim (tribù)|Efraim]] e [[Manasse (tribù)|Manasse]] (tanto era numerosa questa tribù, che venne divisa in due).<ref name="Bright">John Bright, ''A History of Israel'', SCM Press, 1960-66, Prologo (pp. 17-38) e Parte I (pp. 39-48).</ref>
|Campagne =
 
|Battaglie =
I testi religiosi raccontano la storia di Giacobbe e dei suoi dodici figli, che lasciarono Canaan durante una grave carestia e si stabilirono a [[Goscen]] nel nord dell'[[Egitto]]. Mentre in Egitto, i loro discendenti si dice furono resi schiavi dal governo egizio guidato dal [[Faraoni nella Bibbia|Faraone]], sebbene non ci siano prove indipendenti di quanto sia avvenuto.<ref>{{Cita web|titolo=Were Jews ever really slaves in Egypt, or is Passover a myth?|url=http://www.haaretz.com/jewish-world/were-jews-ever-really-slaves-in-egypt-or-is-passover-a-myth-1.420844|editore=Haaretz Daily Newspaper}}</ref> Dopo circa 400 anni di schiavitù, [[YHWH]], il [[Dio (ebraismo)|Dio di Israele]], mandò il profeta ebreo [[Mosè]] della tribù di Levi a liberare gli [[Israeliti]] dalla cattività. Secondo la [[Bibbia]], gli ebrei miracolosamente emigrarono dall'[[Egitto]] (un evento conosciuto come [[Esodo (evento)|Esodo]]), e tornarono alla loro patria ancestrale di [[Canaan]]. Questo evento segna la formazione di Israele come nazione politica in Canaan, nel 1400 a.C.<ref>{{Cita web|url=http://www.bible-history.com/maps/israel_judah_kings.html |titolo=Israel and Judah |editore=Bible History Online |accesso=23 febbraio 2014}}</ref><ref>Secondo la tradizione biblica, Mosè, intermediario con Dio, fornì il popolo ebraico di norme religiose, sociali e giuridiche. Sono ricordate numerose tappe del viaggio ma la memoria toponomastica di queste si è persa, per cui è impossibile una ricostruzione geografica del viaggio. Le uniche tappe note con certezza sono l'inizio ([[Pitom]] e [[Pi-Ramses|Ramses]]) e la fine (Kades-Barnea).
|Comandante_di =
{{passo biblico|Numeri 14,39-45}} riferisce di un tentativo da parte di Mosè di lasciare il Sinai e penetrare nella terra di Canaan da sud, attraverso la via più breve, che vide però la sconfitta degli Ebrei da parte degli [[Amaleciti]] a [[Corma]].
|Decorazioni = [[Wilhelm Hippert#Onorificenze|vedi qui]]
Anche in questo caso la pressoché unica fonte relativa a questo periodo sono i racconti dei libri biblici. Preziosa è la testimonianza della [[Stele di Merenptah]] (o Stele d'Israele) nella quale si legge tra l'elenco dei nemici sconfitti dal faraone anche il nome ''ysrỉr'', unito al suffisso indicante un popolo nomade: se l'identificazione tradizionalmente proposta dagli studiosi ''ysrỉr'' - Israele è corretta, si tratta della più antica testimonianza extrabiblica relativa a eventi biblici. In questo periodo di soggiorno nel Sinai si colloca la cosiddetta "ipotesi kenita" (cfr. Hugo Gressmann, [http://books.google.co.uk/books?id=W15lJwAACAAJ&dq=Gressmann,+Mose+und+seine+Zeit,+1913&hl=en&sa=X&ei=gTwKU6iTBZKy7AaqvIH4AQ&ved=0CDsQ6AEwAg ''Mose und seine Zeit''], Vandenhoeck & Ruprecht, 1913): il gruppo di fuoriusciti ebrei dall'Egitto si unì a popolazioni [[Madianiti|madianite]] (o kenite) formando un popolo unico, seppure con identità diverse, e assumendo da questi il culto a [[YHWH]].</ref>
|Studi_militari =
 
|Pubblicazioni =
[[File:Mappa Esodo.jpg|thumb|Località della [[Penisola del Sinai]] coinvolte nei tracciati proposti del percorso dell'Esodo]]
|Frase_celebre =
[[File:Israel segment.jpg|thumb|"Israele è desolato, non ha più seme": particolare della [[Stele di Merenptah|Stele di Merneptah]].]]
|Altro_lavoro =
Tuttavia l'archeologia rivela una storia diversa delle origini del popolo ebraico: non necessariamente gli ebrei lasciarono il [[Levante (regione storica)|Levante]]. L'evidenza archeologica delle origini in gran parte indigene di Israele in Canaan, non in Egitto, è "schiacciante" e non lascia "spazio ad un esodo dall'Egitto o ad un pellegrinaggio di 40 anni attraverso il deserto del [[Penisola del Sinai|Sinai]]", secondo i [[Minimalismo biblico|minimalisti biblici]].<ref name="autogenerated99">{{Cita libro|autore=Dever, William G. |titolo=What Did the Biblical Writers Know and When Did They Know It? |editore=Wm. B. Eerdmans Publishing Company |anno=2002 | isbn=978-0-8028-2126-3}} p. 99</ref> Molti archeologi hanno abbandonato l'indagine archeologica di Mosè e dell'Esodo, reputandola "una ricerca inutile".<ref name="autogenerated99"/> Un secolo di ricerca da parte di archeologi ed [[egittologo|egittologi]], non ha trovato nessuna prova che possa essere direttamente correlata alla narrazione in [[Libro dell'Esodo|Esodo]] di una schiavitù egiziana e rispettiva fuga (vedi [[Faraoni nella Bibbia]]), con viaggi nel deserto, il che porta all'ipotesi che dall'[[Età del Ferro]], Israele, con i regni [[Regno di Giuda|Giuda]] e di [[Regno di Israele|Israele]], abbia le sue origini in Canaan, non in Egitto.<ref name="Finkelstein 1994">{{Cita libro|cognome= Finkelstein|nome= Israel and Nadav Naaman, eds.|titolo= From Nomadism to Monarchy: Archaeological and Historical Aspects of Early Israel|editore= Israel Exploration Society|anno= 1994|isbn = 978-1-880317-20-4}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=A dictionary of archaeology|editore=Wiley Blackwell|isbn=978-0-631-23583-5|url=http://books.google.co.uk/books?id=zmvNogJO2ZgC&pg=PA313&dq=%22Iron+Age+Israel%22+origins+in+Canaan,&hl=en&ei=hThOTZaRK8uZhQe_vqWoDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&sqi=2&ved=0CDsQ6AEwAg#v=onepage&q=%22Iron%20Age%20Israel%22%20origins%20in%20Canaan%2C&f=false|autore=Ian Shaw|edizione=New edition (17/02/2002)|coautori=Robert Jameson|curatore=Ian Shaw|p=313}}</ref>
|Altro_campo =
 
|Altro =
La cultura dei primi insediamenti israeliti è cananea, i loro oggetti di culto sono quelli del dio cananeo [[El (divinità)|El]], la ceramica rientra nella tradizione cananea locale e l'alfabeto usato è protocananeo. Praticamente l'unico marcatore che distingue i villaggi "[[israeliti]]" dai siti cananei è l'assenza di ossa di maiale, sebbene rimanga discusso se questo debba essere preso per un marcatore [[etnia|etnico]] o dovuto ad altri fattori.<ref>{{Cita libro|titolo=Biblical Peoples and Ethnicity: An Archeological Study of Egyptians, Canaanites, Philistines, and Early Israel, 1300–1100 B.C.E. |cognome=Killebrew |nome=Ann E. |anno=2005 |editore=Society of Biblical Literature |città=Atlanta |isbn=978-1-58983-097-4 |p=176 |accesso=23 febbraio 2014 |url=http://books.google.com.au/books?id=VtAmmwapfVAC&printsec=frontcover&dq=editions:E_0ITux90BoC&source=bl&ots=ZbHvlojozi&sig=k_TUBAfTCRazGbRI19MSqTHF6fg&hl=en&sa=X&ei=c4coUNuOG6GziwLEtIH4Bw&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false}}</ref>
|Note =
 
|Ref = dati tratti da ''Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918''<ref name=F3p130>{{Cita|Franks, Bailey, Guest 1993|p. 130}}.</ref>
Secondo la Bibbia, dopo la loro emancipazione dalla schiavitù egiziana, il popolo d'Israele vagò e visse nel [[deserto del Sinai]] per un arco di 40 anni prima di conquistare Canaan nel 1400 a.C., sotto il comando di [[Giosuè (Bibbia)|Giosuè]]. Mentre viveva nel deserto, secondo gli scritti biblici, la nazione di Israele ricevette i [[Dieci Comandamenti]] sul [[Monte Sinai]] da [[YHWH]] e portati da Mosè. Questo ha segnato un inizio dell'[[Ebraismo]] normativo e ha contribuito alla formazione della prima [[religione abramitica]].<ref name="Bright"/> Dopo esser entrati a Canaan, porzioni di terreno furono assegnate a ciascuna delle dodici tribù di Israele. Per diverse centinaia di anni la [[Terra d'Israele]] fu organizzata in una confederazione di dodici tribù, governate da una serie di [[Giudici biblici|Giudici]] ({{ebraico|'''שופטים'''}}, ''Shôphaatîm'' o ''shoftim'' - il termine in ebraico significa anche "governatori").<ref name="Johnson"/>
 
Dopo di che, osserva la Bibbia, arrivò la monarchia israelita. Nel 1000 a.C., la monarchia venne istituita con re [[Saul]] e continuò sotto re [[Davide]] e suo figlio, [[Salomone]]. Durante il regno di Davide, la città già esistente di [[Gerusalemme]] divenne la capitale nazionale e spirituale di Israele. Salomone costruì il [[Tempio di Salomone|Primo Tempio]] sul [[Monte Moriah]] di Gerusalemme. Tuttavia le tribù si stavano spaccando politicamente: alla sua morte, una guerra civile scoppiò tra le dieci tribù israelite del nord e le tribù di Giuda (quella di [[Simeone (tribù)|Simeone]] era stata assorbita da Giuda) e [[Beniamino (Bibbia)|Beniamino]] a sud. La nazione si divise in [[Regno di Israele]] ([[Samaria]]) a nord e il [[Regno di Giuda]] a sud. Israele fu conquistato dal sovrano [[Assiria|assiro]] [[Tiglatpileser III]] nell'VIII secolo a.C. Non vi è documentazione storica comunemente accettata sulla sorte delle dieci tribù del nord, a volte indicate come le [[dieci tribù perdute di Israele]], anche se le speculazioni abbondano.<ref>{{Cita web|url=http://www.science.co.il/Israel-history.php |titolo=Brief History of Israel and the Jewish People |editore= Israel Science and Technology Directory |accesso=23 febbraio 2014}} [http://www.science.co.il/Israel-history.asp Brief History of Israel and the Jewish People]</ref>
 
Quanto segue viene esposto nei dettagli del filo cronologico biblico (e relative contestazioni storiche, ''[[Cfr.|qq.vv.]]''):<ref name="Biblico">Le sottosezioni riportano un contesto cronologico estratto dalla [[Bibbia ebraica]], con relativa critica storiografica dalle fonti secondarie (ivi citate, ''[[cfr.|qq.vv.]]'') di [[William Albright]], ''The Archaeology of Palestine: From the Stone Age to Christianity'' (1940[15]/rev.1960) e ''Views of the Biblical World'', International Publishing Company, 1959; Albrecht Alt, ''Der Gott der Väter: Ein Beitrag zur Vorgeschichte der israelitischen Religion'' (Kohlhammer, 1929), trad. {{en}} ''The God of the fathers. A contribution to the prehistory of Israelite religion''; [[Martin Noth]], [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_Pentateuchal_Traditions.html?id=j9bYAAAAMAAJ&redir_esc=y ''A History of Pentateuchal Traditions''] (Pearson Education, 1972) e ''History of Israel: Biblical History'' (Harpercollins, 1960); G.E. Mendenhall, ''The Tenth Generation: The Origins of the Biblical Tradition'', Johns Hopkins, 1973; N.K. Gottwald, [http://books.google.co.uk/books/about/Tribes_of_Yahweh.html?id=L_dIEeMj2EYC&redir_esc=y ''Tribes of Yahweh: A Sociology of the Religion of Liberated Israel, 1250-1050 BCE''], Bloomsbury Academic, 1999.</ref>
 
==== Conquista della Palestina (XII-XI secolo) ====
{{vedi anche|Patriarca (ebraismo)}}
[[File:12 tribù in Israele.svg|thumb|Suddivisione ripartizione geografica della Palestina tra le 12 tribù secondo il [[Libro di Giosuè]].]]
Secondo il racconto del biblico [[Libro di Giosuè]], alla morte di [[Mosè]] la guida del popolo ebraico passò a [[Giosuè (Bibbia)|Giosuè]]. Questi guidò gli Ebrei alla conquista militare delle piccole città-stato della terra di [[Canaan]] passando da est, attraverso il [[fiume Giordano]], in seguito al precedente fallito tentativo di ingresso da sud.
 
Secondo il differente racconto del biblico [[Libro dei Giudici]], dopo l'iniziale e non completa campagna di Giosuè, gli Ebrei, organizzati autonomamente per gruppi sociali e territori nelle [[Dodici tribù di Israele|dodici tribù]], convissero in stato di continuo conflitto con la popolazione locale. Saltuariamente alcune tribù si alleavano per far fronte comune ad alcuni nemici, soprattutto re cananei locali, ma anche popoli limitrofi ([[Filistei]], [[Madianiti]]), sotto la guida dei [[Giudici biblici|giudici]], una sorta di capi militari temporanei.<ref name="Efraim"/>
 
La ricostruzione storica della conquista della Palestina è particolarmente problematica a partire dallo stesso resoconto biblico. Secondo il [[Libro di Giosuè]] gli Ebrei agirono in maniera concorde, con tutte le tribù a formare un vero e proprio esercito, e la conquista del paese fu totale. Secondo invece il [[Libro dei Giudici]] la conquista fu lenta e frammentaria e si sarebbe limitata alle zone scarsamente popolate, lasciando inizialmente intatte le città cananee delle pianure, e avrebbe visto in azione singole (o gruppi di) tribù. Sono stati proposti diversi scenari:<ref name="Biblico"/><ref name="Efraim">Le sezioni relative all';archeologia biblica assira, babilonese e persiana fanno anche riferimento a Ephraim Stern, [http://books.google.co.uk/books?vid=9780300140576&redir_esc=y ''Archaelogy of the Land of the Bible'', Vol. II, "The Assyrian, Babylonian, and Persian Periods (732-332 BCE)"], Yale University Press (Doubleday), 2001, in particolare pp. 14-52, 130-211, 236-258 e ''passim''.</ref>
* conquista militare unitaria, come descritto dal [[Libro di Giosuè]] (cfr. [[William Albright|W.F. Albright]]). A favore vi sono scavi archeologici che hanno mostrato la distruzione violenta di diversi insediamenti cananei intorno al 1250-1200. D'altro canto queste distruzioni possono essere dovute ad altri motivi (lotte cananee, incursioni egizie...), e soprattutto alcune delle città che Giosuè avrebbe conquistato erano in quel periodo disabitate: [[Arados|Arado]], Ai e soprattutto [[Gerico]], città con la quale si apre la campagna di Giosuè. Per questo l'ipotesi non gode attualmente di largo consenso.
* infiltrazione graduale e pacifica almeno nella fase iniziale, come descritto dal [[Libro dei Giudici]] (A. Alt; M. Noth). A favore vi sono scavi archeologici che documentano la nascita, attorno al 1200, di almeno 250 nuove piccole comunità soprattutto nelle regioni montuose, tra le quali probabilmente anche quelle degli Ebrei. La cultura di questi insediamenti non si differenzia da quella cananea: se si tratta di insediamenti di Ebrei, questi hanno assimilato la cultura cittadina locale.
* rivoluzione di classi sociali contadine (G.E. Mendenhall, N.K. Gottwald). In tal caso gli Ebrei non sono un gruppo immigrato ma autoctono cananeo. L'ipotesi godette di notevole diffusione negli anni sessanta e settanta, in concomitanza col prosperare del [[comunismo]].<ref name="Efraim"/>
 
La seconda ipotesi è pertanto quella che attualmente gode di maggiore consenso, suggerendo un insediamento inizialmente lento e pacifico poi anche conflittuale, solitamente datato tra il 1200-1050 a.C.<ref name="Biblico"/>
 
==== Monarchia (1030-933) ====
{{Vedi anche|Regno di Giuda e Israele|Saul|Davide|Re Salomone}}
[[File:Regno di Davide.svg|thumb|Il Regno di Davide attorno al 1000 a.C. L'area di effettivo dominio era limitata alla Palestina. L'espressione biblica del dominio "dal torrente d'Egitto fino al fiume Eufrate" è probabilmente iperbolica, includente stati vicini tributari ma autonomi]]
Secondo il [[Primo libro di Samuele]], soprattutto per motivi di difesa dai nemici esterni, gli Ebrei chiesero al [[profeta Samuele]] di nominare un re. La scelta, guidata da Dio, cadde su [[Saul]], che fu quindi il primo re degli Ebrei. La cronologia, la capitale, l'estensione del dominio e la gestione interna del regno non sono chiari: probabilmente regnò attorno al 1030-1010 a.C. (l'indicazione di 2 anni del [[Testo Masoretico]] di {{passo biblico|1Sam13,1}} è inverosimile e variamente corretta dalle varie traduzioni bibliche), probabilmente principalmente sulle tribù del nord, e ancora probabilmente il suo regno non sancì la nascita di un vero e proprio stato centralizzato burocratico e amministrativo ma fu limitato alla conduzione di campagne militari di difesa.<ref name="Biblico"/><ref name="Efraim"/>
 
A Saul seguì [[Davide]], "re di Giuda e re d'Israele", l'archetipo del re degli Ebrei, descritto nel [[Primo libro di Samuele|Primo]] e [[Secondo libro di Samuele]]. Nel suo regno, tradizionalmente datato attorno al 1010-970, Davide conquistò la città [[gebusei|gebusea]] di [[Gerusalemme]] che stabilì come capitale essendo intermedia tra le tribù del nord e quelle del sud. Organizzò uno stato centralizzato sul modello egizio con funzionari, esercito (prevalentemente mercenari), tasse. Combatté vittoriosamente i popoli vicini ([[filistei]], [[moabiti]], [[ammoniti (popolo)|ammoniti]], [[edomiti]], [[aramei]] di [[Damasco]]) riducendoli in stati vassalli o tributari e creando un forte regno "dall'Eufrate fino all'Egitto", approfittando della relativa debolezza di Egitto e Assiria per i quali rappresentò una sorta di comodo [[stato cuscinetto]].<ref name="Biblico"/>
 
[[File:Tel dan inscription.png|left|thumb|La [[stele di Tel-Dan]], ritrovata nel [[1933]] nel nord d'Israele, riporta un'iscrizione in [[aramaico]] databile all'853 a.C. nella quale Cazael re di Damasco si vanta di aver ucciso un re "della casa di Davide". Rappresenta la prima fonte storica extrabiblica relativa al re Davide]]
 
Alla morte di Davide il regno passò a uno dei suoi figli, [[Re Salomone|Salomone]] il cui lungo regno, descritto nel [[Primo libro dei Re]], è tradizionalmente datato tra il 970-933 (o 931). Diversamente dal padre fu un re prevalentemente pacifico.<ref name="Efraim"/> Costruì il [[tempio di Salomone|tempio]] a [[Gerusalemme]] (probabilmente restaurando un tempio cananeo preesistente), stabilì rapporti diplomatici e commerciali con i popoli confinanti creando anche un porto sul [[Mar Rosso]], perfezionò il sistema statale centralizzato abbozzato da Davide, creò un sistema di tassazione e di [[corvée]] che generarono malcontento, fortificò diverse città del regno. Durante il suo regno si ribellarono e riottennero la piena indipendenza [[Damasco]] ed [[Edom]]. Cedette anche al re di [[Tiro (città)|Tiro]] parte della [[Galilea]].<ref name="Biblico"/>
 
==== Israele e Giuda ====
[[File:Israele e Giuda.svg|thumb|[[Regno di Israele]] (a nord) e [[Regno di Giuda]] (a sud) alla morte di [[re Salomone|Salomone]] (circa 933 a.C.).]]
Nel 933 (o 931 o 926), alla morte di [[Re Salomone|Salomone]], le tensioni sempre presenti tra le tribù del nord e quelle del Sud ([[Simeone (tribù)|Simeone]], la maggior parte di [[Beniamino (tribù)|Beniamino]] e soprattutto [[Giuda (tribù)|Giuda]]) si acuirono per la pesantezza delle [[corvée]], fino a giungere alla scissione del regno: le tribù del nord non accettarono come re [[Roboamo]] (933-916), figlio di Salomone, e si impose il regno di [[Geroboamo]] (933-911). A nord si costituì così il [[Regno d'Israele]], con capitale a [[Tirza]], mentre nel sud continuò a regnare da Gerusalemme la dinastia davidica sul [[Regno di Giuda]]. La storia dei re del nord e del sud è descritta dal [[Secondo libro dei Re|Primo]] e [[Secondo libro dei Re]]. I due regni furono profondamente diversi. Il rapporto tra essi fu prevalentemente conflittuale, sebbene questi conflitti siano stati poco più che scaramucce di frontiera.<ref name="Biblico"/>
 
;Regno d'Israele (933-722)
Il [[regno d'Israele]], più vasto, ricco e popolato, era collocato sulle principali vie di comunicazioni internazionali e dunque più aperto agli influssi culturali e religiosi stranieri. Il primordiale culto monoteistico di YHWH si fuse già con [[Geroboamo]] con culti cananei. Dal punto di vista politico fu caratterizzato da una forte instabilità: i 19 re finirono spesso assassinati o deposti con colpi di stato militari. Numerosi furono gli scontri con gli Aramei. I principali re furono:<ref name="Efraim"/>
* [[Omri]] (885-874). Trasferì la capitale a [[Samaria]], probabilmente fondata ex novo. Durante il suo regno [[Moab]] riguadagnò l'indipendenza, come testimoniato anche dalla [[stele di Mesha]], ritrovata nel 1868 in Giordania e datata all'842-840.
* [[Acab]] (874-853). Guidò una coalizione antiassira di re palestinesi con rinforzi egizi dalla quale ne uscì sconfitto a [[Qarqar]]. Da allora il regno divenne un vassallo tributario dell'Assiria. Il fatto non è riportato dalla Bibbia ma testimoniato da una cronaca assira.
* [[Geroboamo II]] (783-743). Riportò il regno a un relativo benessere e riconquistò alcuni territori in [[Transgiordania]]. Di esso testimonia un sigillo ritrovato a Meghiddo di "Shema, funzionario di Geroboamo".
[[File:Deportazione assira.svg|thumb|Distruzione e deportazione del Regno di Israele.]]
Nel 734 il re Pekach, alleato con Rezin re di Damasco, cercò di coinvolgere il regno di Giuda in una coalizione antiassira, e al rifiuto organizzò una "spedizione punitiva" nota come [[guerra siro-efraimita]]. Il re assiro [[Tiglat-Pileser III]] nel 733 attaccò il regno e ne annetté una parte, insediando un certo Osea (732-722) e deportando parte della popolazione in Assiria ({{passo biblico|2Re15,29;1Cr5,26}}). Quando Osea si ribellò agli assiri intervenne il re [[Salmanassar V]] che nel 722 distrusse Samaria. Deportò gran parte della popolazione israelita in varie zone del nord della Mesopotamia ({{passo biblico|2Re17,6}}), dove si fusero con le altre popolazioni (vedi [[Dieci tribù perdute d'Israele]]), e deportò nella neoistituita provincia assira di Samaria popolazioni di diverse origini ({{passo biblico|2Re17,24}}).
 
