Joseph Chalier e Wilhelm Hippert: differenze tra le pagine

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{{Infobox militare
|Nome = Wilhelm Hippert
|Immagine = Hippert Fokker.png
|Didascalia = Willi Hippert accanto al suo Fokker D.VIIf della Jasta 74, con la sua caratteristica colorazione a scacchi
|Soprannome = Willi
|Data_di_nascita = sconosciuta
|Nato_a =
|Data_di_morte = sconosciuta
|Morto_a =
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{Bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]
|Forza_armata = {{simbolo|War Ensign of Germany (1903-1918).svg|22}} [[Deutsches Heer (1871-1919)|Deutsches Heer]]
|Arma = [[Esercito]]
|Corpo = [[Luftstreitkräfte]]
|Specialità = [[Aereo da caccia|Caccia]]
|Unità = [[Feldflieger Abteilung|FFA]] 227, [[Jagdstaffel 39|Jasta 39]], [[Jagdstaffel 74|Jasta 74]]
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1914-1919
|Grado = Offizierstellvertreter
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni = [[Wilhelm Hippert#Onorificenze|vedi qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = dati tratti da ''Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918''<ref name=F3p130>{{Cita|Franks, Bailey, Guest 1993|p. 130}}.</ref>
}}
{{Bio
|TitoloNome = Wilhelm
|Cognome = Hippert
|Nome = Marie Joseph
|Cognome = Chalier
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Beaulard
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1747sconosciuta
|LuogoMorte =
|NoteNascita=
|GiornoMeseMorte =
|LuogoMorte = Lione
|AnnoMorte = sconosciuta
|LuogoMorteLink =
|Epoca = 1900
|LuogoMorteAlt =
|Attività = aviatore
|GiornoMeseMorte = 17 luglio
|Nazionalità = tedesco
|AnnoMorte = 1793
|PostNazionalità = , [[Asso dell'aviazione]] della [[Luftstreitkräfte]] durante la [[Prima guerra mondiale]] con 8 abbattimenti accreditati
|NoteMorte=
|PreAttività =
|Attività = rivoluzionario
|Epoca = 1700
|Epoca2 =
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = francese
|NazionalitàNaturalizzato =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit =
|Immagine = Joseph Chalier p1400539.jpg
|DimImmagine =
|Didascalia = Joseph Marie Chalier
}}
 
== Biografia==
Devoto all'estremismo [[giacobini|giacobino]], era oratore polemico, sostenuto dai miserabili, disprezzato dalla borghesia, pronunciava discorsi auspicanti misure di carattere sociale.<ref>{{fr}} JP Gutton, ''Les Lyonnais dans l'histoire'', Edit Privat, 1985</ref>
Conosciuto con il soprannome di '''Willi''', Wilhelm Hippert fu assegnato come pilota di un'unità biposto al [[Feldflieger Abteilung|FFA]] 227 nel 1917 operando sul fronte francese, accreditandosi una vittoria il 17 marzo 1917 condividendola con il suo osservatore Leutnant Heinrich Klose (che resto ucciso in servizio un mese dopo, il 24 aprile) ai danni di un [[Royal Aircraft Factory F.E.2]] del 20th squadron del Royal Flyng Corps sopra Lomme. In quello stesso anno, Hippert fu trasferito con il grado di Vizefeldwebel alla [[Jagdstaffel 39|Jasta 39]].<ref name=F3p130/>
== Biografia ==
Il 15 settembre la Jasta 39 fu trasferita sul fronte italiano a sostegno dell'offensiva austro-ungarica, e Hippert divenne un asso durante la [[battaglia di Caporetto]] o dodicesima battaglia dell'Isonzo. il 2 ottobre 1917 Hippert ottenne la sua seconda vittoria abbattendo il Savoia Pomilio SP.3 matricola 4541 della 40ª squadriglia (pilota e osservatore, Ercole Crosetto e di Francesco Ariani) abbattuto sulle falde del Kaval presso Tolmino.<ref name=F3p130/> Dopo altre due vittorie, il 25 ottobre ed il 30 novembre, Hippert divenne un asso l'8 dicembre 1918 ai danni di un [[Sopwith Camel]]. Hippert ottenne un'ulteriore vittoria con la Jasta 39 l'11 gennaio 1918 abbattendo un Sopwith Camel della 45th squadriglia. Il 5 marzo 1918, Hippert fu trasferito sul fronte occidentale in Francia con la Jasta 74, un'unità specializzata nella caccia notturna.<ref name=F3p130/> Nella metà del 1919, fu promosso Offizierstellvertreter. Durante questo periodo, volava con un [[Fokker D.VII]] con il muso dipinto di blu, la fusoliera posteriore dipinta a scacchiera bianco e nera. Sull'ala superiore era dipinta la scritta '''Mimmi'''. Il 7 giugno 1918, Hippert ebbe la settima vittoria ai danni di un [[Dorand AR|Dorand AR2]] sopra [[Beaumont-sur-Vesle]]. Il 22 agosto, egli si accreditò di altre due vittorie, un [[Caudron R.11]] e un [[Breguet 14]].<ref name=F3p130/>
Joseph Chalier era figlio di un notaio di [[Briançon]]. Novizio presso i [[Ordine dei Frati Predicatori|domenicani]], poi precettore, entrò infine al servizio di un negoziante di seta di [[Lione]], per conto del quale percorse l'[[Europa]] mediterranea.
Fu in questo periodo che ricevette la [[Croce di Ferro]] di prima classe.<ref name=F3p130/>
 