Nel regno del nord furono attivi diversi profeti: [[Elia]] (c.a 850); [[Eliseo (Bibbia)|Eliseo]] (c.a 800); [[Amos (profeta)|Amos]] e [[Osea]] (c.a 750).
 
;Regno di Giuda (933-587)
Diversamente dal nord, la popolazione del piccolo [[Regno di Giuda]] è più omogenea e riunita attorno a [[Gerusalemme]] e al [[tempio di Gerusalemme|tempio]], centro della fede in [[Yahweh]]. La posizione è decisamente marginale e isolata. I re di Giuda furono tutti della dinastia di Davide. I principali re furono:<ref name="Efraim"/>
* [[Acaz]] (735-716?). Nel 734 rifiutò di partecipare alla coalizione anti-assira del re d'Israele Pekach e del re di Damasco Rezin, subendo la [[guerra siro-efraimita]]. Chiese aiuto a [[Tiglat-Pileser III]] facendo del regno un vassallo tributario degli assiri.{{passo biblico2|2Re|15:29}}
* [[Ezechia]] (716-687). Attuò una riforma religiosa eliminando i culti cananei, sconfisse i [[Filistei]]. Nel 705 si ribellò all'Assiria alleandosi con l'Egitto. Nel corso di una campagna nell'occidente, nel 701 il re assiro [[Sennacherib]] annesse parte della Giudea e assediò [[Gerusalemme]]. L'assedio fu però interrotto: secondo {{passo biblico|2Re19,35-36}} si trattò di una miracolosa liberazione da parte di Dio, ma probabilmente si trattò di un'epidemia di peste, oppure motivi politici interni che richiedevano il ritorno del re nella capitale, oppure un pesante tributo versato da Ezechia e taciuto nella Bibbia (il successivo re [[Manasse (re di Giuda)|Manasse]] risulta tributario dalle cronache assire). Comunque il regno del sud non subì la conquista e la deportazione come avvenne per quello del nord.
* [[Manasse (re di Giuda)|Manasse]] (687-642). Ristabilì il pluralismo religioso precedente a Ezechia e passò alla storia come il re empio per eccellenza.
* [[Giosia]] (640-609). Crollata l'[[Assiria]] ([[Ninive]] fu conquistata dai [[Babilonesi]] nel 612) divenne vassallo dell'Egitto. Nel 622 intraprese un'importante riforma religiosa in base al ritrovamento nel tempio di un "libro della legge" (verosimilmente il [[Deuteronomio]] o parte di esso, composto probabilmente da leviti provenienti dall'inviso nord e per l'accettazione del quale fu inscenato il ritrovamento). Morì nel 609 in uno scontro a [[Meghiddo]] col faraone [[Necao]], dal quale sperava di riscattarsi con l'aiuto della nuova potenza babilonese.<ref name="Biblico"/>
 
In seguito alla battaglia di [[Karkemiš]] del 605 tra [[Antico Egitto|egiziani]] e [[babilonesi]], vinta da questi, la regione siro-palestinese cadde sotto il dominio babilonese. Nel 601 il re di Giuda [[Ioiakim]] (609-598) si ribellò confidando nell'aiuto egiziano. Il re babilonese [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] mosse contro Giuda e conquistò [[Gerusalemme]] il 16 marzo 597. Deportò il re [[Ioiachin]] (598-597) e parte della classe dirigente del regno e nominò re [[Sedecia]] (597-587). Nonostante il parere contrario del [[profeta Geremia]] e di [[Baruc]], che consigliavano realisticamente la sottomissione a Babilonia, Sedecia si ribellò contro Babilonia nel 589, e Nabucodonosor tornò in Giudea e conquistò Gerusalemme nel luglio-agosto del 587. Il tempio fu distrutto e gran parte della classe dirigente e della popolazione esiliata.<ref name="Biblico"/>
 
Nel regno del sud furono attivi diversi profeti: [[Isaia]] (c.a 750-700); [[Michea]] (c.a 750); [[Naum (profeta)|Naum]] (c.a 660); [[Sofonia]] (c.a 630); [[Geremia]] (c.a 626-587); [[Ezechiele]] (c.a 593-571).
 
=== Cattività babilonese (ca. 587 – 518 a.C.) ===
{{vedi anche|Diaspora ebraica|Esilio babilonese|Periodo del Secondo Tempio}}
[[File:Tissot The Flight of the Prisoners.jpg|thumb|left|Deportazione ed esilio degli [[ebrei]] dell'antico [[Regno di Giuda]] verso [[Babilonia]] e distruzione di [[Gerusalemme]] e del suo [[Tempio di Salomone|Tempio]]]]
{{Mappa di localizzazione+|IRQ|width=200|float=right|caption=Principali accademie ebraiche babilonesi|places=
{{Mappa di localizzazione~|IRQ|latitudineGradi=31|latitudinePrimi=|longitudineGradi= 44|longitudinePrimi=|position=bottom|background=#FFFFFF|label=[[Sura (città)|Sura]]}}
{{Mappa di localizzazione~|IRQ|latitudineGradi=33.34|latitudinePrimi=|longitudineGradi=43.786111|longitudinePrimi=|position=bottom|background=#FFFFFF|label=[[Pumbedita]]}}
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{{Mappa di localizzazione~|IRQ|latitudineGradi=33.4197|latitudinePrimi=|longitudineGradi= 43.3125|longitudinePrimi=|position=top|background=#FFFFFF|label=Nehardea}}
}}
{{Bio
 
|Nome = Wilhelm
Dopo la rivolta contro il nuovo potere dominante e un conseguente assedio, il [[Regno di Giuda]] fu conquistato dall'[[Civiltà babilonese|esercito babilonese]] nel 587 a.C. e il [[Primo Tempio]] distrutto. L'élite del regno e molta della loro gente furono esiliati a [[Babilonia]], dove la religione si sviluppò al di fuori del tempio tradizionale.<ref>I giudei deportati in più fasi tra il 597 e il 582 a.C., probabilmente in totale circa diecimila, furono insediati dai babilonesi a Tel-Aviv, presso il fiume Chebar, non distante da Babilonia. Il [[profeta Ezechiele]], anch'egli deportato, secondo quanto testimoniato dall'omonimo libro biblico deve aver tenuto desta la speranza di un ritorno in Giudea. La situazione dei deportati comunque fu caratterizzata da una relativa libertà e tranquillità, al punto che al momento del successivo rimpatrio diversi decisero di restare a Babilonia. Nella città mesopotamica di [[Nippur]] sono stati ritrovati gli archivi di una sorta di banca risalenti al 450-400 a.C., e i nomi di alcuni possidenti locali erano ebrei.</ref> Altri [[Storia degli ebrei in Egitto|fuggirono in Egitto]],<ref>Nel V secolo sono testimoniati in questo paese alcuni insediamenti ebraici. Non è chiaro se queste comunità fossero state fondate dai profughi o se questi si aggiunsero a nuclei preesistenti. Seguendo il testo biblico, comunque, i profughi con il profeta Geremia si stanziarono a Tahpanes, Dafne in greco (Ger 43,7), mentre sono citate comunità ebraiche anche a Migdol e Menfi (Ger 44,1). Particolarmente significativo era l'insediamento di [[Elefantina]], nell'alto Egitto, non testimoniato dalla Bibbia ma da fonti egizie, nel quale era presente un tempio nel quale si adorava oltre a YHWH altre due divinità. L'ultimo testo relativo a questa comunità isolata risale al 399 e non si sa come finisce.</ref> mentre gli strati più poveri della popolazione rimasero in [[Giudea]]. Dopo la caduta di Gerusalemme, [[Babilonia]] ([[Iraq]] moderno), divenne il centro dell'[[Ebraismo]] per più di mille anni. Le prime comunità ebraiche in Babilonia iniziarono con l'esilio della Tribù di Giuda a Babilonia con [[Ioiachin]] nel 597 a.C. e dopo la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]] nel 586.<ref name="Translation 1981, pg. 95">מרדכי וורמברנד ובצלאל ס רותת "עם ישראל - תולדות 4000 שנה - מימי האבות ועד חוזה השלום", ע"מ 95. ([[Traduzione]]: Mordechai Vermebrand & Betzalel S. Ruth - ''The People of Israel - the history of 4000 years - from the days of the Forefathers to the Peace Treaty'', 1981, pg. 95)</ref> Molti altri ebrei emigrarono a Babilonia nel 135, dopo la [[Terza guerra giudaica|rivolta]] di [[Bar Kokhba]] e nei secoli successivi.<ref name="Translation 1981, pg. 95"/> Babilonia, dove alcune delle più grandi e importanti città ebraiche vennero stabilite, divenne il centro della vita ebraica fino a tutto il [[XIII secolo]] dell'[[era volgare]]. Con il [[I secolo]], Babilonia già ospitava una popolazione in rapida crescita, stimata a 1.000.000 di ebrei, che aumentò a circa 2 milioni<ref name="Solomon Gryazel p. 137">Solomon Gryazel, [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_the_Jews.html?id=rQ2vOwAACAAJ&redir_esc=y ''History of the Jews - From the destruction of Judah in 586 BC to the present Arab Israeli conflict'', p. 137], New American Library, 1984.</ref> tra il [[200]] e il [[500]] d.C., sia per crescita naturale che per l'immigrazione di più ebrei dalla [[Terra d'Israele]], costituendo circa 1/6 della popolazione ebraica mondiale a quell'epoca.<ref name="Solomon Gryazel p. 137"/> Fu lì che avrebbero scritto il [[Talmud babilonese]] (''[[Bavli]]'') nelle lingue usate dagli ebrei di Babilonia - [[ebraico]] e [[lingua aramaica|aramaico]]. Gli ebrei stabilirono accademia talmudiche a Babilonia, note anche come Accademie [[Gaon|Geoniche]], che divennero centri di studio ebraico e di sviluppo della [[Legge ebraica]] in quell'area geografica da circa il [[500]] d.C. al [[1038]] Le due accademie più famose furono quella di [[Pumbedita]] e quella di [[Sura (città)|Sura]]. Importanti [[yeshivah]] furono inoltre situate a Nehardea e Mahuza.<ref name="Efraim"/>
|Cognome = Hippert
 
|Sesso = M
Dopo alcune generazioni e con la conquista di Babilonia da parte dell'[[Impero Persiano]], alcuni aderenti guidati dai profeti [[Esdra (Bibbia)|Esdra]] e [[Neemia]], tornarono in patria e alle pratiche tradizionali. Altri ebrei non tornarono mai più e rimasero in esilio, sviluppandosi in modo alquanto indipendente al di fuori della Terra d'Israele, soprattutto dopo le [[espansione islamica|conquiste musulmane]] del [[Vicino Oriente]] nel [[VII secolo]] d.C.<ref name="Bright"/>
|LuogoNascita =
 
|LuogoNascitaLink =
=== Dominazione persiana (539-332 a.C.) ===
|GiornoMeseNascita =
[[File:Cyrus Cylinder.jpg|thumb|Il [[cilindro di Ciro]], reperto in [[terracotta]] inciso con [[scrittura cuneiforme]] in [[lingua accadica]] (VI secolo a.C.). Ritrovato nel [[1878]] e conservato presso il [[British Museum]], attesta tra l'altro il permesso che il re persiano concesse alle popolazioni esiliate (tra le quali forse anche gli Ebrei) di ritornare nelle loro sedi: "radunai le popolazioni e le ricondussi nei loro luoghi"]]
|AnnoNascita = sconosciuta
 
|LuogoMorte =
Nel 539 a.C. [[Ciro II di Persia|Ciro]], re dei [[Persiani]], conquistò [[Babilonia]]. Uno dei primi provvedimenti del re (538) fu quello di permettere il ritorno in patria delle popolazioni forzatamente esiliate dai Babilonesi, tra i quali anche i Giudei. Il ''[[Libro di Esdra]]'' riporta integralmente il testo di due decreti regali rivolti agli Ebrei in [[lingua aramaica|aramaico]] ({{passo biblico|Esdra 1, 1-4;6, 1-12}}), lingua ufficiale dell'impero, la cui storicità è verosimile. Anche il [[cilindro di Ciro]] conferma (indirettamente) tale disposizione.<ref name="Potok">[[Chaim Potok]], ''Wanderings'', Fawcett Books, 1982, Libro I.</ref>
|GiornoMeseMorte =
 
|AnnoMorte = sconosciuta
Secondo [[Flavio Giuseppe]], che scrive però secoli dopo, gran parte degli Ebrei preferì restare a Babilonia. Il ritorno degli esiliati avvenne sotto la guida di Sesbassar, nome aramaico di [[Zorobabele]] che in seguito il re [[Dario]] fece diventare governatore della Giudea, con al fianco il sommo sacerdote Giosuè.<ref name="Bright1"/><ref name="FlavioG">[[Flavio Giuseppe]], [Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|''La guerra giudaica'' (Ἱστορία Ἰουδαϊκοῦ πολέμου πρὸς Ῥωμαίους)], a cura di Giovanni Vitucci, Mondadori, Milano 1974.</ref>
|Epoca = 1900
 
|Attività = aviatore
Attorno al 520-515 fu terminata la ricostruzione del [[secondo tempio|tempio di Gerusalemme]].
|Nazionalità = tedesco
In questo periodo furono attivi i profeti [[Aggeo]], [[Gioele (profeta)|Gioele]] e [[Zaccaria (profeta)|Zaccaria]] che testimoniano la forte speranza [[messia]]nica di una restaurazione della monarchia nella figura di Zorobabele, speranza poi non adempiuta. Il fallimento di questa profezia è all'[[Apocalisse#Dal profetismo alla letteratura apocalittica|origine del cosiddetto movimento apocalittico]], nel quale si collocano le redazioni delle diverse apocalissi, fino al II secolo.<ref name="Efraim"/><ref name="Potok"/>
|PostNazionalità = , [[Asso dell'aviazione]] della [[Luftstreitkräfte]] durante la [[Prima guerra mondiale]] con 8 abbattimenti accreditati
 
Nel 445 arrivò a Gerusalemme [[Neemia]], inviato da [[Artaserse I]], che fece ricostruire le mura della città e impedì i matrimoni misti con donne pagane. Cercò anche di incrementare la popolazione della città. Nel 398 arrivò a Gerusalemme [[Esdra (Bibbia)|Esdra]], sacerdote anch'egli inviato dal re [[Artaserse II]], che riaffrontò la questione dei matrimoni misti. Con un decreto del re la [[Torah]], la cui compilazione definitiva era probabilmente già stata terminata al tempo di [[Neemia]], divenne legge statale per gli Ebrei ({{passo biblico|Esdra 7, 12-16}}).<ref name="Bright1"/>
 
Le uniche fonti storiche sul periodo della dominazione persiana in Giudea sono il ''Libro di Esdra'' e quello di ''[[Libro di Neemia|Neemia]]'', che però forniscono solo le informazioni qui indicate, in un intervallo cronologico limitato.<ref name="Potok"/><ref name="Bright1">John Bright, ''A History of Israel, cit.'', Parte V, pp. 356-375.</ref>
 
=== Periodo postesilico (ca. 538 – 332 a.C.) ===
[[File:Jerusalem Modell BW 3.JPG|thumb|left|Modello del [[Secondo Tempio di Gerusalemme]]]]
{{Ere Rabbiniche}}
Dopo il ritorno a [[Gerusalemme]], e con l'approvazione e finanziamento persiani, venne completata la costruzione del [[Secondo Tempio]] nel 516 a.C. sotto la guida degli ultimi tre profeti ebrei [[Aggeo]], [[Zaccaria (profeta)|Zaccaria]] e [[Malachia (profeta)|Malachia]].<ref name="Grabbe">Lester L. Grabbe, ''A History of the Jews and Judaism in the Second Temple Period - Vol 1: A History of the Persian Province of Judah'', 2004, p. 28 e segg. ISBN 0-567-08998-3</ref>
 
L'egemonia nella parte orientale del mondo mediterraneo si stava a quell'epoca spostando verso le [[filologia classica|civiltà classiche]] e lontano dagli egiziani, siriani e persiani. Alcuni [[cananei]] erano già diventati [[fenici]] e colonizzavano diverse aree del [[Mediterraneo]] meridionale, sviluppandosi fino a creare l'[[Cartagine|Impero Cartaginese]]. I [[greci]] nel frattempo stavano cominciando a espandersi verso est.<ref name="Grabbe"/>
 
Dopo la morte dell'ultimo profeta ebreo e mentre ancora sotto il dominio persiano, la guida del popolo ebraico passò nelle mani di cinque generazioni successive di ''[[Zugot]]'' ("coppie di") leader. Fiorirono prima sotto i [[persiani]] (provincia di [[Yehud Medinata]])<ref>Rainer Albertz, ''Israel in Exile: The History and Literature of the Sixth Century BCE'', 2003, p. XXI. ISBN 1-58983-055-5</ref> e poi sotto i [[Grecia|greci]]: come risultato si formarono i [[farisei]] e [[sadducei]]. Sotto i persiani poi sotto i greci, le monete ebraiche furono coniate in [[Giudea]] come [[conio]] ''yehud'' (giudaico).<ref name="google225">[http://books.google.com.au/books?id=xrYEWKLTmfsC&printsec=frontcover&dq=Zadoks+heirs:+the+role+and+development+of+the+High+Priesthood+in+ancient+Israel&source=bl&ots=ycSfXluYXr&sig=vASja0HsYRM9u7xMUZnVNPvMEpA&hl=en&ei=fkieTbPILoXuuAPvwZm_BA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CC0Q6AEwAw#v=onepage&q&f=false Deborah W. Rooke, ''Zadok's heirs: the role and development of the High Priesthood in ancient Israel'', Oxford, 2000, p. 225].</ref>
 
=== Periodo ellenistico (ca. 332 – 110 a.C.) ===
{{vedi anche|Ellenismo|Ellenizzazione}}
Nel 332 a.C., i Persiani furono sconfitti da [[Alessandro Magno]] di [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]]. Dopo la sua scomparsa e la conseguente divisione dell'impero di Alessandro tra i suoi generali, si formò il [[Dinastia seleucide|Regno Seleucida]].<ref>Kenneth Raymond Jones, ''Provincial reactions to Roman imperialism: the aftermath of the Jewish revolt, A.D. 66-70'', University of California, 2006, p. 174. ISBN 978-0-542-82473-9</ref>
 
La cultura greca si diffuse verso l'est a causa delle conquiste alessandrine, ed il [[Levante (regione storica)|Levante]] non fu immune da questa diffusione culturale. Durante questo periodo, le correnti dell'Ebraismo furono influenzate dalla [[filosofia ellenistica]] sviluppatasi a partire dal [[III secolo a.C.]], in particolare tra la [[diaspora ebraica]] ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], culminando con la compilazione del [[Septuaginta]]. Un importante sostenitore della simbiosi tra [[teologia ebraica]] e il [[ellenismo|pensiero ellenistico]] fu [[Filone d'Alessandria|Filone]].<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=_AGsQqjlJgQC |titolo=Philo of Alexandria: An Exegete for His Time |nome=Peder |cognome=Borgen |città=Leiden |editore=Brill |anno=1997 |isbn=978-90-04-10388-7}}</ref>
 
==== Dominazione ellenistica: i Maccabei (332-134 a.C.) ====
{{vedi anche|Maccabei}}
Nel 332 a.C. [[Alessandro Magno]], diretto verso l'Egitto, occupò la Palestina e con questo gli Ebrei in Giudea vennero quindi a contatto con la cultura [[ellenismo|ellenistica]]. Come anche per gli altri territori conquistati, Alessandro assicurò libertà di culto e riconobbe l'autorità del sommo sacerdote. Secondo [[Flavio Giuseppe]] è in questo contesto che si creò lo scisma con i samaritani, quando Alessandro concesse loro il permesso di costruire il tempio sul monte [[Garizim]].<ref name="FlavioG"/><ref name="Bright2">John Bright, ''A History of Israel, cit.'', Parte VI, pp. 389-412.</ref>
 
Alla morte di Alessandro nel 323, in accordo alle direttive della [[Spartizione di Babilonia]], la Giudea passò sotto il dominio dei re [[Dinastia tolemaica|Tolomei]] d'Egitto, i quali proseguirono la politica di tolleranza.
[[File:Juda-Maccabaeus.jpg|thumb|[[Giuda Maccabeo]]]]
[[File:Jonathan-Maccabaeus.jpg|thumb|left|[[Gionata Maccabeo]]]]
 
Nel 200 a.C. la Palestina fu conquistata da [[Antioco III]], re [[seleucide]] di [[Siria]], anche con l'aiuto degli Ebrei. Il re per ringraziamento garantì notevoli privilegi fiscali. I rapporti tra Ebrei e re ellenistici cominciarono a incrinarsi dal 187 quando [[Seleuco IV]], in difficoltà finanziarie, saccheggiò il tempio di Gerusalemme (2Mac3 riferisce però che il tentativo fu mandato a vuoto da un intervento miracoloso di Dio).<ref name="Bright2"/>
 
È però con il successore [[Antioco IV Epifane]] (175-164) che si arrivò all'aperta rottura. Nel 169 saccheggiò il tempio. Nel 167 ordinò la costruzione di un altare a [[Zeus]] nel tempio e proibì la [[circoncisione]] e la celebrazione delle feste ebraiche, incluso il sabato, pena la morte. In questa opera di ellenizzazione forzata trovò appoggio in un forte partito filoellenista che comprendeva tra l'altro il sommo sacerdote.<ref name="Lupo"/>
 
Questa persecuzione antigiudaica scatenò l'opposizione degli Ebrei tradizionalisti che si definirono ''[[chassid]]im'', i "pii". Da questi gruppi derivarono probabilmente i [[farisei]]. La rivolta antiseleucide scoppiò a Modin, per opera di un sacerdote di nome [[Mattatia]], un cui antenato si chiamava [[Asmonei|Asmoneo]]. Suo figlio [[Giuda Maccabeo|Giuda]], soprannominato Maccabeo (martello), divenne capo della resistenza e riuscì a conquistare Gerusalemme nel dicembre del 164. Il 18 dicembre di quell'anno riconsacrò il tempio, evento ricordato nella festa ebraica della [[Hanukkah]] (dedicazione). [[Antioco V]] (164-162), successore di Antioco IV, concesse un editto di tolleranza.<ref name="Bright2"/>
 
Il nuovo re [[Demetrio I Sotere|Demetrio I]] (162-150) riprese la lotta uccidendo [[Giuda Maccabeo]] nel 161. A questi successe suo fratello [[Gionata Maccabeo|Gionata]] (161-143) che ottenne nel 152 dal pretendente al trono seleucide [[Alessandro Balas]] l'autonomia per la Giudea e la carica di sommo sacerdote. In reazione a quest'ultima nomina si costituì probabilmente il gruppo degli [[esseni]] attorno al sommo sacerdote legittimo. Gionata fu ucciso a tradimento nel 143 e capo del movimento divenne un terzo fratello, [[Simone Maccabeo|Simone]] (143-134), anch'egli sommo sacerdote e governatore.<ref name="Bright2"/>
 
La guerra d'indipendenza dei fratelli maccabei è dettagliatamente raccontata nel [[Primo libro dei Maccabei|Primo]] e [[Secondo libro dei Maccabei]]. Accenni si trovano anche in [[Giuseppe Flavio]] e altri storici romani.<ref name="FlavioG"/>
 
=== Regno Asmoneo (110 – 63 a.C.) ===
{{vedi anche|Asmonei}}
[[File:Hasmoneese rijk.PNG|thumb|right|upright=0.7|[[Asmonei|Regno Asmoneo]]]]
La rivolta dei [[Maccabei]] portò quindi alla formazione di un regno ebraico indipendente, conosciuto come la [[Asmonei|Dinastia Asmonea]], che durò fino al 63 a.C.<ref name="Lupo">Sull'argomento si vedano in particolare:
 
* William David Davies, ''The Hellenistic Age'', Volume 2 della ''Cambridge History of Judaism'', Cambridge University Press, 1989, pp. 292–312. ISBN 978-0-521-21929-7
* Jeff S. Anderson, ''The Internal Diversification of Second Temple Judaism: An Introduction to the Second Temple Period'', University Press of America, 2002, pp. 37–38. ISBN 978-0-7618-2327-8
* Howard N. Lupovitch, ''Jews and Judaism in World History'', Taylor & Francis, 2009, pp. 26–30. ISBN 978-0-415-46205-1</ref>
 
Sebbene la Giudea raggiungesse l'indipendenza già nel 164 a.C. con la liberazione di Gerusalemme da parte di [[Giuda Maccabeo]], è solo con il regno di [[Giovanni Ircano I]] (134-104), figlio di [[Simone Maccabeo]], che ebbe inizio la vera e propria dinastia asmonea. Sotto il regno di Ircano vennero conquistati e convertiti forzatamente gli [[Idumei]] e si consolidarono i gruppi dei [[sadducei]], [[farisei]] e forse anche [[esseni]]. Nel 128 distrusse il tempio dei samaritani sul monte Garizim. Successori:
* [[Aristobulo I|Aristobulo]] (104-103), figlio di Giovanni. Conquistò la [[Galilea]].
* [[Alessandro Ianneo]] (103-76), fratello di Aristobulo. Scontratosi con i farisei, ne fece crocifiggere qualche centinaio attorno a Gerusalemme.
* [[Salomè Alessandra]] (76-67), vedova di Alessandro.
Tale dinastia alla fine si disintegrò a causa della guerra civile tra i figli di [[Salomè Alessandra]], [[Giovanni Ircano II]] e [[Aristobulo II]]. Il popolo, che non voleva essere governato da un re ma dal [[clero]] [[teocratico]], fece appello in questo spirito alle autorità romane: seguì quindi una campagna romana di conquista e annessione, guidata da [[Pompeo]] che occupò Gerusalemme nel 63.<ref name="Lupo"/>
 
== Dominazione/protettorato romano (63 a.C. – 324 d.C.) ==
{{vedi anche|Erode il Grande|Giudea romana|Prima guerra giudaica|Seconda guerra giudaica|Terza guerra giudaica}}
[[File:Królestwo Heroda.svg|thumb|left|upright=0.7|Regno di [[Erode il Grande]]]]
[[File:Roberts Siege and Destruction of Jerusalem.jpg|thumb|[[Assedio di Gerusalemme (70)|Assedio e distruzione di Gerusalemme]] (dipinto di [[David Roberts]], [[1850]])]]
La Giudea, intesa come Regno di Giuda, era stato un regno ebraico indipendente sotto gli [[Asmonei]], ma fu conquistata dal generale romano [[Pompeo]] nel 63 a.C. e riorganizzato come stato cliente (l'[[Storia delle campagne dell'esercito romano|espansione romana]] stava allargandosi in altre zone geografiche e sarebbe continuata per più di centocinquant'anni). Più tardi, [[Erode il Grande]] fu nominato "Re dei Giudei", dal [[Senato Romano]], soppiantando la dinastia degli Asmonei. Alcuni dei suoi figli ricoprirono varie posizioni dopo di lui, e la discendenza venne conosciuta come la [[Dinastia erodiana]].
 
Riassumendo:<ref name="JEnc"/>
 
Nel 63 a.C. [[Pompeo]] confermò [[Ircano II]] nel ruolo di sommo sacerdote e spedì [[Aristobulo II|Aristobulo]] a Roma prigioniero. La Giudea divenne uno stato vassallo di Roma senza un re ufficiale, guidata dal sommo sacerdote. Attorno al 50 a.C. l'idumeo [[Erode Antipatro]] (m. 43) ottenne la carica di governatore della Giudea da [[Giulio Cesare]].
 
Nel 40 [[Antigono II Asmoneo|Antigono]], figlio di [[Aristobulo II]], conquistò Gerusalemme con l'aiuto dei [[Parti]] e diventò re e sommo sacerdote.
 
Nel 37 [[Erode il Grande|Erode]], poi soprannominato "il Grande", figlio di [[Erode Antipatro]], conquistò Gerusalemme con l'aiuto di Roma e venne riconosciuto come re dei Giudei fino alla morte (4 a.C.). Per consolidare il potere fece uccidere buona parte del Sinedrio, il cognato Aristobulo, la moglie [[Mariamne (seconda moglie di Erode il Grande)|Mariamne]], la suocera Alessandra, i figli Alessandro, Aristobulo e Antipatro. Attorno al 20/19 a.C. intraprese il restauro e l'ampliamento del [[tempio di Gerusalemme]]. Fece costruire o ricostruire diverse città e fortezze: [[Samaria]], [[Cesarea marittima]], l'[[Erodium]], [[Macheronte]], [[Masada]], la [[Fortezza Antonia]].<ref name="JEnc"/>
 
Alla sua morte, secondo la sua volontà il regno fu diviso tra i suoi figli:
* [[Erode Archelao]] (4 a.C. - 6 d.C.) fu etnarca (titolo inferiore a quello di re) di [[Giudea]] e [[Samaria]]. Nel 6 d.C. l'imperatore Augusto esiliò forzatamente Archealo in [[Gallia]] in seguito alle proteste di una delegazione di Ebrei giunti a Roma. La [[Giudea (provincia romana)|Giudea]] divenne una [[provincia romana]] legata alla [[Siria (provincia romana)|Siria]] con capitale a [[Cesarea marittima]].
* [[Erode Antipa]] (4 a.C. - [[39]] d.C.) fu tetrarca (titolo inferiore a re ed etnarca) di [[Galilea]] e [[Perea]] (cioè la [[Transgiordania]]), regnando da [[Tiberiade]].
* [[Erode Filippo]] (4 a.C. - [[34]] d.C.) fu tetrarca della parte nord-orientale del regno di Erode, regnando da [[Cesarea di Filippo]].
Alcune zone e città minori godettero di statuto autonomo e/o furono incorporate nella provincia della [[Siria (provincia romana)|Siria]]. Nonostante l'autonomia formale, tutte le entità politiche della Palestina erano sottomesse a Roma.<ref name="JEnc"/>
 
Durante il regno di Erode e dei suoi successori i [[Vangeli]] collocano la vita di [[Gesù]] (c.a 7/6 a.C. - [[30]] d.C.).<ref name="Aryeh"/>
 
Alla morte di [[Erode Filippo]] nel [[34]] l'imperatore [[Caligola]] nominò successore [[Erode Agrippa I]]. Nel 39 riuscì a far esiliare Erode Antipa, ottenendo anche la [[Galilea]] e la Perea. Nel [[41]] [[Claudio]] gli affidò anche il territorio della Giudea: tra il 41 e il 44, anno della sua morte, regnò sull'intero territorio palestinese che fu del nonno Erode il Grande. Alla sua morte la Giudea tornò a essere una provincia romana.
 
[[File:Arch of Titus Menorah.png|thumb|upright=1.4|Il sacco di Gerusalemme raffigurato nel [[bassorilievo]] dell'[[Arco di Tito]] a [[Roma]]. Al centro è visibile la [[Menorah]] che era conservata all'interno del tempio]]
{{Campagnabox Guerre giudaiche}}
 
L'impero era spesso insensibile e brutale nel suo trattamento dei sudditi ebrei e gli ebrei cominciarono a ribellarsi contro i governanti romani della Giudea, facendo scoppiare numerose rivolte:<ref name="JEnc"/>
* nel 6 d.C., quando fu istituita la [[Giudea (provincia romana)|provincia romana di Giudea]], il governatore della Siria [[Quirinio]] indisse dietro indicazione di Augusto un censimento per valutare il patrimonio di [[Erode Archelao|Archelao]] (vedi [[Censimento di Quirinio]]). Questo scatenò la rivolta di [[Giuda il Galileo]], prontamente repressa.
* nel 66 scoppiò una nuova rivolta ([[Prima guerra giudaica]]), contrastata prima da [[Vespasiano]] poi [[Tito (imperatore romano)|Tito]], che portò alla conquista di [[Gerusalemme]] e alla distruzione e saccheggio del [[tempio di Gerusalemme|tempio]] nel 70. Fu sedata definitivamente nel 74 con la presa di [[Masada]]. I morti complessivi tra gli Ebrei furono circa 600.000, circa metà della popolazione palestinese.
* tra il 115-117 insorsero diverse comunità ebraiche della [[diaspora]] (soprattutto [[Cirene]], [[Alessandria d'Egitto]], [[Cipro]] con alcuni focolai in [[Mesopotamia]]). È conosciuta come [[Seconda guerra giudaica]].
* nel 132 insorsero nuovamente gli Ebrei in Giudea, guidati da [[Simone Bar Kokheba]] ("figlio della stella") ]. La rivolta, nota come [[Terza guerra giudaica]] fu sedata nel 135. Secondo le fonti storiche i morti tra gli Ebrei furono circa 850.000, cifra probabilmente esagerata. L'[[imperatore Adriano]] vietò l'ingresso a Gerusalemme ai Giudei, "rifondando" la città col nome di [[Aelia Capitolina]]; agli ebrei fu permesso di visitarla solo nel giorno di [[Tisha b'Av]]. Da allora gli Ebrei vissero principalmente nella [[diaspora]] (=dispersione), fuori dalla [[Palestina]].<ref name="JEnc">{{JewishEncyclopedia}} - [http://jewishencyclopedia.com/articles/7605-herodians ''s.v.'' "Herodians"].</ref><ref name="Aryeh">Aryeh Kasher, ''Jews and Hellenistic cities in Eretz-Israel: relations of the Jews in Eretz-Israel with the Hellenistic cities during the Second Temple period (332 BCE-70CE)'', Mohr Siebeck, 1990, ISBN 978-3-16-145241-3</ref>
 
=== Diaspora ===
{{vedi anche|Diaspora ebraica}}
[[File:Diaspora synagogues in Antiquity.svg|thumb|left|[[Sinagoga|Sinagoghe]] della [[diaspora ebraica|diaspora]] nei secoli [[I secolo|I]]-[[II secolo|II]] d.C.<ref>Immagine ingrandibile fino a 2000px.</ref>]]
Al tempo di [[Augusto]] gli Ebrei nell'impero romano erano circa 4,5 milioni (circa il 7% della popolazione), dei quali solo 1 milione in Palestina. Con la presa e distruzione di Gerusalemme del [[70]] gli ebrei vissero dispersi nelle varie regioni prima nell'impero romano poi nell'[[Europa]].
 
La diaspora ebraica inizia con la conquista assira e continua su una scala molto più grande con la conquista babilonese, in cui la [[Tribù di Giuda]] viene esiliata a [[Babilonia]] insieme al re detronizzato di Giuda, [[Ioiachin]], nel [[VI secolo a.C.]], portato in cattività nel 597. L'esilio continua anche dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 586.<ref name=autogenerato1>[מרדכי וורמברנד ובצלאל ס רותת "עם ישראל - תולדות 4000 שנה - מימי האבות ועד חוזה השלום", ע"מ 95. (Trad. Mordechai Vermebrand and Betzalel S. Ruth - ''The People of Israel - the history of 4000 years, cit.'', 1981, pp. 95 e segg.)</ref> Molti più ebrei emigrarono a Babilonia nel [[135]] d.C., dopo la [[Terza guerra giudaica|rivolta di Bar Kokhba]] e nei secoli successivi.<ref name="Translation 1981, pg. 95"/>
 
Molti degli ebrei giudei furono venduti in [[schiavitù]], mentre altri divennero cittadini di altre parti dell'[[Impero Romano]]. Il libro degli [[Atti degli Apostoli]] nel [[Nuovo Testamento]], così come alcuni [[Lettere di Paolo|testi paolini]], fanno spesso riferimento alle grandi popolazioni dell'[[ebraismo]] [[ellenizzazione|ellenizzato]] nelle città del mondo romano. Tali ebrei ellenizzati furono coinvolti nella [[diaspora]] solo nel suo senso spirituale, assorbendone la sensazione di perdita e di abbandono che è diventata una pietra miliare del credo ebraico, molto sostenuto da persecuzioni in varie parti del mondo. La politica di promozione del [[proselitismo]] e della [[ghiur|conversione all'ebraismo]], che diffuse la religione ebraica in tutta la [[civiltà ellenistica]], sembra placarsi con le guerre contro i [[Impero Romano|romani]].<ref name="Translation 1981, pg. 95"/>
 
Di importanza fondamentale per la riconfigurazione della tradizione ebraica, dalla religione basata sul [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]] alle [[rabbinismo|tradizioni rabbiniche]] della diaspora, fu lo sviluppo delle interpretazioni della Torah esposte nella ''[[Mishnah]]'' e ''[[Talmud]] .''
 
{{vedi anche|Mishnah|Talmud|Ermeneutica talmudica}}
 
=== Tardo periodo romano in Terra d'Israele ===
{{vedi anche|Letteratura rabbinica|Maestri ebrei}}
[[File:OemElKanaatier.JPG|thumb|left|[[Sinagoga]] ''Umm el Kanatir (Madre degli Archi)'', sulle [[Alture del Golan]], risalente ai secoli VI-VIII]]
Nonostante il fallimento della rivolta di Bar Kokhba, un numero considerevole di ebrei rimase in [[Terra d'Israele]]. Gli ebrei che permasero attraversarono numerose esperienze e conflitti armati contro occupanti stranieri consecutivi. Alcuni dei più famosi e importanti testi ebraici furono composti in città israeliane in questo periodo. Il completamento della ''[[Mishnah]]'', il sistema di ''[[segno diacritico|niqqud]]'' ([[Segno diacritico|segni diacritici]] di vocalizzazione) e la compilazione del ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' ([[Yerushalmi]]) sono esempi.<ref name="Potok"/>
 
In quest'epoca furono attivi i dotti ''[[tannaim]]'' e ''[[amoraim]]'', [[rabbino|rabbini]] che organizzavano e dibattevano la [[Legge orale]] ebraica. Le decisioni e interpretazioni dei ''tannaim'' sono contenute nella [[Mishnah]], [[Beraita]], [[Tosefta]] e varie compilazioni [[midrash]]iche. La [[Mishnah]] fu completata subito dopo il [[200]] d.C., probabilmente da [[Yehudah HaNasi]] . I commentari degli ''amoraim'' sulla Mishnah furono compilati nell'ambito del ''[[Talmud gerosolimitano]]'', che fu terminato verso il [[400]], probabilmente a [[Tiberiade]].<ref name="Schama">[[Simon Schama]], ''The Story of the Jews: Finding the Words (1000 BCE - 1492)'', Bodley Head, 2013, ''ss.vv.''</ref>
 
Nel [[351]] d.C., la popolazione ebraica di [[Zippori]], sotto il comando di [[Rivolta ebraica contro Gallo|Patricius]], iniziò una [[Rivolta ebraica contro Gallo|rivolta]] contro il governo di [[Costanzo Gallo]], genero dell'imperatore [[Costanzo II]]. La rivolta venne infine spenta dal generale di Gallo, [[Ursicino (generale romano)|Ursicino]] (nel [[354]] l'imperatore fece comunque giustiziare Gallo, a causa del suo governo incapace e fallimentare).<ref name="Potok"/><ref name="Schama"/>
 
Secondo la tradizione ebraica, nel [[359]] il [[rabbino]] ''[[amora]]'' Hillel II creò il [[calendario ebraico]] sulla base dell'[[anno lunare]]. Fino ad allora, l'intera comunità ebraica al di fuori della [[terra d'Israele]] dipendeva dal calendario sancito dal [[Sinedrio]]; ciò era necessario per la corretta osservanza dei [[festività ebraiche|giorni sacri ebraici]]. Tuttavia, gli osservanti erano in costante pericolo a causa delle sanzioni contro gli ebrei che praticavano le liturgie festive, in particolar modo i messaggeri che giravano per distanti città a comunicare le date liturgiche del Sinedrio. Poiché le persecuzioni religiose continuavano, Hillel determinò di fornire un calendario autorizzato per tutto il tempo futuro.<ref name="Schama"/><ref>[http://www.e-brei.net/calendario/ Calendario ebraico perpetuo con riferimento alle feste ed alle ricorrenze].</ref>
 
Nel [[363]], poco prima di lanciare la sua campagna contro i [[Sasanidi]], [[Flavio Claudio Giuliano]], ultimo imperatore romano [[Culto imperiale|pagano]], permise agli ebrei di ritornare alla "santa Gerusalemme, che avete per molti anni desiderato vedere ricostruita" e di ricostruire il Tempio. Ma la campagna di Giuliano contro i Persiani fallì e fu [[Flavio Claudio Giuliano#La morte di Giuliano|ucciso in battaglia]] il 26 giugno [[363]]. Il tempio non fu ricostruito.<ref name="Schama"/><ref name="Sebag">[[Simon Sebag Montefiore]], [http://www.simonsebagmontefiore.com/jerusalemthebiography.aspx ''Jerusalem: The Biography''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141229204301/http://www.simonsebagmontefiore.com/jerusalemthebiography.aspx# |date=29 dicembre 2014 }}, Phoenix, 2012, pp. 149-163.</ref>
 
== Medioevo ==
=== Gli ebrei di Babilonia ([[219]]–[[1250]]) ===
[[File:Amoraim.jpg|thumb|Successione degli [[maestri ebrei|studiosi rabbinici]] nel periodo [[talmud]]ico]]
[[File:Tanaite.jpg|thumb|left|Successione degli [[maestri ebrei|studiosi rabbinici]] nel periodo [[Mishnah|mishnaico]]]]
Dopo la caduta di Gerusalemme, [[Babilonia]] ([[Iraq]] moderno) divenne il fulcro dell'Ebraismo per più di mille anni. Le prime comunità ebraiche babilonesi iniziarono con l'esilio della [[Tribù di Giuda]] a Babilonia con [[Ioiachin]] nel [[597 a.C.]], come anche dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 586.<ref name="Translation 1981, pg. 95"/> Molti altri ebrei emigrarono a Babilonia nel [[135]] d.C. dopo la rivolta di [[Bar Kokhba]] e nei secoli successivi.<ref name="Translation 1981, pg. 95"/> Babilonia, dove alcuni delle più grandi e più importanti città e le comunità ebraiche furono stabilite, divenne il centro della vita ebraica fino a tutto il [[XIII secolo]]. Con il primo secolo, Babilonia già annoverava una crescente popolazione stimata ad un milione di ebrei,<ref name="Translation 1981, pg. 95"/> che aumentò a circa 2 milioni tra gli anni [[200]] d.C. e [[500]],<ref name="Solomon Gryazel p. 137"/> sia per crescita naturale che per immigrazione di più ebrei dalla [[Terra d'Israele]], costituendo circa 1/6 della popolazione ebraica mondiale in quell'epoca.<ref name="Solomon Gryazel p. 137"/> Fu lì che si redassero il [[Talmud babilonese]] (''[[Bavli]]'') nelle lingue usate dagli ebrei dell'antica Babilonia: [[ebraico]] e [[aramaico]]. Gli ebrei stabilirono accademie talmudiche a Babilonia, note anche come il Accademia [[Gaon|Geoniche]] (da "[[Geonim]]", che significa "splendore" in [[ebraico|ebraico biblico]] o "geni"), che divennero il centro dello studio ebraico e dello sviluppo della [[Halakhah|Legge ebraica]] (''[[Halakhah]]'') in Babilonia da circa il [[500]] al [[1038]]. Le due accademie più famose furono quella di [[Pumbedita]] e quella di [[Sura (città)|Sura]]. Importanti [[yeshivah|yeshivot]] furono inoltre situate a Nehardea e Mahuza. Le accademie [[talmud]]iche ([[yeshiva]]) diventarono una parte principale della cultura e dell'educazione ebraica, e gli ebrei continuarono a istituire accademia yeshivah in [[Europa occidentale]] e orientale, [[Nordafrica]] e, nei secoli più tardi, in [[America]] e in altri paesi del mondo dove gli ebrei vivevano nella diaspora. Lo studio talmudico nelle [[yeshivah]] continua a tutt'oggi con la creazione di un gran numero di accademie, la maggior parte dei quali situate negli [[Stati Uniti]] e [[Stato di Israele|Israele]].<ref>[http://www.webyeshiva.org/ Web Yeshiva]</ref>
 
[[File:Baruch Zvi Ring - Memorial Tablet and Omer Calendar - Google Art Project.jpg|thumb|Raffigurazione artistica su [[pergamena]] delle scritture ebraiche ([[Conteggio dell'Omer]] e memoriale)]]
Queste yeshivah talmudiche a Babilonia seguirono all'era degli [[Amoraim]] ("[[esegesi ebraica|esegeti]]") - i [[maestri ebrei|saggi del Talmud]] che erano attivi (sia in [[Terra d'Israele]] che in Babilonia) durante la fine dell'era di chiusura della [[Mishnah]] e fino ai tempi del completamento del [[Talmud]] ([[220]]-[[500]]), e dopo i [[Savoraim]] ("ragionatori") - i saggi dei ''Beth midrash'' (luoghi di studio della [[Torah]]) in Babilonia dalla fine dell'era degli Amoraim ([[V secolo]]) e fino all'inizio dell'era dei [[Geonim]]. I Geonim ({{ebraico|גאונים}}) furono i presidenti dei due grandi collegi rabbinici di Sura e Pumbedita, guide spirituali accettate dalle comunità ebraiche di tutto il mondo nei primi anni dell'[[medioevo|era medievale]], in contrasto con il ''Resh Galuta'' ([[esilarca]]), che esercitava l'autorità laica/secolare sugli ebrei in terre [[islam]]iche. Secondo le tradizioni, i ''Resh Galuta'' erano discendenti dei re di Giuda, che è il motivo per cui i re di [[Impero partico|Partia]] li trattavano con molto onore.<ref name="Ruth">כי וורמברנד ובצלאל ס. רותת "עם ישראל - תולדות 4000 שנה - מימי האבות ועד חוזה השלום", ע"מ 97. (Trad. Mordechai Vermebrand & Betzalel S. Ruth - ''The People of Israel - the history of 4000 years - from the days of the Forefathers to the Peace Treaty, cit.'', 1981, p. 97 e segg.).</ref>
 