== Vittorie ==
Nel [[1789]] aderì con entusiasmo agli ideali rivoluzionari. Il [[14 luglio]] partecipò a [[Parigi]] alla [[presa della Bastiglia]]. Dopo di che si segnalò per i suoi articoli su ''Les Révolutions de Paris'' nel gennaio-febbraio [[1790]].
{| align="center" rules="all" cellspacing="0" cellpadding="4" style="border: 1px solid #999; border-right: 2px solid #999; border-bottom:2px solid #999"
! Numero !! Data !! Unità !! Avversario !! Località
|-
| align=right| 1 || 17 marzo 1917 || FA(A) 227 || Factory F.E.2 <ref>20th sqdn</ref>||Lomme
|-
| align=right| 2 || 02 ottobre 1917 || Jasta 39 || Savoia Pomilio <ref>40ª sq</ref>||Tolmino
|-
| align=right| 3 || 25 ottobre 1917|| Jasta 39 || Sopwith or Hanriot || Dolje
|-
| align=right| 4 || 30 novembre 1917 || Jasta 39 || SAML <ref>1ª sq</ref> || Cornuda-Nogare
|-
| align=right| 5 || 8 dicembre 1917 || Jasta 39 || Sopwith Camel || Treviso-Pezzar
|-
| align=right| 6 || 11 gennaio 1918 || Jasta 39 || Sopwith Camel <ref>B2436,45 sq</ref>|| Cimadolmo
|-
| align=right| 7 || 07 giugno 1918 || Jasta 74 || AR2 || Beaumont-sur-Vesle
|-
| align=right| 8 || 22 agosto 1918 || Jasta 74 || Caudron R.11 || Soissons
|-
| align=right| u/c || 22 agosto 1918 || Jasta 74 || Bréguet 14 B.2 ||
|-
|}
 
==Onorificenze==
Tornato a Lione, prese parte ai moti dell'Arsenale. Dopo i violenti scioperi del [[1786]], Lione conobbe un periodo di sommosse popolari croniche. Il conservatorismo del patriziato favorì l'ascesa di Chalier. Alla testa di un movimento rappresentato da 6000 membri dei club di sezione (coordinati da un club centrale), divenne funzionario municipale nel novembre 1790, membro della Commissione per il commercio e l'industria, poi giudice presso il Tribunale del Commercio. Tuttavia, a causa della sua impetuosità durante le visite domiciliari, fu accusato di abuso di ufficio e sospeso dagli incarichi nel dicembre [[1791]]: per questo si recò a Parigi per chiedere giustizia.
{{Onorificenze
|immagine=Планка железного креста 1 класс.png
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di I classe
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Планка Железного креста 2 класс.png
|nome_onorificenza=Croce di Ferro di II classe
|collegamento_onorificenza=Croce di Ferro
|motivazione=
}}
 
== Note ==
Il [[Giornata del 10 agosto 1792|giorno della caduta del trono]] portò alla sostituzione degli amministratori del dipartimento di "Rhône-et-Loire" da parte dei repubblicani vicini a [[Jean-Marie Roland]], mentre Chalier stava rientrando a Lione. Di fronte al municipio [[girondini|girondino]], i partigiani di Chalier (chiamati ''les Chaliers'') mobilitarono i [[sanculotti]] lionesi sulle rivendicazioni sociali: abolizione del commercio privato del grano, nazionalizzazione dei mulini, amministrazione dei mezzi di sussistenza da parte dello Stato, salario minimo giornaliero per i tessili della seta.
<references/>
 