Per gli ebrei della tarda antichità e primo [[medioevo]], le yeshivot di Babilonia servirono spesso la stessa funzione dell'antico [[Sinedrio]], cioè, come un consiglio di autorità religiose ebraiche. Le accademie erano state fondate nella babilonia pre-islamica, sotto la dinastia [[zoroastriano]] [[sasanidi|sasanide]] e si trovavano non lontano dalla capitale sasanide di [[Ctesifonte]], che a quel tempo era la più grande città del mondo. Dopo la conquista della [[Persia]] nel [[VII secolo]], le accademie successivamente operarono per 400 anni sotto il [[califfato]] [[islam]]ico. Il primo [[Gaon]] di [[Sura (città)|Sura]], secondo Sherira Gaon (906-1006), fu Mar bar Rab Chanan, che assunse l'ufficio in [[609]]. L'ultimo Gaon di Sura fu Samuel ben Hofni, che morì nel [[1034]]; l'ultimo Gaon di Pumbedita fu Hezekiah Gaon, torturato a morte nel [[1040]] – per cui l'attività del Geonim copre un periodo di circa 450 anni.<ref name="Ruth"/>
 
Una delle principali sedi dell'ebraismo babilonese fu Nehardea, che era allora una città molto grande composta principalmente da ebrei.<ref name="Translation 1981, pg. 95"/> Un'antica [[sinagoga]], costruita, si credeva, dal re Ioiachin, esisteva già a Nehardea. A Huzal, vicino Nehardea, c'era un'altra sinagoga, non lontana da dove si potevano vedere le rovine dell'accademia di Esdra. Nel periodo precedente ad [[Adriano]], [[Rabbi Akiva]], al suo arrivo a Nehardea in missione dal [[Sinedrio]], prese parte ad una discussione con uno studioso ivi residente su un punto di normativa matrimoniale (''[[Mishnah]] Yeb.'', fine). Allo stesso tempo, vi era a Nisibi ([[Mesopotamia]] settentrionale), un collegio ebraico eccellente, a capo del quale si trovava Judah ben Bathyra, e in cui molti studiosi della Giudea avevano trovato rifugio al tempo delle persecuzioni. Ottenne una certa importanza temporanea anche una scuola a Nehar-Peḳod, fondata dall'immigrato giudeo Hananiah, nipote di [[Joshua ben Hananiah]] – tale scuola avrebbe potuto essere la causa di uno scisma tra gli ebrei di Babilonia e quelli di Giudea-Israele, se le autorità della Giudea non avessero prontamente fermato le ambizioni di Hananiah.<ref name="Ruth"/>
 
=== Periodo bizantino in Terra d'Israele ([[324]]–[[638]]) ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 200px
|titolo = Periodo [[bizantino]]<br /><small>in [[Israele]]</small>
|dim-testo = 90%
|contenuto =
'''[[351]]–[[352]]'''<br />
[[Rivolta ebraica contro Gallo]],<br />
Comunità e accademia ebraiche<br />allo sbando<br />
'''[[358]]'''<br />
Hillel II istituisce il [[Calendario ebraico]]<br />
'''[[361]]–[[363]]'''<br />
Tentativo di ricostruzione del tempio<br />sotto [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]]<br />
'''[[425]]'''<br />
Muore Gamliel VI, ultimo [[Sinedrio|Principe]] del<br />[[Sinedrio]]<br />
'''[[429]]'''<br />
[[Patriarca (ebraismo)|Patriarcato ebraico]] abolito da<br />[[Teodosio II]]<br />
'''[[438]]'''<br />
[[Licinia Eudossia|Eudossia]] permette la [[preghiera ebraica]]<br />sul [[Monte del Tempio]]<br />
'''[[450]]'''<br />
Redazione del [[Talmud gerosolimitano]]<br />
'''[[614]]–[[617]]'''<br />
Ebrei ottengono l'autonomia a [[Gerusalemme]]<br />sotto i [[Sasanidi|Persiani]]<br />
'''[[625]]'''<br />
Fiorisce il poeta [[Piyyut|poeta liturgico]] Yannai<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=15&letter=Y Articolo su "Yannai"] di Gotthard Deutsch & H. Brody, ''[[Jewish Encyclopedia]]''.</ref>
}}
Gli ebrei si diffusero anche per tutto l'[[Impero Romano]], e ciò continuò in misura minore nel periodo della dominazione bizantina nel Mediterraneo centro-orientale. Il cristianesimo militante ed esclusivo, ed il [[cesaropapismo]] dell'[[Impero Bizantino]] non trattarono bene gli ebrei, e la condizione e l'influenza della diaspora ebraica nell'impero diminuì drasticamente.
 
== Biografia==
Fu politica cristiana ufficiale, convertire gli ebrei al [[cristianesimo]], e la leadership cristiana utilizzò il potere ufficiale di [[Roma]] nei propri tentativi. Nel [[351]] gli ebrei si ribellarono contro le pressioni aggiuntive del loro governatore, [[Costanzo Gallo]]. Gallo domò la rivolta e distrusse le principali città della zona di [[Galilea]], dove era iniziata la rivolta. [[Zippori]] e [[Lod (Israele)|Lidda]] (sede di due delle maggiori accademie legali) non si ripresero mai più.<ref name="JewHist"/>
Conosciuto con il soprannome di '''Willi''', Wilhelm Hippert fu assegnato come pilota di un'unità biposto al [[Feldflieger Abteilung|FFA]] 227 nel 1917 operando sul fronte francese, accreditandosi una vittoria il 17 marzo 1917 condividendola con il suo osservatore Leutnant Heinrich Klose (che resto ucciso in servizio un mese dopo, il 24 aprile) ai danni di un [[Royal Aircraft Factory F.E.2]] del 20th squadron del Royal Flyng Corps sopra Lomme. In quello stesso anno, Hippert fu trasferito con il grado di Vizefeldwebel alla [[Jagdstaffel 39|Jasta 39]].<ref name=F3p130/>
Il 15 settembre la Jasta 39 fu trasferita sul fronte italiano a sostegno dell'offensiva austro-ungarica, e Hippert divenne un asso durante la [[battaglia di Caporetto]] o dodicesima battaglia dell'Isonzo. il 2 ottobre 1917 Hippert ottenne la sua seconda vittoria abbattendo il Savoia Pomilio SP.3 matricola 4541 della 40ª squadriglia (pilota e osservatore, Ercole Crosetto e di Francesco Ariani) abbattuto sulle falde del Kaval presso Tolmino.<ref name=F3p130/> Dopo altre due vittorie, il 25 ottobre ed il 30 novembre, Hippert divenne un asso l'8 dicembre 1918 ai danni di un [[Sopwith Camel]]. Hippert ottenne un'ulteriore vittoria con la Jasta 39 l'11 gennaio 1918 abbattendo un Sopwith Camel della 45th squadriglia. Il 5 marzo 1918, Hippert fu trasferito sul fronte occidentale in Francia con la Jasta 74, un'unità specializzata nella caccia notturna.<ref name=F3p130/> Nella metà del 1919, fu promosso Offizierstellvertreter. Durante questo periodo, volava con un [[Fokker D.VII]] con il muso dipinto di blu, la fusoliera posteriore dipinta a scacchiera bianco e nera. Sull'ala superiore era dipinta la scritta '''Mimmi'''. Il 7 giugno 1918, Hippert ebbe la settima vittoria ai danni di un [[Dorand AR|Dorand AR2]] sopra [[Beaumont-sur-Vesle]]. Il 22 agosto, egli si accreditò di altre due vittorie, un [[Caudron R.11]] e un [[Breguet 14]].<ref name=F3p130/>
Fu in questo periodo che ricevette la [[Croce di Ferro]] di prima classe.<ref name=F3p130/>
 
== Vittorie ==
[[File:Beit Alpha.jpg|thumb|left|[[Mosaico]] del pavimento di una [[sinagoga]] a [[Monte Ghilboa|Beit Alpha]] ([[V secolo]])]]
{| align="center" rules="all" cellspacing="0" cellpadding="4" style="border: 1px solid #999; border-right: 2px solid #999; border-bottom:2px solid #999"
In questo periodo, il [[Sinedrio|Nasi]] di [[Tiberiade]], Hillel II, creò un calendario ufficiale, che non aveva bisogno di avvistamenti mensili della [[luna]]. I mesi erano fissati e il calendario non aveva bisogno di ulteriore conferme dalle autorità di Giudea. All'incirca nello stesso tempo, l'accademia ebraica di Tiberiade iniziò a raccogliere e combinare la Mishnah, le [[Baraita|baraitot]], le spiegazioni e interpretazioni sviluppate da generazioni di studiosi dopo la morte di [[Yehudah HaNasi]]. Tale testo combinato fu poi organizzato secondo l'ordine della [[Mishnah]]: ogni paragrafo della Mishnah era seguito da una raccolta di tutte le interpretazioni, storie e risposte associate a detta Mishnah. Questo testo è chiamato il ''[[Talmud di Gerusalemme]]''.<ref name="JewHist"/>
! Numero !! Data !! Unità !! Avversario !! Località
 
Gli ebrei di Giudea ricevettero una breve tregua dalla persecuzione ufficiale, durante il regno dell'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano]]. La politica di Giuliano era di far ritornare il regno all'[[ellenismo]] ed incoraggiò gli ebrei a ricostruire [[Gerusalemme]]. Poiché il regno di Giuliano durò brevemente, negli anni [[361]]-[[363]], gli ebrei non poterono ricostruire sufficientemente la città prima che il dominio romano cristiano venisse restaurato nell'impero. A partire dal [[398]], con la consacrazione di [[Giovanni Crisostomo]] come [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]], la retorica cristiana contro gli ebrei continuò ad aumentare: egli predicava sermoni con titoli come ''Contro gli ebrei'' e ''Sulle Statue, Omelia 17'', in cui Giovanni predica contro "la malattia ebraica".<ref>Wendy Mayer and Pauline Allen, ''John Chrysostom: The Early Church Fathers'' (Londra, 2000), pp. 113, 146.</ref> Tale linguaggio pesante contribuì a creare un clima di sfiducia ed odio dei cristiani contro i grandi insediamenti ebraici, come quelli in [[Antiochia]] e [[Costantinopoli]].<ref name="JewHist">[http://www.jewishhistory.org/christian-expansion/ "Christian Expansion & the End of the Talmudic Era"], su ''Jewish History''.___URL consultato 25/02/2014</ref>
 
[[File:ZodiacMosaicTzippori.jpg|thumb|left|Mosaico della sinagoga di [[Zippori]] (V secolo)]]
Alla fine del [[IV secolo]], l'imperatore [[Teodosio I]] emise una serie di decreti che istituivano ufficialmente le persecuzioni contro gli ebrei. Agli ebrei non era permesso di possedere schiavi, costruire nuove sinagoghe, ricoprire cariche pubbliche o difendere casi tra ebreo e non-ebreo. I [[matrimonio ebraico|matrimoni misti]] furono dichiarati un reato capitale, come anche la [[ghiur|conversione]] di un cristiano all'ebraismo. Teodosio eliminò il [[Sinedrio]] e abolì la rispettiva carica di ''Nasi'' (presidente). Sotto il imperatore [[Giustiniano I]], le autorità ulteriormente limitarono i diritti civili degli ebrei,<ref>Cod., I., v. 12</ref> e misero a rischio i loro privilegi religiosi.<ref>[[Procopio di Cesarea|Procopio]], ''Historia Arcana'', 28.</ref> L'imperatore interferì anche negli affari interni della [[sinagoga]],<ref>Nov., CXLVI, 8 febbraio [[553]].</ref> e vietò, per esempio, l'uso della [[lingua ebraica]] nelle funzioni rituali. Coloro che disobbedivano a tali restrizioni venivano minacciati di pene corporali, esilio, e perdita dei beni. Gli [[ebrei]] di Borium, non lontano da [[Golfo della Sirte|Syrtis Major]], che resistettero al generale bizantino [[Belisario]] nella sua campagna contro i [[Vandali]], furono obbligati a convertirsi al [[cristianesimo]] e la loro sinagoga fu convertita in [[Chiesa (architettura)|chiesa]].<ref>Procopio, ''De Aedificiis'', VI. 2.</ref>
 
Giustiniano e dei suoi successori avevano interessi al di fuori della provincia di Giudea, ed aveva truppe insufficienti a far rispettare le succitate regole. Come risultato, il V secolo fu un periodo in cui una serie di nuove sinagoghe vennero costruite, molte delle quali con splendidi pavimenti a mosaico. Gli ebrei adottarono le ricche forme d'arte della cultura bizantina. I mosaici ebraici del periodo ritraggono persone, animali, [[menorah]], [[zodiaco|zodiaci]] e personaggi biblici. Eccellenti esempi di questi pavimenti sinagogali sono stati trovati a Beit Alpha (che include una scena di [[Abramo]] che sacrifica un montone al posto del figlio [[Isacco]], con uno [[zodiaco]]), Tiberiade, Beit Shean e Zippori.<ref name="Cyril"/>
 
L'esistenza precaria degli ebrei sotto il dominio bizantino non durò a lungo, in gran parte per l'esplosione della [[religione musulmana]] fuori della remota [[penisola araba]] (dove risiedevano grandi popolazioni di ebrei). Il [[Califfato]] [[musulmano]] espulse i [[bizantini]] dalla [[Terra Santa]] (o [[Levante (regione storica)|Levante]], definito come moderni [[Israele]], [[Giordania]], [[Libano]] e [[Siria]]) nel giro di pochi anni dalla loro vittoria nella [[Battaglia dello Yarmuk]] nel [[636]]. Numerosi ebrei fuggirono dai rimanenti territori bizantini preferendo risiedere nel Califfato durante i secoli successivi.
[[File:Hammat Gader.JPG|thumb|left|Mosaico del pavimento della sinagoga a [[Lago di Tiberiade|Hamat Gader]] (V-[[VI secolo]])]]
 
La dimensione della comunità ebraica nell'impero bizantino non fu influenzata da tentativi di alcuni imperatori (in particolare Giustiniano) di convertire forzatamente gli ebrei dell'[[Anatolia]] al cristianesimo, in quanto questi tentativi incontrarono scarso successo.<ref>[[Georg Aleksandrovič Ostrogorsky]], ''[[Storia dell'impero bizantino (Ostrogorsky)|Storia dell'impero bizantino]]'', Blackwell, Oxford, 1956 {{en}}. Gli [[storico|storici]] continuano a ricercare la condizione degli ebrei in [[Asia Minore]] durante il dominio bizantino, si vedano per es. leopere di J. Starr ''The Jews in the Byzantine Empire, 641–1204''; S. Bowman, ''The Jews of Byzantium''; R. Jenkins ''Byzantium''; Averil Cameron, "Byzantines and Jews: Recent Work on Early Byzantium", ''Byzantine and Modern Greek Studies'', 20, (1996).</ref> Tuttavia non si registrano a [[Bisanzio]] persecuzioni del genere endemico che imperversava in quel periodo in [[Europa occidentale]] ([[pogrom]], roghi, espulsioni di massa, ecc.)<ref name="Cyril">Cyril Mango (curatore), [http://books.google.co.uk/books/about/The_Oxford_History_of_Byzantium.html?id=Z6-kHUyyUIsC&redir_esc=y ''The Oxford History of Byzantium''], OUP, 2002.</ref> Gran parte della popolazione ebrea di [[Costantinopoli]] rimase ''in loco'' dopo la conquista della città da parte di [[Maometto II]].<ref name="Cyril"/>
 
Nel corso dei secoli VII e XVIII, i [[Cazari]], una [[turchi|tribù turca]] – che da circa tre secoli (ca. [[650]]-[[965]]) dominavano la vasta area che si estende dalle steppe [[Volga]]-[[Don (fiume Russia)|Don]] alla [[Penisola di Crimea|Crimea]] orientale e [[Caucaso settentrionale]] – sembrano essersi convertiti all'Ebraismo. La totalità di questa conversione non è chiara. Esisteva in Crimea una popolazione ebraica fin dall'epoca ellenistica e le conversioni potrebbero essere state rafforzate da immigrati ebrei che entravano nella regione, emigrati dalle aree del dominio bizantino.<ref>A.N. Poliak, ''Kazarie: Histoire d'un royaume juif en Europe (En hébreu)'', [[Tel Aviv]], 1951 {{he}}</ref>
 
Forse nel [[IV secolo]], il Regno di Semien ({{lang-he|'''ממלכת סאמיאן'''}}), noto anche col nome ''Regno di Beta Israel'' ({{lang-he|'''ממלכת ביתא ישראל'''}}) venne istituita come nazione ebraica nell'area nordoccidentale della moderna [[Falascia|Etiopia]], in [[Impero etiope|Abissinia]], che durò fino al [[XVII secolo]] al tempo dell'[[Negus|imperatore]] Susenyos I d'[[Etiopia]].<ref>Steven Kaplan, ''The Beta Israel: Falasha in Ethiopia: From Earliest Times to the Twentieth Century'', New York University Press, 1994.</ref>
 
=== Periodo islamico in Terra d'Israele ([[638]]–[[1099]]) ===
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 200px
|titolo = Periodo [[islam]]ico<br /><small>in [[Israele]]</small>
|dim-testo = 90%
|contenuto =
'''[[638]]'''<br />
[[ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb|ʿUmar]] permette agli ebrei di tornare<br />a [[Gerusalemme]]<br />
'''[[691]]-[[705]]'''<br />
[[Islam]]izzazione del [[Monte del Tempio]]<br />
'''[[720]]'''<br />
Ebrei esclusi permanentemente<br />dal salire al [[Monte del Tempio]]<br />
'''ca. [[750]]'''<br />
[[Gaon]]ato [[Palestina|palestinese]] basato a<br />[[Tiberiade]]<br />
'''ca. [[850]]'''<br />
Sede del [[Gaon]]ato<br />trasferito a [[Gerusalemme]]<br />
'''[[875]]'''<br />
[[Caraismo|Caraiti]] risiedono a<br />Gerusalemme<br />
'''921'''<br />
Controversia sui calcoli di [[calendario]]calandarical di<br />[[Rabbino|Rabbi]] Aaron ben Meïr<br />
'''[[960]]'''<br />
[[Masoreti|Masoreta]] e [[sofer]] Aaron ben Asher<br />muore a [[Tiberiade]]<br />
'''[[1071]]'''<br />
[[Gaon|Gaonato palestinese]] esiliato a [[Tiro (città)|Tiro]]
}}
 
Nel [[638]] l'[[Impero bizantino]] perse il controllo del [[Levante (regione storica)|Levante]]. L'arabo [[Califfato dei Rashidun]], presieduto da [[ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb]], conquistò Gerusalemme e le terre di [[Mesopotamia]], la [[Siria]], la [[Palestina]] e l'[[Egitto]]. Sotto i vari regimi, gli ebrei subirono massacri e fuggirono dai villaggi dell'entroterra verso la costa.<ref name=SKatz/> Furono successivamente indotti a tornare nell'entroterra, dopo che le città costiere vennero distrutte. Dopo il cambio di potere e dominio, gli ebrei controllavano ancora gran parte del commercio in Palestina. Secondo il geografo arabo [[al-Muqaddasi]], gli ebrei lavoravano come "saggiatori di monete, tintori, conciatori e banchieri della comunità".<ref name=SKatz/> Durante il periodo [[Fatimidi|fatimide]], molti funzionari ebrei servirono nel regime.<ref name=SKatz>{{Cita web|url=http://www.eretzyisroel.org/~samuel/presence.html |titolo=Continuous Jewish Presence in the Holy Land |autore=Joseph E. Katz |anno=2001 |editore=EretzYisroel.Org |accesso=25 febbraio 2014}}</ref> L'accademico e [[storico]] [[Moshe Gil]] documenta che al tempo della conquista araba nel [[VII secolo]], la maggioranza della popolazione era ebrea.<ref name="Gil">Moshe Gil, [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_Palestine_634_1099.html?id=M0wUKoMJeccC&redir_esc=y ''A History of Palestine: 634–1099''], Cambridge University Press, 1997, cap. 8, pp. 490-774.</ref>
 
Durante questo tempo gli ebrei vissero in comunità fiorenti sparse per tutta la [[Babilonia]].
Nel periodo [[gaon]]ico ([[650]]-[[1250]]), le accademie ''[[yeshivah]]'' babilonesi furono i principali centri di cultura ebraica, e i [[Gaonim]] (trad. "splendore" o "geni") a guida di queste scuole, furono riconosciuti come le più alte autorità della [[Legge ebraica]].<ref name="Gil"/>
 
Sebbene la vita ebraica migliorasse sotto il dominio islamico, un'utopia interreligiosa di certo non esistette<ref>Mark R. Cohen, "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History", ''Tikkun'' 6.3 (1991), p. 58.</ref> e gli ebrei continuarono a subire discriminazioni. Durante il dominio islamico, venne introdotto il [[Patto di Omar|Patto di Umar]] che proteggeva gli ebrei, ma metteva loro molte restrizioni.<ref>Mark R. Cohen, "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History" ''cit.'', p. 59</ref> A partire dall'[[XI secolo]] ci sono stati casi di [[pogrom]] contro gli ebrei.<ref>[http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/Jews_in_Arab_lands_(gen).html "The Treatment of Jews in Arab/Islamic Countries"], su ''[[Jewish Virtual Library]]''.</ref> Esempi di scoppi di fanatismo popolare antisemita od antiebraico, includono il [[Massacro di Granada|Massacro di Granada del 1066]], la distruzione dell'intero quartiere ebraico nella città [[Al-Andalus|andalusa]] di [[Granada]].<ref>[http://jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=412&letter=G&search=Granada "Granada"] di Richard Gottheil, Meyer Kayserling, ''[[Jewish Encyclopedia]]'' (ed. 1906).</ref> In [[Nordafrica]] ci furono casi di violenza contro gli ebrei del [[Medioevo]],<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/morocjews.html|titolo=The Jews of Morocco}}</ref> e in altre terre arabe inclusi [[Egitto]],<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/egjews.html|titolo=The Jews of Egypt|sito=Jewish Virtual Library}}</ref> [[Siria]],<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/syrianjews.html|titolo=The Jews of Syria|sito=Jewish Virtual Library}}</ref> e [[Yemen]].<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/yemenjews.html|titolo=The Jews of Yemen|sito=Jewish Virtual Library}}</ref> La popolazione ebraica venne confinata in quartieri isolati, o [[mellah]], in [[Marocco]] dal [[XV secolo]]. Nelle città, la ''mellah'' era circondata da mura con una porta fortificata. In contrasto, le ''mellah'' rurali erano villaggi separati abitati esclusivamente da ebrei.<ref>[http://www.sefarad.org/publication/lm/017/morocco.html "The Jews of Morocco", di Ralph G. Bennett]</ref> Gli [[Almohadi]], che avevano preso il controllo di gran parte dell'[[Al-Andalus|Iberia islamica]] dal [[1172]], erano molto più fondamentalisti dei tolleranti [[Almoravidi]] e trattavano duramente i ''[[dhimmi]]''. Ebrei e cristiani furono espulsi dal [[Marocco]] e dalla [[Spagna islamica]].<ref>[http://archive.is/www.theforgottenrefugees.com "The Forgotten Refugees"], in ''archive.is''</ref> Di fronte alla scelta tra morte o conversione, alcuni ebrei, come la famiglia di [[Maimonide]], fuggirono a sud e ad est verso le terre musulmane più tolleranti, mentre altri andarono verso nord, per stabilirsi nei nuovi regni cristiani.<ref>[http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/Sephardim.html "Sephardim"], di Rebecca Weiner, ''[[Jewish Virtual Library]]''.</ref><ref name="Kraemer">Joel L. Kraemer, ''Moses Maimonides: An Intellectual Portrait'' in ''The Cambridge Companion to Maimonides'', 2005, pp. 16-17, e ''passim''.</ref> Dopo le prime grandi ondate di conquista, l'atteggiamento degli [[Almohadi]] divenne meno intransigente. Molte sinagoghe precedentemente distrutte, chiuse o convertite in moschee vennero ricostruite o riaperte, molte famiglie convertite con la forza all'islam vennero autorizzate a riconvertirsi al giudaismo, alcune anche dopo due o tre generazioni<ref name="ReferenceA">André Chouraqui, op. cit, p. 117-124.</ref>.
 
Lo [[storico]] Mark R. Cohen scrive che conclusioni circa la vita ebraica sotto il dominio islamico, può essere appurata solo attraverso un approccio comparativo. Agli ebrei sotto dominio islamico fu inflitta meno violenza fisica rispetto a quella provata sotto il dominio cristiano occidentale.<ref>Mark R. Cohen, "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History", p. 58.</ref> Cohen crede che una ragione di ciò sia stata che l'[[Islam]], a differenza del [[Cristianesimo]], non necessitava di formarsi un'identità separata dall'[[Ebraismo]].<ref name="Cohen">[[Mark R. Cohen]], "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History", p. 58.</ref> Afferma inoltre che gli ebrei erano una minaccia meno forte per i musulmani che non per i cristiani, durante il Medioevo.<ref name="Cohen" /> Casi isolati di persecuzione in verità accaddero, ma questo non cambia il fatto che gli ebrei siano stati trattati in maniera adeguata.<ref>Mark R. Cohen, "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History", p. 59.</ref> Cohen nota anche che molti hanno usato il mito degli ebrei maltrattati dai domini [[musulmani]] per supportare le proprie posizioni politiche in risposta alla propaganda.<ref>Mark R. Cohen, "The Neo-Lachrymose Conception of Jewish-Arab History", p. 56.</ref>
 
=== Età d'oro ebraica ([[711]]-[[1031]]) ===
{{vedi anche|Epoca d'oro della cultura ebraica in Spagna}}
[[File:Manuscript page by Maimonides Arabic in Hebrew letters.jpg|thumb|Manoscritto di [[Maimonide]] in [[lingua araba|arabo]] con caratteri [[lingua ebraica|ebraici]], [[XII secolo]]]]
L'età d'oro della cultura ebraica in [[Spagna]] ha coinciso con il [[medioevo]] in [[Europa]], per un periodo di [[Al-Andalus|dominio musulmano]] in gran parte della [[penisola iberica]]. Durante quel tempo, gli [[ebrei]] vennero generalmente accettati nella società e la vita religiosa, culturale ed economica ebraica fiorirono.
 
Così sorse un periodo di tolleranza per gli ebrei della penisola iberica, il cui numero aumentò notevolmente per l'immigrazione dall'Africa in seguito alla conquista musulmana. Soprattutto dopo il [[912]], durante il regno di [[Abd al-Rahman III|ʿAbd al-Raḥmān III]] e di suo figlio, [[al-Hakam II ibn Abd al-Rahman|al-Ḥakam II]], gli ebrei prosperarono, dedicandosi al servizio del [[Califfato di Cordoba]], allo studio delle scienze, al commercio ed all'industria, in particolare al mercato della seta e degli schiavi, in tal modo promuovendo la prosperità del paese. L'espansione economica ebraica fu senza pari. A [[Toledo]], gli ebrei si dedicarono alla traduzione di testi arabi nelle [[lingue romanze]], nonché alla traduzione di testi [[ebraico|ebraici]] e [[lingua greca|greci]] in [[lingua araba|arabo]]. Gli ebrei contribuirono anche alla [[botanica]], [[geografia]], [[medicina]], [[matematica]], [[poesia]] e [[filosofia]].<ref name="weiner">[http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/Sephardim.html "Sephardim"] di Rebecca Weiner, su ''[[Jewish Virtual Library]]''.</ref>
 
{{citazione|Generalmente, al popolo ebraico fu permesso di praticare la propria religione e vivere secondo le leggi e le scritture della propria comunità. Inoltre, le restrizioni a cui gli ebrei furono soggetti, furono di carattere sociale e di fatto simboliche, piuttosto che concrete e pratiche. Vale a dire, queste norme servirono a definire la relazione fra le due comunità e non ad opprimere la popolazione ebraica.<ref name="lewis">[[Bernard Lewis]], [http://books.google.co.uk/books/about/The_Jews_of_Islam.html?id=c0S4lOyfKSYC&redir_esc=y ''The Jews of Islam''], Princeton University Press, 1984, cap. I, pp. 6-66.</ref>}}
Il medico di corte e [[visir]] di ʿAbd al-Raḥmān fu [[Hasday ibn Shaprut|Hasdai ben Isaac ibn Shaprut]], patrono di Menahem ben Saruq, Dunash ben Labrat e di altri studiosi e poeti ebrei. Il [[filosofia ebraica|pensiero ebraico]] durante questo periodo fiorì con personaggi famosi come Samuel Ha-Nagid, Moses ibn Ezra, [[Avicebron|Solomon ibn Gabirol]], [[Yehuda Ha-Levi]] e [[Mosè Maimonide]].<ref name="weiner"/> Durante il governo diʿAbd al-Raḥmān, lo studioso Moses ben Enoc fu nominato [[rabbino]] di [[Cordova]] e di conseguenza [[al-Andalus]] divenne il centro di studio [[talmud]]ico, e Cordova il luogo d'incontro di [[maestri ebrei|dotti ebrei]].<ref name="lewis"/>
Ma, oltre agli studi, il contributo ebraico fu rilevante anche in campo [[commercio|commerciale]] e [[Finanza|finanziario]], grazie all'attività dei [[Radaniti]], molti dei quali agirono proprio in [[al-Andalus]].
 
L'età d'oro finì con l'invasione della ''[[Reconquista]]'' e quella degli [[Almohadi]]. La grande presenza degli ebrei nell'[[Penisola iberica|Iberia]] continuò fino a che furono forzatamente espulsi in massa con il [[Decreto di Alhambra]] della Spagna cristiana nel [[1492]] con un [[Inquisizione portoghese|editto simile]] emesso dal [[Portogallo|Portogallo cristiano]] nel [[1496]].<ref name="lewis"/>
 
=== [[Crociate]] in Terra d'Israele ([[1099]]–[[1260]]) ===
{{vedi anche|Assedio di Gerusalemme (1099)}}
[[File:1099jerusalem.jpg|thumb|[[Assedio di Gerusalemme (1099)|Cattura di Gerusalemme]], [[1099]]]]
Nel [[1099]], gli ebrei aiutarono gli Arabi a difendere Gerusalemme contro il [[crociati]]. Quando la città cadde, i crociati riunirono molti ebrei in una [[sinagoga]] ed appiccarono il fuoco. Ad [[Haifa]], gli ebrei quasi da soli difesero la città contro i crociati, resistendo per un mese (giugno-luglio [[1099]]).<ref Name=SKatz/> In quel tempo esistevano comunità ebraiche sparse in tutto il paese, tra cui [[Gerusalemme]], [[Tiberiade]], [[Ramla]], [[Ashkelon]], [[Cesarea marittima|Cesarea]] e [[Gaza]]. Poiché agli ebrei non era permesso di possedere terra durante il periodo crociato, lavoravano come commercianti ed altri mestieri nelle città costiere durante i periodi di quiescenza. La maggior parte erano artigiani: vetrai a [[Sidone]], pellicciai e tintori a Gerusalemme.<ref name=SKatz/>
 
In questo periodo, i [[Masoreti]] di Tiberiade stabilirono l'[[ortografia]] della [[lingua ebraica]], o ''[[Segno diacritico|niqqud]]'', un sistema di punteggiatura [[Segno diacritico|diacritica]] [[vocale|vocalica]] usato nell'[[alfabeto ebraico]]. Numerosi ''[[piyyutim]]'' e [[midrash]]im vennero redatti in [[Palestina]] in quest'epoca.<ref name=SKatz/>
 
[[Maimonide]] scrisse che nel [[1165]] ebbe a visitare Gerusalemme e si recò sul [[Monte del Tempio]], dove pregò nella "grande casa santa".<ref>''Sefer HaCharedim Mitzvat Tshuva'', capitolo 3.</ref> Il [[Rambam]] convenne una festa annuale per sé ed i suoi figli, il 6 di [[Cheshvan]], a commemorare il giorno in cui si era recato al Monte del Tempio a pregare, e un'altra ricorrenza, il 9 di Cheshvan, a commemorare il giorno che fu privilegiato di pregare nella [[Grotta di Macpela|Grotta dei Patriarchi]] a [[Hebron]].<ref name="Kraemer"/>
 
Nel [[1141]] [[Yehuda Ha-Levi]] pubblicò un invito agli ebrei di emigrare nella [[terra di Israele]] e fece il lungo viaggio egli stesso. Dopo un passaggio burrascoso da Cordova, arrivò ad [[Alessandria d'Egitto]] dove venne accolto entusiasticamente da amici e ammiratori. A [[Damietta]] venne calorosamente pregato dal suo amico Halfon ha-Levi di rimanere in [[Egitto]], dove sarebbe stato libero da oppressioni intolleranti. Ma Ha-Levi proseguì il suo itinerario per via terra, incontrando gli ebrei di [[Tiro (città)|Tiro]] e [[Damasco]]. La leggenda ebraica racconta che, giunto vicino a Gerusalemme, venne sopraffatto dall'emozione alla vista della Città Santa e compose la sua più bella [[elegia]], la celebre "Sionidi" (''Zion ha-lo Tish'ali''). In quell'istante, un Arabo arrivò al galoppo da una porta e lo travolse, uccidendolo nell'incidente.<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=643&letter=J&search=juda%20halevi "Judah Ha-Levi", Richard Gottheil, Max Schloessinger e Isaac Broydé], in ''[[Jewish Encyclopedia]]'', 1906].</ref>.
 
=== Periodo dei Mamelucchi in Terra d'Israele ([[1260]]–[[1517]]) ===
{{vedi anche|Mamelucchi}}
[[File:Nahmanides painting.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Nahmanide]],<br />raffigurato artisticamente]]
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 200px
|titolo = [[XII secolo|Secoli XII]]-[[Secolo XIV|XIV]]
|dim-testo = 90%
|contenuto =
'''[[1191]]'''<br />
Ebrei di [[Ashkelon]] arrivano a [[Gerusalemme]]<br />
'''[[1198]]'''<br />
Ebrei del [[Maghreb]] arrivano a [[Gerusalemme]]<br />
'''[[1204]]'''<br />
[[Maimonide]] sepolto a [[Tiberiade]]<br />
'''[[1209]]-[[1211]]'''<br />
Immigrazione di 300 [[rabbino|rabbini]]<br />[[Francia|francesi]] e [[Inghilterra|inglesi]]<br />
'''[[1217]]'''<br />
[[Yehuda Alharizi]] lamenta lo stato del<br />[[Monte del Tempio]]<br />
'''[[1260]]'''<br />
Yechiel di [[Parigi]] fonda una<br />accademia [[talmud]]ica ad [[Acri (Israele)|Acri]]<br />
'''[[1266]]'''<br />
Agli ebrei è vietato entrare nella<br />[[Grotta di Macpela|Grotta dei Patriarchi]] a [[Hebron]]<br />
'''[[1267]]'''<br />
[[Nahmanide]] arriva a [[Gerusalemme]]:<br />istituita la [[sinagoga]] del [[Ramban]]<br />
'''[[1286]]'''<br />
Meir di [[Rothenburg (Wettin-Löbejün)|Rothenburg]] incarcerato<br />dopo un tentativo di emigrare<br />in [[Palestina]]<br />
'''[[1355]]'''<br />
Il medico e geografo<br />Ishtori Haparchi muore a [[Beit She'an]]
}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 200px
|titolo = [[XV secolo]]
|dim-testo = 90%
|contenuto =
'''[[1428]]'''<br />
Ebrei tentano di comprare la Tomba di [[Davide]]: il [[Papa]] proibisce alle navi<br />di trasportare ebrei in [[Palestina]]<br />
'''[[1434]]'''<br />
Elia di [[Ferrara]] si stabilisce a [[Gerusalemme]]<br />
'''[[1441]]'''<br />
La carestia costringe gli ebrei di Gerusalemme ad inviare un<br />emissario in Europa<br />
'''[[1455]]'''<br />
Fallisce il tentativo di immigrazione su larga scala dalla [[Sicilia]]<br />
'''[[1474]]'''<br />
La Grande Sinagoga di Gerusalemme demolita dal popolo arabo<br />
'''[[1488]]'''<br />
[[Obadiah di Bertinoro]] inizia il<br />revival di Gerusalemme<br />
'''[[1507]]'''<br />
Joseph Saragossi muore a [[Safed]]
}}
Negli anni [[1260]]-[[1516]], la [[terra di Israele]] formava parte dell'Impero dei [[Mamelucchi]], che governarono inizialmente dalla [[Turchia]], quindi dall'[[Egitto]]. Guerra, rivolte, spargimenti di sangue e distruzione perseguirono la famiglia e discendenti di [[Maimonide]]. Gli ebrei soffrirono persecuzioni e umiliazioni, ma i documenti superstiti confermano almeno 30 comunità urbane e rurali ebraiche agli inizi del [[XVI secolo]].
 
Si registra che [[Nahmanide]] si stabilì nella [[Città Vecchia di Gerusalemme]] verso il [[1267]]. Si trasferì poi ad [[Acri (Israele)|Acri]], dove fu attivo nel diffondere la cultura ebraica, a quel tempo trascurata in [[Terra Santa]]. Raccolse un circolo di allievi intorno a sé, e la gente venne a frotte, anche dal distretto dell'[[Eufrate]], per sentirlo. Si narra che anche i [[Caraismo|Caraiti]] frequentassero le sue lezioni, tra i quali Aaron ben Joseph il Vecchio che in seguito divenne uno delle più importanti autorità [[Caraismo|caraite]]. Poco dopo il suo arrivo a Gerusalemme, Nahmanide indirizzò una lettera a suo figlio Nahman, in cui descriveva la desolazione della Città Santa. A quel tempo, aveva solo due abitanti ebrei - due fratelli, tintori di mestiere. In una lettera successiva da Acri, Nahmanide consiglia al figlio di coltivare l'umiltà, che ritiene essere la prima delle virtù. In un'altra, indirizzata al suo secondo figlio, che occupava una posizione ufficiale presso la [[Regno di Castiglia e León|Corte di Castiglia]], Nahmanide raccomanda la recita delle [[preghiera ebraica|preghiere quotidiane]] e mette in guardia soprattutto contro l'immoralità. Nahmanides morì dopo aver raggiunto i settantasei anni e le sue spoglie furono sepolte a [[Haifa]], vicino alla tomba di Yechiel di [[Parigi]].<ref>[[Moshe Idel]] e M. Perani, ''Nahmanide esegeta e cabbalista'', La Giuntina (1998), "Introduzione" e pp. 164-212.</ref>
 
Yechiel stesso – autorevole [[rabbino]] [[talmud]]ista – era [[aliyah|emigrato]] ad Acri nel [[1260]], insieme a suo figlio e ad un numeroso gruppo di seguaci.<ref>{{Cita web |url=http://www.jafi.org.il/education/100/places/acco.html |titolo=Jewish Zionist Education |editore=Jafi.org.il |data=15 maggio 2005 |accesso=26 febbraio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081013142810/http://www.jafi.org.il/education/100/places/acco.html |dataarchivio=13 ottobre 2008 }}</ref><ref>[http://www.lookstein.org/resources/bionotes.pdf ???<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Lì fondò l'accademia talmudica ''Midrash haGadol d'Paris''.<ref>{{Cita web |url=http://www.jewishhistory.com/jh.php?id=AdditionalReadings&content=content/segal_ch17 |titolo=Section III: The Biblical Age: Chapter Seventeen: Awaiting the Messiah |autore=Benjamin J. Segal |sito=Returning, the Land of Israel as a Focus in Jewish History |editore=JewishHistory.com |accesso=26 febbraio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120227184802/http://www.jewishhistory.com/jh.php?id=AdditionalReadings&content=content%2Fsegal_ch17 |dataarchivio=27 febbraio 2012 }}</ref> Si pensa sia morto ad Acri tra il [[1265]] e il [[1268]]. Nel [[1488]] [[Obadiah di Bertinoro|Obadiah ben Abraham]] di [[Bertinoro]], commentatore della [[Mishnah]], arrivò a Gerusalemme; ciò segnò un nuovo periodo di ritorno della comunità ebraica nella Città Santa.
 
==== [[Spagna]], [[Nordafrica]] e [[Medio Oriente]] ====
{{vedi anche|Ebraismo e Islam|Mizrahi}}
Durante il [[Medioevo]], gli ebrei furono generalmente trattati meglio dai governanti islamici che da quelli cristiani. Nonostante la loro cittadinanza di seconda classe, gli ebrei svolgevano ruoli di primo piano nelle corti musulmane e stavano attraversando un'[[Epoca d'oro della cultura ebraica in Spagna|"Età d'oro" nella Spagna musulmana]] negli anni [[900]]-[[1100]], sebbene la situazione peggiorasse dopo tale termine. Tuttavia, [[sommossa|sommosse]] causarono la morte di ebrei in [[Nordafrica]] nel corso dei secoli; e specialmente nel [[Marocco]], [[Libia]] e [[Algeria]], dove alla fine gli ebrei furono costretti a vivere nei [[ghetto|ghetti]].<ref>Maurice Roumani, ''The Case of the Jews from Arab Countries: A Neglected Issue'', 1977, pp. 26–27.</ref>
 
Durante l'[[XI secolo]], ci fu un [[Massacro di Granada|pogrom]] contro gli ebrei di [[Granada]] nel 1066.<ref>{{cita libro|pubblicazione=Jewish Encyclopedia |titolo=Granada |url=http://jewishencyclopedia.com/articles/6855-granada |accesso=26 febbraio 2014 |anno=1906}}</ref> Nel Medioevo, i governi di [[Egitto]], [[Siria]], [[Iraq]] e [[Yemen]] attuarono decreti che ordinavano la distruzione delle sinagoghe. In certi periodi, gli ebrei furono forzati a convertirsi all'Islam o venire giustiziati, in alcune parti di [[Yemen]], [[Marocco]] e [[Baghdad]].<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/Jews_in_Arab_lands_%28gen%29.html |titolo=The Treatment of Jews in Arab/Islamic Countries |autore=Mitchell Bard |anno=2012 |editore=Jewish Virtual Library |accesso=26 febbraio 2014}}</ref> Gli [[Almohadi]], che avevano preso il controllo di gran parte dell'[[Penisola iberica|Iberia]] islamica entro il [[1172]], sorpassarono gli [[Almoravidi]] nella loro [[fondamentalismo|fede fondamentalista]], trattando i ''[[dhimmi]]'' duramente. Cacciarono sia ebrei che cristiani dal [[Marocco]] e dalla Spagna islamica. Di fronte alla scelta tra morte e conversione, molti ebrei emigrarono.<ref>[http://archive.is/www.theforgottenrefugees.com "The Forgotten Refugees"] (in archivio)</ref> Alcuni, come la famiglia di [[Maimonide]], scappò verso sud ed est, verso le terre musulmane più tolleranti, mentre altri si diressero verso il nord per stabilirsi nei nuovi regni cristiani.<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/Sephardim.html |titolo=Sephardim |autore=Rebecca Weiner |editore=Jewish Virtual Library |accesso=26 febbraio 2014}}</ref><ref>Kraemer, Joel L., "Moses Maimonides: An Intellectual Portrait," ''The Cambridge Companion to Maimonides,'' pp. 16–17 (2005).</ref> Dopo le prime grandi ondate di conquista, l'atteggiamento degli [[Almohadi]] divenne meno intransigente. Molte sinagoghe precedentemente distrutte, chiuse o convertite in moschee vennero ricostruite o riaperte, molte famiglie convertite con la forza all'islam vennero autorizzate a riconvertirsi al giudaismo, alcune anche dopo due o tre generazioni.<ref name="ReferenceA" />
 
=== [[Europa]] ===
Secondo lo scrittore [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[James P. Carroll|James Carroll]], gli "ebrei rappresentavano il 10% della popolazione totale dell'[[Impero Romano]]. Con questo rapporto, se altri fattori non fossero intervenuti, ci sarebbero 200 milioni di ebrei nel mondo d'oggi, invece dei correnti 13 milioni."<ref>James Carroll, ''Constantine's Sword'', Houghton Mifflin, 2001, p. 26. ISBN 978-0-395-77927-9</ref>
 
Popolazioni ebraiche erano esistite in [[Europa]], specialmente nell'area del passato Impero Romano, già da tempi molto antichi. Quando i maschi ebrei emigravano, alcuni a volte prendevano mogli dalle popolazioni locali, come dimostrato dai più vari [[DNA mitocondriale|MtDNA]], a confronto con il [[Cromosoma Y#Origine ed evoluzione|Y-DNA]] delle popolazioni ebraiche.<ref name="DNA">{{Cita web|url=http://www.nytimes.com/2002/05/14/science/in-dna-new-clues-to-jewish-roots.html |titolo=In DNA, New Clues to Jewish Roots |nome=Nicholas |cognome=Wade |data=14 maggio 2002 |sito=The New York Times |accesso=26 febbraio 2014}}</ref> Tali gruppi si unirono a commercianti e poi a membri della [[diaspora ebraica|diaspora]]. I registri delle comunità ebraiche in [[Francia]] e [[Germania]] risalgono al [[IV secolo]], e notevoli comunità ebraiche sono state annotate in Spagna ancor prima.<ref name="DNA"/>
 