== Bibliografia ==
A partire dal novembre [[1792]], al momento delle elezioni municipali, egli assunse il controllo del Club centrale e di molte assemblee elettorali, arrivando in testa ai candidati alla carica di sindaco e il suo rivale girondino, [[Antoine Nivière-Chol|Nivière-Chol]], dovette alla mobilitazione dei borghesi girondini e dei [[Club dei Foglianti|foglianti]] la vittoria sul rivale. Molti seguaci di Chalier tuttavia ottennero seggi municipali e Chalier stesso ebbe il posto di Presidente del Tribunale distrettuale, che egli tentò di trasformare in tribunale rivoluzionario.
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Frank W. Bailey, Russell Guest|titolo=Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918|editore=Grub Street|città=|anno=1993|lingua=en|ISBN=0-948817-73-9|cid=Franks, Bailey e Guest 1993}}
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Albatros Aces of World War|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2007|lingua=en|ISBN=1-84603-179-6|cid=Franks e VanWyngarden 2007}}
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Fokker D VII Aces of World War I|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2003|lingua=en|ISBN=1-84176-533-3|cid=Franks e VanWyngarden 2003}}
* {{cita libro|cognome=Franks|nome=Norman|coautori=Greg VanWyngarden|titolo=Fokker D VII Aces of World War 1, Part 2|editore=Osprey Publishing|città=|anno=2004|lingua=en|ISBN=1-84176-729-8|cid=Franks e VanWyngarden 2004}}
 
== Voci correlate ==
Nei suoi discorsi Chalier adottò il tono profetico e la retorica vendicativa di [[Jean-Paul Marat|Marat]].
* [[Prima guerra mondiale]]
 
* [[Asso dell'aviazione]]
Sottoposta alla pressione degli ''Chaliers'', la municipalità dovette accettare progressivamente l'adozione di misure di ordine sociale.
 
Il [[6 febbraio]] [[1793]], il Club centrale organizzò una riunione segreta nel corso della quale pare fosse stata decisa l'organizzazione di una giornata rivoluzionaria volta ad occupare il [[Hôtel de Ville (Lione)|municipio di Lione]] ed a mandare i [[Jean-Marie Roland|rolandini]] di fronte al tribunale. Informato del complotto, Nivière-Chol provocò la crisi dimettendosi e fu così rieletto trionfalmente il 18 febbraio con l'80 % dei suffragi, ma, di fronte il nuovo peso assunto dai realisti, finì col ritirarsi. Allarmata per il saccheggio del Club centrale, la [[Convenzione nazionale]] inviò tre commissari [[montagnardi]], [[Joseph-Stanislas-François-Alexis Rovère|Rovère]], [[Louis Legendre|Legendre]] e [[Claude Basire|Basire]], che favorirono l'elezione di [[Antoine-Marie Bertrand]], un amico di Chalier, l'8 marzo.
 
Liberi infine di agire a piacer loro, gli ''Chaliers'' moltiplicarono le decisioni estremiste e si trovarono presto molto impopolari. Sotto le loro pressioni, che rafforzarono i legami con il [[Club dei Giacobini]] e stabilirono un comitato di salute pubblica del dipartimento Rhône-et-Loire, fu istituita un'armata rivoluzionaria (1793) e rafforzato il Club centrale.
 
Da parte loro i moderati riempirono le assemblee di sezione e presero, da aprile, il controllo di 22 comitati di sorveglianza e di 14 club di sezione. I loro progressi furono favoriti dall'incapacità degli ''Chaliers'' di migliorare la situazione sociale e il peso delle tasse istituite per equipaggiare l'armata rivoluzionaria.
 
Il 2 maggio [[1793]], 23 delle 32 sezioni marciarono sul municipio. La manifestazione divenne moto e il 30 maggio Chalier e i suoi partigiani furono arrestati e l'attività municipale sospesa.
 
Questi eventi ebbero luogo in controtendenza con la situazione parigina: il 31 maggio e il 2 giugno 1793, allorché i girondini caddero a Parigi, Lione si considererà autonoma. Fu creata una municipalità provvisoria, che cacciò gli inviati della Convenzione e fece processare Chalier. Questi fu giustiziato il 17 luglio sulla [[place des Terreaux]]. La mannaia, manovrata da mani inesperte, dovette cadere tre volte e il boia dovette completare la decapitazione a colpi di coltello.
 
L'annuncio di questa esecuzione provocò la rottura fra Lione e la Convenzione e accentuò il carattere controrivoluzionario della rivolta lionese. La Convenzione decretò l'[[assedio di Lione]], elevando Chalier allo stato di martire della Repubblica, di fianco a [[Louis-Michel Lepeletier de Saint-Fargeau|Lepeletier de Saint-Fargeau]] e Marat.
 
== Note ==
<references/>
 
== FonteCollegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.theaerodrome.com/aces/germany/hippert.php|accesso=3aprile 2016|sito=The Aerodrome.com|lingua=en|cid=The Aerodrome.com}}
* {{fr}} [[Albert Soboul]] (dir.), ''Dictionnaire historique de la Révolution française'', PUF, 1989. Article de François Wartelle.
 
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