Lo [[storico]] [[medievista]] [[Norman Cantor]] e altri studiosi del [[XX secolo]] contestano la tradizione che il Medioevo sia stato un momento uniformemente difficile per gli ebrei. Prima che la [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] divenisse pienamente organizzata come istituzione, con una serie crescente di regole, la prima società medievale era tollerante. Tra gli anni [[800]] e [[1100]], circa 1,5 milioni di ebrei vivevano nell'Europa cristiana. Poiché non erano cristiani, non venivano inclusi come una [[Stato (medioevo)|divisione]] nella ripartizione del sistema feudale di [[Primo Stato|clero]], [[Secondo Stato|cavalieri (nobili)]] e [[borghesia|servi]]. Ciò significa che non dovevano soddisfare le richieste oppressive di lavoro e la coscrizione militare che i popolani cristiani dovevano sopportare. Nei rapporti con la società cristiana, gli ebrei erano protetti da re, principi e vescovi, grazie ai servizi cruciali che fornivano in tre aree: finanziaria, amministrativa e come [[medicina|medici]].<ref name="Cantor"/>
[[File:Crociata dei Pastori.jpg|thumb|left|upright=0.7|''I pastori stanno per partire'', in una miniatura del [[XV secolo]]]]
 
Studiosi cristiani interessati alla [[Bibbia]] consultavano i [[rabbini del Talmud]]. Man mano che la [[Chiesa cattolica]] si rafforzava come istituzione, fondò nuovi ordini religiosi di predicazione, come i [[francescani]] ed i [[domenicani]], e ci fu un aumento di cristiani della classe media cittadina. Nel [[1300]], frati e preti locali misero in scena i drammi della [[Passione di Gesù|Passione]] durante la [[Settimana Santa]], che descriveva gli ebrei (in abiti contemporanei) mentre uccidevano [[Cristo]] secondo i racconti [[Vangeli|evangelici]]. Da questo periodo, la persecuzione degli ebrei e le loro deportazioni diventarono endemiche. Intorno al [[1500]], gli ebrei trovarono una relativa sicurezza e un rinnovamento di prosperità nell'odierna [[Polonia]].<ref name="Cantor">Norman F. Cantor, [http://books.google.co.uk/books/about/The_Last_Knight.html?id=GL1jozv51tIC&redir_esc=y ''The Last Knight: The Twilight of the Middle Ages and the Birth of the Modern Era''], Free Press (Simon & Schuster), 2004, pp. 28–29. ISBN 978-0-7432-2688-2</ref>
 
Dopo il 1300, gli ebrei soffrirono ulteriori discriminazioni e persecuzioni nell'Europa cristiana. Poiché ai cattolici era proibito dalla chiesa di prestare denaro a interesse, alcuni ebrei divennero usurai e banchieri importanti. I governanti cristiani a poco a poco videro il vantaggio di avere una tale classe di finanziatori, che potevano fornire capitali a loro uso senza essere passibile di [[scomunica]]. Come risultato, il commercio pecuniario dell'Europa occidentale divenne una specialità degli ebrei. Ma in quasi tutti i casi in cui gli ebrei acquisivano grandi quantità di denaro mediante operazioni bancarie, durante la loro vita o al momento della loro morte il re ne prendeva il controllo. Gli ebrei divennero ''"servi camerae"'' imperiali, proprietà del re, che potevano presentarli (insieme alle loro proprietà) a principi o città.<ref name="Cantor"/>
 
Gli [[ebrei]] vennero frequentemente massacrati ed esiliati da varie nazioni europee. La persecuzione arrivò al suo primo culmine durante le [[Crociate]]. Nella [[Prima Crociata]] ([[1096]]), le fiorenti comunità su [[Reno]] e [[Danubio]] furono totalmente distrutte. Nel [[Seconda Crociata]] ([[1147]]) gli ebrei in Francia furono oggetto di massacri frequenti. Gli ebrei furono inoltre colpiti dagli attacchi delle [[Crociata dei pastori]] del [[1251]] e [[1320]]. Le Crociate furono seguite da espulsioni, tra cui quella del [[1290]] che vide la cacciata di tutti gli ebrei inglesi; nel [[1396]], 100.000 ebrei furono espulsi dalla Francia e, nel [[1421]], migliaia furono espulsi dall'[[Austria]]. Durante questo periodo molti ebrei d'Europa, in fuga o espulsi, migrarono verso la [[Polonia]], dove prosperarono in un'altra Età d'oro.<ref>Iwo Cyprian Pogonowski, ''Jews in Poland. A Documentary History'', Hippocrene Books, Inc., 1998, ISBN 0-7818-0604-6</ref>
 
== Primo periodo moderno ==
[[File:Polish Jew trader by Brotze.jpg|thumb|Commerciante ebreo]]
Gli storici che studiano l'ebraismo moderno hanno individuato quattro diversi percorsi attraverso cui gli ebrei europei furono "modernizzati" e quindi integrati nella corrente principale della società europea. Un approccio comune è stato quello di visualizzare il processo nella prospettiva dell'[[Illuminismo]] europeo, poiché gli ebrei si trovavano di fronte alla promessa e alle sfide poste dall'emancipazione politica. Gli storici che utilizzano questo approccio si sono concentrati su due tipologie sociali come paradigmi del declino della tradizione ebraica e come agenti dei profondi cambiamenti nella cultura ebraica che portarono al crollo del [[ghetto]]. Il primo di questi due tipi sociali è l'"Ebreo cortigiano", che viene ritratto come un precursore dell'ebreo moderno, dopo aver raggiunto e partecipato all'economia proto-[[capitalismo|capitalista]] e alla società di corte degli Stati dell'[[Europa centrale]], come l'[[Impero asburgico]]. In contrasto all'ebreo cortigiano cosmopolita, il secondo tipo sociale presentato dagli storici dell'ebraismo moderno è il ''maskil'', un sostenitore della [[Haskalah]] (Illuminismo ebraico). Questa prospettiva vede il ''maskil'' perseguire studi secolari e una critica [[razionalismo|razionalista]] della tradizione rabbinica, per gettare le basi intellettuali durevoli della secolarizzazione della società e della cultura ebraiche. Il paradigma stabilito è stato quello in cui gli ebrei [[aschenaziti]] entrano nella modernità attraverso un processo di occidentalizzazione auto-consapevole guidata da "intellettuali ebrei germanizzati, molto atipici". La Haskalah diede origine alla [[Ebraismo riformato|Riforma]] e ai [[Ebraismo conservatore|movimenti conservatori]], piantando i semi del [[sionismo]], mentre allo stesso tempo favorì l'assimilazione culturale nei paesi in cui gli ebrei risiedevano.<ref name="hnet">Per queste sezioni si veda soprattutto {{Cita web|titolo=Reframing Jewish History |url=http://www.h-net.org/reviews/showrev.php?id=10513 |accesso=26 febbraio 2014}} e rispettiva bibliografia.</ref> Verso lo stesso periodo in cui si stava sviluppando la [[Haskalah]], l'[[Chassidismo|ebraismo chassidico]] stava diffondendo un movimento che predicava una visione del mondo quasi opposta a quella della Haskalah.
 
Negli [[anni 1990]], il concetto di "Ebreo portuale" è stato offerto come un "percorso alternativo verso la [[modernità]]", distinto dalla [[Haskalah]] europea. In contrasto con l'attenzione data agli [[aschenaziti]] germanizzati, il concetto dell'ebreo portuale si concentra sui [[converso]]s [[sefarditi]] che fuggivano dall'[[Inquisizione]] e si reinsediavano nelle città portuali europee, sulla costa del [[Mediterraneo]], dell'[[Atlantico]] e sulla costa orientale degli [[Stati Uniti]].<ref name=HelenFry>{{Cita libro|titolo=Port Jews: Jewish Communities in Cosmpolitan Maritime Trading Centres, 1550–1950 |nome=Helen P. |cognome=Fry|pubblicazione=European Judaism |volume= 36 |editore=Frank Cass Publishers |anno=2002 |ISBN=978-0-7146-8286-0|url=http://www.questia.com/googleScholar.qst?docId=5002650793 |citazione=Gli Ebrei portuali rappresentavano un tipo sociale: erano usualmente coloro che venivano coinvolti con la navigazione ed il commercio marittimo, che (come gli ebrei cortigiani) potevano essere considerati i primi ebrei moderni. Arrivando spesso come profughi dall'Inquisizione, avevano il permesso di stabilirsi da mercanti e commerciare liberamente in località come [[Amsterdam]], [[Londra]], [[Trieste]] e [[Amburgo]]. 'Le loro connessioni con la diaspora e le competenze accumulate erano esattamente in quelle aree di espansione estera allora di forte interesse per i governi mercantilisti.'}}</ref>
 
=== Ebreo cortigiano ===
Gli ebrei cortigiani erano banchieri ebrei o uomini d'affari che prestavano denaro e gestivano le finanze di alcune case nobiliari cristiane in Europa. Un termine storico corrispondente può essere '''[[Balivo]] ebraico''' (anche ''shtadlan'' [[ebraico|ebr.]] '''שטדלן''', intercessore).<ref name="Koyama2010"/>
 
Esempi di quelli che sarebbero poi stati chiamati ebrei cortigiani emersero quando i governanti locali utilizzarono i servizi di banchieri ebrei per prestiti a breve termine. Fecero prestiti di denaro ai nobili e così si guadagnarono anche un'influenza sociale. Patroni nobili degli ebrei cortigiani li impiegarono come [[Finanziere (finanza)|finanzieri]], fornitori, [[Agente diplomatico|diplomatici]] e delegati commerciali. Gli ebrei cortigiani potevano usare i loro legami familiari e le connessioni reciproche, mettendole a disposizione dei loro sponsor per fornire, tra le altre cose, cibo, armi, munizioni e metalli preziosi. In cambio dei loro servizi, gli ebrei cortigiani guadagnavano privilegi sociali, tra cui perfino la condizione nobiliare per se stessi, e potevano vivere al di fuori dei ghetti. Alcuni nobili vollero mantenere i loro banchieri nell'ambito delle proprie corti e, poiché erano sotto la protezione dei primi, erano esentati dalla giurisdizione [[rabbino|rabbinica]].<ref name="Koyama2010">{{Cita pubblicazione|cognome=Koyama |nome=Mark |anno=2010 |titolo=The Political Economy of Expulsion: The Regulation of Jewish Moneylending in Medieval England |rivista=Constitutional Political Economy |volume=21 |numero=4 |pp=374–406 |doi=10.1007/s10602-010-9087-3 }}</ref>
 
Dal Medioevo in poi, gli ebrei cortigiani potevano accumulare fortune personali e guadagnarsi influenza politica e sociale. A volte erano anche persone di spicco nella comunità ebraica locale e potevano usare la loro influenza per proteggere e controllare i propri confratelli. Spesso erano gli unici ebrei che potevano interagire con l'alta società locale e presentare le petizioni degli ebrei al sovrano/governante. Tuttavia, l'ebreo cortigiano aveva connessioni sociali e influenza nel mondo cristiano soprattutto attraverso i suoi patroni cristiani. A causa della precaria situazione degli ebrei, alcuni nobili potevano ignorare completamente i propri debiti e non ripagarli. Se il nobile protettore moriva, il suo finanziere ebreo poteva rischiare l'esilio o l'esecuzione.<ref name="Koyama2010"/>
[[File:Wormsjews.jpg|thumb|left|Ebrei di [[Worms]], [[XVI secolo]]]]
 
=== [[Penisola iberica|Iberia]] ===
{{Vedi anche|Epoca d'oro della cultura ebraica in Spagna|Decreto di Alhambra}}
Durante il [[Rinascimento|Rinascimento europeo]], la peggiore delle espulsioni si verificò in seguito alla [[Reconquista]] di [[al-Andalus]], come era conosciuto il governo [[Mori (storia)|moresco]] o arabo islamico di Spagna. Con la cacciata degli ultimi governanti musulmani da [[Granada]] nel [[1492]], arrivò l'[[Inquisizione spagnola]] e l'intera popolazione di circa 200.000 [[ebrei]] [[sefarditi]] fu [[Decreto di Alhambra|espulsa]]. Ciò fu seguito da espulsioni nel [[1493]] dalla [[Sicilia]] (37.000 ebrei) e dal [[Portogallo]] nel [[1496]]. Gli ebrei spagnoli espulsi fuggirono principalmente verso l'[[Impero Ottomano]], i [[Paesi Bassi]] e il [[Nordafrica]]; altri emigrarono verso l'Europa meridionale e il [[Medio Oriente]].<ref>[[Riccardo Calimani]], ''Storia del pregiudizio contro gli Ebrei - Antigiudaismo - Antisemitismo - Antisionismo'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2007, ''ss.vv.''</ref>
 
=== Ebreo portuale ===
Il concetto dell'ebreo portuale rappresenta un [[sociologia|tipo sociale]] che descrive quegli ebrei che furono coinvolti nella navigazione ed economia marittima dell'Europa, in particolare nei secoli XVII e XVIII. Lo [[storico]] Helen Fry suggerisce che potrebbero essere considerati "i primi ebrei moderni". Secondo Fry, gli ebrei portuali arrivarono come "profughi dell'Inquisizione" e dell'espulsione dall'Iberia. Avevano il permesso di stabilirsi nelle città portuali come mercanti con autorizzazione al commercio nei porti di [[Amsterdam]], [[Londra]], [[Trieste]] e [[Amburgo]]. Fry rileva che le loro connessioni con la [[diaspora ebraica]] e la loro esperienza nel commercio marittimo li rese di particolare interesse ai governi mercantilisti europei.<ref name=HelenFry/> Lois C. Dubin<ref>[http://www.smith.edu/religion/faculty_dubin.php Scheda biografica] dello Smith College.</ref> descrive gli ebrei portuali come mercanti ebrei che erano "valutati per il loro impegno nel commercio marittimo internazionale su cui tali città prosperavano".<ref>Lois Dubin, ''Enlightenment Culture, Stanford Studies in Jewish History and Culture'',Stanford University Press, 1999, p. 47.</ref> David Sorkin e altri hanno caratterizzato il profilo socio-culturale di questi uomini come improntato ad una flessibilità nei confronti della religione e un [[cosmopolitismo]] riluttante che era estraneo sia alla tradizione sia alle identità ebraiche '[[haskalah|illuminate]]'".<ref>[http://epublications.marquette.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1173&context=theo_fac "Review of David Sorkin's "The Religious Enlightenment: Protestants, Jews and Catholics from London to Vienna"] di Ulrich Lehner, Marquette University (2002).</ref>
 
=== [[Impero ottomano]] ===
[[File:Jewottoman.jpg|thumb|Ebreo ottomano]]
Durante il [[Impero ottomano|periodo ottomano classico]] ([[1300]]-[[1600]]), gli ebrei, insieme alla maggior parte delle altre comunità dell'impero, godettero di un certo livello di prosperità. Rispetto ad altri soggetti ottomani, erano la potenza dominante nel commercio e nella [[diplomazia]] e altre alte cariche. Nel [[XVI secolo]] in particolare, gli ebrei ebbero un peso preponderante anche nel ramo politico, con l'apogeo di influenza ebraica rappresentato dalla nomina di [[Giuseppe Nasi]] (in [[Lingua portoghese|portoghese]]: ''João Miquez'')<ref>John Freely, ''The Cyclades'', Londra, 2006, p. 168.</ref> a [[Sanjak-bey]] (''governatore'', un rango di solito concesso solo ai musulmani)<ref>Incaricato di amministrare civilmente e militarmente un ''[[sanjak]]'' (''[[Sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato]]'', di norma un distretto). Vedi {{Cita libro | cognome = Nolan | nome = Cathal J. | titolo = The age of wars of religion, 1000-1650: an encyclopedia of global warfare and civilization | editore = Greenwood Publishing Group | data = 2006 | pagine = 77 | url = http://books.google.co.uk/books?id=1h9zzSH-NmwC&pg=PA77&dq=Sanjak-bey&as_brr=3&client=firefox-a#v=onepage&q=Sanjak-bey&f=false | isbn = 978-0-313-33733-8 }}. Il titolo è assimilabile a un ''[[Wali (governatore)|Wali]]'', o di agire in veste di governatore di una provincia ottomana. Nel caso di Giuseppe Nasi, il Sanjak-Bey era egli stesso un governatore che rispondeva direttamente del suo operato alla [[Sublime Porta]] di [[Istanbul]].</ref> del [[Ducato dell'Arcipelago|Ducato di Nasso e delle Sette Isole]].<ref>Charles Issawi & Dmitri Gondicas; ''Ottoman Greeks in the Age of Nationalism'', Princeton, (1999).</ref>
 
Al tempo della [[Battaglia dello Yarmuk]] quando il Levante passò sotto il dominio musulmano, esistevano trenta comunità ebraiche a Haifa, Sh'chem, Hebron, Ramleh, Gaza, Gerusalemme e molte altre al nord. [[Safed]] divenne il centro spirituale dell'[[Ebraismo]] e vi venne compilato il ''[[Shulchan Aruch]]'', come anche molti testi [[cabala ebraica|cabalistici]]. La prima [[tipografia]] ebraica e la prima stampa dell'Asia occidentale iniziarono nel [[1577]].
 
Gli ebrei erano vissuti nell'area geografica dell'Asia Minore (attuale [[Turchia]], ma più geograficamente [[Anatolia]] o [[Asia Minore]]) per più di 2400 anni. L'iniziale prosperità in epoca ellenistica era svanita sotto il dominio bizantino cristiano, ma aveva discretamente recuperato sotto il dominio dei vari governi musulmani che avevano sostituito il dominio di [[Costantinopoli]]. Per gran parte del [[Impero ottomano|periodo ottomano]], la Turchia fu un rifugio sicuro per gli ebrei in fuga dalle persecuzioni, e continua ad avere una piccola popolazione ebraica a tutt'oggi. La situazione in cui gli ebrei avevano a volte goduto di prosperità culturale ed economica, ma erano stati ampiamente perseguitati in altri momenti, è stata riassunta da [[Gustav E. von Grunebaum]]:
 
{{citazione|Non sarebbe difficile mettere insieme i nomi di un numero molto considerevole di soggetti ebrei o cittadini dell'area islamica che hanno raggiunto il più alto rango di potere, di grande influenza finanziaria, ed un significativa e riconosciuta realizzazione intellettuale, e lo stesso si potrebbe dire dei cristiani. Ma non sarebbe neanche difficile compilare un lungo elenco di persecuzioni, confische arbitrarie, tentativi di conversioni forzate, o pogrom.<ref>[[Gustav E. von Grunebaum]], [http://books.google.co.uk/books?id=R8rZMTsWAE0C&pg=PA365&lpg=PA365&dq=G.E.+Von+Grunebaum,+%27%27Eastern+Jewry+Under+Islam%27%27&source=bl&ots=UKxpRkHnlP&sig=zZnFyMWHWmn0vIpLOOf6uohjNCY&hl=en&sa=X&ei=SBYOU6rvLeyp7QaN5YCoAQ&ved=0CC4Q6AEwAA#v=onepage&q=G.E.%20Von%20Grunebaum%2C%20''Eastern%20Jewry%20Under%20Islam''&f=false ''Eastern Jewry Under Islam'', 1971, p. 369].</ref>}}
 
=== [[Polonia]]-[[Lituania]] ===
Nel [[XVII secolo]], esistevano in Europa occidentale molte popolazioni ebraiche importanti. La [[Polonia]] era relativamente tollerante ed aveva la più grande popolazione ebraica d'Europa, risalente al [[XIII secolo]], che godeva di relativa prosperità e di libertà da quasi 400 anni; tuttavia la situazione di calma finì quando ebrei polacchi e lituani furono massacrati a centinaia di migliaia dai [[cosacchi]] durante la [[rivolta di Khmelnytsky]] ([[1648]]) e le [[Seconda guerra del nord|guerre svedesi]] ([[1655]]). Spinti da queste e altre persecuzioni, gli ebrei si trasferirono di nuovo in Europa occidentale nel XVII secolo. L'ultimo divieto agli ebrei (in [[Inghilterra]]) fu revocato nel [[1654]], ma le espulsioni periodiche da singole città continuarono ad avvenire e agli ebrei fu spesso limitata la proprietà terriera, o furono costretti a vivere in [[ghetto|ghetti]].
 
Con la [[Spartizioni della Polonia|Spartizione della Polonia]] nel tardo [[XVIII secolo]], la popolazione ebraica si spaccò tra l'[[Impero russo]], quello [[Impero austro-ungarico|austro-ungarico]] e la [[Prussia]], che si divisero la Polonia tra di loro.<ref>[http://www.historycy.org/index.php?showtopic=17930 Le spartizioni della Polonia - forum].</ref>
 
=== [[Illuminismo]] [[europa|europeo]] e [[Haskalah]] ([[XVIII secolo]]) ===
{{vedi anche|Haskalah|Illuminismo|Rinascimento}}
[[File:Moses Mendelson P7160073.JPG|thumb|upright=0.5|left|[[Moses Mendelssohn]] ([[1729]]–[[1786]]) ispirò la ''[[Haskalah]]'' della [[Germania]] del [[XVIII secolo]]]]
Durante il periodo del [[Rinascimento|Rinascimento europeo]] e dell'[[Illuminismo]] si verificarono cambiamenti significativi all'interno della comunità ebraica. Il movimento della [[Haskalah]] parallela il più ampio Illuminismo, quando gli ebrei cominciarono nel [[XVIII secolo]] la campagna per l'emancipazione dalle leggi restrittive e l'integrazione nella società europea in generale. L'istruzione laica e scientifica fu aggiunta alla tradizionale istruzione religiosa ricevuta dagli studenti, e cominciò ad aumentare l'interesse in un'identità ebraica nazionale, tra cui una rinascita nello studio della storia ebraica e dell'[[ebraico]]. La Haskalah diede alla luce la [[Ebraismo riformato|Riforma]] ed i movimenti conservatori, piantando i semi di [[sionismo]] mentre allo stesso tempo favoriva l'assimilazione culturale nei paesi in cui gli ebrei risiedevano. Circa allo stesso tempo, nacque un altro movimento, che predicava quasi l'opposto della Haskalah, l'[[Chassidismo|Ebraismo Chassidico]]. Il [[Chassidismo]] iniziò nel [[XVIII secolo]], iniziato da [[Baal Shem Tov|Rabbi Israel Baal Shem Tov]], e rapidamente guadagnò un seguito con il suo approccio di [[misticismo ebraico|misticismo esuberante]] alla religione. Questi due movimenti, e la forma tradizionale dell'[[Ebraismo ortodosso]] da cui scaturiscono, costituito la base delle divisioni moderne all'interno dell'osservanza ebraica.<ref>[http://www.dinur.org/resources/resourceCategoryDisplay.aspx?categoryid=765&rsid=478 "Resources > Modern Period > Central and Western Europe (17th\18th Cent.) > Enlightenment (Haskala)"] {{webarchive|url=https://archive.is/20070927174800/http://www.dinur.org/resources/resourceCategoryDisplay.aspx?categoryid=765&rsid=478 |data=27 settembre 2007 }} ''The Jewish History Resource Center – Project of the Dinur Center for Research in Jewish History'', [[Università Ebraica di Gerusalemme]].</ref>
 
Allo stesso tempo, il mondo esterno stava cambiando e dibattiti iniziavano sulla potenziale [[emancipazione degli ebrei]] (garantendo loro pari diritti). Il primo paese a farlo fu la [[Francia]], durante la [[Rivoluzione francese]] del [[1789]]. Anche così, ci si aspettava che gli ebrei si integrassero, senza quindi continuare le loro tradizioni. Questa ambivalenza è dimostrata dal famoso discorso di [[Clermont-Tonnerre]] davanti all'[[Assemblea Nazionale Francese|Assemblea Nazionale]] nel 1789:
 
{{citazione|Dobbiamo rifiutare tutto agli ebrei come nazione e concedere tutto agli ebrei come individui. Dobbiamo revocare il riconoscimento dei loro giudici; devono avere solo i nostri giudici. Dobbiamo rifiutare la protezione giuridica al mantenimento delle cosiddette leggi della loro organizzazione ebraica; non dovrebbe essere consentito loro di formare nello stato un organo politico o un ordine [separati]. Devono essere cittadini individualmente. Ma, qualcuno mi dirà, non vogliono essere cittadini. Bene, allora! Se non vogliono essere cittadini, devono dirlo, dopodiché dovremmo bandirli. È ripugnante avere nello stato un'associazione di non-cittadini, e una nazione all'interno della nazione...<ref>[http://www.clermont-tonnerre.fr/fr/index.php?menu=accueil ''Maison de la famille Clermont-Tonnerre], Storia {{fr}}</ref>}}
 
=== Ebraismo chassidico ===
{{vedi anche|Chabad|Chassidismo|Mitnagdim}}
[[File:Maurycy Gottlieb - Jews Praying in the Synagogue on Yom Kippur.jpg|thumb|Ebrei [[chassid]]ici in preghiera nella [[sinagoga]] a [[Yom Kippur]], di Maurycy Gottlieb ([[1878]])]]
L'[[Chassidismo|Ebraismo chassidico]] è una branca dell'[[Ebraismo ortodosso]] che promuove spiritualità e gioia mediante la diffusione e l'internalizzazione del [[misticismo ebraico]] quale aspetto fondamentale della [[fede ebraica]]. Il [[Chassidismo]] comprende parte dell'[[haredi|ebraismo ultraortodosso]] contemporaneo, insieme alla precedente tradizione talmudica della [[yeshivah]] [[Ebrei lituani|Lituania]] e a quella [[sefardita]].<ref name="Treccani">[http://www.treccani.it/vocabolario/hasidismo/ Treccani.it - Vocabolario on line]</ref>
 
Fu fondata nel [[XVIII secolo]] nell'Europa orientale da Rabbi Israel [[Baal Shem Tov]] (detto il ''Besht'') come una reazione all'eccessivo [[ebraismo]] [[talmud]]ico [[legalismo|legalistico]]. In contrasto a questo, gli insegnamenti chassidici apprezzavano la sincerità e la santità nascosta della gente comune illetterata, ponendola sullo stesso piano dell'élite accademica. L'enfasi sulla presenza divina [[immanenza|immanente]] in tutto, dava un nuovo valore alla [[preghiera ebraica|preghiera]] e agli atti di bontà, accanto alla supremazia rabbinica di [[studio della Torah|studio]], sostituendo la [[Magghid|severità]] e l'[[ascetismo nell'ebraismo|ascetismo]] [[cabala ebraica|cabalistico]] e [[mussar]] storico con l'ottimismo, incoraggiamento e [[Deveikut|fervore (''deveikut'')]] quotidiano. Questa rinascita emotiva populista accompagnava l'ideale elitista di nullificazione ad un paradossale [[panenteismo]] divino, attraverso l'articolazione intellettuale di dimensioni interiori del pensiero mistico. L'adeguamento dei valori ebraici cercava di incrementare gli standard richiesti dall'[[Halakhah|osservanza rituale]], mentre ne rilassava altri dove predominava l'ispirazione. I suoi incontri comunali celebravano [[nigun|inni spirituali]] (''[[nigun]]im'') quali forme di devozione contemplativa.<ref>''The Great Mission: The life and story of Rabbi Yisrael Baal Shem Tov'', redatto da Rabbi Eli Friedman, (trad. Rabbi Elchonon Lesches), Kehot Publication Society, 2005. ISBN 0-8266-0681-4</ref>
 
In seguito alla fondazione del [[Chabad|Movimento Lubavitch]]<ref>[http://www.chabad.org/global/about/article.asp?AID=36226 Informazioni su Chabad-Lubavitch]</ref> da parte dei diretti successori primi del Besht figura l'Alter Rebbe [[Shneur Zalman di Liadi]] che riuscì a ricreare armonia tra le parti fondando ciò sull'amore e la pietà fraterna, che permise il confronto e l'instaurazione di una vera e propria unione religiosa tra gli ebrei che vollero dialogare o aderire al nuovo movimento [[Lubavitch]], anche definito [[Chabad-Lubavitch|Chabad]]: questo nome deriva dalle tre parole ebraiche [[Chokhmah]], [[Binah]] e [[Daat]], distintamente tradotte con i significati di sapienza, intelligenza e conoscenza; queste, anche note come le tre [[Sefirot]] superiori immediatamente successive a [[Keter]], furono l'espressione della nuova ma originaria forma religiosa fondante e di dialogo che caratterizzò parte della natura spirituale e mistica del [[Baal Shem Tov]], nonché di mediazione con la cultura intellettuale e religiosa prevalente soprattutto nei [[Maestri ebrei|Maestri lituani]] dell'epoca.<ref>[http://www.chabad.org/search/keyword.asp?kid=1412 La filosofia alla base di Chabad].</ref>
 
== Secolo XIX ==
{{vedi anche|Emancipazione ebraica}}
Sebbene le persecuzioni esistessero ancora, l'emancipazione si diffuse in tutta l'Europa del [[XIX secolo]]. [[Napoleone]] invitò gli ebrei a lasciare i ghetti ebraici europei e cercare rifugio nei regimi politici tolleranti di nuova costituzione, che offrivano la parità ai sensi della legge napoleonica.<ref name="Emanci">[http://www.marxists.org/history/france/revolution/1791/laws-jews.htm "The Emancipation of the Jews 1791: Law Relating to the Jews"]</ref> Nel 1871, con l'emancipazione degli ebrei da parte della [[Germania]], tutti i paesi europei tranne la [[Russia]] avevano emancipato i propri ebrei.<ref name="Emanci"/><ref>[http://perso.club-internet.fr/ameliefr/E-Napoleon-Jews.html "Napoleone e gli ebrei] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041103034331/http://perso.club-internet.fr/ameliefr/E-Napoleon-Jews.html |data=3 novembre 2004 }}.</ref>
 
In alcuni paesi, l'emancipazione avvenne con un unico atto. In altri, vennero concessi inizialmente dei diritti limitati, nella speranza che gli ebrei "cambiassero per il meglio".<ref>[http://www.friends-partners.org/partners/beyond-the-pale/english/21.html "Beyond the Pale'": mostra dell'emancipazione ebraica], con relativa cronologia, su ''Friends-partners.org''</ref>
[[File:Napoleon stellt den israelitischen Kult wieder her, 30. Mai 1806.jpg|thumb|upright=1.3|Stampa francese del [[1806]] che illustra "[[Napoleone]] e l'emancipazione degli [[ebrei]]"]]
{| class="wikitable"
|+ '''Anni in cui parità giuridica fu garantita agli ebrei'''
! Anno
! Nazione
|-
| align=right| 1 || 17 marzo 1917 || FA(A) 227 || Factory F.E.2 <ref>20th sqdn</ref>||Lomme
| [[1264]]
| [[Polonia]]<ref>"In Poland, a Jewish Revival Thrives—Minus Jews", articolo su ''[[The New York Times]]'', 12/07/2007: "Probabilmente circa il 70 percento degli ebrei europei nel mondo, gli [[aschenaziti]], possono rintracciare la loro discendenza in Polonia — grazie al re del [[XIV secolo]], [[Casimiro III di Polonia|Casimiro III il Grande]], che attrasse i coloni ebrei di tutta Europa con la sua promessa di proteggerli come 'il popolo del re'"</ref>
|-
| align=right| 2 || 02 ottobre 1917 || Jasta 39 || Savoia Pomilio <ref>40ª sq</ref>||Tolmino
| [[1789]]
| [[Stati Uniti]] (Governo Federale)
|-
| align=right| 3 || 25 ottobre 1917|| Jasta 39 || Sopwith or Hanriot || Dolje
| [[1791]]
| [[Regno di Francia (1791-1792)|Francia]]<ref name="Emanci" />
|-
| align=right| 4 || 30 novembre 1917 || Jasta 39 || SAML <ref>1ª sq</ref> || Cornuda-Nogare
| [[1796]]
| [[Repubblica Batava]]
|-
| align=right| 5 || 8 dicembre 1917 || Jasta 39 || Sopwith Camel || Treviso-Pezzar
| [[1808]]
| [[Granducato d'Assia]]
|-
| align=right| 6 || 11 gennaio 1918 || Jasta 39 || Sopwith Camel <ref>B2436,45 sq</ref>|| Cimadolmo
| [[1808]]
| [[Regno di Vestfalia|Vestfalia]]<ref>Revocato tuttavia dal successore vestfalico nel [[1815]]. Cfr. introduzione e ''s.v.'' "revoca", [[Heinrich Graetz]], ''Geschichte der Juden von den ältesten Zeiten bis auf die Gegenwart'': 11 vols., Leipzig: Leiner, 1900, vol. 11: 'Geschichte der Juden vom Beginn der Mendelssohnschen Zeit (1750) bis in die neueste Zeit (1848)', p. 287. Ristampa, Berlino: Arani, 1998, ISBN 3-7605-8673-2.</ref>
|-
| align=right| 7 || 07 giugno 1918 || Jasta 74 || AR2 || Beaumont-sur-Vesle
| [[1811]]
| [[Granducato di Francoforte]]<ref>Revocato alla dissoluzione del Granducato nel [[1815]].</ref>
|-
| align=right| 8 || 22 agosto 1918 || Jasta 74 || Caudron R.11 || Soissons
| [[1812]]
| [[Ducato di Meclemburgo-Schwerin|Meclemburgo-Schwerin]]<ref>Il 22 febbraio - cfr. Heinrich Graetz, ''Geschichte der Juden von den ältesten Zeiten bis auf die Gegenwart'': 11 voll., Leipzig: Leiner, 1900, vol. 11: 'Geschichte der Juden vom Beginn der Mendelssohnschen Zeit (1750) bis in die neueste Zeit (1848)', p. 297.</ref>
|-
| align=right| u/c || 22 agosto 1918 || Jasta 74 || Bréguet 14 B.2 ||
| [[1812]]
| [[Regno di Prussia|Prussia]]<ref>L'11 marzo - cfr. Heinrich Graetz, ''Geschichte der Juden von den ältesten Zeiten bis auf die Gegenwart'': 11 vols., Leipzig: Leiner, 1900, vol. 11: 'Geschichte der Juden vom Beginn der Mendelssohnschen Zeit (1750) bis in die neueste Zeit (1848)', pp. 297 e segg.</ref>
|-
| [[1828]]
| [[Regno di Württemberg|Württemberg]]
|-
| [[1830]]
| [[Belgio]]<ref>Il [[Belgio]] divenne una giurisdizione separata sotto Re [[Guglielmo I d'Orange]] nel [[1830]], acquisendo l'indipendenza nel [[1831]], riconosciuta dal sovrano nel [[1839]].</ref>
|-
| [[1830]]
| [[Regno di Grecia|Grecia]]
|-
| [[1832]]
| [[Canada]]
|-
| [[1833]]
| [[Elettorato d'Assia]]
|-
| [[1834]]
| [[Regno Unito dei Paesi Bassi]]
|-
| [[1835]]
| [[Svezia-Norvegia]]
|-
| [[1839]]
| [[Impero Ottomano]]<ref>Per ordine del [[Sultano]], pari diritti furono concessi ai non musulmani, inclusi gli ebrei, nel [[1839]] come parte delle riforme ''[[Tanzimat]]''.</ref>
|-
| [[1842]]
| [[Regno di Hannover]]
|-
| [[1848]]
| [[Nassau (stato)|Nassau]]<ref>Introdotto il 12 dicembre [[1848]].</ref>
|-
| [[1849]]
| [[Amburgo]]<ref>Con l'introduzione di libertà basilari, come deciso dalla [[Parlamento di Francoforte|Assemblea Nazionale]], adottata come legge d'Amburgo il 21 febbraio [[1849]].</ref>
|-
| [[1849]]
| [[Danimarca]]<ref>Con la ''Costituzione di Danimarca'' del 5 giugno [[1849]].</ref>
|-
| [[1856]]
| [[Svizzera]]
|-
| [[1858]]
| [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda]]
|-
| [[1861]]
| [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]
|-
| [[1862]]
| [[Granducato di Baden|Baden]]
|-
| [[1863]]
| [[Ducato di Holstein|Holstein]]<ref>Per legge sugli Affari degli Ebrei nel [[Ducato di Holstein]] il 14 luglio [[1863]].</ref>
|-
| [[1864]]
| [[Città libera di Francoforte]]
|-
| [[1867]]
| [[Impero austro-ungarico]]
|-
| [[1869]]
| [[Confederazione Tedesca del Nord]]
|-
| [[1871]]
| [[Impero tedesco|Germania]]<ref>Sulla condizione degli ebrei negli stati che si unirono nel [[1871]] per costituire la [[Germania]], vedi i rispettivi regolamenti dei principati e degli stati che precedettero l'[[unificazione della Germania]] nel 1871.</ref>
|-
| [[1877]]
| [[New Hampshire]] (ultimo stato [[USA]] ad emanare la piena emancipazione)
|-
| [[1878]]
| [[Bulgaria]]
|-
| [[1878]]
| [[Principato di Serbia|Serbia]]
|-
| [[1890]]
| [[Brasile]]<ref>Dal [[1810]] gli ebrei già godevano di libertà parziale di religione, che fu concessa in maniera completa nel [[1890]], dopo la proclamazione della Repubblica.</ref>
|-
| [[1910]]
| [[Spagna]]
|-
| [[1911]]
| [[Prima repubblica portoghese|Portogallo]]
|-
| [[1917]]
| [[Repubblica russa|Russia]]
|-
| [[1923]]
| [[Regno di Romania|Romania]]
|}
 
==Onorificenze==
Nonostante la crescente integrazione degli ebrei con la società laica, una nuova forma di [[antisemitismo]] emerse, sulla base delle idee di [[razzismo|razza]] e [[nazionalismo|nazione]], piuttosto che odio religioso del tipo medievale. Questa forma di antisemitismo sosteneva che gli ebrei fossero una razza distinta e inferiore a quella ''[[Razza ariana|ariana]]'' dell'Europa occidentale, e portò alla nascita di partiti politici in Francia, Germania e Austria-Ungheria, che fecero una campagna di revoca dell'[[emancipazione]]. Questa forma di antisemitismo apparve frequentemente nella cultura europea: il caso più famoso fu l'[[Affare Dreyfus]] in Francia.<ref>[http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/Dreyfus.html Jewish Library: "Alfred Dreyfus and ''The Affair''"].</ref> Tali persecuzioni, insieme ai [[pogrom]] sponsorizzati dallo stato in Russia nel tardo [[XIX secolo]], portarono un certo numero di ebrei a credere che sarebbero stati al sicuro solo in una propria nazione.<ref>Raffaella A. Del Sarto, [http://ies.berkeley.edu/research/DelSartoIsraelMed.pdf ''Israel's Contested Identity and the Mediterranean, The territorial-political axis: Eretz Israel versus Medinat Israel'', p. 8 e ''passim''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100610164603/http://ies.berkeley.edu/research/DelSartoIsraelMed.pdf |data=10 giugno 2010 }}.</ref>
{{Onorificenze
 
|immagine=Планка железного креста 1 класс.png
Durante questo periodo, la migrazione ebraica verso gli [[Stati Uniti]] creò una nuova grande comunità per lo più liberata delle restrizioni europee. Oltre 2 milioni di ebrei arrivarono negli Stati Uniti tra il [[1890]] e il [[1924]], la maggior parte dalla Russia e dall'Europa orientale. Un fenomeno simile si verificò nella punta meridionale del [[America|continente]], in particolare nei paesi di [[Argentina]] e [[Uruguay]].<ref>Nathan Glazer, [http://books.google.co.uk/books/about/American_Judaism.html?id=5YZI3U4ODVcC&redir_esc=y ''American Judaism''], 2ª ed., University of Chicago Press, 1989, Introduzione e ''ss.vv.''.</ref>
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di I classe
 
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
== Secolo XX ==
|motivazione=
{{vedi anche|Conflitto israelo-palestinese|Israele|Olocausto|Sionismo|Storia di Israele}}
}}
=== Sionismo moderno ===
{{Onorificenze
[[File:Herzl-balcony.jpg|thumb|[[Theodor Herzl]] (1860-1904), fondatore del movimento sionista]]
|immagine=Планка Железного креста 2 класс.png
Durante il [[1870]] e il [[1880]] la popolazione ebraica d'Europa cominciò più attivamente a considerare l'immigrazione in Israele e il ristabilimento della nazione ebraica nella sua presupposta terra d'origine nazionale, compiendo così le profezie bibliche relative allo ''Shivat Tzion'' ({{lang-he|'''שִׁיבָת צִיּוֹן'''}}, "Ritorno a Sion", o '''שבי ציון''', ''Shavei Tzion'', lett. "Rimpatriati di Sion"). Nel [[1882]] nacque il primo insediamento sionista — [[Rishon LeZion]] — fondato da immigrati che appartenevano al movimento "[[Hovevei Zion]]" ({{lang-he|חובבי ציון}}), o anche ''Hibbat Zion'' ({{lang-he|'''חיבת ציון'''}}, lett. ''Amanti di [[Sion (monte)|Sion]]''). In seguito, il movimento "[[Bilu]]"<ref>I '''[[Bilu]]''' ({{lang-he|'''ביל"ו'''}}, [[acronimo]] derivato da un versetto della [[Bibbia]] e precisamente dal [[Libro di Isaia]] (2:5) "בית יעקב לכו ונלכה" "'''''B'''eit '''Y'''a'akov '''L'''ekhu '''V'''e-nelkha''" ("Casa di [[Giacobbe]], vieni, camminiamo" [nella luce del Signore]) erano un gruppo di [[idealismo|idealisti]] [[Ebreo|ebrei]] che aspiravano a creare degli [[insediamenti israeliani|insediamenti]] in [[Terra d'Israele]], con lo scopo politico di liberare [[Terra d'Israele|Eretz Yisrael]] e ristabilirvi lo stato di [[Israele]]. Si veda [http://www.multied.com/Israel/1882Bilu.html "Una storia di Israele: i Bilu"].</ref> fondò molti altri insediamenti in [[terra di Israele]].<ref name=Cowen2002>[http://www.leaderu.com/common/british.html The Untold Story. The Role of Christian Zionists in the Establishment of Modern-day Israel] di Jamie Cowen ("Leadership U"), 13/07/2002.</ref><ref name=Green2005>[http://www.historycooperative.org/journals/ahr/110.3/green.html "Rethinking Sir Moses Montefiore: Religion, Nationhood, and International Philanthropy in the Nineteenth Century"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080217075328/http://www.historycooperative.org/journals/ahr/110.3/green.html |data=17 febbraio 2008 }} di Abigail Green. (''The American Historical Review''. Vol. 110 No.3) giugno 2005.</ref>
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di II classe
 
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
Il [[Sionismo|movimento sionista]] venne fondato ufficialmente dopo la "Convenzione di [[Katowice|Kattowitz]]" ([[1884]]) ed il "Congresso Sionista Mondiale (''World Zionist Congress'', [[1897]]), e fu [[Theodor Herzl]] che iniziò la lotta per stabilire uno stato degli ebrei.<ref name="Klein">Claude Klein, ''[http://books.google.co.uk/books?id=DilD7yD2hfgC&dq=C.+Klein,+%27%27Israele.+Lo+Stato+degli+ebrei%27%27&source=gbs_navlinks_s Israele. Lo Stato degli ebrei]'', Firenze, Giunti Editore, 2000, p. 16 e Cap. I ''passim''.</ref>
|motivazione=
 
}}
Dopo la [[Prima Guerra Mondiale]], sembrava che le condizioni per stabilire tale stato fossero maturate: il [[Regno Unito]] conquistò la [[Palestina]] dall'[[Impero Ottomano]] e gli ebrei ricevettero la promessa di una "Patria nazionale" dai britannici nella forma della [[Dichiarazione Balfour (1917)]], data a [[Chaim Weizmann]].<ref name="Klein"/>
 
Nel 1920 iniziò il [[Mandato britannico della Palestina]] e il [[Visconte]] Herbert Samuel fu nominato Alto Commissario della Palestina, l'[[Università Ebraica di Gerusalemme]] fu costituita e si verificarono diverse grandi ondate di immigrazione ebraica verso la [[Palestina]]. Tuttavia gli abitanti arabi della Palestina non amavano la crescente immigrazione ebraica e cominciarono ad opporsi con mezzi violenti al loro insediamento e alla politica filo-ebraica del governo britannico.<ref name=BritZion>[http://www.mideastweb.org/britzion.htm "British Zionism - Support for Jewish Restoration"] (mideastweb.org)</ref><ref>Howard Morley Sachar, [http://books.google.co.uk/books?id=7qS0aRI5omwC&vq=%22The+History+of+Zionism%22&source=gbs_citations_module_r&cad=3 ''A History of Israel: From the Rise of Zionism to Our Time''], Knopf, 1996, ''passim''.</ref>
 
Bande di arabi iniziarono a compiere atti di violenza e omicidi contro i convogli e la popolazione ebraica. Dopo i [[moti palestinesi del 1920|tumulti arabi del 1920]] e [[moti di Giaffa|quelli di Jaffa del 1921]], la leadership ebraica in Palestina credettero che gli inglesi non avessero alcun desiderio di confrontarsi con le bande arabe locali per i loro attacchi contro gli ebrei palestinesi. Credendo di non poter contare sull'amministrazione britannica per la protezione contro tali bande, la leadership ebraica creò [[Haganah|l'organizzazione Haganah]] ([[lingua ebraica|ebraico]]: "La Difesa", '''ההגנה''') per proteggere le proprie aziende agricole e i [[kibbutz]].<ref>{{Cita libro|titolo= Restoring the Jews to their homeland: nineteen centuries in the quest for Zion|cognome= Adler|nome= Joseph|anno= 1997|editore= J. Aronson|città= |isbn= 1-56821-978-4|pp= 150–6|url= http://books.google.co.uk/books?ei=8lY3TcfKNoOqhAfRp-HfAg&ct=result&id=cFAwAAAAYAAJ&dq=%22charles+henry+churchill%22+palestine&q=%22charles+henry+churchill%22#search_anchor|accesso=28 febbraio 2014}}</ref><ref name=gutenberg>Lucien Wolf, ''Notes on the Diplomatic History of the Jewish Question with texts of protocols, treaty stipulations and other public acts and official documents'', Jewish Historical Society of England, 1919 {{collegamento interrotto|1=[ftp://ibiblio.org/pub/docs/books/gutenberg/3/1/3/8/31385/31385-8.txt] |date=ottobre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
{{Campagnabox conflitto arabo-israeliano}}
 
Altri disordini si verificarono nel [[Moti in Palestina del 1929|1929]] e negli anni [[1936]]-[[1939]] avvenne la [[Grande rivolta araba (1936-1939)|"grande rivolta araba di Palestina"]]. A causa della crescente violenza il [[Regno Unito]] iniziò gradualmente a fare marcia indietro dall'idea originaria di uno Stato ebraico e di speculare su una [[Soluzione di uno Stato unico|soluzione binazionale]] o di uno Stato arabo con una minoranza ebraica.<ref>[[Walter Laqueur]], [http://books.google.co.uk/books/about/The_History_of_Zionism.html?id=NMjh319vnwAC&redir_esc=y ''A History of Zionism: From the French Revolution to the Establishment of the State of Israel''], TaurisParke Paperbacks, 2003 - resoconto storico/storiografico di uno dei maggiori accademici contemporanei ([http://www.amazon.com/dp/0805211497 estratti]).</ref>
 
Nel frattempo, gli ebrei d'Europa e degli Stati Uniti avevano successo nei campi della scienza, della cultura e dell'economia. Tra quelli generalmente considerati i più famosi, si annoveravano lo scienziato [[Albert Einstein]] e il filosofo [[Ludwig Wittgenstein]]. Un alto numero di [[Premio Nobel|Premi Nobel]] in questo periodo furono ebrei, fatto che accade tuttora.<ref>[http://www.jinfo.org/Nobel_Prizes.html Vincitori ebrei del Premio Nobel], con proporzioni percentuali rispetto al resto del mondo.</ref> In [[Unione Sovietica]], molti ebrei furono coinvolti nella [[Rivoluzione d'ottobre]] e appartenevano al [[partito comunista]].<ref>[[Ettore Cinnella]], ''La tragedia della Rivoluzione russa (1917-1921)'', RCS Quotidiani, 2004.</ref>
 
=== L'[[Olocausto]] ===
{{vedi anche|Olocausto}}
[[File:Razzia in een getto (detail).jpg|left|upright=0.5|thumb|Bambino ebreo alza le mani in uscita dal [[Rivolta del ghetto di Varsavia|ghetto di Varsavia, dopo la rivolta]]]]
[[File:Rows of bodies of dead inmates fill the yard of Lager Nordhausen, a Gestapo concentration camp.jpg|thumb|L'[[Olocausto]] che avvenne durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] provocò lo sterminio sistematico ([[genocidio]]) di circa sei milioni di ebrei europei da parte della [[Germania nazista]]<ref>Fotografia scattata da un militare statunitense dentro il cortile del [[Campo di concentramento di Mittelbau-Dora|lager vicino Nordhausen]] (campo di concentramento della [[Gestapo]]) pieno di cadaveri (12 aprile [[1945]])</ref>]]
 
Nel 1933, con l'ascesa al potere di [[Adolf Hitler]] e del [[partito nazista]] in [[Germania]], la situazione ebraica divenne più severa. Le crisi economiche, le [[leggi razziali naziste|leggi razziali]] [[antisemitismo|antisemite]], e la paura di una guerra imminente portò molti ebrei a fuggire dall'Europa verso la Palestina, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica.<ref name="Gilbert"/>
 
Nel [[1939]] iniziò la [[Seconda Guerra Mondiale]] e fino al [[1941]] [[Hitler]] occupò gran parte dell'Europa, inclusa la [[Polonia]] — dove milioni di ebrei vivevano a quell'epoca — e la Francia. Nel 1941, a seguito dell'invasione dell'Unione Sovietica, cominciò la "[[Soluzione finale della questione ebraica]]" (in [[lingua tedesca]] ''Endlösung der Judenfrage''), una vasta operazione organizzata su una scala senza precedenti, finalizzata alla distruzione del popolo ebraico mediante la conseguente persecuzione e sterminio degli ebrei nell'Europa politica, che includeva il [[Nordafrica]] europeo (il Nordafrica pro-nazista di [[Vichy]] e la [[Libia italiana]]). Questo [[genocidio]], in cui circa sei milioni di ebrei furono uccisi con metodo e crudeltà, è noto come "[[Olocausto]]" o ''[[Shoah]]'' (in [[lingua ebraica]]: '''השואה''', ''HaShoah'', "catastrofe, distruzione"). In Polonia più di un milione di ebrei vennero trucidati in camere a gas nel solo [[campo di concentramento di Auschwitz]].<ref name="Gilbert">[[Martin Gilbert]], [http://books.google.co.uk/books/about/Atlas_of_the_holocaust.html?id=p8p-AAAAMAAJ&redir_esc=y ''Atlas of the Holocaust''], Pergamon Press, 1988, pp. 242-244 & ''passim''.</ref>
 
L'enorme scala della [[Shoah]] e gli orrori che accaddero in quel periodo, influenzarono pesantemente il popolo ebraico e l'opinione pubblica mondiale, che capirono le dimensioni dell'Olocausto solo dopo la guerra. Nel dopoguerra gli sforzi quindi aumentarono per stabilire uno stato ebraico in Palestina.<ref>[[Saul Friedländer]], ''Gli anni dello sterminio. La Germania nazista e gli ebrei (1939-1945)'', Collezione storica Garzanti, Milano 2009.</ref>
 
=== Fondazione dello Stato d'Israele ===
{{vedi anche|Dichiarazione d'indipendenza israeliana|Israele|Storia di Israele}}
[[File:Israel Declaration of Independence.jpg|upright=0.5|thumb|Dichiarazione d'indipendenza israeliana]]
Come già descritto (''[[#Sionismo moderno|sopra]]''), dalla [[anni 1800|fine dell'800]] nacque e si diffuse in particolare tra gli Ebrei europei il [[Sionismo]], cioè il movimento di pensiero che mirava a ricostituire uno stato ebraico in [[Palestina]].
 
Nel [[1945]] le organizzazioni di resistenza ebraica in Palestina si unirono e formarono il Movimento di Resistenza Ebraica ({{lang-he|'''תנועת המרי העברי'''}}, ''Tnu'at HaMeri HaIvri'', lett. ''Movimento Ebraico di Ribellione'') chiamato anche ''United Resistance Movement'' (URM), che iniziò ad attaccare le autorità britanniche.<ref>{{Cita web|url=http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/History/resist.html |titolo=The Jewish Resistance Movement |editore=Jewish Virtual Library |accesso=28 febbraio 2014}}</ref> A seguito dell'attentato dinamitardo al [[King David Hotel]], [[Chaim Weizmann]], presidente del ''World Zionist Organization'' ammonì il movimento di cessare tutte le attività militari fintantoché una decisione non venisse presa dall'[[Agenzia Ebraica]]. Questa sostenne la raccomandazione di Weizmann di cessare ulteriori attività belliche, decisione accettata con riluttanza dalla [[Haganah]], ma non dall'[[Irgun]] e dall'[[Lohamei Herut Israel|Lehi]]. Il Movimento di Resistenza Ebraica venne smobilitato e ciascuno dei gruppi fondatori continuarono ad operare per conto proprio, secondo la propria politica.<ref>Edward Horne, (1982). ''A Job Well Done (Being a History of The Palestine Police Force 1920–1948)''. The Anchor Press, 1982, pp. 272, 299 - afferma che la [[Haganah]] si ritirò il 1º luglio 1946, ma rimase permanentemente non cooperativa.</ref>
 
La leadership ebraica decise di concentrare la lotta a sostegno dell'immigrazione clandestina in Palestina e cominciò ad organizzare massicce quantità di profughi di guerra ebrei provenienti dall'Europa, senza l'approvazione delle autorità britanniche. Tale immigrazione contribuì moltissimo agli insediamenti ebraici in Israele, sostenuti dall'opinione pubblica mondiale, e le autorità britanniche decisero di lasciare alle [[Nazioni Unite]] la decisione sul destino della Palestina.<ref name="Schama2">[[Simon Schama]], [http://rhwidget.randomhouse.co.uk/flash-widget/widget_lg.do?isbn=9781847921321&menu=0&mode=1&cf=336699&cb=FFFFFF&newsletter=1 ''The Story of the Jews: When Words Fail (1492 - present day)''], Bodley Head, 2014, cap. 9, pp. 327 e segg.</ref> Il 29 novembre [[1947]], l'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]] adottò la [[Piano di partizione della Palestina|Risoluzione 181]](II: "[[Piano di partizione della Palestina]]") che raccomandava la partizione della Palestina in uno Stato arabo, uno Stato ebraico e la [[Gerusalemme|Città di Gerusalemme]]. I leader ebraici accettarono la decisione ma la [[Lega Araba]] ed i capi arabi palestinesi si opposero. Iniziarono quindi i [[Conflitto israelo-palestinese|conflitti israelo-palestinesi]], con un periodo di guerra civile ed il [[Guerra arabo-israeliana del 1948|conflitto del 1948]].<ref name="Schama2"/>
 
Nel corso della guerra, dopo che le ultime truppe britanniche ebbero lasciato il suolo palestinese, David Ben-Gurion proclamò nel giorno 14 maggio [[1948]] (5 [[Iyar]], 5708) la fondazione dello stato ebraico a ''[[Eretz Israel]]'' da conoscersi ufficialmente come "[[Stato di Israele]]", emettendo la '''Dichiarazione d'indipendenza israeliana''' (in [[ebraico]]: '''הכרזת העצמאות''', ''Hakhrazat HaAtzma'ut'' o '''מגילת העצמאות''', ''Megilat HaAtzma'ut'').<ref>In Israele l'evento viene celebrato ogni anno con la festa nazionale [[Yom HaAtzmaut|Yom Ha'atzmaut]] (in ebraico: יום העצמאות, lett. ''il giorno dell'indipendenza''): secondo il calendario ebraico la data della dichiarazione è il 5 Iyar 5708.</ref> La guerra terminò nel [[1949]] e lo stato di Israele iniziò ad assorbire grandi quantità di ebrei da tutto il mondo, nell'ordine di centinaia di migliaia di immigranti.<ref name="Schama2"/>
 
Dal [[1948]] Israele è stato coinvolto in una serie di conflitti militari, tra cui la [[Crisi di Suez]] ([[1956]]), la [[Guerra dei Sei Giorni]] ([[1967]]), la [[Guerra del Kippur]] ([[1973]]), la [[Guerra del Libano (1982)]], la [[Guerra del Libano (2006)]], come anche una serie quasi costante di conflitti minori.<ref name="Schama2"/>
 
Dal [[1977]], una continua serie di iniziative diplomatiche e incontri al vertice, in gran parte senza successo, sono stati avviati da Israele, dalle organizzazioni palestinesi, dai loro vicini e altri soggetti, tra cui gli [[Stati Uniti]] e l'[[Unione europea]], per giungere ad un [[Israele#Il processo di pace|processo di pace]] che possa risolvere i conflitti tra Israele ed i suoi vicini, e soprattutto la sorte del [[Palestinesi|popolo palestinese]].<ref>Oded Eran, "Arab-Israel Peacemaking", ''The Continuum Political Encyclopedia of the Middle East'', cur. Avraham Sela, Continuum, 2002, p. 121 e segg.</ref>
 
== Secolo XXI ==
Correntemente ([[2014]]), [[Israele]] è una [[Sistema parlamentare|democrazia parlamentare]] con una popolazione di oltre 8 milioni di abitanti,<ref name="Stats">[http://www1.cbs.gov.il/www/hodaot2013n/11_13_097e.pdf "Press Release"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140822045004/http://www.cbs.gov.il/www/hodaot2013n/11_13_097e.pdf |data=22 agosto 2014 }} dello Stato d'Israele (Ufficio Statistico, 14/04/2013).</ref> di cui circa 6 milioni sono [[ebrei]]. Le maggiori comunità ebraiche sono in Israele e negli [[Ebrei americani|Stati Uniti]], con grandi comunità anche in Francia, Argentina, Russia, Inghilterra e Canada.<ref>Per le statistiche relative alla moderna demografia ebraica, si veda [http://www.yivoencyclopedia.org/article.aspx/Population_and_Migration/Population_since_World_War_I "Jewish Population and Migration"], della ''[[The YIVO Encyclopedia of Jews in Eastern Europe|YIVO Encyclopedia]]''</ref>
 
L'[[Oblast' autonoma ebraica]], creata durante l'[[Unione Sovietica|era sovietica]], continua ad essere un'[[Oblast' della Russia|Oblast' autonoma]] dello Stato Russo.<ref>Sue Fishkoff, [http://www.jewishaz.com/search/?mode=article&q=Jewish+revival+in+Russia&nsa=eedition&t=article&l=10&s=&sd=desc&f=html&d=&d1=&d2= "A Jewish revival in Birobidzhan?"] e altri articoli sul revival degli ebrei russi (per es. ''Jewish News of Greater Phoenix'', 08/10/2008).___URL consultato 27/02/2014.</ref> Il [[rabbino capo]] di [[Birobidžan]], Mordechai Scheiner,<ref>[http://www.jewishaz.com/localnews_features/a-jewish-revival-in-birobidzhan/article_68c0d5d5-c773-589b-a40b-f85643c36e16.html "In Stalin's former Jewish haven, locals say ground is ripe for rebirth"] {{en}}</ref> afferma che ci sono 4&nbsp;000 ebrei nella capitale.<ref>Robin Paxton, [http://www.fjc.ru/news/newsArticle.asp?AID=525676&cid=84435&NewsType=80052 "From Tractors to Torah in Russia's Jewish Land"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130411050518/http://fjc.ru/news/newsArticle.asp?AID=525676&cid=84435&NewsType=80052 |data=11 aprile 2013 }}, Federation of Jewish Communities (June 1, 2007).</ref> Il [[Governatore]] Nikolaj Michajlovič Volkov ha dichiarato che intende "sostenere tutte le iniziative meritevoli proposte dalle organizzazioni ebraiche locali".<ref>[http://fjc.ru/?s=Far+East+Jewish+Community&submit=Search Articoli sulla crescita delle comunità ebraiche dall'Estremo Oriente], Federation of Jewish Communities.</ref> La Sinagoga di [[Birobidzhan]] è stata inaugurata nel [[2004]], nel 70º anniversario della fondazione della regione nel [[1934]].<ref>[http://www.nytimes.com/2012/10/04/world/europe/jewish-homeland-in-birobidzhan-russia-retains-appeal.html?_r=0 "Despite Predictions, Jewish Homeland in Siberia Retains Its Appeal"] di David M. Herszenhorn, ''[[New York Times]]'' (03/10/2012).</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Frank W. Bailey, Russell Guest|titolo=Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918|editore=Grub Street|città=|anno=1993|lingua=en|ISBN=0-948817-73-9|cid=Franks, Bailey e Guest 1993}}
* {{JewishEncyclopedia}}
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Albatros Aces of World War|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2007|lingua=en|ISBN=1-84603-179-6|cid=Franks e VanWyngarden 2007}}
* ''[[Encyclopaedia Judaica]]'', ''ss.vv.''[http://www.bjeindy.org/resources/library/encyclopediajudaica/] & [http://go.galegroup.com/ps/infomark.do?action=interpret&eisbn=9780028660974&prodId=GVRL&userGroupName=imcpl1111&type=aboutBook&version=1.0&authCount=1&u=imcpl1111]
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Fokker D VII Aces of World War I|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2003|lingua=en|ISBN=1-84176-533-3|cid=Franks e VanWyngarden 2003}}
* John Bright, [http://books.google.co.uk/books?id=0VG67yLs-LAC&dq=Martin+Noth+%27%27History+of+Israel:+Biblical+History%27%27&source=gbs_navlinks_s ''A History of Israel''], SCM Press, 1960-66. ISBN 978-0-334-02046-2
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Fokker D VII Aces of World War 1, Part 2|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2004|lingua=en|ISBN=1-84176-729-8|cid=Franks e VanWyngarden 2004}}
* [[Riccardo Calimani]], ''Storia del pregiudizio contro gli Ebrei - Antigiudaismo - Antisemitismo - Antisionismo'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2007 ISBN 88-04-56979-4
* [[Paul Johnson (storico)|Paul Johnson]], [http://books.google.co.uk/books/about/A_History_of_the_Jews.html?id=VIKGCHT1sbwC&redir_esc=y ''A History of the Jews''], HarperCollins, 1988. ISBN 978-0-297-79366-3 (ital.: ''Storia degli ebrei'', trad. E. Heger Vita, TEA, 2006)
* [[Hans Küng]], ''Ebraismo'', (tit. orig. ''Das Judentum'', Monaco 1991) Rizzoli, Milano 1993 e succ.ISBN 978-88-17-11229-1
* [[Jacob Neusner]], ''[http://books.google.de/books?id=5Z3oZVjrDcgC&printsec=frontcover&dq=A+Short+History+of+Judaism:+Three+Meals,+Three+Epochs&hl=en&sa=X&ei=l8CYUb6kCMuArgfEtYCoAQ&ved=0CC0Q6AEwAA A Short History of Judaism''], Fortress Press, 1992
* [[Chaim Potok]], ''Wanderings'', Fawcett Books, 1982. ISBN 978-0-449-24270-4 ([[lingua italiana|ital.]]: ''Storia degli ebrei'', trad. M. L. Sgargetta & P. Stefani, Garzanti Libri, 2007)
* [[Simon Schama]], ''The Story of the Jews: Finding the Words (1000 BCE - 1492)'', Bodley Head, 2013. ISBN 978-1-84792-132-1
* Sinon Schama, ''The Story of the Jews: When Words Fail (1492 - present day)'', Bodley Head, 2014. ISBN 978-1-84792-280-9
* Ephraim Stern, [http://books.google.co.uk/books?vid=9780300140576&redir_esc=y ''Archaelogy of the Land of the Bible'', Vol. II, "The Assyrian, Babylonian, and Persian Periods (732-332 BCE)"], Yale University Press (Doubleday), 2001. ISBN 978-0-300-14057-6
* Alessandra Veronesi, ''Gli ebrei nel Medioevo'', Jouvence, 2010. ISBN 978-88-7801-419-0
 
== Voci correlate ==
* [[Prima guerra mondiale]]
{{div col}}
* [[BibbiaAsso dell'aviazione]]
* [[Cronologia della storia ebraica]]
* [[Diaspora ebraica]]
* [[Ebraismo]]
* [[Olocausto]]
* [[Pesach]]
* [[Popolo eletto]]
 
;Storie
* [[Storia degli ebrei in Italia]]
* [[Storia degli ebrei in Europa]]
* [[Storia degli ebrei in Libano]]
* [[Storia degli ebrei in Croazia]]
* [[Storia degli ebrei in Egitto]]
* [[Storia degli ebrei in Marocco]]
* [[Storia degli ebrei a Salonicco]]
* [[Storia degli ebrei in India]]
* [[Storia degli ebrei in Algeria]]
* [[Storia degli ebrei in Tunisia]]
* [[Storia degli ebrei in Albania]]
* [[Storia degli ebrei in Danimarca]]
* [[Storia degli ebrei in Finlandia]]
* [[Ebrei del papa|Storia degli ebrei del papa]]
* [[Ebrei della montagna|Storia degli ebrei della montagna]]
* [[Storia dell'antisemitismo]]
* [[Ebrei lituani]]
* [[Storia d'Israele]]
* [[Storia della medicina ebraica]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.theaerodrome.com/aces/germany/hippert.php|accesso=3aprile 2016|sito=The Aerodrome.com|lingua=en|cid=The Aerodrome.com}}
{{lingue|en|fr|he|it}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ebrei_(Enciclopedia_dei_ragazzi)/ "Ebrei"] di [[Elena Loewenthal]], su ''Treccani.it''
* [http://www.clio92.it/public/documenti/strumenti/Approfondimenti_tematici/Shoah/storia_ebrei.pdf Gli ebrei: storia], ''clio92''
* [http://www.istitutodaguirre.it/geografia/israele%20palestina%20sito/storia%20degli%20ebrei.html Storia degli Ebrei], su ''istitutodaguirre.it''
* [http://www.morasha.it/ebrei_italia/ Storia degli ebrei in Italia], su ''morasha.it''
* [http://jewishhistory.huji.ac.il/Internetresources/modern/israelindex.htm "The State of Israel"], centro di risorse sulla storia ebraica, progetto del Centro di Ricerca Dinur, [[Università Ebraica di Gerusalemme]]
* [http://www.histoiredesjuifs.com/ ''Histoire des Juifs''], di Jonathan Aikhenbaum
* {{cita web|http://www.jewishvirtuallibrary.org/|''Jewish Virtual Library''}}
* [http://www.encyclopaediajudaica.com/ ''Jewish History and Culture Encyclopaedia''], sito ufficiale della ''[[Encyclopaedia Judaica]]'' in 22 voll.
* [http://www.fordham.edu/halsall/jewish/jewishsbook.html ''Internet Jewish History Sourcebook''], testi in rete
* {{cita web |1=http://www.adath-shalom.ca/israelite_religion.htm |2="Israelite Religion to Judaism: the Evolution of the Religion of Israel" |accesso=23 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050528023003/http://www.adath-shalom.ca/israelite_religion.htm# |dataarchivio=28 maggio 2005 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.adath-shalom.ca/greek_influence.htm |2="Greek Influence on Judaism from the Hellenistic Period Through the Middle Ages c. 300 BCE–1200 CE" |accesso=23 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050629084248/http://www.adath-shalom.ca/greek_influence.htm# |dataarchivio=29 giugno 2005 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.adath-shalom.ca/jewish_sects.htm |2="Jewish Sects of the Second Temple Period" |accesso=23 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050604085120/http://www.adath-shalom.ca/jewish_sects.htm# |dataarchivio=4 giugno 2005 |urlmorto=sì }}
* {{cita web |1=http://www.adath-shalom.ca/eb2bk.htm |2="Jewish History Tables" |accesso=23 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051118233741/http://www.adath-shalom.ca/eb2bk.htm# |dataarchivio=18 novembre 2005 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.oztorah.com/category/australian-jewry/|Articoli della storia ebraica australiana}}
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* {{cita web|http://www.simpletoremember.com/vitals/Jewish_History.htm|"Crash Course in Jewish History"}}
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* [http://www.bib-arch.org/bar/article.asp?PubID=BSBA&Volume=36&Issue=1&ArticleID=29 "Under the Influence: Hellenism in Ancient Jewish Life"], Biblical Archaeology Society
* [http://www.jewishhistory.org/crash-course/ Summary of Jewish History] di Berel Wein
* [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/judaica/ejud_0002_0021_0_21139.html "The Jews of Wyoming: Fringe of the Diaspora"] ISBN 978-0-9676357-0-5 di Penny Wolin, 2000
* {{cita web|http://histclo.com/chron/ancient/heb/heb-hist.html|"Ancient Hebrew history"}}
* [http://jewishhistorylectures.org/ Video di lezioni sulla storia ebraica] di Henry Abramson, Touro College South
 
